I cooperatori protagonisti del futuro italiano - 37° Congresso della Lega Nazionale delle cooperative e mutue (Legacoop)

Ma la seduta del mattino purtroppo abbiamo un po'di ritardo quindi gli amici mi scuseranno se io sarò inflessibile sull'orario
San Filippo
No scusa
Ecco
Gian Siracusa si già Siracusa dove sei
Ecco bravo bravo facciano applauso Gian Siracusa presidente lega qualche attanaglia riapre la seduta del mattino
Toussaint che son dieci minuti eh
Va be'per limite te ne do uno in più perché dopo non ci sono gli altri quindi opportuno vai parti ore
Rientriamo nei dieci minuti
Dallo scorso congresso ad oggi la cooperazione aderenti a Legacoop Sicilia e cresciuta in termini di quantità e qualità e rappresenta un patrimonio che dobbiamo ulteriormente valorizzare in occasione delle celebrazioni per il centoventesimo anniversario della fondazione della lega delle Cooperative abbiamo riavviato un confronto con il mondo politico istituzionale e la società civile proiettando nel terzo millennio il ruolo della cooperazione l'autorità della formula cooperativa della sua missione e la modernità dei valori di cui essa e portatrice
Valori che ne hanno determinato la particolare natura imprenditoriale e sociale il successo nel corso dei decenni e rappresentano un pre un prezioso patrimonio
E sulla base di questi riconfermati i valori che dobbiamo ribadire il nostro impegno a dare un contributo allo sviluppo del Paese e alla sua crescita civile ed economica e proseguire il confronto con la società politica e civile e sotto quest'aspetto
Il Congresso rappresenta un appuntamento importante per mettere a punto identità regole e strategie
Per un soggetto che si candida a giocare un ruolo di primo piano per vendere i cooperatori protagonisti del futuro del Paese e permetterà appunto il piano di sviluppo Legacoop per la cooperazione meridionale
Dal congresso ci aspettiamo ho rinnovato impegno verso il Meridione inteso non come aria da assistere ma come risorsa per la nazione e su tale impegno dovrà svilupparsi la funzione nazionale di Legacoop
Occorre rilanciare Progetto Nord Sud già avviato con lo scorso congresso fondato sul contributo delle grandi cooperative nazionali
Attraverso forme di partenariato di tutoraggio e politiche di investimento per sostenere e promuovere nuova cooperazione assunte nonostante alcuni risultati positivi pensiamo ad esempio all'impegno dell'Associazione nazionale delle cooperative di consumo il pool il progetto si è purtroppo a Renato
E ancora in essere per certi aspetti la vecchia concezione localistica della cooperazione concentrate in alcune regioni del centro nord che continua a considerare il Sud come area di mercato per aumentare fatturati
Se prevalesse questa concezione modo di operare il nostro intervento sarebbe anacronistico anche alla luce della finanziaria nazionale
E alle misure adottate dal Consiglio dei ministri arcate a Caserta con il quadro strategico di investimenti due mila sette due mila tredici che disegnano per il Mezzogiorno
Un contesto di riferimento che può consentire di dispiegare un'azione mirata ed innovativa in prospettiva dell'apertura della e libero scambio del due mila dieci nell'ottica euro mediterranea
Una nuova politica di rilancio del Mezzogiorno e oggi possibile
Anche se riteniamo che la ripresa non possa essere affidate affidata alla precaria di sosta della finanza pubblica ma debba puntare sulla capacità dell'iniziativa privata ed è per questo
Che riteniamo Legacoop lungo un soggetto che posso esprimere un preciso impegno la piena affermazione della legalità nel mercato il contrasto deciso del all'iniziativa mafiosa l'introduzione di una Foley di una politica di fiscalità di vantaggio sono tasselli importanti di questo ragionamento
Per dispiegare una forza e una forte iniziativa di ripresa occorre ancora la liberazione del mercato poiché anche il Mezzogiorno ha bisogno di una decisa ventata di liberalizzazione di De pubblicizzazione che produca più mercato e e più impresa
Persico per assicurare qualità e risparmio nei trasporti di fu risorse ittiche rifiuti energia e servizi pubblici locali pongo occorre ancora l'affidamento a privato sociale anche di pezzi dell'assistenza sanitaria
Nel Mezzogiorno diventa essenziale
Contrastare il ricorso frequente alle società miste quasi tutti a prevalente o a totale capitale pubblico che sotto le vesti di una falsa privatizzazione e sfuggendo a ogni meccanismo di concorrenza
Generano effetti devastanti e si deve erano sempre più centri di clientela politica che finiscono per gravare ulteriormente sui cittadini ed anzi
Anche per l'affidamento di servizi alle fasce sociali più deboli liquidando l'esperienza di cooperative che garantiscono qualità e risparmio anziché dare vita gara si affidano servizi ad aziende che nulla hanno a che fare con il lavoro affidato l'altro grande problema da affrontare
E relativo ai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione per forniture servizi opere che nel corso degli ultimi anni ha assunto dimensioni quantitative e temporali sempre crescenti
Occorre riproporre in tutti i tavoli il metodo della concertazione che deve significare assoluzione reciproca di responsabilità su progetti che richiedono coerenza di comportamenti e di impegno per raggiungere obiettivi condivisi nell'interesse della collettività
Al nostro interno dobbiamo sostenere l'impegno di capitalizzazione delle cooperative e favorire processi di aggregazione fusione ed accorpamento
Rilanciare il ruolo della cooperazione con la consapevolezza che un moderno modello di cooperazione si rileva chiave di sopravvivenza e anzi di successo dell'impresa alle prese con i profondi cambiamenti nel mercato e nella distribuzione abbiamo sempre più bisogno di cooperative specializzate e innovative capaci per la loro elevata dimensione di realizzare senza sensibili economie di scale
Pronti così ad affrontare la sfida dell'internazionalizzazione con la consapevolezza che la cover che la competizione
Non si fonda suo solo sui prezzi ma sui servizi agli acquirenti dei prodotti e il comparto della cooperazione di produzione servizi dobbiamo lavorare per sconfiggere il lavoro nero e lo sfruttamento dei lavoratori l'evasione fiscale fattori che determinano una concorrenza non corretta da parte di competitori sleale e di impresa e speculative
Troppo spesso purtroppo dobbiamo intervenire per contestare bandi di gare giudica azionano mole anche da parte della pubblica amministrazione
Attraverso un sistema di regole chiare e definite occorre garantire la libera e leale concorrenza del mercato tutelare imprese sane i soci lavoratori e la qualità del servizio per gli utenti
Dovremo lavorare per la semplificazione e la vita efficienza amministrativa rispetto il rispetto della legalità e la liberazione in Sicilia abbiamo favorito l'aggregazione cooperativa e fatto sistema
Per affrontare degnamente il rapporto con la cooperazione nazionale nel campo per le costruzioni
Per la compere per la cooperazione con i mentale riteniamo opportuno affrontare le questioni della commercializzazione del prodotto che sempre più richiede politiche di concentrazione traduttori
Che è la formula cooperativa possono trovare lo strumento utile per affrontare le sfide della globalizzazione
Dovremo puntare come detto all'internazionalizzazione e lavorare su progetti di filiera per la concentrazione la promozione e consolidare il rapporto con la grande distribuzione specie cooperativa
Lo sviluppo della grande distribuzione organizzata ridotto enormemente il numero degli acquirenti dei prodotti perché acquista da pochi fornitori che si impegnano a garantire grandi quantità di prodotti condizione
Che può garantire solo l'associazionismo cooperativo
I per coppie che si stanno realizzato in si stanno realizzando in Sicilia fino a oggi hanno deluso in qualche modo le aspettative della cooperazione di costruzione
Dovremo recuperare e dovranno rappresentare un'opportunità di crescita imprenditoriale per le cooperative di commercializzazione a tutela dei nostri prodotti tipici
In conclusione oggi nel Mezzogiorno si gioca una partita importante il Meridione possiede tutte le caratteristiche per contribuire a rifondare l'economia del nostro Paese
Che passa inevitabilmente attraverso lo sviluppo del mezzogiorno dipende dalla politica ma dipende anche da noi che dobbiamo realizzare i nostri prodotti i nostri progetti imprenditoriale
La Finanziaria nel complesso per il Mezzogiorno offre buone possibilità ma molto viene affidato alle responsabilità dell'imprenditoria privata sono certo che per quanto ci riguarda sapremo essere all'altezza del compito grazie
Perfetto
Complimenti già Siracusa sei stato puntualissimo Gian Luigi Borga boh armi
Non c'è squalificato no anzi sei Dini
No no no mai era lì che aspettava da scusa scherziamo
Anche tu hai dieci minuti
Se il Congresso prenderà delle decisioni anche poco amate a introdurre meccanismi che servono a ringiovanire gruppi dirigenti in tempi preti e a dirottare maggiori risorse nei territori
Nella formazione e nella promozione della cultura cooperativa io credo che sarà un congresso utile se invece si concluderà solo con un documento di intenti onnicomprensivo il congresso non servirà a rilanciare nel Paese un'attenzione adeguata verso la cooperazione
Per questo è prioritario mettere in campo uno sforzo organizzativo ad ogni livello
Per investire risorse nella direzione di una grande campagna culturale
Soprattutto dobbiamo parlare di cooperazione ai giovani
Nelle scuole per far conoscere l'esperienza eccellenti dove emergano gli aspetti qualitativi uno diverso organizzazione del lavoro la valorizzazione dei soci la loro partecipazione e dare la speranza dimostrare che almeno in alcune cooperative si lavora e produce
In modo diverso
Inoltre serve una diffusa formazione dei cooperatori non dimentichiamo che i soci delle cooperative nei vari settori sono tantissimi
C'è una rete una richiesta di formazione di base diffusa tra i soci come forte l'esigenza di alta formazione né nuove dirigenti cooperativi
La cooperazione non credo che abbia bisogno di manager che provengono da imprese lucrative ma di formare i propri con mentalità cooperativa
Occorre intensificare i rapporti con le università attirare valorizzare i talenti nella gestione delle cooperative
Noi tutti conosciamo la situazione di precarietà in cui versano tantissimi giovani spesso di alta formazione che non trovano occupazione o devono fare i conti con la sclerosi del sistema economico italiano delle università
Dove il ricambio generazionale lentissimo
La necessità di un ricambio
Tra le generazioni nei posti di responsabilità sta diventando nel nostro Paese un problema che investe le istituzioni le imprese e anche le organizzazioni di categorie sociali come la nostra
Credo sia indispensabile aprire un dibattito nel paese ad ogni livello su questo tema affinché si capisca che dopo oltre l'età pensionabile si può essere utili in altri modi e che occorre lasciare ai più giovani gli incarichi di responsabilità di direzione
Si può essere utile credo come soggetti che hanno qualcosa da raccontare sulle loro esperienze assumendo un atteggiamento da persone sagge per svolgere un ruolo importante e delicato nel favorire il ricambio tra generazioni senza traumi
Si tratta quindi di contribuire anche con le nostre azioni a combattere il precariato a diffondere l'esperienza di lavoro associato in forma cooperativa
E a tale scopo il ruolo di goffo deve essere diverso dal passato le risorse vanno cioè utilizzate soprattutto per sostenere nuovi soggetti cooperativi
Gli investimenti innovativi dalle cooperative esistenti
Un'altra questione che ritengo utile richiamare nel dibattito congressuale è quella che riguarda il quadro normativo di riferimento per le cooperative
Sarebbe auspicabile lavorare per una legge quadro sulla cooperazione che non solo unifichi le varie normative esistenti ma cerchi anche di offrire un riferimento per tutte le varie espressioni cooperative almeno con riguardo ai settori di attività
Nel caso ad esempio dei circoli cooperativi presente in misura consistente in Lombardia ci troviamo ancora dopo tanti anni senza un'adeguata normativa nazionale di riferimento
La questione è stata sollevata con forza dalla nostra associazione negli ultimi due congressi e rimane ancora s'senza una soluzione
Anzi ora ci troviamo a fare i conti con l'entrata in vigore del nuovo diritto societario con una discriminazione rispetto le altre cooperative infatti con l'introduzione della distinzione delle cooperative sono in base alla prevalenza o meno la mutualità verso i soci
Si viene a penalizzare i soggetti più deboli come circoli cooperativi che storicamente hanno sempre guardato oltre i soci e cioè il rapporto con le comunità locali
I circoli dovrebbero essere considerati dalle particolari tipologie di cooperazione sociale proprio perché perseguono l'interesse delle comunità attraverso una forte componente solidaristica o di mutualità Esterni
Paradossalmente si è determinato un assurdo giustizia per cui i circoli pagano in proporzione oltre il doppio di imposte rispetto alle altre cooperative comprese quelle di grandi dimensioni
Ora nonostante le promesse dal precedente governo e anche di quello attuale un provvedimento che rimedi almeno in parte a questa ingiustizia togliendo l'obbligo del bilancio certificato ed alla relativa costosa perizia sugli immobili strumentali
Non è ancora stato provato
Per inciso faccio notare comunque che il problema si potrebbe risolvere sa a livello ministeriale concedendo come è stato fatto per altre tipologie cooperative una deroga e senza aspettare appunto un iter parlamentare
Riteniamo ora ancor di più che ruolo sociale svolto dei circoli debba trovare un riscontro in una normativa che riguarda i centri di aggregazione sociale in forma cooperativa
Si tratta infatti di esperienze che rispondono ai bisogni di solidarietà e socialità che si manifestano tra i lavoratori pensionati giovani le fasce sociali più deboli in particolare nei quartieri periferici dalla grande città e nei piccoli comuni
Sono realtà che esistono su tutto il territorio nazionale anche se la presenza organizzata più scuse significativa e Lombardia
Ma lo scopo di una legge specifica è quello di favorire anche nello spirito l'articolo centodiciotto dalla nostra Costituzione il consolidamento la diffusione di attività socio educative
Promosse dai cittadini rivolti a persone di ogni età e l'occasione di lavoro associato socialmente utile ai giovani
La nostra associazione in questi anni si è impegnato soprattutto per rafforzare la diffusa rete dei circoli puntando su strumenti di comunicazione informazione consulenza
Ultimamente si è anche deciso di stimolare la partecipazione sociale oltre ottanta mila sono i soci le quattrocentocinquantacinque associati che sono circa un terzo del numero delle cooperative in Lombardia
Attraverso la tessera soci che permette di usufruire di vantaggi mutualistici attraverso varie convenzioni inerenti naturalmente l'oggetto sociale precisato negli statuti
E sottoscritte dall'associazione dai sì o dai singoli circoli
Si cerca comunque di stimolare lo spirito mutualistico tra i soci e di associare nuove persone ma sarebbe un suicidio per la circoli spicca
Rinunciare ai suoi tratti caratteristici basati sul possesso di licenza di pubblico esercizio perché a luoghi luoghi aperti con una forte presenza di soci volontari
Chiedono una parte del loro tempo libero per assicurare il funzionamento di centri polivalenti e in continua evoluzione
Per questo chiediamo al congresso di prendere un impegno per risolvere questo problema approvando come avvenuto in quello lombardo un apposito ordine del giorno grazie
Grazie per la sintesi apprezzabilissima
Sottolineo la
La la
Il ruolo di questi circoli cooperativi di cui ha sottolineato l'importanza Gian Luigi Gaboardi che sono una ulteriore espressione di cooperazione del nostro Paese un annuncio
A una commissione
Adesso mentre trovo il biglietto
Ah no è qui la commissione Statuto si riunisce alle ore dieci alla Sala cinque
Pregata anche di fare i lavori con un po'di sintesi perché quelle alle dieci e mezza iniziamo a fare le votazioni dò la parola ad Agostino Errico presidente lei ha Coplast io ci sei D'Agostino
Non c'è perso il turno ALGO dallo stile mi dispiace Lazio siamo ospiti di questa Regione
Allora andiamo avanti Gianfranco Lucatello presidente lei Accord è netto
Neanche lo voi
Beh questo è più grave agenzie no
Ecco allora dico subito che si prepari Andrea Laguardia presidente di e con essi
Allora Gianfranco Lucatello Presidente Legacoop veneto
Buongiorno chiedo scusa ma ero un po'in Commissione elettorale quindi avevo dei problemi
Che dirvi i risultati conseguiti dalla cooperativa venete associate Leo Cotto Veneto sono ventisette mila detti due miliardi trecento esso quantunque milioni di Euro un valore di Prodi prodotto duecentosettanta mila soci
L'impegno lo quindi anche la nostra colgano io sono regionale ad accettare le sfide che i nostro manifesto il documento congressuale pongono quella di riuscire a coniugare i temi della mutualità e della responsabilità sociale con la capacità della cooperazione di affermarsi un mercato sempre più globale e competitivo
Quella di come concorrente a cambiare in Belgio in mercati nei quali le imprese cooperative operano rendendoli sempre più competitive e trasparenti
Il congresso regionale di leva popolo veneto ha condiviso l'impostazione dal manifesto del documento congressuale di patenti in particolare l'impegno Pomellato pluralistico
E più aperto che costituisce un valore aggiuntivo per il sistema economico nel nostro Paese la lessati l'attività dei mercati si è sorretta da una moderna regolamentazione
L'esigenza di pensare al futuro del movimento cooperativo un ottica di crescita
L'urgenza del Graziella Rinaldi riedificazione degli strumenti finanziari a descrizioni Palin prese cooperative per affrontare al meglio la sfida della competizione e finanza nazionale esazione
L'ulteriore impegno quindi rispetti i modelli di governance che sa che sappiano valorizzare il ma al massimo le opportunità offerte dal diritto societario
All'interno di tale quadro Legacoop deve saper a mio avviso valorizzare la propria dimensione nazionale
Riconoscendo l'anno la necessità di dedicare risorse e attenzioni maggiori anche i territori nei quali la cooperazione assume dimensioni importanti ma sicuramente non di eccellenza
Voglio ricordare tre motivi che possedesse aiuto a questa azione
Il primo è sicuramente quello legato all'utilizzo di coordinamento degli strumenti di promozione cooperativa che sistema Legacoop a a disposizione
è necessario che tali strumenti concorrono tutti insieme a valorizzare le opportunità che i diversi territori offrono altrettanto importante nell'apporto formate le nostre imprese e il ruolo dei consorzi in particolare il settore delle costruzioni e dei servizi
Occorre però che le politiche consortili sappiano valorizzare l'importanza dell'impresa del territorio e sappiano rapportarsi con loro associazioni di rappresentanza
So bene che questo è un tema delicato che involge che coinvolge tutte le regioni i consorzi nazionali le grandi cooperative su questo punto si sono fatti dei passi in avanti ma dobbiamo registrare a mio avviso comunque atti e comportamenti che talvolta non rispondono a queste esigenze
Io ribadisco che ciò costituisce un errore perché toglie forza al nostro sistema di impresa
Perché non valorizza le realtà locali parchi alzi aziona dannose competizione interne al movimento a vantaggio di terzi e perché infine conduce una dispersione di utilizzo e di risorse
Il terzo motivo e quello della valutazione delle opportunità che l'ottimizzazione delle filiere soprattutto quelle agroalimentari fra queste il consumo potrebbe fornire acque alle nostre cooperative
Lega popolo veneto ha cercato in questi ultimi anni di perseguire queste azioni
Ha lavorato per riaffermare la dimensione nazionale della della Legacoop regionale ed è sciocco cooperativa recuperando rapporti con le strutture nazionali
I Consorzi delle cooperative delle altre regioni con gli strumenti societari coi quali Legacoop sviluppa l'attività di produzione operativa
A livello locale sul piano dell'impegno normativo ha contribuito in modo certo determinante all'approvazione di una nuova legge regionale sulla cooperazione
Incentrata sul sul tema della incentivazione alla patrimonializzazione delle cooperative su quello dell'integrazione ed era aggregazione su quello del consolidamento della dimensione finanziaria
La nostra associazione ha posto al centro della cooperazione il sembra il superamento del nanismo economico
Che caratterizza la dimissioni imprenditoriale la nostra Regione costituendo nel contempo anche un grosso limite allo sviluppo e alle opportunità opportunità di crescita
Credo che però sia opportuno per Legacoop dialisi un maggiore confronto sulle diverse normative regionali spesso promulgate senza un quadro d'insieme
Sarebbe a mio avviso utile in quest'ottica lavorarle Progetto di una Conferenza nazionale nazionale Della cooperazione promossa dal ministero per lo Sviluppo economico e realizzata dalla conferenza con la conferenza le regioni la precedente congresso Legacoop veneto ha compiuto un profondo processo di rinnovamento dei propri organi dirigenti della propria struttura organizzativa così come proprio dal posizionamento in in relazione all'impresa e società
Tale processo ritrova mezzo Lance Falciatore c'è un'allusione io crescente scusa assai ottico perché ci è ci sono anche riunioni nei corridoi e si sente
Parlare per favorevole che tacere un po'per ascoltare questo
Dirigente veneto che ci sta raccontando che cosa stanno facendo in quella zona
Prosegui dicevo che tale processo di Roma mentre passata Traverso uno la distinzione dei ruoli tra direzione politico-sindacale quelli organizzativi e oggi e gestionali
L'implementazione di un sistema di Covers d'azione delle sue società di riferimenti imperniato sulla centralità delle cooperative socie
Una forte azione per l'ottimizzazione delle nostre infine delle risorse finanziare a disposizione secondo criteri di economicità di autofinanziamento di distribuzione del peso contributivo tali imprese socie
Quindi è la di organizzazione
Delle strutture interne la sua base di criteri di professionalità e incentivazione al lavoro voglio in questa sede richiamare tale impostazione che ha trovato assoluta conferma nel più recente congresso veneto come contributo
Alla definizione di un processo di rinnovamento di Legacoop che ci auguriamo venga avviato con questo congresso
Ad un certo punto della propria storia recente le k.o. veneto ha rischiato di vedere appresso un solco tra l'organizzazione dell'impresa e che sarà chiamata a rappresentare quello della centralità delle cooperative nell'organizzazione che rappresenterà la presidenza può apparire un concetto ovvio
Eppure ad un certo punto ha il nostro percorso è stato necessario non solo ribadire lo ma anche attuare scelte capaci di dare lo stesso concretezza
Credo sia caratteristico delle organizzazioni intenderà una autorappresentazione ad una forma di autorizzazione nell'educazione delle proprie strategie la setta dei gruppi dirigenti nello sviluppo della propria azione
Ciò con cui c'è un processo il cui risultato e alla fine l'indebolimento della stessa organizzazione
Il suo svuotamento a favore di soggetti terzi che tendono ad occupare lo spazio che sia liberato
L'esaltazione del vivere di individualità alle quali non corrispondono disegni strategici condivisi
La nostra associazione assumano invece tanto più forza e autorevolezza
Quanto più saprà valorizzare il ruolo delle cooperative nei momenti decisionali e quanto più nel contempo sarà capace di ricondurre al proprio interno i processi di assunzione delle scelte strategiche
La culla del complice lire venete è che con questo congresso si avvia un processo di autoriforma tratta acqua l'Acquario desidero sottolineare alcuni punti che ritengo essenziali e che sono emersi nel corso della nostra discussione congressuale
Il primo punto e quei eque è di il il biologo dei questo processo non può che essere un rinnovato protagonismo delle imprese cooperative nel loro sindacato l'intesa e nelle associazioni di rappresentanza arrivarci settori
Liga Coppa deve sempre più assumere una dimensione nazionale realizzando il ruolo della cooperazione regioni italiane oggi a minore presenza cooperativa
Esiste sicuramente una sì questione settentrionale con particolare riferimento alle difficoltà per i nostri impresa incolto in alcuni settori presenti in quello industriale
In regioni dove le aspettative Edouard resse in considerazione dei dati di mercato economici sicuramente positive
Poco fonte
Abbiamo gli abbiamo avviato specie nel corso dell'ultimo anno su un processo positivo di confronto sulle opportunità strategiche
Sulle quali puntare ad ogni in ogni regione è importante che questo approccio metodologico si estenda coinvolgendo anche gli altri strumenti di promozione cooperativa in un'ottica di integrazione degli strumenti stessi
Dimensione nazionale significa anche la definizione di metalli contributivi che saputo tradurre questo disegni concretezza occorre avviare una semplificazione della regolamentazione della contribuzione
Dando completa attuazione al meccanismo di riparto automatico del Veneto ha per primo da solo posti in essere
Occorre infine che i Consorzi delle cooperativa di grandi dimensioni sviluppino quei territori comportamenti più interattivi più diciamolo cooperativa allo scopo di fermo di favorire oltre dello sviluppo anche il rafforzamento della cooperazione locale infine occorre valorizzare anche rispetto alla dimensione nazionale la selezione dei gruppi dirigenti e sapienti siano espressione delle delle realtà territoriali esprimono maggiori opportunità di crescita il Veneto nel nostro piccolo abbiamo cercato di favorire questi processi
Abbiamo affiancato dirigenti cooperatori di provata esperienza nuovi quadri
Che devono quel tempo maturare esperienze che assieme ad una forte tensione ideale legata al valore dell'impresa cooperativa di potrà condurre a dirigere la leva coppe l'impresa cooperativa da domani vi ringrazio
Grazie perfetto orario
Siamo puntualissimi diamo la parola Andrea Laguardia presidente e con essi
Che si presenterà anche come
Quella sera presentate il gruppo dei giovani USA
Diciamo che sono invecchiato nell'attesa di intervenire in questi due giorni però malgrado questa mia gli è stato chiesto di fare questo intervento come portavoce del gruppo dei giovani cooperatori anche per dare una prima risposta lista ai numerosi stimoli che ci sono venuti dei nostri numerosissimi ospiti
Il nostro gruppo è nato in modo informale coinvolgendo giovani cooperatori e giovani funzionari
Delle strutture lega Coppo di tutta Italia ci siamo riuniti più volte abbiamo utilizzato la rete internet attraverso il blog sul sito di Legacoop per allargare la discussione a più persone possibili
Il gruppo è nato in modo informale ma non casuale ma con l'idea di partecipare al congresso i congressi regionali con un nostro poter protagonismo infatti abbiamo proposto un documento che è stato è stato fatto proprio da molti congressi regionali auspichiamo che venga approvato anche dal Congresso nazionale quando è partito il nostro lavoro era in corso la discussione sulla Finanziaria
E in quel periodo come spesso accade ad ogni votazione della finanziaria si discuteva molto del del problema delle nuove generazioni soprattutto al all'accesso al mondo del lavoro e quindi venendo dall'esperienza de di chi ha scelto di fare impresa in modo cooperativo
E per dare una sola per dare una soluzione propri problemi di lavoro e per costruirsi un futuro ci siamo posti la domanda che cosa può fare la cooperazione per rispondere a leggi alle esigenze delle nuove generazioni
Risposta secondo noi è stata data centoventi anni fa cioè proporre un modello di fare azienda diverso
Come coniugare valori antichi con la modernità come promuovere il modello cooperativo nelle nuove generazioni queste diciamo sono state le domande da cui da cui abbiamo iniziato
Abbiamo individuato tre temi da cui da cui partire su cui sviluppare in futuro progetti concreti prima di tutto la comunicazione spesso soprattutto tra i giovani la cooperativa e vista
Probabilmente anche come un modo truffaldino di di fare azienda io spesso mi trovo quasi a litigare con i miei coetanei su questo su questo i tempi
Vai su questo dobbiamo nettamente cambiare rotta io farò proverò a fare un testo siccome questo congresso è stato mandato in diretta su un canale in continuazione su un canale sky proverò ho chiesto ad alcuni amici riguardare congresso così poi mi diranno che che cosa pensa
Io penso che su questo bisogna adottare anche degli strumenti nuovi come la utilizzare la rete presidiare i vari forum che ci sono che ci sono in giro ma anche adottare metodi antichi
Ecco è solo una battuta no non so se e il anche che Poletti vada davanti all'università distribuire volantini alle studentesse agli studenti a chiacchierare a chiacchierare con loro
Insomma
Terrore veneta che è apprezzata per cui
Tempo
Anche per quei sei capace insomma
Esatto per cui
Per cui
A adottare diciamo dei sistemi di comunicazione che ci vedono interagire direttamente con i giovani poi la formazione i master sicuramente sono unite un'esperienza importante da da continuare ma ma non sufficiente bisogna creare del a parere nostro delle aree relazioni più strette tra piccole nuove cooperative spesso giovani e nuove cooperative coincidono
Per cui magari anche degli scambi tra chi ha intrapreso da poco la vita di cooperatore magari andare nelle grandi cooperative a imparare a imparare il mestiere e poi soprattutto opportunità
Finanziamenti fondi di sviluppo tutoraggio lo start-up ha detto molto bene prima il il collega della della Lombardia
Ma anche sviluppare maggiormente il mercato il mercato cooperativo creando il terreno diciamo e la possibilità per le grandi cooperative magari soprattutto la conoscenza spesso non si conoscono quali sono i servizi che possono offrire delle nuove cooperative sul territorio per cui fare in modo che le grandi cooperative si forniscano diciamo per beni e servizi presso le nuove le nuove cooperative
Oltre oltre a questi temi abbiamo fatto affrontato ovviamente il tema del ricambio generazionale all'interno della dell'associazione è su questo diciamo vogliamo essere molto chiari il tema è stato affrontato anche da altri da altri delegati a noi non interessa e non chiediamo le quote le quote giovani
Non ci interessa che dentro lega Coco venga creato un recinto e non diciamo nemmeno eccoci qua fa dice largo perché siamo diciamo giovani
Ma pensiamo che la questione giovanile deve essere affrontata in modo trasversale nelle politiche di tutta l'organizzazione investendo e fidandosi delle nuove generazioni
Costruendo una nuova leva di cooperatori all'interno di un progetto politico valoriale
Poletti nella sua relazione ha affrontato il tema indicando come serbatoi i ragazzi del servizio civile i revisori e i master noi ne aggiungiamo un altro suo me basta guardarsi intorno nelle cooperative e li possiamo se un nome trovare dei serbatoi diciamo un vivaio di giovani perché perché probabilmente siamo molti di più di quelli che che immaginiamo
E su questo sono me uno dei prossimi compiti magari dell'ufficio studi sarebbe proprio quello di effettuare una ricerca per vedere quale diciamo il numero dei giovani dei giovani dirigenti dei giovani soci all'interno delle cooperative
Non vogliamo le quote giovani ma allo stesso tempo non siamo ingenui
E sappiamo diciamo che per far vivere le proprie idee all'interno di un'organizzazione bisogna avere bisogna avere un un pezzo un peso politico nessuno di noi diciamo vi ha presentato un foglietto con i nomi da inserire in Vieri in direzione e nemmeno e nemmeno ne abbiamo parlato
Però forse su questo ci aspettavamo un atto concreto per quello che abbiamo rappresentato nei nei congressi regionali
Se c'è un buco generazionale come diceva giustamente ieri Cattabiani perché non iniziamo a colmarlo cos'altro diciamo dobbiamo dobbiamo aspettare
Quello che vogliamo è stato scritto molto bene del documento dell'Emilia Romagna
E cioè definire una fase costituente organizzativa coerente con le priorità relativa al ricambio generazionale
Quindi chiediamo alla futura presidenza di individuare un percorso per dare gambe a questo progetto nelle forme che riterrà più più opportuno partendo dal coinvolgimento dei giovani cooperatori sul territorio insomma diamo un senso alle parole che che dicevi tu nella tua relazione quando hai parlato di ok parliamo di ricambio generazionale però costruiamo dei meccanismi non non casuali noi siamo a disposizione
Non dobbiamo creare un luogo di rappresentanza generazionale non è il nostro compito ma se volete scoprire chi siamo ci troverete al fianco dei disabili nel nostro agire volontario ci troverete nei cortei per la pace
Ma delle volte anche in divisa perché rimane l'ultima l'ultima scelta per trovare un lavoro di dignitoso ci troverete nei call center
Ci troverete con la laurea in una tasca e nell'altro un contratto a progetto ma ci troverete soprattutto nelle nelle cooperative di agricoltori nelle terre sequestrate alla mafia del Progetto Libera Terra probabilmente a fatica ci troverete me ci troverete nelle sezioni dei partiti
Non perché la politica non ci interessa anzi ma ci interessa dal nostro punto di vista di cooperatori
Non facciamo parte della generazione che spesso cerca di affrancarsi dalla politica nel nome dell'autonomia ritrovata diciamo dalla caduta del muro di Berlino ovviamente sto semplificando per per questioni di tempi anche perché siamo quelli che festeggiava amo mentre il Muro cadeva dai banchi di scuola
Noi non abbiamo diciamo il problema dell'affrancamento dalla politica ma anzi abbiamo bisogno di scoprire nuove forme di dialogo interazione così abbiamo probabilmente necessità e bisogno di confrontarci con i giovani all'interno delle altre delle altre centrali cooperative ci sono esperienze all'interno della Conf cooperativa più organizzate rispetto alla nostra forse proprio noi diciamo che non proveniamo per noi
Prete rosso e bianco che abbiamo la differenza ma sono essenzialmente due colori cui probabilmente da noi può partire una un inizio di discussione di di incontro che parte diciamo da altri da altri presupposti
Per concludere mi raccontava mio nonno che suo padre cioè mio bisnonno era spesso agli arresti durante il fascismo perché aveva una colpa quella di aver fondato le prime cooperative agricole nel nel Gargano
Quando io sono stato dal notaio due anni fa insieme agli altri ragazzi per fondare per fondare la mia cooperativa ad aspettarci sotto non c'erano non c'erano i carabinieri per fortuna
Perché grazie alle battaglie diciamo di chi ci ha preceduto fare una cooperativa è una cosa normale in questo in questo Paese
Quindi non abbiamo compiuto diciamo un gesto rivoluzionario ma sicuramente quell'atto nord notarile ha rappresentato una rivoluzione per le nostre vite
è come conclude diciamo diamo la possibilità a tante ragazze e ragazzi di compiere di compiere la stessa scelta per essere protagonisti del futuro dobbiamo guardare a chi ne sarà protagonista grazie
Grazie la guardia
Io richiamo all'attenzione del presidente che chi ha ascoltato con grande interesse alcuni passaggi del tuo intervento
Diamo la parola adesso Elio San Filippo presidente di Legacoop Sicilia aziende
San Filippo
Ci sei
Bravo
Occorre
San Filippo ti do la parola che c'è la sala quasi piena e quindi se non Ubuntu no volevo il sottolineare l'attenzione che abbiamo per la Sicilia presto debbo confermare
Io vorrei
Spero brevemente
Partire dalla relazione di Giuliano Poletti che ha posto l'accento sui cambiamenti di scenario d'altronde anche un documento congressuale partiva da questa situazione
Questi cambiamenti di scenario hanno inciso anche nel Mezzogiorno
E che io vorrei sottolineare in modo che il congresso abbia la percezione anche che le problematiche oggi si presentano in forme diverse anche rispetto al precedente congresso
Che abbiamo svolto quattro anni fa
Il punto quindi che ci sta di fronte che cosa può fare la cooperazione italiana per affrontare efficacemente i problemi dalla crescita e di un nuovo sviluppo di una realtà come il Mezzogiorno
E per rispondere a questa domanda bisogna tenere presente che il primo cambiamento di scenario in un mondo ad economia globalizzata dall'indipendenza dalla comunicazione totale
Sono i processi produttivi che ormai sono completamente differenti da quelli delle vecchie società industriali e sono sempre meno isolabili Rispetto alle comunità e all'ambito sociale
La dimensione produttiva e questo vale soprattutto per la cooperazione non può essere scissa va be menzione sociale e ambientale
Gli stessi luoghi dell'impresa che una volta erano fisicamente separati da quelli in cui vivevamo agente tendono oggi ad entrare dentro il tessuto civile
Ciò significa
Ed è il punto che voglio trattare che trova infrastrutture
Vanno collocati i servizi necessari per la formazione la crescita culturale e lo sviluppo bella ricerca
Insieme alla infrastrutturazione materiale del Mezzogiorno
Ma abbiamo bisogno delle infrastrutture immateriali perché si tratta di servizi strategici per accedere a un mercato e per prevederne in tempo le domande
Proprio perché Investimenti responsi ove non hanno più un andamento lineare il modello che si deve affermare quello vorrete
Che non ha né un centro non è una periferia divenuto una volta per tutti e in cui deve emergere il valore della cooperazione che deve svolgeva il Mezzogiorno
Nonostante la confusione del sistema politico istituzionale
Impantanato in una lunga transizione e il permanere di un sistema centralistico si va affermando a prescindere alle norme legislative un modello regionale non solo della politica ma anche dal mercato
Proprio perché si entra e si esce nel sistema degli interessi di una regione in base alle relazioni che si riescono a stabilire e ha un modo in cui si sa competere
L'importanza e la legalità viene intesa come un favore dal mercato dentro l'impresa e fuori da una rapporto col territorio le istituzioni
La legalità in sostanza diventa fattore competitivo della dell'economia meridionale
E non sono più sufficienti le tradizionali infrastrutture che pure bisogna fare che pure bisogna insistere perché si inizia vino il sistema delle piccole e medi impresa che rappresenta l'ossatura del sistema produttivo meridionale solo se si organizzerà in un sistema Rete può inserirsi nei cambiamenti di mercato e della produzione sapendo che è essenziale diventa un investimento sulle risorse umane
E quindi più ricerca più formazione perché è la più grande risorsa di cui il Mezzogiorno dispone e il capitale umano costituito la gente che studia
Che lavoro a e che vuole continuare a farlo
Un primo compito che abbiamo come cooperazione
E di contribuire affermare l'emorragia
Delle risorse umane del Sud si calcola che nell'ultimo decennio più di un milione di giovani hanno abbandonato il Mezzogiorno
In gran parte sono indicendo ottomila giovani vanno lasciano il Mezzogiorno in gran parte sono diplomati laureati e in gran parte sono i più bravi che partono ecco perché danno valgo sul punto di vista bisogna valorizzare e qualificare questa risorsa
E creare le condizioni perché trovino nella propria regione alla propria terra l'opportunità di lavoro e di profitto per la loro competenza lavoro professionalità comune in parte hanno fatto i giovani delle cooperative di libera nei terreni confiscati alla mafia
Spendere alla ricerca
Nella formazione
Nell'apprendimento significa incrementare in modo serio alla ricchezza del paese c'è troppo rumore scusate Riccardo
E di fare di chiacchierare se volete chiacchierare in vigore una sale norme la formazione latte tenti di saperi le competenze
Non sono il frutto dello sviluppo di un Paese ma contribuiscono a crearlo e quindi soprattutto nelle regioni poco sviluppate che occorre designare efficaci politiche di sviluppo puntando al miglioramento delle risorse umane
Questo discorso riguarda i giovani e quanti sono collocati fuori dalla vita produttiva
Il riferimento guardare il processo che ha portato il nord est del Paese del a diventare un'area dinamica dell'Europa ed è un vettore del sistema italiano della piccola e media impresa come nuova o come formazione verso i Paesi dell'Est europeo
O il Sud dalla Sicilia intraprende a questo percorso quei destinata dopo essere stata ragione periferica dell'Italia ad essere aria marginale dell'Euro mediterranea
Se il Mediterraneo infatti torna a essere centrale degli equilibri geopolitici
Servì diventa la porta d'Europa c'è spazio per la Sicilia e per il Sud che organizzi come centro di scambio di commerci di produzioni di servizi avanzati a cominciare da quelli culturali
Per realizzare questi obiettivi è necessario che cambi la politica dei governi nazionali e regionali
Su tema delle infrastrutture ma come caro organicamente alle politiche di sviluppo
E guardare alla Sicilia al sud non come destinatarie solo di grandi opere spesso fine a se stesse e finalizzata sfogo agli occhi appalti su cui mafia camorra e 'ndrangheta sono sempre pronti a mettere la mano le mani ma soprattutto occorre
Avere consapevolezza
E delle risorse disponibili non può essere sprecato nemmeno un Euro per le vecchie pratiche assistenziali l'alimentare il precariato che distrugge la cultura del lavoro
E con una formazione spesso destinata a sostenere i docenti disoccupati che a diffondere nuove conoscenze Elia pervertita ridotto ormai a Mary stipendifici che noi intensificano una voce
Tutte le risorse disponibili
Di derivazione regionale statale e comunitaria dovranno essere impiegate in un programma organico di intervento per rendere efficienti e funzionali i servizi pubblici attrezzare il territorio
Con infrastrutture adeguate in sostanza allegare i finanziamenti ai progetti di sviluppo
Ecco perché c'è bisogno di un nuovo pensiero meridionalista di quello legato alle cooperative deve farsi portatrice in un mondo che è radicalmente cambiato è il modo di produrre di far circolare le merci le persone i capitali
E di un Mezzogiorno che è cambiato ma non è riuscito atto un mare il divario con il Nord del Paese
Ma anche come altre economie dalle altre Regioni d'Europa rischiando così di essere stato un marginale e di uscire dai Circuiti dalla crescita dello sviluppo vorrei da questo punto di vista per avviarmi alla conclusione riproporrà la proposta che abbiamo inserito nel documento congressuale di istituire un osservatorio permanente presso lega nazionale cooperative sul Mezzogiorno
Che mette in sinergia idee Progetti esperienze che derivano dai diversi contesti ed ai diversi soggetti
In grado di delineare un network di conoscenze da condividere finalizzato a o le azioni che il movimento cooperativo delle promuovere nel Mezzogiorno
Al centro di questa attenzione non può che esserci l'uso delle risorse dei fondi europei sulla base dell'esperienza negativa del due mila due mila sei in cui sono mancate progettazione coordinamento degli interventi ma su questo
Faccio riferimento all'ultimo seminario promosso ova lega dell'Emilia Romagna sui temi del mezzogiorno e dell'uso delle risorse comunitarie infine per concludere l'affermazione di Poletti e nel Sud occorre più stato e più un mercato vale soprattutto per il Mezzogiorno dove in alcune aree a volte non scende allo Stato né il mercato
è essenziale l'impegno dello Stato per garantire questo tipo di crescita se si vuole promuovere uno sviluppo adeguato nelle aree più deboli del Paese
Non appaia questo un discorso antistorico nel momento in cui si parla da più parti di declino dello Stato nazionale
Noi parliamo di declino dello statalismo del centralismo che è cosa ben diversa uno Stato efficiente infatti è anche uno stato un limitato
La crescita del sud deve partire da un basso essere espressione di un'idea dello sviluppo che trova consenso anzitutto nelle società e nelle comunità un locali
Spetta allo Stato garantire alle opportunità necessarie favorire questa crescita che deve dipendere da scelte politiche dello sviluppo perseguite sul piano generale
Ecco perché a legalità
Credito pubblica amministrazione infrastrutture distribuzione delle ricchezze verso le aree geograficamente più svantaggiate accompagnate da specifiche politiche fiscali e del lavoro e di politiche di che
Salvaguardino e rafforzeremo le competenze alle risorse umane sono punti di una piattaforma che deve qualificare il lavoro delle leghe meridionali
Ma anche la politica nazionale della lega delle cooperative verso il Mezzogiorno io credo che alla lega delle Cooperative spetta il compito di dare un contributo alla battaglia politica delle idee
Ma anche all'iniziativa concreta perché il Mezzogiorno ritorni centrale nella politica nazionale dal governo e soprattutto
Ossa affermarsi come un soggetto di cambiamento Acqui guardano per nuove generazioni per crearsi un futuro della propria terra nella propria regione
Anche
Grazie San Filippo
Diamo la parola Turiddo Campaini
E in strada
Bene
Vedo che tu non hai l'intervento scritto quindi farai a celai arterie m'ha fregato
Bene
Puoi parlare
Relativa vi confesso
Di aver avuto fino in fondo il dubbio se intervenire o meno
Se
Sono in grado di dare un contributo a questi lavori
E se serve a quel tacco a qualche cosa
Io credo di
Di poter essere fra coloro che
Partecipano a questo congresso
Con
Una volontà positiva
Con qualche dubbio
Che la volontà positiva
Fossa tradursi
In apporti concreti
Io condivido pienamente gli accenti
Rivendicati
Compresi nella relazione
Di politica
Sono evidentemente ovviamente
Altrettanto soddisfatto per la crescita quantitativa che si è verificata nel nostro movimento negli ultimi anni
Non me la sento
Di accodarmi
Ad un atteggiamento sostanziale di auto esaltazione
E non me la sento perché
Credo che noi dobbiamo avere più coraggio
Nell'affrontare i nostri problemi
Coraggio che a mio parere non abbiamo avuto fino ad ora o comunque non abbiamo avuto nella misura sufficiente
Mentre dall'altra parte
Indubbiamente perlomeno questa è la mia valutazione
Il futuro
Ci riserva dei grossi interrogativi
E delle grandi difficoltà da affronta
Già nel congresso precedente
Era fortemente presente la necessità di una lega forte
Forte per la sua autorevolezza forte per il grado di consenso che deve riscuotere fra le cooperative
Questa necessità quattro anni di distanza a mio parere e ancora più avvertita
E le ultime vicende quelle degli ultimi diciamo così diciotto mesi
L'hanno resa ancora più urgente
Ci sono almeno un paio di questioni
Che vale la pena di riprendere anche successivamente al congresso
Da un lato ciò che deriva dal passaggio
Dall'agire in un mercato domestico all'agire in un mercato globalizzato
La nostra cultura
è frutto della nostra storia
La nostra storia
è fatta
Di aggregazioni fra Dinoi
Per creare delle entità quantitativamente superiori molto spesso a quanto avevamo sul mercato in termini competizione tranne quindi dei benefici da trasferire poi lo stesso
L'elemento quantitativo nella nostra storia
è stato parlo della storia la storia più recente non in quell'antica l'elemento quantitativo è stato determinante
Però la nostra cultura oggi io credo sia arretrata perché ancora ancora l'aspetto quantitativo
In un mercato globale la logica cambia completamente
In un mercato globale anche ciò che è di grande possiamo e messo insieme all'interno del movimento cooperativo è generalmente sempre qualcosa di piccolo rispetto alla competizione di livello internazionale
E anche se agiamo su scala locale
E nei servizi non nel campo imprenditoriale e produttivo che di per sé agisce su un su un mercato internazionale anche se andiamo su scala locale se non siamo noi andare a cercare i competitor stranieri sono gli stranieri avvenire a cercare spazi di mercato e farci concorrenza
E quindi lo sviluppo
E l'evoluzione deve essere considerata soprattutto per il futuro lo sviluppo l'evoluzione di tipo qualitativo
Troppo ancora ci si azzarda si si attarda sul fatto che dobbiamo crescere dobbiamo crescere quantitativamente guardate che la crescita quantitativa quando mancano gli aspetti quanti e quali cattivi
Rischia di diventare estremamente pericolosa
E noi questi problemi dobbiamo Porcelli con estrema chiarezza e con grande determinazione affrontarli
L'altra questione è quella di Unipol
Solo farla
Ci crea dei problemi
Però io credo
Che lo dice uno che
Nel momento della tempesta
Che è stato chiamato insieme ad altri compagni
A vedere di raddrizzare un po'la barca
Noi non abbiamo avuto il coraggio di affrontare fino in fondo
Le ragioni che ci hanno portato a quella situazione
Il problema di Unipol
C'era indipendentemente dal progetto BNL
I problemi che si sono determinati in Unipol sono frutto di meccanismi che sono indipendenti da un progetto lanciato
Le questioni che dovevamo affrontare
Erano indipendenti dalla vicenda dalla vicenda viene
Non abbiamo avuto neppure successivamente
Il coraggio di affrontare fino in fondo quelle che sono le cause
E guardate da questo punto di vista io credo bisogna scrollarci un po'di dosso anche la soggezione l'accerchiamento
Perché molto spesso e io l'ho vissuta la questione di Unipol in questi siti in questo senso con questo stato d'animo
La storia e siamo accerchiati
La storia che siamo attaccati
Ci impedisce di affrontare le questioni che abbiamo all'interno e che sono quelli determinanti per passare come diceva Aldo Soldi allatta
Quanti restare indifesa
Quindi queste sono questioni o parere che vanno ulteriormente riprese
E probabilmente affrontarle fino in fondo significa dover rivedere diversi questioni diversi meccanismi che riguardano l'insieme del movimento non solo la vicenda il l'elemento specifico che riguarda che riguarda
Noi in sostanza io credo dobbiamo
Fare un passo dal punto di vista anche organizzativo e quindi concezione
Che già ci eravamo posti nel congresso precedente ma che poi non abbiamo avuto la forza il coraggio di portare fino in fondo io ho chiuso un termine che ho visto nel nel dibattito nei documenti della cooperazione Reggiana
Credo che dobbiamo sostituire rapidamente è una lega Coppa associazione che rappresenta le cooperative con una Legacoop
Che è un'associazione attraverso la quale le cooperative si rappresenta
E dietro a questa differenza di concetti
C'è un passaggio storico
Da un movimento cooperativo organizzazione di massa
A un movimento cooperativo che come si è ci ha detto anche il segretario dei DS che deve vedere le questioni ormai in un ambito notevolmente diverso dal passato
E deve avere quella autonomia
Il giudizio di movimento tale da potersi consentire di navigare in mare aperto in una situazione sempre completamente nuova rispetto al passato
E dobbiamo affermare
Non soltanto facendo discorsi
Dobbiamo affermarlo né i fatti
E dobbiamo fermarli con le soluzioni organizzative concrete
La centralità dell'impresa cooperativa
Nell'ultimo congresso se non sbaglio
Avevamo deciso che in tutti gli organismi di lega
Dovevamo garantire la maggioranza della presenza delle cooperative
Io non vedo perché questo non debba cadere nella presidenza della Lega nazionale delle cooperative
Noi abbiamo un problema abbiamo un problema di governance
La discussione che è avvenuto fuori in sede congressuale ha sollevato il problema della governance nelle cooperative
Io sono convinto che se la struttura organizzativa avesse avuto una composizione diversa anche al vertice di Legacoop ci saremmo forse proposti subito il promo un altro problema
Che la questione della governance non è questione che riguarda solo le cooperative a che questo tema lo riprendeva soldi
Questa è questione che riguarda tutti gli strumenti Inter cooperativi riguarda le le stesse associazioni riguarda gli stessi consorzi riguarda le stesse società Inter cooperative
E allora se dobbiamo affrontare le questioni in questo termine io credo che debba esserci proprio un peso specifico della realtà cooperativa non abbiamo bisogno che le grandi cooperative
Siano direttamente impegnate in lega coppe nazionale
Perché anche per affrontare i problemi delle piccole e medie cooperative
Del loro sviluppo della nascita di nuova cooperazione per affrontare meglio i problemi della cooperazione anche particolarmente le zone deboli noi abbiamo bisogno del convincimento e della forza delle grandi cooperative aderenti alla lega
Non basta la struttura in quanto tale che finisce per sembrare quasi impotente rispetto alla grandezza dei problemi
E chi è a dirigere al vertice della lega ha bisogno di questo sostegno ma per la arrivare ad avere questo se sostegno ha bisogno anche del consenso ha bisogno della condivisione delle scelte ha bisogno di impegnare le forze che abbiamo a disposizione
Ultima questione
Quella dell'Unità cooperativa mi sbrigo in tre parole
Io dico francamente
Che
Il e le parole di Marino
Mi sono sembrate parole estremamente chiare
Estremamente comprensibili
Mi è sembrato un invito che noi assolutamente non possiamo rifiutare
E io lo dico con tutta la benevolenza e l'amicizia
Nei confronti dell'amico Cattabiani
A questo riguardo io credo non serva mai fare Corini patriottico
Qui le questioni vanno affrontate per come effettivamente sono
Nessuno ci chiede se ce lo chiedesse poi sicuramente non glielo permetteremo di nessuno ci chiede di purificarsi
Però che
Tutti noi
Noi e loro
Abbiamo qualche cosa da superare
Abbiamo qualche
Neo
Che gli altri ci possono vedere più facilmente di quanto ci si vedranno gli stessi così come la situazione reciproca
Questo processo è inevitabile
Ed è salute per la parte che oggi è lega coppe ed è salute e per l'altra parte può essere altra parte di movimento cooperativo
Però bisogna procedere in modo estremamente deciso non dare la sensazione
Di costruirsi degli alibi
Incastrare possibilmente gli altri incalzarlo li continuamente vedere di fare un passo dopo un altro
E su questo io credo noi sono convinto di fare questo senza che la reazione di Poletti che lo diceva in questo senso noi
Troveremo grandissimo consenso all'interno del movimento
Ultimissima questione
Il futuro del movimento cooperativo è affidato
Agli uomini e alle donne che guideranno
Le cooperative
Gli strumenti Inter cooperativi l'associazione in tutte le sue articolazioni
Occorrono però risorse umane adeguate
Soprattutto per quella sfida ecco che lo sviluppo qualitativo che ci sta di fronte come un macigno
Risorse umane adeguate sia professionalmente sia come visione sociale
E in una epocali trapasso come quella che stiamo vivendo contemperare le due questioni è tutt'altro che semplice
E poiché è tutt'altro che semplice lo sforzo in termini formativi del movimento deve essere uno sforzo enorme
Dobbiamo considerarlo l'investimento prioritario da fare se si vuol continuare a parlare di intergenerazionali
E allora a questo punto a questo punto io credo che lega Coop debba farsi debba diventare il punto di stimolo più consistente è più forte
Con una delega da questo punto di vista che il movimento le cooperative gli danno perché si proceda in questo senso in modo massiccio in modo esteso
E questo a partire dalle grandi realtà cooperative perché anche le grandi cooperative non hanno la possibilità e la capacità di risolvere da soli questi problemi
Dobbiamo riconoscerlo assegnare il compito alla lega e nello stesso tempo però vedere anche in sede legale di utilizzare le risorse chiedere alle cooperative le risorse necessarie perché questo processo posso andare avanti
E questo bisogna incominciare già da quelle strutture informative
Che esistono all'interno del movimento altre che possono essere create ma incominciare davvero a dar forza a questa aspetto che sarà un aspetto che il nostro futuro dalle quali nostro futuro sarà fortemente condizionato
Bene grazie Turiddu credo che se l'ascolto è una virtù la salate la riservata tutta quindi abbiamo anche potuto andare oltre un po'i tempi che erano previsti
Darei la parola Marini dice si prepari Bertinelli
Marini già è stato recuperato da una malattia non vorrei che fosse stato ricurvi colpito di nuovo no sei lì a
Del viene viene
Sei qui sei qui Marinetti eri era malato quindi avevo l'assenza giustificata lo recuperiamo stamattina anche perché abbiam fatto parlare la Sicilia e poi il piano Quaini è un po'toscano luce il Friuli abbiamo coperto l'Italia adesso dalla approfittarsene anche tue
Se d'accordo ottenuti grazie
Io vorrei affrontare signori per favore silenzio il problema di una peculiarità che ha il Friuli-Venezia Giulia
Che è una peculiarità storica ma anche quella di avere una presenza di cooperative che aderiscono sia la lega delle cooperative che ha Confcooperative
Presenza storica nel senso che la nostra cooperazione
Nasce o alla fine del secolo ottocento ai primi del Novecento Confcooperative storiche come la cooperativa Carnica
Le cooperative operaie di Trieste che ci sia che sono nate addirittura quando Trieste Rava storia
Ma questo movimento
Ha saputo essere forte ha saputo essere capillare
Ma anche questa peculiarità di avere questa doppia abbia adesioni Alfredo che ci faccia discutere a livello del Friuli-Venezia Giulia in termini estremamente attuali sul sulla problematiche
Dell'unità del movimento cooperativo
Nella nostra regione nell'ultimo decennio abbiamo avuto anche noi una forte crescita e un forte impulso non sto a ricordare gli aumenti
Quantitativi che ci sono avuti a tutti i livelli
Pensiamo che arriveremo a trentacinque mila addetti complessivamente come cooperazione nel due mila sette
Si pensi che trent'anni fa gli occupati erano poco più di dodici mila
Si pensi che il valore aggiunto complessivo prodotto dalla cooperazione in Friuli Venezia Giulia raggiunge il sei per cento
Si pensi che siamo il doppio del settore turistico cui ad esempio la Giunta sta lavorando molto per farlo sviluppare siamo più più forti di altri settori come quello complessivo che esprime l'agricoltura o le costruzioni
Quindi noi ci siamo impegnati complessivamente
Un per contribuire allo sviluppo occupazionale anche noi siamo in controtendenza rispetto agli altri
Alla tutela dei consumatori al sostegno del mondo agricolo
Al finanziamento della piccola imprenditoria locale
A livello di UE fare all'inserimento lavorativo delle fasi più debole dei lavoratori e alla competitività delle imprese con le molte tensioni di trazione che abbiamo fatto portando avanti l'attività
Va detto che la cooperazione aderenti a Legacoop rappresenta circa il quaranta per cento di queste insieme ma trent'anni fa eravamo al ventiquattro venticinque per cento questa inoltre va rilevato che allarmanti come dicevo prima che se parte della cooperazione di consumo alla doppia adesione ci sono ben tre cooperative aderenti anche al capitale via
Ci sono più stanno venendo avanti delle dei processi sì il coinvolgimento unitario nel settore agroalimentare ci riferì ci riferiamo in particolare nel settore lattiero-caseario ma anche il Consorzio Agrario regionale guanti ha recentemente si è trasformata in cooperativa agricola e anch'esso ha una duplice adesione ecco voglio dire e voglio anche sottolineare il fatto che nel nostro lavoro le imprese io e di legato sono riuscite anche a contaminare nel processo di sviluppo di radicamento di innovazione
L'altra cooperazione
Questo perché io credo che
Sì è importante anche dire che il processo che è venuta avanti rispetto ai agli aspetti quantitativi ha avuto anche una forte spinta verso l'innovazione
Ecco stiamo lavorando per una visione strategica quindi che coinvolga
La tutta la cooperazione dei consumatori che coinvolga le strutture
Dell'agricoltore per l'agroalimentare
C'è la necessità di ristrutturazioni
Veloci nel settore delle cantine sociali nella diroccato casearie sono solo questi alcuni dei progetti su cui ci stiamo impegnando
Ma ecco ma per fare un salto di qualità
In tal senso per dare risposte adeguate alle nostre necessità
Bisogna io credo avere una forte spinta innovativa continuare sulla spinta innovativa
E dobbiamo anche partire dal fatto in questa credo che sia anche questa innovazione dal fatto che le rappresentanze attuali come tutti qui mi pare che stiamo dicendo sono inadeguate rappresentano una debolezza una arretratezza
Ad esempio mettere vicino in alcuni processi di crescita che abbiamo sviluppato recentemente faccio un solo esempio confonde Fondo sviluppo non è semplice ci vuole un lavoro incredibile
E quindi solo su questo aspetto ad esempio ci fa dire
Che noi abbiamo la necessità di rapidamente affrontare questa questione
Ecco io credo quindi che l'Unità cooperativa deve diventare un chiaro e forte obiettivo strategico di questo congresso
Con la coscienza delle difficoltà con la coscienza di tante diffidenze
Ma anche con la consapevolezza e questo è
La uno è un fatto necessario Eelam migliore tutela dell'esperienza
E poi e dello sviluppo della nostra cooperazione nella nostra regione e quindi anche nel Paese
Quindi le ragioni con le regioni come la nostra dove la plurima adesione coinvolge già importanti cooperative come dicevo
Possono e devono diventare un laboratorio una spenta per processi aggregativi a cui la struttura nazionale deve io credo fare riferimento possiamo rappresentare una opportunità per perseguire fino in fondo l'unità tra le centrali cooperative
La nostra regione grazie alla spinta propulsiva dell'attuale amministrazione regionale guidata dal Presidente Illy ha sepolto recuperare rafforzare le ragioni della propria specializzata della specialità regionale
Con la valorizzazione forte del territorio
Ecco avanzata relazioni istituzionali con l'alta qualità del Welfare
Conforti spinte sugli investimenti nell'innovazione
In questo scontento il sistema di dell'impresa di legato nazionali e regionali che sono sul territorio
Hanno saputo accreditarsi come interlocutore affidabile affitta interlocutore moderno in in grado di interpretare adeguatamente i cambiamenti
E le evoluzioni economiche sociali
Della nostra Regione
Ed è proprio su queste spente che nascono una serie di progetti nell'ecologia nell'ambiente nel Muti servizi nella logistica
Ci stiamo sviluppando e stiamo operando che incomincia prese di tutto rilievo che opera non solo in Regione ma anche in altre regioni con dimensioni importanti
E che costituiscono modelli di crescita competitiva e di sviluppo con forte caratteristiche innovative
Poi abbiamo anche due progetti per quanto riguarda il settore energetico per le produzioni di biomasse biocarburanti
E soprattutto quello dello sviluppo turistico
Che per l'amministrazione regionale deve deve diventare dal tre per cento all'otto per cento e quindi noi ci stiamo impegnando all'allargamento ditte prime esperienze ad esempio l'albergo diffuso ma anche su tutta una serie di altre iniziative
Quindi le nostre imprese cooperative sono parte integrante di questa entità socio economica sopranazionale denominata dai lì euroregione
Ed hanno l'opportunità di crescere notevolmente svolge un ruolo propulsivo nelle relazioni
Lo sviluppo dei Paesi vicini
Che possa interessare l'intero movimento di Legacoop nazionale la quale deve fare delle scelte in tal senso ho ascoltato con il quanto ci diceva il ministro Bonino in tal senso
Va rilevato che sull'internazionalizzazione abbiamo svolto un ruolo attivo in particolare nei Balcani
Per sviluppare cultura di impresa cooperativa anche accompagnando e sostenendo progetti di sviluppo di nostre cooperative in stretto rapporto con le istituzioni in primis con la Regione ma anche con un ruolo di riferimento
Della lega Nazionale
Ho fatto riferimento a quello che abbiamo fatto nella nostra regione
E ai progetti di sviluppo che abbiamo in cantiere
Per dire che rappresentiamo una novità che ci è stata riconosciuta al congresso ma anche Pigna altre occasioni in primis al Presidente Illy e anche dalle altre categorie
è nostra convinzione riuscire a creare nell'ambiente di della lega hardcore regionale una sede idonea che possano offrire un valore aggiunto per le prospettive di sviluppo delle cooperative
Puntando a massimizzare politica di sistema e politiche dirette
Ed è proprio per questo che noi crediamo che questo movimento
Possa diventare veramente nazionale
Se si lega ha una forte valorizzazione delle esperienze regionali che vanno allargate di integrate a processi di largo respiro ma anche di forte radicamento territoriale
Ed è proprio per questo lo hanno ripreso anche altri Beratto il tuo tempo da un minuto e venti va bene megalotto informo solo per sì va bene allora vado rapidamente alle conclusioni dicendo che noi abbiamo la necessità di porre a mio modo di vedere di vedere dare attuazione alla riforma organizzativa che avevamo già che avevamo già uno deliberato abbiamo la necessità di ribadire anche i problemi della delle da letizia dei valori tipici della cooperazione abbiamo la necessità di ribadire anche l'applicazione fino in fondo della delle regole
E abbiamo la necessità di affermare fino in fondo quello che ci veniva detto dal ministro Damiano ieri sulla sugli appalti e sulle regole che oltre a mio modo di vedere
E a nostro modo di vedere dal il problema delle costruzioni può essere anche portato ad altri ad altri livelli come quello ad esempio della movimentazione merci grazie
Bene grazie Marini se loro due non due informazioni Patrizia Vianello e che Laura Genco sono attesi nella commissione Statuto Sala cinque spero che siano già andate perché la Commissione sollecitava la loro presenza
Poi io solleciterei Bernareggi se in sala venire a copre siederà perché il programma di oggi prevedeva che ci fosse anche lui alla presidenza
Bernareggi presidente regionale della Lombardia non lasciarmi solo
Quindi se vieni qui si fa un favore la parola al vicepresidente Giorgio Bertinelli
Grazie io cercherò di stare nei tempi comunque ho detto a
Nostro Presidente che mi richiami all'ordine così come ha fatto con gli altri
Io mi ero preparato un diligentemente un intervento scritto ma naturalmente succede quasi sempre così che si prova pensare a delle cose da dire poi
è necessario tenere conto della discussione
Io sono avvantaggiato nel nel poi per eliminare gran parte della parte scritta e consegnerò come credo doveroso
Agli atti perché gran parte delle cose che volevo dire sono
State dette da nella relazione di Poletti
Pasquale in qualche misura ho collaborato
E
Quindi mi soffermerò su quelle che io considero alcune azioni necessarie per la nostra organizzazione
Che dovrebbero guidare l'attività nostrane prossimi Nesi
Pensando di di costruire un piccolo filo di di collegamento un tempo sarebbe tuffi doloso
Che lega le diverse parti del nostro progetto politico
Credo lo si debba anche al fatto che c'è stato una grandissima attenzione delle istituzioni
E delle forze politiche il precedente congresso noi abbiamo avuto praticamente nessuno
Delle forze politiche delle istituzioni e stavolta abbiamo avuto qualche problema a contenere la presenza
Fortissima delle istituzioni e del Governo penso che questo sia una attenzione che in qualche misura la nostra organizzazione
Si è meditata
Io quindi parlo di alcuni punti il primo è questo il progetto che non abbiamo definito un progetto per rafforzare la cultura cooperativa
E io non penso che una grande organizzazione possa vivere
Per scelte contingenti
L'abbiamo fatto una scelta abbiamo cercato di rappresentarla in questo periodo vi ricorderete che abbiamo fatto alcune iniziative per la Fondazione per il centoventesimo della Fondazione
Abbiamo cercato di rinnovare il pensiero cooperativo per la parte non tanto storica di interpretazione storica naturalmente abbiamo fatto anche il resto se guardate nel catalogo che vi è stato consegnato della nostra mostra si è si è fatto riferimento a un passaggio specifico e a noi sembrava essenziale di un manifesto del quarantanove in cui si dice
Da parte di di di operai che manifestano difendiamo la nostra arte la nostra cultura il nostro lavoro l'abbiamo cercata e questo filo perché ci sembrerebbe necessario per l'organizzazione come la nostra che ha naturalmente
Caratteristiche di rappresentanza vedi impresa è spesso di grandi imprese non dimenticare il fatto che questa nostro peso nella società ci pone anche di avere una funzione diciamo un un rispetto della nostra della nostra cultura
Allora abbiamo cercato Deneuve queste un po'come il filo conduttore e in questi anni una cosa che io penso dovremmo cercare di valorizzare non tanto perché
I libri
Si si si possano disporre in un ordine
Comprensibile nello stretto
Librerie biblioteche private o d'ufficio ma non abbiamo fatto uno sforzo che io considererei necessario apprezzare intanto perché abbiamo sostenuto in questi anni
Le i i master in economia cooperativa a Bologna a Roma anche per il Meridione
A Forlì
Abbiamo fatto per la prima volta quelle che ne avevano chiamato lezioni universitarie per la prima volta sono da discutere con in venti università
Con professori che spesso non avevano la percezione di che cosa fosse la cooperazione dove siamo bravissimi a raccontarci fra di noi
C'è un piccolo particolare che non ci siamo accorti nei dirigenti della struttura associativa né i dirigenti delle cooperative che nei libri usati comunemente nelle scuole medie scuole medie superiori sono
Dieci righe che riguarda la cooperazione scritte con lo stampino dappertutto che risalgono ha un'idea della cooperazione di cent'anni fa
E quindi l'idea di e cercare di mantenere un rapporto più stretto con l'università
La decisione per esempio la cooperazione di consumo e fare la loro scuola
Le esperienze di molte strutture territoriali insomma la presenza
Di un molti professori che ci hanno accompagnato in questo periodo per esempio rispondendo a
A quello che noi proponevamo come come impianto generale del Congresso dicendo guardate non abbiamo questa opinione cioè se aperto finalmente una interlocuzione col mondo
Della scuola in particolare con l'università che sì prego predicata per tanto tempo ma in realtà sarà fatto allora io penso e queste cose le organizzazione che ha cognizione di sé lei deve avere presente così come io penso che averne messo insieme due o tre pubblicazioni che io considero di grande interesse
Zamagni Mazzoli verso una nuova teoria della della della cooperazione una nuova teoria economica della cooperazione l'aggiornamento del volume storico dei cent'anni la cooperazione
Di di di di Vera Zamagni dopo quello del centesimo di Zhang ieri Galasso costretta Castronovo
Il saggio sulla sulle grandi imprese cooperative a cui seguiranno se naturalmente questo lavoro
Potrà essere continuato uno sulle medie sulle piccole cooperative il volume di Coopfond sulle sulle
Sulla promozione cooperativa questo per dire che
Un progetto che tenda a rilanciare la cultura cooperativa non può
Non partire da queste cose sono io penso una delle ragioni che rendono l'autorganizzazione un'organizzazione che può testimoniare della sua storia della sua
E della sua attualità naturalmente l'abbiamo chiaro che il la società è cambiata nasce le le le necessità sono diverse
Dei nostri principi ispiratori mi pare aggiornati ammodernati ci sia un grande bisogno in questo Paese
C'è bisogno di continuare a a a rispondere ai bisogni dei soci a differenza del passato naturalmente sapendo che oggi si parla di sanità integrativa di sostegno diversamente abili ma insomma sempre si fa riferimento a bisogni dei soci e non solo così pure come mi pare che ci siano delle cose un un diritto ad una alimentazione sana una casa per i giovani e gli immigrati eccetera rappresentano la novità verso la quale un movimento di imprese come il nostro deve pure mantenere collegamento l'abbiamo delle cose sulle quali nel tempo Chamot impegnati naturalmente la l'irrobustimento del sistema industriale
La costruzione di grandi infrastrutture l'ammodernamento della filiera dell'alimentazione e e così andando però siccome questa è l'immagine che noi abbiamo della nostra organizzazione ma non sono così incerto che ce l'abbia anche all'esterno che il nostro progetto chiamiamolo così di irrobustimento della cultura cooperativa credo
Debba esserci debba essere mantenuto e debba essere sviluppato naturalmente l'abbiamo poiché i dettagli economici sui quali si è detto io non li voglio riprendere che devo saltare molte cose di quelle che volevo dire perché ho bisogno di tre minuti per qualche osservazione che
Ho annotato stamattina
Voglio dire solo due cose in proposito noi abbiamo bisogno di darci strumenti che siano utili per la crescita della cooperazione non soltanto delle grandi cooperative
Ma delle cooperative che siano esse piccole che siano esse mediche siano esse grandi
Per esempio per quanto riguarda la questo questo punto della degli strumenti noi stiamo lavorando insomma coupon confondere lo strumento che l'organizzazione a disposizione perché poi spesso si fanno ci fa un po'di confusione gli strumenti in realtà la lega delle cooperativa uno strumento che si chiama confonde con il quale stiamo cercando di i per esempio di costruire
Da una parte uno strumento a sostegno dei Grandi Progetti
Per il quale noi pensiamo che sia utile e credo che si debba dire anche in maniera chiara così si sa tutti cosa si sta parlando dal fatto che potendo smobilizzare le risorse importanti che sono da parte di confonde in Unipol
Si possa utilizzare questi soldi insieme alla richiesta che ne facciamo alla stessa Unipol AGCI FS alle alle alle finanziarie locali per costituire un fondo che avrà la sua robustezza
Per sostenere i grandi progetti che pure questo Paese qualcuno dovrà affrontare
Conto con quest'operazione noi credo siamo in condizione di affermare che la parte delle risorse ordinarie di Coopfond che non sono irrilevanti
è una massa finanziaria importante possono essere senza nessuna limitazione
Lì rivolte esclusivamente alla promozione nove cooperative al rafforzamento delle piccole e medie
Cooperative ai progetti di integrazione fra le come raccordo le cooperative e alla internazionalizzazione questione di cui avevo necessità di parlare anche per ragioni di istituto che salterò semplice semplicemente mi limito a ricordare che queste questioni di cui molto spesso si parla con le battute sulle spalle come se fosse un giocattolo
Per qualcuno di noi in realtà questo è un punto dal quale ci può piacere un me
O questo organizzazione in grado affrontarlo seriamente oppure tutti i nostri ragionamenti sul mercato sulla globalizzazione lui rimarranno come spesso avviene grandi petizione di principio senza un grande esito
Allora se questo è e e e qui finisco su questo punto e mi riservo gli ultimi tre minuti abbiamo in questo modo credo bisogno di sostenere la crescita e la cooperazione
Sapendo che un'organizzazione come la nostra se vuole essere se vuole assolvere bene la sua funzione a questo Paese bisogna che si sta sprovvista regge non va bene insomma bisogna trovare il modo che non sia soltanto la cooperazione dove storicamente si è radicata è che è forte che come tale quindi è una una una cooperazione di tutto rispetto bisogna avere come obiettivo quello di far diventare la cooperazione italiana
Una vera cooperazione nazionale e per far questo bisogna far crescere la cooperazione dove debole a partire dal Meridione e gli strumenti di sostegno avanzate per questo e non peraltro e bisogna garantirsi che cioè che ci sia in questo processo una presenza equilibrata della della composizione del nostro mondo a partire dal fatto che la presenza femminile
Badate oggi lo si è fatto una grande discussione ma nella precedente direzione
La la presenza femminile dal dodici e cinquanta per cento
Siamo arrivati per fortuna che i delegati al congresso questa volta sono il ventitré per cento la composizione della direzione che proporremo siamo oltre il venticinque per cento ma ci si sta avvicinando ad un'idea che sarebbe normale
E per la quale invece io credo che questa organizzazione abbia fatto uno sforzo rilevante
Lo stesso ragionamento a maggior ragione vale per i giovani parate questo è un Paese nel quale tutti parlano della necessità di ringiovanire i gruppi di ricerca
Tutti parlano della necessità che che c'è di promuovere una nuova classe dirigente ma a partire dalla politica non lo fa nessuno
E non abbiamo bruciato due generazioni di già
Se si continua di questo passo probabilmente le bruceremo alcun'altra cioè ci sarà un altro e i più giovani siamo rimasti noi cinquant'anni e rotti poi ci sono quelli che a trent'anni perché nel mezzo c'è rimasto quasi niente sesso aspetta ancora un po'se ne saprà per due
Uso gli ultimi tre minuti ti ti ringrazio di avermi di avermi interrotto però a questo punto mi pareva necessario sottolineare quindi dobbiamo sostenerlo non con le parole
Ma con tutti gli strumenti possibili
Quello che ho detto prima dell'università e corsi di formazione sostenga partecipazione eccetera
Le tre questioni che volevo dire uno l'autonomia
Io penso che questa un'organizzazione che ormai fa i propri congressi in autonomia non viene a spiegarci il segretario del partito chiede fa presidente la lega
Lo dico con l'accetta perché non c'è tempo da andare oltre io penso che oggi la politica sia che abbia abituata alle incursioni dirette verso le imprese che non verso la struttura societaria
Questo problema grosso come una casa perché l'autonomia vera
La seconda si costruisce tutti i giorni e la si costruisce quando siamo nella consapevolezza che il luogo nel quale le decisioni si pigliano coincide con gli strumenti che ci siamo dati
Il secondo punto a metà cooperativa io vorrei essere fiducioso come Campaini Hans io penso come lui che non può non dobbiamo lasciare
Margini ambiguità dobbiamo dichiarare seriamente che siamo disponibili a trovare tutti i processi unitari possibili badate che quest'organizzazione processo Italia fatti
Perché sui territori si fanno i Confidi unitario si fanno le ore le le le iniziative unitarie eccetera eccetera
Io spero che ci sia congruità fra quello che Marino ha fermato qui e quello che concretamente farà tutti i giorni quando abbiamo da discutere di questi argomenti mi fermo qui perché non vorrei dare la sensazione di essere di essere scettico su questo processo io credo che lo dobbiamo essere disponibili come son sempre stati bisogna che gli altri organi e parlare diciamo lavorino nella stessa direzione
Terzo punto la questione Unipol io credo che questo non è un argomento si può saltare a piedi pari
E in particolare perché mi pare giustamente Campaini abbia abbia detto quella del problema non non riguardava l'acquisto di BNL io sono d'accordo
Su questo punto esattamente con Campaini voglio fare questa osservazione
In maniera specifica in maniera precisa quando si è cominciato a questa discussione sull'acquisto nodi Unipol vede di BNL da parte di Unipol
Una discussione c'è stata dentro mondo cooperativo
Ma si è determinata lì quello che è il problema che riguarda gli assenti dei gruppi dirigenti e quella che io chiamo scusate la presunzione la necessità di far coincidere i poteri con la responsabilità e noi siamo trovati la situazione diciamo un po'imbarazzanti
Nella quale e il gruppo delle delle cooperative proprietarie di Unipol
Aveva legittimamente fatto una scelta rispetto alla quale la discussione con l'organizzazione non ho fatto una scelta che risponda alle necessità della proprietà e quindi era difficile trovare una via di conciliazione che consentì sacche di dire come questa diventava funzionale
Alla alla necessità di sviluppo della della della lega delle cooperative
E tutto rimane questo
Noi dobbiamo trovare la sede e non può essere quella congressuale naturalmente
Nella quale stabilire quali sono le modalità attraverso le quali sì sì rende possibile conciliare la la necessità dell'intero organizzazione con le mie le esigenze legittime assolutamente legittime di chi rappresenta in questo caso una società lo lo racconto Pera per alleggerire quando l'abbiamo fatto il primo incontro all'epoca consorte era Presidente della della della da dell'Unipol e da poco non era più presidente anche della società di controllo dall'Unipol e l'argomento che ci prenotato questa società quotata in Borsa
Non possiamo da tutti in galera perché vi si racconta delle cose che sono riservate quindi la discussione inizio dal necessità di rendere compatibile le esigenze generali con quella società casi finiti
Al punto cui s'era iniziata ma è normale che sia così
Perché il punto che bisogna chiarire è se ed in che misura le società
Stone partecipate e in misura rilevante come in questo caso sono società nelle quali e esiste una uno strumento io per esempio penso sia uno partecipato a tutte le cooperative che discute con la organizzazioni di rappresentanza quali sono gli interessi generali che anche a quel punto si possono
Rendere conciliabili infine l'organizzazione io sono fra quelli che ha partecipato l'altra volta discussione sull'organizzazione
Voglio rilevare che ci sono c'è una contraddizione nostro lavoro evidente
Avevamo detto delle cose alcune soap tutte fare detto diceva Poletti nella relazione le le le le tre o quattro nuove specializzazioni nazionali
Turismo sociale c'andava fatto
Ce n'era un altro punto che diceva in maniera chiara anche dal punto di vista della rappresentanza statutaria
Che le leggi regionali avrebbero dovuto verificare come consentire la partecipazione nella negli organi dirigenti di settori e territori è questo non è un problema che può essere come si può dire imputato al fatto che la lega nazionale non avrebbe sulle sollecitata a sufficienza qui sappiamo tutti di che si sta ragionando che è stata ragionato in alcune regioni delle strutture territoriali in altra regione delle strutture settoriale
Questo non siamo stati in grado di scioglierlo questo nodo è rimasto lì come è rimasto lì e su questo chiudo il nodo relativo alla partecipazione delle impresse
Io sono convinto che questo organizzazione avrebbe necessità che le cooperative presidente le cooperative dirigente le cooperative si assumessero la responsabilità della direzione
Ne ero convinto anche l'altra volta tante che quando abbiamo discusso e si parlava di un presidente cooperativa
Già al precedente congresso ma non l'abbiamo fatto perché fra le cooperative non ci vede d'accordo su come si poteva comporre un assetto del gruppo dirigente fatto questo modo
Allora io penso che il problema oggi sia esattamente lo stesso punto io penso che ci sia bisogno di una presenza delle cooperative dentro gli organi dirigenti a tutti i livelli e c'è una moralità faccio un esempio e chiudo il settore agricolo già un presidente di cooperativa che è presidente
Della sua associazione delle cooperative agricole
E e quindi è presidenza della Lega
Se tutti i settori avessero fatto voi siete Vittorio guardi il problema sarebbe risolto
E perché io penso che questa sarebbe la logica organizzativa sulla quale lavorare
Cioè costruire un sistema all'interno del qua in ogni settore c'è la rappresentanza in capo alle imprese e conseguentemente questo avviene per la per la lega nazionale purtroppo in questo noi siamo e in una situazione di difficoltà derivante dal fatto che uno strumento organizzativo rimasto incompleto ha prodotto questo risultato
Cioè perché e poi o si decide che qualche cooperativa sta presidenze magari Presidente le associazioni stanno fuori e si capirebbe bene come come si risolve la questione oppure bisogna risolvere aria lineare
Come sarebbe normale
In tutto in sé e lei la la le articolazioni dell'organizzazione le cooperative si assumono in proprio la responsabilità della direzione conseguentemente questo avviene anche per la lega nazionale io sono convinto che sarebbe un bene
Penso che si possa continuare a lavorare per questa soluzione
Penso anche che questo bisogna trovare anche nelle forme e tempi modi per i quali si renda concretamente possibile sull'internazionalizzazione di cui dovevo parlare Mantero una nota scritta
Grazie Giorgio Bertinelli diamo ora la parola Vincenzo Tassinari presidente di Coop Italia siamo quasi in dirittura d'arrivo
Si prepari Nives Monda
Non sono tutti
Confesso anch'io che fino all'ultimo non è un indubbio se intervenire anzi ero venuto questa mattina
Con la piena intenzione di ascoltare e di non e di non intervenire quindi
Non ho neanche scritto un intervento organico
Però
Anche sollecitato da alcuni interventi di questa mattina particolare quello TA gratuito
Io qualche cosa mi sento di doverlo dire
Come delegato e anche come presidente di Coop Italia
Prima il favore volete mettermi a sedere stare in silenzio gli interventi improvvisati sono sempre quelli molto carichi di attese e quindi mettetevi buoni e ascoltate
Prima questione
Io avverto e spero che
Giuliano delle conclusioni riprenda
Il tema
Della nostra difesa
Fra virgolette
Che ha fatto egregiamente Marino
La facciamo anche noi
Poi il vediamo un po'se la difesa nostra
All'attacco e io posso essere anche d'accordo su questo
Però non v'è dubbio che rispetto a tutti i dati che
Stiamo
Celebrando
Di grande successo della
Impresa
Cooperativa
Dell'economia sociale in Italia
è pur vero che siamo sotto il più grande schiaffo
Dal punto di vista politico mediatico che questo importante soggetto dell'economia
Italiana sta avendo
Noi siamo
Con un ricorso legale alla Comunità europea
Accusati di concorrenza sleale
Credo che spero che le cose che sono venute dal governo ma anche l'azione che ha fatto Legacoop con Conf cooperative
Posso effettivamente da questo punto di vista difenderci
Però non c'è dubbio
E qui al tema
Che lo schiaffo politico
Anche attraverso questo ricorso
Rappresenta l'atto di più forte concorrenza sleale che il nostro sistema di un Paese sta avendo sul mercato
E allora io dico che ma va bene
Difenderci dal punto di vista politico farci difendere dal punto di vista politico
Però vedete
Parlo della Coppa
Che è alla quarta marca rilevata da un istituto mondiale
In termini di reputazione in Italia
Sistematicamente
S riportati e per radio e per televisione e per giornali in prima pagina
Come imputati
Anche con i termini catastrofici della metastasi
è un elemento che intacca fortemente anche il nastro nostro fare economia sul mercato
Noi come Coppa da indagini
Fatte
Il quarantasette per cento dei nostri clienti consumatori Po
Non spicca elettori di sinistra
Quindi quando sistematicamente si fa
Un attacco a un soggetto economico che giocherà sul mercato
A parità di condizioni
E si mette in difficoltà quello che ha dei valori politici diversi dai dai nostri
Indubbiamente poi se qualche cliente non entra i nostri punti di vendita
Non è un fatto solamente politico
Allora io dico io voglio che la politica
Nel senso di dire economia aperta ci difenda voglio che la nostra lega nazionale
Ci difenda
Voglio che la nostra associazione nazionale ci difenda
Però su queste cose c'è anche un limite di carattere legale
Allora io
Voglio studiare e sta studiando
Come appunto rispetto atti di concorrenza sleale così determinati si possa reagire
In Capitalia ci sono centosessantotto cooperative associate
Se abbiamo gli estremi io credo che centosessantotto denunce
Di danni reali concreti dal punto di vista economico a chi sistematicamente fa una comunicazione di questo tipo vada fatto
Cioè io credo che rispetto a uno scatto di questa natura
Perché si possa rispondere sempre ma devono essere gli altri
Politicamente devono essere i cittadini che capiscono zona che usiamo delle delle armi che sono proprio ad un sistema economico e non succede da nessuna parte a livello europeo mondiale
E anche nazionale che si attacchi una forza economica ledendo fortemente la sua possibilità di competere voglio dire equamente sul sul mercato
Seconda questione
Io l'intervento di Marino l'ho molto apprezzato
Da tutti i punti di vista anche della difesa dell'entità e dell'identità cooperativa
E il percorso più Luigi ha individuato di unità
Io credo che vada sostenuto
E va sostenuto anche sulla base dei fatti concreti
Serve Ali alle imprese
Partiamo sempre da questo presupposto
E io dico e testimonio che serve
Perché in casa Coppola
Noi siamo orgogliosi che nelle valli del Trentino ci sia il Coppola
Su un'alleanza che abbiamo fatto
Dante
Dove reciprocamente i vantaggi sono stati
Molto molto precisi
Io sono orgoglioso che organizzazioni del dettaglio privato come sisma
Siano alleate hanno è tutto un mondo Confcooperative
E che al di là dei rossi e dei bianchi
Che si possa essere però alla fine quando abbiamo declinato i valori e i valori le abbiamo concretizzati nelle azioni l'unità è stata perfetta semplice convergente e di reciproco interesse
Quando io opero con le cooperative agro industriale di Confcooperative
Non le guardo mica con l'occhio perché sono bianche
Le guardo con l'occhio se sono imprese cooperative con i valori ecco l'entità del prodotto che possono
Allora io dico su questo piano bisogna andare avanti con determinazione
E io ci sto anche
A quello che ha chiesto Marino
E in parte e credo che l'intervento di via Turiddo andasse in quella direzione
A fare i nostri esami a dire le nostre cose
Perché questo ci serve ci serve per stare su un mercato più competitivo ma stare anche con quei valori indipendenti
Che spesso Turiddu diceva fine però io dico spesso invece non abbia
La questione dell'Unipol
Anche qui
Signorine
Un grande
Fuori dubbio Progetto industriale finanziario
Con copertura finanziaria al novanta per cento contro altri soggetti capitalisti che hanno ha conquistato in prese col nove per cento di di di capitale e nessuno ha potuto niente da da dia e che la Coppa
Entrasse nei servizi bancari fuori di dubbio che dal punto di vista strategico era perfettamente coerente
Basta andare a vedere quello che fanno gli eccellenti a livello europeo
Da Tesco Sainsbury eccetera eccetera
Ma l'errore
E qui io dico quale fare un passo avanti rispetto a quello che ha detto il Turiddo perché io son d'accordo che non abbiamo fatto l'analisi
E però bisogna partire
Facendo l'analisi dagli applausi
Che Giovanni Consorte ha ricevuto dalla direzione nazionale lega quando lui ha presentato il suo progetto e job party da lì
Perché se no
Non si che si mica a a fare quell'analisi che io credo necessaria
E opportuna
Quindi questo progetto eh fallito Perrone una gestione e una regia politica sbagliata
Ce lo vogliamo dire questo
E cominciamo da qui a scavare sulle ragioni
E secondo me in questo troviamo anche degli elementi per definire come si sta sul mercato
Con dei nuovi valori ma veramente autonomi e indipendenti anche dal punto di vista culturale
Cosa che evidentemente non abbiamo avuto non si può dire che la questione Unipol
è scoppiata per un problema di governance
Non è questo il problema
Perché io
Che ho partecipato insieme a tanti di voi
Ai diversi consigli d'amministrazione diverso occasione Paolo
I presidenti delle cooperative e noi tutti ci eravamo sempre
Sabato e di domenica
Quindi il problema è un altro
Il problema è che il fondamentale
Che la governance attuale e futura che noi dobbiamo ricercare come cooperazione sta sul presupposto che prima di tutto io non mi faccio abbindolare dalle varie teorie giuridiche
Sì mi possono servire
Io ne vedo o la possibilità di vedere in Italia in Europa tanti sistemi di governo però l'elemento fondamentale di qualsiasi schema di governance che noi dobbiamo trovare è quello del cooperatore
Unipol salta
Perché è dimostrato
Che a un certo punto non c'erano più cooperatori che governavano
Questo è stato l'elemento che ci ha fatto decidere dove non la magistratura
Che Consorte Sacchetti dovevano essere buttati fuori perché non erano più cooperatore
Allora il sistema di governance che noi vogliamo individuare nella tutto quello che vogliamo modelli dualista ICI Moni mistici perfetti
Non mi interessa
Il problema numero uno è che comunque a capo di questi sistemi ci siano dei cooperatori
E il valore dei cooperatori è fondamentale anche in termini di nuovi cooperatori che facciamo molto fatica a trovare a ricercare finisco con due minuti con un'ultima annotazione
Io sono da più di trent'anni nel movimento cooperativo e buona parte della mia attività cooperativa l'ho fatta in consorzi
Io sono d'accordo che le cooperative
Siano protagoniste
Per fare del decidere e del condividere
Ma io conoscendo bene i polli
Sono d'accordo che la forza delle cooperative dei presidenti delle cooperative dev'essere complementarietà da forse e intelligenze e passioni di sistema
Perché se non c'è forza intelligenza di sistema le singole cooperative pur vocate chi siano
Su obiettivi più generali strategici io potrei stare qui a darmi degli esempi concreti alla fine si pappa si fallisce
Allora noi abbiamo giusto bisogno di un sistema anche qui non di altri mille che sia fatto di uomini di presidenti di cooperative
Che giustamente devono essere protagonisti nel disegno dello sviluppo economico del nostro sistema ma deve essere fatto anche da uomini che per vocazione hanno il mestiere del sarto della cucitura su differenze Problemi su competitività che comunque fra cooperative sempre più grandi stanno intervenendo
Quindi è in questo equilibrio che secondo me si trovava la la formula di successo del nuovo sistema cooperativo del futuro
Ed è in questa formula che è fondamentale e ritorno al fondamentale che prima di tutto nella scelta
Dei nostri dirigenti e per i nostri dirigenti ci deve essere il cromosoma cooperativo
Questo è il punto fondamentale poi non mi interessa se viene da una cooperativa o viene da un consorzio viene da un'associazione un viene dalla lega cotto
L'importante è che sia alto il valore cooperativo e che sia alto nella indipendenza della autonomia dello sviluppo la prospettiva che la cooperazione deve averne
Grafica
Nives Monda presidentessa della cooperativa Meridiana
Lega Pro campani meno segnato così qui però
Va bene caso Cusani non accetta infatti volevo farti erano presentare New vengo dalla campagna questo Montanari
Sono dei legali Legacoop sta e sono una cover efficiente Manea cooperativa offre servizi professionali in a soprattutto nell'animo la pubblica amministrazione questi elementi non servano ai fini di una presentazione ma perché
Credo sia fondamentale circoscrivere il punto di vista dal quale si osservano le cose quindi dal quale efficientemente SIP porta un contributo sia svolge un intervento e punto di vista chiaramente quello di una cooperativa dice che lavorativi al Sud
Questa silenzio per favore
Perché devo dire che il tema del Mezzogiorno Meridione Sud come è stato nominato a mio avviso è stato trattato è stato riportato richiamato ma forse andrebbe svolto con un impegno maggiore
In quanto non è necessariamente all'interno della parola mezzogiorno che si circoscrivono tutti i temi che vanno trattati in questo è complicato certamente valorizzare le differenze ragionare su tutte le specificità locali però penso che se noi diciamo che è uno dei valori portanti Legacoop
E il fatto che partiamo dal radicamento territoriale dobbiamo assolutamente sforzarci di percorrere questa strada in salita
E quindi dico che Mezzogiorno una parola che non ci basta più e soprattutto non ci basta più che questa accenno sia fatto se non magari nella relazione del presidente del vicepresidente Bertinelli soprattutto da cooperatori del sud
Oppure da un nostro collega tedesco miste assolute che ieri chiaramente dominando la parola Sud non si riferiva certamente al sud dell'Italia ma al sud dell'Europa io credo che questo sia un tema con cui l'associazione deve confrontarsi
E non lo dico con una questo per una questione di rivendicazione lo dico perché si tratta di essere intelligenti il sud del Mezzogiorno al Meridione come voi preferite chiamarlo rappresenta un insieme di risorse sociali e umane anche economiche è un tema da riprenderà alla luce anche di quella che la recente riforma dei fondi strutturali oggi non si parla quindi mezzogiorno in meno europea si parla di convergenza un'altra parola che in questa sede è stata credo un illustre assente
