Sono intervenuti: Antonio Cariglia (PSDI), Giovanni Spadolini (PRE).
Tra gli argomenti discussi: Decessi, Psdi, Saragat.
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PSDI
PRE
Allora
Qui
Queste
Grazie
E
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente del Senato signor presidente della Camera dei deputati
Autorità
Do lettura
Di due telegrammi significativi che sono pervenuti in occasione
Del morte di Giuseppe Saragat
Il primo pervenuto al Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga
Nella persona di Giuseppe Saragat l'Italia viene a perdere una delle grandi figure della sua storia mi inchino davanti alla memoria di colui che fu uno degli oppositori della prima ora al fascismo
Che contribuì alla rinascita del socialismo democratico in Italia e che come presidente della Repubblica favori il movimento di modernizzazione e di apertura politica del suo Paese
A mio nome personale
E a nome del popolo francese
Esprimo i miei sentimenti di triste partecipazione
E vi prego di trasmettere alla famiglia di Giuseppe Saragat
E a coloro che gli erano vicini le mie condoglianze più sincero François Mitterand
Secondo messaggio
A nome di tutti i partiti dell'Internazionale socialista ci perviene da vibranti
A nome dell'Internazionale socialista desidero porgere la profonda espressione del nostro cordoglio per la triste morte di Giuseppe Saragat
La sua dedizione durata tutta la vita alla lotta per il principio del socialismo democratico e al servizio del suo Paese hanno costituito un contributo decisivo alla storia contemporanea d'Italia d Europa
I suoi amici e compagni del movimento del socialismo democratico internazionale rendono omaggio alla sua vita e al suo lavoro Giuseppe Saragat sapere ricordato con affetto rispetto mille Brant
Compagno Saragat
L'Italia democratica di cui se è stato fra gli artefici
Hai amato è servito
La famiglia sulla quale hai versato tanto ricambiato affetto
Il partito della socialdemocrazia che hai fondato è guidato ti rendono l'estremo commosso riconoscente saluto
Quanti chi eravamo con devota amicizia più vicini sapevamo che il può viaggio terreno non sarebbe potuto durare ancora a lungo
Eppure siamo stati come sorpresi dal doloroso evento
La lucidità di mente l'interesse per gli avvenimenti l'applicazione alle tue letture predilette hanno alimentato da rassicurante confusione della nostra speranza con la realtà
Perché ai sentimenti agli affetti alle emozioni non si comanda
Nel saldo legame fra te e noi tratte il partito si intrecciano due componenti di uguale forza quella politica è quella umana
La tua perdita così apre una ferita profonda che persino il tempo sta intera a risarcire
Ma sovviene la ragione cui fa capo la componente politica di questo legame
E ci stimola alla consapevolezza che la tua partenza senza ritorno lascia intatta la tua presenza forte nella storia non solo del nostro Paese
La tua presenza è nel divenire della democrazia italiana
Perché decisivo è stato l'apporto di ideali di idee di azione politica che tu hai dato per la sua conquista per il suo consolidamento
Senza tregua è stato il tuo impegno sul fronte dell'antifascismo in patria in esilio in carcere come nella Resistenza nel Comitato di Liberazione
Alla presidenza della Costituente nei governi del Paese come alla Presidenza della Repubblica
Tutti i passaggi cruciali della complessa e travagliata storia recente del nostro Paese porto nel tuo segno è il segno di una straordinaria forza morale ed intellettuale di una ricca umanità di una vasta e profonda cultura
Di una facoltà di analisi e di previsione politica senza pari
Di un coraggio assoluto di una superiore capacità di anteporre gli interessi generali al particolare
Tutti per le rendiamo testimonianza
La di Gitti ma è seconda pluralità di valutazione arricchisce la sostanziale unanimità del giudizio
Ma non mancano neppure in questa circostanza
Uomini senza qualità che facendo cattivo uso di quelle libertà che tu hai fortemente contribuito ad assicurare quando scrivono della socialdemocrazia italiana e dei suoi uomini anche se di statura politica ed etica sovrastante come aperte
