Otium, negotium. Politica e antipolitica

Buonasera benvenuti tutti
Sette ma edizione della lettura dei classici
Quest'anno il tema è l'elogio dalla politica
Dopo il prologo del diciannove aprile con monsignor Ravasi sul tema dati a Cesare quel che dice usare
Questa sera la prima delle quattro serate di marzo delle nostre serate di maggio il tema è ottime negozi un politica e antipolitica
Due motivi quello delle ottime dal negozio
Che non sono così antitetici come potremmo credere
Piuttosto sono correlati e si guardano
Due gli ospiti che non hanno bisogno di alcuna presentazione perché sono ben presenti a tutti noi
Uno è Massimo Cacciari
Che si dà un'ulteriore prova della sua amicizia generosa e fedele il tema di questa sera è più che mai me lo consentirà il suo tema il filosofo e la politica
Credo che sia un bel privilegio poterlo aver qui ascoltarlo su questo tema
Alla bravura e al carismatica Zarri si aggiungono la bravura il carisma di Toni Servillo
Carla diversi mesi
Dall'ottobre scorso accolto
Con interesse e curiosità questo nostro invito a leggere i classici
Toni Servillo un protagonista assoluto del teatro e del cinema e direi anche l'urto calato dalla passione civile
La parola dei classici già autonoma di per sé
E già resistente che centrale nelle nostre serate credo che con l'ausilio delle parole ed è la voce di questi due ospiti tra la maggior risalto maggior spicco lacerato sui conti dura in questo modo
Avremmo
Due parole di Tucidide sono fonte poi la gestione di Massimo Cacciari che ci introduce alle pistola settima di Platone al mito dalla caverna
Poi seguirà l'altra lezione
E continuerà a Toni Servillo con la lettura di autoritativi col Proloco con l'epilogo finale dalla lettura del sogno di Cicerone
Buona serata mirerebbe Khatir buon assioma tutti
Io
Pro
Per
Per
Un
Dall'epitaffio di Pericle di Tucidide
Il sistema politico che abbiamo in uso
Non mira emulare le istituzioni altrui
E anzi fungiamo noi stessi da modello
Almeno per qualcuno
Ben più di quanto ci proponiamo di imitare gli altri
Di nome
Per il fatto che non governiamo nell'interesse di pochi
Ma della maggioranza del popolo viene definita democrazia
Ma di fatto ciò significa che
Quanto alle leggi
Tutti hanno uguali diritti rispetto alle controversie private
Quanto alla considerazione pubblica
Che non è la provenienza sociale più del valore individuale a determinare la selezione per le cariche governative di chiunque si sia fermato in un qualche campo
Quanto infine alla povertà
Che nessuno in grado di fare qualcosa di positivo per la città ne viene impedito dall'oscurità del suo rango
La libertà del resto
Caratterizza il nostro vivere civile sia rispetto alle istituzioni governative
Si è rispetto a quella gelosia che di norma determina le reciproche relazioni quotidiane
Siamo attratti dal bello
Ma con semplicità
E dalla cultura
Ma senza svenivo Lezza
Delle ricchezze ci serviamo più per propiziare l'azione
Che per vantarci né nei discorsi
E mentre ammettere di essere povero non è motivo di vergogna per nessuno lo è invece e ben di più non far nulla per venirne fuori
Nelle stesse persone
La cura degli affari privati si affianca a quella della politica
E anche se tutti si dedicano a occupazioni differenti
E la politica riescono non di meno ad avere una conoscenza non inadeguata
In effetti siamo i soli a considerare non già un uomo disimpegnato
Ma un uomo inutile
Chi non vi partecipi affatto
Mi sento di affermare
Che la nostra città nel suo complesso è fonte di educazione permanente per l'ellade intera
E che ciascuno dei nostri cittadini singolarmente
Può esplicare autonomamente la propria personalità io credo
Con disinvolta eleganza
Con la massima flessibilità nelle più diverse forme dell'esperienza umana
Dai memorabili disse lo fonte
Senti Aristippo disse Socrate
Poniamo che ti siano affidati due ragazzi
E che tutto debba educarli
Il primo in modo che sia adatto esercitare il potere il secondo invece
In modo che del potere non abbia alcun desiderio
Come i Duc resti l'uno e l'altro
A chi dei due insegne Remo
Ad anteporre le questioni urgenti
Alla soddisfazione del suo Ventre
A quello che tu che amo per l'esercizio del potere senz'altro
Disse
Così le questioni pubbliche non saranno trascurate sotto il suo Governo
E poi quando non voglia di bere
Dobbiamo
Infondere in lui la capacità di resistere anche se a sette
O no
Sicuramente disse
E la capacità
Di resistere al sonno
Così da potersi coricare tardi e alzarsi presto e passare la notte svegli se ce n'è bisogno a chi dei due la insegneremo
Sempre all'Hui
Disse
E cosa mi dici della capacità di resistere al desiderio sessuale
In modo che non impedisca ad agire se ce n'è bisogno
Dunque
Visto che sai qual è il posto che spetta a ciascuna di queste due specie
Ti sei già chiesto qual è il posto giusto per te
Sì certo
Dissi all'istinto
E in nessun caso mi metto dalla parte di chi vuole esercitare il potere
Secondo me
Visto che costa tanta fatica procurare a sé stessi ciò che serve
Solo un pazzo può volere di più
E addossarsi l'onere di procurare ciò che serve anche agli altri cittadini
E rinunciare a molti dei suoi desideri
Perché al Governo di una città
E in più se lo fa tutto ciò che la città vuole
Sottostare al suo giudizio
Non è pazzia grave questa
A ben vedere le città
Pensano di potersi servire dei loro politici come io penso di potermi servire dei miei schiavi
E allora se qualcuno cerca molti fastidi e se vuole procurarne altrettanti agli altri io lo vedo che lei come abbiamo detto e lo collocherei fra gli uomini adatti al potere
Quanto a me io mi colloco fra coloro che vogliono vivere nel modo più semplice e più piacevole
E Socrate disse allora
Si attiva
Chiediamoci anche questo
Se vive meglio chi comanda o chi è comandato
Fra i greci visto che sei un greco
Chi vive meglio se condotti
Chi è più potente
O chi subisce
La potenza altrui
Ma io dissi Aristippo non mi metto fra gli schiavi
Mi pare che ci sia una via di mezzo tra queste due
Ed è la via su cui io procedo
Non passa per il potere né per la schiavitù ma per la libertà e porta la felicità come nessun'altra via
Ma se questa via non passa per il potere
Né per la schiavitù
Forse non passa
Nemmeno fra gli uomini
Se intende questo
Ti capisco
Ma se tu vivi fra gli uomini
E se pretendi di non comandare di non essere comandato
E se non ti inchini volontariamente a chi comanda
Allora penso che ti renderai conto di questo
Che i più forti sia in pubblico che in privato sanno benissimo come far soffrire i più deboli fino a renderli loro schiavi
O forse non vedi che c'è chi miete e chi raccoglie la legna quando sono altri a seminari a piantare gli alberi
Non vedi che assediano in ogni modo chi è più debole
E non vuole servirle finché non lo convincono che è meglio essere schiavi di chi è più forte piuttosto che combatterlo
E non vedi che anche in privato chi ha coraggio e potere riduce in servitù chi è più timido e più debole e poi lo sfrutta
Ma proprio per sottrarmi a questo disse
Io non mi rinchiuso in uno Stato ma ovunque sono straniero
L'introduzione è stata
Utile
Questo prologo perché
Ha fatto sentire due due timbri
Molto dissonanti
Da grande esaltazione della democrazia secondo qua una scala di valori che poi
Rimane pressoché intatta nella nostra tradizione
E e l'elogio del
Dell'ottimo
Non propriamente nei termini dell'antipolitica
Ma nei termini
Come dire che una vita felice una l'armonia raggiungibile soltanto
Oltre o al di là
Dell'agire politico nella prassi
E il tentativo di definire una una via media
Ora io vorrei introdurre invece
Due testi uno in particolare
Che è di
Eccezionali di straordinaria importanza di quei testi di fronte i quali bisognerebbe davvero
Togliersi calzari perché si entra in luoghi sacri
Di una profondità
Teoretica metafisica
Davvero inaudite
E che continuano ad appellarci
Dove
Non si cerca nessuna mi diretta sa
Termini sono tutti paradossali tragico paradossali
Ed è al centro della Politeia platonica
Di quella che traduciamo come repubblicano
Il grande testo politico teorico politico metafisico di Platone la summa
Delle sue idee nel periodo della piena maturità e del pieno disincanto
E del pieno disincanto
UDEUR quasi pieno disincanto perché poi fece altri tentativi sulle possibilità di
Praticare quella che malissimo amente ci dice la sua utopia
Questa utopia consisterebbe nella
Possibilità di concepire uno stato una Costituzione una Politeia retto dai filosofi ma stiamo attenti Platone non intende affatto dire
Che i professori di filosofia
Ordinario associati che siano
Debbano governare lo Stato
Intende dire che
Io i titoli dello Stato devono aveva in sé
Un
In nella propria anima un e larghe separati ma
Un
Modello un paradigma
Pieno di
Energia
Pieno di energie
Per poi scegliere un modello
Debbono essere
Dico in grande sintesi dei dialettici
Debbo mosse sa per risalire dal particolare dall'osservazione del particolare all'unità
Nel senso di saper cogliere nell'Unità
Nella singolarità
L'universalità
Ogni singolo e uno
E quindi risalire dal particolare all'universale non è
Propriamente un passare da un genere all'altro nel saper cogliere l'unità il tutto dello stesso particolare nello stesso singolare
Via via fino alla idea
Alle idee
E al idea idea vuol dire non ha niente di astratto idea vuol dire visione i denti vedere
Il dialettico e colui che ci conduce a
Vedere
Ugualmente e semplicemente
Ci conduce alla visione per eccellenza cioè a vedere
Ciò che è la condizione di ogni pentire questa idea per eccellenza l'idea prima
E tu Magazzù
Ne dispone materna
Il grande insegnamento la grande dottrina
Del bene il bene
Culmine che lasche esiste l'esercizio dialettico non è altro che l'idea dell'idea e la condizione di ogni idea
Per vedere
Occorrente la luce del bene
Niente di misterioso niente di esoterico
Come alcuni si ostinano a vedere le cose che nel detto dittatori e non ci sarebbero
A mio modestissimo avviso un po'in polemica anche con mio grande amico venale
Camere altrui io penso che si possa capire perfettamente tutto di Platone semplicemente leggendola
L'idea per eccellenza non può che essere quella idea che
Che è condizione chiamiamola trascendentale di ogni genere
E il dialettico
Non è altro colui che ci conduce fino a comprendere
Questo grande
Insegnamento questa somma dottrina
Il bene
A gas la Cattolica Aga questo prefisso in greco indica l'eccesso
Ciò che è al di là e tecnica cioè Susi passa al di là di ogni determinazione di essenza
Nulla di misterioso nulla di esoterico semplicemente comprendere che per vedere occorre la condizione trascendentale del vedere
Poiché l'azione politica consiste per l'appunto nel raccogliere il lupus lady nel raccogliere ad unità i particolari di molti
Il dialetto dico è colui
Il politico deve sapere che
La riconduzione del particolare del molteplice all'unità si conclude soltanto allorché
Sei giungere all'uno per eccellenza
All'uno che il bene aldilà
Aga Chiodini unità particolare
Fino all'estremo degli intellegibile dice Platone
Fino
Al primo nato del bene che è il sole visibile
Ma anche il solo il visibile appunto essendo visibile essendo il primo nato del sole presuppone
Quel bene che dopo una luce
Che rende visibile lo stesso sole
Cos'è la luce carente e l'aggio tante
Per eccellenza ciò che unisce e ciò che vincola ne siamo uniti siamo vincolati null'altro dal vedere
Dalle idee
Siamo uniti da idee a visioni
E le visioni derivano dal fatto che noi vediamo
Ma ciò che rende possibile il vedere una luce che ci trascende
Ecco allora perché il politico e la trattazione del politico non può prescindere da questa grande
Dimensione metafisica perché se trattasi il politico come avete sentito a verbale ce lo fonte che ha un valore privo di ogni
Come dire dignità metafisica teoretica
Eccetera siete ce l'ho trattassimo così evidentemente il politico agli occhi di quello
Che nel darlo dicevo fonte difende l'opzione
è una pratica Acciaro saprebbe per Platone
No sarebbe puramente una praticati se amministrativa il vero politico e colui che riesce
Ha collegato il molteplici in unità sempre più vaste ma per farlo
Deve avere lo sguardo rivolto
Alla idea del bene
E quindi questa grande parte metafisica
Trova il suo punto il suo luogo proprio io nella trattazione della Politeia
La trattazione metafisica più impegnativa
E più apparentemente misteriosa di Platone trova il suo luogo proprio e non potrebbe essere diversamente che nel Trattato che nel calde di analogo che riguarda la politica
Il governo della città
Qual è il dramma
Vera tragedia come vedremo che ora dobbiamo affrontare
Per comprendere come
Si formi questo politico perché il mito della caverna come oggetto il mito il racconto
Che esemplificare Rocchetti mette in immagine
Questo grande discorso Fioretti commenta fisico
E nient'altro che l'immagine di come
Si dovrebbe formare il politico
E sulla base di questa formazione di questa P.A.I. deriva politica gli effetti le conseguenze sulla sua città
Ed è un vero dramma perché come vedremo è
Teo criticamente lucidissimo e correnti sino
E si conclude più che come il disincanto si conclude con la tragedia
Ma vediamo le un po'
Le parti
Anche se ripeto siamo di fronte a un testo che
Abissale
E tutto ciò che è stato scritto dopo in filosofia politica né dipende o negativamente
O positivamente
In continuo Polo in mostra con questo testo
Testi latini che poi sentirete in modo esplicito
Insomma grossomodo tutti sappiamo di cosa si tratta
Tutti noi ci troviamo
Incatenati
Al fondo dalla caverna
Gli occhi
La spalle rivolte all'uscita e guardiamo sia il
Ombre
Ma
Quelle ombre crediamo siano
Le cose reali
Non possiamo non potrebbe essere diversamente perché siamo nati incatenati e con gli occhi rivolti al fondo dalla caverna dove le ombre ci vengono proiettate anche le ombre dei nostri simili vicini ovviamente
Ombre primo livello
Dietro le ombre poi scopriremo
Le ombre che vengono proiettati dipendono da è il dollaro
è idolo accudire in greco letteralmente piccoli dei
I domo è un'idea ma piccola non è la vera idea l'idea in verità
Idea nella sua essenza ma è una
Una
Un'immagine dell'idea
Immagine
Non è certo non
Uno non pensato un'immagine falsa
Ma una
Una proiezione
Capite
Alle spalle di di questi incatenati vi è come una strana processione uno di tanti enigmi
Di questo che questo Mitos
Una stalla concessioni in cui vengono portate delle immagini delle cose reali immagini è idolo
Delle cose reali
Che appunto le qui ombre si proiettano sul fondo della tragedia e questo lo spettacolo
Che sta di fronte agli incatenati
Questi incatenati
Lo dice esplicitamente Platone sono o mogli Urso
E mi
Sono come noi
Siamo noi
Incatenati al fondo della tragedia e prendiamo le ombre come cose vere
Da qui comincia la poesia la strada del posto che il dialettico devi iniziare
Ma ecco la prima
Inaudita sorpresa chi le iniziali siamo tutti incatenati
Paradosso
Enigma
Chi l'ha iniziata siamo tutti incatenati tutti simili incatenati al fondo dalla caverna a guardare un po'e a credere nelle cose vere
Perché non vediamo che quelle
Chi inizia uno
Uno sì scatena si libera
Si libera da quella che Heidegger vicenda la città Tezza dell'esserci ecco questi uomini come non sono proprio gettati oltre il default funzionale
Troppo progettati lì in fondo
Incatenati accettati non Sacco dono di essere incatenati premi sono nati così
E non si accorgono di guardare un po'
Sorge dice Hannah Arendt l'urgenza del vedere uno Excite nesso
All'improvviso dice Platone
Non c'è una spiegazione all'improvviso uno sì scatena
Uno di questi prigionieri avverte in qualche modo di essere prigioniero e si libera si alzi in piedi
Guarda in alto anthropos
Guarda sì rivolge
E guarda verso l'uscita da dove proviene la luce che proietta le ombre
All'improvviso una crisi
Avviene meeting uno ma questo è
Spettacolo così in Platone no e questo non va mai dimenticato cioè l'inizio di questo processo dialettico è
Avrebbe detto che il puro arbitrio
Non è razionalizzare bile
La Vertical si prigionieri e liberarsi non è una spiegazione
Non è frutto di un'educazione a da quel momento iniziale lasche SIS l'educazione da quel momento inizia l'APPA ideologia
Ma c'è nell'anima di uno improvvisamente
La larderello urgenza Belvedere del vedete
Del vedere da dove proviene quella luce che che che orientale un po'
L'urgenza del rivolgersi
E questo è
è fondamentale in questo da comprendere perché se no tutto il resto diventa accademismo accademismo
L'educazione può farle ma a partire da
Un e detto
Dall'accadimento della libertà
La libertà non si insegna cade accade
E poi ci insegna a a a maturare una farla produttiva ma accade
Un tiro sveglia questo prigioniero non c'è altro modo di dirlo
E Platone questo Dio ce l'ha detto che
Cocchiere ce l'ha detto
Sarete voi sui dialoghi più belli anzi in due salito nel Simposio ci ha detto al feto
Questo Dio per Platone Eros
Questo di OPA Platone Eros
Vuole congiungersi soldo incatenati
Questi prigionieri sono incatenati separati l'uno dall'altro non sa accolgono di questa loro condizione di gettate x
E tuttavia non possono congiungersi eh Eros
Il Dio che nell'anima può
Fare esplodere questa urgenza di vedere è per Platone anche se non lo dice nella Repubblica ma il feto e praticamente parallelo Rossi
Repubblica il feto vanno letti insieme
Io sono convinto che il nome di questo Dio che risveglia è questo
E comincia l'Anabasi
Che anche anamnesi
Ritornare a quel gioca ma svegliato ritornare su nel Fedro
La grande processione degli Dei
Sul sul sul sul
Sul dorso deludere del cielo
E Sicil risveglio a questa anima e anela lassù
Prima incontra e qui comincia la sua ascesi Anabasi anamnesi
Prima incontrerà
Quegli è idonea o in uscita alla caverna vedrà le cose reali
Al se era ancora più gli occhi e vedrà il sole
Che dà vita a quelle cose reali e poi ragionerà
E capirà che anche il sole non può essere la Cattolica e lo chiamerà il primo nato del bene
Perché sole stesso deve attingere una sua forza vivificante illumina attrice dal qualcosa di più alto ancora
La prima salita fallisce ma qui
Perché
Topaia fatica egli e questo
Libero non è sufficientemente allenato ritorni indietro poi riprende la salita finalmente
Accede alla idea
Basta
Opzione di ostie ovetti costo
Non siamo forse al termine
No
Non siamo assolutamente al termine chi intende
I greci come
Il bio stelo detti così come il culmine la dimensione più alta lei lo ha capito nulla dei greci nulla
Nulla della città
Giunto al termine
Dio stretti costo più di ostruito più ed è
Ed è felice
Perché questa visione lo rende felice sottolineo
Ricordate felice
Questo felice libero
Libero da ogni prigione libero da ogni parvenza libero da ogni vanno opinare
Cosa fa ritorna
è colto dice Platone da è le ossa
Per i suoi simili la giù nella caverna
E vi fa ritorno
Per cercare di condurli consente
Alla idea ma perché
Perché
E qui si può comprendere questo movimento soltanto appunto dialetticamente metta fisicamente non è
Una mi si è ricco che non è un vogliamoci bene
Non è che a questo filosofo anzi più che il filosofo questo suo foste
Sì è accolto da un
Da un
Capo da una invito di
Di
Di filantropia
Tutte queste categorie sentimentali non esistono nel
In in filosofia
L'unico dente ritornare
Per ragioni teoretico metafisiche
Perché sarebbe in contraddizione con se stesso se non tornasse
Perché se non tornasse
Dimostrerebbe di non aver capito il suo essere dialettico perché
E qui è solo il ragionamento che conta non pietà non misericordia
Torna e tenta
Di rendere liberi anche
Quelli che l'Unione essa essere incatenati in prigione
Perché libertà
E nome accenti is
Non si è liberi se non si cerca di deliberare
Libertà eterno boom
Non è libero chi
Svolge un video ostio riti costo da sé
Isolato
Libera libertà essere libero e Hans Meyer utica e fare libero
E farà sentire l'urgenza
Quella urgenza del vedete
Sì ho capito ma
Come poi sarà possibile
Come sarà possibile comunicazione tra
Il filosofo che è giunto alla contemplazione di ciò che è addirittura oltre il sole
E i quei miserabili prigionieri in fondo alla caverna
Non c'è tramite non c'è comunicazione no non c'è c'è
Cioè
Perché la luce penetra fino alla caverna
Sono grati diversi come ha spiegato magistralmente ai delegati di dissi dell'attizza
Non c'è l'ha letta egli ha la verità su in alto e la menzogna in basso no ci sono gradi diversi di di sveltezza
Chi è quel poco di luce che basta a farci vedere le un po'in fondo la caverna e via via la luce sale ma alla luce congiunge è il Giubileo
Chi è tramite gli e comunicazione nessuna bestialità più bestiale di intendere dualistica mente Platone
Vi è il giogo luce congiunge fino in fondo alla caverna fino a quelli che sono e rimangono
Simili al filosofo che è giunto a contemplare il sole
Quindi questa è la possibilità che il filosofo in mente
Quando morì discende
Il la luce era anche lì
La disperati sa era anche lì
E la caverna è aperta non è l'altro di Polifemo
La caverna dove stiamo è aperta
Liberarsi è possibile
Costa fatica
Costa appena
Pongo ossia l'aborto
Quindi questa la possibilità
Ma
Non abbiamo ancora risposto fino in fondo a perché è necessario
Teo eticamente necessario il ritorno
Andiamo avanti cerchiamo di scavare ancora un po'
Il filosofo abbiamo detto gode della sua attivo via
L'attore spinosa dice che il filosofo è sempre letto ossia
Ma
Cadrebbe in una sorta di
In una sorta di
Felicità individuale
In quella che individua le chiama una
Nuova caverna una caverna egoistica se se la tenesse perse questa felicità con la fanno comunicarla questa felicità
Vi è fosse felicità per uno solo
Può esservi e Uday Monia come bene essere di uno solo e non della nostra città
No per Platone
Come poi per molti filosofi contemporanei fin che vi è
Un atomo di inferno sulla terra
A terra è la sede dell'inferno
Questo è il punto fondamentale alto che medie TAS
Fintanto che vi è un atto Monza
E quindi non essere tollerabile
Euro eticamente per il filosofo che vi sia
Il prigioniero
Lo schiavo
L'infelice
Se lui pensa di aver
Di sapere di aver visto
Ciò che può rendere felici
E quindi è necessario per ritornare
è necessario per lui essere politico
Altrimenti dimostrerebbe di non aver capito nulla di quella visione Caputo
Ma più radicalmente ancora
Lui è risalito fino alla fonte della luce
Ma dimostrerebbe forse di aver capito cos'è la luce se non risulta ridiscendere se
Cosa fa la luce
Se non illuminare
La luce fosse l'oggetto da contemplare la luce è un vero boom per illuminare
Rimanere a contemplare la luce non è da filosofi è da sciocchi
Perché si comprende tasse
Che la luce il sito una e quindi quando tra i giudici
Alla luce
E voi in qualche modo imitarla vedi
Ridiscendere esattamente come fa la luce
Quindi sono
Esigenze e necessità teoretiche
Che fanno
Della politica il massimo testo di metafisica di Platone è uno dei massimi testi della nostra civiltà
è un testo politico
è un testo politico
Della nostra civiltà certo
Perché questo testo anche nei suoi aspetti più propriamente politici non ha veramente nulla a che fare a mio modestissimo avviso con le tradizioni orientale
Il il filosofo non ha nulla a che vedere
Con una figura di casta non ci sono caste da questo punto di vista Platone eredità tutta
La
Politica
Da questo punto di vista che avete sentito nella prima lettura da Tucidide
Non ci sono casta ad Atene non ci sono caste nella repubblica platonica ci sono distinzioni funzionali che si integrano a vicenda
Unità ex Pluribus
Tutte assolutamente necessaria
Condotte non da una casta sacerdotale chi filosofiche non hanno nulla a che vedere con Castel San Cerbo tali tipo orientale
Sono nient'altro che la rappresentazione di ciò che deve essere nell'anima del reggente
Questi sono gli elementi fondamentali per comprendere la necessità del ritorno ve ne sarebbero altri ma
Andiamo alla conclusione e la confusione tragica
Il filosofo deve tornare
Deve tornare lì
Deve
Ripeto non per pietà non per misericordia non brevi facciano pena poverini no Dede perché se no farebbe pena a se stesso
A se stesso
Perché in mostra di non aver capito nulla della sua dialettica
E tuttavia tornerà
Ecco il disincanto platonico che sentirete appunto nella lettera di ore
Torna
E
E non comprendono non non ne vogliono sapere
Qui vi è una contraddizione palese nel testo no perché all'inizio si era detto che costoro non potevano comunicare a loro come fanno comunicare col filosofo che torna
C'era scritto che non erano in grado di di altri che stai di comunicare
Non erano già letti città leghista
Filosofo torna cerca comunque di
Deliberare lì perché non può fare a meno perché libertà significa liberare
E liberare attraverso
La parola dialettica il low cost non mandando gli eserciti ovviamente
E non ve e non viene ascoltato e con la tragedia vera tra gente di Platone all'impotenza
Che la solitudine del fare e il fare perché tutto questo e fare filosofia
Per i greci la filosofia era
Era lei argomenta eccellenza era farle per eccellenza
E la filosofia sempre e sta Spach service rivolta al fare e fare essa stessa
Ecco ma questa
Questo fare quello che abbiamo descritto quello che il mito descrive risulta alla fine impotente
Impotente
Da un lato impossibile filosofare come abbiamo visto astratta speculazione
E dall'altra parte impossibile per la filosofia diventare davvero
Politica
Nel senso di organizzazione effettuale della polis
Organizzazione effettuale unità effettuale del multi verso delle forme del fare che abitano la polis
Questo è realismo disincantato di Platone alla fine
E che occorre saperlo
Altrimenti appunto tutto platonici dei soldi in un gioco utopistico invece le Repubbliche massimamente realista
Indica le condizioni generali per cui è possibile una tv dagli Monia più che una policy bene organizzata un essere sedici nella polis indica le condizioni generali di possibilità
E questo non è utopia questo è teoria
E dall'altra parte insieme
Sempre nel segno del perfetto realismo disincanto
Questa organizzazione questa possibilità di organizzare filosoficamente verso la felicità comune verso la FIGC tra comune la pulisce e né carta
La libertà libera
Ma Liberatore
Viene ucciso
Almeno che
Come dice un altro mito nel protagonista
Un Dio non soccorre
E qui il cerchio si conclude
Come puntiglio poteva scatenare in quella
Urgenza del vedere di chi dà inizio al processo dialettico con gli soltanto un Dio può salvare il filosofo che torna nella polis
Quel Dio che può
Inculcare misteriosamente
In tutti
I chiamiamoli concittadini del filosofo o mogli gusto sono come noi ricordate sempre
Secondo il mito del protagonista di che i dossi picche i dossi non sono frutto della tecnica
Dice giustizia giustizia non soltanto non mostrano soltanto diritto positivo diremmo noi ma giustizia e di giustizia e ha indosso rispetto reciproco
Conferenza riconoscimento questi sono doni di Zeus noi di Prometeo non della tecnica
Allora
Forse non è necessario che il filosofo vengo ucciso che Illy che il liberatore vengo ucciso nel suo tentativo di liberale
Forse non è necessario ma certamente
Razionalmente non è
Dei iscrivibile come
Crisi incanto platonico tragico disincanto
E tuttavia forse non è necessario se
Un dio soccorre e quel Dio può essere soltanto il sommo Dio
Che dopo una
A tutti noi di che
E ai grossi
Dalla Settima lettera di Platone
Quando ero giovane
Mi capito quello che capita a tanti giovani
Pensare di dedicarmi alla politica non appena fossi divenuto padrone di me stesso
Allora incita mi venne a trovare in questa situazione
Ci fu infatti un cambiamento del Governo
Che allora era stato da molti criticato
E cinquantuno cittadini assunsero il potere
Tra questi alcuni erano per caso miei familiari e conoscenti
E mi esortare uno subito a partecipare alla vita pubblica
E non c'è da stupirsi di ciò che pensavo vista la mia giovinezza
Ritenevo infatti
Che loro avrebbero governato la città
Riconducendo la da uno stile di vita ingiusto
Ad un modo giusto
Così che stavo molto attento a quello che facevano
Mi resi conto all'ora
Che in poco tempo fecero apparire Oro il Governo precedente
Vedendo tutto ciò e altre cose del genere altrettanto gravi provai discusso
E mi ritrarsi dai mali di quel tempo
Non molto tempo dopo
Caddero i trenta
E tutto il loro regime
E mi prese di nuovo il desiderio ma in modo meno intenso di occuparmi degli affari pubblici
E della politica
Ma poi accadde che alcuni potenti
Condussero in tribunale il nostro amico Socrate
Lanciando contro di lui l'accusa più infame e più di tutte aliena Daloui lo accusarono Dean pietà
Lo condannarono
E lo uccisero
Osservavo tutto questo e gli uomini che si occupavano di politica le leggi
I costumi e più facevo tali considerazioni e andavo avanti negli anni e più mi sembrava difficile
Occuparmi di politica in modo onesto
Non si poteva fare niente senza amici
E senza compagni fidati
E questi non era facile trovarli tra i cittadini di quel tempo
Le leggi e i costumi poi si andavano corrompendo ad un ritmo straordinario a tal punto che io che prima desideravo tanto occuparmi della vita pubblica
Guardando queste cose vedendo che era tutto completamente sconvolto finì per avere un senso di smarrimento
E alla fine compresi che tutte quante le città erano governate male
Che le loro leggi erano forse insanabili senza un eccellente preparazione unità
A buona fortuna
E fui costretto
Ad elogiare la retta filosofia come la sola
Da cui è possibile scorgere ciò che è giusto nella vita pubblica e in quella privata
Le generazioni umane
Non si sarebbero liberate dei mali fino a che non fossero giunti al potere
I filosofi veri
Quei governanti delle città non fossero divenuti per un disegno divino dei veri filosofi
Dalla Repubblica di Platone
Paragone
Ciò che noi siamo
A una condizione come questa
Immaginiamo
Ecco alcuni uomini in una sorta di dimora sotterranea fatta come una caverna
Il suo ampio ingresso e aperto alla luce
Ed è vasto
Quanto la caverna intera
Fin da bambini essi vivono qui
Incatenati al collo e alle gambe
Non possono uscirne
E sono costretti a fissare soltanto ciò che hanno di fronte perché la catena vieta di voltare la testa e di guardarsi intorno
Alle loro spalle arde la luce di un fuoco alto e lontano
Tra il fuoco e i prigionieri ecco una strada
In alto
Immagina che al bordo di questa strada sia stato costruito un piccolo un muro
Come quei parapetti dietro cui burattinai
Nascondono chi manovra i burattini
Camminando lungo questo un muro
Alcuni uomini portano materiali d'ogni tipo
Che sporgono oltre il muro
E stato e
E animali di pietra o di legno
Alcuni di questi uomini
Ovviamente parlano altri invece
Rimangono in silenzio
Strana immagine la tua disse
E strani prigionieri
Prigionieri simili hanno voi dissi io
Pensa questo
Innanzitutto
Uomini così
Avranno forse mai visto altro di se stessi e dei compagni se non le ombre che il fuoco proietta sulla parete della caverna che sta di fronte al loro
Impossibile rispose lui se per tutta la vita
Sono stati costretti
A tenere la testa immobile
E gli oggetti portati lungo il muro
Non è la stessa cosa
Senz'altro
Dunque
Feci io
Costoro considererebbero verità sempre e comunque solo le ombre degli oggetti artificiali
Non c'è altra possibilità rispose lui
E allora dissidio pensa questo
Immagina uno di loro
Liberato
Improvvisamente costretto
Ad alzarsi in piedi aggirare il collo a camminare allevare lo sguardo verso la luce
Non pensi che resterebbe confuso
Non crederebbe più vero tutto ciò che vedeva prima
Molto più vero fece lui
E si fosse costretto a fissare la luce in sei
Proverebbe dolori agli occhi
Si volgere beh per fuggire fra quegli oggetti che riesce a guardare non è così
E così disse
E allora feci io immagina
Che lo si tragga via di lì
Con la forza
Per una spray scoscesa salita
E che non lo si lascia andare prima di averlo trascinato fuori
Alla luce del sole
Non credi che soffrirebbe
Non pensi quanta rabbia
Per essere stato strappato fuori
è una volta li alla luce
Con gli occhi pieni di quello splendore riuscirebbe a vedere una su una di quelle cose
Che ora si dicono bere
Certo che no rispose lui o almeno non subito avrebbe bisogno di abituarsi credo
Per riuscire a vedere il mondo di sopra
E sulle prime riuscirebbe a scorgere più facilmente le ombre e poi le immagini degli uomini e delle altre cose riflesse negli specchi d'acqua e alla fine le cose in se stesse
Di qui riuscirebbe a contemplare più facilmente le cose del cenno e il cielo stesso durante la notte
Volgendo lo sguardo alla luce degli astri
E della Luna
Ma senz'altro
E finalmente credo potrebbe guardare il sole il sole in se stesso nel luogo che gli è proprio guardarlo e contento arduo quale
E per forza così disse
E allora
A questo punto
A ricordare la sua prima di mora e ciò che la giusta Piva
E i suoi antichi compagni di prigione non credi che proverebbe pietà per loro
Certamente
E gli onori reciproci elogi di la Giunta
E i premi conferiti e chi meglio distingueva il passaggio delle ombre
E sapeva indovinare il prossimo passaggio di tutto questo
Avrebbe ancora qualche desiderio o qualche invidia perché la giù tiene onori e potere
Credo che accetterebbe qualsiasi Stato pur di non vivere in quel motto
E allora senti riflette dissidio
Se quest'uomo dovesse tornare a scendere
E si desse ancora al suo posto d'un tempo
Non avrebbe gli occhi pieni di temi ebrea lui che ne viene all'improvviso dalla luce del sole
Sicuramente fece lui
E immagina che debba ancora tornare a distinguere quelle ombre
E ad affrontare discussioni con coloro che mai hanno smesso di essere prigionieri
Ma lui vede il male la Giunta
Prima che i suoi occhi si siano di abituati e il tempo necessario e molto lungo non farebbe allora una ridicola figura
Non si direbbe di lui che è risalito e che ne è tornato secco
E che allora non vale la pena
Di tentare la salita
E se qualcuno tentasse di liberarli
E di farli salire
Se solo riuscissero a catturarlo e a ucciderlo non lo ucciderebbero
Lo ucciderebbero sicuramente disse
Il mio compito il mio intento è quello di delineare il percorso la storia e l'evoluzione di opzione negozio di queste due parole di questi due concetti
Individuandone le tappe fondamentali
Pertanto il discorso si svolgerà sul piano storico descrittivo
Rispetto a quello
Originario radicale e frontale di Massimo Cacciari tutto incentrato sulla necessità
E sulla impossibilità e quindi sulla tragicità della politica
Allora se le assegniamo tre momenti tra il marzo in tre punti di osservazioni
Una sorta di trittico il primo il concetti di ottima negozi uno
Il secondo la loro percezione
Ad Atene a Roma
Il terzo il caso Seneca
Dico caso perché se le case sperimentato entrambe le scelte
Brevemente i primi due punti per poi sostare un po'sul terzo che un po'lì comprendere il problema tesa ad entrambi
E infine la domanda questa storia dice ancora qualcosa oggi il primo punto ossia una negoziazione
L'abbiamo appena sentito dal colloquio
In essi hanno fonte tra Socrate e Aristippo
A Socrate che non sia la politica come necessità come destino obbligato Aristippo replica
Che la politica
è il male assoluto è una follia umana
Visto che costa tanta fatica procurare a sé stessi ciò che serve solo un passo può volere di più
Solo il pasto quindi può fare politica che preferire l'impegno al disimpegno
Questo confronto-scontro socratico tra politica e la non politica che era già presente nel pensiero tre socratico si affermerà nel pensiero classico
Conosce la sua codificazione più certa più nota
Ne ha la contrapposizione binaria tra stoicismo EDP Corese Monte
Lo sentiremo tra un poco sempre dalla voce di Toni Servillo Zenone il caposcuola dalla sto a dizione fa politica accede Adrian pubblica
Epicuro il capo scuola del giardino dice non fare politica recede a Repubblica
Grazia di osa scommessa né i nostri ragazzi del classico vivi appartato stai nascosto
Questa antitesi riprende attualizza
La domanda
Che avrà largo spazio
Nel libro VII dalla politica delle storielle fissare sto sbirro esso quale il virus Aristosseno ideale di vite il tipo di vita migliore
La letteratura filosofica
Ne ha elencati terzi di questi ideali di questi tipi diversi sostanzialmente però sono riconducibili a tre
Già lo accennava prima cazzate
La vita contemplativa il biossido reticolo osso la vita attiva il via spaghetti Cost e poi la vita del Cal piacere il biossido Nichols i primi due
Sono bene enunciati abbinati Garisto otto alle e ripresi poi dallo stoicismo
Il terzo storicamente legato alla figura di Epicuro già prefigurato in parte dalla posizione dalla visti Potì siano fonte
Pertanto questo problema o assume le cose non si inquadri in questa domanda originaria fissare sto sbirro su qual è il tipo di vita migliore quale l'ideale di vita
Ma questa contrapposizione tra stoici EDP cure
Con l'assoluzione ti Corea del Nord si o no trascende nega il dettato di Aristotele lo sentiremo nella terza serata
L'uomo
Leggiamo nella politica e per natura un animale politico chi non è in grado di far parte di una comunità civile o non ha bisogno di nulla perché basta a se stesso non è parte dello Stato
E quindi o è una bestia o un Dio
Ebbene il sapiens piccole o nega questo postulato resto termico
Egli sceglie di vivere fuori dalla città separato sceglie di essere autosufficiente
In ossequio al principio che isolati presi ciascuno per conto suo saremo migliori convinti di APQ reca la politica si dedicassero i peggiori in nulla di buono
Ho Minesso nulla re Boni lo sentiremo tra un po'
L'opzione il ritiro il disimpegno politico la tranquillità personale
Come soluzione come valore come ideale di vita per gli EP corrente
Insisto non l'ho assunto delle origini come tempo libero dal calendario agricolo dalle operazioni militari
Non lo assunse Ceroni hanno come riparo dalle avversità e alterna ante con i negoziati
No non
Nostri un Sallustiano come esito di uno smacco non Lost in come occupazione del seme ex a Roma che segue
La vita del wireless
Non
Lozioni come slogan Augusteo la pax augustea non l'ossessione
Come la poesia disperazione delle Muse bensì
Devo silos sul come assenza come privazione come legazione dalla politica come individualismo assoluto Melli ore sono rimosse in voli da soli presi ognuno per conto nostro saremmo migliori
Per gli EP cura e l'uomo contrariamente a quanto aveva teorizzato Aristotele può anzi deve stare solo
Appunto
Come una bestia o come un dio
Ovunque straniero
Questo lo assume figure o in attesa
Di un'altra visione dell'ossia
Del nostro non se ne creano
Per il quale sapiens non sarà ovunque straniero ma ovunque cittadino
Il secondo punto da Atene a Roma
Sintetizzerei così il problema non senza qualche disagio semplificatorio
I maestri della filologia classica da Carlo diano dal famoso tra Ina
Ci hanno insegnato che ottenne
E più vocata alla filosofia alla contemplazione alla teoria all'UPI quest'Center
Roma più
All'azione alla prassi Alik inutili Attene più alla forma Roma più all'evento
è un po'la distanza
Trattenne Roma vorrà pur dire qualcosa o se il perito l'accademia la storia il giardino
Avevano timore ad Atene se invece il Circo Massimo il foro il Campo Marzio avevano sede a Roma
Conosciamo l'intellettualismo etico di Socrate per il quale sapere una cosa che valeva esserlo conoscerla veri tu e che voleva praticarla
Risponde a questo so restrizione nel di Repubblica edizione
Non basta
Possedere la virtù come una un'arte tu la puoi conoscere teoricamente senza esercita ma questo non è dato per la virtù
La virtù consiste tutta nel suo uso e qual è l'uso massimo delle virtù l'uso su maxi Musso
E il Governo dalla siccità
Dopo Vernazza Civitate es
Ancora al primato greco del conoscere
Sancito dal protratti qua Hristo teorico che condizionerà tanta letteratura posteriore tanta riflessioni dopo
Risponde il primato romano del fare che in un sabato candidamente da Sallustio tutti i migliori preferivano fare piuttosto che dire opportuno usufruisco
Fazione quanti se ne male tutti i migliori a Roma preferivano fare piuttosto che parlare piuttosto che dire
A Roma dove la politica sarà naturale come larga necessaria come il pane e anche un po'turbolenta a causa di questa
Pervenne ininterrotta campagna elettorale dove le cariche
Erano annuali grato unte collegiale
A Roma lo stoicismo inteso come filosofia dell'impegno sarà il caposaldo sia dalla responsabilità che del Principato ossia dalla Repubblica dell'impero
Storiche le quattro virtù cardinali iscritte nel Clippers nel clip Usa-Urss lo scudo Doro offerto ad Augusto nel ventisette
Tutte virtù politiche la virtus la clemenza alla giustizia la pietas
Loro
L'uomo Romano
E prima di tutto i cittadini e pertanto il suo modo di rapportarsi ai concittadini avviene nel rispetto della morale e sociale
Da nessun'altra parte come a Roma il privato subisce tanto l'invadenza del pubblico
Non c'è il concetto di coscienza individuale lo sentiremo nell'ultima serata a proposito anche dalla release non c'è quella che noi chiamiamo la libertà di coscienza
Per il CIPE stellare Spooky Calle etica personale tendeva ad esaurirsi in quella politica e la sfera privata si identificava con quella pubblica
Modello di questo CIPE se ne
Il quale
E pronta a posporre le esigenze personali
L'amore per gli
Di duna quelle della parte la Fondazione dalla città a posporre la felicità la fedeltà
Per questo Lippi correi saranno banditi da Roma per questo lo presto sarà Comuna un'anomalia una sorta di errore anagrafico che sconterà una vera e propria congiura del silenzio
Terzo punto terzo punto di osservazione il caso Seneca dicevo
Seneca la principale voce
Dello stoicismo nella prima a Roma imperiale il consigliere del principe il protagonista della vita
Politica del primo secolo ad un certo punto decide di rompere con l'ideologia dominante con l'impegno politico col proprio passato
Si defila
E scrive
Smentendo tutta una vita e tutte le opere un'opera un dialogo dal titolo inequivocabile De Rossi non sul merito sullo ritiro sulla vita ritirata
Provocando la reazione di sereno sereno era stato da Seneca convertito lo storicismo il neofita dice ma cosa fai Seneca tra dissi la tua parte
Ma non sei stato tu che ci ha esortato
E ci ha fatto credere
All'impegno politico
Prima di tutto
Cosa fai inverte la dottrina stoica con quelle picco Rea
Seneca forte di quella ma della quale solo lui conosceva
Uso ed efficacia l'arma della retorica si giustifica modifica molti giustificando la propria scelta su un duplice piano
Pirico e concettuale
Contingente filosofiche di fatto e di principio anzitutto a quella priorità tutta storica dell'impegno politico decade va in deroga dicesse né che in casi eccezionali e la teoria dell'Excelsior
Termini
Di ambito forense che avrà tanta fortuna nella retorica a Roma l'Excelsior la teoria dell'Excelsior individua una serie di contingenze di ostacoli alla partecipazione politica
Quali sono queste cause questi impedimenti alla vita politica Seneca nel numero sei
Le elenca
La correzione irreparabile dello Stato la prevalenza dei malfattori al potere l'inefficacia dell'impegno da parte del saggio
La privazione dei diritti politici la mancanza di
Prestigio personale il cattivo stato di salute
La situazione incalza serene capita tenne a Roma a tutti gli Stati censibili è così compromessa
Che li ritiro diventa
Una realtà necessaria per tutti incipit ossia omesse omnibus necessario non solo una realtà pressati verso ma per gli omnes non solo una realtà contingente ma assoluta
La retorica gli serve proprio a questo passaggio dal contingente al generale
è una conclusione naturaliter di cuore che non poteva non sconcerta are l'interlocutore il discepolo neofita sereno
Ma
Massenet ca e qui sta lo scarto con loro se non se ne Cano con Epicuro
Seneca giusto
Significa il suo altrui non solo sul piano della contingenza dall'eccezionalità ma anche su quello dei principi della teorizzazione ecco qui il punto
Rivendicando
L'ortodossia alla propria ortodossia storica la fedeltà ai maestri
Lui che viene dall'impegno politico che aderiva lo stoicismo la filosofia dell'impegno sceglie l'ottimo inizio così facendo io sono comunque fedele ai miei ma esterno storicismo in che modo
Quale salto mortale deve compiere
Così definendolo ossia non come antitesi negazione del negozio ma come sua massima espressione
Infatti argomenta Seneca tu col tuo negozi un po'poi agire a giovare alzare potesse alla tua città anagrafica il tuo Comune di origine aiuto ai vicini di casa l'attore Spooky cammino
Invece con l'osso ma al contrario ponendo ti quesiti di etica i quesiti sulla religione sul consumo
Tu puoi viaggiare proteste nei confronti e nei confini non più e non solo non tanto dalla rispondi cammino ma della res pubblica Maio
Quella Repubblica major che comprende uomini e bestie e dalla quale non fanno parte più certi Riommi nel suo amico e determinanti ma omnes somme versate quindi tutti gli uomini insieme agli Dei
Mossul quindi come forma superiore esponenziale massima dal negozio
Nossignore come le cose un maxi Monte non più ovunque straniero come avrete arresti Poma ovunque cittadino uno assi un militante
E così compiuto l'affrancamento il riscatto dalla Parolo SIOS
Parola disgraziata romane cattiva censurata prima dal cinismo di Catone poi dall'ideologia augustea
Pensiamo lo si oso sa dell'Eneide
Il rimprovero cosa fai ENEA
Consumi il tuo attuarsi osta e nelle terre gli dica cosa stai combinando ossia opposto negativo
Colossi
Negozio sunti se ne cassiamo oltre l'Orsini storiografico di Sallustio che cercava di trovare i suoi concittadini siamo oltre l'osso alcun delimitate di Cicerone che cercava di
Consigliere la tranquillità personale con la dignità sanatoria
Consente Carron ma atta alcuni secoli di distanza ripercorre la stessa parabola che la Grecia aveva percorso dopo la caduta delle poi less con l'avvento delle filosofie le mistiche
Da dove questa posizione di Seneca come mai questa virata che smentisce una vita intera
Siamo intorno al sessanta dopo Cristo
Dopo
Aver fatto il sottosegretario ovvero la Presidenza del Consiglio di né per cinque anni
Da dove questa posizione bisognerà cercare la risposta non solo nella dottrina qui ma anche
Nella vita
La nuova posizione di Seneca mi pare
Si colloca la confluenza di due direttrici di due dimensioni di due pensioni una filosofica e l'altra biografica
Quasi qui Seneca
A rendere ragione testimonianza di quanto dice nelle pistola sessantotto laddove
Laddove non ci convince la ragione all'ANAS ci convinca almeno l'esperienza le esperienze
E qui Seneca si arrende all'esperienza non aveva voluto seguire fino in fondo all'ANAS e costretto ad arrendersi all'esperienza dicevo
Due dimensioni due tensione la prima filosofica dietro fa la Pasina assieme Carla di quel dialogo del De ozio
Se
Platone nel pensiero e nella lettera
Nel senso nella formazione di Gorzone platonico dove Socrate rivendica deve esser luglio il solo il mondo sa da tempo di fare politica
Qui c'è la contrapposizione anche l'efficientismo peritoneo per il quale
L'attracco Monti non fa politica è inutile
So che lei ci sono io il vero politico io con la mia firma e sono io l'unico che fa politica
Per il cliché colui che non fa politica inutile accresce inutile credo la peggiore delle offese
Ma si può essere ancora più circostanziati perché a ben vedere quelle sei accessioni quelle sei cause quei sei impedimento azioni siti da Seneca
Quei sei ostacoli dal di rosso che giustificano il non impegno del sappiamo se Meccano erano stati individuati codificati in un passo dalla Repubblica
Su cui qui non posso trattenermi quattrocentonovantasei S.I.A.E.
Platone qui in maniera pressoché coincidente persino col dettato se Meccano concludeva poiché
A una se è vero
Ad un severo Censimento
Nessuna delle repubbliche esistenti era degna di una natura filosofica
E dell'impegno filosofico
Ma dicevo che qui c'è anche una tensione anche in una dimensione autobiografie perché dietro quella pagina del di o se c'è la posizione personale di sei anni con l'opposizione drammatica come ci testimonia Tacito
Di fronte all'ascesa e all'accreditamento dei peggiori
Presso Nerone di fronte
All'eclissi del proprio peso politico
Di fronte alle accuse di aver accumulato ricchezze e di esser competitivo con Nerone nella poesia nella retorica nel tenore di vita Seneca spiazzato da tante voci
Chiedo un bel giorno un appuntamento Nerone
Dice Nerone mi deve aiutare
Subendo un mese
Per essi di un impeto bisogno di una protezione
Egli chiede il ritiro chiede di ritirarsi dalla vita politica e di cessare alla collaborazione pubblica
Diverse le motivazioni addotte
I precedenti ritiri illustrati
Che il tuo bisogna volo Augusto dice se ne Carema già consesso
Amarcord dritte Caio menzionate l'intenzione che io ho detto istituirsi tutti i beni
Invidia crescente da versare nei miei confronti
La vecchiaia CEMEX il cattivo stato di salute l'impari tappare le nuove occupazioni la voglia di dedicarsi alla sua vita interiore
Nerone
Diremo mescolando miele a fiele
Dice vedi serene ca tu mi hai fatto un discorso già premeditato ben argomentato invece su un colto alla sprovvista ma non ho difficoltà a risponderti perché io ho punto
Tanto maestro più mi ha insegnato la retorica che ti risponderò su due piedi
Di conferma gratitudine eterna ma non li riconosce non accredita non prende sul serio nessuno degli argomenti addotti tasselli crea
Nessuna delle richieste è vero che c'è
Il tuo disarmo l'augusta concessi ritirerò messe nate da Crippa ma solo quando aveva un potere stabili così non è e poi la mia giovinezza e a rischio di devianza io ho bisogno ancora di un maestro comete
La restituzione poi delle richieste Nerone sarebbero per gli altri prova dalla tua moderata serio oppure sarebbe questa pista come un motivo della mia Parisse della mia vita non è una cosa carina
Compiere qualcosa per cui un amico ci rimette in
La salute polla tuo assolute Seneca non è così mal ferma e la stessa età ancora fiorente valida verum TBE tasso come si concluse con il colloquio
Taci Tozzi dice che quel con l'occhio si conclusi ipocritamente come si concludono tutti i colloqui tra il potente i deboli tra baci abbracci ringraziamenti
Ma da quel giorno Seneca cambia tenore di vita e sempre più solo dieta gli accompagnamenti ricordasse
Fa rare apparizioni in città come se fossi immerso negli studi o come sono stesse bene in un altro passo se ne
Tacito dirà maliziosamente fingeva di essere malato se ne stava in casa
Il principio non poteva concedere il ritiro quello ritiro che sarebbe suonato accusatorio voleva che tutti fossero sulla scena recitare il copione che lui aveva dettato
Il sapiens classico non fa antipolitica
Almeno come la intendiamo noi
Egli era non rinuncia alla politica ma combatte la propria battaglia per la Libertas anche lontano dal Forum dal Senato
Nell'ultima trincea quello della libertà si interiore l'antipolitica quella che si nutre di semplificazione tempo ma così alla lascia il Princess album incluso
Guarda caso gli estremi che si toccano e si intendono
C'è anche una spia linguistica che testimonia la valenza tutta politica di questo sim Seneca lo definisce come un se accedere non usa la parola comune recedere
Con la RAI che indica tornare al proprio posto un rifugio un ritiro
Una rinunzia un ritornare al proprio punto no USA
Il verbo tecnico se accedere un verbo contro il prefisso separati fosse così il carico
Di semantica e di storia quella parola se cede al doveva essere
Bene allusiva per i romani te ricordavano la secessione della plebe sull'Aventino e proprio in quei tempi né i tempi di semi che ci riferisce Tacito
Che l'assenza in Senato di trasi e attento di un oppositore era ritenuto una secessione il non farsi vedere anche da uno solo era una secessione
Quell'assenza quel silenzio pesava e diceva di più della presenza era una secessione
Volgendo al termine
La domanda
Quei dunque che cosa diciamo di questa parabola parabola nel senso di favola ma anche nel senso di curva storica
E mia opinione è che noi oggi siamo spettatori passivi di uno studio nostri un immobile appiattito conformistico securitaria rinunciatario
Proprio come quello che è quasi due secoli fa descriveva il teorico del liberalismo critico e problematico
Il quale riconoscevano alla libertà alla fonte di ogni grande sta morale tocco vere
Solo
Qualche frammento dal suo la democrazia in America sperando così per dover concludere di non sacrificare il meglio
C'è un passaggio molto pericoloso nella vita dei popoli democratici
Quando presso uno di questi popoli l'appetito del godimento i materiali si sviluppa più rapidamente dalla maestra mento
Ed è la pratica della libertà
Arriva un momento in cui gli uomini e perdono la testa che sono fuori disse alla vista di questi beni nuovi che sono pronti a cogliere
Ai cittadini del genere non si ha bisogno di strappare diritti che posseggono essi stessi essere lasciano volentieri sfuggire
Succede così
E non volendo i cittadini che lavorano per stare alla cosa pubblica e non esistendo più la classe che potrebbe assumersi la cura di essa
Per riempire il proprio tempo libero il posto del Governo rimane come vuoto se in questo momento critico un ambizioso nobile Areva impadronirsi del potere trova aperta la strada tutte Lawson passioni
Basta che vede per un certo tempo che tutti gli interessi materiali prosperità e lo sui dispersi sarà facilmente d'arresto
Basta che garantisca soprattutto l'ordine
Generalmente degli uomini che hanno la passione del godimento i materiali scoprono che la situazione della libertà turbano il benessere prima di accorgersi che la libertà serve a procurarselo
Convengo facilmente
Che la pace pubblica è un gran bene ma non voglio dimenticare che proprio attraverso l'ordine i popoli sono arrivati alla tirannia
Non ne consegue che i popoli debbano disprezzare alla pace pubblica ma non bisogna che essi si accontentino di essa
Una nazione che non domande al suo Governo altro che il mantenimento dell'ordine nel fondo del cuore e sono schiave
Per il segno politico positivo vorrei invece però arretrare tornare agli inizi dalla politica affidarmi al mito platonico e così mi piace concludere in sintonia
Con l'amico che azionari col mito del protagonista e lui già anticipato mito che leggeremo nella terza serata quella dedicata uccel Civitas
Metto secondo cui l'arte dalla politica la tecnica e politiche
Appartiene a tutti gli uomini per decisione divine
Uomini cercavano di radunarsi salvarsi fondando città
Ma non appena si radunavano iniziavano mal trattarsi null'altro privi come erano di arte politica e così tornavano a disperdersi a morire
Allora se è un servizio a temere che la nostra specie dovesse estinguersi da cima a fondo Emilio Ermes perché portasse fra gli uomini e senso del rispetto e il senso della giustizia ai dossi e di che
Ma era monsieur Sarr azero sì in che modo doveva distribuire agli uomini e senso del rispetto e senso della giustizia come le altre abilità tecniche le abilità tecniche sono distribuite così
Un solo medico basta per molta gente comune e così gli specialisti di ogni altro mestiere senso del rispetto e senso della giustizia e dei posti distribuirli così fra gli uomini o devo distribuirle a tutti
A tutti di essenze U.L.S.S. e che tutti ne abbiamo una parte perché altrimenti non potranno resistere città se solo poche persone Nicotra nel primi letti il privilegio come avviene per le altre professioni
Fine della situazione
Che a tutti sia distribuita l'arte dalla politica quella che Cicerone chiamerà
Lo sentiremo dopo la scienza della politica la scienza e rerum civili e la premessa della democrazia
Ma non la garanzia
Per non restare spettatori colpevoli
Per giovare agli altri come direbbe il nostro sei Mecca
Quella dote va investita quel talento va fatto fruttare quell'arte politica così nobile severa va esercitata da ognuno
Dalla Repubblica di Cicerone
Non bisogna dare nessuno ascolto alle scuse a cui in genere si ricorre per giustificarsi e per godersi meglio il tempo libero da impegni
Quando si dice che la politica partecipano per lo più uomini che non meritano Muller con cui è degradante confrontarsi mentre contrastarli e penoso e pericoloso soprattutto di fronte a una folla esaltata
Come se per le persone perbene determinate dotate di grande coraggio
Ci fosse un motivo più valido per dedicarsi alla politica che il non sottostare agli ordini e malfattori e il non permettere che dei vasti non lo Stato mentre loro anche se lo desiderano non posso essere d'aiuto
Questo soprattutto mi stupisce nei discorsi dei filosofi
Proprio quelli che affermano di non poter guidare la nave con il mare calmo perché non hanno mai imparato né ci s'sono mai preoccupati di saperlo fare si dicono disposti a prendere il timone quando infuria la tempesta
Queste persone dicono apertamente e di solito se ne vantano anche molto di non aver mai appreso nulla e di non insegnare nulla sulle regole per fondare e per proteggere uno Stato
Ritengono inoltre che tale sapere non sia proprio dei filosofi e dei saggi ma vada lasciato a chi ha esperienza
In quel settore
Dunque
Come si può promettere la propria opera allo Stato solo si è si è costretti dalla necessità
Mentre poi quando la necessità non incalza e sarebbe molto più agevole governare non ci si è in grado di farlo
Ho dovuto in primo luogo eliminare le esitazioni
A partecipare alla politica
Non c'è infatti nessuna attività in cui le capacità umane si avvicinino tanto alla potenza divina
Come fondare Città Nuove o mantenere quelle già fondate
Dalle odi di Orazio
Qui è che chiede agli Dei chi è colto nell'apertura leggero
Non appena una nera nube nasconde la lunga
E non brillano stelle sicure per i naviganti
Qui était chiede la traccia feroce in guerra
Qui était chiedono i medi armati di frecce
Qui était che non si acquista con gemme porpora e Oro
Nei tesori infatti nei pittori consolari possono rimuovere i dolorosi tumulti dell'animo e gli affanni che aleggiano intorno ai soffitti decorati
Vive bene con poco
Colui sulla cui povera tavola splende la Saliera ereditata dal padre
Ne timori o desideri volgari gli tolgono i sonni tranquilli
Perché
Temerari
Miriamo a tanti progetti che la vita breve
Perché passiamo da una terra ad un'altra
Scaldata da un sulle diverso
Chi e sulle dalla patria fugge pure se stesso
L'angoscia
Causa di Vizzini
Sale sulle navi frustrate
Ne tra lascia
Le squadre dei Cavalieri
Più veloce dei cervi
E più veloce dell'euro che trascina le nuvole
Lieto del presente l'animo non lo si dia piena di ciò che sta al di là
E temperie l'amarezza con un sorriso disteso
Non esiste la felicità perfetta
In ogni aspetto
Una rapida morte si portò via il grande Achille
Una lunga vecchiaia logoro ci torno
E il tempo forse concederà me ciò che ha negato atti
Intorno a temo oggi escono a centinaia greggi e vacche sicure
Per temi Tris cono cavalli da corsa Colle quadri
Testo non lane tinte due volte con la porpora africana
A me la parka sincera diede un piccolo potere
E l'ispirazione lieve della Musa greca e il disprezzo del vulcano maligno
La loro la
Moda il ritiro di Segni
Quand'anche non cercassimo nient'altro di salutare il solo ritirarci gioverà di per sé
Isola tipo
Saremo migliori
Che dire del fatto di poterci ritirare in compagnia degli uomini migliori
E di scegliere un modello autorevole secondo cui regolare la nostra vita
Questo obiettivo non è realizzabile se non del ritiro
E allora che si può mantenere quello che si è deciso una volta per tutte
E allora che con regolarità e coerenza
Posso correre quella vita che noi spezie che amo nelle decisioni più disparati
Due scuole filosofiche quella degli hippie Kureishi e quella degli stoici divergono al massimo grado anche a questo riguardo ma l'una e l'altra conducono per strade opposte alla vita ritirata
Epicuro afferma
Il saggio non parteciperà alla vita politica a meno che non intervengano circostanze eccezionali
Zenoni afferma il saggio vi parteciperà a meno che circostanze avverse glielo impediscano
Il primo sceglie il ritiro per principio
Il secondo per un motivo particolare
Ma quel motivo particolare a un vasto campo di applicazione
Se lo Stato e corrotto oltre ogni rimedio se è nelle mani dei malvagi
Il saggio si risparmierà sforzi inutili e non si sacrifica era in previsione di non conseguire alcun risultato
Se i contratti poco prestigio di poche forze e lo Stato non sarà disposto ad accordargli l'accesso se la salute glielo impedirà
Come non metterebbe in mare una nave sconnessa
Come non sia ruoli avrebbe se invalidato così non intraprenderà un cammino
Che saprà essere impraticabile
è questo che si richiede l'uomo
Di giovare agli uomini
Se è possibile a molti sennò a pochi sennò hai più vicini senno a se stesso
Perché quando si rende
Utile agli altri svolge un servizio pubblico
Immaginiamoci due repubbliche una grande
E veramente pubblica che comprende Dei e uomini nella quale noi fissiamo lo sguardo a questo o a quel cantuccio
Ma
Misuriamo i confini della nostra città con quelli del sole
L'altra qui ci ha assegnato la sorte dalla nascita questa sarà propria o degli ateniesi o dei cartaginesi o di una qualche altra città
Tale da non riguardare tutti gli uomini ma alcuni determinanti
La Repubblica grande
Noi possiamo servirla compiutamente anche nel ritiro
Anzi non so se ancor meglio nel ritiro
Indagando cos'è la virtù
Se è una o molteplici se la natura o l'educazione rende buoni gli uomini di quale natura ed attivo
Se contempla in operoso la sua opera ovvi mette mano
Se l'universo è immortale o è da annoverare
Tra le realtà caduche e fine
Chi contempla tutto questo quale servizio rende a dirlo
Che le sue opere tanto grandi non restino senza testimone