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Successo del changeover, inflazione sotto il 2%, una lieve ripresa, ma incerta nei tempi e nell'intensità, queste le previsioni fatte da Duisenberg per i paesi della zona euroBruxells, 23 gennaio 2002 - Documento audiovideo dell'audizione del presidente della Banca Centrale Europea Wim Duisenberg presso la Commissione Affari Monetari del Parlamento Europeo.Successo del changeoverIl governatore Duisenberg ha esordito sottolineando il pieno successo del changeover: "Meglio delle aspettative, solo piccoli inconvenienti, normali per un'operazione così complessa.
Il successo - ha proseguito - si … deve anche agli sforzi, all'entusiasmo e l'accettazione della moneta per tutte le parti coinvolte".Il presidente della Bce ha poi tranquillizzato la Commissione sugli episodi di contraffazione, definiti "rari e tutti di qualità molto scadente", e informato sul buon andamento del changeover al di fuori dell'area euro, dove "numerose banche centrali e all'ingrosso hanno richiesto complessivamente quattro miliardi di euro in contanti"."Già dopo la prima settimana di euro, - ha ricordato - in media, il 75% di tutte le transazioni in contanti avvenivano in euro e ora, praticamente tutte le transazioni avvengono in euro".Riguardo l'analisi dei due 'pilastri' della politica monetaria della Bce, Duisenberg ha innanzitutto rimandato alle considerazioni contenute nella relazione del 18 dicembre scorso.Il primo pilastro della politica monetaria"Per quanto riguarda il primo pilastro, - ha spiegato - la crescita registrata dell'M3 è dovuta alla preferenza degli investitori per la liquidità, ma che non è indicativa delle pressioni inflazionistiche".Lieve ripresa nel 2002, ma incertezza su tempi e portata"Per quanto riguarda il secondo pilastro, l'attività economica, debole nel 2001, rimarrà tale anche nel 2002, ma - ha annunciato - una lieve ripresa, dal calendario e dalla portata incerti, dovrebbe verificarsi".Secondo Duisenberg, "la mancanza di squilibri fondamentali, le favorevoli condizioni finanziarie, la minor inflazione che dovrebbe sostenere la domanda" dovrebbero facilitare la ripresa economica.L'impatto del changeover sull'inflazioneIl presidente della Bce ha escluso che l'introduzione dell'euro abbia avuto un impatto significativo sull'inflazione.
Rispondendo anche a numerose domande degli eurodeputati, che esprimevano viva preoccupazione per l'aumento dei prezzi nei vari paesi, ha assicurato che l'inflazione rimarrà nel 2002 sotto il 2%: "Se l'impatto dell'euro sull'inflazione c'è, è molto, molto limitato"."I movimenti verso il basso o verso l'alto - ha spiegato - non dovrebbero significare cambiamenti preoccupanti e il changeover ha portato ad arrotondamenti dei prezzi per renderli più attraenti 'psicologicamente', ma ciò si è verificato sia verso l'alto sia verso il basso".Per di più, secondo Duisenberg, "la vigilanza dei consumatori, un ambiente economico che limita l'opportunità di aumenti, la concorrenza, rafforzata dalla trasparenza dell'euro" aiuteranno a tenere bassi gli aumenti dei prezzi.Inoltre, il governatore ha sottolineato come "la continuazione della moderazione salariale nei vari paesi sia di vitale importanza contro l'inflazione per far crescere l'occupazione".Tassi d'interesse adeguati al 3,25%Rispondendo a una domanda sull'argomento, Duisenberg ha ribadito che i tassi d'interesse rimarranno sul 3,25%, perché "adeguati per il mantenimento della stabilità dei prezzi".Riforme strutturali e non attivismo di bilancioIl presidente della Bce è tornato poi ad esortare i governi nella "prosecuzione delle riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita e benessere, facendo attenzione a non agire invece su alcun attivismo nelle politiche di bilancio", solo così "si rafforzerà la fiducia di consumatori ed investitori"."Non c'è una recessione, - ha insistito - ma solo mancanza di fiducia di consumatori e investitori".La decisione su quando lasciare il mandato è solo miaInfine, rispondendo a una domanda, Duisenberg ha affrontato la questione del suo mandato: "Quando accettai l'incarico - ha ricordato - dissi che vista la mia età era probabile che non sarei arrrivato alla fine del mandato.
