Psi: "NO al referendum" (contingenza)

Da italiano alla parola per la relazione introduttiva
Il vicesegretario del partita accompagna Claudio Martelli ne ha facoltà
E su quelle che sarebbero le conseguenze politiche ed istituzionali
Del voto di domenica prossima
Conviene collocare questo voto questo referendum nella nello scenario che gli è proprio lo scenario cioè di governo dell'economia rispetto al mille novecentottantaquattro e all'anno in corso nel mille novecentottantaquattro per la prima volta dopo sette anni si è avuto contemporaneamente la crescita dell'economia produttiva e il calo dell'inflazione
Il paese cioè ha prodotto più ricchezza e a costi minori
Se si adotta quell'indice di povertà che determinato dalla somma del tasso di inflazione più il tasso di disoccupazione
Ebbene l'indice di povertà in Italia nel mille novecentottantaquattro e diminuito di tre punti e mezzo
Dopo tre anni di ristagno di recessione l'Italia ha registrato una crescita economica del due sei per cento superiore a quella realizzata dal complesso dei Paesi europei
L'inflazione era scesa al dieci otto per cento e cioè quattro punti in meno del mille novecentottantatré registrando in tal modo il più basso incremento da dieci anni
Il differenziale d'inflazione rispetto agli altri Paesi europei era calato da otto a cinque punti percentuali
Nella seconda metà dell'ottantaquattro per la prima volta dopo undici anni l'inflazione era tornata una cifra sola otto e otto per cento
Contrariamente a quanto è stato sostenuto dai promotori del referendum il calo dell'inflazione non è dovuto solo o prevalentemente a cause Esterne
Se in particolare parlato della crescita internazionale come causa della diminuzione dell'inflazione italiana
Viceversa nell'industria i prezzi dei prodotti interni e il costo del lavoro per unità di prodotto sono aumentati in meno dei prezzi dei prodotti importati ciò dovrebbe bastare a smentire appunto la diagnosi interessata che fa dipendere dall'andamento congiunturale internazionale il miglioramento dei conti economici d'Italia che viceversa dipende da scelte di politica economica interno
Il risultato ottenuto nello scorso anno è il frutto di una complessa manovra del governo che ha avuto il suo fulcro nella politica dei redditi
Questo governo dimostrato che una politica dei redditi che agisca su tutte le componenti controllo dei prezzi costo del lavoro finanza pubblica e fisco
Può realizzare l'obiettivo della crescita equilibrata che la premessa indispensabile per risolvere i problemi dell'occupazione
L'accordo di febbraio ridotto di due punti percentuali il costo del lavoro per occupato questo calo unito l'aumento della produttività ha portato il costo del lavoro per unità di prodotto
Alla più cinque virgola tre per cento nell'ottantaquattro
Contrariamente anche qui a quanto sostengono i promotori del referendum la riduzione del costo del lavoro ha avuto un effetto determinante sul contenimento dell'inflazione
Non solo perché ha direttamente fatto diminuire i costi di produzione
Il costo del lavoro rappresenta circa un terzo dei costi di produzione
Ma soprattutto in modo indiretto perché ha ridotto le aspettative inflazionistiche
Il blocco attuato dal governo dei prezzi amministrati e delle tariffe
Pane latte zucchero luce telefono gas acqua ferrovie trasporti poste e il blocco successivo dell'equo canone
Sono state le altre misure determinanti per il calo dell'inflazione
L'aumento delle tariffe pubbliche infatti nell'ottantaquattro risulta con la metà di quello che era stato nell'ottantatré
Quello dei prezzi amministrati e sorvegliati è calato di più di un terzo l'equo canone è stato bloccato
La riduzione delle tariffe dei prezzi amministrati esercitato sul calo dell'inflazione non solo un effetto diretto
Ma soprattutto un forte effetto indiretto perché prezzi e tariffe entrano nei costi di produzione delle imprese
In definitiva la certezza dell'andamento contenuto del costo del lavoro delle tariffe dei prezzi amministrati ha esercitato un'influenza decisiva nel contenere le aspettative inflazionistiche
Sotto il profilo sociale il calo dell'inflazione che accompagnato la ripresa produttiva dell'ottantaquattro ha salvaguardato il potere d'acquisto dei lavoratori
Le retribuzioni reali a fronte della riduzione di due punti della scala mobile le retribuzioni reali lorde dell'industria sono risultate leggermente superiori al tasso di inflazione
La manovra del governo quindi salvaguardato il potere di acquisto dei salari raggiungendo contemporaneamente obiettivi di efficienza
Di equità
E questi risultati sono stati poi rafforzati dalla manovra fiscale del cosiddetto pacchetto Visentini
Così facendo il Governo ha posto le premesse per un tappo tasso di crescita elevato dell'economia
Indispensabile per dare soluzione ai problemi di fondo ai nostri problemi di fondo che sono l'aumento dell'occupazione in generale e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno
Nell'ottantaquattro l'occupazione italiana e del resto già leggermente aumentata lo zero tre
Rispetto al meno uno per cento in più della Francia meno zero tre per cento in più della Germania federale e al più uno per cento dell'Inghilterra che partiva Prada condizioni spaventoso
Certo è un risultato largamente insufficiente tuttavia anche in termini occupazionali quello del mille novecentottantaquattro e il miglior risultato da parecchio tempo
In concreto l'aumento dell'occupazione è il risultato di un incremento dei posti di lavoro nel terziario aumento superiore al calo verificatosi nel settore industriale
I risultati positivi conseguiti nell'ottantaquattro dovevano servire come premessa per un tasso maggiore di crescita indispensabile appunto dalla risposta alla domanda di lavoro dei giovani e alla domanda di sviluppo del Mezzogiorno
Se non che prima l'annuncio del referendum poi la ribadita volontà di impedire l'accordo tra le parti sociali
La politica economica
Risulterebbero infatti rinviate in materia le decisioni in materia di risanamento della spesa pubblica contemporaneamente a un forte aggravamento dell'incidenza degli automatismi sulla retribuzione del pubblico impiego
Si potrebbe altresì a configurare una situazione estremamente difficile per contenere entro i limiti previsti i prezzi amministrati e tariffe
Del resto poi la stessa eredità
Congiunturale e gli aumenti contrattuali già pattuiti comporterebbero da soli un aumento il salario nell'ottantacinque del dieci virgola tre per cento cui corrisponde una probabile infrazione dell'otto virgola tre per cento
Il reintegro dei punti tagliati comporterebbe un'impennata della dinamica della contingenza nell'anno in corso con effetti poi di trascinamento anche nell'ottantasei
L'incertezza circa dinamica dei costi le attese di una crescita più modesta e di più inflazione
Spingerebbero l'impresa a ridurre l'impiego di tutti quei fattori che possono rincarare maggiormente a cominciare dal fattore lavoro per passare al fattore energetico
Per finire al fattore capitale
Ciò significa che riprenderebbe rafforzata la tendenza alla riduzione e non all'ampliamento dell'apparato produttivo con risultati negativi non solo sulla nuova occupazione ma anche sullo sviluppo generale
Bene se si guarda al merito della domanda del referendum e cioè il reinserimento dei quattro punti di scala mobile questo comporterebbe
Un aumento delle retribuzioni lorde pari allo zero zero zero sei per cento
E cioè un aumento risibile
A parte il fatto che l'inflazione vanificherebbe presto un simile incremento la Federmeccanica ha già annunciato che in caso di vittoria dei sì restituirebbe solo due dei quattro punti
Da parte sua la Confindustria ha già annunciato che dei spetterebbe la scala mobile ponendo il sindacato
Lacerato dalle divisioni interne di fronte alla necessità di rinegoziare contemporaneamente il sistema delle indicizzazioni e i contratti nazionali di lavoro
Ciò richiederebbe una trattativa trilaterale fra governo sindacati e Confindustria resa però più difficile più incerta più onerosa
Dato che d'ora in poi qualsiasi categoria o corporazione che si ritenesse svantaggiata da una scelta di politica economica
Sa di poter ricorrere all'arma del referente
La vittoria dei sì quindi distruggerebbe e contemporaneamente le basi creata nell'ottantaquattro per costruire una crescita equilibrata
E creerebbe nell'ottantacinque una situazione di oggettiva ingovernabilità economica
Ciò a causa del fatto che le relazioni industriali la disdetto della scala mobile avrebbe questo effetto dirompente
Perché nella dinamica dei costi verrebbe rafforzato il meccanismo delle indicizzazioni anzi quello anziché ecco del merito della professionalità
Dell'equità e della giustizia e perché la ricarica dei prezzi verrebbero rilanciate tutte le aspettative inflazionistiche mentre nella gestione della politica economica
Sì consoliderebbe una specie di ricatto permanente di ricorso al referendum
Dunque a rischio e quello non solo di non riuscire a sfruttare un contesto internazionale ancora favorevole
Ma di annullare i risultati finora ottenuti
Facendo ricadere l'economia nel circolo vizioso del rallentamento dell'attività contemporaneo l'aumento dei prezzi rendendo così necessario in definitiva l'ennesimo ricorso ad una stretta monetaria
Se queste sono le conseguenze economiche negative che già sono derivate dalla indizione del referendum
E che ancor più gravi numerose deriverebbero da un'eventuale vittoria dei sì
Che cosa accadrebbe sotto il profilo politico e istituzionale
Mi sembra che non ci si sia interrogati abbastanza sul significato e sulle conseguenze della decisione del Partito comunista di chiedere un referendum per abrogare una legge dei provvedimenti
Che per sei mesi del mille novecentottantaquattro bloccò la scala mobile i prezzi le tariffe e l'equo canone entro un tasso di inflazione programmato del dieci per cento
Il Partito Comunista decise di invalidare una decisione del Parlamento
Perché era stata presa senza il suo consenso
Sebbene con il consenso della totalità di tutte le altre forze sociali sindacali produttive maggiormente rappresentative
E con il consenso di tutte le forze politiche eccezion fatta per Democrazia proletaria e per il movimento sociale
Se è una decisione Presa da tutte le forze sociali e sindacali maggiormente rappresentative non basta vuol dire che all'origine di tutto c'è un equivoco
Cosa significa infatti maggiormente rappresentative
è evidente che non significa che basta la maggioranza delle organizzazioni più rappresentative giacché questa c'era e ciò nonostante il referendum è stato indetto e dichiarato ammissibile
E quella maggioranza era una maggioranza rappresentativa sia sul piano sociale sia sul piano parlamentare
Fu quella maggioranza sociale della UIL della CISL e i socialisti la CGIL e la Confindustria la Confesercenti eccetera eccetera fu quella maggioranza sociale a decidere dopo una lunga lunghissima trattativa
Di stipulare un piccolo patto sociale e fu quella maggioranza
A impegnare il Governo perché lo traducesse urgentemente in un decreto legge e fu la maggioranza parlamentare a convertire quel decreto in una legge dello Stato
Accordando per sei volte consecutive la propria fiducia al governo che l'aveva posta
Ebbene le corti
E cioè la Corte di Cassazione la Corte costituzionale hanno riconosciuto legittimo inammissibile sia il referendum comunista sia il decreto del governo
Non voglio contestare questa decisione
Voglio solo ricavarne le conseguenze
Vuol dire che non si vota su una questione di diritto
Poiché se porterà legittimo ammissibile costituzionale sia al decreto del governo siano referendum comunista vuol dire che non è in gioco in discussione una questione di diritto
Dunque su cosa si volta
Non sul buon diritto del governo di decidere come decise non sul buon diritto del Partito comunista di indire un referendum questo problema di diritto ed escluso e cancellato dal dibattito politico del referendum
Dunque deve trattarsi di altro
E di che cosa allora
Se non è la forma della scelta compiuta dal Governo e se non è neppure la forma scelta dal Pcb contestarla ciò che è in discussione che cosa è davvero in discussione
è in discussione il contenuto il contenuto della decisione di governo e il contenuto del rifiuto comunista di accettare quella decisione
Ma allora si tratta né più né meno che di un referendum politico paragonabile davvero a elezioni politiche
Del resto secondo molti
Io tra questi un referendum simile non si era mai visto e sarebbe stato meglio non vederlo mai
Intendo dire un referendum politico che ha come contenuto il sì o il no alla richiesta comunista e di Almirante
Di abrogare una legge di politica economica e sociale che è già scaduta da un sacco di Nesi per la semplice ragione che ha già dato i buoni risultati che si riprometteva punto e basta
La verità è che a distanza in base all'esperienza forse sarebbe apparso avrebbe stato meglio raddoppiare non dimezzare la durata di quell'accordo di quella legge
Oggi potremmo votare in modo più chiaro e probabilmente la situazione economica e sociale sarebbe sotto un miglior controllo
I milioni di famiglie potrebbero meglio contare anche nell'ottantacinque surreale potere d'acquisto dei loro salari dei loro stipendi delle loro pensioni e dei loro risparmi
Ma torniamo al punto
Se non è in gioco una questione di diritto
Forse in gioco una questione di forza appunto una questione politica e cioè di quella particolare forma di forza che il consenso democratico
La quantità e la qualità di voti che si rappresentano nel sindacato o in Parlamento o nel Paese
La contestazione comunista
Tallonata da quella di Almirante a quell'accordo a quel decreto e poi a quella legge ha del resto percorso tutte le fasi necessarie ed anche quelle non necessarie
Ha percorso la fase dell'opposizione sindacale sino alla divisione alla rottura con tutti gli altri sindacati
Ha percorso la fase dell'opposizione parlamentare sino all'ostruzionismo
Ha percorso ha percorso la fase dell'opposizione sociale e politica sino alle adunate oceaniche dell'ultimo Berlinguer ha percorso infine la fase dell'opposizione referendaria ed elettorale
Una campagna che dura da un anno e per che cosa se non è in gioco una questione di diritto
Ebbene avrebbero in un questo vuol dire vuol dire che se vincono i sì non si potrà più fare nessun accordo nessun contratto sociale senza il consenso del Partito Comunista d Almirante o meglio si potranno anche fare contratti sociali e leggi del Parlamento senza il Partito Comunista ma il Partito comunista potrà sempre chiedere di invalidare lì ricorrendo a referendum popolare
Bene una domanda così politica esige una risposta politica per la semplice ragione che sarebbe la vittoria non di un diritto o di una determinata a causa di principio se vincessero i sì
Ma sarebbe semplicemente una vittoria politica delle opposizioni contro la maggioranza e contro il governo non su una questione di principio ma su una questione di fatto e cioè su una questione interamente politica
Conseguenze logiche le conseguenze logiche di una vittoria dei sì
Sono la sconfessione di un arco assai vasto di forze sociali e produttive dell'industria dell'agricoltura del commercio dell'artigianato della cooperazione della piccola impresa dei quadri eccetera eccetera
Le conseguenze sarebbero pressi una crisi di credibilità di molte organizzazioni sociali e sindacali tra le più importanti e certamente tra le più autonome
E poi una vittoria dei sì almeno sulla carta sembra comportare appunto una pesante ipoteca comunista su ogni futura
Ipotesi di politica economica e sogni future ipotesi di politica dei redditi vorrebbe dire che per agire in questa materia maggioranze e governi dovranno d'ora in poi essere autorizzabili dal Partito comunista ed Almirante questo sulla carta
Cioè che nei fatti è evidente che il solo a guadagnare dalla vittoria dei sì sarebbe il partito comunista rispetto alla maggioranza di governo
E sarebbe la maggioranza comunista della CGIL rispetto ai socialisti della stessa confederazione e rispetto a tutti gli altri sindacati
In questo referendum infatti
Almirante sarà a posto con i suoi principi corporativi avrà difeso d'ufficio come doveva la CISNAL ma dal punto di vista politico Almirante un semplice portatore d'acqua
Il Mulino e quello comunista per la semplice ragione che solo i comunisti potrebbero spendere politicamente la vittoria dei sì in termini di effettivo condizionamento della maggioranza
Dunque ricapitoliamo
Il referendum ma soltanto contenuto politico
La lo ha escluso la corte che abbia un contenuto di diritto la vittoria dei sì autorizzare ebbe la restaurazione di una sorta di diritto di veto del Partito comunista suo ogni patto sociale e suoni politica dei redditi questo significa la vittoria dei sì significherebbe la vittoria dei sì
Che è una legge dello Stato una buona legge sostenuta da tutti gli altri attori sociali da tutti gli attori economici da tutti gli attori politici di questo Paese
Verrebbe cancellata e al suo posto al posto di questa legge verrebbe affermato il diritto di veto del partito comunista e di Almirante
Se sembra poco ebbene cioè ancora dell'altro quali organizzazioni sindacali infatti quale governo quale maggioranza quale Parlamento
Potrebbero decidere una politica sociale dei redditi con un simile vincolo con una simile Spada di Damocle ecco perché non è stato imprudente
Segnalare ciò che infine hanno riconosciuto in tanti
E cioè che con questo referendum sono in gioco molte cose
è in gioco un indennizzo di risanamento e di equità sociale
è in gioco una politica e dunque in gioco una maggioranza è un Governo questa maggioranza infatti non resterebbe quella che il giorno in cui i suoi indirizzi obiettivi di politica economica e sociale dovessero dipendere dall'autorizzazione del Partito comunista
Dalla vittoria dei sì non scaturirebbe infatti nessuna bella novità neppure sul piano politico
Scaturirebbe con tutta probabilità una spinta alla restaurazione di orientamenti e di prassi consociative
Una politica di compromesso più opportunistico che storico con il quale si finirebbe presto di logorare un Parlamento già svuotato dalla contestazione della maggioranza dei votanti
Si è fatto questo ragionamento
Perché si sentiva il dovere di allertare tutti
I socialisti direttore della maggioranza l'opinione pubblica più vasta sulle conseguenze logiche di una vittoria dei sì
Certo le cose apparirebbero diverse se si fosse scelta la strada di squalificare o invalidare
Un referendum politico sui salari quale quello promosso dei comunisti suggerendo e promuovendo l'astensione e cioè il no di un dissenso democratico di principio
In quel caso l'arma straordinaria impropria di un referendum politico sui salari sarebbe stata invalidata dall'Arma altrettanto straordinaria impropria di un'astensione promossa dai partiti
Abbiamo accolto infine il parere prevalente della maggioranza quello di schierarsi per il no sia perché alcuni chiedevano che la maggioranza difendesse le sue scelte attivamente impegnando sì in prima persona
Sia perché l'astensione non era gradita da altri in linea di principio sia perché era il parere prevalente
Bisognava del resto comporre in un unico in diritto di voto accettabile da tutti i partiti della maggioranza il no al referendum e inno nella referendum che era stato inizialmente
Definito e organizzato
Con il sacrificio della nostra opinione l'unità di indirizzo della maggioranza è stata trovata nel partecipare al referendum per votare no
è evidente che questa ricetta questa scelta della linea di difesa della maggioranza e del governo ha ristretto non allargato il numero dei cittadini che influenzeranno questa decisione
Perché con l'astensione erano in gioco tutti i cittadini l'intero corpo elettorale viceversa con la scelta della contestare preferendo comunista votando no sono in gioco soltanto i votanti e non tutti i cittadini
E contemporaneamente la scelta del no
Di un no convinto e convincente votato e fatto votare da tutti coloro che condivisero l'indirizzo politico quell'indirizzo politico dell'ottantaquattro nella società nel sindacato nel Parlamento nell'opinione pubblica
Questa scelta anch'essa ha contribuito in parallelo con la scelta comunista a politicizzare lo scontro
Ora il referendum va dichiarato esattamente per quello che uno scontro diretto tra maggioranza e opposizione sulla carta sulla base cioè dei risultati nelle elezioni politiche dell'ottantatré
Europee dell'ottantaquattro amministrative dove ottantacinque la maggioranza e vincente e vincente con margine di sicurezza
Ma si dice il referendum è un'altra cosa non è appunto un'elezione in cui si vota per dei partiti
Il referendum
E cioè l'idea e la prassi dei referendum per esempio radicali soprattutto radicali compresi quelli non ammessi dalle corti
Quei referendum sono stati certamente altra cosa da elezioni politiche da duri confronti di partiti e non a caso tutti quei referendum divorzio aborto e gli altri attraversarono il confine tra maggioranza e opposizione
Quei referendum erano consapevoli alternative offerte all'elettorato anche all'incertezza dell'elettorato il quale poteva maturare riflettendo sulle alternative proposte
Sul divorzio sulla Bortot sull'ergastolo eccetera alternative di diritto visibili e comprensibili alternative fra progresso e conservazione civile
Questo referendum sbagliato o viceversa questo referendum tutto politico a richiede un voto tutto politico in quanto contrappone direttamente ed esclusivamente maggioranza ed opposizione
C'è un solo modo di vincere la partita a questo punto che è quello di chiamare un impegno politico straordinario di tutti gli elettori del no
Sia quelli che debbono esserlo per coerenza con le scelte che hanno sollecitato e condiviso
Sia quelli più felici che possono votare no per libera scelta o per riflessione
Chiede alla maggioranza dell'ottantatré dell'ottantaquattro dell'ottantacinque di compiere questo impegno
Di farlo per così dire con allegria anche se deve costare ferie già guadagnate ferie in corso programmate cure cure da dedicare ai figli visite o viaggi
Io non sono d'accordo con la denigrazione abituale che si fa degli astensionisti degli astensionisti occasionali e di quelli cronici
Di considero cittadini al pari degli altri
Ma a questo punto inviterei gli astensionisti in particolare e tutti in generale a fare un'eccezione questa volta a votare noi insieme con la maggioranza aldilà della maggioranza e anche per la volta nonostante la maggioranza
Questo invito spesso rivolgiamo anche al partito radicale il partito radicale del resto sa benissimo qual è la posta in gioco e quali sarebbero le conseguenze di una vittoria dei sì il partito radicale non ha bisogno d'altro per decidere
E questo stesso invito dobbiamo rivolgere anche agli elettori di sinistra e agli elettori comunisti anche al di là di quelli che già lo scorso dodici maggio hanno votato verde o hanno votato socialista
Per rimettere in moto l'Italia occorre rinnovare le forze politiche non preservarle nella loro identità immobile paralizzante
Questo vale per tutti e vale in particolare per il Partito Comunista Italiano
Soprattutto a sinistra non giova a riprodurre una situazione in cui il partito comunista anziché doversi porre il problema politico di come diventare forza di governo continui ad essere incoraggiato a confermarsi nella sua capacità di impedire ad altri di governare
Il Partito comunista è stato ed è tante cose
Noi non chiediamo un voto contro il Partito comunista chiediamo un voto no il voto contro una politica sbagliata contro una radicalizzazione senz'altro sbocco quel compromesso
Contro un massimalismo che presto si volgere ebbe in opportunismo
Se il partito comunista di oggi si trova in compagnia di Almirante e perché la sua politica punta alla Reggi dita e dunque alla conservazione sociale
Su questa strada si può facilmente scivolare nel corporativismo come accaduto ad altri partiti di sinistra comunisti o socialisti in Europa
Non è sempre stato così ma la politica attuale del partito comunista e a sinistra una politica di conservazione
In nome della propria autoconservazione il Partito comunista
Ha già sacrificato l'unità sindacale l'unità della CGIL le giunte rosse il dialogo con i socialisti e con la sinistra democratica liberale e libertaria
Bisogna fermare questa politica
Bisogna dire no agli errori e ai ritardi del Partito comunista non al pc e alle sue possibilità sì sinistra significa progresso conoscenza e cambiamento sì significa modernizzazione e giustizia eguaglianza ed equità
Sì significa cercare un modo di fare sindacato di governare e di fare politica che esprima la sintesi tra gli interessi generali e le condizioni di chi sta peggio
Se il problema qui è di fronte la sinistra politica e sindacale
E quello di fare incontrare come diceva Tarantelli la razionalità delle scelte collettive e i bisogni e gli interessi espressi dalle grandi organizzazioni di massa comincia dei sindacati
Allora bisogna votare no allora c'è una ragione di più per votare no
Per votare come disse Pietro Nenni concludendo la campagna elettorale del referendum sul divorzio per votare tre volte no no no e no
Sì va bene
E da qui al nove dieci di giugno
E per aggiungere alcuni argomenti sulla base dei dati di fatto delle cose come stanno dei problemi oggettivi che abbiamo di fronte Noè che ha di fronte al mondo del lavoro che ha di fronte il Paese
Per riuscire davvero a convincerci per poi convincere in questo referendum abbiamo delle carte da spendere per convincere la stragrande maggioranza dei cittadini del nostro Paese a fare una scelta chiara nella direzione del no
E io credo che il punto di partenza giusto
Come già il compagno Martelli ha fatto sì a quello di ricordarci di ricordare
Quelle che sono le questioni che stanno di fronte al Paese sul terreno economico sociale dopo il referendum al di là del referendum
Anche se il referendum non fosse stato convocato
A metà del mille novecentottantacinque il Paese tutto il Paese compreso il mondo del lavoro compresi i comunisti
Avrebbero di fronte come avranno di fronte una serie di questioni molto concrete molto specifiche su cui comunque ciascuno dovrà misurarsi
Abbiamo di fronte il problema del governo dell'economia per il mille novecentottantacinque la lotta all'inflazione non è finita la ripresa non mi è consolidata i nostri squilibri strutturali non sono definitivamente sanati
E il grosso sforzo compiuto nei diciotto mesi precedenti può essere vanificato nei prossimi mesi se non si riuscirà continuando con coerenza e con chiarezza
Abbiamo di fronte non solo per il mille novecentottantacinque ma per un numero di mese di anni molto maggiore il problema di medio periodo del risanamento e del rilancio del meccanismo produttivo di funzionamento della nostra economia e della nostra società
Il risanamento della finanza pubblica la competitività nel medio lungo periodo della nostra base produttiva la trasformazione profonda di una società che anche in Italia da industriale deve diventare postindustriale
Abbiamo di fronte nel corso dei prossimi mesi i problemi del rinnovo dei contratti di una gran parte del mondo del lavoro sia nel settore pubblico che in quello privato
La definizione cioè delle regole del gioco in termini di salario di orario di condizione sul luogo di lavoro per milioni e milioni di lavoratori per i tre anni decisivi che vanno tra il mille novecentosessantasei e mille novecentottantotto
Abbiamo e la metto per ultima ma forse il problema più importante di fronte nel prossimo futuro il drammatico problema della disoccupazione priorità delle priorità
Preoccupazione principale in tutta Europa anche in Italia della stragrande maggioranza dei cittadini
Problema drammatico per intensità quantitativa e qualitativa e difficilissimo da affrontare e da risolvere
Queste sono le questioni che ha di fronte l'Italia che ha di fronte ciascuno di noi rispetto a cui comunque al di là delle pur legittime differenze politiche si dovrà dare una risposta se vogliamo che il futuro
Sì a un futuro che ci dia occasioni migliori di vita di giustizia di progresso
Le abbiamo tutte le anche chi sta all'opposizione e le hanno anche i comunisti se è vero come è vero che rappresenta una parte quantitativamente cospicua di questo Paese se è vero come è vero che rappresentano ancora una parte importante del mondo del lavoro
Beh non ci vogliono molti ragionamenti non ci vogliono molte riflessioni
Non ci vogliono molti argomenti per rendersi conto che la prova referendaria in sé rispetta queste scadenze rispetta questi problemi rispetto a queste prove che attendono il Paese che ci attendono tutti
Da solo indicazioni negative da solo un contributo negativo lo dà il referendum se l'ha già dato nel corso di questi mesi
Per gli elementi di incertezza di instabilità di blocco di freno che ha introdotto nella vicenda politica della vicenda sociali loda in modo particolare un eventuale nuovo spiegabile vittoria del sì
Perché in qualche modo questa rappresenterebbe un'ulteriore situazione di incertezza di instabilità né stallo ad ogni livello un danno per tutti qui un danno per l'intera società per l'intera economia per chiunque in qualsivoglia collocazione posizione viva e voglia vivere in futuro viaggiano di fronte ma anche io voglio sottolineare soprattutto questo argomento anche e soprattutto un danno per il mondo del lavoro e per il mondo del lavoro dipendente
Questa mi pare la questione principale da sottolineare in questa fase finale
Perché l'argomento nel fronte del sì sta spendendo l'argomento che soprattutto il Partito Comunista ma spendendo nel corso di queste ultime ore l'argomento con cui dei cosiddetti intellettuali in questi giorni giustificano le loro adesioni comitati del sì è quello che comunque il referendum essi potrebbe servire almeno a questa parte
Della nostra società almeno a questa parte della nostra realtà economica e sociale
Dando al mondo del lavoro dipendente un sollievo in termini di reddito nell'immediato e comunque connessi dandogli un maggior potere contrattuale rispetto alle vicende che abbiamo di fronte a quei problemi a cui prima mi facevo riferimento bene io credo che questa sia l'elemento più mistifica Dore meno convincente meno fondato meno in qualche modo basato su dati di fatto di tutta l'intera propaganda dei comitati per il sì e credo che su questo punto noi socialisti in modo particolare
Possiamo avere nelle prossime ore ancora buoni argomenti per poter controbattere queste posizioni e per potere anche fare breccia all'interno di una parte
Di quell'elettorato comunista del dodici maggio io non dò per scontato che debba necessariamente votare per il sì il nove e il dieci di giugno
E credo che si possa fare questo soprattutto sottolineando ancora di più come già prima fatto Martelli il senso politico del referendum che è stato convocato ma non solo in senso politico in generale
Il tentativo cioè del partito comunista di usare il referendum e l'eventuale vittoria dei sì
Per inserirsi nel gioco politico per ritrovare uno spazio per riuscire in qualche modo a riaffermare una regola del gioco greco-cattolici febbraio è stata minata è minata io credo per sempre
Ma anche il senso politico specifico del referendum
Rispetto alle questioni specifiche nel mondo del lavoro alle questioni specifiche dell'andamento dell'economia alle questioni specifiche del tipo di linea che può o potrebbe essere seguito nel nostro Paese nei prossimi mesi e nei prossimi anni in realtà si può e si deve dire che la convocazione del referendum la campagna elettorale per il sì non rappresenta altro
Come abbiamo già visto in altri Paesi europei nel corso dei mesi scorsi che è un rifiuto senza alternativa senza altra prospettiva senza altra indicazione che possa essere seguita
Della politica riformista della politica dei redditi della risposta possibile a sinistra in un Paese come l'Italia in una realtà come quella europea ai problemi della crisi di questi anni ai problemi del futuro che abbiamo di fronte
Esattamente come in Francia
Il Partito comunista francese nel corso dei mesi scorsi è uscito dalla sperimenta di sinistra del governo Mitterand Mogwai poi del governo Mitterrand papiers ed è uscito esattamente perché non ha voluto o saputo e potuto accettare
I contenuti concreti
Di una politica economica e sociale riformista realistica pragmatica e nello stesso tempo però fortemente ancorata obiettivi a principi amori a priorità e valori
Esattamente come in Spagna il Partito comunista spagnolo ha consumato la sua crisi e la sua tragedia
Proprio per l'incapacità di sapersi misurare costruttivamente sul terreno di un'analoga politica portata avanti dal Governo
Socialista del compagno contare su questo terreno
Esattamente come in quei Paesi la rottura si è consumata la sinistra dell'incapacità di quei partiti comunisti
Di far propria l'essenza di una politica dei redditi di una politica di rigore ancorata all'equità di una politica che affrontando il risanamento crea le premesse per un nuovo sviluppo per un rilancio dell'occupazione
Esattamente nello stesso modo il Partito comunista
Reagendo al quattordici febbraio con la proposta di referendum
E reagendo oggi alle indicazioni che abbiamo dato in questi mesi qua la campagna elettorale per il sì si colloca in quella medesima posizione in quel medesimo vicolo cieco in quella medesima prospettiva senza vie d'uscita per esso
Io che prevalesse senza vie d'uscite per la sinistra e per il Paese anche qui da noi in Italia
Questo va detto con forza
Perché non possiamo accettare che in qualche maniera invece in una parte almeno del mondo del lavoro del mondo sindacale del mondo genericamente chiamato di sinistra progressista del nostro Paese si possa invece pensare come tale una scritta ha detto
Se invece il referendum la battaglia per il sì può in qualche maniera allargare aprire aumentare gli spazi per affermare una politica progressista e riformista nel nostro Paese è vero esattamente il contrario
Il fatto che Almirante si trovi Panatta
Non è una semplice coincidenza non è un argomento da usare in modo semplicemente propagandistico per l'efficacia che può avere l'accostamento dei due cognomi delle due sigle politiche ma in realtà contiene una verità più tragica e più profondo
Si trovano assieme perché ambedue in realtà possono giocare solo in negativo senza indicare nessuna prospettiva senza indicare nessuna alternativa senza indicare né su una strada diversa da seguire
In realtà ed ecco l'argomento più forte che io credo che abbiamo in mano l'eventuale vittoria del sì veramente chiuderebbe renderebbe difficilissime renderebbe difficilissime da praticare le prospettive concrete
Di una via d'uscita da questa situazione le possibilità concrete e positive di dare risposte ai problemi che prima dice
Rischierebbe davvero riportare esattamente nella direzione opposta da quella che a parole si dice di voler aspettare di voler esemplare di volere perseguire rischierebbe davvero di rimettere in qualche modo in gioco in pista qui nel nostro Paese una prospettiva di tipo conservatrice
Che nel corso di questi anni noi abbiamo combattuto abbiano ripetute volte vinto abbiamo dimostrato con i fatti essere impraticabile e ingiusta impossibili in un Paese come no
Ma in realtà questa rischierebbe di essere in qualche modo ributtata prepotentemente in prima linea da un referendum che appunto finisse per fare a prevalere la logica negativa il vicolo cieco l'assenza di prospettive
è questa la ragione per cui e ce ne stiamo accorgendo né in questi giorni
Vera lealtà più ancora che politica economica e sociale conservatrice del nostro Paese questa prova viene vista con molto minor apprensione viene vissuta con molto minor pensione perché in fondo a via il senza dirlo esplicitamente pensa che nel caso che vincano i sì
Si possono imboccare altre strade riesumare altri politiche riesumare altre proposte che si possa tranquillamente accettare una volata che viene tirata della direzione dire a questi di un fronte di uno scontro frontale di un muro contro muro
Di una logica che alla fine inevitabilmente come altre esperienze europee in questi mesi in questi anni hanno dimostrato fanno il gioco di chi è più forte fanno il gioco di chi è più fiato di chi può resistere e colpiscono invece duramente inevitabilmente le forze più deboli il mondo del lavoro e soprattutto chi lavoro non ce la ancora e allora io credo che su questo tasto dobbiamo battere dobbiamo vantano conforta dicendo
è interesse oggi innanzitutto e soprattutto di coloro che sembrano apparentemente i destinatari quasi oggettivamente favoriti di un'eventuale sbocco positivo del referendum è invece nel loro interesse in quello del mondo del lavoro del mondo del lavoro dipendente
Di sapere cogliere il senso profondo politico di questo accade di questa di questa prova di sventare questo pericolo
Di capire che il voto no
Che è utile per tutti in questo Paese in modo particolarmente utile e importante e decisivo per essi per coloro che credono ancora
Né la possibilità né necessità di portare avanti col dialogo col confronto col negoziato ma anche con la ferma adesione a valori e principi una costruzione positiva
Nelle vie d'uscita dalla situazione difficile nel quale si trova il nostro il nostro Paese
Il sì renderebbe i sindacati tutti sindacati compresi i comunisti della CGIL compresi coloro che oggi si battono per il sì molto più deboli
Un voto per essi renderebbe molto più debole sotto ogni profilo l'intero mondo del lavoro dipendente
Lo renderebbe più debole sotto il profilo dei rapporti di forza nelle prove che comunque ci saranno a partire dal dodici giugno
Sul negoziato sull'orario sulle indicizzazioni sull'occupazione sul fisco cioè i contratti perché non c'è il minimo dubbio una vittoria per il sì
Perera ebbe una lacerazione una divisione che richiederebbe mesi e mesi per essere superata Angel sarebbe definitivamente una parte del mondo del lavoro subregioni l'oltranzismo
Che renderebbero impossibile una qualsivoglia soluzione negoziale e e concordata renderebbero impossibile la soluzione con accordi pongo entrati con decisioni dei problemi che sono di fronte che rischierebbe di introdurre nel lungo periodo una divisione che probabilmente potrebbe addirittura alla fine per necessità avere proprio di a forme d'accordo separato consolidando nel tempo esattamente quel tipo di divisione
E i promotori del referendum hanno detto dicono di volere quel referendum in qualche modo superare e in qualche modo evitare che si perpetui nel tempo
Negativi i risultati di un voto per il sì della campagna per il sì sotto il profilo della lotta alla disoccupazione non occorrono qui
Molte parole molti argomenti ma non c'è il minimo dubbio per referendum con il voto per il sì non dà nessuna risposta positiva non crea un solo posto di lavoro in più non c'è una sola occasione per un rilancio degli investimenti
Mentre molto probabile e non è un argomento propagandistico il pensare il ritenere riflettere sul fatto un'eventuale vittoria dei sì
Distruggerebbe ulteriori posti di lavoro
Accelerando in qualche modo una tendenza a riprendere competitività respingendo proprio l'uso del fattore lavoro ridurrebbe
Le possibilità nel corso dei prossimi mesi di avere un rilancio degli investimenti un allargamento della base produttiva e consunti sa di controbilanciare
La spinta crescente che ci sarà anche
Anche solo per fattori demografici all'aumento della disoccupazione
Negativa sotto il profilo del reddito che non occorre ripetere conti e calcoli e sì perché abbiamo fatto di fatto che sono ormai inequivocabili ma basta riflettere in modo semplice a quello che è già avvenuta nel nostro Paese
Nel mille novecentottantadue in tempi non lontani nella stato un anno nel quale
Non si è voluto o saputo in qualche modo mettere sotto controllo l'andamento dei salari in cui non si è toccata la scala mobile in cui apparentemente da questo punto di vista
Non si è intervenuto sui salari per tenere sotto controllo l'andamento dell'economia
Prova calo della del della retribuzione dei lavoratori dipendenti in termini reali di tutto questo più quella degli anni ottanta
E se nel mille novecentottantacinque prevarranno i sì al referendum noi avremo esattamente quella situazione
E alla fine dell'anno l'illusorio vantaggio monetari delle ventisette mila lire lorde sarà ampiamente contro cambiato dall'aumento del fiscal drag dall'aumento di una serie di prezzi che sono già fin d'oggi ipotizzabili da un rilancio del costo della casa e quindi alla fine quando verranno tirate le somme nel mille novecentottantasei
I registi registreremo la situazione del mille novecentottantadue
E quindi quello che possiamo e dobbiamo dire con forza che in realtà la battaglia per il no
La battaglia per evitare questa prova
Ormai gli oggi solo attraverso il no tende cancelli gli effetti negativi che chiuda questa parentesi
Che in qualche modo riterrei le condizioni per un confronto sociale politico corretto sui problemi reali e concreti ma anche e soprattutto nella direzione di tutelare gli interessi del mondo del lavoro dipendente
Gli interessi di tutti coloro che vedono Stella pratica del negoziato del confronto del rapporto tra sociale in quella che la caratteristiche che oggi ogni giorno a livello europeo comunisti compresi diciamo essere la caratteristica che identifica alcolico cosiddetto modello europeo
Tutti coloro che credono in questo non possono te volere fortemente e questa prova del nove e dieci giugno ci sono si chiuda in modo inequivocabile
Non abbiamo avuto ben presenti in tutti questi mesi per questo abbiamo lavorato con forza per settimane e settimane per tentare di evitare questa prova abbiamo fatto in modo convinto in modo responsabile in assoluta buona fede
Abbiamo comunque dimostrato in maniera inequivocabile che era possibile se c'era la volontà politica ottenere questo risultato
Oggi però che abbiamo dovuto constatare che la pregiudiziale politica era più forte che quindi non vi siamo riusciti oggi in quell'impegno deve continuare in questi giorni in queste ore nella battaglia nella battaglia per il no
Possiamo ancora annullare questi effetti negativi se il nove dieci giugno inno in qualche modo prevarranno possiamo evitare le conseguenze politiche inevitabili che prima martedì si descriveva che deriverebbero da un voto per il sì possiamo ancora mettersi in condizioni nonostante il tempo perso le energie sprecate il ritardo accumulato per poter affrontare in maniera costruttiva nell'interesse di tutti nell'interesse del Paese le prove che prima dicevo
Dipende solo da noi
Dipenderà tutto questo Paese dipende da ciascuno di coloro che anche in maniera elementare riesce a fare una semplice analisi costi-benefici a ragionare sul modo in cui i propri personali interessi si coniugano con gli interessi di tutti
E siccome il dodici di maggio ha dimostrato in questo Paese la gente ragiona molto di più di quanto non si pensasse
Io credo che non dobbiamo affatto essere pessimisti io credo che possiamo affrontare le prossime ore convinti
Che ancora una volta abbiamo buoni argomenti per farcela
Che possiamo farcela e quindi che dobbiamo farcela e che il nove e dieci giugno come dodici maggio facesse una vittoria della ragione una vittoria della politica riformista una vittoria della risposta concreta e positiva ai problemi che abbiamo di fronte
Sono altri insegnanti
Programma manifestazione bella inviano totale evasione ai lavori
Compagni e compagne
Le L'Unità di ieri si apre con un editoriale
Di un noto politologo che anche un ex compagna nostro
Il quale sa ha svolto un argomento che mi ha ricordato le confabulazioni di un personaggio di Arbore
Questo editoriale
Sviluppa infatti come critica di fondo alla tesi del no il fatto che il no viene giustificato con il no
E così l'argomento è questo ci si rimprovera di avere nei confronti del quesito referendario una posizione negli atti
E il referendum non l'abbiamo voluto noi non abbiamo promosso noi noi non possiamo non avere una posizione che articolata su una serie di tesi negativi
L'inconveniente quello che rende più complessa la polemica al giorno d'oggi e che non bastano un argomento negativo
Perché questo referendum nel tempo e anche in contemporanea è stato presentato sotto luci notevolmente diverse tra di loro
Assunto delle caratteristiche trasformisti e camaleontica
E è stato additato da parte dei promotori ora per certi contenuti ora per altri contenuti ora per altri contenuti ancora è un curioso referendum che cambia abito e pelle nel tempo e nello spazio
Io mi porto qui un esempio di queste variazioni sul tema
Un esempio anche che indica come in questi ultimi giorni la polemica abbia subito una certa trasformazione se non una vera e propria mutazione le cui ragioni sono poi facilmente intuibili
Non più di quindici giorni fa nella presentazione del comitato per il sì
L'onorevole Pietro Ingrao affermava ora l'Italia è di fronte a colossali ristrutturazioni in importanti settori produttive
E si chiama in causa problemi enormi verranno gestiti con poteri esclusivi unilaterali in questo Paese dove già albergano poteri occulti
Oppure con consenso chi controllerà lasceremo prevalere la legge della giungla sono domande grandi richiamate dal referendum compagni qui dentro c'è tutto c'è tutto il problema nazionale
Quindici giorni dopo il segretario del partito comunista dice
è scorretto e confini ma e sconfina nel terrorismo psicologico
Caricare la scelta referendaria di ragioni improprie altrimenti non ci potranno essere più referendum sui quesiti specifici come vuole la Costituzione siamo all'abc della democrazia
La contraddizione mi pare evidente
E io tendenzialmente sarei portato piuttosto a dare ragione al compagno Natta per la sua affermazione che il referendum vale per quello che c'è scritto dentro
Non per quello che viene sottinteso o per quello che vi viene letto dentro tra le righe però poi che le giustificazioni che vengono addotte a sostegno del sì
Sono per l'appunto in gran misura lette tra le righe o lette dentro dietro
Noi abbiamo anche il dovere di dare una risposta a questa sequenza di giustificazione
Anzitutto come sapete c'è una c'è una prospezione una domanda che quella di origine che quella diretta che quella più chiara
E anche quella più debole perché se non fosse la più debole non sarebbero sorte le altre ad affiancarsi a sostegno è la domanda che chiede ai cittadini se vogliono o no questo taglio dei salari
E la domanda la cui debolezza è intrinseca alla stessa per la semplice ragione
Che come ben sappiamo come è stato anche richiamato dati alla mano dal relazione del vice segretario dal compagno De Michelis il taglio del salario non c'è stato
C'è stato soltanto un taglio del salario nominale
E qui noi dobbiamo impegnarci ha ben chiarire perché non ma tutti sono chiari i termini della vicenda
Che la difesa del salario ha senso in quanto difesa del salario reale non ha nessun senso in quanto difesa di valore nominale dello stesso
Ed abbiamo anche ampie impegnarci a chiarire un aspetto che è oggetto di particolare attenzione propagandistica in questi in questo momento per quello del non coinvolgimento dei pensionati
Per i pensionati vige un sistema diverso di indicizzazione
Però sono due o tre giorni che si cerca di dimostrare che i direttamente o indirettamente se non direttamente almeno indirettamente anche i pensionati sarebbero coinvolti nella vicenda
Ieri o l'altro ieri è sceso in campo anche il vice presidente dell'INPS con argomenti di carattere affatto speciosi
Rispetto ai quali ebbene è opportuno che noi ripetiamo ripetiamo a sazietà questa affermazione i pensionati sono fuori dal campo della competizione
Anzi sono dentro perché da una ripresa dell'inflazione avrebbero tutto da rimetterci senza neanche la compensazione nominale
