L'Europa e il Mondo''- terza lezione tenuta dal Presidente della Repubblica CecaVáclav Havelnell'ambito della iniziativa della Sala Zuccari del Senato della Repubblica (org. presso palazzo Giustiniani)

Quindi il
Del Piero di rappresentanza
Signor
Presidente allora signor Presidente della Repubblica
Signore e signori colleghi e autoritario vi ringrazio che la vostra presenza ringrazio in modo particolare il presidente al per riavere accettato l'invito attenere questa che è la terza lezione nella sala Zuccari dopo quella del senatore Agnelli e del dottor Kissinger alla quale poi seguiranno ancora prima la chiusura estiva per la pausa estiva quella del presidente Giscard e presidente Brasile Cardoso queste per il programma che abbiamo un ringraziamento particolare questa sera la lo tenevo allora presidente a per mille ragioni una delle quali quindi io che gli ha messo la stesura della sua lezione
è molto adoperato CIA gentilmente dato il testo in anticipo questo testo nell'edizione italiana nell'edizione inglese è stato visto pulito e a partire da qui a pochi minuti sarà disponibile anche su internet è un testo voi lo sentirete particolarmente importante è io direi e esattamente quei come lo avrei desiderato che fosse e anche i commi sarei aspettato che fosse cioè un testo incisivo è un testo stimolante è un testo molto meditato e che sollecita pare domando naturalmente sarebbe interessante poter dibattere dopo la lezione con il presidente avverte ma impegni della sua agenda sono tali per cui e dieci passerà nella Curious sita di meditare sulle parole che gli dirà mi lasci ancora dire Presidente che io sono particolarmente lieto di averla qui in senato perché e sono personalmente come tanti ripetuti Dinoi a Mila ammiratore del suo ruolo come scrittore con me intellettuale come politico e come presidente di una Repubblica sono anche un ammiratore della sua storia delle sue battaglie in difesa della libertà contro un regime totalitario che aveva governato dal suo Paese per parecchi anni e non solo il suo Paese come ammiratore come
Cofondatore Paesi Charta settantasette di altri movimenti diritti civili e anche per il modo invidiabile per me con cui lei sa combinare
La autorevolezza intellettuale e morale con l'equilibrio politico che si richiede per le sue funzioni
Lei è una figura eminente che ha già in un ruolo nella storia dell'Europa del dopoguerra io sinceramente di nuovo la ringrazio per l'onore che lei ha fatto al Senato per essere qua per l'impegno che ha profuso e con la curiosità li attenda ascoltare le sue parole letto a mia volta la parola grazie ancora lei e a tutti voi
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente del Senato signore e signori
Stiamo se avesse
In base a quanto oggi c'è dato sapere della più antica storia dell'Europa gli antenati del odierne nazioni giunsero qui dall'Asia adesso e la stessa denominazione Europa riflette probabilmente la prospettiva asiatica
Europa significa Occidente
Infatti vista dall'Oriente e sull'Europa
è dietro di essa che ogni sera cala il sole
Sono
Nell'ottica di allora oltre all'Europa cioè ancora più ad Ovest non c'era più nulla
Di stendendo sì solo un oceano infinito
Il concetto di Occidente suggeriva infatti quasi automaticamente l'immagine del declino della fine del mondo dell'oltretomba del Regno delle tenebre
Era sì possibile peregrinare allungo stare al mondo anche con una grande speranza nel cuore finché però l'uomo non giungeva alla dovete menava definitivamente ogni possibilità di proseguire o di indietreggiare laddove cioè finiva il mondo con tutte le speranze di questa terra
I più antichi abitanti dell'Europa potrebbero aver sofferto di una sensazione oppressiva se non addirittura con stoffa becca risultando espone stili da una parte alla pressione degli antichi grandi imperi asiatici e di altre nazioni o tribù dette Barbara che giungevano dall'Oriente
E dall'altra al buio al nulla al vuoto
E a queste due diverse realtà
Cioè Allasia ed alla nullità che la civiltà europea per usare le parole di alcuni pensatore tradizionalmente si riferisce
No
Infatti la paura di fronte al regno delle tenebre da una parte e quella nei confronti della diversità sembrano quasi costituire una sorta di propulsore per l'ammirabile spinta europea nel campo della spiritualità e dell'etica Cermis
Tutti gli eccezionali risultati che lavoro fa ottenute negli ultimi due i danni sono come sottesi da una sensazione di perenne minaccia
E di conseguenza dalla necessità di riaffermare il proprio valore
Di riconfermare ripetutamente la propria Exclusive opposizione nel mondo e la propria inalienabile identità
Sì dà la sensazione di essere minacciati a quella della precarietà il trattore Breve
