Presentazione del libro di Vannino Chiti "Tra terra e cielo: credenti e non credenti nella società globale" (ed. Giunti)

Buona sera a tutti grazie di essere qui
Alla presentazione delle
Tra terra e cielo credenti e non credenti nella società globale e prima di cominciare questo dibattito con però il Senatore Mannino Chiti presso l'Andrea Riccardi
E Walter Veltroni
Che ormai conosciamo più nelle vesti di regista ce n'è un altro grafico e televisivo che politico e prima di questo dicevo vorrei però dare la parola Presidente del Senato Piero Grasso per
L'indirizzo di saluto
Cari colleghi i gentili ospiti
è un grande onore ospitare in Senato in questa sala su cari
La presentazione di questo bellissimo libro perché Freccero credenti e non credenti nella società globale del Presidente della
Commissione politiche dell'Unione Europea Vannino Chiti
Le riflessioni raccolte in questo saggio e mettono
Al centro l'esigenza di costruire un via dopo
Un dialogo necessario e coraggioso tra credenti e non credenti dove
Il terreno di incontro eh costituito dalla c'entra l'età della persona verso un nuovo umanesimo allo scopo di costruire un'etica condivisa capace di abbracciare l'intera comunità
Un confronto serio e rigoroso che sappiamo affrontare le grandi sfide della società globale quindi valorizzare le diversità praticare la comprensione reciproca sulla base dei valori umani
Sono
Profondamente d'accordo
Con
L'autore quando sostiene che le Regioni possono e devono svolge un ruolo prezioso nella tutela della dignità della persona
E dei diritti dei popoli e realizzare quindi il bene comune attraverso quella politica di dov'era fattiva collaborazione tra credenti e non credenti
Partendo dalla straordinaria novità dell'elezione di Papa Francesco
Le analisi contenute in questo libro tacciano un quadro degli sconvolgimenti in corso nel mondo islamico
Individuano ICE navi con cui le sinistre europee sono chiamate a misurarsi e costituiscono un richiamo al valore del dialogo per costruire Società improntate i valori della democrazia della civiltà della solidarietà
Larga mente condivisibili sono alle afferma le affermazioni del presidente Chiti quando afferma
Che proprio il dialogo il confronto l'ascolto e la condivisione sono i cardini di un nuovo modo di realizzare la fratellanza e la giustizia sociale
E quindi di incoraggiare evoluzione pacifica anche delle società arabe
Un confronto necessarie coraggiosa abbiamo detto tra credenti e non credenti come avviene ad esempio nelle iniziative note come
Il cortile dei gentili ideate dal cardinale Gianfranco Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della cultura a talune delle quali ho avuto
L'onore il piacere di partecipare sia come procuratore nazionale antimafia che come Presidente del Senato
Papà Francesco ha parlato di questo confronto innumerevoli volte ma in modo particolare nella straordinaria intervista concessa Scalfari pubblicata sulla Repubblica aggiornare la Repubblica all'ottobre scorso
Straordinaria intervista
Per i contenuti espressi e sviluppati per la riaffermazione Pontina insistente della centralità umana dell'amore della carità
Per il coinvolgimento contagioso con il quale il Pontefice vuole capire e far capire
E farsi capire per la volontà commovente di stabilire un dialogo
Vorrei offrire
Alla riflessione una
Risposta di Papa Francesco alla battuta con la quale Scalfari richiede si abbia intenzione di convertirlo
Risponde il proselitismo è una solenne sciocchezza non ha senso bisogna conoscersi ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda
A me capita che dopo un incontro voglia di farne un altro
Perché nascono nuove idee si scoprono nuovi bisogni questo importante conoscersi ascoltarsi ampliare la cerchia dei pensieri il mondo è percorso da strade che di avvicinano e allontanano
All'importante che portino verso il bene questo
La risposta di Papa Francesco in quell'intervista spiega anche quale sia la sua idea della politica
Spiegando che
Il suo appello all'impegno in politica non era rivolto solo ai cattolici ma tutti gli uomini di buona volontà e dice testualmente ho detto che la politica
è la prima delle attività civili ha un proprio campo d'azione che non è quello della religione le istituzioni politiche sono laiche per definizione e operano insistere indipendenti
E in questo senso Papa Francesco come riflette
Vannino Chiti nel suo libro
Ha fatto vedere concretamente come vi sia
Un'alternativa fa rimanere passivi di fronte alle grandi questioni che riguardano l'uomo quindi accettando la tradizionale impostazione del liberalismo
Europeo per cui la fede dite nel segreto dei cuori o lo scendere in campo secondo una logica di sostegno a questa o a quella forza politica
Politica religione avvolta
Lavorano c'è ancora fianco spesso si fronteggiano ma sempre sono chiamate a confrontarsi sulle sorti del mondo
A tal fine come sostiene l'otorino un credenti sono chiamati a rendere effettivo il pluralismo di fedi e culture e ripensare senza pregiudizi rapporti tra fede e laicità
In questo quadro è fondamentale anche il ruolo dell'Europa che deve riconquistare protagonismo
E rimettere al centro delle sue politiche la difesa dei diritti umani e della dignità della persona la crescita economica e l'uguaglianza sociale ma anche la tolleranza religiosa intraprendendo quella strada che conduce a una vera democrazia sovranazionale
Particolarmente interessanti ho trovato le pagine che riguardano l'epilogo
Di quella che forse troppo presto e troppo retoricamente abbiamo voluto considerare come una primavera araba
Ma che appresso esaurito la sua fase ascendente io sono oggi convinto che
Dobbiamo guardare con un approccio diverso alla sponda sud del Mediterraneo
Il grande mediterraneo è scosso danni da un violento sul Nanni che propaga instabilità in tutto il mondo
Profonde fratture geopolitiche si aprono fra Oriente Occidente fra levante Golfo lungo linea di faglia vecchie e nuove
La principale fra
Oceano indiano e Mediterraneo orientale snodo geologico ma competizione presidio dico Harbour gli idrocarburi
Geo energetico la competizione per le infrastrutture gira religioso summit Izzo uniti contro usciti etnico arabi contro Persiani geopolitico Iran né contro l'Arabia Saudita
E poi le minacce veri Jihad globale che in Afghanistan mi viene male il Sudan Mauritania Iraq Somalia Silvia sperimenta
Disegni di legge o religiosi totale abbattimento dell'Occidente dei governi islamici moderati attraverso i metodi del terrorismo dell'instabilità dell'offesa alla dignità umana
E non vanno sottovalutati infine
Gli effetti della collisione trarli obsolete strutture socio politiche dei regimi e le giovani energie che hanno innescato le rivoluzioni
Non posso poi citare per conclude nella città tre volte Santa Gerusalemme dalla quale sono tornato pochi giorni fa
Un luogo in cui la dimensione spirituale quella politica sono
Gordiani amente intrecciate fra loro una regione dove soffre da ogni parte
Dove si soffre da ogni parte nessuna popolazione e sicura
Ma
Io non sono mai esposto a chiudere le porte alla speranza di una
Soluzione per quella terra
Per un dialogo vero aperto impronta Antochi improntato alla fiducia al riconoscimento reciproco e a qualche rinunciato tutte le parti in causa
Perché
Proprio come ha ricordato Papa Francesco in occasione della preghiera multireligiosa di poche settimane fa
Anche se gli eventi successivi poi hanno ci hanno molto allontanato da quello spirito
Ci vuole più coraggio per fare la pace che per fare la guerra desidero chiudo il mio intervento condividendo con voi
La possibilità di trovare un non un minimo ma un massimo comun denominatori in un forte richiamo all'etica universale come base di questo dialogo necessario
Il bisogno di libertà di giustizia la possibilità di cercare liberamente la verità sono bisogni in antiche fanno parte dell'essenza dell'essere umano
L'uomo se rinuncia a questi valori rinuncia alla parte migliore di se stesso e sono certo
Che ciascuno di noi anche nelle nostre realtà quotidiane potrà riprendere e proseguire questo dialogo un confronto che non è riservato agli esperti
Perché riguarda la vita e ciascuno di noi rimane un esperto della vita
L'incontro di oggi costituita certamente un momento prezioso di riflessione
Su temi
Così importanti fondamentali io ringrazio quindi il collega Chiti per averci offerto questa straordinaria possibilità grazie a tutti e buon proseguimento
Grazie Presidente Grasso per questo lungo indirizzo di saluto
Adesso
Proseguiamo il suo saluto salutando appunto i nostri relatori e dicendo che questo libro in qualche modo il terzo volume di una trilogia di Chieti sui rapporti tra fede politica laici e cattolici
Poi la religione della politica nel mondo globale e oggi appunto tra terra e cielo credenti e non credenti nella società globale vedo che c'è anche un'evoluzione lessicale perché
Da laici e cattolici siamo passati a credenti e non credenti questo dimostra già che c'è un'evoluzione anche culturale per quanto riguarda i rapporti
Tra politica e fede
Devo dire prima di passare la parola insulto appresso Riccardi che su questo ci può dare
Ci può fornire un altri molto dall'interno del mondo cattolico ma anche seppure temporalmente della politica
E che questa
Questa analisi di Vannino Chiti e ipotizza una grande intesa tra i partiti progressisti e la religione attorno alla centralità della persona
Che è un'ipotesi secondo me molto suggestiva ma anche
Da verificare perché ho l'impressione che questo Papa
Sia di esiti disegnato molto con un progressivo sta ma realtà insista molto su toni diversi rispetto al passato ma sui principi riserverà delle sorprese io non credo questo sia un papà progressista questo è un papà
Molto attento a quelli che sono i cardini della dottrina cattolica anche se ripeto a un atteggiamento molto più disponibile
Tra l'altro la citazione dell'intervista di Scalfari mi sembra più che opportuno è stata
Un'intervista a suo modo straordinarie la prima che ha rilasciato il Papa
Noto che dopo un certo periodo è stata tolta dal sito ufficiale dell'Osservatore Romano quindi questo fa capire che in realtà in Vaticano e considerata una bellissima intervista che appartiene al Papa ma soprattutto all'autore
E
La parte
Che neanche molto colpito il libretto quella sulla politica estera
Cioè l'effettiva rado sale delle cosiddette primavere arabe e tutto il problema è questo pone in termini di rapporti tra Vaticano
E Stati soprattutto occidentale perché quello che ha appena accennato nel libro che
Mi sembra molto importante e che oggi
Sia sul Maghreb sul Medio Oriente sia sulla Siria il Papa per paradosso è più vicino a Putin che non agli Stati Uniti all'Europa
Questo naturalmente non perché il Papa abbia scelto la Russia ma per gli errori che sono stati compiuti dall'Occidente in quell'area
Io e su questo che vorrei sollecitare immediatamente Andrea Riccardi il quale tra l'altro avuto ora di una bellissima biografia di Francesco e che soprattutto con Sant'Egidio la Comunità di Sant'Egidio
è un grande non solo esperto ma un grande conoscitore e abitante del Medioriente e di tutte queste aree nelle quali il mondo cattolico in generale e il mondo cristiano
Sono fortemente in difficoltà e rappresenta una realtà che rischia di diventare quasi residuale prego per la Corsica
Grazie Massimo Franco questo sia un libro su credenti e non credenti ma questo è un libro sul cielo alla terra
Perché si era ipotizzato il pensiero pubblico di più di un secco loro
Avevo ipotizzato che il cielo della terra si sarebbero allontanate eccelle o sarebbe rimasto un angolo nel privato della coscienza del cuore dell'uomo
In realtà la storia che noi stiamo vivendo si è una storia di separazione tra tele c'era Caravà cielo e terra ma è anche una storia di confusione
Di avvicinamenti repentini tra il cielo e la terra e come dice Vannino Chiti in questo libro
Un libro che io giudico importante perché contribuisce al nostro orientamento in un momento e in un mondo in cui siamo sostanzialmente disorientati
Io rientrati perché
Proprio perché stiamo vivendo questo impatto con la società globale con la Curcio accettarlo vale dice Vannino Chiti la globalizzazione
Che porta a cambiare profondamente i termini e gli orizzonti della partita cioè
Porta a ridiscutere tutte le identità che sembravano essersi
Fortemente cristallizzate in particolare le identità del mondo mussulmani
Abbiamo parlato per anni di secolarizzazione abbiamo creduto per anni che più modernità
Voleva dire meno meno sempre meno religione e che il mondo sarebbe diventato una specie di grande Francia ma non solo l'Europa anche l'Egitto anche il mondo arabo anche la Siria anche la Tunisia
In realtà danni noi stiamo assistendo al regni canta mento del mondo
E la nostra società le nostre società quelle europee meno forse quelle mediterranee sempre più quello letto quelle latinoamericane tanto quelle asiatiche pure
Sono pervade da un linguaggio religioso il che non vuol dire che le istituzioni religiose rinascono senta
E la religione diventa un attore politico e non da oggi per me c'è un momento la fine degli anni Settanta in cui la religione ritorna come grande attore politico
Settantotto l'elezione di Giovanni Paolo secondo settantanove il ritorno di Khomeini in Iran
E lì che il mondo si accorge
Che il cristianesimo da una parte l'Islam dall'altra
Non sono uccello lontano dalla terra ma sono un grande attore politico e in questo
Le teologia della liberazione
E
Vannino Chiti che è persona informata ed è uno scrutatore attento dei fenomeni del Mediterraneo
Segnala quello che in genere non si sa perché quando si parla di teologia della liberazione si parla subito di America latina
In realtà esista una trilogia della liberazione islamica che è profondamente connessa non tanto a Khomeini ma questa figura così particolare che all'ICI Ariatti
E che aveva studiato marxismo corrode insomma a Parigi e che aveva diciamo assorbito la lezione di Franz Panontin che fa
Una
Elabora una teoria in cui Islam e liberazione degli oppressi si incrociano tra di loro e molto a questa teoria debbono gli Sciti e gli sciiti libanesi
Bene allora questo mondo questo nostro mondo è mondo pervaso dal cielo
Ma che cenno il cielo che credevamo o il cielo che ci capita dosso è un mondo religioso diffuso ma è tornata in mente leggendo questo bel libro quella frase di Nicola Chiaromonte
Quando diceva la nostra
Non è un'epoca di fede ma non è neppure un'epoca di incredulità è un'epoca un po'di malafede cioè di credenze
Mantenute a forza in opposizione l'una alle altre
Molto spesso
Il mondo delle credenze contemporanee si nutre di opposizione
E qui Massimo la grande operazione di Papa Francesco è stata quella di un cristianesimo non contro
O un cristianesimo non dei no ma su questo magari ritorno un attimo
Questo libro di Vannino Chiti
Che parla credenti e non credenti
E pervaso l'ha già detto il Presidente Grasso nel suo indirizzo di saluto
è pervaso dalla idea e giustamente l'ha sottolineato del primato della coscienza del primato della coscienza il senso profondo direi alla mia umane
Non una coscienza che si è mai anticipa da un'autorità ideologico religiosa
Ma una coscienza che un approccio pensoso meditato alla realtà non emotivo
Lui scrive
Questo primato fonda la qualità dell'agire sia per chi crede in Dio per chi non ama o non cerca la fede
La coscienza definirà per chi vive alla fede un equilibrio tra le esigenze della soggettività individuale e i doveri di un'appartenenza comunitaria altrettanto vale per i non credenti e conclude e questo secondo me
è una frase
Ha facoltà ogni volta che viene meno il primato della coscienza il totalitarismo si afferma con i suoi effetti devastanti
Sullo sfondo di questo libero cioè il senso della crisi della crisi delle nostre istituzioni politiche della crisi dell'Unione europea
Ma c'è il senso di quella grande crisi
Che è stata
E che è forse la crisi della Chiesa cattolica
In un mondo in cui il religioso Nigra ascesa perché eccome entrava in crisi la Chiesa cattolica di che cosa si è ammalata la Chiesa cattolica io penso
Che la Chiesa cattolica che due anni fa sembrava
Non dico sull'orlo della tomba ma in una crisi gravissima almeno in Europa si è ammalata
Di due processi uno un processo italiano di faticavo Vernarelli
Perché la crisi della Chiesa cattolica è stata la crisi del suo centro la Santa Sede la crisi del Governo
Crisi del Governo che è stata imputata a figure di italiani e ha una cultura italiana
E l'altra è la crisi europea alla crisi
La malattia europea dell'introversione europea del senso
Di decadenza dell'assenza di una missione e in questo quadro la sorpresa di Papa Francesco che non è un patto europeo
Che è un papà latino americano che non viene da una terra mitica come negli anni Settanta si pensava per alcuni Paesi latinoamericani miti poi trasformati
Anche in tragedie
Ma è un papà che viene da un altro tristi e mezzo
Che quello
Di una religione popolare e personale e qui
Vannino Chiti ma si fa per discutere
Stabilisce una continuità tra il messaggio di Martini e quello di Papa Francesco
Io credo che naturalmente continuità esiste continuità profonda entrambe cristiani gesuiti eccetera ma è un'altra storia e tutta un'altra storia perché la figura del messaggio del cardinal Martini
è un fine messaggio europeo di una fede che si confronta col cristianesimo
Il messaggio di Papa Francesco è un messaggio affinato nelle grandi megalopoli latinoamericane e maturato in questo contesto è un po'un'altra storia
E allora
La domanda insuccesso di Papa Francesco
In salto incredibile che la Chiesa cattolica fatto non c'è un'istituzione che in meno di due anni si rimette in piedi così Miracco
Rosa mente allora forse o non era tanto in crisi o era in crisi in alcune sue strutture o l'impatto con il papà è stato davvero
Un impatto grandioso
Ma la domanda
Più specifica che mi facevi anche tu molto giustamente che poi anche
Diciamo temi che tu hai trattato
Qual è impatto di Francesco in Europa e nel Mediterraneo tu hai citato l'intervista
A un giornale
Concorrente il tuo io vorrei citare l'intervista di Papa Francesco al direttore De Bortoli quando il direttore De Bortoli gli chiede
Dice perché lei non parla mai dell'Europa e lui risponde con quella battuta ma io non parlo mai nemmeno dell'ASI a lei e mi ha mai sentito parlare dell'Asia
E in visita Sant'Egidio Papa Francesco ha ripreso il tema dell'Europa prendendo in giro debordi c'è questa volta parlo dell'Europa
E ha detto questo europei stanca ma non è vecchia quindi è stanca alla possibilità di una ripresa
Però qual è il suo limite è che senza radici
E qui non è la ripresa del tema delle radici cristiane ma
Il Papa non ha detto il radici cristiane ha detto è un Europa senza radici che ha perso il rapporto con la memoria
Questo Papa non battezza all'Europa siamo lontani dal clima di Wojtyla del sogno di Compostela rimpatrio una grande Europa cristiana
Ma questo Papa parla agli europei differente e di umanità ma il suo messaggio e qui è un messaggio fine profondo
E l'idea che non c'è futuro per l'Europa come per altre realtà senza la ripresa di una storia e di una memoria queste sono le radici
Che non sono solo le radici cristiane ma sono le radici di una storia in un'Europa di populismo certo fa impressione quando il Papa sta
A Gerusalemme parte da te la devi fare e gli chiedono cosa pensa delle elezioni europee lui risponde io non sono competente ora mi sto occupando di altre cose ma prego per l'Europa
E dà il senso di
Noi siamo passati in mezzo secolo da papi che seguivano ansiosamente le elezioni al Comune di Roma
E che facevano l'operazione Sturzo a Papi distratti nei confronti delle elezioni europee e questo ti dà il senso anche del decentramento della Chiesa dello spostamento dell'asse di interesse eppure
Io credo che il grande momento e la grande sfida oggi rispetto alla figure al pensiero di Papa Francesco e darne lettura nella cultura nella politica nella vita cosa vuol dire questo
Il grande rischio non è solo il rischio di che ha affascinato ma di dire è un altissimo messaggio e poi tutto continua come prima
Il discorso di Francesco impatta sul Mediterraneo con forza
Il suo viaggio la preghiera multireligiosa di cui parlava il Presidente Grasso è stato un'immagine
Molto bella molto forte
Questo Mediterraneo Vannino Chiti ne parla molto molto bene conoscendo storie e situazioni
Questo Mediterraneo delle primavere arabe
Noi tutti forse abbiamo sperato in queste primavere arabe e abbiamo sperato che
Non si avverasse la previsione di tanti dell'incompatibilità tra Islam e democrazia pure papabili ne parli a lungo
Affermando qualcosa che è pienamente condivisibile cioè
Che democrazia Islam non sono incompatibili
E che falso che nessun ordinamento democratico possa radicarsi nella società arabe islamiche sì però è molto giusto io lo condivido l'Islam non è una condanna alle autocrazie
Però la democrazia una storia e questa storia va scritta
E qui allora c'è chiaramente la smentita
Della vicenda irachena la democrazia non si impone la democrazia è una storia e la democrazia ha necessità di contrappesi vediamo la storia democratica
E meno democratica turca il ruolo dell'esercito il il ruolo dell'Europa nello sviluppo democratico della Turchia
Come sono finite le primavere arabe
Inverno
Ma tante volte inferno io vorrei parlare
Vorrei citare solo due Paesi la Siria
La vicenda siriana
è una vicenda troppi errori
Quando iniziò la primavera araba Damasco che era ancora una primavera araba
Disarmata laica o islamista
L'Occidente ha assistito da lontano
E il regime di Assad con la sua repressione ha favorito il fatto che progressivamente questa opposizione divenisse opposizione armata e radicale e oggi ci troviamo di fronte
Di fronte allo sconvolgimento degli accordi checks spicco è la fine
Della divisione tra Siria e Iraq l'affermazione del califfato che va dalle poco dalla periferia di Aleppo alla periferia di Baghdad
E proprio recentemente
Ho lanciato un appello a cui tra l'altro hanno diritto dal mondo Uto sua Aleppo
è vergognoso che una città come Aleppo con due milioni di abitanti patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO
E la Cittadella di Aleppo e qualcosa di meraviglioso irripetibile e minareto della
Schema degli o Maya dichiari a mille anni è stato abbattuto
Tutto questo avviene nell'indifferenza generale
E non si immensa nemmeno a una soluzione umanitaria per alle
è qualcosa di vergognoso alle per una città con trecento mila cristiani e la terza città cristiana del Medioriente I cristiani non possono uscire dall'EPO
Perché se escono la loro vita è fortemente in pericolo come quelle di alcuni come quella di Paolo Dall'Oglio care un amico di molti che è un amico di molti di noi
Quello che sta avvenendo in Iraq
L'avanzata
Diciamo l'avanzata dei del totalitarismo Isla Mizzau niente del califfato
A cui fa scudo solo
A cui fanno scudo solo le forze curde
Bush sul
è stata sgomberata dei suoi abitanti è stata sgomberata dei cristiani e per la prima volta dal mille seicento anni in quella che fu una grande patria
Una grande patria della tradizione cristiana
Questa la domenica scorsa non c'è più non si è celebrato alcun ritorno di Giorgio perché non era permesso perché i cristiani avevano paura perché cristiani erano fuggiti io parlo
Io parlo dei cristiani in Medio Oriente perché credo che la loro funzione sia fondamentale per l'affermazione del pluralismo i cristiani sono all'origine
Del processo di nazionalismo arabo sono all'origine di alcuni importanti processi democratici perché i cristiani in Medioriente
Dopo la scomparsa delle comunità ebraiche occupano il posto dell'altro elimina i cristiani
Poi ci saranno eliminati laici poi i gruppi musulmani considerati editti cali le donne saranno represse e della fine di ogni pluralismo
Ci troviamo qui abbiamo parlato e concludo di Mediterraneo di religioni di cristianesimo di Islam abbiamo detto l'Islam
Non è condannato a vivere senza democrazia giustamente Vannino Chiti sottolinea il ruolo dell'eccezione tunisina che è stato un'eccezione speriamo felice
Passata attraverso la presa al potere dei fondamentalisti dica Nushi
Il Mediterraneo è un mare composito lo è da sempre mare delle tante religioni delle tante nazioni delle tante culture e allora
Bisogna riprendere
A
Vivere il Mediterraneo
Alla luce del dialogo e della politica a riprendere e tessere
Pazientemente tra i tanti soggetti del Mediterraneo dialogo e politica questo è uno degli auspici del tuo libro tra gli altri che ho sentito con più forza
è vero
L'Unione Mediterranea di Sarkozy è stato
è stato diciamo un passaggio rapidissimo nel lavoro e più profondo e costruire una civiltà plurale del convivere sul Mediterraneo ma qui
Ma qui le nostre politiche si limitano purtroppo solo all'emergenza e non si investe sul lungo periodo ma già questo libro
è un investimento di pensiero che suscita pensieri e iniziative io sono molto contento
Di essere stato obbligato a leggerlo
Grazie all'invito dell'autore che mi ha voluto qui grazie
Grazie ad Andrea Riccardi che non ci ha deluso
L'analisi
Più che condivisibile mi limito ad aggiungere che giustamente Vannino Chiti nel suo libro dice di stare molto attenti per
Quello che abbiamo visto il fallimento delle primavere arabe e anche quello che sta succedendo in Iraq forse anche
Dipende dalla riduzione della democrazia la sua dimensione letto orale
Mentre invece la democrazia è fatta di poteri che si bilanciano è fatta di una storia come diceva Andrea è fatta di una cultura democratica
Voglio solo sperare che questa sia una consapevolezza e si continua ad avere anche in Europa occidentale perché a volte anche qui
Vedo la tentazione di dire che chi vince prende tutto chi vince al potere assoluto
Forse c'è un problema di
Alfabetizzazione
E dei partiti e delle istituzioni anche europee
E volevo anche dire che
Secondo me è verissimo che questo Papa ha un impatto enorme ma credo che dipenda dal fatto
Che questo è il papà figlio di un trauma che sono le dimissioni eletto sedicesimo quindi
è un papà figlio di un trauma e che porta il trauma di un conclave fortemente anti italiano e di fatto anche un po'antieuropeo perché poi il gruppo dei cambiamenti europea italiani aveva una maggioranza ma non sono riusciti a esprimere un candidato
E sul ruolo nel Medio Oriente
Bisogna chiedersi perché il Papa abbia scelto come interlocutore Putin è suo pronto perché Putin abbia scelto lui come interlocutore
E questo è il primo Papa che non viene percepito come un papà figlio della guerra fredda questo è un Papa che non riconosce le categorie di Este onesti semmai nord e sud
E Putin quindi non lo ha visto come il braccio morale dell'Alleanza atlantica va visto come qualcuno che spreca paradigmi geopolitici totalmente nuovi
E questo ha permesso al papà di essere un interlocutore e pone un problema enorme all'Europa e l'Occidente quando parlavamo di Europa e su questo vorrei
Interpellare Walter Veltroni
In realtà nel libro si parla molto della presenza pubblica della Regione
E si fa notare
Che bisogna che questa presenza pubblica non indebolisca lo stato di diritto quindi la Regioni vissuta in modo non dico privato ma con una rispettosa
Riconoscibilità delle sfere di influenza di potere ecco volevo chiedere a Walter Veltroni se intanto
Non ritiene che in Europa ci sia questo problema ma anche un problema opposto di un'Europa talmente secolarizzata che il Papa non sa ancora bene cosa dire sull'Europa che in realtà il Papa forse non ancora elaborato
Il suo pensiero sull'Europa e quello che sente adesso è talmente critico che preferisce aspettare
Secondo se questo dialogo tra credenti e non credenti a suo avviso negli ultimi anni ha fatto passi avanti o passi indietro e per responsabilità di chi
E per prima cosa io vorrei dire che questo e credo sul tema appunto lordo diceva Massimo Franco all'inizio il terzo libro di Vannino
Lo conosco da tanti anni da poter dire che è il tema di una riflessione seria profondamente intatta
Vissuta
è il tentativo di dare
A un tema che ha cambiato ne stiamo parlando e ne parlerò che ha cambiato i suoi paradigmi nel corso anche dell'ente del del tempo della ricerca che Vannino ha messo in campo
Dagli la profondità e la compiutezza necessaria per in fondo cercare di aiutarci a dare qualche
Qualche risposta grande disordine del nostro tempo
Allora io vorrei cogliere questa occasione l'occasione offerta questo bel libro di Mannino
E anche dalle cose che sono state dette a cominciare dal Presidente del Senato che ha
Fatto un intervento assolutamente non dico in maniera alle cose che ha detto Andrea Riccardi alle cose che da ultimo ha detto forma breve ma che poi corrispondono anche
Al suo lavoro di analista e di studioso Massimo Franco
Per cercare di
Spostare il piano del nostro ragionamento
Ma diciamo uno spostarlo rispetto a quello che ho ascoltato rispetto a
Al modo in cui si parla frequentemente nelle cose della politica
Su un piano un po'diverso io devo dire che mi piacerebbe tra cento anni sapere come è finita questa storia
Perché in fondo noi siamo neanche trent'anni dalla dall'ottantanove e la la storia si consuma aggiornate si consuma a cicli storici che sono lunghi
L'ottantanove è stato un evento la cui dimensione la cui portata è stata analizzata frettolosamente chi parlando di fine dalla storia chi immaginando
Che si sarebbe ha fermato un modello unico che sarebbero trionfa Triboniano Angioni che nell'ottantanove c'erano affermata
La verità che dall'ottantanove in poi si è messo in moto un grande disordine mondiale
E che questo fenomeno storico sia accompagnato a qualcosa di molto profondo che è avvenuto nella società che
Il processo di globalizzazione legato a una
Clamorosa rivoluzione scientifica e tecnologica
La storia del mondo è cambiata per le riduzioni scientifico-tecnologica
Non c'è bisogno in questa sede di richiamarla ma insomma dall'evoluzione industriale inglese in poi ma anche prima per
Certe più meno industriali innovazioni
Il modo di lavorare di produrre e dunque di pensare
è cambiato radicalmente
Allora quando noi affrontiamo questo tema che se ci fossimo trovati vent'anni fa discutere avremmo affrontato ed un altro modo
Oggi lo dobbiamo affrontare guardando il mondo come diceva prima Massimo Franco
Non lungo lasse tradizionale che è appunto quello est-ovest o quello ideologico
Ma a lungo nuovi
Anziché ci consentano di capire meglio quello che sta accadendo
Il tema tra
Credenti e non credenti posto in Occidente e posto oltre l'Occidente cambia completamente fisionomia
Ed è cambiata radicalmente in questi ultimi anni
In tutte e due questi mondi
Nel mondo occidentale
Sostanzialmente io da questo punto di vista penso che
Che veramente la trasformazione è stata repentina pensate ad un Paese come il nostro alle forme della politica
No un tempo era difficile trovare un un credente del Partito repubblicano magari perché un mista era più facile ma
Insomma sempre difficile era difficile trovare un non credente nella Democrazia Cristiana
Oggi i partiti politici sono per fortuna dico io è questo un fatto positivo sono dei
Contenitori dentro i quali le culture viaggiano lungo tutt'altre direzioni
Ed è molto difficile trovare dei confini che separino gli uni agli altri lo sguardo sulla cosa pubblica e il dibattito che è in corso in questi giorni su grandi questioni che attengono ai diritti civili eccetera
Ci dice di un grado di io la chiamo così di maturità laica maturità
Alla quale le società occidentali stanno arrivando superando quella divisione tra credenti e non credenti o se volete tra cattolici e laici come forse allora più giusto chiamarla che è stato anche un elemento di o significazione della vita pubblica di questo nostro
Mondo parlo del mondo occidentale dunque oggi
è difficile trovare degli elementi di divisione che Bari
Possano essere segnati su questa linea dei mutamenti della politica e per i mutamenti della Chiesa
E perché i secondi non sono meno importanti dei primi e non sono minori pentiti dei primi primi anzi sono se volete Stati più faticosi ma i secondi a partire dal Papa Francesco ma prima con dei germi che c'erano già stati in Papa Wojtyla
Diciamo ha introdotto degli elementi di apertura che sostanzialmente ci consentono oggi di guardare al grande tema della strada la civiltà umana che fatemelo riassumere così
Il rapporto tra identità e dialogo
Cioè la capacità di riconosce la propria identità senza che questa venga considerata ostacolo al dialogo quale che sia la forma diventi tale
Religiosa etnica culturale civile e politica questo grande tema oggi in Occidente per fortuna si pone in termini del tutto diversi da quello che è stato in tutta la sua storia
E la Chiesa per la sua parte ha contribuito molto in questi ultimi mesi perché
Papà Francesco affatto gesti importanti e questa è una civiltà del gesto
Ha ritrovato una vocazione su questo Vannino insiste molto i poveri diciamo come riscoperta tra chiese e ricordo sempre quando ero Sindaco una volta mi telefono un parroco di Roma
E mi chiese di mandare i vigili urbani perché c'era un povero un barbone che dormiva fuori dalla chiesa
E si guardi io rimando anche i vigili urbani magari mando gli assistenti sociali però ecco lo dico siccome vedo che la Comunità di Sant'Egidio che fa esattamente il contrario
Probabilmente è una questione che dovremmo affrontare insieme io per le mie responsabilità perfetti per la sua vocazione diciamo che dovrebbe essere in primo luogo quella di includere chi ha di meno il papà sicuramente ha fatto riscoprire queste
Nella più volte citata lettera di di Papa Francesco a
A Scalfari
C'è una cosa che io considero straordinarie che quando l'alle l'ho letta mi ha molto mozione atto
Poi certo punto dice premesso che ed è la cosa fondamentale la misericordia di Dio non ha limiti se ci si rivolge all'Hui concorre sincero e contrito
La questione per chi non crede in Dio sta nell'obbedire alla propria coscienza
Il peccato anche per chi non ha la fede c'è quando si va contro la coscienza
Detto da un
Il Papa questa è un'affermazione gigantesca e cioè la misura della giustezza della propria vita per chi non crede
è il rapporto con la propria coscienza
Una rivoluzione un'autentica rivoluzione
Allora è chiaro che oggi qui in Occidente per questo complesso di motivi il tema del rapporto tra credenti e non credenti si pone in termini molto più fatemelo dire
Per una volta ottimisticamente facili anche se poi ci verrò tra un attimo anche questa facilità c'è un doppio fondo la vera questione era questione globale
Cioè la questione di come questo tema identità e dialogo viene risolto in altre parti del mondo nel rapporto tra le altre parti del mondo l'Occidente
Perché quella identità religiosa viene spesso vissuta come antitetica contrapposta
E negare ante
Quel clima di
Di dialogo di pluralismo che anche qui
Papà Francesco tra la Chiesa la cultura ispirazione cristiana da una parte la cultura moderna di impronta illuminista dall'altra si è giunti all'incomunicabilità è venuto a ormai tempo parla dell'illuminismo
è venuto a Roma il tempo il Vaticano secondo lei ne ha curato appunto la stagione di un dialogo aperto e senza preconcetti
Che riapra le porte per un serio e fecondo in conto
Quando c'è il pluralismo dei punti di vista allora c'è la democrazia quando l'identità considerarci occhi è fuori da sé come nemico la democrazia non c'è più
Aggiungo però perché la considerazione di Massimo Franco secondo me apre adesso non è oggi
L'occasione per parlarne però esiste nonostante tutto quello che abbiamo detto un problema della democrazia in Occidente
Cioè esiste il problema di come questo
Accettato sistema di convivenza pluralistico si possa sposare con delle forme e delle procedure di decisione democratica
Che siano all'altezza del pluralismo
E al tempo stesso capaci di respiro intere ad una società tanto veloce quanto non è mai stata questo il grande tema delle democrazie occidentali quello sul quale si consumerà
Il loro futuro o la loro drammatica crisi verso esiti che potranno anche essere esiti di carattere autoritativo
Torniamo un attimo al tema del pluralismo del del modo in cui in certe parti del mondo si vive l'esperienza religiosa
Che mentre da una parte si esse coalizzate appunto la società secolarizzata e ha trovato un equilibrio dentro il quale
La religiosità si è persino le inverata ma in una condizione nella quale convive con altre
Forme di di potere di motivazione di senso lì si è compenetrare
Lì diventata poteri
E quando la Regione diventa potere
Finisce collegare ciò che è fuori da sé e dunque collegare principi essenziali che sono quelli di cui Vannino a parlare
Lo sguardo del mondo se vogliamo evitare una catastrofe perché quello che sta succedendo in Iraq in questo momento
Nel totale disinteresse di diciamoci la verità e di tutti per successo in Siria succede in Iraq è successo in altre parti del mondo si si girano le spalle
Dall'altra parte ma quello che sta succedendo in Iraq dovrebbe ammonire ci sul fatto che appunto la democrazia è in primo luogo la conquista al vantaggio della democrazia e qual è il vantaggio della democrazia Battagia democrazia è
La libertà la libertà intesa come premi piena espressione delle potenzialità umane
Se la democrazia Tuma importi come un modello che viene da un mondo che delle considerato nemico prima o poi si cercherà di farlo saltare è un lavoro faticoso denso
Che richiede convincimento che richiede persuasione che richiede tappe probabilmente richiede anni
E che però se non verrà fatto dal mondo occidentale da chi in quei mondi è convinto della giustezza della necessità del dialogo e del pluralismo
Non porterà alla soluzione del problema
Appunto le primavere arabe sono stato un'illusione si è pensato che
Bastasse cacciare dei dittatori per assicurare il pluralismo non è così e non è stato così
Allora a me sembra che
Che il mondo occidentale che sembra aver trovato un equilibrio
Nel rapporto tra credenti e non credenti debba fare un gigantesco sforzo di persuasione la persuasione naturalmente marcia su diverse gambe
Per giocare in positivo il tema tra identità e dialogo non negando l'identità non proponendosi di cristiani Zare l'Islam
Non proponendosi di portare la democrazia con i carri armati con
Ma proponendosi di trovare quel punto di equilibrio che in certe parti dell'Islam che questa Mannino le pare ne parla anche di questioni lo ha parlato
In certe parti dell'IST ma le acque del dell'Islam è acquisito per il quale si convivenza con esperienze religiose diverse è chiaro che la cancellazione dell'esperienza cristiana dal Medioriente è la negazione di questo principio
E dunque la sua difesa è intanto la l'inveramento di questo discorso generale ma il tema è identità e dialogo rispetto dell'identità
Non tentativo di rimozione diverse e della loro pluralità ma
Non costrizione ma convincimento della necessità che questa identità si alternano quando identità e dialogo sono andate in corto circuito
L'umanità sempre conosciuto cioè momenti peggiori
Chiudo dicendo solo un'ulteriore cosa che è questa
Nel libro di Mannino e in quello che ha detto Andrea c'è un tema
Vero siccome appunto per ragioni note mi sono occupato
Questo periodo delle cose che Berlinguer aveva detto in un convegno al quale c'era anche
Il senatore Corsini che ha fatto una bellissima relazione
Con monsignor Bettazzi che scrisse a Berlinguer quella lettera famosa sui sui cattolici
Mi sono andato a rivedere ho ritrovato due frasi di Berlinguer di quella lettera ora anche qui dobbiamo collocarlo del loro tempo storico perché le frasi che sto per leggere oggi forse possono apparire ovvia ma come quando si parlava di democrazia universale valore universale settantasette
Sembrava ovvio collo era
Ma sono frasi che
Dobbiamo tenerne conto anche oggi una dice
Viene proclamato qualcosa di veramente nuovo e cioè che il possedere detto al segretario del Partito Comunista Italiano mille novecentosettantasei
Il possedere una fede l'essere ispirati da una coscienza religiosa lungi dal venire considerato un fatto di per sé incompatibile con l'aspirazione persino al socialismo
Viene addirittura giudicato una condizione che può stimolare il credente a perseguire anche io direi anche di rinnovamento della società
E altrove dice se qualcuno avesse capito
Il nostro Stato democratico e pluralista soprattutto attraverso le sue autonome articolazioni locali non può non assumere un proprio
Ne ha per amministrarli democraticamente
Fondamentali servizi civili e sociali per i beni e delle comunità nazionale
E democraticamente vuol dire che anche all'interno delle strutture scolastiche
Assistenziali e sanitarie cui poteri pubblici danno vita debbono poter entrare ed operare a titolo pieno con i loro patrimoni dialetti naturale le diverse energie di tutti coloro che convogliano il siano capaci
Di soddisfare esigenze delle famiglie dei cittadini e qui si apre
Uno grande spazio alla partecipazione degli appartenenti agli ordini alle istituzioni religiose all'iniziativa degli enti e delle autorità ecclesiastiche
Solo che si sforzano di comprendere da me la democrazia con le sue regole di appropriarsene di contribuire a svilupparla non unicamente intendendola come moltiplicazione di corpi separati comunicanti
Bensì come crescita di realtà sempre più ricche di una loro multiforme pluralistica vita interna
Ho citato ho citato questa frase per dire in conclusione questo io credo che
Tra gli effetti virtuosi di quello che sta accadendo in Occidente e del fatto che proprio perché sta
è accaduto in Occidente ci possiamo rivolgere
A resto del mondo
E all'esperienza di persino di religiosità integrale con con quello sguardo
Qui ci sia un'altra cosa non meno importante che invece questa in Occidente non è entrato perlomeno ne entrano dal nostro Paese
L'idea che persone è stato possono coniugarsi una dimensione del tutto nuove
E che persone è stato non sono due
Entità separate
L'una fruitrici e di servizi che dall'altro vengono erogate noto persona è stato possono svolgere insieme una funzione pubblica
Ciascuno nel suo ruolo ciascuno con le sue capacità di autorganizzazione ciascuno con la propria libertà in un sistema
Qui sì che lo Stato definisce di regole ma poi
Sia
La società ad organizzarsi con i suoi punti di vista le sue esperienze i suoi pluralismo
Il mio punto di vista
E che il solo così la società moderna potrà essere governata e che la nuova tappa della democrazia se vogliamo evitare che questa crisi della democrazia sbocchi verso un sistema autoritario e quella di riportare la democrazia
In basso e di trovare forme attraverso le quali la società sia in grado di gestire
Se stessa
Le proprie domande i propri bisogni in un sistema di regole che siano rispettate
Questo naturalmente comporta in primo luogo
Che quel tema la quale sono partito e da quale partito libro di Mannino cioè la capacità di essere se stessi e di avere curiosità degli altri
Siano considerate numero due sorelle separate ma due parti del modo di essere cittadini moderni
Grazie a Walter Veltroni per la passione la profondità come al solito ha messo nel suo intervento e nella sua analisi
Devo dire che tutti vorremmo sapere come va a finire da qui a un secolo ricordo solo che quando chiesero un alto dirigente comunista cinese negli anni Settanta del secolo scorso
Cosa pensava della Rivoluzione francese disse che era troppo presto per dare una valutazione storica questo dimostra come il tempo sia sempre qualcosa che viene valutato in modo relativo a seconda dei punti di vista
Naturalmente adesso vorrei dare la parola l'autore del libro Al Vanino Chiti
Chiedendo li ho visto in questo libro c'è una grossa analisi uno sforzo di analisi per quanto riguarda la dimensione mediterranea mediorientale
Il rapporto sembra quasi non solo tra credenti e non credenti ma tra religioni diverse
E mentre invece credo che
Per un fatto oggettivo ci sia
Meno fuoco sull'Italia sui rapporti
Tra religione e politica in Italia forse perché con questo Papa in realtà noi abbiamo
Un'Italia cattolica a livelli istituzionale piuttosto disorientata
Volevo capire
A suo avviso se con questo Papa il dialogo
Con la Chiesa cattolica italiana
Oggi
è più facile oppure appare un po'più difficile o comunque che vada riscritto dalle fondamenta
L'approvazione
Ma per tutto
Diciamo voglio simboli fare dei ringraziamenti che sono che sono sinceri
Al Presidente del Senato al Presidente Grasso per il tuo intervento per e per essere stati Rizzo che saluto testi certezze sarei
Avevamo concordato che invece si aspetta
E per per essere stato qui con noi in questo confronto
Con Andrea Riccardi Walter Veltroni Massimo Franco
E naturalmente a tutti voi diceva Massimo Franco quando sono entrato che
Non siamo entrati che
In realtà Gianco
Dopo essere stato D'Andrea e aver preso il letto il suo libro dov'è finito in questi giorni rileggere il libro che ha scritto Massimo Franco sul Papa Francesco stasera potevamo fare un confronto su su tre libri con possono
Per Hillary l'immagine che vota entrambi voi nei vostri liberi sottolineate ma che è un'immagine il Papa dice stesso un poli ed erano dove ci sono punti di partenza è ottiche anche differenti punti
Di convergenza alcune anche valutazioni come è normale che sia che si è diversa
Devo dire questa cosa Michele Massimo Franco vorrei dire
Brevemente alcune
Fare quei considerazione su quello che ho ascoltato
Da Andrea Riccardi da Walter Veltroni
La prima
E naturalmente al Presidente la prima
La presenza dell'ICI ossa
Nel mondo diciamo
Non voglio aprire un dibattito su questo sarebbe una serata ma certamente
Nel mondo assistiamo una presenza religiosa diffuse diverso diffusa diverso dal passato
Diverso all'interno delle varie aree diversa tra anche tra le aree del mondo
Non è questo che volevo però ora affrontare io penso
Naturalmente Andrea
Martini è una cosa il Papa è un'altra ma anche Benedetto sedicesimo la cosa è questo Papa figuriamoci no però sono due parti però per esempio
Io ho sempre ritenuto
Che nell'impostazione di Benedetto sedicesimo ci siano alcune questioni che sono importanti su cui bisogna continuare a riflettere al di là delle
Per le vicende per esempio quando lui dice parlando di Occidente di resto del mondo attenzione un po'quello che ora ricordare anche tu se l'Occidente non riesce
A capire se stesse organizzare se stesso con la società in cui dio è accolto che non vuol dire avere l'obbligo di essere religiosi e di essere di quella fede religiosa ma sapere che le
Misure un peso e con cui
E con la quale bisogna con le quali bisogna confrontarsi l'Occidente non sarà capite non capirà al resto del mondo una cosa che ora sottolineava
Anche Walter perché nel resto del mondo in forme diverse la religiosità ha comunque un peso
E lo anche da noi
Per cui
La secolarizzazione
Che abbiamo vissuto in Europa è un qualche cosa di rilevante di fondamentale per me se designa se
Sottolinea i confini tra le istituzioni dello Stato la cultura la politica la società e le religioni non se fa considerare
Le fedi religiose con qualche cosa che sono
Una
Un resto arcaico una superstizione diciamo che non fa né male né bene
L'altro aspetto che secondo me non va dimenticato di quello che c'era lasciato precedente Pontefice la Caritas in veritate
Io penso che la e continua a pensare che la Caritas in veritate sia una grande enciclica
Che sia un incidente ca su cui la politica dovrebbe riflettere dovrebbe approfondire che pone delle grandi questioni
E poi ora forse rispetto a questo ci sarà aspettiamo all'autunno l'enciclica sui temi dell'ambiente ma già nella Caritas in veritate c'è un
Un un una
Su questi temi una profonda sottolineatura non siamo
I padroni della terra dell'universo sono siamo padroni della terra dobbiamo dobbiamo gestirla dobbiamo
Governarla anche per le generazioni che verranno
Io sono rimasto molto colpito libro precedente che c'ha un po'una connessione con questo
I conti ho detto mi fu diciamo MIF la sollecitazione a scriverlo fu perché mi imbatte dei in quella che tu ricordare la teologia Islam credo deliberazione che è un qualche cosa di grande interesse
Non solo perché segna un rapporto con la teologia cristiana della liberazione con la teologia che c'era l'America latina e che poi
In forme diverse insomma ha influenzato una una riflessione un modo di essere Chiesa non è semplicemente il rapporto con la politica è qualcosa di più complesso
Ma anche perché dimostra che nel mondo islamico c'è un pluralismo
E l'interesse di quelli che guardano all'Islam e non è di vederlo come un monolite
Ma anzi cercare di vederlo perché ci sono aspetti di pluralismo in qualche modo cercare di fare in modo che questo pluralismo si sviluppi perché altrimenti la storia della democrazia in quella realtà non si scriverà mai il pluralismo un qualche cosa di importante
E
Io sono convinto continua a essere convinto
Che ci sono forze in quel mondo che possono scrivere con le tappe che sarà loro necessario possono scrivere
Una
Una storia della democrazia l'esperienza e la democrazia alle donne in primo luogo
E le giovani generazioni ma le donne in primo luogo io ne sono convinto di questo attualmente c'è un po'ruolo anche dell'Occidente
L'Iraq è stato un disastro
Perché se l'Occidente dall'impressione
Che noi abbiamo un modello di un di democrazia e lo in
E lo esportiamo con i carrarmati B tutto tutto quello che poi è successo
Io penso che invece appunto come diceva il Presidente ricordando una frase il papà di sapere il coraggio del dialogo il coraggio di costruire la pace
E io non capisco perché
Una delle esperienze più positive che ho conosciuto della politica
All'assemblea parlamentare delle Consiglio d'Europa mi riferisco a Paolo Corsini che che che ne fa parte anche lui è stato cambiato lo Statuto vaste due anni fa
Perché Assemblea parlamentare del Consiglio però come dice la parola Europa stato ambiato lo Statuto per stabilire dei rapporti di cooperazione di aiuto con Parlamento i dell'area sud del Mediterraneo per costruire insieme
Momenti che rafforzano la democrazia parlamentare pluralismo
Il primo è stato con il Marocco che è un'esperienza una conosciuto la la la la primavera l'anticipata e ha costruito un ordinamento è il è quella che
Per prima c'è e e sta funzionando si è fatto la prima verifica
Poi c'è stato con
L'autorità araba palestinese insomma un percorso in cui si dà un aiuto
A quei Paesi per quello di cui alle quote di cui hanno bisogno e per costruire elementi di del di democrazia di ruolo del Parlamento di ruolo del
Insomma della società che che del delle istituzioni delle istituzioni locali e io penso allora che anche da noi ecco religione
Spazio pubblico
Io penso appunto degli profitto
Nessuno di noi c'è qualcuno un sindacato la Confindustria un partito e quando il Papa ha detto a Cagliari quello che ha detto sul lavoro a Lampedusa o così ha detto ma c'è UNI
C'è un'ingerenza il Papa fa un'ingerenza sulla vita pubblica nessuno le venuto in mente
Perché non ha detto
Pd approva questo emendamento oppure centro sinistra centrodestra cosa fate ha posto delle questioni che sono politiche però dal punto di vista de della sua funzione ed è ed e cioè se il Papa allora
Il punto vero secondo me
è che lo stato di diritto si rafforza
Se
Nel
Nel gruppo nel ruolo c'è anche un ruolo pubblico delle religioni c'è
Un pluralismo il problema la preoccupazione se c'è una sola cultura se c'è una sola religione quella imposta ma se c'è un pluralismo di fede o di culture tutti facciamo un passo avanti asilo Franco poneva il problema del rapporto in Italia
Allora che l'asse relativo la sento così diciamo io penso che questo Papa ponga delle questioni molto forti
Alla incagliato perché lo lo mette molto molto avanti e l'interrogativo è
Se quello che è successo negli anni scorsi
Che cosa ha fatto della recato cattolico testato una grande un una grande un grande soggetto di trasporti DD
Di di rafforzamento della da democrazia vita di di trasformazione dell'Italia eccetera cioè quando si è concentrato per una fase per rispondere
Al pluralismo politico
Si è concentrato nella presidenza della CEI un ruolo
In cui c'era
Molto che invece doveva aspettare all'è caso cattolico e penso che si sia impoverito la situazione
E questo Papa secondo me pone delle questioni perché dal suo punto di vista sono scontate pone delle questioni che lanciano molto della rispetto al ruolo dei laici cattolici
E
Pone anche molte questioni come dice anche con il vostro libro per quello che riguarda la chiese quale compito della Chiesa e dei vescovi tutte e due queste difficoltà oggi
Di di direi che siamo in una fase da questo punto di vista e lo dico così un po'distanze di incertezza come se uno fosse sceso
In campo per fare una partita di football e improvvisamente dicono che la partita di pallacanestro e quindi deve di organizzavo o viceversa
Deve riorganizzare un po'le le le le regole il modo di giocare riassetti penso che questo sia un polo di naturalmente bisogna
è molto importante che quest'operazione
Secondo me non soltanto importante per la Chiesa ma importante perché per
Per il mondo che questo che l'azione del Pontefice riesca e quindi
Come come pare mi pare che sia
Nel suo libro che viene citato se è importante che uno non dica sì sono d'accordo ma
è bene che
All'interno anche della Chiesa al confronto e e lo sforzo per andare avanti ci sia
La penultima considerazione che voglio fare è quella sul primato della coscienza di questo sono molto convinto
Io ho frequentato padre Balducci in una fase della mia vita
Lo frequentato anzi molte fasi della mia vita da studente poi da da da da chi aveva delle responsabilità politiche istituzionali in Toscana anche qui non è
Padre Balducci che non c'è più da vent'anni
Papà francese non è questo non è questa similitudine
Quello che mi interessa è che
Padre Balducci diceva e quante volte ne abbiamo discusso che la coscienza lui diceva è l'organo del futuro
Io penso che questo sia davvero un aspetto importante ecco un aspetto rilevante che che deve che deve esserci oggi perché
La coscienza è davvero un qualche cosa che è fondamentale lo sottolineava Walter è fondamentale
Per avere anche un rapporto che si un rapporto di identità e di dialogo tra credenti e non credenti
Naturalmente sia dei col primato della coscienza anche se non sono credente riconosco un punto che il bene lo riconosco
Perché se dico primato della coscienza
E non e e il bene qualche cosa di soggettivo bene allora non si arriva da nessuna parte se invece cioè non sarebbe possibile se dico invece c'è un qualche cosa che si individua come bene potevo
Per esempio il fatto di come si sta con il prossimo fatto di non disinteressare mi se chi sta accanto a me sta bene o sta male di come l'ambiente se questo è il bene io ci possa arrivare perché
O una fede religiosa o ci possa arrivare senza avere una fede religiosa ma
Questo mi dice la coscienza
Se questo si stabilisce davvero penso che sia un elemento
Che che che e che quello che rifiuta il totalitarismo e per dirlo con la stipula Pria della del della sinistra una storia che che che che non ci appartiene di più
Quando si diceva
E io spero che non si dica più anche se la senatrice data mi dice che si dice ancora da una parte nel senso che mi ha raccontato la sua esperienza
Da si si dice da una parte c'è una cosa giusta e dall'altra c'è il partito
Se le due cose coincidono faccio quello che sento giusto se le due cose non coincidono scelgo il partito siamo al totalitarismo qualunque sia il partito comunque summit
Si chiami fa
L'ultima considerazione che voglio l'ultima considerazione che voglio fare questa sulla crisi
Sulla crisi di della democrazia la sfida della democrazia anche qui a me è parso sempre molto strano
Che nel nell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa come voi sapete
Una sono delegazioni parlamentari di tutti i Parlamenti europee non dell'Unione europea ma di tutti i Parlamenti europei tranne la Bielorussia per ovvi motivi di di di di minimo di democraticità
Si discute almeno Presidente due-tre volte all'anno sulla crisi della democrazia
Perché il oggi viviamo una fase in cui la democrazia che conosciamo la democrazia rappresentativa ex Sita
Ha vinto le battaglie contro i totalitarismi del ventesimo secolo di segno diverso ma nel ventunesimo secolo essi data
Certo si data da terrorismi prevedere queste scene ce ne rendiamo conto maestri data da delle domande a cui va dato una risposta uno e la capacità di pesci indubbio
Con la globalizzazione ci sono anche tempi di decisione e e indubbiamente c'è la necessità di tempi di decisione di assunzione di responsabilità negarlo vorrebbe dire
Tapparsi gli occhi di fronte alla realtà questo ci induce a un altro elemento la democrazia per decide non può essere più soltanto a livello degli Stati nazionali
Perché altrimenti decide
E niente rischia di fare delle grida manzoniane se non c'è la connessione
La Costituzione ad esempio dell'Unione europea l'altra cosa però l'altro aspetto
E che oltre a saper decidere la democrazia ha bisogno di controlli questa almeno è la mia condizione
Perché se non ci sono controlli capacità di decidere che si accentua ma insieme possibilità di controlli strumenti di controlli importanza di strumenti controlli se questi invece sento in contraddizione
O in alternativa addirittura la capacità di decidere
Si definisce quella che costituzionalisti chiamano e che io credo ci sia la sfida che che che a cui è chiamata la democrazia nel nostro tempo anche in questa parte del mondo del dov'è che si chiama dittatura della maggioranza
Gioco un'elezione chi vince va bene fino alle successive elezioni non funziona così guardate è pericoloso
è pericoloso davvero
Perché se funziona così noi avremo io penso un cunicolo rischiamo di avere un impoverimento della democrazia e per questo bisogna avere le regole ricostruire quel precoci dal basso che qui erano erano dette ma anche scoprire riscoprire il
Il valore e l'importanza insieme all'esigenza di governabilità degli aspetti del controllo e della partecipazione
Grazie ancora
Grazie nonché al senatore Chiti naturalmente
Credo che il suo riferimento la dicotomia tra coscienza è partito non facesse riferimento all'attualità politica non
Puramente Casu alle e volevo semplicemente ringraziare il Presidente Grasso per l'ospitalità e per le sue parole e fare tantissimi auguri a Vannino Chiti per questo bel libro
Ieri ringraziare Andrea Riccardi e ringraziare Walter Veltroni a quale facciamo anche gli auguri perché oggi il suo compleanno
No