Intervista a Paolo Pirani sull'intesa tra Uil e Cisl sulle linee guida presentate da Confindustria per il rinnovo del sistema contrattuale di lavoro

Siamo con il segretario confederale della UIL Paolo Pirani allora dici può esporre l'intesa che avete raggiunto sui contratti di lavoro con lasci si della Confindustria per riforma delle linee guida
Quindi noi vogliamo cambiare e l'accordo del novantatré per fare un accordo che sia delle condizioni di dare più soldi dei lavoratori e migliorare la competitività del sistema
Questo vuol dire un contratto nazionale che tuteli i lavoratori dalle
Dall'inflazione
Noi pensiamo contrasto di tre anni i cui aumenti saranno individuati sulla base di una previsione dell'infrazione nei tre anni contrattuali elette un secondo livello aziendale o
Territoriale dove ci sia uno scambio vero per aumenti salariali e aumento della produttività pensiamo che sia la ricetta giusta
FI accompagnata però da una reale detassazione dei salari
A partire da quelli aziendali lei parlava del suo punto di legare il salario alla produttività come che qui praticamente cercate di
Incentivare questa la trattativa allegando Pinto il solare la produttività
Quegli schemi beh intanto c'è una un incentivo forte che proprio quello del dell'incentivazione fiscale e contributiva chi fa contratti aziendali
Ci paga meno tasse e a meno costi contributivi quindi c'è
Un un vantaggio per l'impresa e per i lavoratori
Di sviluppare il la contrattazione a quelle a livello ed è il luogo poi di maggior scambio per
Favorire incrementi di produttività e di redditività
Modulando le prestazioni di lavoro sulla base concreta e quello che avviene già oggi ma avviene
Proposto lunedì Dolcenera le aziende applicano il dieci per cento è il dato del che me le troppo superiore sarà il trenta per cento parcometro fa quarta delle aziende industriali
E però cosa succede oggi quello è la punta di un iceberg cioè sotto poiché
Una pratica soprattutto nella dimensione della piccola e piccolissima impresa che la pratica almeno
E quindi scambi riletti è bene che emergano in una esplicita contrattazione sindacale etichettata curante del tasso di previsione dell'inflazione Macchitella dovrebbe
Indicare beh noi facciamo riferimento quello che è l'indice ormai adottato in Europa che è l'indice armonizzato europeo che è un indice
Che in maniera più realistica di quell'elaborato dall'Istat valuta i parametri che determinano l'inflazione occorre individuare
Un soggetto terzo che può essere Banca d'Italia può essere l'Unioncamere possano essere
Altri soggetti si tratta di concordare quali
A quale istituto affidarci perché sulla base dell'indice armonizzato europeo si faccia la previsione
Diciamo per i rinnovi triennali del contratto
Professore Ichino ha presentato una proposta per individuare nei luoghi di lavoro attraverso delle competizioni elettorali i sindacati che sono delle che da delegare alla trattativa voi cosa ne pensate di questa proposta B non ha presentato e una sua idea diciamo all'onorevole non c'è una proposta di legge ci siamo adattati non ho parlato in
La nostra identità io penso che oggi sia necessario andare a una certificazione della rappresentanza come è avvenuto nel pubblico impiego
Perché la strada più trasparente per poter gestire anche il dissenso laddove dovesse esserci un dissenso tra le organizzazioni sindacali
Ma soprattutto
Perché questo dissenso ossia risolto dagli unici titolari che possono risolverlo ve lo sia i lavoratori che devono poter
Votare e decidere votare sulla rappresentanza votare sulle
Piattaforme sugli accordi votare però anche sugli scioperi io credo che questo sia un meccanismo
Democratico che va costruito dobbiamo superare quella sorta di autocertificazione della rappresentanza che oggi c'è per cui anche chi non ha un peso
Reale poi si presenta come
Soggetta alla pari alla pari degli altri chi vuole avere rappresentanza
Deve conquistare il consenso a proposito di rappresentanza quanti iscritti-pensionati alla UIL quanti lavoratori attivi
La UIL la circa due milioni di iscritti con credo cinquecentomila pensionati quindi un quarto e pensionati e tre quarti lavoratore attinenti cerca magari il rapporto più
Alto in termini di lavoratori attivi delle altre confederazioni
Che hanno circa la metà
Senta ormai il mondo del lavoro crescente la presenza dei lavoratori atipici questa vostra intesa che avete raggiunto con appunto con Lancisi le e la Confindustria ci sono delle punti che interessano la le tutele a queste
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Noi non abbiamo fatto un accordo per il contratto degli atipici con la Confindustria ed è un modo concreto dei veri
Organizzare la tutela di questi di queste lavoratrici e di questi lavoratori peraltro
Diciamo sotto la dizione atipici vi è un po'di tutto perché vi sono i lavoratori a tempo determinato
Che sono regolati dei contratti nazionali diciamo tradizionali
Vi sono i contratti a progetto che sono nella loro natura dei contratti di tipo autonomo
E vi sono i contratti interinali
Dove i lavoratori sono dipendenti delle agenzie interinali e vengono prestati diciamo alle aziende per periodi determinati e per i quali abbiamo fatto un contratto appunto di lavoro di cui
Parlavo prima che ne determina le condizioni salariale ma soprattutto quelle tutte le normative
Che sono il vero punto di debolezza della
Condizione di precari che una
Donna va in maternità bisogna che abbia le stesse tutele di qualunque altra lavoratrice che ci siano diciamo una omologazione di
E di diritti in ogni caso
Noi come filosofia pensiamo che il lavoro flessibile debba costare di più e non di meno del lavoro diciamo tradizionale quindi pensare di discuterne anche con la Confindustria di questo
Questo è uno dei temi proprio con lo discutiamo con tutte insomma non
Ovviamente non solo con la Confindustria perché poi il la questi
Pone della flessibilità della prestazione lavorativa più che con la Confindustria e presente nei settori del terziario
In un'impresa diciamo industriale
Chi vi può essere qualche interinale qualche tempo determinato ma grande maggioranza sono lavoratori a tempo indeterminato mentre è un altro discorso nel terziario
E il recentemente il professore Boeri e Pietro Garibaldi hanno presentato un libro dove sostenevano la necessità di introdurre un salario minimo per tutti i lavoratori le cose voi cosa ne pensate
Io penso che non sia il modello italiano presenta un rischio nella situazione attuale perché
Diciamo l'idea del salario minimo per legge
Fissa dei livelli ovviamente essendo minimi molto bassi
Diciamo espropriando allo dalla dinamica della trattativa contrattuale dalla centralità dei contratti nazionali di lavoro che è la caratteristica rispetto ad altri Paesi del nostro sistema di relazioni
E lascerebbe scoperto tutto il resto che a quel punto
Come dire molto più lasciato non ha un sistema di regole quello che vogliamo fare adesso con Confindustria e con le altre parti mai rapporti di forza quindi
Io temo un sistema che sia sostanzialmente così salario minimo per legge e lotta di classe per tutto il resto non mi pare per l'Italia la ricetta medica
Senta la crisi economica in atto sta portando
Alla luce il dramma dei lavoratori appunta tipici che sono senza ammortizzatori sociali
E secondo voi è il caso di di formarli e finalmente usa ammortizzatori sociali e in che modo
Ammortizzatori sociali vanno sicuramente riformati nel senso generale di darle dagli una caratteristica di universalità
Cosa che oggi non è la cassa integrazione è pagata da un fondo oggi datori di lavoro in lavoratori presente e per
Per citare l'ammortizzatore sociale che va per la maggiore
Tendenzialmente dovrebbe arrivare un sistema un sistema universale dopodiché farei una distinzione su questa cosa dei precari che viene molto sollevata oggi
Una cosa è chiara che nel momento in cui c'è una
Diminuzione della domanda e quindi si tirano i cordoni da parte delle impresa l'operazione più semplice non rinnovare i tempi determinati non ritrovare
E alcune forme di contratto interinale e quindi
Vi è un problema che in parte viene affrontato già adesso in questo decreto di dare comunque un bonus per
Saranno è chiaramente insufficienti i riti chiaramente insufficiente però un segnale positivo probabilmente quello che occorrerebbe a questo punto e rimodulare
L'entità dei finanziamenti europei penso soprattutto a quelli legati alla formazione che sono parecchi
Modulare lì a progetti che intervengano proprio per quelle fasce di lavoratori e quelli che dicono che sul nostro sistema di voler fare
Sbilancia non sotto il vincolo a favore troppo delle pensioni e poco negli ammortizzatori sociali perché i giovani cosa dice
No non è che si è sbilanciato perché ripeto sono il problema è che è un sistema molto basato sulla
Sul patto tra lavoratori datore di lavoro perché il sistema previdenziale non è che riceve non riceviamo in generale denaro pubblico sulle pensioni perché le pensioni
Su quelle inversa sono finanziate dai contributi lavoratori e datori di lavoro insieme però non coprono tutto no no coprono la pensione coperta tutta così si generano all'ambizione e la pensione coperta così
Così come dicevo prima la cassa integrazione
Coperta dai contributi i datori di lavoro lavoratori e c'è questo fondo quindi
Sono meccanismi autofinanziate c'è poi una dimensione
Complessiva della la spesa pubblica sociale
Che è assolutamente in linea con quella dimensione delle altre spese pubbliche gli altri Paesi che attorno al venticinque per cento ma questa è la dimensione
Diciamo media della pesa
Certamente occorrerebbe un ragionamento che però non riguarda il sistema pensionistico intanto in quanto tale ma la qualità del tipo di intervento che viene
Che viene fatta e quindi
E noi puntiamo ad un sistema di tipo universale di ammortizzatori sociali su cui le ho detto prima io sono d'accordo è un percorso da
Dal determinare insomma va bene la ringrazio prego