I rapporti tra Usa e Europa, alla luce dell'asse politico siglato tra Francia e Germania

Radio radicale parliamo ovviamente della situazione che si sta determinando nei rapporti transatlantici la crisi tra Europa o almeno o il nocciolo duro dell'Europa l'asse franco tedesco e gli Stati Uniti dell'amministrazione Bush se ne parli ma con l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera innanzitutto ambasciatore Romano questa posizione comune franco tedesca che cosa vuol dire nato è rinata all'Europa renana
E che cosa sta succedendo al centro dell'Europa
Ma credo che anzitutto occorre una premessa gli americani francesi e tedeschi presentano questo loro accordo come una definitiva conclusiva riconciliazione no non ha nessun senso la riconciliazione c'è stata non c'è nessun bisogno di conciliare poco avente per l'ennesima volta dai due Paesi che ormai nel corso degli ultimi cinquant'anni hanno costruito insieme
Un'Europa sulla strada dell'integrazione no questa è la come dire il travestimento propagandistico di un progetto molto diverso da quello di ad inalare che gode un progetto di conquista dell'egemonia europea
In un'Europa sempre più determinata dai governi di Francia e Germania vogliono essere al vertice di questa organizzazione gerarchica
Vogliono rientrare l'Europa verso le soluzioni istituzionali più convenienti dal loro punto di vista con gli occhi sopra controllare il gioco
Allora inevitabilmente questo progetto si scontra con una serie di ostacoli di reticente di paure legittime tra l'altro anche di timori perché non piacerà a molti Paesi spero anche al nostro tra l'altro Francia e Germania come dire ci attribuiscono il diritto di governare l'Europa
Questo è il grosso problema non credo che questo tipo di strategia sia accettabile e i contenuti in rapporto alla critica che ne che cosa ne pensa e quello grosso guaio perché i contenuti sono ottimi
La posizione della Francia e della Germania in materia di crisi irachena e a mio avviso ineccepibile la posizione che dovrebbe essere condiviso dall'intera Europa
E aggiungo che se l'Europa tutta intera avesse sostenuto una posizione come quella sostenuta dalla Francia e dalla Germania molto probabilmente avrebbe avuto una risultato straordinario perché di fronte ad una manifestazione collegiale
Dell'Europa fondata su un principio di grande autorevolezza internazionale agli Stati Uniti avrebbero dovuto pensarci due volte ecco che invece della posizione assunta soltanto per la Francia e della Germania e per di più nel contesto di una strategia dirette ad assicurare a questi Paesi la leadership dell'Europa ecco ripeto credito giudichi trovano non soltanto la possibilità di dir di no
Ma anche possibilità probabilmente il agire con la loro diplomazia presso quei Paesi europei che sono stati delusi infastiditi dall'è iniziativa franco tedesca
Per cercare diritti vederci e ci riusciranno
Senta ambasciatore Romano le dice il Ferroni dice che era nel riusciranno a dividere i Paesi europei però sembra un po'di capire che da questo punto di vista i Paesi europei
Siano stati già in questi in tutto questo periodo largamente riti sebbene in cui in quest'ultimo periodo in realtà si sta un po'più vi unificando la posizione europea o sbaglio
Vede io ad accedere in questo senso se guardo alle reazioni dell'opinione pubblica europea delle Società europee alla guerra all'Iraq debbo dire che raramente ho trovato una tale unità dell'Europa lei qualsiasi Paese prenda in considerazione constaterà che la percentuale dell'opinione pubblica contraria al conflitto molto esitante o molto scettica sui suoi risultati è alta tra il sessanta e il settanta per cento
I governi sono stati colti da questa crisi in una fase in cui non c'era un ministro degli Esteri non c'era neppure l'accordo sul farlo naturalmente che potesse parlare per tutti che allora ciascuno ha parlato per te perché ciascuno ha la sua diplomazia e il suo governo i suoi ministri degli esteri come dire costretto dalle circostante a a esprimersi individualmente e lo ha fatto utilizzando quel tanto di capitale politico di cui dispone o soprattutto reagendo secondo quelle che ritiene essere le proprie conveniente nazionali
Così è accaduto quindi abbiamo assunto sì tutti delle posizioni politicamente diverse l'una dall'altro o comunque abbastanza diverse l'uno dall'altro ma in realtà in rappresentanza di una società europea che era straordinariamente solidale come
Raramente data su grande propriamente perché la faccio l'avvocato del diavolo ma non è che le società europea trovato nella leadership franco-tedesca paradossalmente una sua interprete
Lo avrebbe trovato se queste leadership franco-tedesca non si esprimesse implicitamente con un progetto che quella stessa società non può condividere la società bene che alla società olandese la società spagnola la Società italiana credo siano perfettamente d'accordo su questo tentativo franco-tedesco di dire no alla all'America sulla guerra rapida all'Iraq ma non credo che la società belga la Società all'ambiente siano altrettanto d'accordo su un Europa controllata dalla Francia e dalla Germania ecco
Grosso guaio è una buona posizione ha assunto nel peggiore dei modi pure ambasciatore romano ma a questo punto secondo lei gli Stati Uniti che faranno andranno avanti anche se rischiano di non avere il consenso di una seconda risoluzione del Consiglio di sicurezza
Io credo che
Dovranno probabilmente decidere di andare avanti perché ci sono ormai in qualche modo bruciati i ponti alle spalle mi sembra molto difficile che possono tornare indietro non bisogna dimenticare che ogni Paese tanto più se il Paese grande molto potente come l'America
Ha sempre un grosso problema quando assume una posizione dovrebbe sempre precostituirsi una via d'uscita per l'eventualità che le cose non vadano come Edipo celebre che andassero e in questo caso l'America non ha una via di o o per lo meno non sembra averla per il momento sta accumulando forze sul campo ne avrà centocinquanta mila uomini
Alla metà di febbraio i suoi comandanti sono ormai dislocati nella regione il capo di stato maggiore vai Turchia nella speranza di ottenere l'uso delle parti turche e anche lì trova problemi piuttosto serie fino nella mia copre tu
Sì ma credo che le pressioni siano molto forti
Insomma come ne esce da questa faccenda
Ecco ma ecco un ambasciatore romano se prevedibilmente ci sarà un duro scontro in Consiglio di Sicurezza Francia e Germania non otterranno condizioni
Per cui potrà ma un qualche modo avvallare una risoluzione se gli Stati Uniti decidessero di andare avanti sulla guerra senza una seconda risoluzione lo ritiene
Che anche questo rischierebbe di compattare una buona parte dell'Europa continentale intorno alla leadership franco tedesca non lo scosse CG usciremo anche perché ho l'impressione che il paese
Dell'Europa a quel punto saranno stati soggetti a forti oppressive diplomatiche da parte degli Stati Uniti penso in particolare alla all'Italia e alla Spagna per non parlare degli altri
E l'ho anche l'impressione che tutto sommato poi quando si arriverà al momento della braccio di ferro Francia e Germania hanno vorranno spingere il gioco sino alla rottura sino al divorzio clamoroso dagli Stati Uniti
Così come gli Stati Uniti oggi
Per uscire da questa faccenda dovrebbero inventarsi una soluzione diplomatica così Francia e Germania dovranno inventarsene una per non litigare sangue con gli Stati Uniti
E allora può darsi che qualche cosa
Dunque romeni come un compromesso venga messo in piedi naturale simulacri mentre Rocco simulacro di compromesso qualche cosa di reciproco mi sobbarco l'America vuol far la guerra e difficili
Ambasciatore Romano parliamo però anche un altro aspetto della questione la Cina par di capire che la Cina in qualche modo appoggia l'iniziativa franco tedesca che cosa ho
Dire che fin qui Pechino era stato piuttosto silente indifferente alla questione mediorientale che credo potrebbe voler dire questo ma io credo che la Cina
Così come del resto la Russia siano su posizioni abbastanza vicine a quelle della Francia e della Germania però attenzione con una importante differenza
Per quanto importanti i le questioni da Casey nelle questioni del Golfo siano per Russia e Cina non sono mai tanto importanti come la questione nordcoreana
E quella è la seconda crisi che sta in qualche modo procedendo in parallelo
E su quella crisi invece Russia e Cina stanno dicendo no agitati
O per lo meno stanno condizionando forte sì però ambasciatore non avete fatto che sul Medioriente Francia e Germania dicono no agli Stati Uniti sulla crisi coreana Russia e Cina tra l'altro con l'approccio par di capire di secolo e forse in parte ritorno dicono di no
Negli Stati Uniti c'è qualcosa che non funziona nella politica estera dell'amministrazione Bush e ora è solo un'impressione no crolli Sacco
Sulla politica estera del amministrazione pur potremmo parlare a lungo naturalmente constatarne le contraddizioni e le ambiguità ma non c'è politica estera naturalmente non sia contraddittoria ambigua no da direi semplicemente che l'America è una enorme potenza da quale fa quello che vuole fino a quando qualcuno non le dice Dino seriamente dire di no seriamente naturalmente deve comportare una certa determinazione da parte di chi lo dice e anche una certa autorevolezza e di Bilica in Asia l'America sta trovando chi le dice di no o comunque chi le dice attenzione io non voglio la guerra in Corea non voglio Lalic la riunificazione coreana e mi va tutto sommato bene che vi sia un regime come quello di
Kim Jong il a Pyongyang
Mi pare che questo il concetto dei soprattutto dei cinesi in Russia per per certi aspetti perfino dei giapponesi
E dei sudcoreani invece nell'area euro mediterranea mediorientale che quella in cui non siamo particolarmente interessati d'America non trova qualcuno che le dica no con altrettanta fermezza e altrettanta autorevolezza
Contro la Francia e Germania che le dicono di no ma il fatto stesso che limitano che questo no sia detto da Francia e Germania nel contesto che sappiamo e irritare infastidisce gli italiani i francesi e gli italiani gli spagnoli venti Violante insomma un vero e proprio no unitario collegiale credibile da queste parti non c'è
Bene la ringraziamo ricaviamo l'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera buono sconto come sempre da radio radicale di Roma e cioè la pax romana i confini del dell'intero di Augusto
Coincidono più o meno con l'Europa Unità di oggi insomma è un simbolo di di di di valore universale Augusto il più il più grande impero il primo imperatore ma il più grande in definitiva e in quel punto quindi Cetti cioè il mausoleo ma ci sono anche qui muraglioni che a fine Ottocento furono il più importante è il più pesante ente intervengo nella nella Roma se beh insomma avrò i tempi diciamo che a quei tempi indubbiamente c'era bisogno di bloccare le piene del Tevere che invadevano il centro storico arrivando a livelli molto critici però insomma adesso questi esigenza e finite e quindi il Tevere che prima era un punto di ritrovo di di coagulo diciamo per la vita di dei di Roma adesso è diventato un canale stretta tra due alti muri e quindi non partecipo la più alla vita di di di Roma come sempre Frazzi anche detto che il tema è stato in tombato certo se è stato intubato senz'altro
Senz'altro è stato affogato dentro un canale adesso praticamente invisibile non partecipa alla vita di Roma ecco è interessante come in questo luogo appunto la piazza Augusto Imperatore
La via di Ripetta il porto di Ripetta sì sì sì sì vengono a confluire le varie varie epoche tutte le principali all'epoca della della storia di Roma della Città eterna in qualche in un modo un po'strano un po'
Molto interessante però confluiscono perché abbiamo appunto la la la sto la romantica con la il Mausoleo di Augusto abbiamo anche la Roma barocca presa papalina con il porto di ripresa poi la Roma ottocentesca capitale d'Italia nel periodo insomma definito anche piemontese un poeta se il collega Teresa e poi l'intervento fascista che è stato l'ultimo grande il grande epoca di di di di di stravolgimenti anche di di di interventi di distruzioni sono interventi nel bene e nel male realizzati a Roma sì esatto e insomma l'intervento fascista praticamente creava la piazza Augusto Imperatore che non esisteva prima
Il mausoleo prima era inglobato di una serie di di palazzi diciamo sì nobiliari o anche di piccole casette e alla sua sommità c'era un auditorio
Che era appunto famoso perché il Diana isole del del del Mausoleo di Augusto molto più e molto più grande di quello del del museo di Adrian Hasani cioè dei di Castel Sant'Angelo era un auditorium magnifico prestigiosa beh insomma l'auditorio di l'auditorio
Del della dell'Augusteo era famoso nel mondo per l'acustica e l'eccellenza dei dei concerti se essere molto bello insomma amore naturalmente architettonicamente molto bello eccetera e sì questo mausoleo avrebbe moltissime vicissitudine la sua storia bimillenaria
Ma insomma a questo punto sarebbe opportuno ricongiungere o dal Tevere come era nel passato allora concludendo adesso che cosa si può fare la prima cosa è bloccare assolutamente il cantiere de dell'Ara Pacis è il primo passo per scongiurare un danno irreversibile per Roma
E dopo di questo si può ragionare
Benissimo noi ringraziamo molto il professor Manfredini con le
Che sicuramente torneremo su questa questione veramente centrale
In tutti i sensi nella nella nella città di Roma per la vicenda complessivo urbanistica di Roma grazie grazie a lei