Presentazione del libro "Potenza e potere. La fluttuazione gigante dell'Occidente" di Giorgio Ruffolo

E lui abitualmente attività verrà rievoca spenti
Tocca a me introdurre questa presentazione del libro di Ruffolo
Debbo dire che sono più di trent'anni tutte di amicizia forse non è la prima volta che mi tocca di presentare o di discutere suoli
Dell'Utri che ogni volta
Il moderatore si trova in una situazione un po'così un po'difficile un po'ambigua perché interrompono dopo
è uno di cui si parla sempre bene tutti parlano bene
Le sue cose sono citate giustamente in modo molto positivo
Lei che rappresenta ormai curiosamente nella prova ontologica dell'esistenza del buon politico
Fatto cioè almeno ce ne sia uno con qualcuno
Serve il motivo per serve non come alibi ma almeno come referente ricco del anche per tutti gli altri che direi non percorrono nello stesso circolo virtuoso
Questo rende appunto un po'difficile fare il moderatore targhe ossia qua
Al coloro cruscotti apprezzamenti e di Lodi oppure
Tenta con difficoltà
Di mettere qualche dubbio di formulare delle critiche e allora visto più come un provocatore immobile come un moderatore la sua funzione diventa alle volte impropria
A me mi hai capito mi capitò proprio questo mi sembra la
Quando disc a Mila no ci fu una presentazione
Sul precedente libro sulla validità sociale che poi si concluse mi ricordo che uno scambio di lettere affettuose tranne e giocare in fondo era stata la sorpresa ritrovarci disaccordo su alcuni punti di quel libro
Ora
A me pare leggendo questo prepotenza del potere
Facciamo
Una scoperta del tutto fino a che sono due libri profondamente legati l'uno all'altro adeguerei Camemi affatto l'impressione questo Potenza il potere di essere la premessa della
Cioè comunque
Potenza del potere rappresentino in qualche modo i binari filosofici punto di vista meno della filosofia della storia
Di quella che è stata poi in nella qualità sociale direi un'applicazione una estrinsecazione più dettagliata certe parti concreta e molto puntuale dei di queste premesse
Leggendo alcune critiche assume recensioni
L'osservazione che in questo libero non ci sono poveri specificati i soggetti sociali perché avrebbero in qualche modo autorità e dire sì
Alla lei all'indicazione che Ruffolo tra per direi che il in quel libro precedente queste cose erano se vogliamo molto specifica
Per cui da questo punto di vista io li vedo un poco tutto unico comun opera
Globale comunque apprezzamento dei è una postfazione cioè quelle che si scrivono dopo ma per spiegare dapprima qual è quali sono i concetti generali principi informatori
Anche l'empito etico che qui è molto forte che poi giustificherà certe
Lei cioè anzi applicativi ulteriori
Anche qui
Secondo me io mi soffermerò soltanto su due tre punti di discussione perché poi spetta
Gli oratori designati che hanno scritto due interessanti contrapposte
Recensioni andare conto della direi che c'è in questa questa in questo Potenza il potere ancora una volta direi
La vecchia pulsione lana radicata funzione di Ruffolo un anno e non solo di Kuffour
La nostalgia della sinistra portatrice di un soggetto di un progetto etico di grandi dimensioni e di lunga portata
Ruffolo dice tipo che molto spesso il concetto che bisogna governare il cambiamento riducendo il disordine
Di una società complessa ecco io quello che molte cose in questo libro mi hanno fatto meglio gli hanno messo Dini vi si arrivi sulle cose che penso io sia su alcune cose fermate qui dunque
Non faccio che indicarne un paio
Si può governare il cambiamento come fosse qualche cosa che abbia poi una fine vive un momento di come dire di apprezzamento e di ordine
O il cambiamento e invece pochi permanente e senza finalità globali nazionali
L'economia così
Quello che che con molta titubanza
Penso molto titubante la storia abbia un senso solo a posteriori
La storia ha un senso quando la si scrive si può dare un senso e una spiegazione non c'è quel giudice quando la si fa quando la si Progetto
Leggevo proprio recentemente delle riflessioni sul metodo storico di Arnaldo Momigliano una frase molto illuminante per lui perché c'è una grande sproporzione tra domande intelligenti risposte plausibile nel nell'analisi storica e che il più pericoloso tipo di ricercatori colui il quale riuscendo
Agli Springer a formulare domande intelligenti creda per ciò stesso di sentirsi autorizzato a dare risposte plausibili che molto spesso non ci sono e bisogna dire come dire
La rassegnazione o la modestia di accordati non ci sono che non sono formulati anche se poi delle risposte verranno quando certamente predeterminati
Questo non è il problema da poco
Perché secondo me ed era un'ambasciata profonda di tutta la sinistra
Il fatto di dover riconoscere che non solo come diceva Momigliano è il più pericoloso tipo di ricercatore quello e pensa di poter dare delle risposte plausibili
Ma anche fatto che oggi
Si è visto che la storia ce l'ho detto posteriore
Che il personaggio più pericoloso è il profeta un politico la classe sociale che si assuma l'onere di dare comunque in senso concettuale globale alla storia
Di
Sia esso
Età perciò anche valore etico a questa impresa andare nel senso progettuale globale alla storia
Finisce inevitabilmente per ride come sbocco una società totalitaria pedagogica etica
Positivo il Gulag soltanto la proprio un certo tipo visti Società sempre più come dire meno ricca di quella che è la storia di per se stesse non produrre
Bisogna quindi rinunciare a governare non credo credo che il problema sia di governare non i fili della storia ma le regole del gioco
Che il e l'impegno di fondo sia del governare le regole e che al fondo
Lo stesso compromesso tra democrazia e capitalismo di cui Ruffolo parla virgola parlato nell'altro libero e si pone attorno a questo
La cosa si lega anche a un altro dei punti
Che Ruffolo solleva quello del consenso
Come direi come elemento intrinseco alla formazione di un progetto
E dunque ha la sua validità anche finalistica
Ora il consenso e anch'esso qualcosa di mutevole negli ambiti
Il consenso a mio avviso ricco mi pongo questo quesito consenso basta
Consenso oggi sembriamo il terrorismo mio avviso preventivo cioè certo tipo di terrorismo che risponde ampio senza ampio consenso non riscuote il terrorismo degli tra i cattolici irlandesi ampio consenso ottenne quindi del fondamentalismo islamico
Non è di per sé incompatibile qualcosa
Grande grande consenso di popolo indie fascismo e devi nazismo non per questo dunque il Progetto che queste società avevano introitate portavano esplicitamente come lo può portare oggi il fondamentalismo islamico non per questo questa è la la soluzione come dire
Migliore meritevole di
I estere a braccia
Dunque e del resto
La proprio la discussione
Si debba essere il Progetto debbono essere le regole è quelle che formano lo scontro di fondo tratto trenta riscontri democrazia
Un altro punto l'Inter resta interessante secondo me su cui si presta sarebbe interessante per approfondire il discorso
E laddove Giorgio confrontarla ormai un sistema mondiale ora ecco io mi chiedo se si possa parlare di un sistema mondiale unico o piuttosto di un sistema mondiale interconnesse ma con
Differenze qualitative fortissimi ancora
E poi dinamite
Specularmente contraddittoria di un'area tra fondò primo mondo confindustriale terzo mondo e mondo socialista
Se diamo credito tutta la progettualità del mondo socialista la il tentativo di di di trovare delle forme dinamiche di capitalismo doveroso i soggetti e dove il Progetto ha portato commentato non tanto bordate la libertà ma parla della penuria generalizzata
A tutti i livelli questo legge è un tema in cui viviamo che non si può parlare di un Bondo unico come la sua raggiunge Trapani un mercato unico da questo punto di vista sono tre Lockheed oggettivamente molto diversificati ma soprattutto molto contraddittorie dinamiche interne anche si interagiscono
Un'altra questione mi avvio ma giorni quello che volevo dire
Giorgio Ruffolo ripropone con molta forza il problema
Dell'etica della politica
E del fatto di una capacità della sinistra di autori per i diversi ha un progetto
Eticamente importante
E perciò sto liberato dalle diciamo perché i pericoli di progetti precedenti di cui la sinistra sta porta
Ora
Anche c'è forse sono delle due spiegazioni forse diverse io seguita pensare porsi un'entità politica generale
Abbia in sé degli aspetti pericolosi più Curran però egualmente
Porsi il problema dell'etica della politica della morte forse di una morale provvisoria di una morale provvisoria perché il mutamento cambia continuamente i termini della situazione
Una morale provvisoria il rapporto affini parziali e molti mi mi veniva in mente per esempio il problema nucleare
Se siamo qui abbastanza anziani per ricordare che quando ci fu tutta la discussione
Dopo il quarantacinque sull'energia atomica usata a fini di pace l'atomo per la pace
Allora non si volevano e non si poteva non ero bambino prevedibili dicemmo le i risvolti ecologici che sarebbero venuti dopo
Ecco in quel momento l'altro per la pace rappresentava una scelta eticamente va bene per l'asta per la sinistra ma in generale tutta la gente di progresso oggi non è più così per cui
Quando parlo di etica provvisorio di morale provvisorie rapporto affini che sono provvisori perché notevoli cerco di dare empiricamente una risposta
Questa a questa questione
Un'ultima cosa nella in una società complessa un certo tipo di scelte soprattutto le scelte economiche oggi sono fondamentalmente uniche cioè non ci sono due scene di varia ist c'è una scelta unica Bondi lei che le differenziazioni laterale
Accentuazioni in uno per l'alto senso attorno a una scelta che è profondamente fondamentalmente una scelta unica che è una scelta diciamo come si suol dire nell'ambito del sistema
Mi viene in mente in queste ore e questo rende molto difficile oggettivamente Point trovare ritrovare i vecchi mancamenti di destra e di sinistra mentre i nel libro secondo me si corre un po'questo tipo di rischi soprattutto nelle vicinissimo
Mi viene in mente uno come intervista che ho fatto qualche settimana fa abbozzare
Del premier spagnolo da questo punto di vista limiti mi raccontava
Tipo di scelta che ha fatto scelta chiaramente determina in modo molto determinato ed esplicito liberista
Sul piano della fonte l'uscita dalla crisi
Spagnola degli anni Settanta della crisi poi del infrazioni dice io ricordo mi raccontava Consales una riunione con i leader socialisti dei vari Paesi europei che erano al governo dice e di tutti io ho sentito il fatto questa richiesta che bisogna uscire dalla crisi molto avanzato che la sinistra doveva porre delle soluzioni avanzati di uscita dalla crisi
Dice io pensavo che la stazione lucida che bisognasse uscire dalla crisi che non c'erano soluzioni avanzate con meno avanzate e c'era una soluzione
Che passava per il sacrificio dell'oblazione già non per non rifare l'errore iniziale di chi c'era e che era però vite ristabilire l'equilibrio economico e dell'ampio seguito dove siede anche dire voi la sinistra italiana stranamente a delle rimozioni l'avvenuta negli atti interni padreterni fa nei confronti della socialdemocrazia che sembrava la padrona dava nemmeno studiato quando era al governo
E quando applicava il verbalizzante peggio è diventata molto interessante oggi che ha perduto il potere che è all'opposizione
E privo di interesse il socialismo spagnolo e attraverso un'azione molto coerente a ripetutamente raggiunto la maggioranza assoluta sulla base di un programma fondamentalmente di tipo neoliberista agricola un'accentuazione diverso eccetera ma in questi che mi fa pensare
Beh qui uso proprio una provocazione che il problema non sia la soluzione PCC la ricetta neoliberista una ricetta cosiddetta progressista ma fino a i tamburi ricetta possibile
Laddove l'applicata la Thatcher ha vinto la Thatcher laddove applicata Consales subito puzza
Fondamentalmente non c'è molta differenza se non su cui aspetti marginale
Da questo punto di vista questo portate conseguenza di carattere teorico oggi abbastanza interessanti
Il reddito di un furto ditemi che vengono affrontare
Direi che in tutta la poi c'è una cosa che mi ha colpito nella descrizione finale dei principi dei nuovi principi etici
Del di una società l'individuo sia libero dallo Stato possa estrinsecare le sue qualità in fondo io ho letto se vogliamo e la posizione
Della vecchia dette e la democrazia americana dei Democratici di sinistra verità nei confronti dell'individuo dello Stato dell'economia della e il fondo a loro dobbiamo anche dire e c'è una cosa che purtroppo trova totalmente consenziente
Il confronto con lui parlerà
La
Disuguaglianza equa se non sbaglio la citazione
Cioè il fatto che bisogna mantenere una società puntare una società che non sia una società cambia come dire composto le diseguaglianze i contrasti e le ingiustizie
Ma che abbia appunto cambia tendenziali età
Più che è una finalità
E oggi in fondo se noi pensiamo la società americana è quella di più sia tagliate cioè una società con aspetti spaventosi
Titolo incontrastabile eppure può questo va visto e la stessa italiano una società che riesce a esprimere una candidatura non solo in quella di Jackson e vuol dico se non le immaginiamo nei nostri Paesi ciò vuol dire una forma molto avanzata di rottura di un certo equilibrio il senso
Proposito oppure assorbe ogni all'unica società che come ingiustizie terribili però assorbe ogni anno milioni di individui per basta pensare in latino americana in con tutte le contraddizioni e le nefandezze che questo comporta ma anche con grande grande
In fondo di capacità di assorbimento e di come dire
Dylan esplicita progressi
Termino con così forse cioè in questa questo empito di Ruffo in questa sua funzione che c'è in questo libro c'è nella seconda in tutte le sue i suoi scritti anche passati
Stupro meritare un senso alle cose
Ma forse c'è
Come dire
Il desiderio di
Di andare di evitare il problema della morte anche dico per l'individuo il bar
Per la storia per i periodi storici di non porsi il problema che i periodi storici le finalità e l'Islam un loro sviluppo una loro crescita e tra loro morti e che non è dato ridere né il come e il quando il bando perché probabilmente nelle società
Che si stavano sviluppando nel Duecento e che erano piene di progettualità nessuno poteva immaginare che nel Trecento sarebbe venuta la peste e ecco Elia finita una società
Poi le ripresa Bartali è finito quella progettualità è finito
E non nessuno poteva prevedere ove per
E la progettualità dell'idealismo tedesco finisce da dico sì anche perché non era prevedibile
Ora probabilmente dobbiamo accettare il fatto che non c'è ascendenza neppure dalla storia come roccia terribili
Non possiamo che fare una storia si rinnovi continuamente vadano in qualche modo sia guidata da quelli che vengono priva della storia che si farà
Forse questo non vuol dire rinunciare all'impegno questo mi fa un po'pensare
è una
Il passo
Ridare del di un vecchio rabbino anche
Di un bambino che a un certo momento scopre inoltre il rinvio e discute con un altro bambino passato il traffico
La conclusione e che il rabbino che la come comportarsi chiedi rabbino aperta sta perdendo la fede
Comportarsi pur sapendo pur non pretendo che vi esiste comportarsi come se esistesse evitare a muoversi tendenzialmente Secondo una la regola Hume sentivo gli stesse pur non perdendo circa credo che le questa sia forse la conclusione provvisoria almeno quella che mi ha suggerito a me
Queste questo smilzo libro però pieno di appunto di sollecitazione problematiche
E etica
Contrastanti nel volto libri molto vitale
Io darei adesso la parola a uno dei difensori
Eccezioni favorevoli per terra poi forse rumena
Uno dei difensori
Più critici d'area protetta Carmine Fotia del Manifesto e poi
Ma questa introduzione di Pirani in qualche misura mi facilita un po'il compito perché
Io vorrei partire proprio da una delle affermazioni che Luigi che lui faceva per contestarla e argomentare attorno a questa confutazione
Le ragioni per cui io ho apprezzato molto quest'ultimo titolo di un forno
L'argomento è l'aver la l'affermazione di Pirani quando Pirani dice probabilmente esiste su riassumo schematicamente una sola ricetta il vero problema e che vince chi la applica chissà applicarla meglio
Ecco io ritengo che l'importanza del del libro di Ruffolo stia
Esattamente nella proposizione di un modo di ragionare e di alcune categorie
Che forse ci consentono di uscire da questa discussione questa contrapposizione che sta lacerando la sinistra abile nel mondo da alcuni anni da alcuni anni
Cioè se appunto il compito della sinistra non sia tutto sommato quello di
Gestire un po'meglio l'esistente applicando
Le categorie le regole le leggi date oppure al contrario una risposta quella sì appunto
Trascendentale tutta inscritta nella metafisica della Storia sul suo compito non sia di testimoniare nell'oggi una resistenza per
Un mutamento Palin genetico in un futuro
Indecifrabile indefinito credo che
Anzitutto il lavoro di Ruffolo sia importante e questo è un aspetto del per esempio non ho visto molto trattato
Nelle recensioni discussioni ma che secondo me è l'aspetto forse più interessante
Nel fatto che adesso non so se sia la prima volta o no ma che comunque e uno dei tentativi più compiuti da parte del pensiero politico e culturale della sinistra
Di contrastare alla radice la
Teoria politica che ha retto tutta la fase della della offensiva neoliberiste neo conservatrice e che come dire teoricamente
Può essere riassunta nella nella teoria della riduzione della complessità sociale nelle teorie le teorie Lou maniera
Ecco qui c'è
Un punto su quella sinistra fino ad oggi si è scarsamente confrontata
Quasi accettando le premesse di quel discorso cioè accettando quella lettura della complessità sociale
E riducendosi riducendo il problema al tipo di risposte che andavano date mi pare che invece Ruffolo dice una cosa più pesante da questo punto di vista più pesante voglio dire più Denza
Teoricamente cercano Follonica
Badate che questa lettura
Della società rende la società post stessa opaca la rendiamo a un certo punto intellegibile a se stessa e alla alla politica cioè
Che insomma
Quella gruppo nel suo libro chiama il circolo vizioso dell'autoreferenza cioè una risposta ai problemi della complessità sociale in termini sempre di moltiplicazione delle dei dei sottosistemi che le tecniche delle risposte tecnocrati che alla fine hanno però come dato come dato unificante diciamo una logica marcatamente
Economicista una lettura diciamo dei bisogni della società della sua dei delle sue domande delle sue contraddizioni in termini unicamente di contabilità nazionale cioè tutto ciò che non può essere riducibile a un pezzo di contabilità nazionale non viene visto da questa vettura della società e ne vengono e ne vengono che ne vengono fuori dunque ne viene fuori dunque secondo me da questa
Da questa lettura
Una un occultamento di tutto il mondo non risarcibile monetaria mente
Questa è la ragione per cui i problemi di fronte ai quali il pensiero politico neoconservatore
Essi in Francia e non riesce a dare una risposta che non sia una risposta di tipo né autoritario sono i grandi problemi dell'epoca moderna penso alla questione dell'ambiente e della salvaguardia dell'ambiente che significò ormai la salvaguardia delle condizioni di vita delle generazioni future e quindi significa una capacità di proiettare nella storia l'azione
L'azione politica non come progetto appunto metà storico e iscritto nella nella trascendenza ma come coscienza del fatto che le generazioni attuali non hanno il diritto di disporre dell'esistenza delle generazioni future che c'è un diritto alla vita delle generazioni future che non è negoziabile cioè che non fa parte
Del terreno affidato al conflitto tra classi tra i partiti
Eccetera
Questa perdita riguarda anche come dire i problemi di di perdita di sovranità degli stati e e della politica all'interno degli stati riguardo a i problemi posti dall'era atomica dalla dal dal insomma che che che senso ha oggi quello che c'è scritto nella Costituzione italiana cioè che il Parlamento dichiara
Lo stato di guerra nel momento in cui lei ha deciso la decisione che sottratta agli ambiti
Nazionali della della sovranità nazionale cioè a me pare che questo lembo di Ruffolo abbia insomma questa
Questo grande merito cioè i sottolineare le ragioni per cui una possibilità una chance per la sinistra oggi si dia non come puro impulso etico come aspirazione generica la giustizia
Ma sia razionalmente fondata cioè come dire nasca dal fatto che una accettazione
Dell'idea della intelligibilità dell'oscurità del mondo della società
Alla fine abbia inevitabilmente come risposta una risposta di tipo nel ruolo autoritario e che è una risposta che alla fine efficiente soltanto se misurata con appunto un criterio di efficienza fondato sul sul sul calcolo della contabilità nazionale ma che non è efficiente se e mi pare che Ruffolo ludiche in un in un passaggio del libro cioè che
Non è efficiente se e fondato sulla quantità di conflitti esasperati produce all'interno delle società e su scala e su scala mondiale e quindi
C'è un fondo di qui se la è la cosa che a me pare
Che vorrei discutere anche della intrusione di Pirani cioè quando Pirani dice ma c'è la tentazione di riproporre una visione del progetto come appunto elemento profetico salvifico a me sembra che invece ci sia un tentativo di riproporre la progettualità come risorsa della politica di proporre la progettualità come risorsa del governo cioè di e di iscrivere questa progettualità non in come dire una società che non c'è più
Non in una capacità semplice di sommatoria dei soggetti sociali dei soggetti politici ma quanto invece in una potenzialità ti progetto che esiste all'interno delle società moderne che esiste all'interno delle società moderna dominate dallo sviluppo per lo sviluppo
Tecnologico cioè che ci sia appunto un questo questo fondamento razionale
Cioè che non solo sia possibile ma si è anche necessario
Che la sinistra torni a proporsi come forza di governo di governo progettuale e in base a una affermazione e cioè che può darsi che le distinzioni destra sinistra siano ormai obsolete
Che la distinzione destra sinistra siano o come dire ideologicamente inscritte dentro una definizione che appartiene al passato ma è senz'altro vero è senz'altro vero che
Senza questa distinzione e senza tutto il il il bagaglio di
Valori e di scelte Diversi alternative che questa distinzione comporta nel governo delle società moderne
Le società non sanno più leggersi non sanno più ricordo non sanno più rendersi trasparenti a se stesse non non non non riescono più a trovare a trovare a trovare un senso
E anche qui io credo che
Certo se il problema fosse distinguere
Le le società totalitarie da quelle democratiche nel fatto che le prime hanno appunto questa vocazione al progetto
Inscritto nel sulla vita degli uomini quasi conculcato dentro gli uomini e invece la società democratiche sono quelle che consentono i il libero dispiegarsi di diciamo di un gioco al quale occorre assicurare le regole
Beh certo se fosse questa la contrapposizione io ritengo che sarebbe sarebbe fondato dire che appunto il progetto può essere poco racchiudere dentro di sé una vocazione di tipo autoritario ma credo che il vero problema
E domandarsi se non sia avvenuto in discussione oggi
Quale sia il gioco al quale le le regole che le regole devono consentire cioè quanti spazi di sovranità capacità di deterrenti autodeterminazione di intervento della società e della politica sono sottratte all'asta questa sfera allora se questo il problema è il progetto significa una capacità di come dire rileggere queste regole anche in relazione alle sfide alle sfide nuove e e quindi direi proprio al terreno spesso al campo spesso al campo stesso del gioco
E questa questa possibilità tra l'altro a me pare che non sia a me pare che insomma la visione del progetto che ce nel nel libro nel libro di Ruffolo
Ma superi anche una certa visione
Naturalistica
Propria diciamo di un
Di una posizione politica teorica diciamo di diritti neo contro attualismo insomma cioè di che sia in sostanza che sia in sostanza
Quasi scritto nella natura dell'uomo e della società una sua tendenza all'equità all'equilibrio no e a me pare che insomma la cosa interessante sia di Ruffolo dice
Non è non insomma non non c'è più la fiducia la fiducia
Nel delle sorti magnifiche e progressive della democrazia c'è una sfida aperta una sfida che continuamente ricade in quelli che lui definisce i vorticosi mulinelli che la storia che riportano indietro la storia stessa ci sono le censure ci sono lei come dire i momenti nei quali la la razionalità soccombe nei confronti di una
Assurdi udì una
Di una forza distruttiva dell'elemento di coesione di solidarietà delle delle società e dunque il Prodi è una risorsa da questo punto di vista il progetto è una contrapposizione razionale a queste tendenze e a queste e a queste è questo possibile esito questo e io insisto su questo questo possibile esito cioè e questi esiti sono stati iscritti in un certo modo nella storia nella storia del passato e anche il compromesso socialdemocratico il compromesso riformista gli Stati nazionali non erano il frutto di una come dire di un aggiustamento
A conflittuale di un di un aggiustamento lineare della storia erano il punto di equilibrio giunto alla fine di conflitti
I militari politici sociali di grandissime straordinarie dimensioni ora la domanda che noi dobbiamo dovremmo porci sul quale forse dovremmo riflettere
E se oggi in forma naturalmente completamente diversa non si comincino a a proporre dentro le società moderne avanzate rischi del genere quelli questi quei rischi
Di moderna di moderna barbarie che sono che sono come dire sotto gli occhi di tutti nella nella nella nella divaricazione del mondo né nella radicalità dei conflitti all'interno
Delle società ecco perché e qui vorrei concludere questa mia come dire difesa o ruolo difensore ma non d'ufficio vi assicuro anzi di difensore molto appassionato di questa tesi ecco perché io ritengo
Che
Questa
Possibilità
La possibilità cioè di proporre
La sinistra non come
Più
La promessa
Trascendentale oppure la rottura rivoluzionaria
Ma di proporre la sinistra come una delle risposte possibili dentro il sistema perché questo è un altro punto
Senza no
Non è vero e questo mi sembra un altro dei meriti del libro di Ruffolo che dentro il sistema sono possibili soltanto quel tipo di risposte
Anche perché voglio dire se per sistema intendiamo la democrazia occidentale così come si è costruita in un secolo in due secoli di storia
Beh oggi la sfida alle promesse della democrazia viene più dal capitalismo che dal movimento operaio a me pare cioè la sfida come dire
Alla cosa vuol dire oggi la la la prova la la categoria principale delle democrazie occidentali un uomo un voto una testa un voto Coco me la leggiamo oggi
Dentro
La perdita di sovranità che un certo tipo di sviluppo
Questo stadio di sviluppo del capitalismo ha ha prodotto certo che poi il problema è l'equilibrio certo che il problema poi il compromesso democratico e non la rottura rivoluzionaria
Ma dentro questo sistema che comprende queste possibilità e queste scelte queste alternative la sinistra o essere oggi una delle risposte e io ritengo che possa essere la risposta
Non distruttiva
Grazie quotidiano
Darei adesso la parola a Gerardo Chiaromonte e poi vediamo
Come proseguire sì
La io credo che
Giorgio Ruffolo sono d'accordo momenti
Se io dico che
Lo scopo di questo incontro
Come gli altri analoghi
Non può essere quello soltanto elevare l'odio all'autore del libro
Senonché la legge ma poco
Lo dico io che
Tuffo sa benissimo
Solo un sono uno tra quelli
Che segue con più interesse lo sforzo
Cultura oltre che politico
Che Ruffolo persegue da anni
E che
Mi sforzo sempre essere tra i primi a recensire i libri di Ruffolo
Come così come prova di questa attenzione diciamo allo svolgimento di un pensiero
Con
Appunto non lo faccio
Non lo faccio e tuttavia io penso che voglio o parlare
Durante lo schema che vicaria seguito plutonio penso questo ultimo lavoro di Giorgio Ruffolo
Sia
Per molti aspetti criticabile
Lo considero ad esempio
Un
Un pamphlet politico di grande interesse che appassionante lettura
Piuttosto che un saggio di approfondimento politico culturale come consiglio di invece il suo penultimo lì
Dice i danni è una sorta di impostazione
Al libro precedente può darsi ma mi sembra che in questo libretto una qualche
Stavo tutto passione politica stava ho pensato un'altra parola un pochino più più pesante palermitana da partigianeria politica siamo avviatosi con poi influito sull'aggiornamento
Io ho già avuto modo di scrivere una recensione non voglio ripetere tutte le argomentazioni ma siccome abbiamo
Ho il piacere di avere quindi nettamente Giorgio come introduttore
Io vorrei porre delle principali questioni proposto alla mia recensione
Critica libero
Uno
Che riguarda l'epoca contemporanea le novità sconvolgenti
Dell'epoca contemporanea che viviamo il ruolo dell'Europa occidentale in questi sconvolgimenti
La seconda riguarda
Lo stato attuale
Della vicenda del famoso compromesso fra capitalismo e democrazia non la vicenda storica di questo compromesso lo stato attuale di questo compromesso in Europa occidentale
Per la prima questione poi verso molto breve voglio porre
Problemi perché Ruffolo possano ricade
Sulla prima questione
Io mi riallaccio
A un'osservazione che faceva Mario Pirani
Che fra l'altro che l'unica che io condivido quello che ha fatto l'espulsione
Dobbiamo un po'arrivare è organizzato a Carovigno l'affermazione di tirannide io trovo giusta che non bisogna confondere
Concetto sistema mondiale con quello di un sistema Monti interconnesso
Su scala mondiale
Io credo che sia giusto così osservazione
Credo che i problemi di fronte ai quali
Si trova oggi l'umanità
Occhio non voglio qui ripeterli verso l'alto sono indicati con grande
Chiarezza rigore nel libro di Ruffolo i problemi della sopravvivenza stessa dell'umanità
E già azione Trabattoni
I problemi del rapporto fra sviluppo
E ambiente h sviluppo ecologia tra sviluppo e occupazione
Problemi della democrazia
Dei suoi pericoli di involuzione
Della necessità
Di un suo sviluppo
Sono problemi che per essere affrontati risolti
Esigono il concorso
Di sistemi diversi
Esigono il concorso di forze politiche assai diverse fra loro storicamente diverse
Che devono poter giocare un ruolo
Direbbero i compagni socialisti di pari dignità
Questo per non parlare Della questione che pure lungo la frontiera
E che la questione poi forse la più drammatica dopo quella guerra quella ce lo squilibrio Nord Sud del mondo della metà del debito
E denuncia il dubbio secondo me che mentre noi europei occidentali
Io sento visivamente questa nostra responsabilità
Abbiamo un ruolo da giocare sul piano delle idee sul piano culturale
Sul piano economico
Sul piano storico
Un po'meno De Rita
Sul piano culturale sul piano dei principi universali della democrazia politica
E tuttavia non possiamo
Pensare
Nel modo più assoluto mio valere
Che questo nostro sistema sia
Diciamo
Un sistema che debba trasferirsi
In tutte le parti del mondo essere assunto a modello
E così consentire ad altre parti del mondo
Pensate a tutta l'area dei Paesi ex coloniali
Di contribuire alla soluzione di questi problemi drammatici
Che l'umanità si trovano
Io ho esagerato naturalmente
La recensione diffidente eurocentrico
Giorgio Ruffolo c'è un'evidente esagerazione polemica in questo
Attualmente ad eccezione di sicuro anche polemizzando un poco perché a me siamo attraversiamo un'epoca un'epoca non quelle storie quella di cronaca in cui non si polemizza più con nessuno sul piano dei libri e sul piano culturale quindi un minimo di di di di di era cosa occorre vola nella compagnia pur essendoci un'esagerazione
In quell'affermazione
Io volevo esprimere con quella espressione o quella parola questa che mi sembra una manchevolezza una difficile ad essa
Una al giorno un limite del ragionamento Di Giorgio Ruffolo
Di fronte alle grandi questioni che si pongono oggi nel mondo
E di fronte alle quali
Ne dobbiamo poter ragionare in modo del tutto diverso
Guardando al concorso che possono dare
Sistemi
Popoli nozioni informazione
Tutti i Paesi del mondo
Per affrontare questioni che Tassoni
Anche i Paesi più ricchi
I paesi più industrializzati
I paesi più forti
Non riescono a risolvere
Io dico
Sui limiti
Delle politiche neoliberiste che
Sull'impatto che hanno trovato queste politiche
Però provato su alcuni punti fondamentali badate hanno trovato sul problema dei coniugi da coniugare sviluppo e l'occupazione
Sul problema di riuscire a coniugare sviluppo ambiente salvaguardia l'ambiente già difesa del futuro che l'umanità
E soprattutto e l'ho trovato sul terreno dei rapporti fra il nord e il sud del mondo
Non riuscendo nemmeno
A cominciare a tagliare quella matassa intricatissima quella spirale perversa tentata dal debito dei paesi in via di seguito
Di fronte a questo evidentemente la necessità
Di non pensare che qui
Risiede soltanto qui risiede il sale del mondo
E la necessità debbono porsi e che dobbiamo porci soprattutto no europee occidentali
Che nella nostra storia pur grande pure importante pur decisiva per l'umanità non siamo immuni la nostra storia da tentazioni ritenerci risale del mondo
E questa è la prima osservazione
La seconda riguarda
Il problema del compromesso
Socialdemocratico
Del compromesso fra capitalismo e democrazia per loro Polo conosce su questo punto
Esattamente il mio pensiero
Non sono stato mai
Proclive
Avveniva azioni facile sciocche su questo
Ho sempre ritenuto l'esperienza delle grandi delle grandi socialdemocrazie europee
Con un'esperienza decisiva
Per la sinistra
Non solo europea
Per l'avanzamento civile sociale economico e culturale
Del mondo intero
E però
Io credo che
Il punto di partenza da cui noi non possiamo prescindere
E da qui in fondo non prescinde nemmeno Ruffo dal suo libro in questo compromesso e in crisi profonda
Vi si oppone
Undici si proponga ai che
Occorre
Non si può porre il problema di ricostruirlo diciamo in qualche modo perché questo è un obiettivo impossibile
Ma ci si deve porre a mio parere
Almeno la questione
Di uno spostamento di equilibrio
Fra i due poli di questo compromesso
Cioè il capitalismo della democrazia
E questo è un punto che mi sembra essenziale
Che mi sembra essenziale
Perché altrimenti veramente
Se non ci si pone questo problema
Se non ci si pone questa questione
Di una lotta culturale e ideale sociale per lo spostamento a vantaggio della democrazia del rapporto fra capitalismo e del compromesso fratello capitalismo e democrazia veramente allora finisce con la vera ragione del mio amico Mario Pirani
Secondo cui qualsiasi progettualità e fuori luogo che la storia successiva soltanto otto studiosi e che ogni distinzione flesse sinistra che va
Io siccome non sono d'accordo con nessuno di questo germe azione sull'auto con la seconda riguarda la storia del mio vecchio storicismo
Che Mario Pirani conosce
Dico escluso d'accordo con nessuno di queste tre affermazioni
Allora è evidente
Che la conseguenza se ne ricavo
E quello non solo
Della piena legittimità inutilità dell'esistenza
Di un orientamento
Di sinistra in Europa occidentale soprattutto
Ma anche della possibilità che in qualche modo ingombri cambiamento sia governato
Naturalmente avendo lasciato sulle spalle qualsiasi concetto di confidenzialità della storia
Qualsiasi concetto per cui necessariamente voglio dire hanno ragione come si dice a livello presto di un progresso necessario è ineliminabile che per forza deve dire tappa dopo tappa
Ma avendo lasciato questo ci avendo lasciato
Quello che chiamerei lo storicismo deteriore beh storia fatta dagli uomini
La storia è fatta dagli uomini
E non può essere soltanto scritto a posteriori
Perché altrimenti ne verrebbe messa in discussione
Qualsiasi concezione
Per la funzione della personalità umana
La persona formale del suo potere di influire sulle cose
L'influire sui fatti il terminale in qualche modo l'andamento delle cose stesse
Ecco queste sono le osservazioni le due osservazioni fondamentali
Io mi permetto di fare
Con molta modestia con molta amicizia
L'invio di Giorgio Ruffolo
E credo che su questo
Bisogna discutere
Credo che il libro di luppolo si presti
Con la discussione otto sedi così come tutta l'opera
Culturale del gruppo
Ci prestiamo discussione culturale molto seria una discussione che stia perlomeno
Alla pari
Di riscossione analoghi
Che oggi avvengono nell'ambito delle forze della sinistra europea
L'opporre più profondo più esperto conoscitore di me di quello che si attività di quello di cui si discute nell'ambito si sono ben Marzio penso ai escussioni che hanno luogo
Dello stesso partito socialista francese
Della stessa socialdemocrazia tedesca
E lo stesso movimento di sinistra
In Gran Bretagna oltre che nei Paesi scandinavi
Bene io credo che noi dobbiamo essere capaci partecipare a questo dibattito a questa discussione
Con una forza politica e culturale che nostra e italiana che deriva dalla storia e dalla cultura del nostro Paese del nostro Paese
Senza
Far finta di credere a cose alle quali non si vede più mi permetta Mario Pirani utero battuta Urbino
Il territorio attuate
Va bene ce li ha trovati cielo che sia del tutto inutile che finga di credere alle costretto a riconoscere
Regole da operare comportarsi comportarsi bene non ho capito bene vi chiedo scusa ma comunque io diavolo quello vero però Mario Pilati non configuri super sia la situazione nella birreria città
Credo che adesso per Piergiorgio venga il prezzo non so se
Certo
Molto brevemente perché ti ho scritto un libro sta alle cose che ha scritto e quindi le offre alla libera critica che in questo caso mi pare sia stata particolarmente intelligente e quindi particolarmente stimolante per uno che quando ha scritto un libro poi non se lo rilegge quindi a questo punto diventa abbastanza disarmato rispetto alle critiche
Ma io vorrei rapidamente capitolare militare
Due o tre delle
Critiche più intelligenti e più importanti che mi sono state rivolte
E e prima di tutto quella che mi sembra fondamentale quella di Mario Pirani che si può ridurre ad una domanda ma insomma che cos'è questo progetto ed è possibile progettare e governare il cambiamento ecco questa mi pare io credo mi permetterete la stessa sincerità la stessa diciamo libertà Dida
Critiche anche
Naturalmente vi siete legittimamente attribuiti e credo che ci sia un grave equivoco in quello che nella nell'impostazione di Mario
E l'equivoco è questo non è un libro
Che affermi che gli è un progetto nella storia non è un libro profetico non è un libro che vuole pre vedere non è un libro che le indica implica una visione storici Istica in senso o io abbastanza volgare no perché anche lo storicismo non era era problematico
No propri contro
Questo libro afferma lo afferma esplicitamente non c'è alcun progetto nella storia
Siamo noi che dobbiamo darglielo allora il problema è possiamo davvero oppure no ma di una cosa dobbiamo essere su una cosa dobbiamo essere chiari la storia non ha alcun progetto vede la sinistra è passata alternativamente da un estremo ad un altro
Ha un estremo c'era la convinzione anche qui Gerardo scusami disse banalizzo ma insomma ai fini della polemica è necessaria una condizione diciamo deterministica
Che la storia avesse un senso il senso gli redatto dal motore la lotta delle classi da quindi una dialettica la quale hegeliana mente doveva attraverso tesi antitesi sintesi poi sfociare nella Grande Società pacificata del socialismo nella società senza classi più attente ecco e che in questa in questa visione vedeva il proletariato come forza
Matrice motrice
Della nuova storia
Un proletariato che per i più meccanicistica e deterministica era come se fosse posto su un tapis roulant basta che facilitare il movimento della storia i partiti rivoluzionari dovranno essere le levatrici di questa sarebbe questo conosciamo tutti la vulgata marxista non c'è bisogno
Dida ricapitolare la questa legata quella che ci ha dato dure repliche come si dice dure repliche anche perché la visione di una progettualità e quindi di una provvida inserita della storia ha generato veri totalitarismi di cui cui gli anni accennata che i tiranni evocava i grandi rischi del totalitarismo della della della della pretesa di realizzare una un un un meccanismo già insito nella storia un progetto già insito nella risanati smistano sempre quelli non dei volontari stimabile del del deterministico
Non di quelli che pensano di imporre una loro punto di vista ma quelli che pensano di essere invasati e predestinati da un disegno superiore
Il fanatismo non è non è chi progetta ma chi pensa di d'essere delegato a realizzare un progetto con la P maiuscola che c'è un elemento di Franca che mi pare di di di fraintendimento
Poi però stiamo andando all'altra
All'altro estremo perché una volta che ci siamo accorti che non c'è un meccanismo insito nella storia che la storia non è dicotomica in dialettica che batte procede
Una storia che proceda per tesi antitesi sintesi e movimenti irrazionali impliciti
E ci siamo accorti
Uto che complessa che la società non è divisa in due grandi classi borghesia e proletariato ma che la cosa si fa un po'compiuti complicata la struttura sociale che le istituzioni non sono puramente e semplicemente un riflesso delle lotte socio
Tali ma che sono esse stesse reagiscono sulla struttura sociale e che sono anche un elemento complicato allo stato non è la sovrastruttura mai
è un elemento della struttura sociale e via dicendo una una volta che ci siamo accorge che la società è complessa ecco che improvvisamente finiamo per aderire
Alle tesi devo conservativo critici venne autoritarie
Che sono sia nella qualità sociale che in questo libro l'obiettivo il bersaglio Gerardo non è non è nel Terzo Mondo nel partito comunista
Il neo positivismo fattuale il neo autoritarismo e il neo conservatorismo attuale ecco che afferma che poiché è una società e complessa
Poiché le strutture sono così interdipendenti poiché i suoi processi sono così intrecciati inestricabilmente che ognuno reagisce su tutti gli altri
Non si può fare proprio niente
Bisogna lasciare che queste società sia organo secondo una loro logica un'illogica non chiediamoci neppure se abbia o non abbia un senso se potete varie devono stabili a
Ho soltanto delle regole ahimè anche questo è un grosso equivoco come si fa a stabilire delle regole senza sapere a che gioco giochiamo il problema del fine estate di sapere che gioco giochiamo poi vengono le regole del gioco altrimenti la società diventa un automa torna solo in una macchina si può
Pensare a osservare le regole propria della macchina senza chiedersi che fine fa se trita tagliatelle oppure oppure oppure bitumare strade e solo in una macchina perché per far funzionare una macchina funzionalismo
La la la la la il il fulcro delle teorie neo conservatrice il funzionalismo e per far funzionare la macchina c'è semplicemente davvero funziona
C'ha una sua logica lo si sa e c'è un solo problema è sempre la tecnocrazia ha detto non c'è discussione destra sinistra
I problemi sono già definiti nelle loro soluzioni la soluzione stanno dentro il problema bisogna estrarre
Ecco un altro scusami Mario ma un altro grave fraintendimento fino le soluzioni politiche non sono tecniche perché si tratta proprio di sapere a che serve la macchina non di sapere come funziona
E il grande salto che noi abbiamo fatto e noi sinistra diciamo la sinistra ha fatto è di passare da una teoria deterministica dialettica
In cui e si sapeva chi era il soggetto della storia il kit proletariato si sapeva qual era il mondo di procedere della storia la lotta delle classi
Ha una teoria nella quale ha un'impostazione nel quale non ce ne importa assolutamente di sapere netti
Nel perché
Ma la sola cosa che ci porti ed esperire come ma questo significa intendere la società in modo meccanico come una macchina
Come qualche cosa nella quale i problemi sono sempre gli stessi non io son sempre gli stessi hanno sempre una sola soluzione che poi l'antichissima non è niente di nuovo perché non la troviamo in Platone governo dei guardiani
è dice ma è inutile che andate a a chiedere di che cosa dobbiamo dire fare lasciatemelo dire pacchi sa ecco chi sa qua e la macchina
E una istituzione complessa e anonima che fa della politica un puro elemento di gestione ma di gestione perché cosa
Allora su un piano teorico e filosofico io ho cercato di argomentare in questo libro
Prima di tutto in termini generali teorici e poi in termini pratici in termini generali e teorici ho cercato di controbattere la teoria secondo la quale i sistemi complessi diventano sempre più ingovernabile sono sempre meno provvisti di intelligenza ma no tutta la teoria dell'evoluzione biologica ci dice che i problemi litighi sistemi ma amaro che diventano più complessi diventano anche più a Inter di gente è più alta capace di autodeterminazione cioè di progettazione beh insomma non c'è bisogno di ricorrere a dargli lettere
Riconoscere nell'evoluzione biologica un elemento di sempre maggiore intelligenza e auto governabilità
E non di meccanica a obbedienza a regole insite nella logica stessa del sistema perché le regole non ci sono nella logica stessa del sistema gliela diamo noi le regole del sistema
Quindi da un sul piano teorico argomentare come fa un lungo ma perché
La complessità significa sempre minore raggio di governabilità e quindi deve definire la politica come una pura gestione e al limite come una gestione come le squadre di calcio non importa sapere sono tutte uguali importante sapere chi vince veri partiti non importa sapere perché cosa quali sono le loro scelte ma importa sapere come gestiscono il potere secondo quali regole ecco questo è molto pericoloso perché perché crea quel divario tra Potenza il potere che voi non avete rilevato io modestamente dico questo e e un elemento importante del libro lo ritengo io un elemento importante del libro perché caratterizza il vero rischio della nostra epoca il vero rischio della nostra epoca quale che ad una sempre maggiore complessità e Potenza interdipendenza della società corrisponda un sempre minore capacità di contro lo di governo e di di di e di orientamento questo è il rischio tragico
Queste sono le società queste nelle quali noi viviamo solo le società più complesse della storia le più potenti tecnologicamente economicamente le più prospere anche socialmente Dante civilmente
E ma sono anche le più fragili
E qui dal piano filosofico teorico beh veniamo un momento pragmaticamente di arrivare al piano pratico noi abbiamo sotto gli occhi questo divario
Tra potenza e potere questo divario tra capacità tecnologica ed economica della società e capacità di regolazione politica
L'abbiamo sotto gli occhi e ci dobbiamo domandare ma se veramente dovessimo rinunciare a dare un senso cioè a trovare delle risposte ai problemi quale sarebbe l'esito di questa rinuncia
Se noi dovessimo dare dove dovessimo rinunciare a chiederci qual è il miglior tipo di economia quello che si equilibrio rispetto all'ambiente ecologico oppure quello che
Si sviluppa sulla base delle regole della e degli degli automatismi della crescita economica beh queste è un problema di scelta fondamentale caro Pirani non è
E Romario non è un problema di regole è un problema di finalità e se noi non poniamo in voi stessi questo problema rischiamo di vedere esplodere il nostro mondo nella prima epoca della storia nella quale la pop
Senza dell'umanità è diventata così forte così grande da potere mettere in pericolo la sua stessa sopravvivenza insomma ogni anno se ne vanno distrutte adesso fa c'per un momento permettetelo il ministro dell'Ambiente no parentesi parente piccolo piccolo scenari letto ministro dell'ambiente ma vanno distrutti undici milioni di ettari di foreste tropicali
Questo non è mai successo e le foreste tropicali sono il polmone
Del mondo
Sono il polmone delle prosperità ecco questo è un problema o non è un problema complesso interdipendente che implica una qualche risposta e noi dobbiamo dare una risposta e come possiamo darla se non dando un senso allo sviluppo economico
Riequilibrando determinate situazioni e che la crescita economica determinato chiedendo il consenso dei paesi e degli stati
E sono interessati allo sfruttamento di queste risorse cioè progettando ma che significa progettare non è una questione metafisica significa
Dare delle risposte a problemi riconoscere che vi sono problemi e tentare di darvi delle risposte sapendo che le risposte non sono insieme ai problemi nel dialetticamente perché non c'è una dialettica nella storia né funzionali storicamente perché la società non è una macchina e quindi le risposte gli dobbiamo dare nuovi questa è una posizione forse non marxista certamente non funzionalista ma è una
Audizione io direi l'esistenzialismo politico cioè di scommessa sulla capacità degli uomini di immaginare istituzioni e solidarietà tali da potere dare risposte ai problemi che confrontano questa nostra società
E questo è il diciamo non una fede io non ho nessuna fede io soltanto delle scommesse
E quindi ho soltanto la sensazione che di fronte a determinati problemi a determinate sfide bisogna dare delle risposte e che queste risposte non sono insiste nella struttura stessa del problema
Questo è la prima questione poi mi avvio rapidamente alleato secondo qui Gerardo Chiaromonte mi fa un'accusa di
E uno centrismo
Cioè mi pare ma anche Parenthood Gerardo abbia un po'fra intenso quello che io proporrei questo evidentemente è colpa mia
E cioè che io abbia
Visto nell'Occidente poiché il libro si sofferma molto sulla storia anzi mi fa il centro SISDE Centro del libro della storia dell'Occidente perché perché diciamo la società occidentale questo credo che un omero contesterà
La società occidentale l'unica
Che abbia rotto con delle società tradizionali quelle né del neolitico ecco dal dieci mila avanti Cristo al mille dopo Cristo grosso modo le tecniche non sono variante granché le strutture sociali sono state più o meno le spesse il potere la logica del potere è stata sempre più o meno uguale naturalmente queste sono affermazioni molto grossolane ma dal mille poi c'è è una società che si sta nata da tutte le altre così come le società neolitiche degli imperi fluviali si staccavano dalle società paleolitiche tradizionali della caccia e della pesca fondavano nuovo ordine l'Occidente si ha fondato un nuovo ordine ma questo prima del povero Ruffolo riceva il Grande Carlo Marx tu tra l'altro molto ironicamente me lo ricordi nella recensione che in questo ambito sono in continua dei serie serenamente marxista e il più grande elogio dell'Occidente e lo ha fatto Carlo Marx nel Manifesto dei comunisti
Elogio in che senso e la civiltà che ha rotto con la tradizione e che ha lanciato l'umanità su una orbita di sviluppo prodigioso prodigioso
Questo millennio dall'anno mille all'anno due mila è un millennio di sviluppo prodigio ma per niente affatto lineare
Uno sviluppo che costellato di strati di sopraffazioni di sfruttamento e formidabile terribili regressioni io ne cito tre una ce ne sono più di tre ma probabilmente le tre Prince ci pari quelli i secoli che possiamo chiamare il terribile trecento della peste nera lo ricorda Mario Pirani il seicento il Novecento che un secolo tremendo e un secolo che ha cosparso sordi sole guerre il e lotte civili il mondo di cento milioni di cadaveri nel mille e novecento mille novecentottanta se vogliamo fare questa Conti contabilità macabra
Bene questo Occidente effettivamente la civiltà occidentale questo millennio a segnato un punto di rottura perché che lo si voglia o non lo si voglia attraverso il capitalismo e la democrazia esso ha esportato in tutto il mondo il i suoi Conce
Ti fondamentali è un fatto che tutto il mondo ed oggi anche la Cina e domani anche l'Unione Sovietica di Gorbaciov si ispirano a più o meno a questo modello che ci siano delle gran
Di varianti senz'altro perché il mondo non e estremamente estremamente differenziato ma che siano sorte nelle dei modelli e dei paradigmi
Totalmente diversi e alternativi rispetto a quello occidentale a me non pare
La più grande impresa alternativa al mondo occidentale è stata quella del comunismo ebbene io vinco beh questo molto scandalizzato Gerardo Chiaromonte lo capisco che il comunismo è una rivoluzione abortita
E mi sento di dirlo non in modo provocatorio perché in fondo implicitamente lo dicono gli stessi dirigenti degli Stati comunisti nel momento in cui a tentano di per
Riprodurre all'interno dei loro Paesi una meccanica democratica è una meccanica come dire di mercato volete chiamarla non capitalistica ma certamente di mercato
Allora vuol dire che però il nostro sistema il nostro equilibrio tra democrazia e capitalismo in quello ottimale noi vogliamo esportarlo ed io vorrei che fosse esportato in tutto il mondo ma per niente affatto questo libro per metà afferma quali sono i rischi di uno squilibrio tra democrazia e capitalismo di uno squilibrio tra la potenza tecnologica economica e sfruttatrice del capitalismo e la necessità di un controllo rigoroso politico e morale della democrazia
E quando arriviamo alla questione etica la questione etica non è un Profumo e di assenze beh di essenze edificanti
E la riconoscimento che senza Fini le regole
Questo equilibrio non si potrà mai raggiungere e che quel divario potrà diventare esplosivo e questo lo possiamo realizzare realizzare nel senso comprendere tutti i giorni
Questa il costo di non governare secondo Fini o di non pretendere di governare secondo finalità secondo senso e secondo consenso qual è il costo il costo
E l'irrazionalità e il dilagare dell'irrazionalità e della violenza che non li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni
Il dilagare di l'irrazionalità in un mondo in cui essendo interdipendenti certamente interconnessi non unici i meccanismi delle relazioni mi economiche informatiche delle relazioni materiali del mondo non esiste un sistema di controllo mondiale
Irrazionalità nel senso della sempre maggiore frammentazione sociale Pirani ricordava l'America come una
Zona nella quale questo compromesso tra capitalismo e democrazia si sarebbe risolto tutto sommato al meglio ma io non lo credo francamente non lo credo non credo che le capacità di assimilazione che certamente l'America ha dimostrato più di qualunque altra potenza al mondo più di qualunque altro organismo sociale al mondo non abbiano creato e non abbiano inserito in questo Società degli elementi di appartare di emarginazione
M di quei Jackson è proprio il risultato Jackson di che cosa è il risultato è il risultato di quel ore tagliato interno che no le nostre società covano nel loro seno e che poi produce Iva ridotta
Non è che noi la rinuncia a governare e a progettare non la paghiamo
Avrebbe è chiaro no è diverso ma anche l'America ha prodotto i suoi movimenti razzisti caro caro Mario e e lì poi produrre nella misura in
Lui milioni di messicani varcheranno continueranno a varcare il confine tra Messico e Stati Uniti così come milioni di nordafricani continuano a varcare il Mediterraneo per insediarsi nei nostri Paesi il rischio di una con di un di un conflitto razziale si sta approfondendo oggi ho letto un bellissimo articolo di Rusconi sulla Repubblica io credo che varrebbe la pena di verità non c'è bisogno di che io mi faccia che ne facciamo sunto ora voglio dire di rischi di razzi il sommo di nazionalismo di localismo di regionalismo di frammentazione direi irrazionalismo sono il costo che noi paghiamo alla rinuncia di cercare di comprendere i problemi che unificano le nostre società e d'Italia
Una risposta a questi problemi dare una risposta a questi problemi di interdipendenza che di complessità questo significa progettazione ed è un termine estremamente laico e privo di ogni trascendenza e di ogni magiara
E è soltanto una sfida io credo che questa sfida possa essere raccolta in due modi e sono i due elementi che mi pare
Portano ad una conclusione che può sembrare paradossale un
Uno che abbia avuto un'educazione sinistra e quella che il potere non deve essere
Eliminato ma deve essere sviluppato aumentato se veramente il potere e la capacità di controllo di governo di questi grandi processi complessi di una società dinamica interdipendente bisogna Speer pare la nostra capacità di potere bisogna avere più Stato più capacità di controllo di progettazione Stato non nel senso della piramide gerarchica e del dinosauro o del Leviatano
Dioclezianea memoria ma stato nel senso di una capacità di controllo e di governo dei processi sociali di comprensione al di là di queste senza di questa è potremo illuderci che tutto va in modo abbastanza normale e che le società producono da se stesse e i loro anticorpi e non c'è niente da fare ma questi anticorpi si stanno rivelando sempre meno
Efficaci mentre si stanno rivelando sempre più pericolosi germi che questa società potente
E allegra nel suo seno è che io ho cercato di definire né i rischi esterni
Quelli della di un'interdipendenza mondiale non governata e i rischi interni quelli di una società che è sempre più frammentata sempre meno cementata da vincoli di solidarietà e senza solidarietà e senza competenza io credo che la sinistra se
Con questo termine si intende quella pretesa di definire un progetto di razionalità
Che i duecento anni ormai perché tra poco celebreremo il bicentenario della Rivoluzione francese dell'Illuminismo della sinistra di questa sinistra illuministico se questa pretesa oggi e rivalità deve potere sarei fatta valere nel senso di una sempre maggiore comprensione dei problemi ma anche nel senso di una sempre maggiore solidarietà altri di questa rinuncia costruire potere per controllare la potenza della nostra società la pagheremo con qualche altro terribile con qualche altra terribile regressione storica è già capitato all'inizio di questo secolo cotto densa allerta tre potrebbe capitare alla fine questa però non è una profezia essendo chiaro a un laico come me che la storia non è scritta ma che noi abbiamo qualche pretesa giustificata a poterla scrivere
No io direi se abbia ecco
Abbiamo concluso questa discussione avverso che rimaniamo vengono alcune opinioni diverse cioè cosa che proficua
Italiane nei bandi ringrazio Chiaromonte sia
Semplicemente e a non avere Accornero aveva preso in prestito l'impressione