Luigi Bobba. Non profit - presentazione del libro - intervista realizzato da Gabriella Meroni (Edizioni La Scuola)

Buonasera a tutti iniziamo quest'anno conversazione
Sulla libro intervista di Gabriella Meroni a Luigi Bobba
Io parto semplicemente indicando alcuni temi
Che attraversano da libro e dal libero sono
Evocati
Da cui partono sollecitazioni proposte c'è oggi una nuova voglia di volontariato legata ad esempio al terremoto in Abruzzo c'è una forte domanda di giovani di professionisti che si rivolge all'associazionismo alla protezione civile alla Croce Rossa
Il volontariato testimonianza di impegno gratuito è uno dei grandi protagonisti
Di questo libro intervista di Gabriella Meroni a Luigi Bobba il volontariato gratuito nel corso degli anni ha dato vita con le cooperazioni sociali le associazioni di promozione sociale le organizzazioni non governative fino alle imprese sociali
Ad una rete più vasta e plurale che si caratterizza per una cultura della solidarietà e della democrazia basata sulla coesione sull'integrazione sui diritti sulle responsabilità
Una realtà di numeri imponenti che Bobba analizzati e interpretati dalla realizzazione di un servizio alla comunità alla volontà di partecipare alle decisioni della politica
Con uno stile sobrio ed essenziale Bobba va al cuore del problema
Non mitizzare la società in contrapposizione alla politica fa capire le grandi potenzialità e la creatività del mondo del non profit ma evidenzi anche i limiti della frantumazione della frammentazione dell'autoreferenzialità
E a volte dell'antipolitica allo stesso tempo Bobba indica come oggi la stessa politica deve aprirsi di più e individuare
Nella soluzione della democrazia associativa la risoluzione
A molti suoi problemi è il primo tema
Che pone Bobba le istituzioni politiche ed economiche oggi esistenti sono fragili
Dice nel libro il segnale più evidente la disaffezione dei cittadini nei loro confronti
La democrazia rappresentativa non può più funzionare come avveniva in passato
Tra la sfera pubblica la sfera privata non c'è più la separatezza di un tempo il confine è diventato molto più fluido il risultato è che siamo dinanzi ad un si a sociale pubblico e privato difficilmente assoggettabile al controllo democratico anche quando siamo in presenza di Governi democraticamente eletti
L'analisi di bomba evita gli approcci moralistici l'obiettivo della democrazia associativa è un obiettivo politico che va però oltre gli schiera gli schieramenti
è basato
Sul paradigma del dialogo
Che è nel DNA dell'associazionismo per prevenire e superare quella che viene definita la deriva aziendalistica e tecnocratica delle istituzioni e dello Stato
La democrazia associativa si propone di rendere meno rigidamente plebiscitarie le forme esistenti di governo rappresentativo di atti Ankara alla funzione della legittimazione democratica poteri maggiori e più estesi di partecipazione popolare al processo decisionale
Il secondo tema ma non per ordine di importanza riguarda il motore l'anima di questa trasformazione di questa rivoluzione culturale ed etica indicato da Bomba
Luigi Bobba lei individua nell'economia del dono
Che aiuta gli uomini ad allearsi e ad associarsi a dare anche se stessi gli uni agli altri a mettere in gioco la fiducia
Questa e l'opzione fondamentale del libro il valore dell'esperienza sociale associativa del terzo settore ci offre nella sua pluralità una dimensione relazionale della cittadinanza
Una idea della cittadinanza che oggi spesso è una scelta controcorrente
In una società caratterizzata da un individualismo conclusivo per cui a volte gli stessi amici sono visti come rivali uscendo invece dalla diri IVA della contrapposizione amico nemico la proposta di Bobba che ha la sua radice nella concretezza quotidiana del terzo settore è la cittadinanza responsabile
Il cittadino responsabile è quello che si occupa della cittadinanza dell'alto
I diritti di ciascuno sono esigibili solo nel contesto di una comunità che prescriva altresì dei corrispondenti doveri
Ci si colloca così secondo questa riflessione oltre una prospettiva meramente individualistica e rivendicativa della cittadinanza
Per ritrovare un equilibrio tra diritti e doveri via maestra per affrontare tra l'altro
I difficili processi di inclusione dei nuovi arrivati degli immigrati
Tema sappiamo attualissimo anche in questo campo il non profit può svolgere un ruolo di ponte tra culture diverso diventando così un attore decisivo dell'integrazione
Molte di queste organizzazioni proprio oggi sono impegnate anche con uno sciopero della fame a chiedere che sulla questione dei respingimenti verso la Libia il Governo accolga le richieste
Dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati per quanto riguarda la garanzia del diritto di asilo sul pacchetto sicurezza inoltre ci si chiede come conciliare civiltà e sicurezza la regolamentazione degli ingressi
Come la richiesta di servizi da parte di famiglie in prese come garantire più legalità evitando che gli immigrati finiscano nelle mani della criminalità spesso italiana
Come riuscire a respingere davvero i trafficanti che come sappiamo non arrivano via mare come garantire a tutti il diritto alla salute e ai minori la scuola e la necessaria protezione
Il mondo del non profitto offre non so l'assistenza ma dati proposte proprio oggi un altro gruppo di associazioni ha chiesto una legge giusta e di non
Confondere i criminali con umilianti
Il terzo tema del libro è rappresentato dalla questione delle regole come possono lo Stato e la politica favorire le condizioni per la crescita della qualità del non profit e del terzo settore molte leggi sono state fatte
Ma oggi occorrerebbe una legge quadro e soprattutto una riforma del libro primo del Codice civile
La nostra legislazione secondo l'analisi dei Bobba risente di un'impostazione dirigista che rispecchiava la cultura fascista le associazioni che nascono dalla società civile devono sottoporsi alle riconoscimento dello Stato
Un'associazione invece potrebbe automaticamente essere riconosciuta sulla base di alcuni requisiti accertati da un notaio senza bisogno di altre verifiche discrezionali
Un'altra proposta è una legge che renda permanente il cinque per mille con la garanzia di ottenere i fondi entro il trentuno marzo dell'anno successivo alle indicazioni dei cittadini
Il quarto tema e il contributo del non profit alla sussidiarietà e alla riforma del welfare l'articolo centodiciotto della Costituzione stabilisce che Stato Regioni Città metropolitane Province e Comuni favoriscono
L'autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà
Quanto è stato davvero utilizzato questo spazio dal terzo settore e che cosa si può fare per alzare l'asticella della progettualità e della partecipazione
Per quanto riguarda l'UE il fare Bobba ricorda tra l'altro il ruolo importante dell'intergruppo parlamentare della sussidiarietà a cui fanno riferimento trecentoventi tra deputati e senatori di tutti gli schieramenti
Maurizio Lupi il coordinatore
Sempre Bobba indica il passaggio verso un welfare di comunità vuol dire saper far percepire diversamente il sistema di tassazione puntando sul senso di a parte in sala comunità locale attraverso formule capaci di promuovere la creatività della società civile e delle istituzioni più vicine al cittadino a partire dai servizi di cura
Hai quattro temi che abbiamo visto democrazia associativa economia del dono e cittadinanza responsabile
Regole e poi sussidiarietà e nuovo welfare si potrebbe aggiungere la questione dell'informazione che nel libro pena c'è nata come può l'informazione essere di più al servizio dell'obiettivo della democrazia associativa plurale
E caratterizzata da una laicità inclusiva
Il non profit a oggi le forze di fronte alla rivoluzione digitale per incidere più attivamente sui contenuti dei palinsesti televisivi
Ad esempio portando anche più efficacemente nei media il suo patrimonio etico e sociale per favorire con il dialogo una società più integrate coesa
E questo era diciamo l'ultimo tema
Che volevo sottoporre dalla dall'analisi dei contenuti del libro di Bobba adesso apriamo
L'altra discussione e queste erano semplicemente
Le cinque piste su cui si può avviare un ragionamento ma non esauriscono chiaramente la ricchezza di questo testo
Che davvero per chi si occupa di informazione sociale una guida molto interessante anche per le prospettive
Che può aprire
Rispetto appunto anche alla ad una funzione sociale della stessa informazione
E allora adesso darei la parola all'onorevole Maurizio Lupi con abbiamo detto prima e il coordinatore di questo intergruppo parlamentare sulla sussidiarietà e vice Presidente della Camera
Bene grazie grazie al voi tutti di essere qui oggi qui alla Camera dei deputati e grazie a Luigi Bobba perché ha voluto invitarmi alla presentazione del di questo libro intervista
Un libro intervista importante perché
Secondo me leggendolo
Evidente una prima percezione che tutti noi che abbiamo cuore il non profit teniamo sempre sottolineare che non è un'analisi del non profit è innanzitutto
Una persona che ha vissuto il valore in prima persona il valore del del non profit e cioè ha fatto della propria vita lui ovviamente impegnandosi nelle ACLI e con tutta la sua storia
Lì l'idea di un non non profit del terzo settore volontariato ognuno cani
Non residuale lo ha fatto una una bandiera l'ha fatto un un modello di vita una sfida anche politico sociale e culturale questo importante come punto di partenza altrimenti non
Non solo non si capisce il libero ma non si capisce innanzitutto la passione con cui lui risponde alle
Alle domande che gli vengono fatte
E la prima questione che io voglio sottolineare perché questo è un elemento
Sempre importante per tutti noi e che su questi temi ma come sempre c'è sempre bisogno di testimoni
Di fatti positivi a cui noi possiamo guardare se oggi il terzo settore come l'abbiamo chiamato il mondo nel non profit una volta si chiamavano il mondo del volontariato non è più una realtà residuale
E non nascondiamoci che fino a pochi anni fa era considerato una realtà residua in particolare era considerato una realtà ristrutturare del residuale dalle istituzioni
Dalle stesse amministrazioni che si rivolgevano al mondo le non profit tant'è vero che si rivolgevano al mondo del no profit quando proprio non ce la facevano più
E non è un caso che tutto il mondo non norma propri ti viene veniva sempre e comunque
Limitato e diciamo accantonato rispetto alle questioni drammatiche o tragiche di una società agli ultimi gli emarginati eccetera dove
Il Comune a un certo punto o non aveva più risorse o non ce la faceva più ed era disperato il Comune del piccolo o grande che fosse allora a chi guardava alla va bene a questi benedetti volontari che erano lì che va bene a mettiamoli diamogli anche un un parziale riconoscimento
Questa è la realtà in cui noi tutti abbiamo vissuto
E nonostante questo abbiamo continuato a fare volontariato e ad essere protagonisti di questo mondo
E e da qui che dobbiamo partire se oggi non è più residuale non è perché tra virgolette le istituzioni se non se ne sono accorti
Ma perché questi testimoni hanno continuato con forza innanzitutto a vivere a raccontare la positività di un lavoro
Alla innanzitutto la al popolo la gente
Per cui ad un in un certo momento la politica dovuto prenderne atto
Come sempre la positività di una vita che si impone e si pone
Prima qualcuno mi faccio una domanda che cosa chiede quali risorse chiede il non profit il non profit innanzitutto non ha mai chiesto risorse
In
Dico per la mia esperienza poi potremo confrontarci su questo la prima questione che noi abbiamo sempre posto non è mai o è stata quella delle risorse
Ma è stata quella della dignità e del riconoscimento di un'azione del valore che questa azione aveva all'interno della società delle istituzioni e quindi del del del nostro Paese
E abbiamo sempre chiesto spazio possibilità di azione non intralci burocratici libertà
Utilizzo di peso strutture che erano abbandonate e che il pubblico non sapeva cosa farsene a costo di sacrifici sono state occupate nel senso positivamente rese produttive
Con risorse innanzitutto proprie del sacrificio di ognuno di noi
Allora il primo punto che volevo sottolineare che mi ha colpito ovviamente del di quello che ho letto e non a caso non poteva non colpirmi è che
è il racconto di un'esperienza e racconto di una storia di un protagonista di questo di questo mondo che oggi ha una responsabilità
Istituzionale politica e che come tale quindi partendo da quell'esperienza propone i giudica il percorso alle istituzioni perché le al anche percorso farà le istituzioni
E lotta mette tutte le le proprie risorse le proprie energie per poter rifà riconoscere questo percorso per per per renderlo più ampio
Da questo punto di vista io ricordo che
Personalmente viene citato più volte
Anche la riforma dell'articolo della Costituzione che per la prima volta introduce nel due mila uno
Introduce il principio di sussidiarietà io mi ricordo che pur
Militando ovviamente in un'altra parte politica e pur avendo fatto tutti noi le critiche
A quella riforma della Costituzione fatta maggioranza quello l'abbiamo rifatta eccetera eccetera quando si trattò di andare a votare quegli in quel referendum
Io personalmente tanti miei amici proprio per quel grande valore che in quella
Che in quella riforma della Costituzione c'era in particolare finalmente l'introduzione del principio di sussidiarietà con così come è stato letto orizzontale
Perché quello che ti cale
Mi viene accettato c'è tutto un problema che c'è tra quello che Santa alé ovviamente quello che dà più fastidio
Perché occorre vuol dire far riconoscere alla lo Stato un passo indietro e far riconoscere alle istituzioni che il protagonista della società il potevano Istat le istituzioni sono le persone
Sulla loro associazione la loro capacità di agire la loro libertà alla loro responsabilità ricordo come se fosse esso che andammo a votare sì
E proprio perché rispetto anche alla a a una negatività che poteva essere dato di giudizio sul modo no maggioranza eccetera c'è un valore più grande che era stato inserito nella Costituzione e che non si poteva perdere
Proprio perché da lì si poteva partire per un nuovo per una nuova sfida all'interno delle istituzioni oggettivamente è stato così
Perché quel tassello messo come un chiodo io non ero in Parlamento quindi voglio dire no nessuna
Non parlo di me ma quel tassello che è stato messo da una legislatura diversa dalla mia è un tema è stato un chiodo un punto fisso da cui noi tutti abbiamo potuto ripartire o partire nel ripensare
E nello sviluppare l'azione del del del mondo il non profit e del volontariato cito perché mi è piaciuta molto
Una la risposta una domanda che ti è stata fatta a pagina ventidue
Quando
Chi viene detto massima quali sono le caratteristiche peculiari no di questo mondo eccetera
Lo cito perché
Per questo secondo me è un altro punto su cui riflettere
Per tutti noi riflettere da un punto di vista lo culturale perché se non si capisce la radice l'origine la forza di questo mondo forse poco si capisce anche quale strada dobbiamo dobbiamo percorrere
Tu dici appunto l'epoca la le peculiarità del non profit affondano le loro radici e si possono ricondurre a tre fattori
La nostra storia
Segnata da un'incredibile vivacità ed autorganizzazione della società
Che fin dal Medioevo ha dato vita mutue confraternite ti te confraternite di aiuto reciproco
E questo era il primo è il primo punto
Due grandi culture popolari del Novecento quella cattolica e quella socialista e comunista e infine
La grande rilevanza delle istituzioni locali dei Comuni tanti campanili e tanti associazione
Allora io credo che questa tua non solo condivido questa tua analisi ma
I tre fattori descrivono bene i gli elementi essenziali e il punto di forza della realtà di cui noi di Cuneo e stiamo parlando e raccontando
Il primo punto lo voglio sottolineare perché è un modo con cui almeno
Io concepisco la politica il mio lavoro la mia responsabilità ma tutti noi concepiamo la nostra vita
Non c'è mai non appartiene alla nostra storia quella di aspettarsi che qualcuno risolve i problemi
Ma appartiene alla nostra storia la storia di questa tardi questa o Paese la tradizione di questo Paese per la sua cultura è nata per la sua storia nata quella di
Prendersi in prima persona cura ed essere provocati dal bisogno che ci si che i che si incontra
E partendo dai propri ideali dei propri valori quello cattolico quello riformista socialista quella storia che ognuno si pone si pone davanti vorrei dire che il mondo la realtà può cambiare
Magari non cambia il mondo intero ma cambia quel piccolo pezzetto che tu su cui tu sei protagonista
In cui tu incontri bisogno
Ed è tutto una gratuita
Non una generosità ma una gratuita c'è una differenza sostanziale tra la generosità e la gratuità
La gratuità è una concezione della propria vita che è data per l'opera di un altro in nome di un valore grande che uno vive qualunque esso sia
Qualunque esso sia per me ovviamente perché vengo dall'esperienza cattolica e faccio una vita faccio bis profondamente un'esperienza di questo genere la l'esperienza cristiana ma per altri come appare come avvenuto nella storia del nostro Paese le grandi tradizioni ideali
Ecco questo mi sembra
Ovviamente reagisco secondo la mia sensibilità credo che fosse questo quello che si era chiesto
Poi giustamente appunto il terzo punto quello che uno dei limiti che viene sempre detto del nostro Paese invece avere sul momento di crisi la nostra forza
Di fatto che questo è un Paese dei piccoli Comuni che cinque mila sono su otto mila comuni sono comuni sotto il il i cinque mila abitanti e cioè dove il tessuto terribile del territorio e molto
Coeso molto radicato dove dove c'è il dove la piazza del comune il luogo dove ci si incontra dove la parrocchia il punto di riferimento dove le associazioni ecco
Certamente questo tessuto su
Urbanistico territoriale quindi sociale ha favorito lo svilupparsi nel nostro Paese di questa di questa di questa tradizione
E di questa esperienza
Come
Non non è non esiste o esiste meno in altri in altri Paesi i numeri che sono citati che ricordo perché sono impressionanti
Duecentoventi mila istituzioni non profit e stiamo parlando del censimento Istat mille novecentonovantanove quest'anno ci sarà il nuovo
Censimento ma
Nel duecentoventuno mila istituzioni non profit oltre quattro milioni di persone impiegate tre milioni di volontari
Entrate per circa trentotto miliardi di euro sono la fotografia il plastico di una vita che si svolge di un fiume in piena che scorre
Ecco io credo che questo sia un altro elemento che a me ha colpito concludo perché non voglio essere lungo ce ne sono cerebro come lei come ha detto come hai detto tu tantissime le
Nelle osservazioni
Le provocazioni che derivano da questo libro allora
Se questa è la realtà se queste le radici se questo è il la forza di questo mondo che si pone che vuole innanzitutto porsi prima di domandare e proprio perché si pone perché lavora perché racconti
Perché è protagonista chiede di domanda un riconoscimento domanda la dignità di una
Di una presenza allora qual è il lavoro e quali passi abbiamo fatto e che cosa
E che cosa si può cosa abbiamo davanti
Io credo che nell'esperienza dell'intergruppo parlamentare la sussidiarietà è un'esperienza che ci vede tutti quelli qui
Al tavolo e molti altri protagonisti che nasce esattamente da quello che ci siamo detti
Un po'di frutti ci sono stati l'esperienza del cinque per mille è certamente un punto un altro come la riforma del della Costituzione come è stato un chiodo importante altrettanto lo è stata la legge del cinque per mille
Perché
Come sempre anche i nostri cittadini del principio di sussidiarietà lo lo capiscono se lo si declina cioè se lo si vede in azione
Abbiamo danni parlato della libertà e del fatto che il cittadino è protagonista che la responsabilità è del
E del cittadino che le tasse sono una risorsa del cittadino che si mettono a disposizione
Della comunità per rispondere al bisogno che si incontra il fatto che per la prima volta un cittadino chiunque non andasse a pagare più tasse
Ma potesse decidere con una forte azione di libertà una quota delle proprie tasse a chi destinarla direttamente non ci siamo battuti su questo come intergruppo parlamentare perché
In alcuni momenti delle diverse legislature che si sono alternati il problema era attaccare esattamente questo principio cioè la libera scelta di ogni singolo cittadino di poter dare
Alla piccola o grande associazione che fosse il proprio la propria quota di contributo
Piccola o grande qualcuno voleva dire sì ma dieci mila euro è un non non riusciamo a gestirli non ne sono non sono un'inezia no dieci mila euro per quell'associazione che vive in quel piccolo Comune
Sono di grande riconoscimento del lavoro che fa e la grande possibilità di continuare a fare quel lavoro
Sedici milioni di cittadini che hanno utilizzato questo strumento
Sono esattamente la grande risposta come lo sono i duelli duecentoventuno mila istituzioni come lo sono i tra i quattro milioni di di persone come lo sono i tre milioni di volontari allora quella è la strada che noi dobbiamo percorrere quella di una riconoscimento legislativo
Il cinque per mille adesso siamo in ripartiti con la legge di stabilizzazione promossa danno da tutti noi all'anno
Dell'intergruppo sì alla Camera che al Senato siamo partiti in Commissione al Senato ci auguriamo che ci sarà data la legislativa in modo da poi arrivare ovviamente
Anche alla Camera e approvare le rapidamente celermente la legge di stabilizzazioni del cinque per mille voglio solo dire l'ultima cosa su cui invece dobbiamo iniziare veramente una riflessione che era una delle provocazioni contenute che
Quando si parla di economia sociale di mercato la grande domanda che oggi invece noi dobbiamo fare porci perché la grande opportunità che abbiamo davanti e quindi poi come tradurlo da un punto di vista legislativo è
Allora di fronte alla crisi di fronte a questa crisi riteniamo che il principio di sussidiarietà sia una risposta o non lo sia
Sì una risposta fondamentale sia uno dei pilastri fondamentali su cui costruire la nuova società oppure no
L'economia sociale di mercato è un punto da cui partire da cui ripartire oppure no
Il Welfare su questo modello si paragonano si paragona come viene modellato ecco questo poi arriverà anche il Ministro Sacconi quindi
Su questo Cicu potremo confrontare anche con lui ma credo che questa oggi sia la sfida che il mondo del non profit ma del terzo settore ma le istituzioni la politica nota avanti per poter costruire una società da fondamenta più solide grazie
Grazie a Maurizio Lupi lui ci ha fatto riflettere Luca in modo particolare ci ha fatto riflettere con sull'identità
Che sulle radici di questo mondo del non profit che nella sua articolazione nella sua pluralità
Si è storicamente caratterizzato per una forte presenza sui territori ma anche diciamo su quelli che Marco chiede finirebbe in non luoghi no cioè quelle realtà
Che oggi aggregano molte persone e dove spesso magari si incontrano proprio esponenti testimonianze storie di non profit
Ecco da Maurizio Lupi andiamo ad Enrico letta sappiamo che il Mondo del non profit e in questo il libro di bomba ci aiuta non è soltanto
Un'occasione straordinaria di risorse
Etiche valoriali che nel corso dei decenni tra l'altro ha mantenuto
Un rapporto profondo con la propria identità originaria pure nel nei nei cambiamenti politici che abbiamo attraversato queste associazioni hanno saputo adattarsi AIA a tempi nuovi
Rivedendo impostazioni culturali strategie di comunicazione strategie di confronto
E sono diventate anche realtà che pur nella dimensione forte della gratuità anche diceva bene l'uso che cosa ben diversa dalla generosità però poi sono in grado
Come si legge un certo punto nel libro di muovere trentotto miliardi di euro
Quindi sono anche un progetto di intervento nella società e la cosa che per me ripeto sempre molto
L'importante in questo viaggio che Bobo ci propone nella realtà del non profit CIN dicano anche un modello per la democrazia
La parola ad Enrico letta
Grazie grazie
AGCI innanzitutto per quest'occasione che cita e grazie anche per grazie all'editore
All'intervistatrice medici stesso per
Consentirci attraverso questo strumento
Di far fare
Un
Pezzo di strada in più
Ad alcune riflessioni che io spero grazie a questo strumento riescono a diventare
Maggiormente oggetto di
Riflessione innanzitutto di stimolo
E far fare passi avanti ad alcune delle cose
Delle quali ci si parla nella fase finale della
Dell'intervista
Io ho avuto leggendo la
Mio avuto una sensazione positiva ma mano che leggevo
Poi
Quando alla fine del
Dell'intervista ho letto la la frase finale e quindi la citazione finale di Tocqueville ho detto poi si è creata
Perché un libro sul non profit non può che finire con una citazione dell'autore
Che forse più di tutti le diamo al concetto di libertà
Perché il non profit è espressione di libertà
E quindi una citazione finale che parla di libertà di un'espressione di libertà
è secondo me l'elemento assolutamente fondamentale perché ci consente di far crescere il no profit per la sua secondo me straordinaria potenzialità
Che ha nel nostro Paese una straordinaria potenzialità di essere veramente un motore di crescita e di cambiamento del Paese
Quindi fuori da qualunque logica di assistenzialismo o di parallelismo rispetto allo Stato e allo statalismo ma un'espressione di libertà dei cittadini
Che in forme associative libere
Riescono a svolgerà
In modo differente rispetto alle istituzioni pubbliche
Strumenti che perseguano alla fine interessi che sono interessi di tutti interessi generali
Dicevo prima Gigi che l'unica cosa che non mi piace del libro che il titolo
Perché lo trovo un titolo poteva
Che poi che può dare un'idea
Mettiamola così BT bicchiere mezzo pieno se nel mio carattere sempre viene fuori senza bicchiere mezzo pieno è un libro che dà l'idea del work in progress di questo mondo
Nel senso che non profit dall'idea di una tappa di un percorso che ha bisogno di altri passi in avanti per svilupparsi completamente
Ma da tutta l'idea del della della limitatezza ancora del percorso e di quanto ancora di positivo si deve fare
Perché
Ritengo che che una parte interessante del del dell'intervista di CGIE il racconto e quindi un'analisi un po'storica un po'di un protagonista
E di come fondo si è affermato le tappe rimane molto interessante quella parte lì in cui racconta le le varie tappe le lega a periodi storici della vita italiana non è un caso che tu dati al novantaquattro
Perché il novantaquattro insomma siamo dentro un periodo nel quale
Son cambiate tante cose nel nostro Paese
E tu giustamente lo legge al cambiamento di
Della politica italiana tutto quello che è successo con Tangentopoli la Seconda Repubblica io lo leggo a qualcos'altro c'è tutto questo ma c'è anche dentro per esempio l'Europa
Il novantaquattro o meglio quegli anni lì sono gli anni nei quali l'Europa cambia velocità cambia passo periodo novantadue novantatré novantaquattro il periodo in cui
Nasce l'Europa delle quattro libertà torna la parola libertà l'Europa delle quattro libertà
E nasce il percorso verso la moneta unica
Quell'Europa nella quale non a caso la parola sussidiarietà
Vive ed è presente e grazie all'Europa non siamo riusciti a riusciti e poi gli atti avvisarla nella nostre o sistema istituzionale perché è una parola alla fine che
Noi
Riusciamo a sussumere dal corpo giuridico europeo quindi quanto l'Europa in questo importante non è un caso che quelle date sono date che coincidono
Quindi in questa parte storica molto molto bella molto interessante molto utile credo molto utile
Molto utile perché perché tante cose non le si sanno nemmeno e quindici ben venga è stato un'ottima iniziativa in questo
Così come molto utile la parte
Sulla lavoro da fare
C'è un gran lavoro da fare sulla questione potrebbe essere il sottotitolo del del libro intervista di BCC c'è un gran lavoro da fare ci son tante cose da fare e vigili le indica alcune indicando
Il punto da cui si è in cui ci si è fermati
La riforma dell'articolo dodici del Codice civile elemento ineludibile fondamentale
Tutto il lavoro delle due Commissioni Pinza della scorsa
Legislatura che hanno portato a risultati che sono lì che sono lì son pronti dobbiamo riprendere lo dico a Maurizio dobbiamo riprendere dobbiamo
Riuscire arrendere
Quel lavoro un lavoro che che che diventi effettivamente poi
Riforma dei nostri codici
Perché è molto complicato lavorare su questi temi avendo a monte la norma fondamentale cioè il Codice civile
Onestamente illeggibile se lo guardiamo con gli occhi di oggi con l'articolo dodici e
Somma illeggibile oggi
E credo quindi che
Sia fondamentale prenderà la materia nel suo complesso e quindi indico questo tema la riforma del Codice
E poi tutti gli altri interventi
Le tante cose da fare tecniche che giudici indica ovviamente le il tema del cinque per mille per fondamentale credo che
La questione del cinque per mille è una questione che può far del male alle istituzioni italiane spiego perché
Perché
Il tasso di aspettative
Ulteriormente crescente
E il livello di adesione fortissimo che sta trasformando il cinque per mille da fenomeno
Tecnico-giuridico in qualcosa che entra nella vita delle nostre società e ci entra profondamente tutti lo conoscono tutti lo vivono è oggetto di campagne elettorali
Quanti messaggini vi saranno arrivati a ognuno di voi in questi giorni
Per propagandare il proprio cinque per mille io dovrò scegliere tra cinque o sei ipotesi che ho selezionato tra i
Diciamo nella lista finale ecco
è bellissimo tutto questo tutto questo è veramente molto bello e il segno di una profondo successo di un'operazione collettiva
Che è riuscita perché per una volta abbiamo applicato una bellissima frase di Andreatta
Che diceva sempre ma voi volete
Voi che volete il cambiamento diceva costo fare sempre provocatorio voi che volete il caminetto volete che le cose accadano o volete prendervi il merito di quello che è accaduto
Perché quando si tenta di prendere il merito di quello normalmente le cose non è un po'alla fine non accadono perché
Se si vuole targare una cosa per forza
Il cinque per mille è una straordinaria storia di successo perché in tanti si è voluto che questa vicenda accadesse senza che si chiamasse
Legge e l'UPI o con legge Bobba lavoro o quant'altro si chiama cinque per mille e quindi
è una storia di successo
Attenzione però e qui dico attenzione perché può essere
Straordinarie straordinariamente un boomerang per le istituzioni
Uno bisogna che funzioni bene tutta la parte burocratica legate i tempi dei pagamenti che non sta funzionando bene
Quindi primo punto dieci lo indica questo tema sulla questione dei dei tempi dei pagamenti mi sembra fondamentale secondo io credo che bisogna fare un passo avanti per scremare un po'ridurre permettere un po'di ordine perché ci sono
Un errore se dopo tornano indietro io non rifare l'errore che che non abbiamo fatto di mettere le società sportive lo dico molto francamente mi attiverò sicuramente critiche
Ma non ritengo che le società sportive dobbiamo trattarle allo stesso modo rispetto
Altre finalità e altre istituzioni
La stabilizzazione ha bisogno di poi ulteriori elementi che rendano questo strumento uno strumento ripeto in cui il carico di aspettative e poi non vada a sbattere
Nei confronti poi della questione poi concreta perché altrimenti
Il carico di aspettative se poi non non si vedono i soldi sono briciole i meccanismi pubblicitari creano delle
Perché anche questo rischio creano delle differenze
Drammatiche tra chi ha il grande testimone alla i soldi per fare pubblicità e quindi poi per alimentare il percorso e quindi anche qui una forma di regolamentazione di questi temi perché
Ho l'impressione che tutto questo sia
Essenziale perché non si trasformi una storia di successo in un in un potenziale boomerang però ha una storia di successo ci indica un metodo col quale lavorare
Credo che sia quindi un elemento essenziale fondamentale proprio di questa
Spinta di libertà di questa spinta di libertà termino questa mia riflessione dicendo che tutti questi ragionamenti
Sono quanto mai forti interessanti belli utili in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo sarebbero tutti molto più
Molto più marginali in tempo normale
In un tempo come quello che stiamo vivendo secondo me sono straordinariamente interessanti utili e positivi perché ma perché le vie normali
Di reazione alla crisi sono tutte fallite in tutti i Paesi
Del mondo perché sono ovvie
Tradizionali che da mesi si stanno cercando di perseguire eppure insomma la crisi e lì non mi sembra che se ne stia uscendo
E non è colpa di un Governo di un altro ente problema molto più complessivo ho l'impressione perché non si sia colto fino in fondo il fatto che il problema è la crisi non è
Quel determinato mutuo
Saprà M. e non è quel determinato cocktail di tassi di interesse old e altri strumenti finanziari c'è un valore etico della crisi
Che va oltre la finanza e che alla fine tocca l'intera modalità un po'la quale la società la nostra società occidentale si sono messe inazione riguarda
Le regole V assenti o non applicate
Riguarda l'assenza della politica
La globalizzazione dell'economia della finanza c'è stata
La politica si è arrestata tutta ai livelli
Nazionali statali anzi
Semmai la tendenza è quella tornare indietro verso
Il localismo
Come possiamo immaginare che nell'economia la finanza si sono globalizzate e non invece torniamo indietro verso
E qui il tema di fondo è e la politica che ha mancato
Se non c'è un'autorità di vigilanza a livello europeo sui mercati finanziari
Non è che la colpa e di chi spende copre dei Governi che hanno detto di no perché ci son voluti tenere uno spazio di potere nazionale
Che poi la fine non è più efficace e non hanno creato un luogo e allora qui il tema di fondo e attenzione alle vie tradizionale di risposta alla crisi non sono sufficienti
Ecco perché la crisi il valore etico della crisi che stiamo vivendo non può che trovare forme di soluzione che affondi non le loro radice le loro radici nella società
Cioè tra le persone andando a stimolare
La libertà la spinta la spinta al dono tante volte nella libro intervista si parla della parola d'onore parola molto bella sono e molto efficace molto azzeccata
Sapendo che sono modalità che oggi
In questo
Forse c'è un aspetto
Interessante che che che un po'di tempo fa
Ma era meno evidente
Certi concetti e certi valori propri della tradizione cristiana e quindi anche del
Incerto pensiero culturale oggi sono più diffusi
E forse possiamo coglierne con aspetti positivi in questo nel senso che una società
Laica come la nostra
Nella quale però il successo del cinque per mille testimonia una volontà
Di
Solidarietà di dono di partecipazione di di attivismo positivo schifo il dire che c'è una società pronta che può
Se
Con le piste giuste per poter dare i suoi risultati che può fare e dare grandi
Grandi contributi positivi e c'è bisogno di uno Stato che non è stata Lindsay tutto che non burocratizzati tutto
Che TIA la dovuta libertà alla società
E credo che ci sia bisogno in questo senso dello Stato lungimirante nel gestire i propri confini qui c'è un ruolo fondamentale per la politica
Uno Stato che sia lungimirante nel gestire i propri confini che sia in grado anche di
Al di là dei propri confini di lasciare grandi spazi di iniziativa
E di sapere che questi spazi d'iniziativa sono fondamentali perché la nostra società cresca io penso che in fondo la storia cinque per mille se alcuni
Alcune indicazioni ci deve dare questo forse è l'indicazione
Principale e in questo
Penso che non abbiamo per forza una bella chiave
Che è quella che il libro di giuridicità per guardare al futuro con grande fiducia e con grande speranza perché non ho dubbi perché
Se non ci leghiamo soltanto al regole finanziarie a grandi decisioni internazionali
Sinceramente la vedo un po'oscura in questo momento
Se noi sappiamo che la chiave sono le persone la nostra società la sua capacità di esprimere solidarietà la sua capacità di esprimere atti positivi
E c'è uno Stato che è in grado tutto ciò dividerlo come un fatto positivo
Io credo che abbiamo davanti invece un tempo che può essere contento molto bello e allora forse la crisi ci può dare delle
Delle occasioni che in tempi normali non ci sarebbero stati
Mi sento di fare la seguente affermazione tutti siamo vedo tanti torinesi sarà perché
GR piemontese
Si vedono nel sommario verso citavo i torinesi perché voglio citare la FIAT ovviamente
Tracce anche a Termini Imerese mi direte va beh insomma
Vengo all'esempio il tema della il tema della FIAT è interessante in questo momento la FIAT oggi vincere speriamo l'ASP più difficile di tutte le sue battaglie
Chrysler Opel
Obama
Germania ma sono a chi l'avrebbe detto un mese fa una cosa di questo genere
E la dico più brutale ancora in tempi normali la FIAT non avrebbe mai fatto quello che oggi si sta immaginando di fare perché negli Stati Uniti non l'avrebbero mai fatto entrare perché Obama non si sarebbe mai messo
Dietro a questa vicenda perché in Germania men che meno sarebbe stato immaginabile quello che sta succedendo la crisi
Consente quello che il tempo normale non avrebbe mai consentito
Quindi in questo fiducia e speranza secondo me
Anche per temi così
Difficili che hanno visto però in questi anni cambiamenti così belli così significativi è forse la cifra con cui possiamo legare questi temi
Agli elementi positivi della crisi grazie
Bene adesso dopo aver sentito Lupi che ha insistito molto sull'identità e sulla forza vitale di queste identità del non profit
Eletta che ha ricordato lo scenario dei cambiamenti le opportunità che si possono accogliere nella libertà anche grazie alla crisi sentiamo
Andrea Olivero che oggi nel
In questo tavolo è quello diciamo più interno
Ma quando
Del non profit perché
Alla all'incarico di Presidente delle ACLI unisce quello di responsabile di portavoce unico del Forum del terzo settore che come spiega bene il libro di Gigi Bobba e è stato uno dei dei grandi avvenimenti
Proprio dell'incrociarsi di identità diverse che non soltanto hanno provato a dialogare
E a costruire dei progetti comuni ma che hanno anche cercato di lavorare insieme strutturando si in questo organismo che ormai lavora da molti anni quindi chiediamo ad Andrea di indicarci anche un po'le prospettive del Forum del terzo settore rispetto alle cose
Che abbiamo sentito fino
Grazie intanto
Attualmente
Mi permetterete una nota di carattere personale in avvio perché
Questo libro
Che riguarda appunto il no profit arriva dopo un altro testo in realtà aveva scritto anche diverse altre cose in mezzo prima e dopo Gigi Bobba ma un altro testo che per me è stato importante
Se non sbaglio viaggio del terzo settore dal titolo
Del di un libro del novantasei
Che Gigi mi regalò proprio nell'occasione della mia elezione a Presidente provinciale delle ACLI delle anche di Cuneo e io mi avvicinai al
Bobba pensiero proprio attraverso quella riflessione
Molto molto attenta e molto nuova debbo dire in quegli anni appunto perché
Si era ancora in una fase pionieristica come lui stesso la definisce
Nella in questo secondo il testo
E
Però indicava una strategia una strategia politica all'associazionismo che per certi versi era pronto quella che più mi affascinava nell'avvicinarmi all'impegno delle ACLI
La possibilità
Cioè di da un lato dare concretezza ai valori che
Si andavano affermando ma dall'altro lato anche contestualmente la capacità di formare cittadini e di formarci come
Appunto solita civile nella prospettiva di fare autonomamente politica di ritrovarci
Su un piattaforma che si andava costruendo tra le organizzazioni sociali nell'ottica di andare a collaborare alla costruzione del bene comune
Bene quel testo appunto fu per me un interessante importante passaggio appunto verso l'assunzione di responsabilità dell'associazione oggi mi ritrovo per certi versi casualmente anche
Nella in una condizione simile ovvero proprio da pochi mesi o assunto la responsabilità come veniva
Poc'anzi ricordato di portavoce del del Forum del terzo settore e ancora appunto Gigi Rizzi presenta
Una riflessione altrettanto interessante e perse atti Renzi coinvolgente per tutti quanti operano nel terzo settore ma naturalmente per chi
Come me si trovi un ruolo di responsabilità di questo genere in maniera del tutto particolare
E lo ringrazio perché
La disamina che fa nel testo del terzo settore e davvero molto utile per capire quali sono da un lato i limiti del terzo settore italiano e io di questi anche parlano adesso ma dall'altro le prospettive cioè
Quegli elementi che abbiamo di forza che in qualche modo sono tuttora particolarmente in espressi è che debbono essere messi di più e meglio al servizio del Paese
Credo che abbia ragione Gigi nell'individuare alcuni passaggi alcune stagioni nelle vicende del terzo settore italiano da un lato una stagione Piero Istica forse anche
La fase precedente ancora quello che lui e intende cioè a quando si organizzano iniziano le organizzazioni terzo Ettore a valutare l'ipotesi appunto di una rette comune
La stagione del grande stagione dal settore parte come negli anni Settanta con la fine degli anni sessanta e poi l'esplosione degli anni Settanta con una manifestarsi diffuso e estremamente anche originale
Di forme organizzative e di
Partecipazione popolare all'interno di mondi tra loro differenti questa è sempre stato una caratteristica molto bella del nostro Ada nostra realtà si sono attivate
Delle culture diverse che però hanno prodotto ugualmente partecipazione e che si sono ritrovate perché hanno avuto comunque la forza di riconoscersi sempre autonome
E quindi capaci di dialogare tra loro non partendo da presupposti ideologici ma invece dal fare che non era mai disgiunto da una connessione al pensare
Penalistica dicevo che sicuramente
E è stata importante che ha costruito una base allargato fortemente la partecipazione del nostro Paese ma che necessitava di una
Poi successiva in qualche modo emersione all'interno del del panorama del nostro del nostro Paese della vita pubblica anche nel nostro Paese e questo è stato
L'opera che innanzitutto Gigi Bobba e diversi altri compagni di strada
Nella fine degli anni novanta la seconda metà degli anni Novanta all'inizio del nuovo millennio hanno compiuto toh per andare a strutturare da un lato il Forum del terzo settore ma anche diverse altre reti organizzate e ci tornerò su questo
Io non credo
Che il fatto che il terzo il Forum del terzo settore
Sia forte vada a ridurre la possibilità di costruzione di altre reti tra le nostre organizzazioni che pur ci devono essere da svolgere altri compiti necessari
Affinché il tasso tra davvero sia forte ed efficace in tutti i campi
Invece ho questo
Azione che è stata fatta a prodotto l'emersione del terzo lotto
La stagione
Import delle grandi leggi speciali a partire
Da quella della cooperazione a quella del volontariato e poi
Alla associazionismo di di promozione sociale sia pure con
Livelli qualitativi a risultati ravvedo sorpresi non
Sempre identici e all'altezza delle aspettative del nostro mondo però è stato una grande una grande stagione
Che ha portato risultati molto concreti e che in qualche modo ha acconsentito poi alle nostre organizzazioni di raggiungere
Dei
Numeri
Sia sotto il profilo della partecipazione sia anche
Della gestione di risorse economiche per il bene e Moore di tutto rispetto come quelli che già sono stati citati e che nel libro sono indicati nella prima parte con grande precisione
Io credo che oggi sia pone di fronte a noi e qui vado appunto alla parte le prospettive
Una
Nuova stagione la stagione nella quale bisogna da un lato stabilizzare
Rendere omogeneo perfezionare
Tutto questo mondo e dall'altro lato però anche ulteriormente e far crescere in tutti la consapevolezza del nostro specifico ruolo
Su due fronti credo infatti che noi dovremmo lavorare nei prossimi anni come Forum innanzitutto ma non solo credo davvero come
Ciascuno per la propria singola organizzazione e poi insieme
Nei luoghi di rappresentanza da un lato il far crescere la cultura della sussidiarietà nel nostro Paese
Io sono molto d'accordo con quanto diceva sia Lupi sia
Enrico letta riguardo al fatto che questa crisi possa essere anche un momento di grande potenzialità ma attenzione
Non si faccia in Italia l'errore di uscire da questa crisi con più Stato ricordiamoci che
Appunto il
Nostro Paese
A differenza appunto del mondo americano
A molto molto stato forse troppo è stato in tutti i gangli in tutte modalità questo non vuol dire che non ci debba essere più pubblico per certi versi ma forse bisogna aprire
Lo spazio ad un pubblico non statale a modalità di gestione appunto di soggetti che hanno una finalità pubblica ma che possono tranquillamente a venire
Caratteristiche privati e questo io credo
Possa dare nuovo vigore
Al nostro paese che in qualche modo
Ha bisogno lo sentiamo tutti di riattivare delle energie che percepiamo esistere ma che poi alla fine non riusciamo mai a
Andare a
Fino in fondo
Mettere
Mettere al servizio allora credo che il primo lavoro che noi dobbiamo fare è quello di far crescere all'interno dell'opinione pubblica e all'interno delle istituzioni la percezione
Che appunto il la sussidiarietà e
Una questione centrale è una questione sulla quale dobbiamo scommettere per la crescita del nostro Paese
Se voi non c'è questa percezione non c'è ce ne accorgiamo spesso anche tra le nostre stesse organizzazioni che pur ora sperimentando in mille modi la qualità che appunto e data dal nostro agire nel sociale come soggetti autonomi che pur
Sperimentando il valore aggiunto che viene prodotto dalla corresponsabilità dei cittadini
Poi tendono a
Appoggiarsi
Al al pubblico a chiedere l'ausilio del pubblico a chiedere sia l'autorizzazione quando si agisce sia il sostegno in ogni momento quasi che questo punto poi fosse la soluzione per i nostri problemi fosse
La
Strada da percorrere per andare a garantire un allargamento dei diritti per tutti
Credo che noi dovremmo sforzarsi di più ad vere di armi rafforzare il nostro anche orgoglio le organizzazioni sociali e la nostra percezione quali soggetti in grado di agire anche autonomamente
In settori
Importanti nella costruzione
Di una web fare ampiamente inteso ampiamente inteso come appunto noi
A più riprese abbiamo abbiamo detto
Se vogliamo che davvero sì riesca a creare quella
Condizione favorevole per una nuova stagione costituente del terzo settore
Queste sono le parole che sono scritte nell'ultima pagina del libro bianco che il Ministro Sacconi ha reso noto proprio la scorsa settimana
Poi glielo ricorderemo sarà qui con noi nuova stagione costituente del terzo settore ebbene se questo l'obiettivo e noi naturalmente ci stiamo anche con entusiasmo ci mancherebbe
Dobbiamo mettere dei presupposti culturali perché questa stagione sia veramente una stortura stagione capace di portare di portare frutti
Dobbiamo quindi non soltanto andare a chiedere una legislazione più attenta alle nostre esigenze è chiaro che
Questo è un fatto
Dal quale non si può prescindere e mi ritrovo nelle indicazioni che dava
Gigi Bobba nel testo da un lato la necessità di un'armonizzazione delle leggi speciali
Si può andare in forme diverse a al testo unico io dico armonizzazione così ci intendiamo tutti possiamo usare anche strade differenti ma
Il tema è questo
Non possiamo pensare di continuare ad andare avanti sulla strada che abbiamo percorso negli ultimi anni per cui
Ci si trova nella condizione di scegliere una forma giuridica non per quello che si è ma per i benefici che la legge
Garantisce alle attività che si svolgono sono dei paradossi che appunto sono dovuti alla
Difficoltà ecco che
Oggi incontro le organizzazioni sociali
Da tutti sotto profilo legislativo
Abbiamo però bisogno anche e giustamente viene ricordato nel libro di una redistribuzione o meglio di una definizione più chiara e più consona ai tempi di quello che noi siamo della nostra stessa natura
Veniva già ricordata la il libro prima del Codice Civile data mille novecentoquarantadue non c'è bisogno di dagli altri epiteti ecco già da solo questo dato chiarisce quali sono i suoi limiti
Quindi dovremmo sicuramente intervenire su questo
Dovremmo andare a rafforzare quegli strumenti di sussidiarietà è chiaro che noi vediamo
Con grande favore la stabilizzazione del cinque per mille
E anche un perfezionamento se possibile di questa norma già sono state dette delle cose che condivido da da Enrico letta a questo riguardo
Ma dobbiamo altresì accompagnare a questo processo
Che ribadisco e pur necessario assolutamente necessario
Anche un uguale percorso per far comprendere I nostri cittadini e alle nostre amministrazioni sia al Governo sia le amministrazioni locali quale il ruolo del terzo settore
E dobbiamo naturalmente essere noi pienamente convinti di questo
Ovvero un ruolo non soltanto di esecutori di politiche che altri determinano ma invece un ruolo di protagonisti
Nella
Vita sociale del Paese protagonisti perché capace
Sì autonomamente di rappresentanza delle istanze dei cittadini
Non in una logica e qui il libro di Boban ma anche l'esperienza di Bova lo chiariscono non è una logica alternativa alla politica e alle istituzioni questa evidente
Ma sapendo di rappresentare una parte che la politica non può pienamente la presenta
E di essere all'interno della democrazia un caudillo fondamentale affinché questa sia pienamente compiuta
Io cito spesso gli amici lo sanno
Quel
Cito spesso quella frase di Aldo Moro che diceva che la democrazia se è solo politica e non diventi non ci viene anche sociale a noi tutti dicevano i cristiani non interessa
Io credo che questo sia l'elemento strategico ebbene il terzo settore ha come compito quello di far cresce la democrazia sociale
Ma deve avere la consapevolezza l'orgoglio deve ripresentarsi in ogni luogo
Con questo biglietto da visita come chi appunto rappresenta una parte della cittadinanza e quindi non chiede dia vere una fetta di gestione di servizi di attività in convenzione
Di insomma
Pezze di di Guelfa ma
Più o meno qualificati ma chiede invece di
Determinare attualmente per quanto conta e con i limiti che debbono essere dati ma di determinare anche le linee
Della politica in molti ambiti e di collaborare nella costruzione della progettualità sociale dei deboli dei diversi territori
Anche in forme nuove innovative cambiando esso stesso il proprio il proprio volto non è un caso che tra le forme che si invocano vi è anche quella di una piena realizzazione dell'impresa sociale
Forma nuova ma che sta pienamente dentro la vocazione del terzo settore di innovare di inserirsi in ambiti che non erano storicamente propri ma che in qualche modo possono diventare invece
Anche nuovi terreni in cui andare a inserire gli elementi di saprò socialità di partecipazione di attenzione al bene comune che sono tipici del terzo del terzo settore
Bene allora se questo è cioè se appunto la
Stagione che
Si apre davanti a noi e questa stagione di stabilizzazione ma in un'ottica di una crescita direi soprattutto politica il terzo Ettore
Ecco che e vado all'ultimo pensiero diviene determinante
Quella
Analisi che DG poco fa riguardo alla rappresentanza
Perché è chiaro che se noi vogliamo giocare questa carta fino in fondo se vogliamo contare
Dobbiamo darci delle forme di rappresentanza che siano coerenti col disegno che quindi vengano da un lato riconosciute
Da quei soggetti appunto che
Si fanno rappresentare ma dall'altro lato anche che abbiano quella autorevolezza per potersi confrontare con gli altri attori sociali del Paese
E qui effettivamente ne scontiamo molti elementi di debolezza
Da un lato
Sono connaturati all'evoluzione del del terzo vettore italiano anche ha i suoi aspetti più nobile belli già venivano ricordati la capillarità la presenza distribuita sul territorio
La storia che ci pone appunto come
Soggetto innovativo di culture e tradizione molto diverse
è chiaro che si è dovuto scontare all'epoca di di Luigi Bobba quando si è messo in piedi il fondo il terzo attore queste era ancora per certi versi più evidente nella
Diversa distribuzione anche il mondo politico ma comunque
E chiaro che ancora oggi è presente una diversa collocazione
Culturale delle organizzazioni sociali ebbene tutti questi fattori che ribadisco sono fattori che hanno in se stessi elementi di grande positività
Sono però in qualche modo oggi anche dei freni e debbono essere ricondotti
è un disegno comune
Questo è possibile farlo e noto con piacere che Bobba valuta ottimisticamente questa ipotesi
Da un lato
Attraverso un riconoscimento o parte di tutti di quello che sono gli obiettivi comuni
Certo questo
Comporta un impegno molto forte nell'elaborazione delle nostre organizzazioni che probabilmente dovrà essere ulteriormente affinato nei prossimi anni
Dall'altro lato comporta anche un porsi nell'ottica
Del servizio
Uso questa parola un po'desueta ma anche a Padova dono norme particolarmente comune credo che nel terzo settore si dovrà affrontare la stagione con alcuni leader disponibili a porsi al servizio
Di questo disegno senza questa generosità difficilmente si possono fare dei passi avanti su un progetto così
Così difficile così impegnativo
E dall'altro lato ancora bisognerà probabilmente e qui Bobba Lollo indica costruire dei modelli di governance anche un poco innovativi forse immaginando più strutture
Che insieme si completino rafforzando appunto il Forum del terzo settore dando
Visibilità appunto al soggetto unitario ma al contempo anche garantendogli alimentazione sia di pensiero sia di anche
In qualche modo elaborazione di buone pratiche
Che possa io robusti dirlo e renderlo in qualche modo anche in prospettiva futura un vero soggetto sociale una parte sociale senza la quale
Io credo il Paese sarebbe decisamente più povero ecco allora che appunto il lavoro da fare tanto siamo consapevoli dei limiti che ci sono ma
La cosa più importante di tutti e la riflessione e il dibattito e il confronto tra le nostre organizzazioni
La stagione che appunto si apre io credo che siamo davvero di fronte a questo momento
Per certi versi epocale per il nostro terzo settore e una stagione che deve vedere il confronto tra idee innanzitutto come è stata quella precedente quella dicevo dell'emersione
E e concludo il libro di Gigi Bobba mi pare sia davvero
A questo riguardo uno strumento preziosissimo
Che spero tutti i dirigenti delle principali organizzazioni Tazio De Torre vadano a leggere per la poter aver quindi poi un punto comune di discussione e quindi andare a costruire qualcosa che sia condiviso ma che al tempo stesso sia all'altezza della sfida importante che abbiamo davanti
Grazie ad Andrea Olivero che c'ha anche fatto capire
La il valore di questa presa di posizione autonoma libera del terzo settore e che quindi cerca di evitare qualsiasi concezione paternalistica da parte della politica nei confronti
Del mondo del non profit adesso in attesa che arrivi il Ministro Sacconi che comunque ha preannunciato con diversi
Sms che sta per arrivare
Noi ascoltiamo
Il
Il GP Luigi Bobba
Che
Diciamo il protagonista di questa serate
Bene innanzitutto un grazie a tutti voi coloro che colleghi parlamentari era
Persone amici persone che rappresentano mondi e reti associative cui questo libro evidentemente non può che essere dedicato
Di aver accolto l'invito a essere qui per questa presentazione e un grazie anche a
Enrico Letta Maurizio Lupi via
Il mio Andrea Olivero per questa presenta per questa presenza queste annotazioni sul libro così ben condotte dall'amico Piero Damosso
Due ringraziamenti particolari voglio farle alla intervistatrice
Gabriella Meroni che per una ragione personale familiare non ha potuto essere qui perché
L'ottanta per cento della fatica l'ha fatto lei
Devo ringraziarla perché appunto
Attraverso un po'il dialogo la comunicazione verbale attraverso la riordino di testi documenti attratto tirato fuori tra virgolette questa questa intervista
Quindi
Veramente il lavoro principale è stato di una brava giornalista una capo servizio a vita il settimanale del non profit quindi diciamo una giornalista che
è stata anch'essa protagonista diciamo di questi
Di questi avvenimenti nel libro ricorda io non me lo ricordavo che una delle sue prime interviste
Fece mi fece un'intervista del mille novecentonovantasei quando ero vice Presidente delle ACLI e assume una prima responsabilità nel forum del terzo settore
Era per lei diciamo una delle sue prime attività professione sopprime compiti professionali nel nuovo settimanale vita e poi anche un grazie
A Paola Bignardi che come vedete la dire dirige questa è una bella collana dell'editrice la scuola dove ci sono diverse persone nel senso la collane associare
Il nome a una a una persona non c'è anche Paola Binetti anche lei ha fatto uno di questi testi con altri colleghi parlamentari Rosi Bindi Savino Pezzotta
Ma chi vuole può vederla e Paola Bignardi ma chiesto matto che insomma il fatto una vita tra virgolette nel mondo del non profit politico qualcosa anche sul titolo
Perché non fai un'intervista scegli tu l'intervistatore l'intervistatrice e vediamo di fare questo volumetto che attardato un po'a nascere perché
Poi l'attività parlamentare quella diciamo qui a Roma quella locale sono anche
Segretario del PD e nella mia provincia
Insomma è piuttosto assorbente con quelli che dicono ai politici regolamentare non fanno niente Enrico chiedete a mia moglie e poi vedrete la risposta
Però a parte quindi è il libro è un po'attardato uscire perché appunto è stato un po'fatto a spizzichi e bocconi
Raccogliendo appunto
Una un racconto come ha detto giustamente
Maurizio Lupi e raccogliendo testi documenti
Mi scuso anche contanti perché in fondo questa storia non è una storia personale e anche una storia in qualche modo collettiva di tante persone
Io non ho alcuna abitudine e propensione attenere appunti diari e cose di questo genere quindi
Quello che ho riversato ovviamente filtrato attraverso la memoria e la memoria di me e sempre selettiva magari anche cose che
Oggettivamente non potevano essere importanti magari sono scomparse per questa diciamo condizione in cui vive
In cui diciamo normalmente mi trovano
Penso che però al di là diciamo di questo aspetto la la cosa
Che mi sta a cuore a dire appunto che sento che le cose che sono contenute nel libro sono parte di tanti
E che se c'è stata questa emersione questa crescita questa identificazione del mondo associativo del volontariato del terzo settore del non profit
è il frutto di un lavoro di tanti che insieme proprio da quell'anno che ricordava
Prima Enrico Letta novantaquattro in cui ci fu una storica manifestazione
La solidarietà non è un lusso era il titolo il tema di quella manifestazione in cui per la prima volta
Il Mondo del terzo settore prendeva corpo e visibilità pubblica insieme non una singola organizzazione ma una Rete un gruppo di organizzazioni
Che tentavano in qualche modo di acquistare
O di
A bere una propria soggettività anche politica
E credo che da lì molta strada è stata fatta e anche molte
Reti e istituzioni sono nate certamente il Forum
Di cui adesso Andrea portavoce ma anche ho ricordato prima Gabriella Meloni il giornale il settimanale vita unico esempio in Europa di un settimanale interamente dedicato i temi
Del non profit del volontariato oppure perché anch'io ne sono stato uno dei
Dei fondatori un'esperienza come Banca etica che anche essa nasce germi Ina
Esattamente in quegli anni come ci sono stati una serie di anni che sono stati veramente Germaine ali di questo mondo e che poco per volta ne hanno dato forma istituzioni organizzazione
Naturalmente tutto questo
è filtrato adesso mi trovo essere un po'a cavallo no fra questa esperienza che è stata la parte principale della mia diciamo responsabilità pubblica quella nel mondo associativo
E questi anni quasi tre anni
Nel mondo delle istituzioni e della politica
Credo che questo
Per certi versi non so se è una presunzione possa essere un vantaggio nel libero perché aver visto un po'il mondo da entrambi i versanti diciamole così
Forse aiuta da un lato a capire i limiti e i pregi del del
Dell'approccio
In particolare lo dico qui ad Andrea Olivero male o dire lo dico anche a tutti coloro che hanno responsabilità nelle realtà associative ho percepito nel momento in cui come dire ho passato la barricata
Che ci sia da parte dei mondi associativi una duplice paura
Anche giustificate
O dell'incorporazione di questo mondo dentro la politica le istituzioni
E quindi una loro subalternità
Ho la strumentalizzazione cioè l'utilizzo di un mondo che in qualche modo organizza retti civile capacità
Di mettere in campo risorse don attive
Per una finalità di parte come quella di chi fa politica perché prende parte appunto appartiene ad un partito quindi ad una parte
Paura le preoccupazioni che sono non solo legittime ma anche concrete e vere
Ma dall'altro lato vorrei anche osservare che se il mondi associativi si lasciano imprigionare da queste paura
Rischiano da un lato di coltivare una specie di
Autosufficienza
Come se in fondo la politica potesse essere diciamo chiamate in causa solo quando ce n'è bisogno quando c'è una legge quando c'è qualche cosa ma non diciamo con un elemento ordinario nel dialogo e nella relazione fra
Realtà del sociale organizzato e della politica
E dall'altro lato questa atteggiamento di autosufficienza potrebbe essere oggi una una una delle cause di in qualche modo di anche di un certo impoverimento
Del vocazioni fatemi usare questo termine forte alla politica alla responsabilità pubblica
Molte e molte volte l'ho l'ho percepito anche io quando stavo in quel mondo c'era quasi la convinzione che fare sociale fare attività sociale fosse bene e che la politica forse in un certo senso il regno del male
Banalizzo ed estremizza un po'i concetti evidentemente
Però alla fin fine a questa è una percezione tutt'altro che marginale tutt'altro che trascurabile
E io credo che ci sia
Che ci perdano entrambi chi fa politica e chi
Dedica parte importante della propria vita energie intelligenze e risorse al mondo associativo e al mondo non profit è un impoverimento reciproco col credo
Bisognerebbe metterci mano no
Io insieme con alcuni altri amici a questo proposito abbiamo anche
Creato una una rete associativa rischiamo appunto per persone eretti proprio per lanciare dei ponti fra chi ha responsabilità politiche istituzionali e chi invece gioca la sua responsabilità
Principale nei mondi associativi nel mondo del non profit
Lavorando sullo stesso piano quindi non diciamo giocando chi c'è che detta le regole e chi deve semplicemente
Seguire
Quindi il primo è la prima osservazione che vorrei fare è questa il secondo punto riguarda il tema che è stato toccato da da tutti e tre gli interlocutori ovvero questo tema del cinque per mille
Ricordo questo intanto salutiamo il ministro Sacconi che ci ha raggiunto lo ringrazio per
Aver fatto le corse ed essere arrivato
è un po'per la parte finale della nostra presentazione
Cosa voglio ricordare qui due aneddoti per arrivare al tema del cinque per mille il primo è questo sono
Entrambi richiamati nella nel testo quando era il novantotto ero portavoce l'ora del del Forum del terzo settore
E per la prima volta del Forum si diede una uno
Un evento che in qualche modo rendesse pubblica diciamo questo questo cammino che aveva fatto di crescita della propria soggettività politica
Ricordo che per la prima volta il Corriere della Sera quindi principale giornale italiano fece una mappa tentò allora di fare una mappa del mondo del non profit cosa che non esisteva
E sapete bene che quando non ci sono numeri non si esiste
Nella vita pubblica
E allora in si preparò in occasione di quell'evento che si tenne a Padova in una delle cose nate Civitas una manifestazione appunto dedicata al non profit si preparò un patto per la solidarietà era un patto
Allora guidato da
Dall'altro lato
Dal mondo appunto associativo di terzo settore devo dire che quella patto arrivò a buon importo a buon fine
Non per demerito di Romano Prodi ma soprattutto per merito della professoressa Flavia Franzoni che essendo a una esperta connessi attrice di questo mondo
Dedico diciamo un ruolo del tutto informale nel preparare quell'appuntamento e nel farlo diventare un un punto direi in qualche modo
Che segnò una svolta non perché poi successivamente
Il Forum del terzo settore ed è diciamo modalità di diventare un interlocutore ricorrente ordinario delle istituzioni e in particolare del Governo voglio ricordare questo
Aneddoto perché credo che sia un in qualche modo poi come diceva Croce la storia tutta nei particolari è un piccolo particolare che però ha in qualche modo segnato quegli avvenimenti
E l'altro ne ha detto invece Enrico se lo ricorda bene eravamo diciamo nel due mila
E sette era ancora era ritornato Presidente del Consiglio
Romano Prodi e avendo visto i dati rilevati avevano fatto una bella ricerca su il il cinque per mille e i dati quelli pubblici sedici milioni di persone che avevano messo la crocetta
Andrà Sorato prima da Eric cogliere teorico ma
Qua
Tremonti ha avuto l'intuizione geniale bisogna riconoscerlo
Prodi ci ha dovuto mettere dei soldi perché il successo è stato così straordinario che i soldi messi nella Finanziaria quando è stato istituito il cinque per mille non erano sufficienti
Se la virtù del politico è di cercare di volgere a proprio favore le circostanze che magari non ha interamente determinato io detto convinciamo il Presidente
A scrivere una lettera a questi sedici milioni di contribuenti italiani per dire se è un bravo cittadino hai colto una novità che le istituzioni hanno offerto una possibilità un principio di libertà come è stato
Prima è scritto è un modo di far crescere questo Paese di dargli solidità i dati e capacità di costruire reti di solidarietà attraverso il principio della libertà
Ahimè non avremo successo con Enrico che pure lui ha invece era convinto ma non riuscimmo a convincere
L'allora Presidente del Consiglio Romano Prodi questo per dire che in fondo quelle intuizione di Tremonti che poi ha avuto una storia tormentata ma che ancora oggi rimane un elemento un caso
Di successo straordinario diciamo così di che però io credo sia il riflesso di quelle caratteristiche del non profit dico che ha ricordato Maurizio Lupi ovvero
Che
Il non profit italiano è un un profitto che nasce in quelle viscere del paese in quel Paese dei Comuni e delle associazioni in quel Paese che ha avuto grandi culture popolari che hanno alimentato queste reti insomma e qualche cosa che è parte integrante direi del DNA di questo Paese
Spesso proprio per l'assenza di numeri di cifre l'Italia era considerata il fanalino di coda in Europa
Del del mondi associative non troppo io sono convintissimo l'esperienza malata qua confermato che invece non è così
E che invece nel nostro Paese anche un'esperienza come il Forum del terzo settore che unisce questa varietà di mondi associativi volontariato cooperativi ONG e via sportive vie numerandolo
è un caso unico in Europa
Dunque in qualche modo tiriamo posso anche la bandiera diciamo di una originalità e di una risorsa fondamentale per il Paese
Direi una risorsa fondamentale così lancio anche un po'la palla al ministro per coltivare e far crescere quella vita buona che è un po'il termine centrale del libro bianco che è stato presentato pochi
Pochi giorni fa che cosa non è
Questo mondo se non un'occasione una potenzialità una risorsa per coltivare una vita buona per se stessi e per gli altri
Anzi direi che ne in qualche modo
Quello che ci mette in mattoni forse che fa il lavoro più oscuro più invisibile ma che allo stesso tempo dice invece di una straordinaria potenzialità
Ma e vengo per chiudere a tre questioni critiche
Perché ringrazio Piero di aver
Detto appunto che non c'è come dire un inno a questo mondo non nel testo in questa intervista ma c'è anche un tentativo di lettura critica diciamo delle dinamiche che stanno
Evidenziandosi
La prima
Questione a che fare con
Abbiamo detto che dietro questo è realtà queste mondo ci sono delle grandi culture popolari
C'è da domandarsi non sono oggi
In buona parte sfibra nate queste culture popolari
Sui Bratti da un'invadenza dell'individualismo
Di un consumismo corrosivo che in qualche modo impoverisce fa implodere quella cultura del dono che la vera risorsa spirituale diciamo tra virgolette di questo mondo
Lo dico perché se penso e ripenso anche la mia esperienza di
Ragazzo che ha cominciato diciamo a fare realtà impegno associativi
Capisco che le ragioni e le motivazioni che
Magari degli su o scorie educatori
Magari dei preti dei giovani preti o anche altre persone
è un lavoro che in qualche modo oggi in molti casi manca
E se
Il Papa
Benedetto sedicesimo ha parlato di emergenza educativa io credo che questo tema non riguarda solo le istituzioni educative formative ma riguarda anche questi stessi mondi che sono una grande occasione educativa e formativa
Visto che l'educazione non avviene solo dentro le mura delle istituzioni scolastiche
E penso che oggi dedicare risorse energie vorrei dire vocazioni educative
A ricostituire ragioni motivazioni disponibilità sognò identità attorno a questo a questo a questo tema questi mondi a queste realtà associate
Forse oggi è la prima urgenza la prima e emergenza
La seconda ed è uno spunto che ho letto successivamente alla scrittura del testo da un libro dedicato a Obama di Giuliano da Empoli
E che del polipo a questa riflessione attenzione
Che Potì Marmo Pappano su bene mai come si dica questo grande studioso americano formale dei mondi associative non prova fino ad un certo punto scrisse un libro che
Era un pianto greco no
Giocare a bowling da soli era il titolo di questo libro come dire attenzione il mondo americano la patria la del decreto Gui era descritto in modo così brillante
Ha perso questa capacità di generare una miriadi di reti associative che sono la vera forza della democrazia di questo Paese no aggiungerò qualche anno fa pullman scrisse questo libro fortemente pessimistico
E dice Giuliano da Empoli forse
Pur non si è sbagliato non è stato il solo no perché Fukuyama disse che era finita la storia insomma gli errori ce ne sono tanti
E di perché e fa una riflessione che mi ha colpito ma che forse potrebbe essere la prosecuzione di questo libro è un compito per Piero Damosso che lavoro nell'informazione
E cioè che secondo Giuliano da Empoli molte di quelle risorse partecipative oggi sono nella Rete
E cita un dato credo che sia vero se l'ha citato che un'organizzazione che si chiama attenti tecnico global
A cento mila volontari registrati in duecento Paesi impegnati a promuovere progetti globali di educazione di lotta alla povertà
E fa una riflessione dove dice che in fondo dentro la Rete dentro questo
A volte diciamo forse contenitore molto narcisistico
C'è però uno scambio di relazioni uno scambio di qualità di tempo che in fondo l anche il sostrato delle reti associative personali
E allora lui dice non ma non guardiamo sempre alla storia con gli occhi del passato perché se
Il consumatore del secolo scorso poteva solo essere una un soggetto passivo se l'interna auto più recente poteva solo inviare una mail i nuovi navigatori
Possono sono proiettati in una democrazia della partecipazione forse magari lui sposta l'accento sul pendolo sulla sulla parte positiva della Rete
Però è una provocazione una riflessione che forse
Va fatta se dentro questa cambiamento c'è anche qui qualche cosa che può interrogare questi mondi che
Essendo gli esperti delle relazioni vivendo di relazioni e la loro capacità di fare di realizzare nasce dalle relazioni nasce dalla capacità di mettere insieme persone progetti i sogni iniziative
Credo che forse
Una riflessione magari diciamo innovativa su come diciamo il mondo della comunicazione in particolare della Rete possa essere oggi una risorsa di trasformazioni questo modo l'ultimo punto
E più sulla dimensione politico istituzionale
Nel libro sono contenute due proposte una diciamo è stata un'idea e ho formulato insieme qualche tempo fa insieme come Andrea Bassi per
Diciamo
Dar vita ad una legge quadro su tutto questo mondo no perché oggi ci sono tante leggi settoriali e spesso questa settorializzazione forse impedisce
Di dare diciamo un sistema ordinato regolato pur nella distinzione dei compiti delle caratteristiche e delle responsabilità
A tutta questa realtà forse oggi viene il tempo di farla questa legge quadro e l'altro è quella ricordata da si ed Enrico che da Maurizio Lupi della stabilizzazione del cinque per mille
Di cui a ha parlato anche Andrea Olivero
Penso che sotto entrambe queste su cui entrambe queste proposte evidente che la capacità di iniziativa di pressione
Di mobilitazione del Forum del terzo settore
è essenziale per far sì che anche i tempi della politica non siano tempi quelli della lumaca ma i tempi della lepre perché mi sembra che queste due cose siano
Mature nel Paese e che in qualche modo la legislazione
Andrebbe solo a registrare a riconoscere ciò che dice c'è già nella realtà del nostro del nostro Paese
E quindi
Il questo è anche un invito forte
Al Forum del terzo settore a accogliere come ha detto Andrea Olivero diciamo questi due obiettivi come
Per gli obiettivi che possono essere qualificanti per chi rappresenta questo mondo e
E chiudo dicendo questo in fondo questo forum
Potrebbe essere il nome di quella che
Un mio predecessore alle anche che è stato anche parlamentare di questa Camera membro di questa Camera e cioè Giovanni Bianchi
Ancora alla fine degli anni Ottanta quindi siamo diciamo vent'anni fa formulo una una una un un titolo no
E dice questo modo deve diventare una lobby democratica e popolare
Importante il termine l'oblio dalla cultura anglosassone americana
E mettendoci bel popolare e democratica che erano invece le caratteristiche di questo mondo in italiano popolare perché radicata nel popolo democratica perché fatta da forme associative non gerarchizzata insomma
E mi sembra che forse quell'espressione usata vent'anni fa non abbia perso di modernità e possa rappresentare ancora anche una sfida per chi oggi rappresenta tende tenta di rappresentare questo mondo
E di
Dargli diciamo voce visibilità e capacità di iniziativa
Insomma
Se il libro a un piccolo significato e quello di far sì che questa itinerario possa continuare ma soprattutto che questo
Dialogo confronto scambio arricchimento
Fra civile organizzato e istituzioni e organizzazioni politiche possa diventare in qualche modo l'architrave di una nuova stagione della democrazia
Ecco Bobba nelle nello spiegare questa
Questa speranza verso una nuova stagione della democrazia ci ha fatto capire bene che corsa con il non profit si intende
Per individuo e che cosa invece è la realtà dell'individualismo
E su questo le sollecitazioni che lui ha portato riguardo
Alla questione educativa mi sembrano di grandissimo interesse pensiamo soltanto che cos'è oggi per i ragazzi ma non solo penso per tutta la società avere una visione comune
Una opinione comune rispetto al riconoscimento del bene e del male che non possono essere
Delegati ad una visione sono soggettiva ma che vanno in qualche modo anche
Riconosciuti per quello che sono in sé
E da questo punto di vista quindi le potenzialità del del non profit possono essere veramente veramente molto interessanti e l'altra questione è quella di internet certamente internet non potrà sostituire e questo non profit ce la fa capire
Concretamente la bellezza dell'interloquire del dialogare faccia a faccia però è indubbio che questa grandissima trasformazione tecnologica consente di organizzare progetti sociali in tempi rapidissimi
E tempestivamente e questa è una opportunità sicuramente da accogliere
E da e da sfruttare
Il Ministro Sacconi ha presentato qualche giorno fa il Libro bianco sul welfare
E ha parlato lo ricordava prima Andrea Olivero di stagione costituente del terzo settore di vita buona
A questo proposito ricordiamo Polo riterrà che a proprio riguarda riguardo della vita buona parlava di predisposizione al bene
Ecco quali sono le opportunità oggi attraverso questo libro bianco che il terzo settore può può avere è così
Di fronte a questo a questo documento che poi si tradurrà credo in tutta una serie di possibilità
Io vi chiedo scusa se non ho potuto intervenire prima
Peraltro tenevo ad accogliere l'invito perché mi avete rivolto appartengo alla ha voluto ad uno dei pochi salotti che frequento una
Lotte di che mi auguro popolare e democratica quella della
Della dell'interparlamentare dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà desk mi auguro di a vere
Tenuto conto delle
Delle sollecitazioni dell'intergruppo che è stato tra i soggetti che hanno concorso alla consultazione pubblica promossa con il Libro verde
Nella redazione poi del successivo Libro bianco
Voglio dire una
Una mia considerazione sul libro sul libro di Luigi Bobba che io considero molto utile
Compie questa riflessione attraverso il suo percorso e non solo
Circa la forza che oggi rappresenta il terzo settore in Italia io penso che sia
Doveroso sottolinearlo nel momento in cui
Nel contesto di questa transizione ci sentiamo impegnati a cambiare e guardiamo alle potenzialità e alle
Ai e ai limiti e i punti di forza dei punti di rendite bolletta del nostro modello sociale
E anche nella
Nell'analisi con
Che seppur sommaria
Precede nel libro bene il Libro bianco i capitoli dedicati ai valori alla visione sottolineiamo appunto anche dimesso come
La area del terzo settore costituisca
Un grande punto di forza sul quale fare leva per costruire il nuovo
Il
Io penso che la prima opzione che nel Libro bianco consente di dare valore al terzo settore e ovviamente la scelta che può sembrare scontata o rituale
Della centralità della persona ovviamente non di una persona
Isolata che hai che sarebbe un'astrazione ma di una persone della persona in sei nelle sue fondamentale proiezioni relazionali e qui si considera la famiglia innanzitutto ma anche la comunità la comunità nelle
Sue tante espressioni la comunità perché poi
Il libro è ricorrentemente una negazione dell'individualismo
Anche da dove partire alla prefazione afferma che il destino di un popolo si realizza meglio se nei più prevale
La la
La ricerca della felicità iscritti Sideri o di compimento di sé nella consapevolezza che però questo si realizza nella dimensione comunitaria
E
Quando affermiamo la centralità della persona niente come ho detto non è affatto una un presupposto banale noi neghiamo l'autoreferenzialità
Noi neghiamo ciò che si è purtroppo depositato nel tempo nel nostro modello sociale esso via via spesso diffusamente ha perso dei vista il fine ultimo delle delle azioni dei soggetti erogatori cioè la persona
E e quindi la il Libro bianco innanzitutto vuole essere un forte richiamo ai decisori a coloro che hanno responsabilità a rimettere in discussione ogni autoreferenzialità avesse Tassinari pensarsi
In funzione della della della contestazione di ogni momento autoreferenziale
Non lo dice ad alta lo diciamo modi come spesso lo dico
Ciascuno nel proprio ambito deve riflettere sulle sulle
Sulle tante situazioni nelle quali
Soprattutto le funzioni pubbliche direttamente gestite hanno perso Hilla hanno perso di vista il fine ultimo
E questo questo tipo di riflessione apre spazio al terzo settore ma richiama anche il terzo settore a non cadere nel vizio dell'autoreferenzialità perché esso stesso
Non è talora immune da pericoli di autoreferenzialità quindi
Per un verso è una implicitamente si sollecitano modelli di organizzatori che dando spazio ruolo alla terzo settore ma allo stesso tempo non si si richiama lo stesso a
A comportamenti o diffusamente responsabili
Il lampo
Il Libro bianco sul come ho detto lui ricorrentemente cita il terzo settore
E come se lo fa all'inizio quale punto di forza su cui loro fallendo su cui fare leva
Lo fai di ciò mi ha accusato ieri Epifani lo fa addirittura nell'ambito della sostenibilità del modello sociale perché
Dice di quanto incidono nel nostro Paese possa concorrere alla stessa sostenibilità del modello sociale quando parliamo del dono io parlo di un dono materiale immateriale compreso il dono di sé ovviamente
Oltre alla oltre anche alla comportamenti generose che
Informe anche dirette materiali si possono realizzare quindi la il il richiamo è frequente
Il libro bianco sottolinea moltissimo il territorio quale ambito delle politiche sociali ambito determinante delle politiche sociali questa sottolineatura del territorio
Emerge da una sintesi di di
Dell'approccio che alle diverse politiche qui viene sottolineato emerge per quanto mi riguarda anche da un da uno dei colloqui con sulla base dei quali ha costruito questo libro bianco con un colloquio che ho avuto con De Rita
Il territorio obiettivamente
E l'ambito nel quale si possono comporre opportunamente integrare opportunamente tutte
Le funzioni pubbliche e in sussidiarietà quei soggetti soprattutto non profittevoli che
Possono
A realizzare quell'idea l'intervento sull'integralità della persona che dovrebbe sostituire il tradizionale MUD Modello della risposta segmentata hai bisogno una volta manifestati sì
Il modello qui descritto l'ambizione invece di essere un modello
Della prende della un modello del preventivo fondato sulla
Sul sulla volontà non solo sull'obiettivo di determinare quanto più l'autosufficienza dalla persona lungo tutto l'arco della vita
Spenderebbero gli inglesi l'empowerment della persona
E
E il territorio e l'ambito più idoneo per far convergere
E gli attori intorno a questo obiettivo e dette produrre un approccio integrato per l'integralità della persona
E nel territorio quanto sono in parte quanto è importante che i modelli organizzativi insisto siano funzionali a
A una
A una forma di universalismo selettivo
L'universalismo è una categoria è un'accusa una qualità una caratteristica del nostro modello sociale che vogliamo mantenere
Ma noi dobbiamo offrire risposte diverse persone diverse e e ovviamente
Non offrire risposte diverse persone uguali
Come è stato autorevolmente detto l'universalismo selettivo significa stimolare
Sia una domanda sia l'arma domanda sempre più consapevole sia un'offerta di carattere plurale capace cioè di
Personalizza
Tutto questo
Porta per esempio
Alla
A un modello socio sanitario anzi io preferisco dire socio sanitario assistenziale integrato
Libro bianco contesta che le politiche assistenziali siano appesi alle municipalità e sostiene che devono essere appese al servizio sanitario col servizio socio sanitario
è un modello che esiste in natura le quello del nord dico tanto quanto esso è negato nel sud
Questo mode questo modello si caratterizza essenzialmente
E lo si trova
Va in Toscana in Emilia in Veneto e Lombardia in
Certe misure anche nelle altre regioni
Del nord questo modello dà più spazio al territorio questo modello è meno fondato sull'ospedale anzi una buona azienda sanitaria si dice che dovrà
A metà delle proprie risorse per il territorio
Se voi andate invece dei modelli inefficienti quasi tutto è speso per l'ospedale per gli ospedali ovviamente i numerosissimi ospedali generalisti
Molto spesso inefficienti che arrivano ai ai venti posti letto ricorrenti in
Incerte notte
Regioni del mezzo in ordine in particolare poi in una nota Regione del Mezzogiorno e ovviamente questo modello costa di più ed ha di meno e questo modello occlude gli spazi per il terzo settore
Cioè un modello che non riconosce non assegna ruoli
Non ha lamenta cosiddetta medicina del territorio e non assegna ruoli un modello nel quale l'autosufficienza ovviamente non ha non ha non ha risposte tanto quanto nell'altro modello trovate la risposta plurale
Del di tipo residenziale e semiresidenziale a domicilio e chiama in gioco il volontariato quel modello aperto quel modello nel quale i territori a grande ruolo quel modello nel quale la spedalità si concentra
E diventa la risposta qualificata per gli per gli acuti
Ma appropriatamente sono altre le risposte per i cronici o per
O o si sviluppano le le attività della prevenzione della diagnostica precoce eccetera questo modello invece da suolo al volontariato come mai abbiamo tassi diversi di volontariato
Tra la Calabria e di volontariato socio sanitario assistenziale tra la Calabria il Veneto non non c'è un problema genetico ovviamente c'è un problema di modelli organizzativi radicalmente agli antipodi
E il libro sottolinea moltissimo questo quindi il tema della del DM del territorio evoca il divario territoriale
Il divario territoriale non è ineluttabile vari conto lo labili propria Anco dice dobbiamo ricomporre l'Italia e gli italiani e soprattutto la loro il loro accesso a a questo welfare moderno universale selettiva insieme che non può non avvalersi di degli attori del terzo settore così come per quanto riguarda le politiche per l'occupabilità
I servizi per l'occupabilità
Dopo o un fallimento storico della formazione formazione noi dobbiamo cioè dobbiamo non possiamo in un suo sondata sopite Libro bianco tenete conto non è millenari vista
E di questi tempi molto fan molti danni mille analisti soprattutto i figli del lungo nichilismo italiano del quarantennale nichilismo italiano hanno diffuso i germi il libro è
Non positivo e
Crede nella nella nella possibilità
Di graditi rovesciare molti circoli viziosi in circoli virtuosi anche contemperi con tempestività però se c'è una cosa
Che fallita miseramente e la formazione di tali io questo chiedo con faccio faccio solo un'eccezione per
La
Il recupero della il recupero della dispersione scolastica per molte attività che operano in questa fascia della
Di quelli che non hanno ha avuto l'opportunità del diritto dovere dodici anni di apprendimento in questo ambito riconosco
Molte attività formative soprattutto di formazione tecnica
Molto qualificate soprattutto quelle che insistono in vicino distretti produttivi che hanno che hanno valorizzati saputo valorizzare la manualità che hanno saputo prendere ragazzi di strada Air rimetterli in un percorso di inclusione
Con una condanna con molto senso pratico riconosco questo ma il long life learning quello sì quello è stato un disastro
Questo a mio avviso ma lo dico per ragioni di qua e quale sia il disastro generalizzato dire che proprio in modello era sbagliato non non è che voglio criminalizzare Tizio Caio o Sempronio e
E qui
E la repressione anche
La battuta che facciamo ricorrentemente che la formazione è stata festa per formatori per lo più ma è
E solo per dire quanto anche qui nel territorio si debba rovesciare la l'accento dall'offerta alla domanda tant'è che io sono da cambiare anche la terminologia il dizionario per parlare di apprendimento che sottolineava domanda rispetto all'offerta che sottolinea
La la formazione sottolineo sette
E quelli
E anche qui occorrono alcuni paradigmi
Che stimolino appunto la ricerca delle migliori soluzioni libero per esempio dice ha proposto l'apprendimento abbandoniamo ogni e qualsiasi certificazione formalistica almeno qui
Io sono tra quelli che sognerebbe di far venir meno il valore legale del titolo di studio ma almeno qui a stimoliamo piuttosto dei valutatori accreditati
Che a partire da una dagli interventi a domanda Diano delle certificazioni su ciò che la persona sa fare
Io chiedo di essere valutato il certificatore indipendente dice Miano effettivamente mi ha verificato con un buon magazziniere
Ha scoperto che ho esperienza e competenza per il suo uomo agatini qualunque corso abbia frequentato
Poi sarà
Mia cura chiedere cura del Monte del mio datore di lavoro mia stessa soprattutto chiedere perché dobbiamo lavorare sulla domanda vie di fare un'attività di apprendimento che
E mi conduca poi a una valutazione sostanzialistica non
Non negativa anzi positive in questo senso nella proposta di un fascicolo che quindi potrebbe accompagnare la persona questo l'idea il fascicolo è connesso alla centralità della persona l'idea
Nasce da due strumenti ma sui quali parallelamente si stava lavorando da un lato il fascicolo elettronico personale della per la salute io nella mia provincia nella mia provincia che ha cominciato a chiudere ospedali nel settantadue
Oggi
Non a caso restiamo col fasce partiamo avendo ASI in attivo partiamo da una quell'ASL perché partiva chiuso gli ospedali
A ha chiuso con venticinque milioni di attivo al netto di ammortamenti per investimenti e a da servizi nel territorio di buona qualità
E
Per via come ogni accusa per dire che ci si spende meno e si dà e si dà di più il fascicolo elettronico personale è era presa in carico della persona
E nello stesso tempo lavoravamo all'anagrafe alla Casellario degli attivi termine molto brutto
Sentiero Cal sinistre
Cose e pensiamo invece
Alla ha unificato procedere verso per due fasci quell'obiettivo di due fascicoli sanitario avanzato anche per quanto riguarda
La ricostruzione del della della della della persona Tibaldi tutto ciò che riguarda pesanti va incluso libretto formativo perché il libretto formativo dovrebbe andare dentro di esso idealmente un domani
Sarebbe unico il fascicolo della persona ma non come strumento di un grande fratello come sicuramente la tutela di questi dati persone ovviamente ovviamente dovrebbero essere ad accesso
Dovrebbero e si innanzitutto strumento da persone
E poi ad accesso modulato sulla base innanzitutto delle volontà della persona stessa
Era il caso del pace nel caso del fascicolo sanitario voi pensate quanto riducete il rischio clinico se una persona viene ricoverata in stato d'emergenza immediatamente disponibile il suo fascicolo
Oggi si interviene spesso al buio rispetto alle caratteristiche e alla conto corrente sanitario della persona o oppure pensate quanto importante che lettere che la persona che ha bisogno di interventi nelle transizioni che caratterizzano la sua vita attiva
Dalla scuola al lavoro dalla dal lavoro alla disoccupazione dalla
Dalla Mattel dalla dalla non maternità alla maternità alla
A dal lavoro alla pensione eccetera eccetera quanto quanto importante
Disporre di questa di questa strumentazione
Bene per tutto questo e altre ragioni ancora qui c'è una grande enfasi nel circa
La possibilità di svolgere ruoli ancor più ambiziosi ancor più ambiziosi da parte del terzo settore
Stimolando anche ad orientarsi non solo verso le il regolatore pubblico
Al quale chiediamo di essere un regolatore che pensa solo alla persona di essere un regolatore quanto più neutrale
Mi sono già beccato accusa di voler ridimensionare il settore pubblico perché per questi concetti mentre invece se diciamo che il regolatore pubblico deve pensare alla persona significa che deve cercare
In funzione del bene della persona l'erogatore di volta in volta più conveniente o gli assetti più convenienti fra i diversi erogatori
Del pubblico del privato profittevole del privato non profittevole
Ma il privato non profittevole terzo settore deve guardare anche al mercato
Al mercato privato ma anche alla al privato che paga lei quanto abbiamo bisogno
Che per esempio la diffusione la diffusione stessa dei servizi di cura non è spesso già oggi vede protagonista al terzo settore come gestore ma penso anche alle otto e nove alla diffusione delle tagesmütter attraverso forme
Di aggregazione in cui il terzo settore può getta può giocare un ruolo
Ho penso ancora in altri ambiti la la la a forme
Che possono essere cooperative possono essere i vario genere pezzi richiamiamo nell'ambito del terzo settore nel dopo crisi spesso infatti iniziamo i green jobs
Io mi permetto di enfatizzare di white jobs cioè
Per per
Con i quali cioè raccogliere quei posti di lavoro che certamente dovrebbero certamente certamente quanto meno sono sollecitati
Da una domanda che il pubblico da solo non può soddisfare da una domanda relativa a bisogni vitali che il pubblico sono un po'soddisfare alla per tutto questo abbiamo detto stagione costituente stagione costituente vuol dire
Ferme riflettiamo un po'sugli strumenti stabilizziamo quelli che hanno funzionato bene il
Cinque per mille in primo luogo
Nel Libro bianco nel di tuo tempo libero si sottolinea giustamente quanto
Abbia avuto successo evitare che siamo a sei su dieci
Hanno aderito alla al cinque per mille
Lavoriamo ulteriormente già è stata fatta adesso una selezione a selezionare i destinatari
E soprattutto le attività destinatari aldilà della all'al di là della loro definizione formale
E
Ripensa e dobbiamo soprattutto definire un quadro regolatorio né di corretto rapporto tra settori lucrativi al settore non profittevole
Un corretto rapporto che non dia luogo a distorsioni o a concorrenza sleale e che insieme riconosca le specificità è un'operazione facile a dirla così adesso un po'più complicata quando ti metti a tavola
E la Vaiana e la vai a definire con tutti gli attori attorno al tavolo però questo è il problema siamo rimasti sospesi con l'impresa
Sociale
Dobbiamo ovviamente fare evolvere fare evolvere quel concetto ma avendo soprattutto presente quel tavolo difficile composizione ma non mano obiettivamente impossibile quindi
Io sono convinto che per tutte queste ragioni c'è una nuova occasione di una nuova grande occasione
Di sviluppo di salto ulteriore per Hilla per il terzo settore che si presenta in occasione della crisi epocale ed i cambiamenti dei quali siamo chiamati
Solo un'informazione che do al ministro nel se francamente è un tema che ha affrontato anche
Domani in Commissione lavoro inizia l'iter di una proposta di legge di cui sono primo firmatario sulla formazione permanente e che ha proprio diciamo come principio il principio di partire dalla domanda
E non dall'offerta ce n'è un'altra che sta per arrivare del collega mio vicepresidente della Commissione Giuliano Cazzola che era qui fino
A pochi ah ecco la volta scorsa lontano ovvio visto Giulia
E credo che quella strada si una strada importante
Come altrettanto importante che quel lavoro straordinario qualcosa ne so anch'io ma ne sa soprattutto Andrea
Che anche le agricolo al servizio di formazione professionale si fa contanti persone che altrimenti non avrebbero alcuna occasione vocazione professionale non venga disperso ma valorizzato e in ultima cosa non solo prego
Potrei dire forse non molti sanno che io istituito una Commissione d'indagine guidata da De Rita
Sulla formazione che ha il compito di concludere in due mesi e sono già circa quindici giorni quindici venti giorni che lavora per cui in poco tempo anche noi arriviamo con
Rapidamente con le conclusioni di questa Commissione e parteciperemo a modo nostro nemico a modo nostro che valuteremo cioè nelle condizioni
Dell'iter legislativo che mi ci auguriamo quando più convergente
E chiudo con un saluto faccio un unico saluto personale perché credo che valga la pena farlo
Come il più tra virgolette giovane partecipante a questo incontro
è un mio concittadino originario del mio paese Cigliano vercellese ma soprattutto è una persona che ha dedicato un'intera vita i bambini e ragazzi dei giovani
E il professor Giovanni Bollea che mi ha fatto il regalo di essere qui tornare alla ha superato da qualche anno i novanta oppure sempre fra e credo che sia il testimone anche dalla nostra vitalità italiano della creatività nel mondo della formazione dell'educazione grazie davvero Giovanni