1956-2006. Ungheria 50 anni fa. Per non dimenticare la rivolta di un popolo per la libertà

Presidente Formigoni e lo ringraziamo per essere stato con noi
Grazie a tutti voi almeno oggi accede di salutarmi di ringraziare i cittadini che sono qui con noi sfidando la pioggia qua davanti oppure sotto i portici
Ringrazio gli amici di Alleanza nazionale che come sempre con grande determinazione riescono a convocare Milano per riflettere su fatti importanti della nostra storia passata e presente
E oggi ricordare i Martiri d'Ungheria di cinquant'anni fa significa ricordare chi ha combattuto per la sua libertà e per la nostra libertà
Evidentemente tanti sono gli argomenti di cui potremmo ragionare ma non lo facciamo oggi il giorno in cui è stata varato una finanziaria su cui torneremo a discutere perché rischia di essere veramente negativa per i nostri cittadini e per la Regione
Parleremo anche di quello che stiamo facendo insieme i partiti della Casa delle Libertà al governo di Milano al governo della Regione Lombardia
Appunto come Ignazio dice in una prossima occasione rifletteremo insieme su quello che insieme vogliamo fare perché questa è la nostra concezione di politica
Chi è eletto e gli elettori simpatizzanti e i cittadini insieme per fare sempre più grande Mila no la Lombardia e l'Italia ciao grazie a tutti
Nonostante il clima come tutte le nostre manifestazioni e la concludiamo Collino nazionale sicuri che ci rivedremo presto tra l'altro ieri Fini
Alla manifestazione che abbiamo tenuto in piazza della Borsa
Ha preannunziato che farà valutare anche a Berlusconi a Casini e a Bossi
La possibilità di una grande manifestazione proprio al Nord e io dico a Milano contro la Finanziaria contro il governo Prodi concludiamo la manifestazione
Collino nazionale dandovi appuntamento le prossime iniziative a ringraziandovi per il grande successo di questi quattro giorni della diciannovesima Festa tricolore del secolo Italia grazie a tutti
Fermarsi
Come sapete hanno già preso la parola l'onorevole Maurizio Gasparri onorevole Franco Servello abbiamo avuto una parte della
Dello spettacolo musicale Lai le prime canzoni del gruppo sa e di Leo Valeriano
Il programma prevede dopo gli altri interventi politici di cui vi dico da qui a un minuto in conclusione anche il concerto di Francesco cioè dell'ex Dj Francesco che ora preferisce farsi chiamare solo Francesco Facchinetti
Noi crediamo di svolgerò lo stesso il programma è con noi sotto il palco in attesa di valutare il momento climaticamente più opportuno il presidente della Regione Roberto Formigoni che salutiamo
Adesso se il tempo lo consente continueremo la nostra manifestazione che come sapete
N el ricordo
Per i fatti di Ungheria di cinquant'anni fa la rivolta di un popolo che non può essere dimenticata
Un popolo che seppe scendere in piazze in rivolta contro i carri armati
Sovietici e che fu lasciato dall'Occidente solo a combattere una tromba una drammatica è impossibile battaglia crediamo che sia giusto ricordarlo oggi e cogliere anche da quegli venti da quei fatti
Motivi di attualità
Fra qualche minuto
La pioggia smetterà vero
Riprenderemo la manifestazione
Grazie a tutti voi
Per la verità dalle ore sedici doveva già e si alzi la prima parte della concerto musicale
Clima non è clemente ma io imito i tecnici per favore a venire a parlare qui sotto il palco per organizzare i suoni in modo che dopo la prima parte dell'intervento lo si possa fare il concerto la prima parte del concerto medico in dando il programma
Programma di oggi prevede il ricordo di quello che avvenne cinquant'anni fa in Ungheria
La rivolta di un popolo contro i carri armati sovietici che segnò il destino dell'Europa di quel popolo della libertà
Che l Occidente invocava
Oggi cinquant'anni dopo il comunismo è stato sconfitto lo ricorderemo con una serie di interventi oggi pomeriggio il primo sarà e lo salutiamo con un forte applauso l'onorevole Maurizio Gasparri
Interverranno nel corso del pomeriggio il presidente della Regione Roberto Formigoni e il sindaco di Milano letizia Moratti
Sarà presente anche l'onorevole Franco Servello
Protagonista già in quegli anni della vita politica milanese
Noi concluderemo il pomeriggio con un ricordo musicale delle lotte di quegli anni affidato alle canzoni di lotta di Leo Valeriano e poi alle ore diciotto e quarantacinque vi sarà il concerto
Di Dj Francesco Di Francesco Facchinetti come adesso ama chiamarsi mai inizierei con il primo degli interventi il rilievo cattivi del dramma di un popolo di cinquant'anni fa popolo magiaro la parola a Maurizio Gasparri
Credo che sia giusto
In questa giornata conclusiva della festa tricolore
Di Milano che ha avuto vari momenti e varie tematiche al suo centro ma soprattutto i temi della sicurezza nella lotta all'immigrazione clandestina con la manifestazione di giovedì sera con il convegno che ha visto protagonisti ieri il ministro dell'interno ma soprattutto il presidente del Leanza nazionale
Gianfranco Fini dedicare un ricordo anche in questi giorni ai cinquant'anni della rivolta di Ungheria
Il comunismo oggi in Europa non è più al Governo al potere non è stato fino alla fine degli anni ottanta e metà del nostro continente ha dominato con dittature sanguinose quella che è stata l'Unione Sovietica tutti gli Stati che oggi hanno riconquistato la democrazia era libertà e fanno parte dell'Unione europea come la Repubblica Ceca la Repubblica Slovacca la Polonia
Ed altri ancora
L'Ungheria è stata una nazione più volte umiliata nell'immediato dopoguerra con la occupazione
Sovietica
L'URSS che estese il suo dominio praticamente ai confini con l'Italia con quella spartizione del mondo decisa ai alta
Dai Carpi dalla coalizione vincitrice che essi divisero le sfere di influenza chi rimase nella sfera d'influenza americana come accade Alitalia ebbe la possibilità di vivere una vita democratica con libere elezioni con formazioni politiche
Che si misurano con il consenso dei cittadini nell'Est europeo invece sotto il tallone distali vedere Unione Sovietica fu cancellata ogni libertà fu cancellata ogni possibilità di espressione nazioni ricche di cultura nazioni ricche di tradizione tra cui anche l'Ungheria furono oppresse allungo
E nel mille novecento cinquantasei
Ungheria conobbe proprio nell'ottobre di cinquant'anni fa un moto di ribellione
Una reazione popolare una insurrezione che per molti giorni animo quelli che furono i ragazzi di Buddha e di peste le due città
Che formavano allora come ora la capitale d'Ungheria a Budapest
Fu una rivolta contro il comunismo fu il tentativo eroico ma ahimè destinato alla sconfitta di ritrovare un cammino verso la libertà e la democrazia furono migliaia i morti di quei moti di Ungheria furono soprattutto i giovani i protagonisti di quella ribellione e fu protagonista in negativo soprattutto il mondo occidentale
Perché
Come
Ricorderanno quelli più anziani ma come forse ignorano il più giovane che essendo oggi protagonisti in una stagione in cui quell'oppressione nell'Est europeo è soltanto un retaggio del passato quella storia forse nelle scuole hanno avuto poco modo di studiarla o di conoscerla ebbene quei ragazzi furono lasciati soli dall'Occidente gli accordi di è alta prevedevano
Che Ungheria e quelle altre parti di Europa rimanessero sotto il controllo e il dominio della Unione Sovietica distali
E poi dei suoi successori di Krusciov fino ai tempi di Breznev Frediano troppo e fino a quella grande stagione di libertà che fu la conclusione degli anni ottanta il crollo del muro di Berlino del mille novecentottantanove ma nel mille novecentocinquantasei l'Occidente rimase sordo
Girò la faccia dall'altra parte
Nessuno mosse un dito per soccorrere insorti di Ungheria che furono uccisi nelle strade arrivarono i carri armati arrivarono le truppe da Mosca che imposero
Ancora una volta il giogo comunista
Oggi quella storia poco conosciuta altre rivolte altre stagioni sono state celebrati ampiamente
Invece
La rivolta d'Ungheria non ha mai avuto lo spazio che avrebbe meritato ora Alleanza Nazionale ha ritenuto giusto invece dedicare ricordo solidarietà
Perché quei ragazzi del cinquantasei avevano ragione avevano trent'anni prima di altri alzato la testa per abbattere il dominio comunista e allora quelle vittime oggi vanno ringraziate vanno ricordate vanno onorate
Pone avanguardie
Di quel grande movimento di libertà
Che poi alla fine degli anni ottanta
Ha portato al tracollo del comunismo coro lato sotto il peso epocali
Del suo fallimento fallimento orale
Fallimento economico fallimento sociale fallimento culturale
Perché il comunismo nell'Est europeo ma direi in tutto il mondo dove ha potuto imporre il suo dominio non ha realizzato quei traguardi di giustizia sociale
Di cui pure aveva ammantato i suoi discorsi non ha realizzato sono un verso il basso e la povertà per tutti quei traguardi di uguaglianza
Non ha realizzato nulla di buono il comunismo ha una storia di macerie di devastazioni e di stermini
Non soltanto nei Paesi dell'Est
E vede in Italia oggi soltanto oggi nel due mila e sei
Il coraggio di qualche giornalista pur di sinistra ha fatto sì che anche la storia del comunismo italiano fosse giudicata diversamente non dicevano nulla i comunisti italiani
Del cinquantasei a sostegno dei ribelli di Ungheria anzi applaudivano ai carri armati sovietici
Perché erano quei comunisti italiani che alla fine della seconda guerra mondiale anche a Milano avevano continuato a massacrare a guerra finita chi al comunismo seri per Lara chi al comunismo non si piegava
Da destra
Abbiamo un lato scritto imboccato queste verità da molto tempo
Inascoltati
E libri e manuali delle scuole ma perfino nella informazione nelle scuole nella cultura della intellighenzia ci sono voluti in questi anni
Nei momenti rari di autocritica della sinistra
Quei libri che hanno poi ripreso cosa che già avevano scritto giornalisti e politici di destra come Giorgio Pisanò e pochi altri
Quei libri di Giampaolo Pansa hanno ripercorso quelle storie che molti a destra conoscevano lo dico perché in questi giorni uscirà un ennesimo libro di Giampaolo Pansa
Dopo quel sangue dei vinti uscito qualche anno fa e che ha scritto da sinistra e quindi creando nella sinistra un dibattito un moto di autocritica almeno nelle file giornalistiche dopo quel libro il sangue dei vinti che ha raccontato gli eccidi fatti in Italia in nome del comunismo ne quarantacinque nel quarantasei nel quarantasette quando non c'erano né guerre né guerre civili che potessero in parte semmai fosse stato possibile
Non dico giustificare ma
Dare una chiave di lettura di quelle vicende drammatiche non c'erano più guerre quindi erano esecuzioni
Ebbene Panza è stato attaccato è stato criticato da sinistra ha reagito gliene dobbiamo dare atto con coraggio ha scritto altri libri sconosciuto mille novecentoquarantacinque ricordando altri massacri
E in questi giorni uscirà un libro dedicato proprio alle polemiche che da sinistra gli sono venuti ora vogliamo ricordare
Che se c'è stato un Giampaolo Pansa di sinistra che almeno tardivamente qualche verità la dovuta mettere ci sono ancora troppi politici a sinistra che con imbarazzo parlano di queste vicende la voglio dire
Senza offese o attentati alle istituzioni tra quei leader politici che già cinquant'anni fa
Plaude Ivano all'invasione sovietica di Ungheria c'era anche l'attuale presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Che scrisse articoli fece discorsi invocando il potere liberatorio dai carri armati Sovietici ebbene cerco purismo avesse vinto probabilmente non ci sarebbe stata
In Italia quella democrazia che ha consentito anche a Napolitano di poter assurgere alla massima carica dello Stato dai vorremmo un'autocritica un po'più forte un po'più coraggiosa da parte
Di chi e almeno di questo gliene dobbiamo dare atto nei giorni scorsi recandosi in Ungheria ha reso omaggio a quei caduti ci son voluti cinquant'anni
Perché
Giorgio Napolitano compisse questo atto simbolico ce l'ha messo quarant'anni a fare qualche prima ammissione in qualche libro in qualche scritto quando specie quei discorsi Napolitano aveva già trent'anni e quindi non si può dire che fosse un imberbe non in grado di distinguere il bene dal male la violenza dalla democrazia il sopruso vali per tale
E quindi trentenne
Che inneggiava all'intervento sovietico definito liberatore la giusta reazione del comunismo di fronte alle trame dell'Occidente che nel Medioriente anche all'ora
Teatro di crisi e Napolitano proprio non articola ciò si riferiva in quei lontani giorni di cinquant'anni fa
L'Unione Sovietica reagiva appunto alle trame dell'Occidente
In Medioriente altrove minacciava secondo loro la libertà
Qualche giorno fa Napolitano
Ha scritto in una breve prefazione a un libro che aveva ragione allora nel cinquantasei Pietro Nenni
è stata un'affermazione un po'debole aveva è andato in Ungheria ha reso omaggio a quei caduti ma vorremmo ecco che potesse dire parole ancora più chiare anche perché vedete
Noi non siamo qui a fare soltanto una rievocazione a creare un momento di ricordo
Per rendere omaggio a quelle vittime a quei martiri della libertà e ha registrare
Che chi insorse contro il comunismo ha avuto ragione oggi quei regimi non ci sono più oggi il comunismo non c'è più neanche a Mosca non soltanto nella Ungheria negli altri paesi troppo a lungo satelliti della dittatura comunista
Ma oggi ne abbiamo lo strano privato che in Italia cioè la presenza nel governo italiano addirittura di due partiti
Che hanno nel loro nome la dicitura comunista il partito di
Bertinotti che vuole rifondare il comunismo e il partito di Diliberto dei Comunisti italiani ebbene dovrebbero vergognarsi di avere il nome simile a quello di chi con i carri armati uccideva gli ungheresi cinquant'anni fa
Se sono cambiati e me lo auguro sinceramente
Se i loro sentimenti sono quelli di partiti democratici e non quelli di portatori di dittatura per facciano un passo quanti esami sono stati chiesti alla destra in questi anni
Quanti dibattiti abbiamo dovuto affrontare per attestare
Ciò che per noi era scontato la natura democratica partecipativa popolare
Della destra italiana eppure con tanta pazienza abbiamo nei congressi né momenti di impegno politico riaffermato la nostra fede nella democrazia nella libertà che è sempre stata fin dai tempi del dopoguerra
L'alimento della battaglia politica della destra
Ebbene invece oggi l'abbiamo ancora gente che in bocca il comunismo che vuole rifondare il comunismo quale comunismo quello dei carri armati della dittatura del proletariato quello che ancora oggi non più in Ungheria per fortuna ma in Cina in a Cuba
Propone la sua dittatura
La sua volontà di sopraffazione oggi abbiamo Prodi che invece di andare in Cina a rivendicare il diritto alla libertà di quel popolo ancora senza democrazia vuole vendere armi a cannoni alla Cina si vergogni lui
è il ministro del Commercio estero
Emma Bonino che ricordavamo maestra di libertà perché dei radicali si può dire tutto e noi spesso siamo stati e siamo e saremo in forte dissenso dei radicali
Ma almeno le battaglie della libertà battaglia per il pluralismo le battaglie per i diritti civili nel mondo i radicali le hanno fatto è storicamente invece adesso Emma Bonino quando è andata al seguito
Di Prodi in quella spedizione in Cina
Non ha detto una parola forte e vibrante
In Cina ancora vengono arrestati dissidenti
In Cina i vescovi e coloro che praticano la religione cattolica se non asserviti al regime comunista vengono incarcerati in giro non si può manifestare in Cina non si vota in Cina i governi non sono scelti dal popolo
Emma Bonino ha avuto un'amnesia
Perché probabilmente voleva vendere anche lei qualche cannone ai cinesi e non ha detto
Una parola su questa causa di libertà perché a cinquant'anni dalla rivolta di Ungheria c'è ancora qualche parte del mondo
Dove la democrazia e la libertà sono ancora un traguardo da conquistare e non un diritto
Acquisito e allora questo governo è pericoloso perché pace quando gira nel mondo e dovrebbe sostenere la causa della democrazia
E della libertà e perché in Italia al suo interno ancora le tossine i germi del comunismo se il comunismo caro Bertinotti
Un'ideologia sconfitta dalla storia travolta da quel seme che anche a Buda e appesta fu posto da quei ragazzi
Caduti nel cinquantasei che può hanno vinto nell'ottantanove che Bin con oggi
Un'Europa che si riunisce che diventano ce l'auguriamo un'Europa di paté di tradizioni di libertà è bene che lo dicano con chiarezza ma non lo possono dire
Perché al loro interno c'è tanto comunismo e l'abbiamo visto anche in questi giorni e i riferimenti sono troppo di attualità per non ricordare le anche se c'entra poco
Con il ricordo dalla rivolta di Ungheria
L'abbiamo visto in queste ore
Una legge finanziaria
Proprio impregnata di comunismo vogliono colpire commercianti lavoratore autonomo le famiglie la proprietà della casa tutto ciò che fa parte della libertà e dei diritti sociali dei milioni e milioni di italiani
Altro che colpire i nababbi
Che se ne fregano ovviamente delle leggi finanziarie perché chi ha centinaia o migliaia di miliardi
Sicuramente al riparo da questi problemi ma aumentarle gli estimi catastali delle case in una nazione dove l'ottanta per cento degli italiani con i risparmi hanno acquistato la loro casa
Aumentarle
I contributi previdenziali a carico dei commercianti del lavoro autonomo costringere le imprese a dare i loro soldi all'INPS quelli delle liquidazioni dei lavoratori costringere le famiglie già a partire da redditi non da nababbi
Nato a quaranta quarantacinque mila euro lordi l'anno che vogliono dire poi due mila euro al mese netti quindi altro che nababbi beh vuol dire forse essere ancora un po'comunisti
Ecco perché probabilmente non parlano della rivolta d'Ungheria perché non hanno i carri armati ma tutto il resto del comunismo ancora ce l'hanno nel cervello e nelle leggi che fanno
E allora
Alleanza nazionale
Che dell'anticomunismo è sempre stata al fiera ed interprete
Ha voluto dedicare e dedicherà qui a Milano e nei prossimi giorni in tante parti d'Italia momenti di ricordo a quei ragazzi di Ungheria
Perché il comunismo c'è ancora in diverse parti del mondo
Perché i comunisti ci sono ancora più o meno travestiti o riconvertiti anche in Italia e nel nostro governo perché le ragioni della libertà
Vincano e noi che dell'anticomunismo siamo stati Alfieri anche nel cinquantasei
I nostri esponenti non balbettava no come Napolitano né Prodi vano anzi all'invasione ma anche nelle piazze d'Italia contestavano quel potere dire che nulla diceva contro quella invasione
Ebbene noi facciamo ancora oggi
Dell'anticomunismo il nostro orgoglio il ricordo di quei ragazzi e per mandare a casa anche oggi in Italia doverli che hanno al loro interno gente che porrebbe rifondare il comunismo
Quella del comunismo non è una epopea da rifondare è una storia di Vergari gli attacchi cancellate dall'Ungheria dall'Italia da ogni parte del mondo
Pioggia o non pioggia la memoria di quegli anni non si cancella e la memoria di quegli anni e oggi anche presenza politica continua in Franco Servello che già in quegli anni era parlamentare attivo esattamente come oggi la parola a Franco Servello
Devo precisare una cosa che io nel cinquantasei non ero parlamentare
Lo sono diventato le cinquantotto ma cinquantasei io vivevo quelle giornate terribili
Della rivoluzione
Ungherese e poi della invasione dei carri armati sovietici come giornalista come direttore del Meridione d'Italia
Quindi posso dire in un certo qual modo di avere partecipato a quella situazione a quella condizione politica del nostro Paese e dell'intera Europa
Vi posso dire alcuna cosa e in aggiunta a quanto ha detto poc'anzi
Maurizio Gasparri
E cioè che allora
Tutto l'Occidente fu indifferente
Nei confronti della rivolta del popolo magiaro
Nessuno si mosse
Non si mostra d'Europa anzi
Due Paesi europei d'Inghilterra e la Francia approfittarono di quella situazione in cui si trovava da Russia che doveva intervenire voleva intervenire coi carri armati
In Ungheria fecero una guerra per il Canale di Suez per impossessarsi della gestione del canale di sua
Contando evidentemente sulla impossibilità da parte della Russia di intervenire in qualsiasi modo il mondo allora come ricorderanno soprattutto gli anziani è quella che hanno studiato la storia era stato diviso agli alta in due due parti il mondo comunista al di là della Cortina sotto l'influenza dell'Unione Sovietica il mondo occidentale sotto l'influenza dei paesi che avevano vinto la guerra dagli Stati Uniti all'Inghilterra e la Francia
Ora bisognava lasciare tranquilla tanto alla situazione d'oltre cortina
La rivolta di Poznan la rivolta polacca anche questa era passata nel silenzio generale
I morti
I morti dell'Ungheria
I morti dell'Ungheria non davano nessuna
Spinta nessuna emozione per un intervento liberatorio
Il popolo è insorto da solo
è insorto per le conduzioni economiche
Gravissime dell'Ungheria
Per le condizioni politiche per la mancanza di libertà
Immediatamente dissero l'Italia che si trattava di una rivolta fascista dura rivolta reazionaria dura controrivoluzione rispetto alla rivoluzione sovietica
Era il popolo erano gli operai che sono insorti prima ancora della borghesia della media borghesia dell'Ungheria quindi citate si è trattato di un movimento di popolo contro la dottrina sovietica oggi il regime
Il regime della oppressione dalla mancanza di libertà
Cosa ha fatto cosa ha fatto l'Europa neanche una flebile voce cos'è successo in Italia
L'hai accennato prima Maurizio Gasparri
Cosa accettati di tale solo il movimento sociale italiano e solo tre organizzazioni giovanili del frontale dal violento allora Giovane Italia insorsero e si trovarlo su tutte le piazze d'Italia per manifestare per la libertà
Dell'Ungheria
Naturalmente inseguiti dai poliziotti dei poliziotti delle del centro sinistra che governava il nostro Paese questa è la realtà
E allora noi traiamo delle conseguenze su questa su questa realtà Gallone del mille novecentocinquantasei attenzione non finisce nel cinquantasei
E le la rivolta del Volta va avanti fino al mille novecentocinquantotto fino al giorno in cui Foro impiccato invernale Nagy elegge rare male terre
Fino ad allora a quel punto i carri Mattei sovietici entrerò entra in Ungheria
Con decine
Centinaia migliaia di morti
Si calcola che oltre trenta mila trenta mila Julia noi trecento mila ungheresi siano tra i morti i feriti e soprattutto tra i profughi che avevano e stavano andando verso la Jugoslavia e verso l'Austria
Questa è stata la reazione reazione sovietica
Immediatamente dare il senso della dichiarazione ci voleva liberare il popolo il popolo che cioè l'Ungheria dall'oppressione delle forze reazionarie
Cosiddetta foderi allora si chiamava con un'espressione care alla alla propaganda di di quel momento e cosa successe qualcuno è intervenuto nessuno è intervenuto
Anzi Allo scoppio della rivolta
Fu impedito al Parlamento italiano di discutere la questione ma perché perché ricordatevi che due anni dopo nel mille novecentosessanta con un governo di centrodestra quali Tambroni
Si predispone euro le condizioni nel nostro paese per il ribaltamento della politica verso sinistra
Si preparava a quella che è stata la pagina nera per lo Stato italiano quella del congresso del congresso di Genova quando cioè
Di gli operai
E tutta la mobilitazione della CGIL di cui è stato rivendicato ha detto dal Berceto lo Stato il centenario della CGIL del nostro Paese o quanti morti hanno lasciato per le strade o quante ingiustizie hanno fatto in questo centinaia di anni quelle della CGIL Terranova la cinghia di trasmissione del partito comunista italiano è vero e non si poteva parlare in quei giorni si parlò soltanto più avanti quando cioè
I carrarmati sovietici ora intrattenitore intrattenne nella nell'Ungheria
E cosa dissero
Il Partito Comunista rivendico rivendico la del GT vita dell'intervento sovietico solo alcuni
Come Antonio Giolitti
Come le cartelle ed altri preso le distanze
Devo dire che le finanze finanche di Vittorio prese le distanze da questa da questa pagina nera
Della politica internazionale ma Mangani incolse perché subito dopo tutte puro richiamati da Palmiro Togliatti all'osservanza all'osservanza della dottrina leghista Barack si sta che imponeva e che essendo alleati
Agli atti stretti da un patto con l'Unione Sovietica occorreva quindi dare la legittimazione di questa invasione della Hungaria questa è la realtà che si vedeva dello suo paese due anni dopo gli voltavano
Con loro gli uncini leoncini di Genova ribaltavano la situazione politica italiana e dal centro destra dalle Governo Tambroni ci passava al centrosinistra
Quindi contro la volontà dopo la volontà del popolo italiano che aveva espresso ben altro indirizzo in quelle ultime elezioni
Ebbene cosa fece di come dire forbito
Attraverso i vertici del partito con Pantani in particolare la così detta operazione di sinistra quindi c'è stata una Europa virile
E c'è stata un'Italia un governo italiano una maggioranza politica italiana assolutamente assolutamente impresentabile
Questa è una realtà di quei giorni io ricorda quante manifestazioni furono fatte vuole troncare la donna cura fatte col con Randazzo con tantissimi altri esponenti della destra italiana
Della parte giovanile dalla legge italiana per dare il senso di una partecipazione popolare a questa grande eroica eroica manifestazione di libertà del popolo magiaro
Questa è la realtà di quei giorni al Dora
Come detto faceva il giornalista
Chi ha letto
Cover letto Luciano Garibaldi che uno storiografo qui presente che ha letto veri dialettale di quei giorni di quelle settimane
Vede quanto spirito quanto animo quanta passione a quanta reazione vi era da parte della destra nei confronti nei confronti di questa di questa barbariche
Devo dire ecco questo è bene che si sappia per la storia
Che il movimento sociale italiano in quel momento purtroppo non ha reagito come partito come doveva reagire perché subito dopo cioè da dicembre si svolgeva il famoso congresso nazionale del partito proprio qui a Milano quando si scontrarono le due
Diciamo così dell'occorrenti fondamentali del nostro partito quello di Michelini è quella di Giorgio Almirante quindi ci fu un po'di disattenzione ecco noi dobbiamo dimostrare oggi di non esser disattenti
Caro Ignazio io DOATEC una delega perché ormai non faccio più parte del del
Non faccio più parte del Parlamento italiano
Di dedicare una discussione in parlamentare sulla responsabilità di allora da parte del popolo il tridente delle forze politiche italiane nei confronti di questa di questo silenzio di questo silenzio assenso
Che dimostrava come era imbelle il governo era in verde la maggioranza e soprattutto come si prefigurava già l'apertura a sinistra della politica italiana
Ecco
In queste condizioni io penso che noi oggi si possa rivendicare una continuità un filo di continuità storica nella posizione del del nostro partito prima movimento Sociale ora Alleanza Nazionale un filo che in unisce unisce tanti momenti della storia politica del nostro Paese
Quel filo io l'ho seguito anche a titolo personale per tutti questi anni per questi settant'anni
Però fra poco gli offrì un libro che ricorda tutto questo itinerario che io ho seguito insieme a voi a molti di voi che mi hanno visto su queste piazze e altrove piazze meno incandescente
Più incandescenti di questa piazza più infiammata di questa piazza ma io sono felice di ricordare quei tempi perché guarda al futuro insieme a voi per unitaria rinnovata libera e soprattutto che dia uno scossone a questa situazione politica italiana che ormai il sake molto di vecchio invecchiato ritorno ecco in queste condizioni ebbene crediamo tutte insieme Italia Italia Italia
Grande Franco Servello sì credo si Hans-Peter si meriti un'ovazione più che un applauso era Franco Servello
Bene dopo Maurizio Gasparri dopo Franco Servello aspettando come dà appuntamento più tardi l'arrivo di Roberto Formigoni di letizia Moratti vogliamo fare una testimonianza per quelli della mia generazione è un tuffo indietro in quegli anni ma poi anche negli anni sessanta settanta
La giovane destra
Anche con la musica anche con le canzoni manifestava
La sua lotta alla sua versione
A un sistema tiranno quale quello sovietico
Il primo della dei cantautori di musica alternativa che vendettero anche migliaia migliaia qualche volta arrivarono a un milione di copie nel nel corso degli anni fuori da ogni circuito fuori da ogni negozio di vendita solo con la vendita
Per il personale
E militante il fondatore il padre di questa musica di quest'altra musica di lotta di destra
Fu Leo Valeriano che oggi si canterà due brani di lotta di allora uno dei quali non a caso delicato
A Budapest la sua canzone che infiammò per molti anni la nostra lotta alla nostra militanza politica Leo Valeriano un poco i capelli bianchi ma con la stessa voglia di combattere di allora