Italians for Darfur - Rapporto 2013

In cui sono accordi insomma portavoce di giullare delle giornaliste oggi anche i diciamo così come partner di questi settori lancio dell'il Progetto di Italians for Darfur qui oggi al Senato
E ha messo l'accento soprattutto su un tema importante
Cioè quello dello stupro come arma di guerra di cui purtroppo si è parlato molto nel caso del Darfo fu vorrà ecco che cosa che voi sottolineare anche con l'impegno poi delle giornaliste quindi di una professionalità che si vuole spendere su questo
Il nostro impegno per illuminare questa terna
Dica quello della de dello dello stupro come arma di guerra e una delle Tena delle tematiche più ignorate dell'informazione pure e una realtà assolutamente presente in ogni teatro di guerra
In Darfur abbiamo avuto anche delle testimonianze drammatiche la realtà della violenza sessuale nei confronti delle donne purtroppo e quotidiana
Avviene proprio sfruttando la loro condizione di profughi che sono costrette a uscire dei campi per raccogliere legna per ragion per trovare l'acqua e in quelle circostanze vengono fatti oggetto di di di di violenze sessuali quindi noi come giornalisti
Vediamo che questo che sarà anche l'impegno prioritario della Presidenza inglese del G otto cioè contrastare la violenza sessuale come arma da guerra diventi uno degli oggetti di cui l'informazione si occupa
Precoce qualche dato che
Né si può dare sulla dimensione del problema in perfusore perché abbiamo sentito anche un po'numeri contrastanti chiaramente tra
Cosiddetti movimenti per diciamo l'indipendente di di i belli invece il
In qualche modo la rappresentanza diciamo del Governo l'ambasciatrice del Sudan in Italia stari ha ridimensionato un po'questi numeri ma insomma
Cosa c'è nel mezzo
Ma quella dei numeri e uno della mancanza di numeri rivela proprio l'estrema difficoltà di monitorare quella che è la realtà
Né possiamo riferirci a delle denunce che sono state raccolte per esempio delle Nazioni Unite e che datano però due mila sei in un'area
Di profughi calma erano state registrate e duemila e cinquecento stupri con una media di cento al mese di cento al mese quindi la mancanza di dati purtroppo indica anche la difficoltà
Di TAR venire alla luce questo fenomeno però noi sappiamo che purtroppo è una realtà quotidiana e a in Darfur
Nelle aree dove ci sono i profughi ed è usata sistematicamente a terra terrorizzare le vittime per indurli alla fuga
Per per umiliare il
Virgolette nemico
Qui in qualche modo Giulia seguirà anche diciamo un tema
Se vogliamo anche più politico in generale di sensibilizzazione sul fatto
Che lo stupro deve essere sottolineato anche a livello di giustizia internazionale assolutamente le lo stupro che
Ferma di guerra si dice c'è come crimine contro l'umanità purtroppo questo si sviluppa in un atto tale cultura dell'impunità
Basti pensare che su cinquanta mila violenze sessuali denunciate in Bosnia negli anni Novanta ci sono state solo trenta condanne quindi la comunità internazionale deve assolutamente farsi carico anche i Governi devono farsi carico
Di assumere questo dato all'interno delle guerre come un dato centrale non è una fatalità non è un problema impossibile da risolvere e nei giornaliste vorremmo appunto dare attenzione a questo tema
Allora grazie davvero Alessandra Mancuso
No la portavoce di Giulia la rete delle giornaliste unite autonomia Esposito è un artista italiano ben noto ma anche a livello internazionale oggi qui per questa campagna di sensibilizzazione per il Darfur ora
E in più non da solo nel senso che poi abbiamo già capito che con marca costi labili siete in in contatto anche diciamo di lavoro su questo impegno specifico ignoro raccogliere il consenso di anche da raccogliere economie
Perché nel frattempo di questa pace che non arriva mai
Oggi dieci anni di questo conflitto del Darfur
Proprio oggi c'è la notizia di un nuovo bombardamento oggi come abbiamo visto dalla dirette all'interno
