La società libera

Grazie
Va bene allora diciamo così che si può cominciare
In attesa che arrivi carburatore è stato
Devo dire che vedendo
L'uditorio di questa nostra riunione
Io mi
Vi ringrazio di essere venuti
E mi pare che
Sia la prova che con la cultura il pensiero liberale non è che chiamino delle folle
Però
Noi almeno io che sono un vecchio liberale ma anche alcuni di quelli che mi sono qui attorno non abbiamo le masse ma gli individui vi siamo grati come individui di essere venuti
Questa sera parliamo di un libro che
In Italia come tutti liberi di cultura liberale
è arrivato in ritardo
Ma è arrivato finalmente
Grazie ad un editore meritevole che l'editore Rubbettino
E un
Interprete del pensiero di Hayek alto che è il mio amico Lorenzo Infantino
Il mio compito dovrebbe essere soltanto quello da fare da buttafuori però siccome io non resistono
Dal non dire quattro cose
Allora vorrei dire questo che
Tra il più il principio di libertà e il principio di responsabilità c'è un po'
Un rapporto molto stretto deve esserci un rapporto molto stretto e questo mi fa venire in mente come ci poniamo di fronte alle elezioni prossime venture
Lei lo sa le elezioni in una democrazia sono il momento in cui i cittadini pongono la politica di fronte alle sue responsabilità
E se invece non fosse finalmente la politica che mette i cittadini di fronte alle loro responsabilità
Questo perché
Perché dalle statistiche si scopre che c'è una forte disaffezione degli italiani dalla politica che però non è più forte della disaffezione di altri Paesi di cultura politica più matura della nostra
Ma
La differenza consiste nel fatto che la disaffezione degli italiani
Dalla politica nasce da un eccesso di aspettative che gli italiani attribuiscono alla politica cioè dalla politica si aspettano più che quanto i cittadini di altri Paesi di cultura politica più matura
Si aspettino
C'è una bella pagina di Tocqueville ma vale ancora ad oggi
Dove dice che negli Stati Uniti d'America
Quando dei cittadini devono costruire una strada uno uno a
Un asilo nido un piccolo ospedale nel loro quartiere non vanno a bussare
Dal Sindaco dallo Stato ma si riuniranno in cui si riuniscono in Comitato fanno un found racing e costruiscono l'ospedale colgo l'asilo nido
Da noi qualsiasi cosa si debba fare il cittadino fa a bussare all'ente pubblico
Poiché l'ente pubblico non alle volte tutti i soldi necessari per soddisfare delle curiosità delle domande che molte volte nemmeno la politica dovrebbe soddisfare
L'italiano si si sente disaffezione nato dalla politica
Ma questo è un difetto del Paese non è un difetto della politica
Che la politica non riesca a soddisfare tutte le domande del cittadino anche quelle domande che non appartengono necessariamente alla politica del tutto comprensibile
Meno comprensibile in un Paese di cultura matura che il cittadino si aspetti che lo Stato ha solo a dei compiti che non gli sono propri
Io mi ricordo che qualche tempo fa avevo scritto un articolo sul Corriere della Sera in cui criticavo
La decisione di Giuliano Amato nel programma sulla sicurezza del Paese
La decisione di punire nel senso di far pagare una multa di multare
Gli uomini che andassero a puttane
E di mandare le multe
A casa in modo che le mogli le vedessero e con come dire contribuissero
Con lo Stato a evitare questo virgolette scandalosa virgolette cioè in altri termini lo Stato pensava di affidarsi alle mogli per risolvere un problema di ordine pubblico
Cioè quello che la presenza delle prostitute lungo le nostre strade e molte volte non è spettacolo edificante
Bene io scrissi un articolo contro questa decisione dicendo che quello di andare a puttane un diritto naturale soggettivo esagerando un po'ma che comunque ciascuno gestiva la propria
Sessualità come meglio credeva
E quindi anche quello di andare a votare era un diritto e che quello di come dire di multare chi andasse a puttane
Era una violenza dello Stato nei confronti del cittadino
Bene io pensavo di avere
Non dico un'accoglienza favorevole
Da parte di quelli che andavano a puttane ma anche del cittadino comune
E invece no ho ricevuto delle lettere che mi dicevano che no che compito dello Stato è anche quello di tutelare le mogli contro le corna che i mariti gli possano affliggere
Ecco io credo che in qualsiasi Paese al mondo non parlo dei Paesi anglosassoni padre del liberalismo dell'individualismo ma comunque qualsiasi appese Paese al mondo appena appena normale
A nessuno verrebbe in mente che tra i compiti dello Stato sia quello di tutelare le mogli dalle corna di mariti
E invece in Italia questo viene perché allo Stato chiediamo troppo
Poi dopodiché io ho risposto a questi signori
Che
Non era compito dello Stato
E questi mi hanno risposto che forse avevo ragione
Ma che allora a questo punto lo Stato doveva tutelare la società perché
Il marito che andava puttane poteva beccarsi Lights
E a questo punto poteva diffondere laici nella società
Io ho risposto a mia volta che poi che si sapeva che i maggiori diffusori della Izzo almeno rigidamente erano stati gli omosessuali
Allora se ne doveva dedurre o meglio il loro ne dovevano dedurre che avevano ragione i sovietici che mettevano in galera per cinque anni uno che era omosessuale
La risposta successiva è stata che qui effettivamente la cosa non era molto democratica ed effettivamente non lo era ma che cosa dimostra questo che tagliata la fettina prima quella delle mogli tutelate
Io avevo citato una seconda fettina delle libertà e veniva tagliata anche questa quella degli omosessuali
Questo significava che le libertà sono come un salame per cui tagliato una fettina se ne taglia una successiva alla fine si sono tagliate tutte
Cioè le libertà sono
Vincolate tra di loro sono un qualche cosa che stare assieme cioè non si può prescindere da una libertà sperando che le tutte le altre
Siano salvi questo è la lezione che dà Hayek ma dalla lezione
Che danno tutto il pensiero liberale che come si vede da questa sera è minoritario e forse nemmeno male che lo sia
Nel nostro Paese non è mai arrivato per una serie di circostanze per cui non si può nemmeno dare torto recite di italiani e di di avere troppa fiducia nello Stato e poca fiducia nell'individuo
Questo fa parte delle nostre carenze culturali che fanno tutto sommato del nostro Paese un Paese dal punto di vista culturale del terzo mondo
Del terzo mondo perché
Perché è prevalsa nel nostro Paese una cultura non gliene faccio una particolare colpa ma comunque è prevalsa in base alla quale anche un
Un mio grande maestro di liberalismo
Con il quale ho studiato all'Università di Torino mi sono laureato Norberto Bobbio tenne nel cassetto della casa editrice Einaudi a lungo
La Società aperta i suoi nemici di Popper perché pensava che non fosse adatta la pubblicazione la stessa fine hanno fatto una serie di altri scritti del pensiero liberale
Internazionale che finalmente in Italia hanno trovato cittadinanza ripeto grazie a il mio amico Lorenzo Infantino dal punto di vista stile di studioso della materia
E grazie ad un editore coraggioso che sta nel profondo della Calabria come l'editore Rubbettino
Se voi pensate che la teoria dei sentimenti morali
Di Adamo smettere è stata scritta nel mille settecentocinquantanove ed è stata tradotta in Italia per la prima volta nel mille novecentonovantuno veda l'idea dei conti che cosa di come sia ridotto questo nostro Paese
E questo spiega appunto perché come dire sia più fiducia nel nostro Paese nel nel nel nello Stato nel nostro paese che
Nell'individuo questo vuol dire
Che appunto la classe politica che tende a soddisfare questa domanda di invasione
Dello Stato nella società civile la società politica sia peggiore del del Paese io credo di no anzi credo che la società Po politica il mondo politica sia quello che noi come Paese ci meritiamo
Cioè le due cose sono strettamente collegate quindi se in Italia si vive anche ancora all'interno di questa cultura e il potere politico tende
A massimizzare questa controcultura la colpa non è evidentemente solo del potere politico ma anche di coloro i quali non votano
Detto questo
Resta il fatto che forse qualche cosa bisognerebbe fare
Forse farsi delle eccessive illusioni che sì Veltroni da una parte Berlusconi dall'altre operano una rivoluzione in questo senso forse eccessivo
Ma forse un primo passo per mettere gli italiani di fronte alle loro responsabilità e di responsabilizzare contemporaneamente il prossimo Governo che è uscita dalle elezioni forse un primo passo si potrebbe fare
è un primo passo è quello che io suggerisco nel dubbio scritti che uscirà sabato sul Corriere della Sera e quello di una semplificazione legislativa che sfrondate la foresta di leggi che governano il nostro Paese
In Germania in Francia il questi Paesi sono governati da nove dieci mila leggi in Italia non si sa nemmeno quante siano le leggi ciechi che dice centocinquanta mila chi duecentomila chi settantacinque mila somma non si sa quanti siano
E quindi sfrondare queste leggi forse sarebbe
Un un primo passo per proporre agli italiani di fronte alle loro responsabilità liberando finalmente lo Stato
E la Società da tutte le i lacci e lacciuoli che che che la le che la la che la legano
Sarà possibile lo faranno non lo so resta il fatto che oggi l'Italia è un Paese all'interno del quale vige questo principio
è tutto proibito tranne ciò che è espressamente consentito
Io vorrei vivere in un Paese ed è questa la ragione per la quale
Veniamo parlare di queste cose in cui tutto è consentito tranne ciò che è espressamente proibito per ora l'Italia non è così
Anzi l'Italia e i Paesi in cui tutto è proibito ed è questa la ragione per la quale un'altra peculiarità degli italiani non è soltanto quella di avere più fiducia nello Stato che né il cittadino ma di non avere nemmeno coscienza dei propri diritti
Lo Stato gli enti pubblici
Diciamo il
Il potere pubblico in generale esercita quotidianamente nei confronti dei diritti del cittadino delle violenze inaudite inaudite dico i cicli di cittadini italiani non si rendono nemmeno conto perché sono nella
Sono della convinzione che
Io speriamo che me l'ha capito che me la cavo cioè sempre del dalla convinzione che se lo lo Stato
Assolve a queste sue aspettative poi anche se i diritti non ci sono si potranno trovare sempre attraverso il sentiero della parentela della clientela
Il modo di cavarsela questa è la caratteristica a mio avviso di un Paese che non è ancora un Paese civile
Detto questo io darei subito la parola al mio amico Lorenzo Infantino che è l'uomo che ha curato
La società libera di Hayek grande studioso di Hayek l'uomo che come dire a fianco dell'editore Rubbettino e a fianco dell'editore Rubbettino pubblicata poi pubblicato ad esempio tutti gli iscritti della scuola austriaca somma che ha fatto dell'opera benemerita
Per il del pensiero liberale i italiano e che
è meritevole tanto più meritevoli in quanto
La Società libera era un libro che
Pubblicato in Italia in tempi lontani dal mio amico Renato Mieli vedo che qui c'era la moglie
Praticamente scomparve perché Fini forse al macero e quindi ricompare in Italia dopo molti anni grazie allora insomma prego
Facciamo prima per parlare
Nessuno che vuol parlare
No Carruba ne parla di sicuro perché un liberale dopo credo che se non si ritrae mai di fronte alle proprie responsabilità Coloccini
Credo che questo sia il castigo per essere arrivato in ritardo e va bene mi sottopongo a questo
Grazie mi fa molto piacere ringrazio Lorenzo Infantino per questa opportunità che ci offre
Di parlare di ai figli parlare di un tema di un soggetto così stimolante a seguito di una operazione della quale la cultura italiana deve essere grata veramente a allo Renzo perché
La stessa cultura italiana paga con questo libro un un debito nei confronti di ai che che come Riccardo come ricordava
Piero Ostellino pochi minuti fa pochi secondi fa è stato un autore pubblicato male tardivamente occasionalmente freddamente senza alcuna episodicamente senza alcuna senza alcun calore
E la sorte che è toccata a luglio e la sorte che toccata a tantissimi altri studiosi che hanno fatto la la rivoluzione liberale
In campo intellettuale negli ultimi diciamo trent'anni una rivoluzione intellettuale che in Italia
Non è mai arrivata certamente per ritardi della società civile come sottolineava giustamente poco fa Piero e ritarderà sopra civile distillati anche nella cecità nella sordità
La classe accademica che non aveva neanche la curiosità di sapere che cosa e di far conoscere di conoscere di far conoscere quello che veniva prodotto in altri Paesi
Non senza andare tanto lontano basti pensare al destino che è toccato a un grande liberale del Novecento
Luigi Einaudi il quale rimasto completamente trascurato credo che perfino a Torino la sua Università e la sua città non venisse lontanamente Alfa un patto negli studi universitari e questo dà il quadro proprio del ritardo italiano da questo punto di vista quindi questo libro e la produzione che affatto curato Lorenzo in pratica di questo libro
è importante perché è vero che non si tratta della prima traduzione della prima uscita di questo importantissimo titoli ai che ma certamente il fatto che compaia in questo momento
All'interno di un progetto editoriale legato alla iniziativa coraggiosa di Rubbettino che appunto da molti anni sta
Svolgendo un'opera importante per la diffusione
Dei temi della cultura liberale all'interno in particolare di questa collana diretta da Antiseri Baldini Infantino è ricorsa sulla scuola austriaca
Fa sperare che appunto ci sia un
Attenzione maggiore per questo tema per questo attore e per questo titolo
Autore in parte secondo me è viziato anche da una scarsa conoscenza ed ha una grande deformazione sulla suo pensiero che c'è stato in questi ultimi anni da quando se ne è cominciato a parlare anche da parte di chi non lo apprezza
E poi probabilmente non lo ha letto
Naturalmente difficile presentare una sintesi del libro anche perché libre complesso importante quindi non non lo riassumerò
Però voglio sottolineare alcuni aspetti che mi hanno colpito
Come spunti di riflessione dalla introduzione di Di Lorenzo Infantino e in particolare dalla prima riga
Nella quale Infantino definisce Friedrich von Hayek come in maggiore pensatore liberale del Novecento
Una affermazione
Rischioso insomma arrischiata quanto meno perché naturalmente mettersi a fare la gara falchi sia stato il maggior liberale del Novecento è una gara nella quale il fantino
Ma Monique manifesta grande coraggio nel nel nel cimentarsi
è un giudizio comma sicuramente contestabile ma certamente è un giudizio e implica una responsabilità
E implica una già una valutazione non tanto direi su AIAC quanto su quel filone che Dahrendorf chiamato cito un autore non a caso non simpatico Lorenzo Infantino come Dahrendorf
Che però nel suo in uno dei suoi ultimi libri Dahrendorf chiamato quel filone che dare fa chiamato del Liberal liberalismo
Per sottolinearne l'ortodossia liberale nei confronti di tanti altri filoni ugualmente liberale secondo Dahrendorf all'estremità a sinistra della quale c'è il liberalsocialismo di Norberto Bobbio questo sempre secondo Dahrendorf
Quindi questo riaccendere i riflettori su questo filone delibera liberalismo questori accendere i riflettori sulla realtà del liberalismo pure duro
Secondo me molto importante perché cade in un momento particolarmente in un momento particolarmente opportuno
Quello che colpisce di questi autori è appunto il succede almeno quello che colpisce a me
In particolare la grande simpatia e il rispetto almeno sulla carta che si tributa questi autori adesso è l'assoluta indifferenza di cui si parlava prima che hanno avuto quando erano invita soprattutto in Italia
Perché oggi questa
Manifestazione attestazione di stima nei confronti di questi autori non letti e poco apprezzati in passato probabilmente perché la sbornia
Del siamo tutti liberali che ha colpito europei dell'Italia dopo la caduta del del dei regimi comunisti e dell'elusione comunista e che per la verità è durata pochi anni
Ha lasciato agli intellettuali molto sguarniti nel senso che
Questo Parri questa di acquisizione dei valori liberali in realtà è stata una riacquisizione molto occasionale e molto episodica
Per cui realtà del liberalismo non è stato accolto e non viene colto quello che è il nucleo fondante di cui oppure come quella di ai e che ci danno l'esatta misura e l'esatta portata
Ma così ci si limita a definirsi liberale come dico io semplicemente perché essi accetta l'idea che non ci si può più spaccare la testa se le idee non collimano come molti della nostra generazione Presidente facevano nel
La fatidica data di quarant'anni fa
Libri come questo di Iaiche invece ci dimostrano che non è facile essere liberali
E che non è ha fatto scontato esse liberali ma che per essere liberale bisogna
Condividere rispettare un sette di valori di di che fanno del liberalismo uno utenti che devo logica
E quindi complicato e forse per questo Piero siamo così pochi anche non non solo stasera ma se volete pochissimi per Milano ma insomma
Nel come mai il la cultura liberale sia teoricamente così diffusa e praticamente così poco importante
Ecco io credo che bisogna leggere questo libro per capire per esempio che
L'essere liberali sì basa e
Dal anche di questo fatto forse un cenno Piero Ostellino si basa su una visione di tipo innanzitutto etico e morale
Che troviamo in questo libro di ai decreti
Che invece in Italia e completamente dimenticate trascurato
In Italia quando si parla di mercato di concorrenza di condividi di di di competizione si associa sempre questa idea del mercato della concorrenza e competizione non alla teoria egli è chiara della diffusione della conoscenza
Ma alla teoria giorno Quaini Anna del mercato come far west come Stato di sopraffazione
Quindi anche la concezione appunto anche l'aspetto morale che non soltanto ai materie esempio anche Luigi Einaudi ha espresso e sottolineato io
E sul quale insistito viene completamente trascurato ecco questo libro per esempio e importante fra i tanti meriti proprio perché
Ci restituisce il significato
Morale ed etico che c'è alla base di una visione liberale e demolisce anche questo luogo comune che
Il mercato e concorrenza siano sinonimi di sopraffazione e non espressione appunto della
Libertà dell'individuo di esprimere i propri desideri proprio buste e come strumento efficace ed efficiente di diffusione di conoscenza
Riprendo l'aspetto che toccava Piero Ostellino a proposito dell'eccesso di normazione
Io sono uno dei più forti interventi sostenitore del fatto che le leggi in Italia non si semplifichino non si riducano
Sole ventiquattro Ore perderebbe almeno cento mila copie se questo succedesse quindi noi auspichiamo che la legislazione tra reti sempre più complessa e che i nostri lettori ne capiscano sempre meno e chiedano aiuto anonimi
Detto questo come editore come cittadino ricordo che se
Si è manifestato e si manifesta questo fenomeno che tanto c'è un legislatore un ex legislatore forse prossimo lo sappiamo pur Franco De Benedetti
E quindi su questo magari passo la palla anche a lui
Qua Inghilterra il tema è che uno dei temi importanti che emerge da questo libro e che Infantino giustamente sottolinea e come l'aspetto appunto etico-morale siti stili
In una concezione liberale che si basa sul diritto diritto considerato come norma Astra
Il diritto considerato come norma astratta però dice ai e che Infantino sottolinea io applaudo e qualche cosa di molto diverso dalla legislazione
Perché noi abbiamo tante leggi in Italia proprio perché abbiamo perso di vita sta il diritto cioè la norma astratta e abbiamo e ci siamo sempre di più in Caro nitida il fare leggi che sono il frutto di pressioni
Sul
Gli organi e sugli organi legislativi sul Parlamento
E quindi la le Celli per norma attività di cui dà prova il sistema italiano è proprio la alla manifestazione di quella deformazione che dette parquet paventava ai e che e dopo avviai eccome o Conte provente ariete ha sottolineato anche Bruno leoni
Del fatto cioè che l'eccesso di leggi è dovuto al fatto che non si miri a diffondere delle norme dritto astratto Massimiliano difendere dei privilegi molto piccoli circoscritti precisi
E quindi la legislazione legislazione non viene sfondata semplicemente perché ogni articolo di legge ogni comma di legge lo so l'usbergo di una corporazione e l'usbergo
Di una lobby e l'usbergo di un interesse
E quindi
Il uno dei compiti diciamo che questo tipo di ai che può assegnare alla politica in Italia i prossimi anni proprio quello di fare luce sul fatto che la democrazia non può essere
Lasciate esclusivamente allo scontro tra gruppi di interesse ma che deve recuperare il significato
Che ai e che vede di un sistema di diritto nel quale si tutte erano appunto gli interessi di tutti e non gli interessi di pochi gruppi
Concludo con un'osservazione che mi ha molto divertito leggere in questo momento nei giorni in cui veniva sciolto il Parlamento e ci apprestiamo a
Partecipare
Come osservatori alla campagna elettorale
E come cittadini
La polemica Fraia che chiese nella quale ai Crane proverà moltissimo che se lo accusa di tradimento intellettuale deplorevoli siano per quella famosa frase che noi usiamo come battuta
Di Casey secondo il quale nel lungo credo siamo tutti morti e ai Cricelli ma come ti permetti uno scienziato sociale non può dire queste cose uno scienziato sociale e un onesto scienziato sociale se
Considerato le conseguenze delle scelte anche non intenzionali
Essa e si pone il problema di quello che può succedere allora rileggere questa frase di ai che per il quale dice al suo amico che è in sé senza tanti salame vecchi che ha tradito il compito principale dell'Economist
Alla luce del fatto che
L'indifferenza per le scelte di lungo periodo per esempio apportato al debito pubblico al deficit pubblico che abbiamo oggi in Italia su tutto il debito pubblico beh insomma
Dimostra che anche dal punto di vista del pratico anche dal punto di vista della realtà effettuale
Anche in quell'occasione bisogna dare atto al fine del fatto che ha e che l'ha vista più giusta di Cancer e che
Il fatto di prendere posizione certe politiche assumere scelte politiche di breve periodo
Come potrà essere per esempio anche alla luce delle critiche esche poi non a caso noto tanto furto in Italia
Di favorire un po'di spesa pubblica e anche un po'di inflazione per per creare occupazione per creare magari anche un po'di consenso sociale beh questa cosa si è vista e si è rivelato essere devastante
Per le democrazie occidentali e gli altri Paesi hanno saputo uscirne magari con maggiore rapidità noi ancora non riusciamo uscirne perché non riusciamo proprio perché
Siamo ancora più prigionieri che negli altri Paesi di questa logica corporativa che fa sì
Che che fa sì appunto che le scelte politiche vengono assunte per difendere i privilegi degli interessi e non
L'interesse generale per questo io sono molto perplesso sulle ipotesi
Di grandi coalizioni perché
Non siamo tedeschi e non vorrei che la grande coalizione mi vitale diventasse privilegio del doppio
Del gli interessi delle corporazioni che ciascuna metà dello spettro politico difende e tutela ma questo lo vedremo nei prossimi mesi nei prossimi anni intanto grazie Infantino per questo l'IVA
Grazie Carrubba
A proposito dei legislazione e diritto io qui vorrei soltanto chiedere quanti di voi sanno
Che la Corte dei diritti dell'Uomo di Strasburgo condannato cinquantaquattro volte l'Italia
Perché non pagava non ha mai pagato gli indennizzi dall'Est europeo più del trenta per cento del valore legale sul quale gravava anche un venti per cento dell'epoca delle delle imposte
Alla cinquantaquattresimo a condanna la Corte di Strasburgo ha emesso una sentenza che invitare la Corte italiana
A prendere atto che in tutti i Paesi civili e l'indennizzo viene pagato a prezzo di mercato negli Stati Uniti addirittura viene pagato il valore affettivo oltre che il prezzo di mercato
C'è uno poteva essere affezionato alla casa della nonna che gli espropriano li pagano anche
Il il valore affettivo bene la Corte Costituzionale italiana preso atto della
Sentenza della Corte di Strasburgo
Ha detto che è una magnifica cosa ma aggiunto che in nome dell'articolo quarantadue della Costituzione italiana
Che riconosce alla proprietà una funzione
Sociale
Notare bene che nella nostra Costituzione la proprietà non è concorra definita come un diritto non è ancora definita come un diritto ma soltanto come un fatto probabilmente anche transitorio
Bene la nostra Corte Costituzionale prende atto di questo e aggiunge
Che poi che la proprietà privata deve avere anche una funzione sociale un'utilità sociale
Se lo Stato dopo aver speso i suoi quattrini per costruire un ospedale una strada o una un asilo nido non ha più i soldi
Non paga più l'indennizzo
Cioè la Corte costituzionale che il nostro Paese dice che se il diritto da parte dello Stato di confiscare la proprietà privata
Cioè nemmeno nell'Unione Sovietica dove abitavo io dove sono abitato io a lungo si diceva una cosa di questo genere la proprietà privata era già stata razionalizzata e quindi non c'era più il problema di dirlo
Ecco questo è il livello del nostro Paese questo è il livello del nostro Paese in questi giorni
Il il Partito Democratico ha accolto nel proprio Statuto dei valori su sollecitazione giusta di Giorgio Bocca la parola antifascismo la parola Resistenza
Ma c'è un piccolo particolare
Che la resistenza al singolare non è esistita ci sono state due esistenze una resistenza che voleva fare dell'Italia all'Unione Sovietica che una resistenza che volevate fare dell'Italia un Paese libero
E questa prima resistenza ha perso
Però è quella che ha informato la nostra Costituzione che ancora permane e quindi è abbastanza singolare che in un partito nuovo e lo dico con non Conconi piacere ma anzi lo dico con dispiacere con un partito nuovo che si dichiara democratico venga ancora perpetuato questo equivoco della resistenza al singolare dell'antifascismo al singolare
Adesso devo dare la parola ATO idrico
Devo dare la parola teorico colomba te la do con molto piacere perché
Enrico colomba torto per un certo per il tempo oggi docente universitario uomo affermato eccetera per un certo periodo di tempo è stato uno dei Giovi netti che sono cresciuti all'ombra del Centro Einaudi di Torino
Che io ho fondato nel mille novecentosessantatré e di cui oggi sono
Presidente onorario come si dice di di momenti sul fare il Colombi poi fanno le cose che fanno
Sono contento e sono felice di averlo fatto perché dei di presentare colomba atto perché colomba atto è
Un liberale autentico
Ed essendo io ovviamente dal punto di vista liberale meno importante di Benedetto Croce
A differenza di Benedetto Croce qualche liberale l'ho fatto mentre quasi tutti crociani son diventati comunisti e quindi come si vede
Nel mio piccolo qualche merito in più persino di Benedetto Croce prego colomba altro
Grazie molte spero che tutte andrebbero pentire ma
Rivendicato cercherò di rimanere fedele ai tuoi precetti
Anche se centro inauditi un po'di recente ha deviato quindi distretti uscente si scendesse dal monumento randellate asserì credo che sarebbe opportuno anche per la causa liberista
Molto bene
Io
Onorevole spiegate com'è sta storia siamo tutti operativi
è vero anche che noi al di là del Ticino siano molto testardo e ci prendiamo un sacco di botte e non reggiamo mai
Mi vorrei riallacciare a quanto diceva
Salvatore pocanzi è vero
A che diceva che nel lungo periodo saremo tutti morti e
Per certi versi hanno avuto ragione entrambi perché
Keynes
Perché nel breve periodo ha stravinto ha stravinto sotto il profilo economico materie economiche è stata che Inesi Anna fino a oggi sostanzialmente
Ha stravinto sotto il profilo politico perché la politica sia durante la cosiddetta grande depressione sia durante la ricostruzione sia ancora oggi è una politica costruttivista
E naturalmente come sappiamo non può esserci un'economia keynesiana senza una politica costruttivista dirigista
E quindi un breve periodo che si su che succede a se stesso in realtà la storia keynesiana è una successione di brevi periodi
Che sono fotocopie più o meno modificate di quello precedente e questo è un po'il dramma in cui ci troviamo anche oggi nella politica come nell'economia
Fai e che ha vinto da un punto di vista intellettuale sotto due aspetti possiamo dire il primo aspetto e che contrariamente a carenza ha e che aveva studiato teneva il capitale
Aveva letto Vekselberg teso avrà letto ma non ha capito niente evidentemente
Aveva letto e studiato bomba aver che probabilmente era del tutto ignoto H in stanze era ignota Kenzo perché dopo aver recensito alcune opere in tedesco
Kenzo ammise di non sapere il tedesco
Tutto si può nella cabina anche questo il
La vittoria via e che che naturalmente aveva ragione lui ciò nel lungo pur nella differenza fra breve e lungo periodo svanisce quando noi pensiamo che
Il breve periodo non è altro
Che il valore attualizzato atti del degli eventi attesi nel lungo periodo e quindi un lungo periodo che cambia ogni tre secondi perché le nostre attese sul futuro Cambini tre secondi
Ed è anche un lungo periodo che non finisce mai perché è sempre attuale proprio perché viene incorporato nei comportamenti odierni
Hai e che va talmente ragione che oggi tutti si dicono ai piani
Se noi andiamo dalla dalla Casa delle Libertà che ha naturalmente con fare molto liberista ha imposto a tutti di leggere Hayek Bastia
I testi sacri del liberismo si all'estrema sinistra che ormai
Si dice sostanzialmente liberale anche a lei
Il
In questo ai e che ha avuto la sua piccola rivincita piccola perché sarebbe probabilmente esterrefatta nel vedere chi citai e che con quale
Scorrettezza però Tamai e che è uno che teneva abbastanza abbastanza amor proprio stanza orgogliosi e che mi piaceva esercitato oggi sarebbe sicuramente contento
La seconda osservazione e che questo libro ci dà un altro insegnamento come vedete non è un libro a da leggere dal barbiere un matto Nacciah ed è soltanto la prima parte nel senso che questa è una tappa nell'evoluzione del pensiero di anni
è una tappa che iniziamo con schiavi con la lotto solo del quarantaquattro che era nato con un pass come un pamphlet in realtà contro l'economia pianificata nazista
E che venne percepito come una critica verso l'economia pianificata socialista e poi passò alla storia come una critica all'economia sovietica
Il motivo per cui ai vecchi non volle scrivere in modo esplicito contro i socialisti o comunisti bensì contro nazionalsocialista era che
Ricordiamo eravamo quarantaquattro quarantacinque quarantasei i sovietici erano gente con cui non si poteva scassare troppo anzi erano ancora utili sotto certi punti di vista e quindi molti avvallare non questa visione
Hayek dalla da quel pamphlet
Che in realtà non era tanto un problema nacque come tale alla costituisce non Liberti e soltanto una prima tappa perché poi si sviluppo intatte successive pensiamo allo legis ascende Berti
E pensiamo i suoi ultimi scritti
Chi legge ai ex si rende conto che
Come accade a tutti gli intellettuali di peso non rimane della stessa idea è un'evoluzione continua e questo è un insegnamento importante perché essere liberisti ed essere non dirà il tanto liberali perché penso riparati lo sono tutti ma essere liberisti vuol dire accettare
A la sfida di ripensare sempre alle proprie del mettersi continuamente discussione avere il coraggio di cambiare le idee o di modificarle
Anche quando questo può essere pericoloso perché ovviamente molto più facile dire l'Historia di rimango
Ha e che ha cambiato le sue idee a è un'evoluzione continua e che ci insegna anche che
Chi vuole essere veramente liberista deve studiare
Non soltanto al forse Cioce problemi perché anche se è un ottimo inizio ma continuare a studiare sto a qui il
Sotto il
Certo aspetto mise se consideriamo i aspetti strettamente economici ma anche le versioni più estreme che possono essere anche non condivise pensiamo all'anarco liberismo Orba stiano ma devono essere comunque conosciute
La Società libera a un secondo insegnamento
E cioè che
Non si può essere economisti senza essere scienziati sociali e non si può essere centrate sociali senza cercare
Di capire i nessi fra economia e contesti istituzionali
Questo è un esercizio che che è in sé keynesiane non sempre rifiutato per motivi evidenti perché se non l'avessero rifiutato avrebbero dovuto
Esplicitare il loro credo in una visione politica dirigista e che non sarebbe stato molto politically correct neanche
A quel tempo cioè si faceva ma non si diceva
Ai che nasce come economista
Dopo aver perduto malamente la battaglia economica Conference
Ha tratto un insegnamento duplice uno di diciamo così presentazione
E cioè un economista che vuole avere successo al nel senso di
Far passarle propende non deve essere un economista esclusivamente tecnico
Questo è l'insegnamento della ciclo economico agli e Keanu che era una visione tecnica e andò completamente dispersa
La tradizione di che hanno i nostri ECA per quanto riguarda il ciclo economico che non costituisce oggetto di questo libro comincia essa rivalutata adesso e non a caso
Secondo insegnamento era che
Un economista
Sì non può non prescindere da due tipi di ragionamento uno che
Se esse soggetti visti e cioè il motore dell'azione economica l'individuo e non un concetto astratto come per esempio l'equilibrio generale
L'economia deve fare delle scelte di tipo moralistico e cioè vogliamo rende all'economia una scienza morale oppure no la risposta è
Gli austriaci e ai che fra questi considerata
La questione morale come una questione individuale e quindi estranea alla
Valutazione da parte del dell'economista l'economista non può entrare sul merito dalla valutazione morale perché la volta se morale e soggettiva
Quello che può fare è valutare o meglio esprimersi sul fatto se la moralità di qualcuno offende la moralità di qualcun altro
Per capire se una decisione di politica economica o se è una teoria economica pone dei problemi di contrasto morale bisogna
Uscire ed affrontare il contesto istituzionale
La Costituzione la libertà la Società libera è la risposta istituzionale a un problema morale e di moralità o di amoralità queste la grande dibattito all'interno della scuola ostili a fare
Che ai per primo affronta di petto e
A nei confronti della quale propone una soluzione a questa soluzione può essere più o meno condivisa
La costituzione di per tappe è stata accettata da alcuni
Respinta da altri e ai stesso ha avuto diverse ripensamenti al riguardo ma il concetto fondamentale e che se noi vogliamo essere economisti a rispondere alla nostra funzione sociale dobbiamo darci delle
Prima porci delle domande poi darci delle risposte di tipo istituzionale a Lecce fa esattamente questo si pone di fronte a problemi importanti per esempio
Da una parte ai e che in un altro suo scritto contro rivoluzione scientifica aveva criticato il costruttivismo giustamente
Nella costruzione di libertà in realtà scivola verso il pericolo costruttivista
E consapevole di questo
E ci dà una soluzione liberista che quella di dire il perfetto è nemico del bene nel senso che noi sappiamo che lo Stato quando viene costituito combina pasticci
Cerchiamo di imbrigliare io nel mio né imbrigliano nel miglior modo possibile perché l'alternativa è uno stato bandito che non avranno mai di Stato ma avrà sicuramente le mani ancora più lunghi di un bandito
Lo Stato sicuramente se ne infischia della proprietà privata non soltanto nel caso italiano ma quando voi pensate al fatto che ci portano via almeno sessanta per cento del nostro io come imposta
Non è quella una violazione dalla proprietà privata in fin dei conti non è ovviamente rubati soldi qua andiamo a lavorare o meno qualcuno di noi sicuramente siete anche guadagnati
Non è un caso tipicamente italiano
Se voi andate in Francia la vessazione analoga la nostra negli Stati Uniti che passa per essere Tempio del liberismo
Siamo poi intorno al
Trentacinque trentotto per cento come pressione fiscale cioè se non è proprio un furto al quarantacinque
E oltre
è un furto al trentacinque per cento quindi ne stiamo soltanto vedendo quanto è lungo la mano mano a mano cioè ed è ben profondamente affondata nelle tasche del contribuente
Ai e ci dice mi rendo conto che non è possibile azzerare Welfare State
Perché l'alternativa sarebbe una sorta di guerra civile e quindi con banditi ancora più pericolosi io vi confeziono una soluzione intermedia che è quella di uno stato quasi minimo
Perché quasi minimo perché lo Stato e che hanno non è uno Stato in cui si garantiscono i diritti di proprietà
E un sistema giudiziario e basta è uno stato decisamente più consistente se dovessimo quantificarlo lo Stato li chiamano peserebbe per circa diciamo il venti per cento del prodotto interno lordo
Quindi non è il liberista che vorrebbe vedere uno o come Misasi e non è certo liberista alla rockstar è un liberista realista
E questo donne dobbiamo dare atto ai che di questo coraggio perché ci vuole coraggio nel dire io sono contro lo Stato ma lo ammetto
E spiega anche perché tutti si ritengono più o meno legittimati nel dire sono ed è chiaro perché quando venti per cento venti che per cento quindici per cento in fin dei conti diventa perché il venti non venticinque il venti una cifra che mi sono inventato io ma se voi guardate le funzioni ai piani dello Stato
Ci trovati tutto trovate
Uno Stato una previdenza sociale Fucci trovate l'istruzione pubblica ci trovate gli usi i sussidi all'agricoltura ci trovate gli sussidi allo sport allo spettacolo cioè trovate tante cose che oggi vediamo il problema era una questione di trasparenza
è una questione di
Dimensione ai reduci da una visione di uno Stato liberista che è uno Stato realista
Noi oggi ne stiamo un po'profittando nel senso che molti parlo di ai senza rendersi conto di cosa sta dietro ai reca
E che quindi la concezione dello Stato interviste vista ed è chiaro e che hanno e completamente diversa dalla concezione dello Stato interventista tout-court
Questo cosa comporta con questo concludo comporta che molti possono gli eccessi diverse che anni non con quale non senza qualche ragione il guaio è che molti ai non hanno mai letto non avendolo mai letto
Non possono neanche sapere molto bene di cosa stanno parlando
Vi ringrazio
Grazie grazie colomba atto soltanto una piccola osservazione io sono
Istintivamente nemico della parola liberista perché state un liberismo somma che è stata inventata da Croce suo polemica con Luigi Einaudi per dire che il liberalismo politico è una cosa nobile sacre della religione gara libertà invece liberismo cioè le liberalismo economico
è una cosa di seconda categoria io invece ritengo che dentro liberalismo chiamiamolo classico chiamiamolo come vogliamo comunque dentro liberalismo ci siano contemporaneamente liberalismo economico e quello politico
E che quello economico non sia di una categoria inferiore a quello politico
Adesso la parola tocca al mio amico Franco De Benedetti
Che un liberale
Che è rimasto a lungo dentro per tre legislature credo dentro ai DS
E cioè a qualche cosa di estraneo e questo spiega perché non abbiano poi una volta che hanno scoperto che era liberale non abbiano più candidato come del resto è giusto che ci insomma visto che loro non lo sono
Visto che loro non lo sono non si vedeva che avrebbero dovuto candidare l'unica liberale
Questo però non gli fa come dire nonno c'hanno provato anche commessi avevano offerto anche a me la candidatura
E io ho detto ma se poi una volta eletto io voto subito contro quello che fate e diceva lei ce lo aspettiamo e allora è inutile che io mi candido insomma
E non mi sono candidato però d'altra parte
A mio onore o a mio disonore me l'aveva offerto anche
Il centrodestra e poi persino il centro cioè io sono stato candidato cioè volevano tutti e tre che io mi candidasse il che dimostra che
I liberali sono un po'come quelle signore di strada forse
O perlomeno reputati tali son somma però come quelle signore di stare a danno una tale autonomia di giudizio che il cliente se lo scelgono
Il mio amico
Sì
Io sono stato molto
Colpito dalle parole
Micossi impatto perché
Io mi trovo un po'imbarazzato in mezzo a cotanto senno io per trentacinque anni ho fatto come si dice i pezzi diciamo
Nell'ambiente lavorativo aziende
E poi da
Eletto dal senatore però fatto un po'l'autodidatta
E quindi sono molto imbarazzato a parlare in mezzo a cotanto senno
Ne ho letto
No no da questo nuovo metto confesso
E diciamo si accomodi
Immaginando un tempo lungo per la vita sì ecco c'è spazio per tutto ma
Siccome viene in mente l'altra frase diligenza quello dell'economista defunto ma c'è anche un lettore del furto bocciato
Invece però devo dire che ai che è stato Rettore via sono state fondamentali nel mio percorso
Politico che fosse quel prezzo di quel percorso intellettuale ai ricorderei che delle cinquantotto sono stati presentati alla
Clermont pence College
Tre volumi di tre scienziati politici sociali molto diversi tra loro qualche però hanno segnato profondamente la storia del pensiero liberale
Uno era Bruno leoni
Che sarebbe scomparso poli nove anni dopo e
Che il titolo del libro era
Fluido mandarlo che ha il suo capolavoro
E chiedano il suo al più tutto inerti di cui hanno avuto una storia editoriale molto travagliata molto occultata policy magari
Tradotti anche pubblicati ma
Per pochi intimi l'alto degli altri non erano quelle di Milton Friedman che presentò capitalism Freedom
E quelli ai h che avrebbe dato alle stampe decorsi più uscio Napoli Pertini
Per me né a lei a che ebbero il Nobel e quindi fu un po'più difficile ignorare le invece leoni restò per molto tempo
E ancora adesso
Poco conosciuto e poco frequentate d'Italia
Devo dire Friedman pessime anche i titoli bookrunners singolare perché libro di Friedman invece che capitalism Freedom papà qualche a capitalismo sembrò un po'esagerata e quindi sui o si tradusse con efficienza economica e libertà per carità un grande ho un grande riconoscimento però un po'diverso ecco
E il volume di AIA che ebbe una via incarnazione novantotto pere iniziative della scia ma ma anche quella scemi clandestina
Adesso questo vi vorrei di nuovo al Quirino tributi hanno ancora una volta un ringraziamento e Rubbettino
Per smentire
Umberto un po'cattivo per cui si dice che se in Italia qualcosa non funziona sud funziona peggio quindi ci sono anche legittimo e questa lo è non eccezionale
Anche il titolo del fallimento è stato cambiato perché la costituzione della libertà beh qui diceva da un pochino in contrasto con alcune
Cosa che qualche volta sabato mattina ci scambiavamo idee su quello che alla nostra costituzione di cui sta disse di no realizza dato qualche accenno
Che mi
Il testo ricostituzione Oliver ti però un testo
Chi l'ha letta dice che è un po'datato e di cui ci sono i limiti i limiti di cui tu parlavi prima dicendo che e giustificando Miccoli realismo di di diarie
Però credo che le cose truce mobili perché non è non ha la forza
Trascinante vedeva avuto surf Tom che
Il primo libro che ho letto di AIA
E che ha convertito al liberalismo socialisti di tutto il mondo come
Era l'aver come recita la dedica di quel volume
Non è neanche la raffinato critico dalla democrazia indolore gestirà vi sono dei perfetti né il teorico delle valute in concorrenza ai comandi in diverse diversi National lei fece un'osmosi
Ho anche il sublime critico del costruttivismo indicante Evolution of science in cui mette alla berlina quelli che definitiva la religione degli ingegneri
Sono in genere
Dobbiamo dire che questo lavoro è quindi un po'più scalfito dal tempo di più degli altri due presentati in quell'occasione di Friedman leoni
Ricordare soprattutto perché
Il testo di leoni è
A un'intuizione geniale che in qualche modo si collega questo cioè il parallelismo tra la produzione legislativa e pianificazione economica
E qui ritorno a quello che dicevi tu prima sulla proliferazione
Dal sulla ipertrofia legislativa che c'è in Italia
Stavo
Forse vale la pena di citare un episodio che a cui ho assistito
Nel novanta cinque è stata l'abbiamo varato alle leggi in Senato abbiamo varato alle leggi sulla per la costituzione costituzione dell'Autorità indipendenti di regolazione del mercato
Ed è stata abbattuto una battaglia la quale io a una lavoro al quale ho
Dato credo un contributo
Abbastanza decisivo per fare
La per
Far sì che la legge fosse quella che è poi venuta fuori da una bozza originaria di Filippo Cavazzuti
Una cosa che volevamo fare era quello di mettere la atto l'altra prima di tutto è chiaro che tutto autorità indetto l'autorità indipendente autorità di regolazione e anche sull'antitrust in termini di pensiero liberale c'è poi tanto da dire
E soprattutto
Tanto da osservare non solo come pensi come teoria o di quello che succede in pratica
Questi sono questo sarebbe un discorso lungo no ma con quello che volevamo mettere le leve nelle nelle in queste autorità
Indipendenti che a quel momento le volevamo perché non avevamo fiducia al Governo c'avevamo paura che il Governo
Venisse catturato dalle aziende e impegni e impedisse come di fatto poi è stato nel senso di rallentamento e in parte anche di
Di impedire la privatizzazione delle grandi agente di Stato
Ecco un'idea era stata quella di mettere una sanzione tortuoso nel
Nelle autorità ieri colazione dicendo beh e sa se queste Autorità devono accompagnare il passaggio da uno Stato
In cui il cinquanta per cento del prodotto interno lordo è intermediato dallo Stato a un'altra a un altro in cui C&C dia gioco alle regole di mercati i prezzi vengano stabilite dalla convengono fissati in un sistema concorrenziale al quando si fa un certo punto bisogna pur arrivare quel giorno l'Autorità non servono più quindi e si era parlato
Per questo mi piace ricordarlo per dieci nel nell'arido cuore dei legislatori a volte brilla anche un po'di romanticismo
Queste ente intuizione di leoni venne ripresa dall'ultimo AIA che è quello di Lollo e ti slash Liberti e che esalta la Como nullo contro il diritto legislatori
E invece il dico si torce nove libertini il diritto Perahia chi rimane sostanzialmente bloccato a fornire nome generale ed astratto di condotta e fu leonina spiegata ieri la differenza tra
La rule of law e il diritto al legislatore e la natura intrinsecamente più dinamica della common law
E il Presidente il problema che persiste quando
Lo Stato resta monopoliste nella produzione delle norme
E questo secondo me mi sembra che sia stato detto chiaramente prima è il limite di questo lavoro e l'altro limite
Quello della teoria dei beni pubblici un altro di quegli strumenti che è stato brandito
Per mena dell'arte composta tutte le parti
E quindi la la teoria dei beni pubblici è ancora là l'arma ideologica più forte dello statalismo in tutta una serie di questioni cruciali basta pensiamo
Pensare all'Ambra l'ambiente
Marcello Sorgi secondo me un fronte sul quale AIA che è impagabile de l'enfasi sul progresso della conoscenza e cioè il processo qualche altra verso il quale si diceva l'ordine scatta l'articolo
E che viaggia
Le capacità creative di una società libera sono credo
Secondo me una delle parti più
Più che attive più vivificante anche quelle che danno più insegnamento secondo me che
Del pensionati chiaro nero
Ma per me è sempre un punto a cui
Ricco
Quando sembra di arrivare almeno nel passato
L'evoluzionismo di Ajaccio movimento verso la complessità
Della libertà la concorrenza sono l'unico modo di rendere gestibile la complessità
Ecco questa secondo me l'eredità di Iaia più importante almeno per me quella più importante da portare da portarsi appresso l'accettazione della libertà
Come possibilità della scoperta del nuovo la concorrenza come processo di scoperta la voglia di giocare fino in fondo alle nostre a carte
Lei è in fase chiara sulla conoscenza dispersa
E io le leggi mentale bile ci fornisce già anti argomenti ancora oggi non solo contro la pianificazione ma anche conto il potere dei regolatori ed è una lezione che non ci possiamo dimenticare
Se
Quello che
è abbastanza stupefacente qui venire un po'alla politica quello alla stagione che ci aspetta
Che le idee di Iaia che ci hanno dimostrato il fallimento inevitabile dei modelli idolo attratti da una parte della società
E assunti Perrone il loro fondamentale anche dall'altra parte della sinistra dicevo
Parte della sinistra riassunti per come fondamentali anche dall'altra parte della sinistra la sinistra della pianificazione
E che quindi hanno consegnato la vittoria alle destre in Italia non l'hanno trovato nessuno chi le ha tradotte in politiche coerenti e perseguite con determinazione
Queste idee
Non sono state capitalizzate per dalla destra
E quindi
Hanno modificato la sinistra ma
Probabilmente proprio per questo sicuramente hanno anche modificata la Simest ma probabilmente per questo motivo solo rimaste in superficie quasi come un vestito che ci si può mettere addosso e poi aprire se appena appena la temperatura un momento
Aumenta
E forse questa la ragione che se non abbiamo avuto nessuna Thatcher non abbiamo neanche avuto nessun Blair
Propone di aggiungere per dovere d'ufficio finora grazie
Bene ora tocca ad un altro uomo della sinistra perché noi liberali siamo così liberale che frequentiamo persino degli uomini della sinistra
Questo uomo della sinistra è il mio amico Luca Ricolfi con il quale abbiamo fondato la Fondazione devi di humour e quindi non so se sono io che sono come dire
Coperto in qualche modo a sinistra da
Luca Ricolfi o se invece Luca Ricolfi che è diventato liberale ma ancora non lo sa ecco vediamo un po'Luca la parola tema
Ci sono alcuni che dicono per esempio il mio amico genio Scalfari
Io fingono di essere di sinistra per poter dire le cose che voglio dire perché in questo Paese in effetti è molto difficile difendere idee che
Non si presentino come idee di sinistra pensiamo
Libro di Giavazzi e Alesina crescono e non è un libro di sinistra però
Ha dovuto usare questo usbergo per diffondere le ragionevoli idee che contiene
Io
Penso che
Vista l'ora insomma non voglio portar via tantissimo tempo avevo idea di intervenire su un paio di pezzi di questo tipo che è straordinario
Cioè il pezzo sul posti letto perché non sono un conservatore
E l'altro che a me è sembrato molto illuminante
Che si intitola imposizione fiscale redistribuzione
E dato che mi
Vorrei anche sentire per conclusione dell'autore lasciano completamente perdere questo saggio sul
Perché non sono un conservatore raccomandando lo soltanto la lettura perché veramente interessante soprattutto
Per chi in Italia si chiede
Quali idee conservatrici ci siano nella testa e quali ce ne sono ci siano né a sinistra e al sospetto
Che fosse siano conservatrici entrambe che la domanda se siano più conservatori quelli di destra e quelle di sinistra sia mal posta perché nessuno dei due
Sembra immune da questo male la discussione di in che cosa consiste il conservatorismo fatta da AIA che in questo ho scritto è veramente un piacere veramente
Invece voglio soffermarmi perché lo ritengo di grande attualità
Sul saggio imposizione fiscale redistribuzione che io avrei intitolato in un altro modo fossi stato AIAC
La vera intitolato imposizione fiscale progressiva e redistribuzione perché questo è un saggio
Che affronta
Un tema che in fondo è diventato abbastanza scontato negli ultimi decenni in tutte le società occidentale e cioè che un sistema fiscale debba essere progressivo Ajax si chiede se esistono giustificazioni normative morale o economiche
Al principio per cui chi guadagna di più deve
Conferire allo Stato una quota del proprio reddito superiore a quella
Di chi guadagna di meno e contrappone a questo sistema un sistema invece di tipo proporzionale in cui il reddito
Viene tassato nella scuola stessa aliquota per tutte le fasce della popolazione e già solo dal punto di vista letterario è bello come AIA che inizia questo ragionamento
Vorrei leggervi
L'esordio del capitolo venti imposizione fiscale redistribuzione
Per molte ragioni
Vorrei poter omettere questo capitolo
Il suo argomento e diretto conto quanto i più credo no e non potrà non offendere molti
Ciò AIA che ha paura dice cioè il
Pensa che fino a quel punto lettore potrebbe averlo anche seguito ma da quel punto in poi le cose cambiano
Anche fin qui chi fin qui mi ha seguito e forse ha considerato la mia posizione nell'insieme ragionevole probabilmente giudicherà dogmatiche estremiste e inattuabili le mie idee sulla tassazione
Quindi diciamo che una specie di captatio benevolentiae all'incontrario cioè I e che qui rinuncia
Alla benevolenza che presumibilmente il lettore di accordato fino a quel punto trovando tutto sommato ragionevoli le sue idee e prosegue dicendo
Ma molti vorrebbe probabilmente restaurare tutta la libertà per la quale ho fin qui argomentato a patto però che le ingiustizie che a loro avviso ne deriverebbero fossero corrette da adeguati provvedimenti fiscali
La redistribuzione attraverso l'imposizione progressiva e ormai quasi universalmente accettata da tutti come una cosa giusta che come un dogma eppure
Sarà notate qua eppure sarebbe in sincero evitare di discuterne ecco questo aspetto
Che ho chiamato letterario migliaia e che a me piace molto mi piace molto
In non essere
Non lusingato il lettore è un tutto punto esporre anche quella parte del proprio pensiero
Che può suscitare le reazioni anche emotive più più dure e farlo alla luce del sole senza dei sotterfugi dialettici
L'argomentazione di Hayez si snoda su trenta trentacinque pagine e quindi ovviamente non
In cinque minuti non si può
Richiamarla completamente però
Mi ha colpito
Mi hanno colpito due cose in questo in questo ragionamento sulla tassazione da un lato la completa Ascom scomparsa dal discussione pubblica di alcuni argomenti di natura logica
Che invece hanno una grande
Plausibilità e anche una grande semplicità e dirò subito quali l'altra cosa che mi ha colpito
Oltre al struttura logica dell'argomentazione
E l'attualità che almeno su questo secondo me il pensiero di Hayek conserva specialmente se pensiamo la situazione dell'Italia negli non dico in questo momento dico negli ultimi quindici anni grosso modo da che
La fine del
Nelle svaluta azioni competitive ha creato qualche problema di crescita al nostro Paese per usare un eufemismo
Quali sono
Gli argomenti di Iaia ca beh
Intanto ce n'è uno di natura logica astratta molto importante cioè voi immaginate di introdurre una
Tassazione progressiva la curva ovviamente può essere più o meno ripida
Non c'è nessun principio che ci permette di stabilire quanto ripida deve essere questa curva
Viceversa la tassazione proporzionale una volta accettata in base a principi molto più facile a distendere a distinguere da argomentare
Non ha nessun problema di giustificazione ulteriore perché proporzionale significa uguale per tutti e quindi non dobbiamo stabilire una una curva
Secondo argomento
Noi siamo abituati a pensare
Che
La progressività dell'imposizione
Riguarda e qualcosa che ha una funzione sociale ben precisa cioè di consentire una redistribuzione del reddito
Hayat kayak obietta questo
A questa tesi un argomento un'argomentazione che quasi sconcertante nella sua banalità
Agli dice se lo scopo e la redistribuzione non abbiamo assolutamente bisogno di
Una progressività nell'imposizione fiscale perché nulla impedisce di allocare
I benefici dell'intervento statale in modo selettivo cioè di concentrarli sui ceti che più ne hanno bisogno che tra l'altro è un argomento di politica economica molto importante nell'Italia degli ultimi anni dove spesso la dissipazione di risorse pubbliche è avvenuta attraverso la non selettività dei provvedimenti
Alcune delle critiche che anche da sinistra ricevuto il Governo Prodi ultimamente sono proprio legate a questo aspetto cioè al fatto
Di aver dato una mancia molto diffusa senza mettere dei vincoli che facesse arrivare le poche risorse
Disponibili sui ceti che ne avevano più bisogno e qui ci sono bellissimi parve lì se ne pagine di AIA acché che sembrano presi dal sito la voce info anche se stiamo mezzo secolo prima
Non vi offendete ragazzi c'è anche l'ironia e
Li vedo scuote la testa come e se non foste in grado di cogliere la distinzione fra una battuta è un argomento serio
Ok
E siamo ormai in un'epoca in cui Cuna deve spiegare quando scherza
Dicevo ci sono argomentazioni molto interessanti
Finché ricordano alcune argomentazioni che possiamo leggere oggi sul dove si concentrano i benefici della tassazione
Spesso si concentrano sul terzo e quarto decile
Secondo terzo quarto quinto decile ma comunque non nel nel primo decile nella distribuzione del reddito e l'argomentazione di AIA che è esattamente quella che sentiamo oggi sul vituperato sito cioè che in questi decidi cioè il terzo e il quarto si concentra la massa degli elettori e la massa degli iscritti al sindacato
Quindi è possibile redistribuzione senza progressività la progressività non è me necessariamente sufficiente per la redistribuzione
Dicono è sufficiente perché ci può essere contro redistribuzione nella struttura dell'intervento statale
Altro argomento
Lui infatti ad un ragionamento di cubatura psicologica sulle funzioni sociali
Della progressività ce la progressività è un modo di dare un contentino
Al bisogno di
Risarcitorio dei ceti meno o meno abbienti cioè
Il principio della progressività permette
Di accettare anche dei livelli molto alti di imposizione fiscale perché questi vengono giustificati con il fatto di avere delle funzioni eticamente giustificate di redistribuzione del reddito mi dice se questa funzione non ci fosse cioè se passassi una tassazione proporzionale
Vi sarebbe cadrebbe completamente questa giustificazione e l'occhio del cittadino l'attenzione si sposterebbe sul tema ben più importante delle contropartite cioè della qualità dei servizi quantità e qualità dei servizi
Che si ricevono in compenso rispetto
Al
Prelievo di reddito
Poi ci sono altre argomentazioni una un principio di tipo metodologico molto importante che vorrei brevemente ricordare che quello che un sistema fiscale va giudicato
Nel suo insieme
Cioè hai e ti fa una
Ragionamento molto sofisticato che oggi dovrebbe essere più complesso perché sistemi fiscali sono diventati più complesse di rispetto a quelli di mezzo secolo fa
Mi fa un ragionamento molto sofisticato sul rapporto fra imposizione diretta indiretta e sostiene che noi
Dovremmo puntare a un sistema proporzionale cioè non progressivo ma omogeneo
Ma questo non esclude che la proporzionalità possa essere introdotta in un sottosistema
Del sistema fiscale per esempio nell'IRPEF né l'imposta sul reddito se questo compensa una regressi vita di un'altra imposta cioè se l'IVA è regressiva allora è giusto che l'IRPEF sia progressiva ma l'importante
E che nell'insieme
La
Pressione fiscale
Sia indipendente dal livello del reddito
Faccio
Una
Piccolo inciso
Per
Mi permetto di esprime un'opinione personale nella discussione attuale sul nostro sistema fiscale
Quando si parla di IVA
Si dimentica spesso un un punto a mio parere e cioè che il nostro sistema di imposizione sul reddito delle persone fisiche l'IRPEF e apparentemente progressivo
Ma in realtà
E
Mi verrebbe da dire
Sporto o o o dinoccolato perché per quanto riguarda i contribuenti cosiddetti onesti effettivamente progressivo
Ma se consideriamo l'insieme dei contribuenti non lo è assolutamente perché noi abbiamo
Ad esempio il fenomeno dell'evasione fiscale o dell'economia illegale che sono sostanzialmente dei contribuenti a
Con una battuta che contribuiscono in un modo molto inferiore a quello che
Che la legge
Imporrebbe
Allora voi direte va be'questo si sa c'è il problema dell'evasione fiscale non è una novità e però il punto è questo che se voi adottate per un momento il punto di vista di AIAC
E fate ragionamento non sull'IRPEF ma sull'IVA le cose cambiano completamente perché l'IVA è un'imposta sul consumo
Lo ha come tale e l'unica imposta che non può essere evasa nemmeno
Dai mafiosi agli evasione fiscale
E quindi da questo punto di vista uno spostamento dell'imposizione dalle imposte dirette le imposte indirette avrebbe effetti redistributivi molto ma molto più
Ingenti di quelle che ha la progressività nell'imposizione diretta però questo soltanto un uno spunto per dire perché dicevo che secondo me riportare il ragionamento
Sulle coordinate che ci ha che suggerisce ai e che in questo saggio e molto feconda anche per il dibattito poi uno può non pensavo assolutamente come come me su questo punto ma ragionare in termini di
Sistema fiscale nel suo insieme
è secondo me è fare un un grosso passo avanti ultimo punto
E questo è il punto secondo me di maggiore attualità ci sono delle considerazioni di AIA h
Sul nesso tra il livello dell'imposizione fiscale e la crescita
Lui fa un'affermazione molto cauta
Che adesso spero di ritrovare
Leggendo vi un passo
Ecco qua pagina seicentotrentasette lui dice e perlomeno probabile e notate la cautela sebbene nessuno posso affermarlo con sicurezza
E per lo meno probabile che con la tassazione progressiva
Le maggiori entrate procurate siano minori della riduzione del reddito reale che provoca
Cioè
Noi produrremmo
Più reddito molto più reddito se avessimo una imposizione minore in particolare qui si riferisce la componente progressiva della
Dell'imposizione cioè al gettito che
Deriva
Dal aliquote marginali superiori alla alla prima aliquota
Allora su questo e qui concludo io qualche idea me la sono fatta perché nell'ultimo anno uno dei lavori che abbiamo fatto Torino come osservatore del nord-ovest è un tentativo di stima
Sulla base di
Confronti internazionali
Delle determinanti della crescita
E
Tra tutte le determinanti che vengono prese in considerazione dalla letteratura
A noi risulta
Risultano due cose primo
Che la pressione fiscale e uno dei
Fattori più importanti di compressione del tasso di crescita di un Paese
Ma secondo è questo il
Risultato questo risultato di per sé abbastanza scontato
Ma il secondo risultato che non è così scontato
E cioè
Che
Non è vero che è una riduzione generalizzata delle tasse a un grande impatto sul tasso di crescita
Purtroppo tra virgolette
E molto più incisivo sul tasso di crescita una riduzione del imposta societaria
Cioè dell'IRES e dell'IRAP sui profitti
Che non
Qualsiasi altro tipo di riduzione delle tasse e questo non vuol dire che non si debba procedere a una riduzione generalizzata delle tasse ma bisogna isolare i mezzi e gli scopi se il nostro problema
è un incremento del tasso di crescita dell'Italia diciamo uno in zero otto per cento all'anno cioè riportarci a livello
Della media dell'euro zona
Noi siamo circa di zero otto punti al di sotto della media dell'euro zona se noi volessimo riportare il livello della crescita in Italia a livello dell'euro zona
Avremmo bisogno secondo le nostre stime di una riduzione effettiva cioè a parità di base imponibile di aliquota societaria nell'ordine dei dieci punti
Ora e facile dimostrare conti alla mano che il costo di questa riduzione sarebbe inferiore al reddito generato al reddito addizionale generato da questa riduzione
E anche dal punto di fiscale dal punto di vista fiscale si auto Fini finanzierebbe in una misura che dell'ordine dei due terzi cioè l'aumento di gettito fiscale che ha un tasso di crescita
Dell'uno per cento dello zero otto per cento in più determinerebbe sarebbe sufficiente a finanziare
Buona parte
Di questa misura
Questo naturalmente agli stesso lo dice nessuno può dimostrare in modo definitivo questo ma
Secondo me questo lavoro di Hayez sull'imposizione fiscale in questo momento per noi
è uno straordinario spunto di riflessione perché dico l'ultima cosa sul breve e lungo periodo
Può anche essere vero quello che tutti di diciamo scriviamo eccetera io stesso ho detto mille volte cioè che per la crescita importante ricerche sviluppo importante il capitale umano importante l'istruzione su importanti le infrastrutture eccetera eccetera
Ma
Nel lungo periodo io non voglio dire nel lungo periodo siamo tutti morti però voglio dire che nel medio periodo siamo tutti un po'più vecchi alcuni di noi sono anche in pensione per esempio io
Quindi ve piacerebbe vedere qualche risultato in un orizzonte di breve periodo di medio periodo cioè in due anni in tre anni in quattro anni cinque anni
Se noi continuiamo a pensare che la crescita dipende solo da fattori che avranno se avranno effetti fra dieci anni fa quindici anni fra venti anni
E forse proprio perché i risultati non si possono vedere immediatamente la politica avrà più difficoltà ad attivare quei fattori di periodo lungo
Ok
Prima di dare prima di dare la parola di Infantino vorrei dire una cosa che scandalizza era agli economisti presente ogni volta che io sento la poi la parola IVA imposta sul valore aggiunto a me scappa nella testa una sorta di riflesso condizionato
Cioè imposta sul valore aggiunto vuol dire che ad ogni scambio si aggiunge valore
Ora
Il riflesso condizionato che scandalizza era certamente gli economisti quale
E che si è Robinson Crusoe e nella loro l'isola si fossero scambiati in continuazione dei beni coloro i quali sono arrivati a liberarli avrebbero trovato dei miliardari invece non ho trovato dei morti di fame
Quindi deve esserci qualche cosa né l'IVA che non funziona
Lo stesso valore aggiunto come invece è un termine non importa sul consumo è un'imposta sul reddito
Viene raccolta al momento del consumo ma è un'imposta sul reddito sbagliato anche questo perché come giustamente dici tu in realtà un'imposta sullo scambio
Perché si è invece di riavere una moglie che fa tutti i lavori di casa avessi una colf il reddito valore aggiunto sarebbe uguale dall'imposta cambierebbe
Quindi è un'imposta sullo scambio il legislatore ha capito benissimo perché ha capito che l'economia non è produzione mai scambio e quindi ti colpisce momento in questi anni
Per
Quindi il mio paradosso di Robinson il venerdì forse funziona insieme
Bene
Io vorrei ringraziare il pubblico intervenuto e vorrei ringraziare
Innanzitutto Piero Ostellino che ha promosso la presentazione di questo volume questa sera
E tutti gli amici che hanno voluto partecipare che dire la loro
Sul lavoro dei criteri con aria
E vorrei
Anche dire spendere due parole
Riprendendo qui e là qualche
Osservazione che è stata fatta
In comincio col dire che l'esigenza
Di ripubblicare questo libro che uscì in prima edizione italiana tanti anni orsono
Che è dovuta al fatto come l'editore Rubbettino Bensa che questo libro rispetto all'edizione Vallecchi e un altro un'altra cosa
E un altro libro
E questo dà la misura del livello della cultura liberale del Paese quarant'anni fa
Ed è la cultura liberale di oggi la traduzione di allora che pure era stata affidata immani volenterose sicuramente tradiva il pensiero di altri
C'erano molti inesattezze e soprattutto la
Traduzione non era stata affidata a persona
A conoscenza dell'intero disegno teorico AIA chiaro
E quindi molti suoi concetti venivano totalmente distorti e mal tradotti quindi oggi ci troviamo di fronte o un nuovo libro
E quindi
Anche coloro i quali lo avevano letto nella versione precedente hanno bisogno di rileggerlo perché si trovano di fronte a un'altra realtà
Abbiamo dovuto lavorare molto l'editore cubetti no ha molti meriti in questa nostra iniziativa dobbiamo
Dobbiamo ringraziarlo
Dobbiamo riconoscergli meriti che sono tanti
Più di quello
Che può esternamente sembrasse
Vorrei
Entrare immediatamente nel vivo delle cose
Del rapporto fra AIAC e la cultura Italia
Qualche sera fa mi è capitato in televisione di ascoltare un noto commentatori italiano parlare degli spiriti animali del mercato
Credo
Che questo illustre commentatore di cui non faccio nome per correttezza non essendo egli fra noi credo che questo illustre commentatore forse
Ha dimenticato di leggere libri permanenti
Da parecchi anni
E che se solo avesse letto il saggio di Karl non dico AIA
Per carità non dico non pretendo che intende Gaia
Ma se solo avesse letto un po'di Antropologia un po'di Sociologia o avesse letto il bel saggio di carpo lanni un autore socialista il mercato come processo istituzionale
E di queste brutte parole non li avrebbe usate
Ovviamente tutti dicono ma
L'origine di queste parole nobile viene da che Enzo
Vengono da
Da persone autorevoli
Ma
Che Enzo come noi sappiamo ci ha detto tante altre cose
Che Enzo è quello che normalmente non si sa e che la polemica nascosto che Enzo
Era in disaccordo con AIAC su problemi di carattere istituzionali sulle premesse della teoria Jacchia
Il disaccordo non riguardava la formula perché oggi l'economia si è trasformata in un esercizio matematico alla lavagna
E tutti pensiamo che il disaccordo sia sulle formule che ci sia qualcosa di arcana mente scientifico che rende differenziate le nostre posizioni
La verità e che Fraia che e Kenzo Cera una diversità di presupposti
Hai è che era un difensore dell'economia di mercato e della proprietà privata ovviamente
E che Enzo come nel
Nel pamphlet sulla riforma monetaria e ampiamente dimostrato era un pensatore o
Ho anche un uomo politico perché consente intense c'è tanta politica era un uomo che era disposto a sacrificare la proprietà privata
è quindi un contrasto sui presupposti quando AIAC dice Tupputi mi quale teoria del capitale tu utilizzi gli dice in fondo tu la proprietà privata lavori rispettare uno lavori rispettare queste all'interrogativo di fondo e che ed allora ai h
Hai acché compio un lungo itinerario
Perché parte da economista deve che con le formule economiche non è e allora cerca di rendere chiara la questione dimostrare a tutti quale il vero problema qual è l'interrogativo quale il dramma
Che la società vive quale sono le posizioni che bisogna
Che bisogna abbracciare
E quindi AIA abbandona l'economia e si mette a studiare questo libro è un passo importante
Nella evoluzione del pensiero è chiaro AIA che non bisogna dimenticare che visse per lunghi anni in Inghilterra e che conobbe la nascita dello Stato assistenziale inglese
Questo libro contiene una critica dello stato assistenziale che fatta la radice nel momento in cui in Inghilterra si vara questo progetto
Non dimentichiamo che ai insegna per lungo tempo all'all'oscuro Economics dove c'erano
Ebbene regge dove c'era Caldoro che è stato l'effettivo estensore del piano dal piano ben tredici perché porta il nome di belgi ma l'Authority estese materialmente è stato cambiato quindi
Questo libro se noi lo avessimo avuto lo avessimo studiato nel momento in cui in Italia si è cercato di mutuare ciò che era stato fatto in Inghilterra noi avremmo avuto gli strumenti per
Svolgere una critica razionale a quelle iniziative
Ma questo libro non c'è stato
Pochi lo hanno letto o forse
Pochissimi lo hanno letto quindi non abbiamo avuto gli strumenti teorici necessari per fronteggiare l'avanzata di questo interventismo
Ai sette scrive questo libro con alle spalle l'esperienza inglese si trova ormai negli Stati Uniti d'America
Però a
A cuore le ragioni della libertà dice giustamente dice giustamente Salvatore Carrubba Lorenzo Infantino apre con questa affermazione AIA che è stato
è una domanda che egli già mi ha fatto dice apre con questa affermazione AIA che è stato il maggior pensatore di parata del Novecento
Vi dico le ragioni perché io sono arrivato a questa conclusione
Perché AIA che colui il quale già negli anni Trenta si pone
Durante
Durante il periodo dei dei totalitarismi e durante la guerra Giai e che si pone un interrogativo come sarà l'Europa e il mondo di domani
Quante persone quanti intellettuali all'epoca si ponevano questi interrogativo come sarà l'Europa il mondo di domani
E dei vini risponde a questo interrogativo sentire l'uomo il nel mondo di domani l'Europa di domani saranno migliori se noi sapremo dare alle nuove generazioni una cultura di carattere liberale
Ed è in ecco perché è stato il peggior perché si è caricato sulle proprie spalle un problema drammatico altamente drammatico perché la cultura non sono come ripeto ai miei studenti la cultura non è una pagina di libro che noi stancamente leggiamo
La cultura e uno strumento è uno strumento attraverso cui orientiamo la nostra vita orientiamo le nostre scelte
Ti dagli h atto cultura Enia atta più di chiunque nel Novecento
Dal punto di vista
Ecco quindi che
Anche il confronto con altri pensatori
Mi sembra un confronto da cui non solo pensatori che la pensano diversamente
Che
Che assumevano posizioni diverse dalle sue anche il confronto con pensatori della
Della dal suo stesso schieramento mi sembra un confronto tra cui AIAC esce vincitore ma vincitore
In termini molto ma molto evidenti molto chiari agli atti e ho un autentico gigante è un uomo che si pone sulle spalle l'interrogativo il testo del domani altri autori hanno contribuito hanno gettato luce su aspetti particolari
Anche sull'io mi mi mi inizierei anche il rapporto con leoni noi Meoni per carità io poco pubblicato due opere di leoni non voglio
Leoni e italiano ma leoni se non entra nella Montpellier Renzo Saiti sempre leoni non viene a contatto cominciasse con aria che leoni e rimane un pensatore provinciale
E poi noi non avremmo avuto tutti i materiali che AIAC a
Ha preparato ha predisposto nuovi perché leoni è stato un pensatore a sistematico
Agli acché colui il quale si è dedicato lui dice nella sua autobiografia probabilmente io ho potuto far tutto ciò che ho fatto perché
Ho vissuto sempre da straniero
Perché ha vissuto in Inghilterra vissuto negli Stati Uniti ha dovuto lasciare l'Austria quando poi è tornata in Europa è tornato in Germania non era più nel suo Paese quindi vivendo da straniero e di non ha avuto incarico non è stato distratto dalle politiche nella polemica quotidiana
Non doveva parteggiare per nessuno e quindi si è dedicato lo studio
Agli atti
Logica e il gigante colui il quale si a un tema un dramma quando dico tema intendo dire il dramma un dramma lo affronta un problema lo affronta lo pone sulle proprie spalle
E chiama
Attorno a sé le migliori menti del suo tempo perché la monta la Renzo Saidi è stata costituita da richiamare attorno a sé le più per dirimente liberale dell'epoca e sono stati accanto a lui sono stati dei comprimari ma sicuramente
Agli atti agli atti giganteggia
Infatti ci ha spiegato delle cose su cui
Criticità popolani
Ma sia che ci spiega in maniera chiara ineludibile qui i figli spiriti gli spiriti animali del capitale il mercato è una giungla
Agli atti si spiega che cosa che diritto e mercato nascono si sviluppano e muoiono assieme
E che quindi non è possibile euro il marcato senza il merito
Ma queste cose ce le spiega con una densità con una ricerca storica con una profondità
Che a mio avviso se uniamo la de costituzionale Liberti che è stata tradotta come Società libera che non è un titolo del tutto sbagliato perché l'espressione società liberale ripete
Ripete numerose volte ne
Se mettiamo assieme tutte tutti qui tutte queste otto tutto ciò che lui scrive
Prima dopo eccetera eccetera viene veramente unico un insegnamento corposo un insegnamento è una pietra miliare cioè chi vuole capire la società di mercato non può fare a meno di anche noi possiamo fare a meno
Anche di leoni possiamo fare a meno di Friedman ma non possiamo fare a meno d'Italia ecco perché io ritengo ghiaia che sia il maggiore pensatore liberale dell'Occidente
Prendiamo per immane che lasciamo agli atti se noi dovessimo scegliere
Inseriamo ai offrite Manna tende ma né con il suo monetari ISMU così leggero leggero oraria che con la teoria del ciclo economico e con la teoria del capitale perché poi Luca Ricolfi quando parla qui dell'imposta sul capitale
Sull'aliquota societaria in fondo che cosa fa non lo dice ma che cosa fare Cuper alla teoria del capitale
Cioè dire se noi distruggiamo il capitale noi non possiamo avere sviluppo perché non dobbiamo dimenticare che la teoria di Iaia
Lo si vede in maniera più chiara allorché noi affrontiamo il
Affrontiamo il tema dalla dalla prospettiva del della dispersione della conoscenza il tema fondamentale di ai ecco come il tema fondamentale del liberalismo e che quale e quello per e il tema dello sviluppo
La dispersione della conosce mobilitare conoscenze disperse consente sviluppo distruggere il capitale perché uno dei una dei saggi
Cui meglio si può leggere il contenuto economico della delle opere del contributo ai che hanno e pubblicato in tedesco in Austria lo scrive dopo avere pubblicato prezzi e produzione a Londra l'UDC chiaramente qui il vero problema e la distruzione del capitale
Perché non è nel medio e lungo periodo nel medio e lungo periodo noi possiamo svilupparci sopravvivere migliorare le nostre condizioni sempre che il capitale non venga distrutto perché ogni volta che distruggiamo il capitale noi ci intendiamo
Perché distruggiamo risorse che possiamo utilizzare per lo sviluppo futuro quindi quando Ricolfi dice abbassiamo dell'aliquota importante da Basayev riguarda
L'aliquota societaria ma in fondo recupera la lezione Chiana che è la lezione che egli proviene
Da dal grande maestro da o indiano con barba aperte la grande nazionale della teoria austriaca dal capitale dal ciclo economico
Quindi direi
Che
Non so se
Se ne è valsa la pena ma io credo che indubbiamente siccome ai occupa questo posto nella
Nella
Ne ha la grande gerarchia dei pensatori dei pensatore del Novecento io credo che abbiamo assolutamente fatto bene a sobbarcarci questa questa fatica abbiamo
Abbiamo fatto bene
A
Riproporre questo libro perché anche un'occasione per riproporre l'intero pensiero viaria
Che è una lezione anche non possiamo dimenticarlo una grande lezione metodologica qui c'è Ricolfi che queste cose e di queste cose si è occupata che è una grande lezione metodologica perché ci spiega qual è il compito Colombati all'inizio dice
Rammentava della della prontezza con cui AIAC
Replica che Enzo tu non si occupi delle conseguenze in fondo quale si occupi del dici che saremo tutti morti nel medio e lungo periodo a parte il fatto che non saremo tutti morti perché alcuni saranno morti
Queste è soppresso è semplicemente un colpo di scena retorico perché non saremo tutti morti ci saranno di di di e i vivi dovranno fare i conti con i problemi che sono soci must insoluti o questo non stati creati
Dalla incuria di coloro i quali hanno pensato che si possa fare sempre il carnevale
La sua metodologia e la metodologia
E la metodologia di colori i quali hanno creato le scienze sociali
Perché dall'Illuminismo scozzese fino alla scuola vostri h la scienza sociale si deve occupare compito principale o esclusivo dello stato sociale deve essere quello di occuparsi delle conseguenze intenzionale cioè a dire delle conseguenze di Matthew
Di lungo periodo
E
Ovviamente insomma nell'opera di Hayat tutte cose touche nove Liberti ha una sua importanza voglio dire che
La via dalla schiavitù
è stato e viene da tutti giudicato un pontile io non lo giudico un pamphlet ma ovviamente non è possibile fare un confronto fra la via della schiavitù ed costituzionalmente siamo a due livelli di respiro teorico completamente diverso uno è un libro scritto nell'immediatezza
Della guerra che sta per finire della ripresa della polemica contro il nazismo che ha origini socialiste
Che ha origine socialista di cui poi di
Di qui poi il conservatorismo di destra di sinistra e ce ne è l'attacco concentrico questa bizzarra alleanza come la chiamava Popper di
Di destra e sinistra contro illiberali dei contro il liberalismo
E una cosa e la la via della schiavitù scritto nell'immediatezza della ricostruzione altra cosa e invece de consecutio Liberti dove si va si scavano le radici perché a differenza di un liberalismo parolaio che noi nel nostro Paese abbiamo conosciuto
L'opera di AIA che dei grandi maestri austriaci e un'opera di scavo sulle radici mio assiologica dispersione della conoscenza economiche la competizione giuridiche della libertà perché la libertà a dimensione Ignazio logiche
Economiche giuridiche e così via prima di parlare della libertà politica dobbiamo parlare della libertà individuale perché agli atti e continuamente alla ricerca
Delle condizioni che rendono possibile o impossibile alla libertà individuale la libertà di scelta e con la complessità dalla sua opera ed ecco la ricchezza anche della scuola
E io devo ringraziare tutti voi per essere stato
Grazie della serata se qualcuno di voi è diventato un pochino più liberale sappia che viene sempre più minoranza
Sei
L'unità del motocarro
Esaudire
Taluni ambienti