Si parla non più di Obiettivo uno per le aree svantaggiate ma di Obiettivo di convergenza cioè si chiede alle Regioni svantaggiate di convergere verso gli Obiettivi di sviluppo delle regioni europee
Che significa avanzare con una prospettiva che ci vede in una situazione i traguardi ulteriori da raggiungere perché nel frattempo le altre regioni europee
Non sanno certamente fermi ad aspettare quindi nostro ritardo di sviluppo si accumula ulteriormente
Con questo aggiornamento culturale in virtù di questo l'Unione europea si destina una fonte di risorse notevoli all'area della convergenza sono assegnate e iscritte all'interno del bilancio comunitario circa trecentootto miliardi di euro
Una parte di questa consistente intorno a circa venti miliardi di euro e destinata all'aria convergenza italiana che non coincide con l'aria Mezzogiorno ma rappresenta soltanto quattro di queste regioni che sono campagna Calabria Puglia e Sicilia
Allora il tema è impegnarsi a ragionare su quali sono le dimensioni territoriali dello sviluppo
Questo aspetto secondo me è come dire trasversale anche in un altro tema che chiaramente mi tocca innanzitutto personalmente che quello delle donne
Il punto non è ragionare di parità di genere perché questo sia o meno un adempimento ma ragionare del fatto che la base sociale delle cooperative appartenenti alle capo fa è composta per più del cinquanta per cento da donne e quindi se non altro in questione se non una questione di intelligenza cioè risultare risorse esistenti è una questione di democrazia
Anche su questo fatto una Nord giovamento culturale probabilmente ne abbiamo delle eccellenze no di pensiero su questo tema come credo sia l'Emilia la Toscana la Lombardia sicuramente una regione come la campagna fa fatica lo dicevamo ieri a esprimere un punto di vista perché su questi percorsi di pari opportunità di genere ci stiamo muovendo da poco tempo però la mia voce la portavoce del porto qui è proprio quella di ragionare sul fatto che non si può accennare dei temi in maniera sommaria
Si dice fare avanzare i giovani e le donne vi faccio diciamo una provocazione sembra incrociamo giovani e donne
Significa che non vogliamo favorire le giovani donne io sono una giovane donna ma vi assicuro che per le pari opportunità di genere il problema non sono le giovani donne ma sono le donne tra i quaranta e cinquant'anni che hanno grande difficoltà ad esistere è quella generazione che non ho usufruito ancora dei vantaggi di un retaggio di una rotta che purtroppo per nella sostanza non si è tradotta in effetti l'opportunità allora perciò dico
I giovani le donne il Mezzogiorno la convergenza ci vuole maggiore attenzione
E credo che questo è uno sforzo che non complesso come questo dove abbiamo avuto attenzione al governo ci sono stati inizi seduti qui per un giorno e mezzo evidentemente va fatto c'è proprio una questione di evitare lo diceva bene il presidente la Red nella relazione il pensiero unico ma su tutta una serie di questioni per cui sicuramente bisogna ripartire dal programmare maggiori momenti anche di riflessione
Pensare insieme non è una cosa che fa perder tempo se poi al pensiero segue con l'azione evidente che a volte non abbiamo paura di essere troppo teorici ma probabilmente poiché scontiamo un eccesso di operatività che si traduce in attivismo
L'azione deve essere sostanziata da teorie da pensieri da strategie da obiettivi che noi vogliamo realizzare
Rispetto a questo perciò volevo richiamare l'attenzione su questa enorme quantità di risorse comunitarie che si diciamo riverserà sulle regioni del Mezzogiorno perché della dell'aria convergenza perché ne abbiamo bisogno anche di un aiuto nell'ambito del negoziato nazionale che secondo sul quadro strategico nazionale
La lega Coop a un bambino per i tavoli a questi sito io non ha svolto una funzione incisiva e anche qui non lo dico per polemica ma lo dico perché dal lato critica che si può partire per rifondare un'azione e invece l'esperienza che ho fatto per l'Agenda due mila era diversa la lega nazionale nei confronti delle leghe regionali aveva svolto una funzione di importantissimo accompagnamento ne eravamo estremamente tempestivi nel segnalare le istituzioni quali fossero gli emendamenti che ci importava introdurre nei programmi operativi allora un po'il treno del quadro strategico nazionale abbiamo perso perché comunque è stato diciamo politicamente chiuso
Per alcune regioni della convergenza tra l'altro non è stato favorevole come si riteneva che fosse la Sicilia infatti ha deciso di uscire da questo processo e così via credo che vada recuperata però questa diciamo necessità a livello operativo siamo nella fase di trasmissione alla Comunità europea dei programmi operativi i porno forse come sono più conosciuti che sono i documenti all'interno nel quale si programmano le risorse e quindi all'interno del quale si decide quali sono le operazioni complesse ma effettive che si realizzavano intendo dei territori e che sono quelle che disegneranno c'è tenteranno di incidere sulla nostro scenario da qui dal due mila sette al due mila tredici mi sembra che vada la pena di pensarci insieme e un pensiero che in campagna
A sommando riveste forse la politica di coesione con quelle nazionali vale circa venti miliardi di euro credo che sia un pensiero che possa interessare
Anche non soltanto i cooperatori diciamo del sud ma anche quelli di altre regioni dall'Est all'Ovest al centro al nord e quindi in questo senso
Io lancio una proposta operativa so che c'è o si sono stati gli incontri per il coordinamento fra le leghe regionali
Della convergenza credo che sia fondamentale istituire un tavolo
Che operativamente decida quali emendamenti le Regioni devono inserire all'interno dei loro programmi operativi
Per far vivere in questi programmi operativi una parolina magica che cooperazione che vi assicuro io ho visto il POR della Sicilia della Puglia e della campagna è assente se non per l'inserimento che non li possiamo fare là dove siamo presenti allora se le cooperative non sono individuate come beni Fitch Ari di questi aiuti non ne possono beneficiare perché quella normativa comunitaria anzi si può inventare
Una procedura parte va scritto ora altrimenti si perde un treno bisogna aspettare
Non revisione di metà perito che arriverà nel due mila nove due mila dieci quindi ritengo che da subito va destituito una tavolo
Che non parli più chiaramente della strategia ma che si accordi come dicevo sul tema delle procedure per rendere effettiva la possibilità alle cooperative di usufruire di questa totalità di fondi così importante grazie
Vere
Faccio notare che è il nostro congresso più degli interventi con due donne
Perché è l'ultima intervenire è Tiziana Primorje vice presidente di Coop Adriatica
Anche unica donna nel mondo della distribuzione cooperativo privata del nostro paese ad a vere un incarico di questo genere a proposito del ruolo che noi abbiamo cominciato a dare alle donne e non abbiamo finito
No che non abbiamo finito non ho dubbi è solo l'inizio ma a parte questo Bongiorno allora volevo dire alcune cose condividere con voi
Cioè parto dallo slogan che ci accompagna in questi giorni di lavoro e spero ci accompagni nei prossimi anni di lavoro
Noi dobbiamo diventare esserne rimanere protagonisti del futuro italiano quindi cooperatori un ruolo importante intanto prima cosa direi che è molto importante
Che adesso ce l'abbiamo
Ce l'abbiamo quando siamo rinati nel settore delle costruzioni ce l'abbiamo per il ruolo che abbiamo nella grande distribuzione se l'abbiano quando abbiamo tra noi cooperative come Libera Terra
Ce l'abbiamo quando pensiamo alle piccole cooperative nel settore sociale potrei fare tanti esempi però siamo importanti abbiamo un ruolo sociale
Ma questo per certi aspetti mi spaventa molto perché vuol dire che noi che abbiamo in prestito il futuro della cooperazione dobbiamo avere la forza la passione la professionalità di essere protagonisti anche domani
Ma per essere protagonisti anche domani che cosa bisogna fare molto si è discusso possiamo avere come sempre idee diverse
Questa è la nostra ricchezza e la nostra forza e anche la nostra fatica perché avere idea diverso ogni giorno ci costringe ad essere più lenti ad avere difficoltà nel prendere decisioni ad andare avanti
Vero questa contesto vorrei però precisare alcuni aspetti il primo secondo me sono tre elementi che ci fanno di più rimanere diventarlo ancora di più lo spero protagonisti del futuro italiani il primo è il ruolo sociale della cooperazione che cosa qual è l'elemento se la che cosa rappresentiamo perché la coppa è diverso il secondo elemento è la ricerca dell'eccellenza nulla di scontato ogni giorno dobbiamo essere più bravi
Il terzo alla governance e son tutti legittimi e tutti i problemi nostri che fanno del nostro essere democratici e della fatica che c'è nel gestire la democrazia la nostra forza ma anche la nostra debolezza
Vado al ruolo sociale
Io penso che per essere protagonisti ogni giorno dobbiamo diventare più cooperatori
Guardate la cooperazione è una cosa bellissima
Perché ha in sé è quello che i giovani stanno cercando in questo momento non c'è più bisogno come negli anni ottanta e novanta di dire che le imprese avevano un ruolo sociale se parliamo con i venticinquenni loro hanno assolutamente dentro di sé il fatto che multinazionale può essere cattivo che comunque l'impresa è una parte integrante della società
Allora facciamo lo facciamo loro ogni giorno in modo diverso con forza con le azioni sempre coerente
Accettiamo i nostri problemi nostri le menti nostri difetti
Però ribadiamo lo lavoriamo su questi Secondo le mento alla ricerca dell'eccellenza
Guardate ogni giorno è più difficile competere per essere protagonisti bisogna essere prima di tutti i brani bisogna saper fare il proprio mestiere
è il mestiere non è scontato va rinnovato definito ogni giorno
Ma per fare il no bene il nostro mestiere
Lo deve fare la cooperativa piccole lo deve fare la cooperativa grande
Ma è anche un mestiere esserne protagonisti nella ruoli di sistema
Non si possono alle singole cooperative sostituire al ruolo di sistema è un mestiere un mestiere che non facciamo bene che come in cooperativa problemi ce ne sono nel sistema problemi ce ne sono
Nelle cooperative
Però è l'Attica del miglioramento continuo che ci può portare a una visione più lunga più lungimirante di presenza di protagonismo
Di essere quindi in qualche modo il futuro
Su questo vorrei quindi cercare di superare questa eterna diatriba il sistema le cooperative è una diatriba assolutamente nostra Interna primo tutti ci vedono comunque come un tutt'uno proprio spiegare a qualsiasi persona che non sa cosa la cooperazione tutte le nostre alchimie le associazioni la lega i consorzi gli strumenti di sistema allora già questo è un tema che quindi noi dobbiamo operare tema vero però è che per essere più bravi
Bisogna avere molto chiare le responsabilità perché non ci possiamo neanche nascondere dietro al fatto
Che il sistema lo usiamo quando alle volte ci fa comodo nel senso che le cose non vanno bene diventa un elemento di sospetto insiste quindi una mancanza di responsabilità ed è sbagliato in questo senso
Però vorrei ribadire che dobbiamo diventare sempre più bravi e nell'essere più bravi c'è anche un mestiere determinante che è quello del sistema
Per essere però protagonisti del futuro dobbiamo senz'altro essere brave gestire ma dobbiamo innovare perché se dobbiamo essere protagonisti del futuro italiana o andiamo di pari passi con la società o noi non siamo protagonisti
Cosa vuol dire questo vuol dire dal mio punto di vista per dare un piccolo contributo che noi dobbiamo accogliere nuovi mercati dobbiamo riuscire come è già stato discussa entrare nei mercati rompere i monopoli trovare comunque situazioni diverso penso che copre la raccolta delle firme comunque dei farmaci abbia fatto comunque un elemento importante di diversità del nostro sistema
Poi è chiaro ci son tutti i temi di gestione di equilibrio
Però penso che sia più importante
Ah bene comunque i farmaci da banco nei nostri ipermercati che vendere sottocosto il Dash perché comunque c'è un elemento importante nella visione del futuro con la importante se guardiamo tutti i giorni
Il giornale adesso che è stato tolto in Costa la ricarica ci sono sei pagine sulla telefonia bene anche in questo ci vogliono dei ruoli tutti i mercati che noi rompiamo dobbiamo fare
Bisogna far bene ogni volta che entriamo in una situazione diverso un possiamo entrar con leggerezza senza competenza
Dobbiamo entrare con competenza con rigore rigore gestionale e rigore strategico
E vengo alla governance
Ovviamente il problema della governance non è un problema solo del movimento cooperativo
Non sono ultimamente la Luisa ha fatto una ricerca dicendo che il gruppo dirigente italiano dell'impresa e del privato del politico è un gruppo mediocre io questo va fatto molto riflette noi non siam mica fuori da questa società
Quindi molto probabilmente noi abbiamo bisogno di esprimere un gruppo dirigente di un livello diverso come ha bisogno di esprimere dove vogliamo essere protagonisti cioè l'Italia bene anche perché c'è un grande rischio che un gruppo mediocre riproduce media qualità perché ovviamente riproduce se stesso per non fare ombra allora secondo me c'è un problema ovviamente di regole non che devono essere non tutte uguali ma coerenti perché noi siccome dobbiamo esercitare come dire la democrazia se abbiamo una governance anche che nell'esercitare la democrazia ci porta lontano vedo proprio fatica il lavoro
Quindi lavorare molto su far crescere le persone su investire comunque noi dobbiamo fare della crescita delle persone del gruppo dirigente il nostro punto di riferimento
Cerco sempre di chiedermi nel mio lavoro quotidiano
Quanti giovani stanno crescendo nella mia cooperativa
Quante sono le persone che domani potranno gestirla perché questa una forte e questo è un dovere che è un cooperatore ha come di essere bravo a gestire il proprio lavoro perché noi dobbiamo pensare che il patrimonio del futuro e dei giovani che comunque ci vengono dopo
Scusate un attimo una elemento però voglio dire ieri era l'otto marzo
Oggi è un altro giorno e io volevo parlare un attimo come donne dire noi donne siamo molto cambiati ogni giorno stiamo cercando di a fatica ve l'assicuro di combaciare la maternità con ruoli di responsabilità
è una lotta continua che non so neanche quando nel singolo caso
Quale sarà il risultato forse lo dovrà dire a mia figlia e quant'è grande se sono riuscita mettere insieme la passione della Coppe e l'essere madre ci proviamo
è un invito però anche voi uomini a pensare che noi siamo cambiate dobbiamo trovare un nuovo equilibrio
Non è tanto importante lo dico chiaramente quanti uomini quante donne ci sono nella direzione delle
E molto importante se mai Kondo me chieder sino all'otto marzo ma tutti i giorni perché ci sono così poche donne il ruolo di alta responsabilità
E io ho un tema solo su questi perché o condividiamo che avere le donne con più responsabilità è un valore è un valore perché la diversità o se non ne parliamo l'otto marzo ne parliamo sulle quote rosa ma non cambia assolutamente niente
E per concludere proprio perché è comunque nel mito della parità caro Presidente ho pensato di offrirti un mazzo di fiori visto che ieri c'avete offerto le
Grazie
Fare volevo dire una cosa bellissimo gesto quello di Tiziana mentre lei parlava mi ha avvicinato un dirigente cooperazione lombarda che ha detto che anche in Lombardia in una grossa cooperativa c'è presidente una donna
Non mi ha detto il nome io vi chiedo di applaudire quest'altra presidente
Perché sono più donne
è un fatto molto positivo io quando ha detto che Tiziana è una delle manager della grande distribuzione faceva riferimento alle grandi catene di distribuzione però se ci sono in prese di rilievo che hanno altre donne presidenti tanto bene
E speriamo che si moltiplichino questi ruoli e i massi di fiori
Per il presidente
Dunque prima di dare la parola a al coordinatore della commissione verifica poteri Angotti
Mi preme invitare le delegate
Ad un incontro che si terrà subito al primo piano sala a convocato da Wanda Giuliano per affrontare credo un paio di questioni che sono rimaste ancora i sospese è un invito non è un un obbligo
Esatto non è un obbligo a un invito riunione dedicata alle delegate la parola ad Angotti coordinatore della commissione verifica poteri per poi passare alle conclusioni di Giuliano Poletti
Grazie
Roberto la portavoce del dalla commissione la Patrizia Pederzoli chiudeva sostituisco molto volentieri
Leggo il verbale per la commissione verifica poteri
E la commissione eletta vi sarò brevissimo la commissione eletta all'inizio dei lavori
Ai sensi dell'articolo uno punto cinque del Regolamento per il trentasettesimo congresso nazionale di Legacoop
A effettuato le verifiche diritto
Il totale dei delegati eletti dai congressi regionali e dalle Società nazionale sono nel numero di seicento uno
Il totale dei delegati presenti al congresso di cinquecento sessantadue di cui don centotrentuno uomini quattrocento trentuno
La percentuale dei presenti del novantatré e cinquantuno per cento considerato che il totale dei delegati assenti nel numero di trentanove
Va commissioni dichiara pertanto valido il trentasettesimo congresso devo lega nazionale Stella cooperative e mutue
Patrizia fino al sole Antonio Ghirelli Antonello grazie
Allora come di consueto
Siete pregati di approvare la relazione della commissione verifica poteri che abbiamo sentito adesso chi è d'accordo alzi la delega
Gli astenuti
Contrari
Grazie
Attenti umiliano
Le conclusioni di questo bel congresso
Grazie vorrei avere dietro nelle mie delegate però
Anche perché avrei due cose da dire anche a loro quindi a un certo punto del vediamo vediamo come fare insomma come riuscire a gestire in contemporanea
In contemporanea queste vicende
Bene baratti io adesso sono un po'meno emozionato di quando ho cominciato
Perché ho visto come è andata e quindi insomma mi sento un pochino più tranquillo e credo che possiamo essere tutti quanti insieme soddisfatti per il lavoro che si è fatto e poi naturalmente l'abbiamo ancora finito quindi cerchiamo di concludere bene il lavoro fatto fino ad ora
Se debbo fare una riflessione al al volo debbo dire che
Le preoccupazioni che avevamo in partenza sono state fugate
Largamente e prima dalla campagna congressuale regionale voi dal nostro congresso nazionale
E credo che noi possiamo dire che se le cose vanno così
Non può essere frutto del caso
Non può essere stato una sono fortunata coincidenza
Questo non né per auto con posso dire compiacersi di un giudizio ma per avere secondo me una
Attenzione a al fatto che
Questo gruppo dirigente il gruppo dirigente della lega delle cooperative e quando dico il gruppo dirigente dalle le cooperative penso
A tutti quei cooperatori dai presidenti delle cooperative alla struttura associativa alle organizzazioni e tutto il resto a tutti quelli che lavorano dentro questa struttura hanno insieme mostrato di avere una cultura comune una intelligenza collettiva la chiamo così forse andando un po'controcorrente
Che ha consentito
Di valutare commisura lo Stato dalla situazione
Giudicare quale era l'interesse delle cooperative che noi rappresentiamo e quindi di costruire un percorso congressuale coerente con quel tipo di bisogno
Cioè abbiamo discusso ma che il congresso abbiamo fatto così perché cosa subire con uno schiocco di dita ci siamo trovati la soluzione li abbiamo discusso dentro quest'organizzazione
E siccome non avevamo tutti la stessa opinione
Io sono molto contento che le cose siano andate così perché per decidere come abbiamo deciso a contatto
Chi la vedeva in un modo chi la vedeva in un altro che il Congresso lo voleva fare dopo due mesi che lo farà dopo dieci chi voleva discutere di una cosa chi vuole discutere di un'altra
è un bene che questa organizzazione ragioni così funzioni in questo modo perché ci confrontiamo si misuri diamo non c'è qualcuno che alla verità in tasca e dal confronto
Alla fine i dati dicono qualcosa
Riusciamo a tirar fuori la risposta migliore e questo è la controprova è la dimostrazione
Che noi dobbiamo mettere in valore
Tutto ciò che c'è dentro questa organizzazione lo dico perché questa discussione cooperative associazione strumenti è da un certo punto di vista fondata
Allega delle cooperative l'organismo di rappresentanza quindi ha un problema dei problemi che è la relazione con i propri associati come riesce a esprimere di fatto ciò che democraticamente queste associati vogliono che venga rappresentato e quindi voi sapete che nella vele GA c'è sempre uno sforzo qui dobbiamo però intenderci su questo punto
Io non credo che esista la possibilità di saltare questo problema
Questo non vuol dire che non va bene che un presidente di cooperativa ha fatto il presidente di lega dico che è anche un presidente di cooperativa che fatto il presidente di lega
Il problema del gestire la delega cioè del gestire la relazione
Tracciò che lui rappresenta e tutte le cooperative associate c'è la esattamente negli stessi termini che c'era Poletti
Questo è un problema che non possiamo superare
E dall'altra parte dobbiamo evitare una
Cosa posso dire la dico così
Deriva
Che io devo definirei democratici Istica è sbagliata
Cioè l'idea che le cooperative come la loro organizzazione possa fare a meno di leader
In questa società
Per rappresentarsi contano anche gli uomini e contorno anche come lo fanno e quindi non abbiamo un problema che è quello di costruire
E valorizzare i leader cooperativi i leader cooperativi vuol dire leader e cooperativi non vuol dire leader da solo operatore da solo queste due nuove qui debbono stare insieme perché fanno la differenza di quegli uomini
Perché sono leader ma sanno farlo interpretando incarnando
Comunicando all'esterno la loro con l'età diversa cioè di leader cooperativi perché altrimenti noi pensiamo che siamo la democrazia fatta uomo non di andare su una parte spariamo dentro questa società
Quindi c'è un problema di leadership c'è un problema di come le idee si si creano c'è un problema di come leadership si legittimano c'è un problema di come l'erede si è si esercitano perché quando hai una responsabilità quando sei il presidente quando sei presidente di una cooperativa come quando se il presidente della lega delle cooperative devi sapere e a vere il senso del limite della responsabilità che porti perché fare il mestiere che faccio io così parlo di me il rischio inopinatamente di pensare che siccome che hanno eletto fare il presidente della lega delle cooperative
Ce l'avrai pure una qualche dote speciale e cominciare a prendere una deriva strana per cui le cose che pensi tu van bene perché penso di altre non va bene è un rischio che esiste
E di ogni invece a vere la volontà quotidiane sistematica di misurarci no
Chi la pensa in un altro modo chi ha delle opinioni da metterti davanti con le difficoltà che incontra e quindi il problema della leadership esiste Elisi problema dei leader cooperativi detto questo noi io spero che riusciamo per quanto possibile a evitare
Nei nostri comportamenti nella lettura che facciamo della nostra organizzazione quella che io
Da sola la la dico in una parolaccia ma insomma di non essere sempre ogni giorno sull'orlo di una crisi di nervi Sone oscillare tra l'esaltazione la depressione
Noi
Anche in questa tornata congressuale
Ho trovato un po'tutti e due gli atteggiamenti della serie ma come andiamo bene guarda quei numeri guarda ma guarda come siamo bravi guarda qui lo benissimo e dall'altra parte oddio oddio oddio disastro
Ma sarà possibile che noi siamo
Oh Dio in cielo piantati all'inferno ma non potrà essere per caso che noi siamo un'organizzazione che viaggia dentro questa società che ne subisce anche molto gli influssi che si posiziona per le capacità che ha e che tutti i giorni deve correggere la rotta dare un po'di spenta le sue macchine
Quindi essere fisiologicamente dentro queste contraddizioni e considerarle una fatto fisiologico dei suoi comportamenti senza sbandare sistematicamente di qua e di là
Ad esempio
Cito questo dato la percezione che i cittadini hanno della cooperazione quale
Mi sono sentito dire
Cose terribili
E cose meravigliose forse sono vere tutte e due contemporaneamente
Però c'è qualcuno che scientificamente
Dopo la vicenda Unipol-Bnl è andato fare delle verifiche in Toscana Reggio Emilia da altre parti la stessa Unipol cioè le cooperative di consumo in tanti siamo andati a vedere
Qual era l'esperto che sulla percezione della cooperazione quei fatti avevano provocato
E sorpresa delle sorprese
Abbiamo scoperto
Che i nostri partigiani quelli che tendono per la cooperazione erano ancora tutti lì erano ancora tutti lì non sono andati da nessuna parte magari erano incassati un bel po'magari non veramente imbufaliti per qualche stava capitando magari ci chiedevano conto del cose del come si stavamo comportando mancavano lui
Allora registriamo su una cosa noi abbiamo una clamorosa punto di forza che l'identità e che è l'appartenenza
Che è uno strumento che ci difende ed è una leva che ci aiuta noi dobbiamo saperlo che c'è ma detto questo non dobbiamo sprecarla non dobbiamo starà passarla non possiamo abusarne dobbiamo dargli valore dobbiamo dargli senso questo è a noi parliamo con altre molte volte ci dicono sta cosa vi invidiamo
Insomma Diamanti è venuto a discutere con la cooperazione di consumo rettorato raccordo che ci ha fatto ridere ma che è un fondo rendez fondamento di verità ma cosa gli ha detto ai soci attivi della coppia scegliete i militanti dell'ipermercato
Ieri si militava da un'altra parte in un altro modo oggi militante in questo modo perché avete comunque un sistema valoriale quindi riferite mettete voi stessi a disposizione di quella di quel sistema di valori di quella idealità di quegli obiettivi
è di questo che stiamo parlando quindi questo ci dà
La base il supporto su cui lavorare se è così allora io credo che noi in questo congresso che ha avuto la conferma di una cosa molto importante
Aveva detto avere detto che noi vogliamo essere protagonisti ma avere detto
Che
Per essere protagonisti i cooperatori non possono accontentarsi di adattarsi al cambiamento
Ma debbono essere agenti consapevoli del cambiamento vuol dire delle cose importanti vuol dire che noi su una serie di questioni caso cercherò di elencare rapidamente dobbiamo stare davanti ai processi sociali
Dobbiamo stare davanti alle sfide che gli altri ci lanciano
Problema nostro non è solo quello di rispondere a chi chi critica o chi ci tira la giacca o che ci dice ma perché non fate questo non fate quello il problema è prima di tutto il nostro ro di Obama essere noi capaci di leggere ciò che serve a voi stessi e ciò che è utile alla società se facciamo questa operazione
Allora siamo agenti consapevoli del cambiamento perché costringiamo gli altri a fare i conti con ciò che voi siamo nella società altrimenti siamo noi che dobbiamo sempre giustificare perché siamo in ritardo perché siamo dall'altra parte perché siamo diversi
Allora avere detto le cose che ho amato in questo congresso è molto importante perché non è vero che parlando come abbiamo fatto del mercato
Della democrazia del pluralismo nel mercato della governance
Non abbiamo parlato di impresa abbiamo parlato eccome di impresa ed impresa cooperativa ne abbiamo parlato a partire da quel dato che è un dato culturale
E quindi alla fine tutti i richiami che sono stati fatti in questa discussione molto correttamente al tema della conoscenza della formazione partano e arrivano sempre lì partono e arrivano sempre lì un soggetto come più soggetto cooperativo che ha bisogno di far lievitare nella società l'idea la consapevolezza del valore di questo modo d'essere che non è il portato un maggioritario della cultura ordinariamente diffusa ma è una pensiero che oggi è tra virgolette in questa forma minoritaria per come si è realizzata nel Paese perché noi parliamo di un'impresa che oggi non ha la maggioranza dell'imprevisto paese oggi la cooperazione la minoranza dell'impresa di questo Paese
E quindi
Un'impresa che si fonda sulla base così particolare è che è minoranza nel sistema imprenditoriale economico
Ha bisogno di una fortissima molla culturale e di una fortissima molla ideale altrimenti inevitabilmente le logiche dell'impresa e le logiche del mercato tenderanno a schiacciarlo la tenderanno a riassorbire là dentro le loro logiche per quelle perché quelle diventeranno lei uniche logiche e se diventano le uniche a logiche alla fine ci finisci dentro non c'è niente da fare
Quindi io credo che l'abbia fatto una scelta molto importante e guardate
La partecipazione così rilevante di soggetti istituzionali sociali
Certo strada frutto di una condizione politica di un quadro
è stata frutto io dico anche del fatto che noi in questi anni come Lega delle cooperative attacchi o non attacchi abbiamo continuato a fare con molta più oso dire Costanza il nostro mestiere abbiamo continuato discutere con la Confindustria che quando Montezemolo diceva che occupatevi di piselli nono abbiam detto Pavan gare non ti parliamo più abbiamo continuato tutti i giorni a star lei
Guglielmo Epifani quando si è trattato di Unipol non è che se ha fatto delle carezze
Ma noi non gli abbiamo detto sei il nemico
Siamo nati apprendono da casa chiamati a discutere con la Fondazione Di Vittorio siamo dato a ragionare con loro siamo che Prandelli uno per uno quelli che ci hanno tirato nelle ginocchia in quel momento e gliel'ho detto noi abbiamo delle idee sono queste cui adesso cari compagni e amici se avete delle idee della testa pronti cominciamo discutere guardate che questo il modello che funziona
è questo il meccanismo che costringe gli altri a entrare in relazione con noi che li costringe a pensare anche loro alla cooperazione nona aggiudicare la cooperazione che è una cosa un po'diversa
Queste la logica che ha animato queste scelte e che ci ha portato questi risultati guardate io non voglio sottolineare
Le cose che sono state dette qui ma qui in questi giorni sono attesi dette cose importanti
Il segretario della CGIL ha fatto dei ragionamenti sulla concertazione che in questo Paese non si facevano da un bel po'di tempo poi io se volete che vi dica che sarà facile che vada a finire come dice Guglielmo Epifani
Ho qualche dubbio io che qualche cena a Palazzo Chigi si farà anche domani ho il dubbio che succederà
Però
Io ho proibito lo la mattina dopo alzare il telefono chiamare Guglielmo di riscontro Guglielmo terzo è noto il mio congresso e hai detto che delle cene di si erano le facce di più cosa è successo
Hanno cambiato il cuoco perché bisognerà che ci capiamo sarà successa una cosa importante che la convito cambiato atteggiamento
è però siamo lì è però siamo unite siamo a ragionare di queste questioni ma Alemanno che viene qui è fare ragionamenti che ha fatto e noi abbiamo di parlare con tutti
Di ragionare con tutti e di non sposare nessuno e allora discutiamo con Michele Vietti che dimostra sempre dietro la testa lucida e sapere quando parla di cooperazione di cosa parla
E dobbiamo parlare con tutti gli altri
Con la capacità di interloquire
Dalla posizione di forza delle nostre opinioni delle nostre convinzioni è Linda Lanzillotta viene qui a parlare delle sue nuove ma lei depositata sulla scrivania c'ha la nostra posizione sui servizi pubblici locali che dice che la riforma che va che sta facendo non va bene
Che ha una nuova futura memoria che succederà solo nel due mila tredici continuiamo dei glielo ma il ministro sa che con noi può discutere viene dice o si possono fare delle cose insieme diciamo bene
Idem dicasi con il mitico Pecoraro Scanio che dice abbiamo tirato via tutte le concessioni e noi ci siamo scollati fa che l'applauso anche perché ha forse un po'di quelle concessioni se abbiamo pure noi quindi però è venuto qui fa i suoi ragionamenti noi Cosa Nostra mestiere lui fa il suo e non è che noi siccome lo è venuto qui e dobbiamo Carlassare il gatto per il verso del pelo e dire che va bene anche quando fa delle cose che non ci piacciono
E quindi io credo che questo sia il senso vero dall'indipendenza se ha senso vero della capacità di discutere con tutti via sono rispettati di dire la nostra e libro reciprocamente di essere disposti ad ascoltare quelli che gli altro quello che gli altri hanno da dire a noi
Se così è io credo che questo congresso ci metto davanti
Un programma di lavoro molto importante
Questa è la cosa che io credo oggi a questo punto il Congresso dobbiamo valutare noi adesso dovremo prendere alcune decisioni e Trocino decisioni importanti perché approveremo dei documenti che dicono
Che cosa la lega delle cooperative pensa per l'Italia
Io lo definirei così un manifesto per l'Italia nuova noi voliamo quell'Italia lì e ci impegniamo a lavorare a fare queste cose perché quell'Italia nasca e cresca e insieme a quel manifesto
Presenteremo il nostro documento di mandato il Congresso dirà alla nuova direzione nazionale e alla nuova presidenza cari amici cooperatori che entrate in quegli organi
Sappiate che da voi ci aspettiamo che facciate queste venti cose e c'è la lista ed ha spiegato il perché
è da lì che si misura come noi riusciremo a usare bene il risultato del congresso perché il congresso in sostanza ci dà un mandato ci dice che cosa i cooperatori le cooperative si aspettano da noi e noi proviamo di scriverlo e proviamo di votarlo in maniera tale che ognuno di noi cominciamo dal Presidente domani possa a Verre
Come posso dire la linea su cui lavorare e un punto di riferimento questo è quello che dobbiamo fare sapendo che c'abbiamo alcune questioni delicate e complicate cui Prodi fare sulle quali Prodi fare qualche ragionamento perché insomma
Non tutto è risolto non tutto è
Deciso
Da una parte
Partiamo dal ragionamento che ci ha fatto che si incrocia l'indipendenza l'autonomia la politica L'Unità tutto questo grande Grande fasce di questioni che parte da un dato la nostra storia del nostro rigira nostra tradizione bene allora io credo che le cose noi dobbiamo con molta lealtà
Cercare di identificarle definirle e trattarle per quello che sono
Allora non credo
Che nessuno abbia intenzione
Di rinnegare
Condannare farsi inchiodare alla storia del mondo cooperativo italiano della lega delle cooperative e dei suoi dirigenti
Da dove veniamo lo sappiamo bene se siamo qui come siamo è perché ha veniamo di lì
E di lì abbiamo tratto le ragioni dell'esistere noi siamo un pezzo del movimento operaio di questo Paese siamo nati Lino dei concorsi venga a raccontare delle storie è così
E quindi noi edili che partiamo
Partiamo di lì siamo in questo caso sì
Costituenti costi tutori degli strumenti diversi che il mondo del lavoro italiano si è dato per difendersi tutelarsi
Se questo è quindi questo è il pezzo della storia che noi abbiamo alle spalle da cui siamo partiti ha un grande significato e ha un grande valore
Detto questo dobbiamo sapere che la storia dell'Italia da quel giorno ad oggi ha fatto passare circa più o meno un cento vent'anni
E allora noi non possiamo
Far finta
Di non capire che cosa è successo in questi centri vent'anni l'abbiamo visto è cambiata la società è cambiata la politica è cambiata l'organizzazione sociale sono cambiati gli strumenti della rappresentanza sono successe tante cose sono stati costruiti dei muri e poi dopo sono cascati muri
Quindi noi oggi dobbiamo guardare a questa storia preservando la tenendone tu bollire
Con grande passione il valore ma dobbiamo anche guardare a come il quadro oggi e dov'è che vogliamo andare allora se è così io credo che ci siano dei fatti che sono fuori discussione io ho cercato di non è la relazione
Noi non dobbiamo schierare elettoralmente la nostra organizzazione i partiti politici debbono capire tutti
I partiti politici faranno un grande piacere a tutti quanti
Se capiranno
Che noi non possiamo e non vogliamo schierare elettoralmente la nostra organizzazione
Perché farlo sarebbe un danno degli interessi delle cooperative che noi rappresentiamo perché è un mandato che non abbiamo
Noi non abbiamo titolo a decidere per chi cavolo vogliono votare i soci delle cooperative votano perché gli pare quella fa piacere sotto nel modo con un altro ma siccome democraticamente dei voti ce n'ho uno io uso il mio loro useranno il loro noi non possiamo schierare elettoralmente l'organizzazione
La politica deve capire
Che deve occuparsi delle regole
Deve occuparsi dei fatti sociali e politici in termini di capacità dialettica di relazione ma deve lasciare che nei campi proprio ognuno faccia il proprio mestiere
E questo vale dall'Associazione nazionale all'impresa ricordate il problema
Se si frammenta
E diventa da una pagina di giornale a un pugno di coriandoli non è che il problema non c'è più il problema c'è esattamente alla stessa maniera solo che ha fatto appunto da un pugno di coriandoli
Se un certo tipo di comportamento non lo può e non lo deve tenere la lega nazionale delle cooperative non lo può e non lo deve tenere la lega delle cooperative della provincia di non lo può e non lo deve tenere la cooperativa a perché bisogna che ci capiamo altrimenti su questo versante
Chi ha bisogno trova il campanello giusto da suonare e se al campanello di Poletti non risponde nessuno va vicino casa sua suonato il campanello
E dobbiamo fare in modo che se suonano da questo punto di vista non rispondiamo
Altro problema è ragionare
Dei nostri ideale dei nostri valori della nostra cultura del nostro sistema di relazioni de alla valutazione di merito delle cose che si fanno
Le giunte i governi i parlamenti i partiti le istituzioni certo non è che dobbiamo essere
Agnostici dobbiamo fare il nostro mestiere rappresentare i nostri interessi e avere un unico obbligo di lealtà nei confronti delle altre cooperative punto fino al dibattito io credo che questo sia la questione che dobbiamo vere
Siamo a posto da questo punto di vista è tutto perfettamente in ordine
Io credo che una riflessione sul punto la dobbiamo fare
Perché sul piano generale io mi sentirei di dire di sì sul piano delle politiche sul piano delle relazioni io mi sentirei di dire che oggi lega Coop è
Si cura della sua forza sicuro della sua autonomia e sicura nel dire ciò che condivide e ciò che non condivide e quindi da questo punto di vista no alcun dubbio
Ho qualche dubbio in più e credo che su questo versante ci dobbiamo ragionare sul come selezioniamo la nostra classe dirigente sul come selezioniamo i nostri quadri dirigenti guardate quell'utile che posso dire non dobbiamo avere infingimenti
E vero la lo ha detto Paolo Cattabiani e io l'ho copiato veniamo tutti più o meno dalla stessa parte più o meno negli stessi luoghi è vero è vero ed è anche vero che ai
I recipienti da cui abbiamo pescato per molto tempo adesso ci solo o vuota atti o contengono prodotti inadatti allo scopo però guardate Bisoli ci facciamo una domanda
Se dobbiamo nominare un eleggere un presidente di cooperativa piuttosto che un presidente di associazione e alla fine dobbiamo andare a cercare dentro un ente locale dentro un comune in un sindacato da un'altra parte una segreterie di partito
Vuol dire che abbiamo un problema vuol dire che abbiamo un problema
Perché se siamo sette milioni e mezzo di soci Santa Madonna sarà possibile che i sette milioni e mezzo non c'abbiamo uno buono di fare il direttore della lega di o uno buono di fare il presidente della lega di io non ci credo io non ci credo
E comunque applichiamo una sana regola applichiamo una sana regola quella che vogliamo mettere alla vostra auto regolamentazione
Sei libero di decidere
Devi devi fare in una certa maniera cioè devi andare a cercare dentro la torre di trazione se decide di non prendere da dentro autorganizzazione spiega mi il perché motiva Milano zona di quella scelta
Se cominciamo fare così vedrete che ne troviamo di più dentro casa forzatura ma anche qualche donna in più
Perché altrimenti noi rischiamo di sbandare sotto queste pressioni allora io la dico in modo molto franco io avverto il rischio che dentro Dinoi non ci sia una sufficiente sicurezza del nostro essere
Che nella nostra testa ci sia una paura d'ultima istanza della serie qui tutti ci bastonano tutti i TIR dalla no alla fine una casa dove corre quando non sappiamo più che cavolo fare ci serve
E alla fine paghiamo un dazio per avere un'assicurazione
Allora qui delle due l'una io dico così non si può rimanere parzialmente incinta
O se gli diamo Orselli a guardate che nel mondo non è mica vietato in Inghilterra la cooperazione è parte costitutiva del partito laburista
Non è mica vietato essere direttamente connesse ad una forza politica si sceglie si rischia e si paga il dazio
Se non fai quella CELTA devi fare quell'altra non puoi stare a mezza via e dire
Solo autonomo sono autonomo autonomo fino verso le sette e mezzo di sera poi le sette tre quarti siccome devono minare il presidente Rovato prendere in Giunta non va bene non va bene perché alla fine ci giochiamo la credibilità chi giochiamo il fatto di essere percepiti come tali
Allora non è un dramma dire queste cose non vuol dire che Poletti che nel settantatré ha fatto l'assessore l'agricoltura è un peccato mortale per cui verrà abbassato io sono contento di averlo fatto i contadini erano contenti io ero contento abbia messo su la luce l'acqua abbiamo trasportato le strade abbiamo fatto il bene di quella gente lì c'ho ancora tanti amici mi regalo il salame sono contento solo contento ma detto questo ma detto questo noi non possiamo equivocare
Tra il fatto che siamo nati così e che domina domani per prendere un presidente abbiamo prendere una giunta comunale queste due cose qui non c'entrano se non prendiamo l'assessore non c'entra niente il fatto che Poletti l'ha fatto trentadue anni fa
Bisogna dire sta cosa c'era scriviamo lì
Non è un divieto ma è una grande attenzione è una cura a ciò che noi siamo è una tutela dell'interesse dei nostri rappresentati
Allora da questo punto di vista mettiamo i siamo un'altra cosa
Qui si è molto discusso governato non Governance chi dice la ragazza il governo basta qui perché Locatelli scrive una cosa una volta sul Sole ventiquattro Ore voi Lioret incartate la testa è diventato sacco di Rove il problema dei problemi
è l'uomo buono e se avete cooperatore onesto che problema c'è
Siccome io vengo da una cultura o
Evoluzionista
Penso che l'uomo può migliorare
è abbastanza buono ma può fare qualcosa di meglio e allora penso Canoci Serra fa mettere insieme la virtù degli uomini con la virtù delle istituzioni quindi buoni uomini con regole buone
Buone regole non fanno gli uomini buoni maglioni di buoni senza regole possono andar nel fosso allora siccome non ce lo vieta nessun Regolamento proviamo mettere insieme i due vantaggi teniamoci gli uomini propri e diamo loro
Degli strumenti che consentono di essere continuare a essere provi quindi il fatto di fare regole non è un atto di sfiducia nei confronti di chi ci governa e chi ci amministra il fatto di fare regole è un atto di responsabilità nei confronti di noi tutti perché non interessa rappresentiamo l'interesse generale
E quindi e quindi la governasse la dobbiamo gestire secondo questa logica quindi non sostitutiva del valore della responsabilità e del significato degli uomini che prima di tutto e soprattutto ma giusto elemento che integra il valore degli uomini con il valore delle regole se lo facciamo a partire da noi non in ossequio una moda non in ossequio alle pressioni che qualcuno ci fa perché non c'è nessuno che ha titolo Partenope se fosse per il problema forse vado e risponderò Locatelli dell'ascolto Locatelli
Telefono un attimo lei ha agli amici della Pirelli di Telecom vedete un po'e l'hanno sistemata a quella piramide lì quando avete finito vieni a vedere come siamo messi noi e dice la mettiamo sull'accordo dei re sulla reazione verbale sul fare piccole polemiche da siamo bravissimi e facciamo zero vero forse vinciamo anche ma il problema non è la polemica problema non è scansare il problema il problema è
Faccio i conti e vedere come farlo io credo che da questo congresso questa scelta la possiamo fare
E su questa vicenda è chiaro che si innesca anche il tema in qualche modo la discussione che abbiamo fatto
Sulla vicenda Unipol-Bnl io non voglio tornarci più di tanto certo non è che una cosa che possiamo rimuovere però io credo che la dobbiamo giudicare puntualmente per come si è svolta e forse non dobbiamo neanche cominciare
Dall'ultima direzione in cui Gianni Consorte ha ricevuto gli applausi forse da un partirà anche un pochino da prima perché quella vicenda di un'impresa è la vicenda di un pezzo di mondo cooperativo
è la vicenda di una situazione di difficoltà che è stata risolta e anche qui e anche qui non è che possiamo zigzagare troppo dobbiamo sapere che quelle cose sono venute dalle mie parti si dice quando andiamo a Charlize insieme la carne che tocca anche l'osso
Alla fine non si può ottenere ciò che di buono ci piace e buttare quello che non c'è piaciuto perché se no prima dare indietro tutto è cioè bisogna dare indietro tutto e quando io dico pilotare dietro tutto bisogna bisogna riportare il gruppo da dove è partito
Siccome io credo che non vada bene riporta al gruppo da dove è partito dobbiamo avere il buon gusto di gestire questa vicenda secondo i problemi che abbiamo di fronte
E io credo che la riflessione che abbiamo inviato in questo congresso corrisponde esattamente a questo dato e cioè il tema della Governo non fatto strumentale finalizzato a è il fatto che in una certa situazione si sono evidenziati dei limiti
C'è un problema di contrappesi e pesi e c'è un problema di equilibrio c'è un problema di ruoli suprema di responsabilità tu prima di distribuzione delle responsabilità
Dobbiamo gestirlo da questo punto di vista dobbiamo sapere che questo problema c'è e dobbiamo gestirlo secondo le logiche che abbiamo utilizzato
Guardate io credo che questo sia il modo migliore e più positivo per aiutare il gruppo pialla sostrato davanti che al suo gruppo dirigente che al suo piano industriale che farà le sue scelte e dall'altra parte
Dire quella cosa che abbiamo detto ha proposto dei gruppi cooperativi
Noi a proporlo P. cooperative abbia dato una cosa piuttosto chiara abbia detti gruppi cooperativi sono gruppi del tutto legittime
Ma debbono rispettare una loro modalità se sono gruppi cooperativi controllata imprese cooperative debbono a vero Napoli dall'età di agire un sistema di valori di riferimento di regole da rispettare
Che siano quelli della cooperativa dalla casa madre
Quindi il gruppo cooperativo non può essere lo strumento che cerca serve a eludere la natura cooperativa dalla casa madre
Punto e infine questo è il senso delle cose su questo dobbiamo lavorare perché su questo fino ad ora non abbiamo lavorato a sufficienza esiste un problema io lo metto sempre sotto il cappellino dalla mutualizzazione del gruppo cooperativo che come questa cosa si fa come questa cosa si fa ed è quello non è un problema di Poletti è un problema di tutti i cooperatori italiani piccoli e grandi perché queste un pezzo dalla nostra prospettiva ultime due considerazioni
Guardate io
Penso che noi dobbiamo lavorare molto a individuare gli strumenti per la crescita dobbiamo sostenere i processi certo non è solo la dimensione quella che fa il cambiamento di qualità lo diceva Campaini io convengo c'è un problema di eccellenza c'è un problema di qualità c'è un problema di essere in prese a tutto tondo fino in fondo da tutti i punti di vista
Credo anche da un certo punto di vista che la dimensione comunque sia ancora un elemento dalla competizione perché in certi mercati anche locali non è necessario diventare grandi solo perché si deve andare in Cina
Da oltre trenta grandi per continuare a stare a Bologna o continuare a stare da queste parti quindi il problema della dimensione continua ad essere un problema non è il problema soluto ma è uno dei problemi su cui bisogna continuare a lavorare bene se noi pensiamo a questo se pensiamo al fatto che abbiamo bisogno di produrre quella cosa che qui è stata più volte richiamata cioè
La giusta in Tegra azione il giusto
Giù a costruire il ponte perché le classi dirigenti dell'imprenditoria cooperativa provino la maniera di avere una loro continuità trovino la maniera di pensare alla loro prospettiva trovino la maniera di immaginare che c'è un problema di successione io ho guardato una cosa curiosa
Guardando le nuove regole che si è data con più che la cooperativa di consumo inglese
Nei consigli di amministrazione hanno stabilito nel loro Regolamento che c'è un comitato per la successione
Ciò è un nucleo di consiglieri che ha come compito specifico
Fa Luzzara e il lavoro del Consiglio e valutare quali prospettive quel consiglio da alla direzione di quella cooperativa e ha l'obbligo di riferire ai soci
Se quella situazione la situazione congrua e se quella situazione garantisce il futuro di quella cooperativa
Lo prendo come puro esempio per dire che noi ce la dobbiamo proporre così la questione non ce la vogliamo proporre a livello della serie vogliamoci bene e bisogna rinnovare e avanti di lì più a decidere delle cose piccole
Persino banali ma della serie
Noi siamo consapevoli che bisogna costituire una percorso di successione cioè siamo consapevoli dobbiamo darci gli strumenti perché questo percorso si realizzi
Questo è il punto semplice se volete banale ma col quale dobbiamo fare i conti e su questo versante si incrocia il tema dei giovani cooperatori si incrocia il tema della presenza femminile è vero
è vero l'undici a Tiziano Premoli alla fine la ringrazio volto per questo gentile omaggio non dito la mia moglie che m'ha mandato la rosa al Giro prima e quindi potrebbe innervosirsi ma detto questo
Il passaggio il passaggio che noi dobbiamo fare e che ci dice che abbiamo
Più del cinquanta per cento de I dipendenti dei lavoratori cooperativi e dei soci che sono donne e che dei gruppi dirigenti non arriviamo all'otto per cento l'invaso cede il posto per ballare lì in mezzo c'è tanto posto per ballare
Potremmo risolvere o da stasera o domattina no vale ragionamento che facevo prima sulle successioni se pensiamo di progettare una strada su questo versante va progettata va costruita va assunta una responsabilità
Si deve lavorare per andare lì niente automatismi niente capitomboli ma chiara precisa e puntuale determinazione da questo punto di vista
Due cose uno d'ufficio perché se no il buon Casetti mi bastona
E dice Casetti giustamente cari compagni e amici cooperatori Celti a fare
E i lavoratori soci devono decidere che cosa diavolo fassana e noi c'abbiamo i nostri fondi sarebbe buona cosa
Chiedere che proporre ai nostri soci i nostri lavoratori di aderire a questi fondi
Perché come posso dire banalmente solo i nostri strumenti li abbiamo fatti insieme avevamo fatto insieme organismi sindacali solo abbia tra virgolette relativamente più garantiti perché sono quelli che noi in qualche modo siamo in grado di controllare verificarne l'efficienza e l'efficacia peraltro Piccolo inciso per lui passato si sono dimostrati essere gestiti molto bene e quindi avere avuto degli urtati molto importanti lo dico al congresso cari amici delegati congressisti
Quando andate a casa altri se non l'avete fatto le vostre cooperative vedete di piglia su questo tipo di problema
La questione
Insomma poco complicata dell'Unità cooperativa
Malati io sono non so dire ieri mi mi scappa un po'da ridere quando ho sentito il bond Ulizia che m'ha detto che quindici anni fa volevano farla federazione ma in quindici anni non ce l'hanno fatta e allora adesso facciamo l'unità organiche subito
Della serie non abbia saltato l'asta un metro però adesso cavolo la mettiamo due metri e mezzo e la saltiamo subito io ho è un'idea però ho qualche dubbio che la cosa posso funzionare così
è un modo brillante per scansare il problema io credo che non possa ragionare così noi non possiamo ragionare in questa maniera noi dobbiamo ragionare in un'altra maniera che è quella
In buona sostanza che ha cercato di costruire anche arrivando a questo congresso cioè una quotidiana sistematica pedante scarsa scatole volontà di far maturare questa condizione
Senza mollare di un millimetro io credo che in effetti non dobbiamo farci purificare non dobbiamo purificare nessun altro
Dobbiamo costruire le condizioni e se per costruire le condizioni ci sono anche le cose che dicevo prima quelle cose le dicevo prima per noi
La nostra indipendenza la nostra autonomia la nostra capacità di governarsi da soli è un problema nostro serve alle nostre cooperative serve a noi
Può darsi può darsi che c'è utili a fare meglio insieme agli altri ma avviene dopo il fare meglio cioè negli altri prima viene serve a noi
Allora se noi siamo convinti che serve a noi lo facciamo e dopo che l'abbiamo fatto perché serve a noi forse abbiamo passato di dieci centimetri
Cosa posso dire
Volete dire la strumentalità
Di chi usa questi argomenti per dire vorrei ma non posso bene gli avremmo dato un'occasione in meno di poter strumentalmente dire vorrei ma non posso ma non partiamo di lì non portiamo dal abbassiamo l'asta perché ce lo chiede Marino
Non l'asta l'abbassiamo perché siamo convinti che serve alle cooperative alla lega delle cooperative alla nostra organizzazione e allora se facciamo così dopo forse facciamo un metro più avanti anche sull'altro versante
Da questo punto di vista quindi io credo che noi faremo in questo modo dalla uscita di questo congresso
Metteremo in campo tutte le azioni possibili e necessarie per produrre quel tipo di condizione e lo faremo partire da una cosa che viene considerata banale
Ma che è quella di costruire delle posizioni comuni da portare al confronto con le istituzioni guardate che il dato di fatto è che tutte le volte che il mondo cooperativo ha costruito una posizione unitaria forte
Forse il diritto societario forse la vicenda fiscale fosse l'Europa alla fine è lì che otteniamo i migliori risultati quindi la discussione se ci convenga oggi convenga è finita prima di nascere io non credo che alla cooperazione italiana convenga una dialettica molto forte
Una competizione tra centrali guardate che lo doveva sapere che c'è un problema la diversità
Di rappresentanza
Di concentrazione settoriale di specificità è forte nelle nostre associazioni noi rappresentiamo molto di più
La cooperazione di consumo la cooperazione di lavoro d'altra parte ci sono le banche
Non essere esattamente sovrapponibili è un rischio perché qualcuno può decidere che se gli salvano le banche
Gliene frega niente delle cooperative di consumo specifichiamo per quella strada è la fine della cooperazione italiana
Noi dobbiamo evitare che si apra una diaspora di questo tipo e quindi dobbiamo lavorare nettamente la direzione opposta
Tenere insieme il cosiddetto albero unito dalla cooperazione italiana perché lì dentro tuteliamo meglio anche i nostri interessi se facciamo questa operazione se va da questo ragionamento dove dobbiamo andare quello che dobbiamo fare mi pare
Piuttosto evidente
Un'ultima battuta un saluto io
Io sono molto molto stanco ma anche soddisfatto
Credo che
In qualche modo si dovesse alla lega delle cooperative alla cooperazione questo congresso e questo indirizzo dubitabile successo
Questo non toglie assolutamente che ci siano problemi questo non toglie assolutamente che il nuovo gruppo dirigente debba preoccuparsi del come funziona l'organizzazione Legacoop
Questo non toglie che noi dobbiamo affrontare il problema della governance associativa questo non toglie il problema che noi dobbiamo essere più efficienti di quelle che non siamo stati fino ad ora che dobbiamo essere capaci di dialogare che un altro cooperative promuovendone il protagonismo
Tutti questi dati sono dati che sono presenti che stanno dentro questo giudizio siamo consapevoli dei limiti ma siamo anche consapevoli del valore che rappresentiamo se teniamo insieme questi due elementi allora sì
Chiediamo anche la forza
A noi stessi
L'entusiasmo noi stessi per questo io dico questo congresso io mi auguro che possa finire con la approvazione di documenti che abbiamo di fronte in questo modo perché
Ve lo confesso io
Scusate un minuto ancora
Purtroppo o sulla pelle le bruciature di un certo numero di congressi di Legacoop dove dopo aver fatto dei congressi molto belli negli ultimi cinque minuti
Abbiamo fatto delle guerre per sbaglio Dorian litigato sul nulla andando casa tutti incassati perché avevamo litigato questi con quell'il consumo contro otto scale mille contro quegli altri
E il lavoro Calamo fatto
E la carica di entusiasmo che è la benzina che serve a noi per fare tutti i giorni il nostro lavoro tira siamo bruciata scioccamente allora io vi prego lo dico così di ragionare di qui alla fine di questo congresso avendo in testa questa idea discutiamo
Non so quanto non su come non solo il perché
Di tutto ciò che ci sarà da discutere da decidere ma facciamolo avendo in testa questa roba abbiamo un patrimonio
Che ci siamo costruiti con tanta fatica
Non facciamo l'atto stupido di buttarlo via in una discussione io la chiamo guerra per sbaglio che ogni tanto succede nel nostro realizzazioni e che siamo un gruppo dirigente intelligente evitiamo con ogni cura di fare
Ringrazio