"Aeree urbane tra presente e futuro"

Il programma della mattinata previsto dal programma come avete visto e cioè Sandro Dal Piaz
Farà la sintesi della discussione che si è svolta nelle prime tre mezze giornate del convegno
Poi interverrà il ministro Tognoli
Cogliamo l'occasione per esprimere la nostra soddisfazione per il fatto che il lavoro in corso non sia stato arrestato dall'esito della crisi di governo e che quindi Tognoli sia ancora ministro per le aree urbane
Interverrà poi Carlo Ferroni
Attualmente direttore generale Associazione costruttori ma per molti anni direttore generale della Confindustria
E che quindi ci porterà a un contributo che ne tiene conto
Che terrà conto dell'insieme delle esperienze che ha attraversato aspettiamo non lo vedo ancora Rino Petralia della presidenza lega nazionale delle cooperative
Mentre Donatella tutto una segretaria confederale CGIL ci ha fatto sapere che non potrà avvenire perché direttamente impegnata come posso vedere Ettore giornali nella vertenza del trasporto pubblico una vertenza che ci interessa tutti
Molto direttamente
Poi si aprirà il dibattito al quale abbiamo già alcune
Indicazione di interventi prego chi voglia intervenire di farlo di far pervenire la segnalazione
Direi prima della conclusione dell'intervento di Ferroni in modo che possiamo organizzarci un attimo per quanto riguarda i tempi da destinare ai diversi interventi
Finalmente alle tredici concluderò i lavori di queste
Di queste tre giornate che c'ho viste insieme in questo posto peraltro splendido
Do la parola a passando dal piazza per la sintesi della discussione delle tre precedenti sessioni
Io non ho davvero l'ambizione di costruire una sintesi della discussione delle tre tavole rotonde
Dei giorni scorsi discussione che mi sembra troppo ricca e articolata nell'intreccio tra temi locali problemi generali per appunto tentare veramente
Una sintesi
Vorrei soltanto riproporre al confronto di stamattina alcune delle questioni che mi sembrano o nodali emersi dal confronto degli al dei giorni scorsi
Sperando di riuscire a farne una individuazione una selezione non arbitraria non infondata
Procederò perciò per punti
Tentando di sviluppare un ragionamento scelto ma solo in parte organico certamente incompleto comunque largamente problematico
Rinviando in ogni caso
Per la documentazione l'informazione di base sulle tre città sui problemi che le tre città presentano ai testi predisposti la relazione introduttiva di Sciandra i dossi delle dei gruppi di lavoro sezionale
Mi sembra che forse non è inopportuna una brevissima riflessione su un aspetto del titolo aree urbane
Anche perché si lega al primo tipo di questioni che è emerso nelle tavole rotonde quello della dimensione territoriale a cui riferirsi
L'accento che intenzionalmente volevamo porre
è sulla città nella sua effettiva dimensione odierna fisico organizzativa potremmo dire
Ben sapendo peraltro che sotto il profilo delle relazioni economiche e funzionali lo spazio entro cui analizzare i problemi odierni i processi in corso si allarga molto
A quelle dimensioni tra la dimensione metropolitana la dimensione regionale
Che d'altra parte la moderna ricerca geografica da alcuni anni pone in primo piano con una delle caratteristiche attuali dei fenomeni urbani
Ci pongono comunque a tutte le scale mi sembra era stato rilevato nel
Nei giorni scorsi si pongono problemi urgenti di riequilibrio
E opportunamente di Sandra riportava in primo piano anche la scala nazionale coro del
Rapporto fra nord e sud con il riproporsi in forme nuove
Di un di un divario di una forbice
Che rischia di riproporre nei prossimi anni problemi anche quantitativi
Rilevanti
Ci pongono dicevo problemi di riequilibrio tutte le scale
Che però forse opportuno considerare credo più correttamente in termini di sviluppo equilibrato più che di riequilibrio
E da questo punto di vista ci sembra di poter evidenziare subito un'esigenza fondamentale
Che nella direzione cioè dello sviluppo equilibrato ci si muova almeno tendenzialmente in modo interattivo integrato e contestualmente alle diverse scale
Nazionale in primo luogo ma poi soprattutto regionale metropolitana ed urbana
Alcune delle
Discussioni del opinioni divergenti sui riferimenti territoriali alcuni collegarsi nell'affrontare i problemi del riassetto
Delle città fra l'area più strettamente conurbata o l'Area dove più visibilmente si intrecciano fenomeni di interrelazioni di carattere economico funzionale
Culturale
Mi sembra che non corrisponda
A una alternativa
A ciascuna delle due scale a ciascuno dei due ordini di fattori si collegano problemi approcci e necessita di definizioni politiche che debbono in qualche modo intrecciarsi di integrarsi e non
Presentarsi
Come alternative fra loro
Ma mi sembra però che qui si ripropongano contrapposizioni queste si vere
Tra due famiglie di modelli potremmo dire
Nella concezione nella proposizione
Di organizzazioni né per le aree urbane specialmente alle scale più prossime i temi del convegno alle scale appunto urbane
Altri metropolitane ma soprattutto urbana
Un modello
Mono centri col piramidale
Che non si quando mi con uso il termine modello non mi riferisco soltanto a un tentativo di illustrare razionalizzando le schematizzando le le caratteristiche della situazione attuale
Di fatto così ripropone
Da alcuni
Questo tipo di organizzazione mano Centrica piramidale anche in termini propositivi
Anche nel senso dell'insieme degli obiettivi di assetto da perseguire
Ovvero
In alternativa un modello multipolare
Tendenzialmente di tipo reticolare
è una contrapposizione reale ripeto
Che ha contenuti specifici
A Napoli emerso dal dossier ma anche dal dibattito ieri
Il piano regolatore vigente del sessantanove settantadue
Assume un modello piramidale come riferimento alla Scala all'Inter la scala di inquadramento comprensoriale
E la sua logica riecheggia ancora oggi nelle proposte degli imprenditori
Il centro storico di Napoli deve essere riqualificato
Nella logica delle proposte del mondo imprenditoriale
Perché deve continuare a rispondere alla domanda di città
Centro storico proporzionato a quattrocento mila abitanti
Alla domanda lecita di quattro milioni di abitanti
Appunto la logica del centro o
Funzionale e
Del cuore pulsante di una conurbazione in qualche modo organizzata in senso piramidale
Ma implicitamente anche se indirettamente riecheggia
Questa idea nel parole abbiamo sentito da Odorici dell'altro ieri
Quando denunciava nell'attuale situazione di Roma la molto presenza di una falsa condizione metropolitana perché nel centro nella città di Roma si concentra il lavoro
Per residenti distribuiti anche all'esterno nella cintura in questo senso una falsa Area metropolitana perché invece di avere le funzioni
Come dire ad avere il lavoro nella periferia e le funzioni urbane al centro presenta addirittura alcuni aspetti rovesciati
In alternativa
Il modello policentrico policentrico reticolare come ad esempio quello che il la sezione dell'inno della Campania propone in rapporto a Napoli
Individuando per nell'attuale situazione napoletana una condizione solo di conurbazione
Poco qualificata ed informe
E quindi la condizione di area metropolitana da viene presentata come un obiettivo da costruire per la trasformazione in un sistema integrato di città medie per la realizzazione di una
Organizzazione policentrica di componenti effettivamente urbane
Il modello di carattere multipolare
Era lo si ricordava nel dibattito di ieri su Milano in qualche modo il sostrato o ideale
Di proposte che puntavano sulla omogenea distribuzione di componenti sostanzialmente equivalenti in ogni componente del Polo e giustamente sì
Imputava un'impostazione di questo genere di ideologismo un astratto programma egualitario fallito anche per i suoi caratteri di astrattezza
Ma invece Ferrari si poneva mi sembra con
Molta efficacia
Una ipotesi di accentuazione della specificità dei ruoli il sistema multipolare di ciascun Polo in una struttura di relazioni che puntino alla integrazione la complementarità
E ciò questo
Sia la scala metropolitana che con i debiti aggiustamenti alla scala urbana
Qui di nuovo viene fuori un'altra un altro problema un altro modo
Ma fra differenziazione
Nel capoluogo nella sua area centrale
Dobbiamo conservare o addirittura Ray concentrare il meglio delle funzioni urbane
In fondo le cose che proponeva caos
Lo stesso Giustino
Ovvero contiamo a spostare nella periferia o nell'hinterland a secondo delle scale
Funzioni pur già funzioni pregiate
Diceva De Lucia nella loro interezza e non nelle loro componenti
Sussidiarie di servizio
è questo anch'esso un un nodo che in qualche modo deve essere sciolto deve essere affrontato deve essere analizzato
In modo del tutto problematico
Ci sembra che l'esigenza dello sviluppo equilibrato
Quell'esigenza a cui in fondo si ricollegano almeno così
Ci appare
I valori che li Sciandra nella relazione introduttiva sottolineava dell'equità della salubrità forse anche dell'efficienza e della bellezza
Sia questa esigenza quella dello sviluppo equilibrato più coerente con la seconda ipotesi
Quella dello spostamento
Nel
Nella periferia nelle componenti non centrali e il sistema urbano
Di contenuti urbani di alto livello
Di funzioni pregiate
è comunque un'ipotesi sulla quale occorre un approfondimento e un ragionamento
Anche se una delle cose che
Riteniamo che sia da sottolineare con vigore
E che in ogni caso nell'articolazione delle dei ruoli delle funzioni e dei contenuti per ciascuna componente del sistema urbano
Si debba
Puntare non tanto su definizioni astratte di ruoli e di gerarchiche
Quanto su concrete dentisti sulla concreta identificazione delle risorse e delle potenzialità legati alle specifiche identità delle diverse componenti tanto dei poli esterni quanto del centro
Da questo punto di vista per esempio nel centro di Roma
Ma credo anche in quello di Napoli
Mi sembra un'ipotesi
Di una certa consistenza quella che veda meno di razionalità e più cultura
A partire dal fatto che nel centro di Roma nel centro di Napoli la presenza dei valori archeologici del patrimonio storico culturale delle tradizioni radicate del significato della città nel territorio
E della città nel contesto sociale
Costituiscano o non degli accidenti accessori ma in qualche modo degli elementi costitutivi fondativi del significato della città
Con la necessità di verificare alcuni aspetti connessi con ipotesi di questo genere l'avvertenza che ieri l'altro ieri
La la la preoccupazione che l'altro ieri esprimeva Perego che il tempo libero in qualche modo la cultura l'intreccio fra cultura e tempo libero possono essere fonte di degrado
Per le aree centrali se non governate sì abbandonate alla logica della quantità invece che nella logica dell'organizzazione qualitative
Se c'è del vero in queste ipotesi
Mi sembra che ci siano alcune conseguenze operative
Che riguardano risorse ed interventi che debbano essere considerate innanzitutto per esempio per i trasporti
Naturalmente i trasporti concepiti in una moderna impostazione di integrazione intermodale
Con il giusto rilievo al trasporto pubblico in sede propria e alle interconnessione fra i diversi vettori di trasporto pubblico in sede propria
Occorre in qualche modo insistere razionalizzando lì sugli schemi radio centri cinque
Per i trasporti soprattutto per quelli su ferro oggi disponibili
O comunque su una esaltazione dei valori gravitazionali del centro io credo che da questo punto di vista quello del resto la elaborazione della sezione lombarda lo mette in luce ci siano dei rischi anche nella realizzazione
Degli interventi connessi col passante a Milano
Quindi una logica sostanzialmente di esaltazione dell'accessibilità ai luoghi centrali
O invece almeno tendenzialmente il perseguimento di una di una maglia di uno schema di tipo reticolare
Che in qualche modo consenta
Che se ciascun polo ha una sua funzione specifica
Di livello metropolitano urbano metropolitano da ogni altra parte della città si possa raggiungere direttamente quel foro senza dover attraversare i centri fisici tradizionali della città
Questa mi sembra davvero una questione strategica
Anche perché nella realtà stanno accadendo alcune cose diverse
Napoli che per certi versi si sta rivelando anche della riflessione che si è qui condotta come
Un laboratorio
Di
Interventi di sperimentazioni non soltanto
Progettuali ed esecutive ma anche
Relative ai modi istituzionali di affrontare l'intervento sul territorio
A Napoli sembra oggi di riconoscere una complessività una complessità di interventi che facciano riferimento a modelli fra loro diversi
Senza selezioni
In qualche modo in termini di confusione
Con la prevalenza su tutto di interventi in potrà addizionali diciamo così per essere buffet mistici come le superstrade spesso realizzate nella logica della sopraelevata anche nei contesti urbani
Preoccupandosi di dare risposte ha problemi di settore
Collegamenti rapidi fra punti estremi
Ignorando i contesti e non preoccupandosi
Che interventi diversi patto che interventi di questo genere inevitabilmente si traducono in fonte ulteriore di degrado urbano
Ma c'è da riflettere che questo avviene sul un contemporaneamente
All'interno di un sì di una serie di altri fatti rilevanti
Che non possono essere trascurati
Grandi flussi finanziari pubblici
Per Napoli si parla del nei prossimi anni di otto o dieci mila miliardi che verranno o indirizzati sulla città nell'ambito dei programmi straordinari del dopo terremoto nell'ambito di programmi di altro genere comunque collegati con l'urbanizzazioni le trasformazioni del territorio a Roma si parla di otto mila miliardi
Anche in altre grandi città si configurano
Comunque consistenti finanziamenti pubblici che configurano grandi commesse complesse in cui cioè non si affida più la realizzazione di una singola infrastruttura di una singola opera ma sistemi integrati di interventi intersettoriali che coinvolgono
Direttamente o indirettamente l'organizzazione di intere parti di città
Generalmente attraverso lo strumento della concessione che è uno strumento che si è visto nei nelle discussioni crea una serie di problemi con il rischio
Che si determinino
Nuove forme cospicue di rendite a base materiale
Tutto ciò
Tra l'altro appare almeno tendenzialmente
Connesso con il fatto che tali flussi di finanziamenti dalle grandi interventi orientati comunque a grandi opere visibili come tali
Si appanna un po'
L'aspetto delle politiche gestionali della amministrazione delle trasformazioni diffuse
Del rapporto quotidiano con il
La manutenzione di rinnovo del territorio in quanto sede di vita associata ed emerge sempre di più
Con i caratteri dell'urgenza che spesso diventa i caratteri dell'emergenza
La formazione delle decisioni sull'impegno di tali flussi finanziari cospicui in termini di straordinario di speciale di
Decisione realizzazione attuazione da
Realizzare secondo scorciatoie
Istituzionali
Scorciatoie procedurali
Le esigenze connesse con questo tipo
Di atteggiamento non sono esigenze inventate
Nel dibattito di ieri Nora Puntillo ricordava che per realizzare una scuola normalmente a Napoli occorrono quarantaquattro passaggi
è evidente che c'è una
Inefficienza
Della gestione ordinaria
Ma è anche evidente
O almeno
Lo pongo ci sembra necessario porlo sul tappeto come un tema su cui riflettere
Che l'inefficienza dell'ordinario forse
Deve essere affrontata di per sé e non costruendo inventando soluzioni
Per aggirare queste difficoltà
Contrapponendo speciale a ordinare speciale straordinario d'ordine
Ecco in questo contesto sulla base delle vicende locali Napoli il dopo terremoto cui facevo riferimento ma anche nazionali con una valenza internazionale il fatto che ci sia un complessivo processo di ristrutturazione innovativa
Delle degli apparati produttivi in cui come Kraus ci ricordava cresce l'importanza del territorio come sede di agibilità delle parti
Di servizi che il mondo industriale apposto al di fuori ha ha espulso chiedendo che il però funzionino anche come risposta complessiva non soltanto l'industria ma la società
Forse anche per effetto di una necessità di rilancio dalla domanda interna in riferimento alle vicende economiche internazionali di fatto
A livello nazionale c'è una
Grande
Attenzione non soltanto attenzione sul settore delle opere pubbliche degli interventi di costruzione del territorio
E in questo contesto
E dato di riscontrare come un elemento
Nuovo
Nella storia degli ultimi decenni
Una egemonia
Anche culturale del mondo imprenditoriale
In presenza di una condizione di debolezza o addirittura di subalpini subalternità
Delle istituzioni elettive locali
Con la singolare
Ma forse non tanto singolare concomitanza di due aspetti che sembrano emergere
Soprattutto per quello che riguarda appunto l'aspetto diciamo il settore
Della dell'intervento sul territorio
Una prevalente logica da parte appunto del complesso delle proposte dell'imprenditoria
Soprattutto nel Mezzogiorno
Che si lega
Alla logica della commessa pubblica più che alla logica del rischio d'impresa
Lo mettevano in evidenza ieri Mangoni giri Mika
Per cui appunto si punta sulle grandi infrastrutture sui pezzi di città pubbliche dalle grandi cessa centosessantasette al programma straordinario
Per la ricostruzione o si punta al terziario pubblico il contenuto uno dei contenuti mi pare fondamentali a cui si fa riferimento a proposito dello scudo a Roma
Ma insieme acquista prevalente logica di commessa più che di rischio d'impresa una rinnovata attenzione ai valori di posizione
Sul territorio
In questo contesto si pone una questione
Non recente ma che assume recenti connotati forse oggi che quella dei centri direzionali
A Napoli realizzazione grosso centro direzionale enorme rispetto alla città
A Roma si discute da alcuni anni quasi esclusivamente del Sistema direzionale orientale
Che è ancora per molti aspetti appare per molti aspetti nella logica della realizzazione di grandi volumi per contenere funzioni terziarie
Forse in questo senso qualche progetto dare a milanese deve essere guardato da questo punto di vista come ancora una risposta di costruzione di volumi per attività direzionale
Ma giustamente dicono poneva nel dibattito dei giorni scorsi un interrogativo
Oggi nell'età della telematica
Nel momento in cui
Come i milanesi giustamente sottolineano il terziario si pone come una ricchezza
Il materiale
Quale terziario postula realmente i centri direzionali cioè le concentrazioni di grandi volumi a destinazione mono funzionale e poi forse a Napoli parte a Napoli sicuramente forse in qualche per qualche aspetto anche a Roma quale terziario tout-court
In realtà in cui l'industria declina in cui non si innova espellendo servizi ma in cui
Semplicemente
Sopravvive
Palin posizioni difensive
Assistenzialistiche
è sufficiente da questo punto di vista dire che se si punta sulla realizzazione di servizi alle imprese si realizzano le condizioni perché l'impresa si focalizzi no nell'area napoletana
O non dimostra resiste la realtà e l'esperienza di molte città non soltanto italiane che il terziario avanzato
E prodotto dalla domanda
Nel settore industriale
Forse questo è un aspetto sul quale ulteriormente
Approfondire le questioni cercare di individuare
Seriamente
Delle ipotesi
Operative economiche
Che fu di nuovo il sospetto
Che ci sia in realtà una solo una straordinaria rinnovata attenzione ai valori di posizione immobiliari
Che tra l'altro richiedono sempre
I tradizionali processi edilizi cioè quei dei centri direzionali ma oggi possono anche richiedere processi di semplice riuso
Giustino diceva che nel centro storico di Napoli non si propongono operazioni edilizie anche il semplice riuso
Di un'area centrale come quella del centro storico di Napoli in un contesto
In cui fondamentalmente la risorsa fondare centrale resta quella del territorio in senso
Stretto
Può essere semplicemente attenzione ai valori di posizione
E forse anche il Lingotto la Bicocca a presentano
O venature di questo tipo
Entro un contesto questi fenomeni incontrollata diffusione di espansione delle periferie ad opera dell'abusivismo a Napoli
A Roma
E con connotati diversi ma compensi non trascurabili forse anche in alcuni episodi milanesi
La vicenda di Ligresti mi sembra che sia
Significativo
E anzi tra parentesi qui se non si affermano soluzioni Gordiani
In qualche modo se non si impedisce ogni trasferibilità dell'abusivo non solo per compravendita ma anche per affitto donazione successione
Questo nodo forse non si toglierà mai
In ogni caso
Il tema complesso in qualche modo che può appunto il il nodo più problematico che è emerso nel dibattito dei giorni scorsi è legato alla centralità e la decisività del tema della riqualificazione urbana
Sono anni che si parla di riqualificazione forse che si
Riferisce tanto ai livelli minimi minimali della recupero urbanistico delle borgate abusive quanto a quelli più complessi più strategici Pius sfumati della dimensione intera dimensione urbana
Forse
Al di là degli aspetti legati alla tutela del ripristino dell'ambiente
Sui quali tutti si sono pronunciati
Riconoscendone la priorità e la positività
Agli aspetti legati ai servizi al verde
Ma qui c'è un nodo sul quale bisogna approfondire le questioni il tema del consumo di suolo
Per realizzare verde e servizi per esempio a Napoli lo ricordava Mangoni tradizionalmente cioè secondo i modelli scontati
Della realizzazione di attrezzature e servizi occorrerebbe pensare all'urbanizzazione di circa cinque sei mila ettari ulteriori nell'area napoletana
Allora forse qui bisogna in qualche modo affrontare anche un ricerca di modelli nuovi che possano essere in qualche modo legati alla trasformazione intensifica Trichet di alcuni quote di aree urbanizzate
A ipotesi di usi polifunzionali di integrati delle stesse aree per le attrezzature e i servizi a una complessità azione degli usi delle strutture urbane che impediscano
Automatismi quantitativi anche nella logica delle attrezzature e dei servizi
Ma soprattutto quello che si è sottolineato con forza nella discussione dei giorni scorsi
E che riqualificazione in qualche modo significa soprattutto difesa laddove c'è e incremento dove manca della complessità
Della complessità urbana
Diceva ferraresi in modo molto efficace
Riaffermare la complessità dei modi di vita contro la semplificazione eccessiva dei modi dei modi economici dei modi legati cioè alla terziarizzazione banale o alla semplificazione mono funzionale delle diverse componenti di rinnovo della città
Che si rischiano di realizzare
Incremento della complessità strutturato
Questo mi sembra da sottolineare non semplicemente introducendo funzioni differenziate
Ma lavorando in una logica di riequilibrio non soltanto in termini di equità ma anche come proporzione
Fra
Funzioni e parti di territorio fra funzioni utenza
Per realizzare efficienza dei sistemi urbani per realizzare una urbanistica delle prestazioni
Per fare in modo che ci sia una risposta velocità sul piano della concorrenza internazionale anche per le occasioni le possibilità di sviluppo
Nella fase della terza industrializzazione come ci diceva
Ma allora ci sono alcuni requisiti
L'onda settorialità degli interventi non l'episodicità degli interventi non la casualità degli interventi
Il governo degli interventi delle trasformazioni
Un governo che non può essere fatto se non di pianificazione di politiche gestionali
Pianificazione intesa come
Per citare Salzano
Intreccio di piano programma d'attuazione
Di momenti cioè che sono fra loro distinguibili ma fortemente interrelati
La questione che ci interessa di più che è più problematica forse proprio quello del piano
Abbiamo sentito nel dibattito interpretazioni anche molto distanti
Fra loro
Dello stesso termine
Ma certo non credo che possa oggi riproporsi semplicemente una logica vincolistica di piano o meccanismo a cascata di pianificazione
Ma neppure accettare che per i sfuggire alle vecchie forme di pianificazione si chiamino piani elencazioni elementari di opere ovvero esposizioni descrittive di intenti
Occorre che quello che si chiama Piano abbia una qualche direi qualcosa in più forse di qualche consistenza tecnico-scientifica progettuale
Che documenti alternative esplorate
Anche sul piano delle proposte intervento
Che documenti un rapporto oggi che l'ambiente finalmente una delle componenti fondamentali con le quali confrontarsi nell'uso del territorio delle risorse
Documentando in maniera consistente che le soluzioni proposte non siano semplicemente ribattezzata in termini di pianificazione essendo soltanto un'elencazione di opere
In ogni caso prevedendo modalità di verifica e di retroazione articolando secondo logiche di coerenze la selezione delle trasformazioni intensive di carattere strategico con il controllo pianificato delle ricadute al al contorno nei settori collegati
Per effetto di queste trasformazioni intensive e definendo formalizzando regole per le trasformazioni diffuse
Basate non sua strati parametri quantitativi ma su concrete analisi dei tessuti urbani sulla riconoscimento delle specificità delle morfologia e e delle caratterizzazioni delle identità
Puntando su una
Su un incremento sistematico della complessità anche morfologica
Dei fatti urbani
Un piano che naturalmente abbia efficacia giuridica
Che sia connesso con la spesa
Ecco perché poi il momento del programma
Della programmazione poliennale degli interventi che introduce la dimensione tempo nel processo di pianificazione non è un anche su
Come per altri
Per altro verso si poteva immaginare qualche anno fa un accessorio
Della pianificazione
Perché attraverso il programma si identificano si confrontano priorità sociali
Propensioni di interessi aspettative praticabilità degli interventi e la selezione non può essere
Ne
Legata ad automatismi nelle grata ad occasioni ad occasionalità
E infine il momento dell'attuazione
Momento dell'attuazione in cui il pluralismo dei soggetti nella società complessa in cui viviamo
Deve trovare
Piena esplicazione trasparente
Efficace
Nel momento in cui
Tutte le innovazioni legate alle esperienze dello straordinario di vario tipo dove idea più recenti gli accordi di programma
Ipotesi di società di programma eccetera possono trovare la loro concreta funzione innovativo
Piano programmato azione dicevamo circolarità dialettica non è immaginabile che ci siano affianco come dire successioni
Se non di carattere funzionale operativo ma è chiaro che l'attuazione nelle sue modalità influisce non può non influire sul piano e così via
E quindi da questo punto di vista non si può non immaginare che alla costruzione del piano
Partecipino i contributi di tutti i soggetti istituzionali e non istituzionali
L'importanza è però che la formazione delle scelte strategiche che costituiscono il piano
Si arrivi sulla base di una effettiva
Democrazia
Istituzionale
E sulla base di una consistenza tecnico-scientifica progettuale delle possibili alternative
Di qui una delle cose che sono state sottolineate che mi sembra che possano essere oggetto di una riflessione specifica l'importanza del di un sistema informativo e di
Una potenziamento delle tecnostrutture delle istituzioni elettive come momenti centrali
Per costruire un processo di pianificazione che voglia essere
Non nominalistica mente presente ma sostanzialmente operare
Perché in sostanza si realizzi partecipazione
Senza inviti di una volta ma anche senza eludere il problema reale
Contro il crescente spazio dei meccanismi di formazione del consenso
Ieri mi è sembrato che ci sia stata nella esposizione per altro verso molto interessante molto stimolante di Giustino un'immagine eloquente
Quando proponeva che Della ipotesi dell'intervento sul centro storico di Napoli che la Società dammi presieduta sta elaborando si possa discutere sì questa ipotesi possa essere illustrata
Nello stadio San Paolo con tutti i cittadini seduti sugli spalti dello stadio San Paolo
Forse questa non è partecipazione a questa
Come dire confondere il rapporto con i cittadini con uno spettacolo di calcio
Processi di formazione del consenso che sono in qualche modo mi sembra opportuno proprio con riferimento anche alla particella veniva restituito al tipo dei partecipanti alla discussione di stamattina
Da avvertire come una preoccupazione nella frequenza in cui con cui l'organizzazione delle proposte che provengono dal mondo imprenditoriale giocano su una organizzazione articolata in tre poli
Le imprese private le imprese a partecipazione statale la cooperazione che sembra sempre di più
Non tanto una forma di democrazia imprenditoriale quanto invece una forma di preordinata attenzione ai modi di costruire il consenso
Da tutto soci consegue nel mio articolo conclusione scusandomi per la lunghezza
Ci pare la necessità di una politica delle aree urbane
Vista tra l'altro il valore dominante che oggi assumono le modificazioni nelle aree urbane rispetto alle espansioni
Una politica innanzitutto nazionale
Che sia adeguatamente trasversale rispetto ai problemi di settore che nelle città si riscontrano
Che quindi si confronti sia con i problemi dello squilibrio nazionale nord sud sia con il coordinamento delle politiche
Delle competenze sia centrali che decentrate
Che assumo a prevalentemente connotati programmatori
E che promuova la risoluzione di alcuni nodi strutturali con i quali è necessario fare i conti nelle aree urbane come il regime degli immobili e come la regolazione del mercato immobiliare
Non credo che si possa essere soddisfatti
Ipotesi di una politica delle aree urbane a livello nazionale che si traduca ulteriormente gli interventi di settore ulteriormente in opere tanto meno se poi
Finalizzate alla risoluzione di aspetti finali e non strutturali delle difficoltà urbane
Ma una politica nazionale che sia assolutamente articolata secondo le specificità delle realtà con le quali ci si confronta
Non si può immaginare che ci sia una politica per le Aree urbane e tratti in modo eguale Milano e Napoli e Roma per restare agli esempi di cui abbiamo parlato oggi
Non torno sulle caratteristiche di questa città ma mi sembra abbastanza evidente che in una situazione come quella napoletana in cui si è in presenza di conurbazione con demografia e con una Ritmo demografico ancora consistente l'incremento
Con fabbisogni arretrati di strutture di servizi
Con una logica di governo del territorio fortemente caratterizzato dallo straordinario si possa immaginare di esplicare una politica paragonabile a quella di una città come Milano in cui il sistema multipolare regionale è una realtà in cui i ruoli di Milano all'interno di una il processo di riconciliazione
Che ha come riferimento non soltanto la Regione ma forse l'intera nazione o addirittura l'Europa pone problemi differenti oppure a Roma
Dove il ruolo di capitale il rapporto fra centro e hinterland assume delle caratteristiche assolutamente peculiari mettendo addirittura in dubbio che si possa essere rapidamente un'area metropolitana
Ma a livello locale occorre che ci sia una politica delle aree urbane
Che non può attendere le riforme istituzionali o muove in certe autorità metropolitane
Questo un processo da costruire eventualmente attraverso una serie di sperimentazioni attraverso una serie di operazioni che tende Tino e tendano a fare emergere quegli elementi di convergenza fra competenze e livelli che salvaguardino contemporaneamente
L'efficienza della politica di governo e la ricchezza delle autonomie come si è detto nella tavola rotonda di su Milano
Oggi già oggi esistono gli strumenti e le istituzioni in grado di mettere in moto meccanismi di governo alla Scala urbano metropolitana
Soprattutto esistono le regioni
Che hanno tutti i poteri e tutte le competenze si riusciranno anche con l'aiuto del Ministero delle urbane a interloquire positivamente con le province e con i Comuni soprattutto con i Comuni capoluoghi
Io credo che
Da questo punto di vista
L'istituto a immaginato questo convegno come un primo punto un primo appuntamento di riflessione e di dibattito sui temi delle aree urbane ma io credo che da a partire da questi temi sia possibile e non solo in questa occasione non solo oggi cominciare a
Fare un
Concretare
Una serie di questioni di iniziative che possono non soltanto restituire credibilità alla politica di programmazione ma contribuire a una migliore condizione di vita nelle nostre città
Grazie
Grazie Ajax dove solo la parola al ministro Carlo Tognoli
Grazie a te il cui intervento è molto atteso è stato
Come dire auspicato in più di un intervento in ultimo la questo disco Dal Piaz
Desidero ringraziare per l'invito e
Soprattutto per la organizzazione di questo
Convegno
Al quale mi auguro possano seguirne altri
Ad altre associazioni analoghe
Mi sia consentito innanzitutto di rivolgere un pensiero alle vittime che l'attentato di Napoli che pone nuovamente il nostro Paese al centro di una delle offensive del terrorismo
Internazionale mentre ancora l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale era concentrata sulla sequestro ad opera degli estremisti arabi di dell'aereo
Quel piano
Non siamo in una sede strettamente politica però mi sembrava giusto doveroso fare anche questo richiamo per un evento che si è verificato proprio qui
Della città
Di Napoli
E mi sia consentito
Fare una introduzione
Per illustrare anche i criteri rigidi carattere generale su quali sulla base dei quali ci siamo mossi per predisporre le prime misure
Legislative
Del ministero delle Aree Urbane ma soprattutto
Per preparare la legge quadro che è una legge metodologica con la quale ci proponiamo di offrire uno strumento al governo ma soprattutto ai comuni e alle regioni per affrontare e possibilmente risolvere i problemi
Delle infrastrutture nell'ambito una delle nostre città non ci siamo mossi soprattutto su questo terreno sul terreno infrastrutturale
Anche per ragioni obiettive tenendo conto che le competenze per ciò che riguarda la politica urbanistica sono a livello nazionale per ancora del ministero dei lavori pubblici e poi ovviamente
Delle delle regioni
Abbiamo impostato il nostro lavoro mi dispiace per Mancino che sentirà ripetere alcune cose
Che ho detto perlustrato ed è stato un'occasione felice in un convegno ad Ancona dove abbiamo considerato anche ancora
Area urbana l'importante sulla quale appunto intervenire col qui ci siamo basati sulla considerazione che l'Italia è un insieme poi cento
Quindi città ed i bacini economici e produttivi interconnessi
E
L'abbiamo pensato che i problemi gravi delle metropoli sono affrontabili e risolvibili in una logica appunto policentrica a livello nazionale e a livello regionale
Le nostre cita anche se privilegiate da un'organizzazione urbana
Di livello e di complessità certamente superiore sono tuttavia rimaste arretrate nella infrastrutturazione e nella costruzione delle condizioni materiali e strutturali per il loro buon funzionamento siamo in ritardo nell'apprestamento dei parcheggi si registrano carenze
Per ciò che riguarda le metropolitane le ferrovie regionali i passanti ferroviari urbani
E siamo in arretrato nella individuazione nella costruzione di a reggersi Carrier dotate di accessibilità non con gestiva e nella ricostruzione del paesaggio dei centri storici e dei centri di quartiere
L'attuale periodo storico possiamo considerare che si profila la opportunità della urbanizzazione cosiddetta totale che non vuol dire ovviamente caso dappertutto ma condizioni urbane
Dappertutto
E in questo senso siamo un po'influenza me lo consentirete da dalla nostra visione lombarda e capita negli annali della città ma in termini politici questo significa garantire al maggior numero di cittadini l'accessibilità più larga possibile alla funzioni fondamentali
E cioè uguaglianza di opportunità localizzative
Dignità culturale posizione uguale sul mercato del lavoro
E per questo nell'affrontare i problemi delle aree urbane abbiamo fatto riferimento innanzitutto ai criteri di accessibilità
Trasportistica e informazione
Civita accessibilità trasportistica ovviamente intesa come possibilità per gli abitanti
Di procurarsi una gamma di attività rilevanti disponibili a livello della stessa area urbana correlazioni di tipo urbano
E in modo indifferenziato e questo vale proprio per le tre città che abbiamo preso in corsa avete preso in considerazione anche a livello nazionale e mondiale
Accessibilità informazione alle come possibilità dei cittadini e dei diversi gruppi di procurarsi una gamma di informazioni rilevanti generali di aiuto le decisioni centilitri che di sostegno all'impresa
Disponibili anche qui a livello della medesima area o a livello nazionale e internazionale
Questi criteri non sono stati scelti solo in base ad un orientamento culturale
O accademico ma
Perché hanno trovato conferma
In una parte della nostra normativa in particolare con riferimento alla legislazione
Meridionalistica dalla legge sessantaquattro e alla legislazione trasportistica con particolare riferimento al piano generale dei trasporti nonché alle scelte deliberate da alcune regioni per esempio la Regione Lombardia e la regione Puglia in questo quadro gli interventi del governo attraverso il ministero delle Aree Urbane
Se non vogliono essere inutili o dannosi non possono essere orientati solo ai fabbisogni arretra ma debbono guardare al futuro alla costruzione di una situazione per l'evoluzione della vita sociale e civile delle nostre città
Per fare un esempio
Milanese il passante ferroviario non è stato progettato e messo in cantiere anche se condivido le osservazioni che sono state fatte proprio in una relazione
Su Milano che arrivato purtroppo tardi rispetto alle prime impostazioni ma non è stato progettato e messo in cantiere solo per rispondere a bisogni espressi disfatti
Ma anche per la volontà di far assumere all'area milanese lombarda una configurazione avanzata capaci di prolungare e rinnovare il suo sviluppo per i decenni a venire
Queste nuove situazioni impongono lo sviluppo di una capacità progettuale
In materia di strutture organizzazione urbana da parte di tutti dagli enti locali allo Stato
Ed è questo il punto più delicato progetti da fare sono non sempre ma spesso di livello ma urbanistico
Rispetto al quale i poteri locali Comuni e Regioni si muovono con difficoltà
Ma che d'altra parte vedono in molte occasioni lo Stato con un atteggiamento di centralismo pericoloso per l'autonomia dei poteri locali
L'obiettivo è quello di elaborare promuovere progetti di grande scala senza ledere i diritti di autonomia e di autodeterminazione dei poteri locali
Interventi del ministero per le Aree urbane riguardano opere infrastrutture e servizi sovracomunali per i quali finora è mancato
Il sostegno finanziario e centrale a Comuni e Regioni e riguarda scelte di interesse statali che i ministeri hanno deciso e attuato senza valutare le implicazioni sulla evoluzione delle città e mi sia consentito a questo punto quindi di annoiarvi un po'illustrando rapidissimamente
Di principi sui concetti sui quali abbiamo basato la legge quattro che presenteremo tra pochi giorni
Al consiglio dei ministri che abbiamo sospeso proprio nelle settimane scorse causa
Della della crisi questa legge quadro
Sulla quale io tra l'alto sollecito sin d'ora
Un dibattito e contributi in particolare da parte dell'istituto nazionale urbanistica prevede l'elaborazione di progetti integrati infrastrutturali
All'interno dei quali far confluire opere cantierabili finanziate o anche semplicemente programmate indipendentemente dai livelli amministrativi e dei centri dispensa di una determinata area urbana
Il contenuto dei progetti integrati infrastrutturali e il coordinamento attuativo degli interventi di scala urbana e sovracomunale
Relativi alle infrastrutture dei trasporti urbani e interurbani
Per la viabilità della residenza della difesa dell'ambiente delle reti di comunicazione e delle reti
Energetiche
I progetti integrati infrastrutturali
Non modificano le competenze centrali regionali e locali con che non ci sia bisogno in qualche caso di modificare queste competenze ma non ci siamo posti questo obiettivo perché altrimenti ci saremmo impantanati in un conflitto che non ci avrebbe consentito di avanzare una proposta che al nostro interno viso invece dovrebbe consentire rimettere in moto più rapidamente possibile soprattutto nelle aree
Urbane che ne hanno più bisogno interventi operativo
I progetti possono essere in tre gare intenerire promossi scusate il progetto a gestire i progetti integrati oltre che dal ministero delle Aree Urbane da tutti i soggetti locali interessati Regioni Province comuni
I progetti integrati vengono sottoposti ad accordo di programma e godono sia di procedure speciali
Che di appositi finanziamenti attraverso i progetti integrati sarà possibile gestire realizzare ci auguriamo in tempi più brevi rispetto a quelle ordinarie in modo organico e coordinato un insieme di opere che attualmente si realizza
In maniera frammentata
E dispersiva
La legge istitutiva prevede le modalità di formazione degli strumenti attraverso conferenze di programma che vedono la presenza degli enti locali e di tutte le amministrazioni interessate la partecipazione anche di capitale
Privato direttamente attraverso società miste o joint ventures
In definitiva il progetto integrato è uno strumento di potenziamento
Che coinvolgendo anche i soggetti privati
Riunisce in particolare tutti i soggetti pubblici indipendentemente dal livello istituzionale dai poteri e dalle competenze non è una mediazione passiva tra soggetti ma un processo attivo di riformulazione secondo logiche più generale di piani e programmi settoriale
Si badi bene mi sembra logico ma desidero sottolinearlo
Non pensiamo alla predisposizione
Laddove si decide all'intervento di
Forzatamente di nuovi progetti innanzitutto
Cercheremo di tener conto di quanto è già stato progettato e come spesso accade non finanziato e non realizzato anzi possiamo dire che molte parlanti
Del nostro Paese Mezzogiorno compreso
Non mancano i progetti
E talora nemmeno i finanziamenti ma manca la realizzazione e soprattutto la realizzazione in tempi
Ragionevole che renda
Gli interventi medesimi
Economici sotto ogni profilo soprattutto sotto il profilo costi-benefici
La gestione dell'accordo di programma
Può essere affidata anche alle autorità locali sindaci voi presidenti di Regione e negli accordi si determina l'ambito di operatività territoriale e si elencano le opere gli interventi e gli atti da compiere poter realizzare prioritariamente nell'ambito del raccordo viene individuata l'autorità che vigila sull'attuazione dell'accordo stesso
Poiché l'accordo comporta per i soggetti sottoscrittori l'obbligo di darvi esecuzione nei tempi e con le modalità
Stabilite qualora
Entro i termini stabiliti
Gli obblighi contenuti in nell'accordo risultino disattesi l'autorità di vigilanza che scelga di comune accordo può chiedere al Governo la nomina di commissari ad acta per provvedere a compimento delle attività
Previste
Prevediamo quindi
Dei poteri sostitutivi ma credo con la giusta
Misura e il massimo rispetto della di tutti gli attori che sono presenti e in particolare delle autonomie
Locali
Prima di passare
Alla rapida illustrazione il comuni disegni di legge alcune proposte che abbiamo depositato nei mesi scorsi al consiglio dei ministri al Parlamento mi riferisco per esempio disegno di legge per la realizzazione di parcheggi pubblici e aveva un disegno di legge
Relativo al riuso delle aree industriali dismesse consentitemi di affrontare anche sia pure in termini estremamente sintetici
Alcuni temi relativi alle città che sono state oggetto del convegno senza ripetere ovviamente ciocche già è stato scritto e detto nel corso del convegno
Medesimo per ciò che riguarda Roma ecco solo su alcune considerazioni anche qui per dare un'idea del lavoro che stiamo facendo su Roma Capitale voi sapete che anche per Roma Capitale è stato presentato un disegno di legge che
Ricalca nella sua impostazione analogo disegno presentato due anni orsono disegno di legge che anche sua un carattere prevalentemente metodologico si punta ad elaborare un programma di interventi per Roma Capitale un programma predisposto da un comitato composto dal sindaco di Roma dal Presidente della Regione
Dal presidente dalla Provincia dal prefetto e dal Presidente del Consiglio o per sua delega dal ministro delle aree urbane un programma che
Può essere realizzato attraverso l'intelaiatura metodologica che descritta nella legge ma che non ma a priori
Degli obiettivi assolutamente precisa e questo credo che sia un fatto positivo proprio
Nel momento in cui parlando del Sistema direzionale orientale si avvertono giuste osservazioni critiche
E si invita hanno mitizzare questo intervento che non può risolvere tutti i problemi
Yuma
E nel quale non si possono risolvere tutti gli interventi dello Stato su Roma capitale
Ecco per ciò che riguarda un noi ci siamo ospiti
Diciamo su queste linee che non voglio definire strategico ma di orientamento
Per dare un'idea appunto di quali debbono essere a nostro avviso anche gli interventi dello Stato
Va al uno valorizzazione primo valorizzazione della funzione direzionale puntare su questa funzione di Roma significa rendere possibile lo sviluppo delle attività che competono ad una grande metropoli moderna capitale dello Stato
L'attività nel campo della direzione politica istituzionale ovviamente ma attività nel settore della conoscenza e della diffusione della ricerca più avanzata attività di punta nel settore dell'informazione
Il perseguimento di un obiettivo di questo tipo richiede un'attenzione particolare è prioritaria verso lo stato complessivo della mobilità e della accessibilità
Valorizzazione e l'offerta culturale Roma dispone di grandissimi
E potremmo dire per un certo verso uniche potenzialità in termini di offerta di Bini e di servizi culturali monumenti musei centro storico mostre spettacoli archeologia si tratta di mettere a punto una strategia mirata a rendere effettivamente fruibili risorse che oggi sono
Soltanto
Potenziali
E poi se è vero che in un certo senso Roma è la terza città industriale d'Italia dico in un certo senso perché lo è sicuramente in valori assoluti
Anche se c'è una prevalenza di determinati tipi di attività nel campo industriale per Roma ma ecco se come la terza città industriale d'Italia non possono essere dimenticate le esigenze del mondo economico e facendo riferimento al primo degli obiettivi di quelle attività ad alta tecnologia e di terziario
Che sono destinate avanzato che sono destinate ad espandersi se troveranno un contesto adatto
Non bastano infatti le infrastrutture tradizionali ad assicurare un ambiente urbano favorevole a questo tipo di insediamenti vedo Torrani
Là in fondo è uno degli insegnamenti che abbiamo avuto
Tagli ai quella gli ormai lunghi studi del progetto Milano dell'IReR in particolare per una capitale così prestigiosa i servizi alle persone o quelli delle della formazione o quelli della cultura del turismo e dello spettacolo prima
Indicati sono altrettanto importanti quanto l'efficienza del trasporto pubblico della rete viabilistica o di quella telefonica e quindi redistribuzione delle attività economiche qualificazione dei servizi mi sembrano alcuni tra i principali obiettivi per dare respiro alla
Capitale senza prevedere ovviamente ulteriori espansioni salvo quella del sistema direzionale orientale e le possibilità offerte anche su Roma da diverse aree industriali dismesse per ciò che riguarda il Sistema direzionale
Orientale noi ci stiamo muovendo
E il nostro lavoro è già partito
In in questa direzione per
Predisporre
Una
Analisi della situazione attuale dal punto di vista fisico funzionale economico e urbanistico rispetto alla alla presenza della dell'amministrazione pubblica
Non solo nel centro ma in tutta la città di Roma nel momento in cui facciamo questo studio abbiamo ritenuto opportuno farlo bene da tutta la città del resto molti dati sono già
Disponibili poi analisi delle potenzialità localizzative
Nell'area romana con particolare attenzione al Sistema direzionale orientale
E in primo luogo all'area pubblica di Centocelle
Analisi della della potenzialità di riutilizzo dei contenitori edilizi che possono essere resi disponibili attraverso gli eventuali trasferimenti nelle aree del Sistema direzionale
Orientale ovviamente
Insieme a queste analisi un'analisi sul possibile impatto ambientale sia nella nell'area del Sistema direzionale orientale sia nelle aree che vengono verrebbero dovrebbero essere abbandonate
Da alcune
Amministrazioni dello stato e poi ancora
Una simulazione tutte le conseguenze in presenza delle diverse ipotesi che verranno
Formulate ciò dovrebbe consentirci di fare una valutazione rispetto alla all'obiettivo Sistema direzionale orientale molto basata sui dati
E quindi sul buonsenso appunto senza mitizzare questo
Intervento
In nei giorni scorsi
C'è stato anche sulla vostra rivista una
Ci sono stati diversi interventi per ciò che riguarda il problema
Delle aree e devo dire che anch'io condivido l'opinione di coloro che vantano che
La prima questione sia quella di assicurare la proprietà pubblica alle il modo bisognerà vederlo c'è un problema legato ovviamente come sempre agli espropri problema irrisolto
Nel nostro Paese
Bisogna valutare se queste aree colpito ecco una legge box e verso
Bisogna valutare se queste are debbono essere acquistate dall'amministrazione comunale
Ho da uno strumento pubblico di proprietà dell'amministrazione comunale di altri enti pubblici anche questa è una questione che penso sia giusto porre nella prospettiva di disporre di uno strumento diciamo più snello come si dice
Normalmente
E
Bisogna anche valutare
In questo senso quindi
La destinazione delle prime risorse che sono disponibile io confesso che
Non sarei contrario ad utilizzare
La prima tranche dei finanziamenti previsti per Roma Capitale già i primi duecentocinquanta miliardi che figurano in tabella C della finanziaria per questo obiettivo di esproprio o di
Acquisizione magari non utilizzando tutte le risorse in questo senso tenendo nella parte anche per i primi interventi infrastrutturali ma insomma orientando le verso questo
Ora obiettivo ho fatto cenno appunto all'opportunità di prevedere anche qualche intervento infrastrutturale
Benché pure sotto quel profilo
Sia bene disporre prima di tutti i dati perché in quella parte della città alcuni interventi infrastrutturali sono comunque indispensabili perché
Tra l'altro parte stessa delle aree del Sistema direzionale orientale e sostanza già compromesse tutto attorno ci sono quartieri che obiettivamente meritano
Di avere delle infrastrutture più moderne e più adeguate sulla capitale lì poi mi pare che sia stato fatto osservare giustamente proprio da circo uniche non ci troviamo ci come
Che non ci troviamo nella periferia quella la periferia
Cinquant'anni fa ma oggi è una parte mediana di della più vasta area metropolitana e regionale nella sulla quale insiste la
Capitale ma voglio aggiungere altro su Roma desideravo debbo dare una informazione anche sul lavoro che stiamo
Facendo con il comitato che è stato costituito recentemente presso il ministero delle are urbani
Qualche pensiero
Mi sia permesso su Milano non vorrei insistere molto su
Su Milano ma se chiudersi completamente
Di fare qualche considerazione sarebbe ingiusto anche se devo dire la cosa che in questa in questa circostanza mi diverto di meno
Se già dietro l'utopia assente non sempre divertito ma insomma anche divertiti
Ecco ho visto alcune considerazioni critiche nelle relazioni che sono state svolte relazioni critiche che
Condivido perché sembrano giusto perché sono quelli che poi dovrebbero aiutare tutti noi ad evitare per il futuro errori che sono stati
Compiuti nel passato proprio
Nei giorni scorsi io ho fatto un giro in Sicilia
A Palermo e a Catania ed è lì proprio compensato che se qual quegli interventi fossero stati preceduti mi riferisco allo Zenit o a Librino
E fossero stati preceduti da un da una visita
A Milano a Torino
Per vedere quartiere in atti noi negli anni Cinquanta conoscete tutti molto bene probabilmente ecco qualche errore in meno sarebbe stato compiuto anche a Palermo
O a Catania città che non hanno bisogno
Altri errori
Sulla su una situazione che dal punto di vista
Proprio del
Della della condizione urbana non è sicuramente tra le più
Avanzante
E ritengo valida la considerazione
Secondo la quale su Milano non bisogna inquadrare i processi in atto nell'area milanese nella categoria della de industrializzazione e del declino produttivo
Anzi parlare di post industriale a Milano è obiettivamente un errore di definizione che non aiuta a comprendere la
In realtà
Così come condivido la considerazione secondo la quale le infrastrutture del trasporto sono state sottodimensionate nella fase della espansione urbana con una penalizzazione per il trasporto su ferro
Ecco devo dire invece
Che guardando le cose a distanza
I risultati che sono stati determinati nella città di Milano dalla variante generale del Piano regolatore del mille novecento settantasei sono a mio avviso risultati positivi essi hanno
Ottenuto hanno raggi hanno raggiunto gli obiettivi di contenimento che ci si proponeva con quella variante generale
Anzi forse più di quanto ci si proponesse perché
Quella variante generale si basava su dati del Censimento del mille novecento e settantuno che non sempre sono stati confermati dalla loro proiezione negli anni
Successive
Ma mi sia consentito anche di affermare che pure le scelte successive
Successive alla variante generale del Piano regolatore mantengono tuttora la loro validità anche se non sono state accompagnate dai conseguenti interventi realizzativi mantiene la sua validità il documento di vetture del progetto passante attraverso il quale si è introdotto un metodo corretto di riletture di riproposizione della politica del territorio
Con questa elaborazione con i progetti d'area
Si è voluto esprimere la volontà dell'ente locale di porsi dentro al processo di miglioramento complessivo delle prestazioni del sistema urbano a vantaggio dei cittadini e delle loro
Attività
Nel documento direttore non ci si è limitati a valutare i fabbisogni livelli di efficienza
Le risorse economiche territoriali relativi alle sole aree interessate dall'opera ferroviaria
Sono state invece rilevate le possibili modificazioni nelle strutture economiche produttive attraverso rispetto a vaste zone della città
Tanto per fare dei nomi della Bovisa Rogoredo ma anche su altre direttrici come quella da Greco a Sesto San Giovanni
Sulla quale poi si è sviluppato il
Primo progetto Pirelli quello
Forse è meglio conosciuto come techno si e si è tenuto conto dell'interconnessione delle esigenze del quadro comprensoriale
E
Regionali
Per le aree strategicamente più delicate si sono assegnati funzioni sofisticate realmente rispondenti alle esigenze
Dello sviluppo milanese da quelle finanziarie quelle ricettive ai servizi sociali culturali ricreativi di alta qualità
Si è individuato un criterio equitativo corretto per l'attribuzione dei valori
Nell'ambito dei comparti oggetto di variante urbanistica seguito del documento direttore si è stabilito il principio dell'indifferenza del valore dei suoli attribuendo peso volumetrico
Anche alle aree pubbliche
Azzedine strada con un ovvio vantaggio per l'amministrazione pubblica in particolare per il Comune
Di Milano
Il documento direttore
Avuto il pregio di essere una elaborazione collegata alla scala regionale
Alla quale è stata è stato pensato il passante ferroviario che non è né una linea di trasporto tra il centro e i quartieri e nemmeno un treno di grande
Velocità
Come ho detto probabilmente il passante arrivato
Temporalmente
Troppo tardi tuttavia esso ci offre un'occasione per meglio qualificare lo sviluppo
Di Milano e soprattutto per favorire quel riequilibrio che appare
Che è già in atto ma perché va a sostenuto per ciò che concerne l'area milanese e lombarda naturalmente tutto questo può essere favorito frenato
Anche dalla politica nazionale
Un piano decennale della casa questo non vale solo per Milano che preveda la destinazione di risorse per la ricca per la qualificazione e la riqualificazione dei centri storici delle periferie
Più che alla realizzazione di nuovi alloggi
Per un arricchimento di infrastrutture di servizi che non all'acquisizione di abitazioni come è stato fatto negli anni scorsi avrebbe un effetto benefico su Milano e sulle altre città
Che costituiscono il panorama urbano del nostro paese ma particolare vorrei dire proprio su Roma Milano Napoli perché anche a Napoli passo a Napoli non mi sembra che il problema
Sia di nuovo quello di costruire altri alloggi
Gli interventi straordinari conseguenti al terremoto in questo senso hanno permesso una ricostruzione una costruzione che ha avuto anche una sua efficacia come viene riconosciuto dei tempi anche abbastanza rapidi oggi il problema è di passare dalla fase straordinaria quella ordinaria con un disegno che sia un disegno complessivo sull'area
Napolitano ha poi Tana partendo dalla residenza dagli insediamenti economici e produttivi
Alle infrastrutture soprattutto quelle di trasporto che sono particolarmente importanti per l'Area
Napoletana e perché offrono una grande potenzialità ove essi di una politica di coordinamento
Efficace il problema centrale lo abbiamo visto anche recentemente in alcuni convegni tenuti qui a Napoli è quello del rapporto con la Regione e la strategia di sviluppo complessiva del sistema urbano
L'area metropolitana soffre
Di congestioni di squilibri che non può risolvere con la sola razionalizzazione del suo funzionamento né né tanto meno con l'espansione su se stessa che porterebbe a livelli di congestione non più sopportabile
La quantità e l'importanza degli interventi programmati e di quelli finanziati purché siano finalizzati alla integrazione delle condizioni urbane dell'intero sistema di città costituisce un'occasione
Forse unica tale da consentire reale sviluppo nel senso più moderno della situazione economica
E territoriale e per questo quindi che i progetti del centro storico
Dei quali ho letto sui giornali ma dei quali mi aveva ampiamente informato
Giustino che venne qualche mese fa trovarmi
A Roma ecco questi progetti altamente apprezzabile debbono tuttavia essere anch'essi inquadrati
In una politica globale di degli interventi sia per ciò che riguarda le infrastrutture sia per ciò che riguarda
Il territorio sia per ciò che riguarda il recupero di
Aree nell'ambito gareggia riproduttive nell'ambito dell'area napoletana problema che mi pare se non sbaglio perché Napoli presenti una certa delicatezza poi che a differenza di quanto accade per esempio a Milano dove le aree dismesse sono effettivamente dismesse libere
Qui non sempre l'autismo la dismissione si traduce nella disponibilità delle aree perché si determinano occupazioni non facilmente
Controllabili così come e mi sia consentito di dirlo qui nella speranza di non suscitare delle polemiche così come credo non possa essere risolto con considerazioni semplicistiche la questione dell'area impazzite
Ovvio che la preoccupazione principale debba essere quella della difesa della occupazione naturale che non si debbano prendere decisioni intempestive non condivise bisogna pure tenere conto anche del consenso sotto questo profilo ma non si può neppure seguire la politica dello struzzo per ciò che concerne
Quest'area è salva valutata in prospettiva vorrei dire con calma e con tranquillità garantendo
Al centodieci per cento l'occupazione ciò che è possibile
Fare ma soprattutto
Favorire una elaborazione che nasca in sede napoletana perché mi rendo conto che sette assoluzioni vengono offerti dall'esterno si tratti dello stato si tratti i grandi aziende
Nazionali possono suscitare un impatto in questo caso non ambientale ma politico
Così negativo da
Compromettere le soluzioni eventuali comunque ripeto quest'area non può non essere presa in considerazione anche in prospettiva per ciò che concerne per lo sviluppo del
Della realtà urbana napoletana naturalmente non per favorire in sé insediamenti congestione prima invece per
Valutare la possibilità di insediamenti che garantiscano lo sviluppo così dicasi per altre aree
Come per esempio anche quella l'ho presa in esame in un convegno recente tenuto dal partito socialista l'aria della raffineria che sulla quale bisogna fare qualche considerazioni sui trasporti ecco desidero ripetere cose che ho già detto qui a Napoli ma credo
Sulle quali credo valga la pena di insistere
Partendo dalla considerazione
Che sulle ferrovie concesse i finanziamenti provengono da moltissime fonti diverse in alcuni casi i lavori
Sono riferiti attratte delle stesse linee separate da segmenti per i quali non esistono i finanziamenti ecco un primo problema elementare di coordinamento che deve essere più che affrontato risolto rapidamente
La progettazione era e la realizzazione della linea ad alta velocità da Battipaglia
A Milano permette la liberazione della linea villa Literno Salerno che può essere così adibita ah metropolitana che potrebbe essere così adibita a metropolitana urbana questa linea potrebbe rappresentare l'asse portante interno della nuova mobilità raccordata
Alla costruenda metropolitana alla Circumflegrea alla Circumvesuviana di Suviana la li fa l'ha portata a piazza Garibaldi connessa eventualmente alla tranvia leggera per sistemare in modo da non creare barriere sull'atto mare è chiaro che perché il sistema possa funzionare sarà necessaria una complessiva armonizzazione di tutti i sistemi compresi compresi quelli su gomma attraverso una politica di gestione che vede le diverse unità decisionali convergere verso una gestione integrata di tutte le reti anche attraverso una politica tariffaria comune che oggi non esiste a Napoli ed integrata come avviene
In molte altre grandi metropoli che questi problemi li hanno affrontati prima non mi riferisco alla metropoli italiane
Purtroppo alla ecco sì alla metropolitana
Essenziale anche a mio avviso il problema
Dei parcheggi non solo e forse non tanto di quelli centrali ma di quelli che dovrebbero sorgere nelle zone esterne alla cinta urbana per consentire
La osmosi tra sistema di trasporto individuale e collettivo su gomma o sul ferro una particolare attenzione
Dovrà essere rivolta alla qualità dei punti di interscambio che non devono rappresentare punti di preoccupazione per gli utenti per questioni di sicurezza ovvero di disagio su queste questioni avevo già preannunciato la intenzione del ministero delle aree urbane di avviare un primo protocollo d'intesa e quindi un accordo
Di programma
E in questo senso ci stiamo muovendo speriamo al più presto di poter
Formalizzare
Diciamo così
Il primo incontro dal quale appunto dovrebbe scaturire un protocollo di intesa
Una breve elencazione e poi
Cerco di concludere
Rispetto alle iniziative in corso da parte del ministero delle a rubare o ce l'hanno già fatto cenno alla disegno di legge su Roma Capitale sul quale pronti
Trattengo
Ricordo quello
Sui parcheggi con una avvertenza che
Mi mi piace fare
Il disegno di legge sui parcheggi
Non è nato obiettivamente per incentivare la realizzazione dei parcheggi
è in atto per consentire alla realizzazione di un certo numero di parcheggi perché vi rendo conto anch'io del pericolo insito in questo tipo di di infrastruttura e del resto dibattito antico posso dire che ancora quando ero ragazzo
Negli anni cinquanta a Milano già si parlava del problema dei parcheggi del centro che avrebbero indotto
Ulteriore traffico risultato però devo dire che il traffico è arrivato ugualmente però qualche parcheggio per fortuna Milano c'è ma certamente in misura inferiore di quanti sarebbero necessarie certo qui ci sono messe anche le leggi dello Stato e solo dopo la legge punta hanno previsto realizzazione
Di box nelle
Nelle case di abitazione tutta una serie di previdenze
Delle quali inutile stare a parlare quindi mi rendo conto anche dei pericoli e dei rischi che ci sono nella in una politica diciamo di facile parcheggio d'altra parte però credo che
Alcune delle nostre città dove abbiamo preso in considerazione undici suppongo che il Parlamento al al larghi del il numero ecco
Favorire la realizzazione cioè consentire la realizzazione di parcheggi c'è apparso indispensabile dico consentire perché
E in quasi tutte le città dove ci sono i programmi di parcheggi e questi poi non si sono realizzati e per ciò che riguarda l'esperienza milanese si può dire che perché non siamo riusciti a
A far costruire due parcheggi zone abbastanza centrali ma strategica che consentono senza grande pericolo la realizzazione di infrastrutture di questo tipo una uno vicino alla stazione Centrale del vialone che immette alla stazione centrale e collegato alla seconda e la terza linea della metropolitana un altro
Presso il Policlinico zona che essa fortemente congestionata lo abbiamo fatto con attraverso il metodo della della concessione ai privati per la costruzione e gestione del dei parcheggi con una concessione
Che dura quarantacinque anni ma qual è stato lo Stato posta con lo Stato
Nella
Scarsa redditività economica tra gestione di questo tipo di infrastrutture ed ecco perché nella legge abbiamo previsto un contributo conto interessi che può essere la soluzione di questo aspetto del problema mi riferisco sempre ovviamente alla realizzazione di parcheggi
Pubblici con
Una copertura di parte degli interessi sui mutui è possibile raggiungere un equilibrio economico per i privati che potrebbero essere
Concessionari di questo tipo di infrastrutture anche per le amministrazioni comunali che avranno il compito principale
Di realizzare per esempio i parcheggi d'interscambio che trovandosi nelle zone periferiche non si presentano come quelli più remunerativi dal punto di vista
Economico ripeto un provvedimento sicuramente parziale
Che però ecco vuol a questo obiettivo quello di consentire la realizzazione di parcheggi e niente affatto di incentivare la realizzazione di questo tipo di infrastrutture pensiamo invece e in questo senso abbiamo predisposto
Un emendamento che si debba favorire nelle nostre città
La realizzazione di parcheggi privati cioè Artuso
Privato dei cittadini soprattutto in quei quartieri che sono totalmente
Privi che sono i quartieri costruiti appunto prima e la legge urbanistica facesse obbligo
Della realizzazione dei box naturalmente non prevederemo alcun contributo per la realizzazione di questo tipo di parcheggi ma semplicemente delle agevolazioni di tipo fiscale euro sugli oneri
Di urbanizzazione e se debbono essere costruiti su sedime pubblico una esenzione per un certo numero di anni dall'imposta
Su di occupazione del suolo pubblico questo emendamento prevede ovviamente che siano le amministrazioni comunali a predisporre dei piani compatibili con piano regolatore e con le scivolo scelte urbanistiche
La legge sul riuso delle aree industriali e una legge
Che sta subendo in questo periodo un'operazione di diffusione con
Analogo calcio con un altro provvedimento
Avvenuta qui abbiamo previsto non vi voglio annoiare con lettura del del disegno di legge ma abbiamo previsto la possibilità di predisporre dei progetti d'area da parte dell'amministrazione comunale progetti dare che vengono finanziati dalla dal Governo attraverso il ministero delle aree urbane che sono sottoposti ovviamente
Alle approvazioni tradizionali con un accorciamento di tempi
Che possono escape che vengono poi sottoposti alla ai proprietari gli eventuali proprietari privati
Che vogliano raccoglie e a realizzarli
Offrendo quindi un un diritto di prelazione ovviamente ai proprietari di queste aree
Ma che vengono poi realizzati dalle amministrazioni comunali e qui prevederemo negli anni successivi un contributo per l'esproprio o le acquisizioni dall'amministrazione comunale nel caso in cui non ci sia interesse da parte del proprietà
A realizzare a raggiungere gli obiettivi previsti dal progetto dare ha predisposto dall'amministrazione comunale abbiamo inserito nel disegno di legge delle indicazioni per il riutilizzo delle di queste aree industriali affinché e se non diventino per esempio di nuovo
Industriale anche se non c'è nessuna obiezione di carattere ideologico naturalmente questi queste indicazioni sono di massima
Ve le leggo solo per avere un'idea e anche su questo magari un contributo perché è una materia sulla quale è opportuno prima che essa arrivi all'approvazione formale aprire qualche ulteriore valutazione
L'obiettivo sarebbe quello di privilegiare
Insediamenti diciamo il tipo terziario
Ma anche se i servizi pubblici
E attività produttive con la realizzazione di parcheggi aree ricreative
Parchi e verde pubblico piste ciclabili e anche centri commerciali ed espositivi nonché insediamenti residenziali ma a bassa densità abitativa ecco sono naturalmente come potete ben capire queste indicazioni hanno un valore
Otto relativo e tutto sarà affidato anche alla capacità consiglio locale
Esisterà
Predisporre degli obiettivi corrispondenti alle realtà diverse che ci sono da città città non è possibile fare una intelaiatura precisa
Valida per tutti perché mi sembra importante e appunto
Questo intervento
Dello stato per l'elaborazione dei progetti questa possibilità delle amministrazioni comunali di acquisire casotti
Disinteresse o indifferenza
Dei privati le aree relax
E mi sia consentito di concludere con delle considerazioni un po'di carattere ideologico che mi perdonerete comporre dire con una piccola provocazione che vorrei lasciare in modo che ci possa servire anche per i prossimi
Incontra e la questione urbana
Oggi è soggetta a letture
Fortemente contrastanti
E anche questa una delle ragioni per le quali ci siamo mossi prevalentemente con
Una normativa metodologica
Perché i notevoli rapidissimi cambiamenti da una parte le questioni lasciate irrisolte dal vecchio ciclo industriale dall'altra propongono letture
In cui il contrasto
Dettato da valori ideologici e PC tecnologici e sociali è indubbiamente rilevante
Usando una semplificazione potremmo individuare due tendenze
La prima potrebbe essere definita isolazionista che tende a sottovalutare ma anche ad esorcizzare il peso del cambiamento e questa si propone l'obiettivo morale della piena soddisfacesse soddisfazione dei bisogni lasciato insoddisfatti dal ciclo industriale
La seconda potrebbe essere definita interventista che tende a calarsi nel Complesso cambiamento in atto
Bene questa seconda si propone di dare trasparenza ai nuovi fenomeni e da questi di individuare le nuove opportunità in termini di scelte sociali e territoriali
Ecco isolazioniste possono essere uso questo termine scopo rispetto puramente provocatorio possono essere portati al recupero delle strutture preesistenti e gli interventisti capiranno che è giunto ormai tempo di abbandonare
Vecchi schemi interpretativi dettati da realtà potremmo definire ottocentesche per dare invece centralità ad una situazione che è tipica ormai anche dell'area mediterranea almeno della realmente mediterranea che va dalla Francia alla Spagna
E Alitalia in cui i servizi ad alta qualificazione sono il perno per generare nuove produzioni e nuovi cassetti redistribuiti ecco mi sono permesso di sottolineare questa questa piccola provocazione perché proprio recentemente avendo
Organizzato un convegno dedicato alla città cablata e ci siamo sentiti rivolgere all'e sterno del convegno immediatamente un'osservazione di questo tipo ma con tutti i problemi
Con tutte le carenze che hanno le nostre città e voci preoccupate della cablatura io non voglio annoiarvi anche su questo ma abbiamo potuto vedere come attraverso
Queste reti via cavo in particolare nelle città e come si sta già facendo
Per esempio in Francia sia possibile erogare servizi di grandissima importanza sotto il profilo sociale prima ancora che i servizi alle aziende che voglio dire nasceranno da sé come già stanno nascendo
Proprio a Milano c'è un progetto si in in fase di avvio per quanto riguarda la city finanziaria li rafforza economica è tale che le cose vanno vanno in un certo senso da sole e più difficile invece non far muovere le altre il rischio qual è e il rischio è che si rimanga indietro così come si è rimasti indietro per esempio nella realizzazione delle metropolitane oggi tutti danno per scontato scontata la necessità che si facciano linee metropolitane pesanti leggeri aumenti e e la verità è che se questo stessimo la giusta e sono giovamento avessimo fatto trent'anni fa forse oggi non ci troveremmo in queste condizioni invece trent'anni fa dicevamo che si trattava di un investimento eccessivo
Che sarebbe andato a detrimento dei più necessari Investimenti di carattere sociale che comunque non avrebbe risolto i problemi delle nostre città ecco quindi desideravo appunto fare questa queste sottolineature per ricordare come ci sia la necessità obiettiva di
Affrontare naturalmente i problemi
Difficili che abbiamo intorno a noi ma di guardare anche avanti per favorire lo sviluppo infine concludo con la propria proposta Lino ma naturalmente anche ad altre associazioni perché credo possa essere una lavoro utile per
Per affrontare con correttezza la politica delle aree urbane ma più in generale la politica urbanistica nel nostro paese la proposta è che abbiamo già in gestazione con i ministeri dell'Ambiente dei lavori pubblici quella di elaborare delle direttive sulle linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionali direttive e non piano urbanistico nazionale
E nemmeno una semplice articolazione territoriale della programmazione economica s'per non seguire vecchie strade o per non fare nuovi libri dei sogni le direttive riguarderanno in primo luogo ovviamente la generale politica degli interventi dell'amministrazione centrale
E ogni intervento insieme di interventi Energia Ambiente mare mezzogiorno trasporti d'intesa ovviamente con le rispettive amministrazioni le decisioni di politica a livello cosiddetto macro o a livello settoriale
Dovranno essere valutate anche per le implicazioni urbane soltanto così si realizzeranno gli obiettivi
Indicati potranno essere evitati gli impatti ambientali irreversibili
Le direttive riguarderanno in secondo luogo le procedure per la programmazione e l'attuazione degli interventi
Se i problemi delle aree urbane possono avere natura
E rilevanza sia urbana che nazionale la gestione attuativa degli interventi dell'amministrazione centrale si deve sviluppare attraverso forme di collaborazione e di coordinamento tra i vari ordinamenti ancora cioè l'accordo di programma che dovrà essere progressivamente generalizzato per molti interventi statali e di interesse statale accordo di programma per sviluppare un modello fondato su autonomi centri di potere
Centrali e locali quindi con il massimo rispetto e lo ripeto delle competenze che però tra loro tra loro possono trovarsi in conflitto ed emulo trovare quindi una giusta mediazione o una giusta
Via di uscita io ho concluso vi ringrazio ancora per l'invito e per l'occasione che mi è stata offre
Io ringrazio a molto per conto mio invece ministro Tognoli
Anche per la come dire per la ricchezza della del suo intervento
Il quale potrebbe Tognoli forse essere quasi considerato l'intervento introduttivo di un altro convegno che sia il seguito di questo perché di carne al fuoco né messa deve davvero molta
Credo che sarà estremamente utile per tutti noi continuare a ragionare al di là del convegno collaborando nei modi più opportuni come è nostro costume al a mettere a punto e a valutare l'insieme delle degli elementi che
Proposto
Io do adesso la parola ho voluto
Dire queste cose subito anche perché
Tognoli al anche per i nuovi impegni di governo dovrà probabilmente allontanarsi da questa o la prima la conclusione dei nostri lavori
Do la parola adesso qua Carlo Ferroni direttore generale della
Non più della Confindustria ma dell'Associazione nazionale costruttori
Grazie presidente io debbo dire che dopo l'ampia articolata sintesi dal piazze dopo la altrettanto ampia
Interessante soprattutto promettente
Relazione del ministro Tognoli
Mi pare proprio avere nulla di nuovo da aggiungere non risolverò questo mio dubbio passando addirittura la parola a Rino Petralia ma lo risolverò accorciando fortemente quello che avevo pensato di dire
E cosa dire
Visto dall'angolazione duplice diciamo dei costruttori ma soprattutto del mondo industriale
E non c'è dubbio
Che negli ultimi vent'anni si è assistito ad una sviluppo della sistema industriale un'evoluzione del sistema terziario
Che non ha avuto alcun riscontro
Sul piano delle degli assetti Urbani gli assetti Urbani hanno mostrato rigidità a fronte di una evoluzione Forte del sistema industriale e terziario che ci ha portato alla più o meno contestato quinta posizione di potenza industriale del mondo
Ecco che proprio per raccogliere una provocazione finale del ministro il fatto che in Italia prima si siano fatte le case coi sia venuto in mente di fare la città sia venuto in mente tardi ci si è resi conto che è un po'difficile paradossalmente può anche essere un'opportunità
Sempre che si sappia capire che oggi dobbiamo cogliere non le necessità che non siamo stati capaci di cogliere quindici o vent'anni fa ma insieme a quelle anche quelle del futuro quindi il discorso della città cablata non è una un'ampia di un ministro che vuol guardare anche al futuro ma secondo me è un'esigenza fondamentale altrimenti ci troveremo in futuro
Con queste di efficienza allora ecco pensare alla Problemi di queste aree urbane tra presente e futuro questa mi sembra sia il titoli questo convegno propone l'esigenza può di individuare quelle che possono essere le fondamentali di fondamentali obiettivi da assegnare a queste aree urbane io non credo di aggiungere nulla se dico che gli obiettivi
Distinguendoli solo per amore di razionalità ma in effetti ci sono forti interrelazioni sono sostanzialmente tre uno rispondere alle esigenze
Economiche attuali del domani del nostro sistema
Secondo superare il grave degrado che purtroppo attualmente riscontriamo nelle nostre città e fronteggiare il nuovi attese da parte dei cittadini in termini di fruizione della città che oggi vengono o assolte a prezzo di gravi sacrifici molti case non vengono assolta fatti interni frizioni tempo libero di cultura divertimento eccetera
Terzo in quel contesto recuperare l'ambiente recupera i centri storici che non possono essere un'obiettiva a sé stante ma deve essere la risultante di queste operazioni
E che cosa vuol dire
Rispondere alle nuove esigenze economiche
Io credo è stato detto quasi tutto tra sintesi l'intervento del ministro Tognoli ma credo che sostanzialmente no non possiamo altro che presumere e comunque auspicare che nel futuro il nostro sistema produttivo continenti ad evolversi ad evolversi nel terziario ad evolversi verso il Quaternario
A proseguire nella evoluzione del sistema industriale
Cosa può significare tutto questo sulla territorio Slanzi viado molto importante cioè il fatto che ci muoviamo o ci vogliamo muovere verso il terziario il Quaternario fatto che ci trasformiamo questo corse più comprensibile da industrie di base a industrie Prima industrie mature e poi a industria avanzate
Vuol dire che ci sarà una forte attrazione di questi sistemi economici e produttivi verso le aree urbane perché in mancanza delle interazioni
Con i centri amministrativi con i centri politici con i centri di cultura quei centri universitari questa evoluzione verso l'industrializzazione avanzata verso il terziario il Quaternario non riusciremo praticamente a farla
Quindi l'area urbana deve corrispondere a questa esigenza
E poi la corrispondere ad un'altra esigenza al fatto che questi sistemi economici allo stesso tempo si avvicineranno alla RAI vale ma allo stesso tempo avranno bisogno di essere molto più collegati che per il passato con gli altri sistemi economici collocati nelle altre aree urbane quindi ciascuna area dovrà essere considerato una sorta di Anello di una Rete molto più ampia che si stende non solo a livello regionale ma a livello nazionale ormai a livello europeo pende da una parte una sorta di concentrazione
Verso la città dall'altra la necessità di collegamento avrete con tutti gli altri insediamenti di tipo economico di questo tipo economico evoluto a cui facevo cenno facevo cenno prima
Ecco cosa comporta se questa
Tendenza è vera cosa comporta credo che escano in primissime evidenza due o tre fattori innanzitutto il fattore di fondo è la mobilità cioè la mobilità in mancanza di mobilità tutto questo difficilmente realizzabile e mobilità in che se Enzo e innanzitutto anche su un fronte diciamo un po'tradizionale e il fronte casa
Fronte casa interni di mobilità di proprietà mobilitati affitto e mobilità in termini di evoluzione qualitativa cioè un mondo che si deve avvicinare alla città che porterà quindi figure economiche diverse rispetto alla al passato e non poteva più accettare un sistema paralizzato della del servizio casa così come attualmente servizio casacche per i meccanismi di legislazione di affitto sappiamo bene quello che è ma che questo viene pensato molto meno e bloccava anche in termini di cessione del bene
Cioè il cesso la cessione del bene casa che un meccanismo fondamentale nell'inserimento della persona città è praticamente vietato
Ogni duetta letto passaggi di proprietà la casa viene ripagata
Mentre invece se io muoio cedere una pacchetto azionario lo posso cedere alzando un dito
E la grande evoluzione del sistema produttivo italiano è anche legata al fatto che i passaggi di proprietà sono stati possibili realizzabili in tempi veloce
E agevole la questo credo che vada considerato nel contesto che ha fatto il ministro Tognoli forse perché non c'era la competenza a casa
Della nuovo assetto urbano un tassello mancava e questo tassello casa sembra un tassello tradizionale ma andrà affrontato secondo anche la qualità gliela pensare che certe periferie degli anni dell'inizio anni cinquanta volevo al più nessuno nessuno ci può stare più dentro
E quindi certamente dei mezzi finanziari destinati diciamo alla urbanizzazione alla baby niente alla rete urbana ma forse anche alla sostituzione
Di certi tipi di case che agli anni Cinquanta andavano bene per ripararsi e che oggi probabilmente i cittadini italiani come cittadini della quinta potenza industriale del mondo a qualsiasi livello non vogliono più non mi pare che ci sia poi nulla di scandaloso in tutto questo
Ecco mobilità poi vuol dire anche tutte quelle altre cose che viceversa sono state dette e che sono fondamentali quando pensiamo a quell'esigenza di Rete cui accennavo prima è chiaro che se la situazione dovesse restare quella attuale in cui il i collegamenti
Ora per degli scioperi ora per gli intasamenti stradali ora perché abbiamo ritardo decennale nell'allevamento del nostro autostrade ora perché abbiamo un ritardo trentennale l'adeguamento del nostro sistema ferroviario questa mobilità praticamente è inesistente oppure viene fatta apprezzo di grandi sacrifici credo che ciascuno di noi
Viva sulla propria pelle i sacrifici per la mobilità cui bene o male questa nostra città ci costringe quindi ben vengano tutti quei progetti a cui accennava il ministro Tognoli in termini di infrastrutturazione di trasporti di tipo extra urbano il la secondo punto che avevo richiamato in apertura cerco di andare più veloce possibile era quello relativo alla necessità di superare il grave degrado che viviamo le nostre città e corrispondere ai nuovi nuove esigenze e interessi
E economici ma soprattutto anche culturali civili e sociali dei cittadini
Cosa vuol dire tutto questo come affrontare questa esigenza credo che sia stato già largamente detto quindi io mi limiterò a rifare l'elenco delle cose che avevo in testa senza approfondirle
Viste che sono state citate direi concettualmente in due modi uno rifunzionalizzare
Per quanto possibile seguendo quella che è stata una tradizione antica della città di che cresce e si evolve su se stessa non sempre cercando territorio aggiuntivi anche perché il territorio aggiuntivo da noi è cosa difficile rara
Secondo però in molti casi seguendo la logica
In almeno in alcune realtà dei centri direzionali perché non tutto risolvibile in una rifunzionalizzazione su se stesso o con un sistema sia pure molto sofisticato
Di trasporti credo che delle operazioni di direzionalità siano indispensabili soprattutto nelle nostre maggiori città e allora rifunzionalizzare qui mi pare che molto sia stato già detto dalla ministro discorso del riuso dei contenitori
O che non sono più adoperati o che è auspicabile non vengano più adoperati tra i contenitori che non sono stati citati dalla ministro e che viceversa potrebbero essere molto utili per gli attrezzare le nostre città penso anche a quella del vasti vaste caserme
E dell'esercito o di questo o di quell'arma che non tutte sono indispensabili all'interno delle mura cittadine per le garanzie di sicurezza eccetera credo che si possano fare delle grandi operazioni di rilocalizzazione
Lo stesso vale per il tema della rilocalizzazione industriale
Sulla quale fare soltanto una piccola proposta integrativa se ho capito bene cioè che non riguardi soltanto necessariamente le riducono rilocalizzazione delle industrie insalubri
Ma che possa essere esteso alle insediamenti tout-court perché penso che in una economia a scarsità di territorio dedicare delle aree urbane semi urbane a insediamenti industriali non valga più la pena e che sia reciproco interesse comune
Della città
Degli industriali perché credo che ci regalerebbe o qualche cosa spostando una liberando delle arche dei costruttori perché alla fine qualcosa ci costerebbero sopra a realizzare operazione distruggerle
Terzo Polo segnalare anche l'esigenza forse di ripensare l'utilizzo dei nostri spazi verdi spazi verdi in Italia sono ancora concepiti
Quando resistono alla intolleranza dei cittadini
Come del monumenti da tenere da una parte di non utilizzarli all'estero si stanno evolvendo delle idee di utilizzo di questi spazi verdi anche per non renderli delle sedi Sempre più ingestibili è sempre meno funzionali funzionali alla a esigenze dei cittadini mi fermo un attimo per salutare il ministro
Ecco dice infine terzo elemento infrastrutturazione urbana le metropolitane l'intermodalità i parcheggi
Le strade urbane tutti elementi sui quali mi pare
Completamente inutile soffermarmi sono state già dette naturalmente intanto valgono in quanto siano collegate a tutte le altre operazioni in mancanza di visione globale credo che non sarebbe molto efficiente tutto questo discorso
Ecco in questa logica dinamica
Chieti rifunzionalizzazione di costituzione di centri direzionali di revisione della città in funzione delle esigenze Divella
Attività economica del domani è in questa logica credo che va visto il problema del recupero ambientale
E dei recupero dei centri storici è il recupero ambientale sarà una derivata di queste operazioni perché la volta che avremmo trovi dislocato il modo più opportuno gli aspetti residenziali gli aspetti produttivi gli aspetti economici
Distinguendo settore indusse poi duttile industriale
Da altri settori nel localizzazioni accettate del problema ambientale si risolve un tantino da sé
E lo stesso dicasi per il centro storico la volta che avremo riutilizzato dei contenitori la volta che avremo posto nei centri direzionali alcune attività potremo realmente dedicare alle attività urbane
Di maggiore livello come diceva dal piazza questa mattina i centri storici
Non immaginando viceversa una semplice restauro perché oggi altrimenti si parla soltanto di mini restauro dei centri storici e credo che questo non sia in una logica in una logica di città
Ecco io concludo rapidamente facendo però poi una sottolineatura sulla Conti mi pare che ci sia un larghissimo accordo per dire tutte queste cose vanno fatte forse ce lo diciamo da anni
Però il problema è che poi si faccia davvero che ha ragione Tognoli
Qui ci sono i Progetti ci sono i quattrini fra le cose voi non si fanno
Allora diciamo innanzitutto credo che debba calare nelle amministrazioni innanzitutto la cultura la consapevolezza che queste cose rispondono ai sì Jencek comune della dei cittadini
E che ebbene sì riflettere prima di assumere delle decisioni ma se la riflessione diventa poi a termini decennali non serve più a niente intanto la gente si soffoca di traffico di smog
E di impossibilità di evolvere verso quel terziario verso quel Quaternario che noi auspichiamo perché se non attrezziamo notte città noi da quinto Paese industriale credo che passeremo un pochettino forse verso verso la serie B e quindi tutta una serie di semplificazioni di ordine procedurale andare a rivedere per esempio un'altra cosa che mi dispiace Tognoli l'abbia citato un po'a rivedere la legislazione sulle autonomie locali perché va bene fare gli accordi di programma eccetera
Ma se il sindaco e va l'accordo di programma prima di poter dire la parola deve fare settanta delibere in sede di giunta in sede di Consiglio eccetera
è questa l'accordo non so in che condizioni potrà andare oppure ci dovrà andare in condizioni di essere sempre prevaricato e alla gente non piace di essere prevaricati e quindi alla fine non si fa proprio nulla
Ecco poi ci sono anche da mobilitare un pochettino di mezzi finanziari privati
La cosa più semplice mi dispiace non ci sia più il ministro che possa veicolare queste cose è quella per esempio di rilanciare finalmente in Parlamento presso i fondi comuni investimento immobiliare perché credo che sia uno strumento per la raccolta
Di capitale privato e poi destinato a questo tipo a questo tipo di operazioni
Col Pd mi pare di che si può constatare che c'è una volontà comune per fare le cose ci sono degli strumenti facilmente
Introducibile nostro sistema tanti altri nei citati il ministro mi ha solo un po'spaventato sulle direttive sulle linee fondamentali nel territorio perché non vorrei che ce li portassero ancora un dibattito che poi davanti a sé
E di avere altri dieci anni quindi questo è un po'grande timore non vorrei insomma che finissimo
Per muoverci poi sulla nostra città solo quando quando ci sono le Olimpiadi quando c'è ci sono i campionati del mondo o quando malauguratamente o forse debbo dire fortunatamente c'è il terremoto grazie
Grazie dottor Ferone o adesso la parola a Giorgio Gabrielli della direzione della lega delle delle cooperativa
Ma io sarò più risotto Ferroni anche visto l'ora tarda quindi non abuserò della vostra pazienza raccolgo solo
Alcune considerazioni che ha fatto il dottor Ferroni perché probabilmente perché è un po'da un'ottica un po'più operativa rappresentiamo il settore
Non è vero che i processi i processi sono certamente più complessi di prima e quindi non si può essere terminali passivi è sommamente operatori quindi anche i propositori
Addosso a questi processi
Ed è vero che questi processi non possono durare dieci anni perché se durano dieci anni diventano vecchi anche quindi vengono decisi
è chiaro che però a monte di tutto questa rapallesi tutta questa storia è qui c'è la storia di un settore delle infrastrutture delle costruzioni di tutte le industrie connesse che son quattro cinque anni che Staffi brillato
Star febbrile ad un settore in cui sono impegnati anche milioni di persone che significa fare investimenti per alcuni aspetti anche sbagliati cioè restiamo solamente a questo tipo di ombrello il pensiamo naturalmente all'imprenditore il quale poi in fondo chiede solamente di lavorare
è chiaro che gli obiettivi devono essere decisi in modo che non venga pregiudicato qualcosa ma noi ci stiamo accorgendo avere esperienze dirette all'interno di questo settore che ci sono investimenti tentativo non fatti
Per cui non si è più capaci di ritornare indietro le dimensioni alle dimensioni imprenditoriali per cui si era prima
Idonei non parte ancora a regime è questa questo volano dei duecento mila miliardi di cui si parlava per cui si rimasti fra color che son sospesi
In una prospettiva di una di una concorrenza interna molto più accentuata che in una prospettiva di una concorrenza europea anche percentuale tra forse qualcuno di voi l'avrà visto noi sulla Fiano Romano Sancesario abbiamo visto la Philip Holzmann è che è un'impresa di cinque mila miliardi
Uno dei soci della Filippo il se ma è la banca tedesca la Deutsche Bahn la quale ha comprato in Italia anche la Banca d'America e d'Italia quindi la concorrenza non è che stiamo aspettando il novantadue ora a fronte di alcuni obiettivi certamente Complessi certamente riqualifichi antichi ne ha più ne metta quindi il contributo del vino in questo senso qui sarà stato certamente positivo in un dibattito che però si vede sul territorio che sta diventando una terapia una terapia una diagnosi per alcuni aspetti anche eccessiva e che non si muove più niente
Non si muove più niente quindi lei anche le assicurazioni che il ministro fa con qualche preoccupazione che poi questa accolto fra le varie amministrazioni dello Stato ci riporta con un attimino indietro ma insomma ecco che parta regina
Quelle che sono le aspettative che gli operatori aspettano da quattro cinque anni e per i quali si sono finalizzati che poi devono diventare questi obiettivi la ristrutturazione di questo settore
Non è possibile che a un certo momento l'unico settore produttivo che non partecipa direttamente
Alla alla ripresa di questo Paese bene o male a questo prodotto interno lordo in termini reali positivi anche quest'anno ha dovuto registrare una infrastrutturazione
Credo che sia disegno ancora negativo nemmeno uno
Quindi io credo che queste capacità non possono essere soffocate ulteriormente
Non possono essere soffocato ulteriormente proprio perché devono diventare anche lo stimolo a una ridisegno dell'industria dirle che non può essere quella degli anni Sessanta certamente in Curia
Un po'cementificato l'Italia ma che naturalmente deve rappresentare uno dei cardini dello sviluppo di questo Paese il completamento dello sviluppo di questo Paese
E anche l'abbassamento di questa soglia di inflazione TC differenziale di inflazione che abbiamo con gli altri Paesi perché se si ristruttura il Paese probabilmente anche il quattro virgola cinque o un cinque di quest'anno
Poteva essere di meno io pervenire dalla stazione di Napoli e qui sono arrivato in ritardo nessuno vorrà insomma ecco
Evidentemente nessuno conta quanto può essere diseconomico questo ma anche questo dato prodotto in costi e quindi l'inflazione
Qui di risanamento complessivo del Paese non può che passare attraverso il riordino di queste diverse aree metropolitane dell'alta velocità della dei porti del disinquinamento di tutto
Ma è chiaro che c'è l'accentuazione degli operatori a partecipare anche alle lavorazioni di queste cose qui però non dimenticando la funzione fondamentale che è quella di lavorare e quindi l'impegno alla gente
Non si può tenere un'impresa quando la gente quando poi non si sa esattamente che cosa che cosa farne
Questo non significa come ripeto uno sviluppo selvaggio che in altri tempi presenta dei pericoli e le conseguenze che anche in questo caso hanno fatto hanno noi ce ne accorgiamo le vediamo sotto gli occhi però è vero
Che il completamento del risanamento di questo Paese passa attraverso la valorizzazione e la ristrutturazione di questo settore vertere anche una risposta occupazionale tutto sommato
Che non è quella vecchia quando ripartirono rigidi speso e aumentarla al prodotto interno lordo guarda caso avesse venuta intermini istruzione si rispetta la ripresa industriale
Accettiamo anche questa non primogenitura che per anni è stato un po'il cardine dell'industrializzazione del Paese
Però è chiaro che non vogliamo essere un settore subordinato tradizionalmente anticiclico chiamiamola così
Io vi ringrazio di queste ultime considerazioni ho accentuato questo tono qui perché vivendo in mezzo all'impresa di naturalmente avverto un po'la difficoltà di questo muoversi in modo abbastanza fibre lato
Per non sapere esattamente con precisione il quale filoni infilarsi che cosa fare
Il contante cordate in giro di imprenditori vecchi e nuovi per cui sta cambiando anche il panorama sta cambiando anche il panorama ci sono imprenditori tradizionali imprenditori stranieri imprenditori finanziari
E sembra quasi che ad un certo momento manca un quadro di riferimento preciso in cui la ristrutturazione del settore che significa non solo quella dei grossi ma anche quella di piccoli perché proprio i grossi che non sanno quello che fare ritornano indietro
Vanno verso quella zona tradizionalmente occupata dei piccoli c'è uno stato di indeterminatezza
Io son contento che il ministro abbia messo in cantiere questi progetti che ci sia questa accelerazione ringrazio anche vino che abbia partecipato
Alla migliore precisazione di queste cose qui è chiaro però che il processo incomincia a mostrare un po'di imporrà accorciare i tempi sono abbastanza sono abbastanza lunghi
Qualcuno scrisse che sullo scudo di Roma se per caso avessero messi insieme un po'tutte le carte che hanno scritto fosse probabilmente qualche cosa già sarebbe stato sarebbe stato fatto
Se ne parla troppo secondo noi parla troppo adesso
Credo è giusto che gli interessi sono tanti grossi solo enormi
Però è vero che ci sta molto a gente che sta aspettando quello per comincerà fa qualcosa e quindi evidentemente questa attesa non può essere procrastinata all'infinito
Io mi ricordo che uno dei momenti di caduta
E abbiamo la così della mercato FIAT e lo faccio per analogia senza nessuna nessuna significatività per il particolare
Fu quando non si sapeva se si dovessero fare le macchine o si dovessero fare gli autobus c'era un giro un nuovo modello di sviluppo di cui tutti parlavano per anni è e arrivo al mercato interno FIAT al quaranta per cento adesso le cose vanno meglio perché è ritornato al sessantacinque cioè il non sapere le cose di non sapere che fare crea naturalmente
Delle perdite e poi non saranno quantificate ma son tutte per noi in questo settore avvertiamo delle per le perdite in termini occupazionali della cardine in termini di investimenti sbagliati delle verdi in termini di obiettivi mai definitivi e quindi dello spazio giusto in cui un operatore
Posso occupare il posto più ideale per quelle cose che naturalmente si è attrezzato si attrezza per fare vi ringrazio dell'attenzione
Grazie dottor Gabrielli abbiamo ancora mezzo fra quattro interventi quindi se chi interviene si contiene nei cinque dieci minuti riusciamo a chiudere alle ore previste
Il primo Claudio Falasca che rappresenta anche la CGIL nazionale
Piano piano
Sta inciampando sugli errori
Beh anch'io loro riassumere moltissimo Dio le cose che ho intenzione di dire
In tutti i modi io
Ho consegnato alla Presidenza
Una piattaforma quattro unitaria CGIL CISL e UIL e sulle politiche urbane
Che è frutto di una riflessione maturata recentemente il ventinove marzo
In un'assemblea unitaria che raccoglieva i quadri sindacali delle delle regioni di tutte le Regioni delle principali aree urbane del Paese
E su cui abbiamo intenzione di sviluppare un certo tipo di iniziativa che dirò tutto
La piattaforma molto articolata su circa venticinque pagine io pensavo di
Riportare per alcuni brani leggendoli così da non perdere nulla diciamo
Dell'autorevolezza unitaria Della Gatta forma però questo richiederebbe molto tempo e quindi andrò riassumerò per titoli un po'e le indicazioni che che sono nella in questa proposta di lavoro
Mi dispiace da questo punto di vista che ministri ministro si è andato via perché
Ovviamente non luglio interlocutore principale
Di questo ragionamento
Diceva Felonica e promettente quanto detto da ministro anch'io non ritengo che siano mette
Perché se effettivamente non riesce a muoversi in quella direzione lei lo auguriamo ne siamo stati tra quelli che hanno sollecitato in tempi non sospetti la costituzione di un ministero per le aree urbane
Perché significherebbe interrompere un metodo di governo non è non entro nel dettaglio ma è che effettivamente è deleterio e cioè è una sorta di schizofrenia per cui per ogni questione che si poneva nel Paese veniva individuato una competenza nuova
Per ogni intervento si attivavano provvedimenti legislativi ad hoc per cui alla fine non abbiamo oggi una media del di leggi leggine
Al alla famosa legislazione speciale per cui non ci si capisce più nulla
Ecco io credo che quella che questa logica questo metodo eccessivamente pericolosa proprio realizzare di obiettivi di cui si è discusso in questi giorni
Mi sembra che le indicazioni
Rispetto su cui si pensa di muoversi ministro Possa in una certa misura stoppare questa questa tendenza la cosa non è facile anzi vi dirò una grossa complessità e già dalle dai contenuti dei suoi dei provvedimenti che sta attivando emerge questo emerge questo perché a meno io ho colto tutta la parzialità delle indicazioni contenute in questo la vostra anche se importanti
Voglio dire che i problemi delle aree urbane voi l'avete sottolinea benissimo non è poi solo la mobilità non sono solo i parcheggi ma c'è un insieme di questioni che o vengono ricondotte
E in termini di governo a o unità a coordinamento oppure oppure una politica urbana non ci sarà da questo d'unto di vista ecco io di accenno alle proposte che noi avanziamo come sindacati unitariamente la prima questione
Dicevo la political Barone solamente accessibilità ecco noi chiediamo che si vada la definizione di un piano di un programma pluriennale per le ha rubato
La sosta e la sua la sostanza di questa proposta possa significare
Che si individui si individui uno strumento in uno strumento tutte quelle coerenze
Di tutti quei soggetti che in maniera diretta o indiretta intervengono incidono le realtà urbane
Qui la miriade delle competenze infinita e infine dal ministero dei lavori pubblici al ministero della Sanità amministratori edilizia scolastica Anas e ministero dei trasporti e così via non c'è nessuno
Che a un certo punto dice benissimo tutte queste scelte che vengono assunti in sede separate costituiscono meno un quadro rincari
A meno sulle questioni fondamentali un po'la nostra richiesta di andare a a definire appunto un programma pluriennale che per un verso gestisca risorse proprie la sede potrebbe essere appunto al ministero delle Aree Urbane nel contempo verifichi tutte
Queste coerenza attraverso la folla con l'istituzione questa è una possibile proposta d'una sorta di nucleo di valutazione
Che entri nel merito delle singole scelte
La seconda questione la seconda proposta è quello di andare al completamento delle competenze di questo ministero io non ho capito bene si in questa legge guarda qui accennava al ministro e la legge istitutiva del ministero
Che si è quello sono molto perplesso
Non capisco cioè per me io credo che Comini Stella legislativa del ministero debba essere una sorta simile a quella fatta per il ministero dell'ambiente che individui via competenze strumenti mezzi e così via
Spero che quella di cui parlava Luís sì ma qui una legge una legge di riferimento per gli interventi integrati nelle aree urbane perché si è quella legge per il ministero non ci sarebbe molto da discutere
Quindi dicevo andare a completare le competenze del ministero per le rubano in modo particolare in dedizione sulle politiche abitative ossesso terroni prima a faceva riferimento a questa a questa a questa questione
Terzo problema no ecco rispetta questa è una delle del ministero al ruolo del ministero
Io spero le intenzioni di Tognoli sono queste da quanto so
Che non sia sostitutivo dei poteri locali e regionali anche luglio ha ribadito più volte questa sera perché se invece un momento di rafforzamento no dei poteri di programmazione e pianificazione degli enti locali
Terza questione credo che sia fondamentale imprescindibile
Anche qui affinché si realizzi questa tipo di politica sono tre tre tre cose tre cose cioè che complessivamente diciamo il Governo del mercato immobiliare articolato su tre questioni la fiscalità
Qui se non sia una riforma della fiscalità immobiliare difficilmente si governa vi si governa il mercato
Il ritrovando questa alcuno sono Discover il ragionamento sull'autonomia impositiva degli enti locali in modo da dare anche risorse dirette per gli interventi urbani
Io sono molto schematico scusatemi ma i tempi sono minimi la seconda questione per regime dei soli degli immobili
Non è possibile che ogni volta che si debba fare intervento ci si diventi si diventa scriventi pazzi Attila delizie
Per acquisire le risorse
Terza questione è il governo del mercato delle locazioni le locazioni
Credo che senza questi due strumenti è difficile è difficile realizzare qualcosa concorrenza
Una qualsiasi programmazione programmazione quarto quarto capitolo di proposte quarto capitolo vivono se sono gli strumenti d'intervento
Qui molto sinteticamente ne individuiamo corretto anche qui tre questioni di fondo
Non sto a farvi dottore aggiornamento critico anzi fortemente critico
Che oggi è possibile copre dimostrare con concretezza sul sul sulla concessione sui limiti dei commissari sul sulla loro poi effettivi inefficace a risolvere i problemi
Sia in termini di qualità di intervento che in termini di tempi degli interventi quindi vediamo nel nel negli accordi di programma
Il Ministero circa il ministero ci sta lavorando su questo negli accordi con mamma una delle forme fondamentali dell'intervento forse la principale degli interventi complessi
Individuiamo nel rafforzamento delle strutture pubbliche comunali anche questo io ritengo che sia una questione centrale in termini di competenze e professionalità e il governo delle pianificazione
Una
Un punto punto diciotto entrale terza questione rispetto agli strumenti mezzi e così sia le procedure di affidamento
Questo capitolo enorme io lo lo accenno così però credo che ad esempio con la con la legge ottanta
Con il decreto attuativo una serie di passi avanti siano stati fatti ci sono dei grossi limiti a parere mio che nascono anche da un dai limiti della legge stessa finire rozzo ma sono stati fatti dei passi avanti per dare e a introdurre nella nostra legislazione elementi trasparenza di oggettività dei meccanismi di affidamento dei lavori questo rivedo capitolo enorme e su cui mi limito a dire questa cosa
Ultima quinta quaestio
Per delle aree dismesse
DIGOS tra parenti e sono d'accordo nel congiunge i due provvedimenti aree dismesse creare e la rilocalizzazione sono come molto d'accordo che non è pensabile che sul tema del recupero delle aree dismesse si intervenga caso per caso anche se per grandi contesti ecco qui quello che ne proponiamo e di andare a istituire una sorta di Osservatorio di una conferenza che raccolti i vari soggetti e quindi enti locali sindacati gli operatori eccetera e che in via preventiva
In via preventiva tengono sotto controllo facciano proposte valichi non le le indicazioni che emergono dei vari soggetti sull'utilizzazione del futuro di questo patrimonio da cui poi difenderà un Paul fu no il futuro delle stesse aree metropolitane stazza
E quindi questa è la quinta proposta
Per concludere un'ultima riflessione
Spero di stare ancora nei tempi di avere un un minuto
Il tutto la discussione di questi tre giorni che sono stati interessantissimi io
Sollecitazioni dovute moltissimi sarebbe cresciuto entrare nel merito proprio di alcune questioni ecco però presuppongono un fatto
Eccolo d'una svolta politica profonda
E qui probabilmente la cosa di cui si è parlato poco in questi tre giorni è stata più questo
E con l'esperienza degli ultimi anni
L'intervento del ministro in è promettente ma l'esperienza degli ultimi anni guarda sono scoraggianti sono drammatiche sono drammatiche io non faccio riferimento
Ai problemi che è stata in cui extra chiamare intervenire la magistratura
Non faccio nomi non faccio cognomi non faccio riferimento assenti
è solamente un indicatore ma entrando nel merito
Allora i Comuni sono debitori mi sembra di sedici mila miliardi per gli estrosi sono espropriati i comuni vengono e spera invano c'hanno gli ufficiali giudiziari negli uffici
I cooperatori
Si trova tra capo e collo dopo aver fatto un programma di investimento detto io risparmio per acquistare una casa in cooperazione si vedono si vedranno forse probabilmente da primo poi arrivare
Il saldo per gli espropri delle aree su cui hanno costruito la casa Diacetti
Hanno mille miliardi di lire
Il governo recentemente è stato costretto a rifare un ennesimo decreto sugli sfratti oggi
Questi giorni di questo problema che è enorme che ancora enorme
Della Casa no se n'è parlato specie saldi riferimenti problema enorme meriterebbe una discussione specifica
Il piano decennale di fatto è scaduto
Di fatto è scaduto
Anzi da questo punto di vista l'assenza degli amministratori locali io qui lo voglio ribadire è gravissima perché gravemente o in modo particolare nel Meridione proprio grazie alle di alla diciamo alla costituzione di questo monte ridi residui no che si è determinato sul piano decennale che poi ha preso le mosse quella quell'iniziativa che ha portato a sottrarre diciamo i fondi Gescal
Da questa destinazione destinarla da altri ad altri scopi per cui per i prossimi anni se non ci saranno delle correzioni per l'edilizia pubblica ci saranno circa mille miliardi in meno all'anno che potranno essere utilizzate
Il canone nero
Non esiste più un mercato voi lo sapete benissimo credo che siete tutti coinvolti in questo problema di non la possibilità di non aver mai a casa propria ecco io vedo questi sono
I risultati di un di un di una politica che non vedo come chiamarla e sa quando si potrebbero aggiungere altro Parcheggi tutte tutte le cose che sappiamo lo stato di inquinamento lui l'altro quindici giorni fa un mese fa abbiamo fatto più che a Napoli un convegno sulla sul sui diritti del pedone
Diritti del pedone a cui erano invitati soggetti europei che Parlamento europeo
Beh insomma pensato un attimo a un cieco
Di Londra
Inglese
Che viene a Napoli per fare un convegno sul diritto del pedone Tezza dell'impatto che possa questa relazione
Che lui ha il problema delle barriere architettoniche
Il problema luglio al problema di togliere il paletto del divieto di sosta da marciapiede in Inghilterra pensa di Napoli
E tutto danzano
Ecco per farla breve a questo punto c'è un nuovo governo
Autorevole
Io non so quanto delle duecento pagine del Governo del programma siano dedicata a queste questioni non lo so non l'ho letto
Non è questo il problema e qui problema è o si esprime una volontà politica di intervento su queste questioni che sono visioni cruciali per i prossimi anni
Il novantadue in parte già superato no che solamente per attivare gli interventi arriviamo al novantadue
Però certo che non è che possiamo dimenticarci hanno se ne è parlato qui sui livelli di concorrenzialità lire delle delle aree urbane questione fondamentale
Per mercato unico c'è la questione Mezzogiorno mai faremo il sette una manifestazione nazionale su queste cose nel Mezzogiorno il problema delle aree urbane una questione centrale
Nei programmi la piattaforma unitaria è una questione centrale qui c'è un problema di di di impegno di impegno politico
Noi già da lunedì manderemo la piattaforma lo consegno alla Presidenza Ministero per le aree urbane su quella gatta forma chiederemo un confronto collegiale perché non è questione che interessa solo Tognoli e inclusione che interessa il ministero dei lavori pubblici e così via
E il punto il punto politico poi alla fine qual è
E puntare a ricostituire una sorta di fronte di alleanza
Di alleanze questa è la questione centrale perché l'impressione alla fine che siamo tutto d'accordo su tutto però non si fa niente appare a fine non si fa
Sta nell'immobilismo confronto di alleanza
Ecco chiudo dicendo che ma di certo è stata una candidatura in questi giorni interessantissima fin dei conti rispetto a questo problema di alleanze che nel passato
Ha dato grossi risultati e qui c'è stato una candidatura anche divertente come è stata proposta da parte di Giustino ora detto Signori
Noi siamo innovi INCE mettetevi d'accordo
E mettetevi d'accordo
Smettetela di litigare
Perché le indicazioni sono lì no pensieri Lumina
Ecco io sinceramente non credo che
Ma si tratta di un per le cose emerse in questa discussione nonché da una città una società complessa come la nostra
Posso trovare in quella sede le sintesi plastica giusta sintesi queste problemi allora tutta una serie di critiche giuste che io condivido in larga parte
Fatte rispetto alle assemblee elettive
Rispetto alle alle assemblee elettive io credo che debbano
Essere incanalate in termini propositivi correttivi di valorizzazione di rafforzamento perché quella la sede e quelli principe scusatemi e quella la sede in cui una sì una società complessa può raggiungere la giusta sintesi dei della molteplicità di di di interessi ecco io
Quindi vorrei chiudere qui manifestando io ovviamente l'impegno a lavorare su quella piattaforma anche andando a dei momenti di merito di confronto con lo stesso il grazie scusate
Grazie Alaska la parola Francesco Malfatti del direttivo Dell'Anna capo
Francesco cui raccomando di essere breve anche perché so che è capace di essere estremamente sintetico
Qui questo per essere breve tocca un argomento solo intanto mi devo scusare perché il primo giorno non son venuti al secondo giorno per le mie interessi musicali
Ai quali me ne vergogno forse ho dato la prevalenza portavo più nei pressi dalla del San Carlo di Napoli per sapere delle prossime settimane musicali di maggio
Anziché nei pressi del Castel dell'Ovo
Però a per l'ammenda mi sono letto tutto alla relazione di gli Sciandra
Anche alcune altre e poi ho ascoltato tutte le cose di questa mattina
E quindi sono in pensa sono in grado di dire qualche cosa se non fosse altro anche per le sole cose che sono state dette questa mattina
Cioè le cose che mi preoccupano che non so se questo è accaduto anche nelle discussioni dei giorni scorsi c'è un grande assente in questo convegno grandissima
Cioè l'assenza della fattibilità i quattrini
Questo grande assente di questo problema e non si trova strisciando app addirittura una palla per nulla
E io rimango stupito e mi dispiace che Ferron è andato via all'addetto progetti ci sono i quattro neanche ma ma lui sogna ma dove sta
Dove si vede che non legge la legislazione del nostro Paese
Noi abbiamo un vincolo io ho preso la parola sono unicamente per questo per cercare di avere l'Istituto nazionale di urbanistica
Alleato condanna cappelli sindacati partiti eccetera in quella che dovrà essere la battaglia di settembre per riaprire la pelle per riaprire per riuscire a superare i vincoli della finanziaria
Voi sapete che la Finanziaria obbligo di CISL attivo per il governo di presentarla entro trenta settembre assieme alla relazione previsionale al bilancio dello Stato bisogna riaprire la questione
Perché badate se abbiamo delle buone idee non abbiamo i quattrini tutto resta sulla carta
Sì abbiamo delle cattive idee abbiamo molti quattrini quattro mi sono buttata al vento bisogna avere delle buone idee avere quattrini del mezzogiorno quando ad avere anche le strutture
Perché oltre all'inquinamento ambientale c'è anche l'inquinamento delle istituzioni si dice che ogni cento lire di investimento cinquanta e forse anche più vanno vedova alla criminalità organizzata
E allora questo è un punto fondamentale riformare la città recuperare pezzi di città il passo culturale avanti lo stiamo facendo mi pare che i tempi siano sufficientemente maturi
Dobbiamo andare ai piani mirati dobbiamo andare piani integrati cose bellissime cose giustissime ormai abbiamo capito che l'emergenza casa salvo per alcune comune superata bisogna andare dall'emergenza casa d'emergenza città bisogna recuperare pezzi di città ripensare la città recuperare interi quartieri nel quadro più generale di un programma organico Poli Poli settoriale ecco ma per fare questo occorrono i quattrini
Ora la situazione perché qualcuno potrebbe dire ma Malfatti viene qui e parla così no no
Non parlo nulla prima di tutto lo scippo dei fondi ex Gescal secolo ventidue nella finanziaria
La metà dei fondi Gescal sono partiti
Su un gettito presuntivo di due mila miliardi mille duecentocinquanta miliardi per l'ottantotto vanno al fondo invece al Fondo occupazione per l'ottantanove novanta novantuno novantadue e mille miliardi il che vuol dire che restano alla casa
Quattro mila settecentocinquanta miliardi in un quinquennio ma attenzione
Il settanta per cento Walz suddette ancora attenzione il settanta per cento non vai piani mirati per le recupero delle città mamma alle case per i lavoratori dipendenti cioè hanno escluso anche lavoratore economiche potrebbe anche appendere giusto visto che non pagano contribuzione piani mirati nulla
Ci sono settecentocinquanta mille
Di del triennio dalla tabella C
Suddiviso per recupero nuove costruzioni case in proprietà l'agevolata e si va di un triennio che cosa resterà di questi settecentocinquanta miliardi per il recupero e nel recupero per i piani mirati e infine c'è il terzo comma dell'articolo ventidue che però non ci riguarda perché sono quattrocento cinquanta miliardi per l'agevolata pre improprietà impresa sono esclusi gli enti locali io sono per la scivolata in affitto
Per la proprie l'agevolata in proprietà sono esclusi i comuni e gli Istituti Case Popolari appunto per l'agevolata in affitto e sono destinati quattrocento cinquanta miliardi soltanto alle imprese alle cooperative
Allora io sento dire Tognoli un nuovo piano decennale finalizzate al recupero avrebbe un effetto benefico per Milano ma caro ministri Patrini
Ma io voglio sapere
Mi è stato dato poc'anzi una comunicazione no nella quale leggo bellissime parole il futuro delle aree urbane può essere delineato con uno votiamo decennale imperniato sulle proprie sul riuso dell'esistente sulla riqualificazione urbana
Un piano nuovo per contenuti e per risorse e do stanno le risorse il nuovo piano decennale ora in sostanza finanziaria massicciamente piani di riqualificazione urbana bellissimo ma le risorse dove sono cioè il denaro non c'è
E questa è la verità
Che qui di la battaglia d'autunno va aperta
Ora capisco che sul territorio non ci sono solo il piano decennale caso non c'è solo il riuso non ci sono solo i piani mirati capisco che c'è anche l'edilizia universitaria utilizza cancellata delizia scolastica Hill interventi portuali aeroportuali per infrastrutturali no le autostrade le Ferrovie capisco tutte queste cose no
Però il rischio è di andare Caroli Jean tra a quelle due protesi che tu dicevi il governo dell'urbanistica dobbiamo abbandonarci alla spontaneità o dobbiamo invece va avere un intervento attivo io sono d'accordo con te bisogna andare a un intervento attivo
Ma se non intervengono missione interviene il finanziamento noi andremo alla spontaneità
Andremo alle spinte spontanea dovremo cioè a un un un a un loro nuovo a un a un camminare in ordine sparso l'ultima cosa caro Edoardo nel mille avvio alla conclusione quindi credo di avere rispettato il tempo è che manca nella riforma istituzionale dell'autonomia un qualsiasi cenno alla Provincia di Occhetto Edoardo che se dovete integrare la piattaforma della mia cappe con questa cosa
C'è un passo della relazione introduttiva che dice testualmente coordina del governo urbanistico degli enti locali si parla dei consorzi e si parla di associazione di Comuni ma viva Dio macello provincia
La quale può anche promuove l'associazione di piccoli comuni per settori come dice lui scende può anche promuovere consorzi ma lo snodo della provincia è essenziale per la la regione che si dice giustamente la titolare del piano regionale
Se non c'è questa è stata una regionale paralizzare un fanno poco o niente ma se noi diamo questo snodo la Regione paralizzata e varato e qui c'è una ricca letteratura ci sono già dei fatti compiuti
Non c'è soltanto del de iure condendo ma c'è anche il de iure condito cioè il seicentosedici che ha due articoli che danno più poteri di programmazione alla Regione in materia di alla Provincia materie di presidi assistenziali cioè case per vecchi e così via e di presidi sanitari come gli ospedali poliambulatorio eccetera
Ci sono le proposte di legge cominciare ce n'è una sola per la verità a cominciare da quello Martinazzoli ma ce n'era una precedente che era il testo unificato della Commissione Senato dove lì a chiare lettere la Provincia nuovo organo di programmazione
C'è l'accordo per tornare indietro della non sfiducia che anche se è cambiato il clima politico dell'agosto settantasette mozione Galloni anche se è cambiato il clima politico però non è cambiato l'orientamento
Ci sono reiterati pronunciamenti del Senato sulla mozione quel repubblicano Gualtieri sul Rapporto Giannini sulla pubblica sulla la la la la riforma della burocrazia del dell'amministrazione pubblica
E poi c'è una fiorente
Dottrina
Che il testo c'è anche qualcuno contrario ma la prevalente la migliore dottrina cammina in questa direzione nuovo ordinamento dello Stato Regione Provincia ente intermedio di snodo per la programmazione comune
Non si può dimenticare questo momento non so fare Edoardo se sono stato nel termine comunque vi ringrazio
Grazie Francesco fatto mi sembra nei termini come spero ci stia l'architetto Cecchini della Svimez
Nell'ultimo intervento
Sì spero francamente di stare nei termini perché nel ringraziare lì non per aver invitato la Svimez a partecipare a questo convegno mi limiterei a consegnare al
La una breve memoria
Nella quale avevamo svolto alcune considerazioni sui su a partire dai risultati delle ricerche che andiamo svolgendo la Svimez ormai da tempo sui problemi di natura più generale che hanno di fronte le grandi città e le aree urbane meridionale in questa fase di profonde trasformazioni
Dei loro assetti delle loro funzioni e dei loro ambienti credo che avessero
Nei limiti perché mi Lim mi limiterei ad indicare alcuni temi di riflessione che spero possano essere
Utilizzati nel futuro per
Incontri
Ulteriori per una riflessione ulteriore sul tema indicato per questo convegno che a me sembra assolutamente cruciale e intorno al quale questo primo convegno mi sembra abbia consentito alcune riflessioni ma al tempo stesso la le cose dette
Stamattina dal ministro Tognoli mi sembra richiedano uno ulteriori approfondimenti e un'attenzione crescente ai temi degli assetti Urbani in Italia in particolare nel Mezzogiorno
Le i temi potrebbero essere questi noi siamo credo abbiamo verificato in questi tre giorni la radicale diversità nei modi nei contenuti con i quali le tre aree urbane poste a comparazione in questo convegno vanno rispondendo alla sfida e alle domande di trasformazione che il nuovo ciclo urbano pone io credo che in fondo i motivi di una politica urbana nazionale risiedano
In ultima istanza esattamente entro queste diversità e proprio perché esistono queste diversità e queste diversità si vanno approfondendo
Che si richiede oggi una politica urbana nazionale
è probabile che gli squilibri nei modi di risposta delle aree urbane alle nuove sfide costituiscono proprio i nuovi tipi di problemi di contraddizioni di squilibri che la società italiana dovrà affrontare nei prossimi
Nei prossimi anni e e allora mi venivano in mente ad alcune cose sentite non punto tanto dal testo che lascio qui agli atti del convegno questi tre temi
Io credo vi sia nel futuro una rilevantissime crescente ruolo della conoscenza delle trasformazioni non solo per la
Possibilità di individuare azioni ma per il sostegno stesso di queste azioni è possibile che oggi paradossalmente un ministro senza portafoglio sia più forte non tanto nella misura in cui accumula
E interventi singoli e Poteri all'interno del suo ministero ma nella misura in cui riesce a dare a un'intera società il quadro a un'intera società e alle sue diverse componenti il quadro delle trasformazioni delle implicazioni
Che queste trasformazioni comportano
Conoscenza sulle trasformazione conoscenza sulle risorse finanziarie vi è una foresta inestricabile io credo oggi che all'interno della quale i cespugli
Si vanno moltiplicando e ed oscurando la possibilità di scorgere le linee
Attraverso cui si svolge l'intervento pubblico ed è la foresta del delle risorse pubbliche destinate ad opere di attrezzatura del territorio tirrenica ieri faceva l'esempio di una di una di un ente locale dell'Area che deve ricorrere ad una consulenza esterna per conoscere quali sono le sue possibilità di finanziamento degli interventi credo che in Italia negli ultimi anni sia stata fatta una sola ricerca che quella Iturbe sul consumo di suolo sarebbe come dire se il ministero del Finanze non conoscesse il quadro delle entrate e delle uscite non si conosce effettivamente in Italia il quadro del consumo di suolo e in particolare nell'era urbane abbia alcuni dati turba inseriti nel nei dossier che mostrano consumi che negli anni Settanta si sono raddoppiati o triplicati in ambiente urbano cioè a dire ciò Vietti
E evidentemente la conseguenza del dell'abusivismo non arrestato dalla legge quarantasette vi è un consumo della risorsa più scarse più riproducibile crescente e questa è una questione di fondo quindi tema della conoscenza delle trasformazioni e delle risorse credo che su questo link potrebbe candidarsi ad offrire insieme a una serie di altri istituti e centri di ricerca ma offrire proprio il terreno del coordinamento e della attenzione maggiore a offrire sta a costruire quadri conoscitivi da questo punto di vista il ministro dovrebbe evidentemente
Il ministero forse costituendo dovrebbe svolgere un ruolo di orientamento di indirizzo di impulso e di finanziamento
Il secondo tema mi pare emerso uno problema la relazione di Manconi di Mangoni ieri interessantissima mi sembrava e molto lucido che è un problema di articolazione degli strumenti di intervento
Di Area Vasta diciamo così o comunque di strumenti che consentano di valutare gli Effetti Kay il la gli attrezzatura fisica e funzionale delle aree urbane producono al loro interno
Cosa accadrà nel intorno al centro direzionale di Napoli su via Jan turco o nei quartieri circostanti
O o cosa accadrà nell'intorno delle aree nell'intera area urbana nel corso e successivamente alla realizzazione del del sistema direzionale orientali io credo che così non costituisce materia di riflessione per i soggetti che opereranno all'interno dico che realizzeranno questi interventi e credo che purtroppo l'ostia costituendo materia di riflessione per gli enti
I governi locali o comunque i soggetti che dovrebbero essere competenti a al governo delle trasformazioni
La valutazione degli impatti dell'operativi attrezzatura che oggi coinvolge la sicuramente le tre aree poste a confronto in questo convegno sicuramente tutte le grandi aree
Urbana europei la valutazione questa infatti è quello che che permetterà di non che non sta che non si ricrei non nuove
Strozzature o nuove Conte congestioni la cui il cui ricrearsi è inevitabile se non vi è una tempestiva valutazione degli affetti urbanistici sociali e funzionali che questi interventi vanno produce
Credo che anche questo sia un tema rilevante sul quale abbiamo cominciato a fare alcune valutazioni ma credo che sia
Un tema assolutamente da proseguire il terzo ed ultimo e la questione che emerge credo dalla stessa esperienza della ricostruzione che a Napoli sulla quale molti si sono espressi e che cruciale la questione del rafforzamento delle capacità di analisi valutazione decisione e gestione per agli enti locali ed in particolare per l'insieme dei Comuni
La delle grandi aree urbane
Il il problema del regime dei suoli considerato in ultima istanza non è un problema finanziario un una elementare valutazione del costo eventuale dell'esproprio di tutti i sedimi dello store non già pubblici portata alcune centinaia
Di miliardi cioè una quota il rilevante rispetto alla massa di investimenti che si vanno predisponendo ad operare a trasformare quelle aree problema del regime di sole mi pare essenzialmente un problema di quadro di certezze di possibilità di azione da parte degli enti locali ma allora non è solo è anche un problema di regime soli non è solo un problema di regime è solo un problema di costruzione delle capacità tecnico organizzativo e per per l'intervento quanto diceva
Voglio solo ricordare che pare Leonardo Benevolo concludendo un convegno di qualche tempo fa che a Napoli proprio sull'esperienza della ricostruzione mi sembra ancora
Attualissimo e cioè a dire le cose dimostrano che laddove si costruisce con continuità e non quindi esposte alle consigliai venti e e ai mutamenti della della dell'amministrazione politica ma con continuità una capacità tecnica operativa amministrativa all'interno
Delle amministrazioni locali in grado di gestire operazioni complesse integrate interdisciplinari come sono quelle dire attrezzatura delle delle quali si è parlato in questi giorni è solo questa strada che consente un
Destino uno poco migliore per questi interventi nel loro insieme perle maggiori a rubare grazie spero che
Grazie Cecchini prendendo esempio da Fabrizio Mangone farò anch'io
Userò anch'io questo podio
Ma io vorrei prima di tutto
Esprimere una valutazione molto positiva di questo convegno credo che tutti la condividiamo
Una valutazione molto positiva
Sia per la ricchezza del materiale elaborato questo sta diventando mi sembra una tradizione dell'Illinois
Anche se devo dire molto francamente che le ristrettezze economiche ci rendono sempre ansiosi sull'esito del bilancio consuntivo quello di questo convegno per esempio per ora si chiude Ingrosso
E mi sembra valutazione positiva anche per l'interesse del confronto che siamo riusciti a ottenere né la dialettica delle tre tavole rotonde nell'arricchimento che è venuto anche nella giornata di oggi
Confronto mi sembra molto concreto molto stimolante
Una dialettica ancora lontana dall'essere approdata al suo momento di sintesi ma che proprio per questo sollecita a proseguire nel lavoro intrapreso sale continueremo come tutti speriamo ad averne le forze
Mi corre l'obbligo di ringraziare
Tutti quelli che hanno contribuito in misura maggiore o minore alla riuscita di questo convegno a questo risultato
In primo luogo alla sezione Campana ma anche alla sezione lombarda quella laziale per il lavoro preparatorio
Il gruppo di lavoro che ha coordinato l'insieme del lavoro
E in particolare
Sandro Dal Piaz e Gaetano liscia andrà ai quali dobbiamo credo delle ottime relazioni sia introduttiva sia di sintesi i lavori fatti che sono certo state possibili
Per il lavoro di tutti ma che indubbiamente hanno come dire segnano anche un forte contributo personale un ringraziamento la Regione che ha contribuito anche materialmente alla riuscita del convegno e soprattutto un ringraziamento e numerose persone che hanno partecipato alle tavole rotonde e dibattiti
In particolare a quanti hanno portato il contributo di esperienze e punti di vista diversi da quelli nostri
Detto ciò consentitemi soprattutto dopo l'ampia sintesi già fatta da Sandokan Piras
Di limitarmi ad alcune precisazioni e soprattutto ad esprimere la mia valutazione su alcuni in pochissimi punti del dibattito di questi giorni
Ecco mi sembra il dato che si stia manifestando il nostro convegno ne è un segno
Ma neanche raccolto una serie di testimonianze di conferme una nuova centralità della questione Obama
Recita come massima condensazione di accumulazione storica e di ricchezza sociale
La città come luogo della civiltà
Di Jean Behra citava Marx nella parte conclusiva della sua introduzione mi verrebbe voglia accanto a Marx di mettere Cattaneo che forse ha detto anche qualcosa di più
Raffinato di più preciso comunque
La città in questo senso in questa chiave di lettura e accanto a questo la città come massima concentrazione
Di contraddizioni e tensioni il più sensibile termometro del disagio contemporaneo delle lacerazioni delle angosce
Ecco qui mi corre l'obbligo di fare una precisazione
Questo convegno non è stato ne voleva essere un convegno sulle aree metropolitane
Il titolo di questo convegno era le aree urbane tra presente e futuro
Le aree urbane in questi tre giorni e nel lavoro che ha preceduto
Abbiamo posto la nostra attenzione sulle maggiori aree urbane sui luoghi nei quali la condensazione è più forte e le contraddizioni e tensioni più intense e drammatiche
Senza però pretese classificatori che senza voler riaprire la discussione
Sulle aree metropolitane o sulla città regione o sui sistemi urbani ma nell'intento di riaprire la riflessione il confronto
Su quello che chiamerei per non
Indurre in equivoci sulle metropoli di fatto Roma Napoli e Milano
Come prima tappa di un lavoro lo ricordava anche Sandro stamattina di un lavoro sulle aree urbane nel loro complesso sui loro problemi
Sul prospettive e possibilità di soluzione
Le aree urbane tra presente e futuro dice il titolo del nostro convegno ecco non dimenticando però e il dibattito lo ha testimoniato
Non dimenticando il passato il quale è tutto del resto racchiuso nel presente rappresentato dal presente
Nei suoi valori come nelle sue negatività e tra le negatività del passato che si sono tradotte nei problemi drammatici del presente Problemi
Che non sono determinati dalla fatalità
Io vorrei almeno nominare per non correre il rischio che ce ne dimentichiamo quelli che derivano da tendenze che abbiamo frenato e contenuto ma non completamente sconfitto
Parlo della speculazione Fondiaria ed edilizia
La cui devastante immagine così pesantemente impressa sulla bellezza di questa città e non solo di questa parlo della prevalenza schiacciante della motorizzazione privata
Parlo dell'assenza di pianificazione o della cattiva pianificazione o della pianificazione tradita dall'attuazione o ancor più spesso dalla non attuazione
Le aree urbane
Lo diceva di Sciandra con molta chiarezza come parte essenziale come nodi rilevanti dell'armatura del territorio nazionale
Ma non vogliamo ignorare neppure quando ragioniamo sulle maggiori aree urbane sulla metropoli
Non vogliamo dimenticare il contesto territoriale più vasto ciò che avviene al di fuori dai nodi
E giustamente di Chandra messo nel cuore della sua relazione di apertura riflessioni molto puntuali e preoccupate sulla questione degli squilibri territoriali
Quando ha ricordato che un aumento del divario che già attualmente allontana alla variazione dei posti di lavoro dalla variazione di popolazione
Potrebbe provocare se proseguisse un ulteriore flusso migratorio di alcuni milioni di abitanti dal sud al nord del Paese
E in effetti credo che dobbiamo sempre aver presente che riqualificare le grandi aree urbane significa mobilitare ulteriori risorse sulle aree forti
Aumentarle la loro razionalità ed efficienza
Che questo può significare esportare gli squilibri può significare rafforzare la testa rendendo sempre più gracile il corpo e quindi tra Chiti con l'organismo nel suo complesso
Quando parliamo di aree urbane non dimentichiamo insomma mai la necessità di una politica nazionale per il territorio e io personalmente ritengo che sia stato estremamente interessante e promettente
Quanto in proposito ciò detto Tognoli della volontà del governo di affrontare finalmente il problema delle direttive sul politiche nazionali territoriale
Questo convegno è il lavoro preparatorio che l'ha preceduto
Hanno consentito di approfondire in modo notevole mi sembra l'analisi delle grandi realtà urbane italiane
Ma noi non siamo un'associazione di analisti
Per Lino l'analisi la conoscenza sono strumenti indispensabili per governare le trasformazioni
Ecco allora una seconda serie di questioni di cui in questi tre giorni abbiamo discusso con quali strumenti con quali metodi e con quali istituti governare le trasformazioni nelle aree urbane
Abbiamo parlato molto volevo vedere che non fosse così della pianificazione io vorrei intanto ribadire che per noi la pianificazione è in primo luogo un metodo del quale possono devono anzi essere modificati nel tempo le tecniche e anche gli strumenti al modificarsi dei Problemi e degli obiettivi
Un metodo finalizzato a ottenere che le trasformazioni urbane territoriali avvengono garantendo preliminarmente due requisiti
Il requisito della coerenza nel tempo e nello spazio dell'insieme delle trasformazioni indotte sul territorio
Che il requisito della trasparenza nel processo di formazione delle decisioni
Trasparenza che non può essere supplita dalla esposizione al pubblico dei risultati di accordi o intese
Ma è possibile solo se il sistema delle procedure delle responsabilità
Chiaramente definito se le carte nelle quali sono scritte le proposte sono chiare e chiaramente leggibili se la possibilità di esprimersi sulle scelte è garantita a tutti
Se sono manifeste le ragioni e le conseguenze delle decisioni finali
Sto dicendo forse delle ovvietà ma spero che
Non siano del tutto inutili anzi credo che non lo sia perché spesso durante le tavole rotonde ho avuto la sensazione che cose che a molti di noi
Sembrano del tutto ovvie meritassero di essere ripetute perché non sono scontate per
Il metodo della pianificazione
Che certo un metodo indispensabile per governare qualsiasi territorio per qualsiasi sistema di obiettivi
Macché particolarmente indispensabile se si può ulteriormente rafforzare un termine che già di per sé il superlativo
Quando ci si propone di governare le trasformazioni complesse in aree complesse come certamente il caso delle aree
Quando noi parliamo di pianificazione parliamo di qualcosa che non si riduce alla tecnica e all'istituto del piano
Quale che sia la sua nomenclatura il suo livello
Quando parliamo di pianificazione intendiamo con questo termine mi sembra un insieme di atti che vada quello che Nico chiamato Progetto urbanistico territoriale
Al piano vero e proprio così come formalizzato dall'ente pubblico competente
Al programma della sua attuazione alla definizione dei progetti esecutivi in cui cui esso dal luogo alla loro realizzazione alla verifica dei risultati e della loro gestione
E quando parliamo di pianificazione pensiamo a tutto questo
A tutti questi momenti come a un insieme ciclico processuale a un sistema di scelte che ha che deve a vere la capacità di autocorrezione ASSIV verificando sistematicamente
Processualmente la sua aderenza all'evolversi della realtà e al modificarsi gli obiettivi
Pensiamo quindi a qualcosa che raggiunga il requisito della flessibilità
Oggi tanto auspicato ma senza perdere quelli della coerenza complessiva e della trasparenza delle ragioni e degli affetti
Capita spesso ed è capitato mi sembra anche in questo convegno che quando ci si sforza di descrivere la pianificazione così come la intendiamo ad interlocutori i non addetti ai lavori ad o meglio addetti ad altri lavori
Capita spesso di cogliere il loro una certa sorpresa
E in effetti forse la pianificazione che nota e soprattutto sodo quelli che sembrano esserne i suoi Effetti nella reale nel corpo vivo e spesso in forme e deforme delle città appare del tutto diverso
In parte questo dipende certamente da quello che cui ho accennato all'inizio al fatto cioè che le città si sono sviluppate soprattutto nell'ultima tumultuosa fase di crescita
Senza pianificazione o con atti di pianificazione sbagliati fin da allora
O con piani magari di per sé e adeguati ma non tradotti in una conseguente attività di gestione
Ma in parte questo dipende forse da una questione più specifica
Sulla quale vorrei brevemente fermare la vostra attenzione
è evidente che l'attività di pianificazione qualcosa che come tutto ciò che è umano evolversi arricchisce
Si sviluppa ma mano che si arricchisce il sistema degli obiettivi che diventano più complessi problemi che si perfezionano gli strumenti utilizzabili
Pianificare nell'anno x più dieci e perciò certamente diverso di quanto non fosse pianificare nell'anno X o addirittura nell'anno x meno dieci
Bene io credo che se oggi molti sentono con tanta angoscia all'esigenza di rinnovare i modi di pianificare ciò dipende in grandissima parte dal fatto che questa crescita fisiologica organica della pianificazione
è stata per così dire impedita dall'esterno
Proprio nel corso degli ultimi dieci quindici anni perché le rappresentanze autentiche della società hanno preferito abbandonare il mezzo della pianificazione
Per cercare altre vie per intervenire
Viene meno rigide ma soprattutto meno rigorose
Vie più aperte alla discrezionalità al caso per caso
Vi è meno vincolanti e che perciò lasciassero più libere le mani
Vi è che non lo rendessero necessario costruire faticosamente i consensi su su prospettive non facili
Per soluzioni non immediate con tempi protratti troppo al di là delle scadenze elettorali
Io non faccio queste affermazioni solo perché il dibattito mi stimolava a farlo con stimoli negativo e con stimoli in positivo tra questi voglio ricordare in particolare quello di Gianni Beltrame
Ma anche perché mi sembra che nel quadro di questa valutazione che vadano affrontate alcune questioni più specifiche molto attinenti al tema di questo convegno e in esse in effetti emerse molto chiaramente
Per esempio la questione degli accordi di programma e della concertazione
Per esempio la questione del coordinamento tra le diverse autorità interessate la realizzazioni
Di determinati interventi più o meno strategici
Ecco secondo me se la concertazione se gli accordi di programma se le attività di coordinamento tra i diversi livelli e diversi settori
Sono il tentativo di sostituire a un processo di pianificazione ritenuto di per sé inefficiente
Di sostituire a questo processo di pianificazione qualcos'altro
Se sono una soluzione che si propone ossia addotta per bypassare un sistema di procedure che si ritiene inadeguato allora io dico che è una scelta sbagliata e illusoria
Sbagliata perché costituisce la formazione di percorsi alternativi rispetto a quelli principali che si lasciamo però intatti
Burocrazie parallele rispetto a quelle normali che restano inalterate
Troppe nuove insomma su un tessuto che rimane luogo lascerò
Illusoria perché i conflitti tra vecchio e nuovo tra scorciatoie strada maestra tratto Pai tessuto sarebbero comunque tali che nulla in realtà avverrebbe
Se invece la concertazione e gli accordi di programma i coordinamenti fossero intesi inapplicati come strumenti di un'attività di pianificazione
Se fossero attuativi di scelte progettate e definite se fossero nodi per superare la tradizionale cesura tra il momento del piano e il momento l'attuazione
E se quindi Sini concreta se o nelle componenti di un'attività di programmazione che mi sembra del resto l'orientamento che Falasca ci ha riferito delle centrali sindacali
Come una cerniera quindi elementi della cerniera tra il momento del piano e con la sua attuazione allora potrebbero essere contributi seri
Per la soluzione di alcuni di quei problemi che da decenni la cultura urbanistica petulante mente sottopone all'attenzione degli amministratori e dei politici
Il cammino da fare in questa direzione è certamente molto soprattutto nelle aree urbane
L'esasperata autonomia nella quale si sono storicamente mossi e continuano a muoversi le autorità da cui dipendono le strade le autostrade le ferrovie le nell'orbita nipotine Edilizia demaniale le coste le acque e così via
è stata una delle cause importanti del fallimento dei piani
Questa è esasperata autonomia sta cambiando aspetto non sostanza mi sembra oggi mi sembra che le contraddizioni non si aprono più soltanto al livello elementare degli interventi settoriali realizzati caso per caso contro il piano
Ma anche a livello serto più sofisticato e più interessante e quindi anche dei piani settoriali non con me
Come dire alcune novità che mi è sembrato di cogliere nella nell'intervento del ministro per le Aree urbane lascia scorgere qualche segno interessante di una evoluzione nel comportamento dell'autorità politica che
Faccia dei passi per superare le contraddizioni che ancora oggi registriamo
Ma governo
Are le trasformazioni urbane no significa soltanto un regolare con il metodo della pianificazione con i suoi rinnovabili
Strumenti e istituti i rapporti tra le diverse autorità pubbliche le cui decisioni modificano l'assetto del territorio
Significa anche in modo decisivo regolare i rapporti tra pubblico e privato
è inutile sottolineare che per noi la chiave di volta della regolazione di questi rapporti è anch'essa deve anch'essa essere costituita dalla pianificazione
E invece mi sembra utile e opportuno
Ribadire alcuni punti che secondo me sono decisivi ai fini di una regolazione corretta di quel rapporto
E della stessa efficacia anzi della stessa applicabilità del metodo della pianificazione nel nostro Paese
La questione sulla quale vorrei soffermarmi concludendo il mio intervento e con essa il nostro primo convegni io ho dedicato le urbane e quella del regime immobiliare e quella cioè del modo in cui devono essere definiti sia il poté ieri che i contenuti economici del rapporto tra pubblico e privato
Naturalmente nelle decisioni che incidono sulle trasformazioni di rilevanza urbanistica territoriale degli immobili
è una questione che è diventata veramente angosciosa nelle città in tutte le città i vincoli urbanistici stanno decadendo o sono già decaduti i comuni non reggono più anche si continua a meravigliare a scandalizzare vorrei dire l'assenza di proteste ufficiali e pubbliche dei otto mila comuni italiani su questo terreno
Comunque ne dobbiamo registrare che aree di importanza strategica salvaguardate fino a oggi dai Comuni in vista di trasformazioni rilevanti da operare nel futuro o semplicemente per
Arricchire i centri urbani dei necessari elementi di vivibilità stanno per tornare e spesso sono già tornati al
Precedente regime di edificabilità saranno per stanno per trasformarsi secondo logiche meramente privatistiche
E accanto a questo nelle città in tutte le città gli espropri compiuti negli anni scorsi costano ai comuni dieci voci senta o mille volte il prezzo preventivato sulla base di leggi che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittime
Io non so francamente anche se lo spero se il Parlamento riuscirà approvare nei prossimi due o tre mesi una legge risolutiva e definitiva come spera del resto anche
Comuni autorevoli parlamentari
Ma se così non fosse e mi riferisco ai prossimi due o tre mesi io credo che diventerebbe indispensabile o compiere un rapido intervento di salvaguardia magari per decreto per scongiurare la bancarotta dei comuni e l'ulteriore degradazione per ulteriore intasamento delle aree urbane
La discussione sul regime degli immobili comunque si è finalmente riaperta
Le formule sulle quali si sta discutendo sono più raffinate che nel passato lo devono essere di necessità perché più complessi sono i problemi che dobbiamo affrontare oggi il problema non è più solo acquisire alla collettività
Senza pagare alla rendita somme ingiustificate le aree strategiche per l'espansione la razionalizzazione e la città oggi il problema è quello di regolare in modo omogeneo sulla base degli stessi principi e criteri
Il valore che deve essere riconosciuto al proprietario Dio in ogni negozio che concerna l'esproprio delle aree o la loro acquisizione o il duo convenzionamento che riguardi le aree o gli edifici che si riferisca ai trasferì
Menti di proprietà con la definizione dei canoni d'uso o alla tassazione dei patrimoni ma io non voglio
E che per affrontare e risolvere i nuovi problemi certo più compressi e anche complicati di quelli di ieri
Certo riferiti all'età della riqualificazione anziché a quella dell'espansione noi c'è
Pessimo su quelli vecchi quando essi si ricompongono per parlare fuori dai denti io non vorrei che noi può
Poi per l'incertezza legislativa voi perché affascinati dagli obiettivi in uno
Ho finito vuoi perché affetti magari da qualche stanchezza intellettuale rinunciassimo a chiedere applicazione di quel tanto di nuovo che abbiamo conquistato negli anni che vanno dal mille novecentosessantadue al mille novecentosettantasette
In particolarità in particolare alla possibilità di espropriare le aree strategiche per prestazione Obama
E mi hanno
Fatto devo dire molto piacere Leo affermazioni che ha pronunciato il ministro Tognoli in merito alle aree dello Stato casi mi sembra come polo dello Sco di Roma o dell'aria della Fondiaria a Firenze o dei parchi ferroviari dismessi o dei grandi V
Totti urbani aperti in tutte le grandi e medie città italiane non possono essere risolti né con accordi che prescindano dalla pianificazione
Né Conte transazioni che s'si basa no sul valore e sul meccanismo del mercato su questo punto credo che una rapida discussione debba aprirsi anche tra noi per non ingenerare il dubbio per fugare tra noi tutti se ci si ce ne sono che la lei novità indubbie della situazione abbia appannato un elemento cardine della Tenaris c'è una del nostro istituto io spero che avevo perso l'occasione di discutere di nuovo sulle questioni che adesso sinteticamente ho toccato
Sentiamo credo tutti la necessità di verificare la proposta sul regime degli immobili che elaborammo il sottoponemmo pubblica discussione del mille novecentottantatré anch'che confrontandola con le proposte più recentemente messi appunto tra queste mi sembra interessante quella formulata dal Senatore Cutrera che Dan mi lavora su questo problema
C'è un punto però che vorrei ribadire
Mi sembra che ciò che a noi soprattutto interessa debba interessare è il rapporto tra regime degli immobili e processo di pianificazione noi restiamo convinti in particolare che non possa essere più non debba essere più il piano lo strumenti do che assegna valore alle proprietà che determina arricchimenti dell'uno anziché dell'altro
Questa è stata la storia della pianificazione da Aoste Manin poi come ricordava Italo Insolera questa storia però secondo me va cambiata
Completando pienamente e senza equivoci quei tre principi che a me sembrano ancora oggi irrinunciabili
Il primo che l'esplicarsi dell'edificabilità e della trasformabilità derivi unicamente dalle scelte del potere pubblico
Scelte assunte secondo i metodi e gli strumenti della pianificazione
Il secondo che l'attribuzione di valori alle proprietà non derivi dalle scelte di piano ma da criteri oggettivi di riferibili al realtà preesistente al piano il terzo che i privilegi colpiti nel momento dell'operazione di trasformazione non si ricostituisca no nei momenti successivi perché la mano pubblica non sia l'artefice dell'arricchimento di alcuni a danno di altri
A chiunque sia interessato a tradurre questi principi in atti legislativi l'Istituto nazionale di urbanistica come al solito disposto a dare il suo pieno contributo come certamente lodare da su cui disegni di legge che il ministro Tognoli ha illustrato
E come lo darà sulle proposte molto concrete molto specifiche che ci sono venute dai documenti può Tati qui sia dalla CGIL sia dal Sunia sia dalla Svimez che ringraziamo molto insieme a tutti gli altri
Che in vario modo si hanno aiutato a lavorare insieme e per il futuro di tutti in questo nostro convegno grazie vola Benito