Perciò si giunge alla necessità di dominare il tempo così tipico per l'Europa con il suo senso della storia
E alla fede nella unicità della propria missione e quindi ancora ad una sentimento di superiorità che conduce all'ossessione di voler diffondere nel mondo le proprie idee e il pre più potere oppure divorare almeno indirettamente dirigerà il resto del mondo ritenuto inferiore rincorrerlo o quanto meno disturbarlo con la propria penitenza per i peccati degli avi
Posso
Forse non è casuale il fatto che l'Europa a differenza di altre civiltà
Abbiamo nel proprio agire quasi fosse un codice da una parte il principio distrutto realizzazione del tempo e degli eventi
La convinzione cioè che tutto si evolve da un punto verso un altro sempre in avanti verso gli obiettivi migliore e quantificabili
E dall'altra l'universalità
Cioè l'idea che le soluzioni che riteniamo ottima debbano per forza essere considerate tali in tutto il mondo S quindi esiste possibilità per dire fondarla sia nostro obbligo farlo è infatti abbiamo diffuso nello scorso della storia migliaia e migliaia di cose con i loro aspetti positivi e negativi spesso inscindibili tra loro
Per esempio l'idea molto contagiosa direi quasi aggressiva di un continuo mutamento di un progresso per in di sviluppo di espansione di conquista di una crescita infinita che sempre rilancia se stessa
Io nonché e l'idea di un mondo perfetto che occorre costruire con le buone e quando non è possibile anche con le cattive maniere
Queste sono concessioni tipicamente europee grazie
E tutte queste
Ed è e sono di per sé anche un po'ambigue per questo abbiamo potuto diffondere senza imbarazzo alcuno l'idea illuministica dello Stato di diritto e dei diritti umani ma allo stesso tempo l'ideologia comunista al razzismo le tecnologie più sofisticate e le armi più moderne potendo di volta in volta figurare in veste di crociati ed i cristiani di pionieri del progresso sociale e di colonizzatori di coloro che crea nuova ricchezza mondiale globale
E di coloro che e con la propria concezione economica del mercato So spingono intere regioni nella miseria abbandonando le a se stesse al loro Paese e al loro pianeta
Allora
Al servizio di obiettivi ammirevoli a volte discutibili ed altre estremamente pericolosi noi europei siamo sempre per
Vasi dall'idea che proprio a questi nostri fini siano migliori di tutti gli altri e che la stessa Provvidenza ci chiami ad imporli ovunque sia possibile
L'aiuto al mondo di qualunque tipo si tratti costituisce proprio una costante europea
Perché ne parlo proprio qui e adesso come tutti sappiamo oggi l'Europa si trova uno dei più importanti crocevia della propria storia
Per la prima volta alla possibilità di darsi un assetto basato su principi e quindi e democratici
Infatti ci ricolleghiamo alle più illustri tradizioni di alcuni storici in per euro tenta ivi compreso quello
Che beh la propria se da qui a Roma
Noi però non intendiamo più costruire un impero nel senso classico della parola un'Unione guidata
Da imperatori più o meno illuminati che ampliano il proprio territorio dove regna no dettando regole della vita
Vogliamo costruire qualcosa di fondamentalmente diverso un insieme di Stati di cittadini e di nazioni che abbiano pari diritti
E mia profonda convinzione che unta alle immane compito non possa essere realizzato senza una rigorosa opera di autoriflessione anche se mossi dalla migliore volontà non possiamo intenderlo come un qualsiasi accordo sui prezzi regolamentati o meno dell'Energia sulle modalità per eleggere comune organi rappresentativi o esecutivi sulla ripartizione delle risorse o sulle tecniche per elaborare nuove normative
Cioè
Sono certo che se questa conformazione delle diverse e deve avverrà senso per molti altri decenni ebbene questa si deve basare su idee coraggiose e prendere spunto dalla convenzione che ciò che Churchill
Ama fare ha un proprio senso nella comprensione del mondo e di noi stessi nel corso del recente esame del Consiglio europeo sono stati adottati i documenti in cui si afferma tra la altro che entro una certa scadenza l'Europa dovrebbe diventare un organismo economico più forte del mondo è sempre entro un certo termine raggiungere e superare gli Stati Uniti d'America
Mi sia consentito dire che in tali dichiarazioni noto appunto il caratteristico punto di vista degli europei
Nel concepire se stessi un tratto che merita un'analisi critica impietosa
E appunto la profondamente radicata insicurezza di identità che riaffiora con note manifestazioni
E con la necessità di sentirsi superiore di fronte a qualsivoglia diversità
Perché proclamare di nuovo di voler essere migliore di qualcun altro e i più forti di tutti perché ci ha avuto dei figli amo per opposizione in questo caso non in opposizione all'Asia ma bensì all'America
Riemerge a questo pur toh la vecchia nota crisi di autostima forse che l'Europa non può vivere bene senza dover rincorrere a superare l'America
La qualità della vita è forse dovuta unicamente ad una competizione
Il nostro Paese sulle nostre campagna le nostre città la nostra area e soprattutto le nostre vite private nel senso stretto del termine ed in quello di più vasta comunità non possono forse essere altrettanto bella intense di qualità se non gareggiando con qualcun altro sul numero di automobili o lavatrici offendere orrore prodotti
Può dar era una crescita di ogni cosa meccanica e priva di spiritualità garantirci una vita che abbia un senso compiuto
L'era moderna europea ha prodotto l'odierna civiltà tecnologica planetaria ha fatto anche nascere l'Amérique ed ora il programma dell'Europa dovrebbe essere quello di superare l'America proprio in quei settori che l'America ha preso da noi
Che ha poi sviluppato a modo proprio e che esporta nel mondo intero generando molta gioia ma anche causando moltissimo felicità
Sì
Concesso che le periodiche manifestazioni antiamericane in Europa mi appaiono alquanto ipocrita
I problemi fondamentali le contraddizioni nel sotterraneo tendenze della civiltà odierna
Non si possono far ricadere su un unico Stato anche se questo è il più potente di tutti
Nessuno Stato può esserne responsabile perché il comportamento degli stati no causa il processo storico di cui stiamo parlando ma ne piuttosto la conseguenza o meglio è un modo di reagire in un senso più illuminato o meno illuminato
Questi sono problemi che coinvolgono tutto il globo e l'umanità intera problem e mi alla cui nascita hanno contribuito tutti tutte le nazioni e tutti i governi e di cui soffrono i modi diversi essendone direttamente o indirettamente minacciati
La domanda che pongo quindi è questa non è forse giunto il tempo in cui l'Europa politica dovrebbe seriamente riflettere sulla propria civiltà tentando di fermare il motto cerco de auto propulsione che la pervade
Un tale atteggiamento del tutto impopolare ma con molte prospettive non era entrerebbe un ritorno ad una delle tradizioni intellettuali più interessanti dell'Europa alla tradizione del dubbio e dell'interrogativo che prese le mosse dai tempi più remoti da Socrate
Rientrano nella tradizione europea anche gli scettici critici le anime timide che dubitano di tutte le cose del mondo e prima di
Tutto di se stessi in grado addirittura di formulare in modo sofisticato i loro dubbi
Personalità quali Albert Camus Franz Kafka Samuel Beckett o Umberto Eco ed altri ancora
Non incarnano forse proprio la tradizione europea dello stupore e dell'umiltà cui dovremmo ricollegarci
E allora
Quante Ribera storie bello è salutare saper dire che non non si capisce il mondo
Che ci si tormenta per questo che ci si stupisce di fronte adesso e non lo si comprende come nel passato quando l'Europa si stupiva di fronte all'entità incomprensibili che la circondavano al cospetto dell'Asia dal regno delle tenebre dovrebbe oggi stupirsi di fronte a se stessa a tutti i processi che ha avviato e che oggi dominano il mondo perché non stupirci o se trovando i giovani che non sanno più trascorrere neanche un minuto della loro vita senza i telefoni cellulari perché non stupirci vedendoli stare ore e ore a contatto quotidiano con una macchina piuttosto che con un essere umano
Perché non stupirci riflettendo sul fatto che produciamo l'energia atomica ma poi non sappiamo come smaltire le scorie nucleari sulle perché non stupirci vedendo scomparire i boschi
Riflettendo sull'aria sempre più inquinata sul fatto che la gente vive in enorme agglomerazione ove scompaiono il senso della comunità
E insieme a queste ogni norma morale
Perché non stupirci della crescita continua della produzione di automobili che ormai non ci consente più di attraversare neanche una capitale europea
Perché non stupirsi del nostro proprio stupore
Di fronte alla constatazione di quanto e con quale facilità l'arma biologica riesce a distruggere continenti interi se noi stessi diventiamo queste armi nei nostri laboratori
E perché non stupirsi alla fine che sempre meno persone in Europa in America in Asia producano valori Conca reti e sempre più persone nel contempo si occupano solo di speculazione diventando molto più ricchi di chi è ancora in grado riprodurli
Greci presenti
Volentieri ripropongo alla vostra riflessione l'idea che forse c'è un tempo limite per affiancare l'impegno per l'unificazione europea con un esame serio e approfondito su noi stessi
Sulle tendenze della civiltà moderna che è nata in Europa
Sui problemi fondamentali dell'esistenza umana sulla terra
Sulla felicità e la speranza degli uomini
Oggi l'Europa ha non solo l'occasione di dimostrare al mondo che molte nazioni diverse possono convivere all'interno
Di una conformazione sovrannazionale e democratica
Ma anche l'opportunità dei ispirare il mondo in un altro modo
Dare l'esempio dimostrare cioè che si può vivere bene su questa terra anche se si pone l'accento sui valori quale la bellezza di un paese o di una cava sa l'affetto per il prossimo rispetto persi chi ne avrà quando noi saremmo partiti per il Regno delle tenebre piuttosto che porre l'accento sulla produzione del profitto o sulla crescita del prodotto interno lordo
Effettivamente è giunta l'ora forse in cui l'Europa dovrebbe finalmente rinunciare a pensare che deve esportare se stessa nel mondo intero
E sostituire questa idea con un'intenzione più modesta ma più difficile da perseguire iniziare a cambiare il mondo partendo da se stessa rischiando a che che nessuno segua il suo esempio qualcuno deve pur sempre cominciare non è forse anche questo è un imperativo elaborato e sviluppato della filosofia europea
Sì
L'Europa avrà ancora molte occasioni all'inizio di questo millennio per una riflessione sulla propria responsabilità nei confronti del mondo già nel corso di quest'anno si debbano ancora svolgere di verso il Foro modello occorrerà deliberare su questioni fondamentali quale l'assetto futuro delle istituzioni comuni e sulla leggi fondamentali della Confederazione europea nonché sul piano di apertura dell'Unione ai Paesi che si trovavano tempo fa dietro la cortina di ferro oppure nel suo rapporto dell'Unione con le altre entità dell'attuale mondo multipolare sono convinto che non spreca Remo il nostro tempo
Signore si tempo addietro Roma era il centro del mondo Roma è la città in cui con i primi trattati vennero poste le basi per il processo dell'undici l'azione europea
Roma è anche la città in cui a suo tempo fu costituito un famoso coloro che decise di voler analizzare in modo critico gli sviluppi del mondo intero
Possano ma diventare anche in futuro uno dei centri focali per la riflessione europea sul mondo
E nello spirito del suo glorioso passato possano diventare un altro simile centro focale anche Praga vi ringrazio per l'attenzione vorrei
Signor presidente e il vero incontro con lei comincerebbe esattamente in questo momento perché tutti quanti siamo ovviamente stimolati dalla profondità intellettuale lei via messo nei suoi intervento sfortunatamente insomma siamo abbandonati a noi alla nostra private riflessioni perché non vi è tempo nel possibilità da parte sua di proseguire con un dibattito non intendo fiamme commentare quello che lei ha detto anzi sentendo su di esso riflettere mi piace solo ricordare alcuni punti che ritengo importanti e che lei ha sottolineato nel il suo intervento in tanto questo richiamo alla opera uno anzi ha detto una rigorosa operativi autoriflessione da parte dell'Europa questo è un punto su cui tutti quanti che siamo chiamati a riflettere se non altro per acquisire quella modestia intellettuale e politica che ci occorre nella fase di costruzione dell'Europa un altro punte concetto molto importante a mio avviso quando lei ha va ribadito che noi non siamo in gara non siamo in gara con gli Stati Uniti non siamo in gara con altre parti del mondo siamo in gara con altre civiltà anzi io credo riprende lento quello che lei ha detto che
La vita dell'Europa come la vita di ciascuno di noi Dinoi dovrebbe essere più di
Testimonianza che non di competizione noi europei abbiamo non una missione da diffondere nel mondo ma abbiamo un un obbligo di testimoniare alcuni principi e alcuni valori in cui noi crediamo non dobbiamo come dire denigrare il il nostro pass Sabato non dobbiamo nemmeno esaltare una missione ipotetica invitiamo i davvero
E poi mi piace richiamare se non altro per come dire motivi professionali il il suo riferimento alla tradizione di Socrate
Perché l'Europa e anche questo è stato tante cosa ma l'Europa è anche questo noi siamo figli di tanti padri di tanti madri ma certamente tra questi siamo figli di Socrate e siamo figli del cristianesimo e da lì post amo attingere un altro elemento che lei ha sottolineato il cielo civiltà del dialogo la civiltà del confronto e soprattutto la civiltà tutti coloro che intendo proprio dire con la consapevolezza che non sono possessori di una verità definitiva beh signor Presidente e qui chiudo un intellettuale come lei che nell'Europa di oggi dice che gli intellettuali non sono particolarmente possessore di alcuna verità anzi limpide tutti qua invita tutti quanti alla modestia merita una plauso aggiuntivo ciò che io le faccio o qualche ancora con i ringraziamenti affettuosi della sua presenza i complimenti per il suo intervento gravi