"Magistrato e cittadini: giurisdizione e valori costituzionali"

L'ottavo congresso l'ottavo congresso di Magistratura democratica
Che si svolge in un momento di particolari
Difficoltà
Per la giurisdizione in generale per la magistratura per lo stato della giustizia
Per il panorama impero delle questioni istituzionali che sono coperta è oggi nel nostro Paese
Non a caso abbiamo voluto farlo a Palermo
Considerando Palermo la questione
La questione giustizia in genere nel Mezzogiorno nel nostro Paese in alcuni centri del Mezzogiorno in particolare una questione di rilievo nazionale
Uno questo nodo essenziale per comprendere fino in fondo le difficoltà l'asprezza dei problemi
Lo straordinario impegno che è richiesto per farvi fronte
Un momento di rilevante difficoltà dicevo
Veniamo da scadenze che tutti ricordano la vicenda referendaria
L'esito che aveva avuto un ottanta per cento dissi
Che ogni attimo partiva portabile
Il disagio la scontentezza della gente per lo stato delle cose per lo stato della giustizia
Che ha espresso quindi una forte istanza di rinnovamento come tale noi l'abbiamo letta io credo correttamente
Un tempo questo del dopo referendum caratterizzato da altre difficoltà che si succedono che si moltiplica difficoltà che riguardano in generale lo stato della giurisdizione della magistratura
Dentro la quale passano frustrazioni e risentimenti e in accanto a queste anche aspettative forti aspettative forti di momento di cambiamento per ridare un senso un contenuto un segno positivo
A questo servizio per cominciare a ribaltare nella misura in cui è possibile quel giudizio perentorio che era dentro l'ottanta per cento dei sì
Uno sconcerto e disagio peraltro anche della gente
Di quei cittadini che si aspettavano dopo il referendum l'inizio di una stagione di riforme
E però una situazione aperti contraddittoria nella quale è possibile lavora
è possibile intervenire
Culturalmente politicamente
Per questo noi facciamo questo congresso sapendo che la situazione in movimento richiede interventi particolarmente qualificati
Ci avviciniamo
Alla scadenza del nuovo processo penale una scadenza importante che testimonia come appunto le contraddizioni siano aperte
Come la possibilità di cambiare sia concreta
Di questo noi parleremo sostanzialmente in questi giorni del panorama dei problemi dell'istituzione giudiziaria e della giuria
Colgo l'occasione per queste di queste previsto introduzione che subito concludo per ringraziare innanzitutto coloro gli enti locali Comune Provincia e Regione
Che ci hanno consentito di organizzare qui a Palermo questo incontro per ringraziare gli ospiti gli ospiti innumerevoli i rappresentanti del Consiglio superiore e dall'Associazione nazionale magistrati rappresentanti degli enti locali
I rappresentanti dei partiti politici di forze culturali e sociali molteplici i rappresentanti delle varie componenti dell'Associazione europea dei magistrati per la democrazia che le libertà che sono in questi giorni nostri ospiti come già accaduto in passato
E dunque diamo inizio ai lavori
Invito per il primo intervento
Al microfono il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che saluto con un affetto particolare
La ha meditato di rendere il saluto della città a questa
Importante appuntamento l'ottavo congresso nazionale di Magistratura democratica
Un saluto che non può e non può certamente essere soltanto rituale
Perché ho colto in questa scelta
Un significato per un valore che credo non debba essere fatto cadere the best raccolto
Dalla sindaco di Palermo la scelta della nostra città come sede di questo vostro congresso nazionale
Certamente una scelta importante prescelta che merita di essere sottolineato ma consentitemi di fare il sindaco anche nel modo tradizionale di augurandovi innanzitutto un soggiorno che sia il più proficuo possibile
Dicendo in partenza che c'è un contrasto di interessi tra voi e la città in questo momento perché voi avete tutto l'interesse ad avere delle belle giornate la città ha un grande bisogno di acque di pioggia io non so alla fine chi prevarrà fra questi interessi contrapposti ma non posso nascondermi che in questo momento i due interessi sono obiettivamente confliggenti
E vorrei portarvi il saluto di questa città che a noi è toccato a dire con sofferenza non certamente con soddisfazione essere capitale della mafia
Ma ammette a noi è toccato però anche dire a sottolineare che questa città grazie all'impegno di tanti grazie all'impegno delle forse dell'ordine grazie all'impegno
Sta civile grazie all'impegno delle istituzioni non fossero Charlie prima a combattere la mafia trincea e prima linea rispetto a questo impegno
E allora
Io credo che per molti versi questa nostra vicenda e parabola i segni negativi ma anche di segni positivi e parabola di scoramento ma neanche parabola di e speranze
E parabole di scoramento e trattori speranza in un rapporto la società civile istruzioni che io vorrei in qualche misura sottolineare a Palermo segui realizzato un rapporto continuo tra società civile e istituzioni tra istituzioni e società civile
Che essi sicuramente costituisce patrimonio per l'intero Paese patrimonio per il funzionamento delle istituzioni per il funzionamento della giustizia per il funzionamento de la società civile per l'intero Paese la società civile
Pressata
Dalle dall'aggressione della criminalità da L'Unità mafioso in particolare ha scoperto il vissuto a Palermo ha fatto certamente inedito il gusto per l'indignazione
E devo dire che le le istituzioni hanno scoperto il vissuto
La capacità del dissenso
Io credo che questi due elementi il gusto per l'indignazione non cita civile e la capacità del dissenso nelle istituzioni consivo elementi negativi
Ma sì elementi che vanno considerati come elementi positivi perché costituiscono a mio avviso un segna un riferimento di arricchimento
Di una società che certamente non può essere costretto all'interno di schemi che non sono più attuali
Il il nuovo c'è tanto bisogno il nuovo oggi nel nostro Paese il nuovo non nasce soltanto sul mondo in un sentimento
Amore erotico vergogna paura non nasce soltanto sul mondo di uno slogan
Sino a questa o a quell'altra realtà il nuovo nasce quando il sentimento è quando lo slogan diventa linguaggio e io credo che il gusto per indignazione della dalla gente nostra civile
E la capacità di dissenso degli uomini delle istituzioni siano elementi importanti perché nasca il nuovo e perché maschio nuove in una società dove dobbiamo registrare
Mi avventuro in un discorso che so essere pericoloso e spero di di esprimono così come lo sento non così come potrebbe essere interpretato in una città nella quale registriamo con sempre maggiore forza i limiti e le insufficienze delle appliques dell'applicazione del sistema maggioritario il funzionamento
Delle istituzioni
In una società dove gli ultimi erano il via al numero dove i poveri erano il gran numero dove i bisogni emergenti erano i bisogni dei più l'applicazione di un sistema maggioritario finiva con l'essere garanzia esclusiva
Garanzia esclusiva disfacimento dei bisogni quelli Hoepli quelli quelli essenziali
La società contemporanea invece ci presenta un quadro nel quale i canoni tradizionali criteri cioè di rappresentanza fondati sulla sistema maggioritario non sono esaustivi di alcuni bisogno
Per esempio cosa conta
Per funzionamento ordinario dei partiti del funzionamento ordinario del sistema politico cosa contano per esempio tossicodipendente
Quand'anche fossero come solo una realtà come Palermo quindici mila sono assoluta ignoranza
Diventano un'assoluta minoranza rispetto alle problematiche complessive del funzionamento del sistema democratico
Che cosa contano per esempio
Coloro che vivono nelle borgate nelle borgate periferiche
Che cosa ha colto nei né applicazione formale completa del sistema maggioritario
Coloro i quali vivono la dimensione di nuovi ultimi oggi portatore di handicap domani anziani
Ecco io perché dico queste cose perché ho la sensazione che in questo nostro Paese
Stia diventando battaglia di minoranza la questione morale
Ho la sensazione cioè che rischia di sfuggire
Dall'ordinaria tutela di un sistema democratico fondato sul principio maggioritario la questione morale
Perché probabilmente del sistema politico dal nostro Paese si è costruito intorno a logiche di appartenenza
Se costruiti in base al criterio per il quale l'amore l'odio il bene e il male illecito l'illecito addirittura l'opportuno inopportuno si costruiscono in base la comune appartenenza
Appartiene al mio gruppo al mio clan alla mia corrente al mio partito ciò che fai per definizione amore è giusto è lecito è opportuno non appartieni ciò che fai per definizione odio e ingiusto illecito inopportuno la conseguenza diventa che il confronto non è mai o non è quasi mai sulle questioni di merito
Se qualcuno sostiene in questo momento che sta piovendo
Come detto il penso molto alla pioggia secolo questo sostenesse che sta piovendo e coccolato risponde che invece è una bella giornata la soluzione del conflitto non sta nel merito affacciarsi verificare Chiara giorno che attorno ma sta nel tentativo di espellere il dissidente dalla comune appartenenza
Con la conseguenza che si crea un sistema di appartenenza subappalto e Nance
Che assomiglia tanto alle scatole cinesi alle bambole russa le matrioske uno dentro l'altro all'infinito
Senza che si abbia perso un contributo di merito rispetto alle ragioni del dissenso io credo che il nostro paese ha un grande bisogno rompere questo sistema di appartenenza e ha un grande bisogno di confrontarsi
Intorno alle questioni di merito
E io credo che la prima la prima ragione per l'indebolimento la questione morale consiste nel fatto che nel nostro Paese abbiamo posto il silenziatore la questione morale perché abbiamo sostituito alla questione morale
La la l'etica dell'appartenenza
La gente se si smarrisce la gente non comprende come posta un'appartenenza impedire il confronto sulle questioni di merito e allora dalla società civile viene un appello forte perché si affermi sempre più il gusto per indignazione
E per gli uomini delle istituzioni viene il dovere del dissenso al di là e a prescindere dalle appartenenze tutte le volte invece che la gente vede prevalere logiche dell'appartenenza e non vede una sola ragione di merito chiara
è comprensibile lì c'è una perdita obiettiva per le per invitare le istituzioni
Io so che questo discorso
Rischia di apparire un discorso per paradosso
Rischio apre un discorso eccessivo
Ma io credo che noi siamo ormai arrivati a questo punto siamo arrivati al punto nel nostro Paese riscosso si riferisce alle istituzioni e la politica si riferisce le istruzioni della cultura si riferisce alle istituzioni al vivere civile
Credo ma questo spetta a voi dirlo si riferisca anche alla alla magistratura
Io credo che dobbiamo tutti
Avere la consapevolezza che se non si ha la capacità di rompere questa scatole cinesi se non si ha la capacità di confrontarsi sulle cose eh sì perché anziché sui disegni e sulle appartenenze
Probabilmente saremo condannati a vedere ulteriormente crescere
Questa sfiducia dalla gente nei confronti delle istituzioni
Non si può sempre sperare che intervenga a un certo momento il Rin Tin Tin di turno che con appelli più o meno autorevoli riconduca credibilità alle istituzioni signor credo che abbiamo tutti il dovere di trovare ogni giorno sulle ragioni di merito le ragioni per le quali ha un senso essere società civile è un senso essere uomini delle istruzioni probabilmente sarà apparso chiaro a tutti
Cioè il senso del mio intervento e di chi ritiene che oggi dobbiamo tutti essere un po'Società Civile è un po'uomini delle istituzioni
Guai a destra soltanto l'uno o soltanto l'altro guai comunque certamente a perdere il gusto per l'indignazione e la capacità di dissenso
Io son convinto che questo nostro congresso nazionale sarà un'occasione di confronto
Ha l'occasione di confronto e quindi anche di dissenso
La misura in cui questo dissenso questa capacità di confronto potrà essere comunicata all'e sterno spiegata all'esterno io credo che sarà possibile dire che questo vostro congresso nazionale sia stato contributi importante alla crescente detta delle istituzioni al nostro paese con queste riflessioni
Io sono molto cariche dall'esperienza personale che credo in qualche misura però possono avere anche un motore per altre farà altre esperienze io vi auguro un buon lavoro e questa volta mettendo il silenziatore alle mie funzioni di sindaco via Conte fino al due di novembre non piova grazie
Segnalo al congresso ringraziandoli che sono presenti fra di noi il primo presidente della Corte di Cassazione Antonio Brancaccio il presidente Della Corte d'Appello Carmelo Conti del procuratore generale della Repubblica consigliere Pagliuca
Ed è al presidente Antonio Brancaccio che do la parola
Ora
Signor presidente
Anzitutto un saluto cordiale ai convegnisti saluto mio personale un saluto della Istituzione che rappresento la Cassazione
Sarebbe stato mia intenzione
Intervenire in questo dibattito
In un momento più opportuno di questo iniziale
E d'altra parte mi rendo conto che anticipare a questo momento l'intervento
Probabilmente significherebbe trasbordare
Dai limiti di tempo che mi possono essere consentiti
Tuttavia dovendo partire subito dopo questa seduta
Consentitemi qualche riflessione che ho fatto leggendo la poderosa relazione
Del collega Ippolito
L'azione che ascolterete da luglio e che io certamente non vi anticipo
Tanto che credo che non si potrà dire che nel mio discorso ci sia parola alla quale direttamente ovviamente indirettamente sì direttamente
Possa costituire una risposta o una
Bialetti Ca'o la discorso di lattico nei suoi confronti
Mi viene fatto di pensare
Leggendo il tema del discorso che si affronta un tema con la consapevolezza che si risponde ad una esigenza di rivisitazione della identità stessa
Della corrente dell'associazione si chiama Magistratura democratica
Tema amplissimo
In cui nella relazione Ippolito poi presso mille articolazione
Rifluisce un po'Aulas esperienza
E lei vita azioni di tutti questi anni
Del più giudiziario in sé e nei suoi rapporti col Paese
Il patrimonio ideale di Magistratura democratica
E ancorata quattro momenti
Perlomeno a quattro momenti
Particolarmente significativi
Che io vorrei brevemente passare in rassegna
Per ora sottolineare
La strada
Da cui passa la questa rivisitazione che porta ad una Rifondazione
Della identità di questa corrente in un certo senso di fondazione come va rifondato ovviamente sempre tutto ciò che
Nella vita e dinamico della vita vuole essere vitale
Il primo momento riguarda la rottura
Della separatezza fama istituzione giudiziaria e la società civile
E quindi collegamento immediato della istituzione giudiziaria alla società civile
Che collegamento che carica la prima dell'onere di recepire tutte le esigenze
Della società civile
Meritevoli di tutela
E specialmente quelle dei settori più deboli un collegamento che vuole la istituzione giudiziaria
Nella società civile non fuori della società civile un giudice non sulla cattedra ma un giudice in mezzo alla comunità civile
è un valore indubbiamente
Di grande rilievo
Che comporta la cui affermazione totalizzante comporta un rischio di cui occorre farsi carico non per abbandonare il valore mal porre per porre i rimedi per ricercare i rimedi
E il rischio è quello di essere coinvolto
In un conflitto il conflitto politico di essere coinvolti in battaglie che non possono appartenere al e non debbono appartenere allora giudiziario
Questo lo dico non
Per ripeto per dire che il valore in sé non rappresenti una grossa conquista dico soltanto per rendere avvertiti
Che la ricerca dell'equilibrio
Tra questo valore e la esigenza di mantenere al giudice il distacco nei confronti del conflitto o politico
Crea una problematica che va affrontata non va elusa
Il secondo momento è il convincimento che la Costituzione
Con i suoi valori inalienabili di promozione della personalità e della solidarietà è e deve rimanere la fonte primaria per la soluzione di ogni conflitto in sede giudiziaria
Anche questo è un valore che ha una validità indiscutibile
Ma che non deve chiudere però è questo il punto essenziale e quindi apre il discorso per la ricerca il mio è un discorso propositivo non è un discorso di conclusioni apre il discorso di sapere se entro qua severi limiti entro cui può essere rimessa in discussione
La costruzione certo i valori di fondo cioè i valori di promozione della personalità umana e promozione da persone da umana significa non promozione di questo o di quello ma di ogni personalità umana e quindi il valore della della promozione
Del dei ceti più deboli i più emarginati resta un valore inalienabile
Ma si tratta di vedere
Fino a che punto
In un funzione della dello svolgersi della storia
Del passare degli dei decenni non si aprono spazi per revisioni che senza toccare questi valori
Possono però
Posso proporre il problema degli equilibri sociali degli equilibri politici
Il terzo momento è il forte bisogno di moralità
Momento
Che io vedo in una duplice prospettiva
Nella prospettiva
Della moralità dei giudici nel senso di avere dei giudici liberi indipendenti e trasparenti
E
Nella prospettiva di l'impegno di questi giudici a rispondere positivamente alla domanda di giustizia che muove da carenze di moralità pubblica
O privata
Anche questo è un valore da tenere a caro
è un valore fondamentale
Il discorso
Il mio discorso contende minimamente
A scalfire neppure
Di una dicono in piccola parte
Questo questo questo momento tende soltanto a dare un significato ed un contenuto concreto a questo momento
E
Momento che va in moralità che va intesa
Non come moralismo
Come moralità che va inteso non o lo spirito di crociata con qualche volta intesa la moralità che va coniugata con la legalità che del resto e autovalore
Più volte si legge l'unico riferimento che farò della nella relazione Ippolito questore legalità e gare e con e soprattutto va coniugato col valore garanzia
Lo colloca comprendo Bertocco un argomento estremamente delicato specialmente
In questo momento è specialmente parlando come rappresentando la Cassazione anche espandersi per per decisioni che non mi appartengono
Comprendo mai chiaro che
Non è possibile
Che in uno stesso Paese
Mentre a Venezia si celebra un convegno sul nuovo codice di procedura penale
Nel quale emerge in un convegno ma dal quale emerge una usando una al ritrovato garantismo del nuovo codice di procedura penale
A Palermo si dovrebbe dire no alle garanzie in forza di una esigenza morale di repressione
Di della criminalità o di repressioni fenomeno tonante allarmanti
Si tratta ovviamente ne abbiamo cinque non
Di chiudere il discorso rilevando l'antinomia si tratta di trovare i punti d'incontro perciò dicevo il mio discorso intervento il mio saluto e propositivo non è affatto un intervento conclusivo
Quanto al momento
è la convinzione della insostituibilità
Della dialettica del metodo dialettico
E anche questo va visto in una duplice
Direzione
La dialettica
Come
Momento di incontro e di scontro
Trema istituzione giudiziaria e le altre istituzioni la dialettica come mamma come metodo all'interno della istituzione giudiziaria per il raggiungimento della verità giudiziaria
Anche qui va fatta un'avvertenza che non significa affatto non vuole affatto significare diminuzione del valore così come sopra enunciato
La vertenza fatta sia
Il mio in direzione della prima versione del rapporto dialettico cioè la dialettico fra le istituzioni in quando la dialettica non può mai essere esasperata al punto da negare da compromettere la funzionalità complessiva del sistema istituzionale perché la istituzione giudiziaria Pattle parte
Delle altre istituzioni dello Stato e le altre ebbene che controlla ma completa anche e va vista
La genetica nel e quando riguarda il secondo aspetto la dialettica all'interno della istituzione giudiziaria va vista correlata all'esigenza di certezza
Cioè
E poco fa prodromica del mi è capitato di incontrare un collega che mi ha proposto questo la questo problema drammatico possiamo discutere
Finché volete ma dobbiamo giungere a momenti giudiziari certezza giudiziaria che rappresentino un punto di orientamento un punto fermo di orientamento per tutti collega si lamentava ieri in materia di
L'attività di gigli sorveglianza un giorno ci troviamo di fronte a una tendenza alla Cassazione che dice una cosa un altro giorno a una tendenza che dice una a un'altra cosa come dobbiamo regolarci
E aveva ragione perché inesperti c'è bisogno di superare
Una volta per tutto il momento dialettico dopo che ovviamente ad atti che ho avuto tutto il suo sviluppo in un con un punto di certezza con una visione di certezza
Tutti questi momenti dunque pongono dei
Difficili non facili problemi di equilibrio non facili problemi di mediazione
Però io sono sicuro che il vostro impegno
Il vostro l'ingegno di di di coloro che interverranno il la la culla lo spessore culturale danno garanzia che il discorso sarà mantenuto in un tono molto elevato
Guardate
Prima di chiudere io vorrei
Dare una testimonianza
Tutti i valori di cui abbiamo parlato di fruiscono sostanzialmente nel valore costruzione perché ognuno di quei momenti
Di cui ho parlato in effetti sono momenti che sono impliciti nella o esplicito o implicito nella nostra Costituzione quindi
Nella direttiva che la Costituzione detta per l'esercizio della funzione giurisdizionale
è opinione molto diffusa
Che la mia testimonianza
Tende
A smentire almeno in parte
Che la vocazione costituzionale della magistratura chiamiamo vocazione costituzionale una sintesi forse brutto
Espressiva sia un fatto relativamente recente degli anni degli anni sessanta
E allora lasciatemi dire
Cosa dire a me che sono nato magistrato con la Costituzione perché sono entrato in magistratura esattamente nel novembre quarantasette c'è qualche giorno
Credo che vanno il giorno in sette novembre quarantasette la Costituzione guappo attuato in quei giorni ben sette novembre quarantasette primo gennaio quarantotto
Entrato in vigore pensate Marino quarantasette i gendarmi metratura lascia capire che in realtà anche allora
Vi furono giudici che avvertivano
Allo stimolo che veniva dalla nuova Costituzione provate a sfogliare
I repertori
O le riviste dei primi anni
Successivi all'entrata in vigore dalla Costituzione
Troverete centinaia di sentenze di giudici di merito
In cui si anticipavano soluzioni che poi sembravano rivoluzionarie sembrarono rivoluzionarie quando furono definitivamente acquisite o furono accolto dalla Corte costituzionale
Troverete persino sentenze della Cassazione non me ne meravigliato
Persino sentenze della Cassazione le quali andavano in quel senso guardate che perfino qua sentenza che tutti ricordano come oscurantista quella delle famosi norme distinzione fra norme programmatiche e norme precettive
è una tendenza che innanzitutto nacque in una situazione di tre sfortunati andata alla rileggere
In Valle di azioni dalla Cassazione nel febbraio del quarantotto c'è un mese dopo l'entrata in vigore dalla Costituzione
Veniva prospettata la questione della inondano Sottil deve divenuto attività delle leggi che avevano punite i diritti dei quarantaquattro con cui erano state buoni di delitti fascisti
Allora la Cassazione si trovava in questa alternativa
Ho dover dire che la che
L'articolo o il l'articolo venticinque secondo comma arrivare alla costituzione era di immediata applicazione
E quindi tutti i delitti fascisti in quel clima e quarantotto c'era ancora il clima di che voi conoscete giustamente di risentimento eliminazione confronti fascisti o vorrà dire che tutto era era cancellato veniva cancellato o doveva dire che qua normerà precettiva non era e c'è poi non RCA tirerà programmatica norma programmare anzi disse precettiva non di immediata applicazione
E in quella tesa sentenza si legge che di solito le norme sì che riguardano libertà civili e diritti civili sono primitive di solito di immediata applicazione la Corte costituzionale fu più fortunata perché nel mille novecentocinquantotto dolente giudicare sulla stessa legge
Però si trovò davanti a un o alla situazione politica diversa
E soprattutto davanti a dei Verdi amnistia che le consentirono di vile che la questione non era rilevante anche se basta avere un minimo di intuito giuridico per capire è una bella differenza tra un procedimento distinzione del reato per amnistia è un proscioglimento invece come sarebbe dovuto essere se quelle ci possa dichiarare incostituzionale uno scioglimento perché il fatto non costituisce reato
Dunque vi dicevo la Cassazione pure per la verità
In quel periodo fece
Abbastanza bene il suo dovere non voglio dire che avevate perfettamente perché la Costituzione perché la cassazione in quel periodo
Dichiara immediatamente applicabile l'articolo centotredici dalla costruzione dichiarando impugnabili immediatamente tutti i provvedimenti amministrativi anche quelli che la legge dichiaravano impugnabile
Dichiarò immediatamente applicabile l'articolo centoundici della Costituzione
Che che è una garanzia prevista è una garanzia prevista dalla Costituzione anche se poi ha avuto quella quella deviazione eccessivamente garantistica se volete ma siamo sembrano ambito la garanzia ha dichiarato è stata la Cassazione badate né del cinquantadue nel cinquantadue che ha dichiarato immediatamente applicabile l'articolo trentasei della Costituzione cioè l'articolo tre della posizione che prevede come tutti sapete
Che la retribuzione dev'essere sufficiente ed adeguata ad una vita dignitosa dei lavoratori
La tendenza del cinquantadue e non è anche la questione non è mai andato a lezione di te perché non c'è una mai contrastato di giurisprudenza articolo trentasei così potrei continuare perché io ho fatto questo richiamo alla Cassazione
L'ho fatto questo richiamo alla Cassazione perché
E alla sua tradizione potrei continuare per ragioni di brevità non non non lo faccio
Dunque le ho fatto questo richiamo alla alla Cassazione per dirvi che questa istituzione non si sente come qualcuno vorrebbe farla sentire una istituzione separata
Può darsi che qualche volta è stata in dialettica in dialettica
Anche in contrasto dialettico ma anche a Storo con i giudici di merito
Può darsi non lo si può negare che qualche volta a dato la impressione di volere imporre una certa soluzione in questa o quella sentenza ma coinvolgere tutto alla Cassazione tutto l'istituto in quello che può essere e la deviazione di questo o di quella sentenza secondo me erronei
Quello che venga venga tranquillo che innanzitutto ci comporta è questo che ormai abbiamo una Cassazione relativamente giovane io mi auguro che il Consiglio superiore Mela ringiovanisce sempre di più
Perché molto dipende anche da questo dal Consiglio superiore
è una cassazione la quale vuole essere
Presente volesse una istituzione giudiziaria come le altre istituzioni giudiziarie accanto alle altre istituzioni giudiziarie rivendicando il suo ruolo costituzionalmente stabilito
Di essere la ultima istanza nella quale viene detta la parola definitiva
I Mincio ovviamente con quella definitività e delle cose umane in ordine a determinate controversie e anche in ordine a principi che dovrebbero costituire certezze per gli altri
Salvo revisioni che dovrebbero essere però motivate adeguatamente motivata
Questa Cassazione integrata con le altre Cassazioni si sente vicina a voi in questo momento nel quale voi affermate soprattutto con la vostra presenza qui in questa Palermo
Quel primo valore a cui ho accennato
O all'inizio come patrimonio ideale della della della di macello democratica il valore cioè della presenza della restituzione giudiziaria nella società civile
Della contiguità della istituzione giudiziaria nella pietà civile la Cassazione si sente in questo momento a voi L'Unità contigui indi questa presenza grazie
Ringrazio il presidente Brancaccio prego il Presidente la corte d'appello di Palermo Carmelo Conti di prendere la parola
Grazie presidente Palombarini
Presidente di magico democratica
Per avere scelto Palermo
Come si vede del vostro congresso
Grazie per la motivazione
Che sta
A base di questa scelta
E che voi avete
Esplicita
Sappiamo tutti
Che Palermo
La magistratura di Palermo
A nome dalla quale
Vi parlo e vi porgo il benvenuto
Anche della requirente
Per un incendio che ci siamo scambiati
Con l'amica e collega
Pajno procuratore generale
Grazie perché e un ulteriore segno dei colleghi
Di Magneto democratica
Che
Da sempre
Sottolineano
La funzione della magistratura
A difesa dei cittadini
O al servizio dei cittadini come si intitola il congresso di oggi
L'aceto democratica
Ah quindi avvertito
Il nostro bisogno
Fisico sentimentale di avervi qui più spesso
Per vivere con noi
Queste
Giornate queste annate
Di
Travaglio intensissimo
Di impegno
Della istituzione appunto a difesa e dei cittadini
Quanto un mutato sarà Billo
E lo dico per fare ammenda
Di una facile ironia con la quale quale uniche
Lustro addietro io mi rivolgevo dal caro amico Di Lello
Che insieme a Conte e a qualche altro
E la nuova rappresentanza sparo ampissima
Di questo nuovo movimento di questa corrente all'interno della gloriosa associazione magistrati
E che aveva il vezzo
E
Inserire l'elenco telefonico
La ragione sociale di questa nuova corrente è però modestamente indicava nell'indirizzo medesimo il proprio indirizzo telefonico e il numero civico
Della corrente stessi io dicevo che era un tempo leader e massa di questo nuovo movimento
Ecco adesso nei con grato mi compiaccio per la attenzione che il movimento è andato Mammano
Assumendo davvero protagonista della vita la situazione magistrato
E per tutte io non ho letto la relazione
Di Franco Ippolito ma per tutte valga la mia esperienza
In cinque anni insieme al Consiglio superiore della magistratura per fare invito e stimoli Hunt se ce ne fosse bisogno
Di questo impegno serio
Civilissimo
Anche coraggioso
Perché
Nel tumulto
Negli anni che abbiamo tutti vissuto e che lì vive a certo punto
Trascinate anche dalla moda
Sessantotto esca supposizioni francamente
Non
Giustificabili fughe in avanti francamente troppo in avanti
Li vide li ha visto Mammano
Non Rifondazione presidente Brancaccio mamma colorazione
Di posizioni approfondimento i principi che ci fanno dire Novi di Magistratura indipendente che sostanzialmente Magistratura democratica
Ci ha sparigliato dei nostri principi fondamentali
E lo fa con un vigore
Con una come dire
Con una freschezza di posizioni
Che mi fa essere invidioso
Della loro carica dalla loro passione e mi fa on cantino
Così rimpiangere che nel mio gruppo invece il gruppo in gran parte correvo
Del presidente Brancaccio anch'io sono entrato in magistratura Lello vendere quarantasette purtroppo come Totti e movimenti che hanno avuto i loro grandissimi meriti
Toccano a certo punto
La fase
Non dico del declino
Ma la fase incolori bisogna sapere dire
Largo ai giovani
Voglio ricordarvi che le vicende l'associazione magistrati della Bergoglio Sissi marzo c'è il magistrato
Che ricordiamolo tutti
Vent'anni
Dici Lenzi
Il fascismo
Aveva disciolto tutte le associazioni tutte le organizzazioni
Di categoria
Ebbene
Una lunga marcia della situazione
Che
Lentamente
Ha portato a far riconoscere al Paese ai cittadini alla pubblica opinione la insostituibile funzione del magistrato
La insostituibile funzione di garanzia
Anche per gli imputati per i presunti colpevole o meglio per coloro che
L'accusa porta sul banco
Remo specialmente a tutti i giudici siciliani e di Palermo in particolare
Come
Una un riferimento di assoluta garanzia e quindi di imparzialità
Per essere imparziale necessariamente a un
Organismo e sia indipendente indipendente
Dalle forse esterne indipendente anche dalle
Per esempio come qualche volta è accaduto
Dalle lobbies
Interne alla magistratura mettono uno a anche qualche volta individuato
Per esempio
Incerte posizioni della stampa della pubblica opinione
Che non condividono il provvedimento di un giudice
E che trovano popolo scagliarsi contro quel giudice tè verde potere provare
Nord del gruppo associativo nord in questo o in quella protettore
Dalla sua forma addestrati ma nell'abitazione e decisamente difensore riconosce giudice come dicevamo nel punto garanzia per tutti
Io non demorde
Aggiungere troppo o saluto un la città taglia corto Orlando il saluto della magistratura
Del distretto di Palermo
Il vostro lavoro deve ancora meglio puntualizzare queste imposizioni soltanto dirvi
Le momento dovrebbe indurci superate le differenziazioni ideologiche
Ad essere più uniti più umilmente uditi della difesa non tanto delle nostre prerogative dei nostri privilegi che non ci sono ma a differenza dalla vostra indipendenza tende il bene supremo e che e sempre al servizio e soltanto al servizio dei cittadini grazie
Ringrazio il presidente Conti
Invito al microfono l'avvocato Baldini rappresentante della sua bocca
Segnalo che è in sala e lo saluta affettuosamente Christian metti
Collega belga segretario generale
L'associazione dei magistrati europei per la democrazia e la libertà
Sono lieto di portare il saluto
Dell'asta avvocati una organizzazione sindacale che si è recentemente costituita
Ed è stata costituita dai sindacati di Roma di Genova di Milano che si sono distaccati dalla Federal vocati fissati
Quindi se l'organizzazione che io rappresento a una recentissima vita però è costituita da organizzazioni sindacali che hanno invece una lunga militanza
Come come come organizzazioni sindacali non abbiamo sempre seguito con molta attenzione i congressi di Magistratura democratica
Che sono stati sempre caratterizzati da questa apertura da questa trasparenza da questo invito da questo coinvolgimento alle forze politiche Alliata spiegazioni al mondo della cultura giuridica
Il tema che ha scelto Magistratura democratica è sicuramente presente con un filo rosso lungo tutta la sua esistenza
Magistrato al servizio dei cittadini sicuramente è stato sempre presente nella vita e nell'attività di Magistratura democratica direi che la verve aver sottolineato questo tema con un riferimento ai valori costituzionali in un momento in cui questi valori costituzionali sembrano non dirò obsoleti ma un pochino messi da parte mentre invece non hanno affatto per riprendere un'espressione celebre esaurito la loro spinta propulsiva mi è parso un segno di attenzione di considerazione meritevole da parte nostra di essere eseguito
Con assoluta vicinanza di spirito e con la cordialità di interpretazione
Oggi noi viviamo un momento sicuramente drammatico drammatico per la magistratura e drammatico per l'avvocatura
Perché in un Paese che aspira ad essere non so se il quinto o il quarto Paese industriale
Il bilancio per della giustizia mo'la porta invece apposti di gran lunga più lontani da questa classificazione il bilancio della giustizia nel nostro Paese lasciatemelo dire assolutamente vergognoso
E a questo bilancio già inadeguato manifestamente inadeguato sia usato ulteriormente a portare dei tagli
In un momento in cui consentitemi di dirlo è stato varato il nuovo codice di procedura penale
E quindi di qui a un anno dovrebbe entrare in vigore una legge fondamentale che ribalta un ottica dei rapporto fra difesa ed accusa
E questo è questo stato questo Paese non è non è capace di terzi un contenuto patrimoniale che sia adeguando ad una risposta effettiva a questa domanda di giustizia
Perché io mi domando come si può pensare onestamente di qui ad un anno di far varare questa nuova struttura giudiziaria senza predisporre fin da adesso quei mezzi che sono assolutamente carenti
A parte i giudici ma la carenza di personale la carenza di mezzi ebbe è veramente tale che fa ragga bigiare e allora io penso che noi dobbiamo noi avvocati e magistrati
Dobbiamo riprendere quel tema sempre presente della vertenza giustizia
Per riaffermarlo di fronte al Paese paese che con il referendum ha voluto forse in modo a mio avviso distorto ma richiamare l'attenzione su un fatto assolutamente importante che è quello di poter assicurare al cittadino quella giustizia alla quale ha diritto
Ora se per il codice di procedura penale le cose sono a mio avviso così preoccupanti ancora più lo sono però per quello che riguarda la giustizia civile
Lo stato italiano ha subito l'umiliazione
Di essere condannato più volte
Dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo per inadempienza cronica è irreversibile all'obbligo di dare una giustizia che per essere credibile deve essere rapida ed efficace
Ora pendono alla corte di europea dir di Strasburgo centinaia di ricorsi ed altre centinaia di ricorsi noi come associazione sindacale degli avvocati abbiamo intenzione di portarli
Ma questo non riesce a scuotere la sensibilità dei nostri governanti i quali non si preoccupano della situazione che va sempre più incancrenendo sì
Ora si parla di misure anticipatorie del del della riforma del codici di procedura civile
Ma noi dobbiamo pensare che senza un chiaro disegno riformatore e senza l'impegno di poter adeguare le strutture qualsiasi riforma rischia poi di essere vanificata
Noi tutti abbiamo salutato con entusiasmo
Il rito del lavoro che riprendeva una chiarissima ideazione che io vi indiana
Ma il rito del lavoro purtroppo ha finito per impantanarsi nella impossibilità di un adeguato svolgimento per mancanza di mezzi per mancanza di strutture per mancanza di personale avvisi altri diario per mancanza di tecnologie adeguate
C'è il rischio che si vada anche a questo a questo sfacelo attraverso una riforma che che non tenga conto della necessità di riaprire un contenzioso che però deve essere mantenuto
Testo alla coscienza di tutti gli operatori della giustizia
Certamente è chiaro che noi vogliamo batterci noi siamo perché queste riforme anticipatorie della procedura civile abbiano un iter sollecito da parte del Parlamento
Per quanto il progetto che è stato ripresentato dal ministro Vassalli che secondo me è un progetto
Condivisibile in larga misura però suscita qualche preoccupazione per l'abbandono che vi si legge della mano che la città uno e praticità del giudice
Questa a mio giudizio è un passo indietro sul quale occorre riaprire una riflessione in sede parlamentare ma anche in sede alle organizzazioni della magistratura e dell'avvocatura
Il noi riteniamo che la monoplani cita sia una garanzia di e dire celerità del processo e anche una una dell'affidabilità del magistrato
Io direi di più che forse occorrerebbe un'anticipazione dell'anticipazione perché probabilmente i tempi sono maturi
Perché almeno immediatamente si possa consentire alle parti di optare per la decisione da parte del giudice unico anziché del collegio
E perché si possa in ogni caso devolvere alla cognizione del giudice unico del Tribunale quelle controversie aventi un carattere meramente patrimoniale che non c'è bisogno di vengano decisa dal collegio prima di concludere devo dire che per abbiamo visto con preoccupazione l'abbandono del disegno riformatore
Che aveva intravisto del giudice di pace un elemento essenziale nella nell'avvicinamento della giustizia
A livello della sofferenza del cittadino quando non riesce a poter a dire un giudice e in tempi brevi e CONS considerazioni delle sue della sua della situazione nella quale versa ordina possano di questa giustizia giudice conciliatore non è questo giudice il giudice di pace io credo che vada ripreso questo discorso e vada riproposto alla coscienza del Paese
E soprattutto all'attenzione del Parlamento
Credo che dalla dalla unità delle associazioni dei magistrati e degli avvocati si possa fare molto recentemente a Roma c'è stata una manifestazione che se pure avuto un andamento un po'contraddittorio però ha rappresentato un punto molto significativo ed alto perché si sono ritrovati assieme
L'associazione magistrati le organizzazioni sindacali degli avvocati la spiegazione dei giovani avvocati la Camera penale e quello che è più importante anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori mi sembra questa un'indicazione da riprendere perfezionare e portare avanti
Rinnovo l'augurio di buon lavoro
Segnano che sono presenti il prefetto e il questore di Palermo che ringrazio prima di dare la parola a Franco Ippolito leggo due messaggi che sono arrivati alla presidenza del congresso la il primo è del presidente
Dell'Associazione nazionale magistrati impossibilitato a partecipare personalmente ai vostri lavori invio a tutti il mio cordiale affettuoso saluto
Magistratura democratica con l'impegno intellettuale e civile dei suoi aderenti ha dato in questi anni un contributo di grande rilievo alla difesa e allo sviluppo dei valori della giurisdizione
Mi auguro sicuramente che M disimpegni con coerente decisione sempre maggiore
In un'azione che tende a rafforzare l'unità dell'associazione della magistratura al fine primario il comune di continuare ad assicurare a tutti i cittadini una giustizia libera ed equa Raffaele Bertoni
Il secondo messaggio del segretario generale del Partito Comunista Italiano al congresso di Magistratura democratica
Rivolgo al congresso di Magistratura democratica salute gli auguri più vivi dei Comunisti Italiani e miei personali
Nel quadro del pluralismo che caratterizza la vita associativa dei giudici Magistratura democratica ha costituito e costituisce un punto di riferimento e di sollecitazione alla riflessione ideali politica per ogni forza democratica
E certamente per il nostro partito
L'allarme dei comunisti per le condizioni della giustizia italiana e profondo
L'assenza di serie riforme l'esiguità dell'impegno finanziario nel bilancio dello Stato aggravando una situazione già precaria rendono sempre più evanescenti diritto del cittadino alla giusti
Che è uno dei fondamenti essenziali del sistema democratico e dello stesso Stato di diritto
La fonte
E di garanzie di controllo che la Costituzione assegna alla giurisdizione sono messi in discussione nel quadro di un generale processo di concentrazione del potere i destrutturazione del sistema politico di svuotamento delle istituzioni democratiche rispetto ai loro doveri
Processi che sono il contrario di quel disegno generale di riforma delle istituzioni del sistema politico di quel nuovo rapporto tra i cittadini e lo Stato di cui il Paese ha bisogno più per il quale bisogna lavorare
Perseguendo una nuova e più alta fase della vita democratica
Tanto più gravi sono gli attacchi informa diverso all'indipendenza dei giudici al governo autonomo della magistratura quando provengono da chi ha responsabilità di governo seguiremo con interesse e partecipazione i vostri lavori sicuri del contributo che verrà dato alla riflessione alla proposta alla iniziativa per la riforma della e per il rinnovamento della democrazia italiana Achille occhi
Sono presenti in sala i segretari provinciali dei sindacati CGIL CISL e UIL che saluto e a questo punto con la parola al segretario Franco Ippolito per la sua relazione generale introduce
Siamo tutti consapevoli che viviamo una fase vena di difficoltà
Di incertezze e di dubbi
Soprattutto a sinistra
In una sinistra investita direttamente dalla crisi della politica e della mancanza di punti di riferimenti generali
Una crisi che per altri aspetti investe la giurisdizione e la magistratura in modo particolare dopo la vicenda referendaria
Il referendum ha segnato il punto più critico della legittimazione della magistratura una lacerazione profonda nel rapporto con i cittadini
E proprio in un momento in cui più evidente e la situazione di tensione conflittuale tra magistratura e potere politico
In questa situazione che cosa significa Magistratura democratica
Quali compiti oggi si pongono ai medici
Ponendoci queste domande nell'avvio della riflessione pre congressuale
Abbiamo avuto
L'ambizione di avviare un congresso coraggio
Con l'intento di affrontare i problemi di fondo che Travaglio no chiunque operi a contatto delle istituzioni
In un momento in cui e saggio rimettersi in discussione la nostra riflessione congressuale deve dunque cimentarsi con un compito di estrema complessità verificare specificare il quadro di valori di riferimento che assumiamo come nostro come nostro di Magistratura democratica
Identificare in questo contesto una progettualità una strategia una visione un articolazione istituzionale raccomandabili alla democrazia
Ridefinire un rapporto tra giudice e cittadino riaprire un dialogo tra magistratura e società civile
L'ampiezza
Della relazione proprio un personale presidente Barracciu la di finire polverosa qualche altro ha usato sostantivi
Meno lusinghieri per la verità
E nata dalla necessità di offrire ad ogni magistrato e non solo a quelli aderenti o attenti ai medici
Nonché a tutti i democratici preoccupati dello stato della giustizia della democrazia
Un compiuto rapporto sulle attività da noi svolte
E di prospettare un quadro di riferimento entro cui i problemi oggi si pongono anche aldilà della tradizionale dimensione nazionale
Era doveroso per la direzione di MD in un momento di crisi anche teorica
Cercare di raccogliere e sintetizzare le elaborazioni
Ricordare i punti di faticosa acquisizione teorica che in me di ha via via accumulato nel fuoco dello scontro con una realtà che mette a dura prova schemi e categorie di interpretazione
Non ripercorrerò
La relazione scritta farò spesso rinvio a volte esplicito il più delle volte implicito
Mi preme puntualizzare soprattutto il quadro di riferimento generale perché in un momento di confusione e di incertezza io credo che sono i riferimenti generali che vanno sottolinea
Il biennio che abbiamo alle spalle ha visto accentuarsi talune tendenze che già avevamo analizzato due anni fa a Rimini
In particolare il rafforzamento dell'esecutivo in danno delle istituzioni parlamentari e in danno di ogni istituzione di controllo e di garanzia la concentrazione dei poteri in poche mani la caduta della partecipazione e la crisi della politica
Questi anni sono stati segnati dall'accentuata debolezza politica e culturale della sinistra
Dalla riconquista di egemonia della cultura del mercato dell'impresa che ha consacrato come valori imperanti il profitto la disuguaglianza il ridimensionamento della dimensione pubblica pubblica non solo quella statale in ogni campo ed oggi si mette apertamente in discussione
Il patto spesso che regge la nostra democrazia
Siamo in presenza
Di una vera e propria è compatta ideologia di una ideologia di una destra moderna dinamica innovatrice che ha coniugato sapientemente liberismo e autoritarismo per farne una fibrosi via sociali di rilancio
Di fuoruscita dalla crisi fondata sull'esaltazione di interessi forti e sull'abbandono di ogni idea di solidarietà di eguaglianza di emancipazione
La selezione affidata al mercato l'esaltazione della libera competizione la riprendono imprevista agitazione selvaggia
Il progressivo smantellamento delle garanzie
Hanno significato abbandono gli interessi più deboli siano essi giovani in attesa di occupazione o anziani espulsi dal mercato del lavoro donne o immigrati da paesi del terzo mondo
Ne siano uscite sconfitte ridimensionate socialmente economicamente e politicamente fasce rilevanti di cittadini in generale tutta l'area del lavoro dipendenti
La Carta costituzionale in realtà impone una scelta antitetica all'abbandono degli interessi dei poli e in una Costituzione rigida la scelta del costituente non è solo programma politico
Non esistono a ben vedere norme meramente programmatica
Ma è Patto democratico che fonda la convivenza civile e legittima tutto l'ordinamento istituzionale
E norma che vincola l'interno
Ci appare dunque che un primo senso dell'essere magistrati democratici oggi nel quasi bicentenario dei principi dell'ottantanove nel quarantennale della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e della Costituzione repubblicana sia
Assicurare promozione
E prestare tutela giurisdizionale a quei diritti di eguaglianza di emancipazione
Sanzionare quei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale proclamati da costituente concorrere alla conquista di quella cittadinanza piena non solo politica e civile ma anche sociale a cui la Repubblica si è obbligata nei confronti di ogni componente della collettività
è compito tanto più essenziale oggi
In presenza di spinte generali ad una decostituzionalizzazione del nostro sistema
Che investe oltre alla distribuzione dei poteri e dei controlli soprattutto il programma costituzionale i fini che la Costituzione assegna la Repubblica e a tutte le sue istituzioni siamo in presenza di una perdita di finalità di un abbandono della dimensione progettuale che muta la stessa concezione della politica oggi ridotta ha funzione tecnica per acquisire conservare e accrescere porre
I partiti
Da canali di aggregazione del consenso su progetti programmi e ideali tendono sempre più ad assumere come proprio esclusivo riferimento l'acquisizione del potere la gestione di grandi enti pubblici la fornitura di quadri per tutte le amministrazioni e questa profonda compenetrazione tra sistema dei partiti è stato istituzioni amministrazione pubblica a pervertito il nostro ordinamento e costituisce la causa principale della crisi del funzionamento del sistema democratico
E su questo terreno che è nata
La questione morale
Che non è dunque questione solo etica e tantomeno penale ma essenzialmente una questione politica giacché comportamenti eticamente penalmente censurate censurabili non sono più posti in essere strumentalizzando la politica
Ma sono a volte posti in essere in nome della politica
E ciò pone sicuramente problemi inusitati sul piano quantitativo e qualitativo al legislatore all'amministratore al giurista
Ma che i magistrati rimangano ancora ancorati nell'amministrare giustizia al Canone che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge ci pare non solo come diceva vico una salutare arretratezza rispetto alla modernità dei teorici e ai dei pratici del sistema
Ci pare soprattutto un doveroso esercizio del proprio mestiere in un ordinamento fondato sul principio di uguaglianza di legalità di obbligatorietà dell'azione penale
La regola della legalità della Jihad i pubblici potere della sottoposizione di un tale agire al controllo di una istituzione non politicamente controllata fa parte delle condizioni minime per l'attuazione della sovranità popolare
E nello stato di diritto la giurisdizione tutele rispetto delle regole nell'interesse di tutti di tutti i cittadini senza doverne rispondere se non nelle forme dall'ordinamento previste a chi contingentemente e maggioranza politica
Ma la questione morale dunque deve essere assunte affrontata come centrale problema della politica e della democrazia certo è anche un problema giudiziario per la parte relativa all'accertamento di responsabilità penali personali
Ma non può ridursi alla sola dimensione repressiva se non a rischio di torsioni nella finalità e nelle aspettative dell'azione del giudice
Le insufficienze della giustizia del resto sono direttamente proporzionali alle all'eccedenza di aspettative che su di essa si caricano sia per la crescente domanda di riconoscimento e tutela di diritti vecchi e nuovi da parte dei cittadini sia per lei aggravate carenze degli altri momenti istituzionale
L'inefficienza della pubblica amministrazione non accenna a diminuire
La questione morale attinto il suo livello più alto quello dei ministri della Repubblica in molti processi di quest'ultimo biennio da quello per la strage di Bologna quello del sequestro Cirillo e riemersa una trama interrotta di servizi e di corpi separati
L'intreccio di rapporti tra potere mafioso e settori politici assunto un carattere eversivo
E a sovraccaricare significato l'intervento del giudice e di quello penale in particolare vi è una peculiarità del nostro Paese la responsabilità politica non opera l'uomo pubblico rimane imperturbabile al suo posto anche di fronte ad acclarate gravi scorrettezze
A meno che non costituiscono un reato e a meno che non ci sia una sentenza di condanna penale
Ma è proprio dal massimo vertice dell'esecutivo che viene proposta una visione distorta del rapporto politica diritto penale
E proprio i comportamenti della Presidenza del Consiglio per esempio sul caso Cirillo sono emblematici
Già nell'ottantaquattro il Presidente del Consiglio
Disattendendo il pareva della relazione del comitato sui servizi
Rimetteva ogni valutazione politica l'esito delle inchieste giudiziarie in corso travolgendo il rapporto responsabilità politica responsabilità penale e facendo dipendere da un giudice lei sito di una responsabilità politica
La valutazione politica venne rinviata l'accertamento in sede penale
Ma questo deve muoversi come ben sappiamo secondo criteri di rigoroso garantismo e deve ispirarsi alla presunzione di non colpevolezza
La responsabilità penale e rigorosamente personale mentre l'uomo politico in sede politica può ben dover rispondere anche per il suo Entourage per la scelta dei suoi collaboratori eventualmente per la loro attività
Per di più in quel caso ben specifico bensì sapeva che poco avrebbe potuto accertare in definitiva il magistrato perché molto era stato già inquinato e molto era stato già cancellato proprio ad opera di quei servizi che dovevano essere inquisiti
La conclusione definitiva del governo
E quella che a quattro anni di distanza da quella illusi da posizione dell'ottantaquattro ha pronunciato il tre agosto scorso l'attuale presidente del Consiglio la irresponsabilità assoluta del potere politico
Se un sistema politico si assolve sia autoassolve costantemente e la democrazia che entra in crisi ed il fatto che la maggioranza del Parlamento ratifichi tali assoluzioni è solo un ulteriore indice della gravità della crisi
Ecco perché la magistratura al di là dei comportamenti dei singoli giudici è inevitabilmente soggetta quando le indagini investono settori del mondo politico attenzioni straordinario
Insomma il caso Gava che è un caso tutto politico non doveva né poteva essere trasformato in caso all'Emmy
Noi sappiamo bene che l'esercizio della giurisdizione penale non è risolutiva per fare uscire la nostra democrazia dalla crisi che progressivamente la sta devitalizzati
E siamo anzi fermamente convinti
Che la via e quella che ci indicava che indicava nel recente convegno l'abbiamo fatto a Firenze Luigi Ferrajoli un recupero della dimensione etica e assiologica da parte della politica il che presuppone due cose
Elementare diceva fra Paglione la prima non solo elementare ma anche banale banalmente pregiudiziale
La restaurazione nella vita pubblica di quel minimo etico che il rispetto del diritto penale
E la seconda e la riabilitazione di una perduta tensione morale
E di smarriti orizzonti progettuale
Ma quel minimo etico il Codice Penale deve essere rispettato da tutti
E nel caso lei mi come tanti altri casi di magistrati al di là dell'attacco ritorsivo ciò che si mette in discussione la stessa possibilità che continua ad essere di un controllo di legalità sull'esercizio del potere
Questione politica dunque essenzialmente così come questione politica e non di polizia di magistratura e oggi la questione criminale
E questione politica democratica direi perché pone in discussione il monopolio della legge su intere aree territoriali e su settori rilevanti dell'economia legale e ciò è vero particolarmente per la criminalità del potere anzi per la criminalità che si fa opere non solo organizzazioni criminali diventano vere e proprie strutture economiche che producono e distribuiscono ricchezza
Ma anche illegalità che si diffonda nelle istituzioni nella società
L'impero delle tangenti dei concorsi truccati dell'evasione fiscale degli abusi edilizi di volta in volta riassorbiti legittimati perdonati da condoni sanatorie deroghe e poco
E in ciò un posto assolutamente rilevante continua ad avere la mafia la 'ndrangheta non ancora avvertite in tutta la loro carica dirompente di ogni regola di democrazia di diritto e di civile convivenza
Quella contro la mafia è una grande decisiva lotta per la democrazia
Che deve essere e per essere vinta richiede scelte programmazione impegno di tutti dei partiti e delle organizzazioni sociali una determinazione corale di tutte le istituzioni dello Stato dell'intera società
Con credibilità soprattutto una credibilità tanto più richiesta quanto più elevata quando più alta e la carica istituzionale che ciascuno ricco e proprio quest'impegno invece questa determinazione manca di continuità
La caduta della tensione civile della complessiva attività istituzionale seguita la conclusione del maxiprocesso di Palermo ha favorito l'obiettivo perseguito dalla mafia
Un armistizio fondato su un equilibrio di potere legale di potere criminale che prende atto della compresenza di entrambi in talune zone del nostro Paese
L'accettazione rassegnata di questa realistica logica e il rischio più grande che oggi corre la nostra democrazia
E adesso è funzionale a ogni atteggiamento di burocratica valutazione del ruolo della istituzione giudiziaria
Certo chi rifiuta quella logica e leva la sua voce allarmata come accaduto questa estate corre il rischio di apparire protagonista ma per intendere il significato della polemica estiva
E necessario ricordare cos'era l'amministrazione la giustizia pochi anni addietro
Risale all'inizio dello degli anni ottanta non al secolo scorso il richiamo che un procuratore generale disturbato dalla novità di incidenza e di efficacia introdotta nell'attività di dell'ufficio istruzione di Palermo
Fece a Rocco Chinnici ai suoi collaboratori diffidandoli da turbare l'economia dell'isola e ammonendo lì a non discostarsi dal nulla che da sempre contro segnava il lavoro dei giudici istruttori
Era questo il quadro erano questi i campi con i quali avevano a che fare i magistrati
E il Consiglio superiore della magistratura che dei dirigenti cioè dell'apparato di amministrazione della giustizia e vertice
E proprio per attrezzare culturalmente e professionalmente la magistratura a fare la propria parte
Fu importante intraprendere una serie di incontri di seminari per rispondere alla diffusa esigenza di confronto di circolazione di conoscenze e di esperienza
E quell'attività proseguita negli anni e perdurante ancora oggi e diretta a diffondere in tutta la magistratura il patrimonio di esperienze accumulato in alcuni uffici di frontiera si potrebbe dire
E stimolare sensibilità impegno in quelle componenti dell'istituzione rimaste inerti per sottovalutazione per indifferenza per cultura avvolta per paura
E con l'intensa opera di sensibilizzazione
E di crescita
Ha diffuso la coscienza che è un irrinunciabile dipendono impegno per i magistrati per i giudici e quello di svolgere il proprio ruolo istituzionale nella gestione giudiziaria anche dei processi per fatti di mafia soprattutto di
Era ed è certo quello del Consiglio superiore un intervento che disturba molti
Tanto che non mancarono non mancano ancora oggi attacchi al Consiglio tra cui quello solito di protagonismo travalica mento delle funzioni elencate per l'articolo centocinque della Costituzione
E non sono mancate neppure interrogazioni parlamentari richiami all'ordine richiami a raffreddare richiami a normalizzare è uno schema collaudato che viene via via utilizzato per organi istituzionali per singoli magistrati per amministratori
Tutti i protagonisti dunque
Noi crediamo che il magistrato che deve difendere un ripristinare la legalità dagli attacchi più insidiosi è necessariamente esposto ad essere protagonista
L'accusa di protagonismo e in qualche modo assimilabile a quella di supplenza che si muoveva qualche anno fa
Così come la supplenza è stato una categoria ambigua la cui inconsistenza analitica è stata pari all'uso strumentale che se ne è fatto in funzione talvolta non sempre dis valorizzazione di determinati contenuti la giurisdizione
Così sta succedendo al protocollo
Il problema non è il protagonista il problema è il rispetto delle regole
Il magistrato che non rispetta le regole e intollerabile ormai per il livello di incidenza sulla vita sociale che ha e per il livello di incidenza che ha sulla libertà e sulla vita dei cittadini
è intollerabile sia o meno protagonista appaia o meno protagonista
è questo il problema
Che se poi con l'accusa di protagonismo si vuole riportare in auge un magistrato burocratico indifferente non partecipe delle tensioni etiche civili della società in cui vive si compie un'operazione politica politica e solo apparentemente ideologica in realtà sia gogna un ritorno all'antico alla subalternità alla giurisdizione come momento del tutto marginale di controllo della devianza minorile
Noi ben sappiamo quanto sia difficile esercitare la giurisdizione mantenendo rigorosamente le regole quando nulla e normale
E quando come con un'amarissima battuta diceva un collega tra le eccezioni preliminari al dibattimento bianche l'assassinio di un ma i giudici oggi si richiede un compito arduo ineludibile soprattutto nelle condizioni più difficili di coniugare il massimo l'impegno civile alla rigorosa osservanza delle regole superando la tentazione
Che è circolata e bisogna ammetterlo di sacrificare le forme in vista di un risultato
Noi non amiamo la dietrologia
E non sappiamo quali strategie politiche stiano dietro gli attacchi rivolti ad amministratori intellettuali e magistrati
Certo ci sembra alquanto strano che l'attacco sia così duro a chi non solo osa parlare di mafia quando fino a non molti anni fa la stessa parola mafia era innominata da cardinali da sindaci e soprattutto da procuratori generali
Riteniamo che mettere in scena la mafia come è stato detto
Riteniamo che sia pericolo
Ma quando
Si corre il rischio di ricreare un clima di silenzio dice un lamento indispensabile
Anche mettere c'è la mafia cioè se volete drammatizzare e indispensabile e doveroso per determinare un sussulto di attenzione sociale e istituzionale
E che di un sussulto di tal genere vi fosse bisogno al dura al di là del giudizio di merito da dare e dimostrato dai provvedimenti che successivamente
A tale denuncia sono stati presi dal Governo ed al Consiglio superiore della magistratura
Oggi non siamo più a quegli anni ottanta i magistrati disponibile a impegnarsi su questo terreno sono aumentati basti ricordare che per trovare un magistrato che precedesse il primo maxiprocesso fu un'autentica impresa
Oggi anche dopo l'assassinio del collega Saetta non c'è stato alcun problema per la presidenza a corte d'assise d'appello
Ma questo positivo risultato consente il coinvolgimento di un più largo numero di magistrati al fine di accrescere incisività ed efficacia lavoro giudiziario
L'obiettivo deve essere quello di determinare un numero vasto di magistrati in questa attenzione tutti i magistrati devono essere determinati in questa attenzione in questa professionalità
E sarebbe contraddittorio abbiamo detto assurdo che ciò si accompagnasse
Sia pure per effetto di concezioni un tantino autoritario burocratica e la direzione di ufficio dalla dispersione del patrimonio di conoscenza accumulato da colleghi in tanti anni
Nelle discussioni e nelle deliberazioni dell'inizio di agosto
Ciò che sfuggì
A parte nel Consiglio superiore e proprio questa dimensione globale del problema non si trattava di dare un giudizio ragionieristica Ossuccio che su chi aveva torto gli aveva ragione
E bene ha fatto il CSM dopo quella caduta ad assolvere al suo ruolo proprio nel mese di settembre e a specificare le DDA di organizzazione che gli uffici debbono apre e compiti infatti nel CSM non solo nominare
I capi degli uffici secondo criteri generali e comunque sarebbe sempre doveroso verificare in concreto la sussistenza dei richiesti requisiti mediante specifiche e mirate audizioni
Ma oltre a ciò bisogna vigilare in concreto affinché la gestione degli uffici sia all'altezza per sporto di organizzazione ed elevata competenza quanto la situazione richiede e ciò vale per Palermo vale per la procura di Napoli vale per l'ufficio cioè di Milano e vale per tutti gli uffici Italia si richiede insomma a tutta l'organizzazione si ritiene insomma oggi al giudice alla giurisdizione una cultura nuova lontana sia dal modello del passato del giudice burocrate indifferente
Sia del modello a noi ben più vicino ma altrettanto pericoloso del magistrato che si carica sostanzialistica mente di preoccupazioni
Che fanno dimenticare i connotati del ruolo la giurisdizione
I cui fini sono strettamente inerenti alla correttezza e alla legalità dei mezzi
Ma per determinare questa cultura nuova questo essere nuovo del giudice della giurisdizione
Oggi le condizioni sono molto difficile perché mancano punti di riferimento e perché nel quadro politico istituzionale si muovono e si scontrano tendenze che vanno in tutt'altra direzione
Il quadro politico istituzionale segnato da dichiarate intenzioni di modifica di regole
Tanto che si parla il legislatore costituente
è un dibattito che al di là dei risultati prodotti ne ha prodotto uno gravissimo ha delegittimato la Costituzione della Repubblica la screditata il giudizio e di una autorevole padre della nostra democrazia che Norberto Bobbio
E così si è preparato il terreno culturale politico per le
Cosiddette grandi riforme che spesso diventano controriforma invece che puntare ad un rilancio ed un'attuazione piena della Costituzione ad uno svolgimento della sua logica si son fatte manifeste le aspirazioni ad un mutamento degli assetti dei poteri dello Stato
Per ridisegnare le regole del gioco democratico e in particolare gli equilibri tra il potere
Sta passando una risposta fondata sullo svuotamento della sede ornamentale che si tenta di ridurre nella prassi e nella forma assente di ratifica delle decisioni governative
Uno svuotamento di ogni momento di controllo sociale o istituzionali dalla stampa alla giurisdizione
E oggi sembra taluno maturo il clima per il passaggio alla seconda fase
Ecco allora la ricerca di regole nuove di mutamento neppure sempre dichiarato della costituzione formale la eliminazione di controlli
Recentemente
Sia abolito il controllo di legittimità dalla Corte dei Conti sui decreti legge proprio nel momento in cui la Corte può cominciare a rivendicare autonomia e a esercitare maggiore indipendenza grazie anche all'organo di autogoverno introdotta a seguito dell'intervento la Corte costituzionale
E di pari passo il tentativo ripetuto di recuperare controllo condizionamento della giurisdizione ordinaria
Ancora da ultimo la legge di regolamentazione dello sciopero
E ancor prima l'anticipazione che ne è stata fatta senza che ricorressero i minimi requisiti di legittimità
Nella precettazione di un numero incredibile nella storia da nostra repubblica un precedente mai prima caduto e ciò che è più grave senza che alcuno mostri di rendersi conto della manomissione che si fa di regole fondamentale si privilegia anche a sinistra
Il tema della governabilità della decisione mentre si sottovaluta l'esigenza di una reale rappresentanza della società e la crisi di legittimazione di fiducia da cui il sistema dei partiti investito
Nessuno nega che ci siano problemi di decisione nessuno nega come dice Ruffolo che la crisi segnala un deficit di potere di governo di politica ma rimane comunque un problema fondamentale
E la scelta è tra concentrazione e distribuzione del potere
Ed oggi nel nostro Paese sembra prevalente una tendenza oligarchica che concentra il potere reale in poche ma basta porsi alcune domande quanti contano davvero a livello economico quanti decidono davvero a livello politico quanti fanno opinione a livello di mass media
L'istituzione giudiziaria è toccata da vicino l'acquisto
Obiettivo ci sembra di questa tendenza con riferimento alla giustizia e il ripristino di una tradizionale quadro di compatibilità politica di subalternità culturale
Entro cui l'indipendenza della magistratura pur formalmente mantenuta non crei ostacoli e disturbi al sistema
Tale progetto non è tanto espressione di reattività per fastidiosi interventi giudiziari
Nasce innanzitutto da una insofferenza del potere politico verso controlli e limiti da parte di un altro potere espressione esso stesso di sovranità ma estraneo ai meccanismi del consenso politico
E per risolvere i tassi alimenta dal della necessità di eliminare punti di riferimento alternative ed eccentrici rispetto ai valori domina
Una magistratura davvero indipendente che continua a fare riferimento ai valori costituzionali è un ostacolo oggettivo alla realizzazione di uno Stato liberista e autoritario fondato da un lato sul mercato e dall'alto sulla decisione
Di qui il disegno di recuperare
Strumenti di condizionamento della giurisdizione strumenti che consentano un controllo delle modalità e dei contenuti del suo esercizio e si spiega così la tecnica del discredito a proposito del quale bisogna dire che tanto di vero c'è
La tenuta dell'istituzione non sembra incoraggiante fa se ancora vi sono parti della magistratura che non paiono disposte a voltar pagina su prassi liberali e cadute di garanzia di credibilità se permane tutt'oggi nella testa di taluni giudici la cultura dell'emergenza se ancora vi è chi polemizza sul processo Tortora e si rifiuta di prendere atto della crisi di fiducia espressa dal voto popolare
E se anche il CSM anche nella selezione magistrati siedono forze impegnate più in un'ottica corporativa che in un recupero di legittimazione e di efficienza dell'istituzione giudiziaria
Ecco allora la tecnica che utilizza questi regali
Ma di queste gravi degenerazioni della giustizia penale in particolare e punta a modificare la composizione riformare il sistema elettorale del Consiglio
Ed indica nella politicizzazione uno dei fenomeni che hanno contribuito alla caduta di legalità l'affermazione di spostamento e fa
Ma il modo di essere dei partiti ha indotto nella pubblica opinione direi anche dei magistrati una identificazione tra politica e lottizzazione tra partiti e sistema delle tangenti e delle clientele
E gli strumenti sono l'attacco al pluralismo e l'elezione dei componenti togati del CSM come espressione di rappresentanza locale o categoriale anziché come noi riteniamo e come la legge ritiene operazioni ideali istituzionali un attacco all'associazionismo
Il risorgere la meritocrazia come fattore suscettibile di reintrodurre carrierismo e conformi e la nota proposta
Di riportare il pm nell'orbita del controllo politico oggi sembra accantonata ci pare che sia solo momentaneamente accantonato
L'obbligatorietà dell'azione penale d'un esercizio indipendente di essa rappresenta una delle incongruità rispetto al mondo
Il tema ritornerà prepotentemente nell'agenda politica all'ordine del gioco
La difesa dell'indipendenza della giurisdizione in nome della costituzione non facciamo non deriva da un atteggiamento di rispetto sacrale del testo costituzionale
Ma dalla verifica della funzione che il disegno e i principi e costituente hanno svolto e possono ancora continuo dà sfoggio
E dunque essenziale nel quadro della salvaguardia dello stato di diritto disegnato la Costituente difendere quell'indipendenza non solo come dato formale
Ma come presupposto della possibilità che è un'istituzione strani al circuito politico delitti chi che l'esercizio dei poteri sia conforme a legalità i ai limiti propri in un sistema democratico
Noi non condividiamo l'opinione corrente che la Costituzione della Repubblica abbia esaurito la sua capacità di orientare lo svolgimento della vita politica e sociale
è vero che si è venuto realizzando quasi interamente il disegno di organizzazione istituzionale prefigurata dalla Costituzione
Ed è pure vero che determinate modalità organizzatoria abbisognano di riforme e di ridefinizione basti pensare al problema del bicameralismo
Ma è ben lontano
Dalla sua realizzazione il progetto politico delineato la Costituente soprattutto il raggiungimento delle finalità di emancipazione di eguaglianza rimesso dal costituente allo svolgimento delle dinamiche sociali
Da questa consapevolezza
Nacque Magistratura democratica quasi venticinque anni fa
Con il dichiarato intento di volersi ispirare ai valori affermati dalla Resistenza e di voler assumere a canoni interpretativi i principi della Costituzione
La cui fedeltà si impegnava a tradurre in prassi quotidiana nell'esercizio delle funzioni
Cominciamo allora definirsi i contenuti reali dell'indipendenza del giudice non come privilegio di categoria ma come strumento di garanzia e di realizzazione dei diritti dei cittadini cominciò a diffondersi
Da allora la pratica la pratica dell'indipendenza nella consapevolezza che quella consacrata dalla Costituzione come ripeteva Marcora ma era l'indipendenza di realizzare i fini costituzionale
Poi seguisse sessantotto sul quale un'orgia di parole quest'anno stava scaricando cumuli di macerie
Il nostro Sessantotto collega presidente Conti quello che ha segnato un'acquisizione storica irreversibile fu la scoperta della insufficienza di un'operazione interpretativa
Giurisdizionale avulsa dal nuovo che sale dalla società
Furono gettate le basi tra il sessantaquattro e sessantanove di quelle identità culturale che ha significato il proprio un ma di questa esperienza venticinquennale di un gruppo di magistrati
E che ricorrendo ancora le parole di Luigi Ferrajoli si può sintetizzare nei due nuovi punti di vista che Lazzaro a due baricentri
Della funzione giudiziaria da un lato la scoperta della Costituzione
Come qualche altro visse della bomba costituzione dei suoi principi e dei suoi valori costituzionali l'eguaglianza sostanziale i diritti fondamentali sia quelli liberali che quelli sociali come fonte di tendenziale delegittimazione dell'ordinamento esistenti
E d'altro canto la scoperta del punto di vista della società e in particolare delle sue parti deboli dei soggetti titolari di diritti fondamentali delle loro aspettative delle loro istanze di eguaglianza delle culture dei valori da essi espressi
I quali venivano a configurarsi
Come il luogo e la fonte certo non giuridica ma etico politica di interpretazione e per così dire di inveramento di valori costituzionali
E di delegittimazione permanente degli assetti politici ed economici esistenti e ciò che già ci aveva insegnato Calamandrei inascoltate in quegli anni
La carica egualitario ed emancipata dice era chiusa nell'articolo tre e contestazione permanente dell'esistente infatti e tensione perenne verso più equi giusti rapporti sociali
Verso la realizzazione di una piena cittadinanza sociale oltre a quella politica e civile a cui è impegnata la Repubblica in tutte le sue articolazioni
Giurisdizione compresa
La Costituzione legittima il conflitto politico sociale nella sua massima estensione e coerentemente difende in modo intransigente il pluralismo la politica come motore dell'evoluzione sociale libertà individuali come limite invalicabile da questo punto di vista chi ha spiegato il carattere di novità che ha assunto il ruolo del giudice in termini di deteriore politicizzazione mostra di ignorare che l'incontro tra le istanze di rinnovamento sociale
E la giurisprudenza progressiva del pretore o della Corte di Cassazione avvenuto sul terreno della valorizzazione della Costituzione
Ad un tempo patto costitutivo della Repubblica Progetto di nuova società legge fondamentale dello Stato
Chi ha inventato nel fronte conservatore di quegli anni cinquanta con tutti i limiti contestuali che ci ha illustrato il presidente Branca quella formula della mera programmati cita delle norme costituzionali di più pregnante valore sociale
Trova oggi tardi epigoni anche nello schieramento di sinistra inchieste punge dal campo del diritto i valori di eguaglianza di solidarietà rimettendo li esclusivamente allo scontro politico sociale
In realtà bisogna dire che la sinistra non ancora compiutamente assimilato che la garanzia politica non è da sola sufficiente ad assicurare una civile convivenza ed una contestuale spinta per realizzare un ordinamento più democratico è una società più giusta
Una trasformazione
Che rinunzia da attuarsi anche attraverso la mediazione giuridica o comunque grazie agli spazi che essa apre al conflitto e ai mutamenti di forza che essa stessa produce
E destinata a restare con le ipotesi per un futuro lontano o ad affidarsi ad un determinismo storico ormai superato oppure a precari rapporti di forza
Noi abbiamo tutta la consapevolezza la piena consapevolezza del limite del diritto della giurisdizione ne vogliamo i nessi esaurire la nostra voglia di democrazia quasi a supplire la delusione del Napoli
Sappiamo che essi non producono diritto e giurisdizione direttamente mutamento politico
Ma diritto giurisdizione hanno egualmente una rilevante funzione di politicità intrinseca soprattutto i momenti di ripiegamento di appannamento costituzionale
Il diritto a consacrare conserva il frutto delle lotte le conquiste i compromessi via via raggiunti dal conflitto e dalle dinamiche sociali compete al giudice garantire effettività a quel livello raggiunto
Ed evitare il surrettizio svuotamento delle conquiste normativizzate sempre incombente a danno dei soggetti deboli
E appartiene a sapere del giurista
E al mestiere del giudice di svelare dispiegare tutte le premesse implicita in un dato normativo ricavarne le conseguenze legittimate da una corretta ermeneutica alla luce dei principi e dei valori costituzionali
Funzione della magistratura e dunque quella di garantire gli spazi di libertà che la dinamica sociale riesce a produrre
Ma dall'esercizio di tale funzione inevitabilmente deriva una possibilità di attivazione i processi politici contrariamente a quanti sostengono in luoghi Alfieri della giurisdizione raffreddata
Qui dunque sta tutta intera la modernità della sostanza della nostra Costituzione nel riconoscere che i rapporti sociali cambiano e che è utile dettare regole per il cambiamento e non contro il cambiamento
Ai teorici ai pratici della semplificazione sistemica
Obiettiva mondi e primitiva che percorrono una strada illusoria perché i disturbi che assisteva provengono dall'ambiente i bisogni vecchi e nuovi crea non necessariamente nuove aggregazioni
Proprio nella misura in cui non sono soddisfatti
Si scopre allora che la caduta della politica dei Progetti la cosiddetta semplificazione in realtà finiscono con il complicare il quadro perché creano una miriade frammentata di associazioni
Di gruppi di unioni che acquisiscono soggettività
Diventare un tassello di quella società pluralistica che non è riducibile in una democrazia e chiedono di essere riconosciuti socialmente e rappresentati politicamente
E chiedono anche riconoscimento e tutela la giurisdizione come portatore di interessi collettivi
Certo non è la giurisdizione che crea i soggetti i nuovi soggetti ma la garanzia da Issey richiesta ed ottenuta apre strade ad una crescita ulteriori
E molte di queste aggregazioni hanno un'enorme potenzialità politica basta pensare al movimento ambientalista al movimento dei consumatori alle associazioni per la pace un esempio valga per tutti
Al di là dei singoli gruppi la galassia del femminismo pone il problema di come reading rimodellare istituzioni
Società culture stili di vita riconoscendo la specificità della donna per consentirle una piena valorizzazione della diversità di genere
Sul presupposto della effettiva eguaglianza politica che passa ancora una volta per l'articolo tre della Costituzione
Ecco dunque che la giurisdizione inevitabilmente deve e a volte proprio per la mancata scelta legislativa deve scegliere come scienza
Come sceglie nel momento in cui può mancare il parametro concreto di riferimento pur essendo stata affidata una delega ma gara magari impropria
Tutte le costituzioni moderne
Impongono che la scelta sia fatta in fin dei conti come dice Pino porre più secondo valori che secondo Croce
Certo c'è il rischio che la giurisdizione possa diventare di per sé un potere politico io credo che questo rischio
Almeno in Italia non ci sia non fosse altro che per la diffusione del potere che vi è in magistratura è un altro motivo questo che spinge tutti noi a smantellare
Ogni accentramento verticistico e burocratico
Perché proprio attraverso vi è accentramento i vertici Istrice burocratici spesso ammantati da esigenze di coordinamento può passare una unicità di indirizzo che essa si potrebbe diventare pericoloso e incontrollato poté
Ecco allora un altro significato dell'essere giudice democratico oggi
Ritenere valido il disegno pluralista della carta costituzionale
La sua apertura alla trasformazione sociale secondo regole procedimentali la sua idoneità a prestare garanzie non solo i singoli in relazione ai diritti individuali ma anche a soggetti collettivi in una visione articolata e complessa della società
Essere magistrato democratico oggi e impegnarsi contro la semplificazione autoritaria della complessità sociale contro la riduzione dell'autonomia e la compressione di bisogno
In questo senso nella relazione
Si è parlato di attiva resistenza costituzionale
Con una formula sintetica che delle necessità politiche istituzionali di questa fase sì da carico
Una resistenza costituzionale necessaria anche perché non si vedono all'orizzonte progetti politici nuovi di espansione della democrazia che possono prendere il posto della Costituzione
Questa resta oggi è l'unico progetto che sia stato definito ecco perché ha un senso resistere laddove si vorrebbe modificare per arretrare i livelli di democrazia se qualcuno
Ha ritenuto questa formula angusta mente difensiva
Deve aver equivocato o equivoco probabilmente era la sintesi che ne era stata fatta
Non è esistita nella storia del nostro Paese fasce più dinamica più attiva più propulsiva di quella resistenziale tanto per riecheggiare il riferimento storico
Che aveva in sé contestualmente la difesa dei valori su cui fondare il patto di civiltà e lo Stato di diritto e la progettualità per sul futuro il nuovo da costruire
La Costituzione pone solo competenze regole e procedure l'abbiamo già detto e soprattutto fini da raggiungere progetto da realizzare soprattutto contestazione dell'esistente
Nulla di più lontano dunque dell'accettazione in chiave di difesa di ciò che oggi è
La nostra non è una battaglia di retroguardia o di difesa ma è un'autentica sfida riformatrice non vogliamo chiuderci alla prospettata necessità di verificare se dopo quarant'anni tutti gli istituti anche costituzionali siano ancora attuali
Ma non vogliamo accordarci alla moda della modernità attraverso la fascinazione del nuovo oggi sta passando un allarmante involuzione culturale e di costume
Prima che politica e giuridica che sta ribaltando rapporti di forza e sta annullando garanzie e diritti
Basti pensare alle autentiche regressioni di cultura di senso comune che stanno preparando l'humus per operazioni di controriforma in materia di sanità
Di salute mentale di sostegno e di liberazione dalle tossicodipendenze alle reali esigenze che certo esistono di rapidità efficienza di servizi di diritti che i cittadini esprimono si può e si deve rispondere
In modo
Di apertura alla democrazia cioè in tutt'altra direzione rispetto a quelle progettate si tratta anche qui di completare svolgerà e non già di abbandonare la logica il disegno del costituente in realtà a tal fine non è neppure necessaria la revisione
Formale della carta costituzionale ciò che occorre realizzare sono istituzioni aperte verso la società capace di recepire esigenze bisogni stimoli individuali e collettivi
In grado di utilizzare soprattutto proprio le nuove soggettività come strumento e forza di cambiamento di trasformazione un modello istituzioni che non chiuda come rigida gabbia le articolazioni sociali ma ne rispetti autonomia e ne sostenga sviluppo e ne incoraggi il protagonisti e noi crediamo di poter individuare propri inesperienza dei momenti migliori del riformismo legislativo parlo
Ai momenti alti del centrosinistra in particolare lo Statuto dei lavoratori individuiamo lì un modulo di intervento di costruzione di una istituzionalità che si apre
E che in realtà non è un nero nuovo catalogo di diritti ma è una attribuzione di poteri al cittadino nelle sue varie forme sociali che assume lavoratore consumatore
Ammalato e così via
Questo è il modello di rapporto cittadino istituzione e di pluralismo sociale che abbiamo in mente per vivificare la democrazia in una società complessa
E in questo modello al primo posto non la giustizia penale die ma vi è la giurisdizione civile quella amministrativa che si pongono come strumenti di garanzia di attuazione effettiva e specifica dei diritti dei singoli
Attraverso il raggiungimento dei fini delle nuove soggettività collettive che costituiscono tramite di un controllo capillare sui poteri che non passa attraverso il costosissimo prezzo del processo penale
Dallo Statuto dunque noi e non cogliamo un modello per ridisegnare attorno ai diritti del cittadino
Una rapporto nuovo con le istituzioni dello Stato
E allora se vogliamo tirare
Il filo del discorso per riportarlo alla giurisdizione
Alla domanda oggi nella fase post referendaria
Di fronte alla difficoltà dei rapporti fra cittadino e istituzione di fronte alla crisi di fiducia dei cittadini quale modello di giurisdizione e di giudice noi proponiamo
Mi pare che sia coerente rispetto a tutta l'impostazione data che vediamo una giurisdizione che metta tutti in condizioni di esercitare concretamente i propri diritti
Che sia strumento di realizzazione di trasformazione delle aspettative in Poteri dei cittadini
Una giurisdizione che eserciti un controllo di legalità sul rispetto dei limiti posti a tutti i poteri
A tutela salvaguardia dei cittadini non solo dalle inadempienze
O dalle prepotenze dello stato e dei poteri legali ma anche dalle violenze dai soprusi dei poteri di fatto che agiscono forti prepotenti oggi nella società soprattutto in una società disgregata
E atomizzata come quella meridionale
Una giurisdizione aperta quindi ai nuovi soggetti una giurisdizione che sia forte per dare forza alla gente
Una giurisdizione che non appaia essa poterne ma che sia strumento di poter per i cittadini
Il progresso da democrazia si misura soprattutto dall'ai sparizione dei diritti e della loro concreta ed effettiva giustiziabilità
Insomma più il giuridicamente regolato si allarga più il cittadino deve poter dire ma con fiducia senza timore e pensando a tempi rapidi e non ha tempi biblici
Che non solo a Berlino ma anche a Roma e a Palermo e a Taranto c'è un giudice una giurisdizione che accetti per questo di essere essa stessa investita dalla domanda di controllo e di trasparenza che i cittadini oggi esprimono
Anche qui dunque la realizzazione del modello costituzionale e lo svolgimento della sua logica
Un magistrato fornito l'indipendenza esterna ed interna garantito da un organo di governo autovettura lista
Dotato di alta professionalità adeguata alle complesse funzioni che deve svolgere consapevole dei limiti del suo ruolo ma anche con piena coscienza del proprio ruolo costituzionale
E soprattutto oggi un magistrato responsabile altrimenti l'indipendenza da garanzia dell'equilibrio di poteri e limite all'onnipotenza della maggioranza degrada a privilegio corporativo
La situazione odierna e lontanissima da questo modello
La giustizia civile paralizzata da crisi di efficienza e funzionalità che in concreto impedisce ai cittadini di far valere i diritti
La giustizia penale corre il rischio da un lato di essere ridotta a controllori degli anta marginale dall'alto di assurgere ad una sorta di super potere incontrollato
Per attuare quel modello occorre agire sul diritto processuale sull'assetto ordinamentale sulle strutture anche sulla cultura dei giudici
L'elenco delle riforme non lo ripetiamo ciò che ci preme dire oggi è che non siamo chiusi e Sordi rispetto a lei novità che sembrano emerge al di là delle intenzioni dei disegni dei reconditi delle recondite riserve mentali di certo a livello parlamentare oggi c'è qualche novità
Quantomeno per questi aspetti ordinamentale
La legge sulla responsabilità disciplinare
La legge
Sulle incompatibilità che recepisce un vecchio nostro pallino un chiodo fisso qualcuno ci diceva da tanti anni a questa parte quella che i magistrati devono fare i magistrati e possibilmente solo i magistrati
La legge sì consigli giudiziari rinnovati democratizzare dico maggiori poteri la legge sulla temporaneità degli incarichi direttivi anche se timida Parade
Nella attuale formulazione è peggiorata che prevede una riconferma decennale in fin dei conti
Sono tutte peraltro al di là gli aspetti singoli che non ci persuade o no su cui siamo intervenuti su cui continueremo a intervenire di certo non solo sono segnali di novità
E il male farebbe la magistratura
A atteggiarsi rispetto a queste novità
In senso ostile
Immaginando quasi facendo quasi immaginare che oggi i magistrati subiscono le novità io ricordo non più di dieci giorni fa
Apra gli hanno a un interessantissimo convegno sugli incarichi extragiudiziari
L'intervento
Dei politici e del ministro ha determinato sui giornali l'indomani questi titoli basta con i doppi incarichi dicono i politici ebbene una magistratura che si mette nelle condizioni
Di fare emergere un'immagine di questo genere al di là delle Raven tensioni se ce ne sono dei politici
E magari di qualche giornalista sicuramente una magico che ha sbagliato perché non è riuscita a far sentire alla gente che questa è da anni una rivendicazione forte dei magistrati
Bene
Di una parte
Forse non dobbiamo essere troppo orgogliosi perché nel momento in cui continuano a dire sugli incarichi per esempio di una parte in qualche maniera depotenziamo la forza d'urto perché bollenti o nolenti con riserve mentali o senza riserve mentali l'associazione magistrati
Oggi a nome di tutti affermato e ha richiesto l'abolizione degli incarichi e che pregiudiziale ci saranno sicuramente riserve mentali e cose da resistere dipende anche da noi del resto l'abbiamo fatto
Recentemente sul codice di procedura penale e anticipo anche per sveltire una parte lunga troppo lunga della relazione il codice di procedura penale
Anche questo rischia di apparire come
Come una riforma che la magistratura sta subendo non è così non deve essere così
La riforma processuale penale rappresenta questa sì per taluni il frutto di battaglie trentennali per tutta la cultura giuridica progressista è una conquista
Che poi non piaccia illa chi oggi di quella conquista si fa paladino quando ieri di fronte per esempio ai problemi posti
Sul terrorismo garanzie terrorismo non era dalla stessa parte della barricata garantista non ci deve fare dispiacere pulita che in ritardo si arrivi a scoprire le garanzie è sicuramente un punto di arrivo
Allora oggi noi dobbiamo io credo come magistratura sicuramente come me di ma
Mi auguro e auspichiamo come magistratura associata dobbiamo fare del Codice di procedura penale il vessillo e la bandiera per la nuova una nuova stagione
Ad un tempo di garanzia e di efficienza giacché l'attuale sistema e carente gravemente sia sul piano della garanzia sia sul piano dell'efficienza
E qui il compito culturale che abbiamo come magistratura associata e se gli altri non ci staranno come Magistratura democratica è sicuramente immenso e allora dunque anche per questo nessuna ottica difensiva ma una notifica un'ottica attiva dinamica di propulsione
Perché oggi la riforma del Codice potrà assegnare un rapporto nuovo al di là del processo penale proprio fra cittadino e autorità tra cittadino e Stato prefigura un rapporto democratico tanto quanto il vecchio conifera
Non democratico autoritario inquisitorio e noi crediamo che tutta la professionalità che tanti magistrati a cominciare dei magistrati
Del pool di tante città e dell'ufficio istruzione di Palermo
Hanno accumulate in questi anni avrà dalla differenziazione tra investigazione giudizio una nuova propulsione un nuovo dinamismo e anzi sarà l'esperienza di coi magistrati la volontà la passione la voglia la voglia di realizzare la riforma a costituire la migliore garanzia di riforma perché è vero che occorrono le strutture
E proprio chi come noi ha messo in crisi l'unità perché a noi unità fittizia non ci interessa affatto
Carmelo
Ma l'unità sulle cose da fare questa sì
Ebbene abbiamo messo in crisi le giunte associative richiedendo un pronunciamento a favore del Codice procedura oppure noi andavamo da un'altra parte questo pronunciamento c'è stato ed è stato fattore non secondario di accelerazione della riforma
Proprio noi oggi diciamo che da questo punto di vista dal punto di vista delle strutture dei mezzi dei finanziamenti oggi si discute di finanziaria
E si discute ad un tempo di giustizia e di mondi Alda e noi vorremmo che almeno un decimo un decimo degli stanziamenti del Mundial forse per esempio
Fosse per esempio
Destinato a coadiutori giudiziaria
Faccio un solo esempio per dire ma ciò che dico non è solo una descrizione ma anche oggi una annuncio preciso è una richiesta precisa che faremo all'associazione magistrati che dopo ha vere
Lei al mente correttamente
Impedito che si scatenasse ero dopo il referendum al congresso di Genova
Umori eh atteggiamenti ritorno Silvi dei magistrati
La cui rabbia era pienamente comprensibile anche se non giustificabile dopo averlo impedito è comunque interpretato e guidato e corretto questa rabbia dei magistrati nel senso di prospettare in collaborazione
Con l'Unità per la Costituzione una pacchetto di proposte al governo e al ministro oggi dobbiamo registrare che l'atteggiamento del governo sulle strutture così come ho dato
Positivamente atto di ciò che sta succedendo a livello ordinamentale in Commissione giustizia sulle strutture gravemente carente non c'è nulla che possa sottoscritti fiscale non c'è nulla perché per fare l'esempio di prima se
C'è una mobilitazione così ampia sul Mundial
Non si capisce come il primo codice della Repubblica non sia accompagnato da uno scatto istituzionale politico sociale perché è la prima realizzazione organiche compiuta
Della legislazione di questa Repubblica che non voglio certo di saltare peraltro sappiamo tutti che nel Codice ci sono cose che non ci piacciono e che non va mani certo il segnale complessivo è positivo non lo vogliamo valorizzare sappiamo tutti che esistono cose anche pericolose rifaccio un solo esempio mi dispiace che non ci sia un in questo momento almeno un politico
Di maggioranza o comunque un politico tout cour rappresentante delle istituzioni del Parlamento voglio dire
L'abbiamo per anni richiesto che la vergogna di una norma che ha estromesso il difensore dall'interrogatorio della polizia venisse abrogato
Quando quella norma fu introdotta eravamo a fine anni Settanta fummo tra i pochi a denunciarne la intollerabilità oggi sappiamo
Che
Gli episodi realmente avvenuti di tortura o i sospetti di tortura o comunque i processi che sono stati iniziati per tortura
Da quello relativo alla morte di Marino qui a Palermo a quello relativo alla giovane badano a Padova di qualche mese fa sono possibili grazie anche alla sussistenza di una norma che lascerà
L'inquisito nelle mani del soggetto inquisito
Ebbene in una polemica estiva attraverso le pagine del manifesto
Parlando appunto di tortura e facendo riferimento ad una gravissima decisione proprio dalla Corte di Cassazione di cui peraltro abbiamo valorizzato tante istanze garantiste
Ma nella vicenda Knox la Corte di Cassazione concludendo una scivolata complessiva che parte dal primo grado e finisce la Cassazione ha chiuso con un colpo di spugna
L'amnistia
Reati gravissimi
La vicenda no sì di Padova ve la ricordate tutti quanti bene quando abbiamo denunciato
Ciò che era accaduto il ministro Guardasigilli
In una replica al manifesto del diciannove luglio ha rammentato la sua storica versione per l'interrogatorio di pulizia senza difensore
Ritenendo peraltro ha torto
Che il nuovo codice avrebbe risolto il problema dico a torto perché l'articolo centocinquanta quinto comma del nuovo Codice riproduce salvo variabili lessicali irrilevanti pari pari quella norma del duecentoventicinque bis
Questo per dimostrare che noi non facciamo un feticcio
Della nuovo Codice diciamo semplicemente che l'occasione storica storica anche per la magistratura italiana di ripristinare un suo ruolo diverso
Nei confronti dei cittadini mi sono dilungato a parlare del penale perché credo che questo sia
Il tema oggi questo è il tema oggi perché è vero è vero che sotto la voce e richiesta di strutture sta passando lì tutto sta passando la reale volontà di chi vuole far funzionare il codice
Ma sta passando anche la riserva mentale di chi accampa problemi strutturali per non farlo entrare in vigore noi chiediamo che il codice entri in vigore non foss'altro perché
L'attuale strumento ormai non serve più
Ma non è problema semplicemente di codice di procedura penale
Mi è facile per il civile richiamando una costante attenzione che abbiamo avuto in un biennio fare riferimento all'intervento
Efficace e puntuale che ha fatto l'avvocato Baldini poco fa anche noi valorizzando il disegno di legge del ministro Vassalli
Sulla procedura civile ma non mancando di rimarcare la estrema negatività dell'abbandono del giudice monocratico che sicuramente segnerà
Un momento alto di rivitalizzazione della giustizia civile
Vedendo in conclusione ai problemi
Più propriamente associativi
Noi abbiamo lavorato in questi mesi per dare sbocchi irrazionali
Da un lato alla istanza di cambiamento
Di efficienza di controllo di responsabilizzazione che è emersa dal paese con il referendum
Le intenzioni dei referendari
Credo che ormai davvero non debbano più interessa
Nel momento in cui
La sovranità si esprime un magistrato una magistratura tanto più Magistratura democratica che già nella ditta si picca di mettere insieme istituzione sovranità non può che prendere atto della reale istanza della gente
E al di là delle forme la reale istanza della gente
E che non ci sia nessun potere incontrollato
E la magistratura
Nell'esercizio quotidiano incidendo sulla gente inevitabilmente epopee
E nel momento in cui il potere deve essere controllato
Allora le forme di controllo possono essere tante
Può essere a quella politica può essere quella di rendere il giudice parte contro il cittadino
A me non vanno bene nell'una o nell'altra ma se non vanno bene nell'una e nell'altra siamo chiamati a una sfida o siamo capaci nomi di proporre anche ai politici anche al potere politico forme di controllo effettivo
Sulla correttezza
Di verifica reale della professionalità dei magistrati
E allora il Progetto costituzionale quella felice sintesi di autonomia e di raccordo alla sovranità che il Consiglio superiore potrà continuare ad essere credibile e difeso la gente
Se non riusciamo a far funzionare questo organizzazione questo strumento questo organismo a rendere effettiva la verifica di professionalità a dare ai cittadini i magistrati
Tutti corretti altamente professionalizzati altamente responsabile la nostra scommessa sarà persa perché la gente non può dipendere una indipendenza astratta
La gente difende la indipendenza solo sesto momento di realizzazione dei diritti dei cittadini questo chiama in causa noi le nostre coerenza anche con la battaglia referendaria
Abbiamo puntato sulla responsabilità disciplinare ebbene che la responsabilità disciplinare funzioni effettivamente oggi non funziona e non funziona sotto diversi versanti intanto viene
Un uso occasionale a volte è un abuso spesso delle omissioni delle inerzie sul piano disciplinare altre volte l'attuale sistema
Altamente discrezionale consente l'intrusione nella sfera propria del magistrato che non può essere
Sindacata per esempio nella valutazione delle prove tanto per fare un ulteriore riferimento al caso a lei mi o a tanti altri casi che hanno costituito polemica in questi giorni
Io credo che tutti avranno notato che nelle polemiche della scorsa settimana innescate a me pare da una in felicissima espressione da un'infelice commento le Guardasigilli tutti hanno parlato forche Magistratura democratica
è stata una scelta nostra
Vogliamo sottrarci al clima di picche ripicca di Batti e ribatti di rissa il duello continuo in duelli
Noi abbiamo banditi anche dal codice penale non li vogliamo nemmeno i livelli a livello spettacolare televisivo non sono i duelli che risolvono i problemi sono le proposte sono le proposte razionali e la possibilità di farsi intendere anche dall'avversario che ti vuole combattere ma di farsi intendere il riuscire a parlare e in questo i cittadini devono essere il primo interlocutore
La magistratura deve trarre lezione dal referendum referendum è apparso è stato vissuto forse è stato uno scontro tra potere la gente lo ha avvertito come tale non avvertite in ballo i problemi costituzionali
Che noi mettevamo in primo piano e se l'ho avvertito come tale vuol dire che la magistratura viene vissuta come potere ecco allora il discorso per riportarmi all'inizio per riandare al centro della riflessione della
Nostro congresso un magistrato per i cittadini significa un magistrato avvertito da ogni cittadino come garante dei propri tiri delle proprie aspettative allora se questo è
Bene affatto la Giunta Nazionale Magistrati ha detto curarsi a lasciar cadere le scorie a tenerle lontane
Scorie inquinanti e pericolose ai fini del corporativismo parlo solo di questo che stavano caratterizzando il dibattito associativo del posto preferendo
Bene ha fatto a proporre
Al ministro un articolato disegno oggi bisogna tirare
Le conclusioni di questa nazionale proposta politica di questa doverosa attesa
Riprendendo proprio l'esempio che faceva poco fa l'avvocato Baldini io credo che i magistrati devono sapere oggi raccordarsi a tutto il mondo giudiziario agli avvocati primo luogo ma tutto il personale la giustizia
Per rivendicare a voce altra
Con forme di pressione di mobilitazione che comprendano
Anche lo sciopero a condizione che sia non un momento di distacco e di divisione dagli altro pretori giudiziari ma che sia un momento di forte rivendicazione dei mezzi e degli strumenti per consentire davvero alla magistratura e ai magistrati di poter rendere giustizia e insieme a questo forse è venuto anche oggi il momento di ripensare a tante forme
Di organizzazione del lavoro giudiziario che sono state necessitate sì dalla carenza complessiva per esempio di segretari giudiziarie ma nel momento in cui
Si vede che
Il ministro e il Governo propongono un disegno di legge che prevede un certo numero di magistrati
è un terzo in meno di segretari io credo che il minimo che si possa fare costringere il potere politico a prendere atto
Che
Non è possibile
Svolgerebbe copiosamente
Seriamente la funzione dei giustiziati nel per il magistrato né per l'avvocato né per il segretario né per le parti
Senza una assistenza all'udienza del segretario non ha un problema di prestigio o di dignità deve essere deve diventare
Sia nel civile che nel penale un problema di garanzia elementare e di reale contraddittorio
L'associazione magistrati
Se continua
Senza sbavature
Senza eccedenze personali senza verbosità inconcludenti
A perseguire un programma razionale continuerà ad avere il nostro leale e convinto contributo
Se dovessero prevalere
Spinte corporative spinte di chiusura
Spinte di contrapposizione
Complicativi politici complicativi giornalisti complicati gli avvocati con una qualificazione a progressiva che incattivisce tutti e incattivisce anche noi quando per esempio su un notissimo case polemica
Riferita alla vicenda Tortora Giuliano Ferrara abbiamo respinto le impostazioni
E il motivo è da un lato inconcludenti dall'altro che parte dal magistrato dava se dovessero riprova nere queste tendenze noi non ci sta bene per il semplice fatto che L'Unità associativa per noi non è un feticcio
L'unità associativa così come l'indipendenza siccome al centro di tutto all'atterraggio sono indipendente aprendo proprio il punto più alto così come l'indipendenza è uno strumento per realizzare qualche cosa
L'indipendenza per garantire ai cittadini l'unità associativa per realizzare
Programmi di rinnovamento nel rinnovamento le spinte corporative sono tutt'altra cosa non ci interessano ne saremo mai recettività alla richiesta che viene continuamente anche con un certo tedio che Magistratura democratica deve rinchiudersi all'interno dell'associazione giudiziale
Il peggio arriva al punto che le proposte di convegni le proposte di innovazione legislativa le critiche alla giurisdizione dovrebbero passare prima
Per le stanze di compensazione probabilmente della associazione dei magistrati noi siamo dei leali componenti dell'Anm
Vogliamo continuare ad essere componenti dell'Anm nel confronto e nella dialettica delle posizioni di volta in volta staremo nella giunta onorevole la Giunta unicamente secondo la bontà dei programmi che la Giunta si dà però cari amici non di MD prendetene atto una volta per sempre servirà a voi per orientamento e servirà a noi per evitare ogni volta esaurimento di energie verbali
Magistratura democratica
E anche altro e anche altro
è una componente piccola modesta ma con una propria sua identità nella Società Civile anche indipendentemente dalla sotto il magistrato
Noi lealmente portiamo il dottor contributo ma poiché
Non pretendiamo che tutto il patrimonio gemme di
Debba necessariamente diventare il patrimonio socio di o perché ce ne sono anche dei campi diversi continueremo anche per la nostra strada continuare a ma anche ad essere una presenza reale e aperta nel Paese
Seguitando quella strada che ci fu indicata lontano tanti anni fa ormai da Marcora ma da Luigi De Marco e da tutti quelli che affondarono Magistratura democratica anzi
Io credo che tutti quanti dovrebbero meditare che nella disastrosa esperienza referendaria se è un elemento positivo c'è stato di innesco di dibattito e di ripresa di attenzione ai problemi reali dell'istituzione
è accaduto proprio perché si è riusciti ad opera dell'unico gruppo che aveva continuato a mantenere canali permanente all'interno la solita a formare quel comitato del no che assi
Difeso le ragioni della giurisdizione ma che non ha mancato anche nell'atto costitutivo criticando e denunciando concreti esercizi la giurisdizione a prendere le distanze
Oggi da come la giustizia funziona da come dire esercitata ebbene quell'esperienza dovrebbe spingere tutti quanti semmai a imitarlo città non è chiedere che ci chiudiamo il dentro e fuori lo slogan delle origini di Marcora ma continuerà ad essere la nostra caratterizzazione
Perché nella società continueremo a starci certo
Continueremo a starci con l'autonomia con la stessa autonomia con la quale stiamo dappertutto
Nelle istituzioni
Nel confronto politico nel confronto culturale senza subire mai sia pur nel confronto dialettico recettivo delle altre opposizioni
Condizionamenti di qualsiasi genere a dispetto di ciò che è una autorevole organo di partito diceva ieri Ogliari l'altro sul proprio giornale
L'autonomia di Magistratura democratica è una cosa storicamente consolidata il discorso vale per tutti
Per magistrati per non magistrati
E allora se vogliamo io credo indicare oggi alla magistratura italiana una via di uscita dalle difficoltà terribili in cui è e davvero inutile guardare all'indietro
Ripristinare i modelli che hanno fatto il loro tempo che non esistono più se anche funzionavano un tempo l'unica strada credibile l'unica strada possibile l'unica strada praticabile oggi
E rompere con noi illogica di corporazione
Essere protagonisti di una stagione propositiva di riforme sfidando anche chi oggi propone controriforme sul terreno concreto dell'efficienza e della garanzia io credo che questa sia la strada per recuperare una fiducia
Da parte dei cittadini
E certo questa e la strada per assolvere al ruolo che la Costituzione assegna alla Repubblica
Questa è sicuramente la strada che continuerà a percorrere Magistratura democratica perché la caratterizzata sin dalle origini non abbiamo nessuna intenzione
Ne è di rifondarsi
Né di cambiare connotato genetico certo con l'apertura massima giacché dicevo prima è saggio rimettere tutto in discussione
Siamo ricettivi a contributi a ripensamenti a critiche assunto e lamenti di posizioni che via via abbiamo tenuto
Mica della politica di una cosa io credo i magistrati democratici sono persuasi questa strada quella di un associazionismo diverso quello di un associazionismo che non difende interessi ma difende idealità
Difende programmi lavora per programmi quello che crede per esempio a un Consiglio superiore eletto secondo legge proporzionale con un collegio nazionale per evitare localismi per evitare rappresentanze locali quello che crede che un programma dell'immaginare il ruolo del Consiglio abbia un senso solo se si e programma nazionale
In questi anni è in crescita nel decennio e cresciuto di oltre il dieci per cento
Negli ultimi anni negli ultimissimi anni è cresciuto di oltre il cinque per cento il dato elettoralistico
Non ha di per sé alcun significato Necci sino al gol diamo che in una sinistra che certamente da anni non può manifestare soddisfazioni per crescita di questo genere
MD sia l'unico soggetto che cresca non è il dato letterale che ci conforta ciò che ci conforta e innanzitutto il consenso crescente
Di un numero di giovani che sta rinnovando completamente la magistratura la rinnovata per un quinto negli ultimi quattro anni
Il che dimostra che è possibile un'associazione dei voli verso e questo lo dico con
Senza alcuna polemica ma ne aveva con convinzione
A tutti coloro radicali liberali socialisti i quali hanno dell'associazionismo quella missione distorta spessa giustificata spessa giustificata da cadute da
Deterioramenti da clientele
Da ottiche di bottega
Ma è possibile una socialismo diverso non ci sforziamo quotidianamente di dimostrarlo certo anche con i nostri errori ci mancherebbe altro
Ma ciò che va salvato è la possibilità dell'articolazione istituzionale cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stato in questi anni il pluralismo associativo la magistratura avrebbe detto sì al Codice procedura penale
Cosa sarebbe accaduto senza un'articolazione non locale ma generale la magistratura o il Consiglio superiore avrebbe detto no ai collaudatori napoletani
Tutti napoletani votarono per il sì a quei collaudi semplicemente l'articolazione del pluralismo non solo di MD farà del bene riuscì a ribaltare a criticare quella opinione il gruppo di Unità per la Costituzione napoletano si ribellò a ciò che i propri rappresentanti avevano fatto i conti o superiore non è questa una ragione profonda che dovrebbe indurre tutti a rivalutare il problema
Delle articolazioni associative istituzionali a rivalutarla Lea trovare le strade certo che esistono e che necessitano Perra disinquinare ciò che viene di appannato
Il nostro impegno
E di continuare super strata che fa della rappresentanza ideale
E non le rappresentanze d'interessi la bandiera di Magistratura democratica in questo crediamo di aver compiuto venticinque anni siamo convinti ancora di poter continuare a lavorare con la nostra identità per altre venticinque anni
Ultima informazione della giornata questa sede non ci stava alle ventuno e trenta una tavola rotonda in questa stessa sala cittadini istituzioni democratiche e potere mafioso
Alle ore venti venti e quindici
Ci sarà un buffet qua in questo stesso albergo un buffet organizzato col contributo della Presidenza della Regione quindi non abbiamo bisogno di allontanarci da questo albergo prima della tavola rotonda di questa sera
Una notizia preliminare purtroppo il professore Pino Arlacchi per un impedimento sopravvenuto non potrà essere presente
La tavola rotonda si svolgerà quindi con il professor Alfredo Galasso padre Ennio Pinto acuta il professore Gianni Puglisi
Il ci sarà un primo giro di interventi dei tre partecipanti di un quarto d'ora ciascuno interventi nel dibattito qualcuno già preannunciato in particolare finora o l'iscrizione di Carmine Mancuso del comitato antimafia chi volesse
Iscriversi sin da ora può farlo rivolgendosi al collega scarpinata
Una
Non si sente perché voi fate troppo rumore nel fondo
Dopo
Dopo il dibattito i relatori che sono intervenuti nell'ordine inverso replicherà
Senta a chi presiede possibilmente farsi sentire fino fino in fondo a dare la parola a chi partecipa alla tavola rotonda e parlare il meno possibile questo mi atterrò soltanto il senso di questa tavola rotonda in un congresso di Magistratura democratica in un congresso di magistrati questa sera vogliamo fare parlare gli altri tema in tanti cittadini istituzioni democratiche potere mafioso
Soltanto alcuni spunti mi permetto di proporre di proporre ai relatori
Dei temi e dei problemi che la repressione e penale delle fenomeno mafioso
Propone alla magistratura discuteremo e discuteremo a lungo nei giorni che seguono la relazione del segretario generale politologi vi ha dato il quadro della problematicità del discorso
Ci basti dire qui e voglio ripeterlo voglio ripetere questo concetto della relazione che ai magistrati e ai magistrati siciliani in particolare
Si chiede un'impresa difficile un'intesa difficile che è quella di coniugare il massimo di impegno civile su questo su questo fronte della lotta alla mafia con il massimo rispetto delle garanzie del processo e delle garanzie individuali degli imputati
è un impegno difficile questo fa parte della difficoltà del mestiere del giudice che in certe condizioni diventa e sembra una difficoltà quasi insormontabile bene se questo se sarà possibile se è possibile
Coniugare questi due aspetti lo si vede lo si lo si deve proprio e lo si può lo si potrà fare proprio se ci sarà una partecipazione dei cittadini su questo su questo terreno
Perché questo collegamento così insistito cittadini istituzioni democratiche potere mafioso io credo che in modo molto puntuale
Questo tema fu definito in una spesso ricordata ma credo giustamente spesso ricordata delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del mille novecentottantadue sotto la presidenza del presidente Pertini
Era scritto allora e che era la prima volta che in un organismo pubblico a quel livello un'analisi di questo genere trovava spazio coscritto allora che il la situazione è resa ancor più pericolosa dall'intreccio tra il potere mafioso e camorristico e taluni settori dei pubblici poteri ecco il nodo fondamentale della questione mafiosa
E subito e di seguito si diceva in quella delibera una soluzione del problema presuppone un forte rilancio della vita democratica
Un rinnovamento profondo delle strutture pubbliche un nuovo funzionamento dello Stato degli organi pubblici dunque tutto insieme è richiesto
Il funzionamento degli organi pubblici dello Stato della repressione penale ma questo non sarà possibile se non ci sarà un rinnovamento delle strutture pubbliche è un forte rilancio della vita democratica
Io credo che le vicende degli anni successivi ci dimostreranno e proprio qui a Palermo come queste cose possano andare insieme si è fatto il si sono fatti importanti indagini si è svolto il maxiprocesso qui a Palermo e contemporaneamente proprio qui proprio qui a Palermo e in Sicilia
Vi è un fervore nuovo di iniziative a livello di società civile ed è appunto a questo tema che stasera vogliamo lasciare spazio ecco io credo che si vede proprio da questa realtà palermitana come i problemi della repressione penale ai problemi dell'impegno della società civile possano debbano ma anche possono andare insieme
Un clima nuovo dunque della società civile a Palermo un clima nuovo che le istituzioni ancora uno spunto voglio raccogliere dall'intervento di oggi del sindaco Orlando che ci richiamava e sottolineava la novità del dissenso nelle istituzioni del conflitto nelle istituzioni proprio perché il problema il problema
Della sistema mafioso e l'intreccio con il sistema dei pubblici poteri solo se all'interno delle istituzioni dei pubblici poteri viene introdotto il dissenso e il conflitto viene introdotta la trasparenza del conflitto
Sarà possibile sarà possibile fare qualche passo avanti
Ancora uno spunto su questo tema mafia informazione
Io credo dodici svolgiamo questo nostro congresso a brevissima distanza da fatti dolorosissimi l'uccisione del collega Antonino Saetta e di suo figlio e la decisione di Mauro Rostagno questo secondo aspetto e ci richiama al tema istituzioni informazione sulla macchina informazione mafia
L'omicidio di Mauro Rostagno ci riporta immediatamente ad altre vicende ad altre vicende simili ai nomi di Peppino Impastato e di Giuseppe Fava ancora uno spunto e dell'ultimo con cui chiudo
Ritornando al tema del dissenso e del conflitto all'interno delle istituzioni del problema della risposta penale della risposta politica
Al problema mafioso è il tema della responsabilità politica un tema anche questo svolta ampiamente nella norma relazione introduttiva di Polito
Che rimanda però interamente rimanda interamente alle dibattito politico generale non potrà funzionare una risposta penale se accanto a questa se accanto a questa oltre questa non visto non funzioneranno i meccanismi della responsabilità politica
Per condannare chiunque
Sia adesso un delinquente che imbraccia il mitra o sia esso il mandante
Per condannare chiunque occorrono prove di responsabilità dirette precisa occorrono le garanzie del processo il principio della responsabilità penale vale per chiunque
Ma con altrettanta fermezza e occorre dire che non sarà possibile
Porre mano ad una drastica soluzione del tema se non operanti nel nostro Paese in modo efficace il sistema della responsabilità politica molto ci vuole per fare scattare un ordine di cattura per far scattare delle manette
Molto meno dovrebbe essere sufficiente per fare finire delle carriere politiche per provocare delle sacrosante dimissioni
Questo è un altro dei temi io credo si imponga al nostro al nostro dibattito concludo dunque con questa introduzione la parola in ordine alfabetico per primo a dal prete a Calasso avvocato e professore universitario
Qui a Palermo nel semplice mettersi dalla parte del cittadino
E io voglio farlo partendo da un punto che mi pare rappresenti il punto generale di raccordo tra il senso di questo congresso di questo per me ormai abituale gradevolissima appuntamento con Magistratura democratica il tema di questa nostra tavola rotonda Franco Ippolito ha parlato direi addirittura accentrato la sua relazione su un un richiamo forte ai principi costituzionali
E io voglio isolarmi e uno di questi principi costituzionali
L'articolo tre della Costituzione il principio di uguaglianza
Il secondo comma dell'articolo tre
Pone alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di fatto
Che si frappongono all'esercizio delle libertà e della partecipazione da parte di tutti i cittadini e lavoratori
Pone dunque un compito dinamico alla Repubblica
La Repubblica nel suo complesso anche la magistratura ma non soltanto la magistratura
Si è verificato in questi anni
Che la mafia rappresenta un ostacolo formidabile ma di più rappresenta in alcune parti del nostro Paese e qui in Sicilia in particolare addirittura il monopolio illegale qualche volta criminale del potere economico politico e amministrativo
Dunque non c'è possibilità di riscossa democratica di resistenza costituzionale
Se non si affronta questa questione
Se non le si dà tutta la pregnanza della rilevanza nazionale generale che questa questione oggi finalmente comincia ad avere nella coscienza della gente
E io vorrei però ricordare anche che l'articolo tre della Costituzione a un primo comma definitorio danno i giuristi principio di uguaglianza formale
Che sancisce il rispetto
Di diritti generali
Che spettano a tutti i cittadini indipendentemente dalla razza dalla religione dal sesso
Eccetera
Bene io credo che Palermo la Sicilia
Sia una sede nella quale è possibile verificare quanto siamo ancora lontani
Dall'affermazione del principio di uguaglianza sia di uguaglianza formale dell'uguaglianza sostanziale
Richiamo ancora Ippolito che oltre a questo principio costituzionale o insieme a questo principio costituzionale
Richiamava la necessità della difesa e la garanzia di diritti fondamentali del primato nella legalità
Io vorrei insistere ancora un attimo su questo perché spesso nel dibattito astro di questi anni
Sulla mafia si è io credo da parte di alcuni talvolta in buona fede
Talaltra no
Cercato di deviare l'attenzione su un dato che a me sembra elementare
Se non si ristabiliscano le condizioni e il consenso attorno a questo elemento fondamentale
La garanzia dei diritti
Il primato della legalità il l'attuazione costante del principio di uguaglianza non è possibile costruire null'altro
è la precondizione
Perché qualunque progetto di sviluppo economico sociale e civile
Possa essere attuato
E io credo che questo dato di fondo se volete semplice ma vi assicuro che in questa materia le cose sono forse molto più semplici quanto non sento è molto difficile la battaglia la mafia ma non è difficile orientarsi
E chi in questa materia non si orienta vi assicuro per larga misura o era assegnato o è in malafede
Perché cosa è accaduto
E accaduto che ad un certo punto ne parlava ancora Franco e politologi
Una parte della società civile una parte delle istituzioni
Ha sviluppato attorno al determinarsi di un movimento antimafia nelle istituzioni e nella società civile per la prima volta in Italia un attacco una critica utilizzando varie categorie
La prima delle quali la principale delle quali è stata quella del protagonismo o se ricordate bene del carrierismo
Ripeto io non voglio fare lugubre azioni voglio stare semplicemente dalla parte del cittadino che osserva ma osserva anche da protagonista tutto questo
Quando per la prima volta è accaduto che si sono celebrati
A Palermo processi di mafia che si sono svolte indagini di mafia che alcuni magistrati hanno fatto puramente e semplicemente il loro mestiere
E hanno penetrato dentro questo sistema di potere
Toccante hanno toccato interessi
Hanno reso visibili trame hanno individuato personaggi non più dunque la mafia come elucubrazione sociologica
Ma la mafia con un sistema di potere fatta di interessi di personaggi in carne e ossa di trame di relazioni
A quel punto
Piano piano
E cominciata montare da una parte delle istituzioni e dalla società civile ha una grande straordinaria inedita solidarietà nei confronti di questi magistrati
Che ha rappresentato un momento di risveglio della coscienza civile innanzitutto a Palermo e in Sicilia
E dall'altra parte si è determinato una reazione dura che via via montata
Fino al punto di rovesciare persino i termini della questione immettere cioè i protagonisti tra virgolette di questa battaglia antimafia fossero essi i giornalisti magistrati avvocati
Esponenti della società civile giornalisti poliziotti
Sotto una costante
Accusa
Tutto sommato appunto poi
Adulata attorno a questa famigerata categoria del protagonismo del carrierismo a tutte le varianti
Si è messo sullo stesso piano la mafia e l'Antimafia
In sostanza spostando su l'Antimafia
Un insieme di
Critiche di attacchi
Duri quotidiani
Questo ha reso evidente a mio parere la natura dello sconto che era appunto uno scontro di interessi uno scontro anche di concezioni della politica e della vita del nostro Paese
Io credo che la questione sia da questo punto di vista piuttosto sente e che se da riportare a una ad uno scontro di queste proporzioni
E di questa dimensione
Le vicende che sono accadute in questi anni
E assolutamente indispensabile
Che la presa di posizione sia radicale
Non credo molto lo dico anche provocatoriamente ai disse ai ma
Ai però
Io credo ad una dialettica vera
Che abbia però un obiettivo comune che dobbiamo verificare se comune dobbiamo verificarlo giorno per giorno non con le chiacchiere ma con i fatti e con i comportamenti quello cioè di rimuovere questo formidabile ostacolo all'uguaglianza materiale alle libertà di tutti i cittadini
Non non voglio è semplificare ma
Mi pare che parlando qui è superfluo dire che cosa significhi il potere mafioso
Per l'incolumità fisica della gente per il diritto al lavoro alla salute all'ambiente alla tassa come sia mediato continuamente dispensato come privilegio continuamente ciò che dovrebbe essere affermato come un diritto
Fondamentale
Ripeto la dialettica e assolutamente indispensabile ma deve essere chiaro e coerente l'obiettivo
Ed allora io francamente
La discussione che si è verificata in questi mesi
E che ha toccato ancora una volta la magistratura
E la vorrei leggere sulla base di questa
Necessità di chiarezza e di radicalità della presa di posizione
Il pool antimafia
Nessuno
Ha accusato il pull antimafia di Palermo
Di prevaricazioni o di violazioni
Di regole e di principi di legalità
Il pull antimafia ha realizzato alcuni risultati importanti che i cittadini hanno colto come tali restituendo all'istituzione giudiziaria e allo Stato
Quel minimo di dignità che inganni
Anni lunghissimi
Lo stesso palazzo di giustizia lo stesso palazzo definito dei veleni non era riuscito ad esprimere
Il pool antimafia sul piano professionale e rappresentava ed è stato detto dal Consiglio superiore della magistratura un patrimonio importante di questo si è parlato
Se deviazioni ci sono state o ci saranno dovranno essere perseguite perché al potere mafioso bisogna rispondere con la riaffermazione del principio di regalità e di difesa delle garanzie ma non di questo si è trattato
Io non credo alle diverse concezioni della lotta alla mafia che pure sono state propagandate
Non è questo il punto
Il punto è che siamo alla vigilia di un fatto straordinariamente importante di grande civiltà il nuovo processo penale io credo che il nuovo processo penale può dare strumenti alla magistratura
Molto più efficaci nella lotta alla mafia
Se non altro perché consente una verificabilità dei risultati
Una costante verificabilità dei risultati ma ciò richiede un'attrezzatura che non c'è
Richiede un organico attrezzato che non c'è richiede una promozione della professionalità che si è tentato di distruggere
Qui c'è un compito che il Consiglio superiore sia assunto che io mi auguro persegua fino in fondo
Perché il la mozione approvata a settembre di quest'anno è una mozione importante che io condivido ma va verificata
Bisogna vedere se i capi degli uffici hanno dato e danno attuazione a questa direttiva
Bisognerà vedere se ci si prepara al passaggio al nuovo codice di procedura penale salvaguardando queste professionalità che si è dichiarato di volere salvaguardare
I cittadini chiedono questo
Chiedono rispetto del principio di legalità da parte dei giudici ma chiedono anche dei giudici onesti capaci qui c'è una funzione alta di governo dalla magistratura
Che va
Verificata giorno per giorno dentro una dialettica istituzionale in cui si confrontano le posizioni ma in cui deve esser chiaro anche lì chi sta da una parte chi sta dall'altro io leggo in questo senso
L'accenno che ha fatto il Sindaco alla necessità di un dissenso alla proficuità di un dissenso dentro le istituzioni
Secondo punto
La lotta alla mafia richiede il massimo di trasparenza proprio perché collegata a quel principio fondamentale che richiamavo all'inizio
Di verificabilità
Io non vorrei
Che una risposta
Forte tra virgolette
All'escalation o del potere mafioso a questa sua costante continua penetrazione
A questo monopolio illegale del potere economico
Del potere
Amministrativo del potere politico la risposta forte fosse l'alto commissario
Perché a me pare che c'è di bisogno di strumenti ordinari
Del funzionamento efficace e trasparente della macchina della giustizia degli apparati investigativi della polizia
Non vorrei che questa concentrazione enorme inaudita di potere in un organo in una persona soltanto
Poteri di polizia
Poteri giudiziari mescolati insieme poteri di sì ispettivi
Non sottoposti ad un controllo se non al controllo del ministro dell'Interno mi raccomando che il ministro
Sia in realtà la risposta forte che finisce in realtà ancora una volta per creare un altro buco nero nelle istituzioni
Spostando dal piano di un'attività di polizia dal piano di un'attività giudiziaria sottoposta alle regole dello Stato di diritto del processo penale verso sedi oscure di esercizio del potere non controllabili
E questo badate non lo dico neanche tanto per affezione ad un principio che è pura mi pare importante ribadire ma lo dico anche per una questione di utilità di efficienza
La lotta alla mafia richiede una polizia una magistratura attrezzate questo non è accaduto
E allora faccio la ultima considerazione conclusiva
Il con ritorno alla necessità che la Repubblica si assuma questo ponte
Finora in realtà
E accaduto in Sicilia in maniera molto semplice perché un gruppo di magistrati
Un gruppo di esponenti della società civile un'intera nuova generazione di ragazzi e di ragazze
Ha trovato nella battaglia antimafia un grande momento di espressione una grande spinta di liberazione
Che ha pensato e mi pare il risultato più importante di questi anni più ancora del maxiprocesso ha determinato un una crescita di consapevolezza nella coscienza collettiva dei siciliani e degli italiani dell'intero Paese
Ma non si può aspettare comunque di volta in volta sempre l'importo della magistratura
Stare ad attendere con ansia se Falcone-Borsellino Di Lello Guarnotta Ayala consegnano e depositano la sentenza ordinanza sul del maxiprocesso ter quater
Quinquies e via dicendo
Perché tutto il resto intorno è immobile normalizzato
Ecco io credo che sia invece importante che questa resistenza costituzionale che nella lotta alla mafia appare in tutta la sua crudezza
Tragica cupezza sia assunta dalla Repubblica nel suo complesso e che circuito velare Sportella responsabilità si è attivato tutto intero
Non soltanto quello della responsabilità penale lo accennava adesso Bruti Liberati e la cosa è stato oggetto ricordo di un bellissimo intervento di Elena Paciotti ad
Primo
E poi credo unico
Manifestazione nazionale della CGIL della CISL e della UIL contro l'altro
Bisogna che gli altri Circuiti di responsabilità si attiva i segnali sono negativi ma non è il caso sicuramente di piangerci sopra bisogna stimolare denunciare spingere l'ultimo è questo insabbiamento vergognoso
Che si è verificato in Parlamento a proposito dello scandalo delle carceri d'oro
è un segnale che certo non lascia sperare niente di buono sul versante politico
E la riforma del sistema politico passa anche attraverso questi atti concreti non attraverso le prese di posizione generali o programmatiche si misura su questo
C'è una impunità politica un'impunità amministrativa che ad un livello ormai intollerabile
E non può accettarsi che venga questa responsabilità politica e amministrativa questa responsabilità perfino di cifre disciplinare penso all'inerzia di tanti consigli professionali
Sostituita con la ricerca costante ansiosa ripeto della responsabilità penale
Io trovo che i magistrati
Come Falcone o come all'ENI e come tanti altri che nel corso della stesura di una sentenza ordinanza dipingono un quadro nel quale appaiono come è naturale che sia delle responsabilità amministrative politiche che non possono perseguire perché non configurano reati
Facciano il loro dovere
E certamente si rovescia ancora una volta il senso delle cose
Se piuttosto che attivare le responsabilità politiche amministrative in presenza di fatti accertati si rovescia sul magistrato una sorta di indebita prevaricazione nell'avere stesso quella sentenza ordinanza e via dicendo
Per non stare
Per come dire
Per non apparire
Poi tanto brutalmente schierato aggiungo anche una cosa
Non credo non voglio dire con ciò
Che la magistratura ha fatto tutto ciò che poteva e ha fatto tutto ciò che poteva bene
Intanto in questa materia io non credo che ci si possa si possa parlare di una magistratura complessivamente impegna
Ci sono magistrati ci sono uffici
Ci sono alcuni che hanno Gitto bene ci sono alcuni che hanno agito male
Ma tutto ciò ancora una volta per richiamare al principio costituzionale a mio parere solo una sede di controllo democratico che il Consiglio superiore della magistratura
Ma questa sede di
Controllo democratico deve funzionare
E deve funzionare nella duplice a me pare semplice
Direzione
Da un lato
Quello di garantire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura dunque
L'effettività della giurisdizione
Dall'altro
Vegliare sulla correttezza dell'operato dei singoli giudici
Qualche magistrato in più
Non soltanto con l'uso che dovrebbe andare in galera ma anche neghittoso incapace che se ne va via
Dalla magistratura non mi pare che sia un fatto particolarmente grave nel rispetto naturalmente delle regole segnata dalla Costituzione e dal processo disciplinare che poi le mutua dal processo penale
Non mi pare nemmeno che è un'organizzazione forte degli uffici giudiziari debba essere scambiata per autoritarismo verticistico del Consiglio superiore della magistratura
è un compito che gli compete
Sul piano generale
Per pare che questo sia un compito in questo momento che ritorna ad essere importante e dunque io credo concludendo che noi abbiamo motivo lo dico con sincerità di essere noi i siciliani palermitani
Soddisfatti
Non dico grati soddisfatti
Che questo convegno di Magistratura democratica si tiene a Palermo e si tiene in questo periodo perché mi pare che riportare su questo piano dei principi e dei valori fondamentali una battaglia dura aspra che vede uomini e donne rischiare quotidianamente la vita perché di questo si tratta scusate possano fare una battuta retorica e dargli tuttavia il senso di stare dentro
Ecco una resistenza democratica
Un piano di
Osservanza un programma di osservanza scrupolosa ma dinamica dei principi costituzionali
Sia il modo migliore per rompere quell'isolamento che sta sempre dietro la porta e che non c'è da illudersi non è qualcosa che si può salvare soltanto con il movimento con l'opinione pubblica perché purtroppo ancora nelle sedi di potere
Le quali siedono uomini che fanno i sindaci gli assessori magistrati poliziotti in quelle sedi di potere lì ancora
Il potere mafioso è dominante
Questo va detto senza mezzi termini e dunque quando si parla di isolamento di questo isolamento si parla e che in realtà parla invece di protagonismo facendo riferimento a ciò che avviene nell'opinione pubblica sa perfettamente
Che cosa significa significa tentare di togliere il consenso la solidarietà della gente comune intorno a chi dentro le istituzioni si trova battaglie una battaglia difficile combattere una battaglia difficile a dovere e gestire quel dissenso quotidiano questa attraversa tutte le istituzioni e la società civile nel suo complesso col io credo che da questo punto di vista il ritornare
A considerare alcuni principi alcuni valori fondamentali come qui è stato fatto e si farà in questo congresso non è assolutamente estraneo lontano dal tema di questa nostra tavola rotonda e dalla battaglia contro la mafia
Grazie al professor Galasso la parola è ora a padre Ennio pinta acuta sociologo dell'istituto di formazione politica ruppe di Palermo
Io sono molto grato l'invito a partecipare a questa tavola rotonda
Soprattutto perché dà la possibilità
Di mettere in comune
Un'esperienza una riflessione un attività
Condotta personalmente condotta come gruppo come istituto
In un periodo particolarmente importante e delicato qual è quello che attraversa oggi il nostro Paese
Il nostro sistema politico
Sono o rimasto leggermente disturbato per la verità
Nel nella frase introduttiva di Bruti Liberati quando diceva che adesso sentiamo parlare gli altri
Per la verità ecco i sentimenti di questo nostro colloquio diverso perché
Almeno personalmente mi sento del tutto coinvolto nei problemi nell'impegno nella notte che in questo momento un'istituzione così determinante e importante come la magistratura sta attraversando
è un impegno comune per cui le nostre riflessioni
La comunicazione delle nostre esperienze e sono un patrimonio che ci congiunge ci fa essere identici
E tutti nello stesso spartiacque
Perché credo che oggi noi viviamo uno dei momenti di transizione
Che preclude alla ricostruzione una seconda restano costruzione del nostro Paese
Ovvero
Se si sbaglia strategia se si sbaglia cammino
A una inversione di tendenza
Nella quale anche
I travagli della magistratura possono finire
Con avere condizionamenti tali
Da
Potere essere funzionali al progetti che non sono sicuramente quelle dello sviluppo della nostra democrazia
Pertanto mi sembra anche che la scelta dei termini di questa tavola rotonda
Delle parole cittadine istituzioni democratiche potere mafioso
Se riusciamo a vederli in maniera congiunta
è da attribuire a questi termini il pieno significato sono quelle che ce l'hanno intanto la chiave di lettura
Della situazione attuale
E ci danno nella giusta comprensione
E tenendo conto delle esperienze che stiamo facendo in questo periodo in questo momento un po'tutti nel nostro Paese
Mi riferisco e sottolineo determinate situazioni ed esperienze
Di cui la stampa anche oggi e ieri ci ha parlato
E riguarda alcuni magistrati che venne possiamo dire di frontiera che vivono il loro ruolo il loro impegno con il rischi all'interno della stessa istituzione e al ancor peggio all'esterno
Ecco allora che che
Proprio qui abbiamo la chiave per interpretare quello che c'è chiesto ai fini di poter far sì che la nostra democrazia maturi
E si sblocchi
E le istituzioni siano della società civile per per la società civile
In realtà
Forse la crisi dell'attuale momento della nostra democrazia
E proprio nella assenza
Ornella mancata maturazione di una vera cultura politica quella che ci sarebbe dovuta essere proprio a partire dalla nostra costituzione
E da questo cammino democratico del nostro Paese
Io credo
Che dobbiamo partire da una riflessione culturale
Da una repressione che riguarda il senso dello Stato pertanto il senso dalla politica
Se noi oggi abbiamo una grande domanda delle forma delle istituzioni
Se oggi c'è crisi di identità non solo nelle istituzioni stesse come organizzazione nel loro aspetto formale ma anche nei ruoli
Dei singoli uomini che vivono nelle istituzioni ciò si deve soprattutto a una mancata
Riflessione è un'acquisizione di cultura sul vero senso dello Stato
Ha prevalso
E siamo in presenza attualmente di quell'immagine delle istituzione dello Stato
Che sostanzialmente abbiamo ereditato da una cultura liberale borghese
Ed è stato lo smacco l'occasione mancata nell'attuazione della nostra Costituzione
Queste istituzioni che sarebbero dovuto essere il modo di esprimersi della società civile
Il modo come la società civile persegue i suoi obiettive solo sviluppo sostanzialmente sono rimaste invece parte di un apparato dello Stato stesso che si sovrappone alla società civile
E che faticosamente nel cammino di quest'ultimi vent'anni soprattutto sono riuscite le istituzioni ad essere espressione dei bisogni e della società civile stessa
E qui la profonda crisi DS la profonda crisi e vuoti
Lasciati nell'organizzazione stessa dello Stato
Quei voti che hanno permesso anche l'annidarsi
Di poteri l'annidarsi di soggetti privilegiati del nostro sistema politico
Quali ad esempio i partiti
L'introdursi anche di altre potere compresi quelli mafiosi quelle delle organizzazioni criminali e vari poteri occulti
Ecco perché
Queste istituzioni oggi sono in un discredito
E parte della società civile la grande domanda di riforma istituzionale
Se questa riforma vista istituzionale fosse soltanto una rivendicazione corporativa allora capiremmo anche talune diffidenze
Talune perplessità che sia in ne responsabili in settori del governo del paese ma anche nella società civile stessa
Si avanzano anche verso la stessa magistratura
Ed ecco anche
Talvolta orchestrata una certa diffidenza
Nel volere
Considerare
Ad esempio la magistratura e non solo essa com'è quel corpo separato che soprattutto in alcuni settori DS quelle che probabilmente sono anche più sul palcoscenico finiscono corno lei essere indicati come settore di privilegio
Non è molto difforme così come l'ho capita io
Qualche recente dichiarazione del ministro Vassalli
Per la verità
Una cultura politica e un senso dello Stato
Che
Avremmo dovuto già superare da tempo
Crisi delle istituzioni sovrapposizione delle istituzione alla società civile che possono partendo da anelli chiave coinvolgere anche istituzioni che sono determinanti per la stessa democrazia
E la magistratura età
E considerando quanto di ricerche sociologiche da qualche tempo a questa parte
Sono state condotte
Anche nei riguardi del ruolo della magistratura e che curva discendente si nota rispetto al l'opinione al prestigio goduto dalla magistratura stessa
Già appena quindici anni fa rispetto ad adesso
Adesso c'è da preoccuparsi né affetti se questa stessa istituzione non rischia di essere coinvolta nella crisi che però bene da da altri istituzione stesse
Ed è il problema dell'occupazione del potere
Dall'occupazione delle istituzioni stesse
Partito dalle dai soggetti privilegiati dalla politica quali sono i partiti è giunto a coinvolgere un po'tutta l'organizzazione e le istituzioni dello Stato stesso
Ed è forse questo anche un travaglio della magistratura e di cui la relazione di Ippolito che ho letto con estrema attenzione mi sembra si faccia carico
Una occupazione del istituzioni
Nel senso della spartizione partitocratica non ha reso immune nemmeno
Istituzione quali quelli della magistratura
Ecco perché
Anche attraverso quello che viene scritto
Viene apprestato l'opinione pubblica sempre più rischia di esserci sbandamento qualora nel suo supremo organo il Consiglio superiore della magistratura taluni documenti
Sono
Nei contenuti di partenza in un certo modo e finiscono poi colleghe sereno un modo diverso e non attraverso una logica aristotelica interno all'analisi dei documenti
Ma tra verso quelle pressioni e quella presenza
Che della società civile
Ecco allora il rischio oggi del progetto di riforma dello Stato e si superi
Questa
Perversa tendenze meccanismo partita
Dall'occupazione del potere operata soprattutto nel settore politico e dei partiti e che possa giungere anche a organizzazione istituzione che sono insostituibili nella loro prestigio
Per le sorti della democrazia stessa
E queste istituzioni lì dove oltre che ad essere occupati in fondo nell'ambito stesso del sistema politico finiscono con l'essere zone franche di potentati economici
Zone franche perché le organizzazione criminale mafiosa possano operare
Ecco allora che la crisi del sistema democratico interrogative sul sistema politico diventano determinanti
Ed è questo l'attuale momento che noi stiamo vedendo nel nostro Paese
Ed è questa la condizione dalla nostra democrazia di cui ognuno di noi
Nell'impegno culturale e nell'impegno di azione professionale
Politica e sociale dobbiamo farci carico
E a questo punto sicuramente la speranza maggiore credo venga dalla società civile
Ed è riduttivo del termine anche in questo trinomio che è il titolo della nostra tavola rotonda considerare il cittadino oggi come qualcosa isolato a Q i bisogna riconoscere libertà
Garantire libertà
Ed assicurare quelli che sono i diritti fondamentali della Costituzione la verità è oggi Camp
Molto di più che in qualsiasi altro Periodo dalla nostra storia democratica il cittadino deve essere considerato nel suo ampio spazio che è quello della società civile e credo che noi nella crisi della nostra democrazia siamo perdenti per avere perpetuato questa cultura liberale borghese che è quella
Che
CIM fa immaginare l'apparato dello Stato come il Morocco che si deve sorregge e che si sovrappone alla società civile
E di considerare il cittadino singolo con i suoi diritti colletto tele con la sua difese estrapolato da questa società civile che in realtà è l'unico soggetto del potere
E l'unica sede della democrazia e per cui sono le istituzioni
Ed è questo momento anche esaltante nel progetto di riforma dello Stato e di ricostruzione del nostro Paese perché la vivacità è proprio quella che proviene
O forse che chiedono in maniera potente di essere inserite nello spazio della politica e di far sì che le istituzioni non siano più quel vestito che non serve e non è adeguato alla stessa società
E probabilmente è questa l'esperienza più viva che Palermo quello che abbiamo vissuto da al tutte paese e diventa significativa e oltre che lotta diventa modello per far sì che ci siano riforme ricostruzione dello Stato
Ma
Proprio nei rapporti della società civile nel suo modo di essere nelle speranze che sono cresciute
Nei tentativi che vengono fatti per spezzare per far conflitto nell'ambito delle istituzioni il blocco maggiore oggi operato
Non soltanto nelle zone calde nelle zone ad alto rischio dalle organizzazione del potere criminali e mafiosi
E credo che su questo punto
Bisogna al bene idee chiare
Al di là di ogni equivoco
E più che ogni altra un ruolo queste idee chiare bisogna che l'abbia la magistratura
Questo corpo che non è separato
E tempo
Di smetterla nel pensare
Che le organizzazione criminali e mafiose siano quelle bande armate lotta tra loro
Che siano il frutto
E l'azione in una terra
Che avuto la malaugurata sorte
Di far nascere
Questo triste fenomeno
Mafia potere mafioso
E oggi forse più di ogni altro potreste dirlo voi altri
Più che noi che studiamo e siamo impegnati
Oggi è potere eversivo
Non possiamo giocare sulle parole se esistono terzo livello
Cerchiamo per la salvezza della democrazia di capire la realtà così come sei
Proprio nel momento in cui lo sviluppo dell'organizzazione criminale mafiosa
Partendo lì dove la storia ci dice che è partita
E nel suo cammino che ha fatto
Soprattutto in questa città nei suoi palazzi del potere
Nei suoi quartieri degradati
Nel collusioni
Proprio questa mafia
Per lo sviluppo stesso
Dell'economia
Per lo sviluppo stesso anche della democrazia malauguratamente lì dove essa ha lasciato spazia buchi vuoti questo potere mafioso
E potere di un sistema economico politico ed è forza eversiva
E allora è anche terzo livello
Non capiremmo più nulla di quello che è avvenuto di quello che continua ad avvenire
Spetta chissà a chi trovare le concatenazioni
Trovare il punto di arrivo
Spetta a chissà chi far luce fino al punto in cui rapporteur collusioni sono determinanti
Sono determinanti non perché si aprano le porte dei palazzi e dei ministeri
Ma perché possono uomini di potere
Avere rapporti
Possono programmare
Possano farsi che la democrazia resti bloccata affinché interessi poderosi
Economici
Continuano
A super petardi
Questa probabilmente è la verità che ci fa temere per le sorti stesse della democrazia
E qual sia si tentativo qualsiasi progetto
Ossa
Apparentemente essere quello di una riforma istituzionale e di efficienza lo Stato
Che dia maggiore serenità ai cittadini
Via collegamenti di potere tra magistratura altri soggetti della società civile con l'esecutivo
Sono tentazione rischiosissimi lì dove alcune forme degenerative della partitocrazia hanno fatto prendere il gusto
A gestioni
Che sono essenzialmente autoritarie perché il determinare a chi debba appartenere pezzetto per pezzetto dello stato e delle istituzioni è sicuramente un'azione autoritaria
Ed ecco allora
Il nostro intendimento
Nel lavoro
Nel cammino nella repressione nella lotta che facciamo proprio in questa terra in questa città di
Crede re e di portare avanti un progetto politico che Progetto di
Ricostruzione della democrazia di ridare all'immagine al nostro Stato e di far sì che la società civile sia realmente il soggetto del potere politico questo è possibile
Questo è possibile
Questo è il reale forse l'unica carretta
L'unica legittimazione che possiamo vantare proprio in questa terra questa terra palermitana
La legittimazione di poter dire che è possibile arredare senso alla politica nel giusto significato e di dare voce alla società civile
Ma non per merito soprattutto nostro o per merito soprattutto di chi è andato in prima fila e ha perso la vita per questa obiettivi e per questo progetto
E quanti probabilmente magistrati questa sera sarebbero qui sono avessero lasciato
La loro vita e il loro sangue nelle nostre strade per il rinnovamento del nostro Paese per questo progetto politico
Ed ecco allora che bisogna che si sappia nel nostro Paese
Si sappia
Quanto deve il Paese a questa città
Ma anche voi altri
Quanti siete magistrato in questa sala bisogna che sappiate perché lo per percepiamo andando in giro per le città e andando all'estero quando il lavoro fatto
L'impegno professionale in questa città dei vostri colleghi ha dato prestigio alla magistratura
E quanto siano stati insensate anche su questo fronte
Non i tentativi di far sì che la legge sia applicata nel giusto modo ma certe campagne che provengono all'interno stesso dell'istituzione
Per
Screditare
Non considerando
Questo modo di gettare la pietra che ricade sulla propria pace
Il paese
Deve molto alla magistratura di questa città
E non solo alla magistratura deve molto a questa società civile che ha saputo creare per menti e movimenti
Per cui per cui è stato fatto il maxi processo che resiste almeno fino a questa sentenza di primo grado
Ma questa sentenza e avvenuta perché la paura ecco diminuita nell'avere parti civili nell'avere giudici popolari è questa e società civile
E il Paese deve molto le istituzioni del nostro Paese la democrazia questa città
Lì dove l'impegno per una nuova politica
E giunto apparsi che fosse possibile quello che era
Impossibile per venti anni amministrare questa città secondo le leggi
Far sì che questi appalti
Di cui sento che ce ne sono anche sentenze il rinvio a giudizio finalmente fossero dati secondo la legge
Il minimo indispensabile dell'amministrazione dalla politica che sembrava irrealizzabile perché purtroppo sembrava impossibile perché la gente veniva ammazzata su questo spazio ed oggi è possibile
E come è possibile a Palermo potrà essere possibile lì a Genova qualora ci fossero tentazione di dare appalti secondo processi che abbiamo sentito
Avvenuti pura a Genova così come a Torino così come nel al Comune di Milano questo un contributo
Dato da questa città che ha tolto probabilmente si è scrollata anche questa marchio
Che si estendeva su tutta la pace che fosse una città capitale dalla mafia senza speranza di redenzione
E allora
Siamo tutti coinvolti
In questo grande progetto
Senza corporativismi
Senza corporativismi
Perché questo è il modo di non essere ricattabili dall'esecutivo
Questo è il modo per farsi comprendere dalla società civile
Senza corporativismi
Qualcuno vorrebbe che fossimo corporativi anche noi
Lì dove ci dicono ai gesuiti di non fare politica
Dovremmo solo
Vivere una corporazione è un modo di essere corporative nelle sagrestie ma la politica che noi vogliamo è quella che in queste Breve in questo breve colloquio cerchiamo di perseguire progetto per una seconda ricostruzione del nostro Paese
è una costante
Per quanto mi sembra di aver capito è seguito da un po'di tempo dell'impegno di Magistratura democratica
Ed è motivo di incoraggiamento
Per chi è lotta perché combatte perché attaccato perché sopravvive ritrovare anche in questo congresso queste riflessioni questo obiettivi
Se
Qualcuno di noi
Che vive queste alleanze
Viene meno
Indeboliamo tutto il fronte
E allora è chiaro che
Se la giustizia
Messe in crisi non c'è società civile che conta
Non c'è politico che voglia fare il rinnovamento non ci sono movimenti che possono gridare
Perché la giustizia
E la composizione ultima dell'armonia nella società e questa armonia nella società essenzialmente bene comune ed è qualità della vita grazie
Grazie a padre quinta coda conclude la prima tornata il professore Gianni Puglisi preside della facoltà di magistero di Palermo e segretario generale della CGIL università
Ma
Innanzitutto vorrei a mia volta ringraziare
Gli amici i magistrati in Magistratura democratica per avermi invitato a questo incontro e alloro congresso
Vorrei ringraziarli anche di un altro fatto
Di avere trovato per questa tavola rotto
Va un titolo
Che esce un po'fuori da quelle che sono le abitudini di linguaggio convenzionale
Sarebbe
Forse è stato
Più adeguato alle convenzioni linguistiche correnti trovare nel titolo
Proprio l'espressione che abbiamo sentito qui questa sera Giada i miei amici
Correlatori a questa tavola rotonda società civile
Non c'è
Ci sono i termini di cittadino
Ci sono i termini di istituzioni di mo'democratiche poi c'è
Comprensibilmente perché l'altro il termine potere mafioso
Io credo di potere cogliere anche seguendo un attimo
Lei
Gli input ai suggerimenti di Bruti Liberati all'inizio
Una motivazione che mi pare possa essere vista al di là dell'occasionalità della scelta del dei termini
Dove
Per converso il recupero possente dell'espressione società civile
Che in questi ultimi anni abbiamo sentito quasi imposto all'opinione pubblica dai mezzi d'informazione dalle strutture
Di opinione dai leader di opinione
è un termine diciamo pure una locuzione un'espressione che ha preso pregnanza
Non in sé
Ma in contrapposizione ad altro in contrapposizione all'lo Stato in contrapposizione alle istituzioni
Cercando di andare ad una mediazione fra Stato e cittadino
Che trovasse in questa formula della società civile
Un medium di organizzazione
Spontanea alternativa alle istituzioni
Che per quanto mi riguarda nella positività dell'occasione
E nella positività della circostanza pendente appunto a evidenziare una sofferenza un disagio
Qualche cosa da respingere
In ogni caso esprime anche qualcos'altro esprime la necessità
Di recuperare proprio i termini essenziali di questa polarità che sono proprio i cittadini e le istituzioni democratiche
Quindi credo che l'intenzione conscia o inconscia a questo punto in politica non c'è
Il se o il come se
In fondo questo è un senso politico del discorso
Poco importa quindi se conosce angoscia il messaggio che mi pare possa venire come primo segnale da Magistratura democratica ed è particolarmente importante questo ex e vedremo anche perché
E il segnale che tende a riportare la popolarità del discorso
Sui titolari
Naturali vorrei dire
I cittadini e le istituzioni
Detto questo vorrei un attimo spostarmi sull'altro pollo linguistico della tavola rotonda di stasera per tornare poi alla fine su questo che Hopa di cui ho detto il potere mafioso
In questi anni
Nella nostra città in modo particolare lo abbiamo sentito adesso detto in termini molto chiari da Ennio avvinta coda
Ma fuori dalle mura della nostra città nella nostra regione nel nostro Paese forse anche nell'opinione pubblica internazionale
Si è determinato un movimento consistente
Forte convinto Dino al potere mafioso
Io credo che se dovessimo fare in modo immaginario un referendum nel nostro Paese
Alla stregua del referendum il popolo cileno ha fatto e ha vinto contro il dittatore fascista
Credo che certamente il fronte del no alla mafia nel nostro Paese a un referendum
E non solo a scrutinio segreto ma anche a scrutinio palese
Sarebbe vincente
E certamente
è un motivo di consolazione
Perché su questo fronte del no
Noi oggi vediamo schierate delle leghiamo forse in modo improprio Categorie però non saprei come definirle
Che sono significative
Non in quanto tali ma sono significative per la costruzione di un tessuto
Sociale culturale politico che dovrebbe essere quel tessuto nuovo su cui rifondare il binomio cittadino e istituzioni
Le vorrei nucleare brevemente vorrei partire soprattutto dei giovani
Oggi nelle scuole
Consentitemi un po'meno forse nelle università
Non vedo molto movimento e molto fermento nelle università
Nelle scuole certamente ce n'è molto di più
E i giovani oggi hanno preso coscienza e non in modo strumentale
Del fenomeno mafioso
Ne hanno preso coscienza e forse in questo sono stati onestamente va anche detto un momento di riferimento essenziale
I cosiddetti intellettuali
Dico i cosiddetti intellettuali perché anche questa è una categoria molto composita
Che raccoglie esperienze
Vite
E impegni profondamente diversi per costume e per trasferimento di conoscenza
Vi sono fra inoltre propri magistrati
I magistrati che non dobbiamo dimenticarlo nell'ordinamento del nostro Paese
Costituiscono non una categoria
Ma costituiscono un potere uno dei tre Poteri
Vecchi di Montesquieu Jana memoria
E in molti strati hanno usato il loro potere
Io condivido alcune delle
Riflessioni di Alfredo Galasso su questo esercizio del potere dei magistrati forse anche qualche bacchettata sulle mani alla fine del suo intervento su qualche aspetto dell'uso di questo potere
Soprattutto per la parte dell'ignavia che la cosa più
E se Granda
Ma tolte queste eccezioni
Tolte queste
Questi casi vaganti non c'è dubbio che oggi i magistrati
E Magistratura democratica in questo credo che sia significativo che questa sera pone questo tema al centro dalla sua riflessione hanno preso coscienza Luca c'è una mente del problema
Lo hanno fatto le forze dell'ordine
Credo che molti dei presenti ricorderanno anni lontani
Che adesso molti hanno dimenticato
Nei quali le forze dell'ordine
Erano viste come l'altro dalla democrazia percorso lo erano pure
Non se ne parla più
Perché nel nostro Paese si è abituati a dimenticare
Ma sono gli anni in cui le forze dell'ordine erano contro i lavoratori
Erano contro i giovani
Erano al servizio di un potere che allora non si nominava
Ma che aveva allora un ministro si chiamava Scelba
Ed erano gli anni Sessanta
Dove la città di Palermo in quel periodo
Fu un banco di prova
Di quella realtà
E di quella situazione in cui le forze dell'ordine non erano schierate esattamente nella direzione della democrazia e della libertà
Vi sono stati i giornalisti e vi sono i giornalisti
Sui quali
Bruti Liberati a proposito dell'informazione
Ha voluto dedicare un aspetto è un punto essenziale di riflessione e posso come riterrebbero ma nell'economia dell'intervento vorrei evitare almeno nel primo turno di
Insistere
Vi è la chiesa
E ricordavo poco fa
Il sistema poliziesco e chiudo governava
Vorrei ricordare anche che erano gli anni in cui il sistema ecclesiastico chi governava la Chiesa siciliana era schierata su altri versanti
Erano gli anni in cui cardinale Ruffini sfilava per la festa della santa Rosalia con accanto noti boss mafiosi
La chiesa di Pappalardo è un'altra cosa per fortuna
Vi sono i movimenti infine quelli che poi vengono chiamati la società civile
Sono quei movimenti che respingono
Le forme istituzioni dalla politica e anche questo meriterebbe una riflessione che va ci porterebbe molto lontano perché non a caso in quest'elenco lo dico subito non ci metto i partiti
Non ci metto i partiti perché il discorso porterebbe lontano in quanto non possono essere esclusi tutti i partiti
Ma il discorso sui partiti oggi necessariamente slitta sul discorso del potere
Se mettiamo insieme tutti questi gruppi
Troviamo che il fronte del no l'ho detto poco fa a una votazione forse palesa dovrebbe essere maggioritario
Eppure se non sbaglio questa sera arrivando a Palermo visto il titolo di prima pagina dell'ora
E ho letto che la mafia ne ammazzato un altro
Alla Vucciria
E questo rituale
Delle morti di mafia
Non eccellenti perché a quell'eccellente ci torniamo fra un momento
è un rituale che cadenzato anzi si direbbe che se ho ben capito dal morto ammazzato di questa sera e cadenzato con un ritmo sincronismo allo svolgimento dei processi antimafia
Si fa il processo si fa la sentenza si chiude il processo cominciano le esecuzioni
A questo punto una domanda credo che venga spontanea
E anche qui è un problema di memoria
Dopo Reina
Quando fu la volta del povero Mattarella
Sembrava che fosse
Si fosse toccato il punto più alto
Dell'attacco alle istituzioni e allo Stato
Si riteneva che il presidente della Regione
Finita di ministro
Ogni tanto sempre memoria corta qualcuno dimentica che per una un specificità autonomistica presidente alla Regione e il capo delle forze dell'ordine in Sicilia
E il ministro degli interni in Sicilia al di là del ruolo dell'ASS dalla Regione
Presidente della Regione
Viene colpito
Dopo poco tempo
Assistiamo
Inermi è imbelli
Perché non c'era altro da fare in quel momento se non a organizzarsi nella reazione
Alla scomparsa di Terranova di Costa
Per guardare il fronte dei magistrati in quel momento
Per guardare il fronte delle forze dell'ordine sempre per quella logica delle categorie dei gruppi che ho accennato
Morissi Giuliano Basile a Leo
E ogni volta sembrava che fosse l'ultimo stadio
Fin quando poi non sono arrivati Chinnici
E del resto dopo il capo della Procura il capo dell'ufficio istruzione
C'era stato il capo della squadra mobile c'era stato il capo del governo regionale
Finalmente
Arriviamo al capo dell'opposizione
Pio la Torre
Che non era solo il capo dell'opposizione vorrei ricordare
Ed anche il leader di un movimento
Che aveva messo in moto in Sicilia e non solo in Sicilia
Un movimento un un orientamento di opinione tendente a rivoluzionare non soltanto in nome della pace contro i missili a Comiso
Una tendenza di rinascita bellica nel nostro Paese ma tendente a rivoluzionare gli equilibri economici
E finanziari delle industrie belliche e di ciò che ha Dessay sottende nell'economia dalla nostra Regione
Dopo il capo dell'opposizione
Arrivò il
Quello che nessuno pensava perché era riuscito indenne financo dalle Brigate Rosse
Il generale Dalla Chiesa il rappresentante del Governo nazionale
La mafia
A Palermo
E riuscita a colpire i vertici di tutte le istituzioni
Riuscita decapitare
Diciamolo pure in modo sostanzialmente
Impunito
Perché continuano nonostante i processi le condanne agli arresti
Continuano a logica di imperio mafioso
A decapitare tutte le istituzioni
E io ricordo ancora l'omelia del cardinale Pappalardo
Quando
Davanti al feretro del generale Dalla Chiesa
Parlando di Palermo come Sagunto
Ricordo d'indignazione
Allora
Del primo cittadino di Palermo
Ricordo quello che accadde sulla stampa nazionale
Ricordo Comella informazioni e mezzi di informazione misero in risalto questo ruolo del cardinale
Che denunziava
Ai cittadini
Le istituzioni
E lo e li denunziava anche in modo simbolico perché la le parole sono significanti ma anche i gesti allora fu sottolineato
Il gesto del cardinale che si avvicinò solo capo dello Stato Pertini
Fu messo in risalto dalla stampa
Dopodiché a questo punto sommando ancora
Al grande fronte del no dei movimenti e delle categorie
Tutto qua tutta questa attenzione di una coscienza civile che cresceva
Si sarebbe dovuto dire
Che le vicende
Della mafia
Avevano subito un duro colpo
Purtroppo
Non è molto
La mafia colpito di nuovo in alto ha colpito si dice
Il presidente del processo d'appello quello che avrebbe potuto essere presidente del processo d'appello del maxi processo d'appello
E allora amici credo che qualche cosa in tutto sto faccenda che non funziona c'è
Vorrei provare a fare una piccola analisi così
Passeggera e anche fugace per non rubare molto tempo
Una riflessione
Andiamo cercando spesso nei libri di molti amici e colleghi
Anche negli interventi di ciascuno di noi
Spesso nei rinvii nelle sentenze di rinvia a giudizio o nelle sentenze di giudizio finale
Le motivazioni
Le connessioni
Diceva questa sera Bruti Liberati all'inizio
E facile alla fine
Trovare la maniera sarebbe facile forse trovare la maniera per fare finire le carriere politiche
Recentemente da parte di molti magistrati in alcune circostanze si è fatto spesso richiamo ai legami col mondo politico eppure una cosa per esempio mi ha colpito
Mi ha colpito
Il fatto che il sindaco di Palermo andando dal giudice Pignatone
Per essere interrogato sulla nota vicenda
Ha portato con sé
La stampa ha parlato di una borsa di documento
E non lo so che cosa Luca Orlando abbia portato dentro la borsa dei documenti ma se mettiamo due più due
Fa quattro
Pignatone ha detto
Che il sindaco ha fatto delle significative riflessione sul fenomeno mafioso
Il sindaco ha detto
Che ha invitato
Il dottore Pignatone
Ad acquisire gli atti dell'Antimafia
La potrà emettere con una battuta una domanda
Ma perché gli atti dell'Antimafia la ma distrutto una ronda M. acquisiti
E siccome la domanda era retorica
E sappiamo che non vi ha mai acquisiti
E un poco
Una vicenda degna della terra di Pirandello questa
Cioè noi ci troviamo davanti ad una realtà
Politica nazionale che ha fatto tutta la Commissione antimafia possibili credo che ne ha fatto due o tre adesso non vorrei sbagliare
Ci troviamo davanti ad una realtà inquirente Chiaia istruito istruisce processi celebra processi
Però non ci troviamo davanti ad uno scambio di conoscenze
Che
Mi pareva fosse la cosa più semplice del mondo l'acquisizione da parte della magistratura degli anti antimafia
E allora io sì capisco sono significative le riflessioni del sindaco di Palermo se necessario che va del sindaco di Palermo a palazzo di giustizia a dire
Che bisogna richiamare dentro quel palazzo gli atti dell'Antimafia
Allora io mi chiedo
Chiamiamo in ballo i politici
Riteniamo che i politici sono il nodo essenziale per capire una serie di cose e forse lo sono
Ma perché non cerchiamo di leggere dove sta scritto
E non cerchiamo di capire
I nomi che ci stanno scritti sì qualche nome di politico è venuto fuori
E tutti adesso parlano di Ciancimino come mafioso
Amici miei ma diciamo davvero
Che l'unico politico mafioso di questa città e Ciancimino
Ma gli atti dell'Antimafia se non sbaglio fanno qualche altro nome ne fanno uno per tutti quello dell'onorevole Lima
Dico non capisco perché tutto questo non debba essere detto e dei palazzi di giustizia non si debba potere spogliare Compay civiltà i volumi dell'antimafia
Vorrei dire anche quindi
Che se qualche cosa non torna nel sistema
Qualche ragione c'è e non va cercata molto lontano
Non va cercata lontano perché non va neanche cercata esclusivamente nei grandi mostri della politica
Io vorrei fanno riferimento per a mia antica consuetudine a un filosofo francese Michel Foucault
Quando volendo
Andare a identificare i nuclei del potere
Riteneva di non trovare i grandi sistemi da analizzare o di non andare ad analizzare i grandi sistemi
Ma i piccoli sistemi
Tutti Elia forse il titolo è molto noto cioè il Cumbessias è il di una decina di anni fa la micro fisica del potere
Io credo che la chiave di volta
Per capire come mai
Nonostante il grande fronte del no
Nonostante le grandi tensioni e le grandi indignazioni nonostante la crescita oggettiva perché c'è della coscienza civile
Nonostante tutte le incongruenze che ho potuto dire quelle anche che non ho detto ma che ci sono nonostante tutto ciò
Vorrei dire
Che la e senza profonda
Per cercare di capire le ragioni per le quali questo sistema mafioso
Riesce ad essere competitivo non soltanto rispetto del triangolo ai cittadini e alle istituzioni ma anche rispetto alla Società Civile amici
E la questione va cercata nonne in macro sistemi Manin Microsystem
Sì è giusto è significativo che oggi noi possiamo parlare di una trasparenza al comune di Palermo è importante e meno male che c'è
Però io vorrei capire
Quanti guardano e quanti riescono a leggere
Con la stessa attenzione
Per esempio mi rivolgo anche ai giornalisti e mezzi di informazione quello che accade nelle USL e negli ospedali
Quello che accade nei policlinici universitari
Quello che accade nelle municipalizzate
Quello che accade negli enti territoriali agli occhiali parlo per esempio delle opere universitarie parlo delle università
Quello che accade nelle banche
Che senso avrebbe portare Orlando come simbolo di un nuovo modo di essere
Del dissenso nelle istituzioni lo ricordavo un momento fa Galasso quando parlava anzi lo ricordava Bruti Liberati pure quando parlava di questo richiamo di Orlando al dissenso conflitto nelle istituzioni
Ma che senso ha infatti Zare giustamente Orlando
Se noi di Orlando non ne facciamo un simbolo trasparente per portare l'Orlando in tanti Orlandi nelle realtà nelle micro realtà di questa Regione
Perché guardiamo sempre solo comune perché non guardiamo per esempio alla Regione Siciliana perché non guardiamo per esempio nelle grandi banche di questa Regione
Perché non guardiamo a tutta la logica che ha presieduto e presiede al controllo della risorsa di questa Regione
Alla politica degli Investimenti
Alla politica dei soccorsi perché che altro non è l'offerta del presidente Nicolosi di recepire il cinquanta per cento del Banco di Sicilia se non una politica dei soccorsi
Dopo quello che sta venendo fuori sulla stampa nazionale
E allora io sono perché si continui a combattere sul fronte degli Orlando e si continua a combattere sul fronte dei movimenti ed alla società civile
Però solo perché si continui e si cominci forse a guardare non soltanto dei grandi sistemi ma anche nei piccoli sistemi ed è un poco absit iniuria verbis
Fra i piccoli sistemi sono costretto a mettere la Regione Siciliana che da quarant'anni e la camera di compensazione dei rapporti fra politica e mafia
Concessa la terra come perché non andiamo a guardare i meccanismi elettorali
Nelle circoscrizioni nelle nove circoscrizioni della Sicilia con i meccanismi con cui si diventa deputati in questa regione siciliana
Perché non andiamo a guardare
Come si gestiscono le leggi e i finanziamenti delle leggi nei cinque anni in cui deputati circoscrizione per circoscrizione vanno a governare i finanziamenti pubblici e di questa regione siciliana
Perché non andiamo a guardare come si passa da presidenti dalle onde
A deputati regionali
Come si passa da presidenti delle municipalizzate a deputati regionali o nazionali come si passa da presidente o vicepresidente di banche a deputati nazionali
Ora il giornale
E allora
Io direi
Cerchiamo un attimo di fare un analisi che parli si amici della società civile
Che parli si del controllo democratico però cerchiamo di fare anche un discorso che tenta di riportare dentro i problemi il nodo dei problemi
Io concludo
Accettando l'osservazione di Alfredo Galasso quando chiede che non si utilizzi
Lo strumento dello straordinario l'alto commissario perché ogni volta che c'è lo straordinario
Si dimentica l'ordinario ogni volta che c'è il grande sistema si dimentica il piccolo sistema
Però io chiedo che
Si cerchi di ripristinare e di restituire il controllo democratico delle istituzioni
Ai cittadini
Ma lo si faccia
Attraverso un ripensamento profondo di quello che è il meccanismo con cui oggi le istituzioni sono governate e sono elette
Lo spettacolo indegno di questo Parlamento lo ricordava Galasso sulla vicenda delle carceri d'Oro e dei due ministri assolti
Quando poi in questa città qualcuno prendo una studentessa perché si ferma davanti alla casa di un amico alto magistrato e la porta per due giorni al carcere poi sarebbe interessante capire
Come questo io non sono un giurista non voglio entrare nel merito
E allora a questo punto forse facendo uno sforzo più attento di connessione
Parlavo di agli atti dagli antimafia dentro il palazzo di giustizia
Facendo uno sforzo di analisi parlavo delle indagini dei micro sistemi forse riusciremo a fare quello che chiedeva Bruti Liberati fare finire
Con rapidità quelle carriere politiche che sono il nucleo di tutto un sì un sistema che in micro e che macro insieme
E forse riusciremo a fare anche un'altra cosa
Riusciremo a ridare alla magistratura amici magistrati il suo ruolo primario ed essenziale
Che era un modo di essere un potere dello Stato autonomo dal legislativo e dall'esecutivo ma non supplente di nulla
Soltanto nel momento in cui il restituiremo a ciascuno la sua dignità il suo ruolo le sue funzioni e la sua trasparenza e quindi la garanzia di una effettiva democraticità
Congestione controllo dei cittadini e allora forse anche magistrati potranno con serenità e con dignità ritornare ad essere il terzo potere dello Stato
Senza soffrire nel primo nel secondo perché oggi purtroppo uno dei luoghi dalla magistratura
Prevalente e il potere della supplenza
Allora l'invito che io vorrei fare concludendo e proprio questo riflettiamo di più sulle cose di cui non si parla
Piuttosto che parlare sempre delle cose su cui non si riflette grazie
Grazie al professor pugliesi siamo in leggero ritardo sui tempi è aperto il dibattito chi intende iscriversi lo faccia immediatamente presso il collega Scarpinato la parole a Carmine Mancuso del coordinamento antimafia
Molto brevemente io ringrazio per questa partecipazione
Suppongo che siamo tutti d'accordo noi cittadini palermitani
Nel ritenere che questo congresso
Che si tiene a parer mio ha un valore specifico
Come si guardi a questa città con una certa attenzione con un'attenzione
Che sostanzialmente
è molto diversa
Da quella
Che forse ci si aspettava fino a qualche tempo fa
è un'attenzione
Che tutti
Protesta verso il nuovo e tutta protesa verso una sorta di rinascita verso una sorta di presa di coscienza che ha avuto una spinta oserei dire determinante che ha diffuso un'immagine
Ma stanza esportabile e che e è stata sostanzialmente costruita da questo movente il movimentismo da questa società civile
Che ha rifiutato quasi visceralmente ogni forma di ricatto mafioso e che ha saputo
Respingere maniera ventuno tutto determinante
Le forme di
Fatto perbenismo le forme di rassegnazione per forme di vittimismo questa società nuova che agita Palermo questa società anche provoca spaccature che divide che isola cosiddetti professionisti del volemose bene di coloro i quali maniera untuosa e l'interessata cercano con una trasformazione strumentale
Essere una volta movimentisti una volta poi a favore dei condizionamenti politici cominciano ormai ad uscire dalle tane
E uscendone pane si palesano si mostrano vengono individuati
Vengono
Riconosciuti
E quindi e difficilmente poi possano
Smerciare la loro cultura perversa e così mistificatoria oggi Palermo
A
In questo nuovo forma
Di coltura
Questo formali spaccatura che poi
Che Maria trasversale unisce varie forze cattoliche e laiche e di diversa estrazione culturale una forma di partecipazione alla politica
Che è del tutto nuova innovativa Palermo a un Consiglio comunale che parallelo consiglio comunale
Che si riunisce ogni giovedì sera in un'aula che sotto quella consiliare quella deputata ad accettare
Il Parlamento la città
E chiede in maniera
Magari estemporanea in maniera scarsamente
Istituzionale
Discutere porto opinioni dà pareri e cerca di dare le nuove indicazioni ai politici al piano di sopra che nel corso degli a in maniera mediatori hanno hanno affrontato il governo di questa città
E grazie a queste nuove forme di partecipazione grazie a questi aspetti piuttosto singolari si è riuscito a vincere questa ipoteca mafiosa sia riuscito a fare sì che questa piovra Nicoli serenità corre ha strangolato la gola questa città quest'isola possa adesso fare sì che sì a un domani io re a un parere alla Palermo non più capitale la mafia ma una Palermo pronti rendiamo grazie ed è chiaro che in questo contesto allorquando queste forze movimentista si agitano in maniera ma così continua così aggregante le istituzioni e quindi la magistratura non può stare indietro
E quindi io ritengo ecco perché ma il dono democratica può dare dalla senz'altro un contributo con questi lavori
E con il suo impegno che è ben noto la forma ancora maggiormente
Aspirante
In questa possibilità che qui ci sono e che vorremmo anche anche esportare che vorremmo anche dimostrare
Di poter portare fuori
Da queste
Condizioni che ci hanno tenuti per circa un quarantennio dall'avvento la rubrica alloggi schiacciati dal potere mafioso
Se la mafia avuto non suo cognome del resto grazie ai maxi processi
Grazie
A questo intervenire dello Stato
Perché a parte
L'Inter
Qualcuno ha dato
In sede politica c'è stato un attivarsi c'è stato
Un sacrificio specifico di quei magistrati
Che hanno no sofferto
Che hanno vissuto in mani
A quasi
Scarsamente umana per
Sì posteriore sa e che con tanto sacrificio hanno permesso che si arrivasse a un primo momento di verità
Però diciamo stante non si poteva tanta degli uomini
Che con tanto sacrificio portavano sì il lavoro quotidiano
Allora
Ecco perché un'azione politico amministrativa deve essere complementi sì all'azione giudiziaria ed ecco perché il giudice non può essere simultaneamente sia stato SIA Società
Il giudice personaggi le istituzioni che ha un compito lo assolve che ha un dov'lo esegue ma non può essere tutto e non può avere un potere di surroga e non può avere Sama obbligatorio per dettato dovuta le condizioni contingenti la necessità di dover sopperire con le mancanze quello che è stato poi dimostrato da questa specifica per saldare i magistrati di Palermo e che si estende poi nel resto che l'Italia
è il fatto che grazie alle indagini che si è riusciti fino al
Dell'organizzazione mafiosa è consentito di dirlo queste indagini occorre portare avanti anche con sacrificio di cori quali addetti ai settori di polizia giudiziaria permesso la stesura Ellen bastimento di rapporti come quello per esempio io faccio riferimento al primo maxiprocesso dei centosessantadue
Che portarono conseguenza Almè
A dei sacrifici anche umani
Che culmina i nelle stato ottantacinque
Videro cadere prima il commissario montana e poi assieme Ninni Cassarà e Roberta Antiochia ora se si riesce
A parte gli altri commissari e a parte
Altri éscamotage che magari possono offrirsi a fare sì che ci sia un efficiente in
Relativa alla polizia giudiziaria che possa effettivamente sì questo livello l'indagine e che possa sbriciolare apparato mafiosa
E allora ecco che anche il magistrato nel nuovo processo penale potrà avere i mezzi
Affinché la giustizia
Non è retorica possa lo dico sono appunto senza falsa retorica opposta finalmente trionfare base così come appare
Un risvegli non c'è un interesse anche soprattutto nel maggiori possibilità all'apparato dalla polizia giudiziaria allora semplicemente il magistrato non potrà assolutamente compera appieno il suo dovere e quindi ecco perché noi come società civile siamo molto attenti a queste cose
Amo retrocedere
Nel continuare a manifestare questo interesse quest'impegno e questa capacità anche di critica che ha portato
In questi
Dico qui forse funziona vediamo se è vero sì e dico questo perché
Negli ultimi nelle ultime settimane anche il sindacato qui a Palermo ha rivolto un un appello perché i movimenti le associazioni la società civile organizzata si incontrasse a Palermo per rilanciare la battaglia antimafia probabilmente i stessi sino al Sinni e sindacati folgorati dagli ultimi omicidi già ricordati hanno pensato che forse non è la mafia non era poi così debole come vi è un giudizio ovviamente che sta tutto ai sindacati che nessuno credo di noi avesse sicuramente condiviso non l'abbiamo mai smesso di dire che la situazione era assolutamente drammatica che i poteri il potere mafioso era assolutamente come dominante tante e che
Per noi senza udita diciamo della propaganda perché non è questo ovviamente né il luogo né lo spirito sei uomini come Gava come Lima come l'acquisto un nella stanno ancora dentro gli al dentro gli apparati dello stato dei partiti io credo che dimostri come e appunto il fine che il potere mafioso non è mai non ha mai abbassato la guarda i sindacati dicevo hanno fatto hanno fatto questa richiesta di incontro c'è chi non è andato io questo non lo ritengo come dire nulla come sta nella dialettica diciamo nel confronto tra di noi e c'è chi è andato facendo delle richieste precise io non so se il sindacato con le abbia fatto questa operazione per trasformismo o meno cosa anche probabile noi aspettiamo che in primo luogo il movimento sindacale pre poi posizione sull'alcuni vitelli e su alcuni temi che noi abbiamo sollecitato come quello degli appalti e dei subappalti che hanno segnato probabilmente cioè gli omicidi eccellenti chiamiamoli così di questi anni abbiamo chiesto che prendiamo posizione sulla questione e l'ufficio di collocamento per esempio a Palermo intuì si ricordava tutta una serie di altri fatti che quei non ripeto diciamo per brevità ma insomma mi sembra che
Ci siamo abbiamo che chiesto che al di là della questione la centosessantaquattro Schede cosa peraltro più volte da noi già sollevata si ponesse un problema appunto di codice di comportamento per i politici cioè nel senso che si liberassero appunto i partiti in primo luogo dalle infiltrazioni e dalla per e trazione mafiosa attraverso intanto un giudizio politico che può venire dai cittadini come dalla società civile credo che i nomi che io qui ho fatto sono nomi che tutti che anche l'editore come si suol dire conoscono non credo di dire niente di nuovo e su questo terreno come dire che assolutamente appunto con credo
Che in qualche modo
La società civile i cittadini di Palermo dovranno e devono continueranno a lavorare se e su questo terreno come dire ci sarà l'impegno la guerra concretezza torni al contempo è anche la serie la serietà da parte di tutti probabilmente sicuri i passi avanti si faranno certo non
Non non possiamo come dire sul piano pregiudiziale giudicare la buona volontà degli altri credo che pubblicitari di Palermo in questo senso hanno segnato un po'una forma nuova di partecipazione che consente quantomeno quotidianamente di verificare gli atti che questi compiti che questi e che questi compiono ecco con questo spirito quindi che noi siamo qui come dire guardiamo con attenzione anche ai vostri lavori grazie grazie
A Giovanni Ferro non ci sono ulteriori iscritti a parlare i relatori data l'ora rinunciano alla replica io non trova conclusione gli spunti di riflessione e di dibattito che sono venuti da questa tavola rotonda saranno oggetto della discussione nei prossimi giorni la sedute chiusa riprende domattina alle nove grazie ai relatori e grazie a voi