Persistono nel prediligere il livore dell'insinuazione
Note stonate di piste rimarrà Amaldi che triste dovere registrare in questo momento di accomunante e solenne cordoglio
Ma non farlo sarebbe ingiusto ed equivoco
Compagno Saragat
Mai dimenticheremo il tuo
Il nostro partito è stato oggetto delle tue ultime attenzione
è segnale di cui cogliamo appieno il senso
Dovrebbero farlo anche taluni scrittore di cronache almeno quelle qui pare di poter desumere non senza malizia oltre quello fisico motivato dall'età e dalla saluti ma malferma un tuo distacco dal partito
Tu presago dell'imminente fine ci ha impegnati a lasciarti morire socialdemocratico noi
Abbiamo interiorizzato il tuo supremo messaggio come un imperativo categorico
Ne abbiamo tratto fiducia forza slancio nella difficile lotta per superare la prova che molti avevano ritenuto di aver creato le condizioni perché fosse la nostra ultima ci è grato dunque darti atto che l'irresistibile l'altro incitamento
Implicito in quel tuo desiderio ha costituito un grande contributo per un successo che la dice lunga Giada sul ruolo della socialdemocrazia sul suo verdi radicamento nella realtà italiana
Ci pare quasi che tu abbia atteso quel successo
Era in uno strato di conti a certe me noi Toledo per te lo dovevamo noi per consentirti di morire socialdemocratico dovevamo tenere in vita e vitale il tuo il nostro partito
Noi lo dovevamo a chi ha dedicato tutta la sua non breve vita la causa del socialismo nelle libertà
Perché questo è il punto Saragat ha dimostrato di avere un indotte personalità requisiti tali che avrebbe grande giace in ogni caso ed in ogni attività
Ma è anche vero che nessun uomo riesce ad elevarsi così alto grado senza la forza propulsiva di grandi viali
Ed allora riesce difficile immaginare il Saragat della levatura che gli abbiamo conosciuto e riconosciuto senza il sostegno propellente della fede incrollabile nel valore insostituibile della libertà come condizione stessa del progresso civile dei popoli senza la convinzione sempre più forte Sempione più sempre più rinunciata della inscindibilità del libertà e giustizia sociale di democrazia e socialismo per dirla con le sue stesse parole
Non c'è tempo per ripercorrere neppure rapidamente per tappe l'itinerario socialista di Giuseppe Saragat tanto intensamente sia dispiegata la sua iniziativa e molteplice è stata la sua attività
Ma dobbiamo cercare il capo di quel filo rosso che percorrerà senza interruzione quell'itinerario permettere almeno in luce l'incorruttibile coerenza dell'uomo del politico del leader è quella che possiamo definire la sua chiaroveggenza politica al limite della profezia come ha detto in queste ore l'onorevole De Mita
Saragat entra nel Partito socialista a Torino nel mille novecentoventidue
Giovanissimo
Tre anni dopo appena gli si presenta l'opportunità di esprimere in pubblico il suo pensiero al convegno nazionale del Partito socialista unitario
Afferma che il socialismo deve assumere come caposaldo della sua azione il metodo democratico
A lui è già chiaro che un socialismo tentennante tra fede e libertà e attesa messianica Bellora rivoluzionaria si condanna l'impotenza di fronte al fascismo
Al contrario un socialismo decisamente decisamente democratico si apre la strada al recupero della libertà indispensabile per riprendere il cammino interrotto verso il progresso sociale l'affrancamento del mondo del lavoro
Per Saragat e quindi il problema di abbattere il fascismo trova la sua chiave risolutiva nel dare un'anima democratica al movimento proletario
Ma l'avvenire democratico dell'Italia
E dell'Europa può essere garantito solo dal socialismo è la logica della democrazia che porta al socialismo in quell'occasione conobbe Turati e ne conquistò l'amicizia e la stima costretto all'esilio appena un anno dopo comincia a vivere un'esperienza altamente formativa che lascerà segni durevoli sulla sua cultura sulla sua cultura politica
Ma il nucleo forte del pensiero e credo ispirerà nell'azione e nelle scelte politiche
Oltre che improntare tutta la sua vastissima produzione pubblicistica resterà quello espresso al convegno del Partito socialista unitario del marzo mille novecentoventicinque
Un'analisi della situazione europea della pervasività del fenomeno fascista che risparmia solo la Gran Bretagna consentita agli da quel migliore osservatorio che per Fortunato contrappasso si rivela l'esilio gli fa dire
Che la borghesia non è più democratica
Il proletariato non lo è ancora
E che la funzione di quest'ultimo si rivela come difesa della democrazia ove essa è già in essere e come conquista ove non c'è ancora Saragat individua il punto debole di questa fase storica dell'Europa nella coscienza dei socialisti e la responsabilità nei loro partiti quelli liberi come quelli costretta all'inattività dalla sopraffazione reazionario
L'unità dei socialisti che sarà un'altra costante dalla sua linea politica Boy impegna fin dai primi anni dell'esilio in Francia dove si propone di riconciliare i massimalisti del PSI e i Turati anni
Saragat accetterà accomuna necessità il patto di unità d'azione tra socialisti e comunisti del trentaquattro
Intanto occorre difendersi contro il fascismo e del filo fascismo delle classi dirigenti di molti Paesi europei
E poi egli ebbe la ferma convinzione che la vittoria finale sarà del socialismo democratico non del comunismo e qui si rivela quella capacità assai poco comune di visione strategica e di puntuale individuazione dei passaggi tattici imposti dalle situazioni date
Pedaggi che è inevitabile pagare pena il ripiegamento sterile e la rinuncia agli obiettivi finalisti ci Saragat e ci insegna che il tutto o niente e filosofia non laica provinciale che non si può e non si deve rinunciare alla soluzione di un problema solo perché questo ne pone altri parimenti difficili
Che ogni età e fase dalla storia pongono problemi insolubili per il fatto stesso che la coscienza degli uomini li ha creati e fatti propri
Quanti pervengono a giudizi inesatti nella valutazione della sua azione politica in Italia dopo il suo rientro dall'esilio non colgono o si rifiutano di cogliere questi i punti forti del pensiero di Saragat
Al contrario sono proprio quei punti forti arrendere chiave le motivazioni delle scelte di fondo operate da Saragat
Fra le più significative quelle di Palazzo Barberini e della fondazione del partito socialdemocratico
è in errore chi vi vede un atto scissionisti
Fu un atto rigeneratore Saragat apriva la prospettiva unitaria di una sinistra socialdemocratica per quando lungo potesse e possano corresse re il processo che egli innesco
Gli sviluppi specialmente gli ultimi del quadro politico italiano a sinistra il fallimento ormai non più discusso d'alcuno
Dell'esperienza comunista sono lì a dimostrare che si trattò di uno di quei passaggi resi obbligatori da determinate fasi storiche e che Saragat sapeva vedere
Sale Gatta aveva intuito anche che la strategia del socialismo nella democrazia
Imponeva altri passaggi forzosi vista un'azione di una democrazia autentica in Italia comportava la presenza nei governi di solidarietà democratica dei socialisti democratici
Ho già ricordato in questi giorni compagno Saragat con commozione e gratitudine di discepolo qualche ripetei in quegli anni bui a me come ad altri
Non capiscono dicevi che il partito entra nei governi centristi perché egli è costretto dalla fragilità della democrazia
Bisogna affrancare il sistema da ogni pericolo diversamente la strada verso il socialismo è preclusa per sempre
Del resto oggi tutti sanno che lo stadio successive successivo al quale Saragat mirava era l'ampliamento della presenza socialista nel governo del paese
Con l'ingresso dei socialisti appena fossero maturate le condizioni evento che si verificò con i governi di centro sinistra
Nel quarantanove Saragat vide previde con grande chiarezza che la sicurezza della democrazia e lo sviluppo generale del Paese postulato non una scelta di campo che collocasse
Fermamente l'Italia nell'Occidente democratico scelta di civiltà e li trattiamo
Con un'espressione che ha fatto epoca scelta dei valori della libertà e della democrazia
Difesa delle istituzioni democratiche assediata da un'estrema destra reazionaria ed una estrema sinistra che esse richiamava Stalin non è polemica
è storia
Al resto della sinistra sono accorsi quarant'anni per comprendere l'anzi constatare che quella politica non significava il con un ripiegamento o rinuncia socialista
E che non erano in gioco questo o quel problema questo quell'interesse particolare ma l'avvenire spesso del Paese il suo progresso economico civile sociale
Compagno Saragat
Noi ripercorriamo a ricordiamo a noi stessi e da tutto il percorso politico del fondatore e del leader della socialdemocrazia italiana non per futura memoria
E neppure rivendichiamo alla socialdemocrazia italiana il titolo di un solo partito dalla sinistra che non ha commesso errori nelle grandi scelte agli snodi decisivi della nostra storia recente
Per stabilire primogeniture ostentare medaglie
Lo facciamo per richiamare noi stessi alle responsabilità te ai compiti che ci attendono per rinnovare i nostri impegni di socialdemocratici davanti al Paese
Nel momento in cui ci assumiamo l'onore esaltante della tua eredità morale e politica dal momento in cui affidi a noi la bandiera del socialismo democratico
Tu ci affida il compito di continuare la tua opera noi lo facciamo ma da ora in poi lo faremo col massimo degli impegni
Non abbiamo certo la tua capacità di visione strategica perché essa è unica ed è tua
Ma abbiamo fatto
Proprie vetture indicazioni che si compendiano nell'equazione non c'è socialismo senza democrazia non c'è democrazia senza socialismo come tu non ti stancare di mai di ripeterlo
Il socialismo democratico dunque è il nostro fine la nostra battaglia cesserà solo quando lo avremo raggiunto
Anche lo strumento necessario per conseguirlo
Per tempo che posso correre a realizzarlo tu ci hai lasciato detto quale è un grande partito della socialdemocrazia forza alternativa di governo compagno Saragat
Noi restiamo fedeli alla nostra identità originaria siamo impegnati a ritrovare difendere le ragioni di un partito del socialismo democratico
Che consapevole del suo insostituibile ruolo per ottenere gradualmente bar definitivamente al nostro Paese
L'integrazione della democrazia politica e della democrazia sociale regola la sua funzione sul riformismo come tu ci hai insegnato e come io ripeto quasi con le sue stesse parole
Con questo impegno vi salutiamo compagno sale signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato signor presidente della Camera autorità tutte noi vi ringraziamo per la vostra presenza che sta a testimoniare quanta sia profonda la riconoscenza degli italiani verso Giuseppe Saragat
Signor Presidente della Repubblica
Caro Giovanni è caro Silvio Negri nestina
La Repubblica rende omaggio ad uno dei suoi padri fondatori
Si inchina alla memoria di Giuseppe Saragat prima Presidente
Dell'Assemblea Costituente animatore instancabile
Dei valori di tolleranza e di libertà
Che furono quaranta anni fa alla base del patto costituzionale
E il Senato ha associato il suo nome a quello del continuatore Umberto Terracini
Nella lapide prossimo della fontana per il quarantennale
Egli rievoca la memoria dei più giovani
Quella generazione prove virtuosa che costruiti le istituzioni repubblicane
E lì animò Consort più la tensione politica
Inseparabile da un'altissima costante tensione morale
Fautore della Costituzione come punto di incontro fra tradizioni diverse
Anche come punto di mediazione del compromesso come lui stesso la chiamò fra filone contrastanti
Senza dimenticare mai e lì che pure interprete coraggioso del riformismo sociale che se non sopravvive essere una libertà individuali lo disse alla Costituente
Sarebbe morto ogni tipo di società
Fondato sulla nozione di responsabilità personale
Libertà e giustizia sociale indissolubilmente congiunte
Fu quello il suo punto di partenza insieme con Carlo Rosselli
Nella lotta contro il fascismo in cui fu protagonista
Non a caso Leo Valiani già incontrati insieme
Nella Milano del mille novecentoventisei
Nella Milano del Quarto Stato
Compito del partito
Dirà Saragat un congresso tenuto il venticinque di quel più su pièce un marchio piano
Cui aveva aderito fin da ragazzo
Deve essere innanzitutto quello di terminando a formazione dello spirito liberale
Che in Italia finora è mancato
Occorre creare tale spirito
Che determini quali sono i limiti dell'autorità dello Stato
Di fronte ai diritti inalienabili
Della conoscenza individuale parole del venticinque punto di partenza è il punto di arrivo
Intorno a quel nodo si consumò tutta la vita di Giuseppe Saragat la sua battaglia ideologica non meno che la sua azione politica
Il suo tentativo di revisione del marxismo
Tradotto nelle altre pagine
Del libro non a caso intitolato di humanisme marxiste
Che egli non volle mai tradotto in Italia per una specie di segreto pudore non meno che le decisioni sollecitate da una fedeltà
Che non conobbe compromessi con la ragion di Stato poco la ragione del potere
In questo suo porre l'accento sulla ricerca della libertà
Come il fine coessenziale al socialismo
E se creando cento costume nazionale conteggiava parlano iella stato la Clio
E lì si poneva nella scia di quelli che volevano aprire nuove prospettive alla lotta futuro
Svincolandola dagli accenti e da RFI dei massimalisti
In quell'estremo autunno della libertà italiana dopo il delitto Matteotti
Lo stesso Bruno che vedeva quasi negli stessi giorni
Col primo e ultimo congresso dell'Unione Democratica Nazionale di Giovanni Amendola
Il primo affacciarsi alla battaglia politica di Ugo la Malfa
Il giovane militante piemontese veniva eletto membro della direzione del partito accanto a Turati attenersi a Rosselli
Il rafforzarsi lo dittatura porrà quegli uomini nuovi problemi
Sui metodi di lotta politica
E sulle alleanze necessarie per i parenti italiani
Muore Gobetti a Parigi
Nel febbraio ventisei
E a commemorare una sua città poche settimane dopo c'è stata
Insieme con amici di diverse sponde politiche da Piccioni a Bobbio
All'ombra di Gobetti il futuro leader del socialismo riformista delinea l'idea è di quell'indispensabile patto di solidarietà
Che solo potrebbe guidare la riconquistata libertà
Nello stesso anno sono allagate costretto all'esilio dalla dittatura con Rossellini con Pertini con Turati Treves indenni Modigliani Ruozi e tanti altri
All'impegno politico legato alle quotidiane contingenza di lotta
Accompagnerà una riflessione profonda sulle cause che avevano portato all'affermarsi del fascismo e dalla violenza di Stato
Fondamentale rimane per Saragat per esperienza di Vienna
Dove rimarrà per alcuni anni
Il capo del socialismo studiata Otto Bauer che lo accolse con l'amicizia virtù maestro fraterno
E quando sarà capire USA a Parigi del trenta
La lezione l'austro marxismo lo spronerà
Alla ricerca di conservazione delle forze socialiste
Che sono avrebbe potuto portare all'abbattimento del fascismo
Il profondo spirito unitario Giuseppe Saragat
Tentata quelle battaglie in quel clima di lotta e di delusioni e sofferenze
Trovo non so compiuta espressione politica nel terzo Congresso dell'esilio
Tenutosi nel trentasette
Quindi pago Nenni alla più ampio di radiazione con tutte le forze politiche
Indipendentemente dalle differenze ideologiche
Con i comunisti come con giustizia libertà e amore con i repubblicani
E sarà ancora lui nonostante la delusione del patto Ribbentrop Molotov affermare con le stesse forze l'appello unitario contro la guerra meno centoquarantuno
Quell'appello inviato Panetta preponderante
Una delle grandi figure l'antifascismo
Chi allude starà sempre legato
Pure la diversità di posizioni politiche
E che avrà insieme con Ugo la Malfa parte non secondaria nella sua elezione a Presidente della Repubblica Giorgio Amendola
Rientrato in Italia arrestato la prima volta a Susa
Messo in libertà partecipa attivamente all'OPA clandestino
E del Nomentano è stato corpetti nel novembre del quarantatré e rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli
Liberato dai partigiani membro dei comitati di liberazione nazionale Saragat di rappresentarla con mie competitivi il partito socialista
E con loro e con la Malfa sarà più intransigente avversario d'una scelta monarchica
Vedendo finalmente coronato il sogno della Repubblica
Il sogno di generazione combattente di Martini nel referendum del due giugno mille novecentoquarantasei
