Intervista ad Elisabetta Belloni sulla 2ª Conferenza di Non C'è Pace Senza Giustizia sulle mutilazioni genitali femminili

Elisabetta Belloni direttore generale della cooperazione italiana siamo al Cairo per questa conferenza sulle mutilazioni genitali femminili innanzitutto vorrei chiederle
Danni la cooperazione impegnata in questa campagna per affermare questo tipo di pratica
Quali sono le ragioni dell'impegno alla cooperazione
La cooperazione italiana allo sviluppo ha sempre considerato il rispetto dei diritti umani come uno degli obiettivi fondamentali della cooperazione stesse
Direi che il motivo per cui io sono qui e la cooperazione italiana e presenta oggi caro più cinque il proprio questo vogliamo una volta di più ribadire il nostro impegno
Per lottare con determinazione contro questa tremenda violazione di un dei diritti fondamentali delle donne e in questo contesto vogliamo anche sottolineare che il nostro impegno deve tradursi in un
Non soltanto in una lotta ferma alle violazioni
Genitali femminili ma deve anche comprendere una politica una strategia di sostegno allo sviluppo della donna molto più ampia perché attraverso lo sviluppo della donna Traverso
Le possibilità che devono essere date la donna di affermarsi e di svolgere bene il suo ruolo nella società che si potrà anche risolvere il problema delle violazioni
Questo punto di vista quali sono i programmi qualificanti che state portando avanti
Io ieri durante la conferenza nel confermare in una linea di continuità la determinazione anche del nostro Ministro degli esteri Frattini
A
Portare avanti dei progetti in questo settore per la valorizzazione e l'approvazione del ruolo della donna
Ho indicato che vorremmo operare in tre settori il primo settore a livello di villaggio in chiave di prevenzione affinché non vengono più effettuate mutilazioni me anche in senso di assistere
Quelle bambine quelle donne che hanno invece sofferto subito tenuti d'azione
Un secondo livello è quello delle legislazioni
Cioè bisogna far sì che in tutti i Paesi perché
Oggi con grande fenomeno della
Ai bisogni dell'emigrazione questa pratica delle mutilazioni genitali viene effettuata anche nei Paesi occidentali anche nei Paesi europei e quindi è il
Te che tutti i Paesi operino a livello delle
Decisa azione interne affinché venga considerato un crimine l'effettuazione delle mutilazioni il terzo di Bello come dicevo è quello di promuovere
Un contesto culturale più ampio che permetta alla donna di realizzarsi e di esprimersi di vedersi tutelate da tutti i punti di vista
E quindi la promozione questo che intendiamo fare di in tutti i progetti di sviluppo di una componente
Che si rivolga in modo specifico alle donne i problemi di genere
Impostazione non un si limiterebbero l'Egitto
La cooperazione italiana è stata impegnata in altre conferenze anche in
Impegni in passato quali quali sono studi sui Paesi chiave su cui bisogna
Operare rispetto mutilazione genitale
Ma proprio con Non c'è pace senza giustizia stiamo prendendo in considerazione la possibilità di interventi adesso fu coalizzati soprattutto
Sull'Africa occidentale
Quindi pensiamo di lavorare molto con il Burkina Fassino con il ma lì con il Senegal
Quindi oltre a questa azione che è stata svolta in maniera anche molto efficace perché dei buoni risultati si sono registrati a cominciare dall'Egitto che come abbiamo visto non solo ha introdotto
Una legislazione molto ferma in termini di proibizione delle mutilazioni ma anche ottenuto dei risultati concreti facendo registrare una diminuzione considerevole di questa pratica
Quindi oltre all'Africa orientale adesso ci focalizzerei manca l'Africa occidentale in un'attività con il congiunta che deve portare ad una strategia globale
Di contrasto al fenomeno
Al
Qual è il livello
Di operazione in un certo senso
Trovate nei Paesi dove l'operate anche con le altre organizzazioni internazionali ieri in cui erano presenti diverse organizzazioni delle Nazioni Unite
Relatori
Come
Come funziona quanto efficace questa cooperazione globale visto che ci vuole un approccio globale
Certamente determinante lavorare insieme con gli altri Governi con i Governi più direttamente interessanti e con le organizzazioni internazionali che hanno come ho
O quello di tutelare in senso generale diritti umani così come credo sia determinante coinvolgere la società civile sia a livello locale nei paesi
Dove viene ancora effettuata questa pratica che nei nostri Paesi
La cooperazione direi eccellente io ieri sono rimasta molto colpita nel vedere come moltissime donne che vengono da Paesi dove si praticano le mutilazioni
E soprattutto donne che hanno anche incarichi importanti a livello governativo oppure le first ladies di questi Paesi ecco mi ha impressionato come queste donne siano preparate
Culturalmente preparate tecnicamente preparate e soprattutto determinate nel portare avanti questa lotta insieme alla comunità internazionale
Ma questa conferenza sta volgendo al termine tra poco verrà adottato ma dichiarazione finale per rilanciare in qualche modo la campagna contro le mutilazioni genitali femminili dopo
Una prima dichiarazione del carico di cinque anni fa
è soddisfatta di come com'è andata questa conferenza
Io devo dire per me è stata una bellissima esperienza come dicevo mi ha veramente colpito l'attivismo di tutti sia a livello dei rappresentanti governativi che della società civile che delle donne che a vario titolo sono coinvolte
Questa Conferenza aveva come scopo principale quello di fare il punto dopo cinque anni della precedente Conferenza del Cairo
Credo che una valutazione positiva sia doveroso perché ho ripercorso è andato avanti sono stati conseguiti degli ottimi risultati sia sul piano legislativo che sulle piano proprio del contrasto
Alle mutilazioni ed in tutta via fare una valutazione assenso nella misura in cui si dice
Può trarre un'esperienza si possono trarre delle elezioni per il futuro quindi l'ottica deve essere quella di rilanciare una campagna e io mi auguro che la dichiarazione venga così percepita dall'opinione pubblica mondiale
Quindi è rilanciare una campagna
Contro le mutilazioni sulla base di un percorso che oggi è molto più maturo rispetto al passato e quindi con azioni specifiche che mi auguro
Siano d'acqua talmente riportate nella dichiarazione finale che dovrebbero poi ispirare le politiche di tutti i Paesi impegnati in questa battaglia
Grazie a viso aperto Belloni direttore generale della cooperazione italiana allo sviluppo