Intervista a Nicola Rossi sulla politica di aiuti al Mezzogiorno

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con il professor Nicola Rossi deputato dell'Ulivo docente di economia politica all'Università di Tor Vergata di Roma esponente tra i più noti di quel gruppo di parlamentari cosiddetti volenterosi che hanno elaborato nelle nelle scorse settimane
E e stanno continuando farla tormento delle proposta di modernizzazione del sistema diciamo fiscale ed economico italiano buongiorno professor Rossi ecco noi vorremmo con lei parlare del mezzogiorno a partire da un libro dal uno dei suoi ultimi libri e pubblicato nel due mila cinque di Torre la terza Mediterraneo del Nord un'altra idea del Mezzogiorno questo il titolo in questo libro lei analizza proprio l'esito i risultati conseguiti dalla politica di aiuti pubblici a mezzogiorno diciamo risorse pubbliche sia dello Stato italiano sia
Dell'Europa i i famosissimi fondi strutturali europei
E né lei dà un giudizio molto critico dei risultati conseguiti
Allora impartiva richiedere anche di partire da ciò che avveniva qual era la situazione prima di quel mille novecentonovantasette in cui ci fu un un ridisegno una uno un cambiamento nelle appunto nella politica italiana di aiuti al Mezzogiorno
Guardi prima non prima di quella data l Italia aveva attraversato un periodo come ci ricorda di ripensamento profondo sull'intervento nel Mezzogiorno
Intervento del Mezzogiorno che si era andato progressivamente esaurendo troppo
Ma insomma l'abbattimento sostanzialmente di quello che c'era l'amante della Cassa per il Mezzogiorno dopo la anche l'esaurimento dell'esperienza dell'Agenzia per il Mezzogiorno
A quel punto vitale ha avuto un periodo di qualche anno in cui sostanzialmente nell'accampamento del giorno
Il aiuti non sono arrivati in nessuna maniera gli investimenti si sono bloccati e i fondi pubblici verso il Mezzogiorno si sono pressoché azzerati dopodiché all'inizio dalla seconda metà degli anni novanta
E si avvia il l'esperimento della cosiddetta nuova programmazione
La nuova programmazione che parte in buona sostanza tra il novantasette e il novantotto e in realtà null'altro se non la come posso che a Milano chiamarla sotto patrocinio per cooperativa
Di una impostazione che affonda le proprie radici in realtà già negli anni ottanta perché negli anni ottanta che si comincia a sottolineare l'importanza dello sviluppo locale
E già negli anni ottanta che è una serie di importanti sociologi ed economisti
Sottolineano la rilevanza di costruire reti di relazioni a livello locale che consentano alle classi dirigenti che emerge di affermarsi ma soprattutto che diano loro il compito di insegnare
Il sta il contesto entro il quale e che operano il punto chiave diciamo di quella impostazione teorica che poi diventa molto pratiche e molto operativa a partire dal novantasette novantotto nell'intervento ma per il Mezzogiorno che sostanzialmente viene abbandonata l'idea che il mezzogiorno sia una grande area omogenea il punto di riferimento diventano le regioni all'interno delle regioni le singole aree oggetto di intervento
E quindi si perde completamente quella prospettiva che era tipica degli anni del dopoguerra in cui verrà Mezzogiorno veniva visto come un tutt'uno omogeneo cui pensare nella propria interezza
Esperienze alla coprogrammazione appunto come ha detto nasce nel novantasette novantotto come dire forse siamo in grado di tanto di quasi dieci anni
Di gare una valutazione allora la valutazione che più ponderale la valutazione che io ritengo siamo l'unica che in realtà come posso dire discriminante ai fini di un giudizio perché su molte altre cose si può discutere si possono avere opinioni diverse ma ci sono alcune cifre sulle quali difficile discutere
Sul Mezzogiorno dal novantasette novantotto ad oggi si è riversata una quantità assolutamente ingente
Di fondi stiamo parlando al netto della dei fondi che sarebbero dovuti andare al Mezzogiorno comunque perché il Mezzogiorno una parte del Paese e quindi comunque bisognava trattarlo con certe storie sigillato
Al netto di quella parte si sono riversate sul Mezzogiorno in più circa cinquanta sessanta miliardi di euro
Sì lei parla di cinquantacinque miliardi nel suo adattamento e circa va be'diciamo il libero arriva a mi pare due anni fa diciamo se porterà arriviamo ad oggi credo che superiamo tranquillamente anche sessanta miliardi cioè insomma
La domanda di fondo ecco allertato il beneficio connesso a questo costo
Che riguardano gli aspetti come posso dire ma anche economici
Io osserva immediatamente come il Mezzogiorno in questi dieci anni
è cresciuta golpe un po'di più a volte un po'di meno della media nazionale ma in realtà non ha fatto molto meglio dell'intero Paese quindi per essere molto sintetici credo che si possa tranquillamente dire che quella ingente massa di denaro in realtà non ama costruito quello sviluppo ad addizionale quella
Capacità di crescita con il potenziale di crescita che avrebbe dovuto sì le lei tra l'altro sottolinea anche il dato che per unità di misura diciamo di investimento il il l'aumento del reddito è stato scarso rispetto agli standard mondiali
Sì questo per il punto il punto ricorda esattamente questa cioè
Qui quanto a prodotto prodotto ogni ore addizionale che abbiamo portato nel Mezzogiorno il risultato risultato Chamot sotto molti punti di vista assolutamente presente come come io dico orari libero oggi il Mezzogiorno e negli ultimi dieci anni credo che si possa dire
E il luogo dove lo spreco e monumentale
Sì ecco se lei permette ore citare proprio uno un passo molto significativo del suo libro dove lei dice che cosa si sarebbe potuto fare con cinquantacinque miliardi di è oro e cioè completare l'asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria Palermo Catania l'asse autostradale Salerno-Reggio Calabria ancora il corridoio ionico Taranto Sibari
Reggio Calabria avrebbero visto la luce la metropolitana di Napoli e Bari si sarebbe affrontata l'emergenza idrica nel Mezzogiorno si sarebbero colmati what i delle reti stradali pugliesi siciliane sarebbero rimasti non pochi spiccioli dice lei insomma un po'ironicamente per fare della Sardegna una piastra logistica
Mediterranea per intervenire gli ha asporto ai Taranto e Salerno insomma e così via quindi è un lungo e terribile le come
E sì e poi di tutto questo invece che per perché poi ecco c'è in particolare all'interno del di tutta la questione dell'intervento strutturale sul mezzo c'è la questione dell'infra ore allora io per esempio le chiedo ma come è possibile che ancora oggi la ferrovia che collega Napoli a Bari passando per Benevento Foggia e
Una ferrovia inermi in per un largo tratto a binario unico e la ferrovia di fine Ottocento praticamente ecco possibile poi si vedrà anche per questo motivo perché
Perché come come si è costruito il processo di programmazione degli investimenti pubblici
Processi programmatori di questi pubblici si è costruito con lo Stato centrale con una l'Italia e che chiedeva
Alla regione di che cosa quali interventi servano apparizione X chiedeva alla provincia di Silone che cosa ti serve il poi la Provincia y chiedeva al Comune
Società che cosa ti serve naturalmente la risposta era univocamente la fontanella mica la ferrovia
Il rifacimento della piazza mica la strada come dire di grande percorrenza no senta diciamo il processo decisionale era minato alla base i problemi del Mezzogiorno io ora ho fatto diciamo ironicamente
Un esempio fin troppo diciamo attrattivo per molti versi ma il il i problemi del Mezzogiorno sono quasi totalmente problemi interregionali
Quindi senza definizione non possano essere risolti all'interno nelle regioni ecco sì proprio su questo e con lei ha detto il parlando propose il suo libro mi pare in un in un convegno sempre nel due mila cinque diceva
La mia valutazione che il problema meridionale il problema di una grande area omogenea questa storia dei territori dello sviluppo locale sono tutte cose nobili e belle ma non è il caso nostro può esser caso spagnolo tedesco francese o portoghese
Ma non è il caso italiano quindi aver impostato tutto l'intervento dello Stato su scala regionale è stato un errore strategico di dimensioni enormi di cui oggi vediamo le conseguenze ecco ma quindi questa è anche una dichiarazione di sfiducia nei confronti delle regioni
No il contrario scusi come si fa ad essere sfiduciati nei confronti di chi non può fare una cosa non è colpa sua
Sì i latini dicevano che nessuno è tenuto a fare le cose impossibili sì in questo caso era una cosa impossibile
è talmente tanto era impossibile che non più tardi di un anno un anno e mezzo fa i presidenti delle regioni meridionali capendo perfettamente molto prima del ministero dove era il punto
A no ovviamente deciso di sederci insieme ad un tavolo e hanno deciso di avviare diciamo una ipotesi
Comune l'intervento sulle regioni meridionali in cui come dire l'elemento di fondo forse lì coordinamento fra le iniziative dei regionali il problema idrico meridionale lo vediamo chiudo e visibilmente un tema che a carattere interregionale perché c'è una regione che non ha quella vuole e ci sono due regioni che possono andar fiera
Grazie che la soluzione di questo problema una soluzione in cui si mettono insieme più regioni diverse no è una cosa ovvia bambino lo vedrebbe benissimo
Ciò nonostante che continuano a pensare che il problema fosse un problema risoluta e tutti questi anche contestata pensare il problema posso risono Ubi a livello regionale non è sfiducia nelle regioni e e come dire e sottolineare il fatto che sono stati attribuiti a loro compiti che loro hanno cercato di risolvere come potevano ma non erano quelli compiuti
Walter quindi naturalmente in nel nella Siberia esportato scusi se la interrompo i responsabili sono chiarissimi in primis l'Unione europea
E secondo me diciamo in maniera molto molto pronunciata
I governi italiani diciamo alle amministrazioni centrali italiane che avrebbero dovuto battersi in Europa per far capire all'Europa che la nostra situazione non è assimilabile a quella del Portogallo
Non è assimilabile a quella Spagna è altra storia sì quindi qui c'è naturalmente la diciamo sottolineano ancora una volta il problema delle grandi reti infrastrutturali
Esattamente ecco
Ecco ma vorrei anche chiedere la sua opinione sulla questione poi ambientale di cui certo fa parte anche la questione idrica ma la questione diciamo dell'ambiente del territorio del paesaggio perché si dice nel Mezzogiorno dovrebbe a che in particolare puntare sul turismo ma negli ultimi decenni sono stati fatti gravi errori cioè una urbanizzazione caotica un eccesso di la così detta cementificazione delle coste come su cosa ne pensa
Che cosa quando diciamo che nel Mezzogiorno ci siano parte cosa diciamo
Ma che in qualche maniera ne minano anche la capacità competitiva futura
Perché amava centri fece quantificazione dei costi eccetera eccetera sì io sono perfettamente d'accordo ma vera questo è esattamente il campo che io considero il campo importante dei presidenti delle Regioni ci sono presidenti delle Regioni che stanno facendo della battaglia ambientale la loro battaglia
Ed è giusto che la facciano loro perché ha a che fare con la Comp capacità competitiva della loro regione possono intervenire
Sarebbe un po'strano veder che un presidente di Regione si proponga di combattere l'effetto serra
Ma sarebbe e de molto ragionevole che singoli presidenti di regione per esempio si propongono di combattere l'abusivismo
Rientra questo secondo me il loro campo d'intervento nella loro sfera di competenze e rientra a questo secondo nella loro obiettivo di rendere più competitiva la loro regione quindi da questo punto di vista diciamo
Quelle quel tipo di politiche io completamente condivisibili lì dove invece fino e quando a un certo punto qualcuno dice
Qualcuno immagina qualcuno pensa che regioni se una Regione Y possano fare qualche cosa che in realtà non ha la dimensione regionale
Ecco quindi insomma tutto il problema dell'assetto urbanistico del territorio che tra l'altro è una competenza tipica delle regioni perché a partire insomma da quanto dice la Costituzione italiana naturalmente
Ma io le vorrei ancora chiedere a Caserta il presidente del Consiglio Prodi ha annunciato che nei prossimi sette anni a partire da da adesso dal due mila sette
Vi saranno fondi compresi per investimenti a mezzogiorno pari a oltre cento miliardi di euro ecco non c'è il rischio quindi che però ancora una volta possano esserci questi interventi a pioggia e quindi sperpero spreco di ingenti risorse
No io mi permetto di dire che in quell'occasione si esperta
A Caserta si è persa una straordinaria opportunità perché evita nei cinque anni del governo di centrodestra ci siamo sentiti ripetere praticamente giornalmente che sul Mezzogiorno si riversavano quantità astronomiche di risorse credo che sarebbe stato molto molto interessante diciamo come segno di discontinuità
Fra il centrodestra e il centrosinistra deve il governo di centrosinistra non cominciate nella Bekaa identica maniera
E cominciasse invece dicendo che il governo si impegna in maniera molto concreta elencando una serie di ipotesi da questo punto di vista garantire la qualità della spesa e a garantire che ogni singolo euro venga presa bene venga speso bene e anche se non se ne dovesse spendere uno di meno rispetto al passato
Se solo venisse speso bene se solo gli altri mi insospettì bene il vantaggio sarebbe enorme
Sì ecco per concludere lei dicevo che estrae è una uno dei protagonisti del così detto tavolo dei volenterosi anima anche da da Daniele Capezzone ecco vi incontrerete a Milano vuole così
Dire qualche cosa su questo punto mento imminente no è una cosa che avevamo immaginato da tempo come si fa io
Mi limito solo a segnalare una cosa che personalmente con molto piacere
Tre quattro mesi fa a bando al tavolo dei volenterosi diciamo ho avviato insomma poco ci poco ci mancò che non ci venisse mandata la polizia Gal
Compì per adunata sediziosa oggi noto compone molto piacere che per esempio il ministro lo sviluppo economico
Chiede che i diversi schieramenti si confrontino sulle liberalizzazioni quindi non era tutto sbagliato quello che stavamo facendo non è tutto sbagliato quello che stiamo facendo
Credo che tutti abbiano attrarre possano trarre vantaggi
Da un lavoro inteso approvare elementi comuni al di là degli schieramenti su temi di grande interesse collettivo
E io gli mila un'idea potremmo diciamo dopo Milano potremmo avere Mario Napoli per discutere delle politiche Meridiana accerto sempre una bellissima sta
Va bene io la ringrazio molto ringrazio molto il professore Nicola Rossi deputato dell'Ulivo che lo saluto
Che al grande grazie grazie professore grazie buongiorno