Alluvione in Sardegna: intervista ad Antonello Frau

Siamo in collegamento con Antonello fra un vice Presidente del Consiglio dei geologi della Sardegna ben trovato fra o su Radio Radicale
Buonasera e intanto una introduzione per quanto possibile relativa ai fenomeni di dissesto idrogeologico che stanno diciamo così vacillando la Regione se possibile
Magari anche un aggiornamento su quanto sta accadendo in Regione Sardegna
Ma guardi ci troviamo davanti ad una fase di emergenza che non ha precedenti davanti ad un evento metodologicamente diciamo eccezionale anche se l'eccezionalità in questo caldo
Deve essere praticamente insomma
Un pochino o dimensionata
Nel senso che abbiamo degli elenchi dal mille novecentonovantanove al due mila quattro al due mila otto eventi catastrofici che hanno coinvolto le popolazioni hanno prodotto un certo numero di vittime oggi ci troviamo nuovamente ad affrontare
Un'altra emergenza emergenza che ha messo in crisi i sistemi di gestione di pianificazione immobili che noi abbiamo in Sardegna
Attualmente quindi la fase di emergenza è sempre in piena attività i geologi ugualmente sono impegnati mantenendo appunto e dando l'assistenza
Alle popolazioni al Paris degli alti volontari e di tutti si diciamo le forze dell'ordine le amministrazioni locali che stanno cercando di gestire al meglio le Mercedes
Senta alle aree ad elevata criticità idrogeologica quale percentuale rappresenta un rispetto alla superficie del territorio sardo per essere più chiari per gli ascoltatori quanti Comuni quante
Persone complessivamente sono allora
In termini in termini le posso dare un dato percentuale che arriva dalle perimetrazione del piano di assetto idrogeologica attualmente
Abbiamo che è perimetrato circa l'ottanta tu l'ottantuno per cento dei Comuni della Regione Sardegna cioè praticamente ottantuno per cento dei Comuni hanno all'interno del proprio territorio
L'elezione perimetrate a pericolosità o idraulica o di frana
è chiaro che ci sono diversi livelli di pericolosità
Le posso dire però che davanti ad un evento eccezionale entrano in crisi proprio tutti questi modelli di pianificazione e quindi bisognerà
A ragionare in termini diversi
Prevedendo anche questi eventi eccezionali ma in particolar modo attuando quelle che sono le forme di pianificazione
Non strutturata ossia il Piano di Protezione Civile questo insegna questo evento al pari di tanti altri occorre potenziare la gestione della protezione civile anche perché a rischio appunto ci sono i centri urbani quindi infrastrutturare produttività Clayton Publicis
Senta il rapporto ANCE Cresme sullo stato del territorio italiano del due mila dodici spiega proprio che nelle aree ad elevata criticità idrogeologica rientrano complessivamente circa sei mila ottocento difficili cui se mila duecentocinquanta scolastici e cinquecentoquarantasei ospedali e per essere precisi quindi è a rischio frane alluvioni e smottamenti complessivamente a quello
Esatto nel territorio italiano nello specifico in Sardegna situazione se quella stessa inclinazione oppure ma
Guardi non l'ho proprio andare il dato preciso certamente quindi teniamo conto e a guardare il livello nazionale abbiamo che circa il dieci per cento della popolazione vive proprio nelle zone ad elevato rischio più elevato rischio
è lo stesso abbiamo praticamente
Diciamo circa un un un dieci per cento grosso modo praticamente conti territorio a delle fatture
Che io in tutto il territorio nazionale a livello della Sardegna le posso solo dare quel dato appunto della perimetrazione della del Piano di assetto idrogeologico riguardo la percentuale dei Comuni che hanno all'interno delle perimetrazioni ma al riguardo il dato degli edifici
Inviare i sensibili ecco questo non lo so non so comunitarie esattamente un valore esiste già una stima dei danni alle cose delle vittime purtroppo abbiamo una valutazione certa ma dei traguardi
E tutto il continuo corruzione purtroppo anche da poco ricevo delle telefonate anche nel pomeriggio o ogni tanto si verifica questa allerta dall'alto anche in zone colpite
Precedentemente come quelli di ieri la Provincia del Medio Campidano anche dell'orientamento da dove si temeva appunto anche questo pomeriggio
L'arrivo di nuove bombe d'acqua attualmente le posso dire che nella provincia del Medio Campidano piove ancora ininterrottamente
E quindi diciamo che siamo ancora in piena fase d'emergenza e quindi la stima dei danni così come una valutazione un'analisi di tutto ciò che è successo dovrà essere certamente effettuata successivamente ora dobbiamo solo preoccuparci di gestire in maniera efficace l'emergenza
Se far tesoro di tutto quello che sta avvenendo per cercare di di comprendere
Potenziare e diciamo le le le la gestione in maniera ottimale del territorio senza fra le ultime due cose io mi ricordo le parole solenni intonate durante il disastro del Vajont da parte di tutte le le autorità governative non durante il disastro durante
Diciamo non l'anniversario del disastro del Vajont Enrico letta adesso annunciato lo stanziamento immediato di venti milioni per l'emergenza ma a questo punto però nessuno ricorda che gli stanziamenti per la messa in sicurezza del territorio previsti nella bozza
Della legge di stabilità sono pari a trenta milioni
è di euro praticamente
Una miseria ma quando tutti sappiamo che per ogni euro spesi in prevenzione praticamente se risparmiano dieci per le emergenze non è così
Sì sui concordò pienamente su questa visione è chiaro che
Molte volte assistiamo a degli stanziamenti che voi vengono opportunamente ridimensionati in funzione di altre esigenze invece diciamo che l'obiettivo prioritario deve essere proprio la pianificazione e la gestione questo è fondamentale
E poi noi dobbiamo fare i conti con un sistema con un solo una infrastrutturazione del territorio che ormai è diciamo una cosa reale quindi dobbiamo verificare la compatibilità di questa infrastrutturazione con quella che la pericolosità del territorio
E laddove si manifesteranno appunto le situazioni di rischio
Perché la pericolosità massima interessa proprio queste infrastrutture abbiamo necessità di intervenire o con le opere di mitigazione grazie a degli stanziamenti o altrimenti solo con la Protezione civile non c'è altra scelta per non parlare del fatto che la messa in sicurezza del territorio
Sarebbe come dire un volano eccezionali per l'economia del Paese non vi sia anche
E gli attori professionali che vedrebbe protagonisti una omologazione sempre ovviamente un'ultima cosa la precedente Giunta regionale guidata da un Renato Soru aveva introdotto un Piano paesaggistico ritenuto insomma da molti virtuoso nonché aveva l'intenzione
Di favorire Anda uno sviluppo diverso della Regione che vedesse appunto al centro di questa sua prospettiva in ruolo fondamentale della cultura e del paesaggio tutelato adesso sembra che con Cappellacci
Si stia dando effettivamente corpo
Ad una diciamo così un dura un tentativo di di eversione no del piano di Soru e aprendo lo prendo anche dalla rassegna campa locale che Cappellacci sta di fatto preparando il territorio investimenti di diversa natura rispetto assoluto ampi da golf piani casa cubature cemento
E altro insomma
Un suo commento
Selettiva guardi io non conosco esattamente il Piano paesaggistico sardo questa nuova realtà che attualmente in discussione quindi diciamo che possiamo
Per certo dare un dato che il Piano paesaggistico regionale del due mila e sei certamente ha prodotto una serie di effetti tra cui anche gli adeguamenti dei piani di assetto idrogeologico da parte
E dei del territorio ricordiamoci però che attualmente il Piano paesaggistico sardo è in fase di discussione
E di concertazione con i Comuni quindi
Dovremo attendere per verificare se queste diciamo di questi presupposti ci siano o meno perché non è conosciamo attualmente ancora esattamente i contenuti va benissimo grazie Antonello sarà un vice Presidente dei geologi sardi
Grazie a lei buonasera