Intervista a Leonardo Domenici sul nuovo patto di stabilità e crescita dell'Unione Europea

Leonardo Domenici deputato europeo iscritto al Gruppo dei Socialisti Democratici eletto nel PD con lui vogliamo parlare del nuovo patto di stabilità quello che si sta delineando dopo
L'accordo raggiunto da un lato alla task force sulla governance economica dall'altro tra il Presidente francese Nicolas Sarkozy
E la cancelliera Angela Merkel un nuovo patto di stabilità che sarà probabilmente meno rigido sulle sanzioni rispetto a quanto immaginato nel pieno della
Crisi della Grecia e del debito sovrano del della zona euro è una buona notizia oppure c'è il rischio che questa crisi torni perché l'Europa nuovo troppo flessibile sui deficit e debito
Ma noi abbiamo bisogno di più sorveglianza
Economica sull'andamento dei
Conti pubblici dei Paesi membri e in generale sulla situazione economico finanziaria e abbiamo bisogno di regole precise
Fino a questo momento dossi susseguono continuo e dichiarazioni prese di posizione interviste ma se dovessi dire la verità può darsi sia anche un limite mio non sembra che la situazione relativa
Ai contenuti di questo patto di stabilità siano ancora così chiare certe
Il vertice che si è tenuto dei ventisette ministri finanziari a Lussemburgo lunedì
Sembra vere se non ammorbidito perlomeno reso più flessibile il patto di stabilità
Su quale punto principalmente sul punto relativo alle lo scatto delle cosiddette sanzioni nei confronti dei Paesi che non rispettano i parametri
Ricordo che fino ad oggi si lavorava soprattutto
Sulla tre per cento del rapporto fra debito e PIL
Adesso bisogna aggredire giustamente anche il debito pubblico e riportarlo in un arco temporale raggio
Ne vuole al sessanta per cento
Ecco sembra che adesso non ci siano più sanzioni automatiche
Nei confronti dei Paesi
Che non rispetteranno questi parametri e intenti per il rientro
Ma saranno sanzioni semiautomatiche o comunque scatteranno dopo sei mesi
Dal momento in cui
Si prenderà atto che i parametri non sono rispettati e sulla base di una votazione a maggioranza qualificata nel Consiglio europeo
Io credo che sarà molto importante vedere che cosa dirà appunto il vertice dei Capi di Stato e di Governo a fine ottobre perché sarà lì che forse verrà fuori
Un appunto di maggiore chiarezza
Per quanto riguarda il Parlamento noi cominceremo o martedì prossimo martedì della prossima settimana una prima discussione Remo un primo scambio di vedute su tutto il cosiddetto pacchetto della governance economica che ripeto comunque sostanzialmente si riduce a due principi
Il sorveglianza e cambiamento delle regole
Che sicuramente fino ad oggi non hanno funzionato abbastanza bene
C'è un aspetto che viene meno sottolineato dal
Soprattutto da parte dei media italiani ed è secondo pilastro di questo accordo raggiunto quello sulla sorveglianza
Macro economica della zona euro la Germania che cresce solo grazie alle esportazioni non i consumi interni
La Grecia la Spagna anche in Italia non sufficientemente competitive questo può contribuire
A cambiare la struttura
Della politica economica dei Paesi membri a creare quel governance economico il governo economico di cui si tanto discusso in questi anni
La Germania fino a questo momento era stato il Paese più rigido nella richiesta di applicazione di sanzioni si capisce anche bene perché dopo il dibattito anche interno
Che in Germania c'è stato
Dopo la crisi greca per mettere a punto il pacchetto di intervento per aiutare la Grecia a uscire dalla situazione di gravissima crisi in cui si trovava
Ora sembra che nell'incontro ad un PIL
Sempre di lunedì scorso da non confondersi commerci e le russe Amburgo fra
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy
Sia stato definito un altro indirizzò quello appunto di non far scattare sanzioni automatiche immediate di non essere quindi intorno insomma diciamo troppo rigidi ma al tempo stesso di avviare un processo
Addirittura di cambiamento del Trattato dell'Unione
Fino all'ipotesi di togliere il diritto di voto ai paesi che chiaramente si trovassero dopo
Gli avvertimenti necessari fuori da
Rispetto dei parametri sia del deficit perché del debito a me pare che questa sia una situazione un po'strana è un po'buffo che due
Capi di Stato di governo che si ritrovano insieme sia pure importanti come
Presidente francese la cancelliera tedesca
Discutano di questo mentre contemporaneamente i ministri finanziari stanno discutendo dei contenuti del patto sicuramente è un segnale
Di non grandissima linearità
Nelle scelte che si stanno prendendo ecco perché ripeto sarà molto importante vedere che cosa dirà il prossimo vertice europeo dei Capi di Stato e di Governo
Ma per quanto mi riguarda io credo che la questione di fondo
Non è tanto o soltanto quella dell'applicazione automatica o semi automatica delle sanzioni e anche come vogliamo concepire questo patto e sulla base di quali criteri
Per esempio sappiamo che il Governo italiano ha proposto di considerare il criterio
Del risparmio privato dell'indebitamento delle famiglie
Per dare una valutazione complessiva sullo stato economico finanziario del nostro Paese quindi non consideriamo soltanto il debito pubblico consideriamo anche
L'indebitamento delle famiglie
Questo una principio che merita di essere considerato al tempo stesso però io aggiungerei anche altri criteri
Non dobbiamo considerare l'andamento del tasso di disoccupazione in questi Paesi non dobbiamo considerare se questi paesi sono più o meno coerenti con
L'applicazione degli indirizzi della strategia Europa venti venti non dobbiamo considerare se questi paesi
Hanno più o meno avviato una campagna di investimenti pubblici o pubblico privati di medio-lungo termine per cercare di fare riprendere l'economia
Il problema di fondo è questo
Io credo che un patto di stabilità che si rispetti deve essere come sempre avrebbe dovuto essere anche un patto di crescita e quindi di conseguenza bisognerà mettere insieme valutare complessivamente dei parametri e dei criteri
Non riducibile soltanto al debito pubblico e al deficit
Quindi io credo che anche al Parlamento spetti un lavoro molto importante per riuscire a fare chiarezza in questo complesso lavoro
E per indicare una via d'uscita dalla crisi che non sia fatta soltanto di tagli di rigore di politica di austerità ma anche di prospettive di crescita di sviluppo di investimenti col Parlamento lo ha detto non vuole importante da giocare anche perché deve adottare la rete legislazione secondaria
Sul nuovo Patto di stabilità quindi regolamenti attuativi
Eccetera
Qual è il rischio affondo dal punto di vista politico che l'Europa con la politica dei tagli dello sterilità generalizzata si trasformi in una in grande Francia dove assistiamo delle rivolte
Popolari contro una riforma delle pensioni di per sé modesta all'innalzamento dell'età pensionabile da sessanta a sessantadue anni
Secondo me è del tutto evidente che non ci si
Se non ci si pone il problema della sostenibilità sociale delle misure che si devono prendere
Anche dal punto di vista del risanamento dei conti pubblici e del riequilibrio
De le finanze pubbliche se non ci si pone il problema della sostenibilità sociale dicevo è difficile poi pensare
Che e queste misure di per sé vadano in porto vadano a buon fine
Io credo che sia essenziale impostare una strategia
Che da una parte coinvolga anche
Soggetti sociali che sono particolarmente risposte quindi le loro rappresentanze alla crisi
E
Sappia dare una prospettiva che è quella di una crescita economica senza la quale
Non c'è nessuna possibilità concreta di poter
Risanare in maniera definitiva quasi definitiva i bilanci pubblici questo è il dilemma di fondo e questo è il circolo vizioso dentro il quale
Rischiamo di chiuderci
Se non si affronta il punto fondamentale degli strumenti per la crescita per tentare uno nuovo impulso alla crescita io credo che difficilmente
Ci saranno dei paesi che
Pagheranno per così dire il loro debito pubblico con il loro prodotto interno lordo questo mi sembra un grosso problema
E mi auguro sinceramente che i Paesi membri se lo pongano questo problema
Mi auguro cioè che si faccia una scelta che sia la più possibile il più possibile in chiave
Europea e non in chiave cosa conviene a me cosa conviene a teche scambio possiamo fare magari fra due o tre paesi
Per riuscire ad aggiustare alla meglio la situazione
La cosa più logica sarebbe
Che queste Europa ragionasse anche sul debito
In termini di e socializzazione e di condivisione del resto gli Stati Uniti d'America sono nati perché i paesi i coloni che si rivoltano contro l'Inghilterra decisero
Di socializzare il loro debito nei confronti della madre pazzi
Forse il paragone può apparire storicamente un po'azzardato però anche il debito dei singoli Paesi e qualche cosa che dobbiamo cominciare sia pure gradualmente da considerare
In una ottica in una prospettiva di socializzazione e di condivisione se non si fa questo
Di sbilancio gli squilibri dentro e fuori l'area euro rimarranno e questo renderà complessivamente più debole l'Europa ma contribuirà a rendere anche più deboli i singoli Paesi membri
Grazie Leonardo Domenici