Il venticinque giugno Saragat eletto presidente della Costituente
Rivolgendosi ai colleghi che lo avevano eletto e l'indirizzo vero questo appello
Fate che il voto di questa Repubblica sia un volto umano
Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza e minoranza
Non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano dalla nazione
Ma è soprattutto un problema dei rapporti fra uomo è un uomo dove questi rapporti sono umani la democrazia esiste
Due persone inumani esso non è che la maschera di un'OPA tiranno
Conosciamo tutte le difficoltà
Che accompagnano dei primi anni di vita dalla nostra repubblica
Alle questioni interne
Si sovrapponevano quelli internazionali
Il venir meno della solidarietà fra i partiti italiani
Si accompagnava la rottura dell'unità
Fra le nazioni che avevano sconfitto il nazifascismo
La crisi di Palazzo Barberini nel giorno consente
Dava vita al partito socialdemocratico
E anticipava gli orientamenti
Che sarebbero prevalsi trent'anni dopo
Del socialismo italiano
Nel quadro di una stagione che vedeva allora gli elementi di divisione
Prevalere su quelli di unità
Ma le radici di quella vicenda le possiamo già potesse trovare
Nelle lontane parole del delegato torinese sul dibattito Martinotti
Che ha paventato Gobetti e Gramsci letto produce e Salvemini la libertà
E la premessa indispensabile qualsiasi lotta politica
Da questo momento la parte battaglie di Saragat farà parte della storia d'Italia
Della storia del centrismo
Nella storia del centrosinistra e anche di quell'emergenza
Se ripensiamo alle su altre parole il sedici marzo mille novecentosettantotto qui in senato
Dopo l'assassinio di Aldo Moro
Egli accompagnò col suo coraggio
E con il suo impegno civile la trasformazione una repubblica
Impegnata passarono lotta frontale
Negli anni cinquanta
Alla ricerca di quelle convergenze capaci di dare avvio a una stagione diverso
Nello spirito da l'auspicata distensione fra le grandi potenze
Cui egli poteva ben aspirare dall'effervescente
Di politica estera occidentalis atlantica che aveva compiuto fin dalle origini del suo partito
In quel clima di nuove convergenze di nuove speranze e di fronte alla realtà poi deluso o smentita dell'unificazione socialista
Giuseppe Saragat e venne eletto presidente della Repubblica il ventotto dicembre mille novecentosessantaquattro
Compito kermesse con alta dignità
E compreremo senso dello Stato
è grandi doveri e li ricordava davanti a tutti
La difesa e la pace e della sicurezza
Il consolidamento delle libere istituzioni
L'avvento di un sistema sociale in cui l'iniziativa individuale
Fosse capace di esaltarsi con quella della collettività
In questi mesi
Dominati da i temi delle riforme dell'attuazione istituzionali
In uno spirito profondo infedeltà la carta che ha celebrato i suoi quarant'anni
Vorrei ricordarvi le parole
Che Giuseppe Saragat pronuncio o da Palazzo Madama
Che l'avrebbe avuto come il suo prestigioso componente dal settantadue in avanti dopo trent'anni di delizie a Montecitorio
In un discorso tenuto il ventisette dicembre novecentosettanta
Per contraccambiare gli auguri di fine d'anno portatile agglutinare dai senatori
Lasciate che vi ripeto anche oggi il mio convincimento dice
E cioè che considera il Parlamento effettivo presidio di democrazia e di libertà
E perciò di progresso di accrescimento civile
Del nostro Paese
Lasciata che vi ripeta che vedo in voi
I portatori immediati della volontà popolare
I diretti rappresentanti dei cittadini ossia dei denti dei soli titolari secondo il dettato dell'articolo primo della Costituzione repubblicana
Della sovranità dello Stato ancora una volta la libertà
è inseparabile dalla giustizia
Quella libertà che va difesa geologia Croce giorno
Usiamo ancora una immagine avvisare associandoci al lutto della famiglia e del partito dell'intero Parlamento italiano
Quella libertà che va difesa giorno dietro giorno così come il regno di Fausto va difeso l'istante contro la furia del male
No centouno fin qua
Esiste
Marini
Rese espresse
Verrà
Le
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