Pci: seminario del "fronte del no"

No io
Adesso però
I compagni che stavano in piedi se prendono posto stiamo davvero per iniziare
Cari compagni un minuto d'attenzione se è possibile
Prima di con individui avviare la discussione vi prego di sedervi
Con il primo intervento del compagno di Bertini io credo che sia non solo giusto ma persino tardivo e ve ne chiedo Scott scusa a nome di tutti quanti
Ricordare il compagno Giancarlo Paietta con un minuto di silenzio
Vi prego
Il ringraziamento
La parola al compagno libertini
Sì va bene
Io
Io non voglio contraddire
Invito di Magri che ha la sua ragione
A ricordare che queste un seminario che è stato convocato come seminario
Che cosa questo la
Dicevo io non voglio contraddire
L'invito di Magri legittimo a ricordarci che questo è un seminario che ha questo carattere di seminari
Ma tuttavia voglio fare osservare che lo spostamento dei tempi a qualche conseguenza perché in realtà il seminario si è schiacciato contro il momento delle decisioni politiche
Sappiamo tutti che
Ormai cioè sul giornale dal venti al ventidue avrà luogo la conferenza programmatico organizzativa che ai primi di novembre comitato centrale convocherà il congresso e sappiamo anche che Occhetto si è riservato la possibilità di annunciare il preambolo e probabilmente il nome del partito questa sua proposta
Mi pare di capire forse prima addirittura della conferenza programmatica
Allora io credo che noi non possiamo sfuggire al tema politico abbiamo davanti questo è un'occasione in cui ci siamo ritrovati ci ritroviamo e non possiamo mancato e allora io vorrei fare alcune osservazioni politiche riferite alle ultime parole di Miami e rimandando per il resto per quello che riguarda il mio pensiero anche alla nota scritta che ho dato che è ampia tocca altre questioni
Io credo che si possa dire che noi dopo un libro lungo giro di un anno siamo tornati al punto
Perché cari compagni della Costituente ormai non c'è traccia
Dopo ciò che D'Alema ha detto
Alla festa dell'Unità sono venuti altri fatti che gli hanno dato sepoltura
Se le mie informazioni non sono sbagliate si è tornati sulla decisione di non fare le tessere del partito comunista del mille novecentonovantuno e quindi si aprirà la campagna centonovantuno e non c'è più l'idea di fare due congressi
Il congresso dei Comunisti del congresso con gli altri
La Costituente c'è anche perché non ci sono la Costituente si è spogliata perché era un'invenzione
E siamo di fronte alza il vero problema che dal primo momento è stato il solo il vero problema
Il problema se questa forza politica deve rimanere in campo con un'identità comunista oppure no questo ormai la questione aperta davanti hanno
Nuda e cruda spogliata di tutti gli orpelli in cui era stata circondata
La questione dell'identità
Che poi è la questione del nome
Questo non è vero che un partito sceglie il nome i nomi non contano fosse sciocchezze che ho sempre sentito dire i nomi sono il modo con cui l'identità e trasmessa in una società di massa
Si torna la questione dell'identità
Ora io voglio sottolineare che noi che ci raccogliamo qui insieme ad altri invitati compagni che hanno fatto parte di altre mozioni non siamo una corrente ideologica
La quale a un vincolo ideologico che può trasportare su questo su quell'altro per
Siamo
Una corrente ideologica cerchiamo una ideologia una sua concezione generale del mondo del modo di agire e così via e quindi anche una disciplina volontaria
E poi si tratta di vedere se questi deve le tieni dentro un partito ad un altro se il le questi delle manifesti dentro il partito comunista che conosciamo o dentro un partito diverso non è questo il nostro comune denominatore noi siamo forse siamo compagni di dire desiderio diversi orientamenti
Rappresentativi dei diversi orientamenti che c'erano del partito comunista che ci siamo trovati insieme un anno fa
Per una battaglia volta io sottolineo a difendere le e rinnovare l'identità comunista
Personalmente io dando ora lo sa bene il compagno Tortorella che fu l'estensore della mozione ero scrivere Rifondazione oggi termine più chiaro noi siamo un'area politico-culturale che ha ripeto varie origini estrazioni modi di pensare su molte cose macchia in comune l'esigenza di
Difendere salvaguardare
Rinnovare rifondare l'identità comunista
Questo noi siamo
E a proposito di rifondare e voglio dire una cosa precisa
Perché non
Perché c'è cioè il vero quello che noi abbiamo detto nel corso di quest'anno
Cioè sbaglia tanto caricare subito a voi e sul nome comunista l'esperienza tragica e fallimentari delle dittature staliniano dell'est perché la storia del partito comunista la ragione della sua forza e la storia della diversità rispetto a quell'esperienza
Quindi è vero quello che abbiamo detto quando abbiamo sempre detto che era sbagliato e che nella svolta di novembre c'era questo errore di caricarci di cose che non sono nostre che non sono il nostro patrimonio ideale culturale e politica
Però è vero che quel che è accaduto pone dei problemi
Dei problemi grandi che io non non affrontano quindi non mente a cui faccio qualche riferimento dalla nota scritta con presentato
Il rapporto tra stato e mercati
Sì l'idea di comuni di socialismo Empoli comunismo è un'idea legata all'accentramento di mezzi di produzione scambio nelle mani dello Stato o se questa concezione che certo passa per la luce ad ottobre ma anche radici più antiche della socialdemocrazia il rischio dell'Occidente di un socialismo statalista non sia sbagliata induce io con Russel ma ripartire da un'ispirazione diversa
Io dico marziana
Quella per la quale il socialismo si misura col deferimento per lo Stato ma voglio dire questa riflessione questa ci appartiene questa nasce dall'estero ci appartiene ecco perché non possiamo dire solo salvaguardare l'identità comunista
Nella identità comunista vi sono una serie di cose che erano indicati nella mozione che noi presentammo all'ultimo congresso che sono valide ma vi è un ripensamento una rifondazione da fare questa è la ragione per cui noi siamo uniti stiamo in campana
Ora il problema che si pone io lo voglio dire molto apertamente lo voglio dire qui parlando con i compagni che hanno appartenuto a questa mozione alle mozioni due tre ma io lo dico ai compagni anche dalla maggioranza perché credo che il discorso vada fatto tra tutti i comunisti
Nel momento in cui il problema torna all'osso
Non l'idea che si stia per fondare un partito più grande del PC con il concorso di altre forze perché badate del sequestro davvero forse molte riflessioni si potrebbero fare dal momento in cui tutto questo scrive non vede ha ragione D'Alema la Costituente non è cominciata e c'è solo il problema di vedere se il Partito comunista della mantenere l'identità cioè continuare a esistere possedeva diventa un'altra cosa nel momento in cui siamo questo questo è il problema che abbiamo davanti
Io credo convenga un discorso serio vada fatto sulla prospettiva che ci ha
Io non credo ne sono profondamente convinto non credo affatto
Che la questione della unità del partito
Dell'esistenza di questa forza
Dipenda dall'accordo tra la mozione uno la mozione due dall'intesa tra qualche leader o no io sono convinto che ci sono processi reale cioè sono commenti
Che la scissione cioè l'agricoltura di questo partito sia un dramma dell'Italia per la democrazia per i lavoratori ma sono convinto che la rinuncia e la perdita dell'identità comunista avesse di antiche equivalgono a quelli della scissione indipendentemente da quello che fanno le persone che fa questo bambino
Non l'abbiamo visto anche recentemente
Abbiamo visto in manifestazioni che hanno avuto luogo anche in occasione della scomparsa di Pajetta eccetera abbiamo visto il popolo comunista che non è neppure
Non si riduce neppure quattrocento mila compagni che sono andati a votare
Perché comprende tutti quelli che non hanno votato e comprende anche quelli che non sono iscritti ma che ritroviamo nei momenti della lotta del momento come militanti attivi
La grande questione che si sentono il la cosa che hanno in comune l identità comunista cioè l'insieme dei valori che questa parola esprime nella storia dalla tradizione del Partito comunista e io aggiungo perché non c'è stato a caso Berlinguer non c'è stato a caso tutto quello che c'è stato negli anni passati per nuove unità comunista strettamente legata nella testa di compagni nella coscienza dei compagni all'idea della rifondazione cioè di un rinnovamento profondo
Che affronta i temi che ho indicato solo come Tito
Questa è la questione che abbiamo ma
Io perciò ha ripetuto la discussione di questa estate una discussione fuori luogo sessione ad esserci una scissione una scissione il problema è un altro penne di sapere se si mantiene una forza che abbia l'identità comunista in un processo di grande Rifondazione
Di grande rinnovamento sua questa identità si rinunci questo è il vero problema che abbiamo davanti e l'abbiamo davanti ormai a giorni non fra sei mesi tre mesi quattro mesi io devo dire molto francamente accompagna Ingrao non ho capito la dichiarazione che gli ho sentito fra modera gli ho sentito fare perché l'ho viste registrata
Non bisogna fare la scissione prenderò la tessera di dieci del mille novecentonovantuno io vado a prendere visto che finalmente ha deciso di farle io vado a prendere la tessera dittici nel mille novecentonovantuno io vado a prendere
