"A dieci anni da via Fani..."

Bene iniziamo
Sono convegno
Ringraziando prima di tutti quelli che hanno voluto aderire e chiama la presidenza di questo nostro convegno Maria Antonietta Sartori Presidente della Provincia
L'onorevole Pratesi che non non c'è adesso ma arriverà fra due minuti hanno telefonato l'onorevole Gargani che è qui alla mia sinistra
Ho ricevuto che rappresenta l'associazione nazionale delle vittime delle versione
E io signor Molinari consigliere regionale che
Rappresentanza del consiglio regionale
Iniziamo un po'in ritardo ce ne scusiamo
Anche perché molte autorità e per e persone hanno telefonato dicendo che sarebbe arrivati un po'verso le dieci e trenta
Iniziamo
Questo nostro convegno posso
Diciamo della ristrettezza dei del luogo ma è un piccolo paese queste sono le nostre strutture
Inizio una piccola redazione
Autorità tutte signore e signori vi porgo il saluto dell'amministrazione comunale di Torrita Tiberina e vi ringrazio per aver accolto il nostro invito a partecipare a questo convegno che si tiene a dieci anni dalla strage di via Fani
Permettetemi
Prima di spiegare i motivi per cui l'amministrazione comunale di Torrita ha voluto questa giornata
Di salutare con solidarietà profonda e di ringraziare per la loro presenza i familiari delle vittime di tutti i terroristi perché in tempi in cui i soggetti ammessi a parlare di quei fatti tragici accaduti durante gli anni di piombo sono molti e alcuni di essi non hanno nessun titolo per poterlo fare
I familiari sono gli unici che portano un fardello di dolore che difficilmente il tempo potrà all'emiro e forse per questo non hanno parola
Questo convegno è stato fortemente voluto dall'amministrazione comunale
Perché questo nostro Paese assurto a notorietà in quei giorni drammatici perché qui vollero i familiari dell'onorevole Moro che riposasse lo le spoglie dello statista possa rappresentare un punto di incontro per tutti
Per fare un'analisi pacata di questi dieci anni ormai alle nostre spalle ma così segnate da quel fatto delittuoso di via Fani il rapimento dell'onorevole Moro e la morte degli uomini della sua scorta
Ci siamo gettati nell'organizzazione di questo convegno con i mezzi modesti a disposizione del nostro Comune
E con l'aiuto del patrocinio dalla Regione Lazio la Provincia di Roma
Non per dare lustro a Torrita
Ma perché ci si era offerta la possibilità di riflettere discutere approfondire un periodo la nostra vita e della nostra storia certamente complesso e sfaccettato di cui rimangono elementi di oscurità
Come del resto dimostrano le polemiche le prese di posizione apparse sulla stampa in questi giorni
Per questo abbiamo abbandonato l'idea della sola e permettetemi solita cerimonia di commemorazione
Rituale dovute che per molti rappresenta il lavacro della coscienza per esaminare storicizzare quegli anni quegli eventi senza dimenticare le proiezioni e le implicazioni che essi hanno sul presente
C'è mimava la speranza di capire un po'di più di questi ultimi dieci anni del terrorismo e dei guasti che quest'ultimo ha prodotto e soprattutto di dare voce ai parenti delle vittime
Il sedici marzo di dieci anni fa all'annuncio della strage di via Fani ci trovammo chiamati dalle organizzazioni dei lavoratori dalle forze politiche al Colosseo per dare una prima risposta a quell'atto terroristico
Insieme sventolavano le bandiere di partiti diversi e tutti percepirono che l'attacco portato allo Stato democratico era di una gravità inusitata
Ma chiara si ebbe la sensazione che se anche il prezzo che si sarebbe dovuto pagare a terrorismo sarebbe stato molto alto L'Unità spontanea tracce di diverse persone diverso orientamento politico era una prima risposta significativa e positiva al terrorismo
Di quei giorni ricordiamo infondere nel dei funerali dell'onorevole Moro la partecipazione totale di incontri incondizionato della gente rappresentò una dimostrazione che il terrorismo sostanzialmente era un corpo estraneo la società italiana
Soprattutto ci stupì il dolore sincero per la morte degli uomini della scorta e l'onorevole Moro uomini che noi torri Tani conoscevamo
Facce note nel nostro Paese
Come dimenticare il maresciallo Leonardi
Questo dolore che veniva da gente umile lontana dai giochi della politica che forse non avrebbe mai capito i contenuti del linguaggio di un volantino delle Brigate Rosse ci rendeva fiduciosi che il terrorismo sarebbe stato sconfitto
Non ci fu guerra civile in quegli anni come ancora oggi qualcuno teorizza in quanto lo Stato democratico non dichiarò guerra a nessuno
Ci fu soltanto una minoranza che credeva di poter coinvolgere la classe operaia nel programma di disarticolazione dalla nostra società civile
Che continui continuo a perpetrare delitti non avendo capito che ormai gli istituti democratici erano penetrati nella coscienza dei lavoratori perché essi stessi le loro organizzazioni avevano contribuito a costruirli
Si deve partire da questi fatti per poter meglio discernere oggi tra le proposte che vengono avanzate a favore del rovista in carcere
Si deve anche dire che è alla base del terrorismo ci furono errori di analisi sulla nostra società
E la convinzione del tutto intellettuali spiega di poter manipolare la gente le masse dietro parole d'ordine e schema elaborati riunioni ristrette nipoti accoglibili
Facendo riferimento all'esperienza altrui tratte da un contesto socio economico diverso dal nostro
Sì è un merito
Si può rivendicare ancora oggi è la politica
E quello di doversi confrontare giorno per giorno con i problemi reali senza fughe in avanti ma stando con i piedi per terra ed ascoltare con umiltà ai cittadini per risolvere in un quadro più generare i loro bisogni
Ed è per questo che essendo stato il terrorismo sconfitto prima di tutto nella coscienza della gente e dalle istituzioni democratiche non gli si può concedere a posteriori alcun riconoscimento
Allora lo Stato deve fare dare giustizia non può abdicare a questo suo dovere deve fare chiarezza sulle zone d'ombra che ancora rimangono su quel periodo perché i cittadini hanno diritto alla verità
Quindi verità e giustizia
Noi pensiamo che lo Stato possa far giustizia verso coloro che si sono macchiati di delitti di terrorismo affinché non si reca offesa alle vittime che hanno subito a questa violenza e a tutti coloro che hanno difeso la nostra democrazia
E se giustizia vera sarà fatta essa non potrà essere persecutoria verso una parte di generazione che senza dubbio ha sbagliato
Per questo credo che esistono gli strumenti giuridici le leggi che possono assicurare ai giudici una base valida di riferimento per poter valutare le singole responsabilità su fatti concreti e oggettivi
Solo dopo lo Stato se lo riterrà opportuno potrà intervenire con un provvedimento di clemenza se giudica che queste persone non possono più recare danno alla società
Non si tratta quindi del loro pentimento né della loro opinione sulla lotta armata ma è di intervenire sulla pena di gestire la pena
Il problema del recupero delle persone in carcere per reati di terrorismo passa quindi per l'utilizzo delle leggi esistenti ed ha visto proprio qui a Torrita realizzarsi un esperimento significativo
Il nostro Comune ha infatti ospitato dieci detenuti per reati comuni che uscivano al mattino dal carcere di Rebibbia e venivano a Torrita lavorare
Con il concorso della loro opera è stata possibile area rise la ristrutturazione di questo stabile in cui teniamo il convegno e che diverrà dalla fine del mese sede del nostro Comune
Ma questo convegno deve avere per protagonisti e devono essere al centro del nostro dibattito i parenti delle vittime e coloro che il terrorismo l'hanno subito
Specialmente ora che si torna a parlare di leggi speciali a favore dei terroristi e in un periodo in cui i mass media danno così ampio risalto alla dichiarazione dei cattivi maestri di ritorno dall'estero
Lo Stato deve innanzitutto pensare le vittime del terrorismo non perché se ci pongono problemi emotivi ma perché è un dovere
Il terrorismo fu un'azione diretta contro lo Stato e lo Stato deve risarcire le vittime
è per questo che vogliamo sapere se lo Stato ha fatto tutto quello che doveva fare
Un altro aspetto vorremmo approfondire in questo nostro convegno vogliamo conoscere in quale rapporto l'istituzione dei singoli cittadini si pongono con coloro che hanno subito offesa dal terrorismo
Perché se si sentissero abbandonati fu avvertissero disinteresse distacco e se così fosse sarebbe molto grave
Infatti uno stato che non si ricorda di chi ha sofferto e soffre per averlo difeso mostra elementi preoccupanti di decadenza
Ciò non sarebbe fuori ero di buona fortuna per le nostre istituzioni
Ci rimane comunque la netta sensazione
Che prima degli anni di piombo alla fine degli anni Settanta prima che si iniziasse a sparare lo Stato le forze politiche i partiti non abbiano saputo cogliere appieno i fermenti nuovi che venivano dalla società
E non siano stati capaci di dare voce corpo alla richiesta di cambiamento che così forte si levava dalla gente
Per questo pensiamo che fenomeni con le come il terrorismo avranno sempre possibilità di risorgere se non si farà più stretto il rapporto tra governanti e governati
Se non si darà più spazio ai bisogni della gente se la politica non sarà capace di riappropriarsi del ruolo che la dovrebbe vedere come organizzatrice mediatrice di interessi diversi
Se continuerà la squallidi immagini della corruzione dilagante ai vertici dell'amministrazione statale
Forte si ripropone oggi la questione morale che elemento essenziale per la forza mentre le nostre istituzioni democratiche
Questa breve introduzione
Speriamo sia stata esauriente per evidenziare la Gioni che ci hanno indotto ad organizzare questo convegno le relazioni sui vari temi metteranno ne siamo certi affoga spetti e verità su dieci anni appena trascorsi
Sì alla fine di questo convegno conosceremo qualcosa in più su quello che è successo a quel tragico sedici marzo mille novecentosettantotto il nostro lavoro sarà stato ampiamente ripagato grazie e buon lavoro
Adesso
Dovremmo avere l'introduzione dichiaro Patrese Pratesi non so se è arrivato
Se no dare subito la parola all'onorevole Giuseppe Gargani che terrà una in relazione sulle riforme della giustizia la decima legislatura
Meglio
Non credo di poter di dover fare una relazione compito
Troppo arduo
Discutere
Di tutte le riforme che la decima legislatura dovrebbe avere all'ordine del giorno in materia di giustizia
Io mi limiterò
Probabilmente a tracciare un po'con la via sulla quale dovrebbero dovranno attestarsi gli altri relatori
Dicendo subito
Ho capito fino in fondo le ragioni del convegno
Dalla introduzione del sindaco mi sembra appropriata
La necessità di non
Celebrare una ricorrenza in termini rituali e formali
Dieci anni che hanno pesato sul nostro Paese fino in fondo
Non possono più celebrarsi soltanto con manifestazioni esterne
Ma si debbono celebrare con un rinnovato impegno del legislatore del politico dell'amministratore
Son convinto di queste tre cose
E mi pare che il sindaco ponesse l'attenzione su queste tre cose
Io credo che
La nostra riflessione iniziale deve partire da alcune considerazioni
Dieci anni fa probabilmente in maniera vistosa nel nostro Paese è stato posto all'ordine del giorno il problema della giustizia forse prima di tutto quello che è avvenuto
Il problema della giustizia era relegato ed esperto
O a quelli presunti danni
E invece c'era un problema della giustizia nel nostro Paese
è un problema che hanno tutte le democrazie
La democrazia e che sono in via di sviluppo
Che accrescono
In capo alla giurisdizione poteri che prima la giurisdizione non aveva è un fenomeno non solo italiano
E di tutte le democrazie moderne
Negli anni Sessanta negli anni settanta la giurisdizione si era cresciuto di poter
Perciò il giudice all'attenzione
Del Paese
Nel pieno delle tensione dei contrasti della società perciò frasi che nove ricorrentemente abbiamo detto nei passati anni che non erano frasi fatte non erano luoghi comuni
Il problema della giustizia è un problema popolare non è più un problema di erigere un problema diverso
Probabilmente quando nel nostro Paese
Come sempre avviene
Le manifestazione manifestazione di tensioni all'interno della società i contrasti che derivavano da un certo modo di fare giustizia
Da un certo tipo di organizzazione anche della organizzazione giudiziaria in un certo modo e la domanda di giustizia che veniva dal paese in contrasto tra queste due realtà
Ha determinato la inefficienza da un lato anche perché non dirlo dell'apparato dello Stato e della giustizia in particolare e dall'altro il crescere delle tensioni sociali verso un punto di equilibrio ma era giunto non ancora raggiunti
Ci siamo trovati negli anni settanta
Dopo un periodo di contestazione
Che oggi ritorna probabilmente
Perché le domande non vengono soddisfatte non vengono soddisfatte fino in fondo
Con una contestazione che poi si è aggravata la richiesta di partecipazione era tale dopo questo giudizio sommario che vale per tutta una serie di giudizi che si potrebbero dare la domanda di partecipazione era talmente forte che l'apparato dello Stato comporre
Non rinnovato adeguatamente dove riusciva comprende nel settore della giustizia dell'amministrazione dalla scuola in tutti i settori
Questo era il punto di partenza delle tensioni sociali della contestazione nelle università
Che poi con un tessuto sociale debole non forte i partiti politici non erano in grado di tutti quelli di maggioranza ma forse anche quelli di opposizione non erano in grado di recepire la domanda se essa sociali e gestirla tutto questo insieme di fattori
Ha determinato la violenza nella società e anche il terrorismo
E l'apparato dello Stato erano inadeguato
Dico quindi che in tutti questi ultimi dieci anni quindici anni ha preso corpo
Un problema più sentito della giustizia perché io almeno solo uno che lo va dicendo da anni anche perché mi occupo un poco di questo settore
Con molta passione forse con scarsi risultati
Credo che il problema vero di una democrazia che sfida se stesse che deve rafforzarsi nella società e quello di far giustizia
Se c'è una democrazia che è in grado di rendere comprensibile tra l'altro la giustizia di far capire fino in fondo i cittadini
Che probabilmente l'ultima spiaggia una volta scontate alcune ingiustizie che probabilmente sono l'inevitabile l'ultima spiaggia la giustizia esiste la democrazia si rafforza
Le intenzioni che sono avvenuto all'interno della società io credo che viveva in misura notevole da questa difficoltà di far giustizia
E perciò parliamo danni e parliamo sempre con maggiore insistenza di questi convegni e tutta la tematica che nel settore della giustezza giustizia prende corpo
Dalla dimostrazione
Che una democrazia moderna non può non rendere popolare impalpabili comprensibili questi problemi
E quali sono i programmi
Difficile probabilmente individuare i programmi che la decima legislatura io spero che si faccia governo un governo forte un governo credibile
Con una maggioranza che confrontandosi con l'opposizione perché tutti i problemi della giustizia sono problemi istituzionali
Porti avanti un disegno che almeno io nella mia responsabilità vorrei dirlo a tutti i presenti ai colleghi in particolare per la responsabilità che ho di presidente della commissione Giustizia al porto in questi termini e con questo mezzo non credo problemi della giustizia di maggioranza consentitemi che vi dico questo non ho creduto neppure per il passato
Chi mi conosce sa che lavoro nella Commissione giustizia dal settantadue
Che ho sempre considerato i problemi della giustizia nei termini che ho detto valanghe vissuti in questo modo
All'interno del Parlamento ci sono varie commissioni io credo che la fisiologia della maggioranza del volo della minoranza
Sia legato più ad altre Commissioni alla commissione di spesa le commissioni più economiche dove un contrasto di programmi finisce in qualche modo per esser fisiologico la fisiologia della Commissione giustizia di questi problemi esattamente contrari è una fisiologia che non può non portare a una più vasta unità Gozzini sa quanto discussione è stata fatta per esempio per una sua legge
E quale caparbietà e io ho anche avuto anche nell'accettare piccole cose alle quali magari non si era fino in fondo d'accordo per poter avere una unità di votazione una unità di indirizzo che
Io consideravo la forza anche retrostante per poteva applicare per esempio nel caso suo norme di grande difficoltà di grande delicatezza
E solo se escono per dal contributo di tutte le forze politiche dall'intero Parlamento possono avere maggiore efficacia
Ci tengo a dirlo questo vorrei sottolinearlo
Ed è questa la ragione per cui con le difficoltà che potete comprendere per le responsabilità anche un dirigente di partito a in una giornata come questa io ho sentito il dovere di venir qui dovrò andar via un po'prima perché c'è la crisi di governo ci son problemi da portare avanti ha voluto suo voluto venire qui perché volevo sottolineare la volontà e la necessità per questi problemi di avere un consenso più ampio di ricercare un consenso più ampio
Io credo che si parla a proposito ma molto a sproposito delle riforme istituzionali facendo credere al Paese che alcune questioni in un enucleate che finiscono per essere di dettaglio per esempio il voto segreto
Che può avere una consistenza anche forte ma nell'ambito del Parlamento non sono le riforme si
Non credo che il Paese diverrebbe una stagione tranquilla sembrerebbe voto segreto
Potremmo evitare qualche fenomeno condanne pochissimo di malcostume
Che anche nel mio partito c'è stato da reprimere fino in fondo ma non credo che può essere quella una questione alla portata della riforma istituzionale per modificare il costume democratico del Paese costume istituzionale
Credo invece e negli incontri anche l'involucro più il mio partito fatto col Partito comunista qualche settimana fa è stato posto al primo posto
Dell'ordine delle questioni istituzionali va questione giustizia non per il referendum
è stato una cosa più o meno sciagurata o più o meno incomprensibile nel nostro Paese
Ma per sulla forza della questione che negli ultimi anni assorbito gran parte dell'attenzione del paese c'è una forte domanda di giustizia
Che cosa abbiamo fatto noi che vogliamo fare dico solo questo e anche se la premessa dovrebbe presupporre una lunga relazione devo controllare perché ci sono tante persone che avevano intervenire non è giusto assorbire tempo un paio di questioni vorrei affrontare come me ne abbiamo problemi all'ordine del giorno abbiamo fatto un programma della giustizia un po'd'accordo anche Senato anche se non riusciamo molte volte raccordarci che sono questioni importanti di ordinamento giudiziario
O anche di questioni di diritto sostanziale
Noi tutti aspettiamo il codice di procedura penale
Questa legislatura deve introdurre il nuovo Codice procedura penale atteso che il coso il processo che celebriamo in questi anni non è più credibile
Si può essere d'accordo un po'di più un po'di meno rispetto alle nuove norme che andremo che stiamo facendo ma una cosa è certa
Che gran parte della pochissima credibilità e alla giustizia o anche della sfiducia nei giudici diciamo pure che i cittadini hanno derivano dalla falsità dell'attuale processo non più all'altezza non più adeguato
Non più credibile la segretezza non è più un portato della nostra società e una istruttoria che si fa nel segreto non è più credibile per i cittadini
Basta questa intuizione semplice se volete semplicistiche per far capire che arriva con ritardo
è una fossa laboriosa una società come quella attuale che non riesce a dare certezza la norma proprio per questa difficoltà
Di dover determinare un rapporto certe tra la legge che si va a fare la norma che si va a fare e i valori che si concretizzano nella società che devono essere regolati questo contrasto Porta grandi difficoltà farle codificazione a far le leggi ma il nuovo codice di procedura penale è una esigenza è una realtà alla quale dobbiamo avvicinarci speditamente
Riformando le regole del processo e credo che la decima legislatura debba essere tutta tesa a raccordare le varie leggi anche le strutture anche l'organizzazione dello stesso ministero a questa realtà che sul piano penale oggi è necessario dei Negrita
Se modifichiamo
Questo o rito processuale che è sempre lo si legge nei libri e l'anima e il presupposto di una democrazia della democrazia probabilmente un passo avanti in avanti la giustizia lo farai lo dovrà fare
E noi dovremmo raccordare dovremmo qualificare meglio la figura del pubblico ministero in contrasto in dialettica con il giudice
Perché da qui tutto il mondo il contrasto tra la pubblica accusa e il giudice e il difensore e l'anima del process se posso dire una sola parola su questo dico che per grandissima parte la crisi del processo la crisi della giustizia deriva da questa anomalia tutta italiana il solo italiana la pubblica accusa che si identifica molte volte col giudice e che quindi non caratterizza le parti processuali che proprio perché siano in dialetti che in contrasto determinano da parte del giudice terzo una decisione una sentenza
Una deliberazione
Il giudice terzo il giudice imparziale è una necessità fortissima del nostro Paese
Perché se il giudice non ha la fiducia fino in fondo dei cittadini io credo che per grandissima parte a parte qualche fenomeno di
Deteriore della vita della magistratura credo che dipenda da questo dato culturale che attraverso gli anni non abbiamo chiarito che dobbiamo chiarire che il codice di procedura penale nuovo ci aiuta a chiarire
La figura del pubblico ministero che in contrapposizione alla parte determina quel contrasto e quella ricerca della verità che il giudice poi come terzo deve deve deve mediare e deve raggiunti
Questo presupposto ci porta a una serie di altre riforme sulla quale io non mi voglio soffermare ma è la intuizione valida dell'oggi e del domani
Ed è l'attestazione nuova sulla quale la giustizia e quindi il processo deve attestarsi
Tutto questo sembra in contraddizione forse arrivo al problema che più legato alla al al convegno nel suo complesso tutto questo sembra in contrasto con quello che abbiamo fatto in questi anni e sotto certi aspetti può anche essere vero
Però non dobbiamo mai gridare allo scandalo su queste cose
Io vorrei dire forse una cosa nuova provocatoria ma fatemela dire
Perché si fa sempre un gran parlare di
Un grande contestazione al Parlamento che fa leggi contraddittorie che fa leggi cattive che fa leggi incomprensibili
Io ho una mia teoria particolare dico se voglio proprio arrivare al nocciolo del problema che la crisi istituzionale vere che noi abbiamo nel Paese la crisi della legge
E la crisi della norma
La grande difficoltà per il legislatore oggi a fare una norma che posso avere carattere davvero generale
Una legge erga omnes una legge che sia una codificazione
Cioè i momenti di tensione sociali chi conosce la storia del diritto sa
E difficile farle quindi non perché il legislatore più scemo di altri legislatori sono stati legislatori molti più avvertiti Dinoi ma la cattiva legge non dipende dai cattivi legislatore
Dipende dalla difficoltà di per recepire di gestire di fotografare una realtà che è talmente in contraddizione con se stessa che non riesce da poter essere recepito fotografata rappresentata da una norma questa questo è il vero punto di approfondimento che noi dobbiamo fare culturale e istituzionale per capire da dove bisogna cominciare quindi non dal voto segreto
Va dalla difficoltà di fare la legge dalla difficoltà di parola no
E abbiamo fatto norme contraddittorie sì perché non dirlo e perché scandalizzarsi abbiamo gestito una fase che credo gli storici del diritto sanno eccezionale ma davvero eccezionale non perché lo diciamo noi come sempre si fa volle nostalgica del passato immaginando che il passato sia sempre più complicato di quanto non lo sia stato negli dei fatti abbiamo attraversato dagli anni settanta agli anni Ottanta una difficoltà con un tipo di devianza sociale con un tipo di rapporti all'interno della società sconosciuti al diritto
Al diritto civile come il diritto penale come al diritto processuale terrorismo non è soltanto una parola
Una questione che è stata nella società
E che non è stata capita
Non poteva essere capite immediatamente vedo la struttura amministrativa burocratica del Paese né dal diritto né dalla norma
E quindi abbiamo fatto delle corse che solo condivisero discutendo di un libro che ha scritto Nicolò Amato dobbiamo ricordare
Devo fatto delle cose che hanno portato a inasprimenti eccessivi
Non controllati dalla penna e quindi non abbiamo avuto un risultato buono abbiamo poi fatto una serie di norme per sconfiggere il terrorismo che possono essere criticate forse solo critica ma hanno portato dei risultati
Io quello per non capisco fino in fondo e la polemica invece che è stata fatta negli ultimi
Perché questa polemica innanzitutto non è di stretto carattere di stampo giuridico
Perché quando si dice si parla di perdonismo a me viene la pelle d'oca perché non è un concetto giuridico e se è un concetto cristiano il concetto di fronte al quale ci dobbiamo inchinare ma non c'entra con l'organizzazione della vita sociale
De è altra cosa
Perdonismo non esiste quelle norme se hanno contribuito le norme che noi abbiamo fatto per la dissociazione
E l'abbiamo fatto unitariamente perché non potevamo fare norme effettivo senza l'unità del parlamento norme rischiose rischiosissimo
Alle quali certamente non credevamo noi con la nostra ideologia corre il nostro la nostra cultura non potevamo fino in fondo
Ma la storia ci ha dato ragione rispetto ad una qualche validità anche se hanno avuto e che hanno fatto di spiegare una organizzazione che era forte
Parte la geometrica potenza che si rilegge oggi a distanza di dieci anni sui giornali era di forte consistenza sociale
I poteva essere segregato probabilmente solo alle condizioni di alcuni strappi nell'ordinamento lasciando però interrotto Vetrella dovete darcene atto alle forze di maggioranza le forze di opposizione lasciandolo integro
Ma intuizione democratiche la regola decorati e comunque tutto sommato i Codici democrazia
Quindi siano stato un Paese che sotto certi aspetti ha fatto un miraggio
Altri Paesi hanno cambiato regime per poter risolvere questi problemi noi con qualche strappo ripeto qualcuno anche abbastanza forte però tutto sommato siamo riusciti a distanza di circa dieci anni a poter leggere sul giornale qualche tono trionfalistico la moto anch'io stamattina sulla stampa non esagera nei anche perché mi pare che le tensioni sociali in questo momento ci devono far stare allerta la scuola i trasporti eccetera ma certamente possiamo dire di aver non debellato ma di aver curato un fenomeno altrimenti di pericolosità incredibile
Dobbiamo andare avanti lungo questa via no
Assolutamente questo lo posso dire credo che la democrazia cristiana si è attestata responsabilmente su una posizione di rifiuto di qualunque altra questione normativo normativa che potesse veramente far capire che lo Stato oggi
Poteva esser tacciato di lassismo
Noi siamo stati i tassisti nei momenti più duri
Immaginarsi se
E consentito esserlo oggi con una situazione se mi consentite un po'più maturo dove la questione giustizia ecco in arrivo subito alla conclusione ero partito da questo a distanza di GE di dieci anni
Ha portato dalla nuova consapevolezza nell'amministrazione a una nuova cultura anche all'interno dalla magistratura
E dobbiamo pensare anche questo anche dalla magistratura mancava e non potevano mancare una cultura adeguata rispetto rispetto a queste cose quando leggiamo i magistrati che sono esperte di queste questioni dobbiamo mettere giù il cappello perché sono magistrati chiede si sono specializzati rispetto a questioni che prima erano sconosciuti
E che evidentemente non volta non conosciute non potevano essere gestite adeguatamente allora noi
Rispetto a questo diciamo e concludo di dover andare avanti
Nella fermezza magari maggiore nel correggere semmai qualche norma che ha determinato lo strappo di cui ho parlato andando verso il nuovo Codice che deve regolarizzare una situazione magari pensando molto di più alle vittime
Forse qualche dimenticanza su questo c'è stato dobbiamo prontamente se possibile l'intervenire se necessario anche sul piano normativo
Per poter avere una situazione abbastanza equilibrata
Col consenso dei più consenso dell'Italia che lavora lasciatemi dire pure questa frase che pur sembrare retorica ma non lo è con i cittadini
Che costituiscono insieme la democrazia del nostro Paese che attraverso la giustizia o la richiesta di giustizia si esprimono esprimono la loro tensione di libertà e allora per quel poco per quel pochissimo
Come presidente dalla commissione Giustizia credo di poter fare nel parlamento io penso che i programmi della decima legislatura se dura come deve durare se ha un forte Parlamento consapevole
In tutte le posizioni di maggioranza o di opposizione che si attesta su alcune questioni il programma che portiamo avanti rispetto al nuovo Codice procedura penale ci deve
Veder pronti a modificare anche altre norme per arrivare ai risultati che mi son permesso di denunziare sinteticamente che credo costituiscono la ragione vera per la quale oggi siamo riuniti in contenitore
Grazie onorevole Giuseppe Gargani e chiamo alla presidenza
Pratesi che vedo che è arrivato
Con po'di ritardo come del resto lo aveva annunciato ieri sera quindi
D'Amato presidente la consiglio della commissione giustizia del
Regione Lazio
A questo punto non so se potesse contare su
Se no passa
Una specie di compito
Gli auguri
Le mie intenzioni
Ecco mi pare che a quanti hanno voluto questo questo incontro
Non abbiano inteso tanto
Commemorare un uomo
Che fra l'altro mi è stato carissimo che e maestro
Né una tragedia quanto trarre una lezione da quei fatti e da qui giorni che serva a vivere oggi
A capire le ragioni degli eventi e delle parti che vi sono state coinvolte
Che serva a offrire proprio sul delicato fronte della giustizia che certamente il terrorismo
Ha scelto in qualche modo un contributo al chiarimento è una piccola pietra a all'edificio di una vita buona
Del resto io credo che sia proprio questo il modo migliore di ricordare
Una vita che è stata Spicer spenta al servizio e nell'attenzione degli altri
Come certamente fu quella di Aldo Moro
E di non fare entrare il suo come il sacrificio di tutti gli umili travolti in quella bufera di tener viva una domanda non solo di giustizia ma anticlericale
A dieci anni dall'inizio del calvario di Aldo Moro
Molte ombre gravano
Ancora su quella vicenda
E quando si pone una domanda in verità
Non si intende solo e vorrei dire neppure tanto una verità giudiziaria che in parte
E direi per la parte esecutiva in un certo senso estati in qualche modo raggiunto
Mentre tuttora controversa per quanto riguarda
La scaturigine prima o le Commissioni aggiunta di quello che fu credo un assassinio politico prima ancora che un atto terroristi
Dico non tanto una pura verità giudiziaria perché
Questa non ci risarcisce i picciotti annui al Paese è stato sottratto
Da quell'atto crudeli
Come pure e lo sentiamo tutti la verità giudiziale non risarcisce chi piange con Aldo Moro tutte le vittime del terrorismo
Tutti quelli che hanno sofferto la privazione dei cari
Per una morte contronatura
E reclamano giustizia
Non nutrono io credo lo abbiano un ritorno ad alta voce
Un desiderio di vendetta
Nutrono le attese legittime direi doverosa che tutto il Paese e tutti noi traiamo la lezione di quel sacrificio di quel sacrificio silenzioso che ormai per alcuni è diventato quasi anonimo
Onde capire ciò che nutre la barbarie ciò che la contrasta ciò che la superate costruisce un futuro civile e sereno
Non ambiguo Coco omogeneo di Reja un sentire fraterno da opporre agli uomini malvagi da opporre all'insufficienza delle istituzioni e qualche volta vorrei dire alla volgarità da Napoli
La tragedie del terrorismo
Di cui l'assassinio di Moro e un culmine in certo senso è un momento emblematico
E tuttora segno di contraddizione
Il paese si è spaccato allora e continua a essere diviso ancora oggi
Cosiddetti fautori dalla trattativa gli intransigenti
Quando pure ciò non ha più senso
Per l'abito di alcun
è una frattura che si ripropone con poche varianti
Tra quanti pensano che la giustizia deve fare il suo corso e quanti chiedono o propugna non misure di clemenza collettiva verso it protagonisti perché
Questa controversia attraversato quasi come una spada gli uomini di una stessa Park ha incrinato amicizia diviso famiglie
Ha creato un disagio che a mio parere non è quali se non nelle guerre di religione
E perché
Io ho sempre pensato che al fondo
Al di là delle speculazioni dell'uso politico del terrorismo che pure si è fatto con una certa spregiudicatezza
Vi siano sotteso due diverse valutazioni del terrorismo
C'è chi ha dato di questa esplosione selvatica una lettura tutta interna come di una ribellione al sistema politico
Chi ha costruito la democrazia italiana attraverso i partiti di massa
Un sistema ritenuto ormai una forma di prevaricazione soffocanti insegna e da costruzione per liberare il Paese
Certo il metodo della violenza era ripugnante per tutti ma in ultima analisi
L'intento non era disprezzato
Vi fu allora l'osservazione di alcuni intellettuali né contro lo Stato né contro le Brigate Rosse e vissuti chiamava i terroristi compagni che sbagliano come a dire appunto che si respingeva mezzo ma non il fine
C'è viceversa vi fu una grande maggioranza
Del popolo che ha visto nel terrorismo un fenomeno endogena ed esogena
Di contenuto reazionario proprio perché ha saliva le forze storiche dalla Costituzione italiana
Impegnati in un cammino di superamento degli steccati che avevano reso zoppa la democrazia impegnati in un tentativo forte di congiungere le masse agli istituti rappresentativi in un processo difficile che oggi noi possiamo anche dirlo si incarnò informo né insufficienti non piene
Ma che secondo un disegno che Aldo Moro perseguiva con immensa Frattini che e che incontrava un altro politico illuminato e rimpianto onorevole Berlinguer
Voleva aprire una fase nuova la democrazia italiana
Voleva costruire una risposta all'altezza della società fattasi esigente e sulla quale fondare eventualmente una nuova normalità istituzionale
Questa divisione che per alcuni per una parte si riveste di parole umanitarie io non non intendo affatto disprezzare sentimenti umanitari ci riporta però al nocciolo duro al punto forte dalla politica
Che perciò non riguarda solo una controversia passata quasi un'inutile contrasto accademico per avvalorare le rispettive ragioni di allora ma investe il futuro investe le scelte sulle quali orientarsi in una condizione
Politiche così incerte
Che piuttosto misera come quella di
Che pensiamoci bene per un momento proprio da quel momento non è stata più ingrato di ritrovare le parole sufficienti a delineare un orizzonte più ecco
Si è comperata Peter nel chiuso degli egoismi particolari circolo stretto delle convenienze più in media nella ricerca
Del troppi intere
Io non intendo
Demonizzare nessuno intende riproporre quella controverse penso al contrario
Cercando così come possiamo le ragioni più intime del contrasto consciamente o meno dissimulare
Si possa ricondurre la dialettica politica le sue radici di fondo perciò alla sua possibile verità
Perché si sente dire lo Stato non dovrebbe essere Clemente ora che il terrorismo è stato ridimensionato
Se non ancora totalmente sconfitto ora che lo Stato ha vinto la sua battaglia sul campo
Certo Pechino dovrebbe
Credo che però una chiosa decisiva è opportuno il terrorismo battuto sul terreno militare non può dirsi del tutto sconfitto su quello politico le tracce delle sue ferite sono visibili anche nel degrado della politica è inutile nascondere
E dunque la comunità può esser magnanimo quel comportamento dei singoli
Come di qualunque uomo riconosciuto colpevole dalla giustizia meriti nelle condizioni che la legge prevede un gesto di clemenza che mi aiuti il recupero il reinserimento nella vita civile
Ma questo che vale per chiunque abbia infranto la giustizia assumerebbe altro significato se fosse il portato di una sorta di convenzioni che serva accettare un colpo di spugna su quel passato che ci turba
Poiché questo sarebbe non tanto riconoscere le soggettive intenzioni chi scelse la via della ribellione violenta
Lo Stato infatti non è autorizzato né ai mezzi per indagare il cuore degli uomini
Ma significherebbe che lo Stato sceglie nella controversia che ci angustie e che si schiera da una parte mentre ciascun è chiamata a sostenere le ragioni e i fondamenti del possibile futuro con
In una parola è chiamata a ricercare difendere la ferita di quella prova tremenda
Questa è la giustizia che soprattutto dobbiamo alle vittime del terrorismo
Se come andiamo dicendo il loro sacrificio non deve essere vanificare
Io non penso proprio perché appunto
Il mio compito avrebbe dovuto essere quello introduttivo di andare anche oltre il ritiro altro anche per non togliere spazio questo lavoro fattivo di un incontro intensissimo
Voglio chiudere con un pensiero che ho già ha avuto modo di formulare
Ci e sono state molte tragedie pubbliche
Molti uomini importanti e buoni sono stati spenti dal furore di assassini Cecchi o consapevole
L'assassinio politico non risparmia neppure i sistemi democratici
Gli esempi non mancano
Tra l'altro anche nell'Europa
Eppure la figura di Moro così
Fuori dalla banalità come
Contrassegnata drammaticamente dal sangue
Mortificante
Per un misterioso contrappasso che in fondo non sappiamo ancora legge
Nelle angustie della prigionia
Mi pare che si levi ancora come una presenza del
Quel che mi pare che onorare un'eredità così importante e così inconsueta e sotto certi aspetti così inquietante
Ecco non sia possibile nella mediocrità
Ringrazio Piero Pratesi la salutiamo il consigliere Molinari
E chiamo alla presidenza l'onorevole Marroni
Purtroppo legarsi anni salutiamo sedersi
Passo a dare la parola a Maurizio Puddu dell'Associazione nazionale vittime del terrorismo e della versione cominciamo a dare la parola
Alle vittime del terrorismo
Io ringrazio soprattutto signor Sindaco dottor Ruggeri per avermi voluto invitare a questa manifestazione
Che bene come lui a sottolineato nona significato Reggio cistico e direi ha fatto bene questa Amministrazione a ricordare l'onorevole Moro proprio con questo convegno
Mi sia consentito dire però che non sono qui soltanto per il convegno ma sono per rendere omaggio alla figura dell'onorevole Moro alla sua scorta e soprattutto per rendere solidarietà alle famiglie
Della sua scorta alle famiglie di tante vittime che attraverso la mia modesta persona dei sopravvissuti sono qui a partecipare a questo dibattito per dare se possibile il suo contributo
Non reduci distico ripeto
Certo mi sia ancora consentito dire ulteriormente che sono un testimone un po'scomodo ecco
Per mia parole che seguiranno potranno essere di pietra e offendere involontariamente anche qualcuno quindi fin d'ora neve esclusero ecco se direi soprattutto mi spiace che come succede in questi convegni alcune persone che esprimono direi loro giudizio la loro convinzione il loro apporto poi devono allontanarsi purtroppo e direi una conseguenza degli impegni e delle attività
Che questo direi travagliato momento che attraversiamo in special modo per i problemi evidentemente parlamentare governativi che si prospettano sulla scena certo importanti come importante questo convegno ecco
Quindi fatta questa premessa
Evidentemente che assenti qualcuno ci sarà motivazione di discostarsi e mi spiace che coloro a cui mi discosto soprattutto onorevole Gargani che è andato via non posso evidente non posso ascoltare l'intervento ecco
Credo che direi problemi che abbiamo ascoltato soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione all'onorevole Gargani siamo d'accordo ecco anche quanto detto l'onorevole Pratesi ecco
Però rimangono altri problemi e che poi sottolineo
Come ho avuto occasione di dichiarare in altre occasioni il problema delle vittime e soprattutto è innanzitutto un problema di ordine morale
Quindi non può essere considerato come un problema di recapiti ebreo rispetto alle esigenze dei detenuti politici terroristici ecco così chiamati impropriamente politici
Noi non siamo e ripeto merce di scambio oppure essere considerati persone lacrime e molte lacrime Orio con passionaria che rischiano certe volte
Di poter essere considerate anche ipocrite
E questo nuoce soprattutto alla serietà di un dibattito in corso e manca anche nei loro confronti anche un certo senso di rispetto
Premesse che ho voluto dire sussidiate anche da un'altra valutazione di carattere credo primario
è già stato detto qua ecco ma un conto è la rassicurazione dell'impegno dei parlamentari
Che finora non è avvenuto io devo dire che c'è una constatazione di una volontà ma la constatazione della volontà si concretizza poi negli atti concreti ecco il terrorismo
In Italia le vittime sono già dal mille novecentosettantaquattro al mille novecentosettantotto ecco io potrei e lo faremo certamente se verremo ulteriormente
Mi sia considerato senza offendere nessuno presi in giro ecco faremo un libro bianco delle lettere che abbiamo ricevuto io ho un centinaio di lettere di parlamentare così anche i miei colleghi ecco che vengono rassicurati
E lo facevo vedere prima da interventi in proposito ecco sarebbe opportuno che qualche volta per lo meno gentilmente queste persone non rispondessero neppure forse direi farebbero meglio
Se l'assenza tuttora di un riconoscimento giuridico da parte dello stato che io ritengo per il ruolo conseguito dai soggetti vittima di una versione dei fatti criminosi subiti dalle persone
Che erano considerati di fatto come servitori dello Stato
E l'equivoco è nato proprio dal legislatore ed agli organi investa attuali che spesso da me interpellati anche come presidente dell'associazione
Hanno risposto ma non possiamo legittimare il vostro Stato perché così facendo legittime Remo lo stato dei terroristi ecco riconoscendo a voi riconosciamo la figura di combattente i terroristi il testo io credo che questo sia un un ma il destro comportamento che è stato smentito dalla normativa fin qui applicata e nelle specificata cosiddette leggi di emergenza ecco che poi sono stati anche sottolineato e qui ecco soprattutto mettendo in rilievo che c'è stato
Un fatto emergente
è stato anche detto che il terrorismo è stato sconfitto che il terrorismo è un fatto che quasi non esiste più e andrei molto piano ecco il terrorismo io penso che sia un fatto che ormai permanente nella nel nostro mondo
Il terrorismo a mio modesto avviso si è trasformato si trasformerà coi intrecci internazionali
Però io penso senza voler normale solo che dobbiamo cominciare a coabitare col terrorismo almeno quello internazionale perché è una forma nuova di guerra di guerriglia che sussiste era sempre quindi bisogna prepararsi e non rimanere impreparati come è stato lo Stato
Nel momento preventivo soprattutto per quanto riguardava gli anni terribili di piombo ecco
Quindi dico questo perché non liquiderei soprattutto il fatto dell'emergenza ma non per scorrazzare evidentemente quell'ansia di serenità che dobbiamo avere noi tutti questa speranza nuova questo modo di vivere più civile che tutti invochiamo ecco senza direi allarmismi ma questo per nomi Stiffi care quella fatto di dire che l'emergenza da un lato finita
E soprattutto per dire che dato che è finita l'emergenza dato che questo bisogna che siano riconsiderate le leggi e allora a questo punto vorrei ricordare ecco perché forse ingressi continua anche su questo mistificare ecco quasi che è stato detto prima c'abbiamo la legge
Del venticinque del ventinove maggio ottantadue la trecentoquattro dei pentiti poi abbiamo la legge del diciotto febbraio ottantasette numero trentaquattro dei dissociati
Poi abbiamo le modificazioni alla legge Gozzini che abbiamo qui responsabile ecco legge Gozzini che ha direi di fatto dato ampiamente ogni modifica questa emergenza di fatto cioè a cancellato tutto quanto c'era di direi di emergente per quanto riguarda il fenomeno legislativo ecco
Senza contare che non mi piacciono le stesse parole che sono state dette
Di Codice democratico ecco io non riesco a capirlo mi si spieghino i legislatori che cosa si intende con Tizio democratico io direi che il Codice dovrebbe essere civile ecco non democratico lo dice già
La parola ecco parla di codice democratico è pericoloso ecco perché loro ogni tanto lo cambiamo seconda del senso della gente ecco invece io ritengo che quando c'è un reato c'è una piena quando si commette qualche cosa evidentemente bisogna che ci sia un equilibrio ci sia una legge naturale etica che è ben lontana ecco dalla contrattazione ecco se contrattiamo anche la legge evidentemente che il nostro ordinamento diventa pericolosa Lola capisco il perché delle interpretazioni
Anche larghe Zanchi di determinate leggi e capisco anche l'interpretazione e l'applicazione da parte di certi magistrati gli anche della cosiddetta buona condotta
Parlavo prima definisco vergognoso e offensivo applicazioni talune misure a favore dei rei di omicidi
E nuovamente barbari omicidi forse si dimenticano a Torino
Cioè nel carcere di Cuneo quattro brigatisti già condannati per omicidio hanno caro tatto un'altra persona in carcere che alla prova compagno
Dopo due anni sono usciti per benefici di buona condotta non sono usciti sono dati licenza ecco per fortuna non l'acqua operò per buona condotta io domando
Sia i legislatori sia evidentemente ai magistrati che l'africano se si può considerare buona condotta questo fatto ecco per dire
Come anche queste
Sfacciato senso della giustizia mi sia consentito chiamarlo tra virgolette ecco no
Quale impressione può dare nei confronti dei giovani
Da un lato e quale impressione soprattutto può dare nei confronti delle vittime ecco del terrorismo ecco perché noi non siamo soltanto qui a elemosinare che si faccia una legge ecco partecipiamo anche noi a questo dibattito non mi piace stare con con il cappello in mano faremmo rituale l'abbiamo detto prima ecco no
Quindi il concetto della dignità del diritto io ritengo debba essere sempre certamente compatibile ecco noi non abbiamo nessun nel senso di odio di vendetta detto bene Pratesi ecco le vittime non si sentono in alcun modo toccate dal principi di avere odio vendetta qualcuno siamo anche noi
Specialmente vi era chi è laureato in legge sappiamo che c'è la riforma penitenziaria sappiamo che c'è la necessità del reinserimento del detenuto
Sappiamo che il carcere deve essere attrezzato in maniera diversa sappiamo che ci deve essere il Ricupero soprattutto del detenuto e qui plaudo le iniziative che ha fatto
Torrita Tiberina attraverso questo aiuto verso i carcerati
Che è stata una cosa buona ecco soprattutto per il contributo che può dare alla pacificazione civile all'accrescimento dell'uovo senso direi di convivenza civile da parte di questi detenuti ecco ma migliorare la convivenza civile non vuol dire evidentemente continuare nel fare degli errori ecco no
E allora siccome non parliamo solo come vittime ma siamo anche cittadini italiani faccio anche gli altri esempi ecco io l'altra sera ho assistito a uno scippo non riuscito davanti a casa mia
E viene una signora non sono riusciti a strapparle la borsetta no il l'individuo Crystal Palace presentano un tossicodipendente il quale dice alla signora Bereguardo antro tu strappata ma dice tanto entro sera ne sta però qualcun altro perché devo farmi soldi ecco no
E allora mi viene in mente quello che aveva detto il giudice elitari durante una riunione dei commercianti affollata eccetera
Rivolto da alcuni parlamentari dicendo ma ecco questi signori qui hanno fatto queste leggi noia i possiamo arrestarli ma i tossicodipendenti ma non possiamo carcerari perché basta che presentino una dichiarazione all'URSS che sono in cura e non possono essere carcerati ecco
Perché direi fino a cinque anni non possono essere carcerati in palio anche queste sono sottolineature
Che non so se siano veramente valide oppure ecco lui ha parlato di cinque anni ecco
Sì no parato il giudice io me la sono segnato dice caratterizzato anche fosse anche solo tre anni mi sembra un po'ma torniamo direi a questi problemi ho voluto fare delle semplificazioni per dire come siamo attenti anche a questi fenomeni di mutamento delle leggi e al concetto che il codice deve essere democratico mentre invece a parer mio come ho detto prima mio questo un riferimento personale ecco no
Ma dopo aver fatto questo si è parlato di di di nuove proposte che ci hanno evidentemente ingiuriato offeso ecco perché
Da un lato si vuole aiutare gli irriducibili
E dall'altro lato si vuole aiutare gli espatriati ecco ma io credo che non capisco ecco questo fatto ecco c'era al la legge dei dissociati la legge di dissociati dava tempo trenta giorni non l'hanno usufruito adesso qualcuno gli aveva utilmente
Che non hanno usufruito e allora si vorrebbe che potessero anche suo fluire queste persone poi ci sono i latitanti non ho voluto tornare
Io non so come si possa vivere all'estero senza una protezione senza un'assistenza ecco perché posta stare a Parigi ecco no ad esempio
E credo che evidentemente questi signori non hanno sentito l'obbligo di Minitalia per farsi carcerare allora vorrebbero essere addirittura assolti per corrispondenza ecco che il legislatore italiano facesse qualche cosa in maniera che possano essere rientrare cancellare tutto da questo si vede anche la compiacenza riguardo
Attraverso
Direi nome farneticazioni mie così comunicative attraverso questa mia esposizione la dichiarazione stessi basta andare a leggere l'Avanti cosa ha detto Intini al riguardo direi molto chiaro
Dicendo che evidentemente bisogna aprire una stagione nuova io non lo capisco quale stagione sia ecco direi quella di legittimare di fatto a posteriori
Il fatto terroristico stesso perché non è che si cancelli ha con questo fatto ma solo se gli si legittima ecco se riconosce che anche la violazione può essere cancellata Traverso
Un indulto e una amnistia strisciante ecco perché la cancellazione del reato e amnistia indulto e Lazio con l'avvento del reato quindi evidentemente che con queste forme le legislatore vuol aiutarli io mi si spieghi ecco che cosa c'entra questo come il problema del reinserimento del detenuto cosa c'entri questo con una generosità
Cosa c'entri questo con l'umanità ecco soprattutto
Perché bisogna anche ricordare coniglio colori ricordare che coloro che hanno eseguito questi reati non lo facevano perché erano dei ragazzotti che sbagliavano ecco
Ma era gente io almeno nel mio caso sono andato a vedere sono stato colpito dalle Brigate Rosse
Sono andato a leggermi documenti questi si accertavano facevano sacchi di documenti ci sono e possono andarli a vedere ci sono montagne di documenti lettere preparavano prima
Avevano una mania di di cambiamento che era farneticante per quanto era lo scrittore coloro scrittura cono tutto ecco dicevano preparavano avevano evidente poi chi è che è stato i processi può vendere portarsi che cosa succedeva soprattutto del ruolo che avevano questi gli ha con la la la capacità ecco di organizzare
E poi evidente che esistono anche dei fenomeni subalterni che sono quelli dei come abbiamo detto di alcuni ragazzotti ecco ma penso che quelli siano già fuori tutti ecco perché non mi mi si venga a qualcuno a a a sottolineare che c'è ancora qualcuno che aveva questa funzione soltanto subalterno ed è ancora in carcere ecco credo che non sussista più
C'è gente che non vuole riconoscere di abiurare il delitto compiuto ecco
E allora si fa anche per esempio distinzione fra
Direi a reati di sangue o meno ecco ma io sono perplesso su questo ecco mi ricordo di aver fatto una piccola meditazione al riguardo ma li mette anche il re e Mussolini non avevano mai ucciso qualcuno ecco però io le ritengo più responsabili di coloro che hanno ucciso ecco
A parte Curcio spesso a quel che ripeto Curcio si dice non ha sparato ma molti si dimenticano che è stato fermato dei carabinieri a un passaggio livello vicino Pinerolo dove abito io ecco con le armi in pugno bontà sua che non ha potuto estrarre le armi
E bontà sua che non ha potuto sparare i poveri carabinieri ecco allora dovrei dire porno dico questo non per emotività oppure per fare di al direi così un po'di drammaticità dell'argomento ecco ma
Penso che questi fatti bisogna ricordarli ma non per
Direi fare contrapposizioni ecco no noi non siamo qui seduti perché io debba fare la mia parte
E altri devono fare un'altra parte ecco perché questo sarebbe offensivo offensivo direi nei miei confronti offensivo verso coloro i quali esprimono evidente che noi diciamo una partecipazione a questo tipo di discorso proprio perché se vogliamo effettivamente che questa giornata
Che ha un significato particolare in cui è ricordato il sacrificio del rapimento di Moro ma in modo particolare
La la strage della sua scorta ecco coloro che sono stati immediatamente uccisi ecco e soprattutto anche coloro che sono poi stati uccisi in seguito ecco io
Queste cose me le risse Anton ripetere soprattutto dai miei associati mi telefonano alle vedove ecco mi telefono tante persone per dire come questo stato come questi legislatori si dimenticano in fretta di queste cose ecco
Ma soprattutto per dire che quanto già avvenuto non è un problema casuale non è un accidente di percorso ecco
è stata una scelta deliberata quella di colpire
Attraverso le persone
Ho servitori di Stato anche dei cittadini inermi che certe volte sono stati coinvolti
Non parliamo poi delle stragi ecco io non rappresento qui l'Associazione delle vittime delle stragi un fenomeno molto ancora più grave di quello delle vittime del terrorismo e perché le stragi non sono state direi ancora non c'è ancora avvenuto l'accertamento di chi l'ha compiuto non si sanno i mandanti certi ecco l'azione meditazione a coloro che sono responsabili in tal senso ecco
E vogliamo quindi anche noi che si ricerchi
La verità e la giustizia che si attuino delle legislature delle norme legislative e nuove valide ecco senza dimenticare che verso di noi finora
Non si è attuato niente copre la vittima del terrorismo al di là dell'atto risarcitorio e assistenziale che avvenuto verso coloro che sono morti e le loro famiglie
Che si è chiamato anche in modo offensivo atto risarcitorio quasi assistenziale
E io invece ritengo che sia un atto dovuto dallo Stato perché ripeto le vittime del terrorismo come il sottoscritto non sono vittime di un incidente stradale ecco sono vittime per direi che lo Stato in alcuni casi non è stato previdente ecco
Perché non dimentichiamo che c'è ed è stata la necessità come è stato dichiarato qua
Di cambiare un tipo di cultura ecco
Lei ci dimentichiamo quando ad esempio il prefetto Mazza faceva le sue direi segnalazioni quando a Torino io mi ricordo si tiravano le biglie d'acciaio sulla testa dei poliziotti che difendevano la sede del ministro
E invece di apprezzare i poliziotti si criticava che si difendeva certamente era un dovere ritengo delle forze dell'ordine prima perché quelli che erano mandati e si creano degli ordine secondo mi sembrava anche giusto e democratico sì che feci facesse un confronto civile non con la forzatura della distruzione di stabili ecco ma questo ci si è dimenticato e forse poi dopo ci si è pentiti e si è cominciato un orale anche le forze dell'ordine con loro sacrificio
E su questo bisogna anche dire che io sono d'accordo che bisogna onorare le forze dell'ordine però ricordo anche così come materia di meditazione tanti che invece si sono trincerati dietro le carte
Tanti che magari adesso sono stati promossi ecco e mi ricordo anche una persona che mi diceva io sono qui al servizio di chi comanda
Era un questore ecco mi spiace doverlo dire ecco
E io gli obietta il non sia al servizio di chi comanda sia al servizio della legge ecco e ognuno deve pensare che se la legge non è giusta non lo si deve neanche applicare ecco ma altrimenti si è al servizio della legge prima che di chi comanda
Questo lo dico non per retorica ma anche perché non ci siano dubbi di quei momenti in cui accanto a tanti fedeli servitori dello Stato ci sono anch'io credo come è venuto alla ribalta attraverso il processo per la strage di Bologna
Tanti traditori dello Stato a cui evidentemente
Direi dobbiamo fare distinzione ben chiara ecco noi siamo quindi qui a a domandare
Che domandiamo anche i mass media ecco soprattutto no vediamo che che si sta nel fatto che ai mass media che oltre al loro lavoro ecco nomi
Abbiano un pochino direi un po'soprattutto di non abbrutire nella coscienza dei giovani questo gioco direi di distinzione fra perdoni stia non perdoni 'sti il perdono io ritengo sia un fatto intimo personale
Non pubblicisti non pubblicizzato come e la carità come dire il conforto verso le persone
Mentre direi non si deve arrivare
A quelle drammaticità come ho visto alla televisione in questi giorni
Verso uomini e donne che si vanno a chiedere come si sentono eccetera ecco noi non riteniamo che le vittime non dovrà essere compassione atti le vittime devono essere aiutati dallo Stato solidalmente ecco io penso che i motivi per cui non ci siamo qua
Siamo direi a partecipare ad un dibattito creativo ma siamo anche dire agli a chiedere che la solidarietà si faccia veramente concreta ecco
Che non venga invocata miserevole mente ecco che non venga giustificata e che noi dobbiamo dire siamo per la verità siamo per la giustizia siamo per tutte le cose che sono positive
Però vogliamo anche che altrettanto si faccia normativa nonché evidentemente soltanto perché la chiediamo perché si si è convinti di quello che si dice grazie
Grazie Maurizio frutto saluto i parenti dell'agente di polizia io Zini che sono in sala
Do la
Do la parola a
Dottor Giovanni Tamburino che ci illustra la posizione da vittima processi per reati di criminalità organizzata
Righello scusa poiché lascia il posto alla torta ben spesi
Quindi
Risposta
Ringrazio dell'invito il sindaco l'amministrazione Torrita Tiberina
Ho ascoltato con attenzione gli interventi che si sono svolti finora in particolare quello dell'onorevole Gargani
Ecco non sono convinto che i difetti del dell'attuale processo penale difetti che certamente esistono ma siano legati
All'esistenza di una fase di segretezza fase di segretezza che
Utile considerata
Funzionale rispetto al risultato delle indagini che esiste anche nel nuovo processo penale e che anzi mi sembra sia rafforzata nel nuovo processo penale sia pure limitatamente a una appunto a una fase neppure credo che l'assetto dei rapporti del dell'attuale processo tra giudice pubblico ministero sia tale da incidere sulla affidabilità del giudice per quanto riguarda il profilo della sua imparzialità questa direi non è neanche una valutazione personale ma è una considerazione il prete che scaturisce direttamente dal dall'esame critico del risolve i risultati del processo penale credo che pochi processi penali come quello italiano vedano una divaricazione
Così grande così massiccia sul piano percentuale tra imputazioni e condanne ecco questo è già una è già una indicazione è un indicatore certa indicatore che
Ci consente però di non temere che vi sia una limitazione della imparzialità del giudice
Per i rapporti quali attualmente esistono tra giudice e Pubblico ministero per essere entrambi i magistrati io sono convinto che le ragioni più
Immediate più evidenti della crisi del processo penale consistano delle deficienze strutturale dell'amministrazione della giustizia e e questa un'affermazione banale
Però che forse non va dimenticata nel momento in cui stiamo per ricevere la riforma del processo riforma che credo sia facile prevedeva che se non se resterà diciamo una riforma di carta e non sarà preceduta da interventi sostanziosi e fatti con congruo anticipo non produrrà risultati positivi questo purtroppo è una previsione facile manteniamo la presente
Mi sembra anche ragionevole il dubbio se peraltro queste carenze strutturali che hanno una durata così lunga e che e che sono che sono andate aggravandosi o comunque di di fronte alle quali non si è fatto nullo si è fatto poco non trovino a loro volta una spiegazione in ragioni più profonde di carattere ideologico o culturale
E per cercare di rispondere a questo dubbio che considero legittimo partirei da una idea che mi sembra plausibile secondo cui la validità di uno strumento processuale dipende per la sua capacità di soddisfare due esigenze fondamentale contrapposte
La esigenza di libertà dell'innocente perseguitato ingiustamente e l'esigenza di punizione del colpevole giustamente perseguito
Guai se lo strumento fosse congegnato per far vedere colpevoli dove ci sono innocenti ma male anche se lo strumento fa vedere Innocenti dove ci sono colpevoli
Se la capacità visiva viene limitata da filtri
Il bersaglio non verrà centrato se il processo non centra il bersaglio può in questo almeno in parte vedersi una ragione della anche della crisi strutturale dello strumento diciamo una ragione ideologica
A me sembra che partiti da un processo improntato a un'ideologia autoritaria che effettivamente riduceva ai minimi termini le garanzie dell'imputato si sia fatto strada un sistema che di frequente garantisce l'impunità e senza peraltro neppure essere in grado di assicurare in modo pieno la difesa di chi sia ingiustamente accusato
Dovrebbe essere chiaro che il senso del mio discorso non è una richiesta di e sanzioni o un'accusa di una amo o ammorbidimento delle sanzioni senso del discorso di verificare se nel processo si realizzino situazioni direi di strabismo
O di squilibrio che ostacolino il suo corretto funzionamento perché certi in questo strabismo
Andrebbe riconosciuto un difetto non nell'insufficienza delle sanzioni che a mio parere non esiste affatto e comunque se esistesse non sarebbe irrimediabile
Finché lo strumento applicativo
Rimanesse distorto
Ora a me sembra che esistano dei sintomi vorrei più brevemente possibile richiamarne qualcuno richiama l'attenzione su qualcuno di questi sintomi
Che fanno pensare che quel difetto effettivamente si sia insinuato nel sistema nel nostro sistema e comincio da situazioni talmente diffuse e ricorrenti che sono ormai sì che sembra ormai parte integrante parte fisiologica necessaria la sopravvivenza del sistema penso alle amnistie condoni alle prescrizioni dei reati
Alla massa di reati produttori
Restano ignoti perché neppure denunciati per sfiducia
Sull'esito delle indagini o perché le indagini di fatto non vengono svolte a causa della sproporzione tra le dimensioni del fenomeno criminale e dei mezzi a disposizione di chi dovrebbe e contrastarlo
Queste situazioni sono anche la risultante del modo in cui è costruito il processo e ciò è particolarmente evidente per quanto riguarda il meccanismo dalla prescrizione che è congegnato in modo da rendere sempre utile all'autore del reato lo sfruttamento degli strumenti di prolungamento del del Processo
Questo nome viene evidentemente
Nel campo del diritto del procede la tutela degli interessi privati dove ci sono altri altre disfunzioni ma certamente non f di perse
Esista acque esista una prescrizione che viene bloccata come noto dalla esistenza del processo questo non avviene nel campo penale ma anche il continuo ricorso alle amministrative
Che fattore di accumulo dei processi almeno quanto è l'effetto di tale accumulo funziona a vantaggio dei colpevoli
In effetti chiediamoci come reagiremo se un qualunque Stato decidesse periodicamente che coloro i quali in un determinato momento sono sotto processo per il solo fatto di essere sotto processo siano da considerare vengano condannati
La cosa ci sembrerebbe mostruosa evidentemente invece ci sembra naturale che a periodi ricorrenti tutti coloro che si trovano processati vengano prosciolti
Ora cosa significa questo significa che queste ondate di depenalizzazione più o meno occulta più o meno proclamata sono entrate nel modo comune di concepire la aperte le virgolette giustizia purtroppo tra virgolette penale ma coloro che si sono trovati legati per qualunque a venti disavventura al capo processuale nella condizione di vittime si potranno consentire si potranno sentire oggetto di un pari trattamento o si sentiranno discriminate da uno strumento che funziona da strumento protettivo di una sola parte
Osserviamo poiché ecco un altro sintomo il trattamento della vittima che quando essa mette in moto il processo è una questione che dall'ottantuno con la legge di modifica sistema penale a si è notevolmente
Ampliata perché la questa legge a esteso notevolmente l'ambito dei reati perseguibili a querela qual è stato lo scopo di questa estensione l'ha detto la Corte Costituzionale con importante buona sentenza relatore spagnoli nel luglio ottantasette
Invece giustamente che lo scopo è consistito in una necessità di conseguire una deflazione dei carichi giudiziari e ciò significa che il legislatore ha orientato la propria scelte annuo sui reati di minore gravità in quanto tale ma su quelli che per la loro frequenza hanno una particolare incidenza sul carico di lavoro dei giudici penali
Ciò significa in altre parole che legislatore a diciamo accollato sulla vittima il peso di un problema collettivo derivante dalle disfunzioni del sistema repressivo sì che la vittima viene esposta
Ha un onere ulteriore che talora almeno sul piano emotivo è molto serio
Il doversi attivare se vuole aver giustizia dagli organi dello Stato
E come se non bastasse rimane sempre in vigore la vecchia norma del Codice procedura penale secondo cui la la vittima verrà condannata a pagare le spese giudiziarie dovrà esserlo perché il giudice non può non condanna la se l'indagine
Non giunge a dimostrare la responsabilità del querelato salvo che sia assolto per insufficienza di prove o per estinzione del reato
In linea concreto ovviamente il meccanismo funzionerà come un'implicita dissuasione così in funzione da rivolgersi al sistema legale di giustizia
C'è stata una sorta di ubriacatura a mio parere di garantismo
Negli anni scorsi
Un breve dico ubriacatura perché lo si è visto assenso a senso unico
In particolare non si è considerato che un problema di garanzia esiste anche per la vittima
Interi istituti sono stati introdotti nella nostra legislazione con sotto l'influsso di questa unilateralità nell'agosto dell'ottantadue è stato varato il tribunale della libertà
Con l'ottica tipicamente diciamo a una dimensione di evitare gli eccessi nella gestione dei provvedimenti cautelari
La conclusione e che questo schema procedimentale lo schema di procedimento davanti al tribunale libertà non prevede in alcun modo la presenza eventuale possibile della vittima
E il Tribunale di Firenze nel aprile dell'ottantasette ha osservato nel parere cogliendo
Nel giusto che la decisione nel merito del sequestro ad esempio che di fronte al quale come ben noto si può ricorrere al Tribunale della libertà perché dissequestri ciò che il giudice ha sequestrato
Può condizionare la futura definizione del procedimento con un'irreparabile lesione degli interessi economici gli altri soggetti e segnatamente di quelli che lamentano un danno tanto da essersi costituiti parte civile ciò che costituisce evidente lesione dei diritti di difesa garantiti a livello costituzionale anche la parte civile in ogni fase è stato del procedimento IMO pariteticamente così dice
Il tribunale ma così non dice il legislatore alle altre parti
Che una idea è unilaterale di garanzia abbia fatto breccia in settori politici lo dimostra anche il taglio con cui i partiti referendari hanno impostato la questione della responsabilità civile del giudice
è una questione da un punto di vista teorico completamente staccata dal problema degli assetti del processo penale
Ma a me sembra evidente che va a ripercuotersi sui modi di concreto esercizio dello strumento
Quando come possibile fonte di responsabilità vengono sbandierati esempi di decisioni che si pretendono lesive degli interessi dell'imputato e solo queste si fa un'operazione che zavorra uno dei piatti della bilancia
L'ipotesi che in termini statistici assai più frequente di decisioni produttive di danni a interessi diffusi e collettivi pensiamo al mancato sequestro al dissequestro di un prodotto alimentare nocivo o di un impianto inquinante o anche alla scarcerazione di chi Silvia la la la alla latitanza
Ho smentisca commettendo altri delitti una frettolosa o immotivata prognosi di non pericolosità
Questa ipotesi non vengono per nulla considerate né strumentata in termini di responsabilità civile
La legge indirizza pertanto il giudice quando debba tutelare interessi collettivi avendo dall'altra parte agguerriti interessi privati verso atteggiamenti di cautela di preoccupazione se non di condizionamento
Non non è possibile elencare tutti i casi di di questo strabismo diciamo così riscontrabili nel processo aggiungo due situazioni
Che mi sembrano molto significative prima di concludere
Innanzitutto la questione del valore probatorio delle dichiarazioni dei cosiddetti pentiti
La famosa questione delle delle chiamate riscopre la chiamata di correo non è altro che una dichiarazione di un coimputato resa in un processo
Ancora una volta rigore questo argomento non riguarda la collocazione della vittima nel processo ma il modo in cui lo si affronta
Indica l'esistenza a mio parere di uno sbilanciamento logico che finisce per ritorcersi sulla stessa possibilità di resa di giustizia nel processo
Mi riferisco a quella tendenza dottrinale che eri echeggiata in talune sentenze della Cassazione molto notte sulle quali ci sono state varie discussioni e polemiche che esclude
In linea di principio ecco sottolineo questa questa presa di posizione di principio la possibilità di riconoscere valore probatorio alla chiamata di correo
Il dissenso da tale tendenza non riguarda il punto che la chiamata di correo deve essere valutata con la massima prudenza
Osa che di cui nessuno dubita perché evidentemente si tratta di una fonte processuale particolarmente infida
Il punto di dissenso riguarda l'affermazione di principio
Secondo cui in nessun caso la chiamata di correo potrebbe essere posta a base di un convincimento di condanna
Mezzo di prova sarebbero perciò solo i cosiddetti riscontri Esterni alla chiamata se in quanto esistano in quanto si riesca acquisiti al processo
Ora non è la sede per criticare sotto il profilo tecnico questa posizione ma vorrei fare un rilievo di diciamo di senso comune
Non so se è buono o non può ma una volta che si neghi in radice alla chiamata di correo cioè questa dichiarazione la qualifica di mezzo di prova a me sembra che per coerenza si dovrebbe sostenere che le dichiarazioni del coimputato non s'non siano neppure idoneo a contrastare un convincimento di responsabilità in altre parole il giudice non dovrebbe mai potersi convincere della non colpevolezza
Di chi venisse scagionato soltanto da un coimputato questa conclusione che personalmente consiglio mi sembra aberrante ma sarebbe la logica conseguenza della premessa e interessante
Notare che questa conclusione non viene sostenuta e difesa il nome di una coerenza logica garantista da coloro che pure Mika non la chiamata di correo la qualifica di mezzo di prova
Mi chiedo allora perché la stessa fonte processuale cioè le dichiarazione del coimputato sarebbero utilizzabili per resistere a un convincimento di colpevolezza sia il giudice potrebbe usarle
Come sembra ovvio evidente per dire malgrado l'esistenza di un teste io non credo a questo teste perché ho un coimputato ti scagiona in modo attendibile
Mentre sarebbero inutilizzabili per formare un convincimento di colpevolezza
A me sembra io non trovo ripeto su un piano condiviso senso comune altra risposta se non nella concezione del processo come luogo in cui le ragioni delle parti in causa non vengono soppesate più su una bilancia in partenza equilibrata
Bensì su una bilancia che ha già in origine un angolo dipendenze
La seconda notazione riguarda il fatto che il nostro processo in margine alla vittima anche nella fase della esecuzione della sentenza la concessione dei benefici penitenziari introdotti dalle leggi
Le settantacinque dell'ottantasei che hanno ormai una notevolissima portata hanno cocca non dico stravolta ma cambiato profondamente il sistema penale italiano è legata a situazioni piuttosto generiche e il cui accertamento è affidato di fatto a strumenti assai opinabili occasionali pensiamo l'accertamento requisito la buona condotta non è certo questa la volontà del legislatore forse però è ciò che di fatto avviene preso atto che il legislatore certamente non ignora può ignorare
è affidata all'accertamento che spesso viene fatto se viene fatto dall'agente di custodia della sezione del carcere delle Nuove di Torino ad esempio di Rebibbia Roma
E questo comporta dei benefici notevolissimi
è singolare che in mezzo a tanta diciamo
Discrezionalità non si sia avuto modo di trovare una collocazione alla voce della vittima consentendole di partecipare se lo vuole al procedimento che porta alla decisione sui tetti benefici
E analoghe perplessità per la verità maggiore a mio parere suscita al modo con cui il potere politico ha collegato alla qualità di dissociato sostanziosi sconti di pena qualità che anch'essa e indipendente
Da presupposti di accertamento piuttosto complesso i dell'articolo uno della legge trentaquattro ottantasette ripudio della violenza comportamenti incompatibili con il permanere del vincolo associativo
Ora non se richiesto neppure ai gli autori appunto i reati terroristici un tentativo di ottenere il perdono della vittima non si è previsto che la vittima possa esserlo debba essere interpellata dal giudice in sede esecutiva ad esempio prima della decisione sugli sconti di pena
Ora io non penso certo che la vittima possa divenire arbitra della concessione Italie sconti di pena
Ma mi sembra un po'retorico immaginare un recupero del reo prescindendo dalla sua riconsiderazione dalla riconsiderazione del suo rapporto con la vittima
Per mia esperienza del recupero del condannato è fenomeno raro però è un fenomeno reale
Ma quando si verifica in genere non passa da considerazioni astratte o giuridiche passa da un processo di riconoscimento concreto direi esistenziale
Del male fatto a un'altra persona
Fuori di questo processo di revisione
In Terna
Ci sarà una distribuzione a pioggia dei benefici penitenziari una distribuzione molto utile alla gestione dell'azienda carceraria ma poco significativa in termini di effettivo recupero sociale
Tutte le osservazioni che ho fatto riguardano la posizione della vittima in tutti i processi non esiste nessuna legge particolare che si riferisca alla posizione della vittima nei processi di criminalità organizzata uno i cosiddetti maxiprocessi
Nei fenomeni di mafia di criminalità terroristica o di sequestro la vittima viene trattata
Esattamente come nei processi per incidenti stradali e ciò e già indicativo di un'ottica un po'vecchia alla quale rimasto fermo il legislatore perché le difficoltà della vittima assumono ovviamente un peculiare spessore nell'ambito dei processi al crimine organizzato cui la vittima deve affrontare costi economici e disagi morali spesso di peso intollerabile
Le spese processuali per dire un esempio delle parti civili nel processo di Palermo contro gli imputati di ma dei delitti mafiosi presunti ovviamente col responsabili
Non sarebbero mai state sopportabili senza un impegno collettivo non esiste per la vittima difesa d'ufficio non esisteva Defensor Civicum siccome pure esiste in altri ordinamenti non esistono forme solidaristico
Se è giusto chiedere alla vittima di accettare l'obbligo di testimoniare di dire la verità anche quando questa verità le costa molto care
A differenza dell'imputato per il nostro ordinamento ha diritto di tacere e di mentire senza che ciò gli costi nulla mi appare però profondamente iniquo che quale corrispettivo di tale obbligo non si prevede il riconoscimento di un effettivo diritto alla partecipazione
Al processo del tutto indennizzata anticipato un indennizzo anticipato dal dallo Stato e da rivalersi sull'eventuale sull'eventuale condannato
Nel settantotto è stata posta in liquidazione la Cassa per il soccorso delle vittime del delitto probabilmente si è fatto bene perché non funzionava ma nell'ottantasei con la legge seicentosessantatré se eliminata anche la ritenuta sulla minacce di detenuti destinata soccorso delle vittime e questo a me
Non se impara non sembra che diciamo il principio solidaristico sottostante quella previsione fosse da buttare da buttare via
Salto altre prospettive su questo su questa linea perché a me sembra che gli aspetti economici non siano affatto comunque quelli più importanti
Per la vittima evidente che la presa di posizione anche semplicemente la presenza la costituzione di parte civile
Di fronte al poste la mafia i capi di organizzazioni terroristiche che talora in certe zone in certi che in piano rappresentato rappresentano contro poteri criminali
Che sembrano o sono anche più forti della capacità di tutela dello Stato
Comporta una una sottoposizione a rischio rischio notevole questi sono gli aspetti più rilevanti poi la mancanza di determinati di determinati strumenti concessi anche qui all'imputato pensiamo ad esempio alla rimessione del processo che può essere chiesta le
Talora la Cassazione sappiamo la
E criminalità
La vittima vive spesso in questi processi l'esperienza di una perversa saldatura tra le organizzazioni terroristiche o mafiose e settori degli apparati o della politica
Saldatura grazie all'epoca alla quale tali organizzazioni riescono mi ha a manipolare il risultato di giustizia in varie vicende del nostro paese la vittima ha avuto modo di rendersi conto che in realtà stava combattendo su più fronti a causa del legame tra
Imputati
E coloro cui compete di mettere in opera gli strumenti legali diretti a smascherare nel delitto e spesso non si è trattato di impressioni ma di esecrabili realtà come quando ci sono colti
Sul fatto settori dei servizi segreti
Oggi il minerale della finanza o senatori della Repubblica o anche altissimi magistrati che tenevano Bordone ai vari manovali della Scorpio uno del tritolo o della crittografia o delle versioni piduisti
E mi domando quanto questa convinzione di un perverso legame non venga a buon diritto convalidata da un uso distorto che si è fatto dell'immunità parlamentare come quando si è portato in Parlamento
Un imputato di gravi fatti eversivi nel momento in cui era incorso sull'interrogatorio davanti a una Corte d'Assise interrogatorio mai più conclusosi perché l'imputato si è avvalso del privilegio
Parlamentare per procurarsi una fu una fuga è una stipendiata latitanza
E mi chiedo quale significato avrebbe per le vittime della strage di Bologna la realizzazione del progetto covato da potenti apparati di offrire un seggio parlamentare a Gelli mentre è in corso il processo
L'immunità parlamentare esistente per evitare qualunque interferenza sulla libertà di rappresentanti del popolo
Ma il significato di tale garanzia viene stravolto a mio parere quando l'acquisto della qualità di parlamentare diventa lo strumento per sottrarsi a un precedente process credo che su questo bisognerebbe forse meditare se sia necessaria una revisione costituzionale cosa che a me non sembra e comunque se si tratti di una applicazioni possibile l'articolo sessantotto per per produrre questi effetti aberrante Parrino
Vedrei utile anche per evitare la sovraesposizione del singolo nei processi di criminalità organizzata la missione delle spontanee associazioni tra vittime
Al processo che andrebbero tenute indenni dagli oneri relativi alle loro iniziative
Di partecipazione di elaborazione delle linee di difesa e anche come è stato detto di reinserimento delle vittime del loro congiunto il tessuto sociale il problema che c'è verrà affrontato nella succede credo successiva relazione del del di Capraro
In questa direzione il nuovo codice di procedura penale contiene un'apertura all'articolo novanta che prevede la possibilità di partecipazione di enti o associazioni aventi fino vita di tutela degli interessi lesi dal reato è un'apertura a mio parere timida e limitata perché tali enti oltre a dover essere riconosciuti da una legge dello Stato
Non possono mai essersi costituiti dopo il fatto per cui si procede francamente nomine ben chiaro perché questa limitazione
Un altro un aspetto che è stato
Che è stato toccato ma anche sulla strettamente propriamente dal tema del minimo
Intervento che vuol riguardare il processo e la
Diciamo il ricorso al a terroristi o ex terroristi diciamo che quali Esperti di diritto
Di ordine pubblico diritto penale e del diritto penitenziario ecco anche questo è certamente un profilo che finisce per ledere
La posizione della vittima quando vi sia una diciamo un accesso privilegiato di una parte o a sedi di potere disse di potere politico a mezzi di comunicazione di comunicazione di massa di massa
Certamente sì dice si ripete che la civiltà di un Paese si misura sulle garanzie assicurati agli imputati sul trattamento dei condannati e io non dissento da un'affermazione che inconfutabile
Ma noi viviamo in una realtà in cui la criminalità assunto dimensioni tali da minacciare concretamente l'effettività del diritto e la stessa alle stesse condizioni
Dell'ordinamento dell'ordinamento democratico sicché io credo che sia lecita la domanda se civiltà in questa condizione in queste realtà non sia anzitutto Tim tentare di rimediare a questi fenomeni
E se le sono le difficoltà specifiche del proprio tempo
Quelle che vanno affrontate con le quali ci si deve misurare perché si possa dire che un tempo e civile io credo che sia lecito rispondere
Positivamente a questa domanda per cercare un sistema processuale più capace
Di verità e di giustizia e su questo superando i propri squilibri interni grazie
Ringrazio Giovanni Tamburino vorrei salutare Maria Antonietta Sartori presidente la Provincia che presente a questo nostro convegno colgo l'occasione per ringraziare il Consiglio regionale la Giunta regionale dell'azione della Provincia di Roma per il concreto contributo che hanno dato per la realizzazione di questo convegno voglio salutare anche l'onorevole da Colombine Daniele romani che vedo qui
Presenti in aula e tutti coloro che ancora non ho salutato che sono presenti ci hanno voluto onorare
Do la parola alla professor fra Gianvittorio Caprara per la percezione sociale della dimensione della vittima della violenza organizzata
Se permette
Presidente dello psicologico
Non sempre giocano penetrare più chiaramente
Fenomeni di una realtà ammetta individuale come quella sociale
In cui i significati dei vari comportamenti
Travalicano la prospettiva soggettiva
Oltre le dimensioni delle motivazioni delle intenzioni
Delle aspettative dei valori dei soggetti come vengono normalmente trattati dallo psicologo dall'indagine psicologica
Le procurato di conseguenza una certa scelta essere presente qui questa mattina mi ha detto a che cosa dire al come dirlo
Dal momento che la mia esperienza è per molti aspetti lontani
Benché apparentemente ne condivide il Lessico dalle prospettive che qui si si confronta
La complessità del sociale del giuridico del politico non mi pare minore Nicola dello psicologico ed avverto perciò tutti i rischi di un discorso fuori luogo
Generalizzazioni improprie di semplificazione inopportune
Di salti di livello nell'analisi
Del tutto incapaci
O dal truccatore tenuto doveroso correre questi rischi
E dopo ogni ore questo invito per rappresentare la Fondazione Cristina Mazzotti nel cui consiglio d'amministrazione faccio parte
E per onorare un duplice delitto di solidarietà
Nei confronti delle vittime
E della ricerca da che danni impegna me e i miei collaboratori sui temi dell'aggressività e della violenza
In tale prospettiva mi è parso plausibile portare come contributo alla riflessione talune considerazione indicazioni dell'indagine psicologica
E mi scuso sin d'ora
Se la mia esposizione non seguirà
Una sistematicità forse desiderabile ma proporrà soprattutto una serie di stimoli terrà la riflessione di eventualmente per la discussione
Attorno a cinque temi cena quattro temi sostanzialmente quattro cinque a seconda di come ci vogliono articolare
Il primo problema è la dimensione del personale della violenza
Questo può essere può apparire intuitivo ma spesso la ricerca scientifica
Ha trascurato questa dimensione ha trascurato questa dimensione tutte le volte in cui ad esempio ha parlato ha privilegiato la prospettiva dell'attore della gente di violenza
Ho in altri casi la prospettiva della vittima della violenza
E si è appellata a propensione di natura o incultura ad essere attore o vittime gli atti di violenza
La violenza in realtà è sempre un fatto interpersonale un fatto triangolare comprenda sempre almeno tre protagonisti l'attore
La vittima
E questi li conosciamo entrambi ma c'è anche lo spettatore che svolge una parte molto importante
Chi è lo spettatore lo spettatore sono gli altri come sono realmente presenti cioè il signore che assista allo scippo di cui si è parlato prima
Ma gli altri lo spettatore anche tutti gli altri come vengono interiorizzate i come sono presenti anche allora si Chicco dell'attore della vittima perciò che passano fare perciò per come possono giudicare quello che si sta compiendo il tipo di transazione che si sta compiendo tra attore e vittima
Allora un interessante in media sono spettatori
La legge spettatrici il magistrato spettatori politico
Tutto ma con chi stava spettatori
Con chi sta allo spettatore come istanza morale
Viene interiorizzata no e che induce ad anticipare delle riprovazione
O delle conseguenze dell'atto che viene perpetrata
Con chi sta allo spettatore come complice come alleato
Come mai l'elevatore
Quale collusione
Sì lo si si realizza
Tra lo spettatore
E l'attore
Capiamo spicca la propria impunità
Che appoggia un desiderio e una speranza di impunità o di non imputabilità
Allo spettatore stessa la complicità dello spettatore
Qui il problema effettivamente nel discorso che noi oggi stiamo facendo è punti spia lo spettatore da che parte stia lo spettatore ha detto che lo spettatore sono gli altri reale
O gli altri come vengono interiorizzate
Perché il tipo di valore per il tipo di comunicazione
Per il tipo di proposte che vengono fatte attraverso le istituzioni visibili
Attraverso i media attraverso molte altre forme alle quali e la vittima né l'attore
Sono insensibili la domanda qui è con chi sta allo spettatore
Il secondo punto riguarda la vittima
La vittima non è simpatica
La vittima non è simpatica
La vite tempi o è una presenza allarmante inquietante che mette a disagio
La vittima non è simpatica e questo già detto nel come detto Rino che ho avuto occasione di leggere
Da dal professor Ventura nel mille novecentottantasei
Ci sono strani meccanismi
Per cui approviamo a simpatizzare
Con la forza
L'astuzia
La violenza de L'attore
E prendiamo le distanze
Da chi invece vittima di questa forza di queste astuzie di questa violenza
La maggior parte di noi crede in un mondo giusto
E se il mondo è giusto ciò che è capitato un altro ottimale
Non può dipendere esclusivamente dal caso
Perché altrimenti anche noi che operiamo nel bene possiamo essere vittime di questo caso
Evidentemente chi è stato destinatario di un'offesa in un modo o nell'altro se l'è meritata
In questo modo
Cioè un modo che ci protegge
Che ci protegge da un'identificazione
Scomoda allarmante con la vittima
Senza peraltro chiederci alcune tipo d'identificazione con l'aggressore
E perché crediamo in un mondo giusto e perché lavoriamo in un certo modo le nozioni di equità e di reciprocità
Che prendiamo le distanze dalla vittima
Per questo è stato ricordato ma vi sono altri meccanismi forse più sottili
La vittima oggi può rammentare una colpa collettiva
Le parti che abbiamo preso come intellettuale e come cittadini
Rispetto a ciò che si consumava sotto i nostri occhi
E questa colpa collettiva questo sentimento di collusione o di impotenza a seconda di come abbiamo vissuto cedibili esperienza è bene che venga dimenticato la vittima invece con la sua stessa presenza ce lo ricorda
Ci mette a disagio
La sua stessa esistenza e presenza suggerisce inquietanti identificazioni vede proiezioni
Con chi CID edifichiamo e succhi immettiamo i nostri desideri inaccettabili
Ad esempio di aggressione di violenza di frustrazione d'impotenza
Sono meccanismi di negazione rimozione
Che ci portano a prendere le distanze dalla vittima e la vittima per essere accettata per poter essere nuovamente accettata per essere parte della nostra convivenza non può altro che dimenticare cioè la vittima forzata annegare e forzata a dimenticare ma non si possono dimenticare i segni della violenza subita che si portano nel proprio cuore così vengo al terzo punto
Si parla di risarcimento
E si fa un discorso di risarcimento economico in una materia che vedete mette molto difficile io credo da quantificare
O da monetizzare
Gli squali sono gli affetti nascosti della violenza
E gli effetti a lungo termine la violenza
Beh qui nessuno ne ha mai parlato sui giornali ma le ricerche del professor Bastiano
Che
Sostanzialmente sono riproponibili per il discorso che stiamo facendo per il professor Bastian si è occupato a lungo di ricerca su vittime della violenza prima di scampati ai campi di concentramento poi le vittime dalla tortura dei Paesi sulla sudamericani e poi le vittime della violenza quotidiana cioè di chi è stato sequestrato in un treno di chi è stato soltanto diventato sulla strada o di chi è stato soltanto sparato azzoppato
Le vittime le le le gli effetti di questa di questa violenza
Sono a volte nascosti sono di essi non è consapevole neppure la vittima vengono fuori a lungo termine c'è un'affascinante branca della medicina
No che riconduce
A certi traumi
Malattie che tradizionalmente siamo stati abituati a pensare in termini diversi
Però tra le vittime osservato il professor Bastia non soltanto l'infarto è più frequente ma il cancro e tutta una serie di altre cose
Ed è frequente tra chi è stato vittima di violenza il disturbo del sonno e disturbo dell'alimentazione il disturbo dell'umore e così via come li quantifichiamo
E e problematica la natura l'entità del resto al cimento
Quando ciò che si deve risarcire eh
L'elaborazione del lutto
Del rancore
Dell'ostilità inespressa
Dei sentimenti di colpa tre per per i propri desideri di ritorsione curioso come le vittime siano chiamate a giustificarsi
Per quello che oggi si sentono ed è curioso la loro preoccupazione di negare che le loro intenzioni sono intenzioni di vendetta perciò la distinzione sottile che viene fatto tra desiderio di giustizia e non che non è vendetta
Però ci può tutto un desiderio di auto su valutazione per la propria impotenza perché la vittima è disperata nella sua impotenza
E l'amarezza della disperazione aliena ancora di più la vittima la rende ancora di più antipatica
Pertanto non è casuale che a volte le sue
Battaglie per il tipo di provocazione che possano rappresentare se la battaglia è persa in partenza
Cioè significa gettare da una parte in cui non si può anche perdere
La forza Cristina Mazzotti
Ha fatto una proposta più studiare
I fenomeni a a lungo termine a medio termine della violenza perché il Paese Italia un Paese curioso Paese molto interessante dal punto di vista scientifico su questi problemi perché
Ci sono circa ottocento sequestrati
Sopravvissuti al sequestro
Abbiamo la possibilità di fare interessanti ricercano cinto Dinale su una popolazione molto vasta cercando di studiare
Dove e quando il sequestro avvenuto come avvenuto come è stata la prigionia e quali sono state le conseguenze rispetto a percorsi di salute desiderabili
E anche un paese in cui come mi diceva il mio amico fiasco
Si sono stati un intrecci Tinaia di morti
Ci sono stati migliaia di feriti per terrorismo politico d'altra natura
Per un Paese privilegiato per studiare di affetti questi
Della violenza
E per mettersi in un'ottica di riparazione e per certi aspetti di prevenzione rendendo un servizio a tutta la comunità internazionale che ha questo tipo di problema
In Olanda
Hanno costituito dopo i primi fenomeni di terrorismo politico dei consultori
Per l'assistenza alle vittime della violenza politico storico assistenza medica psicologica sociale dice per l'elaborazione del lutto per l'elaborazione Dario della colpa per l'elaborazione del disagio per comunicare il proprio disagio
In Italia le proposte che pure sono state portate all'attenzione della del del dell'opinione pubblica e degli organismi che finanziano normalmente la ricerca evidentemente non ha sinora sortito alcune esperto che consentisse la messi in atto l'avvio di questo tipo di impegno concreto a difesa delle vittime di ieri e delle vittime di domani
Delitti mitomani il quarto punto e l'ultimo punto quali sono gli effetti dell'indulgenza
Soprattutto nei confronti dello spettatore
Sì io faccio cioè siamo in una società civile ci occupiamo di vittime e di e gli attori della violenza ma non possiamo perdere di vista quelli che stanno distrutti gli altri gli spettatori i potenziali attori o le potenziali vittime
Qual è il significato dell'indulgenza per lo spettatore
Cosa significa questa derubricazione del crimine a livello di coscienza morale
Cosa significa questo abbassamento della guardia a livello della coscienza morale
Rispetto alle intenzioni alle spetta Active alle valutazioni di responsabilità e di imputabilità
Con chi è indotto a identificarsi a rendersi complici a con l'UDR
Lo spettatore
Che senso ha il valore oggi dell'esempio della certezza del diritto dei modelli rispetto all'azione
E al giudizio
Delle nuove generazioni
E di fronte all'indie sviamento tortuoso
In cui si dibattono le vecchie generazioni con questi vorrei concludere e mi scuso se
Così alcuni temi sono stati proposti rivolto per punti per stimoli piuttosto che all'interno di una cornice
Forse più supporto grazie
Grazie San Vittore Caprara vorrei chiedere
Una zuppo e hanno subito se non hanno fretta vorrei passare la parola a Mario Gozzini che vorrebbe rispondere al giudice Tamburino se o
Alcuni temi sollevati dal giudice erano estremamente interessanti Guzzini vorrebbe rispondere so che il giudice deve andar via quindi se non avete Problemi zuppo
Sconosciuto passerei la parola aguzzini
Sì sì è accordata
Grazie
Sono profondamente coinvolto personalmente in questo
Convegno lui ringrazio molto l'amministrazione comunale sul sindaco
Perché mi pare positivamente significativo questo convegno al di là della routine
Almeno per due motivi
Il primo è quello che nell'impostazione
è associato la memoria
Dei cinque caduti di dieci anni fa di cui c'è una lapide qui fuori
E l'esperienza della cooperativa ventinove giugno
Chiamata così dal giorno in cui a Rebibbia penale si tenne il primo convegno di una serie che poi è diventata molto
Numerosa di convegni in carcere tenuti dentro il carcere fra detenuti
Rappresentanti di vario livello della comunità esterna questa cooperativa di detenuti di Rebibbia e in cui è stato avviato il primo esperimento
Di
Recupero civile reinserimento sociale dei condannati attraverso il lavoro all'estero
Il secondo motivo di singolarità di questo convegno devo dirlo subito e questo largo spazio dato al problema delle vittime ai problemi gli addetti
Di cui io devo dare atto in questi anni ci siamo troppo dimentica
Coinvolto personalmente a fondo perché non solo solo tra gli autori promotori gli iniziatori
Il legge sei sette dell'ottantasei allargato un ordinamento previdenziale del settanta se va sotto il mio nome per la stampa è semplicemente per un fatto procedurale perché l'allora ministro Martinazzoli non volle presentare un disegno di legge del governo
Sia governo sia la Commissione giustizia del Senato dove che la legge è stata fatta in pratica vedo decisero di attaccare tutto tutti gli emendamenti aggiuntivi a quel mio disegno di legge iniziale che risaliva l'ottantadue e che aveva uno scopo molto preciso molto chiaramente delimitato e limitato
Cioè dare disciplina legislativa al famigerato articolo novanta di cui si leggeva sui muri di Roma che altre città abbasso l'articolo novanta mai forse un articolo di ordinamento penitenziario ha avuto tanta pubblicità
Era l'articolo dava al ministro la possibilità la facoltà di sospendere in pratica l'ordinamento penitenziario
Però l'articolo dieci sarà valsa in maniera illegale dicevo nella relazione previsionale e permise l'energia addirittura per istituire le carceri di massima sicurezza eccetera eccetera
E poiché il disegno di legge iniziale molto molto limitato molto molto prendere ampliata timidamente qualcuna delle misure di sicurezza delle misure alternative alla detenzione
Sulla base dell'esperienza finora raggiunto ripeto si chiama legge Gozzini semplicemente perché non c'è stato un altro disegno nella parte del di iniziativa parlamentare da parte del governo sì lavoro in piena concordia devo dire maggioranza opposizione e governo a fare quella che è stata poi questo grosso tronco della legge sei sei tre approvata all'unanimità devo dire parlamento la prova a fare una vita nell'uno e nell'altro ramo le opposizioni son venute da da parziali poi molto
Molto modeste la sinistra dall'estrema sinistra come si dice perché sembrava ancora sotto certi aspetti troppo troppo restrittiva
Sono stato coinvolto a fondo anche nelle leggi che si chiamano eccezionali la legge sui pentiti alla legge sui dissociati
Per quel che riguarda l'ordinamento penitenziario in generale qual è la filosofia io sapete non appartengo partito
Mi sono trovato in minoranza nel mio gruppo
I dipendenti la sulla revisione dissociati ho dovuto fare la dichiarazione di dissociazione da capi di Stato l'unico gruppo del del Parlamento che si è opposto la definisce
Lipidi sono partito data come dire numero ma occupato di carceri prima Nuvoli andare la pubblica istruzione quando andai in Senato perché non credeva la riforma della scuola ahimè purtroppo
E invece come gruppo meno occupato giustizia non sono laureati in legge per un due legislature soltanto lui con un laureato in legge la Commissione giustizia del Senato
Bene la mia prima esperienza carcere fu la seguente dal settantasette rivolta alle murate nel carcere fiorentino il vecchio carcere preventivo io come parlamentare della commissione edilizia pargoli
La rivolta si placa
Ancora negli anni più duri
Io vado a visitare il carcere per la prima volta mi accompagna il maresciallo docente di custodia in una cella tra tanti altri cinque sei detenuti c'è un giovane il maresciallo diceva ed è questo tra cinque giorni alla settimana non ricordo bene esce
Io balbetta qualche parola di circostanza questo ragazzo sui vent'anni molto civile devo dire nell'aspetto della parola mi dice do ancora negli orecchi
Ma so
A me io non sono nessuno fuori non mi resterà che fare un'altra rapina e tornar qui dentro
Queste parole mi sono rimaste come dire incisa nella memoria
Sulla base di un questo ragionamento non di ragionamenti umanitari per carità qualcuno mi dice trobadorica spesso cattolico Dio me ne guardi c'entra nulla
La mia coscienza di cittadino prevale su quella coscienza di cattolico
Certo sbagliata dissi i soldi del mi dissi i soldi dei contribuenti sono spesi male se il carcere come si diceva allora produttore di ulteriore criminalità c'è un interesse collettivo a ridurre le recidive
C'è un interesse collettivo ad amministrare il carcere a ordinare il carcere
In maniera che produca meno recidiva possibile non minimo dico anch'io non credo per carità la rieducazione la Costituzione parla ride educazione ma mi pare un concetto un po'ideologico che presupporrebbe poiché lo Stato educatore ed educazione nazionale discorso fascista
Una formula fascista quindi dicono produrre meno recidiva come
Come aleggia cerca di dirlo con le misure alternative con lavoro all'esterno eccetera eccetera
Sto a parlare della legge evidentemente che voi conoscete o comunque vi potete Lecce
Questo è la filosofia fondamentale spendere meglio quelle duecento duecentocinquanta mila lire più c'è sì forse sì se si conta anche tutti le migliaia di miliardi già spesi per nuovi edifici penitenziari nostri soldi dei contribuenti
L'Italia siccome signori non abbiamo la pena di morte ma private io oggi qualche giornale uscito con in prima pagina l'esecuzione di quelle due esecuzioni in Florida ed ente
Perché la pena di morte tutti sono convinti che non è un deterrente domande terapia
Dieci anni fa in queste ore l'onorevole amata ricordate col ritornello ricordare invocava la pena di morte
Credo che fosse una reazione anche comprensibile anche legittima a una situazione di quel genere
No però non nascondiamoci che a distanza di dieci anni possiamo dire che sono state forse più efficaci contro il terrorismo
Le misure che abbiamo preso di cui parlo fra un attimo che non Bari Cristino cioè il riconoscimento dello stato di guerra perché ci voleva quello dello bisogna modificare la Costituzione riconoscimento dello stato di guerra e l'esecuzione sulla pubblica piazza
Si esce dal carcere prima o poi
Anche l'ergastolano badate bene molto prima della legge dall'ottantasei poteva uscire dal carcere prima perché c'era la la Corte costituzionale per ben due volte ha dichiarato costituzionalmente legittimo l'ergastolo la pena a vita contraddittoria evidentemente con l'articolo ventisette della Costituzione perché dice la pena deve tendere alla rieducazione del condannato che l'educazione se quello da questa chiusa ardita
Perché c'era l'articolo centosettantasei del codice penale che dice che dopo ventotto che diceva dopo ventotto anni ora so ventisei abbiamo abbassato di due anni
Si poteva concedere la libertà condizionale a determinate condizioni eccetera quindi dal carcere prima o poi si esce e allora vedete è una una reazione di tipo irrazionale
Quella di tanta gente ancora non sufficientemente cresciuta
Nel modo in cui si deve guardare al carcere i detenuti ai condannati
In una civiltà di una società progredita in una società moderna però che mi son sentito di tante volte vale delinquente vogliono in questi anni non solo io anche Nicolò Amato direttore generale anche altri colleghi
Nel ma elvetico pensateci
Siccome dal carcere si esce e bisogna far sì che meno possibile siano i detenuti che escono e non hanno altro da fare altra ipotesi altra prospettiva è quella di commettere un altro reato è un'altra la pila magari con l'omicidio
Vedo e tornar dentro abbia pensarci e quindi prendersi in carico tutti non ritenere ricca tutta la società nelle sue articolazioni pubbliche alle regioni enti locali
E devo dire che è uno dei segni più positivi in questi anni è la crescita di consapevolezza
Di iniziativa di operatività delle regioni e degli enti locali sul carcere
Cito soltanto una cosa seicentosedici l'arredo del decentramento dice che alle regioni e agli enti locali spetta l'assistenza post penitenziaria bene
Almeno in una parte direi grosso modo circa la metà delle regioni italiane
E quindi delle province e dei comuni si è preso coscienza che l'assistenza penitenziaria post penitenziaria cioè al detenuto che esce non può essere efficace
Se si limita ad anni mezzo milione una tantum e buonanotte no può essere efficace soltanto se regioni enti locali prendono contatto con detenuto capisco i suoi problemi si rendono conto Polledro cosa poter fare e cosa non si può fare per quel detenuto molto prima dall'inizio vorrei dire della detenzione
Quindi la partecipazione della comunità estere
Recupero civile detenuti il tema che mi è stato assegnato non può
Realizzarsi
Non si può realizzare cioè questo interesse collettivo alla diminuzione delle recidive
Se non c'è un piena presa incarico una piena assunzione di responsabilità del carcere da parte della comunità estere
E qui il discorso potrebbe essere lungo ma lo chiudo qui perché non ho assolutamente
Non c'è dubbi che sulla evoluzione della cultura penitenziario
E il passaggio da una cultura meramente custodia allestita come si dice a una cultura
Del carcere vogliamo dire la parola della Costituzione rieducativo io preferisco dire qualche di più per terra del carcere che non moltiplica ma riduce la recidiva
Non c'è dubbio che la vicenda del terrorismo abbia notevolmente influito
Significativo positiva positivamente significativo che oggi anche ieri sera questa
Come dire molto meglio meno
Presentazione del libro di Nicolò Amato a Roma Dello perché c'erano megalomane semplicemente per il fatto che dietro il tavolo c'erano ben dodici presentatori non ho mai assistito io ho fatto l'editore per tanti anni in vita mia e quindi ho partecipato a moltissime presentazione di Lima dodici presentato nello stesso tempo per cui dalle diciotto e trenta si è fatto vivo del ventuno e trentatré benissimo
Vedo però il discorso era questo c'era uno Stato perché dice il ministro sottosegretario eccetera c'erano stato che con qualche trionfalismo
Qualcuno ha detto mi pare Gargani stamattina sarebbe sempre evitare locale episodio organismo diceva però noi abbiamo saputo mettere anche il terrorismo a frutto per un carcere migliore più conforme alla Costituzione migliore dal punto di vista lo Stato vuol dire questo
Legge sui pentiti
Io capisco che faccia scandalo che qualche omicida efferato
Successo
Per l'omicidio di Walter Tobagi sia oggi libertà
Però non mi sono mai capito perché non si ha avuto il coraggio di dire chiaramente la ragione per cui la ragione di fondo per cui dovremmo fare la legge cosiddetta sui pentiti da trecentoquattro del maggio ottanta
La Regione è questa
Le organizzazioni criminali
Tanto più se sono a motivazione politica Bosello politica concordo pienamente con chi ha detto mi pare tutto che
Insomma prima di dire che sono detenuti e condannati politici parliamoci bene il mai accettato questa questa questa denominazione
Perché in Italia ci sono detenuti politici
Normalmente nel linguaggio comune si accetta sì sì sì USA pestate locuzione detenuto politico erano in carcere Antonio Gramsci
Che non aveva fatto nulla recentemente commesso nessun reato se non quello d'essere antifascista cioè e lotta insieme politico Loriano che tendopoli
Ma questi sono andati tutti in galera perché hanno ammazzato rubato portato all'accettazione di aver commesso reati già previsti dal codice quindi la la locuzione detenuti politici
è una delle molte che in questi anni hanno fuorviato deviato confuso fatto un gran polverone torbida tocca
Le organizzazioni criminali tanto più se a motivazioni politiche non si sgominate le forze dell'ordine la magistratura non è in grado di sgominare perché c'hanno una fortissima come stante la
Clandestinità il segreto eccetera eccetera è una società segreta comunque
Se non c'è qualcuno che s'che fa la spia che de la che fa imperatore
Noi abbiamo l'obbligatorietà dell'azione penale come principio costituzionale principio di altissima civiltà giuridica macché imperita alla magistratura le forze dell'ordine di dire tu mi dici dove sta il covo come faccio per sgominare la banda io oggi
Cambia i connotati di cambiare identità che manda all'estero cosa che i magistrati che le forze dell'ordine dell'Inghilterra e di Stati Uniti dico siano troppe Paesi arretrati evidentemente c'è ancora la pena di morte
Gli Stati Uniti signora perciò dovrebbero introdurre l'Inghilterra speriamo non ce la faccia a me
Ci hanno questo sistema
Noi non ce l'ha non potevamo allora se volevamo sgominare il terrorismo bisogna fare una legge eccezionale una legge straordinaria vicenza limitata nel tempo che permettesse
Di arrivare a
Sgominare a scoprire le bande tenuti cosa che è stata fatta brutta legge ma necessarie io lo difesi a viso aperto il Cenacolo difesa sempre per la legge
E i risultati sono stati positivi e guardate vengo ai dissociati uno degli elementi fondamentali per capire il per per rendersi conto della portata peso
Delle percorso come ama lo dico dire loro oppure della evoluzione culturale politica sociale psicologica desumere di quelli che si chiamano dissociati
è proprio il cambiamento di atteggiamento nei confronti dei pentiti
Io c'ho tanti documenti ripeto infantili chiamavano
Un certo momento io una lettera di un detenuto dissociarsi dalle tenuta dissociati e mi scrisse quando visto
Da una parte del processo del dibattimento dal nelle gabbie i miei compagni del terrorismo
E tra il pubblico le famiglie le vittime mi sono resa conto che i pentiti quelli che noi chiamavamo infami
Hanno reso possibile
Ci fossero quelli e basta non ce ne fossero altri
Cioè quando si pensa quando si parla quando si legge sui giornali
Questo scandalo perché il barbone in libertà
Faccio un nome ma ce ne possono altri evidentemente
Signori bisogna tener conto di questo la scelta non devi farcela con lo Stato
La scelta se si voleva debellare il terrorismo come almeno per quelle formazioni lo speaker Rebellato per carità anch'io guardingo diciamo certe internazionale non c'è il minimo dubbio
Quindi non è una cosa chiusa quella è chiusa la legge sui pentiti perché aveva una vigenza fine imitata nel tempo quando diceva che non bisogna pigliarsi dello Stato o con il legislatore
Bisogna scegliere tra due cose per riferivate che il barbone fosse sotto falso nome con passaporto cambiato con connotati cambiati in Australia supponiamo
Oppure averlo vitale strade nostri queste lascia
Io sono convinto che la nostra è stata una scelta di maggior civiltà e che ci permette oggi
A dieci anni di lire abbiamo superato abbiamo sconfitto quella forma di terrorismo
Con una legge eccezionale ma senza uscire dalla legalità senza uscire dalla Costituzione senza fondi a regime
I dissociati
Ho già detto un elemento della loro evoluzione
Io credo che un altro elemento sia stato quello ripeto personalmente l'ho seguito vari gruppi Bergamo Rebibbia le Nuove di Torino
Stessa sentendosi dire non dobbiamo occuparci soltanto dei nostri problemi
I detenuti virgolette doppie politici ex terroristi
Dobbiamo farci carico di Totti i detenuti di tutto il sistema penitenziario
Cioè sono usciti dal loro chiudersi su se stessi per aprirsi a una condizione che era comune
A tutti quelli che stavano lo stesse condizioni
E poi c'è il riconoscimento dell'errore per lo sbarco
C'è la il riconoscimento del debito da pagare nei confronti della collettività
C'era da parte di questi dissociati che opportunamente merito va in particolare Nicolò Amato questo riconosce con le aree omogenee di averli messi in condizioni mettendoci tutti insieme di svolgere in questo percorso come lo chiamano loro evoluzione lo sviluppo o processo non penale ma punto culturale politico sociale eccetera eccetera
Per arrivare a dire
Abbiamo sbagliato tutto abbiamo sbagliato la nostra analisi politica
Abbiamo un debito contro lo Stato lo Stato la Società ce lo faccia pagare questo debito informe più umanamente accettabili dell'ozio forzato
E della segregazione totale
Devo dire lo sostenuto in Senato quando facemmo la legge si dissocia io ipermercati in quell'occasione in minoranza del mio gruppo tutti gli altri gruppi erano a favore che a questa legge sui dissociati
Questa legge sui dissociati si giustificava da un lato per la sua sostanza perché nella sostanza era esclusivamente
La riduzione sullo stesso livello dell'omicidio politico per terrorismo per eversione dell'ordinamento costituzionale e dell'omicidio
Perché con l'aggravante della legge Cossiga quella legge Cossiga ricordiamocelo fu approvata dall'ottantasette quanto fu per cento referendum dell'ottantuno
E il domicilio per terrorismo e gli altri reati e niente erano estremamente aggravanti la pena la stenotipia aggravato si riporta allo stesso
Quindi quando si parla di sconti di pena sui dissociati stiamoci attenti
è
Il la la riduzione che lì e preparava allo stesso allo step al tetto del del del dell'omicidio comunque domicilio corre
Dicevo questa legge sostenne sostengo si giustifica anche perché a questi detenuti lo Stato vede non solo riconosce al sulla base delle condizioni della dell'articolo uno e sono discutibili per carità discuto
Non c'è dubbio ma intrecciano e il pieno riconoscimento delle proprie responsabilità
Senza chiedermi di fare gli evasori
Per un riconoscimento alla piena accettazione dello Stato
Non è con lo stato sociale quand'è che debito rispetto a un credito enorme qualche debito nel senso che questi detenuti più colti mediamente
Capace di ridere di intendere di farsi intendere
Sulla rispetto alla media degli attributi hanno aiutato lo Stato il Parlamento il Governo a migliorare l'ordinamento penitenziario
Quindi è venuto un contributo definiti di differenza notevolissima tra pentiti e dissociati anche della legge voi sapete conclusa
C'è un'altra categoria di detenuti di condannate diciamo meglio per reati di terrorismo quella i cui nomi più evidenti sono quelli di Curcio e Moretti
Io rispetto a questa gente
Devo dire che sono assolutamente contrario Gargani del resto l'ha ribadito questa mattina
Nome credo del partito di maggioranza relativa
Qualsiasi anche se sino a quel partito ci sono degli eminenti dirigenti che vorrebbero che sostengono in più serio della adozione dei provvedimenti eccezionali clemenza
Nessun provvedimento del giudice
Cosa mi mi mi basta in che misura mi potrebbe bastare questo discorso questo riconoscimento c'è una fase della lotta armata è finita
Io ho bisogno dello Stato venga dicono con tutte le pare con tutte le mancanze con tutte le carceri loro però rimane la barra applicarsi precarietà
Però abbiamo che questo qui abbiamo una grande costituzione
Bisogna il riconoscimento dello stato è fondamentale
Riconoscimento dello Stato che cosa significa
E chiudo il discorso tornando all'ordinamento penitenziario cena sottomettersi ad ordinamento penitenziario che vale per tutti e non può fare un'eccezione negativa per detenuti per reati di terrorismo cioè facciano domanda
Il permesso di di semilibertà di liberazione anticipata o sconto riduzione di pena eccetera
Faccia la domanda di grazia
L'ha istruita secondo le procedure normali e durano anni e anni anche troppo forse
Quelli che sono nell'ufficio di ottenere ma misure eccezionali sicuramente no e questo vedete un ragionamento che a me fila senza tener conto quello sconto sacrosanto di cui dobbiamo tenere
Delle dei delitti questa cioè della gente di persone servitori dello Stato che Lopes
Dissociati
E poi la legge generale sull'ordinamento penitenziario
Devo dire l'unico merito che posso così in coscienza obiettiva di conoscerli
è quello di essere stato assillante ossessionante con i miei colleghi perché ogni settimana si lavorasse alla la legge penitenziaria e che invece le pressioni politiche erano tutte belle cioè certe pressioni politiche mia generale per la legge sui
Sui dissociati
E voi sapete quali sono stati i tempi nel giugno del del del ottantasei il Senato approvò contemporaneamente andavano e lavora stessa settimana la legge sui dissociati dalla legge penitenziaria
La Camera poi approvò inopinatamente il ventiquattro la legge penitenziaria che qualche mese dopo la legge sui dissociato in pratica senza portar correzioni al testo del senato
Le due leggi sono entrate in vigore insieme perché argomento evidentemente elementare
Cioè noi facciamo la legge sui dissociati prima
Della legge penitenziaria per tutti i detenuti noi in stiliamo manda un messaggio di questo genere il reato per motivazione vera o presunta politica è privilegiato
All'attenzione del legislatore del governo
Quindi della società della collettività
Rispetto Cristo era un indurre ricordate il caso di un livello della banda Cavallero come si chiama Notarnicola mi pare che si fece terrorista terrorista in carcere
E quindi staccato applicata al contempo l'ordinamento penitenziario
Alcune osservazioni io credo che quello che ha detto umbra che vuole replicare per carità quello che ha detto il giudice Tamburino stamattina siano punti estremamente importante
Queste concessioni i permessi che sono poi dall'istituto più ambito
Dai dai detenuti che permesso significa riprendere contatto con l'ambiente esterno con la famiglia
A questo proposito vorrei una parentesi che non è una parentesi per ricordiamoci alla privazione della libertà
Nel nostro ordinamento non facciamo dove aggiungiamo tutta una serie di pene accessorie non previste dal codice cesto per capitolo delle pene accessorie previste dal codice delle misure di sicurezza andrebbe riveduto fa questo con altrettante è uno dei tanti problemi aperti
Ritiro della patente l'interdizione dai pubblici uffici eccetera eccetera ma ci sono ben accesso per esempio le relazioni sessuali nuovi accettiamo che il carcere sia un luogo di sodomia indotta questo il punto
Lo accettiamo
Ecco di fronte alla domanda di questo genere vedo che insomma la nostra perché questa è la realtà possiamo capire ai detenuti patetico dovete diventata
Allora il permesso credo sia una soluzione
Ma però è un alleggerimento della tensione
Io preferisco rimanere all'Istituto dei permessi che non al ripristino delle case di tolleranza più o meno in prigione
Oppure i luoghi per il sesso con la moglie la convivente o quello che si officia Verza col marito e il convivente sia per le detenute
Ecco diceva giudice Tamburino l'accertamento di chi se lo merita in base alle condizioni previste dalla legge anche per tutte discutibili non c'è il minimo dubbio l'agente di custodia e qui signori io non non perdono occasione per dirlo
Facciamo attenzione
Noi abbiamo un ordinamento penitenziario molto avanzato quello che non abbiamo ancora fatto nulla o quasi nulla per il personale
Noi abbiamo sempre ancora un corpo dell'agente di custodia saluto e ringrazio di esserci il rappresentante del corpo e qui stamattina vero di un vecchissimo ordinamento che Previti la quinta elemento
Basta la quinta elementare ventisei anni dopo l'entrata in vigore della legge della legge sulla scuola dell'obbligo la scuola media dell'obbligo ma non per far
Chiaro che questo è un segno
Inequivocabile
Che lo Stato tiene questo corpo di polizia questa forza dell'ordine
E gli schizzi in situazione Birds depressa e allora come volete che l'agente di custodia sia in grado l'unica l'unico a contatto col detenuto in tutto e tutto il giorno tutti i giorni di riferire per iscritto poi all'amministrazione l'amministrazione a sua volta poi alla magistratura di sorveglianza
Se quel detenuto genio non regolare condotta è pericoloso o no è veramente cambiato da garanzie eccetera eccetera
E tutto il problemi coi relativi al personale civile Claudio diciamo civile perché crede ancora militare
Vorrei dire che è importante la smilitarizzazione e importante la libertà sindacale non c'è il minimo dubbio è importante quindi parificare corpo della agente di custodia alla polizia penitenziaria alla Polizia di Stato che ha avuto la sua riforma mai Spence sette anni fa
è importante puntare sulla preparazione professionale
Il disegno di legge passò alla Camera sotto forma di delega al governo parlava che nel bene nelle materie dell'ed insegnamento ai corsi ci doveva essere anche quella
Del conoscenza delle tecniche di conoscenza della personalità benissimo purtroppo che la regione è stata prodotta varare siamo ancora zero con un'aggravante che nell'ottantasette è stato fatto un decreto legge reiterato tre volte finalmente passato ventisette ottobre dell'anno scorso
Che ha dato alcune alcuni contentini diciamolo pure
La palificazione della straordinaria completare la polizia
Che era una delle consigliere con delega ci sono protratte per tantrico
Qualche aumento di organico ma il problema non è risolto ecco diciamocelo chiaramente abbiamo né coscienza ognuno di noi spesso cupa di questi problemi se lo tenga presente comunque va che senza la riforma del Corpo degli agenti di custodia
Senza una revisione a fondo un ordinamento che oggi non c'è dei nuovi dell'nuove figure poi del personale
Punto diciamo civile la riforma penitenziari dell'ordinamento penitenziario non può andare avanti destinato ad una sorta di farlo
Le partecipazione delle vittime al processo di sorveglianza dove si concedono
I permessi il magistrato unico monocratico reclamo sui permessi di altre misure
Ecco questo avrei qualche riserva ne avevamo parlato potrebbe avere qualche riserva per il fatto che quale conoscenza può vedere se non sulle carte le carte ho detto come siamo inficiate concordo pienamente con Tamburino su questo punto
Devo una di una di Manila della situazione in carcere la situazione del detenuto del carcerato crollare una parte civile bisognerebbe l'avevano vittima insomma fosse solo un modo di stare a contatto mi pare un po'complesso
Ne parlammo ne accenna ampio che parlarne circa
Il perdono delle vittime per i dissociati
Qui sarei esitante le ragioni che ho detto mi sembrano prevalenti sul terreno delle vittime perché il perdono delle vittime in quel caso sarebbe dovuto andare a un fatto di questo genere
Portare la pena allo stesso livello domicilio comune ed altri reati e quindi le vittime di non deve durare viste
Nel nulla
Mi mi abbrevio per brevità
E chiedo scusa se mi faccio questa propaganda personale ma non è per questo e perché i problemi mi informi ci portano mi coinvolgono affondo
Tra poche settimane uscirà un libretto mio in cui parla di questi problemi racconta un'esperienza in definitiva anche così non sono un narratore non sono un moralista per carità appese in forma oggettiva
Il titolo sarà carcere perché carcere come anche in una certa documentazione degli Alisei Pignatelli ricorda a cui preme sposando questo libretto che esce nella collezione della cultura della pace di padre Balducci consegne
Mi mi mi boudoir ricordato questo episodio un alcuni detenuti che hanno ucciso in maniera efferata in carcere nell'ottanta un altro detenuto
Nelle seconde sono cui sarebbero stati concessi permessi
Qui non lo so io non ho gli elementi per qui probabilmente ci può essere una efficienza tecnica nella legge
Di cui mi assumo la responsabilità anche se questa responsabilità almeno un giurista largamente coperta da gente si chiama Vassalli Marcello Gallo Raimondo Ricci ricerca
Perché si dice dal comprovanti la copertura per due anni di un reato in carcere da commissione del fatto invece condanna probabilmente qui penso ci sia stato anche un'interpretazione un pochino lassista del magistrato di sorveglianza competente subbuglio
Però ecco anche queste cose bisogna tirarle fuori bisogna dirlo bisogna denunciarle in questa prospettiva che l'ordinamento penitenziario non potrà funzionare avrà avrà condizioni da diverse da una parte non si riforma fondo non se li considera affondo le personale penitenziale e quindi sono chiamati a applicare la legge
E dall'altra parte non si fa crescere l'opinione pubblica che non si deve scandalizzare se Morucci con la Faranda successe nel Capodanno dall'anno scorso a tre mesi dall'entrata in vigore della legge vanno in permesso
Perché in base alla legge uguale per tutti hanno questo diritto allo Stato spetta Di Fazi che non fuga no
Grazie
Ringrazio
Mazzini per questo intervento pregherei successivi oratore di stringere un pochettino i tempi perché siamo un po'sul tardi vorrei però prima di tutto ringraziare
Con solidarietà come ho detto stamattina la signora Leonardi che è qui con noi come tutti i familiari delle vittime
Sono apparse in questa
In questa a questo nostro convegno veramente ne siamo onorati di questa presenza
Passo subito alla
A gruppo processo per il sequestro Moro
Tra grezzo Potì
Di ritenere i termini e i tempi ristretti
è per scusa il più favorevole almeno vorrei anche salutare la signora Ricci che qui presente a questo convegno
Io ho difeso difendo tuttora
Come avvocato di parte civile insieme con il collega Fausto transitano per il i familiari degli agenti
Uccisi in in via Fani
Transitano difendere lui familiari degli di della gente gli Orsino che sono qui presente che saluto a suo nome
Io difeso la madre del gente Rivera e i familiari di Zizzi che sono pure qui presenti saluto i cittadini transitano si scusa perché assorbito nel preparazione della difesa per il processo di Bologna e quindi è toccato a me fare la relazione non si tratta ovviamente di fare la storia dal processo Moro
Sarebbe troppo lungo e poco producente
Ma
Di parlare delle ragioni delle vittime come scritto nel titolo del convegno in relazione al processo
Quindi non di quelle ragioni di interessantissima di cui ha parlato il professor Caprara
Perché io sono intervento che io ho seguito con un pizzico di sfiducia aggiuntiva ma con grande interesse ma delle ragioni processuali queste ragioni si identificano nel in un obiettivo semplice a denunciare difficile a realizzare che giustizia sia fatta
E i responsabili tutti i responsabili e questo è il passaggio importante tutti i responsabili
Almeno come linea di tendenza non siamo perfezionisti
Sono stati individuati gli esecutori di questi crimini ma neanche tutti
Ma i mandanti quelli veri i pezzi forti dell'operazione non sono stati individua
Non si sa chi ha dato l'incontro come si dice oggi di indicare Moro sappiamo l'ha detto anche Franceschini fino al settantaquattro pensami rapire andremo
Poi
Decidono per Moro e la spiegazione che hanno dato i numerosi pentiti di cui tu forse un po'troppo ti entusiasmi Gozzini
Era che Moro era il rappresentante dello Stato imperialista delle multinazionali nel senso comune che se c'era una persona meno rappresentante del cosiddetto sì era proprio al Duomo
Ma quando si è chiesto a questi pentiti e non pentiti dissociati Muti ammutoliti o logorroici
Di dire ma chi
Chi ha indicato Moro per la prima volta e lì non si è mai riuscito a saperlo tutto andava a finire
Nelle nebbie di questi organismi collegiali che a loro volta si rifacevano ad altre non si è mai saputo chi attacca lì
Non si sa chi ha aiutato i terroristi come
Accecando i servizi di sicurezza sono le parole del questore Migliorini dalla Commissione parlamentare d'inchiesta prima dei fatti e durante i cinquantacinque giorni non è vero che i servizi non vedessero perché non avevo nulla visto che per lo Stato eccetera
E
Aiutando i terroristi con un supporto cospicuo Big grandi organizzazioni criminali con la partecipazione dell'Ama
Non si sa chi ha pilotato debba ancora pilotando alcuni pentimenti dissociazione
Evidentemente perché vie un giro di ricca
Quindi non si conoscono le scaturigini prima ecco mi ha detto poc'anzi Pratesi e le connessioni aggiunta di quello che fu innanzitutto il più grave delitto politico di questo nostro Stato
E tanto per non lasciare indimostrata la questione del pilotaggio di
Pentiti e dissociati cito due e non dei più importanti episodi
Pecci ero quasi un intoccabile ormai beh
Quando Pecci apparso sulla storia
Con le sue confessioni che sono state senz'altro utili utilissimi hanno sgominato buona parte della struttura operativa
Buona parte non tutte
Però il processo era in titolato alunni Corrado ed altri
Cioè all'unico rado che una per personaggio quasi e difficile sbagliare sei testimoni lo avevano riconosciuto con assoluta certezza finanche descrivendo la famosa fossetta di gli era stato mostrato alunni Corrado attraverso il famoso vetro
E avevano detto con certezza
Appena catturato il Luís
Era nell'operazione di via Fani
Pecci la prima cosa che fa dice no all'unico rado non c'entra niente specie ma perché ma quella fine prendersela tanto con alunni corre no alunno con alunni Corrado
E un punto nodale della questione Moro perché è l'unico ora non è Brigate Rosse ma in prima linea
E cade l'assioma principale che l'operazione Moro sia stata fatta tutte solamente delle Brigate Al
Pecci è stato creduto in toto adesso rovesciamo l'argomento che sempre viene portato perché si dice la chiamata di correità giustamente deve essere vestita diciamo no no deve trovare riscontro
Ma quando questa gente ha scagionato ha detto cose che riguardavano punti fondamentali che portavano ai mandanti alle operazioni gli si è creduti se non solo senza alcun riscontro
Ma anche quando andavano a cozzare contro riscontri di carattere oggettivo questo bisogna dirlo pay il Pecci che e Savasta
Savasta altro grosso aiuto
Al sgominare non dico gli stracci perché non è che son volate solista son volati anche personaggi di un certo tali
Per Savasta su un altro punto nodale
Dice una cosa il cui accertamento dovrebbe vietare agli tutti i benefici perché la legge prevede anche questo la verifica della il saggio della bontà di quello che è stato detto e non è mai stato fatto
Beppe ci dice che la lui teneva in custodia la famosa R quattro su cui viene trovato amore dice che la sposta di poche centinaia di metri tutto ciò è che perfettamente contrastante con una perizia
Una perizia delle più elaborate che è stata fatta tenuto in nessun conto che dice che quella macchina è andata sul litorale
Però Savasta su questo mentendo è stato creduto ed è stato beneficiato
Ed è stato beneficiato su un punto nodale perché la R quattro che va in un certo punto apprendere Moro e poi a portarla via Caetani
è una macchina che identifica tramiti e identifica percorsi che vanno al di là dei settori operativi delle Brigate Rosse
E poi parleremo del dissociato Morucci di fronte a questo quadro che ormai senso comune questa la più grossa vittoria in fin dei conti al di là del giudiziario
Di fronte a questo quadro
Qual è il sentimento delle vittime beh io ricordo sono presenti anche i familiari di Zizzi ricordo una delle nostre
Dei nostri primi incontri in prossimità del processo
A parte il fatto che si sono offerti in più riprese di sopperire alla fatica degli avvocati con le loro risorse finanziarie
E quindi
Affrontando cioè non l'hanno affrontato perché si è rimediato diversamente ma erano disposte ad affrontare un peso enorme perché il costi degli atti processuali vanno nell'ordine di decine e decine di milioni senza parlare
Del del tempo dei impiegato dagli avvocati
Beh in uno di questi primi incontri ma adesso non ricordo quale della sorella e mi disse alla fine
Ma anzi il il marito di una delle sue mi disse dato che è una cosa troppo grande
Intendendo dire che sì c'erano gli arrestati Illy ma che il sentimento loro lui riportava il sentimento del due sorelle
Era che si quelli erano probabilmente colpevoli e l'avrebbero accertato i giudici ma la cosa da cui era nato il dolore lo strazio di quella famiglia
Andava al di là era troppo grande ma non solo per l'effetto di dolore ma perché c'erano implicazioni che non si deve e troppo grande
Beh quando io ho ripensato a quella frase ne ho tratto alimento per affrontare quella patita perché a me pazzo che lì c'è un punto grave di una ferita possibile alla democrazia perché
Non solo per il senso di sfiducia
Che ha la vittima non so come possa poi essere interpretato sono geologicamente che si ripercuote poi sui cittadini
Nelle istituzioni troppo grande va al di là
Ma perché
Le misteriose forze occulte che turbano il prete nano le forze di polizia e la magistratura impedendo loro di ottenere successi insperati e determinanti
Cardinal Poletti davanti alla salma
Del marito della signora Palma qui presente
Sedici febbraio settantotto un mese prima del sequestro Moro
Queste sono parole testuali del cardinal Poletti queste forze
Proprio da queste debolezze traggono incoraggiamento a ripetere se necessario se si ripresenta la necessità la stretta necessità ciò che è stato già fatto questo è il punto
Grande garante perché non è vero poi
Che non si possa fare giustizia arrivando a colpire anche in auto purché vi sia un livello alto di vigilanza contro l'acquiescenza un livello alto di volontà e un livello alto di ragione
Di sono sì limiti ordinamentali che andrebbero rimossi
Rimossi via la posizione della parte civile nel processo io condivido pienamente quello che dice che ha detto Giovanni Tamburino
è una posizione marginale e alcuni miei amici
Credendo di essere molto democratici mi dicono che tutto sommato
Questa mia mamma non solo mia e una visione un po'medievale della presenza della parte civile quasi una invocazione dell'antico il giudizio tra le persone si scontrano no
Mi permetto di dire a questi cari amici che non c'è niente di più ottenuto cento escano ente statalista di questa loro visione
Perché quella sta loro visione porta al fatto che la giustizia viene amministrata e all'impulso soltanto statale senza il controllo vero reale in ogni momento come dovrebbe essere in uno stato piena realizzazione democratica
Delle parti vittime
Tanto più importante quanto più poiché sono
Grandi ITA
E quindi possibile la quella ferita alla democrazia
Vi sono il costo delle attrezzature per la difesa la questione mai risoluta è importantissima
Non per niente i costituenti l'hanno messa in quella sede lì della polizia giudiziaria che l'occhio attraverso cui il magistrato vede i fatti
Ma vi sono poi e di questi intendo parlare i limiti soggettivi
Io se dovessi dare un giudizio sul primo processo Moro che è quello a cui ho partecipato toto corde
Lo il primo grado del processo il col presidente Santiapichi di cui ho letto un bel libro uscito in questi giorni le ragioni degli altri
Ha fatto quello che ha potuto il dibattimento del primo grado
Ha tentato di ricostruire pezzi di istruttoria che non erano stati compiuti andando fino in dove poteva
Poi i limiti del dibattimento son quelli che sono
Gli altri grandi sono stati un po'sopra e grigi non parlo della Cassazione che ha fatto ovviamente un giudice recita il secondo grado
Beh io qui desidero dire due cose facendo una premessa che per puntualizzare bene le cose non voglio fare
Una critica né alla buona fede né all'orientamento percossi per così dire politico delle persone progressiste non progressista
E cito per questo un esempio
Noi come avvocati di parte civile facemmo un esposto al Consiglio superiore della magistratura di cui adesso parlerò dicendo che non erano stati seguite certe piste
E a distanza di tempo vedendo un amico di Magistratura democratica
Membro del Consiglio superiore gli sì ma perché non le esaminate testé esposto
Mi rispose un uomo assolutamente al di fuori di ogni sospetto nel senso progressista appassionato in tante cose
Mi disse non mi ha certo subito e ti faccio sapere
E poi mi rispose dicendo che per la questione di tuo interessa
Di suo interesse i tempi forse si prevedono un po'lunghi non l'ho più richiamato perché nel momento in cui mi diceva che quella è una questione di Miglio interesse io capivo che eravamo proprio fuori strada non è una questione di Mino interessi
Quindi viene vedete al di là della buona fede un atteggiamento che ad altri è stato meglio indagato io voglio portare testimonianza
E riepilogare i fatti di cronaca di due vicende che stanno un po'a margine del primo processo
Chiusa se il processo è questa la prima vicenda chiusosi il processo di primo grado di cui ho dato quel giudizio positivo poc'anzi
Noi riterremmo opportuno come rappresentanti delle parti civili di fare una memoria anche faticosa in cui Harry nel luglio ottantaquattro riepiloga avevamo
Tutte
Quelle che ci sembravano le piste da percorrere che non si era potuto percorrere un dibattimento
E così tanto per fare un esempio cioè tanto per dirne alcune il fatto
Che Renzo Rossellini avesse annunciato mezz'ora prima con assoluta certezza che si operava il sequestro
Fatto lasciato sempre tranquillo il fatto che vi erano state segnalazioni precedenti che non si trovavano di tutte le macchine che seguivano
Segnalazioni scritte
Testimoniata dalla signora Moro da i familiari che non si erano trovate al ministero ma non era possibile
Il fatto che fosse scomparso il il rullino che ritraeva
Con certezza un mafioso che era tornato tra i primi curiosi in via Fani
Il fatto che erano state manipolate cancellate scomparse intere registrazioni disposte dai giudici in quei giorni
Il fatto che un agente avvisasse interferendo in una telefonata i don Mennini e in questi giorni alla cosa sta assumendo un particolare rilievo per le tardive dichiarazioni rivelazioni dell'onorevole Andreotti adesso il don Mennini che era il postino delle BR in quel periodo è un agente sì
Pinza vinse a con due pinze i cavi telefonici della registrazione ripeta le parole per avvisare Mennini tempi fase di intercettazione
Il fatto che le Brigate Rosse stampa serve loro risoluzioni strategiche con una stampa attrice che veniva dal rosso raggruppamento unità speciali delle di Forte Braschi cioè praticamente il site
Pervenuta a Mario Moretta attraverso passaggi che nel processo di primo grado e si erano rivelati falsi perché c'erano falsi testimoni
E così via dicendo tutta una serie di cose facciamo questa memoria e così anche il la prigione la poi famosa questione della prigione e non si trova da
Il fatto a voglio col dirlo per ultimo perché questo questo bisogna ritornarci o momenti il fatto che abbia Montalcini presentata come la prigione ma che la prigione di Penta mente non fu anche se li Moro evidentemente poté passare
Il fatto che in via Monte al via Montalcini fosse sotto osservazione della polizia sicuramente dal giugno del settantotto forse anche prima o durante il sequestro Moro
E lì vi abitava la Braghetti che poi a distanza di pochi mesi andando via in salutato ospite tranquillamente
Uccise il presidente Bashar le
Beh facciamo questo questa memoria di parte civile la depositiamo agli uffici giudiziari
Luglio ottantaquattro
Appena presentiamo la memoria Morucci e Faranda chiedono di parlare con il giudice istruttore Imposimato era qua speriamo ci sia ancora
Imposimato inizia a sentirli
Comincia tutta una ricostruzione da parte di questi due signori ma soprattutto da parte di Morucci perché la Faranda è stata tenuta in una posizione marginale molto cavalleresca da parte Morici molto marginale che poi gli ha giovato degli sconti maggiori dipende Morucci comincia a parlare e sulla base di quella memoria che gli viene mostrata c'è in atti l'interrogatorio il giudice Imposimato dimostra la mì moglie dice lei che dice su queste cose
Si fa una ricostruzione per tappare tutte dare una spiegazione da parte di Morucci di tutte le cose che noi gli interrogativi che noi avevamo
Non appena torna riepilogato perché erano già aperti nella memori noi non sappiamo niente di tutto questo a settembre ottantaquattro apprendiamo dai giornali che Morucci veniva trasportato per Roma ricostruendo percorsi itinerari eccetera
Parliamo io mettersi Tano con uno dottor Imposimato il quale
Dicendo ma scusate ma siamo noi che abbiamo fatto la memoria di parte civile dobbiamo essere presenti in una ricostruzione che tende fra l'altro tuttora ricostruì tutti inizino si interrogativi
E lo dice sì effettivamente avete ragione ne parlerò con gli altri colleghi
E qui
Leggo l'appunto che ho preso di quella telefonata quel giorno testuale in presenza di un mio collaboratore ventitré novembre ottantaquattro
Carta canta così si trattano le parti civili
Mattina telefona dopo l'intervento evidentemente autorevole ed efficace del giudice Imposimato autorevole fino a un certo punto
Telefono il segretario del giudice istruttore dottor Priore signor Musio per avvisare che il ventisei novembre alle ore nove occorre essere al reparto operativo di via In Selci ottantotto per un accesso di Morucci e Faranda in via Montalcini
Mi rallegro di è intervenuto
Imposimato telefono quindi al dottor Priore che non sa dirmi però in quale processo si svolgano tali attività perché bisognava immediatamente vedere di formalizzare la nostra presenza e quindi non mi sa dire se vi sia una nostra legittimazione a intervenire
Mi dice richiedere meglio a piazza Adriana dove c'è la procura generale
Poi dopo poco dopo ritelefonai preoccupatissimi il segretario Musio per annullare la convocazione sia niente di transitano perché non legittimati come emerso da un controllo
Parlo telefonicamente con il consigliere Cudillo trentuno novantotto quarantasette internet sul che infine mi chiarisce che il che quel
Quelle passeggiate con Morucci e Faranda
Si ferisce arrivano a un processo numero tre mila centoquarantasette Bar ottantaquattro ha giudice istruttore per banda armata contro Mancini e Landolfi gli onorevoli Mancini Lando
E non c'entravano niente contestate stia però noi non eravamo più legittimati a costituisce perché per la Panda armata non ce l'aveva con sé una legittimazione a costituirsi
Sul processo da iniziare sulla base della
Esposto
Dall'archivio della memoria fatta ai giudici io gli dico ma scusi ma ed è stata c'è questo nostro sta questa nostra memoria ridendo mi dice che ancora purtroppo non si è mosso
Questa e quello che è avvenuto in quel periodo
Anche la Democrazia Cristiana andata costituirsi parte civile con l'avvocato De Gori ha visto respinta la sua costituzione di parte civile perché essendo il processo inserito arbitrariamente fra l'altro anche non so perché Mancini che protesta sempre
E non sempre giustamente questa volta non abbia protestati gli appiccicato non è il suo processo Morucci e Faranda imputati i di una un eccidio di quel genere lisca Rozzano per Roma appiccicati al loro processo che non c'entrava niente impedendo così
Non dico che l'avessero fatto per questo non ha fatto perché non hanno voluto inizia nel processo la buona fede quello che si vuole malati la conclusione è questa noi
Ma mentre si interrogavano questi signori carte nostre alla mano non potevamo essere presenti per contraddire
E allora
Il signor Morucci
Dalle sue spiegazioni
Siccome la presenza della mafia di affanni scarsamente oppure
Non solo perché è scomparso quel rullino che è stato chiesto dall'onorevole Cazzola ora quel rullino che ritraeva
Una persona nota al loro come dice l'onorevole Cazzola in una telefonata
Sfuggita al massacro delle telefonia delle telefonate nota alloro quelli della 'ndrangheta calabrese e il il rullino sparisce a mani a quanto pare dall'Aci ispezione del dottor Infelisi
Non solo per questo ma perché c'era un testimone che
Quando ancora non era stata ritrovata una delle macchine dei terroristi lasciate via Fani l'accento dodici si presenta ai carabinieri e dà i numeri di targa quasi tutte pare compaiono Dida
I numeri di targa il colore della macchina eccetera e dice di aver visto nella macchina Giustino Del Buono scusatemi breve apertura di Parenzo Giustino del buono e un un elemento della grande criminalità organizzata
è una persona che è stata addestrata nella legione straniera perché ha fatto parte anche della legione straniera è un elemento che è stato utilizzato dai terroristi nel processo sarò mio
Per il quale è stato condannato mi pare una ben più a trent'anni di galera perché poi venne ucciso sarò mio
Dopodiché scappa poco tempo prima dell'operazione Moro
Viene visto a bordo di questa centododici da questo teste che va a dire alla ai carabinieri guardate che io ho visto questo qui perché erano usciti
I i famosi delle sui giornali erano uscite fra cui i i possibili terroristi di via Fani il giorno dopo il sì tra cui Giustino devo
Tredici io l'ho visto su questa macchina piglio in unità
I carabinieri dopo questo scoprono che l'ha centododici sta a via Fani parcheggiata
Lì Morucci dice che l'ha centrato il sei l'habitat fra le altre
In questa sua marcia trionfale perché nessuno gli contesta niente dice anche questo e fra l'altro la mafia a via Fani
Se vogliamo andare qui però andiamo per suggestioni non controllabili perché non sono non sono io che li posso controllare beh c'è una c'è un'altra episodio anche qui il silenzio stampa scusate mi
Mass media giornalisti presenti c'è un altro episodio che meriterebbe un mondo momento di attenzione
Cutolo e panni dico scrivono lettere testamenti in cui inseriscono brani interi delle lettere di Moro senza dirlo
E poi tutto viene stampato in un libro di Rubino ma senza che nessuno dica niente cioè non è che dicono guardate questi sono dei pezzi no e la storia parola ditta antico intitolato il libro la storia dei rapporti del
Soltanto un orecchio esercitato leggendo quello improvvisamente si accorge e viso interi pezzi inseriti dentro queste lettere delle lettere di Moro dal carcere
E perché nessuno riprende questi articoli che sono stati scritti sullo nel Paese servirà
Ma perché nessuno va a indagare su quello che Cutolo ha detto diverse diverse volte mai smentito mi pare va bene che fu si potrebbe dire ma una persona come punto più c'è bisogno di smentirlo e Bettino anche Couto lo può dire se può dire per il ci può dire anche il punto due
Be Cutolo dice che in quel periodo sequestro Moro latitante anche lui da poco si incontra con Lettieri con l'onorevole lettini
Che in quel periodo si incontra latitante va a cena che in quel periodo dirigeva avendo la delega come sottosegretario alla polizia il gruppo operativo della ricerca di nuovo
Scusa
E allora
Il Morucci dice tutte queste cose
Depista sulla prigione perché sulla prigione siccome non può contraddire la perizia
E tutti hanno irriso una perizia
E spostata fior di quattrini Allo stato hanno esaminato le sabbie di tutti i litorali italiani e hanno visto hanno individuato un periodo un pezzo molto limitato di spiaggia da cui potevano venire addirittura Granelli di sabbia che erano rimasti appiccicati al corpo di Moro al corpo che sono caduti quando l'hanno messo su una tela cerata all'obitorio
Granelli gli stessi Granelli nell'al Re quattro eccetera siccome c'era questa perizia
Sapete che cosa dice Morucci lo sanno tutti ormai
Che si è spezzato incarico a un'apposita squadra delle Brigate Rosse di andare con un la mano di prendere un po'di quella sabbia di metterci dentro alcuni Cardi speciali delle montagne poi con delle scarpe calzate apposta quelle di modo di camminare in questo la questo è stato creduto dalla corte d'appello versi se da ed è soltanto grottesco
E grotte
Ultima cosa la questione delle Borse quando è stato chiesto film sul Moro
Dice che la Borsa importante quella che conteneva i documenti segreti sulla Lockheed è stata presa da un ufficiale dei carabinieri che poi in effetti faceva parte della P due no
E pacifico in atti perché lo stesso Morucci non ha potuto negarlo che quella borsa è stata presa da Morucci che in quel momento però in stato confusionale dice Luís però prende su cinque borse le due essenziali medicine documenti segreti
Ecco che cosa è stato consentito a Morucci e fosse stato creduto di Morucci adesso Morucci si avvia a riscuotere il
La come posso chiamando il prezzo della dissociazione
Secondo
Seconda vicenda l'interrogazione Flamini dopo tutti questi fatti vestirci alla disperata perché i mass media sono molto sensibile alle ragioni degli assassini ma molto meno a quelle delle vittime
Flamigni fa un'interrogazione parlamentare
Chiedendo rinnovando queste cose davanti al Parlamento e chiedendo al ministro di rispondere il ministro si rivolge alla procura della Repubblica di Roma la Procura della Repubblica di Roma
Risponde con risposte ormai accertato in essa pare che il sostituto che ha dato queste risposte a sua volta si si informato da altri non si sono capiti però sono risposte non ho detto falsa Inessa
Martinazzoli avvia una inchiesta allora era ministro un'inchiesta manda gli ispettori
Gli ispettori fanno una relazione alla conclusione di questa una relazione che difetta di quelle premesse che dicevamo cioè difetta di raggio
Bobine scomparse massacrate si tratta delle bobine delle intercettazioni delle molestie data una ventina le bobine delle intercettazioni del più grave delitto politico del dopoguerra