Ma la decisione su quando lasciarlo è solo mia e non ho ancora deciso".
Il successo - ha proseguito - si … deve anche agli sforzi, all'entusiasmo e l'accettazione della moneta per tutte le parti coinvolte".Il presidente della Bce ha poi tranquillizzato la Commissione sugli episodi di contraffazione, definiti "rari e tutti di qualità molto scadente", e informato sul buon andamento del changeover al di fuori dell'area euro, dove "numerose banche centrali e all'ingrosso hanno richiesto complessivamente quattro miliardi di euro in contanti"."Già dopo la prima settimana di euro, - ha ricordato - in media, il 75% di tutte le transazioni in contanti avvenivano in euro e ora, praticamente tutte le transazioni avvengono in euro".Riguardo l'analisi dei due 'pilastri' della politica monetaria della Bce, Duisenberg ha innanzitutto rimandato alle considerazioni contenute nella relazione del 18 dicembre scorso.Il primo pilastro della politica monetaria"Per quanto riguarda il primo pilastro, - ha spiegato - la crescita registrata dell'M3 è dovuta alla preferenza degli investitori per la liquidità, ma che non è indicativa delle pressioni inflazionistiche".Lieve ripresa nel 2002, ma incertezza su tempi e portata"Per quanto riguarda il secondo pilastro, l'attività economica, debole nel 2001, rimarrà tale anche nel 2002, ma - ha annunciato - una lieve ripresa, dal calendario e dalla portata incerti, dovrebbe verificarsi".Secondo Duisenberg, "la mancanza di squilibri fondamentali, le favorevoli condizioni finanziarie, la minor inflazione che dovrebbe sostenere la domanda" dovrebbero facilitare la ripresa economica.L'impatto del changeover sull'inflazioneIl presidente della Bce ha escluso che l'introduzione dell'euro abbia avuto un impatto significativo sull'inflazione.
Rispondendo anche a numerose domande degli eurodeputati, che esprimevano viva preoccupazione per l'aumento dei prezzi nei vari paesi, ha assicurato che l'inflazione rimarrà nel 2002 sotto il 2%: "Se l'impatto dell'euro sull'inflazione c'è, è molto, molto limitato"."I movimenti verso il basso o verso l'alto - ha spiegato - non dovrebbero significare cambiamenti preoccupanti e il changeover ha portato ad arrotondamenti dei prezzi per renderli più attraenti 'psicologicamente', ma ciò si è verificato sia verso l'alto sia verso il basso".Per di più, secondo Duisenberg, "la vigilanza dei consumatori, un ambiente economico che limita l'opportunità di aumenti, la concorrenza, rafforzata dalla trasparenza dell'euro" aiuteranno a tenere bassi gli aumenti dei prezzi.Inoltre, il governatore ha sottolineato come "la continuazione della moderazione salariale nei vari paesi sia di vitale importanza contro l'inflazione per far crescere l'occupazione".Tassi d'interesse adeguati al 3,25%Rispondendo a una domanda sull'argomento, Duisenberg ha ribadito che i tassi d'interesse rimarranno sul 3,25%, perché "adeguati per il mantenimento della stabilità dei prezzi".Riforme strutturali e non attivismo di bilancioIl presidente della Bce è tornato poi ad esortare i governi nella "prosecuzione delle riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita e benessere, facendo attenzione a non agire invece su alcun attivismo nelle politiche di bilancio", solo così "si rafforzerà la fiducia di consumatori ed investitori"."Non c'è una recessione, - ha insistito - ma solo mancanza di fiducia di consumatori e investitori".La decisione su quando lasciare il mandato è solo miaInfine, rispondendo a una domanda, Duisenberg ha affrontato la questione del suo mandato: "Quando accettai l'incarico - ha ricordato - dissi che vista la mia età era probabile che non sarei arrrivato alla fine del mandato.
Ma la decisione su quando lasciarlo è solo mia e non ho ancora deciso".
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