Incontro per riflettere sui cambiamenti intervenuti nell'agricoltura nazionale e laziale negli ultimi cinque anni

Boh in sala iniziamo i lavori dalla nostra
Assemblea delle cooperative agroalimentari aderenti a Legacoop Lazio
Come avete visto nell'invito ricevuto
Nei giorni scorsi
Oggi
La Cooperazione Agroalimentare con questa Assemblea dà vita all'associazione regionale Legacoop Agroalimentare Lazio
è una scelta in assoluta coerenza con il dettato congressuale una scelta che le cooperative compiono sotto le cooperative del settore agroalimentare compiono
Con
Diciamo
L'assemblea di oggi nei giorni scorsi hanno ricevuto
I materiali lo statuto i regolamenti e le proposte in esso in esso contenute
Credo
Che non sfuggirà a nessuno a nessuno di noi
L'importanza di questo appuntamento che vede la questa mattina
Un calendario abbastanza scritto
Intanto salutiamo
Il vice Presidente Esterino Montino
La Regione Lazio
Il vice Presidente se devo Giorgio razze Priamo accomodare di fronte in
Di fronte a me
Consigliere regionale Presidente
Dalla Commissione
Attività produttive Sviluppo economico Domenico Di Resta
Sono presenti altri ospiti che ovviamente saluto però o nel corso della mattinata salveremo nel corso della mattinata
E questa
Mattina iniziamo diciamo abbastanza
In maniera molto
Veloce molto concreta
Proponendovi di invertire in qualche modo la parte così diamo modo a tutti di prendere posto di invertire la parte dell'ordine dei lavori piuttosto che approvare alla fase nella fase finale
Statuto Regolamento e organi lo facciamo immediatamente visto che nei giorni
Nei giorni scorsi tutti avete ricevuto appunto le i materiali e questo ci consente poi di dedicare e il complesso dalla nostra
Mattinata dei lavori alla diciamo alla relazione
Del
Futuro Presidente all'Associazione agroalimentare Giuseppe Codispoti attuale responsabile
A vicino a me e poi
E poi daremo vita agli interventi previsti e programmati
Bene a questo punto se ci sono se non ci sono osservazioni sulla parte diciamo così in Terna statutaria
Io sarei per formulare diciamo questo tipo di
Decisione
Le cooperative agroalimentari riunite questa mattina presso lo Sheraton
Hotel nella loro assemblea approvano lo Statuto dell'associazione approvano la parte relativa diciamo così a tutti gli adempimenti
E danno mandato alla futura di razionalizzazione che verrà eletta
Da questa Assemblea
Per tutti quegli aggiustamenti che si renderebbe varrebbe essere qualche modo necessari per uniformare lo Statuto e Legacoop agroalimentare allo Statuto di Legacoop Lazio
Se ci sono osservazioni formuliamo le altrimenti diciamo io passerei passerei alla fase alla fase successiva la fase operativa
Siete d'accordo
Bene
Okay allora intanto ci hanno raggiunto un po'di ospiti alcuni presenti diciamo così prenotati verrà gli interventi
E
Che io vorrei assolutamente salutare salutare innanzitutto il
Facciamo
Salutare innanzitutto Mario per fini
Perilli
No perché quando comincia quando mi comincia a scrivere nome per il limite di perdonare è mi scrive in arabo in arabo
No incendi
Ma è non è complicato però è lungo quando scrive questo ve lo posso assicurare insomma non vi voglio spaventare per fra così la relazione che fra poco
Ci illustrerà aperto ma insomma
Poi ci ha raggiunto Giorgio Trombetta della Federlazio Biagetti della CIA a Mattia Della Coldiretti altri li vedo mano mano in insalate soprattutto vorrei salutare
Contumace lo Direttore dell'Area Lazio di UGF banca
Con UGF banca più ampi Legacoop ovviamente a un rapporto assolutamente
Assolutamente capo importante di grande collaborazione
Stiamo già lavorando per preparare un convegno specifico sul credito in agricoltura insieme con Gabriele Comazzo sono presenti tutti i responsabili territoriali di UGF UGF banca
Al ad UGF banca ma il nostro saluto e ringraziamento anche per la collaborazione che in questi mesi
Insomma che abbiamo avuto di recente spero di reciproca di reciproca soddisfazione è giù ci ha raggiunto il vice Presidente vicario di Legacoop Lazio Maurizio Marotta che salutiamo e a questo punto
Presente anche Luca Battistini della fly CGIL io a questo punto darei la parola alla la Giuseppe Codispoti per la relazione introduttiva
Pene ringraziamento di a fatti Stefano e quindi
C'è recupereremo può tre minuti nella
Relazione che non sarà certamente molto lunga comunque
Nemmeno brevissima
Quindi mi scuserete film fin da ora per qualche minuto in più però lo
Con tutti gli sforzi compiuti non ne siamo stati capaci di
Di Mallardi ma ardua ulteriormente
Allora la convocazione di questo convegno delle cooperativa elementare del Lazio
Origina da una riflessione sui cambiamenti in intervenuti nell'agricoltura nazionale in particolare del giornale negli ultimi cinque anni
Vogliamo presentare le nostre proposte perché possa proseguire l'azione intrapresa nei confronti Della consolidamento e lo sviluppo dell'agricoltura perché cresca la cultura dell'impresa singola e associata perché si valorizzano l'innovazione e il mercato
Il movimento cooperativo oggi è preoccupato per la congiuntura economica dell'agricoltura laziale
Che rende più difficile il posizionamento delle nostre imprese
Indebolendo la loro competitività nei confronti della di un'economia sempre più globalizzata
La situazione appare sempre più preoccupante se si considera il consolidamento di una tendenza nel lungo periodo del basso tasso di crescita dell'economia del Paese il peggiore dal settantuno l'accentuazione delle difficoltà sul versante dell'export
Anche in una reale euro le recenti tendenza al ribasso della bilancia commerciale
La compressione della quota italiana nei confronti del commercio mondiale
Nel settore dell'agroalimentare ci troviamo di fronte a una flessione strutturale della redditività
Della produzione primaria del sedimento industriale e della grande distribuzione ciò determina in tutte le filiere seppure in maniera differenziata
Tutto questo ci porta ad esprimere una forte preoccupazione sulla capacità di tenuta del settore agricolo ed agro-alimentare regionale ci induce a rinnovare una richiesta forte
Per una nuova politica agricola nazionale che ponga il settore le sue imprese al centro dei meccanismi di crescita e di sviluppo del Paese
Non sappiamo quali saranno che intensità tranne quanto dureranno per le nostre imprese per le nostre famiglie gli effetti della crisi
Finanziaria e se si aggraveranno le condizioni economiche per l'Italia il nostro settore ha perso negli ultimi dieci anni più del venti per cento della redditività non sono dati nostri ma sono dati Eurispes
Aggravando quindi le già condizioni critiche è strutturale del settore
La Regione Lazio lo si deve riconoscere
Ha risposto in modo tempestivo e con risorse importanti alla prima emergenza purtroppo ciò non è stato sufficiente
La tempestiva est istituzione del Comitato di concertazione anticrisi e la successiva approvazione in finanziaria del pacchetto interventi sono stati importanti e concreti
Dobbiamo invece constatare come le scelte del Governo italiano
Rispetto al nostro settore risultano inadeguate in questi primi due mesi del due mila dieci purtroppo si avvertono segnali di peggio peggioramento con la chiusura di importanti aziende sia a livello nazionale ma anche a livello regionale
Che richiamano la necessità di interventi più incisivi della politica il sistema agricolo alimentare laziale considerato come insieme organico tra produzione
Trasformazione distribuzione si trova ad affrontare le nuove sfide congiunturali e della competitività in una situazione molto delicata
Nella nostra Regione individuiamo cinque fattori vincolanti la crescita del tessuto imprenditoriale
Un sostegno maggiore all'impresa agricola
I processi di integrazione di filiera di adeguamento dimensionale leali anzi imprenditoriale lo sviluppo della cooperazione e l'internazionalizzazione
La riduzione dei costi e la produttività l'implementazione infine dei contenuti di valore tecnologico e di processo
Chiediamo al nuovo Governo regionale di misurarsi su queste proposte
L'agricoltura laziale vogliamo sottolineare anche adesso che la rapidità con cui mutuano gli scenari economici
Politici e sociali impongono alla nostra agricoltura di assumere il cambiamento come fattore costante della propria attività
Il due mila nove ha confermato il trend negativo degli ultimi anni per l'aggravamento di una situazione di crisi e di difficoltà meno quattro della produzione meno cinque e due di valore aggiunto prezzi all'origine in caduta libera meno tredici quattordici per cento
Il tre e sente meno di investimenti e via dicendo se a questi dati aggiungiamo di invecchiamento degli addetti e la perdita massiccia
Gli superficie agricola ma soprattutto soprattutto nell'aria metropolitane nelle aree di pianura per via ad un costante quanto disordinato disordinata crescita dell'urbanizzazione
Dato per cui la Regione Lazio vanta un triste primato si rafforza l'idea quindi di un quadro generale di grande criticità che va affrontato senza ulteriori indugi
Qui da alcune considerazioni di carattere generale sulle filiere la cui analisi dettagliata però potete trovarla nella relazione che migliora consegnata conclusione dei lavori nella filiera lattiero-casearia
Riscontriamo una crisi senza precedenti che riguarda l'allevamento bovino da latte dove si conferma il primato del prezzo più basso d'Italia
Tutto questo nonostante gli sforzi compiuti dall'assessore Valentini in particolare nel settore Ovi caprino
Per la realizzazione di un contratto di filiera sul prezzo del latte la costituzione del consorzio con lo Sella per cercare una risposta all'esplodere della crisi nel settore buffet lei negli anni e nei mesi precedenti
Per cercare quindi
Di tamponare non solo la crisi del settore appunto dalla dell'Ovi caprino ma complessivamente nel settore lattiero-caseari la situazione rimane davvero comunque difficile tanto che continuano le cessioni di quote di latte quanto le cessioni di attività
Anche se in quest'ultimi anni ci troviamo in presenza di un fenomeno per la prima volta fenomeno positivo e cioè l'aumento della dimensione di impresa
Il comparto vitivinicolo coinvolge quasi sessanta miliardi sempre con un calo di unità della trentanove sei quindi al quaranta per cento negli ultimi anni
E presento un dato rilevante ancora del cinque e nove per cento quindi il sei per cento nell'incidenza della produzione regionale di doc e di o CG
Sul totale nazionale la produzione a marchio corrisponde ancora purtroppo al trentacinque per cento della produzione totale regionale
Il Lazio offre con venticinque ventisei DOC e quattro IGT una produzione di importanza a livello nazionale
Anche se il tema delle denominazioni rappresenta ancora un elemento critico sia nella gestione amministrativa che in quella produttiva del settore
La contrazione del vitivinicolo regionale di questi ultimi anni e accentuato testata accentuato anche dallo Stato generale di crisi del mercato e dei consumi sia nel mercato nazionale sia a livello internazionale
Il Lazio e comunque cresciuto negli ultimi anni ma rischia oggi di sedersi sui risultati raggiunti che pur migliore rispetto al passato rimangono ancora molto lontani dalle eccellenze che ci si aspettava di raggiungere in me questi anni
Dobbiamo a malincuore riconoscere che il sistema delle cantine sociali non ha avuto quel processo di modernizzazione
Che al pari di ciò che è avvenuto nel nord Italia avrebbe consentito di raggiungere risultati di eccellenza
In questo quadro si è innestata la nuova OCM vino che ha imposto l'accelerazione di alcuni processi
Offrendo però una prospettiva che porterà le impresse sistema vitivinicolo a delle scelte che bisognava compiere indipendentemente dal dettato
Di legge
Parlo innanzitutto della modifica della denominazione delle richieste di nuove Dio CG
Tali scadenze hanno obbligato ad esempio i produttori di Frascati a trovare un accordo per presentare la revisione della bocca e l'istituzione di nuove
Io CGIE in questo reale imponendo l'accordo tra produttori sulla revisione di alcune disciplinari nei Castelli Romani c'è ancora molta strada da fare invece
Nella direzione della modernizzazione produttive del mercato che rischia di implodere se non affrontate per tempo propri gli strumenti della nuova OCM vino potranno aiutare i produttori a trovare nuove forme di aggregazione
Un altro elemento centrale sollevato dall'organizzazione comune di mercato è senz'altro il tema dei Consorzi di tutela un tipo di organizzazione che nel Lazio e ancora molto ma molto arretrata
Dobbiamo sollecitare attraverso il corretto utilizzo di questi strumenti grandi produttori a ricercare nuove forme di aggregazione cogliendo l'opportunità di accorpare più denominazione sotto un unico
Consorzio perciò per evidenti ragioni altro importante elemento di preoccupazione che appartiene all'intero sistema vitivinicolo nazionale riguarda il sistema dei vini varietali
Rimane
Altro importante elemento di preoccupazione che appartiene all'intero
Che riguarda la l'applicazione ecco della OCM vino
Rimane comunque aperta anche in questo settore la questione dell'aggregazione dall'offerta
La parcellizzazione produttiva la frammentazione data dalla massiccia presenza di piccole aziende
Se per certi versi crea un contesto sociale e produttivo ricco che anime protegge il territorio per altri costituisce soprattutto a livello commerciale un punto di debolezza strutturale alla quale bisogna
Con assoluta urgenza porre rimedio il settore ortofrutticolo rappresenta quasi un terzo della produzione lorda vendibile nazionale ed il Lazio contribuisce con una quota di oltre il sette per cento
A latina la filiera altri Orticola laziale trentaquattro il sei per cento raggiunge il suo massimo sviluppo con una superficie investita di oltre diciassette mila e tre di cui due mila e sei in coltivazione protette
Seguono appunto Romo col trentuno Viterbo col ventisette e tutti insieme o contributiva formali novantatré e uno della produzione regionale
L'orticoltura si caratterizza con uno come uno dei comparti più trainanti del sistema agroalimentare regionale
L'unico comparto che in un quadro di contrazione dei consumi ha retto meglio perdendo tuttavia margini vita si tratta in ogni caso di produzioni pregiate di grandissima qualità
Quindi pur in presenza di un mercato come quello romano strutture come il Moffa e Carra permangono punti di debolezza individuabile laicamente ricorso a forme di concreta associazionismo della base agricola
Nella conseguente scarsa concentrazione dell'offerta nella strategia spesso contrastante delle varie forme associative nella mancanza di piani di sviluppo e di marketing orientati secondo criteri di mercato
Anche la logistica troppo costoso il novantaquattro novantaquattro per cento dei prodotti vengono trasportati su gomma
Vengono scarsamente utilizzati trasporti via mare e via ferrovia per inadeguatezza delle strutture mancano le strutture intermodali per realizzare trasporti misti
La viabilità sulla via Pontina e assolutamente insufficiente
Per iniziare a risolvere questo nodo strutturale bisogna accelerare la realizzazione di infrastrutture che collegano i porti con i mercati i centri logistici
Con la grande viabilità del corridoio che unisce Gaeta al grande raccordo annullare dirò
Il sistema delle imprese in generale comprese le organizzazioni dei produttori
Rappresentano probabilmente l'anello più fragile della filiera ortofrutticola Asia
Delle organizzazioni di produttori presenti soltanto alcuni superano i cinquanta milioni di euro di fatturato
Le altre presentano dimensioni minori che non sono sufficienti per competere sui mercati con il necessario potere contrattuale e confermano l'estrema inadeguatezza che CAT caratterizza l'offerta laziale romana
Sono presenta attualmente circa cento cooperativo ortofrutticole e metà di queste concentrate soltanto nella provincia di latina hanno tutte comunque volume di attività molto ridotti quindi c'è molto da fare per tutti quanti noi nei prossimi anni
Settore dell'olio è uno dei settori più problematici con i suoi trecentosettanta impianti
L'eccessiva polverizzazione produttive una situazione strutturale difficile ma ricco al tempo stesso anche di potenzialità anche in questo comparto registriamo negli ultimi anni pesanti difficoltà di mercato sia in termini di prezzo che di vendite
Tra i punti di fragilità del comparto viario del Lazio sono da includere le carenze strutturali come anche per gli altri che interessano sia la fase della produzione confezionamento e quello della commercializzazione
Riteniamo inoltre che la proliferazione di tante piccole dopo non aiuta il processo di valorizzazione di efficienza del sistema
Anche in questo caso si pone il problema della concentrazione dall'offerta e quindi la costituzione di OP in funzione della legge due due otto
L'agricoltura in territori laziali rurale laziali dispongono non solo di risorse fisiche ambientali
Ma anche di risorse umane e di un capitale sociale derivanti da un sistema di relazione di valori condivisi in grado di mettere in campo nuove opportunità con riferimento ai bisogni immateriali culturali e relazionali
Che potrebbero rafforzare le reti di protezione sociale nelle stesse aree rurali e alimentari nuovi rapporti tra città e campagna
In tale ottica valorizzare i ricchi giacimenti di produzioni tipiche e tradizionali della Regione nonché il patrimonio storico architettonico e ambientale
Dei suoi territori rurali divento tutto uno
Con l'ampliamento delle capacità ricettive di turisti residenti del recita e con la creazione di una rete diffusa gli asili nido centri riabilitative terapeutici di fattorie sociali
Residenza agricole per anziani minori in difficoltà disabili altre aree di disagio sociale e spazi anche di accoglienza e di integrazione per immigrati
Le campagne urbane e le aree rurale del Lazio sono attraversate oggi più di ieri da una molteplicità di fenomeni negativi che vanno dalla caduta verticale
Di interi comparti produttivi come quello della produzione di latte bovino allo spopolamento di interi territori a ridosso dell'Appennino
Crediamo che valorizzare la multifunzionalità dell'agricoltura
Riconnettere territori diversi e integrare politiche non avvenisse
A dialogare costituiscono infatti la strada maestra per ravvicinare il Lazio rurale all'Europa impegnata sin dal due mila dieci a rivedere ulteriormente e profondamente la politica agricola comune
Oggi più di ieri
L'Europa ci sembra incerta e molto timorosa verso se stessa ed impotente verso gli altri protagonisti della scena mondiale
Anche la risposta alla crisi finanziaria ed economica avvenuta arranchi sparsi
Io ero Pege narrare sembro diventati timorosi nonostante l'indubbio successo dell'euro sembra prevalere un disorientamento che provoca una frantumazione delle idee
E lo Frusca amento degli obiettivi originari
Una condizione che ha generato paura indifferenza che ha portato e gli europei a chiudersi in se stessi atti ricercare l'identità nel localismo o nel nazionalismo con alcuni casi
Piuttosto che nell'orizzonte europeo di appartenenza del Comune
Dopo una lunga troppo lunga Stasi d'Europa sembra ora rimettersi in moto
Finalmente il nuovo Trattato di Lisbona entrati in vigore il Parlamento ha dato inizio al suo nuovo mandato
La nuova Commissione è stata votata dal Parlamento e si è finalmente insediata quindi tutti i commissari sono dunque al lavoro per ridisegnare un progetto di Europa
La cooperazione agroalimentari italiane ritiene che tale politica deve restare comune ed europea l'esigenza di una maggiore diversificazione regionale mi riferisco alle Regioni europee non deve tradursi in una riserva rinazionalizzazione
Le risorse finanziare che appartengono ai contribuenti europei e che proprio per questa ragione vanno spesi bene non sono certamente mai sufficienti
Ma sono abbastanza rilevanti nell'ultimo rapporto della direzione generale bilancio risulta consuntivo che nell'esercizio due mila otto sono stati spesi
Nella PAC quarantacinque virgola nove miliardi per me sulle di mercato e quattro quattordici virgola sessantatré miliardi per lo sviluppo rurale
In questa significativa massa di danaro la politica agricola comune dopo numerose successive riforme si presenta come un miscuglio di azione e misure che non delineano più nel loro insieme una politica coerente ed incisiva
Nei come primo pilastro né come secondo pilastro non per la necessaria difese dei redditi quando si verificano gravi crisi di mercato si nota il caso per esempio dell'atto
E neppure per la competitività del sistema per cui la promozione crescita degli attuali aiuti diretti disaccoppiati o ancora accoppiati non possono
Costituire uno strumento risolutivo anche la politica agricola comune come già in passato deve contribuire alla nuova fase riformatrice dell'Europa
Per affrontarla con intelligenza trasparenza e lungimiranza e verso questo obiettivo vogliamo richiamare l'attenzione e l'impegno
Dei Governi nazionali regionali quindi dell'intero Paese anche in questo contesto vogliamo precisare che non si tratta di aumentare la spesa pubblica europea in agricoltura né tanto meno le
Forme di assistenza senza costrutto
Vogliamo però sottolineare che mentre si affronta un negoziato intero intra europeo con altri Paesi membri
Ciò cioè con gli altri sistema agroalimentare nazionali anche se in via di razionalizzazione riposizionamento dei mercati interni e internazionali è assolutamente prioritario Itaca di dotarsi di una più precisa
Consapevolezza della situazione del nostro sistema agroalimentare nazionale e degli approdi verso i quali si vuole indirizzarlo
Sono gli aiuti diretti al reddito al centro di un'azione riformatrice coraggiosa e lungimirante
Sono quattro le direzioni di un percorso riformatrice
Un sostegno per compensare svantaggi naturali da differenziare a livello territoriale sulla base dell'intensità dello svantaggio
Un pagamento specifico definito su base contrattuale per compensare specificazioni in alcuni casi transitorio in atti permanenti di conservazione dell'ambiente
Uno strumento transitorie flessibile per intervenire contro il cosiddetto rischio di mercato
Indotto da grandi e non prevedibili perturbamento i dovuti a calamità di origine sanitario naturale la cui forza distruttrice e accresciuta da una situazione ormai consolidata di mercati aperti e spesso nonno regolati
Una forma di cofinanziamento basato su precisi programmi
Operativi e in un contesto di organizzazione economica del prodotto creata e diretta da produttori stessi chiamati a produrre investire e innovare secondo criteri di efficienza e di qualità controllabili e controllate
Sottolinea me sottoponiamo inoltre l'esigenza primo di una riforma del cosiddetto secondo pilastro che è diventato via via il contenitore di troppe esigenze per lo più di natura ambientale
Ed è ha perduto il carattere di una politica di investimento per la modernizzazione del complesso agricolo industriale ed alimentare collocato permanentemente dentro un crescente
è una crescente competizione internazionale tra sistemi allora industriali
Secondo
Di uno stabile sistema di qualità europea che copra tutte le complessità delle diverse sfaccettature della qualità europea dei prodotti agricoli e degli alimenti
Tra le quali origine collocamento con il territorio collegamento con il territorio siamo considerate riconosciuti finalmente anche a livello internazionale componente organici al modello
Economico e produttivo europeo in conclusione gli agricoltori e le cooperative europee hanno bisogno che l'Unione europea si dia una nuova politica agricola e alimentare comune
La politica della Regione Lazio
Con questo scenario
Complessivamente con questo si nasce misurata la politica agricola e la Regione Lazio
Con importanti interventi legislativi e con una impostazione fortemente innovativa del Piano di sviluppo rurale
Che per la prima volta introdotto un sistema di finanziamenti vincolati alle linee di sviluppo di sistema e alla buona pratica imprenditoriale
Dedicando un fatto davvero rivoluzionario il cinquanta per cento degli stanziamenti complessivi del PSR al primo asse che quello della competitività
Si è trattato una vera e propria sfida avviata dalla politica regionale nell'attuale programmazione con risultati importanti che vanno ascritti all'impegno dell'assessore Valentini e al metodo della concertazione
Chiediamo perciò alla prossima Giunta di proseguire sul terreno dell'ammodernamento dell'agroalimentare laziale perfezionando i limiti che ancora i richiedono il necessario impegno
Ciò si potrà ottenere solo dotandosi di una linea strategica più chiare ed unitaria che vede al centro l'impresa e la cooperazione in una prospettiva di medio e di lungo pericolo
Il nuovo programma di sviluppo rurale della Regione Lazio ha stanziato complessivamente seicentocinquantacinque milioni di euro nel periodo due mila sette due mila tredici questi finanziamenti e muoveranno un miliardo e mezzo di euro di Investimenti
I primi stanziamenti hanno riguardato i pacchetti giovane donne centottanta milioni di euro già stanziati ventisette progetti integrati di filiera
Beh settanta quanto settantaquattro milioni di euro ancora in istruttoria sono disponibili oltre quaranta milioni di euro per i venticinque progetti
Integrati Terlizzi territoriali cosiddetti pizze e siamo in attesa di conoscere la selezione dei Gal prevista nel programma leader che vanno a completare quell'importante sforzo dello sviluppo locale
Noi seppure reputiamo lo diciamo con chiarezza seppure puntiamo importanti reazione a favore di donne giovani
Noi avremmo preferito dare priorità al nella valutazione la concessione dei finanziamenti ai progetti integrati di filiera
Che rappresentano per noi il vero strumento per lo sviluppo del nostro agroalimentare dunque al più presto bisogna chiudere con i decreti di concessione del primo stop and go
Dei progetti integrati di filiera
Dobbiamo fare in modo quindi che il grande lavoro svolto abbia una ricaduta concreta ed immediata sulle impresse superando quelle intollerabili complicazioni burocratiche che stanno provocando ritardi non più giustificabile
E non più sopportabili dalle nostre impresa
Il movimento cooperativo ha cercato in questi anni di sviluppare il proprio ruolo di snodo di collegamento tra produzione trasformazione tra agricoltura e mercato al fine di rafforzare l'organizzazione di mercato delle imprese agricole nazionali
Il rapporto tra agricoltura e mercato infatti passa innanzitutto attraverso i rapporti tra produzione agricola industria di trasformazione tra produzione agricola grande distribuzione organizzata
E la via però aumentare il proprio potere contrattuale con questi sentimenti della filiera oltre alla qualità alla riduzione dei costi all'ampliamento dei servizi era e rimane l'aggregazione dall'offerta attraverso l'associazionismo e la cooperazione
Su queste leve bisogna spingere per affermarsi sul mercato
Dobbiamo convincerci però che non è criminalità Zandonai GDO la grande distribuzione voi Aulas distribuzione organizzata o manifesto manifestando davanti agli ipermercati che possiamo risolvere i nostri problemi
Considerando peraltro che in Italia i rapporti di forza
Non sono quelli esistenti negli altri Paesi dell'Unione europea
Noi insieme alla sfida del territorio
Dell'internazionalizzazione vogliamo porre invece alla grande distribuzione alla distribuzione al realizzato un altro tema un altro grande tema di rilievo proponiamo ad essa in questa sede non ospita
L'adozione di un codice etico nella scelta dei fornitori dove la responsabilità sociale dell'impresa il rispetto dei contratti di certi canoni di qualità e rispetto dell'ambiente del consumatore devono costituire i criteri
Principali per la selezione dei fornitori
La cooperazione rispettose garantito tutto ciò ma non può diventare questo un fattore penalizzante per il movimento cooperativo
Non possiamo in ogni caso che in ogni caso scaricare sugli altri che fanno semplicemente il loro mestiere ci piaccia o no
Nostri ritardi i limiti delle politiche pubbliche i limiti strutturali e di strategia non ci stancheremo mai
Di ricordare a tutti che in Europa le nostre imprese agroalimentare comprese quelle cooperative si posiziono tutti oltre il decimo posto
Perché quindi invece di alimentari ed alimentare sterili conflitti non proviamo a giocare insieme la partita per la riduzione dei costi
E delle varie diffusi inefficienza della filiera a partire dalla riduzione dei cosiddetti costi esterni logistica Energia assicurazione trasporti
Che come dimostra una recentissima ricerca di Nomisma rappresenta il cinquantadue per cento dell'intera filiera
E il trenta per cento in più rispetto ai nostri competitori francesi esprimete spagnoli credo che di questo ne parlerà Camillo De Berardinis in maniera più diffuse posso in maniera anche più precisa
Il movimento cooperativo rappresenta anche nel Lazio una componente fondamentale per quantità e profilo delle imprese
Diffuso in tutto il territorio cento urbani
Penso al Welfare ai suoi ventimila detti che fanno assistenza e gestiscono pezzi importanti del sistema sanitario e dei servizi ai cittadini
Alle imprese di costruzione ai servizi all'impresa un sistema che rappresenta quasi il dieci per cento del PIL regionale e il sette per cento dell'occupazione totale
Siamo leader in settori come le costruzione la distribuzione con coppe soprattutto con Conad che con i suoi trecento punti vendita in tutti i canali rappresenta una componente insostituibile per i produttori
Veicolo e garanzia per la nostra presenza sul mercato non solo locale ma una grande opportunità anche per i mercati
Nazionali ed europee attuale attraverso la rete Copernico che il Consorzio della distribuzione europea DQ Conad è uno dei pilastri
In questi anni la Cooperazione Agroalimentare laziale cresciuta e per numero di cooperative associate per fatturato rispettivamente più venticinque e più trentacinque
Anche in questo settore stiamo diventando il punto di riferimento per centinaia di imprese in tutte le filiere e ciò grazie alle nostre politiche alla presenza di aziende ridere come Granarolo
Al GP Fontana cambia confluite la più grande cooperativa italiana del settore che è intervenuta a sostegno di alcune crisi aziendali nella filiera del chi vede la Provincia di Latina Roma
è diventata oggi il maggior produttore italiano in questo mercato
Quindi noi associamo ad oggi centocinquanta in prese e oltre quattordici mila soci e dipendenti e con un valore della produzione che supera i quattrocento milioni di euro
La cooperazione ha per l'attuazione della presenza un sistema di impresa e che sta sul mercato ed è quella che più di altri costituisce una concreta opportunità per le imprese agricole nel medio e nel lungo periodo
Senza la cooperazione non penso sia questa la forzatura
Di un ormai vecchio cooperatori anche perché uno dei miei capelli bianchi tenendo conto delle caratteristiche strutturale delle imprese del sistema agroalimentare non ci può essere nessuna politica e nessun futuro
Non è un caso un incidente della storia se il settanta per cento la produzione organizzata in cooperative in
Organizzazione i produttori
Credo sia abbastanza arduo non riconoscere come l'impresa cooperativa sia soprattutto nel settore agroalimentare l'impresa del futuro
Quella che più di altri si adatti tiene insieme diverse funzioni ed esigenze quella del socio imprenditori in primo luogo la difesa del suo reddito la sua autonomia ma anche quelle del mercato dei consumatori e del territorio
Il piano di sviluppo rurale che noi più di tutti abbiamo voluto rientrato I nuovi soggetti agli investimenti al sostegno ai Piani integrati di filiera e il risultato non ancora sufficiente anche delle nostre strategie
Imprenditoriale portata avanti con lo determinazione in questi anni
Non è un caso che i PIF i più importanti nascono dentro la comparazione portano il segno della nostra strategia che mette al centro il Progetto l'impresa la sua crescita sui mercati
Questo successo la diretta conseguenza di quanto abbiamo avuto modo di affermare prima e dopo i bandi
Se non c'è prima di tutto un progetto imprenditoriale integrazione rivolto al mercato i ripristini si riduce solo a una forma tecnico-organizzativa di finanziamento forse solo più efficace rispetto agli altri
Noi in questi anni abbiamo avviato un difficile lungo percorso dando vita a quattro progetti di filiera
Lo abbiamo fatto anche in maniera unitaria poiché pensiamo che non ci può essere nessuna differenza fra cooperative solo perché aderiscono a diverse centrali cooperative
Nell'ortofrutta che il nostro settore più importante più maturo abbiamo costituito ai capigruppo Lazio
Puntando sulle grandi qualità
Della cooperativa stalli danno di Sezze un'azienda è cresciuto molto in questi anni che dispone di un attimo temi impianti per la lavorazione e produzione dalla quarta gamma
Questo raggruppamento si sta sviluppando fuori dai confini regionali con un'importante piattaforma nel nord Italia finalizzata
Ad accorciare i passaggi asservire direttamente i punti vendita dell'Area Nord al Paese in modo particolare proprio sulla quarta gamma oggi per una scelta politica sociale selettiva
A questo progetto aderiscono sette cooperative intendiamo procedere con prudenza perché la condivisione degli obiettivi
La le compatibilità pronti organizzative il mercato sono e deve essere la loro la nostra bussola questo gruppo che ormai
Che ormai da da rappresenta voglio dire oltre settanta milioni di fattura di euro di fatturato pensiamo che nei prossimi anni possa raddoppiare la propria produzione ampliando appunto i mercati le produzioni
Nel settore dell'olio abbiamo avviato un ambizioso progetto di integrazione anche in questo caso con gli stessi criteri e metodologie usate per l'ortofrutta
Nel giugno del due mila sette abbiamo costituito il consorzio cooperativo frantoi del Lazio proprio lo scopo di accorciare la produzione e l'offerta delle tipicità
Regionali del Lazio il Consorzio associa anche qua dodici riprese
Contando su oltre mille seicento soci le strutture produttive sono distribuite su tutte le province laziali dopo un periodo di start-up
Quest'anno usciremo con i piedi prodotti di qualità con certificazione di filiera prodotti non di nicchia ma rivolti al mercato della grande distribuzione a quelli esteri alla ristorazione alla distribuzione specializzata soggetti con cui già abbiamo avviato dei rapporti
Siamo partiti con dodici frantoi cooperativa abbiamo l'obiettivo di arrivare a trenta imprese cooperative e a venti milioni di fatturato
Vogliamo rappresentare un punto di riferimento per tutti coloro che condividono i nostri obiettivi e intendono uscire da questa situazione di mercato e di lento declino
Anche in altri comparti tradizionalmente importanti dell'otto Settore stiamo portando avanti progetti di integrazione di filiera come nel settore vitivinicolo
Un settore chiave che è cresciuto in questi anni ma che oggi rischia di riflettere a causa anche della congiuntura negativa degli ultimi due anni chiare ridotto vendite e margine in maniera significativa
Fontana Candida per noi rappresenta rappresenta un problema se facendo parte di un grande gruppo con quello del del G.I.P. del gruppo italiano viene
Essa non vive se non parzialmente i problemi le difficoltà delle altre imprese del territorio ma senza il peso di questa azienda il Frascati sarebbe cosa diversa
Fontana Candida rappresenta un orgoglio un'eccellenza per il vino bianco italiano e laziale perché il più conosciuto e il più venduto sui mercati esteri
A Viterbo stiamo valutando di realizzare unico gruppo dopo la fusione delle due realtà alcolici mini
E la cooperativa di Vetralla mentre nell'area dei Castelli Romani la situazione dopo la crisi da San Tommaso si è fatta molto molto difficile io penso che al di là delle appartenenze senza uno sforzo comune in questo settore non si va molto lontano
Credo sia ancora attuale nella sua ispirazione principale il Progetto di graduale integrazione ipotizzato con la costituzione del consorzio delle cantine o su un modello importanti gruppi dal nord cito fra tutti quello del gruppo cani
Il nocciolo del problema da anteporre a tutto ciò a tutto ero rimane quello della riqualificazione del vino dei Castelli
Romani comunque oggetto di stare con un progetto di distretto mirato alla qualità alla sua riqualificazione alla riqualificazione dei vigneti all'adozione di nuove tecnologie di cantina di innovative politica commerciale di martedì
In sostanza io lo dico ormai da molto tempo io penso che dobbiamo investire per realizzare un nuovo prodotto
Occorre dunque un intervento radicale condiviso
Condizione necessaria per porre fine all'assurda guerra del prezzo che sta distruggendo valore ampliando i termini della crisi
In conclusione solo così il vino dei Castelli Romani e il suo territorio potranno vivere come meritano un riscatto su cui noi vogliamo e dobbiamo scommettere
Occorre sottolineare per l'importanza della produzione vitivinicola in quel territorio che senza il coinvolgimento dei Comuni
E di tutte le istituzioni locali ed una diversa interpretazione del proprio ruolo si fa fatica a dare prospettiva i tanti produttori e allestito alla stessa storia di quel territorio
Sottolineo questo aspetto perché le ultime vicende nell'aria lanuvio Genzano Velletri ci insegnano che senza la valorizzazione del patrimonio immobiliare
Se le cantine lo sviluppo delle relazioni con gli strumenti urbanistici dei Comuni difficilmente riusciremo a trovare la sintesi necessaria e in tempi che non possono essere che brevi
Infine
Per rispondere a qualche critico della cooperazione anche qualche critico qualche critica benevola non sempre le critiche sono malevoli voglio citare l'esperienza della cooperativa Cincinnato Di cori
E come un'impresa cooperativa con centinaia di soci sposando l'innovazione la qualità e il rispetto delle regole la buona gestione possa diventare un esempio un modello di successo cooperativo
Il suo prodotti le performances di questi anni confermano che laddove ci sono progetti UPI dirigenti capaci la forma cooperativa insostituibile ed è un modello per tutti dico ciò perché qualsiasi progetto di rilancio
Di questo settore non può prescindere da ruoli importanti delle cantine sociali
Nel comparto della zootecnia da carne la prospettiva di mantenere sviluppare
Il settore della nella nostra Regione
Risiede nell'attività di filiere territoriali
Che consentono di produrre carne di qualità in grado di sviluppare un mercato più qualificato con prezzi svincolati da quelli della carne comune e tali da renderne economicamente conveniente la produzione d'uso tecniche
Con questa finalità è stato promosso il Polo carni qualità di Rieti in un'alleanza societaria mista che vede il coinvolgimento di privati e cooperative insieme al Consorzio di tutela del vitellone bianco dell'Appennino centrale
Per porre le basi le condizioni per lo sviluppo della zootecnia da carne nell'intero territorio regionale
Nel settore lattiero caseario il progetto integrato di filiera OP caprina della cooperativa droga nella
Il più grande produttore in questo settore in questo comparto
Crediamo che adeguatamente implementato con forti innovazione di prodotto può rappresentare una grande opportunità da sostenere e di incoraggiare io credo che non possiamo più donare regalare il latte
Alle altre Regioni in particolare alla Toscana
La presenza nel nostro territorio di Granarolo
Rappresento un punto di riferimento importante per qualsiasi progetto di promozione
Della nostra zootecnia da latte a patto però di non chiedere a questa azienda di farsi carico di tutte le contraddizione di tutte le proprie problematiche che investono i produttori
A partire dal prezzo poiché non dobbiamo dimenticare
Che le regole del mercato valgono per tutti e anche per la parola
Questo è comunque un'azienda che ha in questi anni dobbiamo sottili ha contribuito enormemente al miglioramento della qualità oltre a rappresentare un fattore di chiarezza e di trasparenza della filiera
Recuperare inoltre esperienze come quella della Partinico esperienza dolorosa per costruire intorno a questa importante struttura i progetti di aggregazione della produzione soprattutto in quell'area
Coinvolgendo nelle scelte produttive e commerciali grandi marchi la distribuzione non mi pare impresa impossibile e in ogni caso bisogna tentare e noi ci stiamo tentando e ci stiamo lavorando infine la Centrale del latte
Esse nella innegabile che nella storia di Roma è orientato positivamente i consumi non solo quelle dei romani e state avevano struttura industriale fondamentale per la produzione non solo per la compagna romana
Ma per tutto il territorio del Lazio per noi lo diciamo con chiarezza è importante che rimanga nel nostro territorio e questo a prescindere dall'assetto proprietario
Il settore del biologico la nostra Regione cresce più di tutto il Paese
Che si più che in tutto il Paese ed interessa tutte le filiere oltre il cinquanta per cento del prodotto dei produttori del prodotto risolvi imprese cooperative
Il nostro obiettivo è quello di costituire dopo bio Roma un raggruppamento associativa ancora più forte di carattere più regionale che sia espressione delle realtà che opera in questo sedimento proprio per enfatizzare
La nostra attenzione a questo tipo di mercato che nei prossimi anni si può
Si dimostrerà senz'altro un mercato di grande importanza e di grande crescita
La stessa operazione andrà fatta anche nel settore ambientale ed energetico raggruppando tutte quelle realtà
Che operano in questi settori fondamentali per lo sviluppo e per il futuro e qua lo possiamo fare anche in collaborazione con altre parti del movimento cooperativo in particolare con le imprese per la produzione e lavoro e con i presidi con soluzione
Perché tali attività
Sono da noi ritenute strategiche
Siamo i maggiori fornitori di pasti B.O. presso le mense scolastiche nonno lo sviluppo di queste azioni si realizzerà condizione anche qua di una nuova linea politica e strategica della Regione Lazio
La cooperazione ha saputo dimostra di non fare solo mere attività economica tanto che la cooperazione agricola e la cooperazione sociale nell'ambito delle attività innovative ha sviluppato nel corso del due mila sette un progetto chiamato sapori sociali
Che intende promuovere lo sviluppo della cooperazione cooperative agricole sociali al fine di poter certificare le produzioni con un marchio che ne identifica i la notturna natura e ne garantisca la qualità al consumatore
Sapori sociali ormai un marchio registrato che caratterizza i prodotti enogastronomici agricole artigianali realizzati dalle cooperative sociali e quindi un marchio dei prodotti ma è soprattutto un marchio che valorizza chi produce e cioè
Le cooperative sociali i soci delle cooperative sociali
La nostra iniziativa e la nostra capacità progettuale comunque non posso nasconderle tantissime problematiche e le difficoltà delle nostre imprese che come la sotto copertura sottocapitalizzazione organizzazione spesso inefficiente
Alti costi di produzione piccole piccolissime dimensioni di impresa ma soprattutto la scarsa propensione delle cooperative agricole a mettersi in rete a condividere progetti imprenditoriali e di integrazione aziendale
Cinquecento cooperative forse di più sono davvero troppe e non corrispondono di certo solo alle caratteristiche e i limiti strutturali della nostra agricoltura e del nostro territorio io credo dobbiamo anche in questa sede a dirlo
Che ci sono anche nostri limiti
E le politiche di questi anni di tutta la rappresentanza soggettiva orientata al mercato e all'impresa tale creare le condizioni politiche culturali per il suo consolidamento
Il rapporto unitario
La semplificazione delle procedure della rappresentanza e della concertazione in una situazione di grande difficoltà come quella che attraversiamo è un bene per tutti ed è un bene soprattutto per le imprese agroalimentare
Nel Lazio per la prima volta abbiamo dato vita ad un forum del sistema agroalimentare laziale
Insieme la cooperazione Confcooperative Lega CIA AGCI Confagricoltura con cui abbiamo condiviso nel mese di novembre
Nella città Di cori un documento che ha al centro non solo le politiche pubbliche il rapporto con le istituzioni ma l'impresa e il mercato un tavolo che vuole lavorare
Diventare interlocutore permanente delle istituzioni discutere elaborare progetti deve per l'agricoltura aperto a tutti e alla stessa Coldiretti che riteniamo abbia fatto
Commesso un errore a non aderire per coltivare fosse un'idea diversa da quella che noi in quel momento volevamo mettere in campo
Sottolineiamo questa amichevole critica alla agli amici e alla Coldiretti proprio perché proprio noi che abbiamo avuto e continua ad avere buoni rapporti e che pensiamo e riteniamo che abbia dentro questo rubo trentun ruolo fondamentale per il futuro
Con il sindacato
Abbiamo intrattenuto rapporti alterni abbiamo condiviso spesso i giudizi e le stesse posizioni nei tavoli di concertazione
Abbiamo affrontato e stiamo affrontando posto poi uno può anche positivo situazione di crisi aziendale ma riteniamo che il nostro rapporto non possa esaurirsi al semplice contesto dire all'azione di questo tipo
Se i problemi che dobbiamo affrontare per rilanciare il settore sono quelle evidenziate credo che insieme dobbiamo aprire una nuova fase una nuova stagione nelle relazioni sindacali che vada oltre le emergenze le scadenze contrattuali
Noi dopo in un periodo di riflessione interna abbiamo deciso di adottare il contratto della cooperazione agricola per tutti i nostri associati un passaggio strategico indispensabile per avviare progetti e politiche di integrazione
Proponiamo in questo contesto di aprire quindi un tavolo di confronto come
Avendo come obiettivo l'utilizzo e l'innovazione nel contesto regionale di tutti gli strumenti della contrattazione a partire dalla flessibilità
Per consentire il riposizionamento delle imprese sul mercato la loro riorganizzazione la via di un piano nei diversi settori di integrazione orizzontale e verticale di rilancio del sistema cooperativo
è un obiettivo ambizioso e di comune interesse io credo non è una semplice riduzione il tentativo di percorrere la strada per una semplice riduzione dei costi attraverso la riduzione del costo del lavoro ma la ricerca di una nuova competitività
Basata sulla dimensione di impresa e sulla insufficienti l'efficienza del sistema sul mercato
Insieme a possiamo io credo porti c'è anche l'obiettivo che è un obiettivo politico e civile di avviare una grande iniziativa di contrasto al lavoro nero e delle varie forme di illegalità perché deve essere chiaro che non è questa la strada per recuperare
Competitività o per abbassare i costi di gestione tali azioni costituiscono solamente una scorciatoia pericolosa e senza alcuna prospettiva
Questa iniziativa contro l'illegalità e lo sfruttamento di manodopera corrisponda anche ad una grande esigenza di integrazione dei lavoratori extracomunitari
E non solo come già accade in alcune nostre realtà che svolgono programmi di recupero gli uliveti abbandonati e di integrazione dei lavoratori stagionali extra
Ragionare ed extracomunitari la rapidità con cui mutano gli scenari economici politici o sociali
Come dicevamo
Impongo la nostra agricoltura di assumere il cambiamento come fattore costante dalla propria attività nei cinque anni trascorsi e la Regione Lazio ha dimostrato attenzione impegno sui temi dell'agricoltura dell'agroalimentare sono stati approvati provvedimenti
Normativi importanti come la legge sui distretti e rurali ed agroalimentare di qualità la legge sul turismo rurale la legge sulla contrattazione di filiera e sui servizi
Nonostante ciò alla spinta iniziale non ha fatto seguito un'azione coerente con le volontà politiche manifestate
Gli strumenti costruiti non sono stati dovutamente alimentate quindi non hanno reso visibili i frutti del lavoro del grande lavoro svolto
Non ha giovato prendiamo la mancanza di coordinamento con cui hanno lavorato gli assessorati è una propensione al dirigismo che in alcune occasioni allontanato piuttosto che coinvolge la gestione dei progetti
Le organizzazioni di rappresentanza di impresa anche per la mancanza io credo di risorse finanziarie adeguate molte potenzialità sono rimasti nei pressi e molti dei problemi
Affrontati risultano ancora non risolti crediamo che non è stato sufficiente nemmeno da parte dell'azione da parte del Governo regionale
Riforma attrice che avrebbe dovuto produrre l'ammodernamento la riorganizzazione lo snellimento di decine di strutture che in modo diretto indiretto dipendono dalla Regione molte di queste nate per un'agricoltura che non c'è più
Oggi gravano sul settore sulle finanze pubbliche sulle comunità locali
Pur non essendo un problema che riguarda le decisioni politiche della Regione
Quello dei consorzi agrari ma non possiamo non monitorarlo in questa sede rappresenta un problema e al tempo stesso
Un elemento distorsivo dei mercati la verrà equiparato per legge i Consorzi alla specificità cooperativa
Ha creato una situazione che non è da noi accettabile la mutualità non può essere concessa per legge ma va guadagnato sul campo con lavoro e con lo scambio mutualistico dimostrabile tra impresa e soci
Condividiamo quindi il ricorso presentato la Confcommercio la web su questo tema per aiuti di Stato e distorsione dalla concorrenza
I consorzi agrari potrebbero invece svolge le funzioni di servizi a sostegno delle imprese ma a condizione che siano strutture aperti autogestite personalmente abbiamo molti dubbi
Sulla validità ancora di questi strumenti percorsi per come sono stati spesi diciamo organizzati e rilanciati in perché in questo mercato crediamo
Che
Siano strutture che ormai segno il loro tempo all'ultima vicenda di latina conferma ampiamente questi nostri dubbi
Prima di enunciare ogni altra proposta noi riteniamo e mi avvio alla conclusione a necessità di chiamare a raccolta tutti i soggetti Ellera presentarsi e che si muovono intorno al settore agroalimentare
Per contribuire a definire una nuova collocazione strategica del Lazio
Regione d'Europa al centro del Mediterraneo protagonista di tutti i mercati quelli del ricco della Ricchino ROPPA del nord come quelli emergenti
Occorre stabilire una precisa integrata strategie di sviluppo in modo particolare nell'agroalimentare perché può essere il motore di tutta l'economia tenendo conto anche del forte ruolo che può svolgere Roma attraverso la sua unicità
Al di là dei successi di carattere legislativo in particolare legata al PSR risulto ingenerano ancora non sufficiente di azione e le scelte a favore dell'impresa
La lo ribadiamo dopo averlo detto anche in
In alcuni altri punti della mia introduzione
Quindi vogliamo perciò sottolineare alcune raccomandazione a fare alcune proposte il Nuovo PSI era introdotti importanti novità
Anche procedurali ma sul terreno della semplificazione e modernizzazione delle procedure occorre cambiare passo
Bisogna continuare ad operare nell'amministrazione pubblica per ottenere una semplificazione che ebbe lontana oggi da quella auspicata per lo sviluppo dell'impresa
Bisogna renderla pienamente operativi distretti rurali approvando i piani di distretto e finanziando la loro attività soprattutto coinvolgendo in maniera più fattiva le organizzazioni agricole la cooperazione gli enti locali
Dobbiamo votare l'agricoltura o di una legge sul credito e per quanto ci riguarda oltre a fare un convegno nei prossimi prossime settimane come ricordare in diritti
Noi abbiamo messo abbiamo costruito una struttura di garanzia a livello nazionale che l'unica che riconosciuta secondo i criteri di Basilea due
Insieme ad altri strumenti che saranno a disposizione appunto delle imprese agricole all'interno della strategia prima delineate
Bisogna riformare i Consorzi di bonifica
Con nuovi significativi compiti per la manutenzione del territorio il rispetto e la valorizzazione delle acque rendendole più efficienti e rispondenti anche in termini di costo alle aspettative di una moderna agricoltura
Va rilanciata l'azione per la realizzazione di energia da biomasse e questa e non altro la scelta verso cui spinge l'agricoltura laziale
Per la realizzazione di piccole e medie impianti per la produzione di energie derivanti dalle masse vegetali e di biogas ottenuto da prodotti
Mi risulta delle attività agricole non solo trasformare i costi di smaltimento sostenute dalle imprese agricole ed altri settori economici risparmio reddito per l'agricoltura
Va rivista è cambiata radicalmente la legge sui servizi di sviluppo agricolo prendendo la più adatta alle scelte strategiche e alle specificità specificità delle diverse filiere e delle associazioni anche di categoria
Andrebbe inoltre attualizzate rifinanziata la vecchia legge quarantacinque lo dico con chiarezza per il sostegno a quelle organizzazioni di impresa
Che da sempre da anni il loro supporto alle varie realtà agricole della nostra Regione e sono i portatori veri della sussidiarietà e della concertazione
Andrebbe finalmente stabilmente riformata l'ARSIAL con un progetto condiviso
Per determinare un collocamento ancora più di efficace tra ricerca sperimentazione nuovi fabbisogni degli agricoltori e dei consumatori resta da definire inoltre la grande questione dell'alienazione dei beni
Di proprietà della Regione della stessa ANAS anche se
In questi ultimi mesi sono fatti passi davvero da giganti in questa direzione
Andrebbe proposto inoltre una nuova legge che aiuti le imprese sui mercati esteri sostenendo nella crescita e nell'esplorazione di nuovi mercati lo sviluppo delle imprese e le loro
E la loro ripresa deve ricominciare necessariamente dall'internazionalizzazione che va seguita e sostenuta a livello istituzionale con l'aiuto unitari
E coordinata a livello centrale mettendo a disposizione tutte
Le risorse pubbliche comunitarie
Per chi propone scelte innovative e coraggiose ci sono diverse modalità per affrontare i mercati esteri e vanno colte presi in considerazione tutti
Dalla semplice esportazione finale azioni più radicali come joint ventures con lei imprese cooperative estere integrazione verticale con la grande distribuzione la distribuzione organizzata e con la stessa ristorazione
Abbiamo necessità di strumenti finanziari di medio e lungo periodo
Molti ad una vera internazionalizzazione non soltanto per azione di asportazione o i venti fieristici
Infine quindi alla nuova Giunta regionale vogliamo sottolineare gli approdi necessarie e possibili verso cui portare nel nostro sistema agricolo industriale ad alimentare regionale
In sintesi occorre realizzare politiche provvedimenti che vadano ad enfatizzare quelle che noi abbiamo chiamato chiameremo la politica delle tre i e vale a dire innovazione integrazione internazionalizzazione
Senza le quali non riusciamo a immaginarci una ripresa queste tre azioni non sono solo uno slogan perché sono tutte collegate e connesse tra di loro non ci può essere sviluppo se prima di tutto le imprese non investiranno in innovazione
In tutti i campi con il sostegno delle istituzioni
Per sfruttare al massimo lo sviluppo proveniente dall'innovazione indispensabile ridurre il numero di impresa e da un mentali consolidamento traeste
Noi sogniamo un'agricoltura laziale organizzate in dieci OP
In tutto non sappiamo quanto tempo sarà necessario ma credo che questo sia un obiettivo realistico su cui lavorare
Ed infine se non si raggiungono le dovute dimensione aziendale i non sarà pensabile mettere in campo azioni di internazionalizzazione ecco valide a creare valore e ricchezza sui mercati esteri come è noto la principale caratteristica dell'agricoltura laziale
Consiste nella grande variabilità delle produzioni dovuta alla presenza del mercato romano oltre cinque milioni di consumatori giornalieri che da sempre orienta la produzione agricola e non sempre positivamente
La vicinanza e l'accessibilità del grande mercato romano ha indebolito negli anni processi le strategie di aggregazione dall'offerta e determinante determinato l'inutilità di azioni mirate alla valorizzazione e alla riconoscibilità del prodotto
Che come
Come anche l'affermarsi di una moderna cooperazione adeguata anche per dimensioni alla nuova domanda nel mercato globale
Gli agricoltori laziale si sono trovati impreparati al cambiamento
Che ha interessato l'organizzazione della distribuzione e della vendita del prodotto agroalimentare e pur producendo dentro il più grande mercato d'Italia trovano sempre più difficoltà a collocare e valorizzare il proprio prodotto
E su questa criticità che bisogna concentrare io penso
Noi pensiamo gli sforzi
Lavorando sulle filiere ed evitando di dare alle particolarità pure importanti come quella dei chilometro zero i Farmer Market e altre Lazzate GE di questo tipo valenza di carattere generale
Ribadiamo quanto abbiamo avuto modo di dire negli anni negli ultimi anni e sul futuro anche delle grandi strutture di servizio come il CAR e il M.O.F.
Quello cioè quello di chiedere scelte coraggiose di rinnovamento di innovazione ma guardando soprattutto alla loro apertura al mercato è integrati
Pensiamo che per il peso che Roma sullo sviluppo produttivo del territorio non solo metropolitano si dovrebbe dar luogo ad un tavolo strategico permanente fra Comune Provincia e Regione
Per affrontare concertare tutte le politiche di sviluppo e il futuro delle relazioni città campagna
Il territorio la campagna romana è uno dei più belli del nostro Paese
Bisogna tutelarlo facendolo diventare di fatto parte integrante dello sviluppo e delle strategie future di Roma ma per farlo occorre rilanciare del suo funzione principale quell'agricola con esso tutte quelle funzioni e attività che definiremo come molti funzionali
Affronterei subito il tema danni e l'uso io credo dell'utilizzo del patrimonio agricolo pubblico in particolare dell'azienda Castel di Guido della Tenuta del Cavaliere di altre proprietà della Regione
Ipotizzando per questo pregiatissimo patrimonio un ruolo innovativo destinando la produzione di qualità l'attività multifunzionali affidando a cooperative di giovani
Oggi si tratta di un patrimonio non solo improduttivo ma lasciato in uno stato di seme abbandono e con risultati pesanti sul bilancio dal Comune di Roma
Utilizzi in chiave multifunzionali questi importantissimo patrimonio da nostri studi ci portano a individuare in circa duemila e cinquecento unità di nuovi occupati
è una situazione di conti di questo tipo non è voglio dire un dato trascurabile
Tra i tanti compiti che citi attendiamo dalla nuova Amministrazione
C'è quello di creare tutte le condizioni per rendere Roma uno dei più grandi mercati di Italia vetrina di tutte le tipicità
E delle qualità regionali valorizzando questo duplice ruolo di grande mercato e di vetrina internazionale qualche passo è stato infatti davanti con diverse iniziative l'apertura delle due note che quella provinciale e quella regionale prima
Crediamo che è mancato una cabina di regia anche per tutte le attività di promozione dei nostri territori delle produzioni nei diversi mercati
Ognuno dei soggetti in campo si è ritagliato il suo ambito di azione ed iniziativa a scapito dell'efficacia e della necessità di integrare diverse funzioni territoriale cultura turismo agroalimentare
Queste attività sono strategiche perciò necessito ad un approccio integrato e di soluzione politica del autorizzative fortemente innovative
L'ipotesi potrebbe essere la Costituzione
Di un'unica struttura un'agenzia adeguatamente partecipata pubblico-privato Comune Province Camere di Commercio Regione e dopo e dotata via adeguate risorse finanziarie
La dimensione di impresa e i suoi limiti strutturali come più volte ricordato sono nel nostro sistema agroalimentare gli elementi di maggiore criticità
Tutto ciò limita la sua azione sul mercato e riduce a poche realtà la sua capacità di competere proiettarsi sui mercati in una fase in cui soprattutto per alcune filiere rimane l'unico possibilità di crescere e svilupparsi in sintesi
Più cooperazione meno cooperative
Pensiamo sia necessario fin dall'inizio la prossima legislatura creare le condizioni per dotarsi di uno strumento legislativo moderno efficace a sostegno di una grande strategia di integrazione fusione tra l'impresa
E tra le stesse imprese cooperative più che in altri settori della nostra economia in agricoltura l'impresa cooperativa
Quella come diceva anche più di altre può sintetizzare le diverse esigenze collegarle in modo efficace al mercato come succede in tutti gli altri Paesi dell'UE
Le associazioni agricole e cooperative hanno svolto e svolgono soprattutto in questa fase di crisi una funzione insostituibile
Di orientamento e di assistenza alle imprese sostenendo e sostituendosi spesso alle funzioni pubbliche
Occorre da questo punto di vista nell'ottica di una robusta sussidiarietà creare le condizioni perché le stesse svolgono la loro funzione attraverso appropriate normative dotandola di mezzi strumenti risorse
Necessarie
Infine
Vogliamo anche in questo caso Irone
Ricordare a chiunque sarà chiamato dagli elettori a governare per i prossimi cinque anni la nostra Regione che sa dalla sarà da noi giudicato non per il colore politico
Ma per la capacità di concertare con noi e con tutte le realtà sociali ed imprenditoriali
I programmi e soprattutto le azioni di governo l'atteggiamento che vorranno assumere nei confronti delle proposte della cooperazione che oggi abbiamo presentato e che continueremo a presentare nei prossimi mesi
La cooperazione non ha colori
I colori di questa cooperazione sono i valori di solidarietà mutualità inclusione sociale democrazia economica essi appartengono a tutti e superano i vecchi schemi e gli steccati tipici della politica
L'impresa cooperativa perché lì in primo luogo ai soci che sono i proprietari pro tempore e a tutta la società alle nuove generazione alla società del futuro
Questo e per noi un appuntamento speciale qui in una giornata speciale speriamo che il buon tempo si è anche di buon auspicio per tutti quanti noi dopo tanta pioggia nelle passate settimane
Perché a seguito del dibattito dentro la nostra organizzazione alle decisioni di Legacoop Lazio oggi decideremo anzi abbiamo già deciso corno
Come dal punto di vista formale di ricostituire l'associazione di settore legacoop-Agroalimentare del Lazio
Che non è e non vuole essere la prima proposizione di un vecchio modello associativo ma qualcosa di più di nuovo che guarda alle nuove sfide dello sviluppo
Di tutti i nostri territori all'impresa alla sua distintività alla partecipazione attraverso un nuovo modello di governance che mette al centro il socio la sua impresa
L'ambiente come valore intrinseco la sua attività il mercato con molto commento plurale democratico la compatibilità la soddisfazione del consumatore anche l'unità del movimento cooperativo io credo
Che questa sfida insieme possiamo vincerla vi ringrazio
Bene sa fare un'assemblea settimana perché la solidità della il settore dell'agricoltura si è manifestare ovviamente una solidità l'azione del
Di sperpero disporre ma questo gli consente di scendere di qualche Ettore hanno di nuovo insomma
Le produzioni agricole aiutano aiuto diciamo mantenere la la linea ora io nel frattempo insomma o diversi ospiti credo che per esigenze
Diciamo anche ulteriori appuntamenti o necessità ovviamente di ringraziare per la presenza e poi perché
Sono previsti i loro interventi
L'ho già fatto il senatore Esterino Montino vicepresidente la Regione Lazio a cui do subito la parola poi
Ci ha raggiunto anche l'assessore Daniela Valentini Massimo Pallottini Claudio Di Berardino Segretario generale la CGIL di Roma ed e dal Lazio vedo il collega Maurizio già il responsabile a produzione e lavoro ci ha raggiunto anche l'Ulivo
Cessando Salvadori Presidente regionale della della CIA poi nel corso
Dalla mattinata saluto però anche gli altri Esterino Montino
Grazie
Ma naturalmente
Di fronte a una relazione così organica
Gli Peppe rischiamo naturalmente di volare molto più basso prezzo però insomma adesso cerchiamo
Di di recuperare
No io condivido molto insomma ha fatto un quadro
Esaustivo complessivo
Di un settore che è un settore che risente di una crisi economica globale
Risente della crisi economica globale perché non c'è dubbio
La crisi nostra la crisi internazionale la crisi dei consumi
Non rende più facile anzi complica sicuramente anche
Il settore agroalimentare
Tra l'altro complica soprattutto la qualità sappiamo bene che la qualità
A costi un tantino diversi rispetto
A prodotti massivi
E proprio per questo
Diciamo qualche sofferenza e qualche sofferenza complessiva non ce l'abbiamo
Ora la sofferenza strutturale o è una sofferenza congiunturale
Ma la
Abbiamo riso diciamo il settore agroalimentare si è completamente trasformato nel corso degli ultimi quindici anni
Ha subito una forte processo di ristrutturazione
Sotto alcuni aspetti ha subito un forte processo di strutturazione
Qualche volta anche in negativo pensate
A tutta la parte dell'industria alimentare
Che l'Italia aveva una forte presenza una forte presenza anche organizzata di strutture
Di eccellenza molto importanti marchi all'altezza diciamo del mercato internazionale e che negli ultimi dieci quindici anni in realtà hanno preso la strada diciamo al di fuori del nostro Paese
E c'è un lungo elenco diciamo soprattutto rispetto a questo
Però poi ha reagito ha reagito in tante regioni in tante realtà e ha reagito anche qui ha reagito con molta forza anche nella nel Lazio
Che guardate io penso anche un po'diciamo come
Parte il
Presidente reggente anche un po'come conoscitore parte diciamo dalla materia
Che
Noi abbiamo fatto colazioni Daniela e della squadra diciamo che ha lavorato su questo una grande opera di rifondazione dell'agricoltura regionale
E lo dico con sincerità perché
Noi abbiamo quando siamo entrati cinque anni fa l'altra volta la Regione
Non avevamo
Gli strumenti legislativi che dessero un po'il senso anche delle novità
Avevamo un vuoto diciamo di Progetto
Avevamo un vuoto di norme legislative molto importanti settoriali che hanno dato invece il segno di un forte cambiamento
Il lavoro più grosso che è stato fatto soprattutto nella fase iniziale della legislatura questo non dobbiamo mai dimenticarlo io un po'ragionamento che faccio anche quando parliamo di sanità
Eredi di dieci miliardi di disavanzo innanzitutto di fare i conti con questo
Con tutto quello che succede
E i redditi
Diciamo una sistema
Agroalimentare
Dove non ci sono strategie non c'è un progetto non ci sono delle norme innanzitutto di fare i conti con questo
E fare i conti con questa significato naturalmente dare una prospettiva dare un'impostazione creare le condizioni
Per il futuro questo il punto determinante se sbagliamo questo commettiamo un grosso errore politico
Promettiamo grosso politico e soprattutto tiriamo la volata chi in realtà
Pensa che un settore importante come questo strategico come questo possa essere affrontato con
Una politica clientelare Easy
Finanzio questo Progetto finanzio quell'altro
Senza avere invece una
Risposta che sia una risposta organica perché l'agroalimentare della vere una risposta organica se non gli diamo questo noi non andremo a mio avviso per ve lo dico in questo caso come produttore
Non andremo da nessuna parte
Perché il tema dei prezzi il tema dalla filiera non ce l'abbiamo solo qui
Io che produco in Toscana ce l'abbiamo anche in Toscana e ce l'abbiamo anche da altre parti questo dobbiamo saperlo e quindi attenzione
Perché c'è una questione che riguarda
Il
Sistema nazionale e io penso guardate che il Governo nazionale su questo non abbia pienamente le carte in regola non abbia
La consapevolezza di questo
Perché quando non ci si pone un tema un problema
Che non può essere solo quella quota latte non può essere solo questo
Ma un tema di una complessità agricola territoriale molto diversificata molto diversa realtà per realtà
Con grandi ricchezze e quindi la necessità di mettere insieme più strutture settori mi si possano integrare cioè partendo
Dal nostro territorio agricolo
Ebbene proprio all'assenza di questa politica l'assenza di una politica del credito m'fatta anche ordinario fatta in un modo insistente ebbene questo ci ha messo difficoltà questo mette in difficoltà i nostri produttori
Che le Regioni non possono
Naturalmente arrivarci
Ma ci serviva solo grazie a una politica più organico una politica più generale propria di interscambio internazionale per esempio il nostro
Però se l'esportazione di prodotti
Di eccellenza va
Ma
Cambi
Va beh ho visto l'abbiamo sentito anche da Peppe quando faceva la sua relazione cioè era luglio l'unico dato l'unico dato in positivo che li presentava
Va presa così perché all'internazionale di avere una politica per avere un'organizzazione l'avere una strategia
Non ci si può arrivare cooperativo per cooperativa Gigio arrivare produttore per un produttore non ci si può arrivare a diciamo piccolo ambiente brevi con ambienti occorre una strategia globale questo il punto aver rilevante e noi questo dobbiamo fare la strategia globale assaggio globale prestare in Cina per stare in Giappone per stare negli Stati Uniti prestare diciamo in questi grandi mercati
Che hanno una capacità di consumo di alto livello noi questo
Passa attraverso
Appunto una prospettiva diversa un cambio di registro diciamo
Su questi importanti settori
Abbiamo fatto un grande lavoro Daniela ha fatto un grande lavoro
Il Presidente Perilli Presidente della Commissione affatto grande lavoro
Perché in tutti questi anni si è
Definito un quadro normativo noi oggi sappiamo in quale direzione stiamo andando
Sappiamo qual è il punto di riferimento noi abbiamo definito
Un importante intervento che quello del PSR che sono tutta una serie di azioni naturalmente che vanno
Nella direzione giusta consapevoli
Che tra tante cose che si fanno qualche cosa può essere mutevole
Può mutare al sulla base dell'esperienza perché
Quando si opera non sempre facciamo le cose diciamo che abbiamo rinvio penso per esempio
Avendo cito sempre questo curato per tantissimi anni vedendo l'urbanistica o o il ripiani di recupero delle periferie urbane
Quando facevo l'assessore lavori pubblici a Roma
Sono andato cinque volte per cambiare la delibera sull'opera scomporre la periferia verifica dalla città cinque volte perché
Ma mano che vai avanti capisci che c'è un piccolo punto un problema e quindi Cini Vancini dormirci ritorni consapevole senza senza essere sminuito
Sapendo che la la realtà e così complessa così difficile
E quindi proprio perché
Complesso e difficile di avere anche l'umiltà di dire bene ho fatto ma una cosa però diciamo sulle su Abu asse dell'impatto che ha sulla nostra realtà occorre rettificare occorre ampliare occorre occorre naturalmente andare
A spingere in questa o quell'altra direzione per
Cambiare ora cento la prossima legislatura
Regionale
Il piano c'è
Le norme ci sono anche molto interessanti penso per esempio tutte le norme che leggono il territorio nostro produzione
L'agriturismo e così via
Poi
Torno su questo punto
Adesso si tratta di dare l'ulteriore colpo di acceleratore
Che riguarda la sburocratizzazione delle procedure
Perché il tema più grosso lì non ci sono solo resistenze politiche sono dobbiamo va bene
Ci sono resistenze di vario livello
Anche di resistenze
Nei confronti di chi ha oggi la prerogativa burocratica per
Decidere questo o quell'altro
Ce l'abbiamo in tutti i settori
Un pezzo da nostra rivoluzione democratica
Non quella dell'ottobre ma quella democratica di oggi naturalmente riguarda questo tema
Cioè la capacità per il pubblico anche per la nostra Regione anche per questo settore e non solo per questo settore di
Introdurre una marcia in più
Cioè bisogna passare alla quinta perché se non passiamo alla quinta soprattutto in una situazione dove dove
C'è la crisi e la crisi
Ha bisogno di risposte e di risposte in tempi certi perché questo il problema noi rischiamo di dargli una risposta troppo patti
E quindi diamo magari una risposta anche conferente sbagliata il tema adesso è quella della semplificazione e quella di procedere e quella di fare presto perché
Il Paese
I produttori il sistema ha bisogno
Di rapidità ultima questione
Riguarda la forte integrazione io
Penso che noi il settore ad
Agroalimentare
Abbia bisogno di una forte integrazione
Di sistema anche
Da alcuni altri settori
E questo è stato il lavoro diciamo più importante che adesso dobbiamo messe mettere in opera
Perché per esempio i nostri territorio sono molto a Frattini solo molto attrattivi di persone che vengono da fuori sono attrattivi per le persone che si spostano per esempio dalle grandi metropoli penso a Roma
Che di a un certo punto si diffondono non solo il fine settimana ma anche per lunghi mesi dei nostri Comuni nelle nostre realtà agricole
Ebbene questo noi dobbiamo farlo diventare reddito dobbiamo farlo diventare occasione dobbiamo farlo diventare consumo per soprattutto i prodotti che noi abbiamo perché ci sono grandi prodotti
Vedevo prima osservavo mentre
Pepe parlava le immagini dietro le sue spalle
E li scorreva diciamo un po'le produzioni
Un po'di tutti i settori lattiero-caseari vitivinicoli ortofrutticoli eccetera eccetera e
Non mi dicono per esempio
E faceva scorre quest'immagine dove si vedevano tutte le nostre Province tutti i nostri territori perché in quasi sempre il pezzo dalla nostra Provincia qualsiasi pezzo del nostro territorio c'è un'eccellenza
Dalla montagna al mare dalla collina
Alle
Alle porte della metropoli alle porte di Roma ora questa grande realtà questi prodotti
Queste eccellenze questa capacità produttiva e grazie produttori che sono riuscite ancora
A stare in campo noi dobbiamo dargli l'occasione per farli diventare reddito per farli diventare ricchezza l'integrazione della filiera all'integrazione
Su su elementi culturali l'integrazione su il turismo e turismo alimentare e così via e tante cose possiamo aggiungere
Credo che sia questo sì la garanzia per il futuro nuvola cose episodica insieme all'esportazione questo sicuramente una grande occasione sul quale
Bisogna concentrare la nostra azione assoluto concentrarla
Per il prossimo futuro grazie veramente
Grazie a voi il vicepresidente Montino
Io ciao ciao
Darei adesso la parola Camilo la Berardinis amministratore delegato di Cona poi all'assessore Daniela Valentini e poi gli altri ospiti previsti e non
In scaletta nell'invito
Grazie Presidente dell'invito buongiorno
Buongiorno a tutti
Io credo
Ascoltando col per la relazione di dico disposti e riflettendo anche sulle analisi e le proposte che il primo passo che noi possiamo fare
Nel valutare un percorso di collaborazione
Fra produttori e distributori è proprio quello di partire da un'analisi approfondita della filiera agroalimentare
E di individuare insieme quelli che sono i punti critici e le migliori soluzioni e cercando di evitare anche delle delle contrapposizioni inutili io credo che il primo punto che stalla al centro
Di questa analisi e l'efficienza della filiera e di tutti i suoi attori
Una filiera che
Al sono convinto diventa più forte se è capace di ragionare in termini di sistema
E non invece di proporsi in una logica di sistema anche nei confronti
Della della concorrenza e nella competizione internazionale
Questa filiera rappresenta oggi un valore importantissimo non solo a livello ragionale ma per tutto il Paese perché oggi
L'otto virgola quadra presenta l'otto virgola quattro per cento del PIL e il dodici virgola sei per cento dell'occupazione nel nostro Paese quindi
Lavorare per un salto di qualità della filiera agroalimentare vuol dire dare un contributo importante allo sviluppo della del Paese che al rilancio dell'economia del nostro Paese questo richiede un impegno comune
A mio avviso per elaborare dei progetti finalizzati a Rick razionalizzare la filiera e ridurre l'eccessiva polverizzazione recuperare efficienza
A tutti i livelli dalla produzione perché qui ognuno deve fare la sua parte ogni attore la trasformazione la logistica la distribuzione e migliorando la competitività delle imprese
E l'altro obiettivo ovviamente è quello di aumentare la Repubblica remunerazione dei produttori e dall'altra parte
Comunque di arrivare al consumatore con un'offerta più competitiva
Perché noi non dobbiamo mai dimenticare
Che le elemento di verifica finale di quello che noi facciamo sia a livello di produttori e distributori è il giudizio del consumatore e le aspettative del consumatore quindi dobbiamo costruire questi progetti partendo da lì
E partendo dalle sue aspettative
Ecco però credo che siamo tutti consapevoli
Che il nostro sistema soffre lo ha ricordato anche Codispoti nella sua relazione di un elevato grado di polverizzazione non è un fenomeno sono laziale un fenomeno
Purtroppo nazionale
Lo a questo problema sia nel settore agricolo dove forse anche più accentuato ma anche nel settore della trasformazione
Perché anche l'industria di trasformazione da Liliana salvo alcuni casi eccellenti e molto limitati è comunque molto
Polverizzata e questo ha come conseguenza una serie
Di elementi negativi perché la di mezzo la piccola dimensione la polverizzazione crea una condizione per cui per arrivare al consumatore finale ci sono troppi passaggi troppi livelli di intermediazione arrivano addirittura a quattro a quattro cinque livelli in alcuni settori
E che che sono necessari per l'organizzazione la raccolta dei prodotti la la la le prime lavorazioni poi poi la collocazione sul mercato la distribuzione
è la distribuzione finale e ognuno di questi passaggi genera costi ognuno di questi passaggi non governato in una logica di filiera integrata genera inefficienze e problemi
E poi abbiamo anche un altro problema di cui dobbiamo essere consapevoli quando parliamo della dell'agroalimentare al nostro settore che è quello della
Del deficit di produzione
Delle nostre filiere oggi in Italia tranne due filiere che sono quelle del vino alcune delle carni avicole abbiamo dei settori che non sono autosufficienti
E quindi il grano latte carni sono tutte filiere che hanno bisogno di approvvigionarsi di materia prima dall'estero questo è un problema per gli allevatori è un problema per i trasformatori
E questo
Ci rende più deboli nel governare le leve strategiche nel governare il prezzo perché siamo più soggetti alle speculazioni siamo più soggetti
Ai picchi di caduta o di o di aumento dei prezzi a livello internazionale delle materie prime e quindi abbiamo
Meno capacità di governare
Tutti i processi a monte quindi questo ci rende più deboli anche nei confronti della concorrenza straniera
E quindi dobbiamo essere consapevoli che operiamo in un sistema in cui perdiamo lungo la strada una parte importantissima del nostro potenziale competitivo e quindi dobbiamo vedere insieme
Di trovare le condizioni per recuperare competitività e per attenuare questi limiti e questi e questi problemi che che dobbiamo affrontare tutti i giorni quindi ridurre questi passaggi
Governare la filiera vuol dire governare meglio processi vuol dire assicurare una più giusta remunerazione ai produttori e come dicevo arrivare al consumatore con un'offerta più competitiva
In questo contesto guardo un attimo il fronte della distribuzione che è quello in cui opero da da tanti anni e quale può essere il ruolo della distribuzione
Ma i faccio una premessa in questi anni
Io faccio una distinzione ma non mi dilungo perché i tempi sono stretti io distinguo fra le insegne marca e le insegne eccezionali le insegne della distribuzione abbiamo fatto una politica di marca cercano cercato di esprimere valore a livello di prodotto distributivo e quelle che hanno semplicemente fatto i distributori
Queste insegna sono quelle che hanno investito di più
Sulla ristrutturazione della Rete della logistica sull'innovazione e hanno investito anche di più sullo sviluppo della marca del distributore che è diventata soprattutto in questi ultimi anni ha avuto né
Un prodotto comparabile sempre più percepito dal consumatore come
Una marca
Allo stesso livello dalla marcata Marche industriale
Però questa distribuzione è un limite mentre in Italia sia pure con qualche difficoltà negli ultimi anni sono presenti
Quasi tutti i maggiori gruppi multinazionali europee della distribuzione Carrefour Auchan metro purtroppo la distribuzione italiana non è presente all'estero
E uno e questo è uno dei nostri nodi e quindi manca ai produttori italiani un veicolo importante per arrivare sui mercati
Sui mercati esteri rende questo ancora più difficile cercare di proporsi con il made in Italy sul sui mercati stranieri però io credo che non si possa rinunciare
A questa dimensione a questa dimensione sovranazionale e
Per quello che riguarda voglio qua citare un'esperienza che abbiamo fatto Conad ha fatto una scelta
Quello di fare con altri cinque distributori europei un cooperativa europea una cooperativa che ci ha permesso di realizzare
Una serie di sì di realizzare importanti sinergie sul piano commerciale
è una cooperativa appena fatto con le Clerc che il gruppo francese con correre che è un gruppo tedesco uno dei gruppi leader che fra l'altro è presente in misura marginale in Italia con l'insegna Standa che ora diventerà villa con
La coppia Svizzera e con corro Italia un'azienda belga familiare
Tutti i Gruppi tranne con Rui te sono gruppi cooperativi alcuni presenti in sedici Paesi come Rete Masson corpi cooperativi e questa scelta ci ha permesso
Di aprire delle opportunità per i nostri partner produttori perché una delle cose su cui abbiamo lavorato all'interscambio sui prodotti
E di cercare quindi di proporre le imposte produzione in alternativa a quella di Paesi concorrenti come la Spagna noi abbiamo fatto un'analisi abbiamo visto che
Dalla
Che per esempio i i questi nostri partner nordeuropei
Per l'importazione di prodotti agroalimentari importavano dalla Spagna e il triplo di quello che importano da Alitalia e quindi uno dei nostri obiettivi è quello di spostare la
La bilancia dalla parte della produzione italiana
Perché questo va valorizzati il nostro sistema non è soltanto problemi
E
Siamo convinti questa questa esperienza che stiamo realizzando ci ha convinto che
Che sia possibile operare non soltanto in una logica difensiva ma si possono invece occorre investire risorse economiche e umane nella promozione dell'agroalimentare italiano di qualità
Anche all'estero perché questa è una scelta vincente il prodotto italiano garantito di qualità è un prodotto che ha un grande appeal all'estero
Noi abbiamo iniziato sette anni fa con lettere a fare un'esperienza di attività promozionali che si ripetono tutti gli anni ad aprile-maggio si chiama vivibilità Dini
Dove con ottanta prodotti tipici italiani e questa esperienza ha avuto un tale successo soprattutto negli ultimi anni ha successo crescente tant'è che nell'ultimo anno abbiamo mente ATO del quindici per cento le vendite
Siamo passati a trenta milioni di euro solo con l'attività promozionale con con in un mercato dove le esportazioni sono calate del tre e mezzo per cento
E questo ci sta permettendo di fare un'altra cosa di passare da le attività esclusivamente promozionali alla
Presenza permanente di questi prodotti
Nella Rete nella rete del nostro partner tant'è che abbiamo
Fatto un accordo che da aprile ci permetterà di a vere intanto nell'area sud della Francia nella Provenza nella Costa Azzurra centocinquanta prodotti in assortimento permanente
In nella in tutta la rete degli ipermercati le crea e quindi questo ci farà fare un salto dimensionale lo devo anche sul piano
Dei fatturati
Ovviamente partiamo dal mercato che è più vicino a noi sul piano della dei consumi e della cultura alimentare ma questo è
Un un risultato importante
L'altra un'esperienza analoga che sta dando risultati la stiamo facendo da tre anni l'abbiamo fatta con la Copsa Svizzera siamo partiti dal Canton Ticino
E adesso scusi la presenza dei dei nostri prodotti tipici cento prodotti tipici se allargata su tutta la rete ricostruisse che fatta da mille novecento punti di vendita perché la Svizzera
A pochi per volta c'è una rete molto più simile e anche questa è un'esperienza che sta funzionando quindi vuol dire
Che il mercato per il prodotto italiano di alta qualità c'è il problema è come creare il canale per arrivare su questi mercati e come creare dei progetti di filiera che ci permettano di arrivare
Su questi mercati devo dire
Che questo
è anche avvenuto in alcuni casi per i prodotti freschi arriva anche con la collaborazione di alcune regioni
Che che ci ha permesso di
Fare dei progetti insieme per portare prodotti cito ne cito alcune l'Emilia Romagna la Puglia la Sicilia con cui abbiamo fatto progetti
Per
Sostenere queste
Queste attività
Quindi la sfida è creare una filiera integrata una filiera efficiente
E cercare di affrontare le criticità
Codispoti niente di carte alcune nella nella relazione la dimensione dell'impresa e noi abbiamo bisogno
Di supplire siamo di
Lavorare perché cresca la dimensione dell'impresa
Perché aumenti la capitalizzazione che molto scarsa e questo è un problema che purtroppo c'era ci ha visto nel passato anche nel mondo della distribuzione cooperativa tantissimi anni fa
Lavorare e quindi aumentare gli investimenti sviluppare le competenze e soldi dare le infrastrutture adeguate alle imprese a sostegno delle imprese
Quindi
Credo che in sintesi per affrontare le criticità e i nodi strutturali dobbiamo creare le condizioni perché i produttori Siri approprino delle acque di attività che oggi sono lasciate in gran parte all'intermediazione
Più quindi che abbiano una loro capacità di arrivare sul mercato e qui ha ragione Codispoti quando dice che cinquecento imprese sono troppe per poter avere un'organizzazione in grado di arrivare sul mercato bisogna
Mettersi insieme bisogna creare strutture più forti e più capaci di arrivare sul mercato lo stesso problema l'abbiamo avuto noi l'esperienza dico ancora da vera era arrivata ad avere centonovantasei cooperative oggi ne ha otto
Quindi
Perché perché il mercato la competizione richiede altre dimensioni di impresa e quindi questo è un terreno importante
Realizzare promuovere marchi di garanzie di tutela ma dico anche a realizzare promuovere marchi
Perché il
Il valore della Marche è un valore trainante del prodotto e voglio dire qui abbiamo un esempio importantissimo di quello che è il valore la marca che Granarolo c'è oggi
Cito perché va qui davanti Calzolari
Costruire valore sulla marca vuol dire avere un elemento trainante forte di visibilità di identità del prodotto e quindi anche di
Percezione positiva del consumatore ecco in parallelo dobbiamo lavorare come dicevo per fare accordi di filiera tra produzione e distribuzione noi stiamo lavorando ad esempio su un progetto che
Dove sarà
Credo annunciato ad aprile se dovremmo tra entro aprile-maggio essere pronti con un'associazione di produttori perché vogliamo lavorare su un progetto che faccia innovazione aumenti valore
Per per la filiera in modo che dia più basso il produttore più valore alla diciamo anche al consumatore per fare questo ovviamente si collabora si mettono insieme delle competenze questa credo
Che sia
Che sia una strada da perseguire ecco un'ultima riflessione si è parlato qui dell'intervento dell'intervento pubblico io credo che lì sia importante il sostegno è stato molto importante in alcune esperienze abbiamo fatto il sostegno delle Regioni e Stato EMBI e importante può essere più importante un sostegno pubblico organizzato quello che noi dobbiamo
Superare una logica difensiva dell'intervento pubblico molto spesso intervento pubblico è difensivo eh c'abbiamo un problema
Vediamo come come si fa a smaltire la sovrapproduzione in come si fa a dare uno sbocco ne dobbiamo lavorare con un intervento che sostenga la pianificazione che sostenga la crescita delle imprese
E e quindi passare da una logica di intervento come dicevo a posteriori a una logica
Atto a preventiva che che lavori su i processi produttivi che lavori sulla pianificazione
Ecco un elemento di negatività che voglio sottolineare e che
Mancano nel nostro Paese dei progetti comuni di promozione dei prodotti italiani e e abbiamo
Anche un'estrema parcellizzazione degli Investimenti di investimenti vanno da tutte le parti a pioggia non sono sufficientemente finalizzati
Sono otto e poi c'è un altro aspetto sono troppi soggetti istituzionali che si occupano
Di promozione
E che hanno più una logica di rappresentanza che in una logica di intervento sull'impresa
C'abbiamo lisce ministeri le Regioni le Province le Camere di commercio i Consorzi c'è troppa roba troppa dispersione eletti e poche finalizzazione delle risorse questa secondo me
è una cosa importante perché
Occorre una programmazione organica occorrono otto è un intervento pubblico più finalizzata più concentrato probabilmente occorrono anche meno soggetti che ecco che con un approccio che con un approccio diverso ecco
L'altra questione
Il mercato la concorrenza ma io l'ho detto anche altre occasioni anche con Coldiretti noi non siamo assolutamente contrari ai chilometri zero e i farmers market perché
Ci siamo battuti in altri settori per aprire il mercato alla concorrenza nelle parafarmacie nei carburanti nell'ottica
Pensiamo che ci debba essere più mercato più concorrenza anche nel settore agricolo e che i produttori possono avere accesso diretta mercato
Un mercato deve avere tanti soggetti più c'è pluralità di soggetti e più il mercato è vivo e più il mercato si confronta quindi io credo che queste devono essere forme
Che
Che vanno favorite
Il problema la il limite dov'è che sono forme che sono molto legate al territorio e siccome l'Italia è uno dei più grossi produttori agricoli europei il problema dell'Italia non è soltanto quello del chilometro zero ecco del chilometro tre mila
Dico e portiamo i produttori italiani a vendere in Svezia o in Germania invece che
Da dall'agro romano a Roma cioè tutte e due le cose vanno bene ma una non risolve il problema cioè i problemi vanno affrontati in una logica di strategia complessiva quindi una
Questo è importante e io credo che in questo processo di
Evoluzione del settore e di diciamo di guida dell'Ente di indirizzo verso un processo di aggregazione delle imprese verso un'ipotesi di salto qualità sul piano Argonne organizzativo associativo
La cui la ricostituzione in termini nuovi destra di lega e compagni agroalimentare Lazio sia importante perché è un primo passo proprio verso una la riorganizzazione di un settore nel secondo me ha bisogno di
Dice di fare
Di fare un un salto un salto di qualità anche sul piano prima associativo e poi
E poi organizzativo è evidente che
L'ultima cosa io mi sono molto d'accordo con quello che ha detto Presidente Montino e nel suo passaggio conclusivo noi abbiamo anche bisogno di un sistema meno appesantito da una burocrazia
Molto costosa e poco efficiente perché
Questo è un altro degli elementi con cui le imprese si devono si devono confrontare quindi io penso che più mercato sostegno pubblico finalizzato
Meno burocrazia da una parte ma dall'altra parte gli attori economici devono puntare all'efficienza alla competitività e devono
Più riorganizzarsi per per poter andare almeno nel mercato alle migliori condizioni possibili grazie
Grazie al Camillo De Berardinis per l'importante contributo alla nostra Assemblea adesso
Claudio Di Berardino Segretario generale della CGIL
Poi
Daniela Valentini
è la quarta volta in vigore ve la faccio parlare alza presto Presidente mi avvarrò fucilato profusa bar
Così si
E l'ho fatto apposta
Vi eravate emessi da
Un rapido scambio perché
No io velocissimamente anzitutto
Vi ringraziamo dell'invito a questa importante iniziativa
Un'iniziativa che valutiamo davvero positiva perché si continua a parlare
Di questo tema
Di questo tema dell'agroalimentare a dire la verità ascoltando la relazione non solo dell'agroalimentare credo che abbia fatto molto bene Codispoti ad inquadrarla dentro
Inserendoci elementi argomenti più vasti
Credo che i tempi siano anche giusti con con i quali si è sviluppata questa iniziativa perché
E credo che sia
Positivo il fatto che si parli un po'prima
Prima delle elezioni regionali in cui come ha fatto Codispoti ha messo in evidenza una sorta di piattaforma
Su molte tematiche e credo che sia un po'il messaggio
Positivo giusto dei inviare alla politica perché
Essa si deve misurare nel dare le risposte concrete alle cose che sono state poste l'altra ragione
Per cui balletto positivo è che
Si è sviluppata in una fase in cui anche dentro questo settore c'è il tema della crisi e c'è un tema della crisi che coinvolge sia l'impresa e le cooperative che coinvolge chiaramente i lavoratori
E con la crisi è chiaro che bisogna un po'prestare attenzione almeno due due elementi a due fattori uno sono le regole e l'altro sono i diritti dal nostro punto di vista le regole
Regole del mercato non solo interno ma anche internazionale e giustamente veniva richiamato il ruolo della globalizzazione perché
Qui o c'è una globalizzazione regolata condiviso altrimenti ce la globalizzazione cattiva c'è la globalizzazione che manda massacro ammassato l'impresa diciamoci la verità manda massacro le cooperative manda al massacro
Il mondo del lavoro perché si compete
Non sulla qualità ma si compete esclusivamente sul costo del lavoro sui diritti e conseguentemente pensiamo appunto che sia la strada sbagliata e anche da questo punto di vista molti dei nostri interlocutori
Sono alcuni sono indubbiamente la Regione
Perché penso che probabilmente non basta solo la Regione non basta neanche solo l'Italia c'è bisogno di un ruolo importante chiaramente del loro ove in questo contesto e la Conferenza Stato-Regioni credo che possa di nuovo continuare a sollecitare un intervento
Del nostro Governo affinché faccia qualche passo non solo sulla crisi ma anche
Per richiamare l'Europa svolgere fino in fondo il proprio compito il proprio ruolo anche sul tema e soprattutto sul tema della globalizzazione oggi ancora più di ieri e vista la crisi
L'altro tema quello dei
Dei diritti
Dei diritti e quindi penso e lavoratori penso i lavoratori tanti lavoratori stagionali I tantissimi lavoratori stagionali
Penso anche i lavoratori non stagionali quelli che
E hanno un lavoro stabile dentro a questo settore a dire la verità
Ma mano che passano gli anni a man mano che arriva la crisi è sempre di meno questa questa stabilità è un po'inversamente inversamente proporzionale e
Penso
Che da questo punto di vista le parole dette dalla relazione dico di esposi un po'ci incoraggiano credo che possano essere il terreno utile con il quale continuare a lavorare quando parlavi di etica quando parlavi
Del ruolo anche della della contrattazione
Quando parlarvi anche della dell'opportunità
Di dare forza al tema della legalità non soltanto per le cose che
Anche in queste ore si leggono chiaramente dai giornali e di come anche la nostra realtà non sia immune
Da fenomeni di questo tipo ma soprattutto sul versante dell'emersione anche del lavoro nero ed irregolare
Perché il tema dell'inclusione e ruolo dell'Iran dell'immigrazione credo che dentro questo tema onestamente c'è tutto il sindacato è pronto a fare la propria parte però
Dobbiamo dirlo con estrema franchezza lo facevamo qualche giorno fa alla presenza anche della lega c'era una chiazza altre associazioni vedo Giammaria qui di fronte al Prefetto quando dicevamo
è vero quando si fa un accordo tra sindacati e parti datoriali o parti istituzionali
Poi ci si chiede ma il sindacato che ci mette dentro questo se facciamo l'accordo nasca onestamente
Con la legislazione in vigore che consente quaranta modalità con cui può esposto versato assunti lavoratori credo che il sindacato non sia francamente nelle condizioni di mettere
Nulla se non
Appunto fare in modo che
Ci possa essere questo tema della regolarità e dei diritti
Un'altra
Un'altra sottolineatura voglio fare sul versante della sicurezza
Non solo la sicurezza sul lavoro ma anche la sicurezza definiamola così alimentare e quindi il tema anche della specializzazione
Penso che possa essere debba essere un tema da introdurre perché so e non so se gli indici sono quelli giusti
Ma sostanzialmente su questo comparto l'indice cioè sulla specializzazione l'indice davvero non raggiunge l'uno c'è quindi è davvero molto molto basso eh
Quindi però come affrontarli questi questi temi
Io penso che non ed ecco perché l'altra ragione per cui ho condiviso questa iniziativa che non possono essere affrontati con l'autosufficienza
Noi spesso voglio dire
Anche poi sono state fatte cose positive come le ha fatte la Regione Lazio
Con questa legislatura però spesso si corre il rischio dell'autosufficienza c'è ognuno per sé io sono l'istituzione nel modo il conto me io sono la Provincia per conto mio la Regione i Comuni
Le associazioni datoriali le impresa delle cooperative eccetera io penso che questa condizione
E dobbiamo fare uno sforzo per decidere se davvero questa può essere ancora la strada giusta se il sindacato viene visto come in impiccio serve se viene visto come
Un conto un cosiddetto corpo intermedio per cui dà fastidio a bene rapportarsi direttamente all'impresa direttamente al cittadino senza passare attraverso le rappresentanze poi chiamare il sindacato quando bisogna licenziare bisogna
Diciamo fare ricorrere agli ammortizzatori sociali bisogna darsi una mano ecco io credo che questi ragionamenti dell'autosufficienza
Debbono essere ragionamenti archiviati e soprattutto in una fase in cui le condizioni economiche sociali anche della nostra Regione sono profondamente cambiate stanno cambiando ha seguito
A seguito della crisi quindi bisogna rilanciare un un progetto organico complessivo entro il quale ognuno deve giocare il proprio ruolo deve svolgere la propria funzione il proprio mestiere
E quindi qui voglio fare un'altra sottolineatura indubbiamente ci vuole un ruolo decisivo da parte anche del pubblico perché
Se sono vere le cose che vengono dette la relazione e sono vere perché non le constatiamo lo diceva Montino prima di me
Perché voi
C'è questo tema anche del del consumo
E di come richiamava giustamente Conad poco fa anche del della della tecnica che ti dai per il consumo ma
Il consumo
Se non c'hai le risorse cioè se le tasche sono vuote
Ed ora è cioè lo spostamento dalla qualità inutile ghetto di specializzi che fa le cose come venivano dette
Poi vai a comprare diciamo ai discount perché perché è dura perché risparmiare quei venti trenta euro ti consente il pagamento di una bolletta a fine mese cioè quindi
L queste sono le condizioni che abbiamo
Anche qui da noi allora il ruolo del pubblico indubbiamente decisivo anche su questo versante e mi rendo mi vengono in mente Montino citava il piano di sviluppo rurale
Io qui voglio fare una semplice sottolineatura ma poi esce Daniela Valentini che dubbiamente ci dirà meglio però
Qui io credo che occorre compiere una scelta un po'di cosa sono state fatte
Ma io penso che bisogna continuare le affare e bisogna continuare a decidere di farlo in termini più decisi perché
Colpi assegnare continua a essere l'occasione delle dei finanziamenti a pioggia
Perché se pure questa tendenza sia un po'diciamo modificata sto va dato atto anche
Daniela ma
Non ancora non ci sia occorre diciamo riconoscere tutti che non ci siamo perché
Perché a forza di continuare a fare questi finanziamenti possiamo beneficiare quella realtà a quel piccolo territorio quella piccola impresa ma
è una condizione che dura poco cioè che ti dà una boccata d'ossigeno importante quindi a che gli arriva indubbiamente accontento
Allora perché non metterla dentro davvero quando si parlava della necessità di di fare crescere questa impresa ci dice di non mettere anche la piccola impresa dentro una filiera un sistema più
Più complessivo in cui davvero
Si possa diciamo ecco cogliere il senso di un progetto e misurare anche le ricadute perché la piccola azienda le la piccola cooperativa anche se riceve voi quel tipo d'aiuto
Non tutto può essere tradotto in cambiamento tecnologico non tutto può essere prodotto inoccupazione allora bisogna diciamo così accordarsi un progetto condiviso però anche dalla piccola realtà perché dobbiamo guardarci intorno a Roma e nel Lazio non parliamo della FIAT parliamo di aziende di due tre quattro cinque dipendenti e poi di fermi siamo a la somma di tutto questo ti dà
Centinaia di migliaia di posti di lavoro allora questo è il punto da cui ripartire ecco perché anche sulle filiere
Che questa è stata un'intuizione positiva però
Io dico andiamo la guardia facciamo un po'nel merito
Perché molte cose sono state diciamo annunciati e non tutte diciamo sono state portate a compimento e e quindi io ne sono non mi voglio diciamo trattenere più sugli argomenti che conosco rispetto ad altri e non la voglio fare
Però sul tema delle filiere ci sono state buone intuizioni ma il risultato francamente per come era stato immaginato pensato sulle ricadute occupazionali onestamente non c'è stato sia se guardiamo Rieti
Si esegue abbiamo Viterbo sito se guardiamo a Frosinone sia se guardiamo l'ADI o se guardiamo complessivamente anche la realtà
Romana chiudo
Come farlo e qui io torno su un punto
Penso che il
Dobbiamo utilizzare questo strumento della concertazione però dobbiamo scegliere
Cioè dobbiamo
Tutti dire che questo è uno strumento di dedicarci le ore necessarie per concertare per discutere per valutare il finanziamento le sue ricadute
I diritti
Chiudo con un'altra battuta davvero è chiaro che
Se si vuole la rilanciare diciamo questo settore come è giusto farlo
Credo che l'impostazione data da Codispoti sia quella quella corretta perché ha parlato di pubblica amministrazione ha parlato della logistica dei trasporti ha parlato della politica del credito
Ha parlato anche questo
Questo svolga né che ricorre a dire la verità danni ma io penso che abbia fatto molto bene a riporlo
Sul fatto di del ruolo di questa regione del nostro Paese nell'euromediterraneo perché qui o si ampliano il mercato
Perché altrimenti è inutile che tu specializzi il vino specializzi la patata o quello che contando solo su Roma Roma e provincia sulle sagre
Non non può
è importante ma non funziona la sagra non funzioni
Allora otto oppure effettivamente oltre alla politica industriale rilanci una politica dell'agroalimentare del consumo anche guardando i Paesi
Che confinano diciamo Colle euromediterranea e ti pone il problema di come commercializzare se davvero lì sono milioni milioni
Di persone che debbono diciamo
Alimentarsi e quindi allora c'è bisogno di di mettere in campo una politica oltre che con il nord Europa come diceva Conad ma indubbiamente perché è chiaro è inutile che tu
Giri sempre qua occorre anche fare in modo di
Allarga alti per allargare anche il consumo e la produzione
Ecco perché
Diciamo noi ci dichiariamo se possiamo ancora una volta disponibili
A fare un lavoro con la lega
Delle cooperative ma non solo perché sulla base degli elementi che venivano citati io credo che ci possa essere una una piattaforma di lavoro valida per i prossimi anni e magari essere davvero questa sì anche per le parti sociali perno
In questo caso per noi
E non soltanto per le istituzioni anche un elemento
Diciamo di verifica in modo tale che i cooperatori degli iscritti al sindacato o
I cittadini che abbondano possano effettivamente resti rendersi conto se dopo quattro anni dopo due anni sia fatto un passo avanti oppure se si è fatto un passo indietro e così misurare diciamo anche le capacità la guida
Dei gruppi dirigenti sia sindacali e me
Cari anche di altri grazie
Grazie a Claudio
Di Berardino
Adesso all'assessore da nella valle la parola all'assessore Daniela Valentini io intanto
Mentre Daniela
Viene sul sul palco i tavoli volevo ricordare e invitare soprattutto all'ex Gil di largo Ascianghi qui quindici a trascrivere dal cinque al venti marzo il cinque pomeriggio alle diciassette e trenta ci sarà l'inaugurazione della mostra le cooperative in palude
Organizzata dalla lega Coop di latina e con il patrocinio ovviamente dalla Regione Lazio
è una importante mostrano fotografica assolutamente interessante
E questo appuntamento sarà anche un appuntamento per il ci consentirà da riflettere diciamo sul pezzo la nostra associazione abbonamento cooperativo
In quella provincia con la nostra Regione varie lavorativi sì grazie io intanto sono molto contenta di essere qua oggi con voi e con la lega perché è un'occasione grazie che l'avete veramente al Presidente a tutta
Diciamo la sua squadra la sua Giunta grazie perché la
Promossa perché ci permette soprattutto in me occasione anche del rinnovo del Consiglio regionale
Di fare un po'il punto di quello che gli è stato fatto quindi quello
Che abbiamo anche trovato ma di quello che soprattutto serba ancora da fare perché noi siamo tutti convinti e consapevoli che serve
Ancora da fare tante tante tante cose perché non ci siamo
Quindi la relazione di Giuseppe Codispoti l'ho trovata una relazione veramente speciale
Io vi ringrazio Giuseppe perché è un vero contributo sia per l'analisi che tu hai fatto e che fai del di tutto il sistema economico agricolo ed agro-alimentare
Sia anche molto dettagliato che poi è un contributo che serva che poi si candida per andare a governare di nuovo
Come noi per esempio
E soprattutto è un'analisi che mostra quanto
Io già sapevo devo dire ma che questa è la conferma di quanto il movimento della cooperazione il sistema della cooperazione sia al dentro
Dei processi
Dei processi che in regione si stanno diciamo
Si sono avviati e si stanno avviando
Io devo dire che per quello che riguarda questo e quindi anche sia l'analisi ma anche le proposte anche i problemi
Dettagliati filiera per filiera perché ci sta dentro un'analisi dettagliata e questo aiuta tantissimo
E soprattutto anche quello che è ancora bisogna fare quello che serve per continuare ad innovare per ottenere risultati sempre diversi
Allora io posso dire questo per cercare di mettere ordine nell'intervento che vorrei fare
Posso dire quello che abbiamo provato a fare noi in questi cinque anni breve brevissimamente per poi dire anche le cose delle proposte che faceva Codispoti
Noi abbiamo cercato in questo settore agricolo ed agro-alimentare quando siamo arrivati di farlo diventare un settore economico non un settore
Come dire ambientale
Non un settore che vivesse di assistenza a pioggia
Così come abbiamo trovato il vecchio PSR Claudio un vero piano di sviluppo rurale che ha dato soltanto tra l'altro interventi a pioggia
Ai piccoli ma anche grandi
Noi abbiamo avuto in intervento che fu dato e che poi blocca mo'a un imprenditore che poi ha licenziato tante persone nelle a Rieti
Perché però questo era la politica del PSR interventi soltanto a pioggia quindi noi che cosa abbiamo fatto partendo da quelle criticità abbiamo cercato di riorganizzare il nostro sistema Regione
Di riorganizzare i nostri territori partendo dalle vocazioni dei territori perché un conto è latina un Conter Rieti un contesto così non è un conto è Viterbo un conto è Roma con la sua provincia
E quindi abbiamo dato a tutti i territori io credo che sono l'assessore
Di Roma perché vengo da Roma il mio collegio Roma e provincia che ha più girato
Tutta la regione non pensando a collegi vari e che ha prodotto in ogni territorio bene pop proprie politiche di sistema e di filiera invece
E qui do i risultati perché i risultati ci sono
Allora
Quindi abbiamo cercato di costruire una rette a sistema facendo diventare il mondo agricolo da Cenerentola qual era
E quindi da assistite da Cenerentola un mondo che fosse protagonista di un vero sistema rette e quindi intorno a questo sistema abbiamo messo tutto
Abbiamo messo il mondo appunto della cooperazione e il mondo economico in generale il mondo del commercio dell'industria
Agroalimentare il mondo del sindacato e dei lavoratori perché noi abbiamo tutto concertato tant'è vero che siamo
Un Assessorato che ha fatto tutte le sue leggi e in particolare il PSR dove si è scritto che non verranno dati i finanziamenti alle aziende se non hanno il contratto di lavoro nazionale
Quindi abbiamo cercato anche di fare sistema con tutti
Tra l'altro inserendo dentro questo sistema è questa politica anche l'agricoltura sociale
Perché l'agricoltura sociale che è un'agricoltura che non esisteva nella Regione Lazio perché non c'era una politica di agricoltura sociale
Mal noi sappiamo che l'agricoltura sociale può dare tantissimo sia attraverso il mondo della cooperazione
No con le quali si abbiamo lavorato ma può dare tantissimo anche in termini di occupazione e di integrazione anche il più dei soggetti più deboli noi abbiamo collocato trenta milioni di euro
Per progetti di agricoltura sociale e quando abbiamo dato il la il come dire il abbiamo fatto il bando su IP dei progetti integrati sui territori
Diceva Serino bisogna mettere insieme il turismo la cultura il patrimonio
Noi abbiamo immaginato venticinque progetti integrati sui territori infatti dai comuni le comunità mentale le aziende le industrie tutto quello che c'è in quel comune anche aziende che fanno turismo
Per fare in modo che i prodotti comuni e le Comunità montane della nostra Regione
Sì diventa divenissero protagoniste di una politica agricola ma anche turistica per dare più occupazione più lavoro
Perché il lavoro è vero che un disastro ma è un disastro anche perché il mondo agricolo non ce la fa
A sostenere quel reddito e a dare occupazione se non si fa sistema il mondo agricole tagliato fuori non solo dall'economia ma non riesce a dare neanche occupazione
Allora noi abbiamo dovuto come dire rimettere in moto un'economia complessiva
E l'abbiamo fatto tra l'altro da una parte indicando normative e leggi che non c'erano a me come dire mi dicono sempre anche quando sono stato alla Coldiretti perché vedo il direttore tante leggi il PSR avanzatissimo ma poi
Eh ho capito ma i processi sono economici e i percorsi e poi e poi il territorio si organizza e comunque le ricadute poi arrivano
Perché poi quando fai l'intervento a pioggia che se ad aspettare
Un'azienda agricola che aspetta i soldi per quella che passa la nottata
Ma noi non abbiamo fatto questo noi abbiamo avviato un processo economico di sistema e di filiera
Coinvolgendo province comuni comunità montane tutto quello che abbiamo e tutto il sistema imprenditoriale compreso i commercianti compreso gli artigiani
Quando ne abbiamo fatto la legge sugli agriturismo noi abbiamo dato una spinta fortissima
Perché l'altro gli agriturismo non passava la legge perché c'era una lobby fortissima dei commercianti dei ristoratori degli albergatori che non volevano la legge l'abbiamo coinvolti abbiamo cercato di fare sistema lacci siamo riusciti finalmente e là dentro
C'è la possibilità di vendere attività artigianali dentro l'agricoltore può mettere a rete
E a sistema il territorio con tutte le attività artigianali con tutto quello che c'è di bello e di forte di eccellenze in quel pezzo di territorio dell'agriturismo
Alla dico questo per dire che noi abbiamo cercato come dire di di fare leggi
Ma anche noi non abbiamo finanziamenti la Regione non ha soldi
Perché come di se siamo dovuti caricare trecentosessanta milioni di euro per trent'anni per pagare il debito della sanità e
Non c'abbiamo un mutuo che è per trent'anni e che pagheremo per trent'anni qualunque Giunta c'è
Allora è chiaro che è evidente che gli assessorati si sono molto indeboliti no noi sulla promozione quando sono arrivata l'assessore Iannarilli i primi tre mesi aveva speso sette milioni e mezzo di euro
Per quattro mesi gennaio-febbraio marzo aprire tutta sale a Frosinone
La mia promozione ai tre milioni e mezzo di euro all'anno
Come dire per fare poi mosse dei mercati come dire all'estero non ne perché poi ci sono un sistema di fiere di mercati alle quali non puoi andare per il tuo mondo
Allora lo dico per dire che noi tra l'altro non ci importa neanche tanto perché
Quando abbiamo
Ci cominciato questo percorso abbiamo scelto proprio consapevolmente
E conoscente mente che non ha non puntavamo sulla promozione ma puntavamo su un sistema nuovo
Innovativo di politica economica e ci siamo concentrati soprattutto su questo per dare il futuro al nostro mondo e al nostro sistema imprenditoriale complessivo
Perché se ci concentriamo su altro non ce l'avremmo fatta
Perché è un Consiglio regionale che fanno le leggi in cinque anni non si è mai visto è andato via ma Mario ma lui ha fatto un lavoro onesto e che è stato unitario ha costruito con tutte le forze tra maggioranza e opposizione una normativa
Sempre come dire concertata con il mondo sindacale mai abbiamo fatto una cosa che non fosse concertata con tutto il sistema Regione Lazio
Allora questo lo dico per dire progetti PSR gli unici soldi che abbiamo noi sono quelli del PSR
Io lo vedo con la Lombardia con l'Emilia con la Toscana no che sono molto più avanzati di noi ma adesso sono più arretrate perché l'Emilia Romagna chiesta noi come si fa mi Piffer
La Toscana non la fatti nessuna Regione d'Italia ha fatto i progetti di filiera nessuna Regione d'Italia ha fatto i progetti integrati sul territorio
Perché noi siccome siamo stati più poveri più arretrati e più disperati ci siamo dovuti concentrate soprattutto sull'innovazione
Non avevamo altrove altro nelle nostre mani se non quello di lavorare per il futuro
Quindi come dire noi abbiamo fatto
Tanti come dire progetti guardate me abbiamo fatto e anche questo siamo l'unica Regione che l'ha fatto abbiamo fatto venticinque bandi
Quando io sono arrivata ancora dovevano uscire i bandi del vecchio del vecchio PSR voi lo sapete ogni tanto si aspettava come la manna dal cielo un bando per da un po'dei soldi a qualcuno
Noi abbiamo immesso venticinque bandi tutti assieme quindi non dovete aspetta più le mamme perché non esistono e le mamme venticinque bandi tutti assieme
E questi venticinque a bandi hanno una peculiarità che sono aperti sempre
Non ci sono scadenze Meggiorato a toglie c'è una trasparenza in quei bandi che non abbiamo eguali in nessun'altra parte della legge delle Regioni
Quindi come dire bambini
Trasparenza bandi sempre
Perché perché abbiamo pensato che il territorio che non c'è non era organizzato perché la frammentazione in questa Regione eh enorme ed è grande dovevamo dare il tempo al territorio di organizzarsi
Ma per dare il tempo il dovevamo dare una sponda un riferimento e dire questi sono i venticinque bandi provarli organizzarti
No attiviamo le condizioni per
Non ti preoccupare se non fai a tempo perché non c'è una scadenza perché noi ti aspettiamo mentre di riorganizzi
Allora e dichiaro che dire allora e allora e allora che
Perché questa è una domanda alla quale mi piacerebbe che tutti quanti insieme potessi può rispondere
Allora questa è la situazione progetti di filiera i progetti di filiera sono venticinque all'inizio le domande erano quarantasette sono progetti di filiera in tutto il territorio regionale
Rieti Viterbo latina Frosinone sono progetti di filiera che sono stati ammessi tutti perché da quarantasette a venticinque li abbiamo accompagnati
Facendo riunioni estenuanti per invitare le aziende agricole l'industria e tutto quello che abbiamo ad accorparsi perché il nostro problema ragione Codispoti bisogna accorparci
è giusto ma magari riusciamo a fare solo dieci o P
Perché il mondo della produzione si deve concentrare per avere più forza e noi abbiamo chiesto questo concentratevi riorganizzativi mettetevi assieme
Devo dire che il territorio ha risposto perché venticinque progetti di filiera per novanta milioni di euro
Noi guardate
è chiaro dette faccio un esempio Claudio l'olio della Sabina no perché questo mi interessa tanto noi abbiamo un progetto di filiera dell'olio
Che vede mille olivicoltori mail lei nelle piccole aziende di due ettari di tre ettari che non hanno neanche uno
Che lavora per loro sono disperati l'Oglio va male la crisi è feroce e quelli chiudono
Allora abbiamo detto accorpate vi facciamo un progetto di filiera dove si produce l'olio si trasforma si fa la piattaforma se in bottiglia e si vende e quello vuol dire occupazione
Ma per le fare l'istruttoria per mille olivicoltori che debbono mettersi assieme guidati dal Sindaco di Fara Sabina
E poter fare quel progetto di filiera immaginate quanto lavoro sia stato fatto dietro di istruttoria degli uffici e di sostegno a quelli Levico Ultori che ce l'hanno
Hanno avuto l'intuito e ce la e l'anno fa come dire e ci si sono insomma e si sono avviati in quel percorso ma che non era facile
Mettere insieme il loro più le industrie
L'olio de la filiera dell'Oglio nei prossimi giorni daremo i finanziamenti sono quattro cinque milioni di euro
Allora io mi auguro che lì quando noi daremo i finanziamenti pubblici che poi vuol dire un giro di invece di affari che è tre volte di più
Dove il mondo della cooperazione c'è quasi su tutto il bene ringrazio perché il mondo della cooperazione questo l'ha capito molto bene che bisognava fare sistema
E noi abbiamo fatto da sponda a questo mondo come abbiamo fatto da sponda agli agli agricoltori ai produttori alle imperiese e a tutti coloro che in volata hanno intorno a questo progetto
Come dire
Quando sarà fatto ne avremo l'olio della Sabina imbottigliato con l'etichetta che ha un business tranne di una filiera che mi auguro
Riuscirà come dirà stare non sul mercato romano sui mercati
Ma è tanto facile dire siamo sui mercati ma se non riorganizziamo il territorio se non si fa formazione se non si costruisce questa concentrazione questo sistema ma come si va sui mercati ma come ci andiamo con le aziende agricole di due ettari
Dove non c'è né continuità nel qualità me continuità perché tutti assieme la debbono fare non è uno che la può fare per carità filiera corta
Farmer market ma non è quello che dà l'economia a questa Regione certo dato
Come dire un po'd'ossigeno agli agricoltori che si improvvisano operatori di mercato guardate
Siamo addirittura facendo i Farmer marchette per far diventare gli agricoltori
Come gli operatori dei mercati o fatta Assessore al commercio a Roma io non credo che quella è la risposta quella è una delle risposte che aiutano ma non è la risposta per fare una politica economica che dà occupazione e lavoro
Allora progetti di filiera progetti integrati nel territorio
Che cosa è accaduto nel frattempo nel frattempo è accaduto che non c'è una politica nazionale di strategia di sviluppo del settore non c'è
Perché vedete cosa storia che le Regioni so competenti per l'agricoltura e che trattano direttamente con l'Europa
Non si può lasciare sole le Regioni perché c'abbiamo bisogno di una strategia di un modello del nostro sistema Paese REM possiamo pensare che noi col PSE adeguo circuito i per carità
Come dire ce la mettiamo tutta risolviamo il problema di questa roba qua
E che ha fatto io l'ho sentito il Ministro alla figlia
Guardate ha parlato solo di
McDonald
E di quote latte il resto svolazzano
Come dire noi già abbiamo una documento o delle degli assessori delle Regioni che il ministro ha sullo stato di crisi
No di calamità come ha detto lui alla scia perché fa confusione sì no ma le Regioni debbono fare i conti ma coltivi che
Noi abbiamo dichiarato che lui a livello del Consiglio dei Ministri deve dichiarare lo stato di crisi di mercato di questo mondo che non è una calamità
Che va trattata come le procedure sulla calamità c'è a quel documento non viene portato al per al Consiglio dei Ministri perché questo settore
è comunque in questo sistema Paese la Cenerentola e comunque questo sistema Paese non funziona perché è corrotta e lo stiamo vedendo
E quindi non si affronta nulla di quello che serve
Allora le Regioni possono stare il sole in questo frangente
Allora questo e poi il ragionamento per carità io dico che noi lavoriamo perché
I soldi non vengono dati agli agricoltori quelli non ne a pioggia quelli sulle misure ambientali
Perché noi avevamo per legge europea
Dovevamo decidere quanti a chi
Quindi noi abbiamo dato all'Asse uno che è l'asse quello dello sviluppo e sulle aziende il massimo che potevamo dare anche lì l'unica Regione d'Italia cielo ce lo invidiano tutti abbiamo avuto il coraggio di dire non c'è serbo le misure agroambientali
Interventi a fini avviene analisi serve fare sistema
Però ci sono
Il ministro ha detto ma le Regioni corrono il rischio di non prende i soldi magari si scorda di dire che c'è una agenzia che si chiama AGEA e che ha bloccato tutti i pagamenti ormai
Da un anno noi abbiamo da dare ai nostri agricoltori sulle misure agroambientali quarantadue milioni di euro che sono bloccati in quel sistema
Salvo poi a dire ma è la Regione che non ne che non che non è che non ha lo stesso portale non è vero perché come non ci sono altre tredici regioni che stanno così alla non solo le Regioni e l'AGEA
Presieduta dal capo di gabinetto del Ministero un uomo del Veneto o di un'organizzazione
E questo non si può
Allora è vero forse io ho sbagliato non me lo dico da sola ma forse l'inesperienza o comunque non potevo immaginaria tanto forse avremmo dovuto fare l'Ente pagatore perché nelle regioni dove funziona
Sono quelle che sono autonome che si son fatte tutto se son fatti PSI a dei dati e l'Ente pagatore le altre Regioni che non che sono soggette all'AGEA non ce la fanno a dare i finanziamenti
Allora io dico questo noi abbiamo un grande bisogno di proseguire questo percorso rendendolo ha ragione Codispoti Sempre più innovativo
Ma la strada è quella che abbiamo avviato è quella di sistema e di filiera le filiere tutte venticinque entro marzo verranno dati i soldi a tutti
Entro a metà di marzo a tutti
Entro la fine di marzo i progetti integrati sui territori sta partiranno noi abbiamo tra l'altro dichiarato ammissibili
E abbiamo dato a tutti i
Entro il trentuno dicembre il primo stop and go omettendo noi trenta milioni di euro come Regione
Senza graduatorie noi per la prima volta
Abbiamo data a tutti i finanziamenti dei bandi perché abbiamo voluto fare un pacchetto anticrisi
Abbiamo detto non facciamo le graduatorie nessuno escluso quanti sono i giovani
Cinquecento a tutti diamo i finanziamenti quanti sono le donne a tutti diamo i finanziamenti non abbiamo voluto escludere nessuno perché abbiamo colto l'occasione del PSR per fare un pacchetto anticrisi
Bandi sull'agro romano
Li stiamo vedendo assieme ma l'agro romano l'alternativa qual è le villette a schiera
Quando ci sono duemila casali da ristrutturare da farli diventare servizi trenta milioni di Euro due milioni di euro
Per i casali facciamo un sistema di agricoltura sociale che serva i cittadini Agrimi dopo per i malati di Alzheimer centri di accoglienza agriturismo
Punti-vendita dei nostri prodotti di qualità un percorso o di progettualità
Vicino alla metropoli che servirà la metropoli a vivere meglio all'agricoltura e al mondo di questo sistema di crescere dando ai più deboli una speranza
Perché non ci abbiamo pure questo problema
E i più deboli in questa crisi così forte non solo non sopravviva Ro ma vengono proprio tagliati fuori che sono le fasce deboli e sono i precari
I lavoratori a nero i lavoratori stagionali precari gli handicappati e tutti gli elettori nei
Che vengono cacciate via dal mondo del lavoro e noi abbiamo dato il quaranta per cento alle imprese femminili dentro i progetti di filiera
Allora io dico che noi abbiamo avviato un processo guardate non abbiamo fatto chissà che ma abbiamo avviato un processo nuovo perché quando dico abbiamo l'abbiamo fatta assieme perché avremmo somme entrato da solare
Abbiamo fatta al tavolo qua c'è Pallottini cioè stalla il mondo della cooperazione c'è il sindacato cessa la CIA la Confagricoltura la Coldiretti la conferma operative
Non è la Confesercenti la Corte con mezzo non è che questa politica l'abbiamo fatta l'assessorato
Perché non sarei stata così brava a fare da sola sta politica l'alta capacità è quella di aver messa a sistema tutti i cervelli e tutte le intelligenze possibili
Per fare un'altra cosa il resto l'avete fatto voi
Finisco scusa e dico questo cosa dobbiamo fare
Dobbiamo fare molto molto molto di più quello che abbiamo fatto pur lavorando sodo avendo ribaltato una politica
è niente rispetto a quello che serve
Io ne sono consapevole quindi l'Ente pagatore
Subito non stare più subalterni al Ministero soprattutto se loro continuano a governare e loro
Perché questo non è possibile più
Secondo
Una vera e propria riforma
Regionale della macchina amministrativa
Guardate non è solo la riforma dell'agricoltura perché la riforma
Della macchina amministrativa dell'agricoltura vuol dire i Consorzi di bonifica vuol dire i parchi vuol dire la Forestal come dire è una riforma complessiva che non siamo stati capaci di fare
Ma d'altra parte eravamo troppo concentrati su altro ora o la facciamo entro un anno subito o altrimenti tutta questa roba cd
Ci si affloscia come si dice
La seconda cosa è la riforma elettorali istituzionale Pedio sacciu la candidata con la preferenza unica e non se ne può proprio più
De questa preferenza unica i sottotitolato contenti da preferenza ma come dire
Unità competitiva dove ci vogliono soldi vessare affari
Per le cose dove chi più voti prende pensa DS di diventare il Presidente D'Alì pubblica quali invece abbiamo bisogno di tutta una squadra che va dalla Regione e che prosegue garantisca questo percorso che abbiamo già avviato
Quindi una vera riforma istituzionale e poi la riforma dell'ARSIAL guardate Massimo Pallottini veramente ho finito
Noi abbiamo scelto consapevolmente di non far diventare l'agenzia ARSIAL co come un'agenzia di promozione
Noi abbiamo chiesto all'ansia dato con lui il profilo tecnico di Massimo
Non è un caso che c'è il nulla il profilo tecnico manageriale di massimo abbiamo chiesto all'ansia di aiutarci a farci i progetti Bisleri il business l'anno e l'assistenza tecnica tutta sta roba
I piani dei distretti sono stati tutti completati il problema qual è dei distretti il problema non siamo noi che abbiamo completati piani
E l'abbiamo fattivo tutti comunico tutte però la fatti laziale facendo l'assistenza tecnica
Il problema è che poi il territorio cioè deve decide chi fa il Presidente tifa direttori chi fa consiglio d'amministrazione e purtroppo la politica non ce la fa
Non ce la fa a mettere competenze sui distretti
Allora che dobbiamo fare mera devo acchiappare anche questa sulle mie spalle
Lo faremo vedremo perché abbiamo visto l'imperio
Se abbiamo il distretto della montagna che è partito da un anno ancora facciamo fatica a vedere con tutto che ha già il business tranne che l'ARSIAL ha fatto per il distretto della montagna che è già partito
Noi facciamo fatica a vedere un territorio che è capace a fare impresa
Perché la verità è che questa impresa che ci diciamo tanto bisogna poi costruire realizzarla con un grande lavoro di formazione
E devo dire che da questo ponte rese il mondo cooperativo ci sta lo sta provando a fare i ci sta dando una mano e questo aiuterà
E quindi i distretti sono tutti fatti i piani di distretti sono tutti approvati approvati in Giunta approvati dalla Commissione bisogna andare solo dal notaio ma che ci va dal notaio
Se poi non mi dicono i territori che fa il Presidente di quel distretto perché il territorio debbono fanno neo
E io dal notaio non c'è siamo tra di noi sia possiamo dissero
Quindi dico tra di noi scusate ne viene così
Proprio nulla culturale
Qui ad intervenire
Cioè dobbiamo dire no perché c'è questo lavoro quindi ecco cosa bisogna fare fare di più
La Regione deve riformarsi sul serio non è più possibile dare le deleghe una parte i Verdi una parte a quelli del PD Nava senza capire quali sono le competenze per cui io mi trova fa l'assessore
Senza i Consorzi di bonifica senza la foresta senza queste fare la fine non c'è un progetto vero di riforma istituti giornale allora io penso e ho finito che Emma Bonino può essere una candidata esemplare
Per fare questo
Perché guardate per fare una vera riforma istituzionale elettorale e anche della macchina amministrativa con tutte le forme di privilegio che guardate non è mica solo la politica e
Che resista a tutto ciò c'è tutto il sistema che resiste
Per fare questo ci vuole una donna fuori dei partiti coraggiosa e non gliene importa niente che adesso sta succede l'ira di Dio è lesta fa lo sciopero della fame perché crede alla democrazia a me questo mega tantissimo perché magari la riforma varata
Perché la farà perché sarà coraggiosa e io però io sarei con lei in questo progetto di riforma quindi io grazie scusate a Foggia ma benvenuta così
Adesso ma grazie per quello che voi avete dato a questo progetto
Veramente grazie perché se veramente il Progetto può crescere in un sistema di demo Grazia
E di pulizia e di onestà e di democrazia e quindi più lavoro e non più interessi che attanagliano il sistema ma più democrazia più impresa più occupazione
Questo lo dobbiamo anche a un movimento cooperativo che con tutte le difficoltà che ha avuto in questi anni su queste cose c'è stato a un sindacato che con tutte le difficoltà che abbiamo avuto in questi anni
Su questo non semmai tagliato fuori così come le organizzazioni professionali
Grazie veramente a tutti e speriamo di luce
Ancora ancora un po'di pazienza io per
Diciamo un brevissimo saluto dare la parola ad Aldo Mattia direttore regionale dalla Coldiretti POIN Sandro Salvadori l'assessore lo Farsora e abbiamo finito
Quindi tranquilli è una cosa velocissima lei sa siamo siamo sempre per i tempi europei
Grazie Presidente vere un'opportunità che da alla Coldiretti di portare il saluto
Alla centrale cooperativa più rappresentativa d'Italia e ovviamente anche della Regione Lazio
Certo che
Effettivamente in questi ultimi mesi
Che ce l'ha visto appunto lavorare su un diversi tavoli non abbiamo avuto la possibilità di esprimere la stessa linea politica o stessa linea strategica effettivamente c'è un momento di non condivisione
Della strategia però mi fa piacere quantomeno per
Sentito dagli interventi dico di esporli che ci invita ad un ritorno al dialogo più approfondito e anche di altri che Coldiretti comunque considerata un un interlocutore importante per quelle che sono le strategie da mettere in essere
Per
L'agricoltura e per le imprese agricole
Però
Mi sembra di voler dire che alcuni concetti sono condivisi e vengono appoggiati sicuramente
Una strategia per la politica del credito siamo d'accordo sordi esporli sicuramente è una strategia importante
Per i Consorzi di bonifica siamo d'accordo Codispoti sicuramente una strategia
Da mettere in atto e forse la più importante per sburocratizzare la burocrazia siamo d'accordo col bisturi pertanto
Come vedi Coldiretti
Accetta la tua richiesta
E Giappone ed evidenzia alcuni punti focali di accordo per poter cercare di rilanciare lanciare con le strategie le interesse dell'impresa agricola degli imprenditori agricoli e del mondo della cooperazione che oggi vediamo ancora più da vicino come Coldiretti perché come tutti sapete
Abbiamo
E stiamo costruendo una nuova centrale UNCI Coldiretti io in questo momento tra l'altro nel Lazio mi vede come il commissario siamo una fase di costituente e di conseguenza dei prossimi giorni e nei prossimi mesi
Sicuramente ci confronteremo anche su questo tavolo
Però è chiaro che
Ed è evidente che la nostra battaglia strategica è la vendita diretta
Che noi riteniamo che non sia sicuramente la panacea a tutti i problemi è indubbio questo non può essere
Però
Se viene organizzate verrà organizzata
E Coldiretti la organizzerà in una vendita diretto organizzata nel sistema anche dei Consorzio Agrario di UNCI Coldiretti
E pertanto invito anche questa grande centrale cooperativa lo ripeto la più grande centrale cooperativa come la lega delle cooperative a rivalutare anche questo aspetto dei consorzi agrari
Il fatto che abbiamo appunto creare una holding che si chiama Consorzio che Alitalia che metterà nei prossimi mesi un ragionamento che può
Trovare anche delle sinergie
Con una grande centrale come quella
Da lei presieduto Presidente pertanto nel salutare il perché Emilio è e deve rimanere un saluto e sono onorato di portare il saluto la Coldiretti del Lazio
E anche un accettare l'invito dico discordi nei prossimi giorni e nei prossimi mesi
A poter ragionare anche sul problema della vendita diretta organizzata nell'interesse della cooperazione e degli imprenditori grazie
Grazia Mattia Sandro Salvatore presentano già dalla CIA
Grazie grazie buongiorno a tutti Sandro sono da produrre innovazione quando si va a lungo accettino non
Non disturba fa alleggerimento utile pure alla categoria dei produttori
Ma grazie
Grazie di questa del del dente di questa iniziativa e soprattutto un incoraggiamento allega Coco e al
Neo Presidente insomma da poco in carica
Venditti per dar vita a questa associazione che ritorna
Abbiamo discusso per un bel po'di tempo se
Le scelte legittimissima è fatta dall'interno
Della lega organizzativi fossero le più rispondenti alle aspettative
Della
Dei produttori che si organizzano attraverso la la cooperativa e io credo che il ritorno all'Associazione delle cooperative regionali sia un fatto importante e l'augurio Peppe di pieno successo di questa di questa iniziativa
E la raccomandazione allega Coco di
Aiutarla di portarla avanti farne realmente un un soggetto
Importante
Perché perché l'agricoltura laziale parliamo di questo va
Incredibilmente assolutamente bisogno di cooperazione
Noi abbiamo bisogno della cooperazione per guardare avanti e per guardare al nostro futuro
è indubbio che l'agricoltura laziale ormai ha in parte
Affrontato e in parte superato una processo di
Selezione ristrutturazione selvaggia
Che non è stata rigenerazione
Il Direttore della Coldiretti andato via mi dispiace ma
Ah ecco Di Matteo scusa perché su questo ci siamo confrontati non è la mia non è una vena Paulette ci siamo
Confrontati con il tuo predecessore per per un bel po'di tempo se effettivamente fosse possibile immaginare un processo un tema che era caro importante anche per noi
Dire generazione intesa come un sistema agricolo diffuso
Capillare presente sul territorio che
A cui è delegato non solo lì il il il problema importante di produrre prodotti agricoli per il mercato ma che anche depositario della manutenzione del territorio di come si vive
Nella sull'ambiente sul in nelle aree rurali che è depositario anche di altre di altre questioni importantissimo le culture del nostro Paese cioè se questo Paese questa agricoltura l'agricoltura per capirci di fino a venti anni fa potesse effettivamente sopravvivere e avere le condizioni per rigenerarsi
Temo che non ce l'abbia fatta
Temo che i dubbi su cui per anni ci siamo confrontati dando ragione agli scettici abbiano dato ragione agli scettici
L'agricoltura italiana subito è stato subendo un profondo una profonda è gravissima crisi dei ristrutturazione di selezione selvaggia ce la fa
Chi ha la forza chiara gli strumenti che ha le condizioni per assumere primo
Le dimensioni aziendali necessarie
Secondo anche il know how diciamo alla capacità di stare sul mercato rispetto ai temi dell'innovazione rispetta i temi importantissimi quel mercato di mette davanti ogni giorno
Terzo chiara l'intelligenza di far funzionare degli strumenti come la cooperazione
Rispetto a queste questioni una parte dell'agricoltura laziale per fortuna
è ancora forte e vitale
Arranca per i motivi che sono stati ampiamente
Detti questa mattina descritti la crisi internazionale cioè c'è però non è un'agricoltura che ha perso noi abbiamo per fortuna
E grazie agli agricoltori un'agricoltura fatta di imprese che si confronta ogni giorno sui temi del mercato che rema in salita che pedala in salita perché le condizioni
In cui opera questa nostra agricoltura sono le peggiori d'Europa
Sono le peggiori d'Europa in termini di costi di produzione intermedi complicazioni burocratiche in termini di migliaia di strozzature che trovano agricoltore l'esercizio della sua della sua attività però
Però abbiamo un'agricoltura importante
Con produzioni eccellenti che ha investito tantissimo su in tecnologia e che anche in grado di l'esempio sui PIF l'esempio delle aggregazioni
Cui la lega ha partecipato e sta partecipando è un esempio da tenere in grande considerazione dimostra che questa nostra agricoltura l'esempio delle OP
L'esempio delle OP
Chi ha modo di partecipare ai dibattiti
Interregionale nazionale si rende conto che molte regioni d'Italia questi strumenti non sono neanche arrivati
Questi strumenti che hanno drenato in treno risorse importantissime nel settore io mi auguro che non venga cambiato il meccanismo con cui questi soldi arrivano alle organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo attraverso questi strumenti e nel Lazio
Migliaia di di
Milioni di euro forse non sbaglia dire così la dimensione è tale sono arrivate alle organizzazioni dei produttori alle cooperative agli agricoltori e hanno sicuramente determinato un forte
Impulso sviluppo sull'assistenza tecnica eccetera eccetera quindi questa agricoltura ce l'abbiamo l'Altragricoltura un'agricoltura che ha ceduto il passo
Che non è professionale che non si confronta sul mercato ma che in qualche maniera a occasionalmente esporvi da me sporadicamente alle volte danneggiando anche l'agricoltura professionale dei rapporti spero sporadici con il mercato dei rapporti
Per tutte e due queste tipologie di agricoltura
Quella professionale dell'impresa che va seguita secondo i criteri del mercato e delle cose che abbiamo detto stamattina ma anche
Per darvi un dato l'Istat censisce nel Lazio oltre duecentocinquanta mila attività agricole
Alle Camere di Commercio laziale sono iscritte cinquanta mila imprese
Gli altri non sono però solo pezzi di terra spesso sono pezzi di terra da coi un piccolo plateau di prodotto va comunque di qua e della o su un mercato
Per non è per l'altra forma di agricoltura una che guarda al mercato e che competerà e che a questa dimensione l'altra che invece e non per non è professionale quella della domenica che però a rapporti anche occasionali con con il mercato
La cooperazione e la scelta fondamentale
La cooperazione allo strumento
Per mantenere viva
Il sistema di impresa e per mantenere in vita l'agricoltura che comunque ci mantiene il territorio che mantiene la ruralità che tiene viva un tessuto do senza il quale io credo che sarebbe altrettanto drammatica la chiusura della miriade di piccoli e piccolissimi coltivatori è vero che questa è la parte che piano piano
Piano piano andrà a finire
Perché ormai
In una concezione molto economica sarà l'altra quella cui dobbiamo guardare però teniamo conto che credo che insomma anche la
L'agricoltura dei piccoli coltivatori dei pensionati delle persone che
In qualche modo attraverso la cooperazione a uno strumento
Attraverso la cooperazione può occasionalmente di tanto in tanto partecipare a un percorso a un percorso di
Di soddisfazione delle proprie dei propri sforzi
Quindi gli ovviamente con mi limito a questa questa riflessione
C'è bisogno che la cooperazione svolga quel ruolo le cose che ho sentito adesso dal direttore della Coldiretti sono importante le colgo le colgo con o un valore particolare
La cooperazione il settore della della dell'agricoltura organizzata che guarda al mercato
Noi organizzazioni ci preoccupiamo di dare reddito agli agricoltori molto spesso la cooperazione non ha svolto fino in fondo questo questa missione
Molto spesso ci siamo trovati in condizioni in cui la cooperazione ha pensato diciamo così più è stata più un fine che uno strumento
Questo non va bene
Perché la cooperazione deve ovviamente tenere in considerazione al centro della propria missione
L'economia della cooperativa e del mare e il rapporto con il mercato ma è evidente evidente che non può non tenere in considerazione la ricaduta la remunerazione il reddito degli agricoltori che se non trovano nella cooperazione anche questo tipo di risposta ahimè rischiamo di aggiungere fallimenti I fallimenti
Quindi ecco
Queste un saluto questo lavorìo credo che da questo punto di vista Peppe l'esperimento l'esperienza del l'appuntamento che ci siamo dati come forma delle organizzazioni agricole Di cori possa in questa direzione accogliere ovviamente tutti
Tutti siano benvenuti e re ricostruire un tavolo Montino parlava di integrazione di costruire un tavolo in cui primo evitiamo di andare avanti ognuno per conto suo perché effettivamente
Se dovessimo un po'interrogarci rispetto alle cose dette questa mattina
E alla crisi grave che sta partendo stava sta attraversando il nostro settore quello dall'agro alimentari dovremmo fare una critica una critica feroce dalla nostra capacità di ottenere risposte di incidere noi marchiamo un fallimento
Tutti e i grandi e piccoli rossi verdi
Noi marchiamo un fallimento
Marchiamo un fallimento che deve portarci a riflettere
Solo l'efficacia e l'incisività dell'organizzazione della rappresentanza così come va non daremo un gran un grande contributo alla nostra categoria probabilmente metteremo in campo degli ottimi progetti aziendali
Probabilmente metteremo in campo delle esperienze significative qua e là nei confronti di agevolare la vendita la vendita ed Hermann non creeremo le condizioni
Per lo sviluppo e per un ragionamento di dei di di progresso rispetta grandi temi dell'internazionalizzazione dell'innovazione quindi va bene
Quel tavolo va bene arricchirlo va bene chiedere tutta assieme che l'integrazione sia una cosa concreta
Ma come facciamo noi e concludo davvero a fare internazionalizzazione
Se l'internazionalizzazione della Regione Lazio lo fa un assessore con cui non parliamo mai
Come facciamo noi a fare credito se il credito fa un altro assessore con cui difficilmente abbiamo rapporti
Allora siccome l'agricoltura più di altri settori più di altri settori dell'economia ha bisogno di integrazione di collegialità noi partiamo dai problemi sanitari dalle ASL ai NAS e vi faccio un elenco che non finisce mai
Dei competenze di questioni in cui a noi il prossimo Governatore della Regione Lazio deve assicurarci e promette ARCI e rispettarlo speriamo
O il coordinamento tra gli assessorati e ci deve mettere di fronte uno strumento con cui possiamo in una sola seduta affrontare le sette otto nove dieci quindici competenze che altrimenti ci troviamo sempre
A non poter affrontare quindi spazio spiazzate accueil credo che quindi
Quell'appuntamento sia stato un un una un un appunto si un appuntamento significativo dobbiamo continuare a lavorare in quella direzione grazie razze Sandro Salvatore Lo Fazio parlo l'ultimo intervento e poiché
Siamo
Intanto grazie di averci invitato porto i saluti del Presidente Zingaretti che come aveva detto
Ah Codispoti tra l'altro pure io sono stato duramente mi avevo detto mezzogiorno e mezza
E mezzogiorno e mezza si e ci siamo arrivati sì sì sì quindi
Un saluto ovviamente a vendite anche un lavoro un augurio di buon lavoro perché anche l'unica forma no è nuovo quindi
Beh nuovo però insomma e nuovo plus
Ma guardare io dopo la lectio magistralis che ha fatto la Valentini dico poche parole perché credo che lei abbia inquadrato quello che sostanzialmente il mondo agricolo ma anche della cooperazione comunque nel Lazio
Vive soprattutto quello che ha fatto in particolar modo Hilla
La Regione Lazio come istituzione io mi limito solo a fare due osservazioni perché credo sia il caso anche dalla dal tema credo sia anche il caso che le istituzioni comincino
A dare il loro ruolo al loro giusto ruolo scusate il il bisticcio dei termini ma non è non è casuale
Vedete quando voi ponete il problema della sfida tra i mercati locali e comunque l'internalizzazione porre due problemi che sono
Non l'uno contro l'altro armati ma sono due temi che comunque vanno da soli e che probabilmente solo per fortuna aggiungo io sono dei temi complementari
Credo che le istituzioni debbano fare e se esattamente lo stesso percorso di complementarità se noi tutti nessuno escluso quando parlo di istituzioni comuni regioni
E
E e Province vogliamo fare tutto di tutto un poco credo che rischiamo di fare una grossa confusione
Allora stabiliamo subito che per esempio la Provincia non dalla Provincia di Roma ma la Provincia in genere ha scarse
Scarse
Né competenze sull'agricoltura molti di queste piccole competenze sono delegate e molte di queste competenze dovrebbero essere a mio giudizio ampliate nonostante tutto che vada data non solo alla Valentini ma questa Amministrazione regionale vada data il grosso merito di aver ragionato
Un grosso incentivo alla delega
Dovremmo fare uno sforzo in più perché alle deleghe debbono seguire debbono seguire le dovute risorse però credo che sia stata una Regione sotto questo profilo estremamente coraggiosa parlo per esempio della formazione professionale in particolar modo visto che comunque siamo in un momento abbastanza
Abbastanza interrato parlando qui dalla dalla lega dalla lega delle cooperative dalla tribuna della lega delle cooperative
E dicevo questo perché per esempio a noi è stata fornita è stata data da Daniela Valentini
La delega coordina le dovute risorse pochi ma
Comunque a noi l'abbiamo saputo mettere a frutto per esempio ne parlava pure lei pocanzi degli agriturismi
Gli agriturismi in un anno e mezzo di nostra gestione dei quindi della gestione aziendale ti sono aumentati con una situazione non florida vogliamo dire con un eufemismo economico
Della quattordici e mezzo lo scorso anno del dodici di questo anno
E siamo appena agli inizi del di questo anno questo che cosa significa significa c'è uno spazio per poter della Provincia quindi della istituzione della Provincia che nel suo piccolo
Riesce a dare comunque delle che riesce a dare comunque delle risposte senza senza entrare in concorrenza con altri ma sicuramente dando il contributo e quindi essendo così o come dire utili
All'anca alla causa questo è solo un piccolo esempio per poter
Per poter
Far vedere che un'istituzione può essere utile non deve fare la prima donna contro magari altri altre istituzioni ovviamente questo non vale solo per voi vale per
Anche per la Regione che credo debba sempre sì
Immerge anzi nel mercato dell'internazionalizzazione
Sempre più come giustamente diceva la Valentini avete a essere il ruolo guida in questo caso del Lazio come lei giustamente ha detto che deve lo Stato italiano essere ruolo guida perché vedete
Sulla e lo dico sempre da un vista da una da da un'ottica dell'istituzione Provincia il problema delle a bando dell'abbandono dell'agricoltura sia un problema di mercato
Certo che è un problema ma è un problema di remunerazione coagula del capitale come dicono gli economisti e quando la remunerazione congrua del capitale non c'è più
E dall'altra parte abbiamo l'altro vincolo europeo che è il vincolo sostanzialmente che dice che non possiamo dare aiuti diretti agli agricoltori
O comunque e allora l'imbocco che dobbiamo prendere probabilmente si è sono pochi secondo me è uno
Probabilmente dobbiamo andare a difendere la terra dalle speculazioni ha voglia dire
Difesa dell'agro dell'agro romano ma quando c'è comunque una forte speculazioni in atto o comunque va difeso non in termini
Diciamo anti europee I quindi con sovvenzionamenti agli agricoltori ma va difeso con da una parte con aiuti economici
Per la difesa di quella di quella territorio dei quei territori e quindi indirettamente all'agricoltura dall'altra
Va difesa con gli strumenti invece
Amministrativi che sono propri che sono quelli poi de quelli diciamo urbanistici
Mi fermo qui perché il discorso se no sarebbe sarebbe lungo credo
Che dobbiamo seguitare ad avere i tavoli io sono profondamente d'accordo
Con quello che si diceva prima i tavoli sono ormai fortemente integrati
Non ci sono più le sole tre organizzazioni sindacali chiamiamoli così quelle del agricole ma ci sono ovviamente
Le storiche formazioni delle cooperative perché questo mondo va fortemente a braccetto e questo mondo può essere al massimo può dare il massimo
Se viene fortemente integrato soprattutto nel settore di cui stiamo parlando appunto
è quello è quello dell'agroalimentare credo ci sia spazio per tutti
Credo che ci sia spazio per tutti
Ci sono le nicchie biologico e quant'altro che ormai sono sempre più importanti e e che quindi competono fortemente con il mercato locale
Non dimentichiamo parlo della Provincia di Roma che il mercato locale checché se ne voglia dire sicuramente come diceva la CGIL
Non
Non bisogna guardare solo a questo ma sicuramente bisogna guardare
Gli agricoltori e i cooperatori debbono guardare al mercato locale che fai quattro quinti della Regione del Lazio che quindi a Roma tanto per essere chiari Roma Roma Provincia sono i quattro quinti della Regione del Lazio della popolazione
Quindi al mercato che abbiamo
Più vicino quindi chilometri zero e quant'altro non solo a quello ovviamente perché vuole agricoltore fatta anche di grossi numeri e non dobbiamo dimenticare
Che il Comune di Roma il Comune agricolo più grosso d'Europa e che quindi valgono anche i grossi numeri quindi anche qui
Tutte le categorie sia agricole tutte le cooperative sia tutte le tutto il sistema invece cooperativo anche qui ha il loro spazio a Igor giusti spazi e quindi loro sviluppo con un beneficio che potrebbe aver da tutti cittadini da una parte
E sicuramente istituzione all'altra grazie buon lavoro
Grazie Lo Fazio verso mi prendo la parola per un brevissimo intervento conclusivo faccio stamattina ma l'hanno fatta sono né cantare quarta penso al Codispoti questa la pagherà cara
No no non si paga il noviziato stima l'amicizia paga l'amicizia che è una cosa molto bella diciamo e Nona e non apprezzo ma
Io
Devo dire
Questa mattina
Ascoltando tutti gli illustri ospiti nella solita relazione di Giuseppe Codispoti
Mi sono interrogato più volte se
Cos'è accaduto cosa accadeva
Perché il nostro mondo diciamo così fosse un mondo quasi ormai diciamo considerato di una marginalità assoluta
Ho messo fatto ovviamente la tara
Del pericolo
Siamo in competizione elettorale e quindi diciamo i giudizi spesso sono molto più
Diciamo leggi ed importanti asseconda dal punto di vista in questi quattro
Invece poi sono andato al nuovo delle cose ho ascoltato tutti anche questa mattina è stato un'occasione perché pezzi del mondo
Agricolo
Fatto d'impresa singola impresa associata cooperativa privata
Hanno trovato anche l'occasione per
Come dire parlarsi dirci alcune cose con grande franchezza con grande chiarezza
E mi sono dato questa risposta
In parte diciamo contenuta
Nell'ultimo intervento di Sandro Salvatori molto contenuta all'azione di Peppe Codispoti
La Cooperazione Agroalimentare lavorazione alimentata trenta Legacoop torna protagonista non perché prima non lo fosse
Ma perché
Ormai
è sempre più chiaro
è sempre più chiaro
Che
I prodotti
Che noi consumiamo ogni giorno
Sulle nostre tavole
Se non fa provenissero da un sistema di impresa organizzato non sarebbero prodotti conosciuti da Milano a Palermo
Manciate i da Milano a Palermo
La lega delle cooperative le nostre cooperative agricole
Credo
Credo è sotto gli occhi di tutti
Hanno dato un contributo e danno un contributo importante perché questa produzione siano le stesse da Bolzano ammessi
Il valore sta qui altrimenti della cooperazione non se ne parleremo
Questo vuol dire Granarolo
Questo punto
Allora credo che ne facciamo benissimo a riprenderci la scena
E lei c'era questo fenomeno dentro qualcosa di più profondo
Questa è una città una Regione straordinariamente importante non solo perché la Capitale del Paese ma la Regione che conosce sempre i fenomeni diciamo in maniera anticiclica rispetto al resto del Paese
Il fenomeno che osserviamo lui
è
Ha queste caratteristiche il grande capitale
Quello dei bulloni delle macchine della ricerca farmaceutica so non ci pare sia molto diciamo così pressante alle nostre porte anzi
La politica il territorio gestisce una ritirata di questo pezzo dell'economia con intelligenza somma teniamo bene il punto ma insomma non siamo in presenza di una nuova fase crescono altri settori e dobbiamo dircelo perché è giusto
Ma che cosa è successo negli ultimi dieci anni che poco fa Sando Salvadori Giuseppe Codispoti Mattia cosacchi fotografia facciamo della nostra agricoltura certo probabilmente amo qualche quintale di latte in più
Però diciamo sulla con grande franchezza
Perché dobbiamo essere onesti quando discutiamo di queste cose
Bene da dieci anni credo se guardiamo a quello che oggi la produzione agricola porta sui mercati noi siamo una cosa sei
Altamente competitiva di grande qualità e dobbiamo continuare ad investire su questo ci saranno pezzi la Madia avremo dei deficit produttivi
Può ci mancherà probabilmente a quote latte non ci saremo ancora sulla carta ma
Ma
Aumenta la nostra capacità di mettere in campo produzioni agroalimentari di nicchia sull'ortofrutta mi pare che i passi in avanti sono passa enormi enormi credo che abbiamo fatto bene questa mattina
A porci un obiettivo certo non semplice
Questa cooperazione che queste cose
Tra i nostri mercati
Nazionali il nostro mercato nazionale e i mercati internazionali
Guardate qui c'è un ruolo dall'Associazione
Oggi si costituisce legacoop-Agroalimentare
Un altro tassello verso la ristrutturazione dell'edificio diciamo dalla lega delle cooperative
Siamo alla terza associazione di settore altre due ne costruiremo nei prossimi nelle prossime settimane
E qui sta il ruolo però questa cooperazione e questa associazione deve mettere a disposizione
Delle imprese cooperative anche quelli agroalimentare deve metto a disposizione servizi e strumenti per crescere e competere rafforzarsi
E non perché così diventiamo delle belle impresa
Pure importante che dà la soddisfazione al Presidente al direttore generale
Cosa importante
Ma perché noi dobbiamo portare prodotti sulle nostre tavole di sempre maggiore qualità
E dobbiamo
Essere protagonisti nuovi protagonisti di una fase di ricucitura del territorio sociale ed economico regionale
La sfida passa anche da qui la Regione nuova qui pensiamo noi come movimento cooperativo una Regione aperta che stanno in questo mercato dell'area del Mediterraneo che ormai diventata mercato libero scambio
Credo che forse in un anno con un po'di impegno questi benedetti dazi riusciremo finalmente a liberarci ore
In maniera definitiva credo che molto più
Onestamente già la nostra presenza in alcuni punti dei mercati
Diciamo dell'Europa e del nord Europa sia una presenza no ulteriormente la consolidata una un Lazio Regione d'Europa bene una cooperazione che non si pone allo stesso livello la cooperazione destinata ad occuparsi nel cortile di casa
Noi partiamo dal cortile di casa ma dobbiamo avere l'ambizione di avere una visione più alte più forte e più importante perché queste quello che ci chiedono i nostri soci
Questo è quello che ci chiedono le comunità in cui noi lavoriamo questo è quello che ci chiede la il mercato e in una competizione che ha caratteristiche di nuovo inedite
Sapete perché sono inedite
Perché insomma l'OCSE ci dice una cosa che fa tremare i denari le vene ai polsi
Non lo diciamo il Centro studi alla lega delle cooperative box
Nel mondo né centonovantasei Paesi campionati che sono quelli più industrializzate sviluppati centonovantasei
C'è una
Produzione di beni e servizi in eccedenza del trenta per cento
Vuol dire che dovremmo prendere quelle produzione portarlo su Marte o sulla loro
Perché non ce ne non c'è domanda
In questo pianeta in grado di assorbire quella offerta di prodotto di beni e servizi
Questo succede nel mondo sia riduciamo diciamo il nostro campo la nostra visuale dentro le economie diciamo più locali nazionali ed europee del mondo occidentale o dell'area vasta al Mediterraneo che cosa scopriamo
E scopriamo che insomma questo fenomeno a quasi le stesse dimensioni un po'più contenute
Soprattutto nel settore agroalimentare diciamo per fortuna nostra molto più contenute però questo è un pezzo la domanda l'offerta
La domanda l'offerta e l'economia della vita
Le risorse sono sempre di meno
Crescono altri bisogni c'è necessità di altri beni immateriali più spesso che in materia
Allora noi dobbiamo sapere che di fronte a questo quadro le nostre imprese cooperative le nostre produzioni cooperative
Devono scarsi una visione chiaro fare una scelta di campo chiaro
Provare dove ci riusciamo ad azzeccare prodotti servizi e qualità nelle aree di nicchia chiedere alla politica di fare tutte quelle cose che questa mattina Peppe con puntualità nella relazione indicata
Però non è che insomma noi ce lo dobbiamo dire con molta franchezza tra di noi
Nessuno può chiedere all'altro di fare delle cose restando ferma
Vale per il movimento cooperativo Val
Per le imprese cooperative di Legacoop
Vale anche per gli agricoltori
E allora veniamo ad un punto che spesso è stato di riflessione con Sandro qualche volta quando ci incontriamo perché la questione vera ma è giusto che ne parliamo e così chiudiamo questa nostra questa nostra giornata
Alcune esperienze movimento cooperativo sono andate male
Non voglio interpretare il pensiero di Sandro Salvadori per ma lui dice perché ad un certo punto
La cooperativa diventata autoreferenziale fine a se stessa prigioniera del suo successo senza pensare se socie su questo il contrario
Io ho attraversato anche personalmente con l'esperienza
In parte c'è questo problema c'è stato questo problema
La merita io penso però sia un po'più complessa
Dobbiamo dircelo anche questa con franchezza e quando dico con lo attraversata lo attraversata da socio conferitore ad un'impresa cooperativa
Poi quell'impresa cooperativa diciamo è diventata conferisce essa stessa dentro un meccanismo infernale perché la produzione la trasformazione la produzione di quel prodotto
Che stava poi sulla tavola di tutti noi insomma richiedeva un modello di funzionamento e quindi una capacità
Imprenditoriale non indifferente
è dove il problema sempre
Prendiamo l'esempio
I soci conferitori
Quando finisce l'ormai bene quando hanno consegnato la cooperativa
Quella coprendo diventa improvvisamente qualcun altro
Che devo organizzare quel prodotto venderlo pagarglielo subito e bene
Questa è un'idea di cooperativa sbagliata
Queste il fallimento dalla cooperazione agricoli
Dobbiamo esso onesti
La cooperazione agricola deve può funzionare in un altro no
Il socio che conferisce protagonista la trasformazione del prodotto
E sa esattamente come fare chiede aiuto per venderlo altrimenti la filiera la mutualità si rompe non una volta sola si rompe più volte e quando si rompe più volte non c'è impresa cooperativa che tenga
E non c'è posto e noi abbiamo distrutto il modello di impresa cooperativa in alcuni settori in alcuni comparti non sono delle difficoltà delle politiche generali di quel comparto di quel settore se penso all'arte da questo punto di vista è emblematico
Noi abbiamo perso perché ad un certo punto abbiamo rinunciato a discutere a respingere qualche produttore nostro socio conferitore abitino forse il caso adesso di fare
Per un'idea sbagliata dell'inclusione noi abbiamo messo abbiamo corso il serio pericolo di mettere in crisi in grande crisi la nostra cooperazione agricola però se oggi si MO siamo qua se oggi siamo qua
Con questa qualità dell'iniziativa probabilmente anche quegli orrori
Sono stati diciamo metabolizzati dalle imprese cooperative dai cooperatori
E hanno consentito che un pezzo di riposizionarsi ristrutturarsi ed oggi hanno l'ambizione
Di
Fare un ragionamento diciamo se volete molto semplice
Consolidiamo scelte
Ma cominciamo a pensare che il nostro mercato così come l'abbiamo conosciuto non ci sarà più non ci sarà più
E allora guardiamoci oltre la frontiera guardiamo oltre i nostri confini di casa guardiamo oltre il nostro cortile
E guardate non funziona
Che nel mercato tedesco nel mercato francese nel mercato spagnolo o in quello tunisino Cibali impresa cooperativa
Ci fanno le filiere ci vanno le reti di impresa
Ci vanno produzioni che possono essere sostenere stare in quei mercati altrimenti discutiamo di un'altra cosa
Di un
Di venti mila miglia di dieci mila miglia in cui qualcuno di noi una cassetta d'olio è andato su quel mercato e la lascia ma discutiamo di un'altra cosa
Fare questo nella consapevolezza di chiedere
Che la politica cambi e la dico così non solo c'è bisogno di
Sburocratizzare e noi chiediamo che questa Regione sia
Molto più semplificata sia molto più semplice e veloce utile al sistema delle imprese
Poi dobbiamo avere coraggio
La politica ha messo in piedi una macchina infernale
Nell'economia diciamo così che non va più di moda
O nel pensiero politico e filosofico di Carlo Marx avremmo discusso due sulla struttura
E di quanto queste pesino
Ha senso
Che per internazionalizzare le imprese
Il territorio
I prodotti
Noi abbiamo in questa Regione
Almeno cinque strumenti
Di cosa parliamo
Sviluppo Lazio fa internazionalizzazione un Assessore alla delega l'internazionalizzazione Lars alla la delega alla promozione
E fa anche le fiere internazionali il turismo a sua volta
E che cos'è un nostro prodotto che cos'è l'olio di Blera
è l'olio Blera
Il reatino il viterbese
La Provincia di Frosinone il sud ponti eh un'identificazione naturale prodotto territorio contesto comunità
Quando si promuove un prodotto si promuove un territorio quando si internazionalizzarsi internazionalizzare una attaché si internazionalizzarsi sempre un territorio
Allora se dobbiamo proprio dircela tutta probabilmente avremmo bisogno di meno assessorati
Delle che più efficienti sì
Ma guardate che il futuro passa l'idea
Noi possiamo anche fare finta
E questo non sia il problema e che va bene per la politica avere
Quattordici assessorati
Guardate che io penso non per
Non lo pensiamo insomma io poi ne sono particolarmente convinto si passa di lì
Recuperiamo credibilità faccio chiediamo alla politica come la credibilità di essere più efficiente per fare meglio e raggiungere gli obiettivi che dice di voler raggiungere
Poi comportandosi con sette assessorati gli hanno un pezzettino di competenza sullo stesso argomento probabilmente questa è la strada per non andare da nessuna parte
Buon lavoro cooperatori agricole
E tanti auguri all'Associazione regionale
Ho capito
Nella
Bene
Né
Dal pubblico dall'altra