Della restituzione dei
La verità è però purtroppo che questo l'argomento diretto quello che nelle posizioni ufficiali viene passato un po'in secondo piano appunto per la sua intrinseca contraddizione e per la sua insostenibilità di fronte alla realtà dei fatti
E poi l'argomento che invece di misura la sua maggiore efficacia nella propaganda porta a porta perché quello che vien fatto valere più più intensità
Quello che esercita più forza persuasiva
Quello che scommette rischia di scommettere anche un po'gli schieramenti tradizionali perché vi sono anche elettori tradizionalmente fedeli ai partiti del governo che si interrogano sul se e il come
Avrà le illesi To positivo della domanda referendaria potrà determinare dei vantaggi nella loro a busta paga
Gli altri al
Il son serviti a a nobilitare il quesito
E possiamo ricordarli molto rapidamente uno è quello del della necessità di riparare la ferita che è stata portata alla autonomia del sindacato
Che come dire
Necessità di eliminare una norma incostituzionale perché sia vulnus ossia ferita all'autonomia del sindacato
Se si è commesso Ursi e si è imprese si è introdotto nell'ordinamento una norma incostituzionale altrimenti non ci sarebbe né vuol Nous ne ferito
Bene a questo proposito tutte le opinioni sono lecite rispettabili tarato ne abbiamo anche dibattuto a lungo in varie sedi anche in sedi scientifiche
è intervenuto un fatto nuovo che è stato richiamato prima da Claudio Martelli è intervenuta una decisione della Corte costituzionale
Ora è troppo comodo
Approvare la Corte costituzionale
E tra l'altro sottoporre ad una raffica polemica chi si azzarda a svolgere qualche critica alla decisione della Corte Costituzionale critica sia stata opportuna o meno qui non ha importanza rilevare ecco a un mondo in affermare la intangibilità
Della decisione della Corte costituzionale quando ammette il referendum
E poi addirittura non criticare ma sottoporre la decisione che afferma la costituzionalità del decreto legge
Ad una specie di giudizio d'appello popolare che non è per nulla previsto dalla Costituzione e che non avrebbe nessun senso in nessun sistema costituzionale
Questo è un argomento che va messo decisamente da parte perché contrasta con la stessa struttura della nostra Costituzione
Un altro argomento
Che caro particolarmente al compagno Luciano lama
Questo è stato un atto di politica dei redditi
Noi siamo anche disposti ad accettare una politica dei redditi per i suoi aspetti limitative nei confronti del lavoro del salario e del lavoro dipendente
Tuttavia non vogliamo che vi sia una politica dei redditi a carattere unilaterale la politica deve investire tutti quanti i redditi e non solo quelli da lavoro dipendente
Basti ricordare gli articoli uno due tre della decreto uno due quattro del decreto legge che riguardano i canoni delle locazioni che riguardano le tariffe delle dei servizi pubblici basti ricordare che i decreti Visentini che rappresento non momento
Culminante in una politica di perequazione dei redditi e quindi una politica dei redditi ispirata ad equità il decreto Visentini è figlio della manovra del quattordici febbraio
E quindi a pieno titolo si inserisce in questo quadro dando adesso le caratteristiche di un quadro equilibrato di interventi che non è attaccano uno soltanto ma affrontano le esigenze della perequazione su un campo più vasto e più ben distribuito
C'è ancora di fronte a questi di fronte a questa domanda referendaria l'interpretazione che circola nell'ambiente sindacale
Ed è quell'interpretazione che vorrebbe fare esprimere al sì
Un valore di rafforzamento della di rafforzamento del sindacato stesso
E quindi una capacità taumaturgica in una fase in cui come tutti sappiamo il sindacato è fortemente indebolito nel suo potere contrattuale
Bene i compagni io sono convinto che se dovesse sciaguratamente avere la prevalente sì
La Confindustria si eviterebbe definitivamente legittimata non negoziare il più e soprattutto il governo sarebbe debilitato nella sua funzione nella sua capacità di mediazione mentre il sindacato verrebbe visibilmente a perdere ogni disponibilità sul salario
Perché l'unica volta in cui accettato di negoziare sul salario
Con una riduzione temporanea sarebbe stato sconfessato dalla maggioranza dei cittadini
Quindi le prospettive in termini di sviluppo del sistema di relazioni industriali sarebbero nettamente troncate da una eventuale da un'eventuale esito positivo del referente
E infine vi sono gli argomenti piglia tutto o tuttologi ci quelli che imputano alla alla risposta referendaria la capacità di dare un'indicazione soprattutto si dice in termini di nuova politica economica una nuova politica economica che il viene definita degli obiettivi ma mai nemmeno
è un insieme di proposizioni generiche rispetto alle quali non val la pena di dire fare una svolgere qui un elenco richiamo alla mente il fatto che l'ultimo numero di Notizie Radicali ce ne offre un esatto florilegio i compagni radicali ci hanno fatto questo favore speriamo anche che decidono di farcene una è evidente che di fronte a un referendum che è stato impostato non come dice ora l'onorevole Natta
Ma per tutta la Campania e così continua poi a essere impostato nella maggioranza degli interventi a favore del sì
Che risulta impostato nei termini di domande eterogenei ma che colpiscono direttamente la linea di politica perseguita dal governo e il programma che il Governo nella sua continuità intende perseguire
Si pone un problema oggettivo di fiducia non ce lo siamo inventati noi
è l'aver prospettato la campagna referendaria in questa maniera che propone il Governo dinanzi a una sostanziale prova di fiducia
è una prova no ma la è una fiducia anomale
è una fiducia di Carate impropria
Alla quale perfino arduo è difficile
Attribuire o cercare di attribuire una nobilitazione costituzionale tuttavia c'è questa prova
Certo pensiamo un po'di collocarla in un sistema costituzionale dove sia prevista la sfiducia costruttiva come nella Repubblica federale tedesca o in in Spagna
Immaginiamo la fuori del parlamento ma come una norma come in questi Paesi che nel caso di voto sulla fiducia chiede che la maggioranza sappia esprimere una soluzione alternativa
Ditemi quale soluzione alternativa potrebbe emergere da una coalizione di voti di Comuni comunisti neofascisti
Anche qualche sindacato autonomo a cui l'unità ha dato largo spazio larga voce in questi ultimi giorni
E infine una parte sostanziale di elettorato che non vota né per un partito
Né per un governo né contro un Governo ma voto soltanto sulla base di una promessa di poter recuperare una quota di salario nominale vota in sostanza per avere da diciotto o venti mila lire al mese quali che siano sempre in termini di salario nominale
Una tale una un tale esito più ancora che suonare come sfiducia suonerebbe come un fatto destabilizzante
Un Presidente dalla Repubblica che dovesse su queste basi attribuire un incarico non so come fare per
E dico questo è l'effetto fondamentale della prova referendaria se perviene all'esito positivo perché destabilizzante sugli equilibri politici è destabilizzante nei confronti del sindacato
Il quale viene delegittimato a far parte di un processo di partecipazione alle decisioni di politica economica e viene delegittimato a disporre di quello che è l'oggetto primario
Della sua forza contrattuale e cioè a disporre del salario
E sarebbe anche destabilizzante e con questo mi avvio rapidamente alla conclusione per un altro aspetto
Che interromperebbe un processo di chiarificazione che noi riteniamo necessario perché opererebbe comunque era il proprio sedativo nei confronti del partito comunista
Un partito comunista che noi non rinunciamo a ritenere valido per la sinistra
Macché in caso di esito positivo per del referendum si arresterebbe per lungo periodo a metà guado mentre quelle forze riformiste che operano all'interno di esso sarebbero e non credo temporaneamente sarebbero emarginate in una posizione subalterna
Nei confronti dell'ala movimentista e settaria che acquisterebbe una piena rilegittimazione dalla vittoria referendaria
Queste sono ragioni mi sembra compagni che dovrebbero e potrebbero far leva sulla decisione degli elettori
Si è detto e si è lamentato anche in varie sedi il fatto che il generoso tentativo compiuto dal ministro del lavoro
Di evitare il referendum attraverso un accordo non abbia ricevuto una sufficiente collaborazione da parte della Confindustria
Bene
Io a dire la verità
Da quindi da da una settimana il fatto che da una settimana siamo impegnati ad una battaglia in sostanza su due fronti
Siamo impegnati ad una battaglia che si avvale anche a denunciare l'oltranzismo di una parte della Confindustria ecco questo fatto non mi disturba affatto e credo che non dovrebbe disturbare nessun socialista
Da nessuna parte sta scritto che un partito socialista moderno e modernizzato deve necessariamente convergere con la parte più oltranzista del mondo industria
Si è prodotta una spaccatura è una spaccatura che appartiene alla nostra natura di oggi così come appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione
Il socialismo riformista ha sempre avuto come referente i lavoratori
Oggi il mondo del lavoro e profondamente lacerato
Ma sono convinto Company che alla fin dei conti quella parte del mondo del lavoro che ha capito le nostre ragioni a maggior ragione capirà anche le ragioni del no e sarà disponibile a votare tre volte no
Compagno ritiene
Cari compagni
L'evoluzione dei rapporti interni al movimento sindacale sarà profondamente influenzata dal risultato del referendum
Una vittoria del sì produrrà più pesanti divisioni nella CGIL e tra CGIL CISL UIL
Il rigidi era le posizioni di tutti non è vero ciò che affermano i comunisti e cioè che la vittoria del sì favorirà i lavoratori e quindi la ripresa del negoziato
è vero il contrario perché appunto la divisione sarà più profonda e più aspra e quindi più debole impotente il movimento sindacale
Nel corso delle trattative abbiamo visto in alcuni pochi dirigenti sindacali comunisti della CGIL alcune parziali disponibilità alla trattativa e tuttavia con grande prudenza e comunque vincolata dei tempi
Per loro diretto riconoscimento di questi pochi comunisti e con i limiti che questa disponibilità aveva per loro diretto riconoscimento dicevo questa disponibilità era il frutto dalla sconfitta elettorale del Partito comunista il dodici maggio
Prima delle elezioni e prima della sconfitta i comunisti non avevano dalla loro base nessun mandato alla trattativa nessun spazio se vincessero i sì la situazione si ripeterebbe pari pari tornerebbero a prevalere la logica dello scontro la logica cretina dello zoccolo duro la logica suicida che nega le ragioni del sindacato del suo essere prima di tutto e soprattutto già oggetto di contrattazione
Ma ben più gravi sarebbero poi le conseguenze sul movimento sindacale sulla sua indispensabile e urgente detti sita di rinnovamento
Siamo arrivati a questa situazione
Dopo aver per anni negato la necessità di riformare la scala mobile siamo al bivio che la scala mobile rischia di non esserci più
Dopo avere per anni insistito sul vincolo rispetto alla riforma del mercato del lavoro di eliminare la chiamata numerica siamo di fronte al dato che gli avviati al lavoro per chiamate numerica sono sì e no il due tre per cento del totale dei lavoratori
Che vengono inseriti nei luoghi di lavoro
Siamo al punto in cui la rifiuto della riforma dello stato sociale può comportare per iniziativa degli avversari la sua eliminazione con la sua profonda trasformazione in senso negativo
Tutto questo è frutto di errori gravissimi durati anni Errori in per i quali la crisi non era reale la crisi dalla grande impresa non era oggettiva ma era esclusivamente il frutto della congiura ed è la cattiveria dei padroni
All'analisi per anni sia sostituite l'ingiuria o l'invettiva
Noi oggi ci battiamo per il no
Perché tutte riteniamo che sia necessario indispensabile tenere aperti i canali e le possibilità e le necessità del rinnovamento del movimento sindacale italiano pena la sua divisione la sua scomparsa come al agente fondamentale dalla Società italiana della sua trasformazione
Per noi oggi la vittoria del no significa appunto fondamentalmente questo significa impedire un arretramento un arretramento che passa nella divisione nell'impotenza
Per noi il rinnovamento significa appunto allora possibilità di praticare la gli spazi per cambiare le politiche per cambiare le strategie per cambiare le regole interne del movimento sindacale
Credo che non sarà più possibile comunque e comunque vadano le cose
Che nella nostra organizzazione nella CGIL per dire no a un accordo bastano sette segretari comunisti per dire sì bisogna consultare milioni di miliardi di milioni di lavoratori
Siamo di fronte a un dato
Siamo di fronte al rifiuto di un'ipotesi di trattativa
Per la quale basterebbe soltanto un calcolo semplice il solo ripristino nella scala mobile riformata dei decimali rende di più ai lavoratori che non il ripristino dei quattro punti eppure siamo in presenza di un arroccamento e di un pronunciamento per il sì
Per queste ragioni per ragioni che riguardano lo sviluppo del movimento sindacale del suo rinnovamento come condizione dall'Unità noi ci battiamo in questi giorni in queste settimane per il no perché ripeto siamo convinti che il sì ridurrebbe gli spazi creerebbe arroccamenti nuove divisioni mentre al contrario battersi e far vincere Dino significa tenere aperti spazi la prospettiva del rinnovamento del movimento sindacale
Il rinnovamento come condizione dalla sua unità o di una nuova unità senza di questo non soltanto il movimento sindacale ma tutte le forze del progresso avrebbero a soffrire da un movimento sindacale diviso e impotente incapace di fare il proprio mestiere avrebbero da soffrire
E non avrebbero la forza sociale sufficiente
Per portare per creare le condizioni di una trasformazione di un rinnovamento del nostro Paese e quindi per noi una battaglia decisiva per la quale chiediamo il contributo il concorso del tutto il partito ci stiamo impegnando chiediamo l'impegno di tutti
L'appello per il no firmato dagli intellettuali
Esteso
Da Ezio Tarantelli aveva Ida
Aveva ed ha il compito
Di convincere dispiegare i motivi per cui questo referendum andava evitato prima ed ora va combattuto con il no
Io credo che sia un impegno di tutti non solo degli intellettuali in questi ultimi giorni di campagna
Sforzarci
Di svolge argomenti razionali e convincenti
Perché i pericoli sono l'avviso disinformazione
E l'incertezza di molti
E
Mi dispiace sottolinearlo
Nel dibattito di questi ultimi giorni
Gli argomenti strumentali
Si moltiplicano non solo
Dai sostenitori politici del sì ma anche
Da molti intellettuali firmatari degli appelli per il sì
Credo che invece debba essere uno sforzo di tutti come è già stato detto di portare il massimo di razionalità
In questo dibattito perché la posta in gioco va be'inoltre lo stesso appuntamento di questi giorni
Mi ha colpito
Tra gli argomenti dell'unità avanzati dall'Unità in questi giorni e firmati e sottoscritti da intellettuali
Un argomento cui ha fatto riferimento anche giugno
Che la nostra campagna la campagna del rinnovo sarà ebbe una campagna negativa
Certo noi stiamo mettendo in luce gli effetti negativi
Di una vittoria dei sì
Già se n'è parlato molto anche qui
Degli effetti negativi sull'economia io voglio solo fare una sottolineatura degli aspetti negativi
Sul sindacato
Già se ne stanno vedendo
Alcuni di grandi l'imbarbarimento
Delle degli argomenti all'interno del sindacato e tra i lavoratori
Credo che dovremmo riprendere presto
Il discorso
Sul sindacato su cosa si può ricostruire una volta che caduta la prospettiva dell'unità organica anche la unità di azione e messa in pericolo
Ma gli argomenti per il no non sono argomenti negativi deve essere
Un effetto che andrebbe analizzato psicanaliticamente questo che fa vere
Ai comunisti stipato in cui a noi
Atteggiamenti negativi realtà
Voglio sottolineare
Con forza
Che
La nostra battaglia
Una battaglia propositiva in quanto mira a indirizzare a indicare anche per il futuro
L'unico modo
Che noi conosciamo di una governo
Consensuale dell'economia delle relazioni industriali che il Governo tramite la concertazione tra le parti quello che si è faticosamente ma proficuamente sviluppato in questi ultimi anni
Ed è un metodo che ha una sola alternativa se guardiamo nella nelle vicende dei paesi
A noi vicini
Ha come unica alternativa
Il monetario Isma'
L'intervento neoliberista
La distruzione del sindacato e della contrattazione
Quindi non è una questione di drammatizzare
La drammaticità dei questo confronto e mi fa
In gioco se l'Italia può continuare a essere governata con il consenso se l'economia e le relazioni industriali italiane possono essere governate col consenso stesso senza il ricatto permanente e la scura la scure del referendum
E solo voglio sottolineare a riprova di questo come non è un caso che questo referendum sia senza riscontro Inc Paesi
Avanzati che hanno sperimentato relazioni industriali i governi dell'economia efficaci
Un simbolo dei referendum promosso da un grande partito conto un accordo largamente consentito su un oggetto come la squadra mobile è una vero e proprio mostro che non si riscontra nella prassi inesperienza di nessun Paese avanzato
Non solo è sbagliato il metodo referendario applicato a questi tipi di accordi ma è e sbaglia è sbagliato l'oggetto sorprende come lama abbia il coraggio di dire alla televisione
Che l'Italia è l'unico Paese che fa la politica degli dei redditi tagliando la scala mobile
è vero esattamente il contrario
L'Italia è l'unico Paese che ha un sistema di scala mobile come questo che tutti dichiaro inadatto che tutti dicono di voglio di diritti doveri formare e che invece sia non si riesce a Schio dare da anni coglie spetti distorsivi che abbiamo visto sulla contrattazione e sulla valutazione
Della professionalità delle novità nel mondo del lavoro
Io credo che il Partito Comunista Italiano
Affrontando usando questo strumento nelle relazioni industriali
Dimostra una particolarità nefasta
Si è parlato spesso di sindrome francese ma faccio notare che neppure in Francia
Sì è arrivato a cui
Nei mesi scorsi
Anche in Francia
Ci sono stati i dibattiti intensi tentativi di accordo dissociazione della sindacato comunista del Partito comunista francese ma non si è arrivati a un uso così abnorme di uno strumento che sarebbe ed è di democrazia diretta generalizzata su una questione sindacale decisa Bracco
Il sin qui questo referendum non è solo un'anomalia nel panorama comparato sindacale ma è un'anomalia anche nel panorama istituzionale e politico
Anche qui nessuno dei Paesi che hanno per da più tempo di noi
Sperimentato l'uso dell'istituto referendario hanno mai
Usato questo istituto
Che è un istituto universalistico e chiama i cittadini a scelte generali
Per scelte di parte di parte
Sia nel senso degli interessi che artificiosamente sono sollevati
Di parte dal punto di vista del partito che utilizza
Uno strumento generale come referendum per affermare non solo un proprio ruolo ma il proprio potere di veto in materia sindacale
E concludo
Ribadendo
L'importanza non contingente
Di di questa battaglia
Perché
L'esito di questa battaglia influirà
Molto
Sui rapporti sindacali economici italiani
Si tratta
Votando no
Dimostrare all'Europa
E
Al mondo sviluppato democratico che l'Italia non è un Paese anomalo
Che è possibile governare l'Italia con politiche dei redditi concertate
Con equilibrio
E che
Questa strada
E l'unica strada
Difficile ma positiva alle alternative facili del liberismo più o meno selvagge
Dobbiamo vincere questa battaglia perché se non si vince questa battaglia
Come si è detto nessuno contrasterà più sotto la scure del referendum al massimo si farà dell'ordinaria amministrazione e con l'ordinaria amministrazione nell'economia e dei rapporti di lavoro non si svita non si vince accerto la grande sfida
Tecnologica dello sviluppo che
Ci sta davanti
Se il dodici maggio è stata una scelta una decisione dell'elettorato per la governabilità del Paese
Il nove giugno e il dieci giugno devono essere il giorno in cui si sceglie si vota no per la governabilità delle relazioni industriali quindi dell'economia e quindi del Paese di nuovo grazie
A pochi giorni dal referendum gli argomenti adottati dai promotori prendono sempre più chiaro che la rottura delle trattative malgrado la possibilità di un equilibrato accordo
Era inevitabile delle pregiudiziali politiche che il Partito Comunista ancora una volta calato sulla CGIL
Che nonostante la generosa lotta dei compagni socialisti appare fatalmente sempre più come un sindacato in libertà vigilata
Ad un appuntamento nel quale era facile prevedere che sarebbero prevalsi gli elementi di propaganda
Non mancano le falsificazioni le semplificazioni più rozze contraddittorie
Gli appelli di gruppi di intellettuali più o meno autorevoli ispirati a generici valori di giustizia ma assolutamente incapaci di entrare nel merito della questione
E di produrre una onesta analisi senta atteggiamenti manichei
Ma è ancora più stridente il contrasto tra la perentorietà della richiesta di restituzione dei quattro punti a chi già ottenuto la difesa del proprio potere d'acquisto
E il carattere generico tradizionale protestatari io con cui vengono proposti gli obiettivi di occupazione di sviluppo per i giovani per il Mezzogiorno e le falsificazioni pure e semplici per i pensionati
Nell'attuale realtà nel governo di coalizione direzione socialista oggettivamente convivono aree d'ispirazione di orientamento differente
Non è un caso che esistano e si siano manifestate all'interno dalla maggioranza pendente apertamente ostile alle politiche sindacali
E ciò che meraviglia il fatto che anziché utilizzare il potenziale di lotta del movimento sindacale
In direzione degli obiettivi di occupazione e di sviluppo per indebolire le forze moderate presenti nella maggioranza di governo il PC rivolga i propri strali nei confronti dei socialisti e della presidenza socialista
Ma i compagni comunisti dicono che il problema non sta nelle poche lire di differenza tra le ultime proposte
Che c'è ben altro
E infatti essi non si prefiggevano di determinare un nuovo assetto della scala mobile equo e compatibile con i rinnovi dei contratti nazionali e di quelli integrativi
Per la difesa dei valori della professionalità e della responsabilità in rapporto con i tetti programmati di inflazione
Ma l'affermazione del principio formale dell'impiego dei quattro punti
Vale a dire la sconfessione dell'accordo del quattordici febbraio l'umiliazione di tutto il resto del mondo politico imprenditoriale privato e pubblico e sindacale chi l'aveva sottoscritto
E al fondo la solenne conferma del principio consociativo secondo cui il sindacato non può decidere se non in sintonia con il Partito comunista
In poche parole
Non si governa e non si legifera in materia sociale senza il PC
Quando ciò accade il PC delegittima la CGIL e rende impraticabile l'accordo unitario con l'effetto ultimo di sterilizzare l'intero sindacato questo meccanismo è saltato
Ed ha prodotto un vulnus che non è lesione di una discutibile costituzione di fatto ma semplice evoluzione più o meno apprezzata del quadro politico
Il nostro appello per il no e dunque non solo motivato dalle gravi conseguenze negative dalla vittoria del sì sul piano economico sociale e politico ma prima di tutto è la riconferma di una strategia coerente
Ma mi pare di sì produrrebbe danni gravi da una
Più dei quattro punti alla bistecca della scala mobile al blocco dalla contrattazione e quindi all'impossibilità di dare una risposta è un riconoscimento ai valori della professionalità e della responsabilità
Alla ripresa dell'inflazione alla cancellazione dei benefici l'uso avori al peggioramento delle condizioni di vita delle fasce più deboli come quella dei pensionati e dei disoccupati a cui i referendum non dà nulla
A perdita o al ritardo dei benefici fiscali connessi all'accordo che sono ben più consistente dei quattro punti
Alla revisione del possibile possibile del meccanismo delle quote canoe e infine all'indebolimento dell'azione riformatrice ed è la politica e l'occupazione da parte del governo per l'oggettivo rafforzamento delle aree moderate della maggioranza
In ogni caso questa vicenda sarà comunque dannosa per i promotori e non è solo una questione di immagine per quanto sgradevole sia uno schieramento del sì che vede affiancati Natta Almirante Capanna il referendum e già una sconfitta per i promotori perché è ben lungi dall'essere una prova d'appello del dodici maggio
Offusca in modo grave e forse irrimediabile l'immagine del PC come partito di governo centrale o locale che sia la riduce a livello della bassa propaganda di partito
Relegato ad una sterile opposizione e mi viene in mente il disprezzo con cui Berlinguer al congresso di Palermo non parlo dei tombeur de ministero
Degli affossatore di governi che il Partito comunista non riteneva vere come riferimento e come immagine
Ma in realtà il Partito comunista oggi costruisce non il proprio futuro ma soltanto l'isolamento e il declino gli effetti sul movimento sindacale sono sotto gli occhi di tutti
Non solo siamo ormai lontanissimi da unità organica
Ma è stata infranta la stessa unità d'azione
Non soltanto
Il referendum offriva al padronato un'ulteriore occasione non c'è l'atto di proporre una prospettiva di più moderni avanzate relazioni industriali ma per affermare la inutilità della contrattazione e del confronto col sindacato
Abbiamo letto al compagno nata quando ancora era possibile pensare a una intesa pietra organizzazioni sindacali sapevano come entravano nel tour del referendum ma non sapevano come ne sarebbero uscite la verità è come giustamente hanno affermato i compagni socialisti della CGIL
Che è stata colpita in termini probabilmente irreparabili la natura unitaria della CGIL
Piera costituita non tanto dal Polo dal pluralismo localizzativo ma dalla capacità di mediare due posizioni politiche tanto diverse quanto radicate tra i lavoratori
La posizione comune dei lavoratori e dei sindacalisti socialisti dello guida la CGIL a tanto più una sonda essere quanto più l'opinione pubblica nel paese dei luoghi di lavoro
Riceve nettamente senza appello l'immagine di una CGIL commissariata da un partito comunista che intende far valere le ragioni dei numeri più che gli argomenti della ragione
Ma deve essere anche chiaro che questo referendum non è il solo una disputa tra organizzazioni sindacali
Mette in discussione un pilastro della politica economica del governo e quindi la sua stabilità il PSI tutto il PSI Ricuperati d'ogni ritardo deve sentirsi impegnato e mobilitarsi a difendere la strategia che nell'ottantaquattro fu costruita attorno alla presidenza socialista e che tuttora valida ha dato risultati positivi
In queste ore decisive i compagni socialisti del sindacato stanno facendo il loro dovere
Non dimentichiamoci però che il mondo del lavoro dipendente e solo una parte del Paese
Il partito in quanto tale e tutte le forze politiche della maggioranza devono essere impegnate proprio per raggiungere l'intero elettorato sarebbe non solo curioso ma politicamente da considerare alla stregua di una imboscata
L'esistenza di forme più o meno palesi di disimpegno di alcuni partiti di governo dopo che magari gli stessi si sono opposti con fierezza alla linea dell'astensione per disinnescare la mina del referendum in ogni caso solo con la vittoria dei no
Sarà possibile riprendere dopo i nove giugno la trattativa e concluderla in termini di equilibrio e di coerenza nell'interesse dei lavoratori del Paese isolando tutte quelle forze a partire dalla Confindustria che perseguono i fatti la divisione la sconfitta di tutto il movimento sindacale
C'è un versante al femminile del referendum ha voluto dei comunisti per impedire all'unico governo che ha avuto la volontà e il coraggio ad iniziare l'inversione di tendenza in un Paese che stava affondando nei debiti e che deteneva il primato del più alto tasso di inflazione dell'Occidente sviluppato di portare avanti una politica di risanamento delle cose dell'economia di sviluppo di rilancio dell'occupazione
Quando il segretario del Partito socialista italiano Bettino Craxi Craxi divenne il Presidente del Consiglio il primo presidente del Consiglio socialista in Italy le compagne comunisti iniziarono una scatenata campagna diffamatoria dicendo che questo governo avrebbe rimandato le donne a casa
Oggi le loro affermazioni solo smentite dalla realtà dei fatti è proprio da un convegno organizzato dalle parlamentari comuniste che traggo questi dati
L'occupazione femminile in Italia è aumentata percentualmente più di quella maschile è aumentata l'offerta esplicita di lavoro da parte delle donne
Oggi le giovani donne con i giovani uomini hanno lo stesso progetto di vita un lavoro una carriera che sia compatibile con gli affetti familiari
Quando in Italia si parla disoccupazione si citano dati e cifre si usano termini inesatti
Non si tratta di persone che hanno perso l'occupazioni ma di giovani in cerca di prima occupazione e allora per questo governo per la politica di questo governo stava dando una risposta
Le scelte di politica economica di questo governo non hanno penalizzato le donne
Invece al contrario la vittoria dei sì metterebbe in discussione questi risultati chiuderebbe la porta in faccia alle attese delle giovani donne nel nostro Paese c'è di più
La crescita dell'occupazione femminile è legata allo sviluppo del terziario vale a dire l'accresciuta presenza delle donne nel pubblico impiego
La vittoria detti distruggerebbe le possibilità di una riapertura degli spazi occupazionali in questo settore previste programmata nel piano decennale dell'occupazione nel disegno di legge del ministro della Funzione pubblica
Non basta meno della metà del lavoro femminile lavoro dipendente le donne sono largamente presenti dell'azienda agricola nell'artigianato nel commercio delle libere professioni
In quanto lavoratrice autonoma né queste donne dalla vittoria del sì riceverebbero gravi ed inconfutabili danni in aumento delle locazioni la ripresa dell'inflazione potrebbero costringe e a chiudere l'esercizio a perdere il lavoro e il reddito non basta i dati dell'Istat mostrano la crescita numerica in Italia della famiglia composta di una sola persona
Non si tratta come negli altri Paesi di giovani donne ed uomini che escono dalla famiglie vanno a vivere soli si tratta ma di che si tratta di quello che resta di una famiglia si tratta di una famiglia composta di una donna sola pensionata
Non era
Questo governo a queste donne ha dato quello che aveva promesso il Partito socialista italiano nella campagna elettorale dell'ottantatré
Ha dato il blocco dell'equo canone ha dato all'aumento della pensione
Per queste donne che nella gran parte dei casi vivono in case che non sono di loro proprietà la vittoria dei finti
Potrebbe significare la tragedia l'aumento dei canoni di locazione la riduzione del potere d'acquisto delle loro pensioni potrebbe significare la fame
No
Ci sono le casalinghe dieci milioni di donne in Italia che non sono percettrici di reddito sebbene produca me il trenta per cento del prodotto interno lordo
E cioè che lavorano con un orario di lavoro che è il più lungo di tutti gli altri orari di lavoro
Se vincessero i sì e se dunque il salario
Del loro ottoni urgente dell'unico percettore di reddito perdesse
Potere d'acquisto
Per le casalinghe
Significherebbe una ditta più dura
Significherebbe essere costretta maggiori sacrifici a maggiori rinunce
La vittoria dei sì dunque avrebbe un solo significato per le donne essere rimandate a casa
Vedere ha cresciuto i propri sacrifici vedere ridotte le proprie speranze
Vedere con disperazione guardare con disperazione al futuro dei loro figli è partendo da queste riflessioni che le donne dei partiti
Di questa maggioranza di governo
Hanno insieme steso emesso pubblicò un appello agli elettori e soprattutto alle lettrici perché difendano con il no i loro interessi
Questo appello già reso pubblico alle agenzie di stampa sarà poi pubblicato a cura degli uffici stampa e propaganda dei partiti l'otto marzo in pagine nazionali suona così
Le donne e si riconoscono i cinque partiti al governo rivolgono un appello a tutte le elettrici e gli elettori perché votino no al referendum del nove giugno per contenere l'inflazione e quindi l'aumento del costo della vita
In solidarietà con i giovani disoccupati i pensionati le casalinghe le famiglie monoreddito a basso reddito perché tutte le energie economiche siano finalizzate a combattere la disoccupazione
Garantire condizioni di stabilità
Al governo del paese indispensabile alla ripresa dello sviluppo economico e sociali dal canto nostro
Noi socialiste abbiamo come tutte le donne degli altri partiti di governo preso l'impegno di pubblicizzare questo appello in ogni sede in ogni città d'Italia e abbiamo dal canto nostro votato
Un altro ordine del giorno un'altra appello
E suona così votiamo no
Casalinghe giovani disoccupati pensionati coltivatori artigiani commercianti liberi professionisti imprenditori inquilini consumatori risparmiatori votiamo no
Perché votare no significa continuare a ridurre l'inflazione mantenere il potere d'acquisto dei salari favorire il processo di risanamento economico già avviato finalizzare all'occupazione e agli investimenti dei risorse finanziarie proseguire nella politica di giustizia fiscale garantire i pensionati
Difendere le famiglie dall'aumento dell'epoca non è mantenere il blocco dei prezzi amministrati tutelare i consumatori
Le donne voteranno no
Generale
E convocata
Compagne e compagni
L'occasione di questo incontro
Mi consente di rinnovare innanzitutto la soddisfazione per i risultati delle elezioni amministrative
Buoni anche se inferiori
Alle attese nelle regionali e nelle provinciali
Migliori nelle comunali
Ma le attese sono sempre come sappiamo un po'abrogate
I desideri prevalgono sulle reali possibilità
Sta di fatto che il partito socialista e il solo partito che mette a segno un netto miglioramento rispetto alle tre precedenti tornate elettorali
Bisogna risalire molto indietro nel tempo per ritrovare risultati di analoga portata
La prova era difficile
Ed è stata vinta
Il Psi perciò avanza e vincere
Sì conferma
Come una forza essenziale e determinante per gli equilibri politici del Paese
Essenziale e determinante tanto al centro quanto nella periferia
Di fatto raggiunge e supera in termini reali nell'insieme dell'elettorato il traguardo dei cinque milioni
Di voti
L'attuale maggioranza nel suo insieme
Preoccupata dalla restringersi nel voto europeo
Dell'area dei suoi consensi vede fu Granta questa preoccupazione con un balzo in avanti complessivo di più di quattro punti anche se di questa ripresa non hanno bene ci beneficiato e ce ne dispiace tutti i partiti della coalizione
Il Partito Comunista ha lanciato parole d'ordine sbagliate
Ha fatto calcoli sbagliati
Ha raccolto i frutti di una politica sbagliata
Il voto dello scorso anno che molti avevano osservato come molti avevano osservato era un voto anomalo
La tendenza di fondo e invece piuttosto rivolta all'in giù
Di risultati elettorali amministrativi
Hanno alzato il velo su di una realtà di crisi
Che non si risolve a colpi di zoccolo Eccher ripropone semmai al Partito Comunista
In modo chiaro ed impegnativo
Il problema di una sua revisione di fondo
Sempre promessa ma mai interamente attuata
E di una revisione di linea politica che ne rappresenta la premessa più diretta
E più concreta
Due anni di muro contro muro
Di esasperazioni polemiche
Di faziosità politiche
Di cui hanno fatto le spese soprattutto i socialisti
Hanno mostrato tutta la loro sterilità
La loro inconcludenza sfociano in una situazione di debolezza totalmente priva di prospettive
Un cambiamento si imponeva essi impone e l'occasione per avviarlo era a portata di mano
E consisteva nella rinuncia ad un assurdo referendum figlio diretto appunto della politica del muro contro un muro
L'occasione non è stata colta e siamo così ad un nuovo scontro che poteva e che doveva essere evitato
Il Partito comunista si trova condurre solo questa equivoca battaglia solo contro tutte le forze democratiche
Accompagnato un male accompagnato
Dal convergente e sprezzante consenso del movimento sociale italiano
Un movimento sociale italiano che nella prova elettorale amministrativa
E rimasto a bocca asciutta
Non ha fatto un boccone dei malumori delle presunte vittime
Del decreto fiscale e che ha però subito colto il carattere corporativo e dirompente
Dell'iniziativa referendaria a sostegno della quale
Benché di impronta comunista sospinge gli elettori della destra più radicale che esso rappresenta
La richiesta referendaria che ci troviamo di fronte manca di qualsiasi base e di qualsiasi fondamento
Essa avrebbe dovuto essere dichiarata incostituzionale
E chi doveva farlo e non lo ha fatto ha commesso un clamoroso errore giuridico e sia assunto una grave responsabilità
Chi
Sin dall'inizio
Ha affermato questo con chiarezza e compra anche Enza è stato subito accusato di lesa maestà
Quando la lesione era semmai è quella che l'ammissione di un simile a referendum portava allo Stato al Parlamento alla generalità dei cittadini
L'attacco che viene portato attraverso il referendum al governo alla maggioranza
Alla politica economica ai vasti settori sociali e sindacali che ne hanno condiviso le finalità e le responsabilità si compendia mi pare di capire in due parole d'ordine lanciate dal Partito comunista e che sono una meno convincente dell'altra
Una dice non si governa con l'accetta
L'altra abbiamo già dato
Nessuno è mai ricorso a metodi autoritari
Nessuno ha mai imposto alcunché
Che non fosse sorretto da un largo consenso di forze sociali e di forze parlamentari
Tutti sanno che fu richiesta che fu su richiesta delle parti sott'sociali
Con l'eccezione della corrente sindacale comunista vincolata da una rigida posizione del partito di tutto preoccupato meno che dell'autonomia e dell'unità del sindacato
Dopo la stipula tra loro e con il governo di un complesso di intense
Che fu adottato un decreto legge destinato a far valere queste intese nei confronti di tutti
Respingere questa richiesta che veniva dalle parti sociali sarebbe equivalso a riconoscerle al Partito comunista in primo luogo una sorta di inammissibile è ingiustificabile diritto divento
Tutti sanno che il Parlamento della Repubblica nella sua sovranità diede mia ribadisce su questo punto la sua fiducia al governo e superando l'ostruzionismo dell'opposizione convertito in legge il decreto
Ciò che si tentò piuttosto di mettere in forse fu allora all'autorevolezza
E la rappresentatività di larghe intese sociale
L'iniziativa del governo
La sovranità del Parlamento lo stesso fondamentale principio della democrazia che posto ora il Governo della maggioranza
è tutto questo che oggi si vuole rimettere in discussione
Con una battaglia
Che se per avventura
E per il concorso di fattori congiunturali fosse vinta sarebbe destinata a sfociare in una guerra
Tutti ricordano cosa toccò allora
Al malcapitato governo
Al malcapitato Presidente del Consiglio
Ai malcapitati alleati politici e alleati del momento
Fu organizzata una campagna impressionante per le sue manifestazioni i suoi toni la sua aggressività polemica
Una grande esagerazione compagni ed una grande mistificazione
Non si è sito a provocare aspre divisioni nel mondo del lavoro
Quasi che una parte tanto importante tanto rappresentativa ed anche tanto combattiva del movimento sindacale si trovasse associata ad una politica di reazione padronale e di autoritarismo governativo
In danno degli interessi dei lavoratori
L'attacco al governo si fondava sulla ingiusta accusa di aver voluto operare un taglio dei salari
Realizzando un'operazione anti operaia di avere inferto un colpo i redditi da lavoro attraverso uno scippo come volgarmente si disse alle buste paga
Insomma un'operazione che derivava da una corrente coerente impostazione di una politica dei redditi attuata nell'ambito di una più complessa manovra anti inflazionistica
Veniva presentata come un salasso operato su alcuni a beneficio di altri e come tale condannato per il suo carattere antisociale
La realtà come sappiamo
Fortunatamente
Si è incaricata di diradare tutto questo fumo polemico
E inquinante
Nel corso dell'ottantaquattro come tutti sanno e come hanno ricordato i compagni che sono intervenuti
La manovra in tante inflazionistiche è stata coronata da successo anche come effetto dei provvedimenti adottati decreto sulla scala mobile compreso
Le tendenze inflattive negative
Che tenevano il campo da molto tempo sono state rovesciate
L'inflazione ridotta sensibilmente e a fine d'anno tornata finalmente ad una cifra
Il beneficio che si è riversato sui salari ma anche sui risparmi sui redditi in generale sulle capacità competitive del nostro sistema produttivo
Netto e non difficile da calcolare
Il potere d'acquisto dei salari è stato difeso efficacemente e consolidato
A conti fatti non una lira reale è stata sottratta alle buste paga
Questo è un dato incontrovertibile e neppure in definitiva più contestato da nessuno
Rimane in piedi la contestazione politica
E l'oggetto della contesa e essenzialmente una rivendicazione politica
L'abbiamo già dato e perciò privo di fondamento
Anche se non dobbiamo stancarci da sottolineare tutto il danno economico che una tale rivendicazione sia accolta destinata a provocare
Di danni del resto questa iniziativa referendaria del Partito comunista
Con il bagaglio di polemiche e di divisioni che ha trascinato con sé ne ha già provocato in molti non solo nell'anno in cui la politica economica del governo aiutava la riduzione dell'inflazione e sospinge Eva
La vita economica verso la ripresa
Che sempre nel mille novecentottantaquattro è stata la più alta registrata sì tra tutti i Paesi dell'Europa comunitaria ed extra comunitaria
Si è tentato di creare un clima di esasperata conflittualità politica e sociale
Di contrasto aspro in tutte le sedi di lotta politica e parlamentare
Senza peraltro riuscire ad interrompere un corso positivo e collaborativo
Che ha avuto la sua più eloquente espressione nella più bassa conflittualità in termini di ore di sciopero degli ultimi venti anni
Ma nella fase più delicate e più difficile della vita economica
Si sono introdotti fattori di incertezza che hanno certamente intralciato e che intralciano il cammino della ripresa
Quando nell'interesse di tutti
Nel mondo del lavoro e della produzione
Più alta era la necessità dell'intesa
E più significativo il momento della convergenza e della collaborazione sociale
Ebbene allora si è invece voluto mantenere aperto un motivo di scontro che è inutile dannoso ed in ogni senso
Controproducente
Il mancato accordo globale tra le parti sociali a sostegno di una fase di ripresa ancora troppo fragile
Per riverberare i suoi benefici effetti in molte direzioni ma soprattutto nella direzione più importante ed urgente cioè quello della creazione di nuovi posti di lavoro
Rappresenta il senza alcun dubbio uno degli elementi più negativi
Dell'anno in corso
Non si può dire che la Confindustria non ci abbia messo la sua parte
Con resistenze e irrigidimenti di retroguardia che hanno reso più difficile comunque il ritardato la definizione di una positiva prospettiva negoziale
Ma non c'è dubbio che la linea collegata alla realizzazione del referendum porta di gran lunga le maggiori responsabilità
Da più parti ho sentito dire
Ed ho letto che nella CGIL
Ai vertici della CGIL
Non poche erano ormai le perplessità e non estranei e la volontà di rimuovere quello che appariva come un ostacolo al ristabilimento di rapporti sindacali unitari che rispetto ad un impegno più concreto e risolutivo per la difesa degli interessi
Degli occupati e dei disoccupati
Ma a poco serve pensare non dire
Oppure direi non fare
Oppure peggio ancora accettare di dipingere una realtà diversa da quella che pur essendone perfettamente consapevoli tutti sanno che il beneficio di poche migliaia di lire mensili che deriverebbe per pochi mesi a seguito di un sì al referendum comunista
Sarebbe vanificato da un insieme di contraccolpi negativi destinati ad aggravare i problemi e non ad alleviarne la portata
Solo il rischio di una ripresa
Dell'inflazione
è di per sé tale da far mettere in conto
Danni diffusi non solo per i lavoratori dipendenti ma per gli altri lavoratori autonomi per i pensionati e per tutti gli altri cittadini
Dal punto di vista economico generale noi sappiamo che il momento è particolarmente delicato
Occorre ristabilire un clima di maggiori certezze
Punti di riferimento più chiare
Nuove intese di collaborazione per fronteggiare le difficoltà che sono in aumento sul piano interno e sul piano internazionale
Ci sono fattori negativi che debbono essere rimossi
La lotta all'inflazione ristagna mentre troverebbe progredire
Con successo
La ripresa non è interrotta ma la ripresa di cui abbiamo bisogno deve essere più robusta e deve potersi consolidare diffonde
Senza riprese senza sviluppo
La lotta alla disoccupazione che già così difficile così complessa
Non farà in concreto i passi decisivi in avanti che invece sono necessari per correggere uno squilibrio ed una ingiustizia che si fanno sempre più insopportabili e inaccettabili
La posta in gioco domenica e alta
Ed è una posta politica di primo piano
Il governo è trascinato verso questa prova impropria e in un certo senso illegittima e tuttavia vi è trascinato
Allo stato delle cose ancora
A quest'ora di stamane diviene persino negata la possibilità di esporre le sue ragioni e cittadini utilizzando appositi spazi della televisione di Stato
Sino a quest'ora di stamane al presidente del Consiglio viene negata la possibilità di difendere
Di fronte agli elettori attraverso i canali della televisione pubblica il proprio operato e dunque credito che porta per prima la sua firma aggiungendo così assurdità ad assurdità
Io guardo alle vicende della vita democratica
Anche quando si presentano in forma anomala
Con lenti democratiche
Non sono perciò portato a drammatizzare fatti avvenimenti e circostanza
Che tuttavia mi dispiace per il minimizza tori
Ma il rilievo politico della prova referendaria è in atto non può essere cancellato da nessuno
DGTVì di parole
E i giri di valzer
Cui di tanto in tanto si assiste non bastano a cambiare la realtà politica delle cose
Il referendum comunista non è un ricorso amministrativo
Ciò che è messa in discussione la politica economica del governo la sua politica in generale e quindi il Governo stesso
Io nella mia responsabilità ne sono perfettamente consapevole
E vorrei che tutti lo fossero allo stesso modo
Mi auguro che ne siano consapevoli le elettrici e gli elettori di domenica
Ancora una volta hanno nelle loro mani un voto politico
Ed è chiamata in causa la loro responsabilità politica generale
So bene che questo voto richiede
Una grande maturità
Una grande responsabilità un grande spirito di solidarietà collettiva
Io ho fiducia che questi valori prevarranno su di una richiesta che è ingannevole demagogica corporativa e profondamente sbagliata
Mi auguro che la maggioranza politica che governa il Paese che ha scelto la via del no
Riesca ad opporre alla richiesta comunista una maggioranza di no
I socialisti che non hanno smesso una divisa di coerenza
Per lo sviluppo economico e il risanamento finanziario
In difesa di chi ha più bisogno di essere difeso
I laboratori e i giovani senza lavoro
E le zone meno sviluppate del Paese
Sono mobilitati a fondo per il no
Ed anch'io non voglio rinunciare allo stile dell'espressione
Chiese chiuso a Pietro Nenni
In un'altra diversa occasione
E cioè siamo per un triplice no
Per ragioni politiche economiche sociali e sindacali no no e no