La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia

La Bindi
No di di avviso
I parlamentari
Ci fa
Grazie
Essere esistente e se avesse iniziato ieri fra congiunta delle istanze del il Ministero per i diritti e le Pari opportunità durante la quale essere Remo una ricerca un'indagine dell'Istat su un dramma che si perpetua e purtroppo sembra non doversi fermare se della la violenza sulle donne sui deboli sui bambini processuale
A questa conferenza stampa a cui partecipano il Ministro per i diritti e le Pari opportunità Barbara Pollastrini il presidente dell'Istat Luigi Biggeri
Il
Consigliere Paolo Peluffo del dipartimento
Per l'editoria
Linda Laura Sabbadini direttore centrale dell'Istat e la consigliera Silvia Della Monica capo dipartimento dei dal Ministero per i diritti e le Pari opportunità
Dicevo all'inizio di questa conferenza stampa che il signor durante la quale investiremo i dati che sono stati raccolti in in questi mesi
Vogliamo presentando in anteprima lo sposto
Contro la violenza che il Dipartimento diretto dal consigliere Paolo Peluffo a voluto a conclusione di una campagna che ha visto già dei manifesti e delle pubblicazioni su giornali quotidiani e quant'altro li potete vedere anche qui
Uno spot radiofonico che è stato trasmesso nei mesi scorsi ed ora c'è questo spot televisivo che andrà in onda
Nei prossimi giorni su tutte le reti nazionali
Volevo invitare un attimo prima di vedere lo spot il Consigliere Peluffo a dieci due parole su questa iniziativa
Grazie io il signor ministro e di questa opportunità che è stata interessante per il dipartimento per ridere informazione perché con questa campagna sulla violenza contro le donne
è iniziata una riflessione stato lo spunto per una riflessione su quello che la comunicazione pubblica può dare in termini di intervento e contributo diretto ad affrontare il problema
Che indubbiamente un problema sempre più sentito della presenza dell'aggressività interpersonale
E di come un tema così difficile affrontarlo con lo strumento della comunicazione istituzionale era un tema difficile lo abbiamo affrontato e devo dire Lidia creativa che poi si è affermata
Nella procedura competitiva nella gara che abbiamo fatto è stata quella dell'agenzia McKenna con la direttore artistico Paola Manfron Ikea
Diciamo elaborato una strategia che essa stessa ci ha fatto riflettere infatti ci ha colpito per una chiave non banale che era quella non di rappresentare soltanto il tema della violenza
Ma la difficoltà di esprimerlo di parlarne la tendenza l'occultazione diciamo anche all'auto diciamo nascondimento ora né e poi può essere modesto non dico per sdrammatizzare la cosa ma quando è uscito
Il mani l'annuncio stampa è stato il tappo dello spumante poi a un certo punto c'è arrivata una lettera dei produttori di spumante molto devo dire spiritosa nella quale ci hanno iscritto a un premio
Di cui non conoscevo l'esistenza che qui si chiama spumanti a sproposito però diciamo loro l'hanno fatto con molta Simpatia
Diciamo capendo che la cosa era partecipava alla affrontare un tabù ora la parte televisiva che adesso vediamo
E anche essa su questa su questa linea voglio dire che anche dal punto di vista tecnico siamo estremamente soddisfatti della produzione che ha curato film Master che è una diciamo delle più importanti case di produzione
Italiane e diciamo la realizzazione ci avvicina molto sempre a questo tema in cui il modello culturale e il problema di affrontare psicologicamente l'evento viene prima della rappresentazione stessa dell'evento a questo punto possiamo vederlo
Stavo giocando con i bambini non mi sono distratta un attimo eh
Stanotte mi sono alzato Nm tutti opportuno populista
Uno stato allergico capita spesso
Sono caduti sostenuto
Se sei vittima o testimone di un atto di violenza chiama il quindici ventidue
Io
Stavo giocando con i bambini non mi mi sono distratta un attimo eh stanotte mi sono alzata per andare bene portano proprio vista
Uno sfogo allergico capita spesso
Sono tutto
Cessioni vittima o testimone di un atto di violenza chiama il quindici ventidue
Ringraziamo il consigliere
E darei la parola alla ministra Barbara Pollastrini
Beh di io intanto come ha fatto la portavoce dei mia portavoce Marcella
Cermelli voglio ringraziare le giornaliste i giornalisti gli operatori che sono qui oltre che le amiche e gli amici di questa causa presidenti del Parlamento delle associazioni dei movimenti
Della Mangiagalli importante ginecologa e con noi
Io devo dire voglio ringraziarvi perché come ha cercato e a come ha detto Marcella Cermelli è un grande aiuto che potete dare Annoni che potete dare a questa causa pro più voi operatori giornalisti giornaliste del mondo dell'informazione della comunicazione quei dati è è una causa che è una grande campagna di civiltà ripeto che il una uno delle degli strumenti per rimuovere quella che un dramma che si consuma quotidianamente soprattutto nelle famiglie
è quello di saper tenere accesi i riflettori sulla più drammatica e colpevole delle rimozioni
Con cui le società nel mondo non solo in Italia stanno facendo i conti io la chiamo una vera e propria guerra sparpagliata che ha come oggetto il corpo
L'autonomia la libertà la dignità delle donne
E permettetemi prima di venire al merito della conferenza stampa per cui vi abbiamo chiamato oggi di dire qui qualcosa oggi nostri quotidiani hanno due fotografie drammatiche aprono con due fotografiche drammatiche
Quella di Gillet umana Ousmane amministra in Pakistan
Che da anni si batteva per la difesa dei diritti delle donne islamiche nel suo Paese uccisa da un integralista Pecchi non portata il velo e per il suo impegno
Un'immagine drammatica che e voglio esprimere qui l'orgoglio il cordoglio il dolore l'ha sollevato sorellanza ma dire qualcosa di più
E dire cioè che noi come delegazione italiana saremo all'ONU dal ventisei al nove di marzo per partecipare a un importante sessione dell'ONU
Che ha come tema fra l'altro proprio quella di una lettura mondiale
Sui diritti umani delle donne e delle bambine
E avrà delle sessioni importanti proprio sul dramma della violenza che subiscono le donne e le bambine nel mondo questa sessione dell'ONU si concluderà con tre giornate due giornate
Il quattro cinque il cinque il sei con una sessione straordinaria all'ONU
In cui prenderanno parola le ministre i ministri che si assumono la responsabilità di condurre innanzi un piano d'azione appunto internazionale mondiale sotto l'egida dell'ONU
Contro la violenza e per i diritti umani l'ho voluto dire qui presenteremo il programma della nostra delegazione non è oggi l'oggetto della conferenza stampa ma l'ho voluto anticipare per dire che non basta esprimere ciò che potrò su esprimere io
A nome del governo italiano in termini di solidarietà e vicinanza alle donne
Che in Pakistan stanno combattendo per la loro libertà e agile umano usi ma amministra così barbaramente ammazzata perché ci vuole lago la politica una responsabilità in più fatto riferimento all'ONU perché anche quella sarà l'occasione per cui il governo italiano
Avanzerà proposte che hanno un punto un centro che quello che sui diritti umani delle donne
Non si ha più permesso alcuno relativismo etico come ahimè è avvenuto nel corso di molti di troppi anni
Ma dicevo pervenire al a casa nostra
C'è un'altra fotografia oggi
Di un'altra donna ammazzata per ragioni diverse ma anche se ammazzata
Una ragazza per me Antonella Russo di ventitré anni ammazzata perché ha denunciato il convivente della propria madre che maltrattava la mamma per questo è stata minacciata e poi ammazzata ventitré anni
Allora voi sentirete
Gli esiti della ricerca
Di oggi
Che ripropongono un tema allora mi permettete di dire poche cose per farti perdere davvero poco tempo
E cioè gli esiti della ricerca di oggi confermano darti in nostro possesso Pedro vanno e una ricerca come che va in profondità i voglio io qui ringraziare il dottor Luigi Biggeri
Direttore centrale dell'Istat Linda Laura Sabbatini la la la dottoressa Linda Laura Sabattini che hanno condotto questa ricerca e in particolare insieme a loro la dottoressa Silvia Della Monica pecca porcata
Dipartimento del ministero dei diritti delle pari opportunità
Perché vedete questo è il primo atto quando noi ci siamo assunti l'impegno con i centri antiviolenza
Con i movimenti delle donne con gli operatori medici le forze dell'ordine
Quando ci siamo assunti l'impegno di costruire un vero e proprio il piano d'azione contro le molestie contro la violenza per il rispetto della donna e delle bambine
Noi vi hanno detto appunto il primo compito della politica e chiedeva aiuto per tenere accesi i riflettori però l'altro compito della politica è promuovere da parte dei governi un costante monitoraggio cuoco sulle violenze sulle molestie continuative sulle vessazioni sulle malversazioni psicologiche fisiche nei confronti delle donne
E il
La dottoressa a Della Monica si è subito rivolta all'Istat per chiedere che insieme si potesse costruire un una prima ricerca capaci di monitorare vedrete dati interessantissimi che nessuna inchiesta c'aveva dati
Ci aveva dato finora quindi è una ricerca che vi presentiamo del tutto inedita per la profondità e per il metodo con cui è stata costruita la ricerca e noi chiederemo al presidente dell'Istat
Ma Luigi P. giro bicchieri a Linda Laura Sabbatini e l'Istat di farne uno strumento di monitoraggio costante aggiornato così come ramo c'eravamo impegnati a fare
Quando abbiamo presentato le linee del piano d'azione quindi oggi guiderà presentata la ricerca il secondo punto del piano d'azione era la promozione di campagne ecco perché io sono grate voglio esprimere la mia gratitudine al dottor Paolo Peluffo che c'era i accompagnati in questa sperimentazione anzi noi abbiamo accompagnato lui perché idee creatività e impegno è stato soprattutto suo del suo dipartimento
Lo ringrazio credo che avremo bisogno di un grande aiuto continua a Tivoli
Una particolare insomma dottor Vito io voglio dire al dottor vi chiede al dottor Peluffo guardate sono pochi ancora AN gli uomini lungimiranti che fanno una questione anche loro di coscienza
Quella di costruire la cultura della non violenza se voi come avete mostrato di essere volete insieme ad altri essere parte di quel avanguardia di uomini lungimiranti e rispettosi noi vi ringraziamo ma soprattutto
Pinyin Grazia chiedo credo la parte migliore della società italiana
E allora io voglio dire ancora poche cose il il diranno dirà la dottoressa Sabattini dirà la dottoressa Della Monica di al dottor Guidi Biggeri qua io mille esito
Nel dettaglio di questa ricerca ma guardate conferma quello che sapevamo e cioè che la rimozione è enorme perché le donne hanno paura andare a denunciare perché quando denunciano se non trovano una rete di solidarietà centri case e forze dell'ordine medici pronti soccorso
Aiuti economici tornano a casa
E come si dice nel Busco no ancora di più e molte volte
Avvengono i fatti più gravi fino all'assassinio e alla violenza brutale proprio dopo che le donne hanno avuto il coraggio della denuncia noi siamo quindi in presenza di qualcosa
Davvero di drammatico e ancora i dati ci confermano quello che noi diamo detto che poco meno di sette milioni di donne dai sedici ai settant'anni in Italia hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita
E ci confermano quel dato drammatico che in Italia come in Europa le donne dei fra i sedici e i cinquant'anni muovono muoiono di più per cause di violenza sessuale o di violenza
Che per ragioni di malattia e di incidenti stradali la cosa è enorme e vi chiediamo aiuto comunicazione perché sappiamo che è un un lavoro lungo di lunga lena
E l'ultima cosa che voglio aggiungere perché parleranno meglio di me le donne e gli uomini che stanno appunto aiutando in questa grande impresa
E che io chiedo al Parlamento italiano mi rivolgo alla stampa per far sentire forte la mia voce al Parlamento italiano non c'è qui un'amica di questa causa Franca Bimbi l'onorevole Franca Bimbi
Chiedo al Parlamento italiano
Che
Il le la proposta di legge
Che il governo ha presentato venga discussa in tempi rapidi dico subito noi siamo aperti al dialogo per migliorare quella legge
Nessuno pensa di bastare a se stesso per migliorarla ma quella lì di quella legge c'è bisogno Peqin quella legge ci sono quindi due quei due
Quegli strumenti che ancora ci mancano intanto nel primo capitolo nel fatto nella prima parte della legge c'è un richiamo costante
Alla sensibilizzazione alla cultura all'informazione secondo c'è un richiamo ai media alle radio alle televisioni al sistema della pubblicità
Perché sia rispettato sempre
Sia rispettata la donna e in generale siano rispettate le persone per quella lì perché quella legge non è solo contro la violenza e le molestie alle donne ma contro le molestie e la violenza alle persone in nome di orientamenti sessuali quindi contro la violenza e le molestie anche lei storiche transessuali quella legge
Prevede appunto un reti di accompagnamento per le donne se noi non abbiamo in tempi rapidi quella legge malgrado la buona volontà c'è più difficile intervenire
E ultima cosa ancora siccome cerchiamo cerchiamo senza nessuna presunzione di tenere fede ai nostri impegni abbiamo iniziato a elaborare
Le linee per costituire presso il Ministero dei diritti e delle pari opportunità come avevamo detto l'osservatorio contro la violenza e le molestie alle donne per orientamento di genere
Prima prossimi mesi saranno destinati a un ascolto diciamo ravvicinato corrotta operatori studiosi giuristi
Donne e uomini delle associazioni dei movimenti e in particolare dei centri antiviolenza entro il trentuno giugno ci sentiamo di potere dire che se ci aiuterete tutte siamo in grado di costruire quell'osservatorio che non esiste scandalosamente io dico ancora in Italia e che vuole essere un punto di riferimento
Per procedere in questa grande campagna di civiltà e di aiuto alle donne e alle bambine
Dovevamo anche questo rendiconto entro il trentuno giugno il tema entrarci pugno pubblica scusate trenta giorni a novembre con la prigione
Entro il trenta giugno mi emoziono ma non per i giornalisti mi emoziono per il tema entro il trenta giugno entro il trenta giugno terremo fermo il nostro impegno io non so cosa preveda la nostra cosa ma équipe
Il presidente allora diamo la parola al presidente vi
Grazie ministero
Mi permetta di ringraziare il Consigliere Peluffo per l'organizzazione di questa presentazione dei risultati ai giornalisti e la sicuro
Ministra un ministro come voglia essere diciamo visita minestra
L'assicuro che almeno da parte mia ma credo anche da Peluffo da parte dei rioni più presenti e la cultura della non violenza è ben chiara precisa la vostra mente probabilmente le nostre mamme per fortuna nostra ce l'hanno insegnata fin da bambino
Io credo che
Sì è importante questo incontro perché si dà la giusta rilevanza questo tipo di nuova formazione statistica che si fornisce al nostro Paese
Su un fenomeno così drammatico come questo appunto della violenza sulle donne che ferisce molto direi troppo sui diritti umani e sui diritti della donna e soprattutto sulla libertà della donna
E la non violenza purtroppo sulle donne la violenza sulle donne
Poco conosciuta finora e quindi basandoci sulle statistiche soprattutto giudiziarie e della criminalità e dei delitti e sono molto poche le informazioni anzi sembrano permettetemi questa battuta i maschilisti che tutto sommato e le donne non subiscano molta violenza perché le cifre sono molto piccole quelle delle violenze denunciate
Mentre invece con questa ricerca abbiamo cercato di andare a scovare il sommerso come ha detto prima la ministra che è molto più rilevante soltanto il cinque per cento sembra almeno delle donne denunciano effettivamente le violenze subite quindi tutto l'altro insomma ovvio che è difficile è ovvio che anche a livello internazionale ci si pone il problema di come facciamo a rilevare cose che le persone e pagava le donne non vogliono denunciare perché si sentano è in qualche modo si capisce invase nella privacy in base un elemento che tutti noi tutta l'umanità sentiamo però d'altra parte anche loro a volte hanno l'opportunità e con questa indagine l'hanno avuto l'opportunità non dico di sfogarsi ma certamente di raccontare a persone che si sono dimostrate ammise
Michele in particolare i rilevatori in particolare le rileva riceve che erano tutte donne è l'intervistatrice hanno sentito il bisogno è di dire effettivamente le cose come stanno
E mi fa piacere di affermare qui in questo caso come presidente dell'Istat che siamo tra i pochi Paesi all'avanguardia per stanno rilevando il fenomeno su un ampio così il numero di donne nelle zone come diceva l'amministratore si dice settanta né su un campione di venticinque mila donne quindi non più quattro donne osso dieci donne
L'intervista di quartiere ma su ben venticinque mila euro
Allora ecco che siamo all'avanguardia dicevo i pionieri sono stati Statistics Canada l'ufficio statistico dell'Australia perché loro in questo campo
Le statistiche di genere sono sempre stati pionieri ma debbo ringraziare e la dottoressa Linda Laura Sabbadini è tuttora la ricercatrice dell'Istituto perché effettivamente anche noi veniamo subito dietro
Non siamo lontani anzi stiamo recuperando a grandi passi cose che prima venivano fatte in maniera molto parziale imperfetto
Veramente devo ringraziare il ministero per le Pari opportunità che ha siglato con noi e quindi la dottoressa e alla dottoressa Della Monica che ha ha dato l'avvio affermare con noi
E questa finanziamento del fondo sociale europeo proprio per effettuare questa indagine
Quindi veniamo da lontano
La collaborazione è stata notevole addirittura era iniziata la collaborazione con il ministero per le Pari opportunità per lo meno con il governo già nel novantatré e in particolare e con la Conferenza mondiale delle donne che si svolse a Pechino nel novantacinque già allora ci si preoccupava non tanto della violenza in quel caso ma comunque dei comportamenti delle tempi di vita di uomini e donne
Quindi dicevo è molto difficile misurare questo fenomeno così drammatico
Proprio perché gli argomenti presentano estrema sensibilità allora la progettazione dell'indagine ha richiesto dei tempi abbastanza lunghi ma necessari
Per poter ottenere dati che siano validi è un istituto nazionale statistica non può fornire dati che sono prima di qualcuno deve fornire dei dati che sono convalidati in anche in termini metodologici a livello internazionale
E così noi abbiamo fatto abbiamo trovato anche l'appoggio delle operatrici dei centri antiviolenza di professionisti esperti della materia e diciamo spetti tra virgolette magistrati avvocati e forze dell'ordine ma soprattutto abbiamo trovato tantissima collaborazione
Nelle stesse donne vittime di violenze questo dà atto a queste donne della capacità di rispondere ad una indagine così difficile
Abbiamo favorito cercato di favorire queste donne nel senso che potevano scegliere il momento dell'intervista
Non erano costrette come spesso si fa nelle interviste usuali a rispondere in quel momento in cui si presenta l'intervistatore occulto o quando l'intervistatore chiama al cellulare o al telefono di casa questo lo facciamo l'indagine più semplice ovvio e stabiliamo un termine usato ma in questo tema dovevamo lasciare libertà alle donne
Per farle parlare quando volevano addirittura loro sceglievano la data
Allora ma anche per metterle in contatto se c'erano problemi con i centri antiviolenza in modo che avessero l'assistenza in modo che non fossero che non si sentissero sole che qualcuno voleva entrare nella loro vita
Però io credo che sia stata un'esperienza notevole
Già la ministra ha detto che la ripetere era una delle richieste che io volevo fare ma non per l'Istat non per avere il fiore all'occhiello dell'Istat ma perché credo che la società italiana civile
Che a cura i diritti dell'umanità credo che ce lo debba porre questo problema solleva pure come dice l'amica di monitorarlo continuamente per vedere come cambierà le abitudini per vedere se le donne più giovani hanno forse migliore dai dati non sembra situazione rispetto alle donne più anziane ecco ha già detto la ministra che i risultati sono molto interessanti ma direi eclatanti blocca interessanti e che quando accennata circa sei milioni e quasi ottocento mila donne che hanno subito violenza fisica
E o violenza sessuale cioè si dice settant'anni voi capite che è una cifra non banale che si avvicina al trenta trentuno trentadue per cento delle donne che hanno subito violenze
è ovvio nell'arco della vita quelle che hanno settant'anni può darsi abbiano subire precedentemente però certamente quelle giovani l'hanno subita è ora e si può vedere che nell'ultimo anno la maggior parte di coloro che hanno subito violenze furono appunto donne
Pur tutto sommato abbastanza giovani e negli ultimi dodici mesi nell'ultimo anno come poiché l'ha detto meglio più di un milione un milione centocinquanta mila donne hanno dichiarato di aver subito violenze
Non vorrei che quello che i giornalisti che sono qui ci aiuteranno molto in questo che si sottovalutasse il problema quando si dice che la violenza fisica
Vada le forme più gravi anche a quelle più lievi tipo minacce no
Però è chiaro che anche una minaccia anche qualsiasi cosa come diceva prima vista danno poi il seguito se non viene fermata dando il seguito ad una catena è all'Arena che arriva la violenza molto più forte e così vale anche nel campo
Delle violenze sessuali perché magari si parte da una molestia banale filiera qualcosa che un anche un uomo può pensare che sia semplice che invece semplice non lo è perché la subisce per chi la subisce è una cosa molto grave che deve danneggia sia il modo di vivere da negli a volte anche la psiche ma certamente modo di vivere di comportarsi e allora ecco che addirittura titolo troverà da questa andati nel quale verrà detto dopo che addirittura un terzo delle donne sono hanno dubito più volte la violenza anzi ripetutamente la violenza se non vado errato e sia violenza visita che violenza sessuale
Quindi anche le due cose non sono separate anzi sono intersecate tra di loro e come del resto lo sapevamo e come diceva la ministra molte di queste violenze avvengono anche fra le Mure domestiche sul
Allora questo non c'è dubbio che mette in atto non solo l'informazione per il governo e per la ministero di fare delle azioni di prevenzione ma certamente consentirà con l'approfondimento dei dati individuare le tipologie di famiglia non tanto famiglie copia ma che marito moglie e così via copia di fatto eccetera ma la tipologia dal punto di vista della loro situazione economica dal punto di vista della loro situazione sociale appunto Isa della loro situazione culturale
Dal punto di vista del ciclo di vita nel quale si trovano allora questo farà capire dove gli interventi devono essere in difesa quindi io credo che davvero oggi permettiamo dei dati che sono molto importanti per la civiltà del nostro Paese
E credo che reiterata nel tempo come diceva la ministra ci consentirà di valutare anche la bontà contenta merita la bontà delle politiche attuate o dire io riorientare le politiche attuate perché altrimenti spesso si attuano politiche non si sa cosa succede se possiamo invece monitorare nel tempo il governo qualsiasi governo avrà l'opportunità dei perché
Permettetemi
Di fare concludere questa mia breve presentazione con dei ringraziamenti
Intanto un ringraziamento particolare non so quante donne vedranno le cose che vengono presentate
Alla televisione oppure gli articoli che voi scrivere i telegiornali ma quante donne di quelle che hanno risposto che hanno subito violenze le vorrei ringraziare loro
Vorrei ringraziare perché come cittadino mi sento che hanno fatto uno sforzo notevole e che quindi hanno certamente dato la possibilità alla ministra e a tutti noi di capire meglio questo fanno in secondo luogo vorrei ringraziare i centri antiviolenza che ci hanno aiutato moltissimo l'intervistatrice il personale dell'Istat che addirittura ha lavorato anche di sera o di notte a volte perché appassionato in questo tipo di rilevazione ovviamente al ministero
Al ministro perdere palla ministra alle Pari opportunità che finanziando la rilevazione ha contribuito a fare un salto di qualità le nostre stesse un ultimo ringraziamento a tutti i giornalisti che spero riporteranno nel modo migliore anzi sono sicuro che riporteranno nel modo migliore a tutta la collettività questa è informazione così importante
Ed è subito dopo vedremo questi dati riferendoci ma
Io cercherò di prendervi pochissimo tempo per lasciare all'indagato sette
No mi attendevo voce
Cercherò di prendervi poco tempo per dare a Linda Laura Sabbadini il tempo e la possibilità di esporre meglio questi dati che peraltro confermano o ma come diceva giustamente la nostra ministra
Un dati che noi avevamo già ricevuto in passato e che confermano mi mi sia consentito dirlo i dati giudiziari che io come magistrato dello seguito questa indagine in passato posso avere aiutato ad analizzare nel momento in cui abbiamo dato una lettura dei dati Istat
Devo dire che per quanto innanzi mio ministro a cui Svevo devo devo devo dire grande amore riconoscenza per tutte le cose belle che dice questa è una ricerca che nasce nel tempo
E perché e c'è stata una lungimiranza del dipartimento convincere della professoressa Delia La Rocca che ha avviato con l'Istat questo lungo cammino che si è sviluppato attraverso il Progetto Urban e che ha dato vita alla numero quindici ventidue e tutto il progetto quindici ventidue con le reti antiviolenza per cui già dieci tra Comuni e Province sono stretti con noi da una convenzione in maniera tale che i centri debbano essere messi tutti in Rete
Detto questo che mi sembra doveroso ringrazio anche il personale del dipartimento che ha seguito con grande abnegazione
Queste attività e i consulenti che ci hanno seguito nel cammino io credo di aver portato soltanto in aggiunta ripeto questa mia interpretazione del dato che nasce da essere stato magistrato in particolare magistrato del pubblico ministero
Quindi qualcuno che ha conosciuto di persona e da vicino alle coste
Mi conforta la ricerca anche se mi all'Arma perché nel Progetto di legge nel disegno di legge che abbiamo presentato noi credo che abbiamo colto allora alcuni punti essenziali sia sotto il profilo della necessità di un cambio di cultura che è il rappresentato dalle prime norme del disegno di legge sia sotto il profilo degli a spetti sia statistici perché l'indagine statistica è prevista dal disegno di legge come un'attività costante come un'attività normativamente disciplinata e non soltanto una scelta del Dipartimento pur lungimirante ma una scelta da parte del Governo dello Stato
In secondo luogo perché si accompagna a queste campagne di sensibilizzazione di cui dobbiamo essere molto eleganti al dottor Peluffo per l'intelligenza con cui sono state condotte
Ma che prevedono anche che la stampa si faccia parte attiva protagonista perché nell'eventualità che le campagne siano di carattere vessatorio il ministro può intervenire
Io vorrei evitare vorrei dimenticare di essere stato un magistrato del pubblico ministero e vorrei avere un forte dialogo la stampa lo già richiesto
Vorrei che ci fosse un codice di comportamento è un codice di comportamento che potesse essere mantenuto su un patto su Button culturale e su un patto di intenti e valori comuni sono convinta che riusciremo a fare questo perché vorrei evitare che dovessimo intervenire però dico
Se sarà necessario interverremo anche lo faremo perché è assolutamente necessario
Terzo punto purtroppo la violenza in famiglia mi è testimoniata dal fatto che i partner sono responsabile della maggioranza degli stupri sono responsabilità la maggioranza delle violenze e un partner che e marito fidanzato ex marito o ex fidanzato e irresponsabile
Secondo l'indagine statistica più di qualsiasi altro questo lo dirà Linda Laura Sabbatini e per questo noi abbiamo previsto nell'ambito del disegno di legge una specifica aggravante
Che è già recepita nella legge spagnola nell'Adige francese che quella dell'aggravante proprio del fatto commesso da chi e legando dava o è stato negato dalla redazione affettiva ritenendosi che in questo ci sia una forma di approfittamento
Lo stesso dobbiamo dire per quanto riguarda lo stalking perché gli atti persecutori sono posti in essere sempre da soggetti che sono stati legati da vincoli affettivi o che lo sono ma soprattutto ex fidanzati persone respinte
Complimenti legati il dato è testimoniato dall'Istat noi abbiamo cercato di presentare un reato che è appunto quello dello stolti negli atti persecutori che finalmente sanzioni un fenomeno molto grave che prima era soltanto previsto come norma contravvenzionale allora sotto tutto il questi profili sia per la spinta Bhutto non posso che associarmi alla richiesta del ministro vedo qui anch'io Franca Bimbi della cui voi amicizia posso dire mi onoro aiutante
Benissimo perché ci dia una mano perché questa legge con gli aiuti come dice il ministro il il dibattito possa essere migliorata se necessario ma posso costa essere portata veramente a compimento in brevissimo tempo in maniera che sia riserva operativa
Chiaramente faremo di tutto perché il piano nazionale antiviolenza che l'Osservatorio sulla violenza possono essere realizzati nei tempi tecnici che dice il ministro trenta giugno
Due mila e sette però forse insomma ce la metteremo anche se a farlo prima
Questo è tutto
Sì numeri diffusi
Ci spostiamo perché così lasciamo vedere
Si sente se adesso fin troppo partiamo subito dal tipo di violenze che abbiamo rilevato e ci concentriamo su questo tipo di violenze partiamo dalla violenza fisica si tratta
Di minacce di essere colpite fisicamente
Di essere spinte afferrate strattonate essere colpite con un oggetto schiaffeggiata e prese a calci e a pugni o a morsi
Ve lo dico per capire il livello anche di dettaglio che abbiamo utilizzato perché tutte queste corrispondono a domande specifiche che sono state fatte alle donne
Tentativo di strangolamento di soffocamento ustione minaccia con armi e violenza fisica in altro modo questa batteria è stata sottoposta alle donne prima chiedendo loro del non parte né accessi hanno subito questo tipo di violenze da parte di persone che non erano loro partner poi del parte nell'attuale e poi anche dell'ex partner
Ancora la violenza sessuale violenza sessuale invece e vengono considerate le situazioni in cui la donna è costretta a fare o a subire contro la propria volontà atti sessuali di diverso tipo e si tratta di stupri di tentate stupri anche di molestie fisiche e sessuali
Di rapporti sessuali con terzi
Di rapporti sessuali non desiderati vissuti dalla donna come violenza di attività sessuali degradanti umilianti per la donna e di violenze sessuali in altro modo non sono quindi interni a questa definizione
Tutte le forme possibili di molestie sessuali tipo che ne so le molestie verbali pedinamenti che avevamo rilevato in altre indagine della delle molestie ci siamo concentrati sulle molestie
Fisiche
Infine uno sguardo alla violenza psicologica sulla violenza psicologica è stata rilevata attraverso una batteria di venti domande raggruppabili sinteticamente secondo cinque forme prevalenti e cioè l'isolamento il controllo la violenza economica la sbalordito azione della donna e le intimidazioni
Su ognuno di questi raggruppamenti ovviamente c'è il dettaglio delle domande che nella nota metodologica che poi sarà messa anche sugli sul sito si potranno vedere detta
Ma veniamo ai numeri della violenza
Partiamo dalla violenza nel corso della vita
Ci riferiamo alle donne da sedici a settanta anni che hanno subito violenza sono state come si diceva quasi sette milioni
Che hanno subito violenza fisica o sessuale nell'accezione che abbiamo detto quindi attenzione quando diciamo violenza sessuale non sono tutti stupri è bene che quando si diffondano non è che si dica che sono tutti stupri o tentati stupri sono tre milioni e nove sessantuno lei violenze fisiche il diciotto virgola otto per cento sono cinque milioni le violenze sessuali
Però gli stupri o tentati stupri arriviamo a un milione di cui quattrocento ottantadue mila sono stupri e settecento tre mila tentati stupri
La violenza da parte e ex partner ha riguardato quasi tre milioni di donne il quattordici virgola tre per cento
Ma la cosa che va sottolineata anche il dato è molto più alto per l'ex partner che non per il partner attuale
Il confronto è tra sette e diciassette per cento e vedremo dopo che nell'ambito dell'ex partner è soprattutto l'ex marito più che l'ex fidanzato che incide di più anche se il anche per l'ex fidanzato i tassi sono superiori alla media
Andiamo avanti e vediamo invece i numeri della violenza sugli ultimi dodici mesi se consideriamo gli ultimi dodici mesi
Vediamo che il cinque virgola quattro per cento delle donne ha subito una violenza fisica o sessuale un milione centocinquanta mila donne quindi nell'ultimo anno tenesse conto e questa rilevazione è finita alla fine di
Ottobre quindi in sostanza questi ultimi dodici mesi si riferiscono all'intero due mila sei e fine del due mila e cinque
Siamo a un milione centocinquanta mila di cui cinquecentosessantotto mila violenza fisica settecentotrentatré mila violenza sessuale
Da partner o ex partner due virgola quattro per cento e vedete che gli stupri o tentati stupri sono molto più elevati di quelli
Che circolano normalmente siamo a settantaquattro mila perché qui ovviamente cogliamo tutta la componente del sommerso che normalmente dalle denunce ovviamente non si riesce accogliere
Diamo avanti
Vittime in silenzio le violenze non si denunciano
E il livello di non denuncia elevatissimo siamo al novantatré virgola sei per cento
E il livello è elevatissimo anche per gli stupri o tentati stupri novantatré virgola tre per cento molte donne non parlano con nessuno della polivalenza
Trenta virgola cinque per la prima volta ne hanno parlato nell'ambito di questa rilevazione
E questo è un dato importante la violenza e nella maggior parte dei casi violenza ripetuta
Quindi è una violenza che non
Che non finisce nel che in un singolo episodio
E soprattutto è una violenza ripetuta se a violenza da parte del partner basta pensare che nel caso della violenza sessuale cioè se una donna subisce violenza sessuale da parte del partner
Nel novantuno per cento dei casi questa violenza così per tutta quindi questo aspetto va sottolineato andiamo avanti vediamo meglio quali sono queste violenze fisiche e che diffusione hanno
E quello che emerge io qui vi ho riportato proprio il dettaglio delle singole voci che vi ho detto prima è chiaro che le più diffuse sono il cinquantasei per cento due milioni e duecento mila donne hanno subito spinte son state afferrate strattonate assorto il braccio tirato i capelli pure
Due milioni minacciate di essere colpite fisicamente qua quando si dice minacciate non si intende una piccola minaccia minaccia esplicitato fino al punto da spaventarlo è fortemente un milione e quattrocento schiaffeggiata prese a calci pugni e così via però abbiamo anche trecento mila
In cui l'autore ha usato o ha minacciato con una pistola o con coltello duecento mila in cui l'autore ha tentato di strangolarla soffocarla duecento mila e più con altre altre forme
Tra le violenze sessuali invece come vedete la gran parte sono assorbite settantanove virgola cinque per cento sono assorbite dalle molestie fisiche e sessuali
Però per il diciannove per cento emerge vengono i rapporti sessuali non desiderati cioè vissuti come violenza alle donne proprio perché non desiderati un quattordici per cento come dicevo prima settecento mila tentati stupri quattrocentottantadue mila stupri fa comunque se volete i i c'è già il report ci sono anche le fotocopie dei lucidi per chi le volesse
è interessante vedere quali a violenze sono perpetrate però da quali autori
E quello che emerge che i partner sono responsabili della maggioranza degli stupri cioè la forma più grave di violenza sessuale che c'è
è per Petrarca nella maggioranza dei casi dagli stupri se voi vedete il dato sotto
Sessantanove virgola sette per cento da parte del attuale o ex partner quando diciamo parte intendiamo ambedue o ex
Ho attuale tra tutte e due insieme si raggruppano il sessantanove virgola sette per cento gli stupri il diciassette da conoscenti e solo il sei per cento degli stupri è opera di un estraneo
E questo è uno dei dati più importanti perché normalmente invece cioè quello che si vede anche nella televisione dai media sono dei fatti di violenza sessuale che ovviamente sono gravissimi ugualmente
Ma che non solo la norma che non solo i più diffusi cioè quelli da estranei
Magari l'extracomunitario che violenta la donna per la strada in una strada isolata cioè è un MiG russi ma mai infima minoranza dei casi di violenza sessuale da quello che emerge da questa indagine i tentati stupri anche non al livello che sono maggioranze parte però nel trentasette per cento dei casi dei tentati stupri solo da partner il ventisette da conoscente solo il sedici per cento da estranei perché si introducono gli amici nel nove virgola cinque i colleghi quindi sul posto di lavoro
I parenti quindi
Normalmente stupri e tentati stupri si confermava con molta più forza il fatto che avvengono da parte di autori conosciuti le molestie fisiche e come vedete è totalmente opposto nel sessantotto per cento sono opera
Degli Estranei rapporti sessuali invece indesiderati per paura delle conseguenze da parte della donna sono nel novantatré per cento da parte del
Partner ancora nelle violenze fisiche anche qui parte emergono in modo deciso cioè
La maggioranza di tutte le violenze fisiche che vi ho prima segnalato nella maggioranza dei casi è sempre il partner
L'autore principale quindi la novità grossa di questa rilevazione rispetto anche le precedenti che l'Istat ha fatto dove tra l'altro si rilevavano soltanto le violenze sessuali
è che per la prima volta riusciamo a cogliere molto più approfonditamente la violenza dentro la famiglia da parte del partner
In passato avendo rilevato di violenze sessuali nell'ambito di un'indagine più ampia su tutti i reati
Che subivano le persone quindi scippi borseggi cioè Ranza sessuale veniva rilevata insieme era più difficile fare emergere proprio quella che è più difficile rilevare quella da della famiglia
Per fare emergere questa c'è bisogno di fare un indagine dedicata solo a questo tema solo a questi aspetti così come abbiamo fatto questa questa volta ma quali sono le donne più colpite
Intanto emergono le separate le divorziate che sono in assoluto quelle più a rischio nel corso della vita il sessantatré virgola nove per cento delle separate e divorziate ha subito violenza nel corso della vita
Quello che va detto che oltre al loro
Il dato è superiore alla media per le nubili per le laureate per le diplomate per le dirigenti imprenditrici libere professioniste per le impiegate per il Centro donne del centro nord e nei centri metropolitani
Negli ultimi dodici mesi escono le giovani quello che però va detto che qui questi dati vanno presi con cautela perché potrebbe essere che queste stesse donne con titoli di studio più alto di stato sociale più elevato
Siano anche quelle più disponibili a
Dichiarare la violenza quindi non possiamo dire con certezza che queste hanno una maggiore probabilità G. subire con la violenza bisogna prenderli con cautela perché potrebbe essere semplicemente o che la riconoscono di più oppure che
L'anno
Appunto hanno una maggiore disponibilità attivarla vediamo meglio i numeri della violenza il partner si possono disaggregare per capire bene quale parte l'avesse vedete
A fronte di un sette virgola cinque per cento del marito attuale l'ex marito chi ha avuto un ex marito del ventidue virgola quattro per cento subito violenza da questo ex marito
E chi ha avuto un ex fidanzato quindi poi rotto nel tredici virgola sette per cento a subito violenza quindi la violenza da parte delle è soprattutto una violenza di ex non nel senso che avviene dopo che l'Unione si è rotta
Ma nel senso che l'esistenza poi quella violenza iniziata all'interno dell'Unione ha portato poi probabilmente alla rottura dell'unione stessa quindi l'ex è l'elemento fondamentale è inutile che vi dico il dettaglio ma qua vedete che per ogni violenza sessuale la maggioranza
Delle violenze sessuale da parte sono tutte da ex cioè numero per numero per chi interessato analiticamente analogamente succede per le violenze fisiche se voi vedete
Da ex marito il venti per cento da marito attuale il sei
Da ex fidanzato il dieci per cento da fidanzata attuale quattro cinque anche qui gli ex sono sempre assolutamente dominanti rispetto ai partner attuale
Le violenze da parte del sono in maggioranza gravi nel sessantaquattro per cento le donne dichiarano che sono molto abbastanza gravi
E il ventisette ha riportato ferite una su cinque ha addirittura avuto la sensazione che la vita fosse in pericolo nel momento della violenza
Per gli ex partner di nuovo tutti gli indici di gravità sono più alti ma qui emerge un dato su cui bisogna riflettere e cioè il diciotto per cento delle donne pensa che la violenza che ha subito dal partner non sia un reato
E
Solo il ventisei per cento degli stupri da parte del partner sono considerati reato dalle vittime cioè anche se una donna ha subito uno stupro
Soprattutto se questo stupro viene da partner questo stupro non viene considerato nella maggioranza dei casi come un reato da parte delle donne quindi questo è un elemento
Molto forte che tra l'altro esce dalle anche da altre ricerche internazionali su cui da un po'triste le politiche sicuramente si dovrà si dovrà riflettere ma chi si rivolgono le vittime di violenza da parte l'acquisiamo quindi analizzando le vittime di violenza in famiglia
In primo luogo va detto che in molti casi non si rivolgono a nessuno un terzo dei casi sia da parte le ad attuarle arriviamo al quarantacinque per cento con la psicologia nessuno
Emergono poi come vedete gli amici e i familiari come soggetti fondamentali poi parenti poi magistrati avvocati polizia carabinieri e ma solo nel quattro virgola nove per cento dei casi colleghi di lavoro
Medici infermieri operatori del Pronto soccorso nel tre sette per cento assistenti sociali nel tre nove emergono i centri antiviolenza e le associazioni per donne intorno al due otto per cento e questo è un dato importante perché associazioni e centri antiviolenza emergono in qualche modo come uno dei canali insieme ai servizi sociali ai servizi sanitari al pari con questi come uno dei canali fondamentali a attraverso cui emerge diciamo così quella poca violenza che emerge le conseguenze della violenza da parte narra un milione cinquecentoventi mila donne hanno subito violenze ripetute in seguito ai fatti di queste violenze ripetute
Hanno sofferto tutte di questi cioè hanno sofferto con queste percentuali
Di questi vari disturbi che vanno dalla depressione alla perdita di fiducia autostima la sensazione di impotenza disturbi del sonno che sono i più diffusi fino a un dodici per cento addirittura di idee di suicidio e di auto le sionismo
Ma quali sono le donne che rischiano di più da violenze da parte del come emerge anche da altre ricerche internazionali
Quello che emerge è soprattutto il comportamento dei partner che incide cioè sono le donne con partner violento fisicamente
All'esterno anche all'esterno della famiglia violento anche verbalmente partner che si ubriaca con frequenza o con regolarità
Parte l'arché atteggiamento disvalori trazioni nel nei confronti della sua compagna o parte perché ha avuto problemi con le forze dell'ordine queste son tutti elementi che aumentano la probabilità che la donna subisca
Violenza da parte del suo partner
Inoltre un dato importante che emerge e che le donne che hanno subito violenza prima dei sedici anni hanno anche una maggiore probabilità di subirla da adulte cioè chi l'ha subita prima dei sedici anni
Ha una probabilità a una percentuale del sessantaquattro per cento di aver subìto violenza contro il ventinove SD chi non l'ha subita e le donne che hanno assistito alla violenza contro la madre da parte del padre sono più frequentemente vittime di violenza delle altre cinquantotto virgola cinque per cento contro ventinove SI
Questa cosa vale pure per gli autori cioè la quota di uomini violenti con la propria parte nera arriva al trenta per cento tra chi ha assistito a violenze da parte del padre sulla madre
E al sei per cento tra chi non ha assistito ho subito violenze da bambino
Un dato che abbiamo rilevato è quello dello stolti indica in particolare i comportamenti persecutori
All'inizio e dopo la separazione e anche qui il dato diffuso perché qui ci stiamo riferendo appunto allo stalking nella separazione e quello che emerge stiamo a circa due milioni diciotto virgola otto per cento
Delle donne un milione hanno subito solo Lo stalking tutto il resto quindi Comune novecentotrentasette mila hanno subito lo stalking che si è affiancato anche a violenza fisica
Sessuale ancora
Sette milioni di donne hanno subito invece violenza psicologica nel senso
Che avevamo detto precedentemente stiamo al quarantatré
Virgola due per cento delle donne
Ovviamente qui il dato sia basta se si considerano soltanto coloro che lo subiscono Sempre un spesso qui diciamo che il dato ampio che ha ricche mette insieme anche la violenza psicologica avvenuta qualche volta quindi si abbassa circa tre milioni e mezzo cioè si dimezza
Però di queste sei milioni hanno subito solo violenza psicologica e un milione e questa si è affiancata anche all'ambulanza fisica e verbale ultimo elemento non per importanza perché è particolarmente rilevante che il sei virgola sei per cento delle donne cioè un milione quattro ha subito violenza sessuale prima dei sedici anni e questa è la prima volta che viene rilevata gli autori sono vari
Gli autori anche in questo caso sono in maggioranza conosciuti
Soltanto un quarto sono estranei un quarto sono conoscenti un quarto sono parenti e in particolare emerge la figura degli zii come particolarmente
Figura diciamo a rischio il nove virgola sette per cento sono amici di famiglia
E il cinque virgola tre per cento sono amici della donna il silenzio in questi casi è ancora più forte
Che nel caso della violenza su donne adulte cioè in questo caso è maggioritario il silenzio non riguarda il trenta per cento delle donne come abbiamo visto prima
Il caso della violenza avvenuta prima di sedici anni porta un silenzio che assolutamente maggioritario quello che va detto che nelle ultime cioè tra le donne tra sedici e ventiquattro anni questa percentuale sembra essere più bassa
E più basso anche il peso diciamo dei parenti tra gli autori delle violenze contro le ragazze e le bambine al di sotto dei sedici anni Grazia
Vediamo se
Se ci sono domande se i colleghi
Hanno bisogno di ulteriori
è stato sufficiente
Ecco
Va bene dovunque
Sì è stata su duecento sebbene sotto choc
Sì prego prenda il microfono
Sono Marinella De Nigris della consulta regionale femminile la campagna del associazione Onda Rosa Di Napoli
Un quesito avete studiato l'aspetto che riguarda la ricezione ora capacità da parte delle forze dell'ordine
Di riuscire a percepire oppure appunto a rispondere alle domande d'aiuto
Per il colpo io ho fatto parte Progetto Urban gli abbiamo fatto anche di corsi assolutamente insufficiente alle forze dell'ordine ma chiedo a parte lo studio se la ministra appunto ringraziamo per l'opera che sta facendo pensa anche di coordinarsi con i ministeri competenti per cercare di aumentare formazione di renderla più costante grazie
Secondo cosa faccia rispondiamo una per volta beh su questo posso rispondere al volo dopo i la parola alla dottoressa Della Monica sì e la ragione per cui nasce nascerà il osservatorio contro la violenza e pecche sarebbe assolutamente presuntuoso pensare che il ministero dei diritti e delle pari opportunità da solo
Non dico volesse ma presume S avesse gli strumenti operativi per intervenire su un un campo così complicato e che richiede di suonare tutti i tasti
Del pianoforte la nostra intenzione e di offrire quell'osservatorio che stiamo costruendo come vi ho detto
Anche come luogo di coordinamento fra ministeri conferenza Stato regioni città centri insistito molto su queste cose centri antiviolenza associazioni operatori operatrici portatori e portatrici di grandi che esperienze e professionalità
Noi l'abbiamo noi lo vorremmo pensare così perché poi è ovvio è evidente che è importantissimo la funzione che può svolgere il ministero degli Interni il ministero della giustizia
E però qual è
Cosa ne possiamo offrire in più senza presunzione il fatto appunto di una visione di una visuale di una visuale di una visione no
Perché senza il colpo d'occhio diciamo ahimè anche doloroso diretto e di qualità e di competenza di chi da anni interviene per aiutare a debellare questo straccio
E però poiché ne abbiamo già avuto dei tavoli e in cui abbiamo ci siamo confrontati anche con le forze dell'ordine darei la parola la dottoressa Della Monica
Innanzitutto che il progetto Urban
Sotto il profilo della percezione della violenza e un progetto che è stato finalizzato anche a questi aspetti
Noi dovremo presentare a breve anche i risultati di questa indagine e abbiamo già pubblicato il libro da cui il ministro ha fatto una prefazione
Ma chiaramente non ci basta voglio dirvi che esistono queste strane formule per me che sono magistrato in comitati di pilotaggio
Allora nell'ambito del Comitato di più pilotaggio del Progetto quindici ventidue Arianna e quindi delle reti delle città
E delle Province e dei centri antiviolenza già esiste un coordinamento che ci siamo riuniti recentemente con polizia carabinieri guardia di finanza
Ministero della giustizia e tutti coloro che hanno solidarietà sociale che hanno competenze e naturalmente
Le il il nostro intento è assolutamente quello di creare un'azione sinergica nei protocolli d'intesa questo e già messo in luce cioè nel ed e ai protocolli di intesa si aggiungono le attività specifiche il ministro mi mi sta delegando a fare compresso l'attività che sto svolgendo presso il Consiglio superiore della magistratura per quanto riguarda i corsi per la formazione dei magistrati che devono essere corsi mistiche ammettono anche altri operatori
E naturalmente i rapporti che stiamo intrattenendo anche con carabinieri e polizia che si sostanziano perfino nel fare non attività nell'ambito dei diritti umani non soltanto in Italia ma offrendoci come operatori o anche per Paesi esteri dico per esempio la Turchia che sta per entrare che è entrata ma che ha bisogno di avere dei corsi di perfezionamento e soprattutto di formazione per quanto riguarda le politiche dei diritti umani quindi complessivamente ci stiamo muovendo per avere un'azione di questo genere e posso dirvi che stiamo ottenendo anche un grosso consenso sotto questo profilo
Ministro mi suggerisce giustamente cambiando tutti stiamo incontrando tutti abbiamo incontrato il capo della polizia ma al di là di questo di petto scendendo anche sugli operatori all'i belli
Diciamo gli operatori di strada stiamo seguendo tutto questo percorso che dovrebbe portare proprio al nascere di una mentalità di una cultura comune
Altre domande vi ringraziamo della partecipazione e speriamo di essere stati utili