Rieducarsi al cristianesimo. Il tempo che stiamo vivendo

Eminenza eccellenze autorità tutte carissimi amici benvenuti
A questo momento di riflessione con il quale vogliamo presentare e l'ultimo libro di sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini rieducare assi alla cristianesimo edito da Mondadori
Dopo innanzitutto il benvenuto all'autore a sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini che
Non solo è di casa ma è anche il superiore dell'Università perché il gran cancelliere di questa università del Santo Padre
E poi do il benvenuto agli altri due relatori che insieme con me presenteranno il volume del cardinale
Ad Arco persone amanti che qui alla mia destra al professor Andrea Riccardi che
Alla
Alla mia sinistra
Vogliamo introdurci subito a questo bel volume
Tocca a me iniziare una breve presentazione
Per capire
Il pensiero azzardato adesso dell'ipotesi di lavoro ma per capire il pensiero
Del cardinale Ruini anche in queste pagine
Mi sembra a mio avviso che si debba fare riferimento a
Al primo lavoro al primo testo
Di quando era studente e giovane sacerdote
Dico questo per due motivi uno è un motivo biografico
Per noi all'epoca alunni dell'Almo Collegio Capranica quando arrivava il professor Ruini era un avvenimento
E lo era davvero perché lui faceva una tesi con uno dei professori più famosi dell'università cioè il progresso o Anna al fato
E soprattutto perché impiegava molto tempo nel fare questa tesi quindi lui da insegnante e veniva ancora al Collegio Capranica per ultimare
La sua tesi quando scrive
Penso di non mancare di rispetto ma Cagliero quindi
è molto preciso e puntiglioso direi nelle sue nelle nei suoi scritti
E lo riconosce lui stesso ma quando questo avviene è inevitabile che poi si prenda tempo soprattutto quando questo è una ricerca dottorale
E l'altro motivo è invece un motivo a mio avviso molto più teorico ma un un elemento che mi sembra almeno dalla lettura dalla conoscenza che ho degli iscritti del cardinale che sia invece più motivato cambiario quindi scrisse la sua tesi con quando il faro sulla immanenza di trascendenza della grazia in San Tommaso D'Aquino
Io sono dell'idea che quando si studiano questi temi poi sia in mani assegnati per la vita
Cioè quello che viene studiato la ricerca che viene fatta poi la si porta avanti da si modifica ma il nucleo centrale l'esigenza fondamentale che ci porta a studiare
E questi autori e soprattutto
Si immette all'interno del mondo del pensiero di queste autorità rimane poi per tutta la vita
E io penso di ritrovare questi elementi immanenza i trascendenza anche in queste ultime pagine del cardinale
Mi sembra che ci si possa
Muoverei attraverso un primo triplice movimento innanzitutto quello che riguarda l'uomo
Le grandi dinamiche che segna hanno il senso la ricerca del senso della vita
Quelle dinamiche che obbligano voi a domandarsi chi sono
Dove vado e qui è sufficiente avere un primo sguardo già alle pagine quarantacinque e quarantasei
Laddove quello ebbene umano a cui non possiamo rinunciare e ci ritroviamo immediatamente con queste dimensioni il nostro primo assunto è dunque quello
E quella dell'uomo è una questione inevitabile
Siamo davanti alla inevitabilità della domanda
Ma come questa inevitabilità della domanda ci porta a valutare la dimensione della storia il nostro inserimento nella storia quindi la nostra immanenza
Dall'altra parte è sufficiente voltare pagina andare a pagina quarantotto e vedere subito come il tema della trascendenza ritorni immediato
L'apertura illimitata che caratterizza sia la conoscenza sia la libertà umana implica che la domanda sul vena umano non possa ignorare la questione su Dio e del nostro rapporto con loro
Come si vede c'è questa duplice dimensione che ritorna costantemente
E allora questa dimensione che se da una parte pone l'uomo a valutare a considerare attraverso le domande fondamentali il proprio limite
Dall'altra parte però scopre anche la propria trascendenza scopre che è chiamato ad una dimensione ulteriore la dimensione della vita di comunione condizione
E lo ha qui c'è una seconda dimensione
A cui si può far riferimento ed è la centralità della reazione a centralità della ragione
Con l'espressione che Benedetto sedicesimo ha utilizzato cioè
Allargare la razionalità
Significa essere capaci a non fermarsi su se stessi
Ma bisogna essere capaci con la forza della ragione di dare delle risposte la ragione deve essere capace di compiere tutto il cammino per la quale è stata chiamata
La ragione non abbandonare l'uomo a se stesso ma lo aiuta compio è un cammino
Solo che a quel punto qui penso che insieme a Tommaso valga
La lezione di Anselmo per azionabili ter comprendi si incomprensibile esse
Razionalmente comprendi che incomprensibile per cui la tua vita la tua esistenza deve essere messa alla luce
Di una realtà più grande
E questa realtà più grande è quella che porta poi
Alla lezione che ci è stata data dalla gaudium et spesso
Al numero ventidue ugualmente richiamata più volte dal cardinale Ruini in realtà solamente alla luce del verbo incarnato trova piena luce il mistero del mondo
E in questa dimensione si apre il terzo orizzonte che o notato vale a dire la storia e la cultura che si aprono alla verità
E quindi certamente sia inseriti all'interno di quell'orizzonte storico di quell'orizzonte culturale
Ma all'interno di questo c'è lo spazio di una apertura più ampia un'apertura più grande che porta a riconoscere in questa storia
La
Presenza del verbo Incarnato perderebbe Incarnato che dà spazio alle culture permette alle culture di poter raggiungere
La sua dimensione la loro dimensione più ampia e quindi a lei allora adesso dopo questa dimensione
Un po'più ampia alla quale
Speriamo di
Che posso trovare riscontro quando
Daremo poi la parola al al cardinale ma penso di andare adesso più direttamente a quello che il nostro volume rieducare assi alle cristianesimo
Il tempo che stiamo vivendo
Ecco a me sembra che
Per comprendere queste pagine
Bisogna partire dall'ultimo capitolo vale a dire l'essenza l'essenza del cristianesimo cioè bisogna partire da quello che è il cuore e quindi gli ultimi due capitoli
Che possono sembrare soltanto una dimensione di recensione a dei testi il primo quello del di Papa Benedetto sedicesimo Gesù di Nazareth il secondo l'ultimo capitolo
A un mio volume del cardinale share circa di venerata memoria
E sono invece sono invece perché quando si legge quando si regge in Sicilia quando si
Si cerca di spiegare poi non dimentichiamo che proprio in quest'Aula gremiti Sima
Il
Il tema sulla presentazione e di Gesù di Nazareth è avvenuta proprio in in quest'Aula per i sacerdoti della Diocesi di Roma
Qui noi ritroviamo ritroviamo l'essenza della cristianesimo cioè ritroviamo la verità sud Gesù di Nazareth
E ritroviamo
Come forza il valore della storia
Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il volume di Benedetto sedicesimo Gesù di Nazareth è proprio questo
è la necessità di restituire editare fa Loré alla storia Gesù di Nazareth mostrando che non si è più legati o vincolati al mito
Quando c'è l'allargamento della ragione quando la ragione ha la sua forza propulsiva
Allora si va oltre il mito queste uno degli elementi che Papa Benedetto sedicesimo
Fin dà i suoi testi dai introduzione del cristianesimo e andando oltre e una di quelle dimensioni che ha sempre sostenuto
Più la ragione avanza e più il cristianesimo assume la sua forza assume la sua componente di religione che si presenta
Con quella dimensione De Rita attiva che viene proposta a livello universale
Ma quali sono allora a questo punto
Le dimensioni che aiutano a comprendere la storia di oggi e allora andiamo nei primi tre capitoli del libro nella prima parte del libro
Cioè la dinamica dei movimenti storici
Penso che sulla quale poi
Si intratterrà hanno anche gli altri relatori il primo capitolo da questa prospettiva è molto significativo
I movimenti storici hanno una loro dinamica e dinamica significa che c'è un movimento un movimento che continua ad andare sempre in avanti uso volutamente questo termine reso
Un po'dalla fisica quindi c'è un movimento ma il movimento continua non si ferma va avanti
E in questo andare avanti mostra come in diverse epoche analisi che il cardinale fa in diverse epoche ci si era portati con il cristianesimo
Da una dimensione di unità
Alla quale aveva vissuto l'antichità il Medioevo si arriva a quella dimensione invece di quella drammatica frattura per usare l'espressione di Giovanni Paolo secondo nella fine se transito in quella drammatica fattura che si è venuta a creare tra la fitness e la ratio
E quindi questi due momenti che hanno determinato
In qualche modo nel bene e nel male hanno determinato
La modernità e quindi nel rapporto con la modernità anche il rapporto con la scienza
Io direi che sotto questo aspetto dovremmo poco recuperare un po'più di fiducia
è vero che a livello teorico c'è stata una frattura
Ma è ugualmente altrettanto vero che ci sono stati tanti uomini tanti scienziati che credenti hanno continuato a portare avanti un rapporto positivo con la scienza
Io credo che noi potremmo qui fare un elenco lunghissimo
Ma siccome il cardinale proviene da una scuola come sottoscritto del proveniamo dalla scuola del Collegio Romano
Il Collegio romano l'attuale Università Gregoriana ma il Collegio romano era un collegio dove per scelta ed è sufficiente andare al Visconti
Attuale Visconti per vedere dove c'è un museo dove i padri gesuiti all'epoca portavano fortemente avanti il rapporto con la scienza scienza non si è fermata nonostante si sia stata una frattura
Ma
Il rapporto con la scienza ha continuato
Ha continuato diverso diversi aspetti su quelli che potevano essere ed gli elementi del Seicento nel Settecento con quegli strumenti che ci dicono ma è andata ugualmente avanti
Quindi
Direi che da questo punto di vista c'è una dinamica che è continuata ma il cardinale ci presenta anche un po'oggetto per venire fuori da questa frattura che si è venuta a creare
E il Progetto e quello che lui sta più a cuore e io ho individuato ancora una volta come ritorna in alcune pagine nella sua questione antropologica
Una questione antropologica a cui aggiungerei subito perché è un tema a cui spesso il cardinale ha fatto riferimento quella questione antropologica che ci aiuta a sapere aumentare ragione della fede
Dare ragione vuol dire quindi la capacità di recuperare quei preambolo affiderei come normalmente vengono utilizzati all'interno della filosofia dell'archeologia chi preambolo affida i cioè tutte quelle questioni
Che prima ancora dell'analisi della fede a livello della comune e ha ragione possono trasmettere un dialogo reciproco
E io qui a loro aggiungerei sempre sulla base di quel tempo che stiamo vivendo io recupero del senso religioso
Mi sembra che sia una dimensione importante che ci viene fatto osservare il recuperare il senso religioso senza del quale simboli direbbe di asfissia
Perché non si può rinchiudere l'uomo non si può rinchiudere la ratio
Non si può rinchiudere neanche il diritto all'interno esclusivamente di quella individualità che quella individualità del privato
Quindi un primato del privato che non ci consente di poter andare avanti c'è bisogno di una responsabilità che si apre su diversi orizzonti e questo è il realismo della fede
Il realismo della fede che essa vedere l'agire della grazia e quindi apre alla speranza
Credo che
In altri momenti il cardinale
Ancora una volta là dove c'è teologia cultura quindi quando siamo ancora nella prima parte del suo volume
Ci riporta a questo orizzonte della certezza della speranza cristiana concludo con quel terzo passaggio che mi sembra ugualmente di ritrovare
E
Lo dico con queste parole
Una tradizione che consente in sei cioè l'essenza del cristianesimo l'essenza del patrimonio culturale che abbiamo
Se lo dobbiamo trasmettere richiede necessariamente che si assuma con forza la responsabilità della formazione
E quindi questa è la terza parola chiave mi sembra per entrare all'interno del pensiero del cardinale Ruini
Quella formazione che sa farsi carico del momento è presente
Lo legge lo interpreta lo interpreta per usare
Il numero quattro della gaudium et Spes
Alla luce del Vangelo e quindi ci sono quei segni dei tempi che dobbiamo essere capaci accogliere a percepire
Dobbiamo leggi a lui dobbiamo interpretarli alla luce del Vangelo e allora alla luce del Vangelo il tempo che stiamo vivendo mi sembra di poter dire e in ogni caso un momento di grazia è un momento di salvezza
Quindi c'è una storia
Ma c'è una storia che è storia di salvezza non è una storia che va da sola
è una storia che ha bisogno di essere orientata non la possiamo determinare
Ma trovare tutte le forme per poter orientare questa storia adesso è sempre di più segno di salvezza credo che questo lo possiamo fare e mi sembra che questo emerga ancora con forza dal pensiero del cardinale Ruini
Allora ci auguriamo perché quando si presenta un libro evidentemente lo presentiamo per fare di tutto per suscitare in chi ci ascolta il desiderio di poterlo leggere
Allora quello che noi auguriamo innanzitutto ringraziamo di vero cuore
Lo dico anche come
Il suo vescovo ausiliare non soltanto come
Rettore dell'Università ma anche come suo vescovo ausiliare e mi auguro che per la diocesi ancora una volta per tante persone
Per tutta l'opera che il cardinale ha svolto e svolge nel nostro Paese questo tipo possa essere letto con molta attenzione
Ci sono tante pagine che provocano non soltanto a riflettere ma provocano anche a prendere in seria considerazione il ruolo che ognuno di noi possiede all'interno di questa storia
E ci auguriamo che oltre a poterlo leggere possa diventare
Per tutti anche un vero strumento per orientarci ancora di più nel nostro impegno nel mondo grazie
E adesso grazie adesso siccome sono anche un un po'per alcuni versi il padrone di casa faccio anche il moderatore e quindi cedo subito la parola al professor Ugo Amaldi
Che si soffermerà in modo particolare sulla prima parte del volume alle persone
Grazie significo vettore sono stato molto provato quando al cardinale Ruini che mi ha chiesto di venire qui oggi a parlare a voi
Degli aspetti scientifici che io leggo il
Relazione tra questi aspetti e i temi teologici di questo libro conosco il pensiero del cardinale è stato una piacevole occasione per approfondire
E vi dirò quello che ho letto
In particolare
Nei primi tre capitoli per ciò che riguarda i rapporti scienza teologia
Vi ho trovato
Due fili rossi
Che gli attraversano
E che li lega Nord
Il primo è questo fatto di tre punti il primo punto
Il riconoscimento della centralità
Nella scienza della natura
Della visione evoluzionistica sia dell'universo fisico che di quello biologico e della necessità che la teologia si confronti con questo dato di fatto
L'evoluzionismo leggo a pagina trentuno
Il risultato che sempre meno agevole riguarda l'uomo dal convergere di questi fattori e quello di una riconduzione del soggetto umano
All'interno del Macro processo evolutivo
Con la tendenza a considerare decisiva la cui entità la continuità del processo stesso rispetto
Alle differenze che si generano al suo interno quindi un processo continuo dal fisico al biologico
è il primo punto che secondo me va messo in luce
Il secondo punto è l'individuazione di un unico sostanziale punto di divergenza unico sostanziale appunto di divergenza con gli scienziati perché parliamo di scienza che negano Dio
L'uomo è qualitativamente diverso dalla catena gli esseri viventi da cui proviene
E per questo leggo a pagina venticinque
E decisivo il confronto sia con la Toia dell'evoluzione sia con le neuroscienze per mostrare
Anzitutto alla luce delle sue capacità proprie ed esclusive di produrre cultura
Che l'uomo emerge dalla natura non nel senso di una semplice convenienza
Ma di un autentico ottava scendi invento
Questa parola trascende i mentori tornerà spesso in quello che dirò nel seguito quindi il secondo punto che c'è una sola sostanziale differenza tra chi crede che non crede parlo in particolare di scienziati quali sono io
E certamente tutti gli uomini e questa è un riconoscimento
Di una differenza qualitativa nell'appunto continua a catena evoluzionistica che lega l'universo fisico l'universo biologico per l'uomo di oggi
Il terzo punto che mi sembra importante di questo filo rosso della sottolineatura che questa diversità
Questa diversità
è dimostrata dalla capacità di produrre cultura non è la capacità di produrre cultura è dimostrata dalla capacità di produrre cultura
Di cui fanno parte
La logica l'estetica e l'etica
Quindi c'è una discontinuità c'è un trascende i mento e queste dimostrata dal fatto che l'uomo produce cultura e vi leggo quello che il cardinale dice pagina quarantanove
Di analogia anche profonde che sicuramente esistono tra l'uomo e gli altri esservi della natura
Specialmente quelli a lui più vicini come patrimonio genetico no non possono infatti indurci ad accantonare un'altra serie di dati non meno certi significativi e rilevanti
In concreto mi riferisco
Alla capacità di produrre cultura che pochi ed esclusiva dell'uomo e che ha dato luogo attraverso i millenni a uno sviluppo gin garantisco è sempre crescente
Con alcune
Punte straordinariamente significative come l'attitudine ad assumere responsabilità etiche cioè l'etica
Ho anche il rigore e l'efficacia del pensiero logico la logica o la creatività estetica
Quindi ripeto mi sembra che il filo rosso sia chiaro centralità dello sviluppo continuo evoluzionistica o l'individuazione di un salto di un
Tra
Qualitativo
Cioè questo tra scendi mento e la struttura introduca che
Questo salto apportate dimostrato dal fatto che l'uomo produce cultura
Evidentemente nel dibattito tempismo attivismo il secondo il trascende mento è il punto più delicato
Ma prima di parlarne più in dettaglio voglio sottolineare che queste visione evoluzionistica del problema della collocazione dell'homo Sanchez nel quadro di tutte le scienze naturali è
A mio giudizio l'unica veramente proficua
Cioè secondo me non ci sono altri modi di affrontare il problema che vedevano dal punto di vista evoluzionistica o come del resto tutte le scienze voi sapete che la scienza è cambiata
E infatti è per questo che è l'unico modo perché si dice molto che il secolo scorso è stato l'OSCE secolo della fisica
Sì ce lo può domo sua quindi avete voi bene non è così trarre non è la fisica il vero motore devo cambiamento che ha portato il secolo scorso e invece la visione di tutte le scienze
Dal punto di vista quello che io chiamo coloni ricorso ai dello sviluppo delle scienze colonne che alla fine dell'Ottocento la scienza la scienza di Galileo e la scienza capire la scienza del qui euro
Si facevano misure si ottenevano di risultati si facevano detto chiede modelli del qui ed ora
Oggi tutto questo non accade più perché
Tutto quello che mi studiamo in campo fisico astrofisico biologico addirittura delle ci Enzo umane è visto nel una quadro evoluzioni distico un'evoluzione che è diverso naturalmente in grado di quantità eccetera eccetera
Le scienza del qui e ora sono scienze galileiana in un certo senso possiamo dire le scienze dell'oggi della licenze croniche
Per distinguere rispetto alle scienze a croniche sono le scienze darwiniano in senso lato cioè che portano l'evoluzione
Il tempo diventa un parametro ordinativo fondamentale
Tutti
Gli scienziati ma anche tutti i laici di scienza sanno che quattordici Miliani gli anni fa c'è stato il baby banca fatto miglia DSI c'è stata la terra sette milioni di anni fa si sono separati le scimpanzé dall'uomo tutti noi in
Coscia mente non possiamo non vedeva
Gli eventi che hanno portato al mondo nel quale oggi viviamo lungo questo lunghissimo asseconda logico in cui
I duemila anni
Dalla redenzione sono nulla
Ed è chiaro che questo pone il problema e se non ci si pone questo problema non si può integrare la visione cristiana credente del mondo nella visione scientifica del mondo ed è questo che il cardinale fa
Si tratta di una visione grandiose corrente
Nella quale va inquadrata allora che cosa la domanda come è avvenuto il trascende meno
Il trascinamento è legato naturalmente latita mitologici che non tocco perché io non sono un teologo la creazione dell'uomo e della donna il peccato originale
La condanna alla sofferenza parlato e tutte quelle cose che pongono molti problemi ma questi non voglio toccare
Il cardinale Ruini e anche per la sua pulito pluridecennale attività di insegnante particolarmente attenta ai giovani e alla loro educazione quindi
Voglio porre la stessa domanda dal punto di vista dell'educazione che poi lo scopo che si pone questo importante volume
è possibile convincere giovedì oggi del fatto che
Nel quadro di una visione evoluzionistica che la Chiesa accetta che il cardinale sottolinea
L'uomo è l'unica creatura che ha dietro di sé e porta dentro di sé
Questo stacco questo salto questo tra scientemente questo è il tema che dobbiamo affrontare anche l'università
Gli attivisti affermano che non v'è alcun bisogno decora quest'ipotesi
Diagnostici si astengono
Tocca ai testi noi
Il compito di portare argomenti di ragionevolezza che si aggiungono agli argomenti di razionalità scientifica che tutti accettano e che riguardano invece soltanto l'evoluzione
Quindi questo è il primo filosofi trovato approfondendo i primi tre capitoli de questo libro
Il tema è chiaramente impostato
Adesso mi auguro che scienziati teologi cattolici lo affrontino
Perché
Onestamente per quello che io capisco che siamo della cultura cattolica mi sembra che questo tema non sia stato ancora affrontata adeguatamente ne abbiamo parlato con il cardinale in varie circostanze anche la recente
Diverso mi sembra che l'atteggiamento della cultura protestante qui o parzialmente vivo
A me piace nominare qui una persona che secondo me ha dato dei contributi importanti perché atopico
Noi cattolici invece purtroppo spesso io lo faccio non possiamo che tornava teglia
Vissuto molto tempo fa e che usava
Dei
Conoscenze scientifiche superate oramai e che quindi andrebbero riviste in umorista dal nuovo punto di vista
Voglio citare
Un tentativo decente che
A mio giudizio mio giudizio è stato fatto recentemente nella giusta direzione
Come prospettiva non come soluzioni
E che è stata anche stroncato come voi sapete dalla Civiltà Cattolica e più questa
Visione dell'anima il suo diritto destino presentata da Vito Mancuso in cui si cerca in qualche modo di rispondere h come può essere accaduto questo
Passaggio questo salto
Non ne ha detto che si devono accettare conclude ma almeno secondo me e corretto sottolineare
Che questo tema importante
Per i giovani in particolare è stato affrontato brevemente passo al secondo finito Orso che ho ritrovato in questo testo
E questo riguarda
Invece che la relazione tra teologia
E scienza croniche è quello di cui ho parlato fino adesso la relazione tra
Teologia e Scienze a croniche in particolare le biotecnologie e le neuroscienze
Le scienze delle oggi
Della qui euro
Leggo a pagina
Trenta
Un aspetto decente in veloce e sviluppo e particolarmente incisivo e l'applicazione all'uomo delle biotecnologie cioè rimangono completamente all'interno del cammino globale della razionalità scientifico tecnologica le biotecnologie le neuroscienze hanno molto a che fare con l'informatica ivi compresi gli sviluppi delle cosiddette intelligenze artificiale in tema di cui abbiamo dibattuto
Anni fa dieci anni fa eminenza mi sono accorto oggi San Giovanni in laterano riunione che abbiamo avuto
Quindi vedete
C'è un altro relazione che con quello che le conoscenze di oggi delle neuroscienze che hanno un grande sviluppo che non sono legate strettamente all'evoluzione
Però i due fili rossi quell'evoluzionistica è quello delle scienze del qui e dove si intrecciano perché gli sviluppi delle neuroscienze delle scienze umane rendono più concrete difficile
La questione del TAR scientemente
Le scoperte recente del qui e ora sulle scienze
Della
Terracciano bello interrate comportamento rendono più difficile non facilitano la soluzione del trascende mento
E quindi alla fine io ripropongo la domanda in questa forma e la lascio sospesa come la lascia volutamente cardinale nel suo libro
Tenendo conti dei dati delle neuroscienze delle scienze umane dove può collocarsi il salto qualitativo lungo lo sviluppo continuo dell'intelletto
Dagli ominidi che divenne o uomini nel corso di questa evoluzione che ci ha portato dalla materia allo spirito
Il cardinale Ruini giustamente non vuole rispondere a questa domanda ma è la cosa con cui voglio concludere le inquadra in una visione ottimista non pessimista
Del nostra possibilità di rispondervi e leggo questo che lei ha scritto a pagina quarantatré per concludere
A noi credenti del Dio Padre del Signore Gesù Cristo questa nuova fase domanda però apertura e dinamismo sulla base di un assegno Enna cioè l'altezza signorina certezza
Che l'uomo creato a immagine di Dio trascende l'universo fisico del quale può profondamente fa parte siamo chiamati a prendere sul serio
La nuova composizione e anche quelle possibilità
Di cambiamento dell'uomo che era razionalità scientifico tecnologica sta portando avanti
Grazie eminenza grazie a voi
Ringraziamo anche il professor Mario
Giusto
Ringraziamo il professor Masi anche per questo
Squarcio che e ci ha aperto
E per alcuni versi accettiamo anche idea benevole benevolo rimprovero che ha voluto ha voluto fare e perché di fatto di fatto se ne guardiamo a quello che il
Panorama degli studi e delle ricerche
La tipologia normalmente a più simpatia dialogare con la filosofia ha più strumenti a dialogare con la filosofia e a meno strumenti per
Dialogare con le scienze
E inevitabilmente oggi il grande problema che si pone è quello e la capacità di un dialogo
Che nessun dialogo reciproco perché nel momento in cui le scienze negano ogni possibilità
Di trascendenza presente nell'uomo è evidente che noi ci troviamo con una
Incapacità a poteva portare avanti anche le nostre e le nostre posizioni
Ci deve essere quindi ancora una volta ritorniamo a quella dimensione antropologica come base comune che ci aiuta nella complementarità però ad ascoltarci gli uni con gli altri
E adesso cedo volentieri la parola al terzo intervento di questa sera dal professor Andrea Riccardi quindi dal fisico passiamo allo storico
Che anche lui chiediamo la reazione alla sua lettura del libro del cardinale Ruini
Io vorrei dire che
Questo libro
è un libro involontario
Nasce è composto di cinque saggi inattivi in occasioni differenti è un libro involontario ma non è un libro casuale
Perché chi lo legge sente subito una robusta architettura chiara che il suo untore in mente
Io vorrei dire così e l'architettura
Di chi non ha creduto al destino di inevitabile declino del cristianesimo nel mondo contemporaneo
Ma ha lottato per aprire su vari spazi su vari piani spazia Dio alla fede all'uomo alla raggio
Leggendo questo libro che si legge tutto d'un fiato
Proprio perché è un libro con un'architettura chiara io mi sono chiesto che cosa può dire lo storico che sono uno che non pensasse pensa ma non pensa da filosofo o da teologo
La cosa che mi è venuta in mente e che i libri
Sono anche una proposta ma sono anche un segno del tempo che viviamo
Non è un caso per esempio che nel mille novecentosettantasette un anno prima dell'elezione di Giovanni Paolo secondo
Il più grande storico europeo del cristianesimo in quel modo pubblica su un librettino dal titolo le cristiani ISMU Vattimo Murri verrà
Lucidamente
Disegnato alla figura di un cristianesimo che doveva adattarsi alla secolarizzazione
A dire un profilo minimo in un angolo della storia garbato per essere tollerato un libro emblematico di quella che era la cultura dominante di lungo periodo che ruotava attorno a un dogma
Più modernità
Meno religione
E la modernità avrebbe spazzato via progressivamente il mondo religioso il cattolicissimo prima forse il cristianesimo
Insomma l'Europa il mondo sarebbero diventati per così dire una grande Francia laica e secolarizzata
Significativamente la pubblicazione del libro di dell'umore e proprio nello stesso anno col testo tedesco di Leo scelsi ricca che il cardinale discute
Che è stato pubblicato un anno fa da vite pensiero il mondo della fede cattolica verità in forma
Ed è un libro che ebbe un relativo successo un libro controtendenza il cardinale in questo volume a pagina cento ricordando quel periodo scrive
Io ricordo bene di aver detto più volte i miei studenti
Che a mio giudizio ci trovavamo non di rado di fronte a posizioni ideologiche che costituivano oggettivamente una rottura della forma cattolica
è vero era l'incultura azione nella modernità alla ricerca di uno spazio possibile per il cristianesimo
E
Attraverso una serie di sempre la storici veniva spiegato che il cristianesimo soprattutto nel secondo millennio e soprattutto negli ultimi cinque secoli
Aveva perso numerose occasioni storiche per incultura arsi rimanendo fuori dal futuro dalla Cina Di Matteo Ricci fino al proletariato o i preti operai in Francia degli anni Cinquanta
E l'incultura azione e Cardinale ridiscute in questa pagina
Era considerata l'ingresso di una fede nuda immonde culturalmente strutturale
Il Concilio veniva letto come un passo in questa direzione che forse aveva bisogno di essere completato con una più coraggiosi incorporazione della modernità ma un'incultura azione comportava una
Del cultura azione del cristianesimo non è un caso che nel sessantotto dirsi allegria pubblicò un libro dal titolo significativo il cristianesimo non è un umanesimo
E allora
Quale la sorte della forma cattolica in questo contesto non era troppo pesante storicamente datata non andava del culturale tale
In fondo per
Per orientarci in un mondo in cui la stella polare era il dopo ma
Più modernità meno religione secolarizzazione fine della religione
Ma proprio in quegli anni in cui usciva questo libro di dell'uomo che solo un emblema nel clima e si ritrova
Diciamo nelle pagine cambiare la sofferenza anche di quegli anni
In cui si considerava il mondo religioso declinante in particolare il cattolicesimo
Avvenivano due eventi storici molto diversi tra di loro non li voglio mettere insieme
Nel settantotto l'elezione di Giovanni Paolo secondo e le settantanove il ritorno in Iran dell'Ayatollah Khomeini espressione della vitalità politica dell'Islam
Ma stranamente la cultura dominante non si accorgeva di un processo storico che proprio andava in altro senso rispetto al dogma della secolarizzata
E non si accorgeva che il cristianesimo del minimo etereo
Era una proiezione fuori dalla storia e non
Tra virgolette un adattamento alla storia
Sì me permesso dire qualcosa di personale da studioso di storia religiosa contemporaneo mi ricordo molto bene in quegli anni
In cui
La storia religiosa nella nostra accademie era accetta per il Medioevo per letta antica dell'età moderna
Ma
Si diceva che la storia religiosa nelle contemporanee non si poteva scrivere perché non c'era
Questa era
Prima della della lezione marxista era l'elezione di Benedetto Croce
Per cui
La storia religiosa nella contemporaneità non esisteva eppure
La realtà
è molto differente
Anche nel nostro Paese
Quella di un popolo credente seppure nel quadro di un mondo secolarizzato e Camillo Ruini lo ripeto è stato chi non ha creduto al declino inevitabile alla crisi della forma cattolica
In questa prospettiva a pensato e operato
Il tempo del Pontificato di Giovanni Paolo II ha significato scrive l'autore
E una nuova prospettiva storica con una fiducia nuova
E forte nel futuro anche prossimo del cristianesimo anche prossimo lo sottolineo lo riprenderò un attimo anche perché
Le parole terminale
Non sono casuali non è un profluvio di parole ma sono parole misurate mirate
Ripresa prospettiva storica fiducia tanta gente ma anche per quello che riguarda la cultura e i due aspetti camminano insieme
Giovanni Paolo secondo non ha rinunciato alla cultura della fede si pensa al grande discorso all'UNESCO la fede che si fa cultura
E ha letto il Vaticano II la cui percezione è legata al suo nome io credo che la storia della recezione del Concilio andava fatta a partire dal pontificato di Giovanni Paolo secondo
Ha letto Giovanni Paolo II scrive il cardinale il Concilio come vitale congiunzione di tiro centrismo e di altro può centrismo ma
Ha creduto al futuro prossimo del cattolicesimo
Stagione cardinale perché la scommessa di Giovanni Paolo secondo ha cambiato in tempi molto brevi perché i processi storici di mentalità come quelli
Della
Del nel mondo religioso sono processi che durano non dieci non quindici anni ma durano mezzo secolo e un secolo
E il nostro tempo
E non è divenuto il tempo della morte di Dio ma come dice circa appello il tempo nell'arrembaggio deve dire
E qui mi sembra c'è il tentativo la lettura che Cardinal Ruini fatte qual è il cuore di questo processo scrive
A pagina diciotto
La ragione intrinseca
Del declino diciamo della logica secolari Istica
Sta innanzitutto nell'incapacità
Di rispondere da parte della cultura secolare Istica alle domande fondamentali e concretamente ineludibili sul senso e la direzione della nostra esistenza
Allora la stagione che noi viviamo non è una congiuntura non è quelle mode spirituali Istica e che la nostra Europa conosciuto ma è
Assentire del cardinale
L'espressione profonda di domandi ineludibili dell'esistenza dell'uomo e della donna restati inevase dalla cultura secolare mistica o da un'idea messianica del progresso
E quindi colpisce
Come questa affermazione che cardinale fa
Negli anni settanta era chiara per chi osservava il fenomeno umano nel suo complesso cioè
Mi colpisce che il grande storico delle religioni mi SI viaggia
Parlava di un uomo religioso U.L.S.S. ineliminabile in ottava alla fine degli anni Settanta
Affiorare nella cultura occidentale una rivolta contro lo storicismo o contro il nichilismo un concerto esiste
Tensioni stimo e come per altri
Versi Young da parte sua
Avesse tentato di superare Freud insistendo sul paradigma religioso e sulla simbolica ma tutto questo non passava nella cultura dominante finché non è emerso
Prorompente il protagonismo delle religioni che ha trovato la nostra cultura occidentale estremamente impreparata
Tanto da riutilizzare le categorie difensive della laicità in un modo difensivo e non
Interpretativo
Questo l'abbiamo costatato unitaria quando abbiamo visto
Che
Il che
Che esiste un cristianesimo di popolo ed è uno dei temi del cardinale non in questo libro direi è uno dei fili rossi della sua azione pastorale ma vorrei aggiungere
Che certo la secolarizzazione non è cancellata ma
Ma il cristianesimo non è un fatto residuale
E direi che questo libro
Si colloca
E qualifica l'azione del cardinal Ruini che è stata l'azione di un vescovo l'azione di una guida ma anche l'azione di uno
Di un uomo che ha pensato e soprattutto la sua azione il suo pensiero sono stati una lotta contro il pessimismo del declino che si voleva senso della storia
Ed è stato testimone di una rinascita della vita religiosa ma anche è stato un uomo che attraverso i suoi scritti ha messo in luce
La riscoperta del quella vita religiosa che c'era che non è spuntata come un fungo in questo libro noi cogliamo come il suo itinerario
Parte da una lettura del Concilio non come adattamento alla modernità ma un'espressione infelice come un si fonda mentale anche se non acritico all'età moderna e continua
La forza del Vaticano II è consistita
Nella vero operato questa apertura proprio a partire dal centro vitale del cristianesimo ripensato come
Ripensato nella sua straordinaria fecondità anche umana e culturale in questa
In questa
Espressione c'è il gusto con cui il cardinale a partire dal Concilio accolto una sfida
Certo un Concilio non come rivoluzione della Chiesa ma letto nella grande tradizione come affermato Benedetto sedicesimo
E qui di pari passo a questo pensiero va l'azione del cardinal Ruini
Che ha voluto la Chiesa italiana come soggetto culturale popolare nella vita del Paese secondo il messaggio di Giovanni Paolo secondo penso a Loreto
Non voglio portarvi via molto tempo che ha parlato prima di me sicuramente Baba più in profondità la lettura di questo volume
Che io però ho sentito come un segno del tempo perché da una parte in questo volume cioè la testimonianza della lotta degli anni passati
Come
Ho detto una rivolta al pessimismo ma anche
Dall'altra non canta vittoria facile come tanti fanno la rinascita religiosa la rinascita religiosa eccetera materiale dice l'opera è tutt'altro che compiuta e individua alcuni campi di lavoro
Cioè non si accontenta di un'effimera e mediocre pittorica
C'è la una costruzione da fare nel mondo contemporaneo nella sua cultura a contatto con le neuroscienze la scienza in genere con la vita della Chiesa allargando spazi
Di razionalità di convenienza della fede e anche spazi di fede
Non è poco
Però soprattutto mi sembra che questo libro
Testimonia una liberazione dalla rassegnazione e dal pessimismo anche se c'è ancora tanta voglia di fare un libro
Piccolo che si legge bene
Come dice il cardinale costa anche poco anche se qui non ci hanno messo il prezzo
Quindici euro costa anche poco queste un'osservazione che le rubo
E il cardinale getta alcuni arcate
Di una costruzione pensata per rieducare sia al cristianesimo nel tempo che stiamo di Trento e qui
Faccio denunce il no per riduca sia cristianesimo bisogna partire dal centro
E l'autore attraverso la lettura del libro su Gesù del Papa a cui dedica il saggio più consistente
Un saggio
Bello da leggere perché ci introduce al volume e forse per qualcuno diventerà l'esonero dalla lettura del volume del Papa ma
Mi sembra importante
Perché il messaggio è che Peroni intrapresa culturale nel tempo presente e necessario conoscere Gesù
E per conoscere lo si deve far spazio a Dio e quindi va notata anche
Il senso schivo posso dire umile del cardinale che si nasconde quasi
Dietro le pagine del Papa per dire forte quello che crede partendo da questo centro Cristo logico pensa un rapporto forte creativo con la cultura e la vita dell'uomo
In proposito l'autore ripropone l'idea di Benedetto sedicesimo secondo cui va superata l'incultura azione di una fede spoglia
E va rilanciato coraggiosamente il rapporto tra le culture
E di le culture
Con la cultura della fede cristiana che nasce dal rivelarsi della verità stessa
Cardinale
Ha sentito e non lo nasconde con entusiasmo la grande stagione di Giovanni Paolo secondo e così mi sembra è un attore pensante partecipe di quella di Benedetto sedicesimo
Il pensiero ricco molteplici di questo Papa a mio sentire
Sfida
Il cuore duro dell'Occidente utile Europa occidentale nel momento Massimo
Della sua affermazione nella globalizzazione e contemporanee
Mente della sua crisi la mia sensazione plastica forse sbagliate
Chi come Papa Wojtyla
Nella sua sfida all'inizio mandato diretto al cuore del sistema dell'est in un altro modo differenti nessuno questo Papa lancio una sfida al cuore duro dell'idea occidentale di futuro di progresso
Cogliendo il niente verso cui baldanzosamente corre e lo svuotamento stesso della realtà dell'uomo
Ed è una sfida che Benedetto sedicesimo lancia con i suoi strumenti e il cardinale lì a fianco largo menta a suo modo
Allargando spazi di fedi di razionalità nella cultura occidentale
Anche perché aggiungo e non voglio portarvi via poi tanto tempo in Occidente non ci troviamo davanti a una crisi della cultura umanistica che è stata la pasta del nostro Paese
La crisi dell'umanesimo classico i sessantotto che ha messo in discussione quello che era il canone letterario
Che qualificava la cultura politica l'identità nazionale poi lo sviluppo tecnologico ha compiuto il resto e qui tanto smarrimenti DOC dall'educazione
All'etica pubblica
Ma non solo si è smarrito il senso dell'uomo ma si sono smarriti i vuoti di elaborazione di una cultura umanistica perché la cultura lasciato le università e della sua versione scientifiche tra spiegata nei laboratori dell'industria
O in altre versioni è finita sulla stampa ma l'evacuazione della cultura umanistica in quella che Natalino Irti chiama tecnocrazia
Ha portato a loro sradicamento del pensare da quella riveniente radici biblico cristiane come mai era avvenuto anche nelle stagioni più avverse
Più che sradicamento è
Prescindere
E qui la grande sfida intellettuale che mi sembra il cardinale voglia accogliere attraverso questo libro e attraverso il progetto culturale
Come la fede cristiana
Può
Originare una cultura umanistica
Per citare gli enti che lei utilizza eminenza Irti denuncia questa tenaglia
Di fronte a quella che lui chiama ideologia che poi vuol dire cultura umanistica il dice la tenaglia e
Da una claque da una parte la tecnocrazia dall'Atalanta lei ricco
Grazia
Ma
Più che una denuncia
Più che una proposta mi sembra
Una denuncia di vuoto di fine della cultura umanistica tanto che Galimberti che lei utilizza
E
Io sono d'accordo con lei quando utilizzarlo nel senso dell'analisi del nichilismo delle giovani generazioni ma poi a un certo punto ed espressione del vuoto in modo archeologico tira fuori la proposta della crescita
Che
Così si potrà fare avere citasse può tirare fuori un'altra ognuno tira quella che gli va meglio per cui mi sembra che il cardinale seguendo il filo del rapporto tra tipologie cultura educazione scienza
Vuole riprendere il discorso sul fondamento ultimo nella cultura umanistica scrive
Per quanto riguarda il percorso dell'umanità occidentale nel nostro tempo sembra difficile rispondere pienamente alle domande sul bene umano obiettivo senza porsi la questione di Dio
Come altrimenti senza Dio
Ed è la proposta di Benedetto sedicesimo Bellutti si devo stare tu
Concludo dicendo che in queste pagine oltre questa grande proposta
Che in gran parte da scrivere
C'è
Una ripresa della riflessione sul cattolicesimo come forma ed essenza lo fa discutendo il libro di share secca ma anche in un modo personale
Questo cattolicesimo che è apparso come la forma cristiana
Più ostica troppo carica di storia troppo sporca di forme umane troppo spessa per passare nell'acqua una tecnologica troppo certa di verità in un mondo dove tutto è relativo
Ebbene
Questo cattolicesimo appare oggi
Rispetto un protestantesimo
Protagonista come dice Olivier tremo
Il cattolicesimo ha mostrato con una sua cifra la capacità
Di resistere
Senza uscire dalla storia come ha fatto tanta parte del mondo ortodosso e allora
Scrive il cardinale
Il cammino per cogliere l'essenza del cattolicesimo non può prescindere dalla sua realtà e struttura complessa
Da quella polarità che complesse oppositore un in altre parole da quel è
Etto che ben distingue il cattolicesimo
Dal solamente protestantesimo
Questa complessità non è affatto un mero sincretismo contrariamente a un'accusa
Non infrequente
Nel genio della complessità cattolica lo storico individua le ragioni della sua capacità di farsi universale e di accettare libri la sfida della storia
Ma il Cardinal Ruini va più in profondità e vi coglie
L'idea di tale del cattolicesimo nella rappresentazione di una totalità divina
Concludo il libro lucido asciutto segna un cammino percorso pone problemi e interamente del prospettive
Tutti hanno detto grazie al cardinale per questo libro e io come emerge dalle cose che ho detto mi associo
Ma credo almeno da parte mia
Se non come storico almeno come Romano sia doveroso dire un altro grazie carina Ruini perché con il suo pensare che con il suo agire a Roma lo diciamo quella terranno in questa città non facile in questa chiesa
Ha lavorato operato e anche lottato perché il cristianesimo non diventi mi sette aereo
Evaporato
Ma fosse un cristianesimo vissuto complesso di popolo non ripiegato su di sé non esaurito in qualche istituzione
E di questo va dato merito
All'autore di questo libro in tanti anni di servizio pastorale a Roma grazie
Ringraziamo anche il professor Andrea Riccardi per questa sua esposizione e adesso penso che siamo
Tutti quanti noi inattesa di poter sentire le conclusioni che ci darà l'autore stesso Eminenza a lei la parola
Grazie monsignor Fisichella grazie procedura mal di grazie alluso Riccardi veramente un grande grande cuore
Ho
Giocate in casa dato che i tre recensori erano tre cari garantiti amici quindi in questo senso agli effetti fatta diciamo molto
Tranquilla chiamando loro a recensire però credo che da quello che l'ha detto sono emerse molte cose che hanno che mi hanno costretto anche Alba per riflettere questa sera
Con grande attenzione io non vorrei num non dirò qualche piccola cosa e la risposta prima però vorrei
Dire una cosa brevissima che in parte risponde
Corrisponde a quello già detto ma che esprime il senso che ho dato io a questo piccolo libro
I miei interventi che forche formali del cinque delle venti sono tutti interventi occasionali come ha detto bene il suo Riccardi libro involontario esattamente ecco però appunto
Il libro è occasionale quanto ai motivi ma non quanto i contenuti infatti ad un col corrisponde quello cui lei ha detto non casuale concorsuali e questo qui detto così occasionale quanto agli interventi non quanto il contenuto
Il libero e portatore di una convinzione di qualche convinzione pochi convenzioni alla fine semplici
Che
Il censore ma accolto molto bene ma meditate meditate
C'è questo sottotitolo il tempo in cui stiamo vivendo vivendo secondo me questo è un tempo in cui la scure e posta alla radice
La scure
Le poste alla radice per i mutamenti culturali e geopolitici che sono in corso e per la forza grande storica del binomio scienze e tecnologie
Questa è la grande sculture
La radice
Alla quale la scure posta e anzitutto l'uomo
L'uomo nella sua autocoscienza nella consapevolezza che anche a disse e anche la sua realtà e per conseguenza la formazione dell'uomo l'educazione dell'uomo se vogliamo concretizzare di più
Le sfide sola come ha detto molto bene persona ma al di le bietole luce da una parte il paradigma dell'evoluzione dall'altra parte
Però
Se vogliamo parlare
Della questi questa radice era dice no a alla quale porta la scure cari amici non è soltanto l'uomo e anche Dio
Nel libro parlo pare volte del di chi lirismo e il nichilismo ambito a mio giudizio alla sua matrice nel attivismo così è storicamente in Nicelli primo grande
Protagonista del nichilismo moderno e così credo rimane anche oggi Franich lirismo e attendismo c'è una parentela profonda e dall'altra parte sul piano pratico sul piano della vita comune
Entrato in crisi ormai da parecchi decenni lo schema di Ugo propizio si può vivere e considero sfrondare tour come se Dio non ci fosse
In maniera analoga come si direbbe se Dio ci fosse
Questo parere questa
Questo schema di Crozza o non funziona più
L'età contemporanea mostrato che c'è una grande differenza del vivere a seconda che si pensa che Dio cioè che la cultura non il singolo la cultura generale il sette Dio c'è oppure che Dio non c'è
E quindi si vede come davvero la scure portano alla dice che non è soltanto l'uomo ma è anche di più
E naturalmente
Quando la scure posta quella radice che da una parte l'uomo e dall'altra ed io e posta anche fatalmente alla radice che il cristianesimo quindi cristianesimo oggi è in questione
Anzi per essere più precisi Cristo stesso in questione e per questo non ho esitato a mettere l'abbia lunga recensione del libro del Papa diviso il Cristo in questo risorge c'è l'ordinanza del in questo piccolo volume
Infatti chi è Cristo se non per il credente quell'uomo che di Dio
Quando in discussione l'uomo quando la la la la scure tocca la radice che l'uomo vederlo dice che il PIRU inevitabilmente tocca la radice che Cristo che il cristianesimo credente
Cioè il cristianesimo non soltanto come eredità storica ma come fili vissuta
Chi se ne esce un credente che in Italia in maniera molto evidente ma secondo me ha alla fine anche sulla scena mondiale e anzitutto oggi il Cristianesimo cattolico
Che senso cattolico il cattolicesimo con la sua rivendicazione di verità
E di questo parlo appunto nell'ultimo capitolo del libro cioè palla Scelsi io dice censiscono quel libro dicessi
Dicevo la scure posta alla radice nel senso che urgono questioni o se volete sfide decisive non però nel senso di una fine preannunciata
Ne ha l'immagine scure posta alla radice si presta all'antico può quando la scure arriva alla radice l'albero sta per cadere no sfide la fine preannunciata io uso queste immagini che mi piace ma non nel senso
Di una fine preannunciata
Secondo me sia i mutamenti culturali e geopolitici
Sia la forza del binomio scienza e tecnologie non perché termina non predeterminati necessariamente un tramonto del cristianesimo certo può provocarlo ma non necessariamente
Si aprono anche delle possibilità e si offrono degli stimoli proprio attraverso questi grandi mutamenti culturali geopolitici e tramite la lo sviluppo la forza trainante del mio del binomio scienze e tecnologie
Per comprendere e per realizzare meglio
La vocazione dell'uomo e del cristiano in un nesso che secondo me all'attività inscindibile
Questo è il compito immenso che sta davanti a noi
Un compito da vivere
Da testimoniale in concreto ma anche certo da elaborare culturalmente
Ho finito già queste bip piccolo schema e qui mi riallaccio subito a quello che ha del professor ricavi concludendo e cioè appunto la proposta
Quasi tutta da scrivere corretto per scrivere è verissimo io sono e sono profondamente convinto
Vorrei
Dire al professor Riccardi appunto anzitutto
Che
Almeno per me personalmente non so se anche per il Papa Giovanni Paolo secondo cui i soldi dipendo moltissimo ma per me personalmente quella fiducia di cui ha parlato nel futuro anche prossimo del cristianesimo
Non era indipendente da una scelta di fede
Evidentemente si possa
Le ragioni vero storiche sociologiche eccetera ma
Sarebbe
Astratto falso dire a questo
Era
Su questa strada lo imboccate in maniera neutrale no non l'ho imboccato in maniera neutrale lo imboccata perché nel mio piccolo sono un credente
E credo che questa scelta di fede ha delle grosse conseguenze anche euristica anche nel modo di pensare nel modo di Gigli agire nel modo di comportarsi fatalmente LEA e anche
Può essere il motore di questa fiducia
La seconda cosa che volevo dire
Se delle allacciando ritenendo uso dei casi va tutto mi sento molto debitore ai due patti
A Giovanni Paolo II e Benedetto sedicesimo queste è stata per me è una congiuntura fortunata perché
Perché
Il mio modo di pensare che si era formato prima che Giovanni Paolo II diventasse Papa si è trovato in spontanea sintonia
Con il Papa con il pontificato ossia di Giovanni Paolo secondo lo sia con l'attuale politico potentato attualmente in corso ecco e questo naturalmente
A mi ha molto aiutato sia come sessantotto come vescovo si anche come persona che cerca di riflettere eccetera e che cerca di più
Di proporre qualcosa e la terza cosa
Sì ho molto apprezzato in quello che ha detto più solitario vorrei riprendere non pensiamo di aprire una vittoria facile io sarei fosse ancora più drastico non pensiamo assolutamente di aprire tra virgolette vinto niente
Soltanto
La partita è aperta l'unico successo
Forse finora riportato in questi
Ultimi venti trent'anni e Stato che
Rispetto all'ibrido comunque lo citava la partita che molti ritenevano chiusa adesso tutti devono ammettere che aperta
Ma è appunto aperta aperto non vuol dire i Pink Sperto Firenze
Poi servite può essere persa e naturalmente la storia continua poiché il credente ha una sua certezza di fede che appunto
Fino a alla fine Cristo sarà presente nella nostra sto nella storia è costato sia paritetiche legame fra acquista l'umanità è indissolubile ma storicamente concretamente la partita appare aperti
Il
Monsignor Fisichella apprezza il quadro generale del libro molto bene ha ricordato anche senza dubbio con
Precisione io da parte
Che sono stato assegnato alla tesi io soprattutto volevo scherzosamente anche confermare quello che lui ha detto del tempo in cui io scrivevo la tesi ciò ma esso dodici anni
Col tempo enorme
è vero che lavoravo solo nei mesi estivi venivo qui nella passavo dal giugno e luglio però con mio grande soddisfazione il caldo di Roma senza l'aria condizionata però insomma però insomma esso di fatto dodici anni
E questo è il segno del video perfezionismo perché è una malattia è una malattia ecco
Perfezionismo da cui questo
In questo libro e neanche negli altri due aspetti in questi anni sono stato in qualche modo affrancato
Perché affrancata al protezionismo dalla mancanza di tempo quando ma anche il tempo o tu non fai nulla CUP fuori irriducibili al tuo perfezionismo e così ho dovuto rinunciare al provincialismo
Adesso che sta per andare in pensione il mio vero timore profonde questo non è che per caso in pensione mi riprenderà il PIL il perfezionismo
Vorrei che avessimo il tempo davanti a me lo scriverò mai nulla perché Staro si debba pensare in sé abbastanza calibrato e tre pulisco eccetera eccetera quindi
Bisogna che io sia in qualche modo stimolato e
Vorrei ringraziarlo sottratta razzoli per questo a uscire venga già costretto I promettere di fare un altro libro vero a uscire dai perfezionismo e vorrei qui dire una parola veramente non solo scherzosa ma
Sentita
Di gratitudine a Dietrich Mondatori
Alla volontà Mondadori perché il libro è molto più bello esteticamente di quello che hai detto menta molto di più copertina che lo come contenuto ed è chiaramente e anche per tutta la gentilezza e le e l'efficienza estrema e attenzione
Che hanno sempre avuto però nel tedesco lavora con loro se lavora molto bene già il terzo mi pare che facciamo noi
Tre anni fa ecco
Bene e adesso vorrei venire
Al punto in più delicati che sono quelli che ha posto molto acutamente il professor a Maldini
E io concordo in sostanza con lui concordo con lui nel dire nell'aver individuato i due fili rossi per me sono veramente il PD Rossi
E le dirò che mentre
Evidentemente non sono da nessun punto di vista lo scienziato
Ma mentre
Finché si tratta delle scienze a croniche qualche emozione l'avevo specialmente di fisica
Quando si tratta di diffide dei sinistri delle neuroscienze eccetera che sono ancora lì anche loro però insomma riporta io naturalmente solo
Purtroppo molto sprovveduto e alle pacchi o settanta sette anni non so se riuscirò a farmi un minimo di cultura
Su questo specifica su questo punto per poterne discutere con un minimo di conoscenza di causa ma certo cercherò di farlo
Ecco concordo con lui dunque che
I fili rossi sono da una parte la centralità del delle produzione dall'altra appunto le Biotto tipologie e le neurone Neuroscienze
In particolare vorrei sottolineare l'acutezza con cui lui ha detto che secondo me
La trascendenza la sporgenza dell'uomo rispetta la natura di prima sì ma si manifesta non semplicemente non è semplicemente la capacità di produrre la il produrre cultura
Ma è la capacità intrinseca l'uomo di produrre cultura
E questo in fondo non fa altro che tradurre quello che si è sempre studiato nella Filosofia classica
Nella quale
La diversità dell'uomo l'unicità dell'uomo
Rispetto agli ed in particolare del della conoscenza umana e del lavoro ed era della volontà umana rispetto ad altri tipi forme di conoscenza
Si mostra antitutto dai risultati tali risultati e questo è un percorso non coscienti fico
Nel senso
Moderno della scienza ma di ordine filosofico questo è un altro tipo di razionalità io sono perfettamente consapevole che è un altro tipo di razionalità
Dico soltanto che entrambi questi PD relazionalità sono legittimi sono leciti e quindi quando si vuole cogliere
Il concreto dell'uomo sull'uomo non c'è soltanto un approccio ma ce ne sono pali tra cui questo che io indicato in poche righe e che andrebbe sviluppato con naturalmente ben altra bene altra ampiezza
Ecco il
E finalmente vorrei dire
Sono anche cose
Mi è piaciuto molto
Quello che ha detto il Papa nel suo libro nel suo scusate il suo intervento Subiaco
Tutti subito prima di essere eletto Papa e anche in un altro saggio comunque in un altro intervento sono condutture due nello stesso libro nero stesso piccolo libro che riguarda appunto l'Europa
Quello che volete purgatorio mila cinque la Cantagalli
Papa dice che
C'è il
Il l'universo sia opera per l'intelligenza creatrice è
L'ipotesi migliore
Uso questa parola che pesante per un teologo vice
Una certezza filosofica è l'ipotesi migliore
Per dire appunto che non è qualcosa che si possa concludere soltanto sul piano della razionalità implica sempre anche una dimensione di scelta una dimensione di opzione
Per cui
L'atteggiamento dell'uomo verso la realtà
Suo atteggiamento e personale entra sempre in gioco e questi ho cercato di
Di lire insistentemente nel libero quando è stata dell'uomo nessuno vuole puramente neutrale neanche lo scienziato quando vuole cogliere l'uomo nella sua complessità nella sua nella sua interezza detto concretezza può essere puramente neutrali sempre parte dal quello che egli stesso e è coinvolto nel suo essere
E finalmente sempre il dialogo professor
Amaldi volevo dire
Naturalmente è tutto un altro capitolo sul quale il Papa Benedetto si è molto soffermato sempre riguarda l'evoluzione che non è
Il problema è se ci sia o non ci sia questo salto questa differenza qualitativa dell'uomo
Ma è
Le condizioni
Di possibilità ultime
Del intelligibilità dell'universo io ricordo che questo armadio una volta lei subito
Mio piccolo articolo che pubblicare su Repubblica che rivolsi si parlava di Dio a partire dall'intelligibilità dell'universo
Io credo che questa sia una strada
Quanto mai percorribile quanto mai percorribile ecco nomini partirà dal dato che il che l'universo è in qualche modo intelligibile se no non ci sarebbero le scienze stralciare quell'esperienza per concludere
Che per
Per
Per
Cercava di di analizzare di verificare quali sono le condizioni alle quali è possibile l'intelligibilità dell'universo
Che l'ICE che la scienza presuppone uno studio non è un problema scientifico quest'propriamente parlando mi sembra ecco questo che perché è un
Dal punto di approccio
Più congeniale
All'uomo di oggi anche a giovani di cui si parlava di cui parlava giustamente usa l'amante delle sedute che deve essere
A cui aveva proposta nel suo mondo culturale e non in un altro ecco credo che questo è un artista che può essere molto percorsa e
Se Dio mi dava vita questo è il punto su cui però lavorare negli anni futuri grazie
Ringraziamo sua Eminenza anche per questo ultimo intervento non solo chiarificatori o ma anche di dialogo con
I nostri due ospiti
E credo che
Abbiamo passato un'ora e mezza
Provocati ancora riflettere capaci di potere
Avvicinarci alla lettura di queste pagine con maggio preparazione
Visto che si è parlato di pensione il cardinale non va in pensione
Come un sacerdote non va mai in pensione
Noi non andiamo in pensione ognuno di noi continua
Il proprio impegno in una maniera differente
Quando vengono meno magari le responsabilità più dirette allora certamente c'è più tempo per potere a riflettere scrivere senza cadere evidentemente nella malattia del perfezionismo
Ma
Noi auguriamo ancora a sua Eminenza di potere darci ancora
Tante pagine e di poterci ancora rallegrare con le sue analisi puntuali precise e direi anche con quella nota di lungimiranza che lo caratterizzano
In questo modo siamo sicuri che non soltanto noi
A cui affettivamente siamo siamo legati ma tante persone
Tanti credenti saranno ancora più che mai sollecitati ad avviare una presenza una testimonianza di vita nel
Nella chiesa nel nostro Paese
Sempre più incisiva e mai irrilevante
E con questo ringraziamo ancora i nostri ospiti
Ringraziamo in modo particolare professo Amaldi professor
Riccardi grazie alla sua Eminenza Ranza di essere qui con noi al Segretario della Conferenza episcopale è un
Saluto
Devo dire di benvenuto in modo particolare al nuovo segretario della convenzione per l'educazione cattolica sufficienza monsignor pregressa che qui con noi questa sera
E poi i nostri ex alunni alla sua Eccellenza Marra Amado metto tutti sia che vescovo ausiliare
A monsignor reali che
Vescovo di una diocesi qui confinante eccetera come fai monsignore che sono presenti qui del i giudici dei tribunali eccetera
A tutti quanti i nostri graditissimi ospiti e a tutti quanti dopo
In modo particolare se mi consentite vuole dare un saluto particolare la sorella del cardinale che è qui con noi e che penso
Dal punto di vista familiare possa godere parecchio anche né di questo impegno di suo fratello grazie a tutti e buona serata