Se ne rinvengono sei originali nuove che non sono state consegnata alla corte d'assise ma non quelle che noi dicevamo sparite e che quindi sono spariti
Clima di confusione generale
Il consigliere istruttore dottor con il Cudillo e titolare del Moro quater perché nel frattempo è sorto quel processo sulla nostra istanza adesso si chiama Moro quattro
è un processo infinito Cucciari quintessenza Exiles eccetera
Dire dice che si procederà poi nel l'ambito di questo processo di con l'ispettorato un censimento di tutte le bobine a un censimento di tutte le bobine e chi è il responsabile della tenuta di queste cose
E questo è soddisfacente per degli ispettori cioè che di fronte a un massacro dei più importanti reperti fra cui quello che poteva dire Dei contatti vaticano
Brigate rosse perché quella bobina è scomparsa completamente
E un'altra è stata cancellata perché qua non è che sono scomparsi alcune sono state cancellati gli ispettori non solo pongono per niente il problema e cioè come ha detto anche il dottor Spinella su una mia domanda per cancellarlo come sanno i ragazzi che s'ascolta alimenterà bisogna due tasse
Quindi l'errore non è possibile che non è che se sbagliamo con un ditino un tasto pur due intenzionali
Chi l'ha cancellato
Perché al possiamo dire in questa Repubblica tutto si terrà e però la cancellazione intenzione chi le ha cancellate
Chi deve rispondere di tutte queste cose non adesso né al Censimento già per quello che è avvenuto bobine
Il fatto della gente Felli che interferisce
Dicono testuale ma in salmì ma come si fa ma se siamo fuori dalla ragione inutile chiudiamo botte che ce ne andiamo ispettori dicono che a carattere accidentale dell'interferenza ma non impossibile
Non è possibile perché non ci sono cavi di ritorno bisogna inserirsi con una
Di quei telefoniche che usano per le cabine telefoniche con due pinze
Non è possibile insomma cioè se c'è un agente ma io non faccio carico all'agenzia o povera gente quale quale colazione deve aver avuto per poter fare un dover fare una cosa di questo genere ma volete sentire questa gente
Il rullino scomparsi
Altre di dichiarazioni che non tengono né capo né e infine via Montalcini quella la famosa dicono lo leggo testualmente
Perché sì arriviamo proprio a quello che un giudice in un altro processo ha definito dadaismo giudiziaria siamo al dadaismo giudiziari
L'appunto in questione perché permea Montalcini il dottor Imposimato
Siccome avuto avvisaglia che ti lì c'era qualcosa che non funzionava ha premuto fino a un certo punto dicendo all'Ucigos mandatemi un po'il resoconto delle vostre
Indagini su via Montalcini arriva un appunto dell'UCI grosso
Trasmesso dall'Ucigos però con una nota anonima come fanno quando trasmettono note di informazione
Sempre di informazione di servizio questa appunto dice fino a ottobre del settantotto
Non destava sospetto quindi
Non senonché da testimonianze sentono i condomini eccetera si sa e da giugno erano già andati elementi dirigenti dell'Ucigos avevano fatto riunioni di caseggiato perché c'erano i terroristi donata all'irruzione
E allora Imposimato giustamente si innervosisce
E cerca età un'altra notte dice ma chi è questo che mi ha detto questo falso ad ottobre settantotto dopodiché però Imposimato demorde e non fa più niente
Testuale gli ispettori la richiamata relazione ispettiva afferma che gli accertamenti svolti hanno appurato che l'appunto in questione trasmessa in data trenta luglio ottanta al giudice istruttore Imposimato
Aveva carattere interno dell'Ucigos una cosa di famiglia e che tutte le circostanze in esse sposteranno sostanzialmente vere
Al intervistato dal dottor Imposimato ventiquattro maggio ottantatré
In cui dice le circostanze erano falsa
Ma allora scusa fa insomma ecco perché siamo veramente accolta dai
Giudice lo stesso giudice Imposimato aveva peraltro ipotesi
Da esercitare per cercare di accertare chi gli avesse detto il falso su un punto nodale della questione
Si ritira in buon ordine gli ispettori dicono che Bay ha fatto bene perché tutto sommato il l'appunto era sostanzialmente vero Imposimato sentito
Dai giornalisti dice l'appunto era falso e bisogna indagare
Adesso non è più lui il giudice non so chi debba indagare il Moro quater come diceva Cutillo quando si quando nascerà seppur nasce come dice Veltroni
Queste sono le questioni che volevo dirvi il Moro quater resta per l'ultima questione e chiudo
Cui voglio accennare
Extra processo ma che ha attinenza quella cosa più grande
Di cui mi dicevano i Zinzi e quello che io chiamo il quindi pongo politico sul caso Moro
Perché anche questo fa parte della umiliazione delle vittime non parlo dell'umiliazione personale parlo dell'umiliazione delle vittime come posizione civile nel processo
Come voce della cittadinanza della collettività nel processo
Questa umiliazione intendo non intendo poi gli effetti
Sì Cologgi gite fanno sono devastanti in quel modo in cui dici diceva la relazione del professor Capra
Quindi pongo politico ha fatto sulle teste delle vittime
Maggio ottantaquattro
Infuria la questione p due Craxi Presidente del Consiglio è segretario del partito socialista anziché parlare della P due al congresso socialista legge una lettera di Moro all'Hui in via il documento arcinoto insisteva per la trattativa ed esortava a Craxi anche la DC sembra non capire ti sarei grato se glielo spiegasse anche tu con l'urgenza che si richiede
Un clima di tensione la P due in campo il Paese devastato sosta questione il congresso socialista lui legge in pieno congresso a questo
Ve lo ricordate quello che successe l'immediata durissima reazione della DC leggo testualmente
Mentre in altri partiti alcuni personaggi cospira vano con i terroristi li finanziavano li Blandini Vanoli ospitavano afferma il popolo la DC vedeva cadere sotto il piombo brigatiste i suoi uomini
Novembre ottantasei li grande
Vado per sommi capi qui perché ce lo ce ne sarebbero passati
I radicali siccome mira indetti investe anche l'Italia i radicali attaccano il ministro della Difesa Spadolini che contratta e dice
Sì esiste un intreccio perverso fra P due traffico di armi e terrorismo dichiara repubbliche giudici coraggiosi sono andati vicino al marci
E la Voce Repubblicana chiamando in causa le responsabilità istituzionali del presidente del Consiglio Craxi rincara la dose ricordando che per alcuni anni il ministero del Commercio estero cui competono le autorizzazioni per il commercio di armi persona estero era sempre legato e pur cosa alla P due
Mi pare che adesso il titolare sia presidente della RAI
Nello stesso periodo esce il film Mimmo apra l'altro poi sia anche nello stesso periodo esce il film nessun Moro e un film in cui le BR sono oppure e idealista costrette ad ammazzare dalla stupidità altrui in particolare della DC e del PC
Strumentalizzati
Che dice non è un caso che si attacchino ville ministro Spadolini e si attacchi Moro mi dice le questioni sono collegate queste risorge in campagna
C'è subito dopo nell'autunno un articolo di piccoli molto bello sul tempo in cui dopo un esame della delle grandi dei grandi partiti popolari a un certo punto piccoli dice una frase si intona dice c'è qualcuno che vuole insegnare a noi a tirare le pietre
Dice male ma non non è questo la l'articolo e molto su cosa molto per la verità io non amo piccoli come figura politica però quell'articolo è un bell'articolo un bell'articolo sulle scaturigini come direbbe pretesti delle grandi forzi popolari che traggono punto forza dal popolo dalla consenso della nazione
E c'è da DC e PC e a un certo punto rivolgendosi chiaramente apparati che non hanno questo consenso dice ma qualcuno ci vuole tirare le pietre su quelle sulla questione di Moro perché l'articolo era sul mondo e sulla visione di morte
E ci vuole insegnare noi vuole insegnare a noi come tirare le pietre
Nell'aprile ottantasette piccoli esce in quella che a me sembra un'uscita in prevenzione
Con la questione delle videocassette di Moro Moro sarebbe stato registrato in videocassetta mentre veniva interrogato per la verità qualcosa di simile aveva detto sebbene interrogativa mentre durante il sequestro Pecorelli
Pecorella
L'aveva detto già borghese nell'ottantacinque non ne avevamo fatto oggetto di una specifica istanza alla Corte d'appello per l'assise d'appello
Che ovviamente non ha neanche risposto proprio manco a vista
Di sentire il direttore del Borghese che diceva che alla a Senzani erano stati quand'era stato arrestato Senzani gli agenti alcuni agenti dei servizi avevano trovato dentro una sola cosa vede videocassette
Piccoli ritorna nell'aprile ottantasette sulla questione del delle videocassette
Dei rispondenti si con la questione delle telefonate da abbiamo ricevuto durante il sequestro Moro delle telefonate registrate che fine hanno fatto
Perché tutti i linguaggi cifrati ultima mossa Andreotti il quale ci rivela
Che il Vaticano aveva un contatto con le brigate Ross
Andreotti è stato sentito concludo è stato sentito come testimone dalla prima Corte d'Assise a San Macuto
E troppo fine il personaggio perché gli sfugga che così dicendo lui adesso non l'ha presa adesso dice che l'ha appreso allora perché monsignor Macchi andava presso di lui ogni giorno e così dicendo si consegna come testé Ricci reticente allora
Perché se lui avesse detto com'era suo dovere
Se avesse detto allora quando veniva interrogato guardate che c'è stato un canale si sarebbe preso in più seria considerazione anche l'ascolto di un testimone che poi ha preso il volo è venuto due volte poi è stato trasferito all'estero quel tale don Mennini
Il quale doveva dire proprio queste cose poi è stata trasferita all'estero i servizi hanno detto che non era più possibile rintracciarlo e non lo si è sentito più
Ho cercato di fare un quadro delle insensibilità istituzionali
Non di quelle psicologiche istituzionale nei confronti dei familiari delle vittime ma no loro Salt di loro soltanto ma della stragrande maggioranza del popolo italiano il qua
Sì c'avrà tutto il bel compromessi eccetera che dici tu Pera però quando gli si parla liste cosa non ha i dubbi che aveva piccoli nella trasmissione nota a proposito di fare si era una determinazione molto politico a volte anche un po'feroce
Grazie ad zuppo credo che veramente siamo andati ad al cuore del convegno e credo che gli interrogativi sollevati dal zuppo siano interrogativi che ci resteranno dentro e ci faranno riflettere
Hanno
A voi credo per parecchio tempo non penso che sia stato fatto ancora tutto chiarezza sicuramente non ce ne
Passo la parola a Antonio Lo Sciuto ricordando a tutti ancorati di stringere un attimino anche perché c'è qualcuno che ha chiesto la parola certe signore vorrebbero intervenire quindi non so se faremo in tempo
Accolgo l'invito cercherò di molto breve anche perché veramente
Tardi io voglio portare punto è il l'apprezzamento al Sindaco del Comune
Questa iniziativa da parte del SIULP io sono il segretario generale del sindacato di polizia dopo l'intervento dell'avvocato zuppo probabilmente essendo io un funzionario di polizia qualcuno aspetterebbe magari che possessori possa sciogliere almeno uno di questi soldi non sono in grado di farlo non solo perché la relazione che dovrei svolge e diverso ma proprio perché interrogativi sono un milione mi sembra che trascenda se così stanno le cose un fatto di mera sensibilità nei confronti delle vittime la cosa è molto più grande ammesse
Io per non scendendo sul tema della mia relazione avrei veramente poche cose da dire perché la realtà questa sotto gli occhi di tutti tutti l'abbiamo vissuta vorrei fare soltanto qualche breve considerazione qualche breve considerazione anche se mi riesce difficile ancora parlare del terrorismo di quel periodo degli anni di piombo delle sue cause delle sue finalità delle sue finalità che forse vanno al di là delle dichiarazioni dei singoli protagonisti del terrorismo delle risoluzioni strategiche dei comunicati
Ed è difficile non solo perché ancora non possiamo vedere tutto questo con l'occhio della storia né perché i dato anche che i processi non sono conclusi ma anche perché obiettivamente il fenomeno si presenta intricato complesso oscuro
La situazione sociale del nostro Paese le novità politiche che si registravano alla metà degli anni Settanta gli intrecci collegamenti tra l'eversione stragista il terrorismo dica vista la carne della criminalità mafiosa camorristica ne rendono veramente difficile dalle future ancora oggi gli interrogativi trascendono le possibili risposte la coesistenza di una miriade di ipotesi le più eterogenei per spiegare cause finalità di questo Fe meno né a mio parere la riprova qualcuno avanzo persino la teoria del piatto sporco di quel piatto cioè in cui più di un soggetto anzi un numero indefinito di soggetti interessati metteva le mani per utilizzarlo Chas uno per propri fini tutt'altro che con l'incidente Sergio e ancora difficile dire oggi se ogni fazione del terrorismo nostrano agisse per proprio conto senza un disegno unificante nel perseguimento di finalità proprie
Finalità magari divergenti l'una e l'altra è che le saldature collegamenti fossero soltanto delle alleanze occasionali ed operative oppure presupporre anche al di là delle intenzioni come dicevo prima Dessì gole dei gruppi l'esistenza di un unico disegno strategico
Un non sembra però che ci siano dubbi che le intenzioni dei capi storici del brigatismo e delle altre formazioni assimilabile al brigatismo rosso fossero di ridar vita in Italia di un vero e proprio partito armato nella presunzione di essere avanguardia di interpretare di malessere di volontà supposte assai di Fusi nella nostra società più di quanto la realtà poi dimostrato ma tutto questo io credo che non spiega l'intero fenomeno del terrorismo certo è che m'mai dal dopoguerra ad oggi tanta sofferenza si è abbattuta sul popolo italiano e tanti pericoli hanno corso le istituzioni repubblicane da libere e la civile convivenza nel Paese stragi quotidiane i lutti migliaia di attentati hanno messo veramente a dura prova da Tel ultrà del sistema ed hanno seriamente rischiato di un bar barile i nostri costumi a parte che invocava la dichiarazione dello stato di guerra lo ricordava anche l'onorevole Corsini prima fasce crescenti dell'opinione pubblica si interrogavano sull'esigenza di leggi veramente eccezionale divergenti dalla norma mentre anche autentiche coscienze democratiche come per esempio Ugo la Malfa proprio dieci anni fa ponevano in discussione l'introduzione della pena di morte nel nostro sistema e di storicamente e di storie da vento era veramente grande nel nostro Paese e del resto soprattutto in una prima fase non mancò chi azzardava qualche improbabile distinzione tra violenza giusta e violenza ingiusta e persino chi pretendeva di giudicare le bombe
A seconda del dell'ideologia della mano che davanzale troppi cattivi maestri ricordava il Sindaco all'inizio stamattina hanno rischiato veramente di avvelenare un'intera generazione di giovani molti di costoro seppure qualche volta pena mentre il Murri non possono ritenersi esenti da responsabilità morali pensando il lutto che hanno funestato l'Italia in quegli anni quanti anche negli anni più difficile ritenevano di modo ospitare nei loro salotti esponenti del terrorismo strumento atteggiamenti di neutralità né con lo Stato né con le BR era il motto di alcuni di questi che nel momento stesso in cui lo pronunciavano avevano scelto di stare contro lo strano essa era una scelta ideologica questa era un modo di sentirsi trasgressivi è stato soprattutto a mio parere un segnale di un incoraggiamento che ha contribuito a far intraprendere a migliaia di giovani una strada folle violenta senza ritorno nel convincimento che i tempi Fo oro maturi per una rivoluzione capace di rendere la nostra società più giusta il migliore e che solo troppo tardi molti di loro hanno compreso che quell'era invece la strada che poteva condurre diritti soltanto verso un'involuzione demo anche nel nostro Paese partito della fermezza partito delle trattative Sidis parlava allora il disorientamento era grande anche nella stampa spesso travagliata dal divenne siamo all'informazione a quel punto costituisse l'adempimento di un dovere di cronaca o il cedimento ad un ricatto scegliere la fermezza soprattutto in certi momenti era davvero drammatico ma se questi dubbi erano comprensibile meritevoli di rispetto allorché si ponevano alla coscienza individuale lo stato un aveva scelto e la fermezza si è rivelata né poteva essere diversamente l'arma vincente c'è da dire e lo ricordava anche l'onorevole Gargani che lo Stato non era preparato né attrezzato sufficientemente per contrastare quello dato il terrorismo né si devono dimenticare le difficoltà allo Stato danno degli appartenenti alle forze di polizia e della magistratura realmente quotidianamente esposti a pericoli mortali chi tra noi
Usciva di casa senza prima spiare attraverso le imposte della finestra nella strada sottostante senza guardarsi attorno chi tra noi evitava non evitava di uscire da casa andare in giro per la città con i propri farli ieri nel timore reale di esporre anche loro anche la loro vita in un agguato ecco ricordo tutto questo non solo non soltanto per rivivere un momento che è stato drammatico per tutti quanto per perdere per dare giustizia ecco vorrei dire tanto per rendere giustizia alla democrazia del nostro Paese alla tenuta complessiva delle istituzioni della società che hanno saputo resistere contrastare vincere nella legalità nel rispetto della legge e dei principi costituzionali un terrorismo tra i più fiero se è vero che il disegno politico del terrorismo è naufragato di fronte alla mobilitazione generale dei cittadini che hanno nella sostanziale Total Guitar respinto il metodo della lotta armata del sangue dell'assassino bisogna riconoscere anche il ruolo che in tutto questo hanno giocato i partiti democratici le forze sociali e ad esse si deve anche il merito di aver contrastato intente a ben davvero difficili è contro molte tendenze l'introduzione di legge eccezionale di Grassi che avrebbero snaturato il nostro sistema democratico eccolo alla fermezza contro il terrorismo contro leggi involutive del sistema potenziamento degli apparati dello Stato sono stati gli strumenti che hanno che ci hanno consentito di fronteggiare di superare gli anni di piombo il clima di forte solidarietà nei confronti di quanto erano impegnati direttamente nella lotta il miglioramento delle capacità di comprensione del fenomeno e conseguentemente di indagine da parte le forze di polizia e della magistratura l'adeguamento delle strutture e dei mezzi delle professionalità il varo di leggi che hanno favorito la dissociazione il pentimento e qui io lo sgretolarsi del legame di solidarietà esistente fra i terroristi hanno consentito al nostro Paese di uscire dall'emergenza e su queste leggi io non posso che condividere quanto l'onorevole Gozzini ha detto circa la loro utilità è necessità di quel periodo io credo che si debba un grande riconoscimento alle forze di polizia non solo per il sacrificio il sangue per la capacità di tenuta
Per aver saputo contrastare alla fine efficacemente questo fenomeno ma anche per il senso di di equilibrio che tutto sommato si è dimostrato per l'attaccamento alle istituzioni per il rispetto della legge tutto sommato per l'umanità con la quale Van applicata in un periodo in cui il terrore attanagliava tutti in un periodo in cui servitore dello Stato quotidianamente cadevano sotto il piombo degli assassini e il rischio di perdere talora il controllo delle proprie reazioni era tanto quanto tante quanto comprensibile benché mai giustificabile nel queste considerazioni possono essere smentite da episodi di segno opposto che pure si sono verificati ma che comunque restano eccezione rispetto ad una norma è che peraltro sono stati generalmente seguiti da process da dure repressioni
Nonostante da più parti si rilevassero allora voci per indurre lo Stato ad emanare leggi eccezionali poliziotti non si accordarono mai a queste richieste utilizzano gli strumenti giuridici e tecnici a disposizione fecero esperienza sulla propria pelle
Migliorano le proprie capacità di ritardo di indagine e di intervento è così riuscirono a contrastare con maggior efficacia il terrorismo certa tutto questo contribuì il movimento democratico che al in quegli anni già si batteva l'Inter della polizia con lo scopo di raggiungere una riforma capace di avvicinare fino alla completa identificazione di istituzione con la società di migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori delle forze di polizia e di stimolare i bambini trazione in un'opera di ammodernamento nelle tecniche nelle professionalità nelle strutture nell'organizzazione ma altrettanto merito va riconosciuto alle forze politiche al Parlamento al governo che nonostante i tempi apparentemente non propizia
La le preoccupazioni e le controindicazioni di larghi strati dell'opinione pubblica proprio in quegli anni lavorarono finalmente davvero alla riforma portandolo a compimento il primo aprile del mille novecentottantuno
Ecco non è cosa di poco conto se si pensa che molti in quegli anni avrebbero militarizzato ben altri settori dello Stato
E lo avrebbero fatto nell'erroneo convincimento che militarizzare avrebbe significato rendere più forte e più efficiente lo Stato stesso ecco questa grande legge di riforma istituzionale già di enorme rilevanza in sé considerato il tempo in cui fu emanata
E la dimostrazione più palmare a mio parere di coma dovuta del terrore degli anni di piombo il nostro sistema ha continuato ad evolversi in senso democratico anche questa considerazione e concludo fa giustizia di certe pretese avanzata recentemente da alcuni terroristi che quasi alla ricerca di una legittimazione postuma delle loro ragioni sottolineano l'esigenza di atti politici per chiudere un ciclo di notte ed avviare una sorta di riconciliazione nazionale
Perché se temerarie perché il terrorismo non può essere contrabbandato per un conflitto sociale sia pure cruento non può essere contrabbandato tanto meno per una guerra intestina di una parte di cittadini contro un'altra fu Guede un atto di BA il Bari una prima prevaricazione sanguinosa contro un intero popolo al cui merito va scritto una risposta ferma ma civile legale proprio per questo davvero vincente vincente certo per quanto concerne la potenzialità ed attiva del fenomeno non certo come suoi totale sradicamento è stato giustamente rilevato che il terrorismo oggi può essere considerato meno pericoloso rispetto al passato ma lo è soltanto perché lo Stato e diventa un po'è di per do nel frattempo più forte non bisogna allora abbassare la guardia ma essere attenti vigilanti fermi e rafforzare sempre lo Stato coniugando sempre meglio presenza efficienza giustizia libertà democrazia grazie
Io direi di sospendere qui questo questa prima parte convenga anche perché abbiamo diciamo degli impegni e poi successivamente nel pomeriggio abbastanza presto e dobbiamo fare un break una colazione di lavoro
E il Maurizio fiasco che l'ultimo relatore che doveva intervenire Potocnik interverrà dopo se non nulla diciamo non c'è problema interviene più tardi mi dispiace anche per il dottor Amaturo che aveva chiesto di prendere la parola ma credo che se fatto veramente tardi lo invitiamo successivamente a fare il proprio intervento grazie e adesso ci vediamo tutti quanti però un giusto ristoro
Corre
Qui
Suo convegno
Hanno dato la loro adesione la Presidenza della Repubblica
Invece la vicepresidenza del Senato il ministro Vassalli
Il ministro ma mi che non sarà presente a questo nostro dibattito ha telefonato ieri sera purtroppo o degli impegni improvvisi il ministro Andreotti il ministro Fanfani e ministro Galloni
L'onorevole Laratta onorevole Biondi Violante
Non fiori onorevole Marinetti
Non aveva Santarelli
Senatore Imposimato che era qui presente stamani l'onorevole Volpone il senatore di pari senatore Bernardi
Il gruppo DC della Camera dei deputati e del Senato il gruppo del PC della Camera e del Senato gruppo verde
Dottor Mirabelli vicepresidente del Consiglio Superiore Magistratura
Il dottor Sammarco presidente Corte d'Appello di Roma
Quando il prefetto di Roma
Voci Alessandro il vice prefetto vicario Gianni
Il professor Carlo Smuraglia del Consiglio sulla magistratura
Il generale Enrico Coppola vicecomandante generale dell'arma dei carabinieri il capo della polizia
Maria Rosa Maria Rosaria Tartaglione e tanti altri che per carità non vi leggo ma
Compaiono già sull'invito e che poi metteremo negli atti ufficiali del convegno
Direi di iniziare questa nostra seconda parte del convegno
Per finire diciamo gli interventi le relazioni che dovevano tenersi stamattina con quella di Maurizio fiasco è contro la violenza eversiva oggi un'opera da completare in modo tale poi successivamente di aprire la tavola rotonda con il senatore Domenico Rosati Giuseppe Chiarante
E salvando che ancora non vedo mamma hanno detto che stava per arrivare
E coordinata dalla professor Mario medici dell'Accademia studi Aldo Moro
Quindi aveva Maurizio fiasco anche già preso posizione
Se vuole iniziare
Sì io spero di essere abbastanza sintetica anche perché
Relazione stamattina si sono protratte oltre il tempo che avevamo previsto
Ma credo che abbiamo incontrato nel corso della discussione di questa mattina
Alcuni quesiti
Sulla risposta istituzionale al terrorismo su la risposta istituzionale ai problemi della gente della criminalità e quindi quale tipo di registrazione penale e penitenziaria è necessaria per
Prosciugare il fenomeno e consentire il reinserimento di chi
Si è visto contestare responsabilità e per questa responsabilità subito delle condanne
Resta comunque un interrogativo
Interrogativo che a mio avviso condiziona
Le prospettive
Di uno sviluppo della legislazione di uno sviluppo della risposta istituzionale
Del dopo terrorismo
E interrogativo è cosa resta per completare
La sconfitta del terrorismo dichiararla del re prenderla effettuale
E
Quali sono i fattori che possono costituire ancora un rischio nella situazione italiana pelli presentarsi di questo fenomeno affinché la mobilitazione l'impegno delle coscienze l'impegno la cultura l'impegno e la politica abbia stavolta un carattere preventivo
Cioè valga ad impedire che si ricostituiscono le condizioni di una nuova ondata di un fenomeno che abbiamo così duramente
Pagato
Il punto è che con la sconfitta militare dei gruppi armati con la celebrazione dei processi
Viene da chiedersi se sono state davvero cancellate
Le radici materiali
Dell'eversione le radici psicologi le radici politiche ogni se invece resta da completare un'opera ed a scriverne ancora alcuni capitoli
E a me pare che se non vogliamo assistere al lento riprodursi di alcuni fattori di una stagione di violenza politica occorre misurarsi su almeno tre problemi
Tre ordini di problemi in primo luogo su come sia possibile ancora oggi manipolare le coscienze
Di alcuni ambienti giovanili sociali anche intellettuali creando una riserva da spendere per metodi di lotta illegali
In altri termini occorre intervenire ancora oggi sul terreno di coltura nelle specifiche condizioni del nostro Paese
Un terreno su cui può formarsi un consenso sia pur di minoranze
Al ai metodi terroristici e questo tanto a destra quanto a sinistra poiché li sopravvivono
Infatti aree di intolleranza e di radicalismo politico e si possono diffondere nuovi tipi di fondamentalismo cioè di intolleranze che all'occorrenza si possono far lievitare verso approdi avventurosi verso scelte antidemocratiche di conflitto
Ne CED essere tranquilli per il contesto sociale che abbiamo sotto i nostri occhi come ha acutamente denunciato il professor Ferrarotti sullo sfondo della crisi italiana si coglie ancora oggi forse più ancora oggi un potenziale di ribellismo che i fenomeni di antisocialità e di micro violenza urbana ricominciano ad esprimere in secondo luogo c'è chi pur nella sconfitta giudiziaria punta a legittimare storicamente comunque le scelte della violenza armata
A mantenere comunque un fuoco di memoria la citazione e testuale dalla dallo famoso scritto di Curcio e degli altri capi storici
Che a settembre hanno inviato un documento al Manifesto e al e al quale seguita la discussione tuttora in corso su amnistia e perdono
Infine la terza
Il terzo gruppo di quesiti appare quasi tutto da chiarire il livello politico legale del terrorismo ancora oscura e la dirigenza del partito armato e le cose che ci aspetta stamattina ricordato l'avvocato zuppo sono assai inquietanti
In questo senso
E poi ed approfondire come il terrorismo abbia interagito con quello che comunemente si chiama il malaffare e c'è qualcosa di più di un sospetto in questa direzione
Esistono diversi crimini della lotta armata la cui produttività e ricaduta inconfutabilmente su vicende di corruzione tangenti oscuri patteggiamenti
è solo un caso ad esempio che l'affare delle carceri Doro abbia ricevuto abbia ricavato occasioni insperate dopo l'attentato del gruppo terroristico Prima Linea all'architetto Lenci
Quando è stato messo fuori causa quel tecnico
Da molti anni impegnato nella progettazione di istituti penitenziari la rete degli affaristi ha perso il fastidio di una voce autorevole di dissenso verso mutamenti di scelte nella politica dell'edilizia penitenziaria per esempio e lo ha denunciato
E anche le case che sono state costruite successivamente hanno mutato anche il le scelte che fino a quel momento si stanno facendo e poi è solo una coincidenza che poche settimane prima del prima dell'attentato al l'architetto Lenci esattamente il diciotto marzo del mille novecentottanta venne assassinato dalle Brigate Rosse il magistrato Girolamo Minervini impedendogli di assumere la responsabilità della direzione generale degli istituti di pena
Ma la lista di suggestioni di sospetti in questa direzione potrebbe continuare con il caso Cirillo e la mediazione della camorra nella trattativa con il brigatista Senzani oppure con l'assassinio del giudice Alessandrini avvenuta
Nel gennaio del settantanove quando egli aveva tra le mani l'inchiesta sul colossale contrabbando di petroli che sfociò poi nella condanna di alti ufficiali della Guardia di Finanza di uomini politici di esponenti della pittura
Ma torniamo al punto di partenza della polemica degli scorsi mesi
Si possono rileggere mille volte le colonne del manifesto con la lettera dei quattro capi brigatisti detenuti non è chiaro intanto se l'invito a cessare il fuoco rivolto da essi e terroristi ancora liberi sia per programmare un armistizio ovvero una resa
Hanno infatti affermato di considerare cito testualmente chiuso ma non concluso un ciclo di lotte e allora la scelta di sollecitare lo Stato a compiere cito ancora atti politici adeguati dimostra cito ancora le sue responsabilità verso quella classe da cui è nata l'esperienza guerrigliera solo parole
Nel loro linguaggio i brigatisti fanno intendere di non voler perdere il collegamento con le aree che li hanno sostenuti solo così la lotta armata pur cito ancora obiettivamente esaurita viene riconsegnata come il fuoco della memoria
Quasi a rimarcare che è proiettata nel futuro la speranza del riaccendersi di un nuovo tempo di guerriglia
Si precisa inoltre sempre in quella lettera che la proposta sulla quale ancora vivi tra virgolette tutte le componenti più importanti delle Brigate rosse sono entrati in scena e mossa da un intento unitario vale a dire mille riassorbire la scissione verificatasi tra le diverse aree del terrorismo brigatista
La contropartita che viene chiesta lo Stato è scusate ancora una citazione il coraggio morale politico inclemente le attuale di un riconoscimento ma riconoscimento di cosa
Del carattere oggettivamente politico in cui cui in cui questa o quell'organizzazione guerrigliera si sono generati
Dunque si è ben lontani da un ente una resa ideale e politica del partito armato una simile resa non c'è neanche a parole
Piuttosto la novità e nella convergenza dei capi storici delle Brigate Rosse con un'antica proposta formulata in più occasioni dai leader di autonomia vediamola
La correlazione amnistia riconoscimento politico è un motivo conduttore che si inizia a ripetere appena dopo i primi infortuni giudiziari di alcuni esponenti dell'area del movimento armato
Quattro mesi separano la tragica conclusione del sequestro di Aldo Moro dalla prima dichiarazioni di Piperno Scalzone pace e di altri e nel mezzo c'erano stati i primi arresti sia tra le Brigate Rosse che nell'area di autonomia
Infatti alla fine di agosto del mille novecentosettantotto gli ex di potere operaio inviano una lettera un quotidiano invitano inizia una nuova citazione alla riapertura di un fronte di lotta su amnistia e indulto condono
E per diffondere l'iniziativa forniscono indicazioni che si ripeterà tante volte negli anni successivi
L'argomentazione che va proposta scrivono infatti idea forza che va messa in circolazione fra amici ed avversari eh infatti la consapevolezza che il terrorismo e guerriglia
Giunti al Punto di non ritorno si estinguono dicono ancora solo con il venir meno delle loro ragioni ma qualche mese dopo questa lettera che si può qualche mese dopo questa proposta
Arriva un'indicazione di ben altro tenore e cioè coniugare la geometrica potenza dispiegata in via Fani con la terribile bellezza del dodici marzo cioè le azioni delle Brigate rosse con le violenze di massa degli di autonomia
E poi ancora dopo l'emissione degli ordini di cattura del sette aprile del settantanove il tema dell'amnistia viene argomentato con maggiore ricchezza
Scrive Franco Piperno al quotidiano Lotta continua
Riconoscimento dalla lotta armata e assunzione dei problemi sociali da cui essa trae origine dentro cui trova alimento
E allora lo Stato invece di perseguire la strada depressiva deve mostrare disponibilità ad una reale inversione di tendenza un segno tangibile di questa disponibilità potrebbe essere per esempio l'amnistia per i detenuti politici
Ed è interessante che la trattativa con lo Stato in quel periodo veniva cercata mentre si varava il Progetto Metropoli
Il passaggio come scrisse sulla stessa rivista Piperno dal terrorismo alla guerriglia cioè dalla loro alla lotta armata da inserirsi dentro le tensioni sociali
Possiamo fermarci qui nell'esposizione ricapitolare due punti fermi
Il primo è che la linea dell'amnistia e del connesso riconoscimento accompagna tutto il Periodo più acuto ECU ventotto dell'insorgenza terroristica dal dopo Moro al mille novecentottantuno almeno il secondo punto fermo e che quella linea offre a tutte le componenti del variegato mondo dell'eversione
La possibilità di pervenire ad una convergenza sugli obiettivi
E vi è poi una terza conseguenza la più grave se i delitti del terrorismo venissero riqualificati come azioni armate di una guerra civile
Allora i brigatisti sarebbero niente altro che la parte sconfitta in altri termini gli omicidi ferimenti le sopraffazioni e anche i filmati delle esecuzioni dei prigionieri come il fratello di pesci
Diverrebbero episodi di un conflitto bellico
Lo status di combattente permette allora di non sentirsi criminali ma soldati che erano moralmente e politicamente UTAP autorizzati ad uccidere
E sono noti meccanismi psicologici di identificazione di coscienze giovanili con gli sconfitti di una guerra giusta
Ecco che si può sperare che il fuoco della memoria non mai spento torni a divampare
Ed inoltre c'è da aggiungere che l'estremismo sopravvive il mito che dopo la sconfitta ci sarà la rivincita
E così nel l'estremismo neofascista
Ed è così anche all'estremismo di sinistra dopo la rivoluzione del mio novecentocinque dicono ci sarà il mille novecentodiciassette purché si continui ad affermare che è stato giusto lottare di qui l'ostinazione a non rinnegare le scelte del passato
A ostacolare la pacificazione c'è però il problema di chi è stato ucciso conferito dico ancora da una loro è una loro citazione questa frase e qui l'operazione manipolatori e spregiudicata sebbene coerente con la linea scelta del BR detenuti
Identici peraltro il linguaggio sia di Renato Curcio che quello di Piperno bisogna trovare dicono una soluzione politica al problema si è per i caduti da una parte che per quelli del campo avverso
Il fatto è che non si tratta
Di caduti e feriti in guerra ma di vittime di cittadini innocenti che hanno subito la par da parte dei terroristi le scelte di un attacco la democrazia
Di nuovo l'equiparazione serve a legittimare il passato dell'eversione e certamente se la risposta dell'istituzione fosse scivolata fuori dal rispetto delle garanzie costituzionali
Se qualcuno come è stato ricordato stamattina avesse accolto la proposta del movimento sociale di proclamare lo stato di guerra interna oggi l'operazione dei capi del terrorismo avrebbe una qualche possibilità di successo ma così non è accaduto per fortuna
Eppure c'è ancora bisogno oggi rinnovare l'impegno contro le suggestioni antidemocratiche per impedire che si ricostruisca un percorso che vada radicalismo alla violenza politica
E questi in primo luogo vuol dire eliminare la riserva impedire la formazione di ghetti di subcultura di comportamenti di rifiuto ostinato del metodo democratico occorre oggi una delegittimazione preventiva della violenza usata nella politica
Esiste anche un problema acuto di trasmettere alle giovani generazioni la verità storica su gli anni che abbiamo alle spalle le versioni romanzate e di comodo a proposito di dicembre peraltro squallide non devono passare senza una ferma risposta sul piano etico su quello culturale
Anche perché molti diciottenni di oggi non sanno e ad essi va chiarito che non si è combattuta una guerra civile
Dunque non c'è bisogno di rinnovare quel mito della sconfitta e della pacificazione che negli anni Cinquanta già peraltro contribuì a spingere nelle file del neofascismo parti dei giovani
Pacificazione tra Resistenza e repubblichini di Salò allora
Dunque compiti che la coscienza di ogni intellettuale dovrebbe avvertire invece cosa abbiamo finora dalla polemica fuori d'Italia
Sull'inesistenza storica di miti nefasti
Quando il nazismo dall'inattualità della dodicesima disposizione transitoria effetti e finale della Costituzione
E infine il dibattito sulla pacificazione
Che è cosa diversa dal tendere al recupero civile di chi è stato coinvolto nella lotta armata la società italiana non deve tanto elaborare un lutto sugli anni di piombo per poi raccogliere la dignità della scelta dei suoi figli che se ne andarono a fare i terroristi
No così il contesto etico e morale resta torbido davanti alla giustizia la storia degli italiani le parti non sono equivalenti anzi non esistono nemmeno due parti il punto è che la violenza politica era illegittima il ieri come lo è oggi
Ma adesso la manipolazione delle coscienze si contrasta rigettando rappresentazioni distorte e diseducativo affermando invece il diritto alla verità su quegli anni
Il recupero civile è realisticamente possibile in questa chiave
La democrazia non cala la saracinesca davanti a chi vuole accettare le sue regole di civiltà e di tolleranza
Davanti a chi vuole riacquistare cittadinanza piena anzi la democrazia deve per questi per queste persone costruire un percorso diviso di risocializzazione sono principi elementari
Per comprenderli non è necessario aver studiato tanto il fenomeno terroristico di questi anni
E se in parte della classe politica si sta verifica definitiva edificando una rimozione della memoria di quel che è accaduto ciò costituisce l'indicatore anche di uno sbandamento delle cosce
E più che nelle proposte dei brigatisti detenuti detenuti insidia per la democrazia data da ciò da questa da questo disorientamento oltretutto la rimozione frena gli stessi ravvedimento i sinceri ostacola il cammino di chi vuole reinserirsi pur essendosi reso colpevoli di quei delitti
Perché legittima questa rimozione questa opacità della memoria legittima la permanenza di riserva i dubbi del settore doppiezza riserve che potrebbero avere un costo ancora molto alto
Ringrazio Maurizio fiasco indurre la tua relazione
L'accoppiata grazie
Nell'attesa dell'onorevole andò che
Non sappiamo se che fine abbia fatto signora perché
Perché abbiamo dovrebbe arrivare quindi possiamo aspettare però stamattina c'era c'erano alcune persone che hanno chiesto di poter intervenire se c'è qualcuno che vuol prende la parola la parola sui temi di della mattinata lo può fare può chiederlo tranquillamente
C'è
C'era Maria Pia frange amore la dottoressa
Direttore del carcere di Rebibbia
Ex
Dovrebbe prendere la parola a nome della cediamo motorette
Dissociato da predicatore
Quanto mi era
Quanto avevo intenzione di dire stamane
Segnalando il tema dell'intervento
è stato abbastanza superato da quanto disposto dall'onorevole Guzzini
Posso anche dire che sono estremamente disorientata
Colpita scioccata dall'intervento dell'avvocato di gruppo
Cercherò di scordar mi rimozione che mi ha provocato
L'intervento per l'avvocato
Mi riportare un po'il di raccogliere un po'il tema
Proposto
Quello che ho notato un posto in tutti gli interventi che si sono succeduti stamattina
E che ciascun appartenenti alle varie istituzioni porta il discorso sulla propria istituzione quindi abbiamo visto coloro che appartengono all'istituzione che si occupa della ricerca del reo le forze dell'ordine pubblico
Abbiamo sentito quelli che si occupano del giudizio la magistratura
Abbiamo sentito un poco anche parlare del carcere
La cosa che mi ha sempre colpito e che colgo in questi interventi e la settorializzazione del del proprio pensiero addirittura mi sembra che sfugga in una serie di posizioni scollegate contraddittorie
Spesso conflittuali
Sfugga il fatto che tutte queste istituzioni si occupano dello stesso problema cioè della devianza criminale
Allora porre l'accento sull'una o sull'altra fa sfuggire un po'la linea logica del discorso
Del carcere si è parlato soltanto di recente il carcere è sempre stato un posto in cui secondo me faceva comodo un po'tutti sotterrare i problemi quindi non affronta di più
Si parlava molto delle questioni di ordine pubblico si parla molto di giudizi
Poi scendeva il sipario tutto quello che succedeva nel carcere non interessava più nessuno
Oggi l'onorevole Corsini ci ha detto come è nato il suo interesse al carcere
Cioè quando ha colto con mano e tutto quello che si era fatto prima
Da parte delle altre istituzioni non aveva nessun senso pratico sì sì seguita la visita a disinteressarsi del carcere
Quindi lui ha impegnato tutta la tutta una legislatura tutto proprio tutto un attività ritirandosi poi alla fine per dare un volto nuovo al carcere
è vero che esisteva già una riforma quella del settantacinque che arriva avviato
Avviato la strada Biagio il cammino ma estremamente difficile e non era ancora attuata quasi per niente
Il problema del carcere secondo me proprio
La sua brevità si capisce nel fatto che
Si intuisce dal fatto che nessuno intende affrontarlo
Credo
Sono stato valutano
Seguono tesi prego
Dunque si è capito che il momento del carcere della pena detentiva poteva essere colto per attuare una un'operazione di prevenzione speciale
Anche in considerazione del fatto che tutti da sempre parlano di prevenzione generale ma che dire che quasi niente si effettua in questo campo
Momento del carcere e quindi poteva servire per capire alcune cose per rimediare ad alcune situazioni
Si era capito chiaramente che il carcere tradizionale era quanto di peggio si potesse immaginare
Checchi non non rispondeva a nessun reale criterio di Pisa sociale ci diceva comunemente e segnalati tutti lo accettassero
Che in carcere entra nella dunque OLO ed esce il rapinatore
E in tre rapine attore ed esce un efferato assassino
Erano questioni abbastanza reali si è capito fino a che punto fossero gravi
Nel momento in cui si è avuto il coraggio di dire il carcere di esprimere una struttura di difesa sociale è stato necessario cambiarlo
Ora io non so
Io come operatore interno posso dire che concordo perfettamente con quanto esposto dal senatore Guzzini
Quindi cercherò di non ripeterli posso soltanto rilevare che se il senatore Guzzini che ha studiato il carcere ma non è vissuto in carcere ha visto il detenuti ma non è vissuto con loro ne ha soltanto con sensibilità interpretato alcune problematiche
Quindi se io come operatore interno ci lavoro da quasi quindici anni concordo perfettamente direi che la sua diagnosi esatta
E la terapia che insieme ad altri attentato di impostare e quanto di meglio oggi possiamo fare
La riforma quindi si può essere giudicata può essere corretta può essere però ritengo che si debba applicare anzitutto perché legge dello Stato e poi perché esprime quanto di meglio il legislatore ha saputo fare negli ultimi tempi
Allora accanirsi nel condannare ancor prima di provarle
Alcune istituzioni quale le misure alternative alcuni strumenti quali permessi
Voglio dire condannando in linea di principio dicendo è giusto non è giusto che il detenuto fruiscono influisca senza aver ancora avuto il tempo di sperimentare se funzionano o non funzionano
Secondo criteri divisa sociale quanto di più sciocco secondo me si possa fare
Direi anche un'altra cosa
Quando poi ipotizziamo dobbiamo farlo che le scelte legislative siano stati ispirate a criteri di giustizia e anche e soprattutto a criteri di convenienza di utilità
Non vedo come poi si possano distinguere fra applicazione del carcere riformato chiamiamolo così ai detenuti politici chiamiamoli così e ai detenuti comuni
Io credo che la qualità
Del reo quel criminale chiamiamolo come vogliamo
Debba avere un peso nella fase della ricerca debba avere un peso ancora nella fase del giudizio
Non possa poi necessariamente avere un peso se erano giusti perché i temi che hanno rischiano orientato e stimolato il legislatore non può averla più nella fase della l'esecuzione della detenzione
A questo punto qualunque sia il tipo di reato e qualunque sia il tipo di persone occorre soltanto poter dimostrare con serietà
Che la persona detenuta si trova nelle condizioni di fruire quindi condizioni soggettive di condizioni oggettive la legge distingue ampiamente allora se noi oggi abbiamo la prova che taluno che pure si è commesso si è macchiato di reati di terrorismo oggi appare dissociati anche se è un termine un po'abusato
Comunque non intende più combattere contro lo Stato ma accetta lo Stato eccetto i suoi rappresentanti anzi ha dimostrato di offrire anche un contributo allargando le proprie conoscenze e mettendo le foto anche degli altri detenuti comuni
Oggi io debbo giudicare soltanto questo io operatore penitenziario interno e non posso ancora fare un discorso di giudizio di terzo di quarto grado
Quindi mi sembra che il problema si è un po'un falso problema
Problema di base capire sì la riforma del carcere serve o non serve se riteniamo che serva la dobbiamo applicare
Un'ultimissima cosa volevo dire
Quando si è tentato
Di applicare in pieno la riforma penitenziaria
Una delle primissime esperienze fatte con estremo coraggio fu fatta proprio qui a Torrita Tiberina
Si formò una cooperativa si applicarono criteri di scelta che non avevano nulla a che vedere con il reato commesso o con il tipo di prima
Si scelsero dieci detenuti ormai son tre anni che questa cooperativa funzione lavora
Quindi dopo tre anni credo che si possa anche mandare un giudizio
Furono accompagnati qui io fui fra quelli fra gli operatori che accompagnarono questi dieci detenuti che per la prima volta uscivano
Ricordo che un paio di questi uscivano la prima volta dopo dodici anni di carcere tredici ricordo l'emozione la nostra di operatori
E chiaramente la loro detenuti ricordo anche l'agitazione che ci fu attribuita
Ricordo la posizione della popolazione
Ma all'inizio così probabilmente c'era stato da parte del consiglio comunale una preparazione acquista avvenimento che nel primo in Italia
E però la popolazione era disorientata aveva un estremo timore sentivo che si mormorava sul fatto che la massa dei delinquenti venivano a lavorare qui
Sentivo delle critiche non troppo sotterranea anche piuttosto per te
Alcuni si ritraevano non volevano esprimere giudizi non volevano forse assumono una posizione poi pian piano questo timore nuoce moltissimo questa esperienza il timore venne meno
C'era ancora un po'di disorientamento il dieci dimostrano di lavorare di uno strano
Anche noi a nostra volta abbiamo preparato i detenuti quindi abbiamo fatto presente che erano loro che dovevano adeguarsi avrebbero avuto certe reazioni avrebbero dovuto sapersi
Saper capire
L'opera andò avanti splendidamente pian piano dicevo dal timore si passò al disorientamento dal disorientamento si comincia ad affacciare una tiepida fiducia e poi pian piano un rapporto umano che spazzò via praticamente qualunque tipo di prevenzione
Posso dire che la bontà di questo esperimento dopo tre anni
E ancora più evidente del fatto che uno di dieci si è poi stabilito qui
Non sto a dire che tipo di reato né che tipo posso dire che tipo di persone una persona che ci aveva convinto
Comunque questa persona ha lasciato la Sicilia è venuto qui
Ha trovato lavoro è stato aiutato ha trovato una casa ha portato la famiglia
E oggi i suoi propositi sono quelli di costruirsi una casa rimanere qui perché si sente ces tanto ed accetta le regole grazie
Ringrazio la dottoressa frangia amore
Io direi di aprire adesso celermente la seconda parte di questo convegno con la tavola rotonda con i senatori Domenico Rosati
Giuseppe Chiarante l'onorevole salvando manca il ministro ma mi che ha telefonato perché per impegni non può partecipare impegni improvvisi e coordinata dalla professor Mario medici dell'Accademia di studi Aldo Moro
Il mio compito di coordinatore mattutina è finito
E credo che sia opportuno visto che la il senatore Domenico Rosati è stato presente dalla da stamattina dall'apertura dei lavori
Dare la parola previa piccola introduzione della professor Mario medici alla senatore Rosati perché riassume per tutti anche per riassuma brevemente ossia forti un attimo in evidenza i temi della matita mattinata in modo dare poiché si possa veramente entrare nel merito del dibattito
Ho l'onore
Presiedere questa seconda torna convegno
Voglio anzitutto il saluto di Giancarlo quaranta presidente
Dell'accademia di studi storici Aldo Moro di Giovanni Moro che ne è il direttore
Sul piano mio personale purché faccia parte anche dall'Accademia
Dico che sono molto interessato a questi problemi
Sia però come
Cittadino
E soprattutto vero come studioso dei discorsi di Aldo Moro
Di qui il problema
Sia come cittadino sia come studioso
Sì allarga a quello che sono le tematiche
Del convegno che anch'io sono molto interessato a seguire per mi toccano vero sia come uomo che come studioso
Non voglio dilungarmi oltre
E passo la parola
Allora senatore Domenico Rosati perché gentilmente ci farà un riassunto soprattutto per noi sembravamo presenti
Delle tematiche approntate questa mattina poi predisporremo
Un ordine di intervento dando la parola agli sembra al senatore Rosato all'onorevole andò perché immagino che vorranno fare una breve introduzione prima di iniziare o il dibattito vero reciproco
Ho di rispondere domande degli intervenuti speriamo quello di porter avere alcune indicazioni su quello che l'opinione quella che è la tendenza politica in in ordine vero al perdonismo e in ordine dal pentitismo grazie
Do la parola senatore Rosati grazie presidente grazie Sindaco anche per la fiducia che vi viene accordata io non farò un
Riassunto darò una serie di impressioni che tengono conto questo sì ecco di di quello che ho ascoltato questa mattina ma certamente con la mia logica con la mia sensibilità e quindi pre avvertendo anche i colleghi che non sarò imparziale non potrei esserlo
Io vorrei innanzitutto ecco esprimere la mia ammirazione per il coraggio con cui l'amministrazione di Togliatti berlina messo insieme nel tema e nella realtà di questo convegno
Elementi che sono tra di loro in
Conflitto il terrorismo la sua realtà la sua genesi sui crimini le e vittime la questione della la rieducazione direbbe Gozzini dei detenuti e il problema che viene agitato del perdonismo e e sotto tutto la la figura che domina
Con una presenza ce l'ha evocata questa mattina con l'affetto di sempre Piero Pratesi di Aldo Moro con quello che ha espresso nella politica italiana e con quello che gli è stato impedito di esprimere credo che ecco partirà da quelle sedici marzo sia importante partire dare il giorno immediatamente successivo
Quei funerali in San Lorenzo a Roma chi c'era
Non può averne dimenticato il clima un giorno nel quale io credo in qualche modo ci sentimmo tutti vittime
Anche se poi c'è stato chi è rimasto vittima anche in senso giuridico in senso umano e altri hanno continuato o la loro vita senza più questo peso o per lo meno alleggerendo lo
E vittime di qualche cosa
Di di troppo grande anche per noi avvocato zuppo perché non comprendevamo che cosa stava accadendo ne vedevamo gli aspetti esteriori la tragedia ma non affermavamo esattamente forse ancora non siamo in grado di capire che cosa accadde esattamente quel giorno conosciamo il come il quando
Anche il perché può essere intuito ma l'altro capo del filo non non si è ancora capito in quali mani fosse E U forse ancora sia
E allora
A partire da quel giorno significa domandarsi ancora
E la domanda con cui ero venuto qui con l'intenzione di scindere le cose ma poi mi si sono lì accorpate insieme io ero venuto qui dicendo beh
Il caso Moro grossomodo dal punto di vista giudiziario lo possiamo considerare chiuso resta il problema politico Moro la sua linea politica concentriamoci su quella e domandiamoci che fine ha fatto
Mi pare che dalle cose dette qui questa mattina questa separazione sia arbitraria
Ricercando la soluzione del caso Moro ancora sul terreno giuridico e giudiziario
Possiamo trovare dei perché che investono l'altro campo e forse
Anzi senza forse approfondendo il campo propriamente politico di reato dirò qualcosa riguardo potremmo meglio capire e risolvere interrogativi che riguardano il terreno più propriamente giudiziaria
Io
Credo che si possa convenire con quanto detto questa mattina Piero Pratesi quando ha definito l'episodio Moro come un assassinio politico prima ancora che un atto terroristico
O si potrebbe dire un assassinio politico realizzato per mezzo di
Un atto terroristico a partire dalla strage di via Fani che pensò su tutta la vicenda Moro in maniera drammatica
E
Consumato poi con l'assassinio finale dello statista e non si può dire in altri termini che e questo sta sarebbe la riduzione di del caso Moro a puro atto di terrorismo che Moro sia stato colpito in quanto simbolo di qualcosa alla stessa maniera con cui venivano colpiti anche se anonimi
Funzionari giornalisti magistrati
Agenti e carabinieri non era una divisa da bucare scusate la crudeltà era un cervello politico
Era una operazione politica un processo politico che si voleva decapitati
Non era un bersaglio simbolico e basta e quindi un assassinio politico mirato usato
Un attuato con tecniche e di verze ma certamente con una finalità
Bene precisa
Ecco allora che l'intreccio del caso Moro io ringrazio
Avvocato zuppo in particolare perché questa mattina con
Vivacità e precisione ci ha rimesso davanti a una batteria di interrogativi inquietanti non risolti alcuni forse enfatizzati eccessivamente altri che lasciati in ombra ma tutti validi secondo me
Che ci fanno o affermare ecco questo potrebbe essere una delle prime provocazioni di questo discorso di oggi che appunto il caso Moro dal punto di vista giudiziario non è concluso
E sì non è concluso dobbiamo rendere giustizia ricercando la verità e ricercando la verità dobbiamo accingerci anche a
Fare delle nuove scoperte noi abbiamo si dice sconfitto il terrorismo ma spin che non ne abbiamo individuato non la logica Interna
E la genesi sociologica ma
Diciamo un movente politico preciso se c'è e i mandanti come si è espresso questa mattina l'avvocato zuppo credo che non possiamo dichiarare chiusa
Completamente questa vicenda
E io credo che proprio se si vuole risolvere il caso Moro sul terreno giuridico riunificò i temi si deve risalire alle ragioni
Credo che il sedici di marzo sia uno di quei giorni di cui ognuno di noi si ricorda tutto quello che ha fatto dalla mattina quando apprese la notizia alla sera quando non si sa a che ora e come riuscirà a chiudere
Un occhio io ricordo anche quello che ho fatto il giorno prima e ricordo che proprio il giorno prima un amico che è assolutamente al di fuori di ogni sospetto che era per uscissimo avversario sia della solidarietà nazionale sia del compromesso storico in tutte le loro varianti mi disse qui per sistemare le cose bisognerebbe liquidare Moro
E ricordo che il giorno che successe il fatto mi telefono angosciato
Dicendo guarda che io dicevo così per dire tu mica meglio ti credo sicuramente ma fu un'angoscia per Luís ecco essersi spinto qualche volta no in politica lo facciamo
Per risolvi segnerebbe liquidare o bisognerebbe mettere da parte l'ho fatta fuori
è un modo politico con cui siamo abituati a ragionare
Quindi l'operazione politica era grossa importante
Moro aveva appena terminato di convincere tra virgolette e lo abbiamo ricordato nei giorni scorsi
Il gruppo i gruppi parlamentari della Democrazia Cristiana con un discorso impegnativa vivo che è stato presentato come il suo testamento politico anche nell'occasione
Recente abbastanza solenne che è stata costituita per ricordarlo che in realtà non era non voleva essere il testamento politico di uno che abbandona ma un discorso politico molto legato alla contingenza di un'operazione che doveva ottenere il consenso e io ho trovato in questo discorso più che ecco grandi enunciazioni di principio da lasciare alla storia
La indicazione di un metodo politico
Che Moro ha rappresentato nella vita italiana e che dopo di lui si è probabilmente appannato comunque un itinerario che si è interrotto e credo che rientri nel tema di oggi ricordarlo per un attimo
Moro deve convincere il suo gruppo parlamentare che restino a fare l'incontro con i comunisti non con
E diciamo
Le le pie donne di pranzi di comunisti il l'avversario storico della Democrazia Cristiana l'avversario della democrazia così come quelli contro i quali la democrazia cristiana fatto di Lidia per trent'anni giustificando così la sua presenza e i suoi successi elettorali
Ebbene c'è un passaggio che non è stato evocato nella mattinata delle celebrazioni che io invece ho colto a me pare essere il cuore della metodologia politica di Moro in cui loro dice noi dobbiamo che dare garanzia al Paese per questo incontro che garanzia possiamo dare
Il nostro anticomunismo certamente ma non è il nostro anticomunismo che ha salvato la democrazia come non è il potere che abbiamo esercitato ma è la nostra capacità di flessibilità
E di adattamento e di governo insieme rispetto alle trasformazioni del Paese e fa proprio l'esempio del passaggio dal centrismo al centrosinistra
Come diciamo manifestazione di questa capacità
Di un centro la Democrazia Cristiana che non è centro perché resta immobile come un castello ma riesce a muoversi a capire a dominare e i passaggi della storia
Ecco a me pare che questa linea sia stata interrotta poteva vere
Gli sviluppi che allora si immaginavano poteva averne anche altri potevano le cose andare così come sono andate perché Moro non aveva la capacità del MIUR Gica di imporre le soluzioni stava semplicemente costruendo e lui con e altri con lui su altre e sponde evidentemente una costruzione molto delicata difficile
Nuova perché non si era mai prima sperimentato ma questa linea è stata interrotta su questa strada è stato messo il segnale lì via impedita e noi ecco questo è un interrogativo che io avverto
Noi usiamo dire il terrorismo lo abbiamo scontri
Ne siamo così sicuri
Se questa linea in qualche modo in qualche forma riprendesse
Siamo certi di non dover rifare i conti con il terrorismo con qualcosa di analogo
Lo voglio dire non con aria ieri trattoria ma non riesco a siccome non riesco a separare le due cose
Moro bersaglio per questa ragione con il fatto del terrorismo
Ho ha continuato si è macchiato di altri e crimini ma la forza la verve la capacità aggressiva che manifesto in quell'occasione il respiro tra virgolette strategico di cui dette prova in quella circostanza
Sono andati progressivamente regredendo naturalmente anche in connessione con le contromisure prese con la difesa che abbiamo fatto grazie a dio non dividendoci in quel momento decisivo tutte le forze democratiche nessuna esclusa andando in piazza manifestando reagendo isolando
Il terrorismo facendo di crediti capire che aveva veramente passato il segno e allora il caso Moro e la linea Moro sì intrecciano
E bisogna verificare anche se non sia possibile in qualche misura ecco qui frequentare questa linea penso che a questo si riferisse questa mattina Pratesi quando diceva non si onora Moro nella
Mediocrità
E qui viene
La lo spunto delle cose dette questa mattina in ordine alla
All'uso politico delle vicende che in quella fase si sono verificate che si protrae anche al di là del del lecito e delle e dovuto con lo stillicidio di rivelazioni di accenni di ammiccamenti di segnali da qualunque parte provengano che disorientano
Per un verso o per un altro verso lasciano intendere che c'è ancora una parte dell'iceberg non scoperta e su cui quindi bisogna anche prendere questi segnali come provvidenziali bagliori che bisogna tenere un pochino più a Cinisi per andare a fondo io non so se il Moro quater sarà lo strumento certamente anche occasioni come per l'incontro di oggi possono servire almeno a mantenere aperto
Il discorso l'attenzione alla ricerca far capire che questa vicenda insomma non è concluso e qui si innesta il tema delle delle vittime le vittime istituzionali quelle che hanno davvero pagato che hanno avuto un lutto e nei confronti delle quali c'è un un debito questa gigantesca ma silenziosa silenziosa rispetto al danno subito parte civile che non è solo nei processi ma è nella società io credo che abbiamo detto tutto sommato poco rispetto a questa Area
A queste esigenza queste persone a questi figli queste e vedove perché si dice poco quando si ci si limita dare la garanzia che si farà il possibile per riconoscere al meglio
I diritti e gli interessi quando poi in concreto giacciono ancora in Parlamento di tutte le parti politiche proposte che tutto sommato sono a volte più agli indennizzi di tipo risarcitorio che ha qualcosa di più penso che non è il caso di farlo adesso ma sarà il caso di riflettere un attimo di più
In questa direzione anche in sede di iniziativa politica parlamentare per vedere se non sia possibile ecco uscirà dalla spirale delle parole e io non ne aggiungo altre
Per andare invece a un confronto con me un'esigenza reale
E di giustizia
L'ultimo passaggio riguarda l'ultimo comma diciamo così del nostro del nostro titolo
Mi pare che emerga anche dall'ultimo intervento della e se la frangia amore un
Un atteggiamento che io mi sento di indicare come una possibile un possibile terreno di convergenza per questo per questo convegno cioè e
Se siamo arrivati non importa come al punto da dichiarare che ai fini giudiziari e ai fini diciamo della vis della della esecuzione delle pene
L'emergenza quel tipo di emergenza per quel tipo di terrorismo per quegli episodi
E finita allora
Deve esserci quando si sconta la pena una parità di tutti quelli che scontano le pene e quindi devono valere per tutti le regole che valgono per tutti quelli che scontano le pene
E quindi se ci sono le misure alternative ai permessi e quant'altro debbono applicarsi anche ai terroristi che scontano giustamente le pene se non ci sono non possono essere invocati quello che
E secondo me
Pericoloso perché riapre una spirale che in tutte le occasioni in cui si son fatte legislazioni correttive di quella d'emergenza sembrava chiusa
E che si continui a invocare un qualche cosa di più in nome di non si sa bene che cos'altro
E cioè amnistie e indulti io ho quant'altri o vedo parlo di persone che appartengono alla partito nel cui gruppo parlamentare io sono eletto mi riferisco all'onorevole Piccoli io ne posso condividere l'atteggiamento di generosità ma non ne condivido nello spirito nella lettera delle proposte in ordine ad amnistia e indulto con misure aggiuntive
Di questo gene rispetto alle quali tra l'altro non ci sarebbero più neppure le contropartite utilitaristica che ma utili dal punto di vista dello Stato e cioè ulteriori elementi di cognizione per sconfiggere
Altre aree del terrorismo neppure in quel lo scambio politico un po'cinico ma
Funzionale di cui ha parlato questa mattina l'onorevole Gargani a proposito delle leggi sui pentiti e sui dissociati
E quindi che cosa possiamo dire noi io credo che noi possiamo fare un lavoro appeso alla umanizzazione del carcere alla umanizzazione della delle pene che valga per tutti i cittadini che si sono trovati coinvolti nelle vicende di reato che esistono sul mercato dei commerci umani
E quindi offrire in questo senso anche ai terroristi anche dico una soluzione di tipo umanitario quello soluzioni umanitarie che essi non vollero tra l'altro accettare quando si trattò
Del del caso Moro di più non mi sentirei di dire perché a questo punto la questione non riguarda più il terrorismo quello che parte da via Fani o quello che è venuto prima o dopo riguarda
Il livello di civiltà del nostro Paese e quindi il trattamento che questo Paese riserva a tutti coloro che si macchiano di reati per educarli per reinserirli
Per e evitare che il carcere sia elemento di ulteriore emarginazione sempre nell'ambito però
Di una di una espiazione di una pena che esiste e nell'ordinamento l'ultimissima cosa riguarda il il futuro
è finito il terrorismo ce n'è un altro dietro l'angolo quali sono i fermenti da tenere sotto controllo io ho espresso una provocazione di tipo squisitamente politico
Che però mi lascia abbastanza tranquillo perché non mi pare davvero all'orizzonte neanche durante questa crisi di governo una ripresa esplicita o implicita
Delle suggestioni di incontri e di ampliamenti del tipo di quelli che Moro
Suggeriva ai suoi tempi quindi da questo punto di vista potremmo stare tranquilli
C'è invece è questa incubazione via elementi e fare meno di carattere sociale culturale che deve avvenire attenzione perché io penso che il fatto che ci siano state due o tre generazioni di giovani abbastanza silenti e anche abbastanza
Disimpegnati rispetto a temi di prospettiva globale non significa affatto che la fantasia umana sia andata in vacanza a questo riguardo ci sono tra l'altro bisogni insoddisfatti
E esigenze reali alle quali sei non si dà risposta
In termini politici e qui la sfida riguarda la politica tutta la politica senza eccezioni
Troveranno modi anche distorti che nel caso specifico violenti per esprimersi una disoccupazione al diciotto al venticinque per cento non penso
Che possa reggere oltre una certa misura senza sbocca are in qualche cosa di dal punto di di rompendo e dal punto di vista dei comportamenti e quindi il discorso della sfida
Ritorno alla politica alla capacità della politica di muoversi non assecondando ma governando
I passaggi della società le sue esigenze in questo Paese che da quando Moro ci ha lasciato non è stato fermo ma si è ulteriormente rimescolato complicando le situazioni e tanto complicando le che noi usiamo dire che la società complessa diciamo complessa proprio perché non riusciamo a comprenderla ma proprio qui ecco il discernimento e la capacità di distinguere per lo meno ciò che è buono è valido e ciò che negativo e la distinzione tra la violenza e la non violenza
è il primo passaggio la distinzione tra il rubare il non rubare
Questione morale e il secondo passaggio la distinzione tra il dire bugie e dire la verità e il terzo passaggio io sono propugnatore di una riduzione non so se sia materia
Dei dieci comandamenti attrezzi
Alcuni sono caduti in desuetudine non rubare Non dire falsa testimonianza non uccidere gli altri possiamo anche vederli di né in privato ecco io credo che queste cose si possono aiutare parlato
Come ho potuto non ho adempiuto al compito di riassumere ma spero e l'attenzione a me lo dice ecco di aver messo sul tavolo della discussione qualche elemento su cui si potrà reagire riflettere ulteriormente Grazia
Ringrazio il senatore Rosati forse avevamo usato un termine improprio di riassunto verrà ma intendevamo dichiara però quello che è l'unico il realizzato cioè ci ha dato un'aperta e completa schematizzazione
Dei di tutti quelli che sono i fatti problemi ero e i loro aspetti nel tema vero che noi stiamo discutendo e soprattutto ovvero ha toccato quelli che sono gli interrogativi quelli che sono gli stilemi neanche vero che ci toccano e soprattutto quello che anche i casi di coscienza nelle risposte che dobbiamo dare a questi interrogativi e a questi problemi che ci stanno davanti penso di procedere ero dando la parola all'onorevole Salvo andò cioè vorrei ritenere diciamo così l'ordine alfabetico
Quindi vero Chiarante parlerà dopo
Rosati
Il quale però aveva detto che non sarebbe stato ascetico ma immagino che vorrà prendere la parola non per un'esposizione
Di opinione vero al Trullo a Roma corse sottolineare alcuni suoi concetti che però d'altra parte non ve l'abbiamo già colto perché già abbiamo
Riassunto diciamo così vero partecipativo cioè gli ha risposto il comunque vediamo per adesso l'ordine alfabetico ovvero negli impone di dare la parola allora rovesciare
Rosetti rivolgevano domande credo possa costituire un po'il filo che lega insieme
I diversi oggetti di questo nostro incontro
Cioè se
Il terrorismo è davvero e definitivamente vinto e quindi con riferimento
Alle questioni di cui ci occupiamo
Se potremmo mai nostro futuro trovarci di fronte
Ad una vincente così drammatica qual è quella che ci coinvolse
Il sedici marzo di dieci anni fa
E nel giudizio per dare una risposta a questa domanda ha bisogno non soltanto ripercorrere la drammatica storia di quelle cinquantacinque giornate cioè la prigionia di Moro
E poi i fatti immediatamente successivi le verità che venivano alla luce
In
Costanza dell'investigazione giudiziaria della celebrazione dei processi ma anche altri che sono comunque venuta alla luce
In occasione di processi che non riguardavano direttamente la vicenda Moro ma ci hanno consentito di ricostruire un po'universo terroristico di quegli anni
Io credo che non fosse non troveremo potremmo trovarci di fronte
Ad una vicenda così drammatica
Che ci Kospi Ischia in un certo senso a sorpresa ci vede impreparati quasi paralizzati
Certamente
Come non ci fu
Nei primi giorni di quella di quella drammatica vicenda
A mio giudizio ripercorrendo un po'rileggendo le pagine dei giornali di quegli anni
Di quegli giorni
Rileggendo i giudizi
Che venivano dati dai partiti
Rileggendo anche le cronache riunioni degli incontri attraverso i quali cercava di stabilirsi insieme che fare
Ecco mi pare che risulti
Da questi fatti una conoscenza molto sommaria
Del terrorismo cioè
Si interpretava alla realtà terroristiche in quell'occasione utilizzando conoscenze categorie in un certo senso della politica tradizionale
E quindi anche le risposte forse che si davano risentivano di questo limite anche le interpretazioni
Che
Per tutti quei cinquantacinque giorni si tentarono in ordine Allo scopo vero
Perseguito dai terroristi risentivano anche se di questo limite
Volevano conseguire un riconoscimento politico
Volevano conseguire punto andar giù anche attraverso un'operazione di scambio clamoroso
O si trattava invece
Di un'operazione senz'altro la più ardite la più importante sul piano politico del terrorismo italiano
Che però si iscriveva nella logica di tutti i terrorismi ci fu una grande operazione di destabilizzazione politica
Quindi un'operazione di destabilizzazione di possibile interruzione della vita democratica capace certo di mettere a dura prova il sistema di rapporti fiduciari
Che corre tra le istituzioni e la collettività
Ecco io credo che da questo punto di vista le conoscenze che abbiamo via via acquisito
Ci consentono oggi di potere dire che forse
Ecco una situazione analoga a quella di dieci anni fa non si può riprodurre ma non si può neanche credo riprodurre un fenomeno terroristico nelle stesse forme organizzative con la stessa identità politica
In rete quel terrorismo nasce da una crisi
Sociale politica che e anche soprattutto crisi di rappresentanza e da questo punto di vista i percorsi indicati da Moro mi riferisco ai percorsi politici erano percorsi che volevano fronteggiare nelle forme chiaramente indicato Rosati
Una preoccupante crisi di rappresentanza
E però devo dire che di fronte a questa necessità ecco vi fu un tentativo vi fu un tentativo
Che poi doveva anche nuove l'alimentare
Le organizzazioni armate ma certamente era un tentativo politica mentre tra virgolette politicamente condivisa anche da ambienti che all'organizzazione armata direttamente non si riconducevano di rispondere a questa crisi di rappresentanza a modo loro cioè attraverso la gestione di un movimento nel sociale
Che richiamava non soltanto sul luogo non soltanto attraverso gli slogan alle parole d'ordine un tipo di mobilitazione rivoluzionari
Volta cioè a realizzare appunto occasione forme di partecipazione anche violente ad un processo politico che essi sentivano escluderli o penalizzarli in modo inaccettabile
Ecco se pensiamo a tutto ciò e se pensiamo agli argomenti ma pensiamo anche
Oltre che agli allievi anche ai maestri
Che questa situazione spesso descrivevano
E certe esaltazioni esprimevano anche nei luoghi di studio nelle università soprattutto
Ecco questa situazione sembra molto lontana dalla realtà italiana d'oggi
Questo tipo di analisi oggi appare assolutamente inattendibile fondi sono masse di studenti
Masse di lavoratori
Non vi sono documenti volantini che circolò nelle scuole nelle fabbriche dove si pensa di reagire ad una crisi di rappresentanza nelle forme secondo le indicazioni secondo gli slogan che circolano in quegli anni
C'è la crisi di rappresentanza che viviamo oggi
E la crisi di rappresentanza di una società che anche da questo punto di vista anche dal punto di vista politico è una società evoluta
è una società cioè che tende a reagire
Organizzandosi come dire improprio dal basso le proprie contro difese
Attraverso chiusure corporative attraverso segmentazione corporative non c'è disperdendosi in un grande movimento che può anche trovare una sponda rivoluzionari
Ma viceversa costruendo intorno allo specifico dei vari interessi forme di mediazione di tutela che devono poi arrivare al politico e imporsi peraltro aliena altra forma alla decisione politica
Quindi mi pare che da questo punto di vista la situazione sia completamente diversa
E indubbiamente si tratta di elementi di diversità non irrilevanti ai fini della formazione del movimento di massa che può acquisire culture forma organizzativa di tipo rivoluzionarie quindi ma anche questa grande
Questa grande questa grande condizione che insieme politica e sociale di base
A un secondo elemento
Proprio così volendo sviluppare lungo questo percorso il raffronto a cui Rosati un voci invitava riguarda anche le condizioni organizzative dei pubblici poteri all'Est la storia di quei giorni
La storia di quei giorni
E la storia anche dei mesi immediatamente successivi è una storia allucinante
Di grande totale impreparazione dei poteri pubblici ad affrontare una sfida terroristica portata a un livello così alto
Eppure non si trattava del primo sequestro
Non si trattava della prima operazione militare
Che il terrorismo italiano portava a Pontina dal suo punto di vista
E ciò nonostante se noi andiamo a vedere
I movimenti delle forze dell'ordine se noi andiamo a vedere anche come fu organizzata
Come dire una prima risposta sul piano del controllo del territorio nelle prime ore credo che questa impreparazione
Risulta di tutta evidenza poi andiamo a vedere qual era la condizione di servizi e di corpi dello Stato che debbono provvedere alla sicurezza attraverso strumenti diversi
Più sofisticati di quelli della normale repressione affidata appunto alle pulizie mi riferisco ai servizi di intelligenza e la situazione è disperata
Non si hanno strumenti operativi non si hanno piani di lavoro non si hanno organici certe in questa materia vi erano state riforme importanti che avevo un azzerato tutto e però non c'era stata come dire un governo
Del periodo transitorio di situazioni che andavano invece correttamente governata fronte più una minaccia terroristica nota quanto meno nota per la sua consistenza di massima
E nelle sue dislocazioni probabile
La terza la terza questione riguardo un po'
I poteri pubblici
Ma non soltanto con riferimento a quelli che sono i presidi dell'ordine pubblico c'è stato un volava
La condizione la condizione complessiva nella quale veniva realizzarsi il governo di poteri pubblici importanti per la sicurezza del Paese mi riferisco in particolare a quell'universo
Possiamo sinteticamente definire dell'Italia clandestina
Che poi è stato ho ricostruito negli anni negli anni successivi
Bene che tanto peso se dimostrato a vere nelle decisioni politiche che contava ora nella gestione delle decisioni politiche che tanti infiltrazioni
Aveva realizzato in importanti corpi dello Stato
E che probabilmente un qualche ruolo ebbe anche nella gestione di questa drammatica vicenda sei uomini
Sei uomini di quelle organizzazioni avevano posizioni apicali poverine strutture
Alle quali venivano affidati delicati compiti investigativi nella vicenda Moro anche da questo punto di vista io credo anche da questo punto di vista io credo che ordine e pulizia è stato messo in settori beh all'interno del quale forse tradizionalmente sono risultati poco chiare in rapporti alle committenze
Che proprio durante tutta la storia della Repubblica sono arrivati da parte del potere politico si trattava di settori gestiti attraverso rapporti eccessivamente fiduciari ma rapporti all'interno di quale mai si è fatta
La sufficiente chiarezza me e mai vi sono stati strumenti istituzionali per poter esercitare un adeguato controllo ecco io credo che anche da questo terzo punto di vista la situazione è molto cambiata dopo lo scandalo sono intervenuti sono intervenuti sono stati adottati
Strumenti di prevenzione di controllo che oggi dovrebbero mettere in qualunque momento
L'autorità politica nelle condizioni di vedere e di provvedere quindi questa situazione credo anche da questo punto di vista e una situazione
Profondamente mutata non solo quindi non penso ad una sfida terroristica che possa organizzarsi e realizzarsi negli stessi termini e con lo stesso impatto trovati ma mi pare che complessivamente oggi il sistema dei poteri pubblici dovrebbe risultare meglio avvertito di fronte ad eventualità
Di fronte all'eventualità di questo tipo
è stato affrontato nei giorni nelle settimane scorse
Ed è stato anche affrontato nel corso di questa riunione costituisce uno dei temi del
Il nostro incontro
Un problema un problema
Dibattuto dall'opinione pubblica e dei partiti
In modo particolarmente vivace appunto in queste settimane
Ed è il problema è come chiudere politicamente i conti con gli anni di piombo si tratta di una domanda di una domanda oggettivamente equivoca
Scusate dopo oltre al dibattito eventualmente granaglie relatori
Si tratta di una domanda oggettivamente equivoca
Cioè io non credo che
Si ponga come dire un problema
Di chiusura dei conti politici
Con questo periodo
Perché devo dire che le risposte anche nei momenti più difficili più grande tensioni che sono venuto dallo Stato
Sono state sempre risposte che si sono mantenuto ad un livello accettabile di legalità
Noi non abbiamo affrontato i terroristi con un tribunale diversi da quelli che giudicavano
I normali cittadini
Non abbiamo soprattutto affidato come dire la lotta contro il terrorismo
Ad autorità speciali
Incaricati come dire di praticare sul piano della repressione scorciatoie che sfuggissero al controllo dell'autorità giudiziaria certi abbiamo affrontato questa emergenza
Anche con strumenti processuali
Destinati a rendere più efficace l'attività investigativa
E le abbiamo astrologa affrontate anche con strumenti capaci di consentire
Uno lo svolgimento dei processi
Che inevitabilmente un po'alterasse
Quella parità di condizioni che tra accusa e difesa deve essere sempre garantita
In considerazione della necessità di acquisire dati elementi di giudizio e conoscenze che probabilmente attraverso le riordinare del processo non si sarebbero acquisite
A questo punto di vista però credo
Che insieme alla vicenda processuale la gran parte delle vicende processuali sono ormai dopo i rispettivi dibattimenti arrivata sul loro termine
Abbiamo dei giudicati ma io credo che insieme alle vicende processuali anche gli strumenti straordinari processuale cui facevo riferimento
Ormai sono venuti meno consono più cioè ad operare
E tuttavia tenuto conto quindi che un problema di chiusura dei conti con il terrorismo su questo terreno non si pone
Perché arnesi straordinari impiegati nella lotta ve ne sono stati pochi solo e quelle si faceva al quale facevo riferimento e qui pochi stessi sono stati ormai ritirata
Io credo che un problema di chiusura dei conti politici
Nei termini di una
Ecco cancellazione quasi
Anche la la la la data dalla memoria collettiva di ciò che è avvenuto non si può porre e non è giusto porre
Non si può porre giusto porre perché quella affrontata dal nostro Paese contro il terrorismo non è stato una guerra che ha diviso in due parti del Paese
Non è stato una guerra
Tra due opposte ragioni legittime laddove naturalmente non voglio dare come dire
A questo termine di legittimazione un significato morale ma legittimamente sul piano del consenso
Che la sfida terroristica
Ha raggiunto alcun seguito tra la gente comune non ti è stato un consenso di massa anzi vi è stata una lotta di massa è una risposta negativa di massa
Quindi tenuto conto di questo non vi sono grandi ferite sociali
Da affrontare o curare
Nei termini in cui si è fatto in altri ordinamenti e con riferimento a esperienze di guerra civile che hanno diviso a metà la società
Le società nazionale
Che la terroristiche è stata la sfida portata avanti alla convivenza e alla sicurezza di tutti da una minoranza
E la stragrande maggioranza del Paese ha risposto massicciamente difendendo le proprie istituzioni democratiche rivendicando il proprio diritto apicale secondo le proprie regole
E in un paese pacifica
Quindi amnistie
Che abbiano quella giustificazione politica e che traggono le mosse da quel clima io credo che non sono non possono essere invocato io credo che il problema che abbiamo affrontato
Nelle settimane scorse un problema diverso allora non è un problema di politica
Non è un problema di pacificazione politica un problema di giustizia
E quello di capire insomma conclusi grandi processi terrorismo
Quello di capire venute meno alcune norme di carattere straordinario
Se
Determinati eccessi sanzionatori
Per fattispecie criminali come dire minori appaiono oggi giustificate
Da un lato
E dall'altro
Se
Determinati inviti alla riflessione e al dialogo che vengono dalle carceri merito una risposta e un approfondimento
Ora non c'è dubbio
Che rispondano riflettere di un eccesso sanzionatorio riconoscendo che l'eccesso sanzionatori Lecce
E non significa dare come dire un colpo di spugna
Alla memoria
A ricordo a ciò che ciascuno di noi conserva di drammatico
Di quegli anni di come li ha vissuti le ansie delle emozioni cinque infatti hanno prodotto ma significa soltanto
Valutare
Con il metro proprio della giustizia di una società pacificata
Una situazione processuale normativa che fu vissuta secondo cultura e tensione che erano tipica degli anni di piombo quindi una questione di giustizia
Valutare il messaggio
Che viene per la prima volta
Rivolto allo stato
Da parte di soggetti che l'autorità e la forza dello Stato inteso negare significa intanto prendere atto che un fatto nuovo
Sul quel versante si è prodotto
Ed è un fatto nuovo che si produce in forme diverse da quelle che tradizionalmente sono stato assunto dal legislatore
Per proporre scambi o per erogare pene
Perché all'invito alla riflessione
Cioè quale siamo stati chiamati
Pronto con una lettera scritta per la prima volta lo Stato con più lettere
Da Curcio ed ai suoi compagni
Non è un invito a sviluppare una trattativa opporre base per uno scambio ma si tratta di un messaggio non laterale attraverso il quale si dice si comunica
Che anche a giudizio di coloro i quali non avevano voluto seguire la strada del pentitismo o della dissociazione si riconosce
Che la lotta armata è finita
E che lo Stato ha vinto
Un riconoscimento che a mio giudizio non va come dire non va raccolto con la neutralità dei notai
Un riconoscimento a mio giudizio che comportamenti un giudizio storico
E anche indirettamente il giudizio sulle responsabilità digitale inteso mettere in discussione il valore principe che con questi documenti oggi vengono riconosciuti
E allora il problema è quello
Di capire di di chiarirci a mio giudizio e da questo punto di vista io credo che gli irrigidimenti
Non servono
Se in questa scelta non vi sia come dire un fatto oggettivo di dissociazione
Che va al di là di un programma di dissociazione Hopa al di là di una proposta di dissociazione
Se dire queste cose non significa di fatto
Avere maturato dentro di sé avere portato a compimento a buon punto un processo di di Sotheby's un processo di risocializzazione
Che poi a mio giudizio
Per l'obiettivo vero
L'obiettivo vero
Che si è inteso conseguire attraverso come dire la formale dichiarazione dissociazione l'atto formale di abiura se non esistono fatti oggettivi che possono corrispondere ad una di una forma e il problema non è di forma
Il problema è nel momento in cui questi fatti emergono di valutarle perciò che significano ma non soltanto per ciò che significano
Come dire per noi quasi che si trattasse Comes
Come spettatori di poter giudicare se il processo di risocializzazione compiuto in tutto o in parte quindi
Si può può esprimono la decisione ma ciò che significa oggettivamente ciò che significò questi fatti perché ancora nel guado ciò che significano questi fatti per alcuni sbandate dal terrorismo probabilmente a ricattati
E quindi potenzialmente prete indici
Potenzialmente preda
Di iniziative di tentativi di riorganizzare spezzoni
Di balordo disperati per tentare un qualche colpo di coda non c'è dubbio contratto di questo tipo
Un fatto di questo tipo
Taglia l'erba sotto i piedi
Di chi avesse di queste intenzioni e potesse percorrerà analoghe strani
Non c'è dubbio che il riconoscimento da parte nostra
Di una situazione di dissociazione oggettiva
Renda ancora più isolati
E lontani da queste posizioni coloro i quali sono in rito incivili
E certamente un atteggiamento siffatto rifiuto e qui io credo
Che di queste questione a mio giudizio non ne possiamo riparlare
Con non lo spirito del mille novecentosettantotto non abbiamo da questo punto di vista da dimostrare il primato di nessun teorema
Ma di ragionare un po'tenuto conto di tutto ciò che è avvenuto in questi anni
Tenuto conto anche dei limiti che talune interpretazioni tutte politica tutti ideologici di quei fatti hanno dimostrato anche attraverso le carte dei processi
E se da questo punto di vista una risposta può essere data che sia compatibile con le nostre leggi corregge che abbiamo fatto in questi anni se c'è una legge dello Stato
Che utilizzando quegli strumenti io credo che queste risposte che queste risposte vadano date
E a mio giudizio anche incontri incontri come quello che la sua amministrazione ha avuto il merito di organizzare aiuto non prova progredire in direzione di questo chiarimento di capire meglio le ragioni di tutti e di potere poi stabilire poter esprimere per le decisioni che non rappresenti non c'è ma è uno strappo alle regole
Ma non sappiano come dire di sacrificio eccessivo per le posizioni di nessun
Ringrazio volendo
Lascio la parola per la riflessione
Che ci ha fatto
Do la parola Chiarante
Anch'io voglio partire dal dall'interrogativo che
Rosati apposto al termine del suo intervento che poi tanto
Ha sviluppato
Molto largamente
Cioè l'interrogativo se
Se posso a riprodurre
Sia ipotizzabile il riprodursi di una minaccia
Quale fu quella costituita dalla terrorismo per uno
Periodo
Fu così ampio della vita democratica del nostro Paese
Io credo che
Sia molto difficile rispondere in modo assolutamente ha reciso con un sì o con un no interrogativi di questo tipo
Certamente se si pensa
A riprodursi di una vicenda che abita le stesse caratteristiche gli stessi sviluppi
Stesse forme di manifestazione
Si può quasi sicuramente dire di no
Che non c'è mai nessuna esperienza storica che si riproduce
Nelle stesse forme
Perché certamente anticorpi importanti sono stati introdotti nella società italiana
Con la mobilitazione democratica ampia che ci fu
In quel periodo
Con la presa di coscienza che
Ha toccato la
Masse grandissime nel nostro Paese
E senza dubbio anche perché
C'è un avvertimento molto maggiore di quanto non ci fosse allora
E proprio per la drammatica esperienza compiuta
Di quali potessero essere i pericoli
Che minacciavano le istituzioni democratiche
è questo il punto di vista si potrebbe si sarebbe dunque indotti a dire
Questi rischi questi pericoli non possono ripetersi
Io voglio però anche dire che è difficile essere tranquilli se se invece ci si domanda se si è andati a fondo
Nel chiarire tutto ciò che doveva
Essere chiarito
A proposito di quelle vicende quindi nel trarne tutte le conseguenze necessarie
Per il rafforzamento della democrazia Italy
E mi pare che questo interrogativo ce lo si debba porre con
Particolare forza proprio a proposito di una vicenda come la strage di via Fani come il sequestro e l'assassinio di Moro che a vicenda che assume carattere
è un carattere davvero inconsueto
Nella storia contemporanea dei grandi paesi dell'Occidente qui siamo di fronte
A un episodio di di estrema grandezza di assassinio politico che determina un sovvertimento nella
Vicenda politica di un Paese
Che molti che modifica al corso della vicenda politica di un Paese qualcosa che può essere paragonato solo
All'assassinio dei Kennedy negli Stati Uniti
E così per questo io credo che sia giusto che
Questo convegno si sia iniziato come
è nel vostro programma con l'interrogativo intorno al diritto alla verità
Il rito alla verità che certamente in modo particolare
è che coloro che sono stati colpiti e quindi
Credo si debba dirlo quindi parlando in un convegno con queste presenze dei familiari delle vittime delle associazioni
Che li rappresentano ma un diritto alla verità che è di tutto il popolo italiano si si tiene conto del moto
In cui
è stato colpito
Lo sviluppo politico del Paese
Io credo che almeno da tre punti di vista si possa dire che questo diritto alla verità non è stato diciamo
Priva del tutto
Per quel che riguarda
Un pieno accertamento dei fatti specifici
Io sono stato molto colpito dall'intervista che
Fu pubblicato pochi giorni fa sulla Stampa
Un uomo molto attento come Imposimato che
Uomo di legge non non avanza dei sospetti lascia da parte per ciò le zone d'ombra
E si limita
A richiamare l'attenzione su alcuni fatti accertati e che poi non hanno trovato
Sviluppo nel chiarimento
Che sarebbe stato necessario circa l'accertamento delle responsabilità e sono i due fatti che certamente
Tutti quelli che qui sono presenti
Ben ricordano anche a proposito di questa
Intervista di Imposimato ma
Che per altri versi
Sono
Risultati da molte delle
Discussioni da molte delle prese di posizione di questo periodo
Quello connesso alla prigione di via Montalcini alla conoscenza
Da parte dell'Ucigos
Risulta in modo inconfutabile come Imposimato ricorda
Esserci stata
Sin dall'immediato da pochi giorni dopo l'assassinio di Moro
Mentre poi in questo fatto viene portata a conoscenza della magistratura che indaga solo con due anni di ritardo
Delle sì
In quella sede di quella sede dove Moro fu tenuto prigioniero e con un riferimento addirittura la Renault rossa che quindi è un riferimento che fa indurre induce a ritenere che
La fonte la fonte
Avesse avvistato la Renault rossa via Montalcini già durante la fase della prigionia
E l'altro elemento l'elemento famoso delle carte di fiaccato lì che potevano portare al a individuare praticamente come portarono poi una molto dopo quanto aveva coloro che indagavano mettono a disposizione quelle carte potevano portare alla
A raggiungere pressoché tutti gli uomini della colonna romana che operavano nel sequestro Moro
E che invece furono poste da parte
Col risultato appunto di non
E perdere l'occasione di salvare Moro
Invece da quelle da quelle carte potrebbero
Fra questi appunto prima di tutto una ma assenza di
Verità non esaudita rispetto a fatti specifici
In secondo luogo riferita non esaudita in rapporto a
A quelle che possiamo chiamare le responsabilità che stanno dietro i fatti specifici
Conosciamo bene i sospetti che vengono anche dall'ambiente della famiglia
Perché vanno in direzione
Che portano a settori dell'apparato dello Stato in Italia manca
Servizi di altri paesi
Io credo soprattutto che è molto difficile per ognuno di noi non
Non avvertire il salto di qualità esistente tra
La vicenda
Riguardante la strage degli affari il sequestro Moro il suo ex
In tante vicende terrore del terrorismo
Emerge in modo molto palese come ora diceva appunto soprattutto l'impreparazione della
Debolezza
Di coloro che avrebbero dovuto vigilare la sottovalutazione dei pericoli
E soprattutto direi emerge anche l'estrema facilità con cui determinate gesta potevano essere portate a termine perché è senza dubbio
Aspettare una persona sull'uscio dissi
Di casa o fuori dal suo ufficio di spararle è come sappiamo cosa molto facile poi deve curarsi
Tra la folla di una grande città
Altra cosa cosa diversa e realizzare
E porre in atto una
Un disegno come quello che è culminato nell'assassinio di Moro
Qualcosa che appunto non è non è più quello diceva vennero usati per colpire un simbolo
Con il simbolo di un'autorità
E il porre in atto un assassinio che colpisce è un processo politico in un punto
Determinante
In modo da
Interrompo nello sviluppo e anzi determinare un rovesciamento del corso tela
Vita politica italiana
E questo riguardo punto non non non si può non
Non interrogarsi sulla
Sulla portata che ebbero allora che possono continuare ad a vere quelle connivenze
Quelle coperture all'interno degli apparati dello Stato
Che resero possibile caduto questo sì
Si verificasse
Violento anche l'articolo di andare in questa mattina sull'Avanti
è un articolo molto intelligente molto acuto
A dove si sottolinea quanto pensarono
Il fatto che
Quanto pensarono il fatto che in determinati punti chiave
Dell'apparato statale vi fossero persone
Erano collegate
Ad esempio con la P due
E come questi elemento abbia determinato un missile omissioni gravi che hanno reso possibile lo sviluppo
Di quella vicenda
Ecco di proprio questa questa sottolineatura porta a chiedersi
Si è andati a fondo
Nel fare chiarezza su questo
Nel precisare le responsabilità che che hanno reso possibile
Che quelle persone
Fossero in quelle posizioni
Compisse ero quegli atti di amore di omissione si è posto riparo a tutto questo invece no
Purtroppo le vicende successive della vita italiana dimostrano a questo riguardo
Che la Puglia che quell'opera di correzione democratica che sarebbe stata indispensabile di consolidamento democratico delle istituzioni a tutti i livelli
Non c'è c'è non si è compiuta
Nel modo che ci che si poteva richiedere
E terzo mi pare che non sia stato pienamente soddisfatto il diritto alla verità
Per quel che riguarda il significato politico
Di quella vicenda
è prevalsa e direi anche in questo decimo anniversario al di là delle manifestazioni celebrative dei ricordi mi pare per fare una tendenza a minimizzare a dimenticare in qualche modo a rimuovere
A rimuovere ciò che significò la vicenda Moro
Ci si è comportati ci si comporta da parte di molte forze come se fosse vera la tesi
Che sarebbe davvero paradossale se fosse vera
Che in definitiva l'unica ragione per cui fu scelto Moro come persona da colpire da parte dei brigatisti
Era il fatto che rispetto ad altre alte personalità della Democrazia cristiana era più facilmente
Colpi Bilel sequestrato
Ecco sarebbe davvero paradossale perché evidente per tutti che
Colpendo nessun'altra personalità della Democrazia cristiana si sarebbero avuti gli effetti politici che
Il rapimento e l'uccisione di Moro punto per le ragioni che Rosati ricordava una conoscenza interna del
Del mondo cattolico della situazione della Democrazia Cristiana certamente
Superiore a Narnia
E questo non può non avvalorare la tesi che dunque c'era qualche c'è qualcosa c'è un retroscena che non è strettamente giuridico che riguarda che giuridico politico che
Che ancora rimane per tanti aspetti oscuri
E per questo diciamo l'aspetto di gravità politica che invece non non deve essere dimenticato deve essere richiama
Quei anch'io voglio sottolineare
Quanto quanto abbia pesato sulla storia di questi dieci anni
L'interruzione
Di quel disegno politico e lo voglio dire
Anche dicendo con molta chiarezza che non c'è dubbio che c'è qualcosa di vero in quello che dice anche Giovanni Moro quando dichiara che oggi
C'è molto di vero quando il signor Giovanni Moro dice che oggi la politica di suo padre il disegno politico che portava avanti appare ormai con una politica inattuale
La situazione di oggi è molto lontana senza dubbio da quegli obietta quello che Moro indicava come la terza fase come obiettivo della terza fase la democrazia compiuta
E voglio dire qualcosa di più che ci sfugge il è giusto domandarsi
A distanza di anni se effettivamente
Un lo sviluppo democratico del Paese poteva avvenire ulteriormente nelle forme in cui Morolo configurata
Cioè uno sviluppo che era in larga misura dominato da una visione di tipo consociativo anche se Moro respingeva questa espressione
Ciò lo sviluppo democratico interpretato come un allargamento della democrazia quasi per cerchi concentrici avendo sempre
Come punto focale la democrazia cristiana e la democrazia cristiana come garante di questo processo di allargamento ai socialisti come c'è Rizzato col centrosinistra e poi con la un confronto più ravvicinato coi comunisti con la terza fase e così via
A noi sembra che in verità probabilmente questo era molto difficile
E lo dimostra
Lo dimostrano le difficoltà che erano insorti all'interno di quella stessa esperienza politica
E quindi e che forse si sarebbe interrotta anche in altro modo indipendentemente dalla dal sequestro Moro
Certo è che il quel sequestro il modo in cui è avvenuto il trauma che ha introdotto nella vita politica italiana ha avuto però come conseguenza quella di troncare senza quell'esperienza senza che essa giungesse a uno dei suoi due possibili naturali approdi di evoluzione
Cioè in un erano mi pare poi mi pare questi o da un lato il passaggio
In via transitoria che era questo che Moro invece tendeva a concepire il passaggio in via transitoria che quindi non la formula del compromesso storico come intesa di lunga durata ma al passaggio in via transitoria attraverso
Un'esperienza di grande coalizione
Oppure anche al di fuori di questo attraverso l'evoluzione di quell'esperienza la maturazione delle condizioni politiche e istituzionali per la realizzazione di una democrazia dell'alternativa
L'uccisione di Moro ha determinato una ricaduta all'indietro della situazione politica italiana
E così i problemi di sviluppo della democrazia non sono stati affatto risolti in nessuna delle
Delle formule che potevano configurarsi si sono aggravati nel corso del decennio come dimostra la gravità della crisi istituzionale che si è venuta delineando in quest'ultimo per i
Ecco per questo io credo vada la verità politica debba essere riproposta
In quanto certo nessuno può pensare di riprendere quell'esperienza che come dicevo probabilmente non aveva aveva già allora molti motivi di debolezza di difficoltà al suo interno oggi assolutamente non proponibile
Ma ciò che deve essere riproposto però è la consapevolezza che quel nodo è rimasto irrisolto
Che dalle in qualche modo occorre ripartire
Che è necessaria una comune responsabili una comune la coscienza della di una comune responsabilità
Nell'affrontare i problemi di consolidamento e rinnovamento delle istituzioni proprio perché quel nodo di fondo in qualche modo non fu risolto non fu risolto per per quella brusca traumatica interruzione di quell'esperienza
Va be'Ingo al terzo tema anche
Di questo incontro cioè questioni di oggi il modo in cui
Vedere oggi
I problemi
Che si pongono
In relazione alla
Alla legislazione che fu
Adottata in quegli anni nella lotta contro la minaccia del terrorismo
E i problemi che sono stati sollevati dalle discussione di queste ultime settimane
Ma a me pare che si debba dire con
Chiarezza su questo penso possa esserci un accordo molto largo
è del tutto impropria una
Discussione che abusi del termine di perdono
Quanto ritorna qualcosa che appartiene a una sfera che non è certamente quella del diritto e delle responsabilità dello Stato appartiene a una sfera individuale quindi non c'è nulla che fare con i problemi
Che si pongono
Ancor del tutto improprio è parlare di pacificazione
Su questo credo siamo tutti d'accordo
Questo
Indurrebbe a pensare che vi sia questo significherebbe l'accettare l'ipotesi che vi sia stata una sorta di conflitto quindi una legittimazione di due parti quasi in conflitto tra loro autentici appunto ci fu
Disegno che era di destabilizzazione democratica di attacco allo sviluppo della democrazia del Paese e anzi quel disegno ha mirato a colpire mi pare questo un punto importante da sottolineare
Quel tanto o quel poco quel comunque
Tutto quello che di riforma democratica anche nell'ambito della dell'ordinamento della giustizia anche per quel che riguarda la revisione del sistema carcerario e anche proprio sul terreno specifico quindi dell'organizzazione giudiziaria si era andato avviando
In quelli cinque negli anni precedenti in quella fase di spinta riformatrice che sia in Italia nella prima metà degli anni Settanta mi pare del settantacinque la legge sulla riforma carceraria
La cui attuazione poi praticamente a resta interrotta proprio per
Il sopraggiungere del fatto della vicenda terroristica quindi il rovesciamento di tendenza che questo determina
E quindi non si può non mai mai dimenticare queste quindi nessun nulla è più improprio che parlare di pacificazione inerme pare del tutto improprio parlare di una clemenza generalizzata che possa essere adottata dallo Stato
Nei confronti di coloro che sono presto furono responsabili degli atti compiuti nel corso nel corso di questa vicenda
Una cosa profondamente diversa mi pare invece porre in modo corretto il problema del
Superamento della legislazione d'emergenza in quelle quegli aspetti per cui Inter
Essa arrestava o invertiva quel processo riformatore positivo e proprio le forze di sinistra e le forze democratiche avanzate avevano avviato nella prima metà degli anni settanta
Questo mi pare il problema vero che si è poi e su cui si è cominciata a procedere metto ad esempio con la legge Gozzini di cui si è discusso questa ma
E questo problema deve essere affrontato senza confonderlo in alcun modo appunto con una con una revisione di giudizio sulle responsabilità che ha avuto il terrorismo quindi anche coloro che sono stati responsabili
Degli atti di terrorismo nella vicenda politica italiana di cui di quegli anni
La regista la revisione della legislazione d'emergenza e riaffermare
Come fondamentali quei principi di civiltà quella finalità della pena che non è mai che non può essere mai una finalità meramente punitiva ma che deve tendere
A recupero di chi è punito
La riaffermazione della disciplina della civiltà di una democrazia anche nei confronti delle
Vicende più difficili che essa attraversato e comma quelle questo appunto deve essere piena consapevolezza dello Stato democratico quella di doversi misurare in questa direzione in nessun modo può essere qualcosa
Che contrattato qualcosa che rappresenta un cedimento rispetta l'ideologia che non possono che essere respinte nel modo più netto siano quelle del perdonismo mo'della pacificazione
E un'attenzione prioritaria non può non porsi nell'import perciò nell'impostare questa politica nei confronti delle delle vittime del TAR
E qui molto grave è grave che nella discussione di questo periodo non solo vi sia stata
Quell'impostazione che è venuta da parte di molti di coloro che sono stati più o meno direttamente coinvolti negli atti di terrorismo pendente quasi ad equiparare
Le conseguenze che quella vicenda ha avuto per coloro che ne sono stati ne erano i protagonisti per coloro che sono state le vittime non è soltanto di questo destra
Ma si tratta di riproporre con forza
La questione del dovere complessivo della comunità Stato democratico nei confronti delle vittime e dei familiari delle vittime
Questione che non si risolve neppure nemmeno semplicemente con un adeguamento delle misure di risarcimento che pure e necessari
Problema soprattutto mi sembra è appunto quello della ripresa di una strada di civiltà nella revisione di quella legislazione e al tempo stesso di una
Un dovere di di consapevole di mantenere viva la consapevolezza ecco questo voglio concludere riprendendola l'interrogativo iniziale
Perché io dicevo non possiamo mai essere sicuro non possiamo mai essere sicuri prima di tutto perché dobbiamo essere consapevoli di quante zone d'ombra restino nella società italiana
Tante delle vicende del terrorismo hanno hanno messo in luce più o meno palesemente ma anche in modo Grey difficilmente discutibile connessioni
Fra l'azione terroristica altre aree di illegalità e di criminalità da quella camorristica quella mafiosa
E vediamo bene quanto quanto poco si possa essere lontani da
Da ritenere di essere
Di essere a buon punto nella lotta contro queste aree di illegalità e di criminalità esistenti nella situazione italiana dobbiamo essere consapevoli di come altre forme di
Di violenza e di esaltazione della violenza e di comunque di di declamazione di violenza emergano a da del tutto diversa da quella terroristica ma altri altri caratteri di violenza Chiti
Che vengono contraddistinguendo la vita di questa nostra società
E quindi la la il l'esigenza fondamentale di una educazione che mantenga viva la coscienza dei pericoli che si sono attraversa
E che
Non di Sarmi rispetta quella mobilitazione democratica che è stata la Carta fondamentale nella lotta contro il terrorismo
E che ponga al problema della vitalità delle istituzioni democratiche del controllo popolare sulle istituzioni democratiche come carta decisiva per sconfiggere
Qualunque pericolo possa ripresentarsi dati nella vita del Paese e questo mi pare l'insegnamento fondamentale dal
Perché appunto solo
Dire che c'è come certamente che quello stesso pericolo non può ripresentarsi con le stesse forme non può bastare se non è accompagnato
Come credo sia nell'augurio di tutti noi da questo impegno perché questa mobilitazione democratica sia costantemente presente perché si fa da sfondo nei confronti di quelle zone d'ombra che rimangono a proposito di quegli episodi a proposito di altre aree
Di legalità così presenti nella vita italiana perché si estenda appunto si con soldi la vitalità democratica
Delle nostre istituzioni
Ringrazio anch'il senatore Chiarante
Che ci ha fatto ripercorre
Meditare
Fare anche personali osservazioni
Interiori su quelli che sono i vari problemi divario spetti su cui siamo stati chiamati a riflettere adesso vorrei dare la parola ai partecipanti al convegno
Con l'indicazione esce sono vicini gestione Masiero se ce ne sono vari attivano intendono rivolgere la domanda
Sì in generale vero od in maniera specifica
Sì sì prego
Pochi minuti anzi pochi secondi sono telegrafico nel mio stile
Sono qui in rappresentanza del comune di Mayer
Che in queste ore sta ricordando sta ricordando il nostro io dico mostra il nostro concittadino Aldo Moro
Un mio concittadino
Io professore l'università a Bari
Il mio primo presidente del centrosinistra durante la mia esperienza parlamentare nel mille novecentosessantatré
Ho già espresso dal vostro sindaco tutto il mio più vivo apprezzamento per questa lodevole iniziativa che esce dalla routinaria vicenda del stereotipate commemorazione
Le relazioni di autorevoli amici
Quanto mai ampie sono convinto che hanno colmato qualche lacuna anche se hanno aperto glosse domande posto numerosi interrogativi un po'tutti
Stamattina a stasera
La appassionata difesa mi ha colpito notevolmente stamattina
Dell'avvocato su un po'
Lo sottolineava
Il senatore Rosati
Ha riaperto
Sottolineato la necessità di ulteriori chiarimenti di questa vicenda
Che ben vengano
Avvocato su
Ben vengano nei mesi a venire
Considerato il fatto che siamo lo sottolineava dei al processo molto qua molto Moro quater
Altri chiarimenti ben vengano
Ne abbiamo tutti bisogno
Per riprendere il nostro cammino serenamente
Come auspicava l'onorevole Moro
La domanda io gradirei rivolgerla alla senatore Rosati
Giustamente lo sottolineava l'avvocato sul Po
Questi interrogativi devono ancora permanere nella coscienza democratica di tutti noi
Risposte sì sì perché se lei è anche perché andò ha chiesto cinque minuti di libertà
Non so se si deve rispondere subito la risposta è sì anzi io come penso di sia poi il tempo per intervenire ulteriormente almeno da parte mia
Vorrei dire proprio che
Valore positivo che porto via da questa giornata è nel senso di inquietudine
Positiva l'inquietudine di solito e considerata
Una un atteggiamento non costruttivo eppure una giornata come questa riaccende interrogativi riaccende i dubbi e e noi non possiamo sentirci rappacificati con la nostra coscienza che la nostra responsabilità e sì questi dubbi e questi interrogativi di rimuoviamo io
Credo che in una visione giuridica civile al di là dell'emergenza possa essere fatta qualunque
Operazione sempre nel rispetto delle norme dello Stato di diritto e senza nessun'pre giudizio e nessun privilegio e tuttavia
Ecco non non può essere consentito a nessuno né di che imporre la cancellazione del passato a me di riscrivere la storia si trattasse pure di Nerone e non è immaginabile che le cose si possano risolvere con un colpo di spugna
E le cose dette qui possono trovare certamente è un consenso una ricerca comune può permetterci di trovare delle misure pure io credo quello che è inaccettabile d'acquisto io reagisco lo voglio dire e questa non dico beatificazione nobilitazione di ho sentito una si era io non sapevo chi era poi me lo sono fatto spiegare su una rete televisiva di Stato una persona che parlava
Della queste misure nuove da assumere nei confronti dei terroristi in carcere fuori come una sorta di terzo Risorgimento nel quale nuove forze nuove energie riga avrebbero riconosciuto
Lo stato ecco né pare chi siamo nel campo della avverrà azione e totale e comprò queste tesi e queste tendenze io mi dispiacque ecco che interlocutore quella sera fosse dall'altra parte
L'amico Flaminio Piccoli che non reagire a mio giudizio nel modo giusto anzi reagire nel modo sbagliato concedendo e e attivando diciamo così un atteggiamento disponibile nei confronti non certamente rivelatesi ma delle richieste che c'erano sotto io per rispondere né più direttamente alla domanda Diabate quindi dico che questi interrogativi non sono cose brutte da esorcizzare sono valori positivi da coltivare tante volte anche in quei giorni noi abbiamo detto che la nostra coscienza non sarebbe stata mai in pace finché non avessimo scoperta o e noi probabilmente abbiamo scoperto molto poco e ancora sia sulle terreno propriamente giudiziario sia sul ter Reno più specificamente politico io non sono sicuro che questa società visto che nel frattempo indipendentemente dalla ripetibilità delle formule delle esperienze della inattualità delle proposte ma quello che conta è lo spirito delle proposte ecco questa democrazia e diventata davvero così solidali così e inossidabile da non essere esposta pericoli noi ci accorgiamo che esplodono crisi di governo per piccole cose tutto sommato e perché non immaginare che su tutti i più grandi potrebbero a cadere per dissesti di carattere economico sociale più gravi che non sono affatto o fuori dalla portata del nostro orizzonte perché noi viaggiamo a giorni alterni con immagini di ottimismo assoluto e di pessimismo
Nero i dati reali della nostra situazione ci dicono che molti dei problemi economici sociali culturali
Non non sono ancora risolti e certamente non ci sono più le condizioni per il manifestarsi di episodi negativi nei termini di allora
Potrebbero essere di altra natura potrebbero essere di destra anziché di pseudo sinistra perché cubano nell'area del disinteresse del disimpegno sensazioni e posizioni di questo genere e allora attenere all'ordine del giorno la questione della democrazia della partecipazione del controllo popolare come diceva Chiarante non di dare un fuor d'opera mi pare una cosa utile e quindi una cosa necessaria da far convivere col dubbio per superare il dubbio con la forza che riusciamo a dare alla nostra
Capacità di impegno nazionale dalle nostre conseguenti se ce la facciamo azioni politiche
Io purtroppo o anche l'ingrato compito di dover guardare l'orologio vero perché le cose che vengono dette sono di un estremo interesse purtroppo vero comunque il tempo che occorre ma ne abbiamo ancora per alcune domande se sono rapide e per alcune risposte se sono altrettanto rapite
Prego
Sono dell'opinione che una convergenza in parte c'è ecco ma su altre cose non non troppo cosa mi sia consentito soltanto molto così sufficientemente dire che sono d'accordo su quanto è stato detto sulle zone d'ombra del problema di Moro sulla necessità di produssero sociale del detenuto sulla necessità
Di una coppia cresce questa coerenza civile fin lì sì
Ma senza dichiarai aveva intenzione di dissenso o meno ecco ritorno a ricordare soprattutto favorevole andò che sa fatto alcune valutazioni soprattutto sul problema ultimo della della nuova invenzione di soci attiva dicendosi che non è un problema di politica non è un problema di pacificazione è un problema di giustizia
Noi abbiamo sentito parecchie volte dire che è un problema politico c'è un problema politico lo risolva evidentemente il Parlamento perché e direi la rappresentatività sociale uno elettiva io sono parte cittadino di questo Stato democratico devo accettare anche se mi sento formalmente se invece è un problema di giustizia mi sia consentito che questa giustizia non riesco a comprendere ecco come l'onorevole ancora una domanda a Colonia lato come vi posso giustificare questo tipo di giustizia ecco non è da una parte che ci siano le vittime poi oggi pomeriggio mi spiace che non ci siano le signore che erano qui questa mattina che avrebbero potuto dire meglio di me quanto vedo ecco io sono un sopravvissuto evidentemente ma questi fatti ma certamente sanno proprio sopravvissuto sono viene tendenzialmente più portato a valutare e questa commiserazione da un lato che viene rivolta verso le vittime suscitando buona verso di essa Unali era il beneplacito verbale che continuano a dieci anni nei confronti di esigendo bisognerà fare una legge ecco direi dite che non volete farla ammise considerato in quei termini direi così provocatori facoltà Michele provvedimenti si rischia di far danno ecco non danno alla persona singola di associazione ma le vittime soprattutto coloro i quali vogliono più roca avviati i sopravvissuti
Rimaniamo però noi accoglierà i in quei terribili ecco e evidente questi prego possiamo dire qualche cosa ecco questi poveri carcerati ecco vorrei fare una domanda ecco come ho già fatto questa mattina
Non sono persone ragazzi che hanno sbagliato un itinerario ecco sono persone che hanno fatto una scelta ecco non riesco a comprendere come nei confronti di essi si usi il tentativo di tiene di fare il recupero sociale ecco se voi mi dite che dobbiamo evidentemente finita la lotta armata è una scelta politica la maggioranza del Paese vuole dire cancellare tutto e allora diciamo ecco altrimenti è un'offesa ecco
Perché non si può cancellare il passato perché cancellare il reato secondo me vuol dire estinguere la pena ecco non lo vuol dire reinserimento del detenuto educazione detenuto ecco perché finora e poi mi si ecco un appunto che volevo fare all'onorevole Rosati ecco non è il problema che il detenuto terrorista il trattato ma casomai potranno è detenuto compone che trattato male rispetto al terrorista ecco perché io faccio un esempio di qualche assistito a Torino il Comune di Torino porta a spasso per la città offrendo il caffè a detenuti che non erano neanche in libertà viziata ecco li ha portati fuori con permesso speciale e prego mi sono sentito dare dello sciocco circa applicazioni ho ben capito Gatti si riferiva per quanto riguarda la concessi come diritto l'ho studiato conosco ecco non si tratta ho fatto riferimento alla legge Gozzini per quanto riguarda la competenza del giudice non devi tiratori ecco
Fanno benissimo è qua a a rendersi adeguati rispetto alle disfunzioni direi dell'attività carceraria da parte degli agenti i quali non sono come organici sufficientemente portava questo discorso diverso il legislatore quale applica no favorendo il detenuto comune ma favorendo il terrorista ecco se lo prevede la legge lo applichi però io dico questa larghezza Diana è un'interpretazione che ho dato stamattina una Ugo Finetti che viene rimpatri ribattuta oggi pomeriggio attraverso questo fax
Ecco io volevo fare queste due domande civici spieghi in che cosa consista la giustizia e mi si spieghi in che cosa consiste il trattamento direi sfavorevole dei terroristi
Risponde aggiornato ancora matematico vorrei stamane non credo vi abbiamo sostenuto un così diversa e quindi diari quindi non ho colto non ho colto come dire i termini di una polemica da parte sua
Quando parlo di decisione politica
Mi riferivo lei poi ha fatto anche l'esempio è proprio quella la decisione politica per esempio è una decisione di tipo bestiale
Ed è una decisione attraverso la quale il potere politico decide la cancellazione di alcune fattispecie criminale alcune ipotesi di reato ed è una scelta politica non è una scelta di giustizia
Quando parlavo di scelte di giustizia mi riferivo invece ad una valutazione concreta
Delle situazioni dei fatti che naturalmente va riferita poi ad una valutazione penale quindi ad un giudizio come dire di adeguatezza
Ad un giudizio di relazione tra pene e fatti
Da questo punto di vista non c'è dubbio che
Attraverso alcune leggi del Periodo al quale facciamo riferimento degli eccessi del senatore Di sono stati si ritiene ci si riferirà anche delle fattispecie minori ma per esempio pensiamo alla detenzione abusiva darmi
Che spesso ha costituito per esempio per quanto riguarda per quanto riguarda lungamente determini di carcerazione uno dei tipici grimaldelli no attraverso attraverso i quali pervenire a determinati risultati
Pensiamo pensiamo all'istituto della revisione
Ma pensiamo anche ad una situazione questa va valutata in che termini giudizio sostanziale noi abbiamo nelle nostre case dei soggetti ai quali non sono stati addebitati fatte di sangue
Che restano dentro abbiamo dei pentiti i quali sono stati riconosciuti colpevoli di gravissimi reati pur omicidi che sono già fuori
Oggi a dieci anni dieci dodici tredici anni di distanza non c'è dubbio che
Sì va be'voi perché l'esempio e lo sa abbiamo partecipato abbiamo partecipato a diversi dibattiti si dirà che esiste esiste la responsabilità in caso di Curcio per esempio perché è un ispiratore perché lo spiedo
Però devo dire su queste vicende su queste vicende su queste vicende affrontiamo
Affrontiamo un chiarimento e cerchiamo di precisare le situazioni le situazioni giuridiche attraverso concetti meno elastici di quelle prevista una certa legislazione
Io credo che la nostra civiltà del diritto insomma c'è abituata a questo tipo a questo tipo a questo tipo di impegno di dovere
Che laddove le norme affidano ad una distinzione incerta o probabile o comunque precaria
La a misurazione dei comportamenti penalmente rilevanti spesso si sono operati dei fatti di cattiva giustizia restano nella valutazione politica questo patto di giustizia
Per quanto poi riguarda il problema invece dei familiari delle vittime ecco io credo che una cosa bisogna fare non bisogna parlare di questo problema in coincidenza con questo dibattito si sta verificando sul perdono perché il perdono le si compra e si vende
Ed è un dovere dello Stato assolutamente autonomo che non è quindi nessun rapporto e non deve avere nessuna relazione politica con una questione che è diverso qualunque scelta si assumerà sulla questione
Revisione procedessi dissociazione larga dissociazione stretta quella è una vicenda autonoma rispetto alla quale lo Stato già da anni deve sentirsi politicamente immorale
Ma io non l'ho detto comunque se l'ho detto non lo pensavo pensiero può avermi tradito che e c'è una constatazione per cui in carcere i terroristi sarebbero trattati peggio dei detenuti comuni io non non lo penso detto che nel momento in cui sono dei cittadini che spiano una pena debbono essere tutti tenuti alla stessa stregua sempre con l'intenzione del recupero che deve essere valida per tutti e poi lei misure pratiche sia taglieranno alle singole situazioni ecco quindi non non avendo come dire pensato questo ecco io non non non penso appunto di dovere precisare nulla per il resto dato nella mia se mio interventi risposta alla domanda precedente anche l'Unione orientamento ecco circa il limite che dovrebbe avvenire l'eventuale innovazione o modifica di tipo legislativo sulla revisione di quanto è stato già fino adesso abbondantemente rivisto mi sembra
Sì ci sono altri interventi
Altre domande
Abbiamo
Cinque dieci minuti quindi le domande portando
Un po'dilatate
Volevo fare io una domanda come cittadini e non come sindaco
Volevo farlo all'onorevole Hondo
Volevo chiederle andò se pensa che siano superate adesso dopo dieci anni quelle divisioni che hanno percorso le i partiti politici però anche il sequestro dell'onorevole Moro in quegli anni tra che era reparti della fermezza chi pensava che si potesse trattare
Crede che si sono ricomposte
Quelle divisioni crede che che ancora possano incidere sulla diciamo sul dibattito politico e possono precostituire o costituire direi un ostacolo ma perché vengono portate avanti diciamo non libri e politici e anche possano diciamo otto essere di ostacolo ricerca della verità
Ma io credo che molte di quelle divisioni dipendevano da letture diverse che si davano della vicenda politica e naturalmente la vicenda politica
Letta in lontananza è chiaro che
Non costituisce più occasioni per divisioni così così profonde non c'è dubbio che vi erano preoccupazioni politiche anche di carattere contingente che determinavano un diverso giudizio sui comportamenti da assumere nei rapporti nei rapporti con con i brigatisti di è stata poi a mio giudizio una vettura postuma tardiva anche di quelle che erano le ragioni della cosiddetta fermezza chi ha caricato un po'questo fronte di responsabilità che magari non aveva vi è stato come dire un sovrappeso ideologico
Attraverso il quale sono tentato operazioni interpretative anche di comportamenti atteggiamenti successivi mi riferisco soprattutto alla legislazione eccezionale
Tutte tutta poi tutte riconducibili un po'a quella che era il grande patto politico che determinò per l'atteggiamento e le tute da determinare
Molti altri di conseguenza come degli effetti a cascata io credo che
Ripercorrendo anche un po'le le le le le cercando di rileggere le polemiche di quegli anni non vi fu uno scontro tra un partito dalla trattativa un partito la fermezza perché un partito dalla trattativa come tale
Non vi furono un tempo ma in un atteggiamento di disponibilità
Come dire nei confronti delle richieste che venivano dei terroristi quando proposero lo scambio il tredici detenuti contro uno non vi fu un solo non vi fu un solo partito
Che accettò di tavola restaurarla porti su questa base e quindi se per partito della trattativa
Invece si indente
L'atteggiamento un po'di alcuni settori politici che tendevano ad aprire un varco a trovare una strada a tentare un percorso che potesse salvare Moro
Prevedendo anche atti unilaterale da parte dello Stato gesti di buona volontà
Che potevo roventi a cui in un conflitto che già c'era allora
All'interno delle BR
Beh io credo che questi fatti rileggendo le carte dei processi leggendo le stesse cose che poi hanno detto
I protagonisti della vicenda da ultimo Morucci
Probabilmente
Erano molto più sagge e lungimiranti queste posizioni di quanto non una parte dello allora in un clima di rigida contrapposizione
Come dire tra due percorsi che non si incontravano ma
Altri
Altre domande
Coppi Porta Tiburtina a Roma dove nello stesso covo c'erano documenti delle Brigate rosse come la targa di serviva per un attentato autovetture più documenti dell'autonomia organizzato più un momento anche molto sofisticato di tipo militare non ci interessano migliori permanenti ci interessa i documenti
Uno di questi documenti
Che era della fine del settantasei chiaramente riferibile a un congresso internazionale dell'autonomia organizzata dava come obiettivo e obiettivo quello di conti decisivo quello di colpire il movimento unitario di classe
Questo era l'obiettivo
Diceva che sono attraverso questo obiettivo si potevano aggregare alleanze politiche
Nel settantotto settantanove noi sappiamo che viene avanti tutta una teoria che poi di questo obiettivo di queste riunioni internazionali era lo sviluppo di tipo diciamo filosofico
Che partendo da una visione un po'abbagliata dello sviluppo capitalistico e della ricchezza
Che doveva essere progressiva senza limiti
Diceva il tempo lavoro non corrisponde più non è la misura della ricchezza prodotta
Quindi dava come obiettivo meno lavoro più macchine capitale più plusvalore più produzione di ricchezza e diceva il capitalismo sì impossessa di questo tempo lavoro soltanto come misura di pagamento utilizzata
E diceva ne fa praticamente una legge di dominio uno uno strumento di impoverimento progressivo del classe operaia della classe lavoratrice è uno strumento di dominio sulla la società da qui l'individuazione del famoso Stato imperialista delle multinazionali
Il soggetto politico nuovo era non più l'operaio tradizionalmente concepito che l'operaio quindi connesso all'antica la vecchia classe operaia all'unità di classe ma l'operaio sociale
L'operaio che si nutriva di uno stato conflittuale neo corporativo di una società frammentata ex
Non è un un mistero che il Partito guerriglia cui si riferivano Morucci e Faranda durante il sequestro Moro con anche delle divisioni tra gli altri si fondava su questa figura su questo territorio e terreno parlo di territorio perché dei documenti la prescrizione sviluppare i conflitti corporativi innescare lì il Partito guerriglia
Seguendo e concludendo la trafila
Storica di questo sviluppo recentemente Curcio ha rivendicato intona orgoglioso di essere stato attraverso le Brigate Rosse levato anch'essi della modernità
Del nuovo assetto della società doma
Se ho ben capito non regolando ha detto
Che invece ha sostenuto la tesi sebbene in estrema sintesi che fu il movimento unitaria di massa Villas comanda il
Impositivi che impedirebbero il riprodursi
Del fenomeno terroristico che abbiamo conosciuto
La mia domanda quindi è ovvio siccome il fenomeno terroristico abbiamo conosciuto se seguito non superficialmente non voglio dire convenuto l'abbia seguito superstite ma se ricondotto ai suoi documenti originali
Invece ha trovato alimento non nel movimento unitario di massa ma nella segmentazione nella corporativi Zazie o nella newco nello scatenamento dei conflitti corporativi
Io temo molto più oggi il riprodursi di questa situazione in quella che invece regolando vede come una siccità vaccinata da questo pericolo ecco che cosa ne pensa se ho ben interpretato
Cosa io ho cercato di una cosa un po'diversa dico che non vedo non vedo la stessa attenzione sociale
Al dibattito politico e movimenti a distanza di di di dieci anni di distanza mi pare però che sia questa una notazione comune che non dovrebbe non dovrebbe sorprendere
In sostanza non mi pare che nelle assemblee le fabbriche si usi lo stesso linguaggio
Non mi pare che nelle assemblee gli studenti
Dalle assemblee appunto vengono gli stessi messaggio serpeggiano le stesse illusioni da questo punto di vista mi pare che
La la l'attenzione verso la politica e le domande che si rivolgono alla politica sono sostanzialmente diverse dicendo
Che poi i questo possa dipendere dal fatto che la società sì io organizza e quindi cerca di far fronte alle proprie esigenze in modo diverso abbia trovato soggettivi rappresentative canale diversi è un fatto come dire
Che può accettarsi sono al secondo un po'delle chiavi di lettura che usiamo ma non mi pare che
In sostanza ci troviamo di fronte allo stesso panorama sindacale lo stesso panorama sociale ci troviamo con un movimento degli studenti
E che quello che prese le mosse alla fine degli anni sessanta e poi si sviluppo lungo tutto il decennio il decennio successivo
Io credo anche che le stesse illustri gli stessi interessi che spingono verso la partecipazione verso la partecipazione politica la caratterizzano poi ogni credo che ogni stagione appunto alle sue forme di partecipazione sono sono profondamente diverse
Quindi non io devo assolutamente a scrivere movimento di classe come dire responsabilità oggettive
In ordine a a quel che fu poi
Della
Della
Un certo tipo di organizzazione eversiva che poi diventa l'organizzazione la lotta armata ma certamente alcune come dire
Alcune origini si possono cogliere nella cultura nel metodo di lotta maglie qui non credo che sto scoprendo come nuovo un ecco si tratta
Di trovare come dire attrezzi per denigrare la storia la tradizione del movimento operaio dal nostro paese in sostanza una cosa è certa le Brigate Rosse erano Brigate Rosse l'abbiamo dovuto riconoscere non si trattava di di schegge impazzite dei vari fascismi nazionale ma si trattava di frange che venivano da certe aree avevano
Sì era un abbeverato di una certa cultura aveva un certo tipo di rapporto di derivazione con certi settori della cultura politica del nostro Paese
E questo l'abbiamo riconosciuto tutti ma non soltanto
Per dire dobbiamo farci carico di essi
Ma per dire chi era operazione interpretativa politicamente scorretta quella in sostanza di definire questa realtà alla realtà del brigatismo come una realtà diversa da quella che era perché non contrastano altrimenti non quadrava i nostri conti politici e questo lo si è fatto a lungo
Non ricordo bene
Quando diceva che non potevano essere a Rossi
Perché
Non appartenevano certamente non potevano appartenere forze che si voleva in direzione della destabilizzazione
Alla tradizione della sinistra come questa tradizione appunto si era consolidata
Nel nostro Paese e quindi bisognava desse dare necessariamente una faccia un'immagine diverso all'interno erano quelli insomma poi l'abbiamo riconosciuto e l'abbiamo accettato questa realtà
Volevo chiederle io adesso una cosa lei ha citato documenti del settantasei con quei contenuti e e ne ha voluto fare anche una proiezione vero posteriore o solamente un'analisi storica in quel momento cioè voglio dire i contenuti che si trovano lei li ha proiettati avanti anche in altri documenti per dire che
Ecco ma cioè allora lei mi ha fatto semplicemente una storicizzazione ripeto la domanda o pensa che questo
Diciamo così che per quello che l'attenzione dobbiamo fare al fenomeno che potrebbe imporre riprodursi continua a me era sembrato di cogliere e poi sono stato felice perché regolando era sembrato di cogliere queste ottimo Ronaldo dicesse
Poiché il terrorismo aveva trovato il suo alveo naturale in questo grande canale ovviamente a vini ben effigi del dell'unità di classe cioè aveva trovato la sua spontanea Gandellini
Adesso che la società è cambiata nel senso di una maggiore articolazione sedimentate possiamo stare più tranquilli avevano tenuto a dire che il terrorismo invece a e il suo obiettivo era rompere quell'unità e inserirsi insediarsi sfruttando le proprio la segmentazione conflitto Inter corporativo interclassista
Corporativo interclassista Hawk quindi come oggi siamo in una società in cui questi connotati della rottura dell'unità ed è la maggiore conflittualità sono senza dubbio maggiori che nel mille novecentosettantotto
Ma mancano ancora per fortuna alcuni precipitati di carattere politico generale che nel settantotto invece Celentano
Speriamo che non debbano riprecipitare determinate condizioni perché il terreno ci sarebbe secondo me anzi ancora ho capito grazie risponde anche l'avvocato Chiara il senatore garante
No io mi interessa molto questa domanda l'avvocato Zucco perché
Mi pare che colga un punto che anch'io credo debba essere messo in luce molto più di quanto è stato fatto sino ad oggi nelle nell'analisi diciamo corrente intorno al fenomeno terroristico
E cioè il fatto che sia per quel che riguarda le sue
Matrici sociali
Sia per quel che riguarda
L'analisi ideologica che ha reso possibile poi cose che ci paiono addirittura avverrà anti come certe forme
C'è mollette
Quasi totalità diciamo dei documenti
Che sono stati prodotti dal terrorismo
C'è una differenza profonda rispetto a quello che era erano le basi sociali e le basi ideologiche del movimento di massa di quegli anni
E quindi è io che anch'io sono convinto come convinto zuppa profondamente sbagliato pensare che le origini siano in una sorta di estremizzazione ad esempio della lotta di classe così come si era svenuta sviluppa Antonella nella società italiana nelle fabbriche nella realtà italiana negli anni alla fine degli anni sessanta in realtà l'analisi è qualcosa di diverso perché come soggetto viene individuato
E sappiamo ci sono testi illustri il teste cioè di gente che conosceva quel quello che scriveva che non era incompetente
Anche dal punto di vista teorico e filosofico testi che individuavano il soggetto non nell'operaio di fabbrica ma nell'operaio sociale intendendo proprio quelle fasce a cui zuppo si riferiva
E c'è un tipo di analisi ideologica che è esattamente il rovesciamento di quella linea su cui il movimento di classe in Italia si era venuto sviluppando che era un movimento
Riformatore ecco io credo che il vero il ritardo che ci fu nella sinistra compra e anche nel nostro partito nel comprendere certi aspetti come tutto de adesso andò diceva un ritardo nel capire che esisteva un brigatismo rosso ecco il ritardo del ritmo proprio dal fatto che questi fenomeni si rivolgevano esattamente contro quel processo politico
Quell'elaborazione ideologica
Quelle individuazione della delle forme sociali della lotta che erano caratteristiche della sinistra italiana perché al tutto il processo era un processo riformatore un processo che si inseriva
Con le forme certo della lotta di classe ma in un quadro di crescita democratica della società
E appariva addirittura quasi inconcepibile che da quello da quel movimento potesse nascere
Qualcosa che era profondamente estranea alla tradizione poi alla a anche alla tradizione più lontana del movimento operaio italiano cioè il terrorismo l'atto individuale di violenza il gesto sovversivo le versione il proposito
Il proposito distruttivo ecco quindi questo veramente fu qualcosa che portò ad un ritardo di comprensione
Ma perché fu anche un ritardo nell'analisi di quelle che erano le basi sociali reali quelli che era le le effettive elaborazione ideologica che non si inseriva in quel solco ma era che qualcosa di profondamente deviato rispetto a quel solo dico questo è un aspetto un po'io credo che c'è un altro salto di qualità che quello cui mi riferivo prima poi per passare da questo al disegno politico
Che porta l'assassinio politico e quindi all'intervento come avviene col sequestro Moro e con l'uccisione di Moro
All'intervento sul processo politico qui c'è un salto di qualità che riporta sempre a ritenere che qui a questo punto intervengono anche altre forze che non sono neppure più quelle che alimentano il terrorismo ma che hanno altri interessi e che ma manovrano usano adoperano il terrorismo per colpire un certo processo politico ed è ancora un altra cosa però credo che anche il primo aspetto vada esattamente individuato nelle sulla base per comprenderlo sino in fondo
Bisogna muovere da un dato sarebbe interessante poter tutte le carte del processo fatto da loro Moro no
E ci si orienta lo stesso attraverso le dichiarazioni che invece hanno fatto soprattutto Morucci di quel processo se tu vedi in sostanza il loro più grande impegno durante il processo
Attraverso le frequenti citazioni che fanno di lei venne e di mantenersi in una linea di continuità con quella loro ritengono essere l'ortodossia giusta tra virgolette giusta tutto e resta invece quella via italiano quel percorso italiano battito per loro e degli azionisti
Solo in sostanza tra una versione rivista pura
E invece voi una reinterpretazione di quella lezione per come è fatta anche nella Costituzione per quotando il sociale tanto che c'è ma la nostra Costituzione è chiaro piccola prima non la seconda laddove io adesso non voglio non vorrei essere frainteso perché io sono ben lontano da ritenere che
Dall'adottare la lezione che i maestri sono responsabili degli atti che io solo il pianeta valido però di mezzo tra
Quella quel richiamo all'ENI lirismo
E queste elaborazione ideologica e c'è un lavoro filosofico che tu conosci seicento torneo sorga sull'operaio sociale sulla sul Giorgio cosa è avvenuto nel fra
è un po'eccetera per cui non è la non è più la classe operaia soggetto della rivoluzione per voi ci si può anche richiamare alleni informalmente ma però al individuando un altro suo getto della rivoluzione altre modalità lo vediamo dall'unica rivoluzione poi vinta da questo sistema imperialistico delle multinazionali che è la cosa più aberrante dal punto di vista dell'analisi diciamo del movimento comunista che si possa immaginare che vede qualcosa di che non sono non nasce da quelle radici ma che proprio a Roma non a caso poi si è rivolta contro quella linea
Carmen poi appunto mi pare che il bersaglio alla fine sono due uno che viene soppresso fisicamente ed è morto e l'altro che Berlinguer che viene attaccato nella forma del del liberismo voglio dire le son convinto che c'è questa la base è quella ma c'è questa mediazione culturale intervenuta che e costruisce un altro apparato ideologico dentro il quale lo voglio dire per non essere escluso da circuito c'è anche una componente cattolica o per lo meno di matrice cattolica che ci porta del suo perché lo dico da credente non c'è cosa peggiore il cattolico convertito il trasferte del dogma funziona in maniera meravigliosa e quindi anche questo va messo va messo nel conto così chiudiamo il circuito John
Siccome e c'è una parte c'è anche vero il diritto alla verità che può essere intercorsa interpretato il diritto alla verità però nel passato fino agli acque a quell'anno o a quel momento poco dopo
Io vorrei certamente lei vero li avrà letti ma bisognerebbe leggere
Per cogliere ancora il problema attuale
I documenti da Lando Conti in poi e di come uscire dall'emergenza e i documenti tutti dallo uccisi in particolare però Da Empoli
Sì però vedo se non ci siamo anche chiesti se è finita l'emergenza io io direi vero e tutto giusto quello che sta l'ho detto per operoso occorre una riflessione anche su quei documenti per avere un'esatta un'esatta coscienza di quello che attualmente perché ci sono alcune dichiarazioni ero che fanno riflettere ecco
C'è un altro intervento
Brevissime considerazioni perché se non seguiamo il convegno in questo momento
è una suggestione che veniva dall'intervento del senatore USA
Ora tutti riconosciamo che ci sono zone d'ombra momento interrogativi importanti
La chiave investigativa per esempio
Perché queste zone d'ombre questi interrogativi vissero come dire coperti risolti non credo che sia un fatto tecnico pubblicità
Cioè gli apparati l'intelligenza e le forze si muovono se c'è come dire un impulso politico
Se c'è una chiave politica che spinge alla ricerca di questi interrogativi che vanno colmate
E allora io mi chiedo vecchie
Non sta anche nel fatto di aver rifiutato un'analisi non banale
Dell'attacco terroristico perché questa questione che il terroristi hanno colpito la solidarietà nazionale cioè il passaggio che diceva tutti settori garante si è interrotto non si sa poteva arrivare a delle formazioni anche diversi potrà interrompersi prima ma il riconoscimento che il cuore dell'attacco era questo non è stato un patrimonio delle forze politiche democratiche anch'proprio durante quei cinquantacinque giorni su quel punto
E cominciata come dire una sorta di diaspora perché non il governo che si andò a formare si informo sulla base di una Poggio larghissimo per un governo di grande
Maggioranza ma
Durante quei giorni avviene una cosa diciamo tra
Partendo da che cosa dalle lettere e anche qui è tutto da dimostrare tutto opinabile
Nessuno ci può dire come stanno veramente le cose
Io ho letto dati elettriche scatti o scritte Monte nevoso da cui potrebbero risultare ipotesi sul fatto che le lettere erano del tutto diciamo non autografe del tutto possibile
E pure su quell'argomento si è aperta una discussione s'è fatta un ragionamento politico del tutto legittimo però quell'aggiornamento ha portato ad una lettura del fenomeno diversa dal dal da quella che presenterà ecco sta oggi come nei citava sul significato di quella fase sull'attacco e sull'obiettivo di quell'attacco e credo che anche dal punto di vista delle indagini investigative delle commissioni d'inchiesta degli atti
I corpi dei servizi e così via quando manca diciamo un'ispirazione politica nel senso un impulso politico questi corpi o addirittura ne viene un altro con me
Da tanti fatti si può immaginare pensiamo all'incombenza dalla P due e chiaro con le questi interrogativi continui restano e sono pesanti e non si dice ecco
Questa è una prima diciamo considerazione la seconda gli album di famiglia
Perché in parte diciamo la questione che sollevava regolando mi sembra che questo vendesse ora che sta veramente una cosa che va valutata bene
Perché
Franceschini che ha scritto un bel libro
Oltre diciamo ai problemi del recupero appunto il recupero anche la storiografia quindi ha scritto un bel libro recita una informazione
Sulle Brigate Rosse diciamo a denominazione di origine controllata quelle di Renato Curcio quelle ce ne sono sparite Comolli stanno tutti in galera
E ci dice che l'obiettivo loro era onorevole Andreotti
Vale a dire in uno schema estremisti contraddizione male che avevamo conosciuto in quegli anni
Questa idea che c'era un partito neogollista che doveva fare colpo di Stato quella diciamo cosa che ci racconta Franceschini è del tutto coerente
Perché Andreotti veniva considerato indicato la pubblicistica notevolissima prima il senatore
Rosati ricordava parlando con l'amico gli ha detto celebri chiederemo ma in quei un anno prima Tempo illustrato Moro presentava in prigione
Con scritto sopra processo Moro per dirne uno insomma quindi è una pubblicistica lotta politica si sa si si fanno anche degli eccessi
No Franceschini dice noi pensavamo Andreotti il cavo di tutto questo partito neogollista ce l'avevamo quasi fatta insonni normativa erano per
In atto si va bene poi niente non se ne fa no poi non se ne fa niente ma la cosa che mi mi mi ecco a proposito di di quella suggestione
Indico la suggestione che diceva Chiarante del fatto che c'è stato un salto di qualità
La logica comprensibile che era tutta in quei documenti cos'è accaduto nel settantasette settantotto cioè rispetto a quelle Brigate Rosse che il generale della Chiesa con una famosa brillantissima operazione quella di Jerry Girotto mise tutti in galera
Qual è la novità la novità sta nel un'analisi molto più sofisticata molto più aggiornata molto più dentro il palazzo
Di quanto non fossero i Kushan Franceschini di ogni beni e il gruppetto di poveri estremista
Che vengono dal gruppo dell'appartamento e questa voglio dire perché a letto con me il giro di vite interessa eccetera migliaia di carte voglio dire è veramente qualcosa che lo si può rintracciare molto molto bene per il resto poi tutti ci hanno portato di tutto perché Moretti
Prima di arrivare a Mao non lo si può alla lettura diventa era un esponente di primo combattimento del gruppo su dantesco di Comunione libera ore allora di quel gruppo che si pareva questi afferma nell'istituto di di fare quindi voglio dire tutti ci hanno portato tutto ognuno
E nella temperie di qua e di quegli anni
I i punti restano e io non credo neanche noi dobbiamo dare per assodato che le ricostruzioni che ci vengono propinate siano istruzioni su cui mettere la mano sul fuoco Rolando
Io non so se Morucci neanch'io io ritengo per esempio che da questo punto di vista è più cinico magari credere a uno che diciamo il pentito ci ha portato delle cose che a un altro che dissociato ci ha portato una ricostruzione che a volte può anche essere utilizzata politicamente perché ricostruzioni non sono fatti neutro
E per esempio non ci dice che la prigione di Moro disco nota vero sappiamo che non è così sappiamo che non ci può giurare fino al momento in cui Moro verrà citato a trecento metri dal Comune di Monte Arci poi nessun altro può dirci se non per induzione che forse quella prigione
L'onorevole Andreotti debba dire sta peggiore non si scopre mai perché se si scopre la prigione si scopre i collegamenti politici vale a dire si scopre il TAR esso livello e noi non è per fare del pietismo ma è impensabile che l'operazione è stato ricordato così diciamo
Fondamentale dal punto di vista
Delle delle delle sorti del Paese dei processi politici e non soltanto nel quadro di una situazione italiana nel quadro dell'azione internazionale riterrà e anche più vaste come aree geopolitica
Che voglio dire un gruppo che si è addestrato nel cortile di casa come è stato detto senza collegamenti senza intelligenze potesse pensare per cinquantacinque giorni ritenere come dire in scacco uno stato
A proposito poi della cosiddetta in preparazione anche qui lasciatemelo dire io sì ho finito ho letto tante carte
Lo stato italiano la polizia degli anni di servizio in via non sono assolutamente impreparati non sono da meno delle polizie dei servizi di altri paesi
Di questo gruppo Brigate Rosse e di altri da come risulta da tutti i verbali che poi sono andati in tralice process avevano cognizione precisa da sempre
L'impreparazione ero stato un problema politico questo c'è stata c'è una volontà politica una ispirazione che non hai circolato dentro gli apparati ecco questo volevo dire
Io ho dilatato nel tempo ma oltre un certo limite non posso andare
Ringrazio coloro che sono intervenuti era alla tavola rotonda
Il senatore Rosati senatore Chiarante l'onorevole Salvo andò anche personalmente voglio ringraziare l'amministrazione comunale per avermi invitato a presiedere a coordinare vero questa tavola rotonda e personalmente posso dire però di essere Contento di essere venuto perché in quest'occasione non sono state dette parole stereo ti batte e non è stata vero una delle solite commemorazioni che lasciano il tempo che trova grazie anche a voi