Ma nella testa del Partito comunista
Non voglio scissione
Ma la questione che si pone questo
Ecco il problema qui dobbiamo risponde
è possibile salvaguardare l'identità comunista rifondare Amendola o no e non è un discorso limitata i compagni della mozione due o tre perché io sono convinto
Che le aggregazioni di mozione in questo senso ma anche lì io sono anche per rimescolare le carte non accetto che ci siano degli stabili in cui ci sono Chiusi i compagni che apparteneva alla mozione due-tre i compagni della mozione uno che per la vita nel timbro e sono obbligati a seguire quella strada
Io penso che siamo in una situazione nuova
Penso che la coscienza la testa dei compagni premi si devono porre
Ma lo dico con molta convinzione io so so se io fossi convinto cioè cambiando nome
Ma mantenendo un
Cambiando nome voglio dire radicalmente cioè chiamandosi un'altra cosa presente Sinistra democratica
Ma mantenendo tuttavia legami e così via non si possa mantenere insieme una forza grande io sarei disposto anche poi a portare dentro quest'aria mio pensiero il mio contributo le mie idee come minoranza non come maggioranza
Ma la perdita dell'identità aprì un processo distruttivo
Cioè andava contro tutti ma e che oggi si sta discutendo tra le file dei compagni alla maggioranza l'idea che comunque il simbolo non si debba cambia
Ma perché sì scusami eh ma ma perché si discute questo
E si discute questo perché abbia la consapevolezza che questi identità è il nostro rapporto di massa e che si espande questa identità si perde nell'altra pantomima
Allora io credo che quest'aria se così io pochi minuti bolle e sto scritto altre cose il problema che noi abbiamo quindi in questo seminario è di parlare non da minoranza maggioranza
E se mi consentite neppure da comunisti democratici ma da comunisti a tutto il partito che in giunta un momento decisivo per la sua storia perché io non non ma il giro che si debba fare un congresso che sia la stanca ripetizione del Congresso precedente
Penso e si è visto anche in questi giorni che possono possibili diesel reazioni anche nuove con ma il punto è questo ed è quello coi che ci rende ci lega tutti insieme l'esigenza che io pongo io so che oggi non possiamo arrivare a decisioni né oggi né domani decisioni poi mi che si tratta di votare tranne che non si voti si tratta ridere seria portano via acqua però cari compagni non vorrei lo dico francamente che noi facessimo oggi un seminario di due giorni su grandi riflessioni
E poiché tanti compagni trovassero che poi in qualche sede
Uno da una parte o dall'altra si sono prese delle decisioni di fronte alle quali ci si deve comportare come a fatti compiuti io credo che abbiamo il dovere per secoli stessi di trovare una sede nella quale liberale
E autonomamente rapidamente si decida di caratteri
Dell'azione politica da compri in questi giorni e lo dico prima ancora della questione della mozione congressuale
Perché la mozione proprio sale da uno strumento che viene dopo
Quel che viene prima e capire a questi appuntamenti di questi giorni in queste settimane come ci andiamo come apriamo con settori della maggioranza con la maggioranza un dialogo sulla sopravvivenza di una forza perché questa è la questione da una scelta di uno o dell'altro che in tale
Infine voglio dire per correttezza e un po'spinto me lo consente Santostasio però consente approvato dalla questione del golf
Io supporto voglio dire comune non ho tempo di parlarne faremo i gruppi di lavoro
Ho scritto che le corse Tiozzo distribuiti
Io sono profondamente d'accordo
Con l'affermazione che mai abbia fatto poco fa
Quello che ci unisce
Quello che ci unisce tutti su questa questione
E il fatto che sono in campo due grandi alternative
L'opzione politica l'opzione militare
Sono in campo Monti ci sono in campo del mondo è questo che sta dividendo le forze mondiali
Noi siamo per l'opzione politica e ci battiamo per l'opzione politica perché la guerra non sarebbe la soluzione ma sarebbe una catastrofe di incalcolabili conseguenze sotto ogni profilo
Come perseguire l'opzione politica che io a questo riguardo invece penso che tra noi ci siano delle questioni io le ho scritte non ho il tempo di parlare anche questo sarebbe bene che trovassero la seconda volta di parlarne ecco che non discutessimo solo dell'astensione del voto contrario ma finalmente ci fosse una sede nella quale discutiamo nel merito
Il modo con cui noi possiamo dare alla scelta dell'opzione politica le gambe i contenuti più giusti e la forza per camminare a livello di massa perché io francamente lo voglio dire ho proprio finito
Avrei preferito che in questi giorni noi avessimo potuto sulla questione l'evoluzione politica andare all'aperto
Fare iniziative di massa promuovere iniziative di massa anziché realizzare le punte che si sono realizzate ma voglio dire questo è un tema che opposto per correttezza lealtà la questione di fondo e quella che ho posto dall'intervento che credo tutti avrete complesso
Ringraziamo lì invertirli però spiccano i compagni la cosa è addirittura rituale ma è vera se non organizziamo rispettiamo dei tempi avremo dei pasticci come sapete che sono sempre molto più sgradevoli di risparmiare invece un minuto e stringere un intervento per la cronaca ha parlato ventuno minuti di compagni venti non è possibile
Nei limiti del possibile
La parola Compagna Chiaromonte
Farà un intervento trame impopolare
Chi tuttavia per alcune di noi esistono alcune condizioni materiali
Di un fare politico come un tra uomini e donne che in questa occasione per ora non vedo soddisfatte
Allora cominciamo dall'inizio l'organizzazione e la scelta delle persone per gerarchia la presidenza due file
Una relazione di sessanta cartelle peraltro interessante poi un'altra relazione poi dei gruppi con dei coordinatori non sa forse con altre relazioni
E poi le conclusioni
Poi del una previsione mi pareva anche dall'intervento di libertino e di luoghi di una decisione insomma non mi sembra un seminario Cosimo mi si obietterà si tratta di questioni tecniche una scelta di persone per esempio ci doveva pur essere
Mi chiedo perché il criterio ecco il forza quello della gerarchia perché non quello di chi vuole e chi lo desidera visto che peraltro al desiderio segue una scelta materiale ognuna di noi ha speso dei soldi per venire qua
Naturalmente certo se la discussione deve essere plenaria capisco che non si può essere mille
Non so quanti siamo qua
Oppure mi si obietterà ma questo è un seminario di lavoro bisognava essere pochi incerto infatti io sono venuta un seminario e solo un seminario di teoria e di pratica politica visto che non sono abituata a scindere le due cose
Ma allora con tutto il rispetto che ci fanno qui i colleghi e le colleghe della stampa democratica
Non c'è il rischio che la discussione
Diventi una Arena tra chi vuole la scissione chi vuole l'astensione chi vuole la contrarietà chi vuole un'altra cosa
Cioè le discussioni che già leggiamo sui giornali tra immobili tra i donatori lo diceva anche Magri
E temo non si farà nessun passo avanti tutti e tutte aspetteranno di sentire che cosa dice Ingrao e che cosa dice Tortorella
E non si farà nessun passo avanti temo
Se prendiamo questa via
Nel peraltro e giocarci un seminario serve anche a questo e nemmeno se questo che preme naturalmente lavoriamo tutti e tutte per il congresso anche se appunto ed è stato detto da qui non esce una mozione ma nemmeno per chiarire una posizione
Congressuale
Allora io sapete non sono abituata a ragionare in termini quantitativi per ciò che attiene alla politica delle donne tuttavia sono da troppo tempo nel Partito comunista per non sapere che la presenza o l'assenza delle compagne è un indice di espansione o di regressione del partito stesso guardiamoci intorno e traiamo una qualche conseguenza
I rischi di ceto politico come vedete sono sempre presenti e spesso prescindono dalla volontà dei singoli e delle singole spesso è proprio questa la coazione a ripetere
Allora sono già che sarò accusata saremo accusato anche qui in genere D'Alema che usa questi termini di essere per le politiche Dino di essere fuori dal mondo no compagni
La nostra e politica è una politica che c'è pare scusate più efficace anche per gli uomini e non solo per le donne
E non sta a dimostrarlo solo la storia del movimento autonomo delle donne quello nato fuori dal partito comunista e del movimento delle donne nato dentro il partito comunista anche la stessa ancora relazione dimagrito
Lo dice
Ma sta a dimostrare stanno a dimostrarlo anche gli atti politici esterni del nostro gruppo l'iniziativa che faremo il tre ottobre sulla pace quante ce ne sono di iniziative sulla pace di rapporto con la gente su questo argomento
L'iniziativa sulla giustizia sociale che faremo a Napoli
Il diciannove diciotto ottobre io insomma è una delle date il nostro rapporto stretto strettissimo condanne che non sono iscritto al Partito comunista e con cui abbiamo condiviso la battaglia congressuale in un rapporto costante
Dentro o fuori
Lei sa dimostrarlo solo questo sta a dimostrare la stessa relazione del compagno magre quello che ha letto quella che ho sentito in particolare la parte che a me pare la più interessante che riguarda il partito
Che senso ha però direi che è necessario rompere una rottura organizzativa
Che senso ha
Affermare che la realtà del partito la forma del partito lo stato del partito prima del dodici novembre
E quello che dà più ragione ai compagni della maggioranza e affermare nel contempo che quello su cui le soluzioni sembrano più cioè sono più in continuità io sono pienamente d'accordo ma cominciamo a praticare quello che diciamo
Cominciamo a inventare qui un'altra pratica allora per finire ne proponiamo alle donne e agli uomini
Per cominciare qui a lavorare in gruppi da subito gruppi senza relazioni senza conclusioni e tanto meno senza produzione di una posizione confessionale di una mozione sappiamo che questo è un metodo più più più produttivo di quello di ripetere all'infinito in plenaria le proprie posizioni
Riflettiamo ragioniamo confrontiamoci davvero a partire ognuno e ognuna dalla nostra esperienza forse così potremmo produrre insieme e fare un passo avanti
Scusate l'antipatia ho finito
Ma forse che ha parlato di parzialità del sesso maschile può non stupirsi del fatto che le forme politiche più si va più usuali quelle che ognuno di noi appunto già conosce non siano considerate universale e immutabile
Allora lei ringraziano anche la compagna Chiaromonte che non vorrà essere ringraziata perché vuole invece no giustamente vuole una cosa conflittuale altrimenti non c'è
Allora però nella non ho colto una mozione d'ordine a questa cosa io propongo che alla ripresa dei lavori oggi pomeriggio noi ne discutiamo questi aspetti altrimenti togliamo la parola quello che è scritto immediatamente dopo
Noi possiamo alle quattro e mezza se non mi sbaglio
Questo orario del tutto eccezionale perché se c'è qualcuno che non abbia ancora letto la relazione a bisogni preparare l'intervento a quella all'inizio della seduta possiamo ridiscutere in Assemblea
L'ordine dei lavori
La parola al compagno Fabrizio scusami Luciano Canfora Luisa perché ho sbagliato così
Nessuno
Sì è venuta determinando in Italia nel quarantennio repubblicano
Una nuova dislocazione delle forze grazie alla quale lo spazio tradizionalmente occupato dalle forze socialdemocratiche e riformiste è stato via via occupato dal partito comuniste
Con la conseguenza per tutta una fase storica di un declino progressivo di quelle forze e di una loro dislocazione sempre più conservatrice
E del parallelo affermarsi del Partito comunista come la più operosa forza riformista italiana
Un partito radicato nella società e inteso a promuoverne una riforma in senso egualitario e democratico
Ne è derivato ancora una volta un dilemma teorico da parte di coloro che non furono mai pochi
Che o per dottrina Rismondo per ragione polemica denunciavano la contraddizione tra l'atto di nascita del movimento comunista
Il rottura con la socialdemocrazia all'inizio del secolo e la sua concreta prassi socialdemocratica e riformista
Il problema viene affrontato tra l'altro in un in notevole passaggio della relazione di Togliatti all'ottavo congresso del Partito comunista
Dove Togliatti descrive quella che a lui sembra la divergenza tra la nostra concezione che rivoluzionaria è quella della socialdemocrazia
Dalla constatazione dice Togliatti scientificamente giusta che le condizioni oggettive del socialismo in natura non è la stessa società capitalistica
Il riformismo deduce che vi è solo da aspettare che il socialismo sbocco OC dal seno del capitalismo
Di qui la tendenza a considerare lo sviluppo del capitalismo come qualcosa che sia di per sé una marcia verso il socialismo da questa concezione capi socialdemocratici hanno derivato la dottrina che il loro compito sia di bene amministrare il capitalismo perché tanto al socialismo ci si arriva lo stesso
La democrazia obietta che Togliatti non è per loro più una posizione da difendere allargare di continuo con la lotta democratica delle masse diventa una parola vuota e si trasforma nel suo contrario
E qui Togliatti contrappone quella che definisce la veduta rivoluzionaria tra virgolette
Noi siamo democratici perché ci muoviamo nell'ambito della costituzione del costume democratico della legalità che essa determina il terreno della democrazia lo abbiamo conquistato per procedere sopra di esso verso il socialismo sarebbe perciò assurdo che lo negassimo
Anzi lo difendiamo anzi l'urgenza del rinnovamento socialista il fatto che esso è nell'interesse della grande maggioranza del popolo
Il diffondersi di questa coscienza il suo tradursi in un movimento sempre più grande autorevole di masse
Costituisce non un ostacolo ma un aiuto ad una costruzione socialista che proceda col minimo di rotture e di sacrifici per le masse e per il Paese
Colpisce in questa pagina lo slittamento dei ruoli la socialdemocrazia da un canto che riduce una democrazia conquistata una volta per sempre a parola vuota
E dall'altro canto il partito comunista che ancorato saldamente alla democrazia e alla Costituzione procede col minimo di rotture alla conquista di un consenso sempre più largo in vista di una sempre maggiore eguaglianza sostanziale
E notevole che Togliatti definisca questa una veduta rivoluzionaria
Cosa non ci soddisfa oggi di questa diagnosi
Non mi soddisfa dovrei dire di direi soprattutto l'immagine statica immobili Istica e non più conforme alla realtà che viene data delle forze socialdemocratiche europee
Per l'Italia il discorso continua invece ad essere tutt'oggi diverso
Partiti socialisti importanti sono infatti oggi in Europa il fulcro della lotta sempre aperta e che si rinnova giorno per giorno per la democrazia
Da un lato il profondo rinnovamento ampi avviato dei socialisti tedeschi Abbate Godesberg che non comportò affatto cambi di nome o altri sciocchi ma ci chiarisce e dall'altro l'allegra palme
Hanno segnato il nuovo dinamismo delle forze socialiste in Europa giunte ad esperienze di governo che hanno lasciato il segno da parte del Partito comunista italiano non è mancata la dovuta attenzione a tutto questo
Proprio perché l'Italia esso occupava ed occupa lo spazio che altrove delle socialdemocrazie il Partito comunista italiano non poteva non imboccare ben prima di Gorbaciov
La strada dell'incontro con quelle forze tale è il senso della fase cosiddetta euro comunista tale e il senso dell'attuale ricerca di una collaborazione strategica con la sinistra europea
Questo processo di avvicinamento però ha determinato ormai un singolare e forse inatteso fenomeno
Il Partito Comunista Italiano sta ora rivelandosi soprattutto per la crescente vaghezza dei suoi programmi di governo e per l'incertezza che sempre più lo attanaglia in merito alle scelte di fondo
Una formazione assai meno incisiva e trasforma trincee che non alcuni suoi partners della sinistra europea
Si prenda ad esempio il caso della politica fiscale ambito nel quale il partito comunista italiano non ha purtroppo oggi una sua precisa progettazione che vada al di là della generica istanza di una maggiore giustizia tributaria
E si confronti questa indolore genericità con la durezza del meccanismo tributario svedese
Per anni perseguito e tenacemente difeso dal partito socialista svedese
I ceti imprenditoriali in quel Paese subiscono in favore della utilità sociale una pressione fiscale che il quotidiano ventiquattro ore in Italia definisce insostenibile carico
E non di meno questi partiti e questi ceti stanno al gioco inattesa probabilmente di sovvertire la maggioranza elettorale
Peraltro l'obiettivo della estensione della proprietà sociale viene perseguito ugualmente dei socialisti svedesi
Ma con altre strade attraverso l'incremento massiccio dei cosiddetti fondi dei dipendenti il vecchio piano mai tenero e il nuovo piano Molin
Contro il piano Maroni nella Confindustria svedese aveva sparato a zero e oggi lancia l'allarme che di qui al novantatré i fondi sociali saranno più della metà della Borsa di Stoccolma
E quanto andava invece purtroppo dobbiamo vederci ricordare da Scalfari nel supplemento economico del suo quotidiano delle quattordici di settembre che la voragine del debito pubblico in Italia e determinata dall'evasione fiscale di massa
Da parte dei ceti medio alti terziario libere professioni eccetera si tratta forse di un problema settoriale
Il Partito comunista italiano e dunque vittima di una sorta di paralisi della volontà erede di una cultura che troppo sia pagava della visione complessiva e troppo spregiativo interventi settoriali
Si condanna oggi al patetico ruolo di chi non sogna nemmeno più di tradurre operativamente in atto quella visione complessiva
Mentre del tutto incapace di delineare incisivi interventi nei settori chiave e magari si arroventa comicamente per la battaglia degli sport
Seguitando di questa con questa prassi si condannerà al ruolo di alla moderata o inerte della sinistra europea di cui proclama quotidianamente di far parte
Oltre che sul tema cruciale della politica tributaria il PC purtroppo non ha un piano organico e credibile su temi centrali la casa la scuola la sanità l'ambiente
Io credo punto che i programmi siano non trascurabile parte del nostro discorso ovviamente è necessario ribadirlo
Neanche per il socialismo europeo l'avvenire colorato di rosa al contrario e da paventare che stia per configurarsi uno scenario per certi versi non dissimile da quello felicemente tratteggiato da Fernand Braudel
In un suo celebre libro con la formula nel mille novecentoquattordici l'Europa era sull'orlo del socialismo ma purtroppo sopravvenne il fatto inaspettato e travolgente la guerra mondiale
Oggi la grande incognita il fattore che può cambiare totalmente gli scenari e ricacciare indietro gli equilibri è imbarbarito il conflitto
E il problema dei problemi il divario Nord Sud giunto a livelli di guardia vera dinamite del nostro futuro prossimo
Scambio ineguale che impoverisce inesorabilmente i mondi dipendenti bomba demografica il mancato decollo del terzo mondo degrado ambientale conseguente ondata migratoria incontenibile
Per intaccare o disattivare questa miscela incendiaria si dovrebbe poter colpire alla radice il meccanismo spezzare cioè la logica del profitto gli über alles che regola i destini del mondo fallita in larga parte la prospettiva eroica
Di riscattare i mondi ex coloniali esportando la rivoluzione leninista
Che appare in crisi nel suo stesso paese d'origine e davvero sulle fragili spalle delle forze riformiste che ricadrà il peso di trovare risposta a tali problemi
Senza dubbio la partita decisiva si gioca dentro il recinto privilegiato del Primo Mondo ma saprà la sinistra riformista superare il classico riflesso di egoismo da Paese ricco non finirà anch'essa con la coda arsi ai provvedimenti di sbarramento tipo legge Martelli
Non finirà nel panico di una situazione difficile inedita con ripiegarsi nella difesa dei propri organizzati questi ed altri ancora sono soltanto alcuni degli interrogativi che i prevedibili prossimi scenari faranno sorgere
Certo assai difficilmente il prossimo tornante di questa lunga vicenda promette di risultare pacifico e graduali sta lo scontro nord sud e dunque oggi il banco di prova del riformismo in ogni sua variante comunista o socialdemocratica non è un terreno remoto riservato ai sognatori
Ci tocca da vicino tutti i giorni è uno scontro che ad ogni istante può diventare una conflagrazione né parte anche la possibile guerra del Golfo
è una scontro difficile da deglutire e che creerà purtroppo nuove lacerazioni a sinistra per esempio tra aree protette da una chiusura molto rigida come la Germania Federale e aree permeabili come l'Italia e la Francia
E sarà sempre più difficile far diventare verità di massa l'unica visione possibile del fenomeno che cioè l'altruismo per dirla con un pensatore liberale come Stuart Mill e intelligente e poi mo'
Italia e da questo punto di vista in una condizione particolarmente significativa perché ha dentro di sé ampie aree di terzo mondo interno
Terreno ideale per una saldatura con la più generale rotta per l'emancipazione del sud del mondo ma anche in cambio uscente terreno di coltura
Per scopi ciechi oscurantisti come la caccia ai lavoratori di colore nella Cerignola di Di Vittorio esattamente un mese fa
Ecco perché veramente ottuso e provinciale chi non riesce a vedere l'epoca attuale come l'epoca in cui il comunismo torna ad essere come lo fu nel diciassette l'unica via d'uscita
L'unica soluzione lungimirante anche se non è affatto detto che sarà per questo la soluzione prevalente
E non un vago orizzonte come si usa dire da quando c'è stato ingiunto di abbandonare questo nome onorato orizzonte è una parola che esprime l'aspirazione del Montana e come il regno dei cieli
Non si tratta di questo la drastica redistribuzione delle risorse e del benessere su scala planetaria e la sola residua via d'uscita perché la polveriera non esploda perché la sofferenza umana abbia almeno parziale rimedio la sinistra europea compresi i comunisti la sinistra americana che non tarderà a riaffacciarsi sulla scena
La stessa Unione Sovietica se non imboccherà la strada dell'egoismo capitalistico sono i soggetti che dall'interno del mondo ricco possono imporre i necessario riequilibrio
Assecondare perciò proprio oggi la spinta di alcuni gruppi dirigenti
Alcun più di soldi
Non è solo colpevole nei confronti del nostro partito che forse sarebbe cosa da poco e dannoso per una causa ben più vasta ed eticamente più alta
Ringraziamo Luciano Canfora coi ovviamente restituiamo il nome
E intanto vi comunichiamo un telegramma di adesione di augurio del compagno Badaloni esprimendo il mio adesione augurandovi buon lavoro auspico che da essa scaturiscono elementi di teoria e prassi atti
Rifondare la vera sinistra indispensabile la salvezza del nostro partito e del nostro paese
L'ultimo per l'ultimo intervento diamo la parola al compagno Chelli
Io concordo con me
L'introduzione del compagno Mario
Perché a me sembra che dia una risposta ad un interrogativo
Che ci ha assillato tutti in questi anni
E ci assilla in queste settimane in questo anno in questi mesi
Cioè se è possibile un'uscita da sinistra non omologante
Ai grandi cambiamenti strutturali che hanno investito l'umanità intera e il nostro e il nostro Paese
Qui c'è anche una risposta a tutti coloro a tutti i compagni della mozione uno
Che tendano ad oggettivare la svolta di Occhetto e a presentarla come l'unica risposta possibile a ciò che è accaduto nel mondo e in Italia
Io ritengo che in questo quadro noi dobbiamo tornare anche a riflettere sugli ultimi anni di direzione del nostro partito
Da parte del compagno Berlinguer perché io ritengo che nelle scelte che allora furono compiute negli atti nelle cose che furono dette dal segretario generale del nostro partito
Vi sono accenni spunti suggestioni valide tuttora valide anche oggi
Berlinguer costruiva intanto l'ipotesi di alternativa come process
Dall'opposizione
è un'ipotesi di alternativa che potesse essere guidata ecco la peculiarità italiana
Da una forza comunista non da una forza socialdemocratica o socialiste e tutto questo era ben lontano da ogni spirito il rigurgito settario
C'era intorno a questa idea forte il tentativo di ripensare i rapporti con la classe operaia con il lavoro dipendente con le nuove figure del lavoro dipendente tutti noi ricordiamo un comitato centrale sulla cultura
Degli inizi degli anni Ottanta mi pare il dicembre ottantadue in cui Enrico Berlinguer pose al partito come un grande terreno di conquista un nuovo rapporto con lui intellettuali con i tecnici con nuove figure del lavoro dipendente
E voglio ricordare anche qui come Berlinguer fu il primo segretario di partito che si impegno direttamente su un dramma della nostra epoca
Come quello come quello della della droga del dramma della tossico della tossicodipendenza
C'erano qui delle intuizioni feconde
Che poi confluivano anche nell'idea della diversità del nostro partito
Che anche se non era una chiusura settaria
Ma il tentativo di fondare questa diversità su una rivoluzione copernicana si disse della politica che ci permettesse in un'Italia trasformata da processi di modernità e di cambiamento dei rapporti di forza un nuovo radicamento un nuovo radicamento di massa
Noi di fatto abbiamo abbandonato queste elaborazioni con la sconfitta sulla scala mobile
Dopo quella sconfitta di fatto inizia per Noemi un periodo di ondeggiamento
Si comincia da più parti a vedere come sbagliata una presenza presenza di Berlinguer accanto alla classe operaia ai cancelli della FIAT si parla di una non meglio definita centralità dell'impresa scompare la nostra diversità si pensa che la manovra politica possa risolvere il problema dell'avanzamento della della battaglia della lotta per l'alternativa certo anche nel Berlinguer degli ultimi anni vi era lo limiti e vi erano difetti se si rilegge oggi la relazione al sedicesimo congresso al congresso di Milano dell'ottantatré appare chiaro come ancora si induca in una visione catastrofica
Pessimista
Della società italiane non si veda già perché c'erano già erano già in atto motivo di forti di cambiamento di processi di innovazione e di ristrutturazione che disloca venire avanti tutta la situazione del nostro del nostro Paese
Ecco io ritengo che su questa strada noi bisogna riprendere una riflessione è un discorso riprenderlo nel rapporto con grandi masse
Riprenderlo facendo davvero riemergere una cultura del reale che abbiamo perso in questi anni ma soprattutto in questo ultimo anno
Che ci abrogata obbligato a questa discussione a questo confronto
Io in questo quadro ritengo che la proposta Fassino sul partito
Sia la sanzione di una subalternità e di una omologazione di una svolta a destra
E perciò questa proposta presentata come materiale di discussione al la quinta commissione del Comitato centrale sia una proposta da respingere ma questo non ci esime
Dal vedere anche noi problemi grandi
Di come si può ripensare la forma partito
Io affronto un solo tema si è detto più forte e più volte tra noi in questi anni
Che bisogna smontare una piramide per ricostruire un partito di massa un partito di militanti del partito di militanti all'opposto di ciò che pensa di ciò che pensa Fassino
Ecco se è vero che bisogna scontare una piramide io faccio e concludo
Sezioni non si possono solo difendere bisogna cambiarne profondamente e io qui vedo tre questioni la prima la necessità di un loro riaccorpamento
Che lei pure Bush Tiscali faccia io realtà e soggetti reale la seconda quello di fare delle sezioni
L'istanza fondamentale primaria unica della nostra presenza nelle fabbriche sul territorio
E all'interno di queste vedere l'articolazione in gruppi per in tinte Ress in crebbe in circoli culturali il rapporti originali con con gli elettori ma non disseminare GS perderci in una serie di organismi di gruppi distanze che poi aumenterebbero solo la confusione
Il tasso di politici terzo punto io ritengo che in questo quadro dopo l'accorpamento
E un ruolo unico della sezione sul territorio vada profondamente cambiato il rapporto tra la sezione e la federazione
Vada cambiato nel senso di abolire i comitati federali e andare verso l'Assemblea dei segretari di sezione a livello federale dandoli però potevi reale per esempio di eleggere i funzionari di sottoporre a verifica periodica ai piani di lavoro e ciò che si fa nelle federazioni ma soprattutto di lavorare per obbligare il partito ad una svolta
Nel senso della interlocuzione degli interlocutori
E qui ci dobbiamo criticare tutti compagnie
Noi siamo più bravi a livello di base regionali federazioni
A sapere cosa pensa il segretario socialista o della DC anche perché è facile poi si legge sul giornale che a sapere la condizione reale di un giovane di uno studente di un operaio di un lavoratore perché abbiamo perso la pratica dell'asilo di Marx
E qui l'impulso primario però bisogna dire anche questo e non scaricare come vergognosamente si fa oggi i suoi funzionari l'impulso primario al politicismo
è venuto in questi anni dal gruppo dirigente nazionale che ha smesso di pensare in termini di un gruppo che ha il compito di dirigere un grande partito di massa
Un grande partito di massa e allora qui la svolta
Accorciare il rapporto tra seduzioni e Federazione
Sogno dei comitati comunali comitati di giorno lavorare su piani concreti di lavoro che rilanci l'ho quella militanza di cui parlava anche Lucio mai
Io mi rendo conto che è difficile compagne e compagni perché lo stato del partito e
Preoccupantissima o drammatico da ogni parte
Però ritengo che anche per la parte che riguarda il partito
Nel quadro di una riflessione anche teorica in progress come ci propone anche maggiori dovremmo uscire da questa riunione poi anche se necessario nel documento congressuale con alcune proposte precise che ci permettono di parlare a tutto il partito
Questo era l'ultimo intervento ringraziano con
Qualche notizia un un istante sono gli invitati sanno che qui alla segreteria c'è un banco buoni pasto il ristorante si chiama Hotel villa delle Rose e a pochi passi dal centro congressi
Una correlazione io avevo detto cominciamo alle sedici e trenta in realtà sbagliavo
Perché evidente che siamo in grado di cominciare alle sedici anche perché le richieste di interventi sono ormai numerose quindi possiamo cominciare alle sedici
Alle sedici cominceremo con quella discussione lasciatemelo dire i primi tre iscritti a parlare sono in compagnia Giovannini il compagno d'albergo la compagna Tola
Che siamo in ritardo rispetto allora in cui l'illusoria mentre pensavamo di poter iniziare i lavori che era stata indicata alle nove
Se gentilmente qualcuno avvisa i compagni che stiamo per iniziare
Invito
Benissimo allora iniziamo
Noi siamo in una situazione era prevedibile con tantissimi interventi sono moltissimi i compagni hanno chiesto di parlare
Adesso noi iniziamo andiamo avanti fino che possibile o gli abbiamo nel pomeriggio questa divisione questa articolazione dei lavori in gruppi e li cerchiamo di risolvere i problemi di eccedenza nelle richieste di intervento
Comunque poi della procedura ne discutiamo avanti
Il primo compagno iscritto a parlare prego quindi di venire al microfono il compagno di Geronimo
Seguirà il compagno Vincenzo vita
Tra le tante cose che conteneva la relazione dei compagno Lucio Magri mi è sembrato di aver colto uno sforzo di collegare d'identità comunista al problema dei contenuti che si vogliono dare e come questi
Contenuti non soltanto non esclude nulla identità comunista ma addirittura ne richiedono come condizione necessaria per un agire politico che abbia una qualche possibilità di successo e che abbia una qualche possibilità di essere aderente alle condizioni della società italiana
Di questo sono contento
Cioè che si ribadisca ancora oggi che non sono mancati non mancano le ragioni per una presenza organizzata dei Comunisti unitari
Anche questo fa ribadito quando ci troviamo di manti a una cambiamento in qualche modo della proposta anche originaria che era stata fatta con la svolta del novembre scorso si era detto costituente di una nuova formazione politica che lascia vendendo intenderei comunisti più altre forze questo è fallito abbiamo soltanto oggi
Prendere atto e tutti quanti anzitutto la maggioranza prende atto
Che si tratta di soltanto cambiare identità anzi ci viene ricordato da più parti che il problema è quello di costruire un partito che non sia comunista
Invece
E lo ripeto mi sembra che Mario abbia dimostrato che ci sono ancora e ancora di più una pluralità di ragioni per una forza comunista in Italia non soltanto cioè giù uniti tipo ideale ragioni di tipo sentimentale che io ritengo assolutamente non vadano sottovalutato di tipo emotivo cioè per quella che è stata la nostra storia la nostra tradizione
Ma allora se questo cioè se
Su tutti e due gli aspetti dall'aspetto delle questioni ideali delle questioni del identità anche l'aspetto del che delle dei contenuti
è necessaria una forza comunista in Italia il problema di che cosa fa per il congresso e dopo il congresso io sono d'accordo con tutti quei compagni che ritengono fuorviante prematuro
Discriminante parlare di scissione quando c'è un congresso ancora da fare c'è un amplesso che Sonia cercare di vincere bisogna attrezzarsi per vincere
Ritengo però anche che siano state eccessive strumentali relazioni che si sono avuti a dichiarazioni
E compagno Cossutta in questi giorni fra l'altro dichiarazioni non perché ricordo che questa cosa compagno consulto l'ha detto subito all'inizio è Occhetto che se ne vuole andare dal Partito comunista i comunisti hanno tutto il diritto di restare nel loro corti
Citando però altrettanto ha detto questo sia sbagliato
Neanche disarmante cioè nel senso che di serviamo i nostri aderenti i nostri compagni disarmante per le nostre forze affermare che comunque non saremo nella nuova formazione politica sono d'accordo invece con quello dice il compagno antichi noi abbiamo aderito al Partito Comunista il problema dopo e di la scelta individuale che ognuno potrà fare ma se dovesse essere affermata a livello politico una linea che impegnasse ma non credo che poi potrebbe impegnare più diciamo di di là di chi la esprime questa idea comunque vendesse impegnare i miei centocinquanta mila compagni che hanno aderito alla mozione del no a questa scelta dice di stare comunque dentro significherebbe ritengo
Dare in anticipo la vittoria allora chi ha proposto invece lo scioglimento del partito e comunque un problema che si pone dopo e che si pone rispetto alle scelte alle coscienze individuali di tutti contenti
E d'altra parte non mi convince nemmeno una più o meno mascherata rinuncia
Alla questione delle identità in cambio di accordi o di concessioni sui contenuti sui contenuti programmatici
Della
Nuova formazione politica che potrebbe essere diretto a lo sappiamo tutti da una maggioranza diversa la maggioranza che ha vinto il diciannovesimo congresso a maggioranza cioè che comprende una parte della ex mozione due e
La mozione è durato quaranta arte della Mussolini comunque una maggioranza che mettesse in minoranza quella che tutti quanti
Possiamo chiamare la destra del partito io ritengo che questo
Sia qualcosa di molto poco rispetto ai problemi che abbiamo davanti e non a caso onorevoli compagni della segreteria
Hanno detto prima facciamo il nuovo partito poi discutiamo della maggioranza
Ma io ritengo che la speditezza decennale della vita interna del partito comunista lo dimostri
Le maggioranze si compongono e si scompongono nel giro di qualche mese
E non c'è nemmeno bisogno di aspettare un nuovo congresso per fare una nuova maggioranza e per buttare a mare una maggioranza che è uscito da un congresso
Quanto ai programmi e alle enunciazioni sui contenuti illudendo questioni importanti ma anche qui l'esperienza ci insegna che non c'è nemmeno bisogno di una dichiarazione esplicita per lasciare cadere questi programmi questi impegni nel dimenticatoio
Diciamo per esempio chi si ricorda più oggi della rivoluzione copernicana
Chi teorizzò la rivoluzione copernicana e come fu presentata come elemento risolutivo che tutti i problemi di tutti i guai del Partito comunista della sinistra che fine ha fatto la rivoluzione copernicana
Il problema è che oggi noi ci troviamo di fronte ma una scelta ordinaria di un qualunque congresso di un qualsiasi partito siamo davanti tutti quanti
Con vite di milioni militanti segnati
Ad una decisione fondamentale
E cioè se devi o meno continuare ad esistere
In maniera più o meno rifondato rifondato certamente dico io il Partito Comunista Italiano
Fra cinque o dieci anni
In maggioranza che potranno uscire dal ventesimo Congresso il programma
Del ventesimo Congresso credo che non sarà nemmeno più ricorda fra cinque o dieci anni o quindici anni se scompare il PC credo che saranno guai seri per la democrazia in Italia sono cose che sono state dette son concordo autorevolmente
Ieri pomeriggio
Problema è se noi mi sembra questa sì allora
Chamot Raul Pignone largamente presente potremo continuare a esistere come aria o come correnti
Rico certamente che potremo continuare a esistere come Ario come corrente però vorrei dire non facciamoci illusioni su questo di perché i meccanismi che arredano la vita interna di un partito di qualunque partito ma del nostro partito e anche della nuova formazione politica sono i meccanismi che tutti quanti conosciamo bene
Siamo beh che sappiamo bene come si governano i partiti come nelle realtà periferiche specialmente
Io vorrei portare un dato all'attenzione dei compagni noi siamo il trenta per cento
Del
Forse abbiamo raccolto al Congresso precedente
Ma abbiamo oggi nella direzione del partito il trenta per cento
Di
Incidenza di capacità di incidere non tanto a livello centrale sul quale da quale campo siano garantite da un gruppo di di Compagna autorevole Anati destinato ma nelle federazioni
Abbiamo il trenta per cento delle federazioni abbiamo il trenta per cento dei segretari di federazione
Abbiamo tre elezioni amministrative a giugno scorso abbiamo il trenta per cento dei consiglieri regionali dei consiglieri provinciali dei consiglieri comunali ci sarà il trenta per cento dei parlamentari che dovranno essere eletti nel mille novecentonovantuno rimanendo un'aria rimanendo un'aggregazione rimanendo anche una corrente organizzata all'interno della nuova formazione politica
Io credo di no
E credo di no perché vivo la vita di una federazione sarà anche una federazione particolarmente disgraziata ma non credo che ci siano nel nostro partito in qualunque partito
Dove gentilezze e le attenzioni che si fanno nei confronti delle minoranze
Ma perché sono questi meccanismi del allora il problema è che c'è il rischio
Di finire poi lentamente
Rimanere come arena soltanto come aria di opinione senza nessuna possibilità di incidenza nella nella realtà
Io ritengo e questa è la mia opinione mi sembrava doveroso dirlo mi sembra doveroso ascoltare e sondare anche quelle che sono Chamot le realtà
Specifiche Europa
E veramente vari compagni lo dico con tutta la modestia un contrordine modestia cioè una qualche distanza fra le teorizzazioni
Sono indubbiamente necessari indispensabili e poi la conoscenza e l'incidenza sui meccanismi pratiche nel pratici del della gestione
In ogni caso noi questo comunque don terreno che dobbiamo non trascurare chiedere di imporre e presentarci come garanti del esistenza l'interno del nuovo partito dico io comunista del pluralismo e della possibilità di agire e di praticare questo partito comunista per altre forze per altri compiti compagni quali si dichiara non più comunisti
In questo senso e affermano rizzare anche le affermazioni che venivano fatti da compagni come Macaluso che resterebbe resterebbero gli spetterebbero un decisione che andasse nel senso opposto ma per quanto riguarda noi cari compagni io credo che questi queste questioni che sono questioni pratiche meritano un'attenzione importante perché siamo di fronte ad una scelta
Che non è solo nostro una che riguarda anche il futuro del nostro Paese
Grazie al compagno Digeronimo riaperto
Il viaggio della discussione stamattina la parola al compagno Vincenzo Vita segue il compagno Domenico Jervolino della redazione di a sinistra
Vorrei esporre qui diverse considerazioni molto preoccupate
Non solo per il futuro reale del nostro partito ma direi più in generale per l'intero nostro agire politico
Ho apprezzato molto la relazione di Magri
Lo sottolineo senza alcuna ritualità
Perché ho trovato molto ricco il contenuto della relazione né banali né consolatoria gli spunti che contiene e la interpreto anche come un invito a tutti noi a uscire dalla genericità a cui ci ha portato una frettolosa dichiarazione di morte della marxismo di un certo filone critico di approccio alla realtà
Non tutto in quella relazione io francamente condivido
Dico con sincerità per esempio di non considerare adeguata la parte inerente alla riforme istituzionali ma questo è uno dei punti sui quali naturalmente il confronto è aperto
Sottolineo però e vorrei mettere questo al centro del mio intervento la questione che ritengo ineludibile
E benché possa qui apparire un po'impopolare questa nostra sede mi piacerebbe che venissero delle risposte
Ecco si tratta
Delle conseguenze da trarre dalla premessa di analisi
Che si è fatta il che io condivido profondamente in merito ai rapporti di forza effettivi maturati nella società nell'ultimo decennio
La sconfitta è stata enorme ed è avvenuta com'è noto a più livelli l'uno quello politico
è il più noto e dibattuto
L'altro sociale e purtroppo via via più evidente
Si è detto anche in diversi interventi
Ma vediamo un altro il piano culturale meglio il piano delle culture politiche di portata a mio avviso ancor più vasta di quanto si sia voluto ammettere
Sia per l'evidente arretramento avvenuto rispetto ad alcuni valori guida dell'intero movimento progressista
Ma sia e soprattutto per l'incapacità di replicare all'offensiva tuttora in corso rispondendo adeguatamente a quel misto di conservazione modernità che ha provocato per l'incertezza delle risposte nostre
Uno dei più gravi ritardi della nostra cultura
Ed è altrettanto evidente che la crisi verticale dei paesi dell'Est non mi soffermo su un punto
Ampiamente approfondito avuto però anche qui una funzione di moltiplicatore
Di conclusione anche simbolica di un intero ciclo della storia del movimento operaio dando quasi un messaggio di impossibilità
Su diversi punti penso al ruolo del mercato al peso dell'intervento pubblico ai servizi collettivi al nesso tra individualismo e massificazione all'ambiguità delle forme assunte dall'innovazione tecnologica e qui il discorso si è a lungo inceppato anche tra di noi
Fino a rifiutare si gli errori della tradizione industrialista e statalista ma accettando troppo spesso gran parte delle culture dominanti
è indubbio ad esempio che sia stato largamente rimosso il tema della socializzazione del valore
Che può essere proprio forse in relazione all'evoluzione tecnologica oggi di nuovo un tema di grande attualità
Così anche il ruolo politico del lavoro intellettuale che per le modifiche profonde che sono intervenute nella sua organizzazione oggi può tornare a essere un argomento di grande portata io per esempio a differenza di Luciano Canfora non sottovaluto quella battaglia sugli spot che ieri invece Canfora un pochino troppo
Leggiadra mente etichettato
In negativo
Perché è per esempio raccoglieva per la prima volta dopo tanti anni una fronte di lavoro intellettuale e culturale di grande interesse che ci conviene sotto lineare e rilanciare
Ma vengo al di là di questi aspetti vengo qui al punto a mio avviso cruciale proprio il carattere della sconfitta la portata dei rivolgimenti nelle culture dominanti il riflusso spesso delle coscienze pongono il tema della direzione politica indispensabile a deviare una risposta in modo nuovo
Non c'è dubbio che quanto è avvenuto e sta avvenendo propongono insomma il tema della dimensione reale dell'organizzazione politica impongano di sfuggire ecco a nuove tentazioni minoritarie
Ritengo perciò sinceramente gravemente sbagliato indicare il fantasma di un Partito Comunista residuale possibile ma deprecabile esito dell'attuale discussione in corso
Non si può sfuggire a questo punto la rifondazione evocata io ritengo profondamente indispensabile non può però che passare attraverso un processo di chiarificazione
Lento e doloroso
Di accettazione cosciente consapevole della sfida che la stessa proposta della maggioranza della costituente
Ha evocato
Mantenendo da parte nostra persino accentuando le riserve finora manifestate troppo accendono io credo a livello adeguato e non sfuggendo al nodo di fondo
Che questo dibattito ha espresso o non vorrei essere equivocato perché a volte tra di noi
è fin troppo facile e c'è una cattiva abitudine che forse un po'tutti quanti abbiamo assunto di
Pensare più
In termini come dire di
Appunto
E poco questo di amico nemico di solidale o di
Come dire distante politicamente piuttosto che di chiarificazione effettiva
Ho avuto mantengo una posizione critica rispetto alla qualità della proposta della costituente per non dire delle modalità già assunto in concreto
E dei rischi di deriva moderata che incombono non si risolve però la questione del soggetto politico mediante separazione o anche solo annuncio di separazione
Si tratta piuttosto di continuare una battaglia di lunga durata mantenendo aggregate le forze rimettendo in circolo elementi di analisi diversa suscitando una nuova cultura dell'opposizione del governo
Lo dico comprendendo in pieno la difficoltà a far convivere opzioni differenti e considerando senza reticenza un'impresa ardua lo spostamento dell'asse politico
Della nuova formazione politica decisa dalla maggioranza dell'ultimo congresso non vedo però francamente scorciatoie
O soluzioni diverse
Per questo mi trovi in profondo disaccordo con quanti come
Il compagno Cossutta agitano il fantasma della scissione ne esiste né può esistere socialmente un partito comunista frutto di una separazione è lontano il tempo della nuova sinistra e sbaglia chi pensa di di crearlo artificiosamente è una fase difensiva la nostra qui è il punto
Caratterizzata per di più da un distacco crescente tra società e politica e dentro questa crisi che dobbiamo lavorare facendo del carattere del nuovo partito un campo di lotta aperta
Non si può racchiudere il tutto in una battaglia tra ceti politici
Come in parte la nostra vicenda è diventata dobbiamo lavorare per rendere praticabile l'idea di un partito moderno che sappia far convivere le diversità non per eclettismo ma per operare una critica pratica dell'idea di un partito separato fondato sull'idea compatta chiusa e antistorica
E l'unico modo io credo per mantenere viva e non marginale la ricerca diventi un'identità comunista del futuro
Fondando regole nuove che assicurino la dialettica produttiva tra diverse opzioni
è qui uno dei passaggi ineliminabili di una concezione nuova della rappresentanza politica non si ricorda nulla se non si rifonda innanzitutto il modo di concepire il soggetto politico il partito noi stessi
Certo oggi le cose sono lontane dalla realizzazione di questo obiettivo
Le responsabilità della maggioranza non torno su argomenti già trattati da diversi compagni sono molto serie e un ripensamento è insieme obbligatorio e tutt'altro sappiamo che ha scontato
Quindi i pericoli solo numerosi ma non possono essere esorcizzato
A questo punto è arrivata la nostra vicenda e di cui si passa
Ma vi è anche un altro rischio da cui salvaguardarci
Mi riferisco all'annoso tema delle vecchie mozioni congressuali
Ammetto di essere tra quelli
Qualcuno li chiama i pontieri non lo so questo nel nostro gergo ormai
Vi sono come dire termini che assumono valenze assai drastiche anche imbarazzante ammetto di essere però tra quelli che pensarono a suo tempo utile e credibile ripartire dopo il diciannovesimo congresso
Superando le aggregazioni determinatesi prima di quel congresso
Non è stato possibile
Forse non lo si è voluto
Certo dal mio punto di vista qualche occasione è stata anche persa
Penso per esempio al rifiuto
Mi è parso davvero frettoloso
Del terreno suggerito dal documento programmatico che con tutti i suoi difetti
Persino evidenti e conclamati
Non era però la pura riproposizione dei temi della mozione della maggioranza questo dobbiamo dirlo con la franchezza del caso
Anche sul lato del nome consentitemi di toccare un attimo questo argomento
A noi spetta un compito mi pare che qualche compagno l'abbia sottolineato
Nuovo e insieme propositivo
A mio avviso il problema centrale oggi dei Comunisti italiani anche sul versante della loro capacità simbolica di aggregati aggregare le coscienze e di ricostruirli disse è un mito positivo
Passare per una capacità di innovazioni io credo che si possa anche da parte nostra lavorare con molta serietà su questo argomento simbolino
Proprio perché noi siamo portatori mi pare che siamo qui anche per questo della volontà di mantenere viva un'identità comunista
E anche per evitare che vengano avanzate proposte non solo discutibili in sé ma anche da un punto di vista ho finito di pura e semplice marketing politico assai preoccupante
Ora e ho concluso vedete di fronte alla crisi politica italiana e internazionale
Avvertiamo tutti che serve un salto in avanti con la consapevolezza che si sta giocando una partita enorme forse ben più grande di quello che noi stessi siamo soliti pensare
E ritengo che le compagne e i compagni che guardano a noi non possano essere delusi o invitati
Ad una diaspora che chiariti che era ben poco che ci rimarrà sulla coscienza poi molto a lungo
Questo non può essere confuso con l'eventuale atteggiamento remissivo o meramente compromissorio
Badate bene il contrario
Si tratta però di scegliere lucidamente
E questo proporrei che venisse fuori da qui
Luoghi ed ambiti adeguati
Per condurre una battaglia politica vera per condurre un chiarimento di fondo chiavi una portata strategica
Perché insomma si entri nel vivo di ciò che sarà questi immensa parte
Della nostra storia questo questo settore consistente dello stesso popolo italiano nei prossimi anni questo è il livello che oggi ci tocca affrontare
E con il quale
Io credo oggi non possiamo più tergiversare abbiamo condotto una buona battaglia congressuale che ha dato i suoi frutti
Credo che da quel punto si debba andare avanti però oggi è indispensabile anche a questa nostra area politico-culturale fare un necessario salto di qualità senza di questi io credo vi sia
Il rischio di contribuire anche con un pezzo di responsabilità nostra a una crisi profonda e forse irreversibile
Parola al compagno Domenico Jervolino della redazione di a sinistra se che l'accompagna cotto vorrei
Cari compagni
Intervengo a questo seminario a partire da un'esperienza
E quella di a sinistra alla quale hanno dato vita a un paio d'anni fa compagni democrazia proletaria il partito nel quale io milito ma insieme ad essi compagni del PCI compagni indipendenti uniti dal Progetto di una ricerca sulle forme e sui contenuti di una moderna sinistra anticapitalistica alternativa contro quelle che già due anni fa ci sembravano derive di omologazione
Nei confronti del sistema politico italiano
Ecco questa esperienza trasversale è un'Italia fa sì che oggi io mi sento estremamente s'interno solidale col vostro dibattito con le vostre preoccupazioni nello stesso tempo io avverto l'esigenza
Di essere estremamente rispetto uso e discreto circa i tempi e i modi della vostra battaglia non avendo del resto la vocazione della mosca cocchiera
Quello che vorrei fare in questo intervento e piuttosto dar voce all'inquietudine all'interrogativi che serpeggia all'interno del popolo di sinistra popolo di sinistra che è qualcosa di più del popolo del PC che pure tanta parte di questo popolo di sinistra
Il frutto di una sedimentazione storica
Frutto di una storia che certa anche la storia per tanta parte del PCI in mare perché non ricordarlo anche la storia di quei vent'anni che evocava Valentino Parlato di quei vent'anni di nuova sinistra che hanno inciso in profondità ben al di là delle dimensioni
Delle organizzazioni politiche che le hanno espresse nella società italiana e nel costume la storia del dissenso cattolico dei nuovi movimenti bene all'interno di questo popolo di sinistra io credo che serpeggia da da un po'di tempo una profonda inquietudine innanzitutto sul fatto che possano restare in Italia questa seconda anomalia è rappresentata dal da questa realtà articolata e complessa
Della sinistra Italia
Credo che qualsiasi membro qualsiasi compagno o compagna del della sinistra oggi
Si ponga l'interrogativo
Fino a che punto può diventare brutto e invivibile
Questo nostro Paese senza più un'opposizione
è un interrogativo che
E diventato attuale di urgente nell'agosto scorso io vorrei dire che l'agosto scorso l'agosto del mille novecento novanta ha avuto
E a per la sinistra italiana almeno la stessa importanza del novembre del mille novecento ottantanove perché
Ah chiarificato il senso di quella svolta di novembre per chi non ne avesse comprese fino in fondo le implicazioni ha mostrato la posta in gioco del dibattito politico oggi in corso nella sinistra e nel PCI
La scomparsa non solo del nome dell'identità del PC ma anche di una credibile opposizione sociale e politiche a proposito dell'agosto vorrei dire che quando
Mio amico e compagno genio Mola Melandri ha rivolto quella lettera aperta Pietro Ingrao sull'Unità ha saputo dire esprimere sentimenti che non erano solo suoi personali ma erano condivisi
Da quanti hanno sottolineato il valore morale
Di quel gesto
Valore morale che non ne sminuisce ma ne conferma il valore e la portata politica perché più che mai credo noi abbiamo bisogno oggi di un rapporto orale con un integralista non fanatico ma forte fra etica e politica
Quindi
Questione dell'opposizione non dell'opposizione entro le regole del gioco tutto interno al ceto politico
E alla logica dell'alternanza che gli apprendisti stregoni dell'ingegneria istituzionale accompagnano oggi come sbocco presunto del sistema politico
E come soluzione definitiva del caso italiano
Ma l'opposizione come affermazione della possibilità che le cose vadano altrimenti che il capitalismo non rappresenti la fine della storia ed Andreotti non sia l'immagine immarcescibile della per vendita di un potere che logora solo chi non ce la la prospettiva dell'alterità che rappresenta il sale di ogni possibile alternativa quell'orizzonte che non è una vaga espressione di un futuro lontano che non ha nulla a che fare con il regno
Dei cieli che poi è una cosa che per me molto importante ma lasciamola fuori da
Da questo dibattito ma e la dimensione di un possibile agire altrimenti senza il quale non è praticabile alcuna iniziativa trasformata dice nel presente
Questa è la posta in gioco nel dibattito sull'identità comunista
Questa è la posta in gioco della capacità di dire no all'inevitabilità della guerra ancora una volta pace guerra
Delimitano la porta stretta attraverso la quale passa la capacità di realizzare una politica radicalmente altra la quale si verifica la credibilità oggi di chiunque voglia esprimere un Progetto di liberazione come in altri tempi è accaduto
Nella storia del movimento operaio le cui interne contraddizioni sono esplose dinanzi appunto alla questione della guerra della pace
E puramente illusorio pensare che prescindendo da questi nodi essenziali Horns o considerandoli come delle pure variabili è un dibattito interno di partito si possa realizzare un solo anche parlare di cose come un'alternativa anche una sola modesta alternativa di governo
Si possono affrontare i tempi pressanti dell'ecologia della democrazia della libertà di informazione la lotta alla criminalità
Tutto in qualche modo si tiene e se sia mal una deriva di omologazione dovremo assistere impotenti
Dovremo assistere impotente all'imbarbarimento della vita politica e rassegnarci ad affidare la custodia dell'ordine pubblico della pubblica moralità ad Antonio Gava
In altri tempi soprannominato don Antonio Fede in sia la formazione delle coscienze al duopolio fra Berlusconi e la RAI più che mai lottizzato la difesa degli immigrati
Al giovane Martelli e quella dei sacri confini alla mal fa il piccolo non quei quella dell'ambiente a Raul Gardini e la nuova qualità della produzione Romiti è per questo che oggi anche chi nel PC non è mai stato
Come May né debbo dire ha avuto mai la tentazione di entrarci
E chi da molti anni ha avuto motivate ragioni di dissenso con la politica del PCI vede con preoccupazione sparire questa storia e questo patrimonio e per questo anche che il rilancio di un'opposizione credibile va di pari passo con il Progetto di Rifondazione di un pensiero di una pratica politica comunista
Nella quale comunismo sia ricondotto
Al la parola comunismo sia condotta suo senso originario di Teoria e prassi di liberazione oltre contro l'esperienza del socialismo realizzato sulle quali sui quali condivido integralmente le stimolanti osservazioni contenute nel contributo scritto di Rossana Rossanda
Sono d'accordo con la relazione madri quando declina al futuro il problema dell'identità comunista il comunismo pure dovrà capire criticamente la sua storia passate anche rompere con coraggio da essa
Ma altro è una rottura ispirata una più radicale fedeltà un Progetto di liberazione di trasformazione altre una liquidazione che ci consegna senza difese alle deformabilità del presente al cinismo del potere
Questo nuovo percorso di ricerca e di sperimentazione avrà tempi e modi non pianificato degli e non si esaurisce certamente nella vicenda politica di oggi ma l'ambizione del progetto non deve costituire un alibi per compiere per non compiere quelle semplici scelte di opposizione di chiarezza che nella quotidianità dell'oggi debbono consentirci la possibilità di andare avanti e di cercare ancora io credo che vadano sperimentata anche forme di organizzazione e ristrutturazione del lavoro inedite array percome nomi spesso di assi disse abbiamo sostenuto che colleghino esperienze diverse provenienze diverse
Est
Diversità che però non pretendono di chiudersi in se stesse in una sorta di zona franca ma si apre la Domus musica una collaborazione reciproca
Noi abbiamo una modesta ma significative esperienze in proposito
Se noi che poi forse siamo i classici quattro gatti noi compagni di via autoconvocati del PCI alcune sezioni di base e ci siamo riusciti per esempio a luglio a Roma a mettere insieme una Mani prestazione di rilievo no nazionale anche col compagno un atto sulle riforme istituzionali contro l'equivoco dei referendum e ad agosto
A riempire la sala del Cenacolo ai diciamo nel palazzo del parlamento contro la guerra con l'avallo come Landi l'ha salvato il direttore del Manifesto quanto più se scendessero in campo forze molto più consistenti e io lo dico a voi che siete lo spezzo più importante oggi dello schieramento possibile di opposizione
Quanto più si potrebbe riuscire non non solo a non spezzare ma potenziare quel filo che già adesso
Sì è intessuto fra esperienze comuniste pacifiste antagoniste alternative su un poco ma non solo su un volo occorre riuscire a creare una vera e propria rete di laboratori politici laboratori per alternative che sia allo stesso tempo anche laboratori di critica
E di ricerca comuniste questo mi pare un compito urgente a cui adempiere a oggi ed anche la condizione per vincere le sfide del dibattito interno
Posso
E per andare oltre quel dibattito ecco non vorrei sembrare
Di
Come di lezioso citando
Un l'Amleto di Shakespeare ma vorrei sostare per ricordare a tutti noi che esistono più cose tra cielo e terra che non Occhetto Walter Veltroni una strutturazione all'ente
Dell'antagonismo sociale non si pone al in alternativa alla ricerca e alla sperimentazione di una moderna e rinnovata forma partito anzi la completa e ne costituisce un presupposto imprescindibile
Solo partito per il quale oggi valga la pena di battersi di lavorare per cercare di fondarne di fondando di costruirlo di ricostruirlo di non si pone in alternativa all'esperienza della società ma in qualche modo cerca di esprimerle queste esperienze e nel considerato un completamento di sé stessa un partito consapevole della sua parzialità che non fa della parzialità un alibi per rimuovere un progetto globale di trasformazione ma lavoro per quel progetto un partito parziale consapevole di essere tale per un comunismo che vorrei chiamare con la bella espressione di un compagno
Filosofo marxista francese André Tosel il comunismo della finitudine c'è un comunismo consapevole del limite non solo del limite dello sviluppo come spesso di cui spesso si parlo delle linee del rapporto uomo-natura ma anche del limite della possibilità di padroneggiare di determinare il corso degli eventi storici senza pretesa di incarnare assoluti senza vocazioni ti esausti che
Ma impegnato come nel sua qualità di Prodi a essere Progetto di uomini e donne concreti in carne e ossa
Che cercano di dare un senso finita problematico ma vera utenti dalle loro vite alla loro storia io credo che non si voglia nulla di meno di tutto questo per rispondere alle inquietudini agli interrogativi del popolo di sinistra
Ha la parola il compagno couture lui
Io credo molto importante lo sforzo che stiamo facendo con questo seminario non credo alla separazione tra dibattito più politico e dibattito
Se di ricerca
Quanto più i nomi di scelta politica urgono tanto per necessario accrescere la nostra elaborazione questo peraltro è ciò che ci fa ci lega
Alla tradizione comunista italiano l'intreccio molto forte tra analisi elaborazione teorica e azione politica ed è qui che la svolta di Occhetto e anche una rottura
Buttare l'intelligenza dopo l'ostacolo pensare programmare dopo decidere subito
è un cedimento alla una conversione a filosofi e bella azione
Io dico alcuni delle acquisizioni che nella relazione i contributi scritti ci danno il più importante a mio giudizio la prima che politica ma già implica uno spostamento sul piano analitico
Fa bene magari a sottolineare la differenza tra rinnovamento e Rifondazione non è nominalismo e uno spostamento ovvero poiché implica il riconoscimento di alcune ragioni degli altri
L'ente l'intuizione che si era all'apertura di una fase nuova ed è questo metteva radicalmente in causa le nostre ragioni e identità costitutive
Per quel che conta euro di questo parete fin dall'inizio e ritengo che abbiamo tardato ammettere il movimento in tutte le nostre forze a partire da questa acquisizione
Secondo è importante una riflessione più approfondita
E distinzione non verbale sulla parola comunismo lo stiamo facendo Mangani ha distinto un significato storico politico
Un discrimine tra le Nimis me socialdemocrazie nel significato più legato alla semantica originaria della parola un'idea di società ricavata costruita attraverso la critica alla società capitalistica storicamente determinata descrizione importante riflessione in questo senso sono negli scritti di Cazzaniga e di Rossana Rossanda ma vorrei ricordare che non solo dal nostro lato
Dal no sì lavora su questo letto di recente un saggio di prossima pubblicazione di Beppe Vacca che pure distingue comunismo storico e comunismo ideale
E asserisce come noi assediano l'attualità oggi nel mondo di questa tematica
Che poi lui tragga conclusioni politiche diverse dalle nostre nell'immediato non deve oscurare il fatto che anche nella maggioranza ci sia un pensiero in un'analisi
Che non assume la fine della storia su questo punto
Terza ragione sono interamente d'accordo e mi pare un altro dei punti importanti acquisiti sulla riflessione sulla cultura politica contenuto nel contributo dichiaranti
Sull'errore di une con un mici Smoke negli anni sessanta e poi nei decenni successivi ci impedì di capire i processi nuovi e che allora come ho anche oggi in nome di un moderatismo riformista taglia il nostro partito fuori dalla conquista di un uomo politico attivo e progressivo nella lotta che sia quarto e ultimo dei punti che voglio citare
E nella consapevolezza ribadita ma nella ricchezza di analisi che ne stiamo qui producendo sui processi internazionali
Poiché quello è il momento costitutivo non eludibile di una forza politica occorrono analisi e scelte continui
E questo non è risolubile con rinvio statiche subalterno a soggetti e istituzione altre perduta riempire di contenuti altre la nostra incapacità di elaborazione e decisione
Nella relazione di madri c'è una riflessione sul bonus che non può essere assunto per definizione come sede potere risolutivo delle contraddizioni e delle tragedie che ora si preparano
Bisogna vedere e schierarsi
Affinché essa non diventi invece lo strumento di una santa alleanza così c'è scritto e nel contributo di Castellina c'è un'analisi sulla complessità dei processi in atto
Con particolare riguardo alla formazione di un potere triangolare Stati Uniti Giappone Germania Germania non euro
Che getta molta più luce sulle possibili linee di sviluppo non solo della crisi del Golfo ma dallo stesso futuro europeo e a partire da qui da questi punti che voglio formulare un problema sul quale mi pare debole non solo la posizione del partito comunista ma le riflessioni anche nostri di questa nostra componenti formulo il tema e indico subito le ragioni per le quali esso mi pare centrale forse decisivo per dislocare il dibattito e la ricerca di tutto il partito
Su un nodo costitutivo di un soggetto politico di sinistra dotato di una visione sovrannazionale qual è oggi si richiede
Il tema
Quale forma politico istituzionale pensiamo che possa consentire all'Unione Europea