Intervista a Carlo Vizzini sui referendum in materia di riforma della legge elettorale

Radio radicale se non con inattesa del pronunciamento della Corte costituzionale circa l'ammissibilità o meno dei quesiti referendari materia elettorale abbiamo qui con noi Carlo Vizzini del Partito Socialista Presidente quindi Senato dalla Commissione
Affari costituzionale Presidente vicini innanzitutto qual è il suo giudizio su questi quesiti all'attenzione della Consob ma guardi io credo che stiamo facendo diventare
Politico un problema tecnico la Consulta all'obbligo di esprimere una proprio giudizio di ammissibilità su parametri che debbono stare lontani dalla politica politicante e invece tutti calati nella vicenda giuridica
Ed invece si guarda alla Consulta come se fosse uno spartiacque o il giorno del giudizio Universale sui problemi dalla legge elettorale una buona politica bene farebbe ad aspettare
Non ad aspettare a lavorare senza aspettare nessun giudizio della Corte costituzionale per mettere mano a quello che è diventato un problema reale è avvertito dei cittadini in questo Paese e cioè quello che i cittadini sono stanchi e stufi non ne possono più
Di vedere un Parlamento che viene nominato nelle stanze di pochi potenti
Niente in questo nostro Paese
E che a questo bisogna porre fine ristabilendo un dal contatto diretto tra l'elettore ed eletto sia per la fase dell'elezione sia per la fase dello svolgimento del mandato
In Commissione affari costituzionali da mesi discutiamo di tutto questo abbiamo incardinato tutti i disegni che ci sono abbiamo ascoltato
Per tutti i più grandi esperti della materia sul rapporto elettore letto
Ma è sorto
Anche un altro tipo di problema ma se non si mette mano alla struttura dei partiti politici che sono organismi previsti dalla Costituzione
Per renderli non dico pesanti ma strutturati con regole che valgono per tutti e che possono essere
E se violate possono essere oggetto di impugnazione da parte degli iscritti a che serve cambiare il sistema elettorale
E per le liste bloccate le fa il campo
I collegi uninominali che potrebbero essere aderire stabiliti dalla al referendum
Quelli buoni li assegna il capo farà captando chi vuole
Il voto di preferenza può essere uno strumento selettivo ma il capo può sempre esclusa dalla lista uno che ci ha molte preferenze può disturbare i suoi amici prediletti
Quindi o si
Esce dalla logica dei partiti personali e si torna
Alla logica dei partiti politici anche finalmente anche nei nomi si richiamino alle culture europee basta pensare che negli ultimi diciassette anni ne abbiamo avuto partiti che sono chiamati con nomi di animali di fiori di piante di arbusti e di altri
Negli altri Paesi nessuno si è mai sognato di cancellare la espellere la sede uno e cioè i liberaldemocratici socialdemocratici Cattolici democratici
Hanno cambiati ridere quando si perdevano le lezioni da noi i leader sono rimasti sempre gli stessi e campi hanno cambiato nome i partiti quindi se non mettiamo mano anche a questo tutto il resto della discussione
Sarà una piccola vetrinetta che esporremo all'esterno ma le decisioni che prenderanno i soliti noti chiarissimo presidente Vizzini qual è la sua opinione sulla battaglia che intende rilanciare Marco Pannella per l'uninominale secco proprio in queste ore
Ma
Io credo che
La battaglia di Marco Pannella come sempre
Una battaglia ideale di grandissimo valore
Temo di dover registrare che questi diciassette anni che qualcuno ha chiamato Seconda Repubblica ma che altro non sono che una transizione
Lunga diciassette anni che ancora non ha trovato sbocco in niente che
La cultura Lunina meno le stesse secco funziona bene dove c'è una cultura del bipartitismo
Mentre da noi ancora si dimostra che c'è un un sistema molto frastagliato quindi non so se
Lì della democrazia italiana sia matura per un sistema di questo genere chiarissero la ringraziamo gli o il Presidente Carlo Vizzini presidente pensionato dalla prima Commissione con l'ascolto da Radio Radicale