Incontro con i giornalisti del Ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso della sua visita in Sicilia

Preghiamo
Oddio creatore padre che hai affidato la terrei sui frutti alle mani dell'uomo
Perché mediante il lavoro si faccia strumento della tua provvidenza
Dei medici quanti usufruiscono come esercenti o utenti di questo servizio
E fa che osservino sempre la giustizia la carità e così concorrano al bene di tutti lieti di operare per la crescita della società per Cristo Nostro Signore
Voglio dire una piccolissima parola per dire tutta la mia gratitudine naturalmente
Dio anzitutto ma anche a coloro che si sono fatti promotori artefici di questa
Di questo momento in cui bene diciamo Dio bene diciamo
Le cose che lui ci concede di di fare ma soprattutto bene diciamo le intenzioni che hanno mosso tutto questo
Ci auguriamo davvero che siano tante e tante altre le occasioni in cui possiamo
In questo modo benedire Dio e assicurare
Ancora speranza per questa terra che veramente e ne ha bisogno ma che si sta riscaldando la sua memoria
Diamo la parola per un breve saluto al sindaco di Corleone Antonioni andazzo
Signor ministro
Autorità gentilissimo pubblico sindaco di Corleone vi dà il benvenuto sul territorio del Comune di Corleone
E vuole salutarmi nel modo più semplice che ci possa essere dicendo che Salvatore Riina e la mafia non abitano più qui
Da qui da oggi ci abitano i ragazzi della cooperativa Pio Latorre
Ci abitano i cittadini della città di Corleone della Sicilia i tanti cittadini onesti che in silenzio quotidianamente
Come sanno fare i nostri siciliani riescono a dire no ad affermare i principi della legalità riaffermare i principi della democrazia e a schierarsi a schierarsi contro i prepotenti contro i mafiosi contro i soprusi
Se il ministro e un giorno bellissimo per la città di Corleone per il nostro territorio
Per la sua visita per la sua testimonianza di vicinanza sua naturalmente del Governo che ci dà ancora di più la carica la forza il coraggio di potere continuare ad andare avanti grazie
Diamo la parola Enzo Di Girolamo Presidente del Consorzio sviluppo e legalità persino di Altofonte
Signor ministro autorità
Qui in questo luogo lo Stato ha fatto sentire la sua presenza
Questo bene appartenuto a Totò Riina oggi mostrato non restituisce
Alla comunità
Non restituisce
Più tardi faremo la consegna alla cooperativa Pio la Torre è il segnale forte della presenza dello Stato è il segnale forte che è possibile
Vincere la sfida contro la mafia ed è possibile creare occasioni di lavoro e di sviluppo come in questo caso in questo agriturismo che prevede novanta posti a sedere al ristorante
Quattro camere a dodici posti letto
Può rappresentare e deve rappresentare il momento del riscatto dal popolo siciliano
Ed è la vincita della di questa battaglia in maniera definitiva contro la mafia e il malaffare
Dovete darmi un altro minuto
Perché io voglio ringraziare il ministro Maroni
Per la sensibilità e la disponibilità che ha dimostrato in questa giornata che è una giornata storica per la Sicilia da cui
Riparte il riscatto
Dal giardino della memoria
Appunto la testimonianza il ricordo che non possiamo abbandonare
E qui diciamo
è la dimostrazione tangibile che possiamo farcela e ce la dobbiamo fare grazie signor ministro per essere qui in terra di Sicilia grazie a tutti voi per essere presente a questa cerimonia
Don Luigi Ciotti Presidente per associazione Libera
Volevo legare i due momenti quello del giardino alla memoria
E questa che era la casa di linea che adesso a pedate l'abbiamo mandato via
Tutti ricorderete quando nel mille novecentocinquantacinque Calamandrei
Disse
Parlando gli studenti della Statale di Milano
Disse che se
Volevano
Andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione dovevano ricordare quei luoghi di sofferenza di prigionia dove non lo Stato tanti cittadini italiani
E questa mattina tornando in quel luogo che l'avevamo visto anni fa
Pochi giorni dopo
Che il grande lavoro dei magistrati e le forze dell'ordine non dimentichiamolo mai
Hanno permesso
Ti restituire quel luogo alla collettività
E a trasformarlo oggi è un luogo di vita
Ebbene io lo dimenticherò mai conosce malati per la prima volta in quel luogo
Dove li sotto è stato ucciso quel bambino di quattordici anni
Non dimenticherò mai che c'erano dei Cirelli dei giochi per giocattoli per bambini al piano di sopra
Mentre lui si consumava una vita
La si spegneva
I suoi carcerieri tenevano i loro bambini ci giocavano che i loro bambini
Il massimo della per Ranza ecco
E allora pensando Calamandrei mi sembra che si possa dire legando i due momenti
Che chi vuole andare in pellegrinaggio nel luogo dove
Insieme alla vita alla dignità e stato offesa nel modo più barbaro la coscienza civile umana del Paese
Deve venire in questo giardino dove siamo stati prima
Quindi capirà cosa sono davvero le mafie
Fino a che punto può spingersi la loro sete di potere di denaro
Io lo disprezzo della vita
Però accamperà anche che dal sacrificio più grande quello di un ragazzo di appena quattordici anni e con noi tutte le vittime innocenti delle mafie
Può nascere il sentimento di riscatto è il senso di corresponsabilità più forte di un territorio di una nazione
Però
Noi non possiamo solo pensare al piccolo Di Matteo che è importante
Perché in quel luogo
Dove deve andare in pellegrinaggio
Se così
Accettare
Eppure
Non è stata l'unica
Le famiglie e giovani le vittime giovani e giovanissimi delle mafie sono state numerose
Ma vi prego è necessario ed è fondamentale
Oggi più che mai che il pensiero vada anche
Alle altre piccole vittime bambini ragazzi giovani uccisi negli affetti nell'amore perché rimasti orfani perché le mafie hanno assassinato i loro genitori
Penso infine i magistrati degli agenti della polizia di ragazzi e le scorte di quei giornalisti di quei cittadini che hanno perso la vita
Molti di questi bambini di ieri
Attraverso l'impegno
In molte associazioni sono riuscite a dare un senso al voto e al dolore e sono riusciti a trasformarli in rabbia positiva e speranza
In servizio e impegno per la ricerca della verità per la legalità per la giustizia
Ma vi prego c'è ancora un altro passo che non dobbiamo dimenticare
Le mafie esercitano anche un altro tipo di violenza su uscente sui più piccoli una violenza formativa
Chi nasce una famiglia mafiosa ma anche semplicemente dei contesti dove più forte il predominio delle mafie
Subisce fin dall'infanzia all'influenza dei modelli criminali
Questi bambini non sono liberi di scegliere di crescere di imparare
La fama del boss la promessa falsa di soldi facili di potere di un rispetto guadagnato con la sopraffazione sono il loro unico orizzonte culturale anche questi bambini sono vittime delle mafie
Allora noi non possiamo limitarci a ricordare per quanto è nostro dovere sia di non dimenticare
Dobbiamo trasformare la memoria in impegno in denuncia in testimonianze in cambiamento
Penso che molti di voi sapranno che in quel giardino di una scuola di Amburgo in cui i nazisti o ci sono venti bambini
C'è una lapide con questa scritta
Qui sosta in silenzio ma quando ci allontani parla
E allora
Dobbiamo sostato questa mattina in silenzio
Ma
Dobbiamo parlare
Allora questo giardino va seminato di speranza
Questo luogo è un luogo di speranza e di impegno
Benvenuti in questa
Casa
Che vuole essere un luogo di vita di lavoro di speranza per tante persone
Che vuole vere attraverso l'impegno di tutti
Quel morso del più
Per incidere per costruire percorsi di verità e di giustizia in quell'insieme che è fondamentale
Insieme la parola chiave in noi istituzioni associazioni varie realtà mondi di Chiesa
E soprattutto questa grande scommessa con i giovani
Diamo la parola signor ministro per le conclusioni
Grazie buongiorno a tutti io ricordavo poco fa
La visita che ho fatto in queste zone non comune qui vicino Piana degli Albanesi quattordici anni fa nel mille novecentonovantaquattro
Da Ministro dell'interno e le differenze rispetto ad allora
Allora si respirava a un'aria di paura
Ricordo quell'incontro drammatico con i Sindaci alcuni dei quali erano stati fatti oggetto nei giorni precedenti da fatti oggetto di intimidazioni mafiose si respirava la pressione
Della mafia e la richiesta allo Stato era di aiuto incondizionato per mettere in galera per per catturare questi mostri che non lasciavano vivere che toglievano oltre la speranza del futuro anche
Il l'aria del presente
Era una richiesta di aiuto da chi si sentiva costantemente minacciato impotente di fronte a questo a questa tragedia della criminalità organizzata oggi ho sentito
Dai sindaci da chi governa questi territori da chili combatte tutti i giorni
La criminalità organizzata ho sentito un atteggiamento diverso un atteggiamento di grande coraggio di determinazione
La richieste di aiuto allo stato non è più solo aiutarmi perché io non ce la facciamo ma è aiutami a combattere insieme a Tele questa grande battaglia
E questa determinazione che io sento oggi e quella che ha portato che sta portando a questi grandi risultati non parlo solo dell'azione degli investigatori
La magistratura in primo luogo la Polizia e Carabinieri la Guardia di Finanza
Tutti coloro che
Combattono contro i criminali
Tutti i giorni si susseguono arresti stiamo davvero col fiato sul collo a questi banditi
Se intorno sentono davvero fisicamente restringersi gli spazi di movimento
Non è solo questo è importante questo
Ma è altrettanto importante quello che sta avvenendo e cioè l'aggressione è sempre più efficace I patrimoni
Della criminalità
Questa è la strada che dobbiamo seguirei fino in fondo deve passare il concetto la consapevolezza la certezza
Che il crimine non paga che i patrimoni mafiosi presto diventano patrimonio della collettività
Che tutte le risorse rubate i cittadini dalla mafia investiti in strutture di vario tipo
Vengono prese dallo Stato e riconsegnata in tempi rapidi I cittadini attraverso i sindaci attraverso le associazioni attraverso le cooperative
Vengono messe a reddito vengono fatte fruttare vengono restituite a questa magnifica terra questo e il paradigma
Che noi stiamo attuando e che vogliamo attuare
Con il sempre maggiore efficacia
Le investigazioni l'individuazione e la cattura dei latitanti le la sequestro e la confisca dei beni
E l'immediata messa a disposizione di questi ingenti patrimoni alla collettività
In provincia di Palermo nella sola provincia di Palermo dal primo gennaio al cinque di novembre di quest'anno sono stati sequestrati beni per cinquecento settantuno milioni di euro solo in provincia di Palermo
La sfida vera che abbiamo oggi continuare in questa direzione ma mettere immediatamente a disposizione dei cittadini questo ingente patrimonio
Deve finire il tempo
Che i sequestri e le confische rimangono lì inutilizzati quasi a dimostrazione della potenza che la mafia di rendere impossibile l'utilizzo dei patrimoni
Stiamo modificando abbiamo introdotto nella pacchetto sicurezza molte norme che vanno in questa direzione altre saranno approvate dal Parlamento nei prossimi giorni
Per far sì che
La il bottino il tesoro della mafia torni immediatamente nella disponibilità
Dei cittadini attraverso i sindaci
In questa grande battaglia di civiltà tutti devono stare da questa parte non solo lo Stato il Governo le forze di polizia la magistratura i sindaci
Tutti coloro che si impegna non lodevolmente come le cooperative come le associazioni come don Ciotti ma proprio tutti i cittadini a cominciare dai ragazzi dai dai giovani da i bambini e per questo
Che credo sia stato molto importante questa mattina
Consegnare il quell'immobile quella casa quella quella cella
Dove venne tenuto prigioniero e trucidato Giuseppe Di Matteo c'erano dei bambini presenti io spero davvero che parta da lì la riscossa delle coscienze
Che è l'unica strada per poter davvero arrivare all'obiettivo finale sconfiggere definitivamente la criminalità organizzata restituendo queste magnifiche terre
è il loro legittimi proprietari i cittadini onesti grazie
Ora e signor ministro dell'interno il Presidente del Consorzio sviluppo e legalità consegneranno al Presidente alla cooperativa Pio la Torre Libera Terra salvo Gibiino
Le chiavi simbolicamente di questa struttura confiscata Riina nonché la concessione amministrativa di altri venticinque ettari di terreno confiscati sembra Riina Salvatore sono dei vigneti in territorio di Monreale contrada Cancian
Io verticismo almeno il sindacato è una sorpresa per loro
Desafio l'autostrada Dario
Ringrazio
Sento
Forte la il bisogno di
Comunicare anche per breve tempo ma a far arrivare alla al ministro ai rappresentanti del Consorzio sviluppo e legalità
Alle forze dell'ordine ragazzi scorta che in questi giorni hanno seguito costantemente i ragazzi
Ventiquattro su ventiquattro nella struttura che hanno tenuto quasi compagnia abbiamo Scambra anche tubatura vorrei ringraziare tutta la gente comune vorrei arrivare sin dove è possibile arrivare quindi voglio arrivare a
Appunto ai ragazzi ai giovani ai bambini e nel ricordare questo ricordiamo articoli se prima territorio sto conta Choir bambino era di Altofonte io l'ho conosciuto
Bisogna partire dalla memoria come dice Luigi Ciotti sempre mi piace ricordarlo la memoria costruisce l'impegno
Una brevissima battuta ma importante qui come ci sono i ragazzi della cooperativa Pio la Torre è importante fare un applauso a questi ragazzi
Perché sono i ragazzi che in prima linea mettono
Mettono i fatti e trust tra forma in fatto quello che è stato ricordato da chi mi ha preceduto questi ragazzi noi ragazzi quotidianamente calpestiamo terre confiscate alla mafia siamo in prima linea
Tutto quello che abbiamo fatto l'abbiamo fatto con enorme spirito di sacrificio è una strada credere una notevole forza di volontà che va a valutare Amber oltre
Il lo spirito di sopportazione questi ragazzi hanno messo tutto quello che avevano a disposizione per ripristinare questi terreni
Dopo un anno e mezzo di attività dopo un anno e mezzo di non pagarsi gli stipendi per razionalizzare le spese eccoci qua ci aspettiamo che è il Governo che lo Stato Kohler non tutte le istituzioni continua a fare la propria parte
Affinché arrivi sostegni e conti ad arrivare per il futuro di questa terra è per il futuro di questi giovani grazie