Rassegna stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale sabato due ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurati David Carretta
Questo oggi ci occuperemo principalmente della Cina la nuova potenza globale
Che
Oltre a far paura in ambito economico comincia a far paura anche dal punto di vista geostrategico nelle ultime settimane c'è stato un duro scontro con
Il Giappone
Di cui sì sono accorti diversi giornali internazionali vi proporremo un editoriale dal wall street journal Europe ieri la nuova diplomazia aggressiva della Cina
Pechino sta spingendo i suoi vicini nelle braccia degli Stati Uniti le Monde nel suo editoriale di oggi parla di allarme tempesta gelo strategica nel Marra di Cina
Non c'è sullo scontro con il Giappone e c'è anche nella politica monetarie valutaria cinese che fa discutere in particolare negli Stati Uniti dove il Congresso
A votato per autorizzare l'Amministrazione Obama imporre tariffe punitive del per le manipolazioni valutarie di Pechino
Leggeremo editoriale dal New York Times pubblicato oggi dall'Herald Tribune un messaggio per la Cina è questo
Chi chiede il quotidiano liberale di New York è molto più netto e protezionista invece sempre sul New York Times l'economista Paul Krugman
Che invece chiede di affrontare in modo diretto la Cina la diplomazia sulla politica valutaria non ha portato a niente aprire la strada sanzioni è un passo nella direzione giusta non la pensa così invece
Un columnist del Washington post secondo cui
Stati Uniti Cina condividono interessi comuni soprattutto una guerra commerciale o valutaria non porterà più posti di lavoro in America
Bisogna avremo anche il principale editoriale di questa settimana dell'Economist secondo cui
L'India potrebbe superare la Cina in termini
Di economia e crescita poi parleremo anche dell'Italia e in particolare di Sergio Marchionne nel suo tentativo di rivoluzionare i rapporti di lavoro in FIAT e più in generale nel nostro Paese fanno Sean Times
Ieri con un editoriale il terzo lo dava Marchionne e la sua resa dei conti la FIAT ha ragione che le pratiche del lavoro in Italia devono
Cambiare prima però prima di tutto questo vogliamo anche parlare di
Una questione che è stata al centro ed è al centro delle
Iniziative politiche radicali a livello internazionale il disarmo nucleare lei è un altro rinvio Nieri ha fatto uno spot anticipando quello che quella che è la bozza del nuovo concetto strategico della nato e c'è una sorpresa
La NATO affronterà la questione del disarmo nucleare al titolo in prima pagina di ieri sul terribili un l'obiettivo dovrebbe essere inserito nel concetto strategico per la prima volta ma ci saranno forte resistenza
Cerchiamo di capire meglio due mesi prima di quello che potrebbe diventare il più importante summit della NATO in più di un decennio i ventotto Paesi membri dell'Alleanza hanno ricevuto
Una bozza del nuovo concetto strategico che per la prima volta su insistenza dalla Germania di altri Paesi
Include un appello per il disarmo nucleare allo stesso tempo secondo alcuni diplomatici Segretario generale
Anders Fogh Rasmussen ha completato un altro documento altamente classificato di alcune centinaia di pagine
è allegato il concetto strategico in cui dettaglia come la NATO reagirà e assegnerà unità e forze per rispondere a una serie di attacchi attacchi terroristici convenzionali nucleari Siber attacchi e altro
E-mail ritarato ricorda il Tribune si sono messi d'accordo loro ultimo Sannite dell'aprile due mila e nove tra giornale il concetto strategico
Dell'organizzazione che risale al novantanove che secondo loro non era adeguato alle sfide del ventunesimo secolo anche se dovesse esserci un accordo di principio al vertice del diciannove venti novembre a Lisbona
Questo nuovo patto dovrebbe comunque essere approvato da ciascun Paese in un processo che potrebbe prendere tempo e una disposizione per mettere al bando le armi nucleari
Rischia di creare problemi sia in Europa sia negli Stati Uniti
La mossa della Germania e di altri Paesi per inserire disarmo nucleare nel concetto strategico
è in linea con l'obiettivo dichiarato del Presidente americano Barack Obama di arrivare
All'abolizione totale delle armi nucleari ma spiega il tribuno espone anche una frattura tra i Paesi europei che vogliono liberare il continente dalla dalle armi atomiche quelli che vogliono conservarle per ragioni di per sé prestigio come deterrente verso nemici storici
La posizione tedesca in particolare in contrasto con la Francia che si oppone a un ruolo della NATO sulle questioni del disarmo nucleare temendo che possa minare
La sovranità francese un esperto di sicurezza dice potete capire perché la Francia non è contenta con la sezione sul disarmo non vuole che il suo deterrente nucleare sia in qualche modo messo in discussione dalla nato
Ma l'appello lanciato diciotto mesi fa domanda per un mondo senza armi nucleari sta giocando un ruolo chiave nelle deliberazioni dell'Alleanza atlantica almeno secondo quanto dicono diplomatici ed esperti
In particolare prosegue il Tribune sono i liberaldemocratici tedeschi partner di coalizione nel Governo di centrodestra di Angela Merkel
Ad aver colto l'opportunità di dare alla NATO un ruolo sulle questioni di disarmo
Il ministro degli esteri Guido Westerwelle si è incontrato a Washington mercoledì con Hillary Clinton ha discusso del concetto strategico della NATO della posizione tedesca sul disarmo nucleare
E ha detto abbiamo di fronte importanti decisioni di politica estera quest'autunno ma diversi Paesi dell'Europa dell'est che sono
Entrati di recente nella NATO in parte per assicurarsi una difesa comune contro la Russia non sostengono l'iniziativa tedesca
Volta ad abbandonare la tradizionale politica di deterrenza nucleare la deterrenza deve rimanere e rimarrà centrale per la NATO ha detto il ministro della difesa della Lettonia dopo aver visto la bozza del concetto strategico
Le realtà di dirlo ricorda che la NATO centottanta duecento armi nucleari basati in Belgio Germania Italia Olanda e Turchia
La questione del disarmo nucleare sembra essere diventata quella principale nel dibattito sul nuovo concetto strategico i diplomatici polacchi dei Paesi baltici
Ancora sospettosi verso la Russia vogliono mantenere lo status quo perché temono che una riduzione dell'arsenale nucleare possa indebolire
L'idea della difesa collettiva garantita dalla presenza di armi atomiche sul territorio europeo in altre parole sostengono che l'alleanza transatlantica verrebbe minata da un appello
Al disarmo nucleari le armi nucleari americane sono viste come un forte simbolo della credibilità e dell'impegno degli Stati Uniti verso la sicurezza dell'Europa spiega
In un analista Karlheinz scampa eliminare la presenza americana in Europa anche se il numero di testate relativo
Potrebbero delle ulteriormente la questione dell'alleanza nel momento in cui che rassicurazioni la solidarietà sono al cuore del dibattito sul nuovo concetto strategico
Dall'altra parte della barricata ci sono paesi come la Germania la Norvegia il Belgio l'Olanda e Lussemburgo in una lettera inviata Rasmussen in febbraio questi Paesi hanno chiesto una discussione aperta
Su come la NATO possa ridurre ulteriormente il ruolo delle armi nucleari questo portato una spaccatura quando i ministri per la difesa dell'alleanza si sono incontrati giugno a Bruxelles senza riuscire a trovare un accordo per menzionare
La questione nucleare nella loro dichiarazione finale Rasmussen conclude il Tribune passerà le prossime se cinque settimane a cercare di riconciliare le due parti alcuni esperti ritengono che sia possibile dice
Thomas Balas perché del Center for you EPM Reform la NATO può continuare ad avere armi nucleari e allo stesso tempo appoggiare gli appelli al disarmo
Vedremo vedremo come andrà a questa vicenda cercheremo
Di continuare a seguirla anche in questa
Rubrica tanto più che che appunto disarmo nucleare e non solo lo Stato ed è al centro
Di alcune campagne lanciate dai radicali negli ultimi anni negli ultimi decenni veniamo quello che è un po'è il tema
Del giorno insieme lo diciamo alla situazione economica e finanziaria
Dell'Irlanda in difficoltà dopo aver annunciato salvataggio di due sue banche e cioè la Cina la Cina la sua
Nuova un rinnovata meglio aggressività diplomatico militare se ne occupava ieri in Borsa di giornali euro che nel suo editoriale dal titolo la nuova diplomazia aggressiva della Cina applichino spinge i suoi vicine libera nelle braccia degli Stati Uniti
Il Wall Street
Ricapitola quanto accaduto nelle ultime settimane e più in generale negli ultimi Mesic cominciando però con una nota di rogna da quando Deng Xiaoping elimino la metà marxista del marxismo leninismo circa trent'anni fa
Il regime cinese
A sempre puntato su sui due pilastri quello della crescita economica e quello del nazionalismo che stanno alla base della sua legittimità
Generalmente il mondo vede più la crescita economica che il nazionalismo ma forse non è più così
Nelle ultime due settimane la Cina ha lanciato uno scontro inusualmente duro con il Giappone sull'isola disabitata disse in Cacu controllata dal Giappone
Dal mille ottocentonovanta rivendicata dalla Cina dagli anni Settanta Pechino ha reagito all'arresto di un capitano di una nave da pesca cinese
In termini sempre più motivi arrestato espatriati giapponesi ha convocato l'ambasciatore del Giappone a mezzanotte anche se il Giappone ha rilasciato il capitano cinese la Cina continua a mantenere alta la pressione ed esige delle scuse
Lo scontro di senta a cura dell'isola e solo uno dei tanti incidenti recenti di pesca lo scorso anno le navi
Cinesi avevano attaccato una nave militare americana in acque che sono per tutti internazionali tranne che per Pechino Pechino che invece rivendica
Il mare del sud della Cina come acque storiche più di recente le navi da pesca cinesi sono entrati illegalmente in acque indonesiane portando uno scontro con
Le Corvette e di questo Paese fino a quando le navi da pesca cinesi non hanno puntato le loro armi contro contro la Marini indonesiana il Wall Street Journal ricorda altri scontri nelle acque asiatiche
E poi altri episodi come la difesa cinese della Corea del Nord dopo l'affondamento di una nave sudcoreana dopo due decenni di
Rafforzamento dei legami economici diplomatici con Pechino la Corea
Del sud oggi deve fronteggiare la realtà di una Cina che preferisce mantenere la penisola coreana divisa
La nuova tempestività della Cina e più di una semplice provocazione scrive il Wall Street Journal è un nuovo stato mentale con ma ora è evidente la Cina si era posizionata come difensore del terzo mondo
Era la barriera contro il presunto potere egemonico degli Stati Uniti dell'Unione Sovietica
Deng evito qualsiasi disputa con i suoi vicini non per invece spingere la cooperazione economica
Oggi avviene il contrario il comportamento della Cina potrebbe essere destinato all'audience interno forse collegato una lotta di potere in vista della prossima successione attesa per il due mila dodici
Ma sta danneggiando in modo durevole la posizione della Cina nella regione dove i paesi più piccoli cominciano a temere l'imperialismo
Cinese
La conseguenza è che i Paesi asiatici stanno ricominciando gravitare sempre più attorno agli Stati Uniti
La scorsa settimana a New York che è stato organizzato un vertice un po'improvvisato tra Barack Obama i leader dei Paesi dell'Asia del Sud un evento di basso livello ma la Dichiarazione del Vertice
Che lei affermava l'importanza della libertà di navigazione della sicurezza marittima era un chiaro avvertimento applichino
Alla fine però la questione centrale e più politica secondo l'Ulster il giornale e cioè una potenza che dipende da vecchie rivendicazioni per legittimare mantenere
Il suo Governo autoritario è una potenza intensi intrinsecamente instabile così tra l'altro il quotidiano economico americano
Per le sue edizioni europea e anche le mondo oggi dedica
Alla questione il suo editoriale dal titolo allarme geostrategico in mare di Cina vip leggiamo un passaggio di questo
Di questo editoriale il Mar vicina appena conosciuto un allarme tempesta
Politico-strategico uno di quei momenti che resteranno nella storia della Regione un episodio che ha segnato tutti i Paesi vicini e messo in luce il profilo inquietante della Cina
Quello di una potenza brutale dal nazionalismo vivo pronta intimidire i suoi vicini risultato i suoi vicini cosa fanno
Vanno verso gli Stati Uniti così nel mondo
Poi c'è un altro conflitto che è quello valutario la Cina che
Mantiene a un livello molto molto basso la sua moneta per spingere le sue esportazioni mercoledì il Congresso americano la Camera ha votato per dare più poteri e l'Amministrazione Obama
Per punire la Cina si occupava i ritmi Ortensio editoriale che potete leggere oggi sulle realtà libri un messaggio per la Cina il titolo
Scrive il giornale
La Cina e il Presidente Obama hanno molto su cui pensare dopo che la Camera dei rappresentanti ha votato larghissima maggioranza per dare all'Amministrazione Obama poteri espansive per imporre tariffe su quasi tutte le importazioni cinesi
Gli impulsi protezionisti sono forti a Washington in particolare in un anno elettorale
Ma l'aggressiva s'valutazione da parte della Cina della sua moneta sta fornendo una spinta eccessiva e soprattutto scorretta alle sue esportazioni colpendo alcune delle esportazioni americane
Danneggiando però ancor di più altri Paesi e minacciando la ripresa economica
Mondiale se Pechino si accorgerà
Del voto della Camera potrebbe essere una cosa buona siamo scettici sul fatto che le tariffe punitive siano la risposta scrive
Il New York Times non basterebbero a far riprendere le imprese americane perché a questo punto la maggior parte delle cose che gli americani comprano vengono dalla Cina
Televisori frigoriferi giocattoli niente di tutto questo si produce più in America il rischio realtà è che le tariffe anziché far cambiare idea a Pechino possono innescare una rappresaglia e una guerra commerciale sarebbe disastrosa per le relazioni bilaterali
Complicando gli sforzi per contenere i programmi nucleari in Iran e Corea del Nord e sarebbe disastrosa anche per l'economia mondiale una strategia più efficace è di cercare alleanze con in molti Paesi
Esportatori colpiti dalla politica monetaria cinese la Cina deve ascoltare e vedere che la sua svalutazione un problema globale che mina l'influenza globale che Pechino tanto desidera
Finora Pechino usato il suo nuovo ruolo di maggiore investitore straniero e più grande importatore di materie prime al mondo per intimidire i suoi potenziali critici l'Amministrazione Obama secondo il mio al Times deve
Sforzarsi di convincere altri a parlare
Contro la politica monetaria della Cina molto può essere fatto con la diplomazia del dietro le quinte ma c'è anche un'importante componente di diplomazia pubblica e uno dei migliori luoghi dove far passare i messaggi diretti a Pechino
è l'Organizzazione mondiale del commercio come beh presentando i ricorsi come
Affatto Washington in due casi per le tariffe imposte da Pechino sull'acciaio americano e per le discriminazioni contro
Le imprese americane nel nel settore dei servizi dei pagamenti elettronici
Ci sono
Altri settori in cui possono essere
Presentati ricorsi poche ore prima del voto della Camera dei rappresentanti la Banca centrale cinese aveva pubblicato una dichiarazione promettendo più flessibilità sulla moneta
Pechino in realtà ha fatto questa promessa altre volte ed è la ragione per cui gli Stati Uniti ed altri Paesi devono insieme fare molte più pressioni così
Il New York Times molto più netto e protezionista invece l'economista Paul Krugman dalle pagine dello stesso quotidiano liberal di New York
In un
Intervento dal titolo affrontare in modo diretto la Cina la diplomazia sulla politica valutaria
Della Cina non ha portato a niente aprire la strada possibili sanzioni è un passo nella direzione giusta non la pensa così invece sul Washington post dello Center segnaliamo Mohammed e la Rihanna i costi dell'aggressione
Di attacchi dell'Amministrazione Obama e dei Democratici contro la Cina sulla politica monetaria
Servono ha un obiettivo politico interno cioè servono per l'elettorato che si presta andare alle urne le lezioni di metter mano ma questo approccio potrebbe sfuggire di mano
E non è il modo migliore per riconoscere che Stati Uniti e Cina condividono interessi comuni
Inoltre non porterà a più posti di lavoro in America sulla questione Cina però vale la pena anche segnalare
Il primo editoriale di questa settimana dell'Economist oltre che la copertina come la crescita dell'India supererà la Cina
Lo Stato dell'India come Paese potrebbe essere debole nel senso che le sue istituzioni statali
Sono sono fragili un po'caotiche ma le sue imprese private sono forti questo è il sommario di leggiamo un passaggio per per capire bene
La questione il capitalismo individualistico dell'India potrebbe essere più robusto di quello
Diretto dallo Stato centrale della Cina
Le imprese cinesi prosperano grazie un Governo forte ma regole sbagliate potrebbero causare più danni in Cina in India perché il potere dello Stato molto più grande e se un altro Mao dovesse prendere le redini beh non ci sarebbe alcun meccanismo per liberarsi
Di Lou insomma alla fine la democrazia
Per quanto caotica in particolare in India conta anche per la crescita economica e i potenziali di crescita indiani potrebbero essere più forti di quelli della Cina odierna per chiudere
Un accenno a Sergio Marchionne al suo show da un
Con i sindacati questo era il titolo di un editoriale di ieri del Financial Times la FIAT ha ragione le pratiche del lavoro in Italia devono cambiare
La la questione più importante oggi per Sergio Marchionne non è se Consagra compra Alfa Romeo ma se riuscirà a vincere la sua battaglia con i sindacati per
Modernizzare le pratiche negli impianti italiani di FIAT Marchionne merita di vincere nel resistere ai suoi tentativi di modificare la posizione molto protetta dei suoi membri
La FIOM ma si fa male da sola perché perché il settore dell'auto in Europa e messo proprio male
C'è un'eccessiva capacità di produzione e ha bisogno di una cura di dimagrimento di fronte a questo FIAT non ha altra scelta se non tagliare i costi se non riuscirà a farlo dovrà spostare la sua produzione fuori dall'Italia in Polonia in sede oppure in Brasile
Personaggio al Times la FIOM farebbe bene ad adottare il pragmatismo di sindacati americani che hanno dato loro accordo non superare prima del due mila e quindici trent'anni fa agli impiegati e dirigenti FIAT scesero in strada per protestare contro i picchetti violenti
La marcia dei quarantamila fu un punto di svolta nelle relazioni del lavoro in Italia allo stesso tempo allo stesso modo oggi il successo di Marchionne potrebbe e dovrebbe rafforzare altri gruppi italiani
Nel fronteggiare nel combattere una cultura del lavoro cronicamente non competitiva così Fraktion penso editoriale ci fermiamo per questa settimana ma David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale