Rassegna della stampa estera

Buongiorno riesco dottori di Radio Radicale mercoledì undici novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura Dilaviz carretti l'apertura quest'oggi torneremo ad occuparci di nomine
Europee per gli incarichi stipiti dal Trattato
Di Lisbona continuano le speculazioni le voci nulle certe inattesa
Che si concludano le trattative avviate dalla presidenza svedese partiremo però da
Un editoriale di Fidia o di ieri che parla di Barack Obama il Presidente americano nel grande assente dei festeggiamenti di
Berlino per la caduta del muro vent'anni falle figlioli sostanza sottolinea che l'Europa non è una priorità dell'America di Obama e questo forse anche perché manca
Un interlocutore una Presidente del Consiglio europeo stabile e serio carismatico forte eppure il Times quotidiano di Londra ieri pubblicava un editoriale
Proprio contro questa ipotesi di un Presidente forte dell'unione
Europea escludendo dunque Toni Blair lettoni Berkel Times aveva sostenuto in passato come premier
Britannico leggeremo anche alcuni articoli di le Monde il quotidiano francese parla della vendetta dei federalisti belgi nel caso in cui l'attuale premier M. Hermanin vanno un po'voi
Dovesse imporsi alla Presidenza del Consiglio europeo l'Europa anche però altri problemi per esempio la Turchia il Wall Street Journal Europe alcuni giorni fa pubblicava un lungo articolo sul fatto che l'Europa sta perdendo la Turchia ed ora lo slittamento Jo politico della Turchia verso l'Islam inquieta Israele questo il titolo di un'analisi
Pubblicata oggi
Da le mondo ci occuperemo anche della questione
Mediorientale perché i palestinesi avvertono che l'Autorità palestinese potrebbe collassare dopo la minaccia di Mahmoud Abbas Abu Maazel né di non correre per le elezioni in gennaio in chiusura parleremo anche di Iraqi dell'accordo raggiunto sulla legge elettorale che permetterà anche in Iraq elezioni in gennaio i commenti sono positivi sia sul New York Times sia sul Wall Street Journal due giornali che sull'Iraq si sono spesi spesso scontrati
Ma cominciamo dalle questioni europee le nomine prima di addentrarci sulle candidature le speculazioni in corso
Vogliamo però leggere
Alcuni passaggi di né editoriale pubblicato ieri da diffidiamo sulle celebrazioni di Berlino per la caduta del muro Berlino Obama il grande assente il titolo scrive
Il quotidiano conservatore francese qualsiasi altro Presidente americano con l'eccezione di Barack Obama avrebbe fatto il viaggio fino a Berlino
Per il ventesimo anniversario dalla caduta del muro non foss'altro che per celebrare
Il ruolo degli Stati Uniti nella vittoria della libertà in Europa
Ma il Presidente americano era troppo occupato dai suoi dossier la firma un po'meglio la l'adozione del
Della riforma del sistema sanitario da parte del Congresso la disoccupazione che continua a salire nonostante ritornate la crescita l'Afghanistan che attende
Ancora una decisione sulla strategia da seguire infine Benjamin Netanyahu il premier israeliano che bussa la sua porta per ricordare che l'Iran si avvicina ogni giorno di più all'arma nucleare l'assenza di Obama Berlino una conferme Loquenzi e della sua
Chi è Peter senza rispetto all'Europa Europa scusate che per Obama non è più
Una priorità ma è anche un'occasione mancata secondo le figlia con la caduta
Del muro simboleggia la fermezza di fronte all'oppressione l'America come l'Europa dovrebbe ispirarsi per far cadere tutti i muri in Iraq in Afghanistan in Medioriente e altrove così
Il quotidiano conservatore francese il punto centrale quello dell'Europa che non è più una priorità per l'America di Obama e allora vediamo cosa succede in Europa sulla questione delle nomine
Nomine istituite dal trattato di Lisbona entrerà in vigore il primo dicembre la situazione è ancora molto confusa il Times quotidiano conservatore di Londra ieri con un editoriale
Bocciava la candidatura forte di toni Blair il precedente europeo il titolo Toni Blair sarebbe un capo carismatico ma questo non è ciò che dovrebbe essere il Presidente del Consiglio europeo la forza di bere ciò che lo rende inopportuno per l'incarico
Scrive il Times ci sono buone ragioni per avere un presidente europeo capace di in persone Ficara l'Unione europea e rappresentarla con forza nelle riunioni internazionali
Qualcuno che possa fermare il traffico Washington essere preso sul serio a Pechino avere una figura di questo tipo comporta però oltre a ovvi benefici anche ovvi costi un Presidente forte carismatico avrebbe la sua agenda politica che non necessariamente quella britannica influenza britannica potrebbe essersi rafforzata in alcune occasioni
Ma il suo potere sovrano ne soffrirebbe e influenza politica di una figura importante
Rafforzerebbe il Centro europeo a Bruxelles rispetto alle capitali e i suoi Paesi membri così se venisse scelto uno stilista internazionale carismatico e forte
Come primo presidente delle Europa verrebbe fissato un precedente tutto questo significa che il leader dell'Europa secondo il Times farebbero bene a non nominare Tony Blair
Il quotidiano conservatore ricorda di aver sostenuto Blair in due tornati elettorali britanniche di continuare a essere impressionato dall'ex premier britannico vere una persona di grande statura importanti capacità
Di leadership e anche un sostenitore del libero mercato un atlantista ma queste sue qualità e la sua concezione dell'incarico c'è un Presidente forte carismatico lo rendono inadatto
Per il Times è meglio nominare un chairman una sorta di coordinatore e il quotidiano conservatore propone un nome il premier olandese Jan Peter Balkenende che in termini
Politici in fondo è un alter Blair un Blair meno carismatico e meno politicamente esposto così tra l'altro il Times il favorito però è un altro Nappi figura
Poco conosciuta al di fuori del Belgio cioè l'attuale premier Herman Van Rompuy se ne occupa oggi nel mondo con un lungo articolo dal titolo Unione europea la vendetta dei federalisti
Belgi perché vendetta perché appunto patron poi sembra favorito per il posto di Presidente del Consiglio europeo forte del sostegno di Nicolas Sarkozy che invece
Non ama particolarmente Jan Peter Balkenende
Le monde ricorda
E qui siamo la vendetta altri federalisti belgi rimasti vittima illustre dell'euroscetticismo britannico per esempio
Concludo De Anna che era candidato di Helmut Kohl responso Amitrano e venne bocciato dal detto tutti
Giorno meno giornali e poi di vero Stade candidato di Chirac a Schroeder che venne bloccato invece dal veto di tonni Blair
Nel mondo poi ricorda che varrà un poi raramente si Espresso sulla scena europea e sui temi europei
Merkel la cancelliera tedesca lo ha notato quando rom poi ha evitato un'escalation sul caso Opel
Laddove migliaia di posti di lavoro di lavori belgi erano minacciati dagli aiuti di Stato tedeschi per la casa automobilistica Parigi Berlino dicono che la Commissione è stata attribuita un piccolo paese del sud il Portogallo
Con potremmo nel Barroso la Presidenza del Parlamento è andata uno dell'Est la Polonia se il britannico del RID Miliband dirigesse la diplomazia per Sarkozy e Merkel sarebbe normale che la Presidenza dell'Unione europea finisse è uno degli Stati fondatori cioè
Il Belgio così le monde che però in un altro articolo sottolinea come la candidatura di David Miliband dall'attuale Ministro degli esteri britannico
Al posto di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea è stata esclusa da Gordon Brown e questo apre la porta Massimo D'Alema anche se
Sottolinea le monde D'Alema rischia di trovarsi di fronte a un altro britannico perché perché perché il Ministro dell'industria di Gordon Brown che è stato anche commissario rotta in passato Peter Mandelson sembra che abbia attestato discretamente
L'Eliseo al fine di promuovere la sua di candidatura
Mentre il passato di ex responsabile del Partito Comunista Italiano
Potrebbe giocare contro D'Alema in particolare nei Paesi dell'Europa centrale vent'anni dopo la caduta del muro di Berlino così le punte noi continueremo a seguire
Questa
Questa vicenda che rischia di durare almeno fino alla settimana alla prossima secondo alcune indiscrezioni la Presidenza di turno quella svedese sarebbe intenzionata di convocare il vertice straordinario sulle nomine
Il diciannove di novembre l'Europa però nel frattempo mentre litiga sui nomi rischia di trovarsi di fronte ad altri problemi il Wall Street Journal Europe non abbiamo avuto il tempo di segnalarmelo la scorsa settimana Manna
Si era occupato dalla Turchia Turchia che sta allontanando si dalla
Dalla dall'Occidente dall'Unione europea in parte proprio per l'irritazione
Sul come viene trattata la sua candidatura di adesione all'Unione Europea snobbata in particolare da alcuni leader come
Il francese Sarkozy e
La tedesca Merkel
Le mondo oggi invece pubblica un'analisi di lo cose Chini lo slittamento geopolitico della Turchia inquieta Israele slittamento geopolitico che ha provocato per l'appunto dall'attitudine dell'Europa
Con il tempo Israele si abituato il ricorrente risoluzioni dell'ONU l'ultima che approva le conclusioni del rapporto Bolton sui virgolette crimini di guerra commessi a Gaza
Nell'inverno due mila otto non fa eccezione ma Israele comincia a misurare i danni diplomatici causati dalla
Sua offensiva militare contro il santuario di Hamas e la sua intransigenza nel processo di pace israelo palestinese
La prima vittima collaterale la sua relazione speciale così preziosa con la Turchia
L'annullamento inizio ottobre da parte di Ankara della partecipazione di Israele ad alcune manovre era in Turchia
Era il segnale di un malessere più profondo ciò che accade in Medioriente sul piano John strategico assomiglia al fenomeno
Testo unico delle placche in questo grande gioco regionale che vede la Turchia avvicinarsi suoi
Vicini mussulmani Israele non ha molti attui in mano nonostante il fatto che si obbligato coltivare sollevato turco a causa del suo isolamento regionale
Nel mondo ricorda un po'la storia delle relazioni tra Israele e Turchia e a sulla funzionate abbastanza bene in passato
C'è stato un accordo di cooperazione militare nel novantasei Israele ha sponsorizzato la Turchia presso Washington
Si è guardato di condannare il genocidio armeno la Turchia ha beneficiato dalla cooperazione militare israeliano in particolare contro il PKK curdo
Senza dirlo la Turchia non era scontenta del fatto che Israele giocasse ruolo di poliziotto cattivo con l'Iran
Sulla questione nucleari ma due fattori hanno cambiato questa situazione l'arrivo in Turchia del partito islamista AKP nel due mila e due le le e l'invasione americana dell'Iraq nel due mila e tre
Che ha messo a dura prova le relazioni americano turche la Turchia ha poco a poco si è sbarazzato della protezione americana ha ravvivato le sue radici musulmane otto mane
Si è rafforzata grazie alla sua crescita economica ha deciso di trasformare le frustrazioni della sua candidatura all'Unione europea in appetiti da Potenza mediorientale e così si è avvicinata la Siria l'Iran all'Iraq all'Arabia Saudita
In particolare sul piano commerciale
E poi diventata campione della mediazione su tutto Israele è stato colto di sorpresa da questa Turchia
Vibrante sul piano diplomatico primo perché Ankara non ha più bisogno dei suoi buoni Uffizi a Washington poi perché Israele ha sottovalutato la carica emozionale che la questione palestinese ad Ankara
La relazione privilegiati israelo turche era ammissibile fino a quando perdurava
La speranza degli accordi di Oslo la guerra di casa invece ha reso la partnership con Israele più Gronda ingombrante per una Turchia che intende
Firmare una partnership strategica con la Siria che accoglie ad Ankara i Presidenti ragni hanno sudanese ma moda come denunciato e Omar Al Bashir oltre al capo politico di Hamas Khaled Meshal
Il Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha spiegato che il suo Paese non fa altro che normalizzare la sua politica estera Massa Israele si inquieta si preoccupa
La sua relazione per il vile Giata con Ankara perde sostanza ma mano che diventa sempre più asimmetrica
La turchi all'ambizione di diventare un soft power nella regione mentre lo Stato ebraico continua a credere nelle virtù della diplomazia della forza le relazioni bilaterali possono migliorare ma anche era ormai di mette una condizione cioè che i palestinesi di Gaza e dalla Cisgiordania
Possono avere una speranza di pace
Dei due partner e Israele che ha più da perdere perché ha un solo alleato musulmane in Medioriente cioè l'atto sia così
Loro Zecchini su le monde di oggi a proposito di Medioriente va segnalato l'Herald Tribune
Di ieri e un articolo pubblicato in prima pagina i palestinesi avvertono il Governo l'Autorità palestinese potrebbe collassare i consiglieri del presidente
Dicono che Mahmoud Abbas che in Italia conosciamo con il nome di battaglia Abu Mazen
Lascerà a causa dell'in pascoli Israele minando così l'autorità palestinese cerchiamo di capire meglio la scorsa settimana il presidente palestinese Mahmoud Abbas aveva avvertito
Che non si sarebbe ripresentato alle elezioni in gennaio per essere rieletto Presidente ma in molti avevano visto questo annuncio come una tattica una sorta di complotto da parte del leader palestinese
Stanco della politica israeliana e americana una sorta di ricatto da lunedì però molti dei suoi colleghi hanno iniziato a ritenere che la decisione di Abbas di dimettersi da tutti i posti politici
Sia definitiva e hanno
Detto che altri potrebbero seguire la sua scelta in questo caso hanno avvertito l'Autorità palestinese potrebbe collassare crollare penso che abbia abbassa ritenga che non essendoci alcuno Stato palestinese in vista
Non ci sia più la necessità di essere presidente o di avere un'Autorità palestinese
Ha spiegato alle realtà di villa negoziatore capo dei palestinesi secondo cui la questione non è con chi sostituirlo masse di metterci tutti dai nostri incarichi altri quattro funzionari denutrita palestinese hanno fatto simili dichiarazioni
A basse si sente in un impasto tale che i negoziati con il Governo israeliano che ha rifiutato di impegnarsi alla creazione di uno Stato palestinese fondato sulle frontiere del mille novecentosessantasette inclusa Gerusalemme Est
Il capo del fatta nel Consiglio legislativo palestinese ha spiegato di aspettarsi de d bis dimissioni di Abbas tra un mese o poco più nessuno accetterà di essere presidente nelle circostanze attuali
Potremmo assistere al collasso dell'Autorità palestinese ha detto il capo del fatta nel Consiglio legislativo palestinese così tra l'altro
L'Herald Tribune intanto sempre a proposito di elezioni di questa regione del mondo in Iraq è stata approvata una nuova legge elettorale questa notizia viene salutata positivamente da due giornali che generalmente sulla questione irachena
Si trovano su fronti contrapposti il miglior Times in un editoriale possibile rileggere oggi sull'Herald Tribune e Wall Street Journal in un editoriale che si può leggere oggi nell'edizione europea
Scrive il quotidiano liberal di New York anti-Bush per capirci Pili trustee ma ne dopo la scadenza ufficiale
Il Parlamento iracheno approvato una legge elettorale è una notizia molto positiva che permetterà agli era agli iracheni di tenere elezioni parlamentari in gennaio
E dovrebbe rendere più facile per il Presidente Obama di rispettare la sua promessa di ritirare tutte le truppe combattenti entro la fine del prossimo agosto i politici iracheni si stavano dando battaglia su come gestire
Il voto nella città contesa di chi per coloro che si candidati dovessero essere su liste aperte o chiuse voto di preferenza un polista bloccate
Comprendiamo la ragione per cui alcuni funzionari americane volessero lasciare la questione gli iracheni ma la paralisi durava da troppo lungo ed è stata risolta solo dopo l'intervento
Di Washington
La nuova legge elettorale permette agli iracheni di scegliere i candidati su una lista aperta invece che su liste bloccate
Le preferenze
Sono la soluzione migliore secondo il New York Times di liste bloccate adottate nelle elezioni del due mila cinque e davano
Hai partiti su base etnica troppo potere incoraggiava non la violenza settaria che ha tanto danneggiato l'Iraq sul su TIR CUR che la questione era un'altra cioè
Chi è residente legittimo ciò e quindi elettore Saddam Hussein infatti cacciò decine di migliaia di curdi dalla città sostituendoli con ABI ma poi negli ultimi anni inverse migliaia di curdi sono tornati
Il compromesso dotato la fine prevede
Di usare nuove liste elettorali aggiornati e quindi con più curdi concedendo il tour moenia da e agli arabi
Un seggio parlamentare in più
Ad ogni modo in generale per
Il New York Times un sollievo vedere che i leader politici iracheni dimostrino volontà di compromesso si muovano verso il futuro nessuno però deve essere compiacente
Le lezioni non risolvono altre questioni controverse come la sorte di Kirkuk
La condivisione del potere o delle risorse petrolifere queste questioni dovranno essere affrontate non appena ci sarà un altro Governo e Washington dovrà continuare a spingere gli iracheni a volte con gentilezza oltre con fermezza verso delle soluzioni così
Il New York Times
Un po'più duro ma solo poco più duro
Il Wall Street Journal in un editoriale dal titolo democrazia in Iraq una nuova legge legge elettorale dimostra una crescente maturità politica
Domenica le diverse fazioni politiche settaria Baghdad sono arrivato un accordo hanno approvato una legge elettorale di compromesso lei già per la strada al voto del ventuno gennaio le prime elezioni nazionali dal due mila cinque
è una bella sensazione detto un parlamentare curdo siamo sulla strada di una vera democrazia perché dopo molte discussioni in scontri alla fine siamo stati costretti ad ascoltarci reciprocamente
Le dispute tra le tre più grandi comunità irachene possono essere molto dure ricordo al Wall Street Journal ma ora le soluzioni si trovano nelle autore del Parlamento e le dispute non rappresentano più un pericolo Perù l'Iraq unito unificato
Le lezioni di quest'anno si sono svolte senza incidenti maggiori dimostrando che sorge americana campagne di contro il suo lezione
Hanno neutralizzato Al Qaeda i Battisti con gli iracheni che si sentono più sicuri le divisioni settarie sono state sostituite da questioni più prosaica scontri politici su come meglio governare
L'Iraq la legge elettorale e le elezioni di gennaio possono rafforzare questo processo
E mentre il Paese si stabilizza l'America avrà la possibilità di ritirare più truppe ma l'Iraq rimane fragile avverte Wall Street così sarebbe meglio evitare
Di segnalare un desiderio americano di andarsene perché Al Qaeda Oliva hanno chiunque altro potrebbe vedere più un'opportunità per ricominciare a combattere da questo punto di vista non è stata utile la posizione americana
L'ambasciatore a UPA in Iraq ha sfruttato la nuova legge elettorale dicendo che queste elezioni permettono di ridurre il numero di soldati secondo il calendario previsto
Non la cosa significativa per il Wall Street Journal non è che ci si possa ritirare secondo il calendario di Washington ma che l'Iraq possa sempre di più governarci e proteggersi da solo ancora più significativa e la la lezione
Dell'Iraq su contro insurrezione riconciliazione politica
Per anni critici del sorgere di Giorgio darvi bus da giù by the na Barack Obama hanno detto che un accordo politico era necessario la premessa per fermare la violenza attuale esperienza in Iraq dimostra l'opposto
Che la fine della violenza era una precondizione per un compromesso democratico questa lezione nell'immediato andrebbe applicata anche all'Afghanistan conclude Wall Street Journal e anche noi ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale