Le politiche di ricerca e innovazione per la competitività e l'occupazione del sistema produttivo. Le proposte di Cgil Cisl Uil

Gli interlocutori sono arrivate il problema come nota il traffico però cominciamo subito lavori anche per evitare poi che gli ospiti che ringraziamo tantissimo comincerà dal ministro Mussi
Me tutti gli altri che hanno avuto la gentilezza di partecipare al nostro dibattito sono presenti già da molto tempo a ringraziamo anche
Il l'assessore già Calia che coordina le regioni sul tema delle attività produttive dell'innovazione tecnologica
Come sapete nel
Nel programma dei nostri lavori l'apertura
Sarà fatta dalla da Gianni Baratta della CISL e sulla base del documento che è stato già inviato e che nella cartellina una sintesi del documento che rende più digeribile il documento stesso
Comunque presente anche nel nell'ingresso io senza perdere altro tempo do la parola ringrazio anche mi scusi professor Silvestri rettore di Palermo che per la Crui ci porta qui la posizione la Conferenza dei rettori delle università esprime su questi temi dopo aver avuto un forte protagonismo negli ultimi anni do la parola Gianni Baratta per l'apertura dei lavori
Giorno buongiorno a tutti speriamo di recuperare oggi è una giornata particolare perché c'è una manifestazione a Roma
Contro il liberismo articolo così o la liberalizzazione
Ma io spero che questa categoria ragioni
Nove e trenta insomma mi sembra che anche il ministro abbia fatto delle aperture
Interessanti per loro sperano che vengano e vengono colte
Tanto anch'io ringrazio tutti ci sono alcuni ospiti che stanno per arrivare ma questo è dovuto anche al all'altro decida del traffico anzi io sono molto molto molto concreto di vedere tutte queste persone che nonostante le difficoltà sono riuscite a raggiungere Roma la difficoltà le difficoltà di crescita dell'economia italiana sono sempre più evidenti
Gli spunti di ripresa del due mila e sei dopo una stagnazione che dura ormai da quattro anni rischiano di essere gelati da una legge finanziaria centrata sul riequilibrio dei conti pubblici
Una manovra che tocca tre punti di PIL inevitabilmente de Primera una già debole domanda interna costringendo l'economia nazionale a crescere se è possibile sulla domanda estera
Rispetto a questa attesa si ripresentano i problemi irrisolti per carenze di politica industriale della struttura del nostro export sempre più povero di prodotti che incorporano tecnologia e sempre più ricco dello stile e qualità del made in Italy
Qui dagli ancora i margini dei grandi circuiti mondiali della tecnologia e dei prodotti basati sulla ricerca
L'export nazionale ha perso quote di mercato negli ultimi cinque anni e non sarà facile recuperarle
Sappiamo che l'economia del mondo in particolare USA e Asia cresce ancora che l'Unione europea è in ritardo che l'Italia in ritardo anche rispetto alla ridotta velocità di crescita europea
L'agenda di Lisbona due mila memorandum ai governi europei per ridurre gli ostacoli alla ricerca e all'innovazione
Aveva posto con chiarezza i termini del nuovo confronto competitivo delle principali aree del mondo
L'unica strada europea per evitare un declino nel medio periodo e salvare il proprio modello di coesione sociale e di sviluppare i forti politiche di valorizzazione della ricerca e innovazione
Ed efficaci Circuiti di diffusione della conoscenza
L'esperienza post Lisbona Lisbona ha dimostrato come il percorso sia irto di difficoltà specie se lasciato all'iniziativa degli stati nazionali
L'obiettivo di destinare il tre per cento del prodotto interno lordo nazionale alle attività di ricerca e sviluppo si è scontrato con il profilo di Bra di bassa crescita del continente europeo
Che dando priorità assoluta alla stabilità monetaria ha limitato le risorse destinabili alla ricerca e all'innovazione
La bassa crescita economica inoltre frenato un'adozione rapide diffusa di nuove tecnologie digitali
La situazione europea di feedback negativo fra bassa crescita e scarse risorse
Da destinare a ricerca e innovazione è amplificata in Italia da una finanza pubblica in stato d'allarme perenne debito pubblico e dalle specificità del modello produttivo nazionale che vede una prevalenza delle piccole imprese
Uno sguardo rapito alle ultime alle ultime finanziarie e alle normative di settore ci conferma che siamo di fronte ad una netta diminuzione degli investimenti e della spesa ordinaria in ricerca
La crisi del Cnr e quella dell'Enea solo per citare due tra le maggiori agenzie di ricerca nazionale sono lo specchio di una scelta di progressivo disimpegno dalla ricerca pura e da quell'applicata in questo momento se si indaga se sul nel database dei progetti di ricerca comunitari si scoprirebbe che la presenza di soggetti italiani e rarefatta
In molti campi non siamo presenti nemmeno con le istituzioni nazionali deputate a causa della cronica mancanza di fondi
Un altro punto problematico perché Lisbona due mila indica un percorso classico e formalizzato per generare innovazione
Si parte verticalmente dalla ricerca pubblica e privata sì attraverso i circuiti dei brevetti e del trasferimento di tecnologie per arrivare al sistema produttivo
Si creano le condizioni di sistema perché ciò avvenga attraverso l'acquisizione delle migliori tecnologie disponibili sul mercato
La formazione e l'innovazione organizzati la direzione di marcia è governata da politiche pubbliche coerenti in cui trovano spazio anche gli incentivi alle imprese l'Italia si colloca di fatto nella famiglia dei servizi innovativi abbassa strutturazione formale e ad elevata interazione orizzontale
In altre parole i settori merceologici che tradizionalmente costituiscono il nucleo duro del made in Italy meccanica strumentale tessile abbigliamento calzaturiero mobile arredo agroalimentare eccetera
Si sono dati strutture di know how e di valorizzazione dei propri assente competitivi che sfuggono in larga misura ai metodi formali di generazione e diffusione dell'innovazione
La posizione storicamente conseguita dalle piccole e medie imprese italiane nei settori tradizionali ha promosso il messo tra ricerche incrementale fortemente caratterizzata da innovazioni d'adattamento e dal Desailly
Ed eccellenza di nicchia di prodotti italiani a forte caratterizzazione
Il paradosso perché questo successo sfrutta un tipo di innovazione che poco e male si concilia con le fonti tradizionali di generazione e conservazione della conoscenza
E e che solo con molti tentativi e sforzi si riflette poi in una coerente politica nazionale degli strumenti di sostegno alla competitività attraverso il comparto ricerca
In sintesi dalla prospettiva del modello produttivo italiano Lisbona appare ancora più lontana perché intanto
Salutiamo il ministro Nicolais ringraziamo per la presenza
Dicevo intanto perché è ridotta poco la presenza di grandi imprese capaci di innovazione ricerca e di porsi come leader del cambiamento
Negli anni Novanta sono scomparsi i grandi attori nazionali nella chimica e nell'elettronica la crisi dell'industria automobilistica è ancora preoccupante
Il sistema di imprese piccole medie prevalentemente nella struttura industriale ha scarse risorse finanziarie ed organizzative per investire efficacemente in processi di ricerca e innovazione
I settori tradizionali a media tecnologia hanno un peso importante nella struttura industriale
Il sistema di ricerca pubblica enti pubblici ed università e mediamente poco collegato con la struttura poco produttiva dal punto di vista della policy si è fatto poco con molto ritardo e in modo confuso e allora che fare
La valorizzazione dei processi di creazione e mantenimento del know how alla luce di Lisbona due mila rappresenta per l'Italia una scelta strategica è un'opportunità per ridisegnare il proprio sistema competitivo
Del resto una politica industriale vera ed efficace abbisogni di tre condizioni preliminari
La dimensione della governance politica
E qui le politiche che hanno un influsso sulle capacità e sul comportamento innovativo delle imprese possono essere definiti a livello locale regionale nazionale e comunitario o addirittura mondiale come nel caso del trattato di Kyoto
Ma mano che la filiera decisionale verticale si allunga passando dei singoli territori alle macroregioni e poi agli Stati
La coerenza e laico complementarità tra i diversi livelli diventano essenziali da noi succede il contrario
La dimensione della valenza strategica settoriale molti dei fattori che agiscono sull'innovazione sono comuni a tutti i settori industriali
Taluni settori però come le grandi reti di utili di Scooby che energie in testa i sistemi dell'informazione e della comunicazione i servizi che rispondono a diritti d'universalità possono richiedere una risposta politica ad hoc differenziata e specifica
Gli eccessi di liberismo radicale degli anni novanta sono di fatti rientrati e tutti i Paesi tranne l'Italia hanno ripreso fermamente in mano alcune leve strategiche prioritario
La dimensione dell'integrazione fra più linee di policy la politica dell'innovazione deve spesso essere e attuata mediante il contributo da altre politiche da quelle formative a quelle fiscali
E deve potersi avvalere di una rete verticale orizzontale di soggetti con compiti e funzioni definite coerenti e condivise
Date le condizioni della competizione internazionale una politica di modernizzazione del sistema italiano è in ogni caso necessaria i problema eccome
Date le specificità del modello nazionale privo di grandi imprese di riferimento e di una forte politica dello Stato
Nel caso italiano ha poche possibilità di successo anche un ipotetico modello centralizzato verticalizzato
In grado di convogliare ingenti risorse verso l'area della ricerca per poi cercare di trasferirvisi i risultati al sistema delle imprese
La ricerche o ma è un'attività complessa i cui risultati sono il frutto di una rete coordinata dottori privati e pubblici nazionali e internazionali
La traduzione dei risultati della ricerca in attività innovativa richiede un ambiente sociale e di impresa ricettivo e preparato anche superando secondo una logica di reti e di coordinamento
Sarebbe necessario costruire istituzioni intermedie agenzie territoriali
O all'interno delle stesse Camere di Commercio capaci di promuovere ed attivare vedi di cooperazioni fra impresa e ricerca tra offerta e l'innovazione sul mercato e possibilità d'adattamento a livello di impresa e distretto
Nel caso italiano una politica della ricerca che valorizzi le caratteristiche del modello nazionale dovrebbe avere come obiettivo la costruzione di un sistema nazionale dell'innovazione
In cui l'intervento pubblico centrale regionale promuove un'ampia rete di mercati organizzati della conoscenza
L'innovazione andrebbe poi collegata alle varie politiche settoriali in un quadro dove sviluppo e competitività siano gli asset di un disegno strategico
E necessario in ogni caso dotare di risorse finanziarie adeguate il sistema nazionale territoriale di ricerca innovazione per l'Italia la partecipazione attiva alle politiche programmi dell'Unione europea è una condizione per superare l'attuale crisi collegandosi alle politiche di sviluppo dell'Unione europea e in particolare Izzo il settimo programma quadro è stato approvato in questi giorni dal Parlamento europeo con uno stanziamento pari a circa cinquanta miliardi di euro per il periodo due mila sette due mila tredici
Dopo la fase Daud emarginazione sofferto nella legislatura passata il nuovo governo dovrà riprendere con impegno una politica di integrazione europea che porti le nostre università i ricercatori
Le aziende a lavorare stabilmente con la parte più avanzata della Società scientifica imprenditoriale dei mercati europei e mondiale
Il governo deve assicurare le risorse per il cofinanziamento dei fondi strutturali europei dal due mila sette relativamente sia al prolungamento del ciclo attuale sia al prossimo ciclo due mila sette due mila tredici
Si deve pre vedere una programmazione di medio-lungo periodo delle risorse che delle risorse per ricerche sviluppo che definisca con chiarezza le priorità e le risorse stanziate collegando le politiche di ricerche e sviluppo
Con le politiche dell'istruzione e dell'alta formazione
Il programma dovrà prevedere lo stanziamento di risorse per ricerca e sviluppo gradualmente crescenti in grado di avvicinare raggiungere la media dell'Unione Europea a quindici in un periodo definito la programmazione delle risorse deve dare priorità ai settori al contenuto di tecnologia e ricerca in cui l'Italia è ancora in grado di competere e di interagire
Con le attività e i programmi dell'Unione Europea con particolare di Ferri riferimento al settimo Programma Quadro
Per assicurare una governance stabile necessario inoltre prevedere una serie di coordinare una serie di coordinamento istituzionale della fase di programmazione la riorganizzazione e il coordinamento delle funzioni dei ministeri competenti tra loro e con le regioni
Una maggiore concertazione con le parti sociali ai diversi livelli nazionale regionale e settoriale
L'attribuzione alle competenze delle regioni di tutti gli interventi relativi allo sviluppo locale
Un quadro certo di risorse di regole per il Mezzogiorno anche attraverso il rifinanziamento del fondo aree sottosviluppate come strumento di programmazione delle risorse per le politiche nazionale di coesione territoriale
è necessario soprattutto alla presenza di risorse scarse procedere a dialogare almeno in parte l'attuale finanziamento di interventi a carattere generalista destinandola al sostegno dell'attività di ricerca e sviluppa in secondo luogo occorre accrescere l'efficacia degli interventi attraverso un equilibrato mix tra interventi automatici interventi valutativi dopo che negli ultimi anni si è oscillato tra eccessi dell'uno o dell'altro sistema
Per quanto riguarda gli interventi di finanziamento diretto delle imprese e in particolare il fondo innovativo tecnologico il fondo ricerca applicata
Riteniamo ancora valide le proposte formulate nell'accordo Confindustria CGIL CISL UIL del diciannove giugno del due mila tre
In particolare sono prioritari i seguenti interventi
Rifinanziamento dei fondi attraverso piani pluriennali revisione dei meccanismi di funzionamento per assicurare un maggior grado di efficienza sia nei tempi sia nella qualità
Accesso riservato a progetti medio grandi superiori ad una quota da definire
Uniformità di regolamentazione di procedure tra FARC feat bandi specifici per consorzi di piccole imprese rafforzamento delle procedure di monitoraggio e di verifica dei progetti
Date le caratteristiche della crisi industriale il tema delle piccole e medie imprese dei distretti industriali e tra i primi punti in agenda
Nei prossimi dieci quindici anni sarà necessaria una forte applicazione di tecnologie avanzate nei settori in cui operano i distretti
Occorre un progetto la Costituzione da agenzie diffuse sul territorio l'impegno coordinato di Stato e regioni
E quindi importante pensare ad una politica diffusa dell'innovazione basata non solo sugli incentivi pubblici più o meno automatici
E necessario pensare ad un circuito nazionale che alimenti Circuiti territoriali organizzati ad un impegno culturale e delle parti sociali nelle aziende e nei distretti
è necessario per il sindacato integrare il proprio il proprio bagaglio culturale e competenze di promozione del lavoro con l'orizzonte d'opportunità aperto dalle nuove tecnologie
L'innovazione tecnologica e quindi uno strumento per modificare in meglio il sistema di relazioni che alla base del ritardo competitivo non è un fine o uno Hume entità misurabile con il numero di computer e stampanti installato in un ufficio
Sono i settori che rappresento l'insieme a lei concentrazioni territoriali il valore aggiunto di un sistema produttivo paese tanto impoverito nel tempo
Un sistema produttivo che non faccia i conti con una globalizzazione dove il mercato aggredisce l'immobilismo è un sistema destinato declina
Le presenze importanti oltre che istituzionalmente di altissimo livello oggi qui con noi testimoniano quanto su tali argomenti tutti siano coinvolti
Oggi parlare di concertazione può dare la vera misura di quanto su tali argomenti la pratica del confronto per decidere sia vitale vogliamo un'Italia più forte la vogliamo più capace agire alle sfide mondiali per questo riteniamo che solo con un grande sforzo dove legislazione
Investimenti relazioni industriali contrattazioni siano coerentemente impostati così da recuperare quel ruolo produttivo che ci spetta nel contesto internazionale
Che anche ripreso i temi che sono alla base del dibattito
Che abbiamo anche sintetizzato nell'ultima nota clienti distribuzione per renderla più leggibile
E che io ricordo per comodità dei prossimi interlocutori che ringraziamo tutti e cioè le nostre richieste riguardano soprattutto le iniziative per averle Poli per partecipare alle politiche europee a partire dagli stanziamenti in legge finanziaria
Per i fondi strutturali per il settimo programma quadro il mettere in piedi organizzare un sistema di governance
Delle politiche di ricerca e sviluppo che sono distribuite tra tanti Soggetti e tra tanti rivoli di finanziamento mettere in piedi un forte ruolo della domanda pubblica che possa fare da traino
A settori fondamentali ed estendere l'e-Government dentro la pubblica amministrazione
Un punto che ci sembra ancora fondamentale l'attuazione della riforma del Titolo quinto cioè distribuire chiaramente le funzioni su questi temi fra Stato e regioni oggi si sovrappongono e questo riduce fortemente l'efficacia della spesa che pure diciamo è insufficiente ma non è bassa
E infine gli aiuti alle imprese per i quali chiediamo una parziale riconversione da interventi generalisti a interventi specifici per le ricerche lo sviluppo
E soprattutto chiediamo una politica selettiva
E anche valutativa mirata a sostenere la parte più sana più forte del nostro Paese che ci aiuti poi a competere nei mercati internazionali ecco su questi temi diamo la parola per primo ringraziandolo per avere la disponibilità a rompere il ghiaccio
Alle professor Silvestri che porta qui la posizione della Conferenza dei rettori italiani
Sì grazie provo rompere il ghiaccio farò riferimento nel mio intervento del documento che questo breve lasso di tempo cominciasse ad Avignone avuto tempo di scorrere documento io condivido io parlo in parte a nome della conferenza dei rettori tradotta
Le famiglie gli argomenti che abbiamo già sviluppato in parte a titolo personale io coordino una commissione interna della Conferenza dei rettori dedicata proprio i temi della ricerca innovazione trasferimento del tutto ecologico
Abbiamo già avviato una riflessione la Conferenza dei rettori ha già elaborato un primo documento
Che farà parte di un documento complessivo sulla Costituente di università che tutti speriamo di riuscire a esitare fra qualche mese certamente sui temi della formazione della ricerca dell'innovazione che sono i tre vertici di questo triangolo della conoscenza di cui si parla tanto e che però comincia a suscitare qualche dubbio sull'altezza diciamo del vertice dell'innovazione che non riesce ad alzarsi al livello Liddell opportuno l'università del sistema universitario italiano pronto interessato disponibile a dare un contributo un contributo forte mi siamo
Ovviamente
Attori con attori di un processo che e qui si si dice con chiarezza in questo documento è un processo collettivo e l'intera collettività nazionale che deve sentirsi impegnate nessuno punta arrogarsi il il compito di essere il principale attore di questo processo ritengo che ognuno dovrebbe riuscire a individuare qui un sistema di governance complessivo che viene dal Governo è fondamentale deve individuare il suo compito il suo ruolo e cercare di svolgere questo ruolo nel modo più efficace e più efficace possibile
Per esempio quando si parla di formazione il pensiero corre subito all'università se ne parla in questo documento io ritengo che la filiera formativa debba essere considerata nel suo complesso non si può
Dimenticare il fatto che la lo iato attualmente esistente nel percorso formativo dei giovani fra la scuola media inferiore superiore e l'ingresso all'università e uno gli ATO dannosissima per il nostro sistema su pronto perché come dimostrano anche le credo che si è richiamato anche in questo documento dimostrano le le indagini più recenti l'indagine Pisa fatto dalla dall'OSCE per esempio dicono che in un sistema formativo non riesce a essere a livello di scuola media superiore malgrado le norme investimento che vi si fa non riesce a essere non riesce a essere al all'altezza del resto
Per i sistemi informativi degli altri degli altri paesi quindi c'è un problema certamente c'è anche un problema universitario sul quale io credo dovremo affrontare tutti quanti di mio non è un non scarico di responsabilità per l'avessero voglio dire
Per cui bisogna collocarlo tutto insieme il percorso formativo è vedere un pochettino quali sono i rimedi a livello complessivo che si devono adottare cosa fanno le università europee in questo momento svolgono una doppia funzione da un lato ed è ovviamente
Tanto più impegnativo quanto più carente la formazione della scuola media superiore
Devono alzare il livello medio di conoscenze e di competenze conoscenze culturali del Paese dall'altro
Devono investire risorse per la formazione di giovani ricercatori per contribuire con per loro attività di ricerca alla alla crescita della capacità competitiva del nostro Paese e nel contesto europeo alla crescita della capacità competitiva di tutta l'Europa di come è stato giustamente ricordato e in questo momento abbastanza in affanno
E vorrei fare notare che giustamente gli ha detto al punto due cinque di questa relazione che per quanto attiene all'università sono la sede elettiva delle ricerche in quanto l'ottanta per cento del PIL delle attività di ricerca
Si svolge negli atenei questo e lo condivido come dato però lo metto insieme agli investimenti quindi alle spesi in ricerca e sviluppo che si sono fatte nell'anno due mila e cinque nel nostro Paese le università hanno contribuito soltanto per il trentatré per cento questa spesa
Essendo il resto il diciotto per cento per gli enti pubblici ricerche quindicenne R. INFM in Enea eccetera eccetera e per il ben quarantotto per cento imprese centri di ricerca privati allora io sono del parere questo è un sono stati elaborazione su dati Istat e quindi sono tanti diciamo assolutamente affidabili e io credo che se andiamo poi a disaggregare i dati per le spesse delle imprese centri ricerche privati comuni come tra buona probabilità
Vedremo che anche questi soldi spesi dalle imprese centri ricerche privati non sono messi dagli investitori ed ai dagli azionisti di queste imprese sono mezzi sempre da noi che paghiamo le tasse avrà se si invoca giustamente un maggiore rigore e verifiche sulla su come vengono usati i soldi pubblici io ritengo che debba essere fatto una verifica accurata di come vengono spesi tutti i soldi che il Paese spende per la ricerca e brie e questo è un punto fondamentale
Cioè se ci diamo come in quel lamento il fatto che le università su e i centri di ricerca pubblici CNR eccetera sono i luoghi delle ricerche in cui l'il Paese investe per la ricerca di base sulla quale tutti riconosciamo va a focalizzarsi la capacità l'origine della capacità innovativa di un di un Paese perché senza ricerca di base in non si riesce poi a innestare la ricerca applicata e quindi poi non si riesce ad attivare e ad alzare il vertice dell'innovazione di questo di questo triangolo se si dice questo ci vuole rigore e io credo che su questo la Conferenza dei rettori si è espressa con assoluta chiarezza e rigore assoluto perché si spendono soldi pubblici e sui soldi pubblici sogno opportune verifiche e quindi io sono perfettamente d'accordo sulla verifiche e eventualmente impostazioni premiali delle prossime delle prossime assegnazione lo posso dire questo certamente perché fa parte di numerosi documenti che la Conferenza dei rettori esitato
E quindi lo posso dire con assoluta con assoluta serenità
Che il concetto di ricerche nel Sud naturalmente
Associato al concetto di valutazione deve essere individuato con un metodo e noi abbiamo appoggiato fortemente il metodo Cembre che un comitato
Comitato di valutazione d'indirizzo per la valutazione della ricerca che ha dato dei risultati importanti ha detto per esempio io l'ho considerato quasi eversivo rispetto a certe linee che si sono sentite qualche volta
Per la individuazione solo di alcuni alcune aree di ricerca nelle quali investire nel nostro Paese ha dato come risultato il fatto che si fa della buona anzi dell'eccellente ricerca in quasi tutte le università anzi direi che ci sono buoni o eccellenti settori in tutte le università del Paese
E quindi io credo che questo sia un dato che per chi ci governa sia dato interessante perché dice che c'è un sistema universitario un sistema le ricerche perché il CIPE si è rivolto anche alle ricerche un sistema di tale un sistema di lasciò sistema che capace di reagire sulla formazione i dati che abbiamo tutti a disposizione dell'ultimo nell'indagine di Almalaurea dicono che le innovazioni che sono state introdotte con la la cinquecentonove del novantanove cioè con la legge che trasformava che attuava in Italia che attua in Italia il processo di Bologna e quindi le trasformazioni per conseguenti
E hanno dato buoni risultati l'Almalaurea dice che il numero di laureati commentato dice che il tempo medio di permanenza si avvicina ragionevolmente al tempo formale di paia di permanenza di durata dei dei corsi del tutto sommato
Io credo che l'università e il sistema universitario italiano al di là naturalmente tutta una serie di problemi che ancora permangono ma vorrei sapere in quale settore del nostro Paese non ci sono problemi
Al di là dei toni preme il settore è vitale reagisce cerca di rispondere alle attese del Paese
E io sono portatore qui dentro i questa volontà di collaborazione istituzionale del sistema universitario
Volontà di collaborazione a tutti i livelli perché ribadisco ancora una volta questo benedetto vertice dell'innovazione se non c'è una collaborazione istituzionale le università o i centri di ricerca da soli non lo possono alzare perché l'innovazione si fa in collaborazione si va in collaborazione con le aziende tira in collaborazione con un sistema che sappia valutare sappia dare delle analisi sappia prevedere sappia essere reattivo dinamico flessibile capace di modificarsi man mano che si va modificando il complesso della sistema socio economico del pianeta abbiamo non è un problema di competizione all'interno le europei un prema di competizione è stato ricordato a livello planetario indi dovremmo anzi trovare forme di collaborazione dirò due parole fra poco
A livello a livello europeo questo è il l'obiettivo vero che la Conferenza dei rettori si sta si sta ponendo
E stato richiamato il Settimo programma quadro il suo settimo programma quadro ci sono iniziative importanti
Cioè questo European Research Council le che sta partendo e nella Loiero pievese al Council quando partirà e in pieno e quindi metterà in evidenza la capacità innovativa che viene da piccoli gruppi di ricerca nella e nel nostro paese metterà in evidenza una carenza strutturale e noi abbiamo investito poco nella ricerca di base nel nostro Paese seguendo purtroppo
Una linea europea Lair che lo European research council non nasce dal nulla
Nasce da una violenta reazione della ricerca europea contro la burocratizzazione che la comunità è un'unione europea ha attuato in maniera selvaggia all'interno del sistema della ricerca contro una focalizzazione sulla ricerca applicata che sta producendo adesso i risultati più nefasti che sono quelli appunto della perdita di competitività europea nei confronti del contesto del contesto planetario questo
Credo che sia evidente ebbene noi che siamo stati in difficoltà ancora maggiore in Italia
Rispetto all'Europa pagheremo un prezzo ulteriore io credo che una riflessione a livello di governo su questo vada fatta per cercare di individuare come impostare sulla ricerca di base una serie di interventi che agevolino i migliori gruppi di ricerca e li aiutino a sviluppare le loro attività
Vorrei dire anche che
Dovremmo cercare di lavorare e taccio di nuovo appello al governo di lavorare non soltanto sul settimo programma quadro che sta cominciando ma cominciamo a lavorare sull'ottavo Programma quadro su cui già si cominciano a fare replica progettazioni
A livello a livello comunitario perché l'ottavo Programma Quadro dovrebbe finalmente contenere al suo interno
Una specificità che tutta italiana sulla quale noi paghiamo un prezzo i beni culturali sono sempre considerati i miei programmi quanto europei come il fanalino di coda beh siamo il Paese che ha il patrimonio culturale come beni culturali
People fra i tre maggiori non certo non pensa il maggiore lecitamente tra i maggiori d'Europa io credo che dovremmo fare un'azione forte di governo perché i beni culturali siano presenti all'interno tra maturato come una delle finalità più importanti perché il patrimonio culturale dell'Europa va difeso e quindi va difeso il patrimonio culturale della del nostro del nostro Paese condivido in pieno
Sempre verso una potenziamento dell'innovazione un coordinamento interministeriale sono troppi perché di dollari
Abbiamo e questa è una proposta che stiamo elaborando chi vi arriverà arriverà al governo mai siamo interfacciati con una gran numero di ministeri ne abbiamo la ricerca la ricerca non è finanziata soltanto dal Ministero dell'Università e della Ricerca e la ricerche finanziata
Dal ministero della Sanità dal ministero dell'agricoltura dal ministro dell'Economia da tutti i ministeri hanno dei loro fondi di ricerca ebbene questa questa questo finanziamento così parcellizzato almeno dovrebbe neve una uso di nuovo un termine abusato governance complessiva che ci sia un coordinamento che si sappia che si seguano delle regole che almeno grossomodo
Possano indirizzare virtuosamente le attività di ricerca e soprattutto i finanziamenti in maniera che si sappia chi fa che cosa e in che modo e che risultati e che risulta di produce quindi è una proposta che io ad Anzio a nome della conferenza dei rettori che di questo abbiamo parlato concludo brevemente perché non voglio rubare spazio agli altri interventi parlando un altro punto che è stato sollevato questo che un problema del nostro Paese che riguarda le dimensioni delle imprese manifatturiere abbiamo
Questa
Questo problema è indubbio che un problema il l'ottantadue per cento ciò i dati qui
Sempre che vengano dall'Istat questi dati sulle classi di a detti la classe di addetti da uno a nove rappresenta l'ottantadue per cento ottantadue per cento
Della nostro panorama complessivo delle aziende quindi un parcellizzazione estrema questo se si considera
Il problema
Come un problema diciamo da risolvere certamente a un aspetto di appesantimento ma teniamo conto del fatto che se queste aziende in una percentuale ragionevole
Potessero interfacciandosi con un sistema universitario altrettanto parcellizzato sul territorio ricevere
Tutta quella pacchetto di conoscenza e di aggiornamento di innovazione di capacità di seguire l'evoluzione del mercato che viene dal fatto che l'università nel suo DNA l'innovazione ha nel suo DNA
La internazionalizzazione il seguirà la bibliografia il seguire cosa succede nel mondo è bene se noi riuscissimo a chiarire fare dialogare questi due sistemi dispersi sicuramente daremmo a queste aziende che sono per loro natura essendo più piccole
Più reattive più flessibili più capaci di reagire alle sollecitazioni del mercato non parlo ed oltre naturalmente ma sto parlando
Della frazione più dinamica e creativa ha bisogno solo di un supporto che le tenga giornate che dia delle informazioni che permetta un un agevolazione nei contatti e bene
Questi due problemi associati insieme e togliendo il gap di comunicazione possono diventare un'opportunità importante ecco io credo che porto questo messaggio del River riflettiamo sulla rimozione
Delle barriere di comunicazione fra i due sistemi cerchiamo di farli lavorare insieme su questo e concludo
La proposta di
In coinvolgere in maniera sistematica in maniera costante non soltanto questo interlocutore
Ovvio che Confindustria ma anche le uno Unioncamere anche le camere di commercio ma soprattutto la conferenza Totò Stato-Regioni e le regioni nella loro nella loro responsabilità individuale questo secondo me mette in moto una serie di meccanismi importanti sedi dialogo riesce a essere fruttuoso
Mi fermo qua eventualmente se poi il il coordinatore mi darà la parola per una piccola replica poi quando quando finisco gli altri interventi così o un piccolo premio per avere rotto il ghiaccio grazie
La ringraziamo alta
Diamo la parola al ministro Mussi
Sempre lo preghiamo se possibile di tener conto delle proposte fatte
Sì con la traccia con una
Breve premessa
Perché vorrei comunicarvi un sentimento prima di tutto anzi un doppio sentimento perché senta le relazioni leggo documenti
Tante relazioni tanti documenti in particolare questo che CGIL CISL e UIL
La relazione di Baratta mi sembrano buoni eccellenti convincenti
E quindi li conforto
Poi guardo i dati della realtà
E faccio la valutazione differenziale tra il nostro Paese il resto del mondo
Me la faccio sotto
Abbiamo poco tempo
Poco tempo
Teniamoci il nostro sistema qui ha ragione Silvestre dell'istruzione superiore e ricerca produce buona materia prima spesso eccellente materia prima
C'è voluto rapporto del governo inglese pubblicato su Nature del governo inglese per documentare che i ricercatori italiani e l'ambito G otto sono gli ultimi per finanziamento pro capite e i terzi per produttività scientifica
Materia prima buona per l'esportazione pronta per essere utilizzata altrove resto di Europa Asia sempre di più oggi soprattutto Stati Uniti d'America
Nella produzione di cultura sapere tecnologici non siamo esportatori netti di capitale umano
Ovviamente capitale umano segue strutture infrastrutture capitali poi Brenda Leigh poi noi spendiamo quattro lire per provare a farli rientrare generoso tentativo ma un po'patetico
Il problema e che il nostro sistema nazionale rischia di diventare periferico nella rivoluzione in corso
Del sistema globale della formazione superiore e la ricerca la rivoluzione in corso
è probabile che avendo alle spalle un paio di rivoluzioni quelle veramente importanti una siamo circa otto mila dieci mila anni fa è l'agricoltura l'altra siamo un paio di secoli fa e l'industria forse siamo davvero di fronte alla terza
Che è quella di la conoscenza e
Io vengo da
Convegno dell'OSCE di Atene come sapete questi convegni sono sempre un po'ingessati
Però viva Dio
Negli ultimi sei anni sono nati nel mondo diciassette mila nuovi atenei ci sono decine di milioni di giovani nuovi che ogni anno entrano insiste
Agenda di Lisbona l'Europa molti paesi europei
Sono vicini o persino oltre le previsioni di Lisbona con un certo anticipo
Perché sono al due per cento oltre il due per cento di ricerca e altere
Per la voce complessiva ricerca più istruzione superiore
Parliamo nei Paesi scandinavi ma insomma ci sono vicini parecchi Paesi ora vi darò i dati italiani
Il presidente Bush che a secondo me svariati demeriti tuttavia non recente discorso ha annunciato che nei prossimi dieci anni
Si raddoppierà la spesa degli Stati Uniti d'America e ricerca fondamentale partivano già da un certo più a fuoco
La Cina
A un incremento netto di spesa annua in ricerca e formazione superiore del ventidue per cento ogni quattro anni e raddoppia
Noi qui da noi son tutti spaventati quelle T-shirt per le scarpe
Straordinario competitore in hi-tech già
Ma badate che molte altre economie asiatiche dalla Corea del Sud è che tra quattro cinque anni supererà in termini di pile l'Italia e in Italia il G otto e ci saluta
Alla Malesia alla Thailandia hanno ritmi cinesi non solo di sviluppo del PD ma di proporzionale sviluppo degli investimenti in ricerca questo è il mondo
Ovviamente c'è nel mondo anche non solo queste tendenze c'è uno scontro su sul governo di questi sistemi si è visto anche ad Atene il
C'è una tendenza ad una parte del mondo che punta ad affidarsi esclusivamente al mercato
E quindi di ridurre tendenzialmente a zero la partecipazione pubblica almeno nell'università ma anche progressivamente nel campo della ricerca
Trasformare tutto in S.p.A. in S.p.A.
Mercato mercato mercato mercato è ovviamente che è chiaro che se noi in non teniamo conto del mercato e che c'è il fattore competitività siamo perduti
Tuttavia l'Europa mantiene una prevalenza di finanziamento pubblico e dunque di pubblica Governance dei sistemi
Come sistemi pubblici
Gran parte dell'Europa
Al stringente altre microfoni c'era re risonanza
E ovviamente via detengono schierato l'Italia con quelli che naturalmente guardano al mercato alla competitività alla qualità alla valutazione
Ma con una fondamentale funzione della governance pubblica dei sistemi
In questo senso noi davvero stiamo in Europa
Forse ci stiamo rientrando in Europa
Perché ne eravamo tendenzialmente usciti
Io ero tre giorni che era ministro mi son trovato a vedere il Comitato per la valutazione la competitività di Brussel
Che è diventato famoso per il ritiro della firma sul minoranza di blocco sulla ricerca però c'era dell'altro anche il vice
E c'era essenzialmente il settimo programma quadro da vedere sempre insieme ai fondi strutturali tra l'altro qui dico a Nikolaj se c'è un problema del cofinanziamento dei fondi strutturali dei prossimi tre anni che è persino più grosso come possibili risultati per l'Italia dei dei debiti Settimo programma quadro è sarà bene guardarlo bene per la prossima Finanziaria perché secondo me abbiamo tolto un po'l'occhio
E qui giustamente ricordato nel vostro documento che Tremonti aveva bloccato il cofinanziamento e fino al due mila nove vuol dire buttare dieci miliardi di euro potenzialmente
E sette ologramma quando mi sono trovata con la posizione italiana del precedente governo sostanzialmente ostile al programma i Dias programma c'è ricerca fondamentale sette miliardi e mezzo ostile
Nel nome del primato del finanziamento alle tribune piccole e medie imprese il risultato geniale di la posizione italiana quando sono arrivato c'era mezza Europa pronta a sparare sul miliardo e tre
Per le piccole e medie imprese programma capacity is togliere i soldi
Perché l'Italia desse la messa di traverso programma fondamentale
Avendo io ho parlato per primo per dire va be'la ricerca fondamentale è la luce nei nostri occhi le le le le l'Europa dell'euro P ER esserci il Council per noi è una priorità assoluta gli altri Paesi hanno cioè aderire a quello ha comportato anche a portare a casa i soldi per la piccola e media impresa che erano a rischio nell'ultimo Consiglio
Ci hanno Grazia
E m'hanno detto bene cambiata la posizione italiana apprezzabile
Ora c'è da darsi tutti una mossa perché nel sesto programma quadro l'Italia spesso sei Euro ogni dieci Kennedy di di euro messi nel Budget
Riuscire ad avvicinarsi diciamo nelle ritorno ai soldi che ci si mette per un Paese dall'alto e contribuisce per il diciassette per cento al PIL europeo
Non sarebbe
Ma bisogno organizzare le forze
Allora vado verso la conclusione dicendo che le vostre proposte mi sembrano buone
Sulla questione delle dei tre punti di PIL teramano primarie finanziaria Baratta insomma bene che
Pesante
Tuttavia qui è l'uovo e la gallina riusciamo a far riprendere se non si mettano a posto e denigratorio macro economici
Ci rendiamo conto che se un Paese sta come rischia di stare sulle montagne russe per molto tempo per un quarto di secolo e più con un governo che sperpera e viene cacciato perché fa i buchi con un governo che risana
Con interventi drastici viene cacciato perché tutti si serra abbiano poi l'altro governo sperpera e l'altro che risana una legislatura due tre quattro cinque e alla fine della giostra
Ci troviamo con il calo netto degli investimenti
Il definanziamento della ricerca e delle della formazione e la riduzione della composizione intellettuale del lavoro siamo alla fine perduti si può anche vivere decentemente in questo Paese ma è un Paese che
Diventa la periferia di qualche intero
Quindi risanare ma tenera e forte la parte di Investimenti eccetera questo è la scommessa non so se ce la faremo
Nuovo approccio dell'autonomia sono del siamo d'accordo rafforzare i sistemi di valutazione sistema di valutazione devono valutare tutto e
Devono valutare la ricerca pubblica devono valutare la ricerca privata finanziata con soldi pubblici
Devono valutare quelli che vengono assunti e devono valutare quelli che assumono
Perché altrimenti diciamo non può essere il loggia dei sistemi buono per i convegni a domenica gli Stati Uniti gli Stati Uniti Rosa Stati Uniti c'è la cooptazione
Poi vieni valutato se va male il contatore viene cacciato quando va male la seconda volta viene cacciato con il cooptato viene cacciato
Se va male la seconda volta viene cacciato copta autore
Un sistema di valutazione non esistono Mandarina tizzone fra
Io entro luglio presenterò al Consiglio dei ministri naturalmente di concerto con Nicolai se con Bersani che non solo devono occuparsi ma si intendono i queste cose una proposta che sulla scia dell'ottimo risultato del CIPE del CNS U istituisca quell'agenzia di valutazione che anche voi
E credo che occorra presentare presto un piano straordinario di assunzione dei giovani ricercatori una vera e propria ondata di giovani come voi dite come si finanzia
Forse si può finanziare con le uscite nei prossimi dieci anni di quasi la metà dell'attuale corpo docente più console
Qualche consulenza in meno cioè si può recuperare risorse e bisogna aggiungerne delle altre ma se non torna alla Clare la figura di piramide del sistema con una larga base dei ricercatori giovani a stringere
Se non si riduce la figura di botte attuale per cui il si ingrossa nel mezzo
Ed è stretta alla base possiede stringe vertici e se non si vince o fallisce perché l'età media di cinquantatré anni nel sistema universitario e ricerca va conto non solo il buon senso ma anche la neurofisiologia
Se non si dà subito una scossa
Infine le risorse il rapporto con l'impresa
Quest'anno scendiamo sotto l'uno e uno l'unico per l'università spendiamo zero ottantotto del pirla medio Rope è un per cento mi pare siamo uno zero dodici sotto non
Tantissimo
Si può provare ad aumentare è ovvio che bisogna l'università con i fondi ordinari consentire di sopravvivere dividere ma nel tempo bisogna fare un piano di incremento del Budget
Che viene impiegato sulla base della valutazione dei risultati
è questa seconda voce che nel tempo non si può fare come mi suggerisce spesso sole ventiquattrore Confindustria ora si prende il tre per cento all'anno dell'FFO nei prossimi dieci anni il trenta così si chiude la ventina di atenei non la trovo una soluzione bisogna garantire a tutti di vivere
Poi nel tempo bisogno aumentare la quota di Baggio dette chiede sulla base della valutazione dell'Agenzia viene assegnata valutando i risultati
Lasciatemi un minuto ancora
Quest'anno scenderemo per la ricerca uno zero cinque
La mano pubblica non spende meno anzi spende un po'di più della media europea zero settantadue la Maiolo tre zero sessantotto quel che manca la parte privata zero trentotto
Ora in parte deriva
Da dati dal micro
Non solo noi abbiamo ridotto le medie grandi impresse ad un pugno di ma c'abbiamo fatto sopra anche la poesia col piccolo è bello
Ed è ed è evidentemente difficile quando si ha un'azienda di tre quattro cinque dieci dipendenti investire in ricerca
Anche però se si può mettere insieme le aziende per investire in in ricerca
C'è anche dell'altro una certa propensione di imprenditori italiani una passione incontenibile verso banche giornali e squadre di calcio
C'è un certo fattore culturale che deve essere corretto e c'è soprattutto la tendenza irresistibile a ridurre progressivamente la composizione intellettuale del lavoro
Si vanno a cercare laureati non i dottori di ricerca per farle diventare Menelik Ger o anche capii che la pubblica amministrazione questo riguarda
Ma si vanno a cercare laureati permettere il call center a quattrocento euro
C'è qualcosa di malato che va spezzato da qualche parte
Bisogna promuovere l'investimento privato
In questo senso ed ho finito ci sono provvedimenti fiscali da adottare per esempio però difficile
Nell'ultimo nel nella manovrina fatta da approvata venerdì e che sta facendo grande raccordo grande rumore per sarebbe dei tassisti
Ci sono due norme che riguardano spesso in brevettazione espressioni studio e ricerca
Che a occhio e croce valgono quasi un miliardo di euro per le imprese se n'è accorto nessuno
Segue Pistorio aveva detto dateci quattrocento milioni di euro vi muove solleveremo il mondo
E qui c'è una cosa che può valere quasi un miliardo vediamo
Si può fare dell'altro dal sul piano fiscale
Ovviamente anche qui bisogna semplicemente che non diventano forme surrettizie di assistenza
A al profitto chi è già abbastanza elevato manca tutto il resto approfitta scene
Vanno effettivamente dati questi sostegni fiscali per ottenere risultati
E quindi devono essere valutati infine forse ne potrà parlare anche Nikolay se stiamo con Nicolai
Capisco che deve vedere tutto il sistema della governance pubblica come il Governo si organizza o per ora se siamo in una fase artigianale cioè troviamo a parlarci tra i ministri non so se è morto forse però già ed è il segnale
Proviamo a parlarci stiamo provando a immaginare qualche provvedimento non solo sul piano fiscale ma che io ma il mercato dei capitali
Perché quello che fa la differenza italiana rispetto a molti Paesi europei a partire la Francia gli Stati Uniti all'economia dell'Estremo Oriente
Per il fatto che qui si quasi non esistano fondi chiusi di Venture Capital che si muovono nel campo degli investimenti in ricerca e innovazione che sono invece lo strumento finanziario fondamentale in altri sistemi
Provare a crearli sarebbe una cosa buona
Forse a differenza degli Stati Uniti ma analogamente a quanto sta succedendo in Estremo Oriente
Lo Stato con un suo fondo dei fondi potrebbe assumere una parte del rischio perché in questo campo il rischio è elevato
Ma anche profitti quando le cose vanno bene c'è un imprenditore che non vedeva il nome
Che mi ha detto ma in Italia la cosa difficile può scoperto che egli partecipò possiede settanta fondi negli Stati Uniti in Israele in città
E mi ha detto l'ho fatto l'affare buono nel nel campo della ricerca in Cina recentemente per ogni dollaro che c'ha messo ne ho guadagnati centocinquantadue
Che è un discreto tasso
Si può fare qualcosa di analogo non per guadagnare centocinquanta bilocali ognuno investito ma
Si può fare qualcosa di analogo anche nel nostro Paese con il sostegno pubblico
è una cosa su cui stiamo ragionando e spero che presto ci siano delle novità
Scusate la lunghezza ma è la prima volta la prossima volta sarò con tempi
Europei ma oggi bisognava dirvi qualcosa che possa interloquire effettivamente con la vostra piattaforma scusate la lunghezza grazie dell'attenzione
Grazie grazie all'industria
Siamo anche noi all'inizio legislatura quindi come dire meglio partire con con la più ampia verifica analisi di ciò che ci troviamo di fronte proseguiamo la carrellata degli interventi contributi diciamo di carattere governativo come preannunciato
La parola al ministro Nicolais che come sapete il ministro della funzione pubblica e dell'innovazione la pubblica amministrazione quindi insomma un occhio anche sulla capitale umano
Di cui dispone il nostro sistema di ricerca
Essendo stato anche assessore regionale all'innovazione credo che ci possa portare un contributo diciamo sull'esperienza recente passata guardando anche avanti
Grazie molto
In questa stanza qualche anno fa
In gergo Walter Tocci con Andrea Ranieri
In una posizione di opposizione abbiamo presentato in maniera molto critica quello che noi ritenevamo dovesse essere una politica di sviluppo basato sulla conoscenza
All'epoca avevamo insistito continuamente della necessità di un supporto e di un coordinamento di dello sviluppo di tutta la filiera dalla conoscenza perché non possiamo immaginare che un Paese possa diventare competitivo
Soltanto perché una finanziaria alloca una certa quantità di fondi sul decreto di competitività
La competitività
E un processo complesso è un processo come abbiamo varie volte dette
Che parte dall'asilo nido e arriva all'università dall'università si trasforma in ricerca sia essa pubblica sia privata dalla ricerca solo in alcuni casi si trasforma in innovazione
E qualche innovazione rende competitive all'impresa
è un processo lungo in cui è necessario investire e controllare ogni passaggio in cui è necessario sviluppare dei delle cerniere
Che le icone i vari blocchi che non sono delle cerniere già sviluppati in altri paesi quindi non possiamo importare soluzioni ma abbiamo bisogno di sviluppare modelli nostri modelli appropriati
E in questo tutto il nostro sistema di governo regionale nazionale europeo
Ci del determina una necessità di uno sviluppo adeguato di cerniere di trasferimento sia dalla scuola all'università
Sia dalla ricerca alla innovazione sia dalla innovazione alla competitività e questo secondo me è uno processo Complesso un processo difficile un processo che richiede una governance come è stato detto
Richiede chiaramente un'idea chiara della competitività basata sulla conoscenza
E richiede quindi una serie di azioni che in qualche modo permettono di mantenere alto il livello scientifico e produttivo dei nostri enti pubblici di ricerca delle nostre necessità ma deve anche in qualche modo sviluppare le interfacce
Perché le interfacce in un Paese in cui il novantotto per cento di impresa e di dimensione beni medio-piccole le interfacce sono i punti di criticità dell'utilizzazione della conoscenza prodotta questo è un punto molto forte perché significa per noi investire molto di più in ricerca come diceva giustamente il ministro Mussi
Ma significa anche spingere molto di più all'utilizzazione della ricerca del delle conoscenze sviluppate con questa ricerca questo è un punto importante perché altrimenti noi riportiamo all'estero come è già stato detto tutto quello che abbiamo fatto e non è quello che ne vorremmo quindi qua i ruoli dei vari attori
Dello sviluppo sono importantissimi il ruolo delle regioni l'uomo il ruolo del governo il ruolo dell'Europa determina la necessità di un'integrazione di politiche altrimenti questa questa diciamo questo obiettivo non viene raggiunto in effetti noi dobbiamo individuare le criticità di questo di questo nostro sistema Allegri cd una criticità forte e la resistenza e la paura al cambiamento
E ed è forte nell'università e forte negli ultimi negli enti pubblici di ricerca è forte nell'impresa ed è forte nei cittadini nessuno di noi si rende conto che dobbiamo cambiare fortemente in maniera sostanziale la pubblica amministrazione
E sostituire un sistema di pubblica amministrazione molto basato sulla burocrazia e basato su una valutazione ex ante
Verso un'amministrazione pubblica che vede il suo momento valutativo ex post
Come giustamente diceva Fabio prima se noi impariamo a valutare ex-post noi semplifichiamo i processi d'ingresso semplifichiamo i processi di auto autorizzativi e introduciamo una responsabilizzazione dei decisori pubblici
Che vende viene continuamente valutato sulla capacità di decidere bene
Ed è questo secondo me un cambiamento epocale della nostra pubblica amministrazione in tutti i livelli
Abbiamo anche grande Problemi sulla frame frammentazione delle azioni e delle politiche lo abbiamo avuto perché in passato si è sempre immaginato che dividendosi comandava meglio
E credo che oggi abbiamo dato immediatamente degli esempi di volontà diverse dei il prima la prima riunione del Consiglio dei ministri
Io fa abbia Pierluigi ci siamo incontrati abbiamo detto facciamo una commissione interministeriale perché riteniamo che ricerca innovazione produttività non possono non chiacchierare tra di loro e non possono non mettere su delle del diciamo delle politiche coordinate è un segnale forte
è un segnale forte in questa direzione insegnare porti in altri in altri ambiti in cui questa volta i ministri non vogliono proteggere il proprio territorio ma vogliono lavorare insieme e fare quello che diciamo a tutti quella massa critica per veramente riuscire a incidere sul futuro del nostro Paese
L'altro punto è la dispersione delle risorse che è un altro grave problema l'ha detto il rettore prima noi abbiamo una serie di interventi l'ho vissuto quando facevo l'assessore regionale
Abbiamo interventi in cui quei numeriche leggiamo di percentuale sul PIL in qualche modo contengono pure la dispersione di una serie di fondi che vanno in giro senza nessuna forma di coordinamento
Cercando di risolvere i problemi spiccioli ma che non hanno una visione strategica della ricerca la ricerca oggi a bisogni masse critiche
Non si fa un Breakthrough cronologico se non mettendo insieme ricercatori di varie
Di varie discipline se non individuando chiaramente degli obiettivi finali e questo vale sia per la ricerca cosiddetta applicata ma ancora di più sulla ricerca di grande respiro sulla ricerca fondamentale sulla ricerca conoscitiva
Abbiamo bisogno di riuscire a parlare tra di noi ricercatore per fare questo abbiamo bisogno di capire dove vogliamo arrivare che cosa vogliamo fare i grandi progetti europei
Devono essere dei progetti di competitività continentale su cui si investe molto perché sono progetti ad alto rischio e dove principalmente si richiede lo spostamento della frontiera delle conoscenze ed è su questo che il due governi europei il governo nazionale deve investire in maniera forte perché per il futuro delle nostre aziende che si investe sulla ricerca solo conoscitiva
Poi dobbiamo superare un momento di demotivazione che che è diffusa nel settore dell'Arici
I cambiamenti strutturale degli enti i cambiamenti continui di organi organizzativi cambiamenti di Indirizzo molti diverse motivazioni sia per le università che per gli enti pubblici che hanno creato uno stato di totale abbandono abbandono
I nostri ricercatori non sognano più penso non solo a capire chi sarà il prossimo presidente come si farà nella prossima presidenza ad avere qualcosa di soldi e non è possibile che si lavori in questo modo
La ricerca è un'attività diversa della produzione la ricetta è un'attività che ha una creatività intrinseca che richiede una forma di tranquillità che non è non è la stessa per le altre professioni
Il ricercatore è un creativo è un artista e questo ricercatore deve essere messo nelle condizioni di poter pensare più a poter muoversi come largo un artista come un creativo
Ed è un lavoro che richiede una tranquillità e questo noi oggi fino a oggi non gliel'abbiamo data
Negli ultimi anni abbiamo fatto di tutto per creare confusione nemmeno sui ricercatori ed è questo sicuramente un punto su cui Fabio sta molto lavorando proprio per dare questa chiarezza e tranquillità a chi a chi va a fare la DC
Poi la percezione pubblica della della la percezione pubblica dalla pubblica amministrazione
E intesa come un disvalore intesa
Come un qualcosa che determina spreco lentezza un linguaggio diverso cioè è veramente un qualcosa che deve cambiare sostanzialmente non nella funzione ma nella percezione del cittadino
E per fare questo bisogna introdurre un forte concetto di formazione
La formazione della pubblica amministrazione deve essere un elemento essenziale per la crescita professionale io ritengo che esistono delle sacche di grande competenze nella pubblica amministrazione ma non riescono a emergere perché esiste uno strato che le bloccato
Tino mente quindi una serie di iniziative che abbiamo avviato nella manovrina e che continueremo a fare adesso nel documento di programmazione economica e finanziaria sono dirette verso un cambiamento dell'età media nell'amministrazione
Abbiamo bisogno non di licenziare cento mila persone abbiamo bisogno di studiare un processo di ammodernamento i utilizzando dei sistemi di concertazione che erano molto utilizzati in passato e che di cui ci siamo totalmente dimenticato
Una gestione e l'individuazione di obiettivi così ambiziosi vanno concertati con le forze sociali vanno concertate con tutti gli attori
E vanno in qualche modo individuato dei meccanismi per raggiungere l'obiettivo in tempo in tempo rapido perché uno degli altri grandi problemi della mi pubblica amministrazione il generale quello che l'industria richiamano il tanto Markette
Il tanto Marchetto per l'impresa essenziale per la competitività dell'impresa nella pubblica amministrazione è una variabile indipendente si elimina perché il tempo di raggiungimento di un obiettivo qualcosa che a nessuno interessa mentre oggi in un sistema che cambia continuamente il tempo di raggiungimento di un obiettivo il tempo di valutazione di una proposta di ricerca il tempo di assegnazione di un fondo di ricerca essenziale una ricerca finanziato dopo cinque anni non serve più a nessuno
Perché non serve al ricercatore che la proposta perché dopo cinque anni tutte le cose che avevo proposto sono state già fatte
Non serve all'industria perché quella cosa per l'industria non serve più un finanziamento che veramente diventa a fondo perduto per nessuna ragione e questo nel senso letterale e a questo veramente dobbiamo imparare che la valutazione che è essenziale in tutta la politica che vogliamo portare avanti e che secondo me deve essere veramente la parola cardine
Di questo governo la valutazione oggettiva seria condivisa deve essere una valutazione che si deve fare in tempi rapidi in tempi veramente europei
Non possiamo immaginare di valutare cose dopo anni sia nell'al livello di personale che a livello che a livello anche di attività di ricerca o di innovazione
Io ritornando brevemente al documento debbo dire che io condivido totalmente quelle scritto in questo ho letto la parte breve del documento credo che qui si esprime chiaramente quello che che nella parte più lunga
Diciamo sono totalmente d'accordo che l'intera filiera del sapere deve essere l'elemento essenziale su cui puntiamo una una grande attenzione
Abbiamo bisogno di lavorare molto sulla valutazione e in questo io vorrei brevemente dare un segnale alle università
Le università che come è stato giustamente detto hanno un ruolo importante hanno svolto un ruolo importante del nostro Paese nella ricerca e nella formazione hanno bisogno di ridisegnare un sistema di governance più severo e più attento
Perché deve venire dalla stessa università prima che qualche altro decida di sviluppare una governance per l'università
Questo questo secondo me molto importante perché è vero che c'è la valutazione vero persino vertici cifre ha fatto una buona una buona con il buon lavoro ma era e il Papa partenza della valutazione
Cifra ha fatto una valutazione su alcuni articoli diciamo di ogni singolo dipartimentale abbiamo bisogno di fare un lavoro più approfondito e abbiamo bisogno di utilizzare questi risultati
Per premiare Oper Pepe per penalizzare
Chi lavora e chi o chi non lavora abbiamo bisogno quindi di sviluppare internamente nelle università un sistema di valutazione che possano diventare quel sistema che il Governo ritiene valido per valutare le necessità
Altrimenti in una politica forte basata sulla valutazione
Sarà costretto il governo Waka otro a determinare un sistema di valutazione quindi vale la pena che cominciamo a proporre dei sistemi sui quali tutti possiamo possiamo studiare
Nell'ultima manovrina
Siccome parliamo solo dei tassisti credo che il Governo ha fatto delle cose molto coraggiose abbiamo tagliato il sistema delle consulenze abbiamo avviato un un uno obbligo di iscrizione in un albo pubblicato su internet di tutti i consulenti degli enti locali e del degli enti degli enti pubblici a livello nazionale abbiamo avviata un'operazione di taglio per i funzionari super pagati abbiamo avviato una serie di cose che forse non hanno tanto colpito l'opinione pubblica quando Italia quando la libera iniziazione dei tassisti
Però della licenza di del taxi però sicuramente è stato dato un grande segnale di moralizzazione
Questo è tutto nella nella manovrina e il prossimo il prossimo Documento di programmazione economica e finanziaria conterrà tante altre innovazioni sembra alla luce di questa volontà di rendere più chiaro più trasparente la Space
Il problema dei giovani è un problema che ci sentiamo tutti io suo molto lavorando affinché
Possiamo io e Fabio arrivare alla posto cadavere che i nostri enti pubblici di ricerca non siano più a pianta organica ma diventino a Budget
E questo non è una semplice sistema di cambio hard di organizzazione ma questo apre immediatamente tre quattro mila concorsi per ricercatori perché apre immediatamente una serie di opportunità per per i ricercatori degli enti pubblici di ricerca che sono in grado di avere anche finanziamenti dall'esterno ed è un'operazione importante che va in quella direzione e l'altra
L'altro lavoro su cui insieme coi sindacati siamo cercando di raggiungere l'obiettivo è quella della stabilizzazione dei precari di lunga durata
Sono delle strane condizioni che esistono solo nella pubblica amministrazione italiana di gente che da dieci anni ogni anno risibili rinnovano il contratto per fare lo stesso lavoro e per così continuare un'attività in modo precaria che non ha niente a che vedere con la flessibilità
Quindi credo che incompreso anche sulla concertazione ha già fatto un accenno prima io ritengo e lo abbiamo fatto non non è solo una volontà un atto che noi dobbiamo coi sindacati
Per la pubblica amministrazione lavorare in maniera concertata non abbiamo la possibilità di definire delle de delle dei cammini e degli obiettivi se non attraverso una concertazione dopo ovviamente ognuno di noi si dovrà prendere proprio responsabile ITA ma l'obiettivo deve essere un obiettivo condiviso su questo ci stiamo muovendo l'ultimo punto e quello dei fondi europei di cui parlava pure Fabio
Noi per il Mezzogiorno ci avviamo ha una grande opportunità perché almeno il venti per cento di tutti i fondi strutturali saranno verso l'innovazione
Sarà questo significherà che per le regioni del Mezzogiorno ma quelle inserite nel quadro comunitario di sostegno rappresenta un ammontare di oltre quindici miliardi di euro per la innovazione
Quando parliamo di innovazione non parliamo solo come dicevo prima dell'ultima fase del processo ma abbiamo anche ovviamente di una quota di ricerca
Ma sicuramente è un ammontare di fondi significativa
A questi si aggiungono quelli del settimo programma quadro
Quindi noi ci abbiamo in un momento in cui coi fondi non non nazionali quindi con fondi europei possiamo veramente sì abbiamo Riley chiare e dare un contributo al cambiamento della struttura dell'innovazione del nostro Paese
Quindi abbiamo in questo momento bisogno di trovare delle delle traiettorie condivise per il raggiungimento di questi obiettivi ed è un momento molto interessante molto creativo Pertini
è il momento in cui noi possiamo incidere il Quadro comunitario di sostegno sui chiuderà a settembre il settimo programma quadro sta per partire
Cioè siamo nella condizione in cui non parliamo di cose che sono successe ma di cose che debbono succedere
Sulle quali possiamo incidere che è la parte più importante di tutte discusse ma per poter incidere come dicevo all'inizio di questa mia breve chiacchierata
Abbiamo bisogno di fare massa critica abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme di capire i nostri le nostre debolezze di cercare insieme di parlare in modo chiaro riconoscendo i nostri i nostri punti di debolezza i nostri punti di forza e cercare di individuare degli obiettivi condivisi a ognuno di Rue lavorare verso il raggiungimento di questi obiettivi grazie
Grazie grazie al ministro concertazione dialogo valorizzazione di risorse umane
Mi sembra importante anche la parte relativa come dire alla necessità di non solo di fare massa critica mai trovare forme di coordinamento
Tra le istituzioni se consentite nelle istituzioni nel senso che riteniamo abbiamo temuto che come dire una distribuzione di tele che importanti tra vari ministri potesse come dire rendere più difficile un lavoro già di per sé molto difficile dalle parole di oggi traiamo buoni auspici adesso il secondo diciamo passaggio istituzionale quindi partiamo dagli interventi dei rappresentanti delle Regioni a partire dall'assessore la Regione Lazio Raffaele Ranucci che opera ovviamente opera anche nel coordinamento della Conferenza delle Regioni sul tema specifico e poi naturalmente parlerà anche l'assessore Gianni già Calia che per la sesta conferenza delle regioni segue tutta l'aspetto relativo alle attività produttive quindi Raffaele Ranucci
L'intervento
Grazie
Ministro
Io ringraziare sia il ministro Mussi del ministro Nicolais perché tra abbiamo finalmente durante i cortei Luco tori buio ricordo Nikolaj siccome assessore e quindi conoscitore dei problemi
Ho visto il ministro Mussi che è entrato come ci si dice come Cannavaro a gamba tesa per togliere la palla agli avversari
Quando parliamo di Governance io credo che noi Regione dobbiamo anche ovvero un ruolo importante e di conoscere quello che le Regioni devono fare insieme al Governo
Per le mi sembra fra due settimane già il ministro Mussi ha convocato i vari assessori perché la governance sì e no mi ero dimenticato vecchie vorrei fare un tavolo permanente età ministero degli assessori regia e questo e questo mi sembra fondamentale ministro perché il problema qual è che sul territorio ognuno
Cerca di fare le migliori cose che sono il proprio territorio
E molto spesso si possono ripetere
Distretti si possono ripetere scelte e quindi avere un coordinamento per noi fondamentale do io parlo di una regione tra l'altro che rispetto ai numeri dati è fortunata perché c'era l'uno virgola nove per cento l'investimento in ricerca e innovazione
E quindi è sono i parametri europei al cinquantacinque per cento i ricercatori pubblici
Ma certamente non è un dato che e costruito dalla Regione è un dato oggettivo perché è un dato che viene dalla realtà universitaria a proposito di governance
Riguardo il il rettore credo che anche un lavoro tra Conferenza dei rettori e regioni vada vada fatto ecco perché perché è importantissimo Noemi nostra regione sappiamo bene che un enorme lavoro viene fatto dalle università ma molto lavoro rimane all'interno dell'università non riusciamo a fare molti spin-off
E lo spin-off è un modo per riportare sul territorio la ricerca tornando anche a un discorso che era stato fatto per quello che riguarda i finanziamenti e le piccole e medie
Il io vi pregherei se come la grande partecipazione segno di salute e di interesse ma il grande brusio segno di maleducazione quindi vi chiedo cortesemente di attenuare come dire il dialoghi
Per quello che riguarda per esempio il problema di piccola e media impresa è un problema non possiamo pensare di fare trasferì di fare ricerca Ina aziende di otto barra nove persone non è possibile
Degli Stati Uniti quando sparliamo di piccola e media impresa parliamo di aziende allo duecentocinquanta trecento persone
è diverso e quindi dobbiamo avere un approccio diverso
Mi sembra che il discorso non so se l'ho detto il ministro che o più due di consorziare lei piccola e media impresa è per far sì che arrivino all'interno all'interno di questi Consorzi dei fondi bende
Diciamo strutturati perché la frammentazione io faccio un esempio che non riguarda sulla ricerca
La nostra regione gli ultimi cinque anni abbiamo avuto trecentocinquanta milioni di euro credo che Nicolais di finanziamenti
Distribuiti il undici mila diversi interventi
Cioè e padre alle piccole nei pressi di che cosa parliamo di zero cioè pagamento dell'ICI pagamento di un o ecco allora credo che il fatto fondamentale sia far sì che la massa critica sia uno burocratiche verso un obiettivo finale
Per quello che riguarda la trazione anche degli degli investitori io
Sono sorretto accordo quando
Mussi dice ci preoccupiamo delle scarpe e dei vestiti ma non è quello anzi Traffic fra poco i cinesi vorranno la nostra cosa il quando erano noi quello firmato perché cento milioni di cinesi ricchi vorranno le cose firmato italiani non più i loro rifatte
Ma è importante
A dire che noi possiamo concorrere a livello internazionale essendo attrattori esportatori
E probabilmente l'innovazione non è soltanto nella ricerca ma probabilmente anche l'andare a individuare quelle che sono lei in prese innovative le imprese che incominciò a portare sui nostri prodotti territori prodotti innovativi
E qui ci si ci vorrebbe un accordo di programma tra Governo Regioni in cui coloro che vengono a investire io ritengo che molto spesso gli imprenditori non abbiano bisogno di soldi
Ma hanno bisogno di tempi certi e di diritti
Cioè creare una cornice all'interno della della della quale le imprese di ricerco o no abbiano la certezza di quello che che devono andare a a del di quello che possono fare sui nostri territori quindi un accordo in cui noi stabiliamo quali sono i criteri per Cuni impresa internazionale viene o italiana continua investire sulle soste editori
Facilitando la non tanto sugli io che ho montato su quelle che possono essere i finanziamenti che possono essere importanti per alcune parti di ricerca che devono essere provente sostenute ma soprattutto tenere in considerazione
Quegli Osio stesso diritti Noè stiamo facendo una legge fra tre ore credo che ci vediamo coi sindacati perché ConcertiAmo ritengo che la concertazione sia l'unico metodo per portare a casa dei risultati per il bene di tutti
Però anche qui forse bisognerà che le regioni si comincino a parlare comincio a parlare con i ministeri per capire noi la nostra regione lo chiama mariti ricerca innovazione e trasferimento tecnologico perché ecco e la parte vera è importante che ci manca per farlo sviluppo sul territorio ma anche qui credo che sia importante che riusciamo a portare a termine una visione insieme a quelle che sono le
Le idee e il gli indirizzi governativi
Io voglio Finest consumi con una piccola un piccolo esempio però
Su cui secondo me dovremmo un po'tutti lavorare i distretti lo abbiamo richiesto al ministero distretto della scienze della vita o bioscienze chiamiamolo come abbiamo sul nostro territorio unto distretto importante che siano che il distretto dello spazio
E io ho ritenuto all'inizio che le grandi imprese e in questo caso sono quasi tutte imprese pubbliche Finmeccanica Alenia eccetera potessero essere importante filiera per la ricerca e l'innovazione per le piccole e medie imprese
Io ho scoperto una cosa
Che non è così
Perché molte di queste grandi imprese
Non chiedono il prodotto ma chiedono uomini e ore lavoro
Cioè portare il Progetto in molte di queste lo fanno all'interno della grande impresa e addirittura assurdo assorbono quelli che sono le eccellenze dell'altra impresa senza dare il prodotto Proto solfato interno
Allora credo che questo sia un problema che vada focalizzato dando una una serie di possibilità perché se noi non facciamo crei crescere le società e le imprese che fanno prodotto innovativo perché poi viene il Plotino Dio se lo fanno all'interno le grandi imprese noi non abbiamo quel tranne quella filiera che è importante per il territorio
Io parlo del nostro territorio ma importante per tutti i territori cioè noi dobbiamo in imporre affinché le imprese che danno in subappalto fanno la filiera debbano fare il prodotto
Non la il le ore lavoro o non la progettualità anche perché molto spesso spoglio le piccole imprese delle qualità e delle persone e quindi credo che questo sia una focalizzazione che vada fatta chiudo dicendo punto ma anche il terzo ministro ma che secondo me è fondamentale il problema all'ufficio brevetti i brevetti in Italia sono un problema che va affrontato
Perché credo che l'università abbiano un grosso problema su questo e sia la terza gamba del tavolo che possa farsi che
Io ci credo molto della non nostro Paese ne abbiamo le risorse bisogna metterlo scusate uso un sistema una parola ormai
Ho soletta appisola mettere tutto a sistema e fare sì che è le potenzialità possono avere uno sbocco reale a livello internazionale
Grazie grazie assessore Ranucci
La parola l'assessore Gianni già Calia che ha lavorato anche con noi
Nella stesura diciamo degli effetti pratici del documento con cui abbiamo lavorato nei mesi scorsi già porto sindacati regioni e imprese la parola all'assessore giacca spetterà il sei c'è un attimo di tramutare
Ma prima di entrare
Sull'analisi del documento una breve premessa
Le politiche di ricerca ed innovazione dovranno partire dalla nuova articolazione istituzionale delle competenze in materia
Avvenute con la riforma del titolo quinto della Costituzione ed in particolare con l'articolo tre della legge costituzionale che ha portato una profonda riforma l'articolo centodiciassette della Costituzione ed un significativo riconoscimento anche del ruolo delle competenze delle Regioni
Il testo costituzionale riformato infatti riconosce in particolare alle Regioni la competenza legislativa concorrente in materia scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi
Sul piano amministrativo la riforma Bassanini
Con il principio di sussidiarietà nella individuazione i soggetti competenti alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo delle comunità locali che del federalismo senza fiscale attraverso il quale le Regioni e gli enti locali possono coprire gli oneri delle funzioni loro attribuite
Devono essere sempre tenuti ben presenti nella costruzione delle strategie di politica industriale fatto questa premessa
Anche suo ascoltato quello che hanno detto i due ministri e mi sembra che ci sia una precisa volontà appunto da parte loro di questa concertazione cosa che purtroppo dobbiamo dire
Con il precedente governo ha fortemente mancata e noi lo abbiamo ripetutamente segnalato in sede di coordinamento delle attività produttive
Per scendere ora momentino nell'analisi delle del documento sulla dimensione regionale dello spazio europeo della ricerca per promuovere e valorizzare e diffondere la ricerca l'innovazione al fine di contribuire alla competitività e alla crescita economica
Del sistema Italia occorre valorizzare la capacità di ricerca trasferimento è assorbimento dell'innovazione da parte delle regioni tramite la cooperazione territoriale
La sfida della competizione globale richiede infatti delle politiche mirate sul territorio che puntino su qualità innovazione sviluppo locale a partire dalla competitività dei sistemi produttivi locali
Molte azioni a sostegno della ricerca dell'innovazione risultano infatti maggiormente efficaci se concepite a livello regionale in quanto è a questo livello
Che risulta possibile
Valutare al meglio le esigenze delle imprese il contesto in cui essi operano e conseguentemente favorire la penetrazione dell'innovazione nel tessuto cono amico e sociale
Nel settore tradizionale come in quelli nuovi nelle aziende piccole come in quelle grandi al fine di far diventare l'innovazione è un fenomeno diffuso
La realtà per esempio della delle Regione Marche è una realtà ben diversa dal Lazio dalla Lombardia dal Piemonte c'è una percentuale altissima di settore artigianale una percentuale altissima di quelle piccolissime aziende quelle microaziende che appunto non hanno la massa critica qui prima citata per poter liberare delle economie delle da poter investite da poter investire in ricerca di innovazione
L'attività appunto sotto questo aspetto la dimensione territoriale regionale assume un'importanza rilevante in quanto costituisce la base spaziale per i raggruppamenti di operatori della ricerca e dell'analisi delle e dell'innovazione che sono spesso considerati come i motori principali dello sviluppo regionale le azioni a livello locale
Dovrebbero partire da un'analisi comune del territorio e dalla definizione di obiettivi strategici comuni al fine di rafforzare la dimensione regionale delle politiche nazionali
Inerenti la ricerca l'innovazione sintonizzare la con le esigenze socioeconomiche
Rafforzare la capacità di ricerca e innovazione agire come propulsori
Dello sviluppo economico e tecnologico recentemente la Regione Marche titolare della competenza insieme alla Conferenza dei presidenti delle Regioni della materia delle attività produttive
Ha dato attuazione insieme alla Regione Lazio titolare della competenza in materia di istruzione lavoro innovazione e ricerca al protocollo di intesa sul tema Ricerca scientifica e innovazione tecnologica precedentemente citato
Sottoscritto dai sindacati CGIL CISL e UIL dai rappresentanti degli imprenditori Confindustria
Che si pone degli obiettivi ambiziosi
Tra cui l'istituzione a breve di un osservatorio regionale dell'innovazione della ricerca volto all'analisi delle migliori esperienze regionali
Nel protocollo si prevede l'adozione da parte delle regioni di specifici documenti programmatici nel settore dell'innovazione della ricerca con la definizione degli obiettivi prioritari integrando a tali fini le risorse disponibili sia autonome che provenienti da fonti nazionali ed europee
Si evidenziano in particolare alcuni obiettivi strategici l'esigenza che l'innovazione diventi un fenomeno diffuso riguardante i settori ad alta tecnologia ma anche settori tradizionali
Il confronto innanzitutto fra le Regioni e poi a livello europeo e la diffusione dell'innovazione della ricerca che le regioni e l'abito né strategie di ricerca ed innovazione per lo sviluppo locale
Che vengano incentivate forme di partenariato tra il settore pubblico e privato con le parti sociali che le politiche regionali colgano al massimo le occasioni fornite dai programmi comunitari quadro
Il perseguimento di un'interazione più efficace tra il sistema della ricerca e sviluppo pubblica e privata le istituzione della formazione tutte le tipologie di imprese con particolare riferimento alle piccole e medie imprese
Al fine di lavorare un primo quadro di analisi delle politiche regionali per la ricerca e per l'innovazione i gruppi di lavoro composti da alcuni referenti regionali
Ed era presentanti di CGIL CISL UIL e Confindustria
Hanno somministrato questo e stiamo aspettando
Ancora alcune risposte da diverse regioni hanno somministrato un questionario a tutte le strutture regionali competenti ricerca innovazione
Che focalizza alcuni aspetti sulle politiche sugli strumenti adottati dalle regioni su questi temi Governance aiuti alle imprese distretti industriali e produttivi e tecnologici e nascita di nuove impresa hi-tech
I risultati della rilevazione
Che si intende rendere pubblici sin dal prossimo settembre come amo concordato appunto con i sindacati
Formeranno utili elementi per la predisposizione di programmi operativi regionali e per gli altri interventi programmatici regionali
E pertanto necessario tradurre in concreto la scoccato meccanismo di sinergie fra sistema pubblico e privato fra ricerca innovazione fra ricerca e innovazione territorio
Rispetto a tale esigenza lato Simone del protocollo tra Regioni CGIL CISL UIL e Confindustria in assenza di una iniziativa del precedente governo conferma l'importanza di un confronto permanente che la costituzione delle servato Rio ha consentito grazie all'intensa attività svolta in questi ultimi mesi l'attività non si è infatti limitata alla definizione del questionario
E alla realizzazione della reale della rilevazione ma ha affrontato anche altre fasi del piano di lavoro coinvolgendo esperti ed altri interlocutori purtroppo è stato più volte rilevato che la situazione di ritardo dell'Italia sia nella ricerca pubblica che privata
è da considerarsi una delle principali se Carosi cause strutturali dell'attuale crisi di crescita e di competitività del Paese preso l'abbiamo sentito prima affermare appunto anche
Con grande
Con un grande precisione dal ministro Mussi dal ministro Nicolais per cui
Si rende indispensabile valorizzare il ruolo della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica per il rilancio dello sviluppo economico della qualità dell'occupazione come previsto nei documenti comunitari
Per il rilancio della strategia di Lisbona e per l'utilizzo dei fondi strutturali
Le regioni ricordano l'importanza di agevolare gli investimenti delle imprese per favorire la competitività del sistema produttivo la ricerca di novizio nel trasferimento tecnologico li internalizzate Still internazionalizzazione
Migliorare l'accesso al credito delle piccole e medie industrie anche tramite gli interventi di garanzia
Intensificare gli sforzi per le politiche integrate fra i vari livelli di governo e fra le lesioni medesimi
Con riferimento al quadro strategico nazionale che poi verrà discusso in una riunione del proprio domani
La commissione Attività Produttive ha presentato al ministero Ministero dell'economia e finanze un documento di sintesi delle posizione delle Regioni in materia di banche aiuti di Stato ricerca di Innovazione e territorio
In particolare si ritiene opportuno che il quadro strategico nazionale prevede una chiara strutturazione degli obiettivi delle politiche di sostegno alle imprese ed in particolare alle piccole e medie imprese
Secondo uno schema di questo tipo incrementare gli investimenti
Per ricerca e sviluppo delle imprese facilitare l'innovazione tecnologica organizzativa commerciale il trasferimento tecnologico la promozione dell'utilizzo dell'Ict da parte delle imprese
Favorire i processi di integrazioni fra impresa e e di crescita dimensionale questo è stato più volte citato negli interventi precedenti
Promuovere gli interventi per favorire l'accesso al credito da parte delle imprese anche attraverso l'implementazione di fondi di garanzia di controgaranzia
Favorire la nascita di nuove impresa anche soprattutto
Su quelle spin-off del sistema della ricerca mediante fondi di partecipazione al capitale di rischio promuovere reti di impresa e centri di ricerca e centri servizi
Avanzati alle imprese finalizzate allo sviluppo e al consolidamento di processi di trasferimento tecnologico mi faccio anche un brevissimo quadro quasi terminato degli indirizzi programmatici strategie di sviluppo nelle Marche nelle linee guida del programma del governo della Regione Marche
Per il periodo due mila cinque due mila dieci si prevede più cultura scuola università e formazione più rete dei saperi ma anche più qualità innovazione nell'organizzazione nella tecnologia e nei processi
La strategia di intervento perseguita dal governo regionale al fine di migliorare la competitività del sistema Marche prevede tra gli indirizzi programmatici la valorizzazione delle risorse umane
E la promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico e la diffusione dell'innovazione
In particolare alcuni orientamenti suggerire suggeriti per lo sviluppo del sistema Marche riguardano l'incentivazione di programmi di ricerca e sviluppo che interessa non è tuo Arthedain prese al fine di sostenere la ricerca applicata e l'interscambio tecnologico con soggetti produttori di ricerca quali università e centri specializzati Collio dieci obiettivi specifici di favorire rafforzare le capacità regionali di ricerca sviluppo tecnologico innovazione o un promo avere l'imprenditorialità creando un ambiente
Più favorevole alle piccole e medie imprese sostenere e stimolare l'innovazione piccole-medie imperiese e creare un sistema di finanza innovativa per rafforzare i vantaggi competitivi della base industriale regionale
In questi anni abbiamo attivato alcune linee di finanziamento che abbiamo sostenuto quindi l'innovazione con alcuni interventi che cito velocemente la legge regionale numero venti Testo unico delle norme in materia industriale artigiana dei servizi a produzione il programma regionale delle azioni innovative due mila due due mila e quattro
L'intesa istituzionale di programma tra Governo e Regione Marche del sette maggio novantanove l'accordo di programma quadro ricerca innovazione stipulato dalla Regione Marche dal ministero dell'economia delle finanze
E dal Ministero per l'Istruzione visita alla ricerca del venti dicembre due mila e quattro
La legge cinque nove otto novantaquattro ricerca la legge centoquaranta del novantasette il distretto tecnologico tecnologico qualità della vita innovazione e sicurezza nell'abitare che è in fase di studio di fattibilità
Per il futuro dobbiamo polarizzare ulteriormente questi interventi che caratterizzano la politica regionale per esaltare al massimo i punti di forza del nostro sistema industriale
In questi giorni è stata presentata dalla Giunta regionale le forze sociali e alle categorie economiche la proposta di un patto per lo sviluppo nelle Marche
Che individua tra l'altro uno specifico obiettivo per l'inserimento lavorativo dei giovani laureati e laureandi tecnici nelle imprese orientate all'innovazione con una disponibilità complessiva di uno virgola cinque milioni di euro
Il patto per lo sviluppo rappresenta un'ulteriore sfida sul piano del metodo e sul piano dei contenuti
La vera sfida che abbiamo dinanzi di passare da una concertazione formale pedoni complessiva d'una selezionata ed impegnativa
Con un'autentica e concreta condivisione progettuale sia a livello regionale che locale in cui ogni soggetto vitale della comunità e disposta a rischiare e mettersi in gioco se obiettivi e progetti comuni ti ringrazio
Grazie all'Assessore Zaccaria dal suo intervento emerge che credo che sia come dire inevitabile o un obbligo un auspicio affinché le nostre strutture sindacali regionali con come dire stiano sulla nella partita in maniera ancor più tenace sono in molte regioni in procinto di essere discussi o approvati o lo sono stati da poco
I documenti di programmazione economica regionale si avvierà una difficile stagione di dialogo sui bilanci degli ignoti i motivi che investono molte regioni ma crediamo che se non si continua a quest'opera di dialogo e di concertazione anche con le Regioni in gran parte del lavoro che pure magari riusciamo a produrre come dire a livello nazionale rischia di avere ricadute soprattutto sulla questione del dell'impatto sui sistemi produttivi prima di dare la parola al dottor buona reti direttore di Aster dell'Emilia Romagna siamo in dei Vito due minuti al professor Silvestri
Le analisi in avanti due minuti soltanto sarò brevissimo siccome Gino Nicolais ha parlato di ridisegnare un sistema di governance e volevo dare il punto di vista della Conferenza dei rettori su questo aspetto che è delicatissima
E se si parla di una governance che utilizza i dati della valutazione per le sue azioni di governo io sono interamente d'accordo va rinforzato e premiato chi lo fa
Se si parla di cambiare la governance come invece si legge in alcuni articoli di alcuni quotidiani
Di alcuni maître à penser
Che e il rettore eletto da un la tutta quanta la popolazione mesi fa tirare la giacca e questo mi sorprende perché lo vedo detto anche da persone che sono elette dal popolo e quindi non so bene con quale criterio lo facciano
Perché anche loro si faranno tirarla Giaccherini interamente questo è assolutamente un punto fermo i rettori devono essere l'espressione di una collettività non possono essere l'espressione di un consiglio d'amministrazione o di venticinque persone riunite che dicono chi sarai Rettore o di un ministro che dice chi sarà eletto re di un'università e chi sarà che GM gestirà un'università bisogna che ci sia un consenso allargato
Perché una comunità intellettuale ha bisogno del consenso per muoversi in una certa direzione su questo voglio dirlo con molta chiarezza perché parlare di governance può essere ambiguo si possono creare equivoci della posizione della conferenza elettori è che il rettore di un onere sia di Stato deve essere un lettore eletto e da una composizione allargata della dell'elettorato perché va a prendere i due corpo docente Valbrem danza e gli studenti
E le rappresentanze persone tecnico amministrativo tutto qua grazie
Vedevo prima che qualcuno si chiedeva chi era stereo allora spiego subito
Il perché
Se l'Emilia-Romagna mandato asterrà fare questa cosa semplicemente perché quando ci siamo posti il problema sei anni fa
Di ragionare
Sulle questioni della competitività della Regione ci siamo accordati che la nostra Regione per una serie di condizioni ma come tutte le altre zone
Doveva operare
Compete in una nuova competizione nella società della conoscenza l'economia della conoscenza
A questo punto ci siamo accorti di due cose fondamentali da prima
Che questa competizione sì invertiva i paradigmi tradizionali spazio tempo delle nostre impresa
Cioè l'impresa avevano degli spazi e delle i sistemi di relazioni dei soldi e di soggetti sempre più grandi da affrontare e dei tempi sempre più brevi per l'innovazione
Allora a questo punto è chiaro che la dimensione della velocità e della complessità era la dimensione cruciale
Quindi velocità e complessità in un sistema complesso e veloce qui il tema fondamentale da competizione l'H e l'attrattività l'attrazione ma non in senso nel senso frivolo di appealing ovviamente ma nel senso di gravitazionale qui la capacità di attrarre
Risorse talenti conoscenza eccetera
Questo ci ha fatto prima di tutto pensare che esisteva la necessità di focalizzare il rapporto ricerca impresa e su questo innestare delle masse critiche nuove
Dico ricerche impresa perché ovviamente a livello regionale la questione è limitata al rapporto tra imprese tra ricerche territorio non è la produzione scientifica intense isolato che è più una questione di inseminazione
E quindi è stato è stato deciso che tra il cinque atenei dell'Emilia Romagna la regione Emilia Romagna qui forti saluti anche del presidente Errani l'assessore Campagnoli che erano stati invitati
E
Assieme all'associazione degli imprenditori è e all'Unioncamere tutti gli atti di costituire un tavolo comune a cui affidare un pezzettino di sovranità ciascuno
E cominciano a strutturare delle azioni comuni prima di tutto per fare massa critica massa critica perché perché la ricerca ad esempio ai chi fa e molto frammentata in gruppi di ricerca molto piccoli
Un gruppo di ricerca molto piccolo non può competere nel fare ricerca break solo come diceva prima Gino Nicolais
Ma non è nemmeno in grado di dedicare delle risorse alla ricerca e Colin preso col territorio perché deve fare tiene altro da fare ricerche fondamentale scientifica eccetera eccetera
Questo quindi
E e quindi su questo volevamo fondare una nuova identità e la nuova coesione della regione
Questo significa però anche superare una strumentazione vecchia
Cioè la strumentazione delle interfacce di cui parlava Gino Nicolais non basta confusa con un concetto di intermediazione tradizionale cioè dove c'è qualcuno che acquisisce la conoscenza la rielabora ritrasmette
Perché come voi capite in un sistema complesso e veloce queste una perdita di qualità è una perdita anche di tempo visto che il tempo come diceva
Mussi prima sicuramente è una variabile fondamentale di queste scelte
E credo che
Questo sia un tema fondamentale qui tutte le organizzazioni che mettiamo assieme non sono più organizzazioni che hanno un compito di intermediazione tradizionale ma hanno un compito di accelerare il contatto diretto tra il territorio l'impresa e la ricerca
Accelerare un contratto di un contatto diretto che deve essere sostenuto anche da la capacità da parte dei diversi interlocutori imprese ricerca di sostenere questo contatto diretto
E allora bisogna cominciare a pensare a una figura che raramente esiste nel nostro paese che è ricercatore industriale noi diamo chiamato così non ci veniva niente di meno
Cioè chi fa ricerca industriale esiste raramente dell'università ed esisterà la mente nell'impresa soprattutto il suo ruolo non è riconosciuto né dall'una parte né dall'altra molto spesso
E a questo punto quel che cosa dobbiamo fare
Dobbiamo innestare sia nella ricerca sia dell'impresa una grande quantità di ricercatori industria
C'è quindi lavorare molto su un capitale umano dedicata a questa cosa
Non pensate che fa ricerca industriale sia molto diverso dalla fare ricerca fondamentale soprattutto non pensiamo che un ricercatore industriale possa essere atto Death possa essere sull'onda della competizione internazionale se non ha un rapporto costante con la ricerca fondamentale
E allora la cosa che bisogna fare e sicuramente imprimere velocità al sistema e quindi in tutte le incentivazioni lavorare solo visto che le risorse sono poche sulle attività addizionali
Nuovi ricercatori nuovi attrezzature di ricerca nuovi contratti con con
Università enti di ricerca eccetera
Quindi non indulgere al finanziare ciò che usa il sistema finanziario delle cose nuove
è un percorso difficile con l'impresa è un percorso difficile con l'università un tondo ma bisogna imprimere velocità al sistema Mussi aveva ragione abbiamo cinque anni poi siamo fuori
L'altra questione la massa critica quindi lo sviluppo di attività in Rete non possiamo pensare di farsi di inventarsi delle nuove cose senza mettere a sistema le grandi le grandi ed eccellenti
Risorse di ricerca che esistono già sul territorio
Però per fare mettere per mettere in Rete ciascuno bisogna che rinuncia un pezzettino di sovranità
E questo è fondamentale perché
Prevede l'Emilia Romagna siamo maniaci della coesione quasi proprio la mania collettiva è una cosa che non c'è
Stiamo bene ecco però coesione significa che ciascuno un po'pezzettino di di sovranità lo cede per realizzare un obiettivo comune
E qui e poi l'altra questione risorse umane creare proprio una classe di talenti
Cambia Kimathi così che dediti alla ricerca industriale che operino in partnership con la ricerca fondamentale ma che abbiano proprio questa e promuovere questa figura promuoverla dal punto di vista della comunicazione promuoverà nell'impresa nostro obiettivo sarebbe che ogni impresa con più di trenta dipendenti nei prossimi cinque anni posso avere dentro un ricercatore industria
Uno che sa parlare con l'università sa parlare con le
Grazie grazie
Quindi quello che abbiamo fatto sostanzialmente è stato questo
Cioè se volete vi racconto anche le azioni che abbiamo fatto abbiamo potenziato la domanda di ricerche industriale finanziando solo attività aggiuntive quindi nuove assunzioni di ricercatori o nuovi contratti con università ed enti di ricerca
Abbiamo sviluppato un sistema di laboratori a rete che mettevano assieme gruppi di ricerca migliori e per migliori non intendo quelli che hanno l'Impact factor più alto ma quelli che erano più disponibili a lavorare con l'impresa in modo efficiente
Mettendo assieme i gruppi di ricerca sugli stessi temi all'interno delle diverse università ed enti di ricerca operanti sulla Regione abbiamo potenziato il capitale umano come dicevo prima e sostenuto la creazione di nuove
Impresa e basate
Sul technology e poi abbiamo fatto una piattaforma di coordinamento forte che facesse da supporto accelerazione del sistema che appunto Aster questa Società consortile costruita tra la regione di universitari impresa la società civile
Il risultato dell'azione sono in due anni sono stati spesi d'investimento pubblico circa centocinquantasei milioni
E sono stati
Attivati investimenti per un quasi trecentosettanta milioni
Sono stati cinquecento progetti in questo entro venti progetti finanziati nell'impresa è in cui quasi il sessanta per cento erano piccoli in prese novecento nuovi addetti in ricerca e sviluppo sono stati arruolati all'interno dell'impresa
Ed è in prese hanno
Fatto circa settecento contratti settecentotrenta contratti con le università e gli enti di ricerca nuovi contratti per un compromesso di circa venticinque milioni di euro
Che non sono pochi che imprese paghino venticinque milioni di euro
Alle università
Sulla base di questo meccanismo di questo volano messo in moto
Sono stati realizzati ventisette laboratori a Rete come dicevamo assieme ad alcuni centri per l'innovazione sui territori e a sei
Incubatori per nuove impresa
I ventisette i laboratori di ricerca come dicevo sono strutture a Rete quindi costruite incolto in collaborazione tra diversi gruppi di ricerca afferente diversi atenei questi ventisette laboratori di ricerca hanno
Arruolato trecento oltre son trecentotredici
Nuovi ricercatori
E che sono dediti alla ricerca industriale oltre i novecento che sono dentro l'impresa
Questi laboratori vengono organizzati per atterrare tematiche hanno un sistema di accreditamento che viene realizzato da stare in collaborazione con la Regione
Queste aree tematiche sono organizzate come cluster di lavoratori in collaborazione con l'impresa e il distretto iMac di cui voi avete avete sentito parlare a livello nazionale probabilmente è uno di questi di questi esempi e poi si è sviluppato il capitale umano quindi dicevo trecento oltre trecento ricercatori nuovi ricercatori dentro laboratori di ricerca industriale novecento ricercatore nell'impresa
Prima ancora di iniziare con questo programma si era fatto un'azione diciamo di
Ma
Come dire
Fertilizzazione iniziale ed erano stati realizzate oltre mille quattrocento borse annuali di ricerca di formazione di giovani che dovevano sviluppare un progetto d'impresa hi-tech oppure Progetti trasferimento tecnologico essere impegnati in progetti trasferimento tecnologico tra università e impresa
Un programma che ha dato molto successo sono già state create oltre settanta imprese con oltre duecentocinquanta soci attraverso questo programma e
Sono stati realizzati per così trasferimento tecnologico che ineguali oltre il novanta per cento dei giovani è stato poi assunto in modo definitivo dall'impresa
Quindi adesso stiamo sviluppando un programma per i dottorati facendo con l'impresa e e come dicevo prima sono state realizzate di azioni specifiche sullo start-up
Perché questo per dire che cosa per dire che in realtà la questione della massa critica la questione della velocità
Possono essere affrontate compresi provvedimenti che seguono l'addizionalità Noemi ha bisogno a livello nazionale di una politica che ci indichi grandi driver nelle quali le Regioni possono entrare Grandi RAI perché non sono driver tre tecnologici non sono nemmeno i driver settoriali
Ma dare che incrocino per tecnologie settori ad esempio un grande programma su una nuova manifattura
Un grande programma sulle prodotti e servizi per l'ambiente
Quando dico nuova manifattura significa una grande componente di servizi e non solo parte
Un grande programma che riguardi a mobilità un grande programma che riguardi prodotti e servizi per la salute io credo che la ricerca e l'innovazione passino attraverso queste cose un programma che costituisca effettivamente un'azione per un rinascimento se vogliamo usare un termine tipicamente italiano industriale del nostro Paese
Per potenziare innovazione servizi Proust come crediamo che su questo il capitale umano abbiamo un
Effettivamente un'importanza cruciale
E su questo significa però non pensare a percorsi tradizionali ma pensare a percorsi di inserimento
Lavorativo dal punto di vista della ricerca e io credo proprio nell'affermazione di una nuova figura del ricercatore come figura chiave dirigente per il futuro del nostro Paese
E io credo che il livello a cui paghiamo oggi i ricercatori non sia assolutamente sensato per un Paese che vuole competere a livello internazionale
Proseguiamo diciamo con gli apporti
Se mi consente ai nostri gentili signore spingiamo tecnico-scientifici soprattutto sull'impatto territoriale e quindi essere molto contributo del dottor Simone Sordi che è il direttore del Servizio innovazione ricerca la Regione Toscana e poi la Regione Puglia
Professor Beck sì grazie buongiorno a tutti una alcune osservazioni questo documento presentato anche dal CGIL CISL UIL e Confindustria che secondo me ne va bene nelle linee essenziali è ovvio che c'è un accordo generale su quella che è l'analisi stamattina abbiamo sentite
Varie tante diverse sfaccettate e secondo me le analisi che vengono fuori colgono chi più chi meno tutta una serie di punti essenziali il problema su cui però vorrei porre l'attenzione e partire da una volta fatta l'analisi partire
Da quella che è il rapporto fra domanda e offerta di ricerca io credo che uno degli elementi importanti oggi anche in termini di che cosa fare è proprio questo fiore
Riuscire a capire che cos'è la domande così dell'offerto il di innovazione se il punto essenziale è quello dell'occupazione e dello sviluppo
E noi siamo uno dei paesi che a livello europeo all'otto virgola sette per cento di tasso di disoccupazione
Se il punto essenziale diventa questo allora è chiaro che come diceva prima anche Paolo buona retti su l'altro ci siamo incontrati molte volte visto che coordiniamo anche delle reti
A livello comunitario l'elemento importante è proprio quello di ricostruire un sistema che sappia in qualche modo trasferire i processi che già sono di nostra conoscenza oppure anche che i processi che devono essere in qualche modo
Studiati
Allora l'esperienza da cui noi partiamo anche come Amministrazione regionale è stata quella di ricostruire il sistema produttivo nel tutta la sua totalità sistema produttivo vuol dire pubblica amministrazione vuol dire impresa vuol dire anche sistema universitario
Ricostruire il sistema per noi è stato ed è una cosa ancora in essere ed è una cosa importante perché l'elemento di maggiore difficoltà che abbiamo trovato in questi ultimi cinque anni era stato quello proprio di riaggregare
L'attività il sistema produttivo in modo tale che la domanda che viene fuori dal sistema produttivo possa essere in qualche modo primitivi Due auto
La piccola e media impresa per noi effettivamente anche come sistema toscano rappresenta un punto estremamente come dire dilatato tesi del nostro sistema
E quindi il bisogno oggettivo di capire quali sono i grandi temi su cui qui lavorare rilanciare la produzione
Allora per fare tutto questo abbiamo usato in parte le risorse dei fondi strutturali e in parte anche altre risorse per cercare di capire come attraverso l'uso delle reti e questo è uno dei punti importanti che secondo me va poi riportato anche su un terreno squisitamente nazionale di ed europeo
L'uso delle reti consente in qualche modo di capire di mettere a fuoco quelle che possono essere i bisogni e le grandi necessità i grandi temi
Cioè
Non ci possono essere in non ci può essere divido azione dei grandi temi se non ci sono reti che in qualche modo fra sistema universitario sistema della ricerca sistema impresa e sistema generale e anche del economico e individuano i campi su cui poi creare aggressività aggressione in termini di competitività
E quindi l'elemento importante appunto è quello di usare uno strumento che ci consente di capire individuare quali possono essere questi bisogni
Ora dalla mi riferisco ad dalla nostra esperienza di oltre sessanta reti non siamo riusciti a rimettere in evidenza alcune cose
Soprattutto con un riferimento specifico ad un o ad uno spaccato che è quello della disaggregazione del sistema produttivo la prima esigenza è quella di riuscire a fare aggregare la la piccola e media impresa cosa estremamente difficile complicata e complessa
Sia perché due piccole imprese non ne fanno una anzi è tutto l'opposto sia perché diventa molto difficile far trovare convergere più soggetti che collaborano assieme quindi qui nasce un bisogno di capire e comprendere come anche i cluster e i distretti in qualche modo possono essere rivisti rivalutati
La seconda cosa estremamente significativa che emerge nell'analisi di tutto ciò è il capitale umano su cui molti hanno posto l'attenzione il capitale umano è un elemento essenziale ma non va inteso il capitale umano solo ed esclusivamente quale ricercatore o quale soggetto
Che prende i punti e gli asset della ricerca di trasferisce all'impresa capitano ma lo vuol dire anche l'imprenditore che è capace incomincia a capire come può funzionare meglio il proprio sistema è questo ed è un problema effettivamente grosso anche perché spesso e volentieri assistiamo delle Genesi
Di dei nostri sistemi produttivi originate da un retroterra culturale estremamente debole
E quindi su questo occorre insistere
E allora
L'elemento forte per riuscire a valorizzare anche sul capitale umano un'altra indicazione che è stata detta stamattina ma io aggiungerei un piccolo segmento cioè noi si dice e abbiamo detto che occorre lavorare su Settimo programma quadro lavorare sui fondi strutturali perché non lavorare anche sull'obiettivo serene sul fondo sociale europeo
O futuro sfondo sociale europeo cosa che non viene messa in considerazione spesso e volentieri
Perché il fondo sociale europeo è stato utilizzato in questi anni come cassa di compensazione oppure cassa integrazione guadagni allora io direi che forse è il caso proprio di sinergia Zare anche questa attività
E agli sprechi che spesso venivano da più parti indicati e cui si diceva di porre rimedio direi che molte volte il Fondo sociale europeo insomma è stato un sistema parallelo che ha viaggiato all'interno delle regioni senza avere riferimenti alcuni con il sistema produttivo nella sua totalità io direi quindi che in una fase di grande difficoltà a riferire le risorse finanziarie questo elemento diventa determinante
E l'altro punto estremamente importante che si può desumere dalle cose che dicevo prima era di è quello di accentuare
Le masse critiche produttive e di ricerca che possono diventare ma segreti che trainanti nel sistema produttivo
Massa critica quindi aggregazione della piccola e piccolissima impresa ricordiamoci che noi diciamo novantotto per cento il novantacinque per cento e fatto da meno di dieci addetti ma in alcune regioni per esempio come la mia il novantacinque per cento è fatto da meno di cinque addetti alla piccolissima impresa è una micro impresa
Quando Paolo dice vorrei arrivare a trenta soggetti rimettere in questi trenta soggetti un ricercatore io ho da fare trenta soggetti di trovare quello da mettere dentro quindi o un passaggio ancora prima quel quello di riuscire a fare una impresa fatta di trenta soggetti che purtroppo è un elemento che rappresenta oltre duecentocinquanta mila
Piccole imprese e che comunque dal lavoro a qualche cosa come circa un milione e ottocento mila addetti in una regione come la mia ma il i i numeri più o meno in percentuale sono gli stessi a livello nazionale si discostano di poco
Quindi direi che
Questa esigenza di arrivare a ottenere risorse che comunque facciano riferimento al Progetti Integrati e quindi risorse anche integrati
Perché si riesca a in prima battuta a ricostruire un rapporto una filiera fra ricerca fra domanda e offerta e quindi fare ricerca e attività produttiva diventa un elemento estremamente importante
Che cosa ci porta ci porta e mi avvio alle conclusioni
Ad una policy come è stata detta ed una Governance prezzo sono elementi importanti però come possono essere fatte dentro le regioni del Polesine governance ogni atti sistema regionale può e le sue specificità alle sue caratteristiche
Alle sue scelte e strategie rapporti e quant'altro
Noi puntiamo moltissimo al fatto che all'interno del sistema produttivo esistono i centri per il trasferimento tecnologico che comunque rappresentano un punto di aggregazione fra impresa università e pubblica amministrazione
Attraverso questi pensiamo proprio di inserire sia elementi tecnologici che facciano i stimolino il trasferimento in quanto tale sia anche però elementi di concertazione che ne individua sistematicamente in maniera dinamica anche i bisogni presupposti all'interno
Ecco io credo che questi siano dei punti estremamente essenziale importanti come elementi generali da riportare su scala nazionale per arrivare a a fare un coordinamento
E termino con una cosa abbiamo detto tutto una volta e e il il documento con CGIL CISL UIL e Confindustria attraverso la creazione di un osservatorio neanche lo specchio che occorre trovare un punto d'intesa fra la parte centrale a patti nazionale a partire del Governo centrale e le amministrazioni regionali
Io credo che se non effettivamente riusciamo a individuare e a togliere di mezzo anche tutto quelle pasticcio complessi
I modi risorse risorse le risorse ittiche diamo volano fra i vari mani ministeri stamattina venivano detti ma se non lo facciamo per davvero diventa effettivamente un problema quello di definire il ruolo fra parte centrale e parti periferiche quindi chi governa il territorio chi sta sul territorio e chi riesce in qualche modo ha definito le strategie complessive io credo che questo sia uno degli aspetti salienti e importanti e quindi su questo credo che debba essere rilanciata anche con forza una politica
Di
Che in questi per i questi ultimi anni purtroppo è venuta meno una politica di riaggregazione anche all'interno della Conferenza Stato regione della conferenza dei presidenti fra la parte centrale e la parte periferica periferica intendo quindi il governo del territorio grazie
Credo il fatto di aver sta al di là della quantità insomma abbiamo ascoltato cinque importanti contributi politici consentitemi tecnici delle delle regioni
Dove sottolinea attenzione che il sindacato da alla assoluta centralità per dare concretezza dal percorso di sviluppo vero sulla questione dell'innovazione al ruolo delle regioni o parte degli enti locali
E appunto per questo adesso diamo anche la parola Aldo professor Valerio Elia del Comitato sviluppo e occupazione della Regione Puglia
Puglia
Grazie buongiorno a tutti rappresento il il vicepresidente Frisullo della Regione Puglia che non non poteva essere qui per motivi istituzionali oggi
Io voglio portare un punto di vista spero originale visto che si tratta dell'unica regione meridionale presente che
In questa in questa sessione
Che ha naturalmente punti di vista
Criticità ma anche opportunità diverse da quelle di regioni più avanzate in particolare vorrei sfatare subito un dato non non abbiamo bisogno di risorse sui temi della ricerca e dell'innovazione perché abbiamo avuto tra il due mila e due mila sei come fondi strutturali circa sei miliardi di euro
E non siamo riusciti a spenderli
Perché la Puglia appunto con sei miliardi di euro è riuscito a spenderne all'incirca quattro e mezzo siamo alla scadenza del programma al trentuno dodici si chiude si chiudono gli impegni
E e noi abbiamo tutto questo arretrato perché abbiamo una macchina amministrativa una macchina burocratica che non ci consente di spendere le risorse da un anno c'è un nuovo governo regionale un Governo di centro sinistra che ha introdotto una forte discontinuità dopo circa trent'anni di governo
Prima delle democrazie cristiane poi del centro destra è questo ci sta consentendo di impostare nuovi elementi di politica industriale che prima non avevamo in particolare e in previsione del nuovo ciclo di programmazione due mila sette due mila tredici
Io ho trovato molti punti di contatto fra il documento di CGIL CISL e UIL e il lavoro che non stiamo facendo in Puglia
Non perché ci fosse una conoscenza dei programmi ed è del documento ma perché evidentemente c'è una consapevolezza su questi temi una consapevolezza diffusa che poi alla fine si ritrova nell'azione di tutti i soggetti che si trovano a lavorare su ricerca innovazione e competitività
Proprio qui ad elencare alcuni punti qualificanti della politica industriale che non siamo impostando il primo punto è quello dell'integrazione delle politiche e perché anche oggi che noi abbiamo parlato come accade spesso in questo Paese sia a livello nazionale il pre livello regionale di politiche dell'offerta
Abbiamo detto che dobbiamo spendere di più per la ricerca l'innovazione la formazione dobbiamo poi cadavere più ricercatori più laureati in discipline tecnico-scientifiche però in effetti in questo Paese c'è una già c'è già uno c'è un eccesso di offerta su questi su questi settori mentre quello che manca è la domanda
Solo per citare due dati nel due mila cinque IBM ha spesso da sola cinque virgola otto miliardi di euro per la ricerca e l'innovazione che sono poco meno di quanto spendono tutte le imprese italiane messi insieme
Chi Immit da solo produce più brevetti di tutte di tutti i soggetti pubblici della ricerca in Italia
Parliamo di una solo università americana
Quindi continuare a ragionare soltanto sulle politiche dell'offerta rappresenta un limite di quello che il settore specifico ricerca innovazione
E noi siamo provando a fare un esercizio di integrazione delle politiche per cui le politiche della ricerca e dell'innovazione svolte a livello regionale
Devono essere fortemente integrati con il resto delle politiche pubbliche in particolare nell'ambito delle politiche industriali proprio perché dobbiamo tener conto di di di tutte e due le gambe del problema l'offerta e la domanda
Naturalmente sul tema della domanda
Per noi che veniamo per per le regioni meridionali il problema un po'più forte un po'più sentito che per le regioni
Del Nord ecco perché va bene mettere nel documento quel punto che riguarda l'incontro fra domanda e offerta
Però noi stiamo lavorando sul livello precedente ciò che è quello di creare la domanda visto che purtroppo nella domanda ancora locale non ce l'abbiamo quindi per quanto riguarda il Mezzogiorno io penso che il tema della domanda domanda di ricerca di innovazione di alta formazione un tema è un tema cruciale
Anche il richiamo alle risorse aggiuntive che le Regioni devono commettere rispetto a quelle nazionali rispetto anche quelle per gli aiuti all'impresse
E un tema su cui ci stiamo confrontando una parte consistente dei dei nove miliardi di euro che noi avremo fra il due mila sette due mila tredici dicono e come regione Puglia
Fra fondi strutturali e FAS li dedicheremo proprio alla ricerca all'innovazione e alla competitività
Direttamente al capitolo ricerca innovazione aiuti alle imprese dedicheremo il trenta per cento di quei nove miliardi di euro indirettamente attraverso le infrastrutture infrastrutture la formazione e l'UE il far la totalità di quelle di quelle risorse
Esiste un problema che ancora non abbiamo deciso ma questo è un dibattito che che si sta svolgendo anche a livello nazionale il tipo di incentivi
Per le imprese perché non è chiaro se occorre andare verso un sistema di valutazione valutativo oppure un sistema di tipo automatico per gli aiuti alle imprese e l'esperienza che abbiamo fatto in Puglia e nel Mezzogiorno ha dimostrato che esistono dei vincoli e delle opportunità in tutte e due di i i metodi
Perché sugli incentivi automatici nonostante fosse automatici ci sono state forti criticità io vengo da una provincia in particolare quella di Lecce dove gli arresti per
Truffe alla quattro otto otto sono all'ordine del giorno e non è un modo di dire ogni giorno c'è un arresto per truffa la quattro otto otto
Sui sui metodi valutativi sappiamo bene qual è il tema per una pubblica amministrazione inefficiente o adottare un metodo valutativo ex ante lo diceva bene
Il Gino Nicolais prima il problema è quello dell'allungamento dei tempi nell'accesso alle
Alle risorse
Abbiamo provato a fare sulla base di questi punti molto brevemente
Per l'esercizio scolastico di definizione di una politica industriale
Abbiamo definito un obiettivo generale che quello che quello Solitro quello che si annuncia sempre la Puglia deve diventare competitiva nell'economia della conoscenza
Però naturalmente questo obiettivo generale abbiamo provato anche a Desy declinarlo gli obiettivi operativi che poi si traducono e traducono questo obiettivo in azioni in azioni realistiche il primo obiettivo sono due se si ammette gli obiettivi operativi il primo obiettivo è quello dell'innovazione delle filiere tradizionali noi abbiamo una regione che vede la presenza di forti settori del made in Italy soprattutto tessile abbigliamento calzaturiero meccanica leggera e un agroalimentare diffuso
Qui
Diciamo la nostra logica e molto di tipo darwiniano per cui e non vogliamo salvare tutti non ci poniamo neanche il problema di mettere in rete le piccole e medie imprese che
Un obiettivo disperato molto più della Toscana in Puglia
Quello che invece vogliamo fare appunto in una logica darwiniana di proprio di tipo americana tic the winner salviamo chi ce la fa
E vediamo se quelli che ce la fanno sono in grado di trainare le filiere magari con il nostro aiuto magari con progetti di filiera studiati insieme alle amministrazioni pubbliche e insieme l'amministrazione regionale in particolare
La seconda gamba che la vera la scommessa per la Puglia ma io penso dovrebbe essere o per tutto il Paese lo sviluppo dei settori dell'alta tecnologia
Perché se questi settori si non si sviluppano la domanda di ricerca innovazione alta formazione non crescerà mai perché i calzaturifici
E i produttori di abbigliamento difficilmente assumeranno ingegneri fisici e matematici se non in in misura minimale
è su questo obiettivo il secondo grande obiettivo che la nostra vera sfida noi essenzialmente porremmo in essere due azioni la prima quella di attrazione di grandi investimenti dall'esterno
Ed è quello che già stiamo facendo anche con incentivi consistenti e la seconda azione aiuto allo sviluppo di piccole imprese innovative a partire dai risultati di ricerca dei nostri enti pubblici delle nostre università naturalmente c'è un problema di riqualificazione dell'offerta
Dell'offerta di ricerca e di innovazione da parte del nostro sistema universitario mi fa piacere che ci sia il presidente della Crui io insegno all'università
Se
IST
Il segno di all'università per cui posso anche esercitare una critica senza apparire uno che viene dall'esterno è e e dice che tutto va male le nostre università come in parte quelle italiane in generale sono autoreferenziali
Ai hanno quei rischi che paventava e il ministro Nicolais e cioè di scendere facilmente per quanto riguarda i rettori le classi dirigenti all'elettorato che egli esprime e soprattutto hanno una scarsa capacità di rappresentanza sul tema sui tavoli regionali sui tavoli politici
E questo fa sì che non riescano a giocare un ruolo propulsivo e di proposta
All'altezza delle sfide che noi abbiamo davanti questo l'esperienza quotidiana che io faccio per cui la rappresentatività e la rappresentanza delle università come di altri soggetti per la verità sul territorio e molto scarse non riesce ad incidere sulle scelte di policy che poi l'Amministrazione regionale dovrà dovrà fare
A seguire con gli obiettivi di strumenti molto brevemente noi abbiamo un'agenzia l'Agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione che da circa un anno ha cominciato ad operare fino ad ora il presidente di questa Agency è stato proprio il ministro Nicolais adesso purtroppo ha dovuto lasciare l'incarico per per per svolgerne uno molto più importante
Stiamo varando in questo momento mi fa piacere che nel documento di CGIL CISL e UIL contrariamente a quanto si affermi altri documenti
Si riprende il tema dei distretti ne stiamo facendo una nuova legge sui distretti produttivi volutamente non li abbiamo chiamati distretti industriali perché riteniamo superato
Il modello ma scegliamo del del distretto stiamo facendo una legge che noi riteniamo innovativa di politica industriale con cui daremo alle imprese la possibilità di costruire delle alleanze e di proporre alla Regione dei programmi di sviluppo del distretto nel suo complesso che noi non riconosceremo comunque a priori come si fa in altre regioni distretti verranno creati dal basso sulla base di un'alleanza fra impresse
Che partirà proprio dal dal basso in questa legge e probabilmente la prima a livello nazionale riconosciamo e normiamo anche i distretti tecnologici che come voi sapete sono stati sviluppati dal MIUR
Lo facciamo perché contrariamente a quanto si pensa l'esperienza dei distretti tecnologici non è propriamente positiva almeno o per l'esperienza che è stata fatta finora e ha e naturalmente tranne casi casi eccezionali
E c'è una grossa difficoltà nel coinvolgere le impresse e spesso queste iniziative risentano di quel vizio di origine dovuto al fatto che chi li promuove sono spesso le università e gli enti di ricerca e quindi sono autoreferenziali come i soggetti
Che
Che li promuovono o nei settori dell'alta tecnologia e e quindi nella nella capacità poi di sviluppare nuovi distretti tecnologici ma stiamo puntando su alcune filiere fondamentali in particolare l'energia
La Puglia ospita uno dei più grandi poli energetici d'Europa a Brindisi
E
In procinto di essere costruito un rigassificatore si sta costruendo un gasdotto o provenienti dalla Grecia e un altro in progettazione proveniente dall'Albania
La Puglia già produce due volte l'energia che consuma circa il dieci per cento dell'energia nazionale quello che vogliamo fare lavorare anche nel campo della ricerca innovazione sul settore energetico e fare della Puglia
Con un Budget di circa cento milioni di euro all'anno fra pubblico e privato il più grande campo sperimentale sull'economia dell'idrogeno
Sia in termini di ricerca universitari ricerca scientifica sia in termini di impressi che riusciamo ad attrarre far nascere in questo in questo settore
L'altro grande settore quello dell'aerospazio la Puglia e la quarta regione italiana per addetti nel settore aerospaziale a Grottaglie si costruisce il primo Boeing
In fibra di carbonio settanta per cento di fibra di carbonio quindi un nuovo paradigma nel nella a nella tecnologia aerospaziale su questo vogliamo costruire un grande distretto tecnologico tenendo conto che lì è presente Finmeccanica Alenia Agusta e abito quindi grande cioè distretto tecnologico nel settore aerospaziale
E il terzo grande settore quello della meccatronica Bosh investirà in Puglia centocinquanta milioni di euro nel centro di competenze di Bari trentacinque milioni di euro solo su ricerca e innovazione
Abdul a Bari sarà presente il più grande centro di competenze su sui motori a iniezione
Del mondo cinquantacinque per cento della tecnologia a iniezione verrà sviluppata e prodotta a Bari
Questi sono i grandi filoni su cui stiamo lavorando il quadro finanziario è molto semplice non abbiamo una lira di bilancio ordinario però abbiamo nove miliardi nei prossimi sette anni di fondi strutturali fondi FAS
Il cinquantacinque per cento andrà su infrastrutture servizi collettivi di base il trenta per cento ricerca innovazione aiuti alle imprese il venti per cento web fare e formazione
Questo è un quadro finanziario realistico per gli obiettivi che ci siamo dati il fatto poi che riusciremmo anche spendere questi soldi naturalmente è tutto da vedere grazie
Grazie e ci avviamo alle conclusione di Marigia Maolucci credo che Stefano Patriarca abbia chiesto
Qualche minutino i no rapidamente perché devo dire che
Oltre agli interventi io
Molto interessante
Condivido molto il documento insomma che
Anche perché lasciatemelo dire il documento probabilmente
A leggerlo bene si vuole un po'più di interrogativi rispetto a quante granitiche certezze oggi ho sentito da alcuni interventi insomma ecco anche dalle Regioni e cioè nel senso che mi pare
Si ponga giustamente alcuni interrogativi sull'efficacia di una politica generale
Che riguardi varici e l'intera ricerca l'innovazione per la completa e mi pare importante l'occupazione del sistema produttivo
La cosa che mi degli questo documento probabilmente l'occupazione del sistema produttivo
Parte che si potrebbe tendevano presa di possesso del sistema produttivo e il Papa questa fase alla quale Berlusconi dice che ci stiamo prendendo tutto eviterei una misunderstanding di questo di Roma il sistema produttivo io
Come dire amplierei laico per il sistema economico esso non è una questione sono interessi che adesso motivo il perché
Perché guardate io penso che la questione siccome è centrale
E centrale questa questione nelle politiche economiche e di sviluppo
Bisogna avere consapevolezza e mi pare che il documento ci sia poi bisogna vedere strumentazioni che si propongono che non si tratta di fare la politica come dire
Che riguarda alcuni specifici obiettivi
Qui si tratta di avviare una politica che ieri orienti il sistema complessivo economico italiano riorientare il sistema economico e italiano in una direzione per la quale fare di circa e innovazione diventano un'opzionale ma diventa la questione centrale
Quindi si tratta non di fare dieci venti trenta cinquanta
Mille e due mila spin-off reti o Pontinia con tutte cose importanti accordi si tratta di vedere qual è una politica d'accordo che muta le convenienze complessive di un sistema economico e quindi innanzitutto non è una politica settoriale
Non è una politica che si va solamente con alcuni strumenti
Ad esempio il quinto programma quadro fondi strutturali esso intendiamoci io penso che sia centrali anche poi del ghetto sono tra i pochi che abbiamo ragione
Bene però attenzione se non cambiano le altre questioni
Faremo cinquanta centodue mila imprese ho sentito qui in Emilia che sono sempre molto efficiente ed efficace e le imprese che ha costruito questo programma da quando trecento adesso non mi ricordo male ma siamo di fronte a un problema di come far cambiare non solo i trecento ma i milioni
Di impresa e italiane
Allora qual è
Un sistema di politica che riesca ad aggredire questi nodi che non è solamente i gli specifici finanziamenti comunità importanti potentissimi
Ma è come far cambiare il sistema lo diceva adesso
Rappresentante della Puglia raccordo cioè come fare in modo che il sicché le imprese complessive anche quelle che non ricevono aiuti si orientino ad essere imprese che fanno innovazione
Non so se tutte devono fare ricerca io adesso francamente insomma sono dell'opinione
La ricerca importante
L'innovazione un po'di più che è come sia si associa i progressi tecnologici la ricerca e nord est l'impresa il record
Come si fa questo guardate ma questo riguarda decine di migliaia di impresa non non riguarda quindi un un pezzetto allora
Rapporto
Fra le modifiche specifiche politiche generali possiamo vedere politiche generali che si allora questo significa ad esempio che in tutte le politiche economiche che si fa non dell'occupazione strumentazioni specifiche industriali eccetera la questione innovazione e ricerca e di lei
Io direi investimento tecnologico innovazione insomma ecco
Deve essere presente in tutte non è possibile che ci siano obiettivi compartimentali Zarri d'accordo
E quindi questo significa dire che anche quando si danno finanziamenti legati ad altri obiettivi penso l'occupazione l'ambiente eccetera bisogna sempre
Graduali d'accordo il rapportati al fatto che si discrimina fra imprese impresa quella che fa innovazione quella non la fa perché altrimenti se ci basiamo solamente sulle
Sulle risorse limitate d'accordo che riguardano appunto i programmi mirati abbiamo difficoltà come si fanno politiche generali una cosa fondamentale
Per flash pubblica amministrazione
è centrale guardate l'innovazione nella pubblica amministrazione
Ora io perché mi conosce avendo fatto per tre anni ed il presidente del Formez mi sono cimentato sui problemi si non si riversino azione pubblica amministrazione
Cosa fondamentale guardate però lì c'è uno dei nodi fonti
Che se il i processi di innovazione si scontrano in un settore come la pubblica amministrazione che fatto sostanzialmente di gestione delle risorse umane perché la dubbi amministrazione è solo gestione risorse umane col è fatto sui sistemi contrattuali
E sulle indicazioni contrattuali
Se rimane un sistema belluini vengono cd
Coloro che devono fare attività formative ne pubblica amministrazione vengono scelti e selezionati
Sostanzialmente sulla base cioè si manda in formazione siccome la formazione da
Dei privilegi in relazione ai alle alle escussioni percorsi di carriera si mandano ad esempio sia come criterio che stimando informazioni dice a più anzianità perché questo il criterio ecco voglio capire bene come questo parco Siss no si sposa con l'obiettivo di fare innovazione dentro le pubbliche amministrazioni
Se ad esempio alcuni elementi contrattuali importanti le pubbliche amministrazioni che sono stati introdotti nell'ultimi anni
Mi riferisco ad esempio alla disciplina
Delle indennità aggiuntive relative alle alle alte professionalità nel mondializzazione è stata introdotta no la possibilità di premiare con
Dell'indennità speciali le alte professionalità Nubia misurazioni divo color ingegneri architetti eccetera
Beh quella e spesso una disciplina contrattuale che non è stata applicata non è applicabile
In molte regioni non è applicata sarebbe per cui Cecilia mare che applicarla significa discriminare tra soggetto soggetto assumersi la responsabilità università e territorio
Io qui ho sentito le cose condivido anche verrà del rettore però
Io mi domando ma siamo proprio certi che il processo di territorializzazione che è incorso dell'università e spesso è anche un processo di eccessiva parcellizzazione delle sedi universitarie
Che corrisponde spesso ad altre logiche d'accordo che non a quelle di un rapporto col territorio efficace sia l'elemento più efficace ed efficiente
Bisogna vedere come si interpreta e perché io vorrei capire la ragione per la quale una Regione dà dei soldi e finanzia un'impresa bene
Se fa un progetto innovativo
Con l'università della stessa provincia
E invece se questa se questa impresa vuole fare una un accordo perché lo ritiene più adeguato con l'Università di un'altra provincia non lo può fare un prende il finanziamento
Mi rendo conto che in questo modo il finanziamento tutela l'Università del luogo tutela molto meno d'impresa io non capisco perché se un'impresa che sta nelle come dire in Basilicata faccio sempre d'accordo
Perché debba fare il Progetto per avere l'intervento di sostegno con Università della Basilicata non posso farlo con università accordo del quella più efficiente
Quella più efficiente
Lo mettiamo no un criterio di competizione dentro all'università forte per cui e questo lo facciamo se diamo libertà all'impresa perché prendo il finanziamento di rivolgersi a qualsiasi Messina non solamente a quella che sta dietro casa
Io vorrei capire se questa cosa perché poi la pratica e questa guardate dei bandi
Che si fanno a livello regionale
Occorre secondo me capire che il processo in territorio di San ma questo vale anche viceversa e non capisco perché università che Possa che debba prendere un finanziamento sull'Obiettivo vota il raccordo esempio sull'Obiettivo due
Debba appunto lo prende solamente se fa un progetto con l'impresa locale non può a questa logica non sottostanno alcuni programmi comunitari ma alcuni sì altresì
La questione piccola e media impresa e allora io sono da lo si diceva prima parlare non siamo un posto piccole e medie imprese
Distretto importantissimo attenzione lo dice il documento nei distretti industriali italiani c'è il venti producono il ventisette per cento del PIL
Importanti bisogna occuparsi del degli altri producono il settantatré per cento del prodotto interno lordo
Non a caso l'aumento di occupazione distretti italiani negli ultimi anni c'è stato sono le aree più dinamiche ma se vediamo sono dinamiche in termini di occupazione perché sono le aree che hanno aumentato più l'occupazione del terziario
Cioè visti le aree distrettuali italiane hanno mentale l'occupazione di più che le altre aree ma perché la Nomentana più all'interno del terziario non all'interno dell'industria
Allora il problema è la questione terziario io infatti quando sento
Il progetto interessantissimo
Dell'Emilia che però parla di ricercatori industriale
Mi domando ecco quanto facciamo i conti con un'economia che si sta orientando sul terzo del terziario
Perché ci lavorano il settantacinque per cento dei lavoratori quanto macello quanto facciamo i conti colare con il fatto che la realtà più
Come dire più che ha un tasso di espansione più veloce in Italia attualmente non è nessun distretto perché l'area romana
Roma raccordo è l'aria che c'ha un tasso di sviluppo più alto rispetto a tutte le altre zone italiane
Vogliamo interrogarci sul fatto che quindi la questione del terziario
Diventa questione fondamentale per l'innovazione perché la contraddizione che ha segnalato appunto boh omologa bene classica per cui guardate precisa che
Che crescono aumentano la quota di terziario nelle nei settori terziari la produttività più bassa
Siccome più quota ci sarà impiegato in quei settori rischiamo che si nostri dura la produttività complessiva del sistema il problema della produttività nel settore terziario diventa essenziale ricerca innovazione nel settore terziario
Che è una delle questioni centrali non a caso la più grande innovazione in questi anni che c'è stata record
Come di non è quella industriale così come è stata appunto Microsoft sostanzialmente come impresa che non non fa prodotti industriali d'accordo facendo appunto progettazione ultima questione una cosa sulla quale io penso che andremo bisognerebbe riflettere di più
Ne possiamo inserire innovazione ricerca brevetti quello che vogliamo ma se noi non strutturiamo un sistema dell'impresa è un mercato del lavoro adatto a recepirle guarda
Noi butteremo dei soldi
Guardate la domanda di lavoro che oggi fanno le imprese italiane è una domanda di lavoro di basse qualifiche basse qualifiche bassi livelli formativi d'accordo
Con contratti sempre più come dire
Atti vicino a pregati
E voi pensate che un sistema del genere di imprese generali esca da assorbire processi innovativi adeguati io penso che bisogna puntare al fatto che aumenti la qualità anche del lavoro e questo significa guardare formazione efficace della formazione di tutte le imprese
Mandateli a vedere come la struttura del delle competenze e dei titoli di studio della maggioranza dei piccoli imprenditori italiani
Non ci abbiamo d'accordo un livello di competenze di base
Bassissimo se non c'è questo alla se non avremo imprese con lavoratori adeguati con ricercatori adeguati con appunto competenze adeguate e quindi la questione formazione qualità del lavoro diventa centrale
Adesso
Io assisto a delle cose spesso a livello territoriale un po'bizzarra
Se finanziamo interessantissimi progetti di ricerca ein prese calore interno struttura non sistema appunto di qualità del lavoro e di assetto del lavoro tre più arretrati
Badate se non c'abbiamo lavoratori adeguati vengono di alto livello sì mi fa piacere che assume ricercatori industriali ma io invece le beghe assumessero anche come dire laureati
Andare a vedere la domanda di lavoro che esprimono le imprese come si fa ad aumentarle il livello della qualità bisogna forzare bisogna fare politiche che forzano
E allora i finanziamenti della ricerca vanno dati innanzitutto all'impresa che hanno un sistema di qualità del lavoro più alto che fanno più informazione
Adesso poi c'è un bizzarro dibattito su cui nucleo fiscale sul cuneo fiscale ecco
Per cui alcuni dicono be'allora bisogna
Riservarlo come sgravio al costo del lavoro delle
Delle mansioni più basse insomma del no del delle deduzioni più basse
Io penso che se c'è se c'è un'aria sulla quale bisogna intervenire sul costo del lavoro per incentivare le imprese ad occupare è quella dei lavoratori più qualificati una un'impresa artigiana una media impresa che la struttura tipica delle imprese italiane non si può permettere assume l'ingegnere
Ecco con la struttura attuale diciamo il sistema dei golosi
Non è che cosa facciamo separati un'idea per cui bisogna sgranare il costo del lavoro delle del né delle mansioni più basse renderemo alle imprese più conveniente prendere le mansioni più basse rispetto ha bevuto ingegnere io penso che occorra fare una politica in quella direzione
Grazie Stefano diritto dei temi che dottor Bonetti se non sbaglio tre minuti tre e poi le conclusioni di una una sola cosa molto breve rispetto queste ultime considerazioni
Guardate
Non poco non pensiamo che la possiamo concepire l'innovazione partendo dai codici Ateco
Cioè non esiste industria terziario quando il sì quando noi parliamo esistono nuove filiere industriali se c'è un'industria grande nel mondo innovativa è la Microsoft ed è un'industria non è uno settore terziario
Cioè non è una questione cioè ci sono filiere industriali innovative che incorporano componenti di servizi per oltre l'ottanta per cento del valore aggiunto
C'è quello su cui ci dobbiamo consacrò concentrare sono le grandi filiere industriali innovative
E e rifiutiamo questa logica vecchia i distretti industriali ormai lo sappiamo bene tutti noi che lavoriamo le regioni non hanno più la connotazione d'un tempo non sono più quella cosa sono lunghe e filiere che diciamo che siamo diventati sempre più lunghi in realtà sono sempre più corte
Perché l'innovazione che si fa oggi a Mila no viene recepita Pechino in molto meno tempo di quello che si faceva dieci anni fa ad Abbiategrasso e poi a Milano insomma quindi se son molto più corte
Quindi tutte queste strumentazioni sono non servono certe a interpretare queste cose bisogna riuscire a innescare razze dimensione delle velocità nelle politiche e questo secondo me è una cosa che è più difficile per la nostra cultura
L'azienda rischia allora ovviamente rapidamente ma poi voi lo sapete quando io dico rapidamente presso la rapida sul serio insomma nonostante faccia sindacalista atta a proposito di velocità
è cioè nonostante perché sindaco e si sono lenti e verboso iper definizione il questa questione la velocità c'è una una cosa carina che dicono in Cina a Shanghai che se per caso tutti ti Ammaniti viene un'influenza e stai a casa dieci giorni quando esci non riconosci più il tuo quartiere e ci credo e così allora adesso io ho chiesto ai pazienti e bravissimi estensori di questo documento sull'innovazione e artefici dell'accordo
Dell'innovazione questo dell'Osservatorio che abbiamo fatto cioè a Patrizia Scajola Ippoliti
Quanto tempo ci hanno messo allora per fare un accordo su come si costruisce un osservatorio che ragionerà sulle politiche di innovazione ci abbiamo messo due anni e mezzo e Durante due anni dura un paio d'anni questo raccordo è sostanzialmente inapplicato da un anno e mezzo e fanno quattro cioè questo è un accordo che si dovrebbe occupare di come rapidamente il sistema economico si vede ecco B e siamo alla questione
Generale di cornice siccome non è la prima volta che noi facciamo una un'iniziativa di questo genere sulla base dell'accordo quel tutto questo io lo dico dicendo che il lavoro è un lavoro ottimo
Fatto bene e ci credo talmente tanto che il lavoro sia buono che continuiamo a insistere con la la nostra caparbietà perché dall'iniziativa che abbiamo fatto l'altra volta avuto e il mi pare c'erano la presenza di alcuni assessori come oggi c'era la presenza di Confindustria che stavolta c'era sicuro certo ci siamo persi Confindustria però abbiamo guadagnato il governo
Forse a un certo punto riusciremo ad a vere e tutti i soggetti e soprattutto a costruire sulla base delle indicazioni
Che ci sono qui che ovviamente io non ripeto perché sono quelle che sono state di spillo strata nera
Nella nella relazione sono quelle che noi condividiamo il valore positivo la Conferenza dei rettori c'è stata sempre in tutte le iniziative nella nel nei nostri ragionamenti quindi ovviamente per noi questo è sicuramente un valore importante positivo è ineludibile sulla per le tematiche che noi che stiamo affrontando diciamo su questo ora noi continuiamo a insistere perché siamo testati eccetera ma anche perché siccome abbiamo una necessità questo lo dico alla discussione che c'è stata fa patriarca e abbonati ittiche
A me francamente nella nell'estrema sintesi sinteticità mi pareva che sostanzialmente dicevate la stessa cosa però insomma siccome queste un popolo di polemisti
No no rispetta le caratteristiche industriali tra virgolette anche dentro al sistema terziario che insomma questa è una cosa che ormai mi sembra sufficientemente acquisite però siccome non c'è dibattito più interessante della litigata fra due persone che dicono la stessa cosa c'era in tale valore retorico inseriti insomma comunque c'ha il suo fascino noi concordiamo con questa impostazione tanto concordiamo con questa impostazione che pensiamo che davvero c'è un problema complessivo di come questo sistema sistema
Come dire molto molto molto rigido
Molto consolidato su tante difficoltà tanti problemi tante storture etc se davvero vuole vincere una sfida competitiva che c'ha ragione Mussi non è sulla T-shirt
Ovviamente perché è molto più avanzate e sulla sull'innovazione tecnologica molto più avanzata deve progressivamente modificarsi verso un'economia della conoscenza per fare questo e che è fatta di industria di terziario dove la stessa definizione di industria di terziario probabilmente deve modificarsi a dispetto complessivamente ha le caratteristiche di un'economia che attraverso questo passaggio può recuperare produttività e competitività
Noi sosteniamo che questo passaggio qui che è la nostra Lisbona anche qui non mi ricordo più con quanti anni di ritardo che questo passaggio qui è possibile solo immettendo innovazione ricerca dentro alla al mal al processo produttivo e dentro ai ai prodotti di qualunque natura essi siano di queste economie ora però se abbia un problema
E su questo mi chiudo
Il problema che abbiamo è che noi tra
Prossimi giorni fino appunto a settembre ottobre al momento di di di di di di approvazione della legge finanziaria è noi siamo in una situazione per cui mi pare di capire il governo Sciacca annunciato che dovrà fare una manovra in un anno e mezzo una manovra economica che corrisponde grosso modo ha tre punti di prodotto interno lordo che significano
Ottanta grosso modo ottanta mila miliardi delle vecchie lire che ovviamente è una manovra che mette insieme il risanamento equità e sviluppo e nove su questo concordiamo
E che il come dire le risorse a disposizione dello sviluppo grossomodo ruotano intorno a un punto di PIL che saranno insomma dodici tredici miliardi di euro
Dieci dei quali grosso modo Allo stato attuale delle indicazioni che ci sono stati dati e quindi non delle misure concrete sto parlando in termini molto generali
Di questi tredici dodici tredici miliardi di di Euro una diecina sono destinati ai cinque punti del del cuneo fiscale e contributivo a cui per inciso faceva riferimento patria che non ha in sé come misura certo ha un valore strutturale importante rispetto al costo del lavoro che però diciamo non incorpora automaticamente scelta selettiva di di di prioritaria rispetto all'innovazione alla ricerca no anzi contratti
Spalmato su tutto il l'apparato produttivo del Paese sia esso arretrato avanzato sale fa qualunque cosa faccia nella qualunque sia il prodotto qualunque sia il suo valore di mercato eccetera eccetera quindi adesso io non voglio fare qui la discussione anche perché e appunto dovremo poi ragionare con fra CGIL CISL e UIL come attrezziamo una proposta
Al al Governo una proposta una nostra proposta che tenga insieme tutti questi elementi io sono sicura che in quella nostra proposta unitaria che aprirà il confronto con la col Governo sulla legge finanziaria
Le questioni di come in una situazione di risorse scarse abbiamo a disposizione un punto di PIL per lo sviluppo produttivo
Beh per quanto mi riguarda
La selezione degli interventi e il forte valore selettivo che deve avvenire il sostegno agli investimenti in una situazione come questa è assolutamente ineludibile
E quindi di come sia possibile ragionare perché un mix di questioni di costo del lavoro invece infine incentivi selettivi coperture finanziarie per operazioni che davvero il sistema di produttività e di competitività possano arricchire io mi auguro solo che la prossima riunione su questo protocollo sia presso i ministeri
Noi abbiamo come dire costituiamo di fatto diciamo un un un un interministeriale no Rispetto alle caratteristiche lo diceva oggi Nikolaj seconda detto
Io guido io vorrei che tu Lapo ed io che ha detto io Fabio Pierluigi abbiamo fatta il Colle Hillary coordinamento interministeriale di fatto è fondamentale dentro questo protocollo questa uso questa intesa lo questo tipo di osservatorio ha bisogno dei tutti i soggetti che oggi hanno fatto la discussione discussione qui io mi auguro solo che la prossima riunione sia quella istituzionale che comincia a valutare le misure le scelte eccetera nel frattempo gli obiettivi che sono presenti nel documento soprattutto Rispetto ai fondi alla copertura dei fonti sta fondi saranno un pezzo credo importante del documento che CGIL CISL e UIL le faranno per la legge finanziaria grazie