Intervista a Giorgio Tonini sull'iniziativa "Iraq Libero" promossa da Marco Pannella

Radio radicale la campagna per Iraq libero abbiamo qui con noi Giorgio Tonini nella scorsa legislatura vicepresidente della Commissione essere tuttora membro della Commissione essere qui a Palazzo Madama senatore del PD
Senatore Tonini lei si ricorda ovviamente la campagna per l'Iraq libero la campagna per il sostanzialmente per ottenere la resa di Saddam Hussein e senza passare diciamo alle operazioni militari
Visto poi il risultato dell'operazione militare l'Amministrazione Bush insomma sarebbe stato proprio il caso di far andare avanti per la campagna
Ma io non solo ma ricordo ma firmai con convinzione l'appello di Pannella penso che quella sarebbe stata una strada
Giusta da seguire avrebbe risparmiato non solo un grande spargimento di sangue ma forse anche la destabilizzazione geopolitica dell'Area dobbiamo dimenticare che l'unico vero e affetto strategico che la guerra linea lira in Iraq crea prodotto è stato
Il Lab norme rafforzamento dell'Iran
Ora naturalmente era ora e tempo di superare la visione cinica
Di una certa scuola realista americana per la quale
Saddam Hussein era un prezzo sostenibile pur di contenere l'Iran
Tuttavia bisognava come dire disinnescare la bomba sa abbiamo sei nel non prendendola a calci ma appunto come sanno fare gli artificieri
Mettendo le condizioni di non nuocere il senso dalla proposta Pannella che io appunto condivisi a suo tempo convintamente era esattamente questo era la terza linea come tante volte la terza via l'unica giusta
Tra una forma di pacifismo che ignorava
La tragedia del popolo iracheno invece questo sciagurato intervento che
A certo ha tolto di mezzo un dittatore
Ma al prezzo di tante vittime di una sofferenza immane del popolo iracheno di tantissime vittime americane di un deteriorarsi delle della situazione internazionale
Potrebbe essere quella campagna e insomma quello che poi è successo con la guerra o una lezione anche per prossimi situazioni di crisi
Ma mi pare che una lezione l'abbia saputo a trarre il candidato democratico Barack Obama che sta dicendo proprio
Che questa la visione che bisogna cambiare della politica estera americana e cioè
Non appunto una visione cinica di realismo conservatore ma una visione che porti all'innovazione nei rapporti internazionali a un cambiamento lui usa
Diciamo la la la la sua parola d'ordine change cambiamento ma un cambiamento non solo attraverso lui dice la potenza di fuoco americana ma innanzitutto attraverso
La sua capacità diplomatica la capacità di mettersi alla testa del popolo libero
Facendo avanzare le ragioni della libertà della democrazia innanzitutto attraverso
Quelle che
In Italia fatemi usare un'espressione radicale si chiamerebbero le armi di persuasione di massa piuttosto che quelle di distruzione di massa
Chiarissimo senatore giorni da questo punto tocca però cambiare argomenti e ci dobbiamo occupare un po'della politica interna italiana se qui in campo questa iniziativa rende guidata da Massimo D'Alema con le sue
A mio giudizio è che siamo in una fase di riflessione di dibattito all'interno del Partito Democratico come ovvio normale e naturale in qualunque grande partito
Democratico dopo una sconfitta elettorale quindi giusto che ci si interroga
è giusto che ci siano quindi questo dibattito è giusto che si sviluppino e corretto
Ecco ed è anche inevitabile che come dire si costruiscano delle correnti politiche attorno risposte diverse alla alla domanda comune che abbiamo davanti a noi e cioè la strategia seguita da Veltroni in questi mesi
è alla base della sconfitta o è stata invece la strategia che ha consentito di arginare
La sconfitta stessa ed è quella che ci può consentire di tornare a vincere la sua opzione mi pare di capire e la seconda le analisi che fa D'Alema delle condividono
Ma io non diciamo ho letto qualcosa diciamo delle delle delle analisi che D'Alema ha suggerito da alcuni quotidiani mi pare che ci sia un giudizio diverso da parte sua non tanto su
Sul ruolo positivo che Veltroni ha avuto
Per ridurre i danni diciamo così della della sconfitta elettorale che era scritta nelle cose ormai dopo
Il fallimento del dell'Unione di centro sinistra
Quanto sulla necessità che che mi pare D'Alema autorevolmente proponga di un cambio di linea ecco io penso che su questo sia giusto riflettere nel partito
E se necessario e se non si trova una come dire una convergenza chiara sulla direzione da prendere se necessario come ho detto anche
In altre circostanze anche attraverso come dire un confronto democratico confronto democratico di un congresso
Quindi il Congresso come modo per dirimere eventuali insomma l'eventuale diversa
Ma io penso che la cosa migliore quando si è di fronte ad un problema complesso come quello appunto di una strategia da dare al Partito Democratico
Problema che è reso ancora più complicato dal fatto che non è in questa fase non solo dobbiamo ragionare sulla rotta da prendere sulla linea politica ma dobbiamo nello stesso tempo anche costruire il partito dargli gambe solide nella società quindi
Siamo davanti a un compito veramente grande veramente immane
La cosa che io più temo che noi perdiamo tempo e non logorante dibattito interno che alla fine non ci porta a prendere nessuna decisione chiara questo logoramento coi viene pagato
Per un verso da da da Veltroni e della sua leadership perché a mio modo di vedere è stata una risorsa inestimabile
Per il PD in questi mesi e difficilmente sostituibile all'orizzonte io non vedo altre leadership di ricambio almeno in questa fase
E per altro verso per rischio di essere pagato dal PD
Perché appunto
Un'immagine di partito che non riesce a decidere al suo interno è un'immagine che perpetuare ebbene agli occhi degli elettori quell'impressione negativa sul centrosinistra come tale che appunto il centrosinistra il luogo dove si discute si litiga
Ma poi non sia in grado di prendere una decisione ecco
Noi abbiamo finalmente un grande partito un grande partito il luogo nel quale si discute si dibatte ma alla fine poi si decide e si decide attraverso una via democratica allora
Usiamo ancora queste settimane prima della pausa estiva per la discussione avremo i nel mese di luglio una riunione della direzione appena eletto dall'Assemblea
Beh insomma in quella sede ci vorrà un chiarimento è chiaro che se
Particolare nella maggioranza che ha
Eletto Veltroni dovesse persistere una divergenza strategica di fondo sulla linea da intraprendere
Beh credo che a quel punto sarebbe inevitabile e giusto persino positivo anche per il clima interno al partito
Andare ad una
Ad una verifica democratica siamo Giorgio Tonini senatore del PD