Rapporto 2006 sulla pena di morte nel mondo

Buonasera a tutti
Cioè siamo
Sono Michele Capano siamo a Salerno spazio donna
Che è un luogo importante per la strada da sinistra e delle donne a Salerno piazza ferrovia
E presentiamo stasera il rapporto due mila sei di Nessuno tocchi Caino
Una delle associazioni costituente del Partito Radicale transnazionale
Ci sono qui li ringrazio della loro presenza
Oltre a chi li accompagnerà in questa presentazione Elisabetta Zamparutti che membro della direzione nazionale della Rosa nel Pugno
E che cura credo dal suo debutto dammi novecentonovantasette il rapporto annuale di Nessuno tocchi Caino sulla pena di morte nel mondo
E Sergio D'Elia
Che segretario di presidenza della Camera dei deputati e membro della commissione
Affari esteri oltre che
Segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino
Io brevissimamente premetto che questa è la prima delle iniziative che comitato che è nato una settimana fa
Per il rilancio e l'approfondimento del progetto della rosa nel pugno anche a Salerno
Sì
E presa l'incarico di organizzare mi auguro che a questa seguiranno altre serate il tentativo
Lo dico anche insieme a Biagio Rossi vicesegretario regionale dello SDI che qui a fianco a me a presentare questa iniziativa è quello di
Anzitutto fare conoscere anche alla comunità Salernitana quello che si muove a livello nazionale
In Parlamento e fuori circa le attività della Rosa nel Pugno e di intrecciare anche i temi di cui la Rosa nel pugno si occupa a livello nazionale con possibili piste di iniziative di intervento a livello locale avremo una piccola finestra di una decina di minuti con cui Donato Salzano
Presidente l'associazione radicale non mollare di Salerno
Ci illustrerà un po'qual è lo stato dell'arte sulla tentativo di influire in modo positivo
Su quello che accade nel carcere di Salerno turni che è già stato teatro come dopo diremo di alcuni iniziative anche nostre negli anni passati
Francesco schiaffo professore associato di chirurgia all'Università di Salerno
Tra un po'darà anche un suo commento la sua valutazione sul rapporto che ha avuto il lettura non molto tempo fa che è molto ponderoso ma sono convinto che
Avrà qualche riflessione da sottoporci
Mi resta da dare la parola ad Elisabetta Zamparutti alla mia sinistra
Dico solo in trenta secondi appunto che Nessuno tocchi Caino nasce credo nel mille novecentonovantatré i
Come associazione che
Si occupa di pena di morte e si occupa dell'abolizione della pena di morte dell'iniziativa che possano essere utili in questo senso e lo fa con due stelle polari
Forse mi fanno anche la differenza rispetto all'arcipelago associazionistico che esiste
Sul tema della pena di morte anzitutto quello di quella di comprendere il nesso
Inscindibile che c'è tra questo tentativo il tentativo cioè di conquistare questo essenziale diritto civile e
Il contesto democratico all'interno del quale questo dibattito viene inserito abbiamo Paesi democratici come gli Stati Uniti che
Tuttavia in molti casi mantengo la pena di morte
Così come abbiamo delle dittature che la pena di morte non hanno ma è possibile
All'ingrosso
Verificare che la stragrande maggioranza dei paesi in cui la pena di morte c'è la stragrande maggioranza delle esecuzioni capitali che ogni anno vi sono al mondo riguardano Paesi appunto all'interno dei quali non è presente il dibattito e le regole democratiche
E in secondo luogo
Nessuno tocchi Caino si caratterizza da subito per non
Impostare in modo ideologico la questione della abolizione della pena di morte ma impostato in modo pragmatico nasce con la proposta della moratoria universale cioè un tentativo di dire ai Paesi che mantengono la pena di morte proviamo per un anno per due anni per cinque anni ad interrompere l'esecuzione
Proviamo a inaugurare questo tipo di strategia vediamo poi che succede
è accaduto nell'ex Unione Sovietica nell'ex-Jugoslavia Sudafrica credo anche che ha preso questa strada alcuni Paesi abbiano poi in un secondo momento effettivamente abolito val la pena di morte
Elisabetta ci dirà poi che ne è stato di quella richiesta di moratoria e di quelle che
Anche in questo Periodo sono all'oggetto e l'attenzione di Nessuno tocchi Caino
Grazie entro nicchie lei grazie anche per questa ottima davvero introduzione che infatti è dimissionato etica Ina grazie a a tutti voi che siete presenti
E si Nessuno tocchi Caino è un'associazione radicale che nata nel mille novecentonovantatré con un obiettivo o molto preciso quello di riuscire a tutte nere
Da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che l'organismo più rappresentativo della comunità internazionale
L'adozione di una risoluzione che introduce come diceva prima Michele una moratoria universale delle esecuzioni capitali in vista dell'abolizione definitiva della pena di morte
E questo il due mila e sei per noi un anno importantissimo perché dopo tredici anni di attività siamo forse arrivati al momento speriamo conclusivo di di Nessuno tocchi Caino vale a dire la presentazione appunto di questa risoluzione al Palazzo di vetro di New York
Dove l'assemblea generale del a alcune settimane fa ha iniziato i suoi lavori
E dico questo perché con il nuovo governo con il Governo Prodi ci sono stati degli impegni a precisi
E innanzitutto quando il presidente Prodi è intervenuto nel dibattito sulla fiducia alle Camere ha espresso il proprio impegno a volere a
Portare questa iniziativa alla dovuta a conclusione lo ha fatto anche il ministro degli Esteri D'Alema quando ha illustrato le linee di politica estera del del governo ribadendo appunto l'impegno italiano per l'abolizione della pena di morte ma poi a anche la Camera dei deputati lo scorso ventisette luglio ha ha approvato all'unanimità una risoluzione che aveva presentato
Sergio Delia e che impegna espressamente il governo a portare la risoluzione Assemblea generale delle Nazioni Unite
Quest'anno a New York è un impegno molto molto importante che dà continuità a quello che già l'Italia ha fatto in in ambito internazionale perché già nel mille novecentonovantasette
L'Italia aveva ha fatto approvare da una Comitato più ristretto rispetto all'assemblea generale cioè la Commissione diritti umani
Che ha sede a Ginevra una risoluzione per la moratoria
Delle esecuzioni capitali si tratta ora di riuscire ad a vere appunto come dicevo prima il pronunciamento su questo anche da parte della organo più più rappresentativo
Della comunità internazionale noi Nessuno tocchi Caino ogni anno redige un rapporto che descrive quella che è l'evoluzione del dibattito sulla pena di morte in tutto il mondo paese per paese e anche nell'ambito delle organizzazioni internazionali e quello che noi verifichiamo
Costantemente è un aumento del numero dei paesi che decidono di rinunciare anno dopo anno alla pratica della pena di morte per darvi un'idea sui centonovantasei Paesi membri delle Nazioni Unite centoquarantadue sono quelli che a vario titolo si possono considerare abolizionisti o perché l'hanno abolita completamente oppure perché da oltre dieci anni non non la praticano più e sono diciamo sono cinquantaquattro quelli che invece ancora la prevedono nei nei propri ordinamenti e questo Processo
Questa progressiva abolizioni sono senz'altro frutto di di un processo storico che è in atto o da tempo
Ma che richiede anche un'accelerazione ulteriore ed è quello che con all'iniziativa in ambito Nazioni Unite Nessuno tocchi Caino intende fare e che anche la distingue un po'dalle altre organizzazioni che pure si occupano di di pena di morte di diritti umani
Perché appunto abbiamo pensiamo che interessando di questo problema di questo problema a le Nazioni Unite si possano vere come dire
Quasi una ricaduta all'interno dei singoli Stati del peso politico che una decisione di delle Nazioni Unite può può avere mentre magari le altre organizzazioni tendono a partire non dall'alto verso il basso ma piuttosto dal basso verso l'alto per esempio occupandosi di casi individuali oppure di campagne Stato per Stato
Ecco Nessuno tocchi Caino si distingue Perea
Per questa per questa impostazione ma anche per come aver ha ricordato Michele a per il fatto di legare strettamente la campagna per l'abolizione della pena di morte
Anche a tutte quelle altri mezzi attive
Che servono a rafforzare le istituzioni democratiche lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani in generale perché quello che noi registriamo o da anni ormai è che oltre il novantotto per cento del totale mondiale delle esecuzioni che ogni anno vengono compiute nel mondo vengono compiute da paesi totalitari e illiberali come la Cina l'Iran o l'Arabia Saudita e paradossalmente
Gli Stati Uniti nonostante sembri leggendo i giornali che il oltre il novanta per cento delle esecuzioni avvengano in questo Paese sono responsabili per meno dell'uno per cento e perché questo avviene perché dagli Stati Uniti nel usciamo ad avere informazioni conosciamo allora davvero un minuto dopo minuto della vita di un condannato a morte ed usciamo quindi anche a a a mobilitarsi organizzare manifestazione o iniziative di di pressione per evitare a e le esecuzioni questo però non avviene rispetto a paesi appunto come la Cina o l'Iran dove la pena di morte è coperta anche da segreto di Stato
E quindi nonostante la Cina la giustizia ogni anno almeno cinque mila
Persone non si vede mai un'iniziativa non si riesce ad organizzare mai un'iniziativa a nei confronti della Cina proprio perché non abbiamo informazioni non riusciamo quindi a organizzare una mobilitazione rivolta a questo paese se non nei termini in cui Nessuno tocchi Caino insieme anche al Partito radicale transnazionale cerca di fare cioè di porre il problema appunto della necessità di maggior trasparenza quindi di maggior democrazia che che occorre promuovere in questi Paesi e che come conseguenza inevitabile avrà anche quello poi di portare alla abolizione definitiva della della pena di morte
In base a quello che che io vi ho così anche brevemente descritto credo che abbiate capito che in termini numerici in Assemblea
All'Assemblea generale delle Nazioni Unite ci sono tutti i presupposti per per vincere e per vedere approvato questo testo proprio perché è ormai la maggioranza dei Paesi a vario titolo abolizionista
Ma a diciamo il il grande dibattito che ci sarà in in assemblea generale poi più che sulla pena di morte sarà sulla concetto di sovranità
Dei dei singoli Stati perché per come noi poniamo la questione della pena di morte appunto come questione dei diritti umani e non quindi con una questione legata all'amministrazione della della giustizia e quindi della del l'ordinamento giudiziario
Questo mette appunto perché è pena di morte è questione di diritti umani mette in discussione anche la sovranità Interna degli Stati in questa materia dando invece poteri agli organismi internazionali per avere una sorta di ingerenza su quello che accade all'interno dei singoli stati e voi capite bene che questo mette profondamente in crisi da sistemi totalitari
E dittatoriali e su questo ci sarà diciamo il lo scontro più più forte durante la discussione all'Assemblea generale
Ed è qui sta appunto della delle iniziative che anche tendono a a a ridurre a la sovranità degli Stati Uniti una battaglia al strettamente legata alle altre del Partito Radicale transnazionale su questo una delle più recenti iniziative è stata appunto la proposta di Marco Pannella per un per l'ingresso di Israele all'interno al nell'Unione Europea ma un'iniziativa rivolta anche agli altri paesi mediorientali che mette in discussione proprio il concetto di Stato nazione e in Unali
In una ricerca di un ampliamento o federalista del dell'unione europea cerca appunto di superare il momento
Del nazionalismo che è poi all'origine della conflittualità tra gli Stati sono state infatti il nazionalismo fu all'origine delle guerre dei conflitti mondiali e rischia di essere anche all'origine di un
Futuro
Conflitto mondiale
Questa diciamo è la posta in gioco
C'è una difficoltà perché va va raccontata nel senso che l'Italia che per la prima volta promosse questa iniziativa contro la pena di morte alla Commissione diritti umani nel mille novecentonovantasette
Poi due anni dopo nella
Pensando che affidare questa iniziativa all'Unione europea quindi
Non più gestita da un solo Paese ma da quindici Paesi avrebbe dato ancora più forza a a questa battaglia appunto affidato l'iniziativa all'Unione europea che in realtà poi si è rivelata negli anni una trappola
Perché all'interno dell'Unione Europea ogni decisione almeno in politica estera deve essere impresa all'unanimità e a causa di una serie di veti incrociati non si è mai trovato
L'accordo per portare questa iniziativa all'Assemblea generale delle Nazioni Unite ovviamente perché al di là delle più nobili motivazioni e argomentazioni che pur sono state presentate poi ci sono anche a le convenienze dei singoli stati a non compromettere rapporti con Paesi che come dicevo sono la Cina e l'Iran e tutti noi sappiamo cosa in termini a economici
Può significare appunto mettere a repentaglio rapporti con con questi Paesi ecco la rissa la mozione parlamentare che è stata approvata lo scorso ventisette luglio
Impegna il Governo italiano a a presentare la risoluzione anche senza il consenso dell'Unione Europea questa è una grande e importante novità a che che dobbiamo cercare di continuare a a coltivare anche perché pensiamo che in fondo se questa iniziativa fosse presentata dal Governo italiano insieme anche a un gruppo di alcuni Paesi rappresentativi dell'abolizionismo che ormai non ha più le sue radici solo in Europa
Ma riguarda tutto il mondo
Se appunto l'Italia riuscisse a creare un gruppo di Paesi con
Con dei governi del continente africano di quello americano
Dell'Oceania oltre che dell'Asia darebbe una connotazione davvero globale all'iniziativa evitando invece di presentare la Campagna per la moratoria e l'abolizione della pena di morte come l'ennesima lezione di civiltà che gli europei pretendono di dare al al resto del mondo
I mesi che i mesi le settimane che ci attendono sono sono decisive sono importantissime perché appunto l'assemblea generale iniziato i suoi lavori da un paio di settimane li concluderà dicembre
Tutto questo grande importante dibattito dovrà avvenire nei nei prossimi mesi noi vigileremo innanzitutto sul governo italiano perché non ci faccia brutti scherzi la posta in gioco come ho cercato di spiegare molto molto
è molto alta
E e però penso che anche a livello locale si possano si possa e si debba fare molto proprio in questo in questi ultime settimane in questi ultimi Nesi penso che per esempio degli impegni anche da parte delle amministrazioni locali su questa campagna posta non s'solo servire in termini di di conoscenza di sensibilizzazione dei cittadini su temi come quelli ha dei diritti umani del del rispetto delle libertà e dei diritti civili ma possa servire anche a nei confronti del governo
A perché ci sia un po'di fiato sul collo e ci sia davvero una pressione che
Puro
Questa iniziativa svolgendo sia negli orco non sia una cosa lontana da da noi ma ma molto vicina e che davvero insieme si riesca a portare a alla definitiva ma anche dovuta
A conclusioni
Grazie
Io ringrazio Elisabetta
Così come ringrazio le persone che hanno voluto essere presenti questa sera in modo particolare Filomena Gallo che e presidente dell'Associazione Amica Cicogna che è stata con noi nella battaglia referendaria ma che è membro della direzione nazionale della Rosa nel Pugno
E permettetemi di nominare anche Marco Petillo del consigliere comunale eletto nelle liste della Rosa nel Pugno a Salerno insieme a Marco vedremo di studiare qualche cosa che possa coinvolgere quanto meno in termini politici all'attenzione anche le amministrazioni locali a cui ci richiamava Elisabetta
Cito anche Angelo Giubileo che tra i cofondatori dell'Associazione nazionale per la Rosa nel pugno che animata
Da Lanfranco Turci Salvatore Buglio come è noto e che è presente con noi stasera
A testimonianza anche della trasversalità anche del comitato che ha dato luogo a questa iniziativa e che vede attive presenze dello SDI radicali di cittadini personalità che in occasione della Rosa nel Pugno hanno ripreso un cominciato a fare attività politica ricordo anche chi vogliamo acquistare il rapporto sulla pena di morte nel mondo che stiamo presentando questa sera
Se ha già fatto un po'di fatica portarlo da Roma cerchiamo di non fare di riportare tutti indietro
Do la parola a professore Francesco schiaffo che ringrazio ancora di essere venuto qui
Discorso che Elisabetta faceva sposta un po'forse la prospettiva anche
A cui è abituato lo sui suoi diritto penale io
Per quello che ricordo si parla di Pin si parla delle funzioni che la pena devi avviene c'è una prospettiva retribuzioni Issa dobbiamo dare alla persona quello che meriterebbe azione delitto che ha commesso
C'è una prospettiva di integrazione generale cosiddetta meglio di prevenzione generale
Dobbiamo dare una pena che serva di insegnamento tra virgolette per le altre versioni in modo che non commettano l'errore che il delinquente ha commesso
C'è una prospettiva di prevenzione speciale dobbiamo personalizzare la pena in modo tale che chi ha commesso quell'errore si renda conto attraverso ciò che noi nella pena riusciamo a mettere che quella cosa non deve farla più
C'è una prospettiva nuova di integrazione sociale ne abbiamo lo studioso un po'
Forse non nella dottrina che da questo punto di vista va per la maggiore in Italia a Salerno almeno è stato assai Moran credo che sia Napoli
Sergio Moccia non so se Francesco schiaffo la scura di Sergio Moccia si è formato che a sua volta allievo di Klaus proxy in scienziato giusto una lista tedesco molto famoso che credo in questa nuova prospettiva inquadra anche la pena magari Francesco ci dirà qualcosa da questo punto di vista ma dicevo Elisabetta e poi chiudo davvero ci dice nella pena dobbiamo tenere conto non soltanto di quello a cui la pena deve servire ma anche di ciò che noi riteniamo di dovere riconoscere all'individuo al di là di ciò che serve e di ciò che non serve
Perché può darsi anche che sì effettivamente utile per assurdo io sono quelli che è convinto di no nella società muoversi in un certo modo nei confronti dei criminali
Ma può anche darsi che pur riconoscendo voi questa cosa utile non siamo disposti a farla più do la parola
Buonasera grazie
Grazie a Michele grazie Nessuno tocchi Caino grazie per questo splendido rapporto
Che ho sfogliato letto da qualche parte che ho trovato sicuramente utilissimo anche al di là del problema la pena di morte
O ha preso che per esempio che siamo abbiamo rischiato un nuovo caso Venezia in Italia l'anno scorso non lo sapevo
Le funzioni della pena
è un problema risalente l'efficacia della pena di morte
Rispetto alle funzioni della pena
Tra le quali sicuramente non possiamo più annoverare
Ce lo insegna anche il mio maestro il professore Moccia
Non possiamo annoverare la retribuzione
Non fosse altro che
Perdonate se poco per argomenti di diritto positivo non c'è più spazio nella Costituzione per una in funzione retributiva
La Costituzione opta chiaramente per una funzione rieducativa
Esplicitamente per una funzione rieducativa
C'è spazio per una funzione di prevenzione generale positiva cioè per una
Pena che aggreghi consensi
è per una funzione di prevenzione speciale appunto la rieducazione positiva non c'è spazio per funzioni di prevenzioni di prevenzione negativa di deterrenza di mera deterrenza
Oppure di neutralizzazione come appunto sarebbe
La pena capitale
Funziona la pena di morte dal punto di vista la prevenzione generale questo a tormentato
Il dibattito criminologico sulle funzioni della pena
Anche negli Stati Uniti d'America forse soprattutto negli Stati Uniti d'America da un bel po'di tempo
Ci sono state analisi deduzione di risultati di indagini statistiche
Critiche di quei risultati
Posso riportare il trenta e il trend è sicuramente ormai larghissima sempre più ampio il consenso sulla inefficacia
Della pena di morte in termini di prevenzione generale addirittura sulla
Disfunzionalità della pena di morte in termini di prevenzione generale
Là dove viene eseguita una condanna per a a morte nei sette giorni nella settimana mi rende successiva
Sì registra un innalzamento della degli episodi una maggiore frequenza di episodi di criminalità violenta
Però devo dire la verità
Resta ancora simpatica Caro Michele hai l'appoggio di Bobbio la posizione
Essa ancora estremamente simpatica alla posizione di Norberto Bobbio quando cercava le ragioni del nostro no alla pena di morte
E le cercava nelle funzioni della pena non arrivava a una conclusione soddisfacente alla fine Bobbio
Dice la ragione della nostra ripugnanza
Rispetto alla pena di morte è una sola
è il comandamento non uccidere
è un limite è un limite alla falsificabilità o alla verificabilità della scienza giuridica c'è un limite non si può provare se funziona oppure no
è una scienza giuridica che si ferma si ferma e diventa opzione etica
Noi non siamo disposti a verificare la funzionalità della pena di morte non siamo disposti ad accettarla la pena di morte
Questo credo che appunto chiuderà il dibattito
Si esce fuori dalla scienza non è più scienza giuridica non è più non è più criminologia non è più Scienza in opzione etica
Si esce fuori dalla dal dibattito si chiude il dibattito diciamo no punto e basta e speravo io speravo che questo non l'avessimo detto da un bel po'di tempo
Rileggevo in questa occasione appunto
Cose
Scritte passato
Che mi è sembrato più lontano di quanto non fosse
E
Ed era incoraggiante il cammino che era stato fatto parlo di ordinamento interno perché fondamentalmente di quello mi occupo ed era incoraggia nel cammino che è stato fatto verso l'abolizione totale della pena di morte in Italia
Era incoraggiante la ratifica del secondo protocollo facoltativo al patto dei diritti civili e politici del mille novecentosessantasei ratifica intervenuta nel novantaquattro
La ratifica intervenuta nel novantanove del sesto protocollo addizionale alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo sempre in tema di pena di morte la legge cinquecentottantanove del novantaquattro che toglieva
La pena di morte dal codice penale militare di guerra codice penale militare di guerra sembra una cosa va be'oggi forse un po'meno però fino a cinque anni fa sembra una cosa assurda del codice penale militare di guerra sembrava sembrava richiamare evoca una situazione che sembrava assurda
Non era tanto assurda l'ipotesi dell'applicabilità del codice penale militare di guerra
Non era tanto assurda perché ci sono delle ipotesi in cui l'applicabilità del codice penale militare di guerra può essere decisa
Dal ministro degli Interni
Oppure per delega dai prefetti persone limitato nel territorio nazionale
E questo è quanto è previsto nel tour bus nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza
Oppure nella legge di guerra
Oppure nel Codice penale militare di guerra
Sono quattro norme alcune di queste sono
Francamente sicuramente incostituzionali perché attribuiscono un potere quello di dichiarare lo stato di guerra
A persone diverse dal Parlamento è la Costituzione l'articolo settantotto lo attribuisce al Parlamento questo potere per cui queste norme
Che dispongono diversamente da quanto dispone la costituzione sono sicuramente in costituzionali però altre norme prevedono la dichiarazione attribuiscono a questi al ministro oppure appunto ai prefetti non il potere di dichiarare lo stato di guerra o lo stato d'emergenza quando piuttosto attribuiscono i poteri la Pli dis di finiscono stabiliscono l'applicabilità
Del codice penale militare di guerra applicabilità del codice penale militare di guerra che a volte addirittura automatica
è automatica quando partecipiamo a missioni militari all'estero
Qualcuno in Iraq qualcuno in Afghanistan qualcuno anche a Roma è sottoposto al codice penale militare di guerra
Ed è automatica anche quanto quando mandiamo corpi militari
In operazioni di ordine pubblico in territorio nazionale i Vespri siciliani per esempio
I Vespri siciliani abbiamo mandare abbiamo iniziato con l'operazione Vespri siciliani nel novantadue dopo gli attentati
A Falcone e Borsellino
Per sei mesi
Prorogati di altri sei mesi o è ancora di altri sei mesi
Poi non soltanto l'emergenza Sicilia anche l'emergenza tante altre emergenze
La frontiera la costa pugliese
Il G otto il G7 non ricordo cos'era a Napoli la frontiera del Friuli
Tante altre situazioni in cui abbiamo mandato abbiamo usato i militari per operazioni che potrebbero essere state tranquillamente qualificate come operazioni di ordine pubblico
Appunto abbiamo issato nel novantadue la pena di morte nel Codice penale militare di guerra l'abbiamo tolta soltanto nel novantaquattro chissà
Forse che cosa abbiamo avuto in Italia dal novantadue al novantaquattro
Da qualche parte in Italia novantadue al novantaquattro il codice penale militare di guerra fa pensare oltre che a uno stato di guerra che non è necessario assolutamente l'applicabilità del codice penale militare di guerra
Fa pensare anche ad un problema dei militari no non è un problema dei militari perché i militari possono dare un ordine ai civili e civile che disobbedisce probabilmente commette no probabilmente è sicuramente così
Commette un commette un reato
Non è tanto non oggi per fortuna non ce l'abbiamo più questa pena di o abbiamo scelto e la facile applicabilità del codice penale militare di vera però è un codice penale militare di guerra che grazie a quella legge
Non prevede più la pena di morte quella legge che però dimenticò di punire
L'esercizio illegittimo del potere di coercizione diretta
Chiosa il potere di coercizione diretta la norma
Prevede i duecentoquarantuno che quella legge aveva abolito del codice penale militare di guerra prevedeva
La
Il diritto del comandante di un aeromobile per esempio di passare per le armi
La persona colta
In fragranza di reato
Questo potere Lebl esercizio legittimo di questo potere veniva punito la norma che punisce l'esercizio legittimo di questo potere era stata dimenticata da quelle Gesù datore
Se ne è ricordato legislatore del due mila e due
Dopo il
L'attentato dopo l'undici settembre praticamente in quelle leggi abbiamo avuti tutti tutti un po'tutti abbiamo avuto i nostri vari
Petit o taxi
Ne abbiamo avuti anche noi però una cosa buona hanno fatto queste leggi hanno abolito quella norma
Hanno abolito quella norma che comunque dava ancora spazio e mi sono divertito a cercare le la pena di morte nascosta da qualche parte nel nostro ordinamento
Dava ancora spazio alla pena di morte dava ancora un pretesto all'interprete raffinato
Ma legittimato purtroppo nella sua opera
Per riconoscere la possibilità di una pena di morte in Italia così come l'interprete raffinato e adesso veniamo all'attualità
Così come l'interprete raffinato potrebbe giocare
Con il ventisette quarto comma della Costituzione e ridurlo
Ad una nell'affermazione del principio di riserva di legge marziale
Il ventisette quarto comma pone appunto il divieto di pena di morte però con l'eccezione dei casi previsti
Dalla legge militare di guerra
Non dei casi
Delle ipotesi di non per le ipotesi di reato commesse in tempo di guerra
Ma per le ipotesi previste dalla legge militare di guerra che applicabile come abbiamo visto anche al di fuori di una ipotesi di guerra
Questa norma appunto i progetti di riforma si si è tentato più volte speriamo che adesso
Si arrivi ad una di forma di questo ventisette quarto comma che diventa pericolosa anche a norma diviene pericolosa anche ben oltre il problema della pena di morte perché sembra legittimare una politica criminale eccezionale
Quando appunto mi sono occupato di questa norma sembravano scenari inverosimili ed erano scenari inverosimili il dieci settembre del due mila e uno
Adesso forse non sono più tanto inverosimili non sono più tanto inverosimili come scenari
Si può giocare appunto con potere diventato verosimile ciò che era impensabile ciò che era quasi ridicolo pensare
Fino a qualche tempo prima dell'undici settembre del due mila e uno eppure in un sistema di civil law in un sistema di diritto positivo
La tenuta delle garanzie va verificato va verificata non
Confidando sul buonsenso dell'interprete ma immaginando
Un interprete
Animato dalle peggiori intenzioni è un interprete animato dalle peggiori intenzioni può ancora giocare con l'articolo ventisette quarto comma per legittimare una politica criminale eccezionale come fosse la vorremmo
Pensando a tante emergenze dalla pedofilia terrorismo per esempio
A parte il fatto che comunque basterebbe abolire di vedere quell'articolo uno della cinquecentottantanove del mille novecentonovantaquattro tutto tornerebbe come prima tutto tornerebbe come era prima terribilmente
Pericoloso una situazione terribilmente pericolosa
Ancora che cosa abbiamo noi a che fare con la pena di morte appunto ho scoperto dal
Rapporto di Nessuno tocchi Caino che il nostro ministro guardasigilli nel due mila e cinque
Aveva concesso l'estradizione verso gli Stati Uniti d un pluriomicida
Italiano che si trova in territorio nazionale e che soltanto il TAR Lazio il TAR del Lazio ha impedito questa possibilità
Perché
Io ricordo bene quella sentenza della Corte costituzionale sul caso Venezia che aveva dichiarato incostituzionale il sistema delle sufficienti garanzie mi spiego
Noi possiamo potevamo prima di quella sentenza del mille novecento novantasei duecentoventitré del mille novecentonovantasei noi potevamo
Concedere l'estradizione di persone
Che rischiavano la morte la pena capitale
Nel Paese che ne chiedeva appunto l'estradizione a condizione che quella richiesta di estradizione
Avesse fornito garanzie ritenute sufficienti acché le pure la pena di morte non sarebbe stata applicata o se già applicata non sarebbe stata eseguita
Così prevedeva una norma del trattato di estradizione Italia USA così prevedeva il seicentonovantotto comma due del Codice di procedura penale
Cosa ha affermato quella quella corta quella sentenza della Corte costituzionale con la sentenza la Corte costituzionale
Ha affermato la necessità di una garanzia assoluta
Ma il problema è che non è cambiato semplicemente l'aggettivo non le garanzie sufficienti non è che sono diventati assolute esodo e interpretazioni di quella sentenza
Un appunto che la riduce in questi termini prima le garanzie doveva essere sufficiente adesso devono essere assolute ed è questa evidentemente l'interpretazione che ha condiviso
La
Il Guardasigilli quando ha concesso quell'estradizione
Oppure è una seconda interpretazione forse più attenta a quanto dispone a quando si scrive
Il giudice delle leggi
In quella sentenza
Là dove dice che la garanzia del divieto l'assolutezza del divieto di pena di morte cito testualmente verrebbe in firmata dalla presenza di una norma che demanda valutazioni discrezionali caso per caso
Il giudizio sul grado di affidabilità e di effettività delle garanzie
Accordate a Paese richiedente
La Corte Costituzionale fa riferendo al nostro ordinamento non all'ordinamento del paese che richiede l'estradizione e il problema è nel nostro ordinamento
Che non può accettare una garanzia diversa da quella assoluta e la garanzia diversa da quella assoluta e la legge almeno nel nostro sistema nel nostro sistema giuridico
Ed è questo ce lo conferma tra l'altro anche una riserva che l'Alitalia Alitalia opposte all'articolo undici della Convenzione europea di estradizione del cinquantasette
Che prevedeva appunto il sistema delle sufficienti garanzie
E l'articolo undici della l'estradizione poteva essere concessa solo a condizione che la parte di chiedendo e dia assicurazioni ritenute sufficienti dalla parte richiesta che la pena capitale non sarà eseguita
L'Italia
Appose una riserva e disse in nessun caso l'Italia concederà l'estradizione per reati puniti con la pena capitale dalla legislazione
Della parte richiedente il problema e nella legislazione
Della parte richiedente non è il problema della garanzia che l'esecutivo della parte digerente fornisce Holt potere giudiziario della parte richiedente fornisce
Ancora concedetemelo io questa ricerca della pena di morte
Nei nelle pieghe del sistema concedetemi
Un riferimento all'attualità recente
Un riferimento a protesta pericolosissima riformare l'articolo cinquantadue del codice penale che ha aggiunto questo pericolosissimo secondo comma
Nei casi previsti dall'articolo seicentoquattordici primo e secondo comma sussiste il rapporto di proporzione tra aggressione difesa aggiungo io
Di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi di indicati
USA o un'arma legittimamente avuto altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o l'altrui incolumità i beni propri o altrui eccetera eccetera
Che cosa fa questa norma
Riconosce il diritto di uccidere un uomo
A determinate condizioni sulla base di una presunzione sulla base di una situazione che non esiste nella realtà
La proporzione non esiste nella realtà
La propulsione esiste solo nella legge presunta dalla legge interviene legislatore dice esiste quando succede questo quando c'è violazione di domicilio insiste la proporzione
Eh sì se la proporzione qualsiasi cosa faccia usando l'arma
La persona che viene
La persona che viene aggredita
Le interpretazioni ormai in dottrina la dottrina penalistica si
Svegliata si è impegnata a cercare di arginare questa pericolosissima riforma
Che grazie anche alla pessima informazione che è stata fatta
Fosse questa pessima informazione che è stata fatta ora portato voti a qualcuno ma sicuramente
Portato al cimitero qualcun altro in galera chi l'ha ucciso
Allora la dottrina si è sforzata di limitare questo diritto questa licenza di uccidere la stampa parlava di licenza di uccidere
Che e come licenza di uccidere la norma altra parte della dottrina pure la interpreta e la critica questa norma è incerta l'interpretazione di questa norma
Può essere interpretata come una licenza di uccidere
Che cosa cambia
Chi c'è dietro questa chi quale ideologia quale opzione politico criminale c'è dietro questa norma
C'è un'opzione politico criminale c'è una particolare teoria criminologica ci sono le strategie della prevenzione situazionale bisogna rinforzare il guardiano
Un reato avviene in una occasione favorevole quest'occasione favorevole l'incrocio tra una potenziale vittima
Un potenziale Autore
Che potrebbe essere chiunque di voi almeno così dicono
E io non mi sento di tirarmi fuori lo confesso
Potrebbe essere appunto l'incrocio tra un potenziale autore un bene interessante e l'assenza di un guardiano questo dice questa teoria criminologica
E così si inventa la sì prevenzione situazionale
Così si gioca sulle tecniche di prevenzione situazionale tecniche di prevenzione situazionale devono ridurre l'interesse del bene oggetto
Come si fa a ridurre l'interesse del bene oggetto per esempio controllando i mezzi che solitamente vengono usati per commettere dei reati
Però non è su queste non è per ridurre l'interesse del bene che interviene la riforma dell'articolo cinquantadue ma per rinforzare il guardiano come lo rinforza il guardiano dandogli un'arma
Dandogli un'arma e dandogli il diritto di usarla quest'arma
Però le armi che cosa sono le armi sono strumenti per commettere reati allora e prevedibili Simona che il gli studi criminologi sulla pena di morte in America sono pacifici sul punto e prevedibili sino che questa riforma
Porti ad un aumento del commercio delle armi ad una maggiore flessibilità del commercio delle armi a minori controlli nel commercio delle armi in America appunto lo sappiamo tutti negli Stati Uniti si vendono i supermercati le armi
Quindi queste armi
Saranno sempre più diffuse e quindi aumenteranno le probabilità che queste armi
Siano prima o poi utilizzate
Quindi da un lato rinforzo di guardiano da un lato dall'altro lato mette in campo strategie pericolosissime
Per la incolumità
Individuale
Qual è l'ideologia di riferimento di questa norma beh credo che sia facile
Si è facile è facilissimo vederla
è la prevenzione situazionale laddove invece il problema appunto con la prevenzione situazionale ritenuto l'occasione non la causa del delitto
Ma l'occasione del delitto
Tra l'altro mette in campo anche un effetto spostamento cioè un aspetto spostamento significa che
La persona che entra in casa entrerà in casa armata e quindi probabilmente quello che sarebbe stata una rapina diventerà molto probabilmente comunque un omicidio
Oppure un effetto spostamento che non è soltanto tattico è anche sociale
Chi si può permettere un'arma di acquistare un'arma di possedere un'arma e di allenarsi addestrarsi all'uso dell'arma avrà meno probabilità di cadere vittima di determinati reati e chi non se lo può permettere
Qual è allora l'ideologia di riferimento di questa riforma
Qual è l'ideologia di riferimento di una strategia legislativa che rifiuta
Di combattere la causa del delitto
Invece per il concentrarsi invece sull'occasione del delitto
Qual è l'ideologia di riferimento che pensa soltanto alla la politica criminale di riferimento di chi pensa soltanto all'occasione del delitto e non alle cause di chi si occupa di prevenzione situazionale non di prevenzione primaria
Che significa fondamentalmente agire sul contesto sociale per migliorarlo mondi prevenzione
Sulla non di prevenzione secondaria
Agire con i servizi sociali per migliorarne l'efficienza
Nemmeno di prevenzione terziaria per impedire la recidiva quindi intervenire con il diritto penale inviati extrema ratio perché il diritto penale e soluzione l'extrema ratio del problema e l'ultima soluzione ma con la prevenzione situazionale
Qual è l'ideologia di riferimento una di una ideologia di riferimento in cui sicuramente lo stato sociale
Non a larghissimo spazio
I principi di solidarietà non hanno larghissimo spazio non erano per niente
Io Geri riferendo l'ideologia di chi vuole tutelare i propri diritti io e ho diritto di conservare quello che ho a qualsiasi costo grazie
Ringrazio di nuovo davvero Francesco schiaffo per la sua presenza verrà qualità che ha dato alla discussione di questa sera saluto anche la presenza di Toni Villani che presidente dell'associazione di cultura omosessuale Garcia Lorca che vicino al percorso che la Rosa nel Pugno
Sta facendo
Do la parola a mio compagno Donato Salzano per lo aveva anticipato prima una piccola finestra sui gli impegni che riguardano il carcere Salerno
Che è stato teatro anche negli anni passati di alcune iniziative insieme al parlamentare europeo Marco Cappato noi
Condonato con Maurizio Provenza siamo riusciti a premere affinché fossero introdotte le cure metadonica e che erano da molti anni negate ai detenuti tossicodipendenti del carcere difformi
Io ho sempre rifiutato l'idea che anche l'impegno
Radicale su questo terreno sui sul terreno cioè del riconoscimento ai detenuti di diritti che la legge garantisce loro forse qualche cosa interpretato in termini diciamo filantropici buonisti in contrapposizione in qualche modo alle idee della l'obiettivo della sicurezza
Noi siamo convinti che e in nome della sicurezza per conquistare la sicurezza che noi abbiamo bisogno di riconoscere innanzitutto a chi per avere violato la legge è in carcere
I diritti che la legge gli attribuisce a parola Donadio
Sì non
Non poteva essere semplice
Poteva essere occasioni migliori quella
Rino la finestra sul carcere di forni in occasione della presentazione del rapporto annuale sulla pena di morte
Probabilmente le cose potrebbero viaggiare insieme
Va bene il professore a scandagliare il radar la legislatura italiana la legislazione italiana
Per trovare ancora le tracce e possibilità di Pinelli
Secondo me nelle carceri italiane
Qualcosa di strano severe una zona grigia cioè
Nelle mie esperienze di ingresso a fornire
Nelle varie nelle varie volte che siamo stati dal carcere di Salerno
Abbiamo riscontrato quest'aria grigia che
E ci rispondono sempre e la sicurezza la sicurezza
Quindi come Nessuno tocchi Caino si fa carico del rapporto sulla pena di morte nel mondo secondo me noi oggi dobbiamo cominciare a pensare
Ma i radicali Nessuno tocchi Caino la Rosa nel Pugno comincerà a pensare ha un rapporto sulle carceri italiane
E mi spiego meglio
La mancanza dei diritti civili più elementari
L'assistenza sanitaria
Esiste una legge dal mille novecentonovantanove la duecentotrenta che trasferisce l'assistenza sanitaria in carcere dal ministero della giustizia
Al ministero della sanità
Andare nelle carceri andare a verificare se questa legge attuata spesso non lo è perché i consigli regionali non si fanno carico di emettere delle semplici linee guida che possono dare la possibilità di assistenza in carcere attraverso un protocollo tra le ASL
E gli istituti penitenziari
Il caso di Fournier
Io credo che sia un caso particolare non conosco lo stato delle altre carceri in Italia
Questa è stata è stata un'estate calda per i detenuti
A Salerno alla casa circondariale
Noi un po'a pretesto di dei bistecche della riforma carceraria di cui noi ci vogliamo fare carico come espressioni politiche
Partendo dall'indulto
Siamo stati in visita ha fornito dopo
Le ripetute lettere che sulle uscite dal carcere da parte di detenuti e caso strano forse Sergio che è più esperto di me in questo campo saprà che
In genere le lettere che escono fuori dal carcere sono lettere che non sono autografi non sono firmati
In questa estate calda forni sono uscite lettere pubblicate sul giornale Cronache del Mezzogiorno quotidiano Salernitana
Firmate Autograph vetri di aiuto
Se noi richiediamo l'assistenza sanitaria ci rispondono sicurezza ci rispondono pestaggi
Non esiste un solo medico
E un infermiere per allora prima dell'indulto per quattrocento circa dei quattrocento e oltre detenuti oggi per fortuna con l'indulto sono scesi a duecentocinquanta duecentosessanta quindi si sono dimezzati
Non esiste più dai circa due anni all'ospita all'ospedale di Salerno il reparto carcerari non esiste un'infermeria e quindi di conseguenza il trasporto all'ospedale diventa difficile perché piantonare in un reparto civile delle persone vengono sulla mente portate si trovi il caso il necessario se sono in fin di vita
Siamo riusciti nel due mila e tre con Marco Cappato a stipulare almeno
Un accordo tra i server il SerT di Salerno e l'istituto penitenziario quindici a un protocollo per la distribuzione metadonica
E questo probabilmente ha salvato delle vite perciò dicevo il professore fa bene a scandagliare
E e quindi l'idea
Di farci carico
Per tutte le carceri italiane di un monitoraggio annuale come lo facciamo per la pena di morte sulla duecentotrenta del novantanove sul welfare carcerario che spesso non esiste
Siamo stati con Beltrandi Marco Beltrandi quest'ultima ispezione ed è emersa fuori un interrogazioni parlamentari che è stata depositata ai primi di settembre
E che è stata arricchita a fine agosto da altri due litri di undici anche questa volta un po'di persone che sono stati messi in punizione nelle famose celle perché loro li chiamano celle cederli celle d'isolamento
Perché hanno chiesto assistenza sanitaria
Cosa aggiungere
Io credo che
C'è un in carcere come Carinola
Per esempio sarà in carcere necessarie di andare a visitare in campagna il carcere di Carinola e il carcere dove ci sono solo quarantuno bis
Che in provincia di Caserta
è inutile pensare a un rapporto annuale delle carceri io sono convinto che la pena di morte probabilmente non esiste più in Italia ma di fatto in alcune carceri cioè e il carcere di Fournier
Probabilmente in carcere pericoloso da questo punto di vista perché ci sono delle zone grigie perché non le conosciamo e per questo è utile
Che forse dall'anno prossimo Nessuno tocchi Caino cominci a pensare a rapporto delle carceri italiani grazie
Grazie Donato prima di dare la parola Sergio D'Elia per le conclusioni io chiedo a qualcuno se vuole aggiungere qualche cosa
Rispetto al dibattito che stiamo facendo magari qualche ulteriore contributo di riflessione anche rispetto alle conclusioni che deve fare il seggio
Se non c'è nessuno allora io
Ti do la parola Sergio
Sergio D'Elia non soltanto come dicevo prima ormai da più di un decennio anima le attività di Nessuno tocchi Caino è stato protagonista al di là della questione che riguarda la pena di morte forse principale protagonista dell'impegno radicale in questi ultimi anni sul fronte carcere
Si è ottenuto in questa legislatura ed è un fatto positivo un risultato importante volo dell'indulto che mi però è cosa tanto più piccola tanto meno rilevante di quella che era nelle idee
E mi progetti che
Direi la Rosa nel Pugno stesse in campagna elettorale al seggio di via in questi ultimi anni avevano sollecitato
Francesco schiaffo ci diceva prima io non me la sentirei di chiamarmi Fury rispetto ad una situazione in cui
Stante l'attuale destra dei cinquantadue bis consentire da un lato di farmi fuori
Oltre a tutto quello che abbiamo visto io direi che questa convinzione
Questa
Idea dissi che sia per
Cui non ci si chiama fuori è forse uno dei punti cruciali anche del dibattito sulla pena di morte sull'indulto sulla legalità nel carcere in linea particolare quando sì Palais Unser francese il contributo che ha dato inaugurando forse la politica come oggi la conosciamo
Sì allude sempre alla libertà e l'eguaglianza di cui rivoluzionari e ci parlavano in realtà lo dicevano anche fratelli dei fratellanza
Che non tanto è soltanto il fatto che siamo tutti fratelli ci dobbiamo folle del bene ma la disponibilità riconoscere che quello che fa un altro uomo è sempre qualche cosa in cui siccome sono un uomo anch'io posso incappare anch'io e in questa convinzione c'è la disponibilità a riconoscere a questa persona l'opportunità di una crescita l'opportunità e qui c'è evidentemente quello a cui facciamo riferimento parlando di funzione della pena
Cambiare strada magari per essere anche meglio di quello che sono io tutta la vita non avendo mai fatto alcun errore
Sergio D'Elia un'esperienza carceraria importante la sua vita oggi è un deputato della Repubblica che in prima linea a livello nazionale internazionale sulle questioni che riguardano i diritti dell'uomo
Questo
Testimonia in modo forse anche scomodo per certe convinzioni a cui siamo abituati qualcosa la scomodità è tale che nella sua elezione a segretario di presidenza della Camera dei deputati dopo che le elezioni alla Camera dei deputati
C'era stata a ad un certo punto scatenato una delle cacciare a cui questo Paese periodicamente ci ha abituato nel dargli la parola poi c'è stata una riflessione a cui molti anche all'interno della Rosa nel Pugno hanno contribuito io leggo quattro righe
Della lettera che Sergio D'Elia ha inviato al presidente della Camera Fausto Bertinotti ai suoi colleghi quando appunto molti hanno sollevato dei dubbi sulla opportunità che l'uomo che aveva il passato carcerario di Sergio D'Elia potesse essere ammesso
Addirittura la segreteria di presidenza della Camera dei deputati sono cinque sei righe che io credo forse tengono insieme un po'tutto il dibattito che abbiamo fatto dalla pena di morte alle questioni dell'indulto alle questioni della legalità in carcere
Parlando della sua esperienza se il giudice il fine che giustifica i mezzi a cui molti aderivano culturalmente e filosoficamente
Per noi è stata linea di condotta coerente e pratica lui terroristi dice Sergio che fosse vero il contrario e cioè che i mezzi ad esempio le pinne che noi utilizziamo prefigurano i fini per me c'è voluta l'esperienza della lotta armata e del carcere e poi quand'era ormai pronto l'incontro con Marco Pannella
Voglio dire che Marco Pannella c'era già e da una vita su quella semplice verità lui era pronto
Non ero pronto io e come me quelli che lui chiamava i compagni assassini che lo avrebbero riconosciuto dieci anni dopo
In quegli anni radicali erano gli unici a non considerarci dei mostri gli altri da noi e quando Marco Pannella diceva violenti e non violenti sono fratelli
Capivamo il senso di quelle parole
Violenti e non violenti avevano in comune la voglia di cambiare l'esistenza senza cedere all'indifferenza e alla rassegnazione
Noi violenti con la forza dell'odio loro non violenti con la forza del dialogo e nell'amore
Attese
Grazie Michele io davvero ringrazio molto il comitato che si è costituito qui a Salerno
Per il progetto della rosa nel pugno per la Rosa nel Pugno
Sono stato anche un po'oggetto di critica da
Alcuni compagni dello SDI
Non di Salerno
Non campani diciamo nel senso di regione ma della città di Napoli nella quale io
Nella circoscrizione che poi coincide con Napoli e provincia credo sono stato eletto perché
Non mi sono fatto vedere in campagna elettorale perché dopo che sono stato letto non sono mai venuto
Dicevano loro a Napoli
Ma io
Concepisco l'impegno nella Rosa nel Pugno
Come un impegno sulla politica della Rosa nel Pugno assume iniziative politiche dello Stato
Io ho accettato di venire qui a Salerno nonostante questo sia colleghi la circoscrizione di parco vedrà S. Marco Beltrandi sa che sono qui forse oppure serrati perché questo è il suo territorio
Non sto scherzando lo sanno benissimo anch'io oggi sono qui ma sono venuto qui perché c'è un'iniziativa politica
Perché c'è
Nonno una rituale presentazione del rapporto di Nessuno tocchi Caino che comunque noi ogni anno facciamo solo a Roma quella nazionale ma anche molte sedi locali
Ma perché ed è per ed è punto uno dei punti del trentuno dei trentuno punti di Fiuggi
Se voi vi ricordate c'è l'impegno della Rosa nel Pugno per portare all'ONU quest'anno una proposta di moratoria delle esecuzioni capitali
E oggi di questo stiamo stiamo discutendo
Io ritornerò
In Campania a Napoli per fare visita
Al carcere di Poggioreale sicuramente ma soprattutto anche a quello di Secondigliano dove c'è la sezione detenuti al quarantuno bis
Che è un capitolo della
L'illegalità sa a parer mio Rispetto a che cosa i principi di diritto non solo di diritti umani vivi universalmente riconosciuti ma di diritto anche interno nostro costituzionale
Prevedere che persone per il solo fatto di essere non dico condannate non dico
Definizione definitivamente non dico condannato in primo grado in secondo grado
Non dico neanche
Imputati o rinviati a giudizio ma per il solo fatto di essere indagate di un reato di mafia poi c'è anche il terrorismo
Altre altri adriatiche possono all'autorità politica amministrativa decidere questo detenuto deve scontare la sua carcerazione preventiva mai nelle case degli indagati le indagini preliminari in una condizione nella quale a parer mio si configura una violazione grave
Di diritti umani e in particolare io ritengo anche quei principi e quei diritti umani internazionalmente riconosciuti che vietano la pratica della tortura
Su questo proposito di rapporti sulla pena di morte o del carcere
Ci sono molte organizzazioni penso ad Antigone ad altre che fanno i loro rapporti annuali sulla situazione penitenziaria in Italia
Io Maurizio Turco abbiamo deciso di farne uno soltanto che ha le caratteristiche di un'inchiesta di un rapporto che quello proprio abbiamo chiamato tortura democratica e cioè relativo all'applicazione del quarantuno bis finita facendo un viaggio oggi nelle undici qua abbiamo scoperto che erano dodici perché c'è il segreto di Stato anche sulla sulle sezioni del quarantuno bis che non ci hanno comunicato dal ministero abbiamo dovuto scoprirlo partendo da secondi avevamo soltanto come punto di riferimento secondo gli hanno perché in una
Un audizione parlamentare il
Direttore del da dipartimento amministrazione penitenziaria ha detto non faremo mai carceri del quarantuno bis al di sotto di Secondigliano quindi noi sapevamo che dovevamo partire la seconda e poi li Toussaint incontri detenuti in quarantuno bis si che ti dico sono stato anche in quest'altra sezione questa abbiamo ricostruito la mappa del quarantuno bis e poi visitato tutte le sezioni e fermate mediamente un quarto d'ora venti minuti a parlare con i singoli erano seicento quando abbiamo fatto questo inchiesta del due mila due
L'estate del due mila due seicento detenuti
In quarantuno bis ritornerò a Napoli per monitorare la situazione del carcere di Poggioreale soprattutto propri che azione dell'indulto
E poi a Secondigliano
Cioè per dire che per me Rosa nel Pugno
Ma anche elezione in Parlamento grazie a quel progetto della Rosa nel Pugno significa soprattutto la politica della Rosa nel il progetto iniziativa politica le cose che si dono fa miei punti di riforme di riferimento sono i trentuno punti che abbiamo condiviso nel manifesto di di Fiuggi
E su quello io
Mi muoverò e su quello farò iniziativa iniziativa politica
Devo dire sinceramente laddove riceva
Proposte di incontro su iniziative da fare come quella di oggi io vengo
Non accetto la contestazione non ti sei generica
In alcuni casi dettata da pura polemica politica seppure interno al nostro progetto non ti sei fatto mai vedete ci vengo a condizione che siano iniziative per la Rosa nel pugno è per i punti che noi abbiamo condiviso abbiamo scritto nel programma
Nel programma di Fiuggi
Tornando alle cose di oggi io c'ho tre punti su cui non trarre le conclusioni ma su cui discutere poi magari
Avremmo bisogno di un'altra ora per
Di dibattito per per andare avanti
Allora Noè come Rosa nel Pugno ci siamo dati questo Obiettivo della moratoria ONU ce ne siamo dati un altro quello
Dell'amnistia e dell'indulto
Beh non ci sono molte cose sulle quali noi possiamo dire
Di qua come Rosa nel Pugno
Di essere soddisfatti
Dell'apporto che noi abbiamo dato con i nostro milione di voti al Successo
Della maggioranza di centrosinistra in particolare
Del presidente del Consiglio
Prodi
Se voi scorretti i trentuno punti di Fiuggi che era il nostro programma elettorale
Erano i punti sui quali abbiamo chiesto i voti agli elettori
E che ce li hanno dati nella misura in cui hanno ritenuto di darceli
Piccola breve parentesi nostra
La mia analisi del voto Michele Elisabetta la conoscono chi ascolta Radio Radicale la ripeto sempre
Lei sito per la Rosa nel pugno del voto di di aprile è stato un esito che io interpreto in questo modo
Noi radicali non abbiamo portato tutto il nostro diciamo serbatoio patrimonio elettorale alla Rosa nel Pugno io ritengo di sì è probabile che ne abbiamo perso la metà in questo in questo progetto
Perché i radicali che in questi anni sono sempre votate Torre io voto radicale Massei radicali fanno l'alleanza non dico con esso i socialisti dello SDI ma con chiunque altro non vi voto perché c'è un dato anche identitario nel voto di appartenenza forte non siamo mai andati sotto il due per cento in tutte le competizioni elettorali ed credo che la stessa cosa è avvenuta anche per i compagni dello SDI i quali hanno portato la Rosa nel Pugno non tutto il loro elettorato perché anche lì hanno ragionato se SDI allora sì se invece Alleanza con un altri dico con i radicali acqua allora quindi metà da una parte metà dall'altra e quindi fa quel
Quel due per cento che complessivamente abbiamo porta io stimo che in realtà quel due virgola sei poi significa un tre per cento fondamentalmente perché sono andati il tre virgola quattro per cento in più a votare rispetto a quelle precedenti e sono tutti andati a votare sulla
Chiamata alle armi di Berlusconi degli ultimi tre quattro giorni
Che sono andati a votare in più tre quattro per cento in più rispetto alle tornata elettorale precedente ma ad andare a votare Berlusconi e quindi non hanno votato noi quindi c'è un voto di Rosa nel pugno che io stimo l'ordine dell'uno per cento di elettori magari ci sono anche qui presenti che non hanno mai votato SDI che non ho mai votato radicale per la prima volta hanno votato rossa Rosario
Hanno votato il progetto nazionale io credo che questo è il futuro della Rosa nel Pugno non
Parentesi tanto chiusa la parentesi l'alleanza SDI radicali
Perché quell'alleanza io ritengo sia stata sconfitta in quanto alleanza Sri radicale azioni quello che ci ha salvato quell'un per cento di nuovo che si è affacciato nel voto
Di aprile ed era tutto sul progetto della rosa nel pugno chiudo questa parentesi o magari torniamo dopo questo nostro dibattito per dirlo noi abbiamo al governo Prodi da chiedere
Cioè che senso ha la nostra sostegno Al Gore a questo governo se non c'è un'iniezione che noi possiamo dare in questo governo di laicità certo di libertà accerto di liberalizzazione ma un ritorno dall'aver scelto noi questa alleanza su alcuni punti per noi irrinunciabili del nostro del nostro programma
Io lo dico molto francamente proprio rivolto al Presidente del Consiglio il quale
In replica nel dibattito sulla fiducia ad un mio intervento
In pratica cui chiedevo questo governo cosa farà rispetto alla battaglia decennale
Di Nessuno tocchi Caino del partito radicale no io ho detto del parlamento italiano anche perché su questa cosa della moratoria
Della sulla pena di morte
Non esiste maggioranza e opposizione nel Parlamento italiano anche dimostrato con la mozione
Approvata a luglio che chiede al governo di portare all'ONU questa proposta
C'è una convergenza straordinaria fra maggioranza ed opposizione quindi chiedevo cosa fa il governo in replica attorno voi
Manterremo a e porteremo a conclusione la battaglia
Per la moratoria delle esecuzioni
Capitali
Prima che partisse per la Cina abbiamo chiesto al presidente
Del consiglio in rottura di continuità in soluzione di continuità rispetto quello fatto dal governo precedente Berlusconi che ora tutti hanno attaccato Prodi ed Emma Bonino perché come si sono comportati andando in Cina perché non hanno sollevato la questione diritti umani cosa
Però
Si dimenticano che Berlusconi c'è andato nel due mila tre neanche una parola sui diritti umani
Fini c'è andato nel due mila quattro
E a
Nessuna parola sui diritti umani ma sostenuto la richiesta cinese di revoca dell'embargo sulle armi finti la sostenuta e ora hanno staccato Emma Bonino è Prodi perché
La loro missione
Che era fondamentalmente una missione con un una forte rilevanza economica commerciale e no ciò nonostante per la prima volta quanto meno Prodi andato in Cina ha sollevato la questione della pena di morte
Della libertà religiosa del rispetto dei diritti umani Emma Bonino oltre a questo anche la questione relativa alle regole che la Cina deve rispettare in quanto partner commerciale internazionale anti dumping eccetera eccetera
Io credo che Prodi abbia fatto male in Cina ha guastato ha rovinato quello che comunque aveva fatto nei confronti delle massime autorità cinesi
Sollevare la questione diritti umani che i precedenti ministri e presidente coglie non avevano neanche fatto neanche la forma retorica
Che si fa di solito tutti i capi di Stato che vanno in Cina
Esordisco siamo preoccupati per la situazione diritti umani e poi passano a discutere no ora discutiamo di cose serie affari cosa c'è loro neanche questo
Però deve
è una delle gaffes e a cui un po'cede il Presidente del Consiglio già in questi quattro mesi di governo eccetera
L'ultimo giorno prima di prendere l'aereo partire ci va be sostiene dice io sono a favore della revoca dell'embargo delle armi alla Cina cosa che a parer mio è stato gravissimo un errore che
Tant'è che ora cosa si ricorda del viaggio in Cina sul per quanto riguarda i diritti umani del governo italiano il fatto che lui è andato lì ha proposto la revoca dell'embargo sulle sulle armi io rinuncio già che presenterò una mozione parlamentare prossimi giorni in cui chiedo
Che il Parlamento si pronunci su queste impegna il Governo italiano a sostenere all'interno dell'Unione Europea per perché la questione dell'embargo è stata apposta dall'Europa nei confronti della Cina proprio per il mancato rispetto di vittima in quel Paese che l'Italia sostenga la continuità dell'embargo delle armi sulle
Ha un valore simbolico la Cina non ha bisogno delle nostre armi levarmi all'Europa c'è una potenza non soltanto
Economica ma anche militare quindi però un valore simbolico ma anche
L'azienda chiaramente anche anche politico finché lì non ci sono progressi tangibili sul fronte dei diritti del rispetto dei diritti umani noi manteniamo questo vincolo
Europeo a non commerciare armi con quel Paese che peraltro in una situazione ancora più grave perché la Cina recentemente
Ha approvato una direttiva non lo so quante foto una legge che riapre la questione dei rapporti con Taiwan e quindi simbolicamente anche resa l'uso delle armi il il commercio di armi
A questo punto di caduta anche nei rapporti con
Contava noi chiediamo al governo Prodi a questo punto di che
Portare all'ONU di mantenere l'impegno che ha preso davanti al Parlamento e a cui il Parlamento ma impegnato
La proposta di moratoria delle esecuzioni capitali in questa Assemblea generale certo ci preoccupa un po'il fatto che partito dalla Cina è andato direttamente a New York all'apertura dei lavori l'assemblea generale
Nonostante da
Diciamo ai suoi uffici diciamo genericamente c'era stato chiesto qual era la frase pregnante che noi volevamo venisse inserita nel suo discorso durante l'assemblea generale abbiamo dettata
Non l'ha letta
Fitto noi siamo contrari alla pena di morte l'avevamo chiesto che ci fosse noi chiediamo una moratoria delle esecuzioni capitali perché sappiamo che la moratoria la via concreta per arrivare all'abolizione della Balivo siamo contrari a volte come siamo per la pace nel mondo
Per
Lo sviluppo dei popoli per la solidarietà eccetera e quindi a un po'c'è un po'preoccupati per questo però questo è uno dei punti sui quali noi misureremo il senso dell'appartenenza
A questo
A questo governo
Secondo punto rinvio ho apprezzato davvero non è un fatto di spiega una clausola di stile la
Starei per dire la lezione marito all'intervento la relazione del professor schiaffo
Che io poi chiederò di avere se ci sono degli appunti scritti perché
Su alcune questioni che lo imponeva
Sulla pena di morte che si annida in alcune pieghe del nostro per dire a me ordinamento Avolio poi capire ma su questo insomma chiamerò consulenza per un'iniziativa anche legislativa
Per modificare quello che potrebbero essere
In un futuro prossimo comunque come scenario sempre possibile
A disposizione dei di ideologici i demagoghi
Della sicurezza sociale del dell'emergenza eccetera per impedire ogni alibi e quindi l'unica cosa macroscopica che è presente nel nostro ordinamento e quel riferimento
Che lei ha citato sulla
Presenza ancora della pena di morte nell'articolo ventisette nostra Costituzione uno dei primi atti
Della mia presenza in Parlamento sta depositare
Con tutti i miei colleghi la Rosa nel Pugno proposte di legge per amnistia e indulto l'altro che ho firmato io come primo firmatario l'abolizione di ogni riferimento alla pena di morte ancora presente la nostra Costituzione la notizia è che la settimana prossima la settimana che entra
Va in aula questa proposta di legge di modifica costituzionale
E io credo che nel giro di dieci giorni quanto meno come prima lettura quindi il passaggio perché è una legge di riforma costituzionale richiede il passaggio non solo la Camera al Senato ma poi il ritorno alla calma e poi di nuovo al Senato il doppio passaggio quanto meno arrivare all'ONU
Con la proposta di moratoria illustra con l'atto politico che quanto meno l'Italia seppure in prima lettura l'abolita
Polito riferimento anche dalla Costituzione oltre che ha dai codici
Militari però ci sono quelle pieghe nelle quali di cui lei parlava prima e vedremo di superarle anche con proposte di legge di modifica sul se del caso anche costituzionale
Poi sulla legittima difesa B
Lei ha detto una cosa importantissima
Facendo anche il caso degli Stati Uniti principio gli Stati Uniti principio costituzionale il diritto
Non solo la legittima difesa ma anche al possesso di un'arma e e come dire sancito dalla Costituzione sente ed è insuperabile se non c'è una modifica costituzionale però quello che avviene allora ci sono duecento milioni di abitanti duecento duecentoventi
Gli Stati Uniti d'America ci sono
Duecento milioni duecentocinquanta milioni di armi in circolazione negli Stati Uniti d'America e questo che spiega il tasso di criminalità
Negli Stati Uniti sono armi come lei diceva che prima o poi verranno usate se uno ha a disposizione un'arma
Prima o poi la usa mala non perché sia un criminale ossia
Organizzato punto in forme di criminalità eccetera
La uno sale laddove tu avresti usato uno schiaffo oppure avesse usato che ne so uno
Un bastone o una una scopa ma un manico di scopa cioè l'arma magari usi quelle su e pericolosa
Quindi è evidente che noi dobbiamo rappa portarci al fenomeno della chiamiate Nendo conto anche di quanto di criminogeno ci sia nelle leggi che noi che noi produciamo
La legge sulla legittima difesa recentemente fatto uno degli ultimi atti del facile
Legislatura
Del governo sarà quello di fare la perché aveva
Doveva colpire un po'nell'immaginario collettivo dell'insicurezza della micro criminalità del fatto che non siamo sicuri nel non solo una propria strada ma anche nella propria casa propria villa eccetera qui è stata fatta quella la classica norma manifesto che ha una un suo significato suo obiettivo
In questo caso elettorale per una norma criminogena
Se io so che chi sto per rapinare o derubare
In base alle leggi esistenti
è uno che può non solo possedere un'arma ma utilizzarla perché la legge
è evidente che io non andrò più in a fare quella Rapino quel furto o con il coltellino pure con la pistola giocattolo ma ci vado armato e è chiaro che questo provoca
Appunto quelle che dovevano essere furti o rapine provoca degli omicidi dice
Un punto polemico rispetto alle cose le diceva Brescia qui si ragiona in termini di sicurezza di lei giri improntate alla legittima difesa che poi in realtà sono licenze di uccidere eccetera e non si affronta le questioni le grandi questioni sociali in termini di quella prevenzione che consiste nel fare interventi diciamo all'insegna dello stato sociale
Io come radicale diciamo noi come radicali abbiamo un'impostazione per la quale insomma le linee guida per noi sono diciamo i fondamenti dello Stato di diritto dello stato di diritto
Io dicono alla pena di morte dicono a questo la legge sulla legittima difesa dicono
Ci siamo dimenticati grande capitolo della tortura e del dibattito che addirittura su Corriere della Sera con intervento di tenebra Panebianco sia aperto sull'utilizzo della tortura in in situazioni di emergenza eccetera
Dico no a questo in base ai principi dello Stato di diritto non mi pongo neanche il problema delle ragioni per cui se l'emarginazione sociale se la mancanza di serietà eccetera
Cioè io dico no alla pena di morte perché
In realtà e così a tutte le altre questioni in realtà chiama in causa non tanto
E come dire la vittima che sia della tortura e che sia della pena di morte che sia della legittima difesa
Perché chiama in causa i fondamenti sono né dello Stato dello stato di diritto cioè in discussione con la pena di morte un dottore cioè non è sia che cosa ha fatto
Il condannato a morte o che cosa potrebbe fare il torturato o impedire che sia fatto chi viene torturato perché pensiamo di avere l'informazione utile per perché non scoppi la bomba da qualche parte eccetera
Noi dobbiamo sempre chiederci
Cosa facciamo noi
Costa diventiamo noi Stato così comunità cosa diventa la nostra civiltà giuridica cosa diventa la nostra società in questo senso il sociale il problema
Se noi accediamo a pratiche che mettano in discussione non io dico non tanto non solo la vita delle vittima mentono in discussione la cui la vita del diritto nel nostro Paese perché là dove ci sono
è uno
Richiamo che Pannella fa assente laddove c'è strage di diritto e quello che poi però la strage poi di vite umane di società eccetera abbiamo quindi questa impostazione diversa ultimo punto
Rispetto a Donato ho già detto rapporto sulle carte io
Se tu ci chiami a fare un rapporto annuale sulle carceri o se dovessi rispondo io Elisabetta oraria non ce la facciamo
Non ce la facciamo dobbiamo vedere quali sono i punti critici del sistema penitenziario io per esempio la cosa che posso sentire annunciare ha parlato anche a risalire faremo un rapporto sul gli ospedali psichiatrici giudiziari che si i vecchi manicomi criminali che ora non si chiamano più qui perché non è fine
Non si chiamano più così sì chiamiamo in maniera con questo di un femminismo o giro di parole Ospedale psichiatrico giudiziario sono i manicomi criminali sottratti a qualsiasi controllo di legge
Peggio che il quarantuno bis uno che finisce un ospedale psichiatrico finisce in una terra di nessuno in un buco nero sottratte o riccamente Tuppo e stare in base perché dice il problema della sicurezza del come si chiama la vendita delle misure di sicurezza e ce la può stare ecco l'ergastolo che non c'è in Italia una pena di morte la può di consumare là dentro perché il giudizio sulla tua pericolosità sociale lo dà
Non un magistrato non una corte
Assise lo dà poi in realtà il medico quello che ti cura dice no questo ancora pericoloso perché non è uscito dalla sua follia e cioè e lì ci sono i morti
Ci vidi le morti civili per io credo che quel sono cinque o sei
Dobbiamo scoperchiare un po'questo buco nero
L'indulto vale un po'discorsi e credo che noi avevamo chiesto non un atto di clemenza
Ma anche qui di un principio ispiratore sono sempre le regole rispetto delle regole della legalità eccetera ramo riportare le cascine situazione di legalità
Perché sessanta mila detenuti in spazi che il Regolamento
Le leggi italiane
Dicono
Essere per quaranta mila detenuti
C'è la capienza regolamentare quaranta mila c'erano sessanta mila tra queste euro carcere illegale
O quanto meno non regolamentare e va riportato nella legalità per la quale noi venivamo condannati dall'Europa dalla giustizia europea per negazione di diritti umani fondamentali per come temevamo i detenuti nelle carceri
Quindi abbiamo chiesto di sollevare di un terzo quel carico che poi anche di sofferenza umana ma ma è un carico anche
Come dire di di immagine negativa
E di violazioni chiedi di leggi eccetera e quindici anni Ventimila almeno ne devono uscire per riportare quanto meno alla normalità le carceri Italia è questo un punto del programma della Rosa nel Pugno
Non ci sono altri punti di programma che questo governo ci ha consentito di raggiungere vuol dire che usciamo al governo no vuol dire che noi dobbiamo avere un'interlocuzione con Prodi
Con il governo Prodi perché sia apprezzata
E valorizzata la nostra presenza in questa in questa maggioranza noi non facciamo ricatti a cui sono di solito abituati coloro i quali o mi dai questo oppure ora ci sono le minacce sulla Finanziaria
Usciamo dal governo votiamo contro cioè va diciamo semplicemente che le cose su cui ci siamo impegnati le facciamo in un rapporto leale con questo governo però io credo che non sia un problema della Rosa nel Pugno e del
Tanto del di quello che la Rosa nel Pugno porta a casa nella sua presenza parlamentare e di governo io credo che le cose che noi proponiamo quei punti di Fiuggi servono soprattutto
Questo governo al Paese se vogliamo che il Paese abbia un futuro di innovazione liberalizzazioni ecco di riforma di riforma
E anche un po'di alternativa rispetto acque non solo di alternanza di alternativa rispetto ai governi precedenti questo il senso la nostra presenza nel per quanto riguarda poi i destini la Rosa nel Pugno
Magari ne discutiamo fra un po'
Chiusa questa apparente se in questa
Iniziativa perché siamo qui con questo preciso ordine del giorno
E comunque ribadisco vi ringrazio molto per questa in per azione
Soltanto il tempo di ringraziare gli intervenuti ringraziare in particolare Elisabetta Zamparutti e Sergio D'Elia
Oltre che per il merito della pena di morte del carcere di cui abbiamo parlato questa sera per il fatto di dare un contributo al bilancio del progetto Rosa nel pugno in cui è impegnato questo comitato che ha visto la luce una settimana fa Salerno molti degli intervenuti ne sono membri ringrazio il professore Francesco schiaffo associato di Psicologia Università di Salerno Donato Salzano è presente la sua azione o mollare ringrazio toni di radio radicale e radio radicale che a seguito tra questi lavori venne Davoli siamo stati sfortunato oggi perché c'è uno sciopero dei giornalisti ma
L'informazione è ancora una volta radio radicale al mille ovalare garantita alla prossima