Scuola, Università, lavoro dopo la riforma Biagi

Aldo perché il moderatore professo Scognamiglio appena arrivato alla stazione dei treni così pure il dottor Anelli cioè il dirigente il ministero che questi occupa delle certificazioni contratti però penso sia opportuno iniziare subito dando la parola professor che era per avere la relazione introduttiva di quadro sulla certificazione io mi limito a a segnalare un aspetto anche per indicare a alla alla relatore e a quanti interverranno che sicuramente siamo molto interessati al tema della certificazione in serie dal punto di vista formale e giuridico
Però con l'osservazione che la certificazione dei contratti di lavoro per le università è una sfida legata non soltanto la possibilità fine a se stessa
Di compiere un attività vedremo gestita secondo logiche in conto terzi quindi un alloggio che consente con alcuni docenti di attivare convenzioni con il privato ma soprattutto a uno strumento che serve ai docenti e agli atenei
Di entrare in contatto col mondo Helene prese da un lato accompagnare i propri studenti visto che abbiamo nuove funzioni lesto Inca anche nella scelta del contratto più giusto più appropriato
E dall'altro va invece di intercettare un po'di finanziamenti privati che sono molto importanti per le intese quindi io cedo subito la parola
Alla professor vera che ci illustrava il tema
Grazie presidente io sono anzitutto molto grato alla Fondazione Marco Biagi al centro studi e alla e alla Miccoli collega Michele Tiraboschi perle avermi gli affidato questo compito di introdurre
Il dibattito su sul tema della certificazione
E la legge di riforma del mercato del lavoro dedicata dal governo al alla memoria del compianto Marco Biagi a in più luoghi riconosciuto un ruolo di rilievo alle università
Ciò vale non solo per la certificazione dei contratti l'articolo settantasei indica le università pubbliche e private comprese le fondazioni universitari tra i soggetti abilitati alla certificazione ma anche per l'attività di intermediazione nel mercato del lavoro come definita al punto b dell'articolo due comma primo
A questo proposito è da notare che tra i soggetti abilitati alla intermediazione e sono le università pubbliche e private comprese le le fondazioni ancora una volta le uni le università vengono quindi chiamate a a fungere da atto purissimo nel sistema del mercato del lavoro come riformato dalla legge Biagi
Bisogna dire che per quanto attiene la
Intermediazione e le università a insieme a David ai soggetti pubblici enti territoriali sindacali
Perfino la fondazione costituita dall'Ordine dei Consulenti del leader de de de deve lavoro gode di un regime autorizzatorio agevolato rispetto alle agenzie del lavoro
Che
E trae ragione e non solo dal requisito previsto dal legislatore cioè che l'attività intermediate DGSIA senza fine di guru cure questo naturalmente le contrappone ai soggetti
Imprenditoriali come sono le agenzie
Ma anche perché
E c'è una valutazione di meritevolezza una valutazione promozionale della partecipazione di questa categoria di soggetti sociali
Al la gestione dei dell'ingresso nel mercato del lavoro alle dinamiche del collocamento e dell'orientamento pro e della formazione professionale mirata
Ecco questa valutazione
Di meritevolezza i all'origine anche della scelta di così riconoscere un ruolo specifico alle università anche le nella certificazione
Del resto una linea di continuità quanto meno ideale
Tra l'attività rivolta dei GIS ad agevolare l'incontro fra domanda e l'offerta di lavoro e l'attività successiva di assistenza delle parti nella fase negoziale della instaurazione della regolamentazione dei rapporti che da questo incontro scaturiscono
La certificazione infatti come risulta dagli articoli settantasette settantotto in particolare del decreto legislativo presuppone l'avvenuta costituzione
Del rapporto e che finalizzata appunto alla assistenza delle parti nella determinazione del programma negoziale dei singoli contratti di lavoro quindi il modello e quello dell'autonomia individuale assistita
Le parti come risulta dal l'articolo settantotto lettera di dichiarano la insistenza e l'efficacia Vink vincolante del contratto
E la commissione sulla base di tale dichiarazione procedi alla identificazione cioè alla interpretazione secondo le regole legali
Della volontà del del del del del del delle parti e successivamente alla qualificazione e alla detenuti alla stregua di tipiche modelli e i previsti dalla legge e in un film che determina gli effetti prodotti dai con dal contratto
Certificato in relazione ai quali dice testualmente la legge
Le parti chiedono la certificazione sono effetti ci figlie cioè contrattuali interni al contratto sia Esterni fiscali previdenziali amministrativi o verso terzi
Si può dire in fondo che la certificazione
Individua la posizione amministrativa previdenziale e fiscale del prestatore e del datore di lavoro
E la presa dal punto di vista
Amministrativistico
La qualificazione del rapporto che è un'operazione di natura civilistica evidentemente no abbiamo detto no interpretazione del contratto più precondizione dello stesso al tipo o modello legale
E il presupposto di un atto amministrativo di certa azione cioè produttivo della certezza legale in merito al contenuto agli effetti del contratto
Certificato effetti
Che permangono anche verso terzi secondo l'articolo settantanove fino alla sentenza di annullamento pronunziata dal giudice civile o amministrativo nei casi previsti dall'articolo ottanta quindi la certificazione non accerta uno stato di fatto ma politica il rapporto determinandosi le conseguenti le conseguenze giuridiche del comportamento contrattuale
Delle
Ricordiamoci che
Del
Non la volontà dichiarata Anna il comportamento attuativo e rilevante da questo punto di vista come riconosce lo stesso articolo le lo stesso decreto legislativo due due due due due sette sei quindi presupposto della certificazione non è la ricognizione DG un fatto Guidi non è una certamente io un se semplice
Ma una valutazione tecnica o dichiarazioni di giudizio sul contenuto e gli effetti del contratto certificato
E un giudizio sulla qualificazione strutturalmente analogo a quello che viene espresso dal giudice
La la certificazione da questo punto di vista e quindi espressione di discrezionalità e critica
E cioè si sostanzia in e in un giudizio scientifico in ordine alla qualificazione dei contratti di lavoro ho richiamato brevemente sintetizzando anche un mio scritto precedente
Queste caratteristiche intrinseche per così dire dell'attività certificatori via
Perché e verosimile che l'indicazione delle università tra gli enti abilitati
Alla certificazione sia stata determinata proprio dalla consapevolezza del legislatore
E
Della natura tecnico-scientifica del giudizio e messo dalle commissioni di certificazione
Si può dire che il legislatore e stato alquanto preciso e perfino forse
Prego
Restrittivo
E nel disciplinare la funzione certificatori a delle università anzitutto
Le università
Sono più niente a svolgere l'attività esclusivamente attraverso rapporti di collaborazione e consulenza con docenti di diritto del lavoro di ruolo e a tempo pieno
Nell'ambito stesse
Delimitato dall'articolo sessantasei del DPR numero trecentottantadue del mille novecentottanta che regola l'attività di ricerche consulenza professionale verso terzi dei dipartimenti e istituti universitario come ricordava la dico Tiraboschi
Questa questo il quadro
I in cui il legislatore colloca
La attività certificatori e delle università che quindi siamo così si aggiunge
Ma finali di natura
Radicalmente diversa dalla critica invece istituzionale delle università stesse
Inoltre secondo requisito
Che le università non beneficiano diversamente da quello che avviene né nel Carla intermediazione l'abbiamo detto prima
Oggi un regime autorizzatorio agevolato
Al contrario sono sottoposti ad un rigide autorizzatorio
Abbastanza restrittivo perché per essere abilitate
Sono ottenute
A registrarsi
In una apposito al boh istituito presso il ministero del lavoro con apposito decreto o di concerto con il ministro della ricerca
E con questi Swingin'requisiti che caratteristi zero l'attività certificatori alla o meglio la la funzione quindi l'attività certificato via dell'università
Voi
Un breve commento su e e entrambi
Il rapporto tra le università e i docenti di diritto del lavoro
A mio parere il legislatore delegato
Da un lato attribuisce la funzione certificatori a non ai singoli docenti ma all'università come istituzione anzi alle commissioni di certificazioni istituite presso le università
Tuttavia vincola le università ad avvalersi
E e
Ruppe i docenti di diritto del lavoro di un ruolo e attinto appieno per stipulare le convenzioni
Di cui abbiamo accennato
Infatti l'articolo sessantasei che diventa quindi un po'del DPR trecentottantadue che diventa un po'quindi la norma chiave
Che era la norma chiave
Nel disciplinare il regime dell'attività professionale convenzionata intramoenia
Prevede tre in modalità
Nelle convenzioni in
Con le strutture universitari dipartimenti o istituti quindi di due tipi
Ma anche con i singoli docenti
Per l'attività di certificazione è stata scelta assurda legislatore soltanto la modalità della convenzione individuale pertanto
Se è vero che l'iniziativa di costituire la commissione
E quindi la titolarità della funzione e dell'università
Altrettanto pigro
Per la composizione e lo svolgimento delle commissioni lo svolgimento delle attività connesse vi è una riserva diciamo così vi è un obbligo un vincolo di servirsi dei docenti di diritto del lavoro a tempo pieno
Collaborazione o consulenza
Ci sono delle differenze
La dizione consulenza
Sembra doversi rilievo rilievo riferire
Al contratto di di Opera o semplice o più probabilmente
Alla di prestazione doterà intellettuale
Quanto al alla al alle alle collaborazioni la al il riferimento dovrebbe essere presumibilmente riferito
Alla ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in questo caso senza progetto perché per le università pubbliche almeno e opera anche la est estive e la esclusione stabilite in via generale dall'articolo uno comma due del decreto due sette sei dall'applicazione dell'intero decreto quindi escluse soltanto per le università private si potrà apporre quindi il problema della applicabilità della esclusione della del dal dalla collaborazione a progetto in virtù del la comma terzo dell'articolo sessantuno che come sapete
Lascia appena ma la a la strada alle collaborazioni senza Za progettato in sostanza del precedente
Regime nell'articolo quattrocentonove numero treccine ucciso civile CPC per l'esercizio delle professioni intellettuale
Ma importante questi secondo commento che vorrei citare
E
La gli istituti il vincolo della registrazione presso lo speciale albo ministeriale e una iscrizione questa registrazione che ha l'effetto di autorizzare e le università e alla costituzione della Commissione di certificazione e poi alla alla stipulare
All'attività convenzionata che a valle né scaturisce
E con la registrazione e un provvedimento
Qui vinco atto non è discrezionale
Non so bisogna evidentemente che ci sia il requisito solo solo solo soggettivo cioè deve essere un'università statale o non statale legalmente riconosciuta anche se la legge non lo dice sparsamente Maria
L'emanazione di questo provvedimento di registrazione vincolato all'adempimento di un onere che non è solo di che non è di documentazione delle qualità di
Della della università nata a per così dire natura culturale
Si precisa infatti che al fine di ottenere l'arma distrazione le università sull'utente
Ad inviare già all'atto della registrazione ed ogni sei mesi studi rielaborati contenenti indice cretini giurisprudenziali di qualificazione dei contratti di lavoro con riferimento a tipologie di lavoro
Indicate dal ministero del lavoro e delle politiche sociali quindi vi è
Una diciamo così
Una indicazione molto precisa molto vincolante ecco perché parlavo di un regime in qualche misura restrittivo
Dell'autorizzazione
E sul sul la a diciamo così sulla capacità delle commissioni universitari ma prima ancora delle università a esercitare la funzione di certificato
A prima vista potrebbe sembrare una sorta di esame
Nei nei confronti evidentemente non della persona giuridica università ma di docenti di diritto del lavoro volendo essere coprire maliziosi si potrebbe dire che
E il legislatore è stato colto dal dal dal dubbio
Che non basta essere docenti di ruolo per conoscere il diritto della lavoro
E e e quindi ha bilanciato la apertura di credito di fiducia fatta abilitandolo in università alla certificazione con l'adozione di uno strumento permanente dico verifica pensiamo alla procura alla produzione ogni sei mesi degli elaborati
Della capacità di lavoro e del livello di competenza scientifica dei docenti che saranno in concreto chiamati alla attività di certificazione
Ma al di là di questa interpretazione maliziosa sembra che l'istituzione dell'animo e il meccanismo della registrazione non trovino a mio avviso ma su questo si potrà discutere una effettiva giustificazione nella natura
Dell'attività certificatori via
Se non forse nella prospettiva di
Qualificare come esercizio professionale riservata ai docenti di diritto del lavoro
A tempo pieno un sentimento del certificatorio
Veniamo ora
Al decreto interministeriale
Quattordici giugno due mila quattro
Che attuativo delle disposizioni Kyo fin qui riassunto
E il decreto che ha istituito l'albo informatico delle commissioni di certificazione presso le università statali e e e e non statali e ha fissato le procedure e gli adempimenti
Per la registrazione
L'articolo tre in particolare e specifiche il contenuto i tempi degli adempimenti indicati dalla legge al comma secondo dell'articolo settantasei
E soprattutto è da segnalare per la sua pregnanza l'articolo quattro
Grazie dove e reso esplicito il collegamento degli studi ed elaborati alla cui produzione la Commissione e tenta
E
Cito testualmente la definizione di codici di buone pratiche indici presuntivi di qualificazione secondo la previsione degli articoli settantotto ottantaquattro comma secondo
Decreto legislativo numero duecentosettantasei
Ecco viene così naturalmente le le il la norma del regolamento ministeriale perché si tratta di un regolamento ministeriale
Non innova diciamo così esplicita precisa quello che già nella legge cioè la funzione consultiva sul piano tecnico giuridico che attribuita alle università e
Attraverso
Alle commissioni universitarie di certificazione diversamente dagli organi amministrativi o istituiti DPR
Ho pressoché
Gli enti bilaterali le commissioni università
Non sono soltanto organi di certificazione del concreto regolamento negoziale
Della qualificazione di singoli contratti ma sono anche organi tecnici di consulenza al livello di sistema per l'esercizio della funzione certificatori a
Questa funzione si esplica nella forma dell'elaborato tecnico è come se fosse un progetto di un ufficio tecnico
O di studio assimilabile ad un parere dal punto di vista insomma della struttura logica ma se vogliamo anche ad una sentenza del resto sentenzia perché ha studiato il latino conclude parente dello
E e dovrebbe secondo il decreto interministeriale sostanziarsi anche qui cito quasi testualmente nella raccolta e nella selezione di indici di qualificazione dei contratti di lavoro
Non che nel recepimento e valutazione delle tipologie di lavoro socialmente rilevanti
Gli studi così elaborati
Costituiscono un patrimonio di conoscenze da catalogare e fare circolare a cura dell'Amministrazione centrale nell'intero sistema e sui fruitori saranno quindi oltre il ministero stesso le commissioni presso gli Enti bilaterali presso le Province
Presso le DPL cui la legge attribuisce in via normale per così dire la funzione della certificazione
Quindi distensione netta fare commissioni universitari e le altre commissioni che non sono titolari di questa funzione consultiva
Ma l'ho soltanto Cocco che ho detto il compito di valutare caso per caso il contenuto negoziale gli effetti
Dei contratti
Sembra dunque cogliere nel segno occhi
Ed è la citazione rivolta a un articolo ancora inedito che la cortesia di Michele Tiraboschi nel fatto leggeri in anticipo
Che individua nella funzione di di consultazione di di di on sull'attività anche se non la chiama così
E prima ancora nella autorevolezza scientifica il carattere tipico della partecipazione delle università alla certificazione puntualizzando altresì che il contributo scientifico dovrebbe costituire un punto di riferimento per la corretta interpretazione degli orientamenti giurisprudenziali e per la formazione degli indici di indici unitari
Vuol dire indici come dire condivisi insomma
Di qualificazione e di alta anzi da condividere anche la tesi secondo cui gli elaborati prodotti dalle Commissioni
Dovranno servire da base conoscitiva
Per la definizione di UDC di buone pratiche e indici cosiddetti presuntivi per la qualificazione dei contratti di lavoro
E dei contratti di appalto
Quindi secondo questa interpretazione a mio avviso da condividere
La funzione tecnico-consultiva
Delle università delle loro commissioni di che mirata soprattutto alla formazione
Dei codici di buone pratiche che sono lo strumento scelto dal legislatore
Pr
Governare la certificazione
Indirizzando o gli organi preposti alla stessa nelle diverse realtà territoriali e nelle del diverse articolazioni professionali del mercato del lavoro
La certificazione
E e e che non va dimenticato dopo l'intervento correttivo del due del decreto legislativo i duecentocinquantuno del due mila quattro non riguarda più soltanto i rapporti cosiddetti a a atipici ma riguarda
La totalità l'universo dei contratti di lavoro e quindi al
Hanno anzitutto e destinata ad incidere sulla distinzione tra lavoro subordinato da un lato il lavoro
Autonomo dall'altro una distinzione che in realtà come sappiamo quasi sempre una contrapposizione Agli agli effetti della imputazione home soggettiva o meno
Delle tutele che costituiscono lo Statuto protettivo del lavoratore subordinato sappiamo che la controversi sulla qualificazione dal rapporto riguardano poi fondamentalmente specialmente
Nei rapporti toccati
Di stabilità reale
La distinzione
La la attribuzione o meno delle tutele e forti al lavoratore
Quindi la il decreto interministeriale con ferma sviluppando anche qui
Puntualmente
L'intenzione del legislatore
Che l'obiettivo della prevenzione e della conflittualità giudiziaria in materia di qualificazione viene a combinarsi
Con l'obiettivo di promuovere la concreta agibilità di modi li contrattuali cosiddetti atipici meglio flessibili che il legislatore ha introdotto nel nel nelle nel nell'intento di flessibilizzare appunto l'universo dell'occupazione e di rendere trasparente la zona grigia tra lavoro subordinato ed autonomo
Ci si deve tuttavia chiede e mi avvio così alla conclusione
Se l'obiettivo indicato dal legislatore trovi nella stessa legge una strumentazione adeguata se cioè le funzioni consultive
E disturbi attribuiti a alle Commissioni universitarie siano effettivamente idonei o ha lo scopo di di indirizzare l'attività delle commissioni e soprattutto allo scopo di incentivare e sviluppare nella pratica il ricorso alle procedure di certificazione volontaria
La risposta a tale interrogativo e ardua
Perché la disciplina non so perché la disciplina della certificazione e sperimentale e una sperimentazione e
In in corso abbiamo qui
Direttore
Con il forse ci potrà dire parla qualche cosa ma soprattutto perché gli studi gli elaborati scientifici della commissione delle commissioni delle università
Non è hanno fin qui avuto la possibilità di raggiungere il loro lo sbocco naturale che è la formazione di codici di buone pratiche questo che sia la finalità principale e confermato lo ripeto ancora una volta dal l'articolo quattro del decreto interministeriale
Ecco vedete iconici deboli pratiche sono un po'l'oggetto misterioso che nel corpo
Nel corpo della certificazione
Perché e
Leggiamo
L'articolo settantotto comma quarto e comma quinto del decreto due due sette sei
E
Nel comma quarto si assegna al ministero la funzione
Di stabilire con proprio decreto Cudicini buone pratiche nel comma convinto modelli a formulare il per la certificazione dei contratti
Che devono tenere conto accinto ancora una volta testualmente degli orientamenti giurisprudenziali prevalenti in materia di qualificazione del contratto di lavoro come autonomo o subordinati in relazione
Alle diverse tipologie
Di lavoro
L'accordo di quest'ultima previsione con l'attività di consulenza scientifica delle commissione universitaria di di certificazione e evidente la predisposizione di modelli resta qui finalizzata all'accertamento della volontà espressa alle parti sono diciamo così dell'istante appunto dei Borrelli destinati a raccogliere la il volumetto tra virgolette e a valutare i il contenuto nei il programma negoziale
Come determinato dal dal dal dal dal dava alle parti
E sin qui il comma quinto allo colloca l'attività certificatori a sul piano appunto della semplice qualificazione dei contratti
Diversamente il comma quarto
Prevenendo la formazione di codici e buone pratiche
Segnala come il legislatore delegato abbia mirato ad assistere l'autonomia individuale su un piano non più strettamente negoziale ma normativo
Indirizzando il contenuti i contraenti
Nella selezione dei diversi modelli contrattuali e indirettamente delle discipline alpine che la legge
Collega ai modelli stessi riprendendo uno spunto già contenuto nel Libro bianco il legislatore ha inteso aprile posso chiudere la porta ad un intervento della contrattazione collettiva in funzione normativa perché i codici di buone pratiche
Debbono
Recepire il contenuti della contrattazione collettiva a livello interconfederale quindi un meccanismo complesso
Le buone pratiche sono espressione anche dell'autonomia collettiva
Ma qual è la funzione di codici di buone pratiche in questa sede la individuazione
Né trattamenti economici e normativi indisponibili in sede di certificazione
Insomma si tratta di operare la selezione di diritti in in indisponibili che quindi non sono più quelli prefissati almeno secondo questa interpretazione una volta per tutte dalla legge
E la individuazione
Delle norme inderogabili cui i diritti stessi sono collegati quindi una funzione in un team di qualificazione della volontà ma di di di determinazioni diciamo così del trattamento giuridico dei rapporti
E vincolando il ministero a recepire i contenuti della contrattazione collettiva dipinti interconfederale quindi attraverso i codici di buone pratiche si ipotizza sappiamo che non ci sono
E un un uomo
Fondamentale dell'autonomia collettiva
Nel nel Regolamento consensuale dei rapporti che nascono dai contratti
Suscettibili di essere certi
E un riconoscimento del ruolo delle parti sociali al massimo livello di rappresentatività perché
Sa dovrebbe essere un accordo interconfederale a fungere diciamo così
Da levatrici
Del del del per la codificazione di queste regole
Di tipica azione
Sociale ma poi anche a questo punto giuridica dei rapporti di lavoro
Questa larga apertura alla contrattazione collettiva in funzione promozionale della cosiddetta derogabilità assistita o inderogabilità flessibili insomma si impone discutere e però rimasta inutilizzata finora
Probabilmente Essa e bisognosa più che dell'intervento astratto del legislatore di concreti comportamenti degli attori del sistema delle traduzioni industriali attori governo impresa sindacati
Comportamenti Little rivolti ad incentivare la regolazione flessibile dei rapporti di lavoro ad esempio instaurando un trade-off
Tra più salario e flessibilità contrattuale si può anche immaginare che ciò avvenga nel quadro di una concertazione sociale capace di guadagnare la fiducia delle parti sociali e in particolare delle organizzazioni dei lavoratori
Sono condizioni politiche
Non facili da raggiungere che peraltro devono essere accompagnate da una maturazione culturale sufficiente a almeno a riattivare i processi di rinnovamento del sistema delle relazioni industriale
Se è così non si può dire che vi sia un terreno di cultura propizio alla formazione di codici di Bondi pratiche quindi di riflesso
All'attività consultiva delle commissioni universitari di certificazione in assenza dei prodotti innovativi
Provenienti dalla contrattazione collettiva gli elaborati tecnici delle commissioni rischiano di essere destinati ad una ripetitiva esposizione delle massime giudiziario o tutt'al più ad una rivisitazione critica della giurisprudenza
In conclusione
è fuori dubbio che l'attribuzione all'università di una funzione consultiva
Di sostegno o guida all'attività di certificazione e da considerare positivamente
Criticabile invece e almeno nella sua parte attuativa lo strumento prescelto dal legislatore
La bizzarria che anche qui mi sia consentito usare questa parola perché nell'articolo di Tiraboschi si cita proprio questa espressione riflette con riferimento ad un mio scritto e piuttosto nell'avere collegato con la funzione di consulenza tecnico-scientifica all'esercizio dell'attività di certificazione e alla costituzione in sede universitaria delle relative la commissione sarebbe stato invece forse opportuno riconosce il ruolo tecnico ed altamente qualificato dell'università in una forma diversa ad esempio promuovendo la costituzione di osservatori con funzioni di di monitoraggio dell'attività degli organi abilitati alla certificazione e perché no di conseguenza nei loro confronti ed invece promuovere in parallelo con l'inserimento di docenti universitari nelle commissioni costituite presso le DPL ed enti bilaterali grazie
Il silenzio Tosku sarnese nessun risultato un coordinatore un po'scoordinato ed un breve ritardo del treno de Sica soprattutto ringraziare gli organizzatori del convegno ritmi concesso questa o nove di coordinare queste giornate di studio
Vorrei dire qualche cosa su questo istituto certificazione e sulla funzione attribuita almeno commissioni operanti immensità cioè a lungo docente forse che si può trovare in qualche proposta che sia a tempo pieno
Perché questo istituto il fior fiore e anche questo aspetto consistente nel promuovere l'attività Colombo faziosità è qualche cosa che dovrebbe essere praticamente attuabile perché il contributo del profilo allo studio alla votazione dei concetti e principi è molto vago nel parco praticamente abbiamo visto che non a sostegno non ha fondamento o ne ha ben non prese troppo pessimista ma richiama questi fondi problemi
Perché si vada avanti alla Commissione
Perché evidentemente il datore di lavoro tale effettivo Pseudo
Ha preparato con i suoi avvocati no probabilmente un modello contrattuale da sottoporre appunto a questa Commissione My Lord attuale che so che probabilmente andrà bene perché è difficile non va bene rispetta come formulato
Do perché sarà approvato probabilmente questo modello
Qui attiva dalla commissione che la vede piuttosto vaga
E non vedo come si possono mobilitare utilmente in questa sede commissione universitaria
Ma il bambino venne dopo
Perché come esperienza soltanto istruito sopra gli avvocati
Dubito molto collaboratori Guarducci scritto un contratto perfetto dal punto di vista formale
Lì non si ad agire ad a dire di giudice pezzetti di grave che invece tutta una burla virgolette
Cioè che il Giappone svolto effettivamente sotto i bimbi subordinazione perché quello che conta il lavoro non è il contratto questo BRIC Tirelli rapporto cioè come si svolge il sergente dopo
E pensate mai dei suoi piedi sociale così abile giustamente dei soldi si fermi davanti a un contratto di ci del del manto e Silvia studio quando ha sentore che invece zoppo svolto in modo diverso
Allora non si può dire in questi iniziativa questo istituto a una certa funzione preventiva non più di questo
Cioè si può supporre ma molti dubbi che i lavoratori e soprattutto i silenzi Ali non si muovono il mondo contatti diretti di azioni ma se si muovono frana tutto
Cioè giunge con le banche all'invio di teneri che lo stesso contratto pur formulato presente bravure
Ma certamente buoni può indagare al teste posizione Ali come siano andate flettente le cose e giunge a conclusioni che sotto la forma di questo contratto ancora forma smagliante ancora forma trattamento elaborata si nasconde invece perché qui si è svolto il film di rapporto un vincolo grazie
Vi ho questo dubbio di sottoporrebbe al tubo in questura investita sempre sul piano drammaticità
Ne abbiamo qui esponenti progressisti inizia diploma del trenta è servito presumere tra
E poi il dottor Tonelli esponente del Ministero diciamo in senso lato
Ma effetti enti sono state realizzate queste convenzioni se pretende molto Ussita
O quali sita hanno questa convenzione di consulenze di studi in cui si inserisce questa diversificazione da cui potrebbero trarre proventi da distribuire varie direzioni utilmente io non so se questo abbia effettivamente cioè segua curiosità abbiano svolto un abbia assunto questa iniziativa se qualità dell'insieme dei proventi di un borsone sottilmente destinati a fini di studio se così fosse già sarebbe un risultato mai detto questo Valtur non v'è dubbio due dubbio propongo allora i nostri interventori il primo è dalla vanità effettive di questi due stili di azione il mio avviso scricchiola un po'tutte le parti Apple secondo in particolare dell'intervento effettivo delle università
Cioè se quando si dà hanno cominciato svolge quella questa attività e con quale esultando tutte dopo il perché giustamente ve ne possono accento sui proventi
Che potrebbe essere utilmente sia track-list Guido ma quali queste prendi ci siano ciò occorre che quelli sottopongo acidificazione sbocchi all'esordio che altri pronti e docente pubblicità boschi gli esiti non so come a sollecitare interventi finanziari più mandare avanti questa attività
Inoltre l'ardire anche perché non è mio compito dire altro per questo punto passa senz'altro la parola passa ormai perché ci siamo nel posto esatto allargata di Roma sorta sabato
Niente nuovo stazioni dalle parti del mondo di quelli del feto
Grazie buongiorno tutte svolge
Svolgerò l'intervento su questore prevalentemente di carattere generale che poi sulla linea di quello che ha già detto il presidente
Con un'osservazione finale sul tema specifico del ruolo dell'università su quale devo dire francamente mi pare eccessiva ben poco da aggiungere all'analisi molto ampia ed approfondita che ha fatto fusoliera che ha tirato fuori da questo tema
Veramente tutto quello che si poteva tirare fuori
L'osservazione generale che fa aggio si riferiscono a colloca già segnalato al presidente cioè l'interrogativo più rilevante cioè quello dalla funzionalità pratica dell'istituto
La finalità che si è posto il legislatore io devo dire francamente che commendevole è la prima volta che un legislatore chiusa
Del lavoro si pone dichiaratamente e concretamente e l'obiettivo di ridurre il contenzioso il lavoro una direzione opposta a quella sempre seguita anche se non dichiarata dalla legislazione del lavoro che io ho chiamato già nell'altra occasione una legislazione causò Genova che produce la causa non c'è stata dei forme mettere lavoro alla quale non sia seguito un profugo di causa anzi paradossalmente proprio la riforma dalla quale ci si attendeva la catastrofe per la giurisdizione ordinaria lavoro cioè la riforma del pubblico impiego che io sappia ha prodotto invece poco un mito del conte
Curioso eletto quello dell'autore invece si pone l'obiettivo di ridurre il contenzioso lo fa attraverso lo strumento astrattamente idoneo ed è quello di una prese determinazione sede di pubblica autorità della qualificazione per l'apporto che dovrebbe reggere o quanto meno reggere provvisoriamente alle contestazioni
Ma questo Obiettivo nel perseguire questo obiettivo il legislatore si è trovato di fronte ad un ostacolo che francamente non è superabile ed è l'ostacolo dell'articolo ventiquattro della Costituzione inteso in senso sacrale come lo si intende in questo Paese giustamente probabilmente
In sostanza l'articolo ventiquattro impedisce che qualunque attestazione certificazione anche proveniente dal pubblico autorità
Sia insuperabile dal giudice il giudice può superare tutto ne abbiamo esempi a profusione le collegiali mediche che in astratto dovrebbero essere lo strumento idoneo ma deflazionare il contenzioso in materia previdenziale si scontrano contro l'ostacolo del potere che il giudice di superare qualunque accertamento medico in sede di accertamento giudiziario sì ma anche l'accertamento dell'idoneità psicofisica del lavoratore
Da parte degli istituti specializzati di diritto pubblico è superabile con conseguenze anche un po'paradossale come quelle
Come quella per la quale un licenziamento che non solo legittimo ma è doveroso a fronte dell'accertamento ed psicofisica diventa un atto illecito con delle conseguenze anche risarcitoria
Questo non era un ostacolo superabile infatti nel Senato non ha potuto superare ed ha dovuto ammettere una serie di impugnative che vengono chiamate volontà forse non felicissimo rime sembra una specie di di terapia contro la malattia
Insomma di impugnative di ricorsi giurisdizionali
Contro la certificazione di questi alcune mi pare che abbiano una rilevanza puramente teorica uno è quello dell'orrore dei certificatori nella qualificazione del contratto è voglio vedere quale la commissione certificazione che si sbaglia
Nel valutare il modello il modulo peraltro per disposto come è stato già segnalato
Si sbaglia nel qualificare il rapporto
Voglio vedere il professor Tiraboschi e questo presidente della Commissione con l'aiuto di Baselli e degli altri membri qualifica come contratto biologa Progetto uno che invece è un contratto di lavoro subordinato
Poi magari in questi tempi brucellosi proprio giuslavoristi concedere colorata
Questa mi pare un'ipotesi puramente teorica
Altrettanto teorica è mi pare l'ipotesi del vizio del consenso dei conti le stesse parti in sede di certificazione eletti scarsa rilevanza pratica mi pare anche l'impugnativa
Al TAR
Q
Per vizi procedimentali o per eccesso di potere in sede di procedimento di certificazione grosso modo pratico è quello della impugnative anche ad oggetto la cosiddetta riforma età fra programma negoziale attuazione pratica che significhi in sostanza fenomeno che già conosceva e poi il fenomeno sul quale sorge e si sviluppa da sempre il contenzioso in materia di qualificazione dei rapporti
Emersione di una volontà negoziale effettiva dalle modalità concrete di svolgimento del rapporto diversa da quella dichiarata originariamente in sede di affermazione della volontà negoziale questa non è una novità quindi legislatore si è fermato e non poteva non fermarsi e quindi qua
Cioè Pietro spazio come c'era anche prima alla alla all'azione giudiziaria avverso quella che non diversamente da quello che accadeva prima anche con i rapporti certificati finisce per essere una semplice presunzione superabile in sede di accertamento giudiziale
Anche
Attuale anche qui anche per i rapporti non certificati l'orientamento
Giurisprudenziale consolidato indica nel contratto anche in un certificato ma un contratto stipulato tra le parti un elemento di presunzione semplice che il giudice deve tenere in conto che non può scartare
A priori come si faceva
Nella giurisprudenza di trenta quaranta anni fa ma che comunque superabile se poi l'accertamento della volontà negoziale effettiva per il derivata dalla rilevazione delle modalità concrete di svolgimento del rapporto indica che racconta una diversa natura
Su questo terreno il legislatore ha in verità ha fatto un qualcosa di il massimo che poteva fare
E c'è un intervento di stabilizzazioni e provvisoria degli affetti dalla certificazione che non è cosa da poco e devo dire che è stato un intervento coraggioso o forse il temerario perché
Ho l'impressione da quello che si legge in giro che si andrà rapidamente al giudizio della Corte costituzionale su questo ci sono state sollevate proprio in relazione all'articolo ventiquattro della Costituzione dubbi di costituzionalità
Profilo più importante di questa sospensione della di questa sospensione della possibilità di impugnare efficacemente
Il rapporto incontrato il certificato il punto più importante quello che riguarda i terzi
E cioè l'autorità di vigilanza gli enti previdenziali che sono paralizzati l'interpretazione che mi sembra più ragionevole è quella che indica come la paralisi si riferisca non all'attività di ispezione
Non risulta dal testo di legge e non è conforme alla stessa funzione dello strumento quello di paralizzare il ventotto l'attività di certificazione quello che ha paralizzato però risultato pratico non è
Di essi meno
La possibilità di emanare provvedimenti in difformità dalla rapporto già delegato
Provvedimenti di qualunque tipo quelli provvedimenti di contestazione provvedimenti di notificazione delle città amministrativo cartelle esattoriali per omissione contributiva eccetera
Resta salvo e questo è un punto delicato la possibilità di ricorrere
Pur
Manca pendenza del giudizio del merito al provvedimento d'urgenza perché c'è questa salvezza voglio vedere interessante sarà interessante verificare
Come con riferimento all'autorità ispettiva o all'ente previdenziale il giudice dipenderanno in pericolo Mimmo
Perché certo pericolo in mano sotto il profilo puramente patrimoniale per un ente evidenziare neanche configura dice e quindi qui c'è da temere europea attendersi che il giudice ricorrano
Posizioni un po'automatiche fusi o no
Questo è un primo aspetto pratico di grande rilevanza mi pare della certificazione
C'è poi è stato già segnalata in qualche scritto mi pare giustamente un possibile effetto di carattere fattuale psicologico ed è quello che probabilmente l'attività di di ispezione in questa sì nuova situazione normativa si indirizzerà si concentrerà nella impossibilità di una applicazione generalizzata sui rapporti non certificati
è un po'quello che è accaduto a quanto ho sentito dire quando gli gli ispettori traendo spunto da una innocua per la verità modifica terminologica della legislazione
Previdenziale
Fiscale e tributaria sulle i contratti di collaborazione coordinata e continuativa hanno ritenuto di orientarsi nel senso che dove c'era un contratto scritto
Pare il riferimento è stata la professore non solo intellettuali ma in generale molecola rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e su questa base normativa hanno ritenuto che fosse applicabile
Contratto di collaborazione coordinata e continuativa in via generale
E che quindi questo è stato il risvolto pratico interessante
L'attività di ispezione si dovesse concentrare sul sui rapporti sui dove non c'erano i contratti scritti sul sulla base una sorta di presunzione di legittimità pop come questa della certificazione
Quando c'è Lalla rapporto collaborazione coordinata e continuativa era sorretto da un contratto scritto io penso che a maggior ragione con l'istituto regolato per legge il via gli organi ispettivi si orienteranno in questo senso Churchill entreranno nel senso che le risorse disponibili saranno indirizzate prevalentemente o esclusivamente a controllare a verificare i rapporti non certificati
E quindi una specie di di di salvezza presumibile per i rapporti certificazione le cose andranno così e mi pare che l'istituto allora avrà una forte rilevanza pratica e sarà anche questo un potente stimolo a ricorrere
Alla certificazione anche se diversità
Quanto all'università finisco con una brevissima annotazione dicevo veramente non ho nulla da aggiungere a quello che ha detto che era io mi domandavo leggendo la norma un po'ambigua francamente come sarebbe stata applicata perché legge sorde riferirmi maggior riferimento reiterato diretto nella decreto legislativo duecentosettantasei indiretto nella norma richiamata nel mille novecentottanta ai singoli docenti il direttore del lavoro a tempo pieno
Primo dato che poteva far sorgere perplessità sulla composizione della Commissione e il secolo data quello è vero le richiamo alla convenzione in conto terzi in base all'articolo sessantasei della legge dell'ottanta
E Nittis mi domandavo come sarebbe stato applicato tenuto conto che i fruitori dirette del servizio cui sono coloro che chiedono la certificazione e quindi si poteva pensare era l'idea paradossale convenzione volta a volta con i cingoli richiedenti insomma ovvero che il ministero ha applicato modo
Ragionevole può un po'estensivo forse una ragionevole
La norma nel senso di ritenere che il docente di diritto del lavoro a tempo pieno è sufficiente che ci sia uno nella Commissione e quindi questo basti a legittimare
L'applicazione dello strumento e quanto alle convenzioni pensiero possibili convenzioni anche con associazioni di potenziali fruitori dell'attività di certificazione
Le quali quindi in sostanza predispongono un servizio che sarà poi reso ai loro associati così intesa con l'apertura al rapporto stabile dell'università
Con le associazioni imprenditoriale o sindacali effettivamente questo strumento può costituire come scritte Tiraboschi in quell'articolo in cui si riferiva giornaliera può conseguire uno strumento bensì tutto rifinanziamento
Che dovrebbe no dell'università e poi di incrementa del quel rapporto fra università nel mondo del lavoro al mondo delle imprese che mi pare la lacuna più grossa della sistema universitario italiano grazie
Ringrazia il Professor Magrini per il suo intervento brillante concerto in mi avevamo ha messo infatti evidenza Marini che dopo tutto quello che decide sempre il giudice codici ho poc'anzi e quando ho cominciato ho fatto la mia breve l'apertura di questo convegno e già oggi si stabilisce in base agli elementi raccolti accesso se il rapporto è subordinata però questa indicazione che effetto avrà spingerà il giudice provocatoriamente andare ancora più a fondo coloritura come taxi questo punto delle dipende da qui il fenomeno di svolge intanto il turno
Ho ripreso fare anche richiamare quello che ha detto accennato
Negli
E cioè che già avviene la certificazione c'è certo paravento riferendosi dispetto al contratto scritto confusione
Dissuasiva
Dall'andare a fondo all'approccio coordinato perché la cassazione da molti anni ha stabilito che il giudice non può prescindere dal contratto scritto la contrattazione scritto scrittore che stabilisca il rapporto dell'autonomia non è tenuto sovente tantomeno rispetta citazione ottantotto ibridazione a seguirlo però tenetene conto e quindi può di fronte a questo contratto ha scritto abbattibile scarsa rilevanza quel Frosini dieci presunti di appoggio borgata ma anche l'apporto dato una continuità l'orario però imposto ad esigenze di destra volessero Desenzano studiato e tanti altri elementi il maltolto e vengano utilizzate in un senso o nell'altro se propendere a questi elementi consenso perché si fa anche un po'più troppo questa materia non si può fare diversamente sia nello spogliatoio sorse al lavoratore da questi elementi il venti già la Cassazione ha da tempo ormai dal contratto il contratto stipate reparti ha un certo peso
A mettere in un dubbio d'un dubbio di Emmerich rinfocolato anche robot dice Magri che poi diventano un certo effetto forse lo avrà certamente paralleli si spende un effetto preventivo
Ma certezze sa principalmente nei confronti degli enti previdenziali e dell'ispettore probabilmente il rombo non si può non si prenda questo obiettivo perché già adesso l'ambiente sano non ha facilitato il nove sterline stimolata usa l'oratore da figuriamoci poi può aiutare il fondo per l'imputazione di azione probabilmente sarà perché stiamo sono maggiori difficoltà a muoversi anche se si è sempre consentito vendere impugnare in via giudiziaria quei progetti diversi
Ma voi colleghi a cui invece non ha risposto ma IVA ben perché impossibili sponda e ma questo sistema sta camminando non cioè effettivamente si fanno molte certificazioni e soprattutto si chiede la maggiorazione del Cida
Questo è un punto importante perciò discorsi ma non il discorso vuoto il teorico
E il problema da qualcuno e gli altri dell'Iran la passo la parola senz'altro ma presidente
Grazie presidente ecco fosse è la prima volta che docente di diritto del lavoro si occupano del ruolo che a loro e specificamente assegnato dalla cosiddetta riforma Biagi
Prato per una serie di coincidenze che spesso accadono ma di cui non sempre ci accorgiamo stiamo discutendo di questo problema del rapporto tra università e e mercato del lavoro salutato altra scuola
Mercato lavoro e in particolare università
Mentre in discussione al Parlamento un disegno di legge sullo stato giuridico dei dei docenti universitari in ogni caso questa è solo una una battuta no una battuta che faccio perché resta in un precedente testo spariva la distinzione questo tra docenti a tempo pieno e a tempo a tempo definito no erano in un precedente testo nel nel testo nel testo attuale
è rimasta la distinzione attenuate ma è rimasta
Va be'ma comunque questo come ci diceva prima il nostro relatore il professor Piera
E la cosiddetta riforma Biagi seguendo la linea originaria del suo ispiratore c'era appunto Marco Biagi
Attribuisce all'università dei compiti fondamentali nell'ambito del mercato del lavoro di cui bisogna tener conto complessivamente la funzione di intermediazione testata sottolineata
La funzione dell'alta formazione in apprendistato e poi appunto la funzione della certificazione
Dei contratti di lavoro ma anche dei contratti di appalto di cui si parla poco ma che invece bisogna sempre bisogna avere ben presente è evidente la distanza che separa le prime due funzioni quella del Collocamento intermediazione e quella della formazione dell'alta formazione in apprendistato in particolare la prima quella del del collocamento
Rispetto alla certificazione se noi della certificazione cogliamo solo l'aspetto qualifica torio
Ai fini quali scatole del contratto di lavoro o del contratto di appalto ai fini deflattivi del contenzioso ma non c'è solo questo aspetto
Nella certificazione e questo punto emergeva bene dalla relazione del professor che era è ed eventualmente lo riprendano dopo però cominciamo intanto dai soggetti dei soggetti che possono effettuare questa certificazione
L'ampio spettro di Soggetti che che hanno diversi ruoli nel mercato del lavoro e anche per quanto riguarda la certificazione a destato notevole disorientamento negli interpreti anzi
L'attribuzione di certe funzioni accerti soggette è stata proprio apertamente criticata se pensi ad esempio la l'attribuzione agli enti bilaterali della funzione certificato
E la stessa critica è stata rivolta anche alla funzione certificatori a riservata alla università
Però la mia impressione è che molto spesso queste critiche dipendono da un giudizio o da un pregiudizio se così possiamo dire negativo nei confronti dell'istituto in sé
Della certificazione che visto non tanto nei confronti dell'attribuzione all'università di questo potere ma di questa di questa funzione ma proprio c'è una critica non si entra neppure nel merito insomma c'è una critica sull'istituto della certificazione
Perché lo si vede buoni da una parte e scarsamente utile no Bossi si diceva si diceva anche prima poc'anzi puoi invece addirittura all'opposto
Potenzialmente destruttura ante del apparato protettivo del diritto del lavoro
Ora io ho sempre ritenuto che questa critica nei confronti della certificazione questa critica per così dire pregiudiziale nei confronti della certificazione si è ingiustificata perché ma perché semmai essa prenderà piede semmai la certificazione più prenderà piede e non cerca la verità motivo finora per pensare Santena agli inizi per pensare che essa non prenderà piede può derivare un processo di de di amministrativizzazione della disciplina dei rapporti di lavoro
E da tempo ritengo che ho anche sottolineato più volte che uno degli aspetti più innovativi forse la vera novità del decreto legislativo duecentosettantasei non è tanto la articolazione tipologica dei rapporti di lavoro che insomma già avevamo anche in passato ma son tutt'e quello che detto due sette sei
Fo più che fare insinuano ma comunque insinua sul piano delle tecniche normative e anche la certificazione delle tecniche regolatorie insomma del rapporto di lavoro e anche la certificazione fa parte di questo pacchetto delle tecniche regolatorie vadano sto qui a ricordarlo
Valorizzazione dell'autonomia
Individuale con speculare invece
Diminuzione del ruolo dell'autonomia collettiva rinvio codice di buone pratiche ai a moduli e formulari ai indici presuntivi insomma un rinvio tecniche regolative più leggere è che possono indicare non il superamento si intende ma un certo appannamento della norma inderogabile tutta questa premessa per dire che occorre accettare a mio avviso di entrare nel merito insomma occorre accettare di entrare nel merito nel merito ed esaminare proprio il problema specifico della attribuzione alle università di questo potere di questo ruolo certificatorio
Il che implica innanzitutto di dipanare la la mattanza che abbiamo e hanno già cercato di dipanare sia professor vi era sia il Professor Magrini cioè di implica di stabilire di che cosa si tratta di cosa parliamo quando parliamo di certificazione
Perché c'è sicuramente convivono nelle istituto della CIA della certificazione almeno due anime se non addirittura tre anni invecchia sicuramente la funzione di qualificazione dai contratti di lavoro e anche de contratti di appalto
Su quale sia l'efficacia della certificazione qualificato via mi sembra che si siano prodotti dei risultati per il momento stato alla Corte costituzionale
Sufficientemente assestati che sono stati ricordati prima dal professor Magrini su questo produce effetti provvisori fino al momento in cui non si è stato accolto uno dei ricorsi giurisdizionali esperibile nei confronti gli esami non solo rispetto alle parti ma anche ed è fosse un aspetto praticamente più da sottolineare nei confronti dei terzi
Non mi soffermo ulteriormente su questo punto perché è già stato esaminato dal professore può avere però anche degli effetti indiretti non solo per quello
Che diceva il Professor Magrini prima ma anche per un motivo di carattere normativo perché è previsto il tentativo obbligatorio di conciliazione nelle siepi certificatori e nel caso in cui benché intrapresa l'azione giudiziaria
E poi e c'è e l'influenza della eventuale misto
Tra del collette eventuale autorevolezza dell'organo certificatore nei confronti della dell'autorità dell'autorità giudiziaria dunque non si può dire che la certificazione nella sua funzione nel suo aspetto qualifica torio sia priva di rilevanza pratica
Naturalmente ben altra sarebbe stata la rilevanza dell'istituto della certificazione se egli si fosse espressamente per guida anche la funzione della derogabilità assistita
Che a ben vedere avrebbe finito per assorbire la prima o per confondersi con la prima
Ora che fa il decreto legislativo su questo punto della derogabilità assistita ma a me sembra di trovare dei riferimenti di tipo più allusivo che precettivo la l'articolo ottantuno ci dice già ha ricordato dal professor Viera ci dice che gli organi certificazione svolgono attività di consulenza e assistenza alle parti
Sia in relazione alla stipulazione del contratto di lavoro e del relativo programma negoziale
Sia in relazione alle modifiche del programma negoziale con particolare riferimento alla disponibilità dei diritti all'esatta qualificazione del rapporto poi abbiamo l'articolo settantotto quarto comma del decreto legislativo che ci parla del decreto ministeriale col quale si adottano codice di buone pratiche al fine di indicare i diritti le le clausole indisponibile represso le clausole inderogabili in sede di certificazione nei rapporti di lavoro
E questi codici come sappiamo in base a questo decreto legislativo
Devono recepire ove esistano il e le indicazioni previste dagli accordi interconfederali
Ecco questa norma anche molto importante ai fini di capire se viene riconosciuto no questa funzione questa funzione della derogabilità assistita
Questa norma statico settantotto quarto comma
è stata molto criticata
Sia perché e mal formulata punto si parla di clausura indisponibili va be'ma questa è una critica facile insomma
Ma sia perché di dubbia legittimità costituzionale se intesa nel senso che in mancanza di accordi interconfederali scopre non esistono indicazioni contenute nell'accordo interconfederale
Il ministro
Sia abbia un potere incondizionato di terminare ciò che derogabile ciò che inderogabile nei contratti collettivi
Sì che è probabile e anzi professor vera ha già dato questa interpretazione e probabile che si affermi interpretazioni indubbiamente più corretta per la quale
Deve essere vista questa norma in connessione con la contrattazione collettiva scelta multipla con l'esistenza di contratti collettivi che prevedono che prevedono una sorta di derogabilità
In sede individuale delle proprie disposizioni e dunque si è escluso il potere del ministero di adottare il decreto sulle clausole derogabile sulle clausole inderogabili invia autonoma
Resta però per un'altra previsione che a me sembra logicamente diversa rispetto a questa è che quella del quinto comma dell'articolo settantotto
In base al quale il ministro del lavoro appronta sempre tramite decreto ministeriale appositi moduli e formulari per la certificazione del contratto e del relativo programma negoziare
E poi ancora cioè nell'articolo ottantaquattro del decreto legislativo che sempre per perché per quanto riguarda il contratto di appalto parla dell'adozione da parte del ministro del lavoro
Di un decreto che contiene il codice di buone pratiche indici presuntivi in materia di interposizione illecita e appalto genuino
Ecco e sono queste che si possono ricondurre alle funzioni di consulenza e assistenza alle parti nella predisposizione del Regolamento contrattuale che hanno gli organismi certificatori
Le disposizioni a mio avviso più forse più innovative ma anche da considerare con maggiore attenzione perché dareste può derivare quella sorta di amministrativizzazione dei rapporti di lavoro di cui parlavo dunque codice di buone pratiche poi moduli e formulari per la certificazione del contratto Codice proprio formulari
Cocci buone pratiche indici presuntivi
E non è facile orientarsi in questa prosa in questo linguaggio normativo che evoca
Spruzzatura allusivamente esperienze straniere quando si parlava delle codice di del codice di buone pratiche presso il dovere di parlava di un oggetto misterioso
Ma per cercare di capirne di più mi pare che sia produttivo affidarsi più Gala semplice capacità evocativa dei nomi in codice di buone pratiche moduli e formulari ma affidarsi al contenuto normativamente tipizzato di questi atti e poi anche alla storia no ma la storia di queste disposizioni
La storia è questo il posizioni è nota e risale al probabilmente al Progetto di Statuto dei lavori definito nel novantotto da da Marco Biagi
Ecco in questo progetto oggetto di Statuto dei lavori definito da Marco Biagi compariva la certificazione ma alla certificazione in questo progetto la funzione qualifica Torriglia
Era strumentale se non addirittura secondaria rispetta quella della modulazione delle tutele anche attraverso il meccanismo della derogabilità assistita in ogni caso in questo progetto
Indipendentemente dalla derogabilità assistita sì definivano anche i presupposti e le modalità attraverso le quali si sarebbe dovuto procedere alle attività di e certificazione
In effetti si prevedeva l'elaborazione di una griglia di indici circa la natura subordinata autonomo anche para subordinata dei rapporti di lavoro tratti dai precedenti giurisprudenziali
Sia la predisposizione e la presentazione alle patti stipulati di alcune formulari su cui basarsi per la determinazione del contenuto essenziale del contratto
Dunque la storia
Di queste disposizioni impartite in particolare l'articolo settantotto quarto
E quinto comma
Che cosa ci conferma preciso conferma qualcosa che si può desumere già fosse dal tenore letterale e cioè che il quarto comma sembra temere più alla funzioni di derogabilità assistita anche se ora cioè dire correttamente l'interpretazione che la lega anche la lega all'esistenza di una di una contrattazione collettiva che che la preveda
E mentre l'articolo settantotto quinto comma assenso Sella si intende in connessione con l'attività di qualificazione quindi gli indici il motore formulare attengono all'attività di qualificazione
E mentre il quarto comma dell'articolo settantotto attiene a questa funzione dello derogabilità assistita sia pure filtrata seppure filtrata
L'autonomia individuale assistita seppure filtrata dai contratti collettivi
Detto questo per quanto riguarda solo cercato il mio cercasse di dipanare a mio modo ovviamente la la matassa per quanto riguarda la proprio l'istituto dalla certificazione qual è il proprio ma qual è il proprio Mastella
Università cioè dell'attribuzione di una competenza alla università in materia ora ricordiamo che proprio dall'articolo
Settantasei che che attribuisce questa funzione all'università dispone che ai fini di ottenere la registrazione sono tenute le università all'atto delle registrazione poi anche nei successivi sei mesi
A della bora ad inviare al ministro al ministero studi elaborati contenenti indice criteri giurisprudenziale di qualificazione dei contratti di lavoro con riferimento tipologie di lavoro indicati dal ministero del lavoro e delle politiche sociali
Non c'è nessun riferimento
Ai contratti di appalto insisto su questo punto la stessa cosa naturalmente riportata nel decreto interministeriale del quattordici giugno due mila quattro
E sicché è stato eletto e lo l'ha detto prima in un articolo che gentilmente a anticipato oppure a me professor Tiraboschi e poi ha aggiunto
La aggiunto questa ha condiviso questa impostazione anche il professor di Piera si è detto che la a differenza delle altre sedi cioè DPL altresì dei certificatori Direzione provinciale del lavoro Province ed enti bilaterali all'università è attribuito un compito di carattere sistematico perché e se non solo dovrebbero cito proprio Tiraboschi dovrebbero costituire un puntuale affidabile punto riff di riferimento per tutte le altre sedi e dunque al fine di far della formazione di indirizzi unitari ma anche un po'un'importante ausilio del al corretto funzionamento dell'istituto infatti che ci dice ancora il decreto interministeriale che il ministero provvederà a a raccogliere a catalogare raccoglierà catalogare gli studi e gli elaborati prodotti dalle commissioni di certificazione universitarie consentendo nell'accesso non solo per motivi non solo consentendone l'accesso per motivi di studio di ricerca ma anche al fine di della definizione dei codici di buone pratiche degli indici presuntivi in tema di qualificazione del contratto
Di lavoro e di nuovo non si parla di del contratti di appalto ecco ma io sono meno come dire sono più dubbiosa ecco su questa operazione secondo me c'è da domandarsi
Ha significato quest'operazione che peraltro dovrebbe limitarsi alla ricognizione degli orientamenti giurisprudenziali
E chi controlla la bontà di questi istituti di questi elaborati sarà il ministero del lavoro
Non mi sembra una prospettiva tranquillizzante e c'è da auspicare una sorta una sorta di sette restraint da parte del medesimo
Serve strette mi pare che abbia già esercitato quando ha adottato il decreto ministeriale per la costituzione delle commissioni di certificazioni presso le direzioni provinciali del lavoro e le province
E dove appunto si dice che in mancanza dei dei codici di buone pratiche provvederanno le singole commissioni di certificazione sulla base di un proprio regolamento interno poi ci sono altri almeno altri due interrogativi ce ne sarebbero di più ma sono io me per per ragioni di tempo ne ricordo due che si addensano attorno all'attribuzione alla commissione alla Università del compito della certificazione
Io ritengo che tra le principali funzioni della certificazione di sia proprio questa della consulenza e dell'assistenza nell'Asti sull'azione del contratto e comunque è una funzione che il legislatore attribuisce alle commissioni di certificazione ora se questo è vero
Che quale competenza specifica possono vantare le università
O le commissioni di certificazioni universitarie tanto più che l'articolo settantasei del decreto legislativo viene inteso l'abbiamo sentito dire anche da dagli era nel senso che solo professori a tempo pieno e non quelli a tempo definito che sarà paradossalmente possono vantare
Una specifica esperienza professionali materia possono essere abilitati a richiedere anche tramite il proprio dipartimento la costituzione di una sede di certificazione che senso avesse arrotare i docenti a tempo pieno
Tale funzione l'articolo sessantasei del DPR tre otto due per la verità non impone questa conclusione
Questa norma appare prevede che l'università possono eseguire attività di ricerche consulenze mediante contratti e convenzioni con enti pubblici e privati l'esecuzione di tali contratti e convenzioni sarà affidata di norma di norma
Ai dipartimenti o ai docenti a tempo pieno l'inciso secondo cui di norma sono i docenti a tempo pieno ad eseguire pensioni lascia forse aperte le porte anche docenti a tempo definito
Quanto meno laddove non vi siano dei docenti di diritto del lavoro a tempo pieno si dice si è voluto si deve essere intesa così questa norma perché per evitare possibili
Conflitti di di interesse però la questione e effettivamente è seria
Ma mi sembra semplicistico francamente affrontarla solo sulla base della dicotomia docente a tempo pieno docente a tempo definito
Il regime del tempo definito nulla dice di per sé della tipologia e della collocazione territoriale degli interessi professionali coltivati dal docente
Sì che secondo me il conflitto di interessi andrebbe colto rilevato caso per caso un po'come avviene in sede in sede processuale civilistico richiamare le norme processuali civilistica in tema di astensione e ricusazione
E così come è a tutti noto come anche tra i docenti a tempo pieno biechi intrattiene rapporti di consulenza con organizzazione sindacale
Di ambo i fronti ecco sì che l'idea di affidare ai soli docenti a tempo pieno questa Fuzio adesso al fine di risolvere il conflitto di interessi non mi sembra risolutiva
E in generale poi ho l'impressione che si siano messi assieme
Due normalmente nel decreto legislativo settantasei che richiama il l'articolo sessantasei del tre otto due due normative disomogenei
L'articolo sessantasei del tre otto due e che cosa dice dice che le università le università possono eseguire attività di ricerca e consulenza mediante contratti e convenzioni con enti pubblici e privati e poi dice possono eseguire
Questa attività di consulenza tramite il proprio dipartimento ovvero tramite singolo docente però a me pare che una cosa che l'università tramite docenti a tempo pieno fornisca uno più prestazioni di consulenza a soggetti che lo richiedano
Altra cosa invece è che sempre sulla base di rapporti di consulenza è sepolto svolgano un attività certificatori a che tra l'altro produce effetti giuridici per così dire di tipo pubblicistico seppure interinale di sicuri interinali
Diceva diceva Michele Tiraboschi che fatti la certificazione starà operativa in funzione di specifiche convenzioni di collaborazione consulenze con in conto terzi e conto i singoli docente che cosa attirerà presso la propria struttura universitaria importanti finanziamenti privati
Che in un circolo virtuoso potranno poi consentire di finanziare la ricerca in un'epoca in cui è sempre più difficile usufruire di adeguati finanziamenti pubblici mamme pare francamente abbastanza singolare
Che per svolgere funzioni di rilievo pubblicistico si debbano stipulare convenzioni con un soggetto privato chi sono del resto occhi potranno essere gli enti pubblici e privati richiamati dall'articolo sessantotto del DPR Assoporti a sua volta ricavato dall'articolo settantotto
Interessate la stipulazione di queste convenzioni
Gli Enti bilaterali ministero del lavoro che ha interesse perché ha già le sue commissioni gli enti bilaterali che possono già costituire di loro lei
Singole associazioni sindacali specie datoriali ecco queste l'ipotesi più plausibile e Ina Effetti mi pare quello che si è verificato nel l'unico caso che io conosca di di l'autorizzazione
Di una sede universitaria quale certificatore
E però superstar questa ipotesi finisce per non porre pochi problemi di credibilità forse anche di appetibilità
Al atteso che la certificazione promanare ebbe e alla fine da un soggetto sponsorizzato da una sola parte
Ecco se però ci poniamo nell'ottica nord l'atteggiamento liquidatorio ma della costruzione
Un atteggiamento costruttivo l'insieme di questi tutti i problemi così come quello che è molto sottolineato e anche reale della concorrenza tra le sedi certificatori e tra le diverse sedi certificatorio potrebbe venire ridimensionato dalla conclusioni di convenzioni tra le commissioni istituite al fine di giungere alla costituzione di una commissione unitaria di certificazione ipotesi che è prevista dall'ultimo comma dell'articolo settantotto
La costituzione di una commissione unitaria di certificazione tra le altre sedi di certificazione in particolare quelle che vedono la partecipazione di rappresentanti sindacali le province e gli enti bilaterali e le università
Mentre diluirà ebbe il problema del conflitto di interesse consentirebbe quella partecipazione alla certificazione
Accanto ai soggetti che esprimono la competenza tecnica cioè i docenti universitari e delle parti sociali
E questo la renderebbe a mio avviso più idonea alle funzioni prefigurati dal legislatore che non sono solo quelle qualifica Tory foss'anche più appetibili per i potenziali fruitori grazie
Organizzato dalla stessa Magnani sulla per approdare pervenuto
Lo studio avere un misura Greco avvisa assistiti mi sembra forse un po'fuori tema rispetto
Ma anche quello prospettive interessanti
Passo la parola posso Maresca grazie Roma per
Io volevo ringraziare dell'invito che mi è stato fatto a venire qui a parlare di questi temi specialmente Michele Tiraboschi anche per l'individuazione di questo tema come diceva la professoressa Magnani è interessantissimo e dovrebbe interessare la nostra attività
Di docenti universitari fatto che l'università si ponga come un soggetto che non si limita più a fare attività scientifica a fare attività didattica
Ma come un soggetto che è in grado di operare sul mercato del lavoro
Per fornire assistenza e quindi per proseguire quell'attività che ha fatto con i propri studenti e accompagnarli in quel viaggio all'interno del mercato del lavoro
è una prospettiva se non è grande molto interessante che non snatura l'attività Dell'Atti dell'università ma probabilmente la completa e per questo quindi il convegno interessante in tutte le sue sfaccettature perché mette in luce questo nuovo ruolo dell'università
Venendo al tema della certificazione io ho la fortuna di parlare dopo aver sentito tutti gli altri e quindi devo dire la verità che molte cose mi si sono chiarite
Partirei da quello che è stato detto in ordine alla rilevanza della certificazione sul piano pratico
A mio avviso la certificazione a una rilevanza notevole che scopriremo col tempo come avviene spesso con i nuovi istituti perché perché siamo tutti alla ricerca di maggiori certezze quando operiamo nel campo dei rapporti di lavoro e questa certificazione qualche certezza in più ce la può dare
Questo l'ha detto bene il Professor Magrini quali sono le certezze che possono derivare dalla certificazione non certo quelle inimmaginabili incostituzionali sicuramente di avere un contratto in attaccanti
Ma di avere un contratto di lavoro con contratto di appalto come veniva spesso ricordato dalla professoressa Magnani che è a una maggiore resistenza a fronte di contestazioni che possono essere mosse da chi
Dalle parti del contratto ma come è stato detto molto di più dagli dai terzi rispetto al contratto i terzi sono gli istituti previdenziali
L'ispettorato del lavoro che i soggetti e anche sul piano fiscale c'è questa rilevanza non è una cosa di poco conto non è una cosa di poco conto
Guardate che faccio un esempio oggi per esempio abbiamo questo nuovo importantissimo contratto di apprendistato
Già con riferimento alla vecchia disciplina il legislatore che cosa ha detto che il contratto d'apprendistato si può fare senza la preventiva autorizzazione quindi è stato rimosso un vincolo che veniva imposto di ottenere la preventiva autorizzazione prima di stipulare il contratto
Qual è stato l'effetto della rimozione di questo vincolo paraste dorsalmente non un'incentivazione a stipulare questi contratti
Ma anzi una preoccupazione di dover fare un contratto senza che qualcuno abbia prima detto sì questo contratto è conforme a quanto a piani formativi a rispetto al tipo contrattuale qui la certificazione assolve proprio a questo tipo di problema
E gli effetti sono notevoli perché sono notevoli
Perché in effetti il contratto certificato Inter ribadisce a chiunque la possibilità di contestare la natura di quel contratto per poter contestare natura di quel contratto occorre che ci sia una sentenza del giudice
Quindi diceva bene professor Magrini incerto l'attività ispettiva può essere avviata sicuramente avviata non è che l'attività ispettiva viene interdetta dal contratto certificato ma non potrà mai produrre nessun atto che contraddica il contratto certificato perché per fare questo occorrerà attivare una procedura e questo è anche importante occorrerà attivare una procedura che il ricorso alla tentativo di conciliazione
Poi ricorso al giudice guardate anche la posizione processuale delle parti non è di poco conto
Io se ho stipulato un contratto certificato di fronte a una contestazione in sede ispettiva da parte degli organi preposti alle ispezioni
Non dovrò più subire un verbale che contraddice la natura del contratto come impone il pagamento di contributi sanzioni e così via
Quei soggetti dovranno andare di fronte al giudice dovranno attendere anzi dovranno prima fare il tentativo di conciliazione poi andare di fronte al giudice attendere che il giudice stabilisca quale la natura del contratto
Nell'esperienza pratica questo non è di poco conto
è una cosa rilevantissima
Perché l'attività ispettiva porta ad a vere da parte delle aziende
Provvedimenti che espongono le aziende immediati pagamenti senza che ci sia il filtro di nessuno invece a questo punto il se non dell'attività di chi fa l'attività ispettiva a questo punto il filtro cioè di fronte al contratto certifica
Quindi detto questo sull'importanza dei diamo un attimo qual è il ruolo delle università
E quindi mi ha interessato moltissimo quello che è stato detto prima da tutti quelli che mi hanno preceduto Kenzo oggetto che fa la certificazione
è l'università o le commissioni che vengono attivate all'interno dell'università io penso che il soggetto
Che
è chiamato a chi è il soggetto che viene abilitato a fare l'attività di certificazione e l'università mi sembra che questo si possa dire abbastanza con certezza dall'articolo settantasei secondo comma che dice che per essere abilitate alla certificazione le università sono tenute a fare quella domanda quindi sono le università
Che si attivano per fare la domanda e quindi sono le università destinatarie del provvedimento
Con le quali con il quale vengono ammessi a fare la certificazione come le università
Operano la certificazione l'operano attraverso i professori di diritto del lavoro
Quindi i professori diritto del lavoro sono lo strumento attraverso il quale il soggetto che ha ottenuto l'autorizzazione procede alla certificazione
La professoressa Magnani si poneva il problema di di quali sono questi professori e con quali strumenti viene attivata la loro opera di certificatori allora
Qui la norma non è chiarissima perché l'articolo settantasei primo comma lettera C dice che le università
Operano la certificazione esclusivamente nell'ambito dei rapporti di collaborazione e consulenza attivati con docenti di diritto del lavoro
Mi sembra che l'interpretazione che si è affermata e quella che dica che la convenzione
Ex articolo sessantasei e la convenzione che deve essere stipulata con i soggetti fruitori della certificazione
Ma se così fosse si porrebbe un problema delicato che è già stato prospettato cioè qui avremmo un soggetto per esempio l'impresa per esempio un sindacato che stipula con l'università una convenzione affinché poi venga eseguita la l'attività di certificazione quindi l'attività di certificazione sarebbe un'attività di consulenza che viene svolta all'interno d'una certificazione di una di una convenzione ma la conventio ma a questo punto la richiesta sarebbe di una delle parti ma la certificazione invece è operazione giuridica che viene richiesta da due parti quindi non può esserci una convenzione attivata da una parte per poter ottenere la certificazione se no tutto il procedimento di certificazione parte snaturato parte con un soggetto che attiva con l'università
La convenzione e in esecuzione di questa convenzione viene fatta la certificazione ma come è possibile che la certificazione avvenga in esecuzione di una convenzione fatta con una delle due parti
Nei confronti delle quali viene fatta la certificazione è un problema delicato anche perché se queste convenzioni sono onerose
E allora il problema che prospettava la professoressa Magnani ancora più rilevante perché la certificazione verrebbe seguita dalla università verrebbe seguita vada a fronte di un corrispettivo che riceve da uno dei due soggetti destinatario della certificazione
E qui si pongono allora dei problemi
E allora questi problemi mi mi mi mi mi sollecitano a rileggere questa norma e lo dico così molto
Con poche parole perché per vedere se ho capito bene
Cioè qui la norma secondo me si potrebbe leggere in maniera capovolta cioè si potrebbe leggere nel senso che le università che hanno titolo alla certificazione
Attivano i docenti di diritto del lavoro perché i docenti del lavoro in questo rapporto docente universitario svolgano attività di certificazione la convenzione
Viene evocata dall'articolo sessantasei non per applicare quella convenzione ma viene evocata come strumento cioè si evoca l'articolo sessantasei per dire che lo strumento attraverso il quale la Università attiva il professore
Che si dichiara disponibile è la convenzione che quindi Inter correrebbe quindi la convenzione non dell'articolo sessantasette ma una convenzione uguale a quella dell'articolo sessantasei che consentirebbe alla Università di attivare il professore perché il professore svolga il rapporto convenzionale con l'università la certificazione nei confronti di chi di quei soggetti tutte e due insieme che si rivolgono alla Università
Però o la Commissione certificazione per ottenere la certificazione stessi
Ci sono la evidente problemi anche notevoli anche attuale applicando questo tipo di interpretazione ma è un problema che che sul quale secondo me bisogna ancora riflette e poi c'è il problema dei professori a tempo pieno io dico al dottore Anelli che ho parlato col mio rettore e ho chiesto al mio lettore di avanzare domanda
Di certificazione io sono un professore a tempo definito e ritengo che la norma
Non precluda assolutamente a un professore a tempo definito la possibilità di fare certificazione perché perché la norma la legge parla di professori di diritto del lavoro di ruolo non dice a tempo pieno a tempo definito
La convenzione che viene richiamata viene richiamata non per fare un'operazione si elettiva tra i professori di ruolo di cui parla la legge
Ma viene evocata quale strumento nella mia interpretazione che probabilmente ha poco valore ma nell'interpretazione che tutti hanno data per attivare poi la certificazione ma non è che la convenzione
O la disciplina dell'articolo sessantasei della convenzione può determinare un Nas selezione nell'ambito dei soggetti i professori di diritto del lavoro di ruolo di cui parla la legge per selezionare tra di essi chi può effettuare la certificazione o meno
Quindi mi sembra che la certificazione sia consentita a tutti professori di diritto del lavoro
Ci sono altre questioni che si pongono nella certificazione
Con riferimento alla certificazione delle sedi universitarie ce n'è una che riguarda per esempio la competenza territoriale allora la competenza territoriale molto chiaramente disciplinata dall'articolo settantasette avete visto che la competenza c'è una competenza territoriale che è riferita alle DPL Direzione provinciale del lavoro
Per gli enti Believe bilaterali non c'è competenza territoriale perché una
Perché c'è una competenza di carattere di categoria ecco mi domando ma per le università le serie di certificazione universitaria qual è la competenza
è evidente che nell'interpretazione
Che si attribuisce alla lettera c comma uno dell'articolo settantasei questo problema non si pone
Della competenza perché ci sarebbe competenza per tutti i soggetti che hanno stipulato una convenzione e quindi io università di ittica di Roma potrei stipulare convenzioni con tutti Soggetti in tutta l'Italia poter fare convenzioni con tutti
Ma è evidente che se quella interpretazione non passa c'è un problema di competenza territoriale che in mancanza di norma dovrebbe essere
Dovrebbe portare a dire che la sede universitaria può certificare contratti a prescindere dalla dalla competenza territoriale quindi con riferimento a qualsiasi contratto in tutt'Italia
Ci sono altri elementi secondo me di interesse che vale la pena affrontare
Aggiungendo qualche piccola parola quello che è già stato detto l'attività di conciliazione
L'attività di conciliazione delle commissioni di certificazione è un'attività molto importante perché chi vuole promuovere un'azione giudiziaria tesa a fa venir meno la certificazione deve prima quindi non solo le parti del contratto ma chiunque deve prima rivolgersi agli organismi di conciliazione e il quarto comma dell'articolo ottanta dice che il tentativo di conciliazione viene fatta presso le sedi di certificazione adesso la domanda è che volevo fare ma la commissione di certificazione istituita presso l'università è una sede di conciliazione e la risposta mi sembra che sia nell'articolo ottanta comma quattro lo è ma la domanda ancora più rilevante questa sete di certificazione
Che in quel momento funziona da sede di conciliazione nel momento in cui di fronte a questa Commissione di certificazioni in sede di conciliazione
Con un CDA la controversia la concilia con gli affetti dell'ultimo comma dell'articolo due mila centotredici quindi sono conciliazioni inoppugnabili
Beh bisognerebbe dire di sì perché altrimenti è un'operazione praticamente inutile però questa questa affermazione deve essere quindi nel senso positivo che la Commissione di conciliazione universitaria
Ex che che svolge una funzione di conciliazione
è una sede per stipulare transazione inoppugnabile sembrerebbe contraddetta dall'articolo ottantadue
Del decreto legislativo due sette sei che in effetti sembra attribuire la possibilità di stipulare
Conciliazione inoppugnabili soltanto alle agli organismi di certificazione di cui all'articolo settantasei lettera quindi agli enti bilaterali quindi occorre secondo me che sia chiarita con maggior precisione la funzione di conciliazione che le commissioni di certificazioni svolgono all'interno nel momento della conciliazione
Un'ultima considerazione poi volevo fare
Sulla responsabilità che assume la Commissione di conciliazione
Perché si diceva nessuna con Commissione di conciliazione sbagli era mai a certificare un contratto
Penso anch'io che verrà avverrà così però devo dire la verità che certificare un contratto di appalto e alcune tipologie di contratti non è operazione semplicissima quindi io mi potrei trovare di fronte a un giudice che contesta che contraddice la certificazione e qui mi domando se c'è una responsabilità della commissione di certificazione nei confronti dei soggetti che hanno ricevuto che hanno richiesto e ottenuto la certificazione e questa azione di responsabilità nei confronti di chi dovrebbe essere mossa nei confronti dell'università
Nella mia ricostruzione sì perché è l'università il soggetto che certifica attraverso le commissioni di e conciliazione che sono composte dai dai professori universitari
E quindi anche questo un problema che ci dobbiamo porre l'ultima questione invece riprendo un attimo quello che diceva la professoressa Magnani e quella che riguarda quella interessante anche se sarà poco praticata Norman il quinto comma dell'articolo ottanta dove si dice che dinanzi al TAR
Nella cui giurisdizione ha sede la Commissione di concedergli con la Commissione che ha certificato il contratto
Può essere presentato ricorso contro l'atto di certificazione per violazione del procedimento per eccesso di potere ricorso al TAR contro il provvedimento
Di certificazione e mi domando
Quindi questo ricorso sarà proposto contro chi contro l'università
Che ha negato la certificazione o comunque contro l'università che ha emanato un atto di certificazione
Che viziato per eccesso di potere
Quindi abbiamo anche un problema che secondo me non si pone tanto quando c'è un ricorso al giudice del lavoro di una delle parti o dei terzi che hanno interesse a far valere una qualificazione del contratto diversa
Da quella certificata ma forse si pone di più nel momento in cui si impugna il provvedimento di certificazione perché a quel punto l'impugnazione dovrà essere fatta nei confronti del soggetto
Che a emanato la certificazione l'università ultima considerazione è quella dell'eccesso di potere
Ma era opportuno che
Fosse evocato anche l'eccesso di potere come elemento che rileva nella verifica della legittimità del provvedimento di certificazione guardate come sappiamo con l'eccesso di potere si può fare di tutto l'indagine del giudice amministrativo
Sull'atto di certificazione diventa rilevantissima
E diventa rilevantissima anche in una prospettiva ulteriore diversa cioè le commissioni di certificazione
Devono eseguire la certificazione seguendo le linee guida che si sono date quando ci saranno i codici di autonomia dei codici delle buone pratiche vedremo ma allo Stato
Le commissioni di certificazione presso la Bipielle devono inseguire la certificazione
Coerentemente a quelle linee guida che sono state
Indicate
Consigli suggeriti dal ministero con la propria circolare tant'è vero che le commissioni poi le adottano ne fa le fanno proprie attraverso il Regolamento
Quindi la commissione di certificazione deve operare anche in conformità di quelle regole
E su quelle regole secondo me bisogna fare molta attenzione
Perché perché qui emerge un problema che voglio accennare in trenta secondi
Che non attiene alla certificazione nella università ma la certificazione in generale
Che quello di chiederci che funzione ha la certificazione la certificazione questa è stato detto
Ha una funzione di qualificare autorevolmente con gli effetti giuridici che ci siamo detti il contratto che le parti hanno già stipulato perché il contratto le parti lo hanno già stipulato tant'è vero che lo devono produrre in originale
Alla commissione di certificazione la commissione di certificazione e quindi deve valutare se quel contratto è conforme al tipo negoziali
Se però noi andiamo a vedere quelle linee guida che sono allegate alla circolare ministeriale vediamo che sono all'interno di quelle linee guida ci sono tutto una serie di valutazioni che hanno che non attengono agli elementi essenziali per la validità del contratto
Voi guardate quello che c'è scritto in materia di appalto guardate quello che c'è scritto in materia di contratto a progetto dove la commissione di certificazione dovrebbe andare a vedere se io collaboratore o la le caratteristiche professionali per stimolare quel contratto
E allora mi domando se una commissione di certificazione dovesse negare la certificazione
Perché non riscontra in me collabora Dore a Progetto la qualità professionale adeguata per svolgere quel contratto questa negazione della certificazione sarebbe corretta oppure no
La certificazione non poche riscontrare gli elementi essenziali del contratto non può fare attività ulteriori se no quindi noi immaginiamo che per fare la che la certificazione riguarda qualcosa di diverso dal contratto da certificare
Spesso non riesco esprimere bene questo concetto me ne rendo conto però faccio un esempio che forse mi aiuta e così concludo anch'quella questione che riguarda l'appalto genuino Rio
Ho molte perplessità sull'appalto genuino
Io conosco il contratto d'appalto dell'articolo mille seicentocinquantacinque penso che la certificazione del del debba riguardare i requisiti previsti dal mila seicentocinquantacinque così come chiariti dall'articolo ventinove ma che vuol dire appalto genuino
Ma vuol dire che esiste un contratto d'appalto che ha caratteristiche ulteriori e diverse che in quanto tale può essere certificato rispetto al contratto d'appalto al mille seicentocinquantacinque ma non credo proprio perché se ne avremo nel nostro ordinamento nel Codice Civile avremmo inserito affianco al contratto di appalto
Un altro contratto che si chiama appalto genuino cosa assolutamente inimmaginabile ma si può dire ma il la genuinità del contratto la vogliamo verificare in relazione ad elementi soggettivi
Dell'appaltatore alla sua organizzazione e così via
Ma guardate che la genuinità del contratto Sisti
Qui in questa prospettiva si può semmai rilevare nel momento della esecuzione del contratto dello svolgimento dell'appalto ma non nel momento in cui viene stipulato l'appalto
Lì la genuinità della del del contratto del soggetto appaltatore mi sembra irrilevante
Concludo quindi con
Questa osservazione mi sembra che la certificazione sia uno strumento di grande importanza di grande utilità
All'ostacolo penso che ancora quello che ci chiedeva il professor Scognamiglio quale risponderà penso il dottore Anelli ancora non abbiamo esperienze di certificazione così
Quantitativamente consistenti da consentirci di trarre delle valutazioni definitive sulla utilità di questo istituto sull'utilità pratica dobbiamo promette chiarire ancora alcuni punti perché questo istituto Possa operare e quindi spetterà poi a tutti noi farne una valutazione definitiva grazie
L'idea s'è preso Maresca per le sue interessanti considerazioni talvolta provocatorie rimane sempre un punto
Vuoto in questa discussione
Chiedo il mezzo era ancora forte la mia esperienza personale ma anche gli altri farà discutere senza senza personale
Esiste un contenzioso enorme sulla natura Tonut subordinata proprio questo contenzioso ammassi perché il contratto è fatto male perché non attenzione fatto bene preservando avvocato esperti nasce dalla sua esecuzione cioè se lavoratore contratto aggiudicato porta testimoni guai dice riflettendo giudice direttive precise
Da parte del giocatore organici si nega essenziale per controllare che guarda già possibile giudice molto spesso riconosciuta Potì purgato
Ad onta del contratto e questi punto laddove l'atroce l'agenzia se non può andare oltre questo perché altrimenti serviva tutta la difesa puzzolente garantito
E allora non rimane che vede cosa avverrà in pratica cioè avvenire Segesta intende le parti stanno buona diciamo tra virgolette dispetto giustificazione
Che hanno chiesto loro stesse non dimentica mai a far pensare che sotto altri autorevoli preservato il lavoro in un periodo tutto questa frenesia di essere giudicato si saranno buono presenza robot nel qual caso ITL liti si eviteranno anziani forse un po'meno ma non tanto meno giudice Tursi scorso questi interventi dal figlio e non presso il professionista dubbio passerà professor Sandulli
Il cui Teresa potente interessante perché a quanto si è capito io stesso ho capito l'effetto vedo che poveri presidenza è proprio contro gli studi evidenziano cinese
Sembra cosa ci dice
Grazie anche io sono lieto di questa opportunità per la verità devo subito dire che via via che la mattinata si è svolta una serie di profili
Ai quali avevo
Posto attenzione si sono diciamo esauriti anche se altri se ne sono aperti
Ho inteso questo seminario fondamentalmente nella prospettiva di studiare il ruolo della Università
Ma è chiaro nell'ambito di un meccanismo quello certificatorio
Chi deve ancora dare prova e sotto questo profilo mi pare giusto l'invito dalla collega Magnani a pensare positivo
Prova della sua capacità e idoneità ad onta di tutte le riflessioni che pure molto puntualmente professore Scoglio meglio ci ricorda in ogni momento il nel senso che comunque questo meccanismo certificatorio è costretto da un lato dalla ribadita Tesini
Della dominio della volontà delle parti
Che peraltro con questo strumento diventano parti assistite
E dall'altra dalla immutata
Configurazione del potere giudiziario che sindacati secondo quello che il comportamento si capisce però che
E la valutazione che il giudice fa come ci ricorda il nostro moderatore Scognamiglio
Fondandosi oltre che sul nome new risse anche sul comportamento è comunque un una valutazione che interviene a distanza di tempo
E allora vorrei evocare rispetto a tutto quello che è stato con dovizia detto iscritto anche prima di questo nostro incontro un possibile profilo che risponde implicitamente alla sollecitazione del presidente Scognamiglio circa le implicazioni di ordine previdenziale
Medio tempore e salve le iniziative che comunque richiedono l'avallo del giudice per denegare le Effetto certificatorio la
Funzioni certificatorio approdo uscire i suoi effetti con importanti conseguenze in termini di affidamento del comportamento
Sociale amministrativo ed economico delle parti e penso vedo qui esponenti
Del ministero che hanno la responsabilità di condurre un settore delicatissimo che è quello della corrispondenza del comportamento previdenziale dei soggetti coinvolti nei processi produttivi e dell'accertamento della regolarità contributiva l'accertamento della regolarità contributiva a monte una identificazione
Della natura del rapporto e fino a che la natura del rapporto è stata certificata in un certo modo la regolarità contributiva funzionerà in quel determinato moto
Mi riferisco quindi al rilievo che ha tutto l'apparato della hanno
Posizione dei soggetti imprenditori nel processo produttivo nella partecipazione alle gare di appalto che potranno essere stimolati a utilizzare la certificazione
In una prospettiva che va al di là del semplice rapporto fra sesti Isso e il proprio lavoratore
Nella prospettiva appunto di presentarsi con una formale situazioni di regolarità e quindi di entrare in un sistema concorrenziale nei confronti degli altri imprenditori
Ecco quindi che al di là della direi ovvia rilevazione di un dato che il legislatore ci offre una ulteriore implicazione delle conseguenze di ordine previdenziale
Della certificazione
Ma come ho detto queste indicazioni si aggiungono alla serie delle riflessioni già svolte
E invece voglio concentrarmi come avevo immaginato soprattutto sulla relazione corrente fra ogni decreto duecentosettantasei e l'impianto universitario quale oggi è
Con tutti i suoi tentennamenti che molto opportunamente
La collega Magnani ci ha ricordato addirittura del rischio di scollamento totale dell'ordinamento giuridico fra il decreto duecentosettantasei è una riforma universitaria che avesse addirittura fatto scomparire
La figura del professore a tempo pieno o in ipotesi secondo alcune altre linee legislative nella prospettiva di una esclusiva
Introduzione di figure di professori a tempo pieno e quindi con la sostanziale soppressione della figura del professore a tempo definito in realtà io credo che il legislatore del decreto duecentosettantasei debba
Di vedere il suo impianto anche alla luce di quello che sarà il risultato della riforma dello stato giuridico del personale universitario
Perché se dovesse passare come sembra oramai abbastanza definito il disegno legislativo di riforma
Sia
Le letture che si sono date
Dei meccanismi convenzionali in cui si privilegia la figura del professore a tempo pieno piuttosto che quella del Professore al tempo definito sia tutta una serie di conseguenze che da questo derivano dovrebbero essere fortemente riviste e intanto
Quale può essere
Il senso di questa linea che sembra prevalere attraverso il riferimento all'articolo sessantasei della normativa universitaria nell'ottantadue
Letta in una rosso in una chiave di valorizzazione del professore soltanto a tempo pieno
Sarebbe probabilmente quella di ritenere la inaffidabilità del professore attento definito parliamo di professore di diritto del lavoro su questo punto poi volevo fare anche una ulteriore osservazione inaffidabilità per la possibile identificazione di un endemico e sistematico momento Dini conflitto di interessi rispetto all'attività certificatorio come si va profilando
Questa lettura sarebbe una lettura a mio avviso forzata
Per la verità prendiamo numerosi casi Dini
Interventi legislativi che e gli chiedono ai professori universitari ed in particolare di diritto del lavoro una dichiarazione di indipendenza penso alla commissione di garanzia per l'esercizio del diritto di sciopero dove Sini
Afferma esplicitamente la necessità della assenza di rapporti più o meno stabili con soggetti erogatori di servizi pubblici proprio per la sistematica in quella ipotesi
Eventuale sistemi dice sistematica non eventuale possibile conflittualità con il tipo di servizio da che la Commissione di garanzia deve dare
Forse rispetto a una funzione certificatori a potrebbe essere sufficiente ma anche questo non è essere approfondito la idea della ricusazione che han già prospettato la collega Magnani
E che tuttavia rischierebbe forse in talune situazioni di rendere in operanti le commissioni cerchi nelle commissioni di certificazione
Quindi una tendenza volta anche alla luce delle prospettive di riforma universitaria
Ad attenuare la portata della differenza fra professori a tempo pieno ai professori a tempo definito ma come la introduzione esplicita di alcune linee di garanzia
Che si debbono chiedere a quei docenti che volessero imbarcarsi in questa espressione nel dopo un contenuto e un po'di negatività non escluso quello della responsabilità di cui parlava prima Maresca
Nella attività certificatori e questo è un primo profilo un primo profilo che si accompagna anche alla circostanza che se non si orienta se non ci si sforza dire Alin Zaharia è una dilatazione dei docenti abilitati
A questa funzione e tenendo conto della circostanza che professori a tempo pieno suonò sicuramente un numero limitato si correrebbe il rischio di esporre
Un meccanismo quale quello della certificazione in sede universitaria
Alla rischio di Marco
Macchia di leopardo nel senso che in alcune aree territoriali scia avrebbe la commissione di certificazione universitario in altre no
Non essendo convinto della circostanza che questa funzione possa essere svolta da una medesima sede universitaria per l'intero territorio
Nazionale a me sembra che l'impianto complessivo
Della legge sia funzionale alla delimitazione provinciale
Aggiungo sempre con riferimento alla Scelta questa volta esplicita nel decreto duecentosettantasei
Che onestamente non vedo quale sia la ragione per cui sia stato limitato a ciò che i precedenti di diritto del lavoro
Questa funzione certificatorio a tutti abbiamo avuto consapevolezza nella lettura del decreto duecentosettantasei
Di una invasione dell'anima commercialistica nella
Disciplina del mercato del lavoro sono state più volte evocate norme sugli appalti lo stesso contratto di somministrazione in segreto più volte evidenziato che ha cambiato la sua denominazione rispetto all'originario termini di lavoro interinale proprio perché è l'approccio diverso quello che riguarda il rapporto fra le imprese piuttosto che quello che riguarda il rapporto fra erogatore lavoratore interinale anche se poi alla fine la sostanza lavoristica restano ma nella stessa dunque a me sembra che questa sia una limitazione
Grave se vogliamo entrare nell'ordine di idee che mi pare ragionevole secondo cui
E la struttura universitaria che deve proporsi garantendo in tal modo la neutralità del servizio
E che quindi deve poter coinvolgere le sue forze naturalmente e fisiologicamente
Correlabili a questo mercato del lavoro con un'anima commercialistica il borgo infine alcune considerazioni che vengono dalla comparazione
Fra
Le tecniche di organizzazione che sono state messe a punto per la predisposizione delle commissioni in sede ministeriale presso le direzioni provinciali del lavoro e deve
Commissione la composizione delle commissioni così come si vanno delineando alla luce del decreto
Ministeriali in materia fra l'altro può paradossalmente semplice non ho visto male le date il decreto relativo all'università preceduto quello relativo alle commissioni sulle direzioni provinciali del lavoro ecco nella esperienza che essi profila per le commissioni presso l'Università Roma
Con questi limiti di cui abbiamo parlato noi rileviamo che il luogo dei terzini enti di previdenza
Amministrazione delle entrate resta un ruolo Esterno partecipano alle riunioni questa è la formula laddove invece con una soluzione sicuramente discutibile non voglio dire addirittura ambigua presso le direzioni provinciali la composizione della Commissione è in un sistema la amministrazioni dirette del lavoro
Con rappresentanti componenti dell'INPS e dell'INAIL comuni quindi essendo componenti con voto diretto e quindi con concorso alla formazione della volontà dell'organo collegiale
E paradossalmente con la collocazione invece del rappresentante dell'amministrazione delle entrate in una posizione consultiva esterna di partecipazione alle riunioni
Se si dovesse fare una valutazione in traspare in comparazione fra le due tecniche di composizione
Darei per scontato la più ampia e maggiore correttezza della soluzione che si profila con riferimento alle commissioni costituite in sede universitario da questo punto di vista ovviamente ci sono le ulteriori contaminazioni che possono derivare
Dal modo in cui s'intende la convenzione e quindi dalla circostanza che in nella Commissione siano presenti quegli enti committenti della convenzione e quindi uno squilibrio sotto altro profilo Tecla presenza di una o altra parte del
Sistema delle relazioni sociali
Queste sono riflessioni che io o via via affinato nel mentre ascoltavo le parole dei colleghi e quindi per certi aspetti se si integrano con tutto quello che abbiamo sentito grazie
Scusa
Grazie a tutti
Presero il via i lavori che qualche cosa
Siccome e ho visto che è stata distribuita alla la
Il testo della mia relazione il mio intervento vorrei scusarmi per gli errori e sviste MoMA volato un po'in fretta ci sono degli errori mamma materiali insomma che credo saranno anche anche i conflitti e dire che un testo provvisorio ecco
Vorrei scusarmi con i colleghi ecco beh insomma no perché sono anche ci si c'è proprio anche un errore dirà ma insomma
Questo solo i diamo fiducia
Voglio scusarmi con questa cosa
Sandulli ha svolto interessanti considerazioni
Sia sugli aspetti che riguarda i soggetti terzi pretende delicati
Cioè lieto di gente senza la degli enti previdenziali sia sull'apporto che può dare al mondo universitario anche in vista di possibili temibili riforme visita e qui lo ringraziamo estrapola passò Tortorelli
Un attimo di trasmessi
Dice grazie presidente
Allora
Ma intanto il professor spiega si scusava della dell'imprecisione di qui io vorrei intanto dire che come dire non ho l'autorevolezza a di coloro che hanno svolto considerazioni
Io giudico molto importanti su questa disciplina non sono Sissi ciò l'autorità assente meritarsi
Non sono un giuslavorista dirigo un ufficio che deve fare i conti con come sapete in tempi turbolenti ed una legislazione per così dire non immobile
C'è una carattere sperimentale di questa disciplina che ci aiuta targhe in modo vorrei subito dire che molte delle considerazioni che ho ascoltato
Sono molto utili formare un'idea più precisa di cuore lo scenario di problemi che questa disciplinare la certificazione quasi bracci del sei realtà poi sollecita è stato molto utile questo ascolto
Dunque sono trascorsi quasi due anni dall'entrata in vigore c'è una fase di sperimentazione ormai come dire cronologicamente in esaurimento e quindi ci sono interrogativi sui risultati della prassi applicativa per come è stata condotta fin qui ora io vorrei senza indugio
Arrivare a dare alcuni elementi di conoscenza sulla diciamo quantitativa
Sulla certificazione in generale poi svolgerò alcune considerazioni
Anche sul tema specifico della certificazione
L'universitaria anche se sembrerà un po'il logico io parto da un punto le leggendo parte voglio sottolineare ecco
Se leggiamo la norma dedicata all'efficacia giuridica della certificazione appare evidente che il legislatore di fatto non ha perseguito il fine di ridurre il contenzioso in modo diretto prevedendo che gli effetti dell'accertamento avessero un efficace preclusiva di una diversa qualificazione dell'asporto rispetta quella effettuata in sede di certificazione
L'efficacia legale dell'accertamento della volontà delle parti infatti dovrà comunque cedere il passo di fronte ad un difforme concreto atteggiarsi del rapporto va be'seguita stabilità dei contratti di lavoro certificati invece è stata realizzata in modo indiretto la disciplinare la certificazione infatti permette alle parti di trovare nella sede di certificazione è un luogo di informazioni e di effettiva ponderazione sul contratto e sugli interessi che questo vuole regolare
L'articolo settantacinque prevedendo che le sedi certificazione svolgono funzioni di consulenza e assistenza effettiva alle parti per la stipula del contratto di lavoro con particolare riferimento alla disponibilità dei diritti e della qualificazione del rapporto individua con tutta probabilità in questa funzione
Il perno dell'istituto consulenza ed assistenza costituiscono il vero servizio che la certificazione offre al mercato del lavoro al del lavoro per cogliere quegli effetti di stabilità che il agitatore persegue
E in perché sente in qualche modo si legge come dire la certificazione e la sua anche auspicata diffusione come tentativo di governare un processo
Per il quale la flessibilità possano oltre mutarsi necessariamente ma chi ci sia a mente in incertezza o inquisiti attualità
Non a caso nell'attività di certificazione sono stati coinvolte le articolazioni territoriali del ministero del lavoro e delle politiche sociali le direzioni provinciali del lavoro gli enti bilaterali e le province e le università ora esaminando i primi dati che siamo acquisendo in questi giorni
Al termine del periodo di sperimentazione dell'istituto dai rivali
Enti coinvolti nell'attività di certificazione si può affermare che la certificazione anche se con una certa lentezza sta cominciando a fare breccia tra gli operatori del mercato del lavoro in una in una dimensione cioè quella che dirò subito
In particolar modo le commissioni di certificazioni costituite presso le direzioni provinciali del lavoro alla fine di maggio avevano ricevuto circa trecentosettanta istanze di certificazione
Se analizziamo il dato scendiamo conto che circa il settantacinque per cento delle istanze hanno ad oggetto contratti di collaborazione a Progetto
Mentre i contratti di lavoro intermittente associazioni in partecipazioni apprendistato e di inserimento oscillano tra il tre ed il sette per cento circa il venti per cento in totale mentre le certificazioni relative alle collaborazioni coordinate e continuative aggrappato al lavoro autonomo alle prestazioni occasionali dall'appalto costituiscono il restante cinque per cento del dato
Con riferimento ai settori economici interessati alla certificazione si rileva che l'aria commercio terziario attualmente sembra assorbire circa l'ottanta per cento delle istanze mentre le istanze riferita all'industria sono meno del dieci per cento ma se riteniamo questi dati al territorio ci accorgiamo che oltre venti DPL
Direzione provinciale del lavoro naturalmente e la maggioranza di queste sono proprio situate nel centro nord
Non hanno ancora ricevuto alcuna richiesta di certificazioni mi mentre solo dieci direzioni ne hanno ricevuto un numero superiore alla vicina e di queste solo tre hanno un dato superiore alle venti per cui Roma con settantacinque e Milano con quarantanove
In relazione agli altri enti coinvolti nell'attività di certificazione solo alcune province hanno costituito o stanno per costituire le commissioni di certificazione
Mentre per le notizie che ci sono finora pervenuto più pervenute sembra che si siano costituire commissioni dice
Sembra che si siano convinti il consiglio e commissioni di certificazione presso gli enti bilaterali ad oggi infine solo due università modo ci ospita ingenua risultano iscritte al relativo albo è una terza Venezia avviato l'istanza di iscrizione
Dai dati appena esposti sebbene molto parziali
Emerge la diffusione dell'istituto ma anche la considerata lentezza di questa diffusione ora è chiaro che bisogna considerare che la certificazione costituisce un assoluta novità e che s'accompagna Gottardo le tante concomitanti dubbi autorevoli le perplessità come dire anche le incertezze di una disciplina di carattere sperimentale e tuttavia si sta sviluppando e si sta sviluppando
In un contesto che sembra e questa è una considerazione che in qualche modo mi sento di poter dire anche dopo la accennata e sottolineare l'importanza che in molti rivelatori di questa mattina hanno assegnato alla funzione di certificazione alcuni hanno detto la certificazione ha un valore relativo beh certamente non supera il giudizio
Finale che è un po'alla fine in caso di contenzioso spetta al giudice ma non ha un'importanza trascurabile e in un contesto come dire improntato alla flessibilità non mi sembra che la certificazione
Debba avere un suo sviluppo
Collegata alla certificazione non c'è solo la stabilità dei contratti posti in essere o la limitazione degli interventi ispettivi dai quali posta di tirare una diversa qualificazione del rapporto certificato
C'è un'altra occasione da cogliere e non meno importante
Il secondo comma dell'articolo settantasei infatti ha previsto che le università per iscriversi all'albo sono tenute ad inviare all'atto delle registrazione ogni sei mesi
E delle studi ed elaborati contenti indice criteri giurisprudenziali ora io vorrei dire dopo aver sentito con un certo stupore che c'è il rischio di una cioè può concedersi il rischio di una sovraordinazione amministrativo ministeriale nello fra ora capi della e questo problema non c'è non c'è nessuna nel tentativo né volontà di sovraordinazione l'Artemis era nei confronti sita a noi sembra invece e probabilmente conteneva sembrare utile che tra amministrazione e e e università ci sia questo
Questo qua rapporto quasi di fertilizzazione
Nel senso che per noi la possibilità di ricevere e di mettere a disposizione studi e le elaborazioni sull'evoluzione di un mercato del lavoro e di una disciplina del mercato del lavoro che ha i caratteri che hanno in questi anni ci sembra di hanno interesse di grande importanza
E la ragione diciamo di una certa anche velocità nel processo che abbiamo avuto imprimere alla alla aprono in questo senso perché siamo in qualche modo anche ansiosi di capire qual è la possibile risposta
A questa diciamo a questa potenziale possibilità di collaborazione maggiore rispetto a quella che c'è stata finora in qualche modo tra università e ministero
Io non ho molto da dire se non di altro da dire quindi probabilmente deluderò ne ha scritte derivanti avrebbero avuto risposte ai quesiti posti che sono quesiti che però sono stati accompagnati anche da riflessioni di merito
Che io ho ascoltato e di cui
Genera continuare a fare
Ma una riflessione approfondita perché ne abbiamo cercato di dare un carattere molto equilibrato alle indicazioni operative che abbiamo dato in materia di e certificazione universitaria
Ci siamo mossi con cautela sapendo che probabilmente non esistono certezze assolute io ho ascoltato con grande interesse le considerazioni circa i profili di vita e la difficoltà obiettiva di trovare un confine così netto eccetto e quindi di giudicare
Partire da questo confine trecento però abbiamo anche voluto dare dei criteri cautelativi per permettere a questi istituto di svilupparsi di decollare
Io capisco le le le le lender Morelli difficoltà ne applicative tra l'altro anche le considerazioni circa l'evoluzione della disciplina sulla sulla sull'ordinamento universitario sono ovviamente cioè fanno parte di questo quadro che non è così stabile e
Per cui
Credo che la disciplina
Così cautelativa che abbiamo introdotto non posso impedire atti università guanti e non abbiamo fatto di produrre istanza per diventare sedi di certificazione io
Questo lo dico perché credo nella necessità nella possibilità che possano svilupparsi questo rapporto tra ministero
Università non credo che ci possa essere una gestione amministrativa diciottenne in libera disponibilità delle parti gestire
Grazie
Ringraziarmi del Coronelli le sue caute considerazione è stato un moderato un intervento e ci ha detto anche sono ben poche le istanze di certificazione se lo filò sull'interesse di comprendonio sospettato ciò chiarimenti ma circa la praticità dell'istituto ma speriamo che l'avvenire
Credo che abbiamo concluso i lavori per
C'è qualche intervento
Qualcuno vuole dire qualcosa dai relatori
Presso tre ovvero no di pomeriggio
Il ragazzo in un unico già mi sono scusato fiatare la ratio allora ringraziare presenti relatori
Continua per convincerli moltissimo
No prato appena
Chi volesse togliersi la giacca e autorizzato credo da dalle autorità accademiche a fare penna giustamente il professor Treu ci ha preceduto in questa notte intenzioni volevo prima di di dare la parola a Claudio Fornasari che il direttore generale la Camera Commercio di Modena che ci sarà solo saluto darà il via ai lavori di questo pomeriggio di bicchieri alla tavola rotonda che sarà introdotta dal professor Michele Tiraboschi non sarà presente il presidente di Confindustria Montezemolo ma attendiamo il vicepresidente ingegnere Andrea Pininfarina così come ci raggiungerà ce lo ha promesso l'onorevole Maurizio Sacconi che sottosegretario al ministero del lavoro e delle politiche sociali come cioè dottoressa Mariangela Bastico assessore alla scuola formazione professionale della regione Emilia Romagna Tiziano Treu professore ordinario di diritto del lavoro che sta cattolica
La del Sacro Cuore allora ringraziandovi ancora per la presenza di ad avere la parola al dottor Fornasari
Ringraziandolo per la
Grazie ritrovavo presentava il presidente Mantovani e oggi ora trattenuto per altri impegni fuori moda ma
Il tema di oggi l'università come motore dell'innovazione del cambiamento certamente un ruolo che la Camera di Commercio da sempre riconosce alla all'università in generale naturalmente parliamo di unirsi stati modulato in modo che a Reggio Emilia
Noi abbiamo o danni un forte impegno fra sull'università abbiamo collaborato alla costruzione di questa facoltà
Alla facoltà di ingegneria da ultimo alla facoltà di lettere culturale prego
Ma ci troviamo proprio in questi mesi alla interagire
In modo forte anche con università e in relazione al tema dei Moche Earth in relazione alla fase di ripensamento ridefinizione del ruolo di questo importante
Molto efficiente cento che
Ha un ruolo forte ruolo molto concreto perché con queste ristrutturazione stiamo definendo vogliamo che lo sia sempre più soprattutto in questo ruolo del trasferimento tecnologico trasferimento tecnologico che
Deve dal nostro punto di vista portare stimoli e anche risorse economiche alla stessa università per poter poi sviluppare in un circuito virtuoso ulteriori fattori
Di ricerca
Da ultimo due annotazioni Pica latte più specifico anche penso in relazione ai temi che segnatamente a profondere Moggi quindi a carattere che prescindono dalla realtà per la nostra università
Ed è un po'il tema della della necessità o il ventre di ridefinire alcune figure professionali
In relazione alla loro corrispondenza con le nuove regole ci sono indubbiamente delle cose che non stanno funzionando
Sul mercato del lavoro accanto ad altri aspetti che invece funzionò benissimo ad esempio l'articolazione all'interno dell'area sanitaria mi sembra che stia dando degli ottimi risultati
Problemi secondo voi ne esistono la di ingegneria nella stessa di economia eccetera
Un ultimo annotazione riguarda il cui il tema della formazione continua
Constatiamo che anche in relazione alla alla formazione per il mantenimento delle iscrizioni agli ordini constatiamo che l'università non è
Strutturalmente coinvolte in questa attività e ci sembra questo uno uno Sperto
Un aspetto negativo un aspetto che forse andrebbe andrebbe rivisto ma non voglio addentrarmi in temi sul quale sicuramente relatore un nuovo modo di darci relazione molto più approfondite ringrazio
Dell'invito
Il dottor Fornasari nella sua introduzione
Perdono dei peccati
Tavola rotonda non ho detto prima
Partecipare
Ringrazio qua con noi protagonista di Bologna allora introduciamo i lavori
La nostra tavola rotonda l'autore
Nell'innovazione del cambiamento figlio
Professor Tiraboschi che dice
Marco Biagi introdurre
Ma il mio compito non è tanto quello di presentare una vera e propria relazione ma di introdurre il tema ripercorrendo un po'quanto è stato dibattuto nei giorni precedenti un convegno di quattro giorni un convegno intenso
Che ha cercato di analizzare si in senso tecnico alcune innovazioni normative ma per cercare anche di capire la logica di sistema che sta dietro alcuni processi normativi in atto
E e devo dire che devo registrare quanto è stato segnalato in maniera autorevole nei giorni precedenti
Il quadro non è dei più rassicuranti anzi penso che da un lato questo sia un tema che il più delle volte affrontiamo con molta enfasi molta retorica analogamente al tema della della formazione il tema da ricerca innovazione
Si sviluppano molti dibattiti poi interviene qualcuno in particolare gli industriali che sono intervenuti in questi giorni che ci dicono che questo in realtà è un tema vecchio è un tema su cui discutiamo tanto per però passi in avanti passi concreti non ce ne sono per un verso ci dicono soprattutto le istituzioni locali ma l'università è veramente attrezzata a candidarsi come motore del cambiamento dell'innovazione
E dall'altro poi
Tutto questo gran parlare in cosa confluisce
Probabilmente nel nel solito Elenco dei dei buoni propositi
Un elenco di patti sociali di Università innovazione e ricerca cambiamento se ne è parlato lungo nel protocollo Giugni mille novecentonovantatré
Se ne è parlato poi nella dell'accordo sul costo lavoro del novantasei successivamente il patto di Natale del novantotto sicuramente qualche cambiamento normativo è stato registrato anche significativo sul punto però molti ci indicano che sono cambiamenti più che altro del quadro teorico non invece dalla prassi applicativa paghiamo le famose intese colui Confindustria cui che nell'anche lì tanto un elenco di di tantissimi buoni propositi e posso giungere nel senso anche autocritico abbiamo anche noi a Modena un bellissimo patto sull'occupabilità firmato nell'aprile del due mila e due che ricordiamo con orgoglio perché è stato l'ultimo testo che ci ha lasciato professor Marco Biagi
Un testo che se leggiamo oggi realtà appare un po'vecchio perché non andava ancora di moda il tema oggi abusato del capitale umano
Però comunque la direzione la quella cercare quello che tutti dicono un migliore raccordo migliori canali di comunicazione dialogo fra il mondo dell'impresa de
E il mondo di università della formazione della ricerca
Quindi alla fine poi mai possiamo che scrivere il quadro con una sorta di radiografia di quelli che sono mali storici nel nostro Paese il nostro sistema economico
Molti industriali ci hanno detto che l'università che pure scandita e vuole candidarsi a giocare questo ruolo e distante anni luce dalle dall'impresa
Ecco
Io volevo introdurre questo tema partendo un po'da lontano per cercare di capire come l'università può candidarsi a giocare questo ruolo
E chiaramente noi l'abbiamo abbiamo affrontato questo questo tema che vuole parlare di scuola università mercato lavoro collegato alla legge Biagi perché di legge Biagi si parla molto si parla da da molti anni di questa legge
E però il più delle volte questa legge credo si attribuiscono delle colpe che non le appartengono non tanto perché questa legge deve ancora entrare a regime molti istituti non sono ancora stati attuati incrementati dal legislatore nazionale dal legislatore regionale dalle parti sociali ma soprattutto perché non ci accorgiamo che la normativa il diritto al lavoro semmai a un potere di incidere sui tassi di occupazione la quota del lavoro in alta rimane completamente spiazzata da quelli che sono i problemi le disfunzioni di collegamento fra scuola università
E mercato del lavoro
Questo perché ci accorgiamo le statistiche Istat uscite a febbraio e poi riprese anche quelle scientemente i dati di AlmaLaurea con abilissima
Analisi del del dottor Cazzola che allegata in carpetta ci segnalano che in realtà quelli che noi chiamiamo Giovanni
Di cui tanto parliamo giovani precariato disagio sociale questi giovani entra nel mercato lavoro
Intorno i venticinque anni oltre venticinque anni e se hanno avuto la fortuna o sfortuna di fare un percorso universitario entrano mediamente intorno ai ventisette ventott'anni le statistiche sono anche poi più più complete ci dicono
Che il grosso degli studenti universitari si laurea il sessanta per cento circa
Si dava fra i venticinque ventinove anni un bel ventidue venticinque per cento oltre trent'anni su una piccola quota si laurea in un'età accettabile accettabile perché da un lato abbiamo le discipline comunitarie che ci dicono che è giovane
Chi non ancora venticinque anni e dall'altro perché quelle l'età in cui alcuni strumenti contrattuali di cui tanto dibattiamo prestazioni temporanee
Accesso al mercato lavoro mediante tirocini esperienze in alternanza sono delle prospettive ottime
Se vengono offerte a persone di dritta veramente giovani se invece queste queste persone non è data adulta d'ingresso e tanto lavoro quindi quando sono persone che cercano delle stabilità anche di tipo economico
è chiaro che tutta la normativa Vito lavoro viene
Completamente saltata per si creano quelle situazioni di disagio per il quel quei problemi che poi si ripercuotono sulle scelte gli stili modelli di vita non tanto sulla scelta di uscire o meno dalla famiglia esistono delle delle delle ricerche recenti che ci dicono che era alta non è tanto il tipo contrattuale tipico atipico flessibile che incide su questo però sicuramente la scelta di stabilizzarsi di creare una famiglia su qua e su queste su questi elementi incide invece moltissimo il fatto di poter disporre o meno
Di un contratto di lavoro stabile quindi io direi che il grande dibattito che si è sviluppato intorno alla riforma negato lavoro è un po'accentrato non tanto non solo perché la la normativa non è ancora a regime ma soprattutto perché la normativa non riesce a operare rispetto il target di differimento qui poi dopo l'ora si entra nella classica tradizione italiana di utilizzo distorto strumentale
Dei contratti a contenuto formativo comincia benissimo ieri professor Baresi richiamando peraltro una nota sentenza della corte costituzionale che diceva tranquillamente i contratti a contenuto formativo era alta sono apprezzabili
Per la valenza occupazionale per il fatto che dà una chance di ingresso nel mercato lavoro e non tanto non solo perché hanno un contenuto veramente e realmente formativo
Di qui allora l'utilizzo che ne abbiamo avuto per anni del contratto di formazione
E lavoro diciamo ieri nella sessione dedicata a questo tema tanto lavoro poca formazione
Uguale finanziamenti occulti all'impresa e l'ha detto chiaramente l'Unione europea
E che in effetti questi sono strumenti che sono apprezzati dal mondo l'impresa non tanto perché si riesce a costruire un percorso formativo quello che noi diciamo oggi con enfasi l'investimento nel capitale umano e in carcere è semplicemente una una rincorsa alla costo del lavoro inferiore su questo punto
La riforma è tutto lavoro ha cercato di di incidere però è un è un un tentativo credo che non si è ancora a regime
Qui peraltro tutti parlano della dell'importanza di intervenire su questa materia con urgenza rapidità l'assenza nel Paese drammatica qui entriamo nel nel dibattito sul declino la competitività però io ricordo lo ricorderà meglio di me il professor Treu la il comma cinque dell'articolo sedici del suo pacchetto
Che prevedeva la riforma dei contratti a contenuto formativo causa amministra una delega non coltivata ripresa poi dalla legge trenta quindi dalla sostanzialmente regge progettate pensata mila centonovantasei che non è ancora a regime Lelli rilevazioni ci dicono che contratti di apprendistato di alta formazione non sono partiti
PZero contratti che le Regioni hanno avuto dei problemi a mettere a regime la disciplina dell'apprendistato professionalizzante che riguarda la fascia centrale dei dei soggetti che possono entrare informazione al mercato del lavoro il contratto di inserimento anche qui dimenticato apprezzato
Per la riduzione del costo del lavoro ed è impresa rimpiangono il vecchio contratto di formazione e lavoro non a caso le parti sociali invece di coltivare subito quella quell'apertura
Compiuta la legge Biagi di gestire in proprio la riforma mercato lavoro nella fase di transizione l'ultimo l'ultimo articolo articolo trentasei del decreto prevedeva questa possibilità
Hanno utilizzato questa questa strada questo canale di gestire la riforma mediante degli degli accordi interconfederali e chiedendo di mantenere in vita ancora lungo il contratto di formazione e lavoro quindi questo non basta perché poi viene assommarsi io li dico in maniera molto sintetica ma esistono degli studi accurati Istat e Almalaurea che ce lo segnalano
Una serie di altri mali storici per quelle Gatti le difficoltà di transizione dai percorsi formativi educativi al mondo della scuola
Basta la la la la la bassa coerenza fra i percorsi educativi e formativi per cui noi facciamo
Seguire dei percorsi
Formativi a delle persone che però poi nella vita faranno faranno altro una elevatissima dispersione scolastica e dispersione universitaria che emerge chiaramente e in maniera netta nel confronto comparato che ci vede normalmente ultimi queste
Classifiche
Per corsi di laurea che peraltro vengono poi ritenuti inadeguati del mondo e l'impresa deve c'è già forse anche la possiedi fare un primo bilancio delle lauree triennali che dovevano agevolare l'inserimento precoce mercato lavoro ottanta per cento vede delle lauree triennali prosegue verso la laurea
Biennale anche perché ci sono delle disfunzioni normative per qui questi ragazzi non hanno delle possidente occluso giuridico di accedere al mercato lavoro perché non c'è stato un raccordo con le professioni
E con altri elementi poi avete classico problema della concentrazione delle scelte verso le lauree più facili o le lauree più deboli sul mercato perché non si caratterizzano per adeguati sbocchi professionali non a caso allora rapporto congiunto sull'occupazione
Che avvia gli esercizi di monitoraggio e controllo le politiche del lavoro
Oltre indicarci alcuni problemi legati la sedimentazione mercato lavoro a ai agli assetti contrattuali non in linea con l'esigenza del Paese ci indica chiaramente che uno dei grandi problemi
Del nostro Paese e che i percorsi universitari di alta formazione sono disallineati rispetto l'esigenza dell'impresa sono tutti calibrati sulle esigenze di docenti e dei formatori
E questo segnala perché tutti ci orientiamo adesso a evidenziare queste queste disfunzioni legate l'uscita in realtà ridere disfunzioni sono legate all'ingresso nell'università perché le scelte precoci sbagliate poi si ripercuotono sull'intera carriera dei dei nostri
Ragazzi
Altro elemento importante quindi difficoltà di transizione difficoltà che viene accentuata dal fatto che non esistono canali di accompagnamento la transizione abbiamo discusso a lungo anche con con
Conferenza unificata c'è stato un un fortissimo scontro
Sulla possibilità o meno di costruire nelle scuole e università canali di raccordo mediante la istituzione di uffici di placement
Su questo punto e la discussione sicuramente stata importante che son logiche di sistema nel territorio nelle regioni le province che vanno salvaguardate però comunque il dato che ci confermano Almalaurea che ci conferma il Stratta che oltre l'ottanta per cento dei ragazzi comunque quando esce EC attraverso canali informali qualcuno la chiama la raccomandazione qualcuno lo chiama il fai da te
Qualcuno la chiama la Rete informale e amicale di relazioni non c'è comunque un canale strutturato
E il fatto che siano mancati sino ad oggi tranne qualche esperienza volontaristico pure il canale i tirocini delle sedi accreditate autorizzata è all'intermediazione
Dimostra appunto il fatto che questi ragazzi espone percorsi formativi lucrativi si perdono il il sistema non riesce più a controllarle e questo voi spiega l'incoerenza dei percorsi formativi educativi perché ragazzo la fine
Cerca di orientarsi su quello che trova mancano invece dei canali qui sarebbe interessantissimo sviluppare delle considerazioni di carattere comparatistico
Ci ha spiegato molto bene ieri il professor Luciano che la comparazione importante ma anche pericolosa che c'è una tradizione da rispettare però il modello giapponese
Prevede una selezione precoce dei ragazzi all'interno delle università con forti alleanze col mondo delle imprese non a caso quali un sistema che anche se non esistono regole giuridiche sulla tanto coniata stabilità della del del posto di lavoro ha garantito almeno sino a tempi recenti la classica formula dell'impiego a vita perché perché era più facile
Cercare di coniugare esigenze nel mondo delle imprese
Ti dico che se c'è qualcosa di precario nelle nelle transizioni sul mercato lavoro nel nella nostra società
Sicuramente
Una parte è legata alle forme d'ingresso le tipologie contrattuali però a me sembra che il quadro
Il maggiore precarietà e l'han detto benissimo tutti coloro che sono intervenuti è un'instabilità del quadro regolatorio che non dà certezze agli operatori economici agli operatori sociali alle istituzioni
Vediamo prima transizione attraverso canali formativi in alternanza Pacchetto Treu oggi ha sostanzialmente nel piano operativo non è cambiato
Nulla
Abbiamo delle riforme dei percorsi scolastici universitari che vengono proposti da un governo vengono approvati e il governo dopo si esercita a musicali cambiale pro capite è un gioco continuo che non costruisce un quadro di regole
Condivise sul punto
E dall'altro lato sicuramente non è ancora sviluppata la percezione di quello che in realtà è un principio ricordato ancora in una relazione di ieri raramente
Stimolante icone professor Luciano la consapevolezza che da un lato abbiamo principio costituzionale che ci dice che compito anche da Repubblica curare la formazione di rilevazione professionale dei dei lavoratori
Tra l'altro che oltre a questo principio quindi c'è un un percorso che ha una valore costituzionale da non sottovalutare c'è anche un fortissimo interesse a investire veramente nella formazione investire veramente nella scuola sita lo dimostro le statistiche
Questo vale per per i lavoratori per i ragazzi perché maggiore è la la formazione maggiore sono le chance di occupazione di occupazione di qualità e minore invece la formazione più ci sono invece difficoltà di inserimento inserimento stabile
Inserimento continuativo nel mercato lavoro ma questo vale anche per le stesse imprese che non riescono a trovare tratte nere
Forza lavoro di qualità ritengono anzi l'impresa e lo segnalava bene la relazione di di di di di Gentile l'altro giorno
Che esprima un po'quella che è la percezione di Confindustria le imprese spesso ritengono
Che le competenze la formazione che viene fornita erogata nel nelle scuole e nelle università non è adeguata a quelle che sono le loro esigenze e quindi poi ripartono dei percorsi
Formativi peraltro deboli informali anche in questo caso siamo gli ultimi livelli d'Europa
E quindi qui torniamo al punto di partenza cioè che il nostro Paese ha una scarsa dotazione di capitale umano ed è difficile immaginare
Quelle qui l'idea appunto che rientra nelle in con i buoni propositi di costruire una società dei talenti non tanto perché
Come giustamente si sottolinea si dice oggi occorre necessariamente premiare il merito i migliori no la convinzione la convinzione di chi sta nelle sedi educative e formative
Siano le scuole che che l'alta formazione che ognuno ogni ragazzo ha un talento il problema è di trovare questo da lento di valorizzare quel talento i consentirà quel ragazzo di seguire un percorso di quattro suo talento
Perché se il ragazzo non minori intatto accompagnato formato motivato diceva ancora vuoti o con scuote si continua a ripetere
La l'intervento di ieri Luciano ma ha molto colpito la la la forza evocativa di alcuni suoi passaggi diceva e lo dico perché ci sono molti ragazzi giovani in aula
Che ragazzi amo mia regia incredibile tra un'energia che va canalizzata se non viene canalizzata si disperde Padova si creano queste situazioni questo lo dico nella convinzione
Che non sono tanto le regole e tanto meno le regole del mercato lavoro a incidere sui percorsi di stabilità occupazionale e sulla qualità del lavoro queste sono chiacchiere credo
Non penso che ci sia una legge in grado di garantire formalmente un'occupazione stabile e di qualità lo può garantire sulla carta poi l'impresa chiude perché non ha personale adeguato competente
La vera stabilità invece ce l'hai nel patrimonio di competenze per le competenze più forte nella misura in cui è più coerente
Con i tuoi parenti questo peraltro ma l'ha detto nessuno dei partecipanti al convegno la detto uno dei ragazzi presenti alla al convegno è intervenuto sottolineando
Credo molto bene questo aspetto
Era qui il problema non è tanto delle delle delle riforme
Cioè del cambiamento del quadro regolatorio che comunque a livello politico sembra essere il punto centrale di ogni di ogni discussione cui problema invece di come vengono utilizzate le sedi che già oggi abbiamo una proposta una una una un'idea su cui su cui lavorare che però rischia di essere a retorica perché è presente in tutti i patti sociali nazionali e locali
E quell'allora sì di fare dell'Università il motore dell'innovazione cambiamento diventando soggetto che crea quelle basi indispensabili per costruire capitale umano e cioè crea reti di relazioni
Crea rapporti cioè allaccia fatta parlare aiuta a dialogare soggetti che normalmente non dialogano basta vedere quando ne vogliamo intervenire sul mercato di lavoro sui percorsi formativi che qui ognuno territorio regionale e nazionale
Al suo piccolo osservatorio alle sue piccole ricerche
Ci però non dialoga con gli altri non utilizzano indicatori parametri comuni
Sono usciti dalla da vari mesi indicatori comunitari sulla porta alla formazione dell'istruzione esistono i famosi indicatori del processo di Lussemburgo quelli legati appunto la strategia europea sull'occupazione indicatori su come leggere il mercato che l'ho visto utilizzare nessun piano regionale nessun piano nazionale del mercato lavoro qui i dati vengono un po'raccolti poi è chiaro
Che si visti c'eri si litiga molto su come agire tre che nessuna chiaro qual è la situazione reale del nostro Paese
L'altro aspetto molto importante su cui ragionare quando parliamo di università che si candida a costruire questo bene prezioso che il capitale sociale quindi questa reti di relazioni che crea quindi quelle quelle che poi dopo diciamo sempre la fa squadra fa sistema ma se non c'è nessuno che lo costruisce non c'è nessuno
Chi lavora giorno per ragione l'autorevolezza per far questo è chiaro che non si fa nessun passo in avanti però al punto i qui c'è l'oliva dito benissimo le istituzioni locali che sono intervenute e che già accennavo prima essere università veramente attrezzata per svolgere questo ruolo né spesso parliamo diciamo molto attenti alle riforme
Sullo status giuridico dei docenti sulle riforme tre così i dati ci non ci copiamo ormai invece delle regole giuridiche del Governo dell'università o delle scuole
Anzi su questo punto la riforma Biagi
Tanto pericolosa non si applica e per noi vediamo lo vedo i nostri studenti quando entro la mattina nelle aule dell'università cominciamo incontrare le signore pulizie incominciava a incontrare il nostro custode
Gli addetti informa tutti in appalto tutti con contratti di collaborazione con la funzione attiva perché l'università gestisce così non c'è poi forza consapevolezza spesso in volenterosi amministrativi dovrebbero invece garantire quella possibilità di creare alleanze
Università abbiamo presentato lunedì mattina tutti i nostri progetti latino di Modena ha già l'autorizzazione per fare la certificazione i contratti da tempo fa già il placement universitario ha già attivato un processo di alta formazione in apprendistato con la regione Emilia
Romagna però poter attivare queste procedure per costruire convenzioni con i privati si perdono cinque sei dieci mesi perché dal punto di vista gestionale amministrativo nessuno conosce le regole quindi
L'altro elemento su cui lavorare in incidere molto e la governance di queste strutture là dove si vogliono can-can di dare a diventare motori altro aspetto l'ha detto bene il rettore il primo giorno è anche presso la facoltà di Economia
E sicuramente lo ripetono tutti le risorse
Però con orgoglio che han detto che le risorse non sono solo risorse finanziarie
Ma sono anche le risorse cioè le competenze la qualità delle persone che stanno dentro le strutture i nostri studenti il bene principale
E poi i nostri docenti nostri amministrativi e qui entrano in gioco il classico problema finanziamenti pubblici finanziamenti privati ricerca pubblica ricerca privata
E anche qui io so che è pericolosissimo sviluppare comparazioni con altri paesi con altre tradizioni però noi vediamo che la spesa pubblica Italia Stati Uniti sostanzialmente uguale
Negli altri Paesi Stati Uniti in particolare sistemi anglosassoni c'è invece una capacità enormi di raddoppiare le risorse pubbliche
Perché c'è un interesse da convenienze soggetti privati perché in questi stemmi non so se correttamente non correttamente Mastai politici fare queste scelte dare queste risposte sono comunque gli utenti
Gli studenti e le imprese che votano le università che scelgo le università
E quindi l'università a forza non dietro alla garanzia del del del valore legale del titolo di studio c'era un intervento molto stimolanti sul Sole ventiquattro di qualche giorno fa aboliamo il titolo il valore capitoli studio io son d'accordo il ministro Moratti ieri ci dice che però è un po'complicato
Perché c'è un quadro europeo che ci dice che per laurearsi in quella disciplina Pd comunque avere un titolo legale riconoscibile
E questo dato importante però è chiaro che abolire il titolo legale significa aprire alla competizione vera l'università può essere motorino azione cambiamento si sa vivere in prima battuta le logiche della competizione la concorrenza
E quindi sa giocare sulla sua reputazione sulla capacità di fare ricerca di attrarre finanziamenti privati questo non è possibile
Esistono oggi degli strumenti però che noi spesso ma li diamo in chiave puramente tecnicistica il presidente universitario la certificazione l'alta formazione apprendistato già richiamati già oggetto di analisi nelle sessioni precedenti
Su cui la dottrina edito lavoro quindi noi diamo speso molte parole molte riflessioni nel ricostruirne i profili tecnici anche oggi sulla certificazione abbiamo sollevato tantissimi dubbi giustamente su come opera e commenta il regime
Però non dimentichiamoci che se la legge Biagi credo
Mette a regime questi strumenti gli offre le università non è tanto perché vuole che l'università faccio intermediazione faccia il dismessa dell'intermediazione della certificazione ed entri in competizione con le cinse lavoro che fanno molto meglio
Sicuramente dei né questa attività rispetto quanto può fare un'esigua compagine universitaria molto fragile no lei mette perché attraverso l'intermediazione la certificazione l'alta formazione io devo parlare col mondo esterno lo parlare con l'impresa firmare convenzioni intercettare finanziamenti e finanziamento me lo danno sopra un servizio di qualità sia forse il vizio che interessa le alle imprese
E questo è già un po'una logica e che potrebbe rompere quello che tutti hanno detto che ci diciamo ormai da qualche tempo quella che una logica di autoreferenzialità che vale per l'università
Che è molto legata alla tradizione ma vale sostanzialmente
Per tutte le altre istituzioni le parti sociali che sono presenti sul territorio qui purtroppo non c'è ancora la capacità di costruire condividere un linguaggio comune non è spesso litighiamo oltre che non riusciamo a parlare
Un linguaggio comune condiviso allora qui torna e chiudo perché non posso
Andare oltre qui torna all'ora il ruolo centrale dell'università come motore di Mazzone cambiamento
Nella convinzione lo dimostra in maniera perfetta credo l'esito non non certo completamente rassicurante s'è stato Sacconi della riforma Biagi che non sta producendo tutti gli effetti sperati ma sono dei Processi lo stesso vale per riforma morale che
Convinzione che non sono tanto le regole riforme ma sulle persone Chiatti che una riforma determinarne il successo a fare veramente delle università delle scuole il motore del cambiamento va il nostro impegno essere quello lo dico
Senza retorica di creare una classe dirigenziale nuova che sia meno impegnata in quelle battaglie che ne seguiamo sui giornali lo dico a politici con con poco interesse punto abroghiamo una prodiano cambiamo dice una cosa uno non va bene perché l'ha detta qualcuno che di un colore diverso dal tuo e non riusciamo invece a costruire le persone che sanno entrare nel merito che hanno quelle competenze quella qualità quella formazione che consente di mettere in moto il process
Noi speravamo molto contavamo molto su intese locali per l'occupabilità lo diceva anche l'oncia Marco Biagi poi dare la la la detto libro bianco sempre di Marco Biagi sul mercato lavoro
Perché si sperava che nel territorio ci fossero meno venti meno problemi ideologici sembrasse qui nel merito
Perché esistono questi problemi pure invece vediamo che anche
Nel nel territorio non lo dico io lo dicevano le istituzioni intervenute c'è ancora troppo protagonismo troppo localismo e quindi per non c'è la capacità di sviluppare anche ragionamenti che vanno oltre noi tutti diciamo perché ci piacciono slogan una di agire localmente ma pensare globalmente eppure questa capacità non c'è
Scudo perché non vengono utilizzate le sedi competenti l'università
E difficile credere fra i vari obiettivi ambiziosi classe sia per l'occupazione lo ricordiamo spesso con le spettasse il settanta per cento di occupazione ci dimentichiamo però che nella stessa Strategia di Lisbona anche scritto che lo dobbiamo fare delle sedi universitarie la ricerca il polo d'attrazione del mondo far sì che le nostre università Simone più attraenti per studenti e ricercatori
Quindi non riusciamo neanche organizzare un tirocinio per un extracomunitario perché abbiamo la disciplina sui tirocini che non consente di applicare non sugli extracomunitari credo che ci sia un decreto in fase di lavorazione
Ma sono passati dal novantasette a oggi molti anni lo stesso vale per attirare un ricercatore penso che si che un'amministrazione di assetare appassire c'
E a sei otto mesi per completare le pratiche burocratiche per avere un ricercatore che al tema della procedura ha già scelto un altro paese grazie
Grazie al professor ora Tiraboschi per averci introdotto questa tavola rotonda soprattutto per aver riassunto un po'le cose essenziali che sono emersa in questi giorni di dibattito
Ma intanto salutiamo l'onorevole Maurizio Sacconi che c'ha anche aggiunto al campo agli cederemo la palla la parola manca soltanto l'ingegner Pininfarina che dovrebbe arrivare tra non molto mente l'ascoltava questo Tiraboschi mi veniva in mente che tutto sommato c'è il paradosso che i giovani entrano nel mondo del lavoro quando statisticamente non sono più considerati giovani
Allora noi non vorremmo fare una petizione perché vengono cambiate le classi statistiche anche se naturalmente
Un po'ci sarebbe
Piacere perché si adeguerebbero all'aumento della della vita media ma dici farebbe piacere che in qualche modo si riducesse queste età media di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro che soprattutto che
Nel sempre se questo poi potremmo anche chiederlo Alice Pininfarina quando ci ci raggiungerà abbiano anche maggiore attenzione agli strumenti che favoriscono l'integrazione dei giovani nel mondo del lavoro perché sottolineava prima questo sono personalmente particolarmente d'accordo che a volte certi strumenti di formazione
Sono usati in maniera poco corretta a volte sono semplicemente usati occupare dei posti che altrimenti resterebbero scoperte che dovrebbero essere occupati con altri strumenti previsti dalla dalla normativa e allora io credo che che ci sia in questo passaggio giovedì dal mondo dell'università al mondo del lavoro una particolare criticata situazione che richiede Cantet attenzione grande rispetto proprio perché intanto salutiamo Genet Pininfarina che c'ha raggiunto e che completa la nostra tavola rotonda
Allora dicevo che fai attenzione all'uso corretto di questi strumenti
Rende poi questi strumenti particolarmente efficaci invece la discrezione che avviene specialmente nella fase di passaggio dal mondo universitario al mondo del lavoro finisce poi per depotenziare questi strumenti e finisce anche per creare tutta una serie di diaframmi di comprensione tra coloro che entrano nel mondo del lavoro e i valori spesi dell'impresa
Perché spesse volte è giusto che in qualche modo soprattutto negli anni di maggiore entusiasmo si possano accompagnare le crescite professionali disegnando per esempio dei percorsi
Professionali e di carriera che a volte non sono disegnati a volte l'ingresso di forze giovani e visto soltanto come e una possibilità di avere strumenti di flessibilità maggiori di occupare alcuni posti che probabilmente la cura e la valorizzazione patriarcale umano comincia soprattutto in quella fase quando si sbaglia in quella fase poi si sbaglia in maniera irrimediabile
Allora su il sugo dell'università e anche sui difetti dell'Università nella nella relazione di del professor Tiraboschi siccità per esempio questa
Questa incapacità di offrire dei profili professionali che corrispondono poi alla alla richiesta del mondo nel mondo del lavoro abbiamo visto per esempio che abbiamo tre mila ottocentodiciassette corsi di lauree triennali nelle settantasette università italiane e spesse volte poi pagano
Forze
Giovanili professionalità per le richieste che a volte non ci sono guardate la disparità che c'è tra coloro che si scrivano
Al andare da discipline scientifiche coloro che per esempio si scrivono a discipline magari legate al al mondo della comunicazione
Con questo senza fare delle classifiche tra dei veterani tra i vari corsi di laurea ma semplicemente quello che considerato un mismatch accusa preparazione e domanda del mondo dell'impresa è particolarmente evidente in questi ultimi anni
Allora siccome chiedo al al professore Montù scritte professore ordinario di diritto del lavoro mi sa di Bologna come nella nell'introduzione di Tiraboschi si è parlato anche dei difetti soprattutto dell'autoreferenza Rita del mondo universitario insomma
Che qualche volta si chiude a riccio si occupa più del di come è strutturato e un po'meno ti quelli che sono i profili professionali che dovrebbe pagare vuole chiedeva professor Montù scrisse condivide analisi The professor Tiraboschi e quali considerazioni può aggiunge grazie
Intanto consentiti Min
Di ringraziare la fondazione
Marco Biagi per quest'invito
Anticipare una tavola rotonda alla quale mi trovo però diciamo un po'
In difficoltà perché non sono tematiche e problematiche e le quali mi occupo
Abitualmente quanto meno
Non ho con quella intensità
Il collega e amico Tiraboschi
Vengono anche da un'università
Che l'unità di Bologna la più antica
Ma forse non così dinamica
Presente
Come illustrato in modo indiretto
E tuttavia qualche riflessione credo sia pure nel breve spazio di intervento
Ovviamente il mercato credo di poter fare anche se si tratta di una questione
Molto complessa
Il rapporto cioè tra l'università e il mondo del lavoro
Un tema rispetto al quale in circolazione
C'è una grande varietà di opinioni statistiche di ricette riformiste
E anche perché no anche molti luoghi comuni
Vorrei partire come base Telebiella
Riflessioni
Dalla comunicazione della Commissione europea nell'aprile del due mila cinque
Perché in questa comunicazione che come noto riprende il documento di revisione medio termine della strategia di Lisbona
Che si trova appunto il riferimento all'università come motore del cambiamento che appunto il tema di questa tavolo otto
La comunicazione Commissione Europea
Parte dal presupposto
Che i mali che affliggono l'università
Sia quelle europee ma anche quella di in maniera emblematica università italiana
Sono gli stessi mali che affliggono l'impresa
E in generale il mercato del lavoro
Ma le dire isolamento e la scarsa internazionalizzazione
I finanziamenti insufficienti investimenti piuttosto carente nell'aria dell'innovazione
E l'eccesso di interventismo pubblico che in qualche modo limita la competitività fra le stesse università
Questa cosa diciamo valutazione corredata da dati statistici
Siamo molto copiati scempio molto sobria
E che
Sono tali pulita ridurre in maniera piuttosto notevole
Anzi sacrificare quella che può essere l'analisi del dubstep chiedo che cosa possa tipico tra
A questo popolo
Io credo però che
Capo ispettive che emerge da questo documento
Sia pronto unilaterale
Un po'semplificante non voglio dire semplici semplicistico
Quanto meno perché si ha l'impressione che qualunque questo problema
Sì voglio si debba risolvere
Si adottino sempre le stesse categorie
Antiche le stesse lenti di giudizio
Credo invece che la valutazione debba essere un po'più articolata
Almeno quando ci riferiamo alla nostra realtà chiamiamo la domestica
Così ad esempio
Quando la commissione afferma che c'è troppo uniformità nell'istruzione universitaria
E che cito testualmente la mancanza di differenziazione fonti di debolezza anche perché la maggior parte dell'università oppone gli stessi programmi mondo disciplinare
Gli stessi metodi tradizionale mirati agli studenti
Palato mirati a quali studenti agli studenti maggiormente dotati
Escludendo coloro che non si conforma uno uno standard elevato
Ora io ritengo
Che questo possa essere vero per alcune università europee
Ma non certo per cui l'Italia
Sì è vero che le nostre analisi
Punto nove di Tito sull'eccessiva frammentazione di Cossiga ha ricordato il nostro moderato corsi triennali ormai sono arrivate quasi e quattro mila
Qui mi sembra un bel numero
Sulla differenziazione che però finisce per essere fine a se stessa
Beh allora quando si arriva a questi eccessi
C'è poi o ci può essere la tentazione di una cultura forma
Rispetto all'offerta formativo universitario
Oltre poi al fatto che i programmi standard dell'istruzione universitaria sono stati tagliati
Da tempo nelle nostre università non solo gli studenti maggiormente torta
Ma su quelli diciamo mi
Così da mortificare quelli maggiormente portate ed a favorire
Ma il fenomeno che ha peraltro mille sfaccettature che lo chiamiamo fuga di cervelli
Sono d'accordo invece con chi ritiene che agli studenti già più dotati si debbono poi offrire dei percorsi di formazione post-universitaria
Ma percorsi che non devono essere quelli che riproducono gli stessi difetti impostazione della formazione universitaria
E penso in primo luogo i centri di eccellenza che proprio questi sono tutti ancora da pensare ed a costo
Ma veniamo alle ricette
Che sono suggerite dal documento della Commissione europea
Anche a questo riguardo si propongono gli stessi misure le stesse strategie previste per le imprese
Modernizzazione specializzazione
Percorsi di apprendimento personalizzati Marchetti creazione di un'immagine attrattiva un marchio proprio di qualità
La questione dei finanziamenti
Che implica per alto una competenza ovviamente nazionale non comunitaria è risolta suggerendo di aumentare la quota di finanziamento privato proveniente dalle imprese e garantire un un finanziamento pubblico un minimo
Pari almeno al due per cento
Francamente credo che la commissione dovrebbe
Esercitarsi di impegnarsi di più in quell'esercizio virtuoso che quello della differenziazione
Nel senso che non si può a mio parere considerare l'intero settore della formazione universitaria
Alla stregua di un settore economico da riconvertire
Sono proprio queste le parole usate dalla commissione
Siccome io non europea ha sostenuto il processo di riconversione di settori come la siderurgia e l'agricoltura
Sì dunque dove Alfano fontane citati modernizzare
La industria della conoscenza
Ballerine
Lei università
In realtà
A me pare che il nostro Paese soffro moltissimo
I vecchi mali e radicate
Quale è la mancata
Interazione tra università e il settore
Il sistema produttivo
In particolare
Con il tessuto delle piccole e medie imprese
Mi pare che sotto al molto che il ritardo ed è in gara nei processi di trasferimento tecnologico perso il mondo produttivo
Ma c'è tanto l'arto nobili ma anche sociale
Più che economico che riguarda l'istruzione superiore e la produzione della cultura in Italia
In relazione alla modernizzazione e l'università come anche a proposito per la modernizzazione del mercato del lavoro
E si trascura a mio padre troppo spesso qui siamo di fronte a delle porte istituzioni sociali
Ricordano sicuramente un grande economista un premio Nobel
Oh bej sono secondo i quali il mercato del lavoro deve essere considerato anzitutto una istituzione sociale
Perché lì sul fronte di funzionamento influenzato soprattutto da attori sociale prima che da fattori economici
I vincoli avvertiti da coloro che operano nel mercato del lavoro così come i loro obiettivi non sono gli stessi
Che si osservano quando l'oggetto dello scambio sia
Una qualsiasi altra merce
Questa lesione a mio avviso vale tanto di più
Se consideriamo l'istruzione superiore tifoso dovrebbe essere tenuta presente
Quando si immagina di riconvertire l'università come si fa con l'agricoltura o con la CISL Lucia
Questa visione è utile
Perché
Come avverte
Quell'economista
Professore di economia in un istituto tecnologica dall'associazione
Dice in edizione italiana nel suo studio
Che se il mercato del lavoro statunitense fosse alimentato dagli stessi dati ritenuti oggi che contraddistinguono il mercato del lavoro italiano
Si può dovrebbero probabilmente risultati assai diverse
Allora questa elementare
Considerazione
Dovrebbe fungere ha permesso a tanti l'affermazione che leggiamo nel documento europeo
Quando leggiamo ad esempio che nessun università dell'unione compare nelle classifiche nelle migliori università del mondo
E che il tasso di iscrizione universitaria pari all'ottanta per cento degli Stati Uniti metri Nova presso il SerT solo al cinquantadue per cento
Beh
Non voglio essere frainteso perché non ho intenzione di assumere la difesa dell'uscita italiana
Che è in me per tanti aspetti e indifendibile
Ma vorrei che si facesse giustizia di tante semplificazioni che rischiano di diventare vere e proprie mistificazione
Temo soprattutto il pensiero ad una sola direzione
Quella che ipotizzano un'università
Al completo servizio della competitività appunto sta
Io credo che si debba
Distinguere
Del resto gli eccessi ai quali può spingere un pensiero ad un'unica rivelazione
Sono evidenti
Bastava un esempio
Alla metà degli anni Ottanta abbiamo elaborato alla tesi secondo la quale la ricchezza poteva essere potuto soprattutto
Dal settore dei servizi all'impresa
Dalla consulenza dalla comunicazione
Abbiamo spostato enormi risorse economiche su questi settori anche agevolati dalla crescente complessità sociale
Che richiede sempre più competenze professionali specifiche
Oggi però ci accorgiamo che sono pressoché sparite ovvero molto assottigliate
Cioè Presidente il petto
Avendo necessità di Modena e Reggio
Le competenze scientifiche tecniche matematiche
Così si sono enormemente consigliate le facoltà della comunicazione
E molti corsi di tipo scientifico tacciono per mancanza di iscrizione
Ci siamo accorti che abbiamo finalmente conseguito una buona capacità di comunicare
E di offrire servizi di consulenza d'impresa
Ma non abbiamo più la base produttiva industriale da sentire
Per una volta non mi troppo che al tema che è pur sempre quello del rapporto fra l'università al mercato del lavoro
Ora come ha ricordato poso Tiraboschi con la riforma Biagi di università si candida a diventare
Un alleato prezioso nella realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona
E il miglioramento del funzionamento del mercato del lavoro
E non sono certo contrario al fatto quell'università Suma questi compiti
Formazione e orientamento competenze certificatorio in materia di contratti di lavoro
Pasta però evitare il pensiero opinione su una diversione
Al quale ho accennato in precedenza
Mi domando solo quanto sia agevole per l'obesità assumere questi nuovi compiti
La cosa è complicata molto più di quanto possa sembrare
Perché
La legislazione nazionale che tutto non conosciamo certo inteso favorire l'ingresso dell'università nel mercato del lavoro
Riconoscendo l'università competenza in materia di intermediazione
Certificazione dei contratti di lavoro eccetera eccetera
Però l'università si trova collocato nun conciliante
Parlo soprattutto questa pubblica ovviamente
Complicato
No dove si intersecano competenze legislative ed amministrative diverso
Stato Regioni Putin esercitate talvolta con uno spirito di leale collaborazione talvolta anche in modo molto conflittuale
E questo è un problema
In altri termini le nuove competenze delle università nel mercato del lavoro
Attraverso hanno territori interne sono materia balle di professione la tutela del sequestro il lavoro la ricerca scientifico-tecnologica di sostegno all'innovazione che sono state distribuite a prevalentemente fra scatto e Regione
Oppure sono state consegnate alla potestà esclusiva delle regioni come ad esempio in materia la materia dell'istruzione e formazione professionale
Ora tutti noi conosciamo nel recente pronunce
Nella Corte Costituzionale numero cinquanta cinquantuno
E hanno cercato di far chiarezza no non ci sono risposte corte Lussemburgo esposto
E non si può dire a mio parere che tutti i nodi alcuni anche importanti e decisivi sono stati sciolti in maniera definitiva
Anche perché è il mio parere opportuno qui a sciogliere questi nodi
Siano le stesse istituzioni politiche le forse economiche
Interessata
Come è avvenuto ad esempio e mi piace citarlo concerne cento importante raccordo in materia di apprendistato
La Regione Emilia Romagna dove sono i sindacati dei lavoratori del sesso di categoria hanno gettato le basi per una collaborazione tra università e mondo del lavoro
Ai fini dell'acquisizione di un diploma di master
E questo mi pare un esempio collaborazione estrema importanza ed estrema rilevanza che fa un nuove
Alla nostra Regione
Si pensa all'università
Come in un volano per lo sviluppo del territorio
Come
Si può non essere d'accordo
Tuttavia
Ebbene che le istituzioni
Di governo del territorio
Stabiliscono anche in modo concertato
Che le precise linee guida per la collaborazione tra università
Lavoratori e di impresa
Per evitare che all'isolamento e alla solitudine vissuta dall'università italiana
Faccia seguito una dispersione della sua missione culturale oltre che a fine partita
Il che in fondo forse sarebbe ancora peggio grazie
Persona Montù Schio per averci offerto diversa visione naturalmente una nuova prospettiva critica rispetto ai problemi che sono stati sollevati anche nella nell'introduzione del professor Tiraboschi
Lei segnalava soprattutto il rischio di un pensiero unico ora di un università che possa in qualche modo essere piegata soltanto alla competitività dell'intero sistema del paese e che quindi i rischi di perdere la sua a connotazione intende disciplinare che in qualche modo naturalmente posizione che agevola il dibattito Torno a questo tavolo allora io chiederei all'ingegner Andrea Pininfarina vicepresidente della Confindustria di intervenire sul tema che le università motore dell'innovazione cambiamento la Confindustria dedica molta attenzione ai temi della formazione universitaria e soprattutto in quell'incontro tra prepara formazione una parte scuola e università e mondo del lavoro che è particolarmente difficile come peraltro è stato segnalato nella relazione introduttiva il Tiraboschi prego ingegnere
Sì di solito si ringrazia
L'opportunità di partecipare realtà io indegnamente sostituisco il presidente Montezemolo che mi ha chiesto tre ore fa
Divenire intervengo anche su una materia che pur essendo come giustamente dotata portata ricordato di grande attualità e grande importanza strategica per la competitività di RAI del del nostro sistema d'impresa non è la mia materia direttamente di competenza nell'ambito dell'attività Confindustria
Quindi indegnamente
Speriamo che non sia
Eccessivo allora un punto però chiaro che vorrà ai fare da questa opportunità di incontro qui con voi oggi e che credo il tema sia centrale
Che sia convinzione ormai diffusa di tutti
Che nell'economia globalizzata
Un sistema industriale come quello del nostro Paese che voglia rimanere nelle prime sette otto dieci
Potenze industriali debba o il Possa sopravvivere facendo parte al contempo del diciamo del sistema economico già non in fase mi argentei ma già sviluppato
Debba trovare nella cosiddetta economia della conoscenza l'unica possibilità effettiva di sviluppo
E quindi che la relazione tra il potenziale innovazione
La la quantità diciamo di attività di incorporazione di attività di ricerca di valore aggiunto di qualità
Nei prodotti e nei servizi che il sistema industriale italiano il sistema di servizi e di prodotti italiana sia in grado di esprimere sia l'unica possibilità
Nel medio e neanche troppo medio vorrei dire nel breve ma diciamo per lo meno dandoci un attimo ancora di di tempo nel medio termine per sopravvivere
Ebbene credo però che questo e non e non per molto altro tempo sia il momento di fare delle scelte precise non sia più il momento di fare di esprimere delle intenzioni o delle parole ma sia il momento di operare delle scelte scelte che debbono necessariamente aumentare la capacità del nostro Paese di fare più ricerca e più innovazione
Per competere e questo per perché ciò avvenga tenendo conto che il nostro Paese dirà il nostro continente la nostra Europa nona la potenzialità dispensa ma in particolare l'Italia di spesa militare che hanno gli Stati Uniti perché ricordiamoci che il grande potenziale di stesa di in campo della ricerca degli americani viene dalla enorme spinta all'industria bellica
E viene da un grande sostegno qui un altro mito da sfatare che debbano come voi vi dirò secondo me giustamente in particolare in Italia esseri privati a investire
Nello nella ricerca nell'innovazione ma nel caso specifico degli americani paese più liberista e più primatista del mondo la grande quantità di specie nel campo da ricerca e sviluppo viene dal bar già federale che su supporta in particolare la grande di grandi investimenti la spesa militare allora noi non abbiamo questo tipo di non abbiamo le risorse diciamo di bilancio pubblico e non abbiamo neanche
Di obiettivi diciamo di di preminenza militare
E però abbiamo un livello di spesa a oggi
Nel nel campo ricerca e sviluppo non sono cifre nuove le conosciamo le conosciamo tutti e lei monitoriamo con attenzione nell'ambito dell'attività diciamo del Centro studi del Ceccato che facciamo sulla competitività
Abbiamo un livello di spesa di poco superiore all'uno per cento di PIL nel campo della ricerca e sviluppo rispetto a un circa due per cento di unione europea rispetto a un due virgola cinque due virgola sei per cento degli Stati Uniti
Ha più del tre per cento del Giappone questo due per cento di unione europea però a al suo interno
Alcuni Paesi come l'Italia che contribuiscono in termini di riduzione alla media e altri Paesi
In particolare quelli che sono più direttamente concorrente con noi penso ai Paesi scandinavi penso alla Svezia che supera il quattro per cento alla Finlandia al tre e mezzo per cento alla Danimarca al due e mezzo per cento ma penso soprattutto la Germania la Francia i nostri tradizionali competitor noi oggi facciamo
Nella comunicazione una giusta grandissima attenzione a quelle che sono le le problematiche di competitività del sistema industriale italiano nei confronti dei Paesi emergenti come la Cina o come l'India come il Brasile o altri
Però quello che è sicuro è che mentre Francia e Germania negli ultimi anni hanno saputo mantenere la loro presenza sostanzialmente inalterata
E quindi hanno saputo resistere in termini percentuali è la quota di commercio mondiale entrata di attori come la Cina e l'India
Nello scenario del commercio mondiale l'Italia è regredita pesantemente regredita di più di un punto negli ultimi otto anni scendendo sotto il quattro per cento ed era quasi al cinque del commercio mondiale quindi se questo è lo scenario e se i Paesi nostri diretti competitor investono più del doppio della quota percentuale di PIL del nostro Paese che cosa si può realisticamente fare non si può realisticamente chiedere nella situazione di finanza pubblica in cui siamo e quindi anticipo uno dei punti di un un significativo
Ho particolare o il grande sforzo da parte della spesa pubblica non sarebbe realistico e non sarebbe neanche probabilmente diciamo
Produttivo
Quello che noi abbiamo chiesto viceversa e proprio attinente al tema di oggi e cioè l'avvicinamento del mondo dell'università con il mondo dell'impresa perché i qui che c'è un grande potenziale quello cioè di rendere più integrato integrati questi due questi due mondi come secondo noi qui quando parlava del momento delle scelte qui è il momento in cui la politica può fare molto il governo può fare molto ne abbiamo sollecitato un piano nel settembre dall'anno scorso per da inserire nella Finanziaria fatta
Di alcuni punti molto diciamo significativi
Ma uno in particolare attorno a sottoporre lo abbiamo sottoposto in occasione della finanziare lo abbiamo sottoposto in occasione di tutte le luci eccessivo opportunità dal decreto sulla competitività tutto quanto successivamente è stato definito che è quello di adottare azione di incentivazione fiscale
Che agiscano su due fronti uno sul fronte verso il mondo dell'impresa per dare un incentivo in particolare alle piccole e medie imprese di diciamo usufruire di vantaggi di natura fiscale se investono in ricerca presso i centri di ricerca presenti nelle università
Abbiamo input ipotizzato un credito d'imposta del cinquanta per cento per le commesse di ricerca che le in prese assegnino centri di ricerca universitari
E e questo a il beneficio evidente in termini di incentivo indirizzare la spesa in una certa direzione ma in questa sede io voglio sottolineare anche che noi vediamo un ulteriore beneficio è quello cioè di aiutare se vogliamo riprendendo il tema prima quando si parlava grosso modo si parlava di volano dello sviluppo del territorio
Richiesto come ruolo alle università credo che l'università stesse
Avrebbero un grande beneficio anche di carattere culturale nel momento in cui vedessero nel mondo dell'impresa una reale committente nel campo della ricerca si innescherebbe quel ciclo virtuoso
Diciamo catena cliente fornitore in cui l'università fornisce know how conoscenza al mondo dell'impresa e automaticamente si integra con le realtà e le vere necessità dell'impresa si alimenterebbe una ricerca probabilmente con una maggiori possibilità non magari ricerca di base con possibilità di diciamo impatti sull'economia di lungo lunghissimo termine ma viceversa in quanto richiesto dal mondo dei prese molto probabilmente con un una potenzialità diciamo di diventare parte integrante dell'economia in tempi Brevi o meglio brevi
Ebbene questa secondo noi quindi è un'operazione che risottoponiamo
Che pensiamo anche se non è stata inserita la finanziaria due mila cinque lo debba essere in quell'anno prossimo siamo i momenti di definizione proprio il DPEF
E quindi mi pare che sia il momento ancora non è mai troppo tardi sotto questo profilo e ci è stato risposto nei momenti diciamo caldi delle trattative che questa si presumeva un costo di circa trecento milioni di euro per una colazione di questo genere che francamente mi sembra eccessivo nel senso che io non credo che all'inizio si parta con credo che sia più un effetto di innesco sia più un effetto di catalizzatore del processo ma che penso ai primi anni avrebbe effetti più ridotti ma anche fosse che cosa sono trecento milioni di euro di fronte alla prospettiva di rilanciare effettivamente il potenziale accrescere la quantità di ricerca
Effettuate dalle nostre imprese e soprattutto farlo nel modo più virtuoso utilizzando quelli che sono i contenitori dedicati come appunto le università
Non voglio fare polemiche c'è qui sottosegretario Sacconi che probabilmente risponderà quando farà sfortunatamente io probabilmente dovrò andare via e quindi non voglio innescare più di tanto la polemica ma voglio dire che la spesa c'è ma il Governo ha dimostrato di saper fare delle scelte peccato che l'abbia fatta in altre direzioni peccato che quando si è trattato di scegliere
In campo fiscale o nel rinnovo dei contratti del pubblico impiego anche di dare fondo al di là delle dotazioni di quella che la legge finanziaria le risorse sono state recuperate trovate identificate
In quanto giudicate evidentemente strategiche io voglio dire rivendico il primato della politica in queste scelte però quello che non era diciamo in qualche modo accettabile e che poi sì ribalti sull'incapacità delle parti sociali nel mettersi d'accordo quello di fare appunto delle scelte e quindi sci in questo campo io credo che sia uno delle scelte fondamentali ve ne sono altre per la competitività del Paese oggi parliamo di innovazione come motore del cambiamento in relazione in particolare a quello che il rapporto con l'università
Però queste credo sono le scelte e le ho dato un esempio di semplificazione pratica e concreta queste sono le scelte che che dobbiamo fare
Queste sono le scelte che sfortuna ma sfortunatamente per il momento non sono state fatte che ci auguriamo vengano fatte a breve in questa direzione sottolineo il Breve perché puntano ad oggi un po'cruenta c'è qualcuno che dice che il mercato non fa prigionieri a me non piace mi sembra un po'insomma
Non
Non particolarmente gradevole però voglio dire se non altro diciamo che il mercato non ci aspetta questo è sicuro
E che il nostro sistema economico rischia di avviarsi verso un declino cosa che non vogliamo cosa che come imprenditori combattiamo quotidianamente
Cosa che sappiamo non è neanche giusto in termini diciamo psicologici evocare e quindi siamo assolutamente contrari a evocare questo scenario ma non possiamo anche de negarlo senza agire e quindi parlando appunto di università come motore dell'innovazione del cambiamento credo che per concludere sia venuto veramente il momento di fare scelte di questo tipo di fare scelte che hanno evidentemente dei costi ma che a mio avviso sono in qualche modo prioritarie per un scenario di sviluppo del nostro Paese
Sì carina poi ci dovrà lasciare poi l'onorevole Sacconi avrà l'opportunità che picchia e anche su questo punto io passerei però prima la parola auto resta Mariangela Bastico
L'assessore alla scuola formazione professionale emersi dal lavoro pari opportunità con l'assessorato rucola
Della Regione Emilia Romagna perché questo ci consente di sentire una rappresentante autorevole di un'istituzione e locale importante tetti ricollegarci idealmente a quello che diceva prima il professor Tiraboschi cioè nel dell'implementazione della legge Biagi abbiamo visto il proliferare di una serie di accordi spesse volte gli accordi sono stati produttivi hanno certamente innovato il mercato del lavoro specialmente a livello locale altre volte si è trovati di fronte a una serie di resistenze
Esistenza e che sono venute dal dagli enti locali sono venute a galla dalla dalle in paese anche locali sono venute anche dal mondo universitario e professionale e quindi l'importanza però per cambiare il mercato del lavoro
Di istituzioni come come la Regione particolare una regione importante come l'Emilia Romagna credo che sia estremamente importante anche perché abbiamo una un'Italia che si divide con delle differenze notevoli grazie proprio queste differenze ma addirittura cresciute abbiamo avuto molti buoni esempi e anche in incredibili battute
Io mi ricordo personalmente che quando facemmo
Discutemmo del patto per Milano
Applicazioni
Della del del pensiero o di di di di Marco Biagi e che fu fatto nella prima giunta Albertini con tutta una serie di i dubbi di polemiche certe volte prevalevano delle posizioni di o ideologiche o legate alle istituzioni chiedevano chiamati siano coinvolte che spesse volte si perdeva di vista la realtà del problema
Ma mi sembra che spesse volte del discutere di patti di
Situazioni locali nelle quali sport facilmente implementare i percorsi professionali di interruzione lavori spesse volte si perde di vista
Lo studente il lavoratore impresa e contano di più tutta una serie di affermazioni
Porte o di status che spesse volte
Con molta sincerità non soltanto nel mondo
Lavoro sono alcuni degli ostacoli ostacoli che non sono non hanno colore politico ma spesso danno senso anche di come né incrostazione le corporazioni nel nostro Paese abbiano una capacità di resistenza assolutamente maggiore rispetto alla
Per l'invito io vorrei porta partire dalla interessante apertura che ci ha fatto il professor Tiraboschi no con un'illustrazione molto sintetica e efficace dell'oggi di questo complesso sistema che intreccia istruzione formazione e accesso al mondo del lavoro e mercato del lavoro complessivamente efficace con la messe in evidenza della complessità dell'ampiezza ed articolazione dei soggetti che intervengono in questo sistema
E quindi giustamente tu hai messo in luce anche le difficoltà che ognuno di questi soggetti sta
Incontrando per svolgere appieno il proprio ruolo
Io credo che davvero questo esercizio circa continui a sottolineare come ogni livello istituzionale nell'ambito della formazione delle istruzione
Del mercato del lavoro e anche se vogliamo andare ogni soggetto sociale sia oggi inadeguato e potremmo esercitarci all'infinito a vedere quanti inadeguatezza ictu quante ne ho io
Alla fine troveremo una valutazione condivisa siamo in una situazione in cui i Soggetti Bari istituzionali
Le parti sociali non sono all'altezza di affrontare questa sfida non sole altezza ognuno per conto suo e qui vengo alla passaggio e provo a coniugare al positivo
L'insieme di analisi che tu hai fatto partendo allora da dal titolo stesso da nostra tavola rotonda preferirei non rispondere alla domanda se l'università e
Motore dell'innovazione del cambiamento ma mi interessa fare un'affermazione più generale il sapere la conoscenza la ricerca sono i motori del cambiamento
E vengono svolti da un insieme di soggetti di cui proviamo a scarlatte rizzare le identità e le relazioni tra di loro cioè mi piacerebbe coniugare così
Perché noi e questo è un tema dell'Italia tutta no continuiamo a svolgere
Le nostre nostro pensiero e quindi anche le nostre politiche partendo dall'identità soggettive debba istruzione
Poi partiamo degli enti di formazione professionale poi parliamo dell'università poi parliamo di e andiamo avanti delle Province e delle Regioni eccetera
è invece secondo me interessante svolgerà il ragù ragionamento come ce lo propone l'Unione europea non ne siamo parte integrante e soprattutto in queste politiche
Le contribuiamo a realizzarle le finanziamo e riceviamo di contro dei finanziamenti quindi siamo dentro a quella programmazione e qui la programmazione partendo da Lisbona poi dalle articolazioni di Barcellona e poi parte andando più nello specifico nei regolamenti europei ci consegna una modalità
Di programmazione e di intervento in questo ambito della conoscenza
Che non è perseguimento settoriale dal resto d'Europa non potrebbe farlo dal momento che ogni Stato alla propria articolazioni ma l'UE per contenuti per filoni di intervento che sono quello della istruzione di base cui sono la sponda istruzione superiore e poi sono la formazione per tutto l'arco della vita le università e cita una serie di Obiettivo
La mia prima proposta è proviamo a ragionare in termini di obiettivi strategici e di risorse che via via finalizziamo rispetto a questi obiettivi
Risorse da selezionare risorse da centellinare perché sono assolutamente Pocket larghissimamente insufficiente rispetto ai bisogni che oggi questa regione questo Paese a
E quindi a maggior ragione debbono essere focalizzate verso obiettivi condivise e allora proviamo a andare oltre a questo ragionamento che tutto abbastanza banale e vediamo un po'
Come lavorare
Innanzitutto io direi in assoluto che il senso di inadeguatezza che ho sottolineato che tutela Bosca e sottolineato che ogni soggetto presenta non deve farci ritornare indietro rispetto all'autonomia e alla valorizzazione dei soggetti stessi
Guai a noi se dicessimo è università non sono abbastanza adeguato oppure la scuola non è abbastanza adeguata e allora centralizza diamo il processo di decisione oggi ad esempio ho letto sul giornale cosa che peraltro e già in un testo di legge in parte approvato
L'intervento del ministro Moratti che dice dal momento che l'università non sono adeguate a gestire i concorsi e ad assumere il personale e via via facciamo un'operazione dal cento
Io non condivido questo processo lo ritengo profondamente errato perché non c'è un soggetto in grado di sostituirsi alle Autonomie
E di assumere in proprio una responsabilità ritenendo di essere poi esente dalle problematicità che invece si sono incontrate sui livelli territoriali perché allora dopo si direbbe che le regioni non sono alla testa io potrei dire che allora i Comuni e le Province lo sarà e così via in un processo di riduzione ad unità che non ci porta da nessuna parte quando invece il nostro sistema oggi ha bisogno di un forte radicamento territoriale d'una forte valorizzazione delle autonomia
Partendo da quelle dell'università partendo da quelle della scuola partendo da quelle dei soggetti della formazione pratiche questo è
L'atterramento di carattere istituzionale che comporta delle scelte rilevanti io non condivido nessun processo di accentramento condivido invece un processo chi dice che l'autonomia non può esserne senza regole
E ci vogliono regole non può essere sento obiettivi specifici e ci vogliono e non può essere soprattutto senza valutazione
Questo è la confusione cioè laddove un soggetto autonomo interpreta se stesso come esente da qualsiasi elemento di rendicontazione di verifica e il raggiungimento di obiettivi
E in questo quindi dobbiamo affinare un sistema che sia da un lato un sistema di definizione di obiettivi chiari
Di valutazione di raggiungimento o meno e di efficacia della polis normativa che ad esempio l'università sta svolgendo che significa occupa efficace passionale ma non solo quanti vanno a lavorare
Troppo poco nella nostra regione ci fanno sostanzialmente tutti ma quale relazione c'è tra il percorso universitario e il lavoro trovato e così via ne potremmo trovare di indicatori peraltro giustamente sotto sottolineava
C'è una ampia gamma di indicatori a livello europeo di valutazione che potremmo già utilizzano subito
Da subito quindi non c'è problema tecnico di elaborazione poi li potremmo affermare migliorare ma il tema e che non è che non ne siamo tuttavia il problema è che non c'è
La volontà e la cultura della valutazione e pertanto conseguentemente non c'è fino in fondo la cultura secondo me dell'autonomia perché autonomia è responsabilità
E quindi le due cose devono stare interconnesse però io qui difendo chiaro e forte l'autonomia dell'università
Voglio valorizzare ulteriormente l'autonomia delle istituzioni scolastiche quindi scuola superiore con una ragionamento forte di collegamento scuola superiore mondo del lavoro giustamente si diceva che i veri processi non partono dell'università
Ma partono molto più indietro
Io direi da scuola media già un bus nudo se vogliamo da varare efficacemente in termini di lotta alla dispersione scolastica
E tutto il percorso della scuola superiore e qui
Ha proceduto rapidissimamente una parentesi la preoccupazione di un una riforma di scuola superiore che ci è stata proposta e non ancora una soluzione
Convincente a mio avviso per tutto quello che riguarda la formazione tecnica e professionale guardate che questo tema di
Ancora grandissima incertezza su quale sarà il destino dell'istruzione tecnica e professionale condiziona profondissima mente le scelte dei ragazzi delle famiglie e anche il futuro delle scelte universitarie
è chiaro che qui sta continuando a prevalere una cultura del liceo intesa come una coltura di carattere
Che ore ecco che ci condurrà di più alla scelta delle facoltà umanistiche famoso facoltà della comunicazione e sempre meno alle facoltà di carattere scientifico e questo è un problema molto serio del sistema
Torno un attimo però ragionamento Autonomie
Lavoriamo mente perché l'altro tema e che qualsiasi autonomia che oggi si suppone sola e competitiva con le altre a mio avviso almeno nell'area della istruzione formazione e mercato del lavoro non ha
Un una forza di grande miglioramento cioè io credo che il proprio perché dobbiamo destinare al meglio delle risorse i sistemi a rete
Collaborazione ad esempio tra le università siano una modalità giusta di fare dei passi in avanti e di utilizzare al meglio delle risorse
E ancora questo tema della ambiti dicevo lo dicevo già prima della verifica dei risultati a livello regionale ad esempio io cito solo come esempio abbiamo quando le università al nono fattivamente fatto esperienze interessanti
Proprio in collegamento con il mondo del lavoro veniva citata l'esperienza dell'apprendistato ma soprattutto io vorrei citare le esperienze dei must posto universitari professionalizzanti e finanziati dal Fondo sociale europeo e il tema del di spin
Quindi del trasferimento della ricerca dall'università alla piccola media impresa
Attraverso i ricercatori quella nessun su umana fondamentali che può portare il patrimonio di ricerca che sta dentro l'università che lui svolgeva dentro l'università
E nella piccola media impresa quindi non una grande struttura ma un sistema leggero di trasferimento dei saperi e delle competenze
Con ma anch'io ho sottolineato non una grande struttura non pensiamo di risolvere le nostre difficoltà creando nuove strutture
Questa è la strada errata io non sono convinta che nel momento in cui diciamo che la ricerca non va bene smontiamo il CNR l'Enea cioè smontiamo ciò che cioè e ne creiamo uno nuovo
Perché ciò che c'è con comunque continuerà ad esserci disperde era una serie di risorse e tutta la gestione diciamo
Iniziano amento della nuova realtà assorbirà risorse energie per un lungo tempo e prima di diventare elemento di ricerca diventerà un elemento di amministrazioni di funzionamento di gestione pratiche il grande tema che noi dobbiamo adesso eccome focalizzare il di più e meglio
Nessuno se sull'obiettivo specifico e anche qui la risorsa umana cita
La chiave di volta
Muoviamo non strutture ma persone vogliamo intelligenze saperi e non crediamo altre altri contenitori
Qui allora dicevamo fare garante ma e abbiamo citato i patti accordi accordi tra le parti sociali patti territoriali
Sono per me la chiave di volta cioè ciò che dobbiamo in pratica e chiaro che deve essere un patto non un patto perché la dobbiamo praticate che nel patto sì valori dall'autonomia dei soggetti quindi la loro libertà la loro responsabilità ma insieme si conviene che per un determinato obiettivo lavoriamo insieme
E quindi ciò che è autonomia diventi insieme regola condivisa e applicata da tutti
Ebbene se questa e il leader del Patto come secondo me deve essere dobbiamo togliere tutto quello che e patto unicamente
Di carattere politico di carattere valoriale cioè un patto a un obiettivo alto vogliamo strategico
Ma insieme articola un insieme di azioni concrete laddove dice tu metti questo in termini di risorse personale
Per raggiungere questo obiettivo questo è il patto che rende
Operativa una governance complessa fatta di soggetti pubblici d'impresa di parti sociali e via via dei cento mila altri soggetti che riterranno di partecipare a questa azioni condivise e flessibile cambia aggiorna gli obiettivi può aggregare nuovi soggetti
I patti per l'innovazione fatti per la ricerca hanno secondo me una grande potenzialità termino su un ultimo ragionamento
Ho fatto riferimento a Lisbona io credo sostanzialmente multato a che noi
Dobbiamo muoverci in quegli obiettivi la Regione Emilia-Romagna si è mossa in questi obiettivi qualcuno potrebbe dire è abbastanza facile per voi perché effettivamente siamo un livello alto sia produttivo sia di esportazioni sia occupazionale
E Verissimo il divario tra Regione stanca aumentando io mi rendo conto quando andiamo anche tavoli di discussione
Con il Governo che troviamo davvero delle difficoltà a volte a comprenderci perché abbiamo di varie soprattutto sul mercato del lavoro di grandissima entità ebbene dicevo e che nostro riferimento e Lisbona
Da questo punto di vista la programmazione due mila due mila sei c'è aiutato moltissimo
Il fondo sociale europeo era un fondo ben fornito
Abbiamo avuto la possibilità pensate straordinarie di programmare per sei anni sapendo su qual lussuoso potevamo contare cosa straordinaria nel nostro Paese
Abbiamo grandissima preoccupazione e approfitto qui della presenza del sottosegretario Sacconi per la nuova programmazione voi sapete che a Lussemburgo non è stato chiuso il bilancio europeo
Questo rischia di farci perdere intanto il primo anno della nuova programmazione
Cioè il due mila e sette riesce ad essere finanziato programmi praticato e programmato solo se noi abbiamo dei tempi noi l'Europa i tempi per la definizione del proprio Regolamento lo Stato italiano un concorso con le regioni di farla propria programmazione e quindi questo è un elemento di preoccupazione grande eppure l'entità del fondi e in particolare del fondo di dotazione sulla valorizzazione delle risorse umane che ci preoccupa enormemente noi abbiamo chiesto come Regioni e lo ripeto qui perché c'è l'onorevole Sacconi di mantenere comunque qualunque sarà l'entità del fondo europeo l'entità del cofinanziamento sia a livello nazionale sia a livello regionale
Cioè anche qualora il la riduzione si configuri come molto elevata l'Emilia Romagna ad oggi facendo qualche punto potrebbe avere un taglio dell'ordine cinquanta per
Noi abbiamo lavorato sui due mila cinquecento miliardi di vecchie lire nella precedente Program è chiaro che parliamo di entità non colmabile con un finanziamento regionale perché noi abbiamo questa entità
Mantenendo noi cofinanziamento precedenti è il governo lo stessa entità probabilmente riusciamo a sentì probabilmente riusciamo a ridurre il danno che peraltro questi evidente di una gravissima entità quindi tutte le prossima programmazione vedrà con certezza io ormai purtroppo lo posso dire un calo significativo di risorse perché ovviamente c'è da un lato una difesa forte dei fondi strutturali infrastrutturali cioè l'obiettivo uno
E e molto meno forte la difesa e di questo mi rammarico molto sui fondi
Relativi alla valorizzazione verso somale
E qui l'ultima riflessione
Lo diciamo tutti che è una priorità però nel momento in cui dobbiamo andare a dire su quali risorse avvengono i tagli
Se sempre il tema della istruzione e della formazione del sapere e del lavoro che subisce il taglio primo
Poi vengono tutti gli altri e questo è un elemento davvero di grande grandissima preoccupazione come stato di grandissima preoccupazione a mio avviso tutta la negoziato a livello europeo che ha visto molti Stati tra cui purtroppo
L'Italia è stata dire intermedia poi ci dirà meglio Sacconi moltissimi Stati spingere sulla riduzione del loro finanziamento i fondi strutturali cioè siamo passati dall'uno e ventiquattro del PD e la precedente proroga
Azione ad oggi il negoziato ci colloca all'uno virgola zero sei a voi capite che o meno zero diciotto su quella somma dei prodotti interni lordi di tutti i Paesi europei
Una identità che si scarica tutto sul fondo sociale cioè sulla parte e poi si scarica tutto sul quelle regioni naturalmente quei Paesi che hanno condizioni strutturali ed economiche di migliore partono da condizioni migliori ecco questa è una grandissima provocazione
Perché Inter può interrompere da zero alcune politiche importante mi piace molto questa idea di ripensare e finisco davvero ad una programmazione sia dell'offerta scolastica sia dell'offerta universitaria non ci siamo esercitati sull'offerta della formazione professionale
Molto legata al sviluppo occupazionale cioè davvero mettiamoci in un tavolo di programmazione ci dica di che cosa ha bisogno il mercato del lavoro
Voi possiamo sicuramente
Produrre una istruzione un'Offerta se universitaria sia scolastica anche diverso ma questo nocciolo questa consapevolezza di ciò che sono i fabbisogni credo che sia indispensabile del fatto l'esperienza interessante di costo di costruzione di tutte le qualifiche professionali partendo dal processo formati stiamo vedendo che l'efficacia anche del prodotto formazione e molto più rilevante del passato laddove la qualifica ira soltanto l'esito di un percorso formativo ma gli atti del processo è del tutto diverso cioè Tura giorni con me un processo produttivo e ricco configuri un sistema di formazione per fornire le competenze per quel processo produttivo
Il contrario e quello di Diderot io faccio l'offerta formativa e alla fine vado a vedere che ti rilasciò una qualifica esito del percorso
Abbiamo terreni tanti di lavoro io credo davvero che se ne ragioniamo con l'ottica la valorizzazione dell'autonomia nessuno è in grado di fare tutto
Ognuno può e dovrebbe fare al meglio possibile la propria mission ma fatti in un tavolo comune in un accordo vero di carattere territoriale credo che dei passi positivi li possiamo sicuramente fare
Tanto sappiamo l'ingegner Pininfarina che ci deve lasciare lo ringraziamo per la sua partecipazione prima di di lasciare poi alla onorevole Sacconi
Di fare il suo intervento ma anche di rispondere a una serie di sollecitazioni che sono Suma vivente
Io volevo citare trova un passaggio di di Tiraboschi all'inizio quando diceva
Si è fatto molto non soltanto con con la legge Biagi ma persone citava anche i provvedimenti e precedenti e come elemento critico sì soffermava anche sulla instabilità del quadro regolatorio
Che presiede alla rapporto soprattutto tra università e mondo del lavoro ecco nel passare la parola
Tiziano Treu interruzione di merito lavoro perché senatore che la Repubblica io devo dire che insomma uno degli aspetti e quello spesse volte nell'instabilità di questo quadro regolatorio venete c'è sempre un'ansia di raggiungere provvedimenti normativi mentre spesse volte forse ci si dovrebbe preoccupare che buone idee che sono state introdotte anche in passato e ne cito alcune di un pacchetto importante che porta il nome
Del professor Treu poi sono rimaste ahimè
Sulla carta
Abbiamo una grande capacità di produrle queste norme abbiamo una difficoltà di farle applicare e questo se volete e anche uno dei temi
Sollevati in questi giorni di lavoro prego professore
Sì grazie
Prima di rispondere a questa giusta sollecitazione io proprio perché sono da molti anni dedito lo studio e alla pratica delle norme
Sono convinto che in questa materia più che mai c'è bisogno molto più di implementazione che di nuove norme ovviamente si tratta di implementare le norme giuste e non e non quelle sbagliate
La prima di arrivare lì vorrei partire da una sensazione generale che chi mi viene danno un po'di tempo e anche da questo giro dice Mariangela Bastico che siamo tutti inadeguati tutti soggetti di fronte a una sfida molto
Forte che viene dalla società dalla conoscenza eccetera
E vero però ecco se io guardo il tasso di innovazione misurato a occhio finalmente e ne vedo di più fuori che dentro l'università
Sono molto preoccupato di questo
Perché vede con tutto tutta l'imperfezione del nostro mercato del lavoro poi ovviamente qualcosa il potere anche su questo però questo si muove
E invece la nostra università molto incartata per usare un termine non tecnico io adesso proprio in Senato c'è il l'ennesimo tentativo di mettere le mani
Sì questa polveriera che quello dello
Le norme sullo stato giuridico docenti e la la sensazione di che non non prendiamo il bandolo della matassa giusto è fortissima
E perché dico questo perché sì si continua a vedere i difetti che ci sono sì magari appunto si fanno tentativi anche eccessivi di aggiustamento di pezzi di normativa quindi questo aggrava l'incertezza ma insomma non mi pare che i il il nocciolo il bandolo
Sì ha preso vedete la il rapporto tra università i impresa al mondo produttivo è sempre stata estremi importante è sempre stato difficile
Ma più che mai oggi se il rilievo che siamo nella società della conoscenza e se prendiamo sul serio questa frase ebbe evidente cioè mi sembra evidente che lì la sfida per lui sta e molto più forte perché in fondo olim nel secolo scorso la Luisa doveva fornire una certa serie di prodotti a una struttura industriale produttiva che però faceva metalli e cose varie e adesso se il l'oggetto centrale della il e della innovazione della produzione e la conoscenza scusate per
Ce l'ha con la conoscenza
Mi pare che mi pare che la sfida all'università è è più forte
Perché dovrebbe come dire occuparsi dell'oggetto centrale di tutto
Il mondo produttivo congratulazioni maggiore omino
E viceversa
Mi sembra anche delle analisi che sono state fatte qui che e molto scollata appunto e meno innovativa del resto dell'interlocutore più che un un pressioni dopo ho l'impressione che qui siamo davanti rischiamo di avere un pensiero inutile
Allora quali sono le i segnali di sfasatura dea vi dico di in un secondo ma l'abbiamo detto tutto è una industria
Che produce poco molto meno di quello che va
Insomma io sento i dati abbiamo migliorato certamente ma insomma i Paesi scandinavi sono su nella scala della innovazione producono e cinquanta per cento dei giovani della vostra età vostra quelli che sono giovani vanno e finiscono l'università non ci vanno
Secondo è un'industria che produce prodotti non richiesti
L'ultime indagini antitetiche Gazzetta te nel senso di scritte sui giornali da larga diffusione di tono che e due terzi crescono dicono che quello che hanno imparato non gli servono c'è c'è un mismatch
Gravissimo due terzi magari un po'gonfiata per i quando uno li chiedono sta cosa qui si sfoga le sue frustrazioni
E quindi dice che però ci sono altri indicatori che dicono che il mismatch e molto alto ma guardate la cosa che preoccupa perché Mariangela il mismatch è forte ha già la scuola media superiore
Ma è più forte all'università quindi invece di migliorare come dice all'inizio tu non sai bene dove andare poi via via che vai avanti
Migliori il tuo targhettine e qui dovrebbe ridursi media aumenta
Ancora il fatto che ci sia questo mix match all'uscita non è senza speranza sempre ai Paesi scandinavi ma colpito per una cosa che di solito non non si sa
Perché loro sono abbastanza tolleranti su sul la primo ciclo
I tre dei dei cinque oppure anche cinque
A condizione veramente che uno esca diciannove non perda tempo quindi a ventiquattro anche se
Come io ho già fatto la solita Facoltà di lettere
Oppure analoghe non è detto che non si possa rimettere impalpabile
E ci sono specifici percorsi
Universitarie parliamo se non la può alla formazione professionale continuo che è un'altra cosa di diritti Tripi Staccioli
Ovviamente per fare questo bisogna essere proiettati per avere perché non è la stessa cosa rinforzare una laurea debole per così dire e farne un prodotto che sono bisogna restaurarlo insomma
Oltretutto è costoso infatti li se lo possono permettere sono paesi ricchi che come dire dicono gli studenti giusta e ci sette anni li danno per stare all'università con un pre salario un salario niente male quindi quattro cinque
Per il corso normale ne è ancora due se vuoi ripescato e non questo non va via
I i docenti cioè il manager di questa industria sono autoreferenziali altro che
E sono poco come dire
Stimolati
Alla qualità perché quando uno progredisce in carriera per anzianità beh insomma io infatti quanto mai persino le nostre industrie s'è stato un po'superata questa idea che si cresce solo per anziani e eccetera eccetera
Cioè non vorrei continuare con le
Doglianze allora
Ma insomma qual è lo stimolo perché questa
Centro della conoscenza che l'università
Possa
Diventare nuovo il motore effettivamente e siccome non c'è perché se uno tanto che faccia a meno che faccia male i soldi li avevano lo stesso vale per l'università come per forza professore
E se l'autonomia non ha forse un grado equivalente di responsabilità insomma è come quel tale che diceva
Se una squadra che prenda Ronaldo Opel prenda un blocco qualunque tanto lì che si garantisce i gli spettatori e la audience è chiaro che uno prende quello l'amico suo
Che è un po'la parabola del nostro sistema di reclutamento degli uni dei professori
Quindi io credo in sostanza per farla breve che o prendiamo il cosiddetto toro per le corna e mettiamo dentro più concorrenza nel sistema universitario parliamo di queste cose o noi non c'ha ma componente non vuol dire privatizzare no dico subito perché i pruriti altrimenti in questo settore sono evidenti
Ci sono sistemi studiate del sessantadue serie di ricerche molto interessanti
Certi Paesi hanno introdotto sistemi di concorrenza tra università private legato ma altri hanno introdotto sistemi di concorrenza tramite asta pubblica che vuol dire tu se fare certe cose certi professori se produci certi servizi prende più quattrini se invece fare diversamente ne prendi meno
L'ho detto in modo molto grossolano qui questo il punto
Purtroppo in tutte le elucubrazioni di questi ultimi anni non c'è questo noto che viene preso e allora come come io non vedo lo scrivo tranne qualche santo o qualche missionari e e e il sistema che non stimo
La valutazione vedi anche va bene Mariangela diciamo tutti ma la valutazione perché se la valutazione poi non produce differenze diventa una valutazione cartacce come vediamo adesso dato che mi sono lamentato un po'di casa nostra casa università direi però che dall'altra parte delle riprese c'è un problema precipuo consuma l'altra faccia cioè siamo rischiamo di essere un circolo vizioso nel senso che l'università non è incentivata a produrre cose utili ed i migliori qualità e che non vuol dire necessariamente cose come dire a breve perché il certi sistemi che hanno introdotto questo tipo di concorrenza hanno tenuto ben chiara la distinzione so tra ricerca di base e prodotti finiti
Ma dall'altra parte noi sappiamo come le imprese italiane soprattutto le piccole richiedono manodopera meno pregiata di quella già scarsamente pregiata che sono sul mercato questo direi è un classico io vengo dal Nord Est in cui piccoli imprenditori ma teme me mi serve unico manovale più ma insomma mi basta che sia
Oppure mi mi mi prendo un ruolo ingegnere ma me lo pago
Quattro lire allora capirete che insomma anche lo stimolo per avere più ingegneri cemento in sostanza a proposito dei e mi spiace che sia andato via Pininfarina perché un un gruppo di una riunione di imprenditore del Nord-Est hanno fatto una colpo proposta provocatoria cioè sui giornali sosterrebbe il sul Gazzettino diceva imponiamo a tutte le pieghe a tutte le piccole imprese del Nord-Est riassume un ingegnere
E e e poi io aggiungerei di pagarlo anche decentemente ma quello non c'era scritto per dire come occorre forzare anche la cultura imprenditoriale a come dire una rendersi conto che siamo una società della conoscenza
Questo è il bandolo della matassa perché altrimenti capita anche come di dicevate qui incentiviamo
Le università a fare quelle cose belle che diceva Tiraboschi via reti di relazioni placement eccetera sì
Ma se il motore il manico è è sbagliato
Poi
Quali relazioni volete
Introdurre cultura oppure lo si fa solo per nicchie particolari va sempre bene ma non è il sistema
E
E quindi
Anche gli incentivi diceva diceva diceva Pininfarina abbiamo gli incentivi
A chi alle unire a chi fa un accordo con l'unica con l'impresa eccetera va bene però guardate che in incentivi rischi enormi desse del genere piove sul bagnato o comunque butta via i soldi e quindi abbiamo pochino siamo pieni di incentivi
Che non ho fatto niente facciano autocritica perché la cosa va indietro di molti anni
Allora il primo aggettivo la concorrenza poi dopo cinque anche mettere un po'di sale su l'ultima cosa che voglio dire riguarda all'altro pezzo
Della della formazione della insomma del rapporto tra conoscenza e produzione che la il dopo e la formazione continua formazione continua primo tutti ne parlano e quasi nessuno la fa
Noi abbiamo un obiettivo del no dice l'Europa dodici virgola cinque persone sempre formazione siamo al quattro cinque forse in Emilia siete un po'di più sì ma che formazione e per favore cioè siamo ancora del tipo di formazione Giorgio on the job training ecco cioè roba da addestramento io ero molto orgoglioso di aver messo il cinque per cento nel famoso fondo dell'interinale che poi Polo stanno spendendo i signori qui era un po'meno ma insomma dobbiamo non solo aumentare anche qui le risorse a dire il vero dobbiamo corsi poi c'è un problema anche qui di che tipo
Di formazione faccia ci sarà pure necessità di aggiornare naturalmente le conoscenze più o meno pratiche o insomma però guardate che a quarant'anni
Uno che è uscito a venticinque dall'università o a quarantacinque se non lo vogliamo mettere già in prepensionamento che mi sembra sembrerebbe felice
E ha bisogno come si dice di un refrain nei cioè di per rimettersi a quadro la testa e quindi non è formazione continua del genere sfuso che che che pensiamo è proprio un'altra cosa allora l'università qui vogliamo dire che deve misurarsi con due milioni io ho fatto il voto dodici virgola cinque vuol dire circa due milioni due due milioni tre
Di la persone occupate che devono fare questo esercizio
Beh la sfida per il professore universitario
Credo che se sì su questo ci fosse un impegno serio sarebbe anche un modo per tu parli i sonni rendergli un po'meno autoreferenziali
E e e qui quindi Prizzi richiede un punto quella formazione continua di eccellenza che non solo non c'è in quantità sufficiente ma c'è appena appena a livello di sperimentazione adesso citano Mariangela Bastico qualcosa c'è
Ho finito ecco ma per dire
Il l'innovazione e attorno a noi
E e e noi siamo un Paese un po'
Che arranca
Per starci dietro
Credo che serva una dose d'urto
Rompere le
Inutile
Perché finché ci sono i muri tu puoi fare quante
Quante norme vuole
Però i muri restano e poi i muri sono nella testa dei professori sono le perizie degli studenti le imprese chi se ne importa tanto la formazione una cosa che che porta via tempo e infine e e dopo o insieme possiamo anche metterci più soldi per il momento attuale ma non c'è una lira di più
Grazie a Tiziano Treu ora prima di passare la parola
All'onorevole Sacconi
Idealmente chiude anche questa parte poi sentiremo se ci sono anche delle degli interventi i vostri
Che saranno molto graditi
Mentre mentre parlava mi in mente che come anche non avevo Sacconi abbiamo girando un po'di assemblee industriali soprattutto nel Nord Est
A cui tutti siamo legati a perlomeno noi siamo legati per dell'origine io sono rimasto molto colpito per esempio dalla dal tasso di laureati di zone ricche Rita
Per esempio Verona sette per cento
Festeggiava i sessant'anni dell'associazione e sessant'anni prima era nei tre quattro per cento soprattutto del sessanta per cento non raggiungesse il compimento del ciclo di di di scuola secondarie
Insomma laicamente devo dire che questo lunga molto forte
Si parlava prima lei citava professore
Non non lo ha nominato ma citava Toni Blair quando nel discorso di insediamento del semestre di presidenza inglese dice ma la dobbiamo soltanto due università
Europee alla né tra le prime venti al mondo quindi anche dal punto di vista della dell'istruzione non siamo non siamo competitivi ecco Blair è un leader lo dico perché Tiziano ha detto ci vogliono anche delle delle decisioni forte di di di riceve da un certo momento ha detto per stava per alzare la qualità dell'istituzione dobbiamo far pagare di più
Il discorso che se introducessimo qui avremmo qualche sommovimento ma probabilmente io credo che forse anche
Lo dico con provocazioni immette in modo ben diverso ma è così importante investimenti in formazione che fuori in mente deve essere anche segnalato da un culto capi
E quindi però forse questo è una balia che non abbiamo che ne abbiamo superato così come forse bisogna avere anche il coraggio di Stato alcune discipline
Non hanno molte iscrizioni penso per esempio a Ingegneria
Sono forse
Bisogna che gli studenti di ingegneria abbia un incentivo non lo so potrebbe anche essere Tonolo poco sotto giù nell'alto convegni questo tipo è saltato un set sì un alloggio
A prezzi è compatibile uno uno studente che arriva ed è segnalato che il problema anche costituzionale del fatto che bisogna garantire comunque gli studenti meritevoli bisognosi come dice la Costituzione possono avere accesso però ci sono tenendo conto del costo della vita in cui le nostre città sono assolutamente proibiti quindi voglio dire siccome avevo principali facoltà di ingegneria suo Milano Torino Milano
Te è una città inospitale devono respingente no allora in qualche modo ci sono strumenti che possono in qualche modo rendere possibile questo accesso scusate mi sono dilungato bene appena introduca compì eccetera
La parte conclusiva che e lasciata avevo Maurizio Sacconi che grazie prego
Ti ringrazio se mi è consentito vorrei non so quanto l'abbia fatto Michele di cui ho perso una parte dell'intervento Giammaria
Sottolineare quanto questo nell'insieme questo seminario che poi questa sessione conclusiva
Rappresentino il cuore del disegno riformatore di Marco Biagi e non a caso il riferimento tuo poco fa Tony Blair ci ci consente anche di ricordare quanto Marco fosse in Italia davvero un uno tra coloro che si collegavano molto alla scuola il New labour ha agli ambienti della London School che con Anthony Giddens hanno ridisegnato l'idea dello stato sociale
Spostando in particolare lei in fasi dalla tutela del singolo rapporto di lavoro tagli dietro la quale si nasconde in fondo
Un'idea di di società statica delle garanzie
Verso una società mobile delle opportunità che si esprime soprattutto attraverso un mercato del lavoro infrastrutturato organizzato nel quale si riconosce la centralità dalla persona attraverso il continuo investimento sulla persona stessa in funzione della sua occupabilità
Questi questa questo tipo di visione
Che può apparire oggi ovvia scontata tuttavia confligge con la caratteristica che ancora hanno molte delle nostre istituzioni o o con le carenze che ha il nostro mercato del lavoro ancora mentre stiamo parlando quindi
Questo tipo di approccio alle stesse politiche sociali questa rappresenta in realtà una rivoluzione copernicana che interessa ove più ove meno tutti i paesi dell'Europa continentale che vede in qualche modo oggi già adeguatamente proiettata a questa visione soltanto la Gran Bretagna propriamente solenne il Regno Unito è ad e negli ultimi anni
Assunto consapevolmente anche attraverso una guida politica integrata dell'educazione e del lavoro
Assunto fino in fondo questo tu questo tipo di impostazione
Marco
A mio avviso a tra le tante originalità del della sua progettazione che si è svolta a cavallo di due coalizioni di due legislature
A sempre invece voluto questo profondo riorientamento delle delle nostre istituzioni e delle nostre politiche sociali
E quando io ricordo nel disegno della riforma quando
Ha descritto alcune funzioni
Di cui qui parliamo riferite all'università riferite all'università lo ha fatto proprio pensando che queste potessero anche essere il grimaldello che spezzava l'autoreferenzialità della nostra Istituzione universitaria
Io non ripeto le analisi che sono state svolte a questo riguardo sia da parte di Tiziano Treu che da parte Michele Tiraboschi che condivido
Si parla molto anche di declino e a mio avviso spesso a sproposito ma se c'è una ragione
Di cui per la per la quale davvero temere un declino della nostra società prima ancora che la nostra economia questa riguarda proprio il futuro dei nostri giovani
Degli di coloro che entra non stanno entrando o sono da poco entrati nel nostro mercato del lavoro
Per i quali credo abbia non sia eccessivo lanciare un grido d'allarme segnalare una vera e propria emergenza che richiede la rapidità a mio avviso non rapida implementazione delle riforme che abbiamo avviato e anche robuste politiche di sostegno politiche attive di sostegno a quelle riforma quelle riforme stesse
Ieri la
L'aspetto più preoccupante
Nel quale che in qualche modo che più di altri forse rappresenta il circolo vizioso nel quale queste generazioni si sono intrappolate si stanno intrappolando
E certamente quello dell'età delle scelte di responsabili di vita
Cioè un c'è stato da tempo e ed è in corso con qualche leggera correzione positiva
Per quanto riguarda i tempi di laurea
Ma
Immancabile cioè da tempo in atto un pericoloso spostamento in avanti di queste scelte responsabili di vita
Come sappiamo questo non riguarda solo il completamento degli studi universitari
Ma riguarda
Molte altre scelte responsabili che per varie ragioni si determinano tra le quali certamente quella del momento del rapporto con il mercato con il mercato del lavoro
Professor Livi Bacci ieri intervistato a proposito della leggera significativa inversione nella nell'andamento demografico del Paese questo spostamento dall'uno e diciannove lume trentatré
Della del numero di figli per coppia da non trascurare perché significa dieci anni lo spostamento dieci anni più in là della del del Periodo di dimezzamento dalla popolazione
Diceva se attribuiva in parte queste le difficoltà nel nel nostro paese proprio a questo tipo di fenomeno a questo a questo spostamento in atti in avanti delle scelte di vita che investe quindi anche il momento grama parità ovviamente
E in certo convergono varie responsabilità a questo riguardo incluse quelle di una famiglia che talora ha svolto una funzione impropriamente protettiva
Ma certamente l'università assume su di sé pesanti responsabilità a questo riguardo
Una università di cui è stata descritta l'autoreferenzialità e difesa un'autonomia che francamente nei primi anni d'esercizio non è stata certo esemplare perché nell'arco dei pochi anni questa università lenta per tanti aspetti però è stata velocissima nell'aumentare da cinquanta mila a sessanta mila le cattedre
Con meccanismi come sappia come constatiamo da denunce che provengono dall'interno dello stesso mondo universitario
Con procedimenti anche molto discutibili
Facendo leva proprio sulla delocalizzazione degli stessi meccanismi di selezione e
Generando patologie esasperate che non possono non essere oggetto di attenta disamina da parte delle coppie di una Commissione ministeriale perché siamo in presenza
Non di probabilmente non tirare patologie ma di diffuse patologie
Che per le quali è bene indagare per non ripetere poi la magistratura
Mi auguro con attenzione non a corrente alternata ma continua
Vorrà mi auguro farà la sua parte ed altri appena spetti quello che interessa a noi e il superamento e fare in modo che l'errore non si ripeta e a rimettere la situazione nei binari giusti
Ma certamente la vere fatte la vere utilizzato l'università la propria autonomia innanzitutto per ampliare le cattedre ha significato evidentemente in conseguenza di quell'ampliamento
E non in funzione e non al al contrario non il contrario disegnare tre mila e i tre mila ottocentodiciassette corsi di laurea
E
De e anche organizzare anche i bienni con le caratteristiche che per molte
Ragioni appaiono discutibili
Se non altro per ricorrente sovrapposizione con il percorso è il percorso del triennio con un risultato
Complessivo che quanto meno mi sembra possa definirsi opinabile e che spesso ha l'effetto di un mero spostamento in avanti
Del momento della completamento del percorso di studi rimane il nove virgola quattro per cento il numero di coloro che si laurea non nel Periodo legale
Nel periodo legale di studio nove virgola quattro per cento
E e a questo si aggiungono antichi vizi che certo dalla che nell'ambiente universitario
Spesso come dire non ma non aiutano comunque a impegno il giovane a completare rapidamente il suo percorso teniamo conto che i giovani di oggi quando
Hard entrano nel mercato del lavoro con un titolo di laurea a quel punto più più facilmente non spendibile
Perché se è un po'molti dei titoli lauree di quei tre mila ottocentodiciassette corsi di laurea
Molti dico molti non appaiono facilmente spendibili certamente a trent'anni lo sono lo sono ancora meno a ventotto anni non sono ancora meno
Poi sappiamo qual è la distribuzione c'è questo nuovo libero del tu ex vicedirettore far belli d'Italia che ha che Strale considera tra gli handicap di questo Paese considera anche quello del delle delle delle delle scelte dei nostri giovani Co e compare in particolare mi sembra il numero di iscritti alle facoltà di scienza delle comunicazioni con il numero di iscritti alle facoltà di ingegneria
Non è colpa dei giovani neppure in questo caso è colpa dei pifferai diamo in che li portano come topolini nel fosso
Dei Della proprio ma probabile
Sopravvivenza ai margini del mercato del lavoro con Tito con titoli francamente molto molto discutibile dal punto di vista la qualità non è colpa richiesti perché molti di essi
Pensano invece di andare incontro alle competenze necessarie dell'economia della conoscenza
Data la definizione altisonante di corsi di laurea che spesso invece più contengono davvero quel pensiero del nulla
Di cui parlava prima Tiziano ragione non secondaria insieme ad altre due che non dirò perché suscitare il polemiche secondo gli storici per quanto riguarda la fine del dell'Impero romano d'inferiorità romano ma uno era proprio quella del la il danno prodotto dei filosofi del nulla
La questo la come il problema quindi che si pose Marco convintissimo convintissimo sostenitore di questo circolo Bitte del pericolo di questo circolo vizioso per la necessità di interromperlo
Drasticamente e di
Sostenere anche egli che aveva sempre lo sguardo rivolto alla alle evoluzioni del nostro sistema produttivo di sostenerne i cambiamenti in corso noi siamo dicevamo cittadini del Nord Est almeno noi tre
Che proprio in quell'area in modo particolare per fortuna non solo in quell'area sono in corso queste profonde trasformazioni
Da dal secondario al terziario dei nostri sistemi produttivi cioè la produzione si distribuì si distribuisce nella scavato globale crescono multinazionali tascabili che depositano nel luogo in sito storico una crescente punterà crescenti funzioni di intelligenza e che devono governare questi sistemi complessi nella scala globale
La principale lamentela che questi imprenditori che fanno questo percorso che non possiamo non considerare positivo e virtuoso è la carenza di risorse umane corrispondenti alla crescita esponenziale delle funzioni di intelligenza delle funzioni direzionali
Noi consideriamo abbastanza inerme in quel territorio noi abbastanza inesorabile la perdita di alcune funzioni produttive ma non è così altrettanto automatica la conservazione e lo sviluppo delle funzioni delle foto delle funzioni terziarie e che possono anche essere localizzarsi altrove ove altrove siano più reperibili
Le risorse umane necessarie voi sapete dell'attrazione di alcuni Paesi l'India facilmente
Tagliano
Citata per la sua capacità di produrre ingegneri ingegneri che forse non superano l'alta l'asticella della dei nostri corsi dei nostri corsi di laurea ma che comunque dimostrano di avere competenze sufficienti a che alcune attività
Inerenti proprio la conoscenza si localizza i voli piuttosto che nei paesi industrializzati da cui pure avevano preso le mosse determinati sistemi produttivi c'è proprio c'è un un mismatching
Qui e ora che rischia di penalizzare irreversibilmente la l'adattamento del nostro sistema produttivo ai nuovi impulsi dalla competizione globale e quindi la velocità del cambiamento non effetto nome fattore secondario guai seri
Noi affrontassimo anche riconoscendo la necessità dei cambiamenti dei cambiamenti che affrontassimo paghi
Di una velocità che si confronta solo con la la serie storica dei nostri comportamenti pregressi
Se ci limitassimo cioè a considerarci orgogliosi dal fatto di avere mutato le cose rispetto all'anno precedente a due anni fa senza comparare in realtà la velocità del nostro cambiamento con quella
Dei nostri competitori o comunque del dell'esigenza dalla competizione globale
Lo dico perché anche questa è un'espressione di autoreferenzialità
Quando pure il cambiamento viene ammesso lo si riconosce ma poi lo si prende si pretenda di gestirlo in termini compatibili con le esigenze delle corporazioni con le resistenze
Per lo più corporative e allora questo cambiamento è troppo lento e non e non è funzionale alle esigenze più complessiva dell'economia della società allora noi abbiamo bisogno di Prodi innescare invece cambiamenti Carax
E non è un caso che sia si sia riaperta la discussione nel nostro Paese sul valore legale del titolo di laurea
Perché una delle tesi del cambiamento Khrushchev è questa anzi diciamo che questa è l'attesi per eccellenza ieri proprio Michele Tiraboschi poneva un quesito di questo tipo alla al Ministro dell'istruzione e diceva
Non est
Come dire tra le righe dava un dava forse una ha un'indicazione di simpatia personale anche per quest'opzione dicendo tuttavia sono decisioni complesse che non possiamo fare in un solo Paese dell'Unione
Probabilmente occorre a questo riguardo una decisione condivisa però non è un però insisto si ipotizza anche questa questo rimedio così contrastante con gli usi e le tradizioni di questo nostro Paese anche se
Un'idea a questo riguardo vengono da lontano ovviamente
E
E peraltro e quindi esperiente vediamo invece di innescare altri meccanismi che abbiano analogamente questo significato di rottura
Marco intro di individuava per molti aspetti
Nella né lavorate rispondeva ieri a questo proposito che certamente un un una utilità significativa dovrebbe essere rivestita dà il diverso meccanismo di pensieri di finanziamento dell'università che lei ha ipotizzato nel processo di riforma
Anche se negli ambienti universitari si dice che la risposta a questo nuovo meccanismo di finanziamento se potrebbe essere quella di facili promozioni dato che il criterio della della della del buon fine del del dei dei percorsi di dei percorsi universitari e uno di quelli in base ai quali si realizza il finanziamento stesso
Ma io e voglio esprimere fiducia invece l'idea che era di Marco Biagi l'idea della funzione di placement vedete la funzione di collocamento che può sembrare
Poca cosa che può sembrare la mera legittimazione di una funzione che in qualche modo per quanto asfittica ma già presente nella nell'attività universitaria in relazione ai tirocini è vero che c'è un usualmente un pro rettore che dialoga un pochino con l'economia il Mele della mercato del lavoro circostante per soprattutto in relazione ai tirocini ma il disegno che qui è ipotizzato
L'assessore Bastico ricorda le discussioni che abbiamo avuto a proposito dell'OPEC legis per quanto riguarda questa funzione in capo all'università
Alla fine abbiamo condiviso volevate qualche perplessità
Ma l'Opel questo significa riconoscere che questo NAV è un modo di essere dell'università
Chiede radicalmente diverso dal suo comportamento abituale attraverso il placement attraverso il carico allocamento
Scorre un canale di relazioni o beve scorre un canale di relazioni con le colonie con il mercato del lavoro circostante per quella interazione
Non subalternità ma interazione con e perché dovrebbe consentire il ripensamento delle proprie attività
E allo stesso tempo anche stimolare nell'impresa comportamenti migliori di quelli che giustamente Treu descriveva quei comportamenti per cui attenzione l'impresa anche strutturata Tiziano ne abbiamo partecipato seminario Aspen recentemente ove la rappresentante di una grande azienda ricostruzioni e non di una piccola azienda ricevo io se potessi non prenderei l'ingegnere se non mi fosse richiesto
Da una Sedan alla dalla dal dalla disciplina che riguarda le al cesso le opere pubbliche prenderei un geometra e me lo tirerei su prenderei un ragioniere a meno che non rende noto l'economia e commercio da ottenere in su cioè e c'era in questo atteggiamento dell'impresa certamente una una parziale miopia ma anche la convinzione che perché dice Melato con la convenziona pretesa la presunzione probabilmente di essere più capaci e si di tirarsi su tirarsi su vuol dire non soltanto
Non soltanto farlo
Renderebbe utilizzarlo come soggette immediatamente produttivo ma anche
Formarlo in funzione di responsabilità che usualmente assegnano a un laureato in ingegneria in base al vincolo di legge a questo riguardo cioè non c'è solo io volevo dire non c'è solo miopia che parte non so è indiscutibile nel che in questo comportamento d'impresa allora il placement è il canale di dialogo ed è per questo che non ha senso
E non ha avuto senso invece riconoscere l'autorizzazione ope legis dei consorzi universitari
Perché queste è una funzione dell'università o le università in forma consortile possono sviluppare attività di secondo grado attività che elaborano o che mettono in Rete
Queste inforca Estée attività che a loro che ciascuna delle quali dovrebbe di per sé svolgere ma se e se continuassero a delegare ad un soggetto terzo tutta l'attività di placement se cioè si spogliasse lo di questa funzione e per convenienza opportunistica la butta solo tutto sol ma laurea
Per facciamo solo il cognome non il nome verrebbero meno a ciò che vi stiamo chiedendo al massimo alla rotta alloro Tura del meccanismo autoreferenziale
E per questo è importante invece che si discuta adeguatamente di questa funzione all'interno dell'università e di come in nome di questa funzione le cose si ridisegnano
E insieme a questa funzione è quella straordinariamente rilevante
Della dell'apprendistato di terzo livello cioè di quell'apprendistato e contro cioè quel contratto di lavoro che qui sul che sulla base di di intese di convenzioni fra l'impresa l'università e la Regione consenta di pervenire ad un titolo universitario post universitario ovviamente
Ragionevole partire soprattutto da titoli post universitari oppure può essere idoneo molto un punto più idoneo al biennio piuttosto che non al triennio
Affinché l'ingresso nel mercato affinché il percorso ideale del giovane sia una laurea triennale conseguita con assoluto con assoluta tempestività per entrare subito nel mercato del lavoro
E però magari per entrarvi in forme compatibili con la specializzazione
E in questo modo coniugando esigenza del mercato del lavoro di
Di ricevere i giovani persone giovani flessibili disponibili anche psicologicamente al percorso naturale che è fatto magari di un tirocinio prima ancora che di una esperienza lavorativa remunerata chi tirocini che sono ovviamente insopportabili da un John giovane non più giovane ha trent'anni
E con un'impresa che a sua volta non se lo prende perché conosce la sua poca attitudine a vivere un'esperienza lavorativa che non costituisca rapporto di lavoro remunerazione inclusa
Ha un'età
Che la rende che la rende ovviamente inaccettabile
Queste
Il qui è importante la legge regionale
Perché tocca la legge regionale disciplinare i contratti di apprendistato tocca la legge regionale dicembre dare le contratto di apprendistato professionalizzante il quale già viene concepito da me e da Marco fino a trenta fino al trentesimo anno di età e non a caso perché pensa queste generazioni entrate tardivamente nel mercato del lavoro che è necessario
Riabbracciare con funzioni di di training come diceva Tiziano poco fa
E a uno se sotto e allo stesso tempo con contratti agevolati per l'impresa per una impresa che considera già questi lavoratori
In qualche modo più difficili da inserire nel proprio contesto produttivo per non dire dei giovani disoccupati di lungo periodo verso i quali decidiamo di mirare e il i contratti che sostituiscono identici a pelle cioè i contratti di inserimento
Perché c'è un problema già di inserimento incentivato con le giovani intrappolati ai margini o al di fuori del mercato del lavoro intrappolati
Da quella contraddizioni che non consente fra titolo lavoro titolo conseguito in tarda in tarda età e impresa che rifiuta
Il rapporto di lavoro con un giovane contea con un anzi con un non più giovane che ha queste caratteristiche
Questi tutto ciò può essere favorito dall'infrastrutturazione del mercato del lavoro nei prossimi giorni noi presentiamo la borsa del lavoro in cinque parte finalmente in Italia la borsa del lavoro
Parte con quattro regioni ma tutte le altre entro marzo del prossimo anno vi parteciperanno ma parte come Borsa nazionale perché è stata disegnata in termini tali che è sufficiente la partecipazione almeno di due saranno in realtà quattro le regioni perché il sistema sia nazionale nel senso che vi si appendono tutti gli operatori privati oltre a quelli pubblici delle regioni che direttamente vi partecipano e possono entrarvi anche conferendo informazioni i singoli singoli datore di lavoro o i singoli lavoratori e la
Sorgenti l'agenzia di là per il lavoro conferita le informazioni sull'intero territorio nazionale
Dal punto che vorrai che desiderava a questo proposito dico a all'assessore Emilia Romagna che vi sono non poche riserve da parte nostra sulla legge regionale che avete impostato perché disegna soprattutto la borsa del lavoro
A parte la battuta parte consentimi solo un osservazione sul cinquantatré articoli citate la legge
La legge trenta direste voi io dico legge Biagi solo due volte in due articoli se non ho contato male chiama inedita se da un sì nel senso che prima l'ha citata negativamente avvezzo latente
Siete passati dall'antagonismo all'indifferenza però non è un buon modo di esprimere leale collaborazione fra Regioni e governo ai fini dell'implementazione di questa disciplina è proprio nella regolazione de la borsa del lavoro
Della in e delle infrastrutture del lavoro ci sono francamente delle solite obiezioni da parte nostra esempio imponente le agenzie per il lavoro di passare attraverso il nodo regionale anche se autorizzata a livello nazionale possono entrare nella borsa da qualunque punto del sistema perché questa la polizza la natura flessibile che abbiamo disegnato
Devo dire allora in modo anche convenuto
Della della
Della del dell'intero dell'intero sistema e si articola i nodi regionali
Ma non non pretenda rigidità soprattutto video per dagli operatori
Autorizzati a livello centrale così come attenti a non pretendere comunicazioni obbligatorie dall'impresa è secondo lo schema autarchico regionale che spiazza le belle vostra impresa
Regionali rispetto a quelle di altri territorio che solo inattesa della scheda anagrafica nazionale o comunque
Possono avere regolazioni diverse linea di altre in altre regioni realtà mi sembra doverosamente uniforme la schede anagrafiche che deve essere compilata in funzione della comunicazione obbligatorio da parte delle imprese
Chiudo con la digressione finisco davvero per sottolineare che certamente un aspetto rilevante dei discorsi di tutto ciò che stiamo considerando sarà il futuro dell'unione e soprattutto del suo bilancio
Torniamo a Tony Blair da cui eravamo partiti
Io sono tra quelli che ha fisicamente brindato al fallimento del negoziato per il nuovo bilancio dell'Unione perché i tentativi di riforma i tentativi di riforma erano francamente ridicoli non ci sarà il bilancio corrispondente all'economia della conoscenza
Capace di assegnare risorse
Rivolte alla valorizzazione del capitale umano se non intacca Remo la politica agricola comune che da quarant'anni rappresenta il quarantadue per cento e rotti del bilancio europeo se non intacchiamo questa ex forse ci riuscirà Toni Blair ci riuscirà cioè un uomo che ha una visione
E che ha l'ha dimostrato la capacità di esprimere leadership e così risponderà anche a quelli diffusi scetticismo mi che sono stati prodotti proprio io penso dall'assenza di una visione
Riprodurre invece una forte visione condivisa e sostanziale la con il bilancio europeo
E dare a questa visione quella doverosa centralità della persona consentirà perito di rimettere su basi solide il percorso europeo
Allora noi ringraziamo chiudiamo qui la nostra pragmatico tundra dedicata amministra motore dell'innovazione del cambiamento sperando di aver contribuito a dare qualche indicazione utile sul futuro dell'accordo tra università lavoro grazie