"Idee e traguardi per l'Italia degli anni '90"

Allora possiamo riprendere il dibattito in attesa di avviare la tavola rotonda il primo iscritto a parlare Carini raccomando
La rapidità negli interventi prego
Un po'di luce
Dopo se no ma microfono diciamo
Verso
Destra
L'avevano ma non tutti hanno la voce sono medaglia
Significa foto dopo cinque minuti
Ma è sicuro che non è spento problema forza
Dal forse
Camera di tutti mi riallaccio gli ultimi due interventi di ieri sera
E per diciamo così in maggior brevità
Ho preso tra lasciando moglie credici
Interventi prima fatti illustra fattibilità D'Urso dai nostri vero Mystery
Chiamiamoli così ho preso in prestito due frasi una di una grassa personalità del mondo politico ad oggi l'altra di quella de di una persona a cui l'Italia
E noi in particolare dobbiamo tutti
La grassa personalità politica d'oggi diceva allora anzi scriveva
Non acquisterà mai pace riposo e rispetto e sicurezza col togliersi gli attributi della propria virilità
Nazionale
E la storia d'Italia dimostra che più il popolo italiano ha rinunciato ai suoi diritti e pestato fustigato umiliato
Deriso spogliato e offeso
Presa uno
è questo per avere il resto risultato però per non avere questo risultato è necessario è necessario che tutti non solamente siamo presenti dappertutto virtualmente ma essenzialmente lo siamo di fatto
è di diritto
E per questo ci dobbiamo un posso forzare magari sacrificando qualche ora di sonno andando a casa con le giacche lega miscele mai che in puzzolenti e dai fumi degli ambienti pubblici
Essere presenti e per questo suggerimento
Ringrazio e il ministro Spadolini perché era lui che allora dobbiamo ha scritto questo
Per quanto riguarda invece l'intervento precedentemente acquisto
La frase la prendo da
Colori a cui più l'Italia deve tutto
Ed è che lo Stato è una corona de è una monade attenzione che se c'è qualche veneto non abbia parafrasare voi la monade
Cioè David e adesso non è una monade inscindibile sì
Tutto è nello stato è in niente fuori dello Stato
Noi come cittadini è in particolarmente tricolori e italiani siamo lo Stato stiamo nello Stato e non possiamo essere fuori dello Stato e questo ci autorizza non solamente a proporre a proporre ma anche a imporre il nostro modo di vedere le nostre
Le nostre idee giustificando le con le azioni Giusto giuridicamente valide comici insegnerà poi forse col suo intervento Giulio Maceratini
Però evitando di cadere nello stesso errore in cui sono caduti i marxisti
E poi
E questo ce l'ha insegnato vantato dagli atenei lei vi hanno di anni anticipare i tempi o posticiparla e perciò proporre
La proposta non dobbiamo fare la proposta è un unico è valido strumento PRI nostra informazione e per l'apprezzamento degli altri
Diamoci dentro
Ma per non tanto per proporre quanto per imporre agli altri i nostri ideali grazie
Io intanto rivolgo il saluto all'onorevole Giulio Maceratini che è presente oggi ieri avevo già rivolto un saluto a tutti gli altri colleghi che erano presenti
In attesa di avviare la tavola rotonda ringrazio già ivi presenti comunque lo farò ufficialmente fra qualche minuto per il dibattito io do la parola al presidente nazionale del fu Anna Maurizio Gasparri
Io ringrazio minore non operò la prima dalla tavola rotonda e ricambia la cortesia Sand estremamente sintetico quindi risparmio gli apprezzamenti per questa iniziativa della rivista che sono scontati e voglio dire alcune cose a cui sono stato un po'tirato dall'intervento che desideravo ascoltato da parte del Canada
Guido Lo Porto un intervento che non condivido assolutamente delle son come che come questo se serve anche per ravvivare un dibattito deve anche suscitare dissensi affinché di questo voi resti di nota sulla rivista o altro ove questo convegno sarà divulgato e diffuso
Ovviamente lo porta ha fatto un intervento a mio avviso di quelli che analizzano il cambiamento come se cambiamento fosse poi di per sé positivo
Con l'amico Urso già da qualche anno abbiamo fatto delle narici sui mutamenti ma per dire che non è che il cambiamento in sé sia positivo che ammetto va guidato va pilotato non è che un fatto solo perché avviene e positivo l'emergere di nuove categorie il passaggio la società postindustriale
è un fatto ma una comunità politica qual è la nostra deve valorizzare le tendenze positive contrastare i pericoli che comunque vi sono invece di guida ha fatto un discorso di Apologia delle privatizzazioni a tutti i costi un discorso liberista tralasciando direi quella che è la caratteristica che ci differenzia da altri tipi diresse destre sono ma su questo termine con la discussione sarebbe lunga richiederebbe appositi convegni
Dimenticando una di appunto delle caratteristiche di fondo nostre che la caratteristica del solidarismo
La nostra connotazione sociale Chieri già da qualcuno è stata ricordata altrimenti veramente non c'è più confine tra un movimento qual è il nostro e presunte destre thatcheriano reaganiana e che si avviano verso una e lacrima dà sepoltura politica e non saremo credo certamente lo è almeno non sarò io avversare lacrime su queste esperienze politiche che si vanno esaurendo
Quindi direi che bisogna stare estremamente attenti questo lo dico non per risolvere il tutto con richiami storici al fascismo che a mio avviso indubbiamente esperienza storicizzata
Ma proprio perché ritengo che su certi principi non si possa derogare altrimenti se viene meno la nostra motivazione sociale mostra concezione storica vis sta non si capisce più veramente quale sia la nostra identità e la nostra funzione in Italia e direi più vasta mente in Europa
E comunque ritengo sono d'accordo con lo sforzo che Minniti Adolfo hanno fatto con l'Ariston questo convegno che fermo restando questi principi non ci si possa comunque accontentare dell'ipse dixit e del riferimento al passato
Proprio dal fascismo credo che Adolfo lo abbia detto nella sua relazione gli ha riconosciuto ascoltare perché
Però Milano però un altro convegno del FUAN
Fascismo dimostrò che a un certo punto inventò una nuova sintesi una nuova risposta politica problemi diversi
Non si rifece certamente a quello che trenta quaranta o cinquanta anni fa altre esperienza avevano detto
Parlo da quello quindi abbiamo l'insegnamento a cercare nuove strade a proporre nuove sintesi a trovare glielo definite nuove basi di legittimazione non perché si voglia tagliare i ponti con un passato noi coltiviamo la memoria storica in termini assoluti quindi non potremmo non coltivare la nostra memoria storica
Ma non possiamo continuare a vivere di rendita sull'esperienza del passato dobbiamo dare risposte alle problematiche dalla società contemporanea del mutamento del postindustriale ma senza derogare a principi quali la salvaguardia della solidarietà sociale la difesa delle differenze e quindi anche in un certo senso la conquista torno di una concezione naturalista di accettazione di diversità culturali etniche politiche che certamente nel passato non era una caratteristica del nostro mondo
Ecco ma per trovare nuovi spazi nuove possibilità di presenza questo senso credo che proposta sia stata utile come rivista siano stati utili convegni come questo ma ecco l'importante è mantenere una coerenza sui principi perché altrimenti sono realmente preoccupato da certi interventi perché credo che possono seminare confusione incertezza tra l'altro contraddittori mi dispiace che Guido non sia presente in sala ma comunque credo che poi ci sarà modo di approfondire questi discorsi un intervento che da un lato ha fatto un'apologia totale del liberismo del rione di trazione a tutti i costi del poi uscire con questa affermazione è stato attriti a dire i finale che non capisco come si coordinava con la prima parte oltretutto mentre invece io ritengo che a nostro avviso vadano valorizzate i concetti di nazione di etnia
Anche di tradizioni culturale di un popolo prima ancora dello Stato che ritengo sono le basi per costruire uno stato altrimenti diventa un discorso estremamente tecnico e viene fuori un modello stranissimo fatto un po'di liberismo di privatizzazioni
E di uno stato gendarme che perde le sue motivazioni di difesa della comunità nazionale come aggregazione culturale e politica ecco quindi questo
Che forse l'abbandono degli stessi liberali di fatti forse per questo si teorizzano certe cose perché si intravedono spazi da poter occupare visto che anche altri li abbandonano con questo quindi telegrafico intervento ringrazio ancora minimo e soprattutto mi si consenta
Adolfo per quello che hanno fatto e stanno facendo credo appunto che su questi aspetti si possa e si debba continuare a discutere su proposta in tutte le altre sedi perché credo che siano argomenti importanti
E credo che certi accenni vadano politicamente aperte virgolette combattuti degli odori virgolette e vi ringrazio
Grazie
L'ultimo l'ultimo iscritto a parlare viaggio Cacciola vicepresidente del Comitato centrale nostro collaboratore io vorrei rivolgere a Biagio la stessa preghiera che ho rivolto a tutti di essere Brevi intanto saluto il senatore Signorelli saluto il consigliere provinciale Perina Marcello Veneziani direttore d'intervento e peraltro anche nostro collaboratore
Ma il dibattito è stato di una vivacità notevole
E gli interventi che sono stati evidenziati nel corso di queste due giornate lo hanno dimostrato è la prima volta e dal mille novecentosettantatré un ambiente che si rifà alla destra
Parla
Tra le sue componenti senza nessun tipo di preclusione e con un libertà con un'innovazione che non si erano mai visti prima lo dicevo ieri anche a qualche altro amico
A mio avviso questo dibattito ha contribuito è che i fieri alcune cose spia problema rizzare le altre
Ma d'altra parte a qualcuno che nicchie anche ieri e credeva che il mondo della destra fosse soltanto un mondo della lunga contraddizione io rispondo che invece ogni segno di vitalità è anche un segno di contraddizione
In che senso scrittore quando per esempio si parla di nazioni e quando per esempio si parla di popoli quando si parla di temi e quando si parla di rivoluzione francese
Ebbene tutto questo non può essere censurato e tagliato insomma geni approviamo soltanto per quanto ci riguarda ed espungiamo tutto quello che non ci piace
è una concezione della storia questa molto direi poco filosofica in questo termine
Non è una concezione della storia nostra non è una concezione della nostra dell'anno della nostra storia e quando intendo nostra storia di la intendo come con Storia contemporanea
Quando quando purtroppo nel nostro ambiente abbiamo continuamente parlato di di Giovanni Gentile lo abbiamo lo abbiamo utilizzato per il grosso gesto di Martini io che nel mille novecentoquarantaquattro ebbe a subire ma abbiamo forse dimenticato tu la validità del pensiero gentili hanno quando propone l'atto quando propone l'atto puro come fatto dire niente che permette l'universalizzazione di valori come la religione la storia lavorare ecco tutto questo diventa s'sempre immediatamente contemporaneo dell'uomo di destra ecco perché non c'è alternativa fra socialità i statualità ecco perché non bisogna nella maniera più assoluta credere che chi parla in favore del privato
Faccio un discorso antisociale nella destra esiste questa possibilità pluralistica proprio perché il nostro pensiero è un pensiero della libertà e filosoficamente la fondazione gentiliana della libertà
Ma sta proprio in questo nel far coesistere universalmente queste formazioni queste formazioni queste produzioni dello spirito che tra l'altro non saprebbero distinte tra di loro e chi si diversificano soltanto nel momento stesso in cui si evidenziano ecco perché risolvere bisogna risolvere filosoficamente la contraddizione tra essenza esistenza del fascismo il fascismo non lo si può riprodurre soltanto dei cantando qualcuno ne parlava ieri dicendo
Qualcuno sta tradendo il fascismo qualcuno lo sta tradendo il problema non è questo amici e colleghi e anche i camerati insomma
Il problema è di inverare certe situazioni e nel momento stesso in cui si inverno certe situazioni ci si dimentica di quella storia che non ci appartiene che che per esempio dice
Identificava come storia antiquaria come storia monumentale come storia che serve a frenare i movimenti ecco perché uscire dallo poco comune significa anche avere fantasia averi creatività spiazzare l'avversario farci trovare lì donne
Non vorrebbe che fossimo ecco il problema della destra creativa della destra che rompe le vecchie alleanze della destra che politicamente si fa protagonista è questo il problema
E non è soltanto un discorso di nomina di ismi essere o non essere Palio o neo fascisti
Essere creativi
Perché ce lo ha insegnato nel momento stesso in cui ha consegnato la sua d'la sua idea politica alla filosofia di Giovanni Gentile lo stesso Benito Mussolini quando ci ha detto un pazzo soltanto avrebbe sarebbe potuto uscire dalle file del partito socialista in cui era un leader in cui era uno che aveva portato il giornale ufficiale a cento mila copie dieci mila copie e inventare qualche cosa di nuovo è con la destra e lì dove c'è qualche cosa di nuovo e questo che bisogna comprendere per non valutarsi di vecchie polemiche per nonni irretire sin situazioni che debbono essere superate soprattutto all'interno del nostro spirito e non soltanto al di fuori
Per cui
Non soltanto dire siamo una comunità contro la società ma farsi comunità
Non soltanto dire siamo la solidarietà contro qualche altra cosa contrattualistica illuministica
Ma farsi solidarietà ecco creare nel concreto delle situazioni che dimostrino a livello di cartina tornasole che la destra che la concezione che questa Weltanschauung non è soltanto un predicare
Ma è qualche cosa che inerisce profondamente al soggetto ecco
Riverniciare riandare a leggersi con umiltà anche situazioni che sono anche molto spesso pesanti un sistema che il sistema di logico gentili hanno non l'ha letto nessuno ma è l'opera fondamentale filosofica più importante del Novecento
Ecco di andare a recuperare queste origini filosofiche
Per uscire dal mito e per entrare realmente nell'OPA su io credo che sia un compito che questa rivista a e credo che che faccia bene nel futuro anche a riproporlo perché l'approfondimento proprio perché passa attraverso la cultura non può essere solo nominalistico grazie grazie
Con l'intervento di Biagio Cacciola noi concludiamo la serie degli interventi nel dibattito che è stato ampio approfondito bellissima occorre definire seguito alle relazioni di base
Adesso avrà luogo la tavola rotonda lo dicevo ieri voglio ripeterlo un po'e nello spirito della organizzazione della nostra rivista abbiamo un un momento di riflessione interna
Poi
Passiamo al confronto con da la tavola rotonda per tema
I problemi della rappresentanza i cittadini gli eletti e gli elettori partiti i sindacati le categorie la tavola rotonda sarà coordinata da Mauro Mazza che il responsabile del settore politica attualità della rivista
E alla tavola rotonda partecipano Emilio cava terra saggista esperto i problemi soprattutto del mondo religione
Alto diamanti direttore dell'immagine della Confcommercio
Massimo Fini editorialista dell'Europeo
Domenico Fisichella professore il giornalista
Cesare Mantovani direttore del Secolo d'Italia
La nostra rivista è rappresentata da Marzio Tremaglia
Per cui prego immediatamente Mauro Mazza di assumere il coordinamento prego soprattutto Genzano di seguire questa tavola rotonda come ho dovuto attenzione grazie
Dunque il tema della nostra tavola rotonda come già detto Mennitti è relativo ai problemi della cosiddetta rappresentanza
Scosse
Questo
Che si tratta indubbiamente di un problema che ha trovato anche di recente nelle ultime settimane dire negli ultimissimi giorni motivi di conferma della sua attualità e della sua importanza
Già era stato lo ricordiamo tutti nella scorsa estate a cavallo della soluzione chiamiamola così data alla crisi di governo la crisi del pentapartito c'era stato un vasto dibattito sulle pagine di molti giornali sulla partitocrazia sulla degenerazione operata all'interno da la vita politica italiana
Non la classe dirigente che appariva finalmente la maggior parte anche degli osservatori interamente assorbita dalla tutela dalla salvaguardia la conservazione dal consolidamento dei propri interessi di potere
Di qui la denuncia in quel periodo preciso
Lo denuncia tra l'altro presentata con un linguaggio con uno stesso sviluppo logico
Che fino ad allora in gran parte erano stati patrimonio retaggio quasi esclusivo di certa pubblicistica di certa critica di destra
La denuncia dunque di un distacco ormai difficilmente colmabile tra quello che si definisce comunemente il Paese legale
Dal paese reale dall'Italia del palazzo rispetto all'Italia della gente comune
E accaduto in tempi per avvicinarli che questi temi questa polemica questo dibattito ha trovato nuovo alimento
Da fatti che sono stati presi ad esempio a modello per alimentare nuove polemiche basti ricordare i recenti aumenti di stipendio per i parlamentari con tanto di segretario che molti definiscono polemicamente portaborse
Basti ricordare la spartizione
Realizzato dopo anni di grave e colpevole ritardo dei vertici dell'ente radiotelevisivo di Stato da parte di tutti i partiti del cosiddetto arco costituzionale riesumato per la circostanza oppure ancora più recentemente la spartizione questa volta limitata
Si sta meglio evidentemente imposti ai partiti di governo degli enti bancari di molti istituti di credito con le polemiche che ne sono seguite
Mentre accadevano questi fatti una settimana fa a Torino soltanto un caso ma estremamente significativo decine di migliaia di cittadini scendevano in piazza a protestare a contestare la politica fiscale del governo mettendo sotto accusa esplicitamente la classe dirigente che quella politica aveva realizzato soprattutto negli ultimi anni rendendola insopportabile ai contribuenti
E dunque possibile tentare di risalire credo da un fenomeno da un episodio come quello di Torino che ha voluto citare ad altro tema di fondo che quello appunto della rappresentanza e altri casi potrebbero essere citati basti pensare all'annoso ormai vertenza dei medici o comunque alle manifestazioni che dei ceti professionali partono sempre più numerose e sempre più insistite nei confronti della classe dirigente posta sempre spesso sotto accusa
Ci si potrebbe allora chiedere più in generale non soltanto chi e che cosa rappresentino oggi i partiti politici in Italia quali interessi quali ceti sociali quale categorie professionali o più in generale se qualcuno ne avesse ancora voglia
Quali teorie economiche rappresentino con la loro politica o quali visioni del mondo addirittura ma ci si potrebbe chiedere anche chi è che cosa rappresentano gli osservatori quegli intellettuali quei giornalisti che sempre più spesso si pongono si autocontrollo dalla parte del cosiddetto Paese reale ponendo sotto accusa la classe dirigente
Quindi non soltanto chi rappresenta Ciriaco De Mita ma anche di rappresenta Eugenio Scalfari quando si crea per se stesso il ruolo di disturbatore del manovratore di turno
Ma ci si può anche chiedere correttamente credo
Chi è che cosa rappresentino anche i marciatori Torino chi e che cosa rappresentino i medici
Oggi alla ricerca di interesse di tutte le maggiori rispetto a quelle che vengono garantite alla categoria
Chi ha presentavano ieri i commercianti rivolta contro Visentini
Chi rappresentano insomma è cosa rappresentano dato interessi immediati e concreti tutti i ceti professionali in atteggiamento di di vivace contestazione
Della rappresentanza che viene realizzato dei loro interessi
Ed è vero aspirazioni
Si vanno manifestando insomma e trovano sempre conferme nuove dalla realtà
Soggetti sociali che chiedono e cercano quindi di instaurare rapporti politici diversi meno subalterni rispetto a quelli finora realizzati nei loro confronti
Rapporti forse di partecipazione comunque le richieste sembrano almeno a chi parla ancora confusi ancora contraddittori ancora troppo variegate incapaci di di giungere ad una unità è un atteggiamento unitario appunto di intenti
Né sembra che la logica lottizzata dice e la struttura clientelare possano garantire ancora una volta possano colmare quel solco di cui si è parlato all'inizio
L'attuale classe dirigente in buona sostanza e incapace di interpretare adeguatamente questa esigenza che salgono dal Paese reale
Ed interpretare anche i bisogni di una società in continua rapidissima trasformazione lo abbiamo visto anche nel corso dalla prima giornata del convegno
Si tratta di quella stessa società che oggi si ribella confusamente contraddittoriamente ma comincia a ribellarsi che pure i partiti egemoni hanno invaso
Non tanto con le loro idee ma con i loro uomini in tutti i centri di potere centrale e periferico con i loro fiduciari con i loro galoppini
E ora per approfondire queste tematiche per dibattere questi temi invitato gli ospiti che già Minniti vi ha presentato io potrei se siete tutti d'accordo la tavola rotonda in questo modo con tre giri se possibile d'orizzonte per consentire a tutti di parlare quindi per tre volte
Con la raccomandazione della massima brevità esiti simili chiedo scusa anticipatamente se il richiamo fosse anche fatto durante lo svolgimento dalla tavola rotonda comincerei dal professor Fisichella al quale chiedo di tornare su una tesi sostenuta in un recente articolo apparso sul tempo
Ma indicato nella crisi di identità nella crisi di rappresentatività un dato che accomuna tutti i partiti politici in Italia
Ah le chiedevo se Fisichella non si salva proprio nessuno
Non si salva con proprio nessuno è un problema che eventualmente viene dopo prima si parla del genus e poi si parla della specie se prima si affronta il problema
In termini globali poi eventualmente si valuta se e in che misura ma ciascuno alle sue colpe ciascuno alle sue responsabilità
E proprio per prendere le mosse dal tema dalla partitocrazia al quale lei faceva cenno vorrei cominciare con il rilevare che in verità la problematica della partitocrazia
Non non è una come dire una esclusiva della destra perché potrei citare un autore che già agli inizi del Novecento ben prima quindi della prima guerra mondiale aveva posto in termini precisi Moisè ostro Worthy nella sua opera sui partiti alla democrazia aveva posto in termini precisi
Questa tematica ma del resto Giuseppe Maranini e Luigi Sturzo sono altri due nomi che entrambi hanno posto il problema della partitocrazia in termini molto precisi e da gran tempo quindi direi che la destra partecipa di questa problematica ma non è la esclusiva per così dire portatrice non è la esclusiva sottolinea attrice in sul piano culturale
Esiste certamente una crisi di identità è una crisi di rappresentatività delle forze politiche
Con riferimento proprio alle cose che lei prima aveva richiamato l'emergenza di ceti nuovi la complessità soprattutto della società nella quale noi ci nella quale noi viviamo è che viene delineando i suoi contorni in termini che ancora non ci sono estremamente precisi
Perché non sappiamo abbiamo dei modelli sulla società postindustriale ma in realtà su questa modellistica teorica esiste poi un dibattito si tratta cioè di andare a vedere se e in che misura questa modellistica teorica trova delle conferme nella realtà
Quindi anche da questo punto di vista non tutti i lineamenti
Del della realtà nella quale noi viviamo e che soprattutto e nella soprattutto nella quale noi vivremo sono ancora precisati
Esiste un problema di Cetti esista un problema di categorie lei ha detto esiste anche un problema di visione del mondo a per così dire messo insieme problemi che attengono a livelli di analisi viceversa Diversi perché certamente la rivendicazione di certi interessi da parte di certi ceti in qualche misura si collega ad una concezione del mondo può collegarsi ma non è detto che ciò sia necessariamente vero
Può esserci un per così dire un rivendicazionismo
Limitato a alla dimensione meramente economica o alla dimensione meramente dello stato sociale
Indipendentemente poi dalla capacità di percezione di questi ceti e di questi gruppi di una qualche visione del mondo che stia alla base dei loro comportamenti e del resto assistiamo certamente ad una crisi delle ideologie tradizionali che crisi della molteplicità delle ideologie tradizionali dico tradizionali per dire di matrice ottocentesca non per dire del filone tradizionalista va da sé
Che cosa rappresenta Scalfari si potrebbe dire che rappresenta la sua capacità di critica richiamare lettori che è pur sempre un fatto significativo in un in un mercato in un mercato della comunicazione di massa ma il problema grosso è effettivamente quello dei partiti qual è la loro rappresentatività beh e qui si è come si confrontano come sempre del resto si sono confrontate due problematiche
E c'è la problematica di tipo democratico tradizionale elettivo
E la problematica viceversa della rappresentatività degli interessi di ciò che gli interessi hanno alla base sotto il profilo categoriale vale a dire il problema meramente numerico non riesce a dare risposta alla questione circa la rappresentatività anche delle categorie sono due concezioni
Per così dire della rappresentatività e della rappresentanza
Le quali oltre certi limiti entrano in una rotta di collisione fino ai a certi limiti si possono fare combinare
Il criterio numerico e la mera rappresentatività dei cittadini in quanto tali nella loro indistinzione
Si assumono i cittadini in quanto si ritiene che al di là della diversificazione degli interessi singolari e settoriali
Che caratterizzano questi cittadini per la molteplicità dei ruoli che si occupano ci sia anche un interesse di tipo generalisti com
Al quale si ero risponde per così dire con il criterio di tipo numerico elettivo
E questo è un dato da tenere presente proprio perché appunto accennavo c'è una molteplicità di ruoli
Nessun uomo è solo cittadino nessun'uomo è solo parte della sua categoria o del suo gruppo professionali
Questo è un dato da tenere presente come un dato diciamo così di Fisiologia di normalità ognuno di noi ricopre una molteplicità di ruoli siamo contemporaneamente
Figli siamo contemporaneamente genitori siamo contemporaneamente produttori siamo contemporaneamente generalisti nel momento in cui votiamo in un certo modo siamo dunque espressioni per così dire di una pluralità di esperienze che corrispondono ad altrettanti ruoli la questione che certamente oggi si pone di fronte a quella che indubbiamente una crisi delle categorie tradizionali di tipo classista e della dicotomia poi classista
Da una parte il proletariato e dall'altra parte il il borghese oggi in realtà questo discorso non vale più ovale in termini molto relativi
E quindi perché perché si sono moltiplicate a dismisura le categorie le professioni gli interessi e i punti di riferimento anche
Civili e culturali oggi si tratta in qualche misura di rivisitare criticamente il problema della rappresentanza di assumere come un dato normale il fatto che di per sé l'elemento elettivo che pure è significativo non riesce a coprire
Tutta l'area della rappresentatività e si tratta perciò di trovare delle istituzioni che in qualche misura integrino quella che è la dimensione ineliminabile del del voto come fatto tendenzialmente generalisti come perché perché il problema è il problema è di un ruolo che gli spartiti svolgono surrettiziamente
Perché i partiti tentano di fare questa operazione
Di essere contemporaneamente espressione dei grandi orientamenti e espressione di una molteplicità di interessi che spesso finiscono per confliggere bisogna assumere consapevolezza del fatto che mancano delle sedi istituzionali nelle quali la espressività per così dire delle delle dimensioni pluralistica dell'esperienza sociale sia essa culturale sia essa economica possano manifestarsi
E dunque si tratta di prevedere accanto alle istituzioni della rappresentanza politica situazioni istituzionali che consentano di articolare e di aggregare in termini
Più più compiuti più aperti più espliciti di quanto oggi non accada il il nel quadro della rappresentanza vorrei adesso ascoltare Cesare mantovano il direttore del Secolo d'Italia
Proprio perché era il giudizio su come la destra politica si colloca in rapporto a questa crisi
Di cui si parla questa polemica questo dibattito sulla partitocrazia per rendere più saporita la domanda per così dire voglio citare una frase di Gaetano Mosca secondo il quale è facile in fondo conservare certe virtù quando non si ha la possibilità pratica di acquisire certi vizi
Beh intanto noi qualche vettura abbiamo conservato ed è un dato cioè speriamo che ci capiti presto l'occasione di mettere alla prova la capacità di l'esistenza di queste virtù e poi misureremo in che misura e se siano forti o meno e constateremo quali eventuali Vizzino voi manifesteremo
Ora
La destra
Si pone da sempre direi
Anche se è giusto quello che ha detto il professor Fisichella non essere rissa esclusiva portatrice di istanze di revisione di certi concetti e in particolare della partitocrazia si pone da sempre
Direi nel dopoguerra
In funzione riformatrice
Professor Fisichella ricordato Maranini
Non era certo come si suol dire uno dei nostri Maraini era un liberaldemocratico
Io ricorderei certi profetici articoli Costamagna che sicuramente invece era pienamente dei nostri
Scritti durante l'assemblea costituente
Articoli che prevedevano in gran parte quello che poi sarebbe successo
E che in definitiva rappresentano
Tuttora
La profonda motivazione del nostro atteggiamento che per anni è stato considerato dai nostri avversari come un atteggiamento pregiudizialmente antiparlamentari distico come un atteggiamento pregiudizialmente antidemocratico
Problema si poneva per noi dico per noi anche se io allora ero per un bambino
Si poneva non in termini di ripudio della democrazia
Si poneva invece in termini di tentare di costruire una democrazia organica una democrazia nuova una democrazia diversa
Che non riportasse l'orologio della storia a prima del fascismo quando secondo Croce si apre una parentesi
E che e poi i si chiuse nel mille novecentoquaranta ma che tenesse conto delle esperienze
Emerse da quell'esperienza da da da da da quella fase storica
Quindi la destra continua a porsi anzi oggi più che mai in funzione di riforma e di ripudio della partitocrazia
Però va detto che oramai la destra non è più sola
Ad esempio forse qualche anno fa
Il professor Fisichella non si sarebbe espresso con la perentorietà sempre stato io la la coerenza gliela riconosco di questo discorso per quanto ho potuto seguirlo attraverso gli anni però certo professor Fisichella non si sarebbe posto con l'attuale perentorietà
O comunque non si era posto con l'attuale perentorietà oggi
Il tema della riforma è indubbiamente maturo
Noi lo sentiamo più urgentemente noi lo sentiamo più radicalmente
Però lo sentono tutti
C'è però un problema
Che proprio professor Fisichella apposto giorni fa
In una in un suo articolo di fondo mercoledì se non sbaglio
Il problema è proprio perché noi poi tentiamo di fare politica oltre che di parlare di politica
Problema è questo
Davvero si può credere che gli stessi partiti i quali lucrano come scrisse esattamente il professor Fisichella tanti vantaggi dalla situazione in atto
Vogliano cambiare veramente questa situazione che per loro e di tutto vantaggio
La risposta del professor Fisichella fu molto scettica
La risposta mia e altrettanto se non più scettica ancora
Però io andrei anche oltre
La riforma fatta dai partiti
Della partitocrazia è molto dubbia
Ed è indispensabile non c'è dubbio
Ma il problema che pongo io è questo
E anche sufficiente
Una mera riforma per quanto è radicale
Delle istituzioni
è sufficiente cioè cambiare le regole del gioco lasciando i giocatori così come sono
è sufficiente anche una nuova repubblica anche la nuova repubblica che noi costruiamo interpretata dagli attuali attori
Io ho più di un dubbio
Perché il guasto oramai che si è determinato nella rappresentanza
Non è più soltanto
Il guasto dei rappresentanti
Parlo di guasto tra virgolette tanto per intenderci ma è anche il guasto dei rappresentati
Sì noi continuiamo ad assumere
Le vecchie categorie oramai sono ampiamente datate
Di Paese legale e Paese reale dei una semplificazione che tuttora può avere una sua suggestione anche una sua una sua verità ma il Paese reale è tanto diverso
Dal paese legale
Io ho l'impressione che si sia isterie Vito il circuito
Tra rappresentati e rappresentanti
In questo senso
Dai rappresentati cioè dal Paese reale
Cosa emerge
Emerge
Emergono bisogni le richieste particolari settoriali concorrenti
C'è la marcia di Torino c'era stata la marcia dei quaranta mila quadri cioè una serie tumultuosa di richieste di istanze bisogni se vogliamo anche interessi interessi più che legittimo
Ma non vengono dal basso dal Paese reale
Richieste di progetti politici o proposte di progetti politici
Così come dai rappresentanti cioè dai partiti
Vengono proposte di scambio
Il voto in cambio di questa o quella concessione a questa o quella lobby a questa o quella categoria molto empiricamente come coi rilevava il professor Fisichella nel senso che gli interessi non sono istituzionalmente rappresentati sono oltretutto molto frantumati molto segmentati
è difficile riconoscerli
Ed è difficile che poi si esprimano istituzionalmente però dal paese legale
Cosa viene viene l'Offerta appunto di i
Di questa o quella concessione in termini di foto di scarpe
Questo può essere anche collegato alla caduta salutare caduta delle ideologie
Allora sole scienza delle ideologie tradizionali o non tradizionale
Ma il problema è un altro
E che qui non ci sono più neanche le idee
Voglio dire il rapporto tra rappresentati e rappresentanti
Si svolge in termini sempre più esclusivi e prevalenti Tiscali via
Quello che manca è un progetto politico è un pensare in grande e qual è la conseguenza poi di tutto questo
La conseguenza
Il Paese reale la rinuncia ad avere un futuro non si pone neanche più il problema del futuro
Il paese legale il futuro non lo ha mai avuto e si accontenta di quotidianità
Altro altra conseguenza
è che in effetti
L'esercizio del potere non c'è più
I partiti occupano al potere non lo esercitano in realtà
Oggi i partiti sono dappertutto e dovunque nella società oltre che nelle istituzioni ma per far cosa per lucrare appunto come diceva il professor Fisichella per guadagnare
Non per tentare di proporre all'Italia e agli italiani un modello diverso di società
Un modo una visione anche parziale eh per carità deve essere parziale proprio perché questa è una democrazia che non gli caso deve rimanere pluralistica una una parziale e diversa visione del mondo
Vorrei chiedere raccomandando maggiore brevità di quanti mi hanno preceduto
Per evidenti ragioni ad Emilio cava ternano aspetta scusa collega vuole solo concludere no perché rimane o verità ma solo una loro domini tempo concessa Sesia giusto da delle ecco quindi io il problema il problema che vorrei che vorrei porre all'attenzione
Dei convenuti è questo
Posto che una riforma delle istituzioni è necessaria perché un minimo di razionalità bisogna restituire alle istituzioni perché un minimo di efficienza bisogna restituire alle istituzioni
Posto che questa riforma difficilmente potrà essere potrà essere pacificamente tranquillamente fisiologicamente espressa dai partiti stessi poste quindi tutte queste difficoltà e queste necessità io pongo un ulteriore necessità ma non è per rendere le cose più difficili come si suol dire non è per fare quella che si chiama la cosiddetta fuga in avanti
Ma perché ritengo che dobbiamo essere realistici ma dobbiamo essere anche consapevoli dell'entità e delle dimensioni del problema la necessità che pongo io e quella non soltanto di cambiare il sistema di cambiare le regole del gioco ma direi immettere nel sistema qualunque esso stia per essere una cosa che non c'è più le idee
Rappresentati e rappresentanti il futuro
Per rimettere cioè in circolazione un Progetto per l'Italia
Un progetto che non può essere soltanto quello della scelta nucleare non nucleare Cipro dei propri problemi sono molto altri sono più vasti sono più complessi sono più organici questi Italia non ci piace
Noblesse Italia oramai non piace più a nessuno ecco poniamo il problema di come cambiare l'Italia
Questo credo che sia un'aggiunta da fare al problema della riforma del
Carlo bene io rinnovo anzi rafforzò a questo punto la necessità di di stringere i tempi ulteriormente
Che non è mio cavate da allora se esiste un rapporto provando Conca materano allargare il discorso quale rapporto dunque se esiste
Tra la frammentazione e la contraddittorietà di cui già si è parlato di cui dà prova la società italiana
E quindi l'affermazione di una cultura laicista che ha trovato anche terreno molto fertile va detto se la nella crisi che forse continua al di là di certi successi personali
Della del dell'attuale pontefice sia delle responsabilità che qui nel concreto nel quotidiano direi fanno capo direttamente rappresentanti politici di quella cattolicità di quelle ispirazioni
Per no azioni sarò breve una volta c'era una volta Unitalia che si chiamava cattolica
Quest'Italia è scomparsa
Per dirla con me il filosofo Del Noce non esiste un Paese più secolarizzato del nostro naturalmente nell'ambito di un certo tipo di civiltà ora come è potuto avvenire tutto questo
Fermo restando un fatto
Oramai incontrovertibile e cioè che esiste una profondissima crisi di identità nel mondo cattolico
Ora è vero è potuto avvenire anzi emerso è uscito allo scoperto è esploso il fenomeno conciliare soprattutto quello post conciliare
Il che ha accelerato una sorta di di fuga il Movimento centrifugo
In un mondo cattolico che prima nell'età Pacelli Anna però non parlare dei secoli andati era ben altrimenti incasellato rigido monolitico
Ma
C'era qualcosa già prima del Concilio c'è stato specialmente io mi riferisco sempre al lato laico non religioso non voglio entrare nella materia ecclesiale
C'è stata sempre una venatura direi
Che ha che ha minato alla base la questo monolite
Una venatura composta da due anime
Del mondo cattolico laicale italiano
Un'anima che chiamiamo così potremmo definire spiritualista intimista progressista
E un'anima tradizionalista a rigida se vogliamo conservatrice
Il conflitto fra queste due anime esploso in maniera era esploso in maniera anche Beatles evidente
Forse eclatanti ai tempi di Pio decimo San Pio decimo papa Sarto
Canonizzato nonostante certe opposizioni parentesi cercherò di essere breve però ci sono delle code l'annotazione valere venerdì farla
Tra l'altro avevano imputato nel processo di canonizzazione il peccato di fumare il sigaro e dunque questa rallentato forse per trent'anni il il la santificazione di papa Sarto
Ora papa Sarto a Rohan come dire bruciato a ha ghigliottinato questo questo movimento centrifugo che allora si chiamava modernismo e che sotto vari nomi risorto varie volte
Fino al Concilio
O meglio fino post Concilio Concilio a canalizzato questo movimento il post Concilio lo ha debordato lo alla buttato nel mondo laica le che è successo
è successo che fino al mille novecentocinquantotto cioè fino alla morte e alla fine dell'età parcelle Anna e prima che cominciasse il processo ride parcellizzazione come è stato chiamato in simbiosi con la destra né iniziazione in Russia
Il mondo cattolico non è ha bisogno di essere di non episodi porsi dei problemi di rappresentanza
Era rappresentato rappresentato univocamente chiaramente noi lo i più diciamo quelli che hanno più anni che mi ascoltano
Ricordano i baschi verdi vegeta le adunate oceaniche che ripetevano infatti Gerda fu accusato per varie col titolo di essere un un seguace del defunto eccetera
Ora mi in quella fase storica del cattolicesimo non si ponevano problemi di rappresentanza la rappresentanza era quella propria e travasate in una società civile della Chiesa cattolica ora se c'è una cosa paradossalmente può essere definita così però se c'è una cosa più democratica dalla Chiesa cattolica nonostante il suo verticismo il suo autoritarismo credo che non esista al mondo perché perché da nessuna istituzione è possibile vedere che un figlio di contadini come per esempio Papa Giovanni assurga alla più alta cattedra spirituale dell'umanità
Che faccia poi altre alle spalle un altro discorso però voglio dire come rappresentanza è una rappresentanza che non non esiste da nessuna parte del mondo nei in uno tempo storico ora che cosa voglio dire con questo in vigore quando euro
Sarebbe quasi ora ad allora comincia con la qualche secondo Lorenzo la la preparazione delle che cosa significava no non vorrei essere allargare un po'il discorso significava
Quella certa fase del mondo cattolico che da parte anch'io sono cattolico penso anche voi da parte nostra c'era la proposizione di un progetto ben definito che era quello della civiltà cristiana
La città cristiana più globalmente intesa un progetto che è stato ferito a morte come poi vedo dai cattolici stessi grazie
Vorrei
Vuole chiamare in causa adesso Massimo Fini che per molto tempo è stato accurato sul mensile Prima Comunicazione una rubrica che si intitolava s'intitola tuttora continua anche senza di lui dialoghi sull'informazione anche perché abbocca
Elementi bardati questi dialoghi che faceva parte quindi Antinori preferirei che facevo quello che e
E quindi vorrei che appunto prendendo a spunto questa sua rubrica Fortunato sostanzialmente al di là di nuovo qual è oggi appunto il ruolo del giornalismo italiano torna a chiedere in buona sostanza non soltanto non tanto chi rappresenta De Mita ma sempre per tornare al classico esempio preso a modello questa mattina
Chi rappresenta Eugenio Scalfari quando lo sponsorizza e questa posizione dura per tre anni o quando è storia recente annuncia la rottura del finanziamento
Questa domanda difficile a cui rispondere io vorrei ci voglio essere Breve vorrei però
Premettere una cosa il il problema della partitocrazia inizia da da molto lontano inizia dal CLN il lama per esempio quando una volta raccontò come era diventato sindacalista visse questo disse il sindaco di Forlì doveva essere un comunista
E fu compagno Franco Agosto il prefetto un azionista il presidente la Provincia un repubblicano il segretario Camera del lavoro socialista ed era toccato a me quindi voglio dire la lottizzazione a i suoi prodromi allora naturalmente a sua volta una riflesso di quello che era successo prima è chiaro che a a il rimbalzo da un dal da un da un regime a partito unico era quello poi di un regime a più partiti occupanti varie tappe della istituzione
Il il allora però alla lottizzazione si limitò per molti anni alle istruzioni oggi è arrivata come voi sapete dappertutto ci sono le banche le camere di commercio riporti i conservatori gli ACP io una volta fece un elenco di qua di di quanto era insomma avvenne una colonna di di giornale in questa in questa nella lottizzazione ci stanno anche i giornali
Ovviamente ci stanno in in in in prima persona nei giornali soccorso nei quotidiani dal situazione bassa attraverso due
Due su questa distratti c'è lo Stato basso che quello dei comitati di redazione
Lottizzati alla maniera del del del manuale Cencelli anche se adesso c'è un minimo di così di di di di decadenza di questa pratica nello strato alto che sono le copie tale quali sono sempre inevitabilmente io sistema come questi dove i partiti hanno questa importanza sono sempre legate alla al al potere politico paradossalmente lo dico con grande amarezza perché il giornale lo detesto ma bisogna fare domanda di Scalfari di Repubblica Repubblica è a suo modo un giornale
Che pur essendo dentro al palazzo fino in fondo sfugge in qualche modo alla regola della lottizzazione tant'è vero che si vede che Scalfari
Prendere più scarpe strane posizioni a differenza di di di di di a distanza di qualche di qualche anno
Cioè voglio dire la Repubblica o il Giornale di Montanelli sono due esempi
E per quanto per quanto appunto la Repubblica in modo traligna anche poi è Scalfari fa è un partito asse ma proprio perché è un partito asse
E tutto sommato meno legato meno legato alla a alla logica ai ai partiti di quanto non si di quanto non siano altri giornali meno meno meno care questo questo è un è un dato di cui bisogna bisogna tenere conto negli altri giornali la cosa è molto più schematica cioè dico che era sempre la sera un esempio emblematico cioè
Il il il il giornale può essere di volta in volta di coloratura più o meno gli versa al suo interno
Si giocano appunto non c'è assunzione oggi per esempio credo che non abbia che non si accinge Pizzata al al Corriere
Il il questo perché avviene poi nei giornali presente perché il il giorno il Corriere è diventato un giornale lottizzato per un popolo cambiamento della società italiana cioè
Mentre un tempo c'erano delle classi e i giornali rappresentavano queste classi double Corriere Asia poeta o la borghesia e quindi non era molto disponibile
A essere a essere influenzato Rai partitivo apparente vaga a che nel suo interno entrassero entrassero personaggi dei partiti oggi non rappresenta più nulla e quindi al suo interno è diventato un un contenitore vuoto per l'occupazione
Dei partiti questo adattamento di col Corriere ma riguarda l'amante la maggioranza di quotidiani italiani
Le pubblica ripeto ci ritorneremo coi è un caso più diverso più straordinario Scalfari ecco un partito è però una col diverso dall'essere un San
Voglio un partito
Aldo Diamanti
Negli ultimi anni la Confcommercio
Ha cambiato un documento e la propria immagine
Settore dal quale responsabile forno si è spostata di farlo anche credo per rispondere a certi attacchi che venivano mossi
Ai cosiddetti bottegai che non vogliono pagare le tasse
è cambiato chiedo anche rapporto nei confronti della classe politica che dall'esterno sembrava per la verità in gran parte fatto di pressioni più o meno forti assecondato la tutela più o meno
Forte appunto degli interessi della categoria nient'altro
Ma posta così mi sembra che la domanda abbia delle dimensioni limitate perché poiché qui siamo tutti discutendo un po'dei problemi dei contenuti
Delle prospettive del sistema dalla rappresentanza delle categorie il problema della Confcommercio un elemento seppure importante di un sistema più complessa
Rispondo molto rapidamente Anna questa domanda per cercare poi di allargare il disco
Sì certo la Confcommercio ha cambiato immagine però il problema fondamentale è che una politica di immagine non è altro che un maquillage se non corrisponde dietro ad una precisa individuazione di un progetto politico di cambiamento
E cioè mi sembra che la Confcommercio si è resa conto di un fatto che secondo me altri ancora non hanno apprezzato nelle sue linee evolutive e cioè che stiamo cambiando come sistema economico Italia dalla società industriale stiamo passando ad una fase terziaria preferisco il termine terziaria quello del postindustriale nella quale evidentemente gli scenari cambiano la nostra proposta del terziario del collante culturale intorno a questo discorso
Della terziarizzazione dell'economia credo che sia l'unico in elemento di dibattito luogo che c'è stato nel la discussione sul sui processi di sviluppo della politica di sviluppo del Paese
Ma ciò detto io credo che bisognerebbe un po'allargare il discorso a quelli che sono i problemi della rappresentanza di interessi reali oppure come si dice delle categorie anche perché credo che il problema si collochi in termini analogici e paralleli al discorso da rappresentanza degli interessi politici o ideologici
Ebbene io partirò da un da un'osservazione
Venticinque anni fa un esponente nonché secondo piano del sinistra politica italiana scrisse un libro pamphlet da un titolo abbastanza provocatorio se non ottimistico diceva Ezio Vigorelli L'Italia Socialista e non lo sa
Credo che dopo venticinque anni Italia sia ancora un po'angosciata per questo era in crisi di identità è un problema che non c'è assillo almeno non mi assilla
Però se passa dalla ricerca politica all'analisi economica quel titolo potrebbe essere così modificato
Italia è una società industriale e non lo sa
Che significa questo significa e cioè che noi abbiamo affrontato i problemi della creazione della gestione di una società industriale in termini culturali non appropriati
E cioè
Via si è verificato un grandissimo gap culturale perché i problemi della società industriale sono stati approcciati nell'ottica di una società contadina se mi consentite fra virgolette rurale
Con una logica amministrativa retta poi oltre tutto sul piano gestionale operativo da un apparato da una nomenclatura di tipo pubblica amministrazione che era in gran parte è retta dalle leggi del mille ottocentosessantacinque euro passa di scelta
Questo come dicevo ha determinato un grande gap culturale il che ha significato poi una rottura violenta tra i due valori i due concetti di società da una parte e impresa dall'altro
Ma questa un Churchill che sicuramente in economia non era un grande mostro di conoscenza però secondo me ha detto una frase abbastanza indicativa
Ha detto l'impresa molto lente proprio come una tigre da sommare altri come una mucca da mungere ma invece l'impresa è un cavallo che si porta dietro il grande treno del problema della creazione delle risorse
Ebbene per molti anni per qualche decennio a direttora in Italia questa impresa è stata sempre considerata nell'ottica della tigre o della vacca da mungere
E non sono neppure sicuro se adesso è approdata al concezione più corretta ceciliano del cavallo
Dico questo proprio perché la mia preoccupazione nel proprio sulla base di quelle che possono essere le prospettive a breve termine di un cambiamento degli assetti dell'economia italiana
è che noi andiamo di fronte il pericolo di un doppio gap culturale e cioè non avendo assimilato
Ancora la cultura della società industriale già corriamo alla creazione l'edificazione di una fase terziaria dell'economia c'è una fase in cui cambiano tutti i valori
Cambiano i valori di gruppo di comportamento individuare cambiano addirittura gli affetti
Della domanda del tipo di domanda faccio un esempio molto molto molto banale però a me pare che dalla centralità della fabbrica
Sulla quale poi si è costruito tutto un nel discorso di contratto di lavoro di relazioni e sindacale e si vada verso il concetto della dell'impresa
E non basta più neanche dire il problema riprese è centrale alla società adesso che il problema è quello di un'impresa che cambia che si adegua che si muova
Sul mercato che non deve stare o sopravvivere sul mercato ma invece che si termine si propone in termini positivi e cioè l'impresa che cambia non più soltanto l'impresa che diventa proprio centrale
Ma se la situazione è questa e io debbo verificare un fatto molto importante mi riallaccio a quello che diceva Cesare Mantovani lamentava che Manco progetto politico generale
Ebbene io dico che Mantovani a ragione
Però il problema fondamentale che dobbiamo un po'risolvere tutto in questa sede in altre sedi meno di dibattiti più giudici si uniti ci riusciamo più mi tolga la parola
è che il problema che ci dovrebbe assegnare in modo particolare
E vedere in che modo tutta classe politica tutta anche come dicono i francesi si comporta a dispetto a al governo dell'economia alle prospettive di sviluppo dell'economia
Banalizza ancora una volta il discorso
E mi rifaccio ad esempio a fatti di questo genere
Noi oggi siamo tutti ma soprattutto alla classe politica
è in un certo qual modo affascinata dalla ma gli fece Enzo autore opulenza dalla Borsa
Cioè tutti ritengono che la Borsa essendo il termometro lo sta che misura lo stato di salute dell'economia
Ebbene questa borsa dimostra chiarissimamente che queste forti economie uscito dal tunnel della crisi che questa economia col fatto il processo di ristrutturazione sta correndo verso nuovi sentieri
Io dico che una concezione completamente sbagliata
Perché perché la cosiddetta opulenza magnificenza della della borsa secondo me degli svolti assai pericolosi
Sia sul piano dell'assetto economico e delle sue prospettive di sviluppo e anche per quanto riguarda la capacità del sistema politico di darsi quei progetti cui prima facevo riferimento Mantova
Perché ebbene perché sostanzialmente la magnificenza un'opulenza della Borsa e così come lo volete chiamare non è altro che un mascheramento incredibile di quello che è invece il ma resta di fondo reale dell'economia italiana la quale economia italiana in questo momento non sta vivendo assolutamente fatti di di grande prestigio di grande o di grande training Mastai invece in questo momento modificando in termini se volete regressivi dalla sua capacità di innovazione di livello
Ad esempio io penso che il i nodi strutturali dell'economia italiana sono rimasti tal quali erano dieci anni ho vent'anni fa gli abbiamo soltanto maschera che attraverso il la cura dimagrante del dollaro
Il dei prezzi in calo delle materie prime voi pensate che non hanno le materie Brehme sul mercato internazionale sono calate del circa il cinquanta per cento ma comunque i fatti negativi di questo sistema economiche stanno tutti lì e soprattutto per il sistema delle piccole e medie imprese io direi all'amico vigneti ad esempio di verificare su un'analisi seria quali potrebbero essere le conseguenze di un privilegio dell'investimento finanziario che in questo momento si sta compiendo sulla fase dell'investimento produttivo soprattutto per quanto riguarda gli effetti diretti indiretti obliqui
Che questo investimento finanziario a sul non l'allargamento della base produttiva soprattutto in termini di sviluppo
Del Mezzogiorno della rete rionale
Tutti questi elementi e chiudo subito per poi di affacciarmi nuova questo microfono è sostanzialmente questo
Il sistema della rappresentanza di interessi economica io non dico che è in crisi ma certamente intorpidita ed è questo l'altra faccia della crisi per i generali delle istituzioni grazie
Manca all'appello in questo primo giro Marzio Tremaglia
Che è anche dirigente delle organizzazioni giovanili del momento sociale signor Furnace Fronte della Gioventù allora
Gli chiedo di parlare un po'di questa crisi in crisi che investe appunto le organizzazioni giovanili dei partiti
Ecco un'altra faccia della crisi di cui si parla anche in questa sede
I giovani sembrano molto più interessati ad altre forme di mobilitazione dell'impegno
Su temi concreti basti pensare alla pace o alla difesa dell'ambiente
Oppure a interessi e a occasioni di dibattito di mobilitazione o di militanza
Diverte dalla semplice spera partitica o politiche basti pensare al meeting di Comunione e Liberazione parliamo un po'di questa crisi è l'altra faccia la crisi riguarda i giovani
Anch'io non per non per sfuggire alla domanda ma per ampliare un momentino il discorso anche perché è evidente che la crisi della rappresentanza delle organizzazioni giovanili rientra un discorso molto più vasta
E cercando di vederlo dall'aspetto dei dei rappresentati cioè voglio dire ora come ora chi deve essere rappresentato e in che termini vuole essere rappresentato è significativo che per esempio le agitazioni studentesche
Sia dell'ottantacinque che di quest'anno e questo è un dato importante Agnès sembra ed è una considerazione forse un po'triste ma mi sembra realistica
Hanno mosso i giovani più come fruitori di un servizio insufficiente che come classe autonoma portatrice di valori di culture o di specifici differenti dal resto della società
Ieri lo diceva molto bene Urso nella sua relazione di un tema che è riapparso insomma e significativa Mantova al all'incontro della Confindustria sui problemi della formazione professionale e del sistema educativo i fischi per la Falcucci che non son costati molto perché penso che
Sì è come sparare sulle
Sparare sulla Croce Rossa e per certi versi e gli applausi per Agnelli arrivati insieme da parte dei giovani che avevano bigiato scuola per andare a plaudire Agnelli fiscale la Falcucci sono un dato significativo che personalmente non mi esalta fatto almeno mi esaltano gli applausi ad Agnelli ma dico però devo prendere atto in sostanza ieri è stato descritto come proprio dalla crisi del sistema di immissione sul lavoro dei giovani che escono dalle scuole superiori e dell'università si sia generato un movimento che non è più un movimento in sé per sé antisistema ma è un movimento di richiesta di adeguamento del perfezionamento delle delle prestazioni che sistema dell'educazione deve dare che qui non si numero rilievo molto più importante se tenendo presente quanto è stato detto sulle trasformazioni se non nel post industriale sicuramente nel terziario avanzato
Per il posto che il sistema della formazione della formazione permanente del rapporto scuola lavoro del
Di un futuro che probabilmente ci rimanderà scuola molto più spesso di quanto non sia accaduto fino ad ora in cui la mobilità sul lavoro e sulle nuove professioni sarà molto più alta riveste per i giovani di oggi che già ora in presenza della crisi
Occupazionale che tutti conosciamo trovano difficoltà immense ad inserirsi nel mondo del lavoro
E che per di più richiedono di poterlo fare con strumenti formativi adeguati
Ma
Il il tema che mi sembra implichi ossia implicato per un queste considerazioni è un altro e cioè quella dell'assoluta insufficienza è già stato detto in parte sia da Fisichella che anche da Mantovani dall'assoluta insufficienza degli strumenti di rappresentanza
Non solo in termini di legislazione scolastica dove va be'istituzionalmente esisterebbero degli organi decreti delegati queste cose qua
Che così hanno lasciato veramente lo spazio di un mattino ma in termini molto più ampia parte la rozzezza del voto in quanto strumento di rappresentanza complessivo
A parte le varie proposte che tra le tante riforme istituzionali prevedibili sono state sono state avanzate l'Assemblea rappresentativa degli interessi di cui parla per esempio Miglio
A parte tutto ciò e problema che non si è ancora probabilmente riusciti a trovare un qualche cosa che rappresenti i nuovi rapporti di dominio o i nuovi rapporti di forza che nella società in via di cambiamento si stanno instaurando
Che sono sempre più rapporti non di non rapporti per così dire verticali di oppressione non più rapporti tra sistema rapporti
Orizzontali cioè rapporti di emarginazione centro-periferia nel senso che scomparse o in via di di estinzione la classe operaia
Il problema non è più tanto di chi Domine ricchi di è dominato ma di chi può accedere a certi santuari della conoscenza del sapere ai master o alle sedi di informazioni privilegiate da chi invece ne ha escluso oltre a ciò anche qui tali chiudi mini per favore accanto quando vado fuori tempo
Anche qui poi perché vi è una richiesta non soltanto giovanile ma che mi sembra si stia estendendo
Di vedere riconosciute delle specificità che sono
Che sono particolari che sono peculiari vi è per esempio una domanda di appartenenza per così dire a gruppi a formazioni a modi di espressione della realtà giovanile non soltanto giovanile che è assolutamente nuova che in qualche maniera
è importata anche da oltre oceano il localismo il del centralismo l'attenzione appunto i problemi della pace del pacifismo il Meeting di CL e compagnia bella
Ecco di fronte alla perdita del valore di identificazione dei giovani come classe che è sicuramente in via di di diminuzione fosse solo per ragioni demografiche si sarà sempre più un problema anzi Anila e sempre meno un problema giovanile che ci piaccia o meno almeno finché non rompano ci si deciderà a rimediare alla denatalità
Ecco c'è però ed è questo un tema importante
Questo bivio per cui a questa domanda di appartenenza di appartenenza a gruppi di appartenenza realtà specifiche che si differenzi no e che hanno specifiche richiesta nei confronti della società civile
Non viene data risposta ne vengono dati i canali di rappresentanza
In conclusione quando per esempio diamanti diceva
Noi forse non siamo ancora non abbiamo colpito una cultura industriale già pretendiamo di parlare di postindustriale ecco ci sono alcuni autori abbastanza letti tre giovedì o almeno
Tra certe Élite giovanili che ci piacciono meno penso per esempio i vani LICE che teorizzano addirittura il salto della fase industriale piena per raggiungere un tipo di società conviviale ridotta dell'autoconsumo
Tutto sommato che qualcuno intende regressiva di ritorno al passato in cui non siano necessarie le grandi strutture ma così i piccoli
I piccoli centri di sopravvivenza ecco per tutte queste realtà che sono realtà emergenti che poi in parte ci piace e in parte no riparte veicolano valori positivi in altre regressivi in altre in altri termini ancora
Possono andare nel senso di una reintroduzione della politica
Vera nel giro degli interessi e nel circolo così dell'ARPA intasa partitica non esistono dei canali di rappresentanza
Non esistono né a livello istituzionale né se non come auto rappresentanza a livello culturale e questi mi sembra siano problemi a cui si dovrà dare un termine abbastanza bene una risposta se non si vuole continuare a lasciare non sono inespressi ma anche
Incapaci a contribuire a una revisione una riforma profonda della società tutta intera e le istanze che esiste
Appena abbiamo
Abbiamo esaurito dunque il primo giro di interventi e strada facendo come forse avete intuito abbiamo anche consumato le le speranze erano poche già in partenza per la verità di poter avere un terzo giro di interventi a disposizione
Speriamo direttamente con il secondo e conclusivo intervento che lascio libero che mente perché di spunti di riflessione Gianni avete forniti molti cominciando professor Fisichella nel limite invalicabile dei cinque minuti
Il limite invalicabile inutile cominciare a parlare mica per niente ma visto che le sollecitazioni sono tante
Le sollecitazioni sono sono del resto le undici e mezzo appena le sollecitazioni sono tante i temi solo troppo numerosi e e lo dico con molta franchezza
Non sono riuscito a capirebbero che tutto si collega nella realtà e quindi tutti i problemi sono collegati ma nello stesso tempo per conoscere i problemi bisogna distinguerli
E qui ho la sensazione che si sia fatta un po'una insalata russa di problemi per cui io non riesco a cogliere con
Certamente colpa mia
Della mia inettitudine intellettuale ma non riesco a cogliere di che cosa stiamo parlando di quale rappresentanza stiamo parlando abbiamo messo dentro troppa roba la secolarizzazione
Il Papa la società postindustriale il fatto che ci fosse il CNL all'origine del della della partitocrazia o della lottizzazione e così via gli spunti quindi sono diventati troppo numerosi per fare un'analisi con il rigore che dovuto il concetto di rappresentanza può voler dire molte cose c'è una rappresentanza sociologica c'è una rappresentanza politica c'è una rappresentanza culturale c'è una rappresentanza simbolica
Se non diciamo di che cosa stiamo parlando ognuno dice segue il suo discorso
Le sue così le sue preoccupazioni personali ma non troviamo quel terreno comune di analisi che poi ci consenta di guadagnare qualche cosa in questo tipo di di di lavoro che stiamo facendo questa mattina
Comunque io cercherò di richiamare alcuni elementi che mi pare più significativo di dibattere
Mantovani mi ha chiesto perché si esprime con l'attuale perentorietà Fisichella quasi che io avessi bisogno diciamo così è di essere imbeccato per essere più o meno perentorio semplicemente perché vedo una crisi più difficile da risolvere più complessa e quindi da questo punto di vista è evidente che il tipo di analisi diventa più perentorio perché andiamo verso un quinto scioglimento anticipato delle Camere perché andiamo a verso un imbottigliamento sistematico della capacità di decisione di opzione di Scelta delle forze politiche e così via
Dunque esista è un problema oggi più difficile di prima sotto il profilo dei per esempio dei rapporti fra le forze politiche
E questo rende la crisi più complessa rende la crisi più difficile da risolvere
E rende anche la riforma della partitocrazia per qualche rispetto né più dubbia
Io devo dire la verità sono rimasto un po'colpito dal Purpura avendo fatto questa questa dichiarazione di difficoltà sono rimasto un po'colpito dal fatto che il direttore del Secolo non soltanto abbia rivolto i suoi strali nei confronti del paese legale queste comprensibile da parte di un partito di opposizione ma ha coinvolto in questa sorta di negativo sistematico anche tutto il Paese reale
Allora a questo punto a che cosa ci attendiamo per modificare i termini di una situazione che comunque va modificata
Il paese legale non ci sta bene il Paese regalo reale non ci offre nessun appiglio non rimane che la bomba N quella che elimina gli può quindi lasciando integre le cose per cui ci terremo il Colosseo ci terremo il Campidoglio cosa che mi va benissimo eliminiamo l'Italia
E a questo punto no io ho la sensazione che pur nella difficoltà singolare
Certamente
Dei problemi che ci troviamo di fronte
E dobbiamo nuovamente imparare a distinguere perché l'arte del conoscere l'arte della distinzione e poi solo attraverso la capacità di i due possiamo metterci nelle condizioni di operare con quel realismo che è necessario in ogni situazione di crisi perché le situazioni di crisi si affrontano certamente anche attraverso i grandi meccanismi simbolici
Ma intendiamoci bene dobbiamo anche se vogliamo superare una crisi valutando i costi delle delle risorse che dobbiamo impiegare per il superamento delle crisi e valutando i costi
Delle soluzioni alternative alla crisi dobbiamo anche conservare il realismo e non pensare che si possa solo attraverso il mito e senza il realismo
Affrontare un problema di queste proporzioni di questa partita pur non negando il ruolo e l'importanza ripeto della dimensione simbolica
Il dottor diamanti ha detto che non è quelle italiano una società industriali già pensiamo alla società postindustriale il che nero o perlomeno così io ho riassunto è vero e non è vero cosa voglio dire allora espongo il mio punto di vista in verità che più di una Italia c'è certamente un Italia che già alle soglie del postindustriale
E probabilmente per certi rispettivi entrata ma c'è altrettanto certamente una Italia che conti adesso i primi passi del processo di della della della della della industrializzazione
Questo dà la misura di che cosa e della difficoltà della sintesi
Perché una cosa è l'Area post-industriale della nostra società una cosa e l'area proto industriale della nostra società sono non soltanto due meccanismi economico-sociali diversi sono anche due realtà culturali diverso
E questo rende difficile trovare un'alternativa che sia nelle condizioni di
E qui liberare
Questa realtà un'alternativa voglio dire in termini anche politici non soltanto in termini sociali e culturali il problema della visione del mondo intendiamoci bene non riguarda soltanto l'Italia
Esiste una crisi delle visioni del mondo che riguarda
Tutta la nostra realtà contemporanea sia al mondo occidentale sia al mondo orientale ma siamo davvero sicuri che non ci sia nella realtà orientale una crisi dei valori una crisi
Della visione della Weltanschauung c'è esiste ed è forte ed è grossa e certamente esistente un problema di questo genere anche nella nostra realtà chiamiamola così occidentale
Qui il tema della secolarizzazione che ha toccato il dottor Capoterra a
Una sua rilevanza perché non vi è dubbio che la esasperazione pluralistica di colla esasperazione non dico il pluralismo culturale la esasperazione pluralistica è stato un fattore di disintegrazione
Di quelle forme di koinè che in qualche misura ma e il processo parte da lontano
Non nasce oggi o non nasce ieri a mezzo millennio di vita questo problema oggi siamo arrivati a quella per così dire iper iper fatta azione del del del pluralismo in virtù del quale ogni valore essendo uguale agli altri è estremamente difficile fissare una scala di valori
E questa è la condizione mi pare del del sistema del sistema culturale nel quale livella
L'esperienza di questa epoca del mondo contro del mondo del mondo occidentale
E vero esiste una domanda di appartenenza la domanda di appartenenza si presenta sempre in maniera acuta nelle situazioni di crisi
Perché nelle situazioni di crisi che gli uomini si sentono soli che gli uomini si sentono per così dire soggetti della sindrome di catastrofe
Non siamo a questo punto intendiamoci bene siamo realisti non vi è dubbio le per esempio nel caso italiano c'è stata una espansione del momento economico pur con tutti quegli elementi di ambiguità e anche di inquietudine e di incertezze
Che possono sta che sono stati sottolineate che possono ulteriormente essere richiamati c'è stata tuttavia una espansione dell'economico che ci impedisce ancora di dire che siamo che viviamo una crisi per così dire di disintegrazione della personalità
Però proprio perché la società postindustriale mette meno comparativamente l'accento sull'economico e più comparativamente l'accento sul simbolico questa crisi della dimensione culturale diventa più pregnante diventa più aggressiva e i giovani soprattutto e lo abbiamo visto anche interviste clamorose come quella del figlio di Agnelli
E i giovani sentono meno il rilievo della dimensione economica sentono di più il rilievo di altre dimensioni da qui il senso della loro caduta dell'idea di appartenenza e il tentativo di recuperare la domanda di appartenenza
E come e e qui mi pare d'aver letto proprio in uno dei numeri scorsi riproposta
E non vi è dubbio che esiste una crisi della forma partito che riguarda anche la destra che non riguarda solo gli altri partiti non ricordo che ha scritto quell'articolo molto interessante sulla sezione e sulla solitudine
Del del e sulla sulla solitudine che questi giovani dilla della generazione più recente avvertono quando vanno in queste sezioni di partito che hanno superato ormai la loro funzione anche aggregante non soltanto operativa dal punto di vista organizzativo ma anche di aggregazione culturale di aggregazione
In termini di di di intersoggettività
E esista una una crisi della forma partito e intendiamoci bene questa crisi della rappresentanza che investe la globalità investe anche la destra
E e quindi io il fatto che ci sia questa consapevolezza da parte della destra della crisi e certo un fattore positivo ma si stia attenti la la destra non è esclusa
Dalla crisi della rappresentatività dalla crisi dei valori dalla crisi del del senso di di identità
Le soluzioni sono certamente difficili
Io credo che un convegno di studio come essenzialmente questo deve
Soprattutto in questa fase non perché il tempo adesso mi rendo conto è tiranno e non voglio e non voglio prevaricare sulla indicazione che ci ha dato il nostro il nostro presidente della il nostro moderatore
Dico che se non altro nella fase dello studio dobbiamo imparare a distinguere i problemi valutarne l'insieme la complessità
E l'elaborazione poi culturale l'elaborazione
Della di di una nuova visione del mondo questa è un'impresa che non può esaurirsi in un partito anche se un partito può essere strumento per la veicolazione per la diffusione per la organizzazione di certi segmenti della società
Lungo lungo un tracciato lungo un determinato indirizzo
Io avrei molte altre cose da dire per la verità però non voglio sottrarre tempo agli altri amici che partecipano alla tavola rotonda e quindi chiudo scusandomi per le
Inevitabili come dire per le inevitabili
Sommarietà con le quali ho potuto sviluppare il mio discorso grazie
Grazie grazie al professor Fisichella e ora con il limite invalicabile ma non troppo alla parola al mio direttore Cesare Mantova
Io cercherò quindi non va lì Carlo questo limite
Mi sono reso conto da
Le
Più che legittime distinzioni anzi inviti alle disse alla distinzione fatti dal professor Fisichella
Che io sicuramente non mi ero espresso colpa della sommarietà anche in questo in questo caso non mi ero espresso bene
Non è non intendevo dire non dico che non abbia detto non intendevo dire
Che la crisi della rappresentanza delle dei rappresentanti in tutto identica alla crisi dei rappresentati non intendevo dire che la società cioè i rappresentati sia un deserto nel quale oramai nessun appiglio c'è da trovare
Anzi
Però intendevo richiamare l'attenzione sul fatto che i termini della crisi sono molto più complessi ora di quanto non fossero dieci anni fa se non è non addirittura per quarant'anni fa quando è nata questa Repubblica
E volevo dire che in una certa misura anche la società anche il Paese reale
Ha perso ambizioni ha perso idee
Vive di quotidianità
Ciò però non toglie
Che nel Paese reale ci siano delle forze reattive
Ciò non preclude hanno voi l'ambizione di rappresentare
Queste forze reattive
Vero professor Fisichella anche la destra nemmeno la destra esclusa
Dalla crisi di rappresentanza
Ma mi permetto di dire che sicuramente la destra
Esclusa dalla crisi dei valori
Valori che possono apparire discutibili in questo quadro di pluralismo generale per cui tutto è opinabile
Ma che sono vissuti intensamente vissuti consapevolmente vissuti non ci possono mancare tante cose meno che i valori però ecco io vorrei ritornare al discorso che facevo prima brevissimamente
Sostengo
Che è indispensabile una riforma
Istituzionale
Quanto più radicale possibile
Però sostengo
Che non è sufficiente occorre restituire al meccanismo della rappresentanza lei de i valori la tendenza ha un progetto che ormai non hanno non ha
Ma ci rendiamo conto che qui oramai siamo diventati tutti omologhi
Ci rendiamo conto che oramai scomparse le classi o attenuate sì le classi comprai rese sì più complessi ciechi le categorie le funzioni anche il Paese reale tende ad essere tutto o quasi tutto uguale a se stesso
Ci rendiamo conto che oramai i partiti tutti i partiti di regime
Sono non solo omologhi ma fungibili
Ma ci rendiamo conto che le leggi ed sul divorzio sulla Bortot recano la firma
Di ministri democristiani e quindi presumibilmente cattolici e ci rendiamo conto che sotto il primo presidente del Consiglio socialista si sono verificati i più grossi e più disordinati e più oscuri
E più impropri di ritengo io
Forse andando oltre alle riserve che faceva l'amico Aldo Diamanti che sotto il primo presidente del Consiglio socialista ne abbiamo avute più grossi i fenomeni movimenti processi di razionalizzazione e di ristrutturazione del capitalismo italiano poi non si capisce veramente più niente
Cosa significa questo che nella notte e la crisi dei valori della crisi dei progetti tutti i gatti sono bigi quindi non è sufficiente
Modificare il sistema il sistema poi parliamoci chiaro è sempre funzione di un progetto politico
Altrimenti non ha senso ha poco senso se dobbiamo amministrare la quotidianità benissimo facciamo una riforma età purché sia ma se vogliamo cambiare
E dobbiamo ritengo cambiari perché la crisi di identità la crisi di appartenenza questa assenza di valori che sentiamo
è una grossa cosa
Non è una cosa nella che può essere sostituita da un da una diminuzione delle tasse o da da da o che so io da una diminuzione della disoccupazione o che so io da dai tanti pur necessari miracoli
Che l'economia può e deve fare
E proprio perché lo rilevava
O lettere che questa crisi non è soltanto nostra
E di tutte le democrazie occidentali e parliamoci chiaro se non le diciamo noi del resto MSI queste cose chi le dice
Noi per esempio in Italia ci stiamo battendo giustamente
Perché si arrivi da parte nostra questa è la nostra indicazione di partito
Ad una Repubblica di tipo presidenziale che sia a metà strada tra la al sistema americano no nordamericano e il sistema francese
Ma cambierebbe qualche cosa guardiamo allora cosa succede in America ci rendiamo conto che anche in America c'è lo stesso processo di omologazione
E cella spesso alla stessa stabilità apparente che poi in realtà diventa immobilismo nel secolo ventesimo sono stati due soltanto due i presidenti di svolta negli Stati Uniti
Roosevelt e Reagan
Forse avrebbe potuto essere avrebbe voluto esserlo Chennedy ma non ha avuto il tempo per farlo
Ma ci rendiamo conto che bisogna andare col lanternino a cercare le differenze tra Chirac tra governo Chirac di centrodestra attuale e il governo socialista precedente
E non è e in Germania cosa succede in Germania c'è molta voi differenza tra l'attuale col e il suo predecessore socialdemocratico potrebbe esserci forse qualche differenza se adesso subentrasse dei nuovi socialdemocratici comunque tutto da vedere per ora non c'è stato questo grande cambiamento
E allora cosa dobbiamo dire noi
Che indubbiamente nonostante tutto questo
Nelle società occidentali c'è un grande dinamismo nelle società occidentali c'è una grande mobilità
C'è un grande trame spioni
Basta pensare a quello che succede negli Stati Uniti una delle delle economie più dinamiche più vivaci
Basta pensare quello che succede in Giappone anche se geograficamente non è occidentale il Giappone
Però chiediamoci
Si cammina o si gira intorno io ho l'impressione che in quelle società si faccia un gran correre intorno
E stiamo attenti
Se indubbiamente quasi li ferma quasi immobile l'Unione Sovietica
Fate i pazzi impercettibili simili
Però sono Paffetti avanti
E lo vediamo nello scontro tra i due sistemi occidentale orientale liberal capitalistico e comunista
Pino e vediamo che il tempo lavora a favore del sistema orientale del sistema liberal capitali e del sistema comunista
Ecco
Allora naturalmente non si possono affastellare i problemi ci mancherebbe altro bisogna essere realistici
Bisogna fare passo dietro passo ma bisogna avere una prospettiva
E al nostro partito ritengo non si possa chiedere soltanto di essere il partito delle riforme istituzionali lo è già
Ma sul piano delle riforme istituzionali forse qualche cosa potrebbe fare anche Spadolini sicuramente qualche cosa potrebbe fare anche De Mita
Sicuramente qualche cosa potrebbe fare anche nata molto probabilmente potrebbero essere tentati di riesumare il cosiddetto arco costituzionale ed inventare piccole o grandi innovazioni di ingegneria costituzionale tra di loro
Ma il problema non è solo questo
E non può essere solo questo per il nostro partito
Noi dobbiamo essere il partito dei valori il partito dell'un per oggetto di un progetto alternativo non solo nostro ma per l'Occidente
Senza mai dimenticarci che noi non siamo soltanto un fatto italiano un fatto nazionale in è un fatto episodico noi tendiamo a essere un fatte europeo ed occidentale intendiamo dire la nostra su questo grande scenario e collocare le piccole ho grandi riforme contingenti i piccoli o grandi passi avanti che si davano pane in una prospettiva più generale
Altrimenti non avremmo senso altrimenti si veramente saremo un partito come gli altri forse più moderno più intelligente e meno moderno meno intelligente degli altri
Ma omologabile a tutti gli altri
Ecco quello che io pongo naturalmente
All'attenzione
All'attenzione accademica e giornalistica del professor Fisichella ma alla meditazione dell'agente del del mio partito
E questo non perdere di vista che si deve andare oltre le pur necessarie riforme contingenti bisogna restituire agli italiani e agli occidentali il senso dei valori che hanno perduto
L'ambizione del futuro la capacità di esprimere un progetto che salvaguardi questi valori e che possa realizzare questo futuro
Grazie grazie accettare Mantovani la parola ad Emilio cade sarò telegrafico perché a quanto vedo comunque ringrazio il professor Fisichella per l'attenzione con cui mi ha seguito ma certo
Contenere mezzo millennio andando indietro il mezzo millennio intanto prende tempo non credo comunque il ragionamento che volevo sviluppare se avesse avuto tempi avrei voluto sviluppare se avesse avuto tempo a proposito della modulo della civiltà cristiana
Così malauguratamente soppresso
Dalle dagli eventi e non soltanto degli aventi ma anche dagli uomini cattolici intorno anzi in clergyman non senza era una una sorta di opzione sia per il passato che soprattutto per il futuro che cosa voglio dire che con il rigetto di questa di questa sorta di
Di
Come si può dire di di bevande più che un progetto più che un progetto di questa sorta di di archetipo ecco di nuova civiltà hanno i cacciarti cattolici hanno operato una sorta di eutanasia spirituale
C'è stato no per chi penso che sia abbastanza noto un cattolico democratico si si definiscono lo Scoppola che ha scritto un libero Aldo Anteo ore Zandonà dirittura la cristianità perduta con il quale si esortava praticamente i cattolici ad abbandonare questi al tipo di progetti
Di mutamento della società e dunque di esaltazione dei valori cui accennato Mantovani più volte mi pare in modo molto pertinente
E per annegare annacquare il proprio il proprio modello nella palude del cedimento
Che cosa ne conseguiva e mi conseguì share per quanto ci riguarda era un interrogativo che ho messo in calce alla prima parte ma oramai non c'è oramai quasi ultima e questo il quesito che rischia di diventare drammatico nei prossimi anni e qui chi rappresenterà i cattolici nel sociale nel civile in il politico alla vigilia del terzo millennio
Perché chi rappresenterà perché la democrazia egiziana viene accusata
Che è un partito visti l'azione cristiana che è un partito al figlio di di quel partito popolare fondato da un sacerdote come Luigi Sturzo
C'è un partito che ha avuto l'appoggio dalla Chiesa per un arco di tempo abbastanza a lungo guarda caso proprio nell'età Pacelli Ana però per realizzare quel modello di civiltà cristiana di cui si parlava prima
Ora il vedente dando del traditore a una a una congrega come quella democristiana
A un partito a una un modo modulo e modello politico sociale eccetera è chiaro che lei attuali punta emergenti di un certo tipo di cattolicesimo impegnato come può essere CL movimento polare e così via
Si propongono di ribaltare la situazione all'interno per riproporre di nuovo questi modelli ma chi c'è ancora di più c'è qualcosa di più il mentre oggi non posso Mundi una volta viene riproposto dai laici al mondo cattolico che voterà o che comunque partecipa a alla vita sociale e politica e scientifica e così via
Questo può non possono è come dire indirizzato però in in maniera contorta alla al cedimento verso i limiti di un di un tipo vi baluardo per dirla alla maniera del cardinal Ottaviani
Nei confronti del comunismo voglio dire
Che queste propensioni reni che queste proiezioni compone compromissorie di una larga parte del mondo cattolico e si riverbero sulla democrazia che se Anna privilegiano il Partito comunista proprio quando con la grossa crisi delle ideologie e non solo in mezzo al guado ma addirittura presso che disorientato globalmente nei confronti del suo progetto che non può più riproporre ora queste crisi e io parlo sempre da ghibellino intendiamoci queste crisi provocano in una strana una singolare il valore quando una singolare formativi proposizione storica
Cioè c'è qualcuno che ha riproposto il Patto Gentiloni un nuovo qualcuno di cattolici anche di un certo livello di una cultura cattolica ha riproposto il Patto Gentiloni che praticamente oggi
Non alla maniera giolittiana mano maniera non so nemmeno di di quale tipo vorrebbero dire noi votiamo noi cattolici votiamo per un partito
Che per qualsiasi partito purché appoggi la nostra politica scolastica la nostra ma formula di di valori la nostra noto libro di civiltà cioè a dire non è preclusivo ostativo è una un voto libero
Ora di fronte a a una prospettiva come questa anche un partito come momento sociale penso che debba essere interessato dunque debba approfondire questo questo modo di di sviluppare sviluppare un certo tipo di discorso ora quale il una una modo per realizzare in concreto un'ipotesi e quella di Scheler
Il quale dice diamo una nuova immagine dell'uomo nel mondo contrassegnato non già da quella che si vuole chiamare la civiltà del computer
Ma da quella che sta che sempre di identico tipo di civiltà sublimata cioè dilatata è fatta esplodere dai computer che la moltiplicano all'infinito
E per finire ad alto perché inutile continuare io vorrei fare alcune Brevi proposte dato che qui c'è non solo il Tilla testata di questa bella rivista ma e anche penso il diciamo l'obiettivo di questa iniziativa devo dire che ha avuto molto successo
Noi abbiamo dobbiamo cavalcare anche come Area come area di destra alla quale mi identifico dobbiamo cavalcare la tigre del del mutamento tenendo ben ferme le nostre memorie storiche attenzione mai la crisi d'identità con tutto quello che ne consegue cioè ferme le memorie storiche noi dovremmo sfruttare giacimenti culturali di queste stesse memorie e dando vita a una costituente della cultura
Che potrebbe trasformarsi in qualcosa di assai simile agli stati generali della Società del Duemila
Cioè è arrivato il tempo di fare una rivoluzione culturale anche nostro grazie
Grazie alla terra Massimo Fini
Allora il professor Fisichella Cina sgridato e ci ha detto che siamo andati fuori tema fa perché a me ha fatto con un brivido di piacere perché appunto mi tornava liceo quando terrore più grande era andare fuori allora il tema è la rappresentanza politicamente varie
I Paesi a mentre
No rappresentanza bugie sono aggettivi era rappresentante a be'allora possiamo spetterà comunque comunque per
Allora non siamo andati fuori tema
Credo che sia un algoritmo detto che presentato Coldiretti molte cose esse non esita regia dal Parlamento ciascuno parla per conto proprio bene allora io mi rimetterò
Alla rappresentanza politica la capo tentata politica in crisi da tempo è in crisi da subito da quando abbandonata Civita del villaggio
Si adotta il sistema della dei legami paga e che è stato Gaetano Mosca notare come cento persone che votino di concerto prevalgano sempre su mille che votino liberamente perché appunto chi vota liberamente dal voto ognuno a a chi chi gli pare
Quindi e che questo proposta lo diceva quando gli apparati dei partiti nel riceva la fine Ottocento quando gli apparati dei partiti non ne avevo quelli di oggi oggi che gli apparati sono tali sono così forti il il fatto che noi non anche come uomini non siamo rappresentati massoni parti gli apparati e determinare i nostri rappresentanti pare evidente qui c'è il il grosso problema di che cosa significhi e di che cosa valga oggi V un voto votare
Sulla possibilità di modifica di questo sistema è sulla possibilità di di di Morbelli che si che io che non credo che sia possibile che i partiti ridimensionerà cioè questo problema di fondo tra Somma a ridimensionare i poteri partiti doveva essere i partiti
Ora questo non mi pare possibile io non vedo Martelli ridimensionarsi e spesso l'ho avuto compagno di banco Liceo Carducci e sono certo che non si ridimensionerà mai medico Martelli per dire quale quarti un Quai altre
Poi c'è un altro problema
Piaccia o no all'epoca Fisichella il problema dei lottizzati esiste lo stesso Martelli mi diceva una volta non ci sarebbero lottizzatore se non ci fossero lottizzati è una frase
Arrogante che corrisponde al personaggio ma è una frase che ha un nucleo forte di verità
Cioè in realtà in questo sistema ci siamo adagiati tutti o molti e si sono abbracciati perché in quel sistema di di corruzione partitocratica in questo sistema ognuno di noi ha coltivato un suo piccolo privilegio e in nome di quella privilegio
Sta buone Keto
Adesso qualche cosa si muove cioè qualcuno comincia a capire che in realtà questo è un un un un il bilancio alla fine è negativo perché per il per quel quel quel privilegio strappato molto spesso non si tratta di privilegio ma SICAV semplicemente di ottenere attraverso una una una una collusione clientelare ciò che a cui il cittadino ha diritto ecco per ottenere queste o si si rinuncia a si rinuncia a a far valere avere i veri i propri i propri diritti su tutto questo però e qui vado e vado per cui il perché è difficile cambiare difficile cambiare perché le forze sono per lo meno pari voglio dire in in in in questo sistema ci sarà un cinquanta per cento di persone che ci sguazza è un cinquanta per cento di persone che ci sta male ma poi non non fino al punto da da da da da ribellarsi tranne ripeto questi Piccoli o non meno piccoli segni che vengono come esempio dalla dalla marcia di Torino ma devo dire che sopra a questo poema ce n'è un altro più grosso
Che in fondo lo fa impallidire aveva accennato mi pare Mantovani ed è quello dell'omologazione
L'omologazione che viene dalla vittoria totale della società consumista poi consumistica e produttivistica cioè bensì mi chiedeva prima
Coordinatore sul di parlare dei giornali il vero limite dei giornali a oggi sobborgo di sempre più le settimanale in modo assoluto non sono tanto i partiti ma la pubblicità è la pubblicità che dette i nostri settimanali
E è inutile fingere il contrario la pubblicità non dice più non è più la Barilla che dice se tu parli male di me
Io ti tolgo la pubblicità ma la pubblicità nel suo complesso dice o tu fai un giornale di questo tipo fatto per le classi dirigenti fatto per per per un certo i poli pubblicò fa il giornale dell'edonismo per cui noi possiamo rendiamo conto e allora io ti do la pubblicità se non ce lo ha congedato i nomi da è un giornale senza pubblicità oggi è è spacciato quindi il problema il il uno dei problemi di fondo è proprio è in realtà quello della omologazione data l'ostilità pugilistica questo è un problema che secondo me e quindi ho trovato l'accordo con Mantovani riguarda tutto il mondo industrializzato all'Ovest come all'estero sarebbe bello pensare e sperare che all'Est intendo Unione Sovietica e i suoi ci sia qualcosa di diverso di nuovo no c'è semplicemente la la pallida parodia di quello che sta succedendo a all'Ovest a Mosca sono altrettanto oggi sono altrettanto consumistiche da noi
E convoglio consumistica anche maggiori ecco secondo me questo è il vero cioè il il il problema dei partiti in Fondo in fondo impallidisce di fronte a questo problema più generale e più grande che ci ha tolto l'anima che è appunto questo
Edonismo straccione che al fondo del fatto che poi ci manchino ideali idee forza grandi valore su cui batterci mi scuso compiti che le sono andato fuori tema e ho chiuso
Grazie grazie a Massimo Fini
Aldo Diamanti
A io al contrario del nulla approdo Fisichella sono estremamente contento di aver ascoltato tanti punti diverse
Anche perché anche perché mi pare che noi rappresentiamo a questo tavolo i vari spaccati di una realtà qual è la società italiana in questo momento
Io direi anzi che se avessimo centrato il problema della rappresentanza soltanto nella individuazione dei mali veri o presunti della cosiddetta partitocrazia avremmo compiuto un un'opera di analisi abbastanza parziale
E ciascuno dal punto di vista la sua avrebbe individuato sicuramente in questo sistema tutte le cose che non vanno sia nel nel confronto dello ieri del presente e del futuro
Il problema che secondo me deve essere visto non da un punto di vista di ingegneria sociale del tanto meno di di assetto tecnico ma fenomeno di grande valenza politica
E soprattutto il discorso del collegamento diretto che esistono fra i canali di rappresentanza politica ed economica mi spiego
A me pare che uno del punti di crisi in cui evidentemente il sistema in corso sul piano dalla canalizzazione
Dal basso verso l'alto delle istanze delle domande dei bisogni dei ceti emergenti così come di quelli tradizionali e proprio l'inceppamento che si è verificato a livello della rappresentazione degli interessi reali delle sedi decisionali politica istituzionale
Ad esempio bisognerebbe riflettere con molta attenzione su quello che è accaduto nel settore delle relazioni sindacali fra il mille novecentosettantacinque mille novecentottantacinque cioè mi sembra che sia una discorso che debba essere approfondito anche ai fini dell'analisi del funzionamento del sistema politico il fatto che per dieci anni circa i rappresentanti delle cosiddette aumento fra virgolette controparti imprenditoriali e i sindacati non si siano mai incontrati
E non si sono neppure visti perché io che ho partecipato per esperienza professionale queste trattative debbo dirvi che era non solo paradossale ma che è ridicolo il fatto che gli imprenditori dovessero entrare da una porta in attesa che i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori uscissero dall'altro
Ad esempio ricordo il famoso lodo Scotti che addirittura è finito in tribunale in cui i rappresentanti degli imprenditori e quelle dei lavoratori non si incontravano le si dicevano alcunché di reciproco l'uno con l'altro ma riferivano al ministro Scotti il quale ministro Scotti ha poi fatto un lodo così perfetto
Che è addirittura finito in tribunale
Ora mi pare abbastanza evidente che il problema della cosiddetta veicolazione degli interessi reali
Nella sua negatività tua le o quanto meno nelle sue pecche parziali dipende soprattutto da un discorso
Ed è il discorso della cosiddetta egemonia del potere politico sulla rappresentanza degli interessi sociali e quello è un dico egemonica ne utilizza il termine egemonia in senso gramsciano
Ma addirittura i nel termine di potere reale il che rende ancora più difficile ad esempio la predisposizione degli strumenti e della validità del concetto di autonomia dalle parti sociali rispetto al sistema di gestione di gestione politica del Paese
Un altro punto di attacco che mi pare che abbia essenziale valenza politica
è il fatto del cambiamento che in questo momento si sta registrando nel cosiddetto movimento sindacale dei lavoratori
Che oltretutto avvisarli un evidente influsso di tipo diretto sulla rappresentanza degli interessi imprenditoriali
Io ho sentito parlare qui di da ideologizzazione certamente esiste questo fenomeno però state attenti
Che nel sistema della rappresentanza degli interessi dei lavoratori in questo momento si sta verificando un fenomeno del tutto a posto
Cioè
Dopo la cosiddetta fase del PAN sin da Galli il fumo il cui i sindacati hanno surrogato
I partiti ed hanno occupato lo spazio lasciato libero di partiti tramontata la grande illusione dell'unità sindacale oggi i partiti si trovano spiazzati rispetto alla tutela degli interessi reali dei lavoratori
Il che significa mancato raccordo tra i rappresentanti e i rappresentanti e in questo momento in tutte le grandi centrali sindacali si sta verificando un fenomeno di riapprovazione non dico dell'ideologico ma quanto meno del Po viticole cioè la mancanza di raccordo sul piano della tutela interessi reale viene surrogata dalla cosiddetta adesione politica
E questo avviene la CGIL questo avviene nella CISL e questo avviene nella voi
Tanto è vero che ogni volta che cercavamo
In quanto imprenditori di riuscire sta a cuore un tipo di rapporto che portasse accollata
Accordi sulle grandi scelte di questo paese sia in termini di politica economica che di politica delle relazioni
Sociale ebbene abbiamo visto sicuramente una frammentazione
Di indirizzi il rapporto non agli interessi reali ma piuttosto agli interessi partitici il che secondo me è un ulteriore evidente conferma di quello che il confusioni ritmo istituzionale come l'odierno io di queste di queste opere
Ultima ultima cosa che mi sembra degno di una certa attenzione
Io credo che noi dobbiamo ciascuno per la propria parte di rappresentanza sociale cominciare a fare un progetto
Un progetto di cambiamento
Che rappresenta la capacità di ciascuna delle parti sociali per le parti politiche di essere la piattaforma di sintesi per un progetto politico di carattere globale
Ecco a me sembra perché quanto riguarda il cosiddetto associazionismo imprenditoriale che questo sforzo lo stiamo compiendo lo stiamo compiendo per il semplice motivo che non ci rendiamo conto che esiste una recupero dei valori dell'impresa dello spazio d'impresa all'interno della società italiana però ancora non siamo riusciti a capire in verso quale direzione con quali strumenti nuovi di analisi e di gestione noi possiamo in una società che si avvia verso il terziario e Andrea fa molto piacere
Lasciando dietro di sé il bagaglio forse un po'ingessato di una società industriale ormai ormai questa volta inceppata nei suoi meccanismi soprattutto nella sua capacità di sviluppo innovativo mentre io ritengo che il terziario rappresenti bene o male un ricollocamento un'occasione storica di ricollocamento
Tranne l'entità economica e l'entità uomo nel recupero della sua individualità però allora il problema fondamentale quale e cercare insieme tutti politici imprenditori Movimento dei lavoratori
Opinione pubblica pubblica amministrazione quello di riuscire a fare di questo Stato uno Stato moderno certo che esiste una crisi delle istituzioni e che bisognerà vedere la riforma dell'istituzione come un momento un momento importante di una società civile che si proietta verso il due mila io ricordo e finisco un proverbio del solito saggio cinese il quale saggio cinese o così diceva
Vedete come mancia quest'uomo che cosa altro a da dirvi in più
Lo applico la società italiana
Guardate questo stato come gestisce le istituzioni cos'altro da dirvi di più grazie
Grazie ad Aldo Diamanti ultimo intervento di Marzio Tremaglia
Sì sì
Dicevo che a mo'di scudo Santi possibili verso professor Fisichella devo dire che a tante risposte ci sono state tante domande quindi era inevitabile per certi versi andare forse fuori da un rigore
Al quale più abituato sistematico
Io volevo fare avendo l'avventura di di chiudere tra i considerazione di fondo la prima è che e probabilmente necessario riacquistare un po'il senso delle dimensioni nel senso che evidente
Che di fronte a problemi planetari si è parlato di di mezzo millennio problemi della secolarizzazione del disincanto del mondo come avrebbe detto Weber
E compagnia bella è chiaro che non è sufficiente non dico solo una riforma istituzionale ma non è sufficiente nemmeno una riforma culturale è necessario se mai rivedere quali sono i termini di grande periodo nel quale possibile reimmettere
Per così dire germi Dianti economicismo o granelli di di di sabbia di valori che mettano in crisi questo grossa macchina dell'omologazione culturale alla quale si riferivano sia Fini sia
Sia mantovana
E d'altra parte che la cosa non sia nuove mi permetto una brevissima citazione basta ricordare il vecchio Tocqueville quando prefigurando la società totalitaria che lui già intravedeva diceva
Una folla immensa ne individui tutti uguali che volteggiano senza posa su se stessi per procurarsi piaceri piccoli volgari di cui la loro anima si pace
Ciascuna di esse come straniero il destino degli altri tutto il suo spazio umano si riduce agli amici il suo ex concittadini sono accanto a lui ma non li vede quelli che ci hanno preceduto sono dimenticati di quelli che verranno nessuno sicura e direi che anche se detto dal direi che una una un'identificazione definizione una descrizione così calzante dell'edonismo straccione
E dell'egoismo volgare di cui poi rassegnati negli anni sia punto uno se ne frega pure degli amici anzi c'è il rischio che se non gli sta troppo vicino visto in termini competizione economica l'amico più vicina anche quello che può essere fregato prima insomma quindi non vorrei essere all'interno di alcune grosse Corporation che parlano così in cui c'è il rischio di ritrovarsi da un ufficio all'altro quindi posto che d'altra parte in questo secolo mi rendo conto anch'io che sto momento debordando ma insomma è da un'ottantina d'anni anche prima dalla fine dall'Ottocento si riflette sulla modernità come coscienza della decadenza dell'Europa e dell'Occidente
Quale può essere allora una funzione credibile per un gruppo che è poi tutto sommato ancora gruppo politico
è quella di aspirare ad essere germe di un movimento culturale o quanto meno di assolvere a funzioni di testimonianza secondo me magari a qualcuno la parola non piacerà perché troppo statica
Ma di testimonianza di valori che tolta la buccia dell'ideologia debole ed è apparsa l'ideologia forte la visione del mondo i valori autentici se ne crediamo che esistano valori autentici possano essere affermati questo perché mi rendo conto che ho che molto brutto fare
La lista della spesa e dire eccoci qua ne siamo quelli che hanno i valori gli altri non ce li hanno
è una cosa sempre un po'antipatica perché
Il problema è che anche gli altri hanno dei valori ovviamente che sono dei valori perdenti o dei valori deboli o dei valori ideologici e quindi come tali dei valori finalizzati
Alla trasformazione artificiale di una società che a nostro avviso in certe sue connotazioni quelle autentiche degli esseri umani in quanto esseri umani non può essere cambiata
O almeno deve essere valorizzato in queste e allora dicevo quale può essere una funzione generale nostra che poi diventa anche funzione di cari istituzione di di veicoli corretti di rappresentanza
Quello proprio di essere segno di contraddizione uso non a caso una il titolo di un libro di qualcuno tosta importante di essere seri contraddizione di questo momento storico risposte che politicamente questo secondo punto quale può essere a mio avviso quella di una Ri istituzionalizzazione dei rapporti proprio dei rapporti dei rapporti sociali e dei rapporti politici perché aveva perfettamente ragione
Diamante saggio cinese che lui citava il problema qual è che gli attori sociali non hanno interlocutori
Ma nella realtà soltanto come interlocutori il mondo dei partiti che in un gioco delle parti per un po'fa il ministro fa l'istituzione a cui si sposta dice no io non sono il ministro sono il capo della corrente età dettaglio sono il signor De Michelis io sono il ministro del lavoro ed è un una una commedia veramente delle parti goldoniana in cui è sempre possibile per esempio che dà la marcia del fisco a cui partecipano esponenti
Di un partito di governo vedere non so l'adunanza dei cacciatori a cui praticamente ci sono tutti i partiti escluso il partito radicale ma arriva anche lui per poter come civiltà dell'immagine dello spettacolo a fare la sua parte di spettacolo dicendo no ma io non c'entro io sono fuori io non sono l'istituzione che risponde a voi qui il problema è di rimettere le menti di certezza in termini politici
Dando delle istituzioni o ricostruendo delle istituzioni perché politicamente istituzionalmente può essere quello molto semplicemente che si dice limitare il potere dei partiti
Trasformare il vecchio concetto per cui la legge si applica i nemici anzi la legge si interpreta per gli amici e si applica i nemici eccetera eccetera eccetera
Ecco sono dei principi che credo dei principi direi di grammatica politica istituzionale che vanno rimessi
Che possano ispirarsi dicevo a quei valori che noi come area politica d'altra parte abbiamo sempre ritenuto per esempio una interpretazione del valore in azione proprio come elemento di differenziazione di sottrazione all'omologazione e compagnia bella non mi sembra
Di secondaria importanza e il terzo punto
Finale ecco si tratta in prospettiva secondo me
Di dare dei centri di gravità alla Società diffusa che probabilmente si va realizzando centri di gravità che in questo momento sussistono in termini di puro fatto
Né i centri di potere partitico che sono in grado di dispensare i soldi ai nuovi gruppi teatrali che nascono costruire galassie di così di di di associazionismo e compagnia bella
Risk free ripensando quindi la forma stato proprio in termini di ricostruzione di un'istituzione sganciata dei rapporti di potere rendendomi conto e questo è un problema veramente epocale
Che se non si esce dalla logica delle vecchie ideologie ottocentesche e dalla logica dell'economicismo fine a se stesso
Proprio perché si sono sostituiti quei rapporti verticali che si diceva prima la rivoluzione è assolutamente impossibile cioè ha un rapporto per così dire a due dimensioni se sostituito una sfera per usare una vecchia una vecchia immagine quanto possa rigirare questa sera io non la rivoluzione romani c'era sempre una sfera uguale a se stessa non potrò mai cambiare realmente le cose
Quindi io credo che in prospettiva e mi rendo conto anch'io che il problema della rappresentanza andato ampiamente
A farsi benedire
Rischi Truzzi analizzare il sistema sociale ridare dei centri di gravità alla società diffusa che probabilmente si sta realizzando rintrodurre dei valori non economici o dei valori di riferimento estranea al sistema della produzione siano sostanzialmente degli obiettivi di fondo in vista dei quali anche la ricostruzione del della rappresentanza degli interessi
Istituzionali possa servire a differenziare quell'espressione univoca in un sufficiente che ora come ora nella mitologia nella mitologia partitica egualitaria di questi anni si esprime esclusivamente con il voto e con quella scheda che capita sempre meno c'è sempre più spesso ma sempre meno perché la gente vota sempre di meno di mettere dentro una scatola
Grazie allora anche a Marzio Tremaglia grazie a tutti gli intervenuti unica cemento non formale e ovviamente alla luce delle considerazioni importanti interessanti che tutti avete fatto degli elementi di riflessione eliminazione che ci avete offerto di questo vi ringraziamo
Mi limito soltanto alcune brevissime notazioni conclusive una può essere questa mi sembra di poter dire che nessuna riforma nessun processo che si muova in tal senso può prescindere
Dalla ricerca di nuove forme di rappresentanza di realtà così complessa così contraddittoria come quello di cui avete parlato questa mattina alla ricerca soprattutto di una nuova legittimazione della politica del far politica
E credo che è una delle ragioni più vere in fondo della nascita di una rivista come proposta si apre con nella ricerca e nel tentativo che la destra italiana la destra politica italiana partecipi a questo processo di innovazione di Rifondazione della politica ma non solo della politica in senso e in modo deciso e decisivo
Per fare questo è necessaria una premessa che c'è fortunatamente un ottimo punto di partenza il forte radicamento che la destra politica italiana attraverso il movimento sociale italiano in questi quarant'anni ha saputo conquistarsi e consolidare nella realtà italiana
Da questa premessa alla conseguenza altrettanto indispensabile
E se ne è parlato anche questa mattina
Al tentativo di fornire a questa destra
Un progetto organico da proporre la scelta la valutazione all'opzione dell'Italia dei prossimi anni
Questo il senso del dibattito questo il senso del confronto per chiarimento che proposta ricercato e promosso come questo convegno come questa stessa tavola rotonda stanno a testimoniare
Un confronto
Un dibattito non tesi a a rimescolare le carte o a confondere le singole le rispettive identità ma al contrario per valorizzare anche e soprattutto le diversità di ciascuna impostazione perché tutti si possa contribuire grazie al proprio specifico questo processo di cui si parla
E che noi auspichiamo in ogni caso anche questa importante sottolinearlo credo la nostra attenzione maggiore
Non va al palazzo ma quello che chiamiamo
E il Paese reale non va alla società politica ma alla comunità nazionale
Una comunità nazionale che non intendiamo assolutamente come entità materiale ma come fatto spirituale
E come fatto spirituale in grado di esistere soltanto se consapevole di essere comunità nazionale
E allora credo davvero concluso
Che la ricerca delle ragioni
Che possono fare in modo che la comunità nazionale si senta torni a sentirsi tale
Grazia riscoperta delle proprie radici grazie alla alla fissazione di obiettivi precisi da raggiungere ambiziosi traguardi da poter raggiungere sia impresa meritevole del massimo sforzo e del massimo impegno da parte di tutti noi grazie
Do la parola per le conclusioni del convegno al direttore di proposta all'onorevole Domenico Mennitti
Vi chiedo scusa resto resto seduto ragioni di carattere organizzativo
Io debbo riferire che noi avevamo affidato le conclusioni di questo convegno all'onorevole Almirante in quanto segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano in quanto nostro riconosciuto punto di riferimento
Nell'attività che andiamo svolgendo anche in rapporto a questa iniziativa l'onorevole Almirante è intervenuto ieri
Quindi spetta a me entrare rapidamente le conclusioni di questo convegno che ci ha visti impegnati in un lavoro abbastanza notevole per due giorni nel corso delle quali due giornate abbiamo cercato di porre le basi di un dibattito politico molto ampio molto interessante nel nostro interno ieri in un rapporto anche con l'esterno oggi
Io debbo sostanzialmente riassumere alcuni punti fondamentali che rappresentano coi il momento di avvio di discorsi che vanno ancora approfonditi
Noi ieri abbiamo tentato di rivalutare fondato mentalmente il ruolo dello stato in un momento che ci sembra caratterizzato da un fenomeno gravissimo idee politicizzazione della realtà italiana
In un momento in cui per rivolgermi a diamante obiettivamente vi è un trasferimento del potere
Da quello che era va presentato come potere legale ai poteri reali se io Hamas usare altre terminologie direi che vi è una continua abdicazione dei poteri popolare a favore di certi poteri padronali ecco noi non partecipiamo all'euforia della borsa che si muove in maniera molto intenzioni interessante
Anche perché ci sembra che la Borsa poi non abbia mai costituito d'Italia un reale punto di riferimento dello stato di salute dell'economia
E anche perché ci sembra di poter rilevare che in effetti vi sia molto più movimento di speculazione che non di apporti di capitale di rischio per strategie industriali che non ci sono
In rapporto a questa situazione noi abbiamo avuto una capacità di analisi che cerchiamo poi trasfondere in un'attività di carattere politico che caratterizza le nostre presenze a tutti i livelli anche e soprattutto ai livelli istituzionali
Noi vogliamo restituire il primato alla politica non perché crediamo un tipo di programmazione tipo quella che ci è stata rappresentata negli anni Sessanta attraverso l'esperienza del centrosinistra caratterizzata dal dato che i partiti politici intendevano finalizzare ai propri interessi lo svolgimento dell'economia
Noi crediamo invece che la programmazione vada in perpetrata da uno Stato che fissa le regole entro le quali l'economia si deve liberamente svolge e a supporto di questa posizione
Abbiamo svolto relazioni approfondimenti che io credo costituiscono un motivo di grande interesse anche e soprattutto per le evoluzioni future che questa nostra azione potrà realizzare
Siamo in presenza io lo confermo
Di una mancanza di capacità da parte dello Stato di essere guida allo sviluppo noi non vogliamo uno Stato controllore e non vogliamo neppure uno stato che diventi imprenditore dappertutto ovunque anche dove non è in assolutamente né c'è Savio di lei non è assolutamente utile che lo sia ma vogliamo uno Stato che sia nelle condizioni di coordinare di guidare lo Sri dopo della nostra nazione questo accade nonostante la crisi generalizzata dei sistemi occidentali in molte altre nazioni non accade in Italia
Ed è la ragione per la quale noi temiamo che nel momento in cui questo circolo virtuoso dovesse esaurirsi ci ritroveremo con tutti i nodi strutturali irrisolti di una economia che pertanto si presterà ancora più negativamente alla concorrenza di Carat per internazionale e la azione che andiamo volgendo che abbiamo svolto che riteniamo rappresenti in questo momento insieme alla rivalutazione del primato e la politica il dato fondamentale che ci caratterizza rispetto alle altre forze politiche per quanto riguarda questo primato dalla politica io non vorrei che ci fossero confusioni
Nel senso che noi abbiamo già detto che non ci identifichiamo con le oligarchie
Partitocratiche
E che vogliamo invece realizzare questo primato dalla politica nel senso più nobile
Del ritorno ai momenti alti della teorizzazione politica quando cioè politica significava potere non nel senso volgare del termine ma nel senso della capacità di indirizzare verso obiettivi ben definiti e ben disegnati e per questo tipo di azione ed i battaglioni che noi abbiamo inteso rappresentare la nostra posizione l'abbiamo voluto approfondire anche in questo convegno nel corso del quale vi è stato un dibattito di altissimo livello io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti
Anche se è stato rilevato e questo non mi sembra scandalo Keynes Fetting proposta in certi momenti convivano anche posizioni
Voto differenziate ma noi non abbiamo concluso un discorso ve lo stiamo avviando qui non si tratta di sopprimere anime del nostro partito si tratta di trovare punti di sintesi e di incontro che non possono che essere il punto di arrivo di un grande processo di approfondimento che in gran parte in questi anni ci è mancato io ritengo che questo
Sia nato molto importante che questo sia il merito che una iniziativa come quella che abbiamo assunto
Abbia il diritto di di di chiedere sia riconosciuto anche da parte di coloro che mantengono in piedi sospetti che peraltro nella vita politica sono sempre legittimi e neppure questo per mai fa scandalo
Io voglio concludere rapidissimamente con una citazione
Qualche messe fra in una rivista che noi consideriamo con molta attenzione l'intervento il suo direttore che peraltro è qui presente ho già salutato Marcello Veneziani
A indirizzato una polemica molto pungente nei confronti del nostro ambiente
Rilevando la mancanza di una vitalità intellettuale e politica che in verità noi in fondo riteniamo una debito non meritato
Perché ogni giorno e comunque con gli strumenti dei quali disponiamo cerchiamo di comporre il nuovo suo dovere nei confronti del partito e nei confronti dell'azione bene se questo convegno questo incontro questo modo di discutere questo modo di approfondire possa dare all'amico Veneziani la possibilità peraltro Veneziani anche un apprezzatissimo collaboratore la nostra rivista la possibilità di poter scrivere in un numero prossimo venturo che qualcosa si è mosso o meglio qualcosa si muove ecco come proposta avremmo già assolto ad un importante ruolo che poi il ruolo vero che noi riconosciamo a questa rivista che nata soprattutto per la proporzionale Esterna
Per quello che è il nostro mondo per le idee che professiamo e non per me deformazione che purtroppo la cosiddetta stampa di informazione solitamente e abituata ad attribuirci ora sono molto lieto della presenza del del del del della radio televisione che in questi giorni in verità
Ci ha dedicato un'attenzione insolita
Ma debbo dire badate bene sui giornali oggi nonostante l'agenzia di stampa ieri abbiano ben lavorato non c'è nulla noi apparteniamo ad un mondo che interessiamo soltanto se produciamo quello scandalo che agli altri interessa
Noi che abbiamo invece ben altro tipo di di ben altra capacità di guardare alla politica soprattutto un altro stile di fare la politica abbiamo ritenuto comunque di svolgerà in questi giorni un lavoro Figo che mi auguro sarà proficuo per il nostro ambiente sarà proficuo per il partito ma lo sarà anche per questa nazione alla quale apparteniamo per questa Italia che ci interessa
Per la quale vogliamo elaborare disegni politici di lungo termine ma anche esercitare una presenza immediata perché non è poi bile per nessuno accettare fughe in avanti e noi sappiamo che non è possibile neppure per noi io accetto il rilievo di coloro che dicono
Voi avete proposto mi rivolgo al professor Fisichella un disegno di rinnovamento istituzionale
Ma questo molte volte l'ho fatta perché volete sfuggire a responsabilità politiche di carattere immediato ecco non vogliamo sfuggire a nulla e ritenendo che la riforma istituzionale rappresenti comunque
Un punto di arrivo di una società che ha bisogno di rinnovare le sue istituzioni e di adeguarle alla guida di una società che è diventata estremamente complessa noi comunque intendiamo esercitare un ruolo politico anche sul contingente anche sull'immediato perché siamo checché se ne dica una grande forza politica abbiamo dei doveri nei confronti degli elettori nei confronti della società nel suo complesso mentre noi ieri discutevamo di vari problemi
Fuori si discuteva del destino di questa legislatura
Fuori si dimostrava in fondo quello che noi ieri dicevamo che la crisi è tale per cui oggi non basta neppure reggere a lungo per affrontare per risolvere i problemi
Lo dimostra il governo Craxi il più lungo nella storia repubblicana e pur tuttavia il più incapace in una congiuntura internazionale estremamente favorevole in una parentesi tutto sommato al
Di affrontare i problemi
Noi saremo presenti per quello che accadrà ecco cercando di svolgere un ruolo più pregnante
Che ci renda come siamo un elemento permanente fondamentale per lo sviluppo della società italiana io concludo ringraziando tutti coloro che sono intervenuti dei tuoi giorni ringraziando gli autorevoli amici che sono intervenuti in questa tavola rotonda lo hanno fatto io credo soprattutto innanzitutto per l'attenzione dimostrata in ogni momento
Ai problemi del movimento sociale italiano di questa forza emergente se consentite che lo dica nella realtà difficile di questo momento io credo che l'abbiano fatto anche per un atto di amicizia e di stima nei confronti di proposta
Che uno strumento nuovo per lo sviluppo del nostro ambiente per raggiungere quegli obiettivi che sono gli obiettivi generali della nostra comunità grazie