Notiziario del 6 luglio 2004

<br><strong>Indice</strong><p><strong>«Si può pensare all'allargamento del centrodestra, guardando ai radicali» </strong>ha ripetuto ieri in una intervista il ministro Maurizio Gasparri. I possibili rapporti tra il centrodestra ed i radicali Alessio Falconio ha parlato con il capogruppo di AN in Senato, Domenico Nania, ospite ieri del filodiretto di radio radicale - sentiamolo.

<br>Del possibile apporto dei radicali allo schieramento del centrodestra ha parlato il direttore de «Il Sole 24 Ore», Guido Gentili, che ascoltiamo, intervistato da Alessio Falconio

<br><strong>«Quella cui assistiamo è la copia grottesca delle scelte passate del PCI, sul divorzio o sull'articolo 7 della costituzione. Fassino sta mentendo al proprio stesso popolo, che firma il referendum sulla procreazione assistita»</strong>. Lo ha detto ieri Marco Pannella, nella consueta conversazione del lunedì di Radio Radicale su questo giudizio abbiamo intervistato un giovane dirigente diessino. Si chiama Andrea Benedino, è il coordinatore degli omosessuali dei DS, ed è assessore ad Ivrea - sentiamolo.

<br><strong>Ieri il Consiglio dei ministri economici europei ha salutato con favore gli impegni del governo italiano sul bilancio dello stato</strong>, illustrati dal Presidente del Consiglio e ministro dell'economia ad interim Silvio Berlusconi. A Renato Brunetta, economista, europarlamentare e responsabile del programma degli azzurri, Claudio Landi ha chiesto in cosa consiste la manovra -sentiamolo

<br><strong>Domani, in occasione della riunione della Commissione di Vigilanza sulla Rai, l'Udc potrebbe presentare una mozione in cui si chieda la sostituzione dell'attuale Cda</strong>, su cui potrebbe trovare il sostegno del centrosinistra. Sulla situazione della Rai e del sistema televisivo italiano, ascoltiamo l'opinione di Dario Di Vico, del Corriere della Sera. Lo ha intervistato Dino Marafioti

<br>Domani 7 luglio nelle sale dell'Hotel de Russie di Roma in Via del Babuino 9, si tiene un <strong>Convegno intitolato «Le tragedie innominabili»</strong>, promosso da Luigi De Marchi insieme alle Edizioni Interculturali, una giovane casa editrice nota per le sue iniziative culturali indipendenti. Lo stesso de marchi ci dice di cosa si tratta

<br>