"Mi iscrivo al Pci"

Si può lasciare soltanto al libero gioco del mercato
Andiamo a vedere chi ha pagato e sta pagando la crisi è il cambiamento
Io dico andiamo a vedere torno sempre al mio chiodo fisso non ce lo fanno vedere né sapere
Il PC appare talvolta sconcertato non sufficientemente collegato con tutte le realtà del Paese che cambia
E tuttavia non riesco a pensare che tutti questi cambiamenti questi passaggi difficili e non indolori avvengano senza che il PCC OP non solo nel suo ruolo naturale di argine ma anche quello attivo di alternative
Con un programma all'altezza dei problemi e la sua storica capacità di dare battaglia se occorre
E la sedicesima volta di mi riscrivo
Al momento del rinnovo della tessera annuale non ricorda di aver mai avuto dubbi particolarmente seri magari durante l'anno però mi è successo
Alla fine si hanno prevalso sul no
Ma non si è mai trattato di un patto algebrico perché i sì e i no non sono sempre omogenei e confrontabili
Qualche volta
Mi sono sentita
Un tranquillo caso Dio diviso dove tranquillo non sta esattamente per felice
Sto cercando di dire che non è facile spiegare o quanto meno verbalizzare il senso di un'appartenenza
Resta fuori come sospesa nell'aria una innegabile componente emotiva che nel mio caso rispetto alla scelta che pure è logica razionale ed è l'unica possibile non è affatto secondaria
Grazie anche a un organo pubblico Grazio tutti voi grazie compagne e compagni io sono intervenuto il bromuro ma popolo accompagnò civile occhiuto dello sviluppo
Compagne e compagni
Noi ritorniamo oggi
In una manifestazione che ha come obiettivo quello di dare nuovo vigore slancio alla campagna di conquista e di proselitismo al Partito Comunista Italiano
Ritorniamo oggi
Non solo sul significato storico dalla fondazione di questo partito
Ma anche sul valore della sua presenza attuale nella società italiana
Celebrare la fondazione del Partito comunista italiano in un momento in cui c'è chi lo vorrebbe morto e sepolto
E dunque un atto di lotta di battaglia politica civile e culturale
E voi che siete venuti qui così numerosi
Sapevate di non venire solo una celebrazione una manifestazione qualsiasi
Ma un appuntamento importante a fornire cioè voi stessi
Come è stato detto un contributo attivo in una battaglia appassionata e appassionante
A fornire un atto di testimonianza militante
Ma nell'esprimere con questa forza le ragioni della nostra volontà di esistere di crescere non siamo guidati solo dall'orgoglio di una storia importante poi fatta oltre che di eroismi di permette di abnegazione anche da un patrimonio culturale ideale politico
Che è in gran parte modellato la storia d'Italia
Le piccole e le grandi cose di questo Paese i suoi ritmi il suo modo di essere di respirare la politica spesso ed è veramente difficile immaginare l'Italia democratica
Nei suoi aspetti più vivi senza questo partito
Senza il Partito Comunista Italiano senza i suoi intellettuali che sono stati la punta di diamante della modernizzazione di questo Paese
Senza i suoi uomini e le sue donne da quelli più umili a quelli più illustri
Senza il contributo nazionale di Antonio Gramsci e di Togliatti di Longo ed Enrico Berlinguer
Ed è proprio per questo che noi siamo fieri
Di essere nati
Come forza di trasformazione autonoma
Dotata di un patrimonio culturale e di valori autonomi non subalterni
Che hanno permesso ai diseredati
E insieme alle forze più dinamiche più moderne della società italiana di riemerge né prima dalla barbarie della tirannide e poi dal sonno conservatori in cui era stata gettata la Società italiana
E questo è stato anche il senso profondo della lotta sia contro il massimalismo che contro le correnti riformiste da cui siamo sorti con il cui contributo fondamentale di Antonio grande si parla di pensiero politico ottocentesco che deve essere superato ne ha parlato ancora l'altro ieri il Presidente del Consiglio
Ma Craxi che coltiva il mito di Garibaldi e di di amicizia e va bene
Dovrebbe sapere che è stato proprio Antonio Gramsci attua intuire per primo
Che è tutta una cultura ottocentesca aveva fatto il suo tempo quella cultura anch'a cui anche il movimento socialista si era ispirato nel suo i generosi slanci umanitari e nelle sue durissime battaglie sociali e di classe
E la vera modernità di Antonio Gramsci
Sta proprio nel suo atto di rottura nei confronti del pensiero dell'Ottocento di rottura nei confronti delle correnti dogmatiche del pensiero evoluzionista e progressista una rottura
Da cui noi abbiamo tratto e traiamo lo stimolo a rinnovare il nostro pensiero a ripensare il nostro modo di essere a metterci continuamente in discussione rispetto a una società che cambia
Ebbene c'è qualcuno che pensa
Che si possono attendere le celebrazioni del cinquantesimo della morte di Gramsci
Come un'occasione per un'altra campagna del tipo di quella sul cinquantasei
Noi diciamo subito che è una vergogna
Qualsiasi sia l'ispirazione ideale di ciascuno e per quanto diverse possono essere per certi aspetti le nostre stesse pose il
Non è di oggi Gramsci deve essere additato come una gloria di tutta la nazione dalle scuole italiane a tutti i giovani italiani come una gloria della sua cultura
La sua vita democratica che si fonda su quel sacrificio che non può essere sottoposta a campagne ma solo a una rispettosa e Serbia analisi critica noi parliamo di fondazione del Partito comunista italiano avvenuta a Livorno nel lontano mille novecentoventuno
Ma in realtà
Non esiste altro partito italiano che abbia avuto tante Rifondazione
Quanto quelle messe in atto nel corso della nostra storia
Il partito fondato nel mille novecentoventuno sull'onda della vittoriosa Rivoluzione di ottobre
è stato in realtà reimpostato e ridefinito nei suoi capisaldi fondamentali nel mille novecentoventisei al congresso di Lione con la vittoria del gruppo dell'ordine nuovo e delle tesi di Antonio Gramsci e poi dopo il contributo inestimabile di sangue e di coraggio della guerra di liberazione questo partito
è stato completamente ripensato da Palmiro Togliatti
Ed è veramente difficile non vedere la grande diversità del partito nuovo del quarantaquattro del quarantacinque rispetto a quello diretto da Bordiga nel mille novecentotrenta
Ma in seguito anche nell'Italia democratica repubblicana abbiamo dovuto fare i conti con noi stessi con errori nostri del mondo comunista
Che hanno via via messo capo a ripensamenti profondi dall'ottavo congresso fino all'ultimo congresso di Firenze e alle sue significative acquisizioni
Certo
Nel momento in cui noi chiediamo a forze nuove e soprattutto ai giovani di iscriversi a questo partito sorge subito la domanda perché il Partito Comunista a cosa serva
Qual è la sua funzione
E la vitalità di un partito sta non solo nel rispondere a questa domanda che viene da coloro che avviciniamo per la prima volta ma di rispondere a questa domanda sempre vi risponderanno i spessi nel modo in cui formuliamo le nostre idee e le nostre azione
Per questo noi
Non ci siamo chiusi negli stessi malgrado i ripetuti inviti all'auto scioglimento in una sorta
Di orgogliosa difesa della nostra storia
L'abbiamo sentito
Nella preparazione stessa del Congresso di Firenze che dovevamo contribuire a ridisegnare la nostra identità in questa fase storica
E cioè abbiamo capito che dovevamo render conto della nostra funzione e dovevamo rendere conto se avevamo ancora una funzione in una società che cambia profondamente e per questo non abbiamo avuto e non abbiamo paura
Di rispondere alla domanda chi siamo
Dove vogliamo andare
Noi rispondiamo a queste domande
Senza ritratti in una sorta di orgogliosa chiusura investe
E cercando di comprendere anche cosa vogliono coloro che ci chiedono di meditare sulla nostra utilità nella società italiana
Costoro dovrebbero ascoltare i messaggi che sono venuti qui messaggi abbastanza eloquenti delle motivazioni
Per cui si sente la volontà di combattere
In questo per
E noi facciamo così perché siamo convinti
Che occorre sapere
Riscoprire costantemente la nostra funzione sto la funzione che noi abbiamo non per noi stessi non come parte non come corpo separato che vuole vivere ad ogni costo ma che abbiamo per l'insieme della società italiana
Perché un partito ha valore non s'esprime gli interessi di un apparato chiuso in se stesso
Ma se ha una funzione nazionale rappresentando gli interessi profondi delle grandi masse popolari e dell'intellettualità avanzata e che si riferisce ai destini complessivi della società
Noi abbiamo dichiarato
Di considerarci parte integrante della sinistra europea ed è un'importante acquisizione del nostro ultimo comprese
Ma è certo
Che siamo una parte significativa che non si annulla nella sinistra europea ma che ad essa porta un suo contributo di
Perché tra la capacità di essere una moderna forza riformatrice
Collegata alla sinistra europea e la riconferma
Della nostra identità comunista non c'è contraddizione soprattutto se si sa essere comunisti e forza riformatrice nella situazione attuale nel cuore della rivoluzione nuova tecnologica informatica a stretto contatto
Con i nuovi soggetti sociali e politici che si muovono sulla scena della storia
E quindi si va oltre una cultura ottocentesca
Si inserisce per davvero il movimento riformatore nelle nuove pieghe di una società complessa articolata che ha bisogno di una molteplicità di interventi no rinunciando alla trasformazione
Non rinunciando al bisogno di coordinamento di cooperazione umana di programmazione che provengono dalle grandi questioni del mondo moderno
No che provengono dallo stesso sviluppo delle tecnologie dal nucleare dei problemi di sicurezza dalle grandi questioni della salute dell'uomo spesso
Ma sapendo far vivere questo bisogno nuovo di socialità e di socialismo di democrazia e di riforme nella società del Duemila
Con gli uomini e con le donne
Del due mila e noi abbiamo pensato in tutti questi anni
E continuiamo a pensare alla storia del mondo
Alla storia del nostro movimento operaio ai suoi errori anche tragici alle sue conquiste ed è proprio per questo che nell'ultimo congresso
Ci siamo cimentati con la ridefinizione del carattere dei valori del socialismo nella concezione dei comunisti italiani e lo abbiamo fatto in modo preciso e originale cercando di dimostrare che non è sufficiente affermare che occorre abbattere la società capitalista
Che non si tratta di uscire da una società per entrare in un'altra i cui contorni sono già noti e ben definiti ma che il socialismo e il movimento reale
Della lotta per la trasformazione
Che muove dalle contraddizioni profonde di questa Società e che deve dare risposte nuove e diverse anche compatta agonisti nuovi e anche attraverso valori nuovi ed è con questo spirito
Non vogliamo dire a Craxi e a Martelli
Che noi ci colleghiamo anche la tradizione libertaria del pensiero socialista
Per dare vita
Ad un'associazione degli uomini
In cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti
Con l'obiettivo dell'emancipazione e liberazione generale della società
Ma allora se vogliamo per davvero pensare a un agli Uffizi riunificazione di tutte le componenti del movimento operaio di tutte le forze socialiste
Il problema non è quello di definire in quale casa Sipa magari con una curiosa decisione pretesa da Martelli
E quelli della famiglia più numerosa e che abita in una casa molto più grande si spostano tutti madre padre dieci figli e nonno la sorella razzia per andare nel
Monocamerale per la famiglia più piccola dove vivono pratici
No
Il problema se mai è quello di una casa ancora più grande
E quello di affrontare il compito inedito e affascinante di vedere come concretamente politicamente la sinistra
Lo sviluppo stesso della società con le sue potenti macchine con le sue tecnologie con la sua mutata struttura interna renda sempre più attuale una lotta per la libertà dal bisogno dalle costrizioni a oppressive
In cui le garanzie civili e politiche vengano potenziate in cui si possa cioè realizzare una libertà vera una libertà positiva
Per lo sviluppo più ampio possibile dei singoli individui e attraverso una forma sociale egualitaria e auto governata dove non è nemmeno sufficiente rispondere
Solo ai meriti ai bisogni cosa che tuttavia non succede ancora
Nella società italiana ma in cui occorre rispondere sempre di più ai diritti universali a partire dai diritti di cittadinanza dai diritti fondamentali al lavoro all'informazione alla sicurezza
Ebbene
Noi siamo nati sessant'anni fa
Portando dentro di noi l'idea del socialismo
E non si capisce perché
Il rivoluziona mento tecnologico i profondi cambiamenti di struttura dovrebbero allontanare questa idea l'idea cioè di un'associazione di uomini liberi e di uomini eguali
Il fatto che diminuiscano gli operai di fabbriche aumentino il tecnico
Nulla toglie
A questa esigenza insopprimibile di liberazione umana certo lo sappiamo molte sono le cose cambiate certo ci sono meno operai più tecnici più terze arrivi nel due mila sarà eliminato il lavoro
Umano così come l'abbiamo conosciuto fino ad oggi ma tutto ciò non restringe il bisogno di socialismo al contrario lo estende ad altri strati a nuovi soggetti
Proprio perché la rivoluzione tecnologica potenze allarga
La facoltà degli individui umani rappresenta quindi una grande occasione storica rende attuale
L'obiettivo del superamento di certe divisioni tecniche del lavoro ma nello stesso tempo ecco la contraddizione immensa che ci accompagna alle soglie del Duemila
La società attuale impedisce questa liberazione completa della società impedisce questa sintesi liberatoria e infatti la vita di ogni giorno ci dice che la modernità
L'innovazione tecnologica non coincidono automaticamente con un avanzamento sociale abbiamo la disoccupazione forme nuove di autoritarismo di alienazione di solitudine soprattutto
Per le persone anziane
Questi sono i compiti con cui oggi e non nell'Ottocento
Devono fare i conti le forze per davvero riformiste riformatrici non vogliamo certo riforme dell'Ottocento ma le riforme del Duemila si sono necessarie
Se è vero che nello stesso giorno in cui Craxi diceva che l'Italia è cambiata
Che il governo ha rinnovato il riformismo
Che è ritornata la fiducia Modigliani economista strettamente legato ambienti degli Stati Uniti d'America
Scrive in un'intervista sulla Repubblica che in Europa c'è l'undici per cento disoccupazione e noi a questo record chiamo una grande un grande triste contributo e dice che ci sono rischi di un collasso
Dell'economia occidentale e che questo diventerà il problema fondamentale
Che insidia ogni ipotesi di sviluppo ma se le cose stanno così
Le riforme del Duemila non si possono ridurre all'ordinaria amministrazione agli interventi parziali magari ai decreti legge presentati come riformismo moderno no e non diciamo questo perché noi siamo catastrofisti
Perché non vogliamo riconoscere gli sforzi del popolo italiano no lo sappiamo l'Italia è cresciuta mille sono le energie che hanno operato
In questi anni in questo Paese nello stesso tempo abbiamo davanti a noi un paese più ricco ma più squilibrato
Che ingovernabile
Non perché il Parlamento è lento certo anche per questo ma siamo noi che abbiamo proposto di ridurre le due Camere ha una camera sola e di ridurre anche il numero dei deputati perché non si fanno
Queste riforme ma non per questo solo è ingovernabile ma per le diseguaglianze per gli squilibri
Che rendono difficile un nuovo sviluppo perché c'è un Mezzogiorno d'Italia
Che lo stesso Craxi ha dichiarato nel suo discorso dell'anno scorso alla Fiera del levante a Bari essere uno sfarzo
Perché ci sono i dati dell'Istat
Che non sono stati elaborati nei nostri uffici di propaganda
E quindi in questa situazione
Essere riformatorio riformisti
Cioè volere le riforme
Significa fare venire in primo piano attraverso un'azione consapevole
E democraticamente controllata processi di socializzazione di estensione della democrazia economica e la necessità stessa di un intervento pubblico nella direzione del processo di accumulazione della ricchezza
E non è un caso
Che la critica la società capitalista
Oggi si presenta
Come un patrimonio di settori più ampi non solo degli operai delle grandi fan
Perché sono sorte nuove contraddizioni non solo nella sfera economico
E si manifesta
Non come esigenza di un modello esterno di un modello ideologico che noi dovremo importare da fuori dell'Italia
Ma come qualcosa che scaturisce dal di dentro di questa società
Di cui noi siamo parte fondamentale si pani pesta attraverso le grandi contraddizioni della nostra epoca
Le contraddizioni tra il nord e il sud del mondo tra lo sviluppo e l'ambiente tra l'uomo e la donna che qui sono state giustamente
Ricordate come grandi acquisizioni del nostro congresso tra innovazione tecnologica e occupazione tra informazione e democrazia
Che portano la critica l'attuale società al suo modello i suoi valori ben al di là delle contraddizioni fondamentali tra operai e capitalisti
Tra verso una nuova visione planetaria e mondiale dell'interdipendenza dei grandi problemi che attraversano oggi il mondo e mettono in evidenza come l'uso delle tecnologie se non sono guidate socialmente influisce sugli equilibri generali della biosfera richiedono modifiche strutturali e quindi la necessità che si passi da una pura crescita quantitativa a un nuovo sviluppo qualitativo che risponda
E bisogni fondamentali dell'uomo e mettono in evidenza
Che le norme impossibilità offerti all'uomo dallo sviluppo scientifico e tecnico dentro questa società producono invece disoccupazione ed emarginazione
Proprio perché ecco la verità
Della vecchia critica di tutte le correnti socialiste del nostro Paese
Si manifesta la tendenza a utilizzare le immense potenzialità della rivoluzione tecnologica anziché per fini di interesse generale unicamente per estendere il profilo in sostanza quindi emerge una rinnovata e moderna critica la società capitalistica un accentuarsi dell'esigenza di un mutamento qualitativo a questa ricerca e riflessione sulla nostra identità
E anche aperta lo voglio dire chiaramente
All'idea della ricomposizione di tutte le forze socialiste comuni
Noi stessi
Siamo una grande forza socialista originale
E abbiamo nel corso del tempo lavorato per il superamento delle ragioni della scissione di Livorno è stato ricordato infatti e la stessa scissione del ventuno avvenne tra due forze rivoluzionarie
La maggioranza massimalista del vecchio Partito socialista e la frazione comuniste ad avvenne sul tema dell'espulsione dei riformisti
I motivi di quella scissione sono stati ampiamente superati
E sono stati superati anche con il riassorbimento nel partito comunista delle masse che seguivano il grosso della tradizione massimalista e di parte di quella riformista e non si spiegherebbe altrimenti
La nostra forza nelle regioni di grande tradizione socialista come quelle che oggi sono note come le regioni rosse del nostro Paese
Ma i motivi storico-politico ideali che sono rimasti
Come differenziazione tra noi e il Partito Socialista
Concernenti la democrazia politica il valore della libertà all'autonomia rispetto ad altri modelli anch'essi sono stati ampiamente superata ebbene se si vuole per davvero discutere
Della ricomposizione delle forze del movimento operaio allora bisogna discutere sul serio
Bisogna discutere dell'oggi e del domani bisogna concordare sui valori e sulle possibilità di trasformazione di questa società perché non possiamo certo accettare la posizione di chi
Di scrive la vicenda del Partito Comunista Italiano soltanto come un cumulo di errori ma che pensano in verità che l'errore fondamentale da noi commesso e quello stesso di essere nato
Noi l'abbiamo detto con chiarezza e lo ripeto
Chiunque pretenda di impostare con noi un discorso di prospettiva partendo da queste premesse perde il suo tempo e riceverà sempre da noi una risposta stringata anche forti del fare
Che noi
Non consideriamo la nostra storia
Come un susseguirsi di fatti positivi ma al contrario l'abbiamo sottoposta al continuo vaglio critico delle spezie
E noi per primi abbiamo fatto proposte di riunificazione la pece Jalongo nel lontano mille novecentoquarantacinque
Siamo noi dunque che poniamo il problema ma lo poniamo nell'unico modo serio
Che è quello di un'effettiva ricerca programmatica e coinvolga tutti i partiti e tutte le forze della sinistra
E che anche quello di parlare finalmente
Non solo del rinnovamento nostro ma anche del rinnovamento di tutta la sinistra e dello stesso Partito Socialista Italiano e non può esimersi da fare un bilancio serio del rapporto tra gli obiettivi riformatori conclamati e i risultati della sua azione di governo
Ma noi vorremmo sapere
Non è che siamo considerati antidemocratici chiusi non aperti alla trasparenza
Noi a cui l'anno scorso lo ricordava Angius
Eravamo appena una settimana dalla commissione dei settantasette
A sei mesi dal Congresso ed eravamo assediati perché non facevamo conoscere tutte le righe del nostro documento che era ancora in elaborazione noi vorremmo sapere quale bilancio quale discussione
Quale dibattito interno quale trasparenza con quale linea
Il Partito Socialista Italiano si prepara al suo concreto
Pare che nessuno dei giornalisti è curioso di saperlo
Si attendono solo i proclami di Craxi
Mentre noi per ben quattro mesi prima del congresso avevamo già tenuto un sensazionale una sensazionale riunione del comitato centrale di centrale con centinaia di voti sugli emendamenti persino sulle righe del documento
Ma evidentemente quello che fa il sino mi interessa interessa solo la democrazia nel partito comunista italiano non sappiamo dunque
Qual è la base di discussione del congresso socialista e anche a questo proposito vorrei dire e ora di finirla di rivendicare la democrazia solo verso il Partito Comunista Italiano
La critica
Che noi abbiamo rivolto al Partito socialista non è quello di essere riformista
Al contrario di un difetto di capacità di riforma
E quindi vogliamo discutere per davvero come suscitare in questo Paese un forte movimento riformatore
E nello stesso tempo dobbiamo chiederci no ma anche il partito socialista
Si tratta forse di un obiettivo illusori
Ci troviamo forse di fronte a una stabilizzazione moderata
Che non lascia spazi a un'azione riformati
Il riformismo forse nel nostro paese deve coincidere nelle menti di migliaia centinaia di migliaia di giovani italiani con quel monumento di modernità che la senatrice Falcucci
Ma allora
Si tratta di prendere atto
Che la situazione nuova in movimento
E ci troviamo dinanzi a una situazione più favorevole è un impegno di massa
Nata dal fatto che le masse si rimettono in movimento sul destino del sapere sul destino del lavoro ma anche su una nuova questione salariale si dice l'Italia è andata avanti bene ma perché non va avanti con lo stesso ritmo per milioni di uomini
Per intere categorie perché non si mette mano a una gigantesca redistribuzione non solo in termini salariali ma in termini di lavoro è di sapere nel complesso della società
Ed è qui che sorge un nuovo fermento
Che serpeggia sotto la pelle della società italiana
Tutto il panorama è profondamente mutato ed è proprio per questo che si incomincia ad uscire dalla fase della mela governabilità
Persino Nicolazzi in polemica con Craxi
Dice che invece della governabilità di potere sarebbe necessaria la governabilità riformista
Tutto dunque ci dice
Che si può uscire dalla fase dei duelli Alberto
E che entrano in campo soggetti nuovi che riprende vigore il valore spesso della militanza
Tutto ci dice che siamo alla crisi di un ciclo quello neoliberista perché sorgono nuove voragini strutturali ma noi sappiamo nello stesso tempo che non è sufficiente una restaurazione della vecchia sinistra
La risposta neoliberista posto problemi nuovi che richiedono un rinnovamento delle idee della sinistra
Più semplicemente ciò vuol dire che non basta constatare
Che non c'è ancora l'alternativa per restare nel pantano no occorre ricostruire un'alleanza riformatrice attorno a un progetto e qui sta la funzione strategica del programma come leva
Per ricostruire L'Unità di tutte le forze di progresso
Si rende quindi necessaria un'azione a tenaglia in cui entrano in campo una molteplicità di soggetti ciascuno di voi
Un'azione a tenaglia tra movimento di massa e Progetto e programmi
Dov'è chiaro
Che lo stesso spirito dalla proposta che mai facemmo del governo di programma non può essere ridotto a una formuletta governativa ma deve essere visto come un processo i ricostruzione delle alleanze e di rinnovamento della politica ed è con questo spirito aperti
Che noi guardiamo anche al congresso del Partito socialista rilanciando l'idea della ricomposizione programmatica
Di tutte le forze di progresso
Che operano nella società italiana
Nello stesso tempo però deve essere chiaro
E non vi sorgeranno lei dei valori della sinistra
Se l'unica dialettica che conta
E considerata quella in Terna il pentapartito
Se si pensa
Di restringere la tematica la lotta tra conservatori e innovatori
Sul terreno esclusivo del pentapartito badate questa è un'idea ridicola che può logorare impantanati che poi bagnare leali
A speranze che pure esistono nella società italiana ma non può certo favorire le sorti dei riformatori e tanto meno dei cosiddetti riformisti
è ora di finirla
E in questo Paese si dichiarino tutti riformisti
Compreso De Mita
Che ci deve dire poi perché al Parlamento europeo vota per un conservatore assieme ad Almirante a le Pen a tutta la destra europea ma però
Ci deve dire anche Craxi
Perché ritiene più moderno e meno ottocentesco il riformismo che può fare con De Mita invece che le riforme che potrebbe fare con noi con le forze riformatrici moderne e avanzate
E lo stesso mondo cattolico
E dalla sinistra democristiana
In questo modo
La stessa parola alternativa appare inflazionata e priva di senso
Ci troviamo ormai dinnanzi a diverse alternative l'alternativa di De Mita che dice che ci sono due poli uno imperniato sulla DC e l'altro sul PC e poi non accetta di fare la parte del polo conservatore
L'alternativa riformista di Nicolazzi
L'alternativa di Craxi il cui motto è il riformismo sono in io affermando così il mistero non contemplato che lui può stare insieme con la DC ma essere più di noi contro la Democrazia Cristiana ebbene in questa Babele
Noi ci presentiamo come i fautori più coerente
Di un processo di unità a sinistra e di tutte le forze di progresso
E per fare questo quindi vogliamo quell'alternativa programmatica di cui abbiamo parlato che non vuol dire non vedere l'avversario Manzi costruire
Nuove alleanze partendo dal fatto che i processi in trasformazione hanno rinnovato la società e che quindi la si può si può costruire questa unità nuova attraverso un progetto di società valori e priorità di
L'alternativa programmatica si presenta anche come base della riunificazione dell'unità delle forze di progresso come abbiamo incominciato a fare
Con la carta del lavoro quella della sicurezza e giustamente con la carta delle donne così come è stata ricorda
Per questo
Noi non accettiamo furbizie e scorciatoie
Come lo svolgimento anticipato come lo scioglimento anticipato e concordato delle camme
Se la maggioranza non ce la fa più deve spaccarsi come maggioranza davanti al Paese
Per sottoporre al Paese la scelta di soluzioni nuove e non per rifare il trenta per
Ne accettiamo l'idea di elezioni anticipate per non fare il referendum i referendum sono la testimonianza dell'incapacità di questa maggioranza ad affrontare i problemi che stamattina
E allora si facciano e noi di particelle Remo con le nostre posizioni che saranno decise da una consultazione interna di partito perché da noi gli iscritti contano e possono decidere cioè la linea delle posizioni che hanno fra
Fede e compagni
E con questo spirito
Che noi andiamo agli impegni ardui che ci attendono
Ci andiamo con uno spirito di lotta di combattimento
Con la consapevolezza di potere rappresentare le speranze di tutta la sinistra riformatrice
Una rinnovata volontà di contare edipico
Nello stesso tempo con l'orgoglio
Di avere fatto passi da giganti sulla via del nostro rinnovamento nel modo libero e aperto di discutere
Nella convinzione che il partito non coincide con una sua maggioranza ma con l'insieme delle posizioni che possono essere mantenute anche dopo il Po
Con la capacità di arrivare a delle scelte laiche moderne sulla base del confronto e del voto anche su documenti senza perciò organizzarsi infrazione
E tutto ciò nel quadro della salvaguardia dalla democrazia politica della libertà e della democrazia come valore ma allora ci chiediamo
Per quale motivo
Si cerca di non vedere tutto questo per un motivo molto semplice perché quello che spaventa
Non è tanto la cosiddetta arretratezza comunista ma proprio la sua modernità la capacità che abbiamo avuto in tutti questi anni di ammodernarsi di andare avanti
Noi siamo una grande forza nazionale ma siamo anche degli internazionalisti confini
Il monto diventa ogni giorno più piccolo più interdipendente
Nessun Paese
Nessun blocco
Può risolvere da solo i grandi problemi nuovi che sono davanti all'umanità e devo dire che ho sentito un accento appassionato di questa consapevolezza
Anche nel mio incontro con Corbaccio questa interdipendenza di problemi e di questi o
Chi ama sempre più in causa l'idea
Di un governo mondiale di una nuova cooperazione internazionale per risolvere le grandi contraddizioni della nostra epoca
E questo mondo nuovo più piccolo reso più piccolo dalla conoscenza dall'informazione dalle comunicazioni dalla democrazia
Che mette a contatto tra di loro gli uomini che dobbiamo continuare a sognare che sia più unito la scienza spessa può unire monitor per questo è un delitto davanti alla storia davanti al futuro dell'umanità usare la scienza per fini di morte e di distruzione come avviene attraverso le armi termonucleari o lo scudo stellare
Ecco perché l'idea di una società giusta
Sì in vera nella lotta per il disarmo per la pace per l'equilibrio verso il basso nella prospettiva della messa al bando di tutte le armi termonucleari
Per liberare immense energie per risolvere così i problemi del sottosviluppo dalla fame nel mondo delle epidemie di Imola di malattie mortali che attanagliano il mondo moderno per fare tutto questo c'è uno strumento
L'associazione di uomini liberi in un partito
Quelli che dileggio nei partiti sanno benissimo che nella società i forti e potenti lo ricordava Angius si organizzano in associazione in consorterie
In concentrazioni economiche politiche in centri palesi e occulti
Che sono essi stessi dei partiti
Per questo quelli che vivono del proprio lavoro e della propria intelligenza hanno bisogno di un partito che li rappresenti per questo l'iscrizione al Partito Comunista Italiano
è un gesto politico che ha un grande significato un grande valore
Il grande valore morale dell'adesione dell'iscrizione
Dell'appartenenza al Partito comunista e più ancora dell'impegno attivo per l'affermazione dei suoi ideali e della sua politica sta nel contributo che si conferisce a dare una voce più forte ai fermenti alle spinte di rinnovamento della parte più estesa del popolo ma noi non minaccia amo nessuno di scomparire
Per mercanteggiare una tessera noi chiediamo a ogni nuovo a ogni uomo libero di trovare in sé è spesso la forza di unirsi ad altri uomini liberi
Per diventare così ciascuno di noi più forte
Per allargare così ciascuno di noi gli orizzonti del proprio mondo individuale
Per conquistare così ciascuno di noi una rinnovata forza nella società per impedire cosicché il proprio futuro il futuro dei giovani sia inquinato
E distrutto
E ai giovani ci rivolgiamo come ebbe modo di fare Togliatti quando mando a noi che eravamo nella Federazione giovanile comunista una lettera in cui tra l'altro si diceva
Ogni momento della storia umana i suoi compiti la sua novità la sua originalità
E non la si scopre se si guarda all'indietro esperienza accumulata da una generazione non vale come tale per la generazione successiva che vuole con ragione fare l'esperienza proprio ebbene avere sempre dentro di sé qualcosa del distruttore che Abba
Il troppo pesanti ricordi
E idoli del passato e non rifugge mai dalle cose nuove anche se queste per il modo come mi si presentano possono al primo contatto non essergli comprensibili e persino respinge
Alle nuove generazioni
Noi dobbiamo saperci avvicinare
Pervenire dai giovani
Stessi esseri a aiutarti
In questo opera di comprensione reciproca che volta alla ricerca delle vie che ci portano avanti verso la soluzione dei problemi di oggi verso la costruzione di una società e di un mondo nuovo ai giovani dunque
Noi chiediamo compagne e compagni
Divenire a questo partito
Non solo per entrare in una casa già fatta
Ma come hanno detto qui tutte le testimonianze che sono state presentate per farla essi stessi con le proprie idee e con la propria passione con la propria intelligenza con i propri sentimenti con il proprio particolare rapporto con gli uomini che vivono e lottano accanto a loro perché si possa così andare la conquista di un anno alla frontiera della democrazia italiana nella pace per un nuovo sviluppo qualitativo per fare questo noi dobbiamo dirlo a te installata esiste in Italia l'esigenza di un partito comunista sempre più forte di un partito comunista noi lo diciamo
Che sa cambiare se spesso ma oggi voglio ripeterlo ancora una volta perché oggi ha un senso pentito
Che rappresenta tutti ancora una bandiera pulita
Era la bandiera dell'emancipazione di tutti gli uomini era la bandiera della liberazione perfetta né è la bandiera Catamo Katia e del fatalismo portiamo lo accompagni avanti tutti insieme
Ma nuovi compagni che sia vicino a noi
Fino al Partito Comunista Italiano
Come
Ho ho visto
Tra
Va
Bene
Quindi
Di questo è quindi perché
Regionale qui
Daniele su
Attento e
Eccola qua
No bianco
Ma veniva
Diciamo
Sto ecco
O
O
O
Il che
Gli e
La inferiore viene
Viene
Giorni fa
Dalla
Va
Be'
Mentre
Mantenuto
Sono
Sarà viene
No
Viene
Allora