Noi siamo naturalmente portiamo il nostro contributo io o coinvolto il famoso pittore musicista ma Costabile americano ad Onara avvantaggiando nato ben sei quadri per la causa i soldi andranno interamente per la causa per costruire un ospedale ma soprattutto per salvare bambini che stanno morendo voglio dire
è vero che le guerre si possono disputare a tavolino ma nel frattempo il popolo muore per cui Italians for Darfur undici facciamo anche portavoce artisti artistici per raccogliere fondi per aiutare comunque in attesa che di questa Benedet la pace arrivi
Che si mettono d'accordo tutte le fazioni potremo salvare quanta più gente possibile
Perché la gente giorno per giorno come abbiamo sentito sta soffrendo e stiamo
Abbiamo sentito proprio da Antonella Napoli che tempo al Darfur for Darfur ha cercato di di diciamo di saldare dal pool sei bambini che sono veramente una goccia nell'oceano
Tuttavia in poi il segnale è quello che nel frattempo in attesa che la la pace si strutturi che la che si ricominci devi popolino le zone abbandonate da e per profughi qualcosa di molto concreto viene fatto voi al momento state lavorando su qualcosa in particolare
Brugnoli stiamo organizzando naturalmente
Per cercare di di di di come dire di far sentire quanto più di di di di dare maggiore visibilità al problema organizziamo degli eventi e organizziamo degli eventi artistici non solo in Italia stiamo cercando di organizzarli anche in Darfur lo stesso in tutto il mondo
Perché naturalmente vogliamo che questa pace si affretti abbiamo visto che ancora lontano tutto sommato anche oggi con questa conferenza
Perché è difficile mettere d'accordo gli abusi sono tanti è ognuno dice la sua
Però nel frattempo se già Antonella Napoli di Italians for Darfur sabato sei persone sono poche sembra una goccia nell'oceano ma sono sei vite umane
E non è poco voglio dire fosse una sola il valore di una vita importante quando quella di tutte le ditte
E naturalmente se se riesce col contributo anche dell'adesione di artisti come noi di tanti altri come Monica Guerritore Negramaro Giorgi Brunetta a costruire questo ospedale
Si salverebbe non
Decine ma centinaia di vittime perché in mancanza di assistenza mancanza di cura di cure persone ferite persone che soffro a mano fame abbiamo detto che ancora oggi sono quasi tre milioni che sopravvivono ritardano di anni
Con gli aiuti umanitari insomma una situazione molto molto grave molto grave
Allora davvero ringraziamo anche tutti gli artisti italiani non solo che in un suo che finalmente sono in rete per un progetto comunque globale gran se grazie davvero a me appunto alla Conferenza per rilanciare la comunicazione anche il progetto di comunicazione di sensibili azione di dell'Associazione enti Italia for Darfur anche Stefano Cera che ha un esperto di peacekeeping
Peste Nocera ha dato delle
Affatto abbia detto delle parole un po'ottimistica e cioè in qualche modo la pace non è impossibile
Ci sembra incredibile perché noi sappiamo che invece le cose so così complicate che spesso neanche si riescono a sintetizzare ecco Chicks ci vuole spiegare meglio qual da che cosa nasce questo diciamo se vogliamo chiamarlo ottimismo diciamo
Nasce dalla semplice registrare quella che la situazione che si sta verificando comunque danni intanto in Darfur quanto in sud Sudan mi spiego meglio
Ci sono degli accordi di pace che sono stati comunque raggiunti
Senza fare la sintesi tanto per il Darfur quanto per il sud Sudan quel che comunque stanno a dimostrare che l'attività diplomatica avanti questa attività diplomatica sta producendo comunque dei risultati con fatica con che hanno bisogno poi di essere consolidati
Ma questo significa che comunque l'attività diplomatica va avanti e quindi la visione ottimistica nasce da registrare quello che accade comunque nella nella realtà dove ci sono tante difficoltà ma ci
Più qualche risultato che è comunque stato faticosamente raggiunto quindi diciamo da un punto di vista formale e teorico la guerra intesa e infinite cessata ora però
Io volevo fare una domanda dal momento che nel sud Anna diciamo ci sono anche forti interessi internazionali perché c'è questa il petrolio che ha insomma è una risorsa molto importante molto ghiotta e quindi c'è anche un interesse diciamo da una parte dei cinesi dall'altra degli americani questi interessi economici così importanti aiutano perché in qualche modo c'è un interesse alla pace oppure in realtà ci mettono
Dal Pino allora io aggiungo all'interessi economici legati al petrolio anche quelli legati all'acqua non ci dimentichiamo che il sud a fa parte del bacino del Nilo che una delle aree comunque
Più potenzialmente instabili delle legate soprattutto al bacino dell'acqua del Domenico che comunque mette in relazione Paesi come l'Egitto il Sudan l'Etiopia l'Eritrea e così via
Poi che cosa significa significa che sia al petrolio sia l'acqua rappresenta un ossia un elemento che può produrre
Dei risultati negativi e quindi che può portare maggiori tensioni ma al tempo stesso rappresenta anche una grande opportunità
Tanto è vero che le attività che si stanno portando avanti da parte della comunità internazionale mi riferisco in questo momento non tanto le Nazioni da quanto anche al discorso della Cina
Ci sono anche degli accordi sano come sin qui si iniziano a prendere degli accordi tra la Cina il sud Sudan per la costruzione di quelle dica che permetterebbero al sud Sudan ma di utilizzare parte dell'acqua del fiume Niro non ci dimentichiamo mai che poi esistono forti interessi economici tra Cina e il Sudan del nord e tanto è vero
Che il la Cina è uno dei maggiori importatori del petrolio del Sudan per intenderci il sessanta per cento il petrolio del PD tutto il Sudan va a finire in Cina
Quindi
Petrolio da una parte acqua dall'altra rappresenta non sia un elemento di potenziali tensione ma anche l'elemento di grande opportunità tutto sta a vedere come vengono gestite
Ecco quindi se vogliamo tutto ad ne sappiamo che soltanto appunto dal due mila e tre iniziata questa guerra mai problemi di e i anche i problemi per la popolazione civile sono iniziati molto prima
Sei sono stati massacri Biljana ridica mi pare a fine degli anni ottanta partire dalla metà anche soprattutto negli anni Novanta sono è iniziata quell'empasse o dalla campagna e discriminazione che ha prodotto poi anche degli agricoli i primi attacchi da parte di famiglia ha detto cioè lui quindi il conflitto non l'abbiamo conosciuto dall'inizio del due mila ma realtà era già una ventina di anni che comunque questo conflitto curava più o meno sotto la cenere qua non ci dimentichiamo che negli anni Ottanta iniziare anche il conflitto la
Guerra civile tra nord e sud per questo io prima durante il mio intervento ho parlato di un approccio che deve essere integrato ho ribadito anche questa cosa l'ambasciatrice del Sudan
Dicendo dal mio punto di vista un una pace duratura a una pace duratura non si arriverà se non si confrontano queste due Paci e le se mettere insieme
Tutto qua ci deve essere un approccio che riguarda il Sudan
E per quindi diciamo che l'interesse la la la sensibilizzazione ma anche diciamo un po'l'attivazione del Governo italiano
Zarri condotto anche a questa nuova fase che è una fase propositiva di costruzione il Governo italiano secondo me come sta già facendo
Per la verità da diversi anni potrebbe avere un ruolo anche molto importante dal punto di vista diplomatico no per me personalmente l'Italia ha comunque questa
Per avere questa funzione nei confronti del Sudan e lo dimostra anche il comunque l'appoggio e il supporto che da all'Associazione Italians for Darfur
Comunque il Governo se si impegna per portare avanti questo approccio integrato chiaramente voi questo con impegno deve essere poi suffragato da fatti e da una effettiva come posso dire operatività però se duramente il fatto anche che è una iniziativa di questo genere abbia comunque il Panda un patronato che è quello del Santuario pubblica rappresenta un segno che comunque c'è la volontà di fare qualcosa
Grazie grazie per le tasse ma non c'era
Allora