Sono intervenuti: Mirella Parachini.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Aborto, Partito Radicale, Referendum.
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Siamo ormai a pochi giorni dal voto sul referendum radicale e continuiamo a vedere che la campagna del fronte per i due no continua ad essere basata sulla disinformazione sulla menzogna evidentemente per mancanza di altri argomenti
Analizziamo quindi punto per punto articolo per articolo la legge così come la vogliono mantenere e così come verrebbe invece migliorata con la proposta di referendum radicale
L'articolo uno dice così
Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio
L'interruzione volontaria della gravidanza di cui alla presente legge non è il mezzo per il controllo delle nascite lo Stato le regioni e gli enti locali nell'ambito delle proprie funzioni e competenze
Promuovono e sviluppano i servizi socio sanitari nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato e Fini della limitazione delle nascite
Ecco sull'articolo uno c'è da dire che una legge ordinaria allo scopo di raggiungere risultati concreti e di dare indicazioni operative al cittadino e agli organi dello Stato
Le affermazioni di principio invece sono cose che spettano ad una carta costituzionale ora l'articolo uno è una semplice affermazione di principio
è un'indicazione puramente ideologica da cui non deriva nessuna conseguenza pratica che è il vero scopo che dovrebbe avere una norma di legge né
Veda dei criteri sulla depenalizzazione dell'aborto quali quelli stabiliti dalla Corte Costituzionale nel settantacinque addirittura al secondo comma
Non c'è neanche un'affermazione di principio il secondo comma dice l'interruzione volontaria della gravidanza di cui alla presente legge non è mezzo per il controllo delle nascite queste sono una specie di definizione che dovrebbe stare piuttosto in un vocabolario che non in una legge e che è offensiva per la donna
In realtà l'articolo uno è il frutto dei cedimenti delle forze laiche di sinistra alle pretese di parte cattolica tanto è vero che con il referendum del movimento per la vita questo articolo viene mantenuto tale e quale
Noi invece l'articolo uno lo approviamo passiamo all'articolo due che manteniamo
I consultori familiari istituiti dalla legge ventinove luglio settantacinque numero quattrocentocinque fermo restando quanto stabilito dalla stessa legge assistono la donna in stato di gravidanza informandola sui diritti a lei spettanti in base alla legislazione statale e regionale e sui servizi sociali sanitari e assistenziali concretamente offerti dalle strutture operanti nel territorio
Informandola sulle modalità idonea a ottenere il rispetto delle norme della legislazione sul lavoro a tutela della gestante
Attuando direttamente o proponendo all'ente locale competente o alle strutture sociali operanti nel territorio
Speciali interventi quando la gravidanza o la madre maternità creino problemi per risolvere i quali risultino inadeguati normali interventi di cui alla lettera
Contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza
I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi per i fini previsti dalla legge della collaborazione volontaria Didonè formazioni sociali di base
E di associazioni del volontariato che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita
La
La somministrazione su prescrizione medica nelle strutture sanitarie nei consultori dei mezzi necessari per conseguire le finalità liberamente scelte in ordine alla procreazione responsabile consentita anche ai minori
Questo è l'articolo due che resta completamente nel referendum radicale passiamo all'articolo tre che manteniamo
Viene mantenuto ed è quello che prevede un aumento dello stanziamento alle regioni di cinquanta miliardi annui per l'adempimento dei compiti di questa legge
Per quanto riguarda l'articolo quattro i radicali lo vogliono abrogare l'articolo quattro recita così
Per l'interruzione volontaria della gravidanza entro i primi novanta giorni la donna che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza il parto la maternità
Comporterebbero un serio pericolo per la salute fisica o psichica in relazione al suo stato di salute o alle sue condizioni economiche o sociali con familiari o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito
Si rivolge ad un consultorio pubblico istituito ai sensi dell'articolo due lettera della legge ventinove luglio settantacinque numero quattrocentocinque
Ho una struttura socio sanitaria a ciò
Abilitata dalla Regione o a un medico di sua fiducia
Ecco questo un articolo fondamentale in questa legge perché comune la casistica è uno degli articoli che la rende questa legge particolarmente ambigua e compromissoria ed è per questo che lo vogliamo ampliare noi ci siamo battuti e ci battiamo oggi perché venga sancita la autodeterminazione della donna questo significa che la donna e nessun altro
Può stabilire se portare avanti o no una gravidanza ora con questo articolo non è vero che si permette alla donna di decidere ma lei si dà la possibilità di abortire
Solo se sussistono delle precise condizioni che vengono elencate e che come ci dicevi sono in relazione alla salute i figli allo stato di salute alle condizioni economiche o sociali o familiari o addirittura alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento
Quindi la donna col bottino e solo se esistono queste precise condizioni che sono elencate che comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica
Che vuol dire qui visto che in questo modo ciò che viene tutelato è il bene costituzionale della salute che sicuramente è un bene che va protetto in ogni momento della nostra vita
Ma che non può essere l'unica motivazione alla quale ricondurre il problema dell'interruzione volontaria dalla gravidanza
La donna infatti deve scegliere se abortire o meno non semplicemente in relazione ai pochi rischi di diventare malata
Bensì in base alla propria coscienza una scelta di questo tipo eh soprattutto innanzitutto una scelta di coscienza
In effetti in tutte le situazioni che abbiamo letto previste dalla casistica manca neanche a farlo apposta proprio quella delle convinzioni morali quando invece queste sono obbligati in una scelta di questo tipo
In pratica la donna che vuole abortire solo perché non vuole un figlio in quel momento non lo può fare nove
Noi riteniamo che non esista alcun'altra sede che garantisca più della stessa coscienza della donna la vita che si sceglie di dare così come nisseno nessuna legge può impedire alla coscienza della donna quando la sua volontà ed in non poche aree in quel momento di essere determinanti
Ci si dice che comunque non è questo uno scoglio che le donne devono affrontare per ottenere l'interruzione del della gravidanza con la centonovantaquattro perché tutte le donne in realtà riescono a passare attraverso le maglie di questa casistica
Questa è la solita dinamica ipocrita all'italiana
Il risultato di un cattivo modo di fare le leggi un ennesimo éscamotage con cui si afferma il falso principio che in questa storia è in causa solo la salute e non i diritti doveri di coscienza della donna
L'articolo cinque viene abrogato e dice
Il consultorio e la struttura socio sanitaria oltre a dover garantire i necessari accertamenti medici hanno il compito in ogni caso e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall'incidenza delle condizioni economiche o sociali o familiari
Sulla salute della gestante
Di esaminare con la donna e con il padre del concepito ove la donna lo consenta nel rispetto della dignità e della riservatezza della donna
E della persona indicata come padre del concepito le possibili soluzioni dei problemi proposti
Di aiutarlo a rimuovere le cause che la porterebbero all'interruzione della gravidanza
Di metterle in grado di far valere i suoi diritti di lavoratrici e di madri di promuovere ogni opportuno intervento atto sostenere la donna
Offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto praticamente quest'articolo stabilisce la umiliante trafila la cosiddetta procedura
Che una donna deve seguire quando vuole interrompere la gravidanza
Serviva insomma a stabilire che l'aborto non sarà punito solo se viene ottenuto attraverso questa particolare procedura
Cosa che tra l'altro non esiste per nessun altro intervento sanitario
Quasi che per la donna che ha deciso di interrompere la gravidanza non essendo sufficientemente cosciente e responsabile per compiere una scelta del genere o peggio considerandola una senza immagine capricci ecco un capriccio personale
Ci fosse la necessità obbligata tra l'altro a rifletterci su insieme al medico
L'articolo cinque continua così quando la donna si rivolge al medico di sua fiducia questi compie gli accertamenti sanitari necessari nel rispetto della dignità e della libertà della donna
Valuta con la donna stesse con il padre del concepito ove la donna lo consenta nel rispetto della dignità e della riservatezza della donna e della persona indicata come padre del concepito
Anche sulla base dell'esito degli accertamenti di cui sopra le circostanze che la determinano a chiedere l'interruzione della gravidanza
La informa sui diritti a lei spettanti visto gli interventi di carattere sociale
Cui può fare ricorso nonché sui consultori e le strutture socio sanitarie insomma praticamente si dà un'indicazione imperativa al medico che non solo non rientra nelle sue capacità di medico
Ma nemmeno nelle sue competenze professionali perché nel momento in cui si chiede di valutare con la nonna le circostanze
Che la determina la chiedere l'interruzione di gravidanza non si capisce come si in base a che cosa il medico avrebbe degli strumenti per valutare queste circostanze che determina una donna chiedere l'interruzione della gravidanza
Insomma ogni medico avrebbe il dovere di dire che questa legge richiede da Luís qualcosa che in quanto medico al egli non ha nessun titolo per dargli infatti praticamente la legge oltretutto richiede al medico di informarla sui diritti a lei spettanti e sugli interventi
Di carattere sociale il medico deve informare le sugli interventi di carattere sociali con la Roma può far ricorso
Continua così l'articolo cinque
Quando il medico del consultorio della struttura sociosanitaria o il medico di fiducia riscontro l'esigenza l'esistenza scusate di condizioni tali da rendere urgente l'intervento rilascia immediatamente alla donna un certificato attestante l'urgenza
Con tale certificato la donna stessa può presentarsi ad una delle sedi autorizzate e praticare l'interruzione della gravidanza se non viene riscontrato il caso di urgenza al termine dell'incontro il medico del consultorio della struttura socio
Sanitaria o il medico di fiducia di fronte alla richiesta della donna di interrompere la gravidanza sulla base delle circostanze dove all'articolo quattro li rilascia copia di un documento firmato anche dalla donna attestante lo stato di gravidanza e l'avvenuta richiesta
Cioè la invita a soprassedere per sette giorni
Trascorsi sette giorni la donna può presentarsi per ottenere l'interruzione della gravidanza sulla base del documento rilasciato le ai sensi del presente comma presso una delle sedi autorizzate
Ecco qui c'è l'aberrante attesa dei sette giorni dalla dal rilascio del certificato
Prima di poter ottenere l'intervento
Anche qui evidentemente si ritiene necessario obbligare la donna
Per lui di aspettare questi sette giorni per rifletterci bene su con il risultato tra l'altro di rendere la cosa ancora più complicata e quindi la trafila ancora più lunga da fare ipocritamente contro la difesa stessa della salute della donna
Poiché è dimostrato che c'è un minor rischio sia in termini di mortalità che di mobilità cioè di conseguenze dannose per la salute fisica della donna se l'intervento viene eseguito il più presto possibile
Per quanto riguarda l'articolo sei
Noi chiediamo i radicali chiedono l'abrogazione di un sono una piccolissima parte e per il resto viene mantenuto l'articolo sei dice l'interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi novanta giorni può essere praticata cioè si tratta di dopo i primi novanta giorni
Quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna e questo viene mantenuto quando siano accertati processi patologici tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna i radicali vogliono abrogare
La frase che dice tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro
Insomma con l'abrogazione di quell'inciso del comma di
Il referente la legge che rimane con il referendum garantisce comunque la possibilità di interrompere la gravidanza
Per qualunque processo patologico che determinerebbe grave pericolo per la salute fisica o psichica
Nella donna processo patologico che a questo punto come rimarrebbe con le cose con il nostro referendum non riguarda necessariamente il nascituro
Bisogna evitare ed è qui e per questo che vogliamo abrogare il comma d bisogna evitare che ci sia una discriminazione contro il mal formato guai se lo Stato si potesse mettere a stabilire chi ha il diritto di nascere e chi ha il diritto di non nascere è la donna comunque che sceglie
Se lei si sente di affrontare le difficoltà di andare incontro alla possibilità di dare una vita ad una persona che potrà avere bisogno di aiuto di amore di protezione più del in modo particolare insomma ma comunque la madre che Scelli
Quindi non accettiamo il principio della volte U genetico che dice questo bambino sarà mal formato questa donna comunque avrà dei problemi quindi questa donna è autorizzata ad abortire
Articolo sette
I radicali ne chiedono l'abrogazione riguarda la procedura da seguire per ottenere l'aborto oltre novanta giorni la col la documentazione sul caso
La comunicazione della certificazione al direttore sanitario eccetera tintura ma noi vogliamo abrogare questa ennesima specifica procedura per ottenere l'interruzione volontaria della gravidanza oltre i novanta giorni
Dal momento che non riteniamo che ci sia la necessità necessita di una legge specifica ancora una volta poiché è un intervento sanitario come tutti gli altri che chiaramente necessità di tutti gli accertamenti di tutti
I sussidi propri dell'esercizio della pratica medica e non c'è certo bisogno di chiarirlo per legge articolo otto i radicali ne chiedono l'abrogazione
E recita così
L'interruzione della gravidanza è praticata da un medico del servizio ostetrico-ginecologico presso un ospedale generale tra quelli indicati nell'articolo venti della legge dodici febbraio sessantotto numero centotrentadue
Il quale verifica anche l'inesistenza di controindicazioni sanitarie gli interventi possono essere altresì praticati presso gli ospedali pubblici specializzati gli istituti ed enti di cui all'articolo uno penultimo comma della legge dodici febbraio sessantotto numero centotrentadue
E le istituzioni di cui alla legge ventisei novembre settantatré numero trecentodiciassette
Ed al DP R. diciotto giugno sessantotto numero settecentocinquantaquattro sempre che i rispettivi organi di gestione ne facciano richiesta
Nei primi novanta giorni l'interruzione della gravidanza può essere praticata anche presso case di cura autorizzate dalla Regione fornite di requisiti igienico sanitarie di adeguati servizi ostetrico ginecologici il mi
Il ministro della Sanità consuma decreto limiterà la facoltà delle case di cura autorizzati a praticare gli interventi di interruzione della gravidanza stabilendo primo la percentuale degli interventi di interruzione della gravidanza che potranno avere luogo in rapporto al totale degli interventi operatori eseguiti nell'anno precedente presso la stessa casa di cura due la percentuale dei giorni di degenza consentiti per interventi di interruzione della gravidanza rispetto al totale dei giorni di degenza che nell'anno precedente si sono avuti in relazione alle convenzioni con la Regione
Le percentuali di cui ai punti uno e due dovranno essere non inferiori al venti per cento e uguali per tutte le case di cura le case di cura potranno scegliere il criterio al quale attenersi credute sopra fissati
Nei primi novanta giorni gli interventi di interruzione della gravidanza dovranno altresì poter essere effettuati dopo la costituzione delle Unità socio sanitarie locali presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla Regione
Il certificato rilasciata ai sensi del terzo comma dell'articolo cinque e alla scadenza dei sette giorni
Il documento consegnato alla donna ai sensi del quarto comma dello stesso articolo costituiscono titolo per ottenere in via d'urgenza l'intervento e se necessario il ricovero
Ecco con questo articolo ci troviamo di fronte all'impossibilità reale per tutte le donne di mettere in pratica l'autodeterminazione
L'autodeterminazione diventerebbe reale se l'intera legge non ponesse ostacoli alla realizzazione di questa affermazione di principio che tra l'altro noi diciamo che non troviamo negli articoli precedenti
Ma comunque questi ostacoli sono rappresentati con questo articolo dalla limitazione a praticare interruzione volontaria la gravidanza solo negli ospedali pubblici e nelle case di cura privata
In realtà se il nostro obiettivo è veramente quello di eliminare l'aborto clandestino c'è una sola via mettere il maggior numero di strutture possibili a disposizione delle donne che hanno necessità di ricorrere a questo intervento poliambulatori previsti dalla legge e ancora inesistenti consultori studio medico privato clinica privata insomma come in Inghilterra per intero
Noi proponiamo questo di fronte alle difficoltà di ottenere l'intervento nelle strutture pubbliche di fronte alle liste d'attese ha di fronte ai ritardi che possono capitare i test di gravidanza negativi le le donne che non abitano in una città a dove c'è un ospedale le donne che non sanno andare eccetera eccetera tutti i ritardi che possono far superare la donna il novantesimo giorno
Ne vediamo che la donna non ha altra soluzione che rivolgersi dove si tutte le donne si sono rivolte finora mettendo in pratica ancora una volta l'aborto di classe
Che ai soldi va all'estero nelle case di cura private non convenzionate chi non ha i soldi ma dalla Mammana mettendo a rischio la propria vita la propria salute e tutto il resto quando ci dicono noi vogliamo privatizzare l'aborto noi rispondiamo oggi realtà esiste la privatizzazione esiste il primato della Mammana
Noi al privato dalla mamma non vogliamo contrapporre il privato di una struttura sanitaria che tuteli la salute della donna questo è il punto centrale della nostra proposta referendaria
Per quanto riguarda
Se c'è un obiettivo che una legge sull'aborto deve raggiungere è quello dell'eliminazione della clandestinità
Inoltre questa legge prevede per il medico la galera se fa abortì al di fuori dei casi previsti questa è una grossa contraddizione
Infatti non si elimina sicuramente il cosiddetto mercato dei cucchiai d'olio dopo con le norme penali neanche il Codice Rocco non ha mai più impedimento nessun medico di fare aborti
L'unico modo per spezzare il mercato degli aborti clandestini è quello di aprire alle donne altre strutture
Non si può prevedere la galera per il medico che pratica l'aborto al di fuori dei casi previsti da questa legge e poi mantenere in vita con l'articolo oggi otto così come oggi è formulato il mercato unico chiarito
Le donne non andranno più dal ginecologo speculatore solo se avranno un'altra scelta che con questa legge non è possibile
Articolo nove i radicali lo vogliono mantenere il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure di cui all'articolo I cinque sette
E dagli interventi per l'interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza con prevista dichiarazione
La dichiarazione dell'obiettore deve essere comunicata al medico provinciale e nel caso di personale dipendente dell'ospedale o dalla casa di cura anche al direttore sanitario entro un mese dall'entrata in vigore della presente legge o dal conseguimento dell'abilitazione o dall'assunzione presso un ente tenuto a fornire prestazioni dirette
All'interruzione della gravidanza o dalla stipulazione di una convenzione con enti previdenziali
Che comporti l'esecuzione di tali prestazioni
L'obiezione può essere revocata o venire proposta anche al di fuori dei termini di cui al precedente comma ma in tali caso la dichiarazione introduce Effetto dopo un mese dalla sua presentazione al medico provinciale
L'obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente l'attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificamente necessariamente dirette
A determinare l'interruzione della gravidanza e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento
Gli enti ospedalieri le case di cura autorizzate
Sono tenuti in ogni caso ad assicurare l'espletamento delle procedure previste dall'articolo sette e l'effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli cinque sette otto
La Regione ne controlla e garantisce l'attuazione anche attraverso la mobilità del personale
L'obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie quando data la particolarità delle circostanze
Il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo
L'obiezione di coscienza si intende revocata con effetto immediato se chi l'ha sollevata prende parte a procedure o a interventi per l'interruzione della gravidanza previsti dalla presente legge
Al di fuori dei casi di cui al comma precedente ecco mi pare che il mantenimento di questo articolo sia importanti per due motivi
Da una parte noi manteniamo la possibilità di obiettare perché riteniamo semplicemente fondamentale salvaguardare questo diritto per tutti i cittadini
Se da una parte il rilievo che l'obiezione di coscienza rappresentato uno dei più grossi ostacoli all'applicazione di questa legge
è anche vero che l'obiezione di coscienza di massa che si è verificata nella stragrande maggioranza dei casi è stata la conseguenza Diretta della formulazione della legge stessa
In particolare la conseguenza dell'obbligo di effettuare l'interruzione volontaria della gravidanza solo nel strutture previste dalla legge una volta che si abroga l'articolo otto
Si allarga la possibilità di effettuare l'aborto in qualunque struttura medica l'incidenza dell'obiezione di coscienza diminuirà drasticamente con la possibilità che tantissimi altri medici non solo gli ospedalieri
Potranno effettuare l'intervento
Il secondo punto molto importanti per cui manteniamo l'articolo
Nove
è che in questo modo viene garantita l'obbligatorietà della struttura pubblica al effettuare l'interruzione di gravidanza questo è stato uno dei punti sui quali siamo stati il più attaccati e sul quale si sono dette le menzogne più grosse io li leggo soltanto il pezzo in particolari
Per rispondere a queste accuse l'articolo nove che noi manteniamo con l'articolo il referendum radicale rimane con questa dicitura gli enti ospedalieri e le case di cura e autorizzati sono tenute in ogni caso ad assi adesso ad assicurare l'effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti
L'articolo dieci resta i radicali vogliono mantenere e dell'articolo molto importante che prevede la grande gratuità dell'intervento per l'interruzione della gravidanza nelle strutture pubbliche
E proprio per questo non lo vogliamo mantenere così come
Per quanto riguarda l'articolo undici sì l'articolo undici stanze che non regge
Lui lo abbondiamo perché vogliamo semplicemente abrogare l'obbligo di denuncia dell'intervento abortivo al medico provinciale
Denuncia che da una parte e ci sembra del tutto inconcludente e dall'altra rappresenta pur sempre una violazione del segreto che deve essere comunque garantito in modo assoluto dal sanitario
L'articolo dodici
I radicali ne chiedono l'abrogazione recita così la richiesta di interruzione della gravidanza secondo le preceduta della pre presente legge è fatta personalmente dalla donna
Se la donne di età inferiore ai diciotto anni per l'interruzione della gravidanza è richiesto l'assenza di chi esercita sulla donna stessa la potestà o la tutela tuttavia nei primi novanta giorni quando vi siano seri motivi che impediscano sconsigliano la consultazione delle persone esercenti la potestà o la tutela oppure queste interpellate rifiuti nelle loro assenza o esprimano pareri tra loro difformi il consultorio la struttura socio sanitaria o il medico di fiducia
Espleta i compiti e le procedure di cui all'articolo cinque rimette entro sette giorni dalla richiesta una relazione corredata del proprio parere
Al giudice tutelare del luogo in cui esso opera il giudice tutelare entro cinque giorni sentita la donna e tenuto conto della sua volontà delle ragioni che adduce e delle relazioni e delle relazioni trasmesse via può autorizzare la donna
Con atto non soggetto a reclamo a decidere la interruzione della gravidanza
Qualora il medico accerti l'urgenza dell'intervento a causa di un grave pericolo per la salute della minore di diciotto anni
Indipendentemente dall'assenza di chi esercita la potestà o la tutela e senza dire il giudice tutelare certifica l'esistenza delle condizioni che giustificano l'interruzione della gravidanza
Tale certificazione costituisce titolo per ottenere in via d'urgenza l'intervento e se necessario il ricovero
Ai fini dell'interruzione della gravidanza dopo i primi novanta giorni si applicano anche alla minore diciotto anni le procedure di cui all'articolo sette indipendentemente dall'assenso di chi esercita la potestà sulla tutela
Ecco sull'abrogazione di questo articolo che ha scatenato un vero e proprio linciaggio da parte dei vertici cosiddetti laici vanno fatte due considerazioni
La prima è che abrogare questo articolo significa esprimere la volontà popolare che la minorenne non venga discriminata rispetto alle altre donne
Proprio la minorenne che più di qualunque altra donna ha bisogno che esistano condizioni che le permettano di affrontare il problema dell'aborto con la massima garanzia dal punto di vista medico e assistenziale
Non lo abbiamo sostenuto in Parlamento durante la discussione sulla centonovantaquattro e abbiamo votato conto questo articolo oggi ci sembra coerente chiedermi l'abrogazione
La seconda con considerazione è di carattere giuridico
Una volta che è abolita la procedura amministrativa che condiziona la liceità dell'aborto al diffusa al di fuori della quale quindi la volto attualmente è reato
L'articolo dodici diventa inutili infatti abbiamo detto che l'articolo dodici prevede che la minorenne possa essere ammessa ad abortire
Solo se ha il consenso dei genitori o del tutto oppure se il giudice tutelare emette un decreto con il quale può autorizzare ad abortire
è logico che in mancanza di questa autorizzazione l'aborto della minore oggi è un reato perché e sembra il reato l'aborto al di fuori della procedura dello Stato stabilita dallo Stato
Ma se viene meno l'obbligo di questa procedura e quindi anche di questa speciale procedura per la minorenne con il giudice tutelare eccetera eccetera
Vengono meno le condizioni per cui l'aborto nato è vero che c'è sempre per il Codice civile la patria potestà
Ma in mancanza dell'assenza dei genitori l'aborto della dove non diventa avvolto di donna non consenziente come dall'alto come non lo era neppure il codice Rocco cioè la minore non può assumere obbligazioni senza l'assenso paterno
O di chi esercita la potestà ma non per questo ciò che affatto è conto o senza l'assenso paterno o del tutore è un reato
Questo significa che il medico può prendersi la responsabilità di fare l'interruzione della gravidanza sulla minore senza commettere un reato
E nel caso passasse referendum radicale ci sarebbero comunque molti più medici da cui andare non più clandestinamente anche per la minorenne
Articolo tredici anche di questo articolo si chiede l'abrogazione e riguarda la donna interdetta per infermità di mente e anche qui valgono le stesse considerazioni fatte per la minore
Per quanto riguarda l'articolo quattordici anche questo i radicali vogliono abrogare adesso ve lo leggo
Il medico che esegue l'interruzione della gravidanza è tenuto a fornire alla donna le informazioni le indicazioni sulla regolazione delle nascite non crea renderla partecipe dei procedimenti abortivi che devono comunque essere attuati in modo da rispettare la dignità personale della donna
In presenza di processi pare di processi patologici fra cui quelli relativi ad anomalie o malformazioni del nascituro il medico che esegue l'interruzione della gravidanza deve fornire una donna i ragguagli necessari per la prevenzione di tali processi
Ecco noi lo vogliamo mi chiamiamo la vocazione di questo articolo perché riteniamo che ipocrita stabilire per legge l'obbligo ad informare la donna sulle misure precauzionali eccetera ci sono tutte informazioni che deontologia professionale il medico è comunque tenuto andare
In realtà si ripropone in questo articolo la confusione tra anticoncezionali prevenzione e aborto
Confusione che è volutamente demagogica una legge sull'aborto deve sancire norme sull'aborto esista una legge ed esiste una legge sui consultori ben vengano altre leggi sull'incentivazione e sulla propaganda dei contro CTP ma non si vede così come non esiste d'altra parte nessuna leggi che obblighi il medico a fornire non so per esempio informazioni su come affrontare una donna che ha partorito il momento del pasto il dopo quarto
Eppure si sa benissimo che qualunque medico professionalmente qualificato non ha certo bisogno di una legge per compiere questo tipo di informazione
Per quanto riguarda l'articolo quindici i radicali non vogliono mantenere e dice così
Le regioni di intesa con le università e con gli enti ospedalieri promuovono l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliari sui problemi della procreazione cosciente e responsabile sui metodi anticoncezionali
Sul decorso della gravidanza sul parto che sull'uso delle tecniche più moderne più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza
Le regioni promuovono inoltre corsi ed incontri ai quali possono partecipare sia il personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sia le persone interessate ad approfondire le questioni relative all'educazione sessuale
Al decorso della gravidanza al parto ai metodi anticoncezionali e alle tecniche per l'interruzione della gravidanza
Al fine di garantire quanto disposto degli articoli due e cinque le Regioni redigono un programma annuale di aggiornamento e di informazione sulle legislazione statale e regionale e sui servizi sociali sanitarie assistenziali esistenti nel territorio regionale
L'articolo sedici i radicali lo mantengono e riguarda la relazione che il ministro della Sanità deve fare ogni anno al Parlamento sull'attuazione della legge
I radicali mantengono anche l'articolo diciassette e diciotto sono i due articoli che riguardano la punibilità Pecchi cagione all'interruzione della gravidanza o per colpa o sul donna non consenziente
Per quanto riguarda l'articolo diciannove i radicali chiedono di abrogarne solo alcuni commi e ve lo leggo
E chiediamo in particolare di abrogare chiunque cagiona l'interruzione volontaria della gravidanza senza l'osservanza delle modalità indicate negli articoli cinque otto è punito con la reclusione sino a tre anni
E la donna e poi è punita con una multa sino a lire cento mila ecco
Ecco questo è il
Comma dell'articolo diciannove che ancora penalizza l'aborto per cui chi non segue la procedura prevista dagli articoli che abbiamo letto prima che noi vogliamo abrogare commette a tutt'oggi un reato e va punito
Il medico con la galera e la donna che poverina viene perdonata quasi con la multa di cento mila lire
Dell'articolo diciannove radicali poi mantengono se l'interruzione volontaria della gravidanza avviene senza l'accertamento medico e dei casi previsti dalle lettere a e b dell'articolo sei cioè oltre novanta giorni
Chi cagiona china cagionato è punito con la reclusione da uno a quattro anni e la donna è punita con la reclusione sino a sei mesi
I radicali cancellano poi sempre dell'articolo diciannove
Quando l'interruzione volontaria della gravidanza avviene su Donna minore degli anni diciotto o interdetta fuori dei casi o senza l'osservanza delle modalità previste dagli articoli dodici e tredici
Chi la cagiona e punito con le pene rispettivamente previste dai commi precedenti aumentate fino alla metà
La donna non è punibile ecco questo e per abrogare il la punibilità del medico che procura l'apporto alla minorenne al di fuori della procedura per cui dovrebbe compiere un reato
Poi continua l'articolo diciannove e i radicali vogliono mantenere
Questa frase sede ai fatti previsti dai commi precedenti deriva la morte della donna
Si applica la reclusione da tre a sette anni se ne deriva una lesione personale gravissima si applica la reclusione da due a cinque anni se la lesione personale grave questa ultima Tina è diminuita
Ecco poi c'è l'articolo venti che viene mantenuto con il referendum radicale che prevede un aumento della punibilità per chi commette la Bove l'avvolto
E ha sollevato obiezione di coscienza anche la anche l'articolo ventuno ha mantenuto il referendum radicale ed è quello che prevede la punibilità di chi non rispetta la segretezza dell'identità della donna che ha interrotto la gravidanza
L'articolo ventidue che abbocca il titolo dieci dell'Imu secondo del Codice penale il codice Rocco per intenderci anche quest'articolo viene mantenuto
Da questa analisi è evidente che se vincesse il referendum radicale si avrebbe una legge che garantisce rigorosamente l'autodeterminazione della donna la gratuità e l'assistenza per qualunque donna che oggi decide di abortire
E per questo di che ti chiediamo di votare sì al referendum radicale sull'aborto sulla scheda arancione
Quattro
Qui questi
Quindi
Qui
Qui
Qua
Qui
Qui
Quindi quindi qui qui
Qui
Qui qui
Questi quindi qui qui
Qui qui qui
Quindi
Qui
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Quanto
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Qui
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Quindi
Qui
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Qui qui
Quindi qua qua
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Questa
Quindi quindi quindi
Quanto qui
Qui qui
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Qui qui
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Quindi
Qui
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Qui
Quanto
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Qui quindi
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Qui
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Qui
Qui qui qua quattro
Qui
Quattro
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Qui qui
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Qui
Qui quindi qui quanto
Quanto qui
Quindi
Quanto quanto
Quella qui
Questa
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Quindi
Qui
Sì
Qui
Quindi qui
Qui
Qui
Quindi qui
Qui qui
Qui
Qua
Quanto
Qui qui
Qui qui qui quest'
Quindi qui
Qui qui quindi
Qui quindi quindi
Qui
Quindi qui qui
Qui
Qui
Quanto
Qui quindi
Quanto
Qui
Quanta
Quella qui
Quindi
Qualche qua quest'
Quanto
Qui
Qui
Quindi qui quindi
Qui
Qui
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