Rassegna di Geopolitica: reazioni e commenti al piano annunciato dal presidente Obama per sconfiggere l'Isis

Vogliono gli ascoltatori di Radio Radicale lunedì quindici settembre due mila quattordici oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo delle reazioni e commenti che hanno seguito l'annuncio
Del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che nei giorni scorsi ha annunciato una nuova strategico non la ricetta da mettere in campo per sconfiggere
Lei si sia in Iraq e in Siria un nuovo piano dunque per una salto di qualità nella lotta all'ISI se vediamo le reazioni partiamo con quanto scrive
Nathan Freire che è un analista presso il CSA DS Centerphone sorteggi International Studies la guerra LIS uno sforzo ad alto rischio
Di che cosa si tratta del piano enunciato dal Presidente Obama essenzialmente spiega Fraia il Presidente ha avanzato l'idea di una proxy war una guerra indiretta controlli SIS lungo quattro componenti
Con la parte più rilevante intermedi combattimento destinata all'esercito iracheno le milizie curde e le forze siriana di opposizione
Nel tempo le quattro componenti del Piano si combineranno con l'obiettivo di degradare di capacità dell'ISI sa riconquistare le aree con questa tela lì sì sì in Iraq e infine distruggerli SIS quale minaccia alla stabilità della Regione
E vediamo l'ora quali sono le quattro componenti del ricetta Obama
La prima componente riguarda la forza militare americana e quella dei suoi parte contro postazioni il SIS in Iraq eccome in Silvia
La seconda componente prevede un crescente sostegno diretto da parte della coalizione guidata dagli Stati Uniti alle forze locali che attualmente combattono contro il senso sul terreno
Il Presidente è stato chiaro che non ci sarà impegno diretto di militari americani per forze locali si intendono esercito regolare iracheno milizie curde peshmerga
Invece sono interno che arricchire le menti moderati dell'opposizione siriana impegnati sia contro le forze Presidente siriano Bashar al-Assad
Che contro i miliziani dell'insiste la terza componente la strategia di Obama prevede l'aumento degli sforzi da parte della coalizione nel prevenire gli attacchi terroristici dell'insiste
Presumibilmente in Iraq Siria e altrove potenziando lavoro di intelligenza limitando la possibilità di reclutamento all'estero e l'accesso alle risorse finanziare e contrastando il messaggio estremista di quelli sì sì e promotore
La quarta e ultima componente infine secondo il Presidente Obama è quello di proseguire con l'assistenza umanitaria alle popolazioni vulnerabili oggi minacciate dall'ISI sì e allora
Quali sono i principali rischi che una strategia di questo tipo porta con sé spiega Nathan Fraia del CS I.S.
Innanzitutto la risposta si basa su un ombrello di sostegno garantito da una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti questa coalizione dovrà dunque tenere conto di tutti gli interessi calcoli degli attori
Che li prendono parte l'approccio è molto differente a livello di Stato sottostanti e attori non statico essere dunque difficile come dire trovare prova quadra altro problema secondo la tal fine ci assegna esse
Noi probabilmente vedremo il peggio della guerriglia regolare del ventunesimo secolo emergerà ma mano che la Campania procederà
Già Siria era Cassano teatro di tremende nefandezze settari sempre di più tenderà ad avvenire questa cosa questo fatto e bisogna tenere sotto controllo dunque i rischi di escalation è così
Nathan fra il per il CSS sito internet del CSS punto organi andiamo a vedere quello che scrive invece la magicamente al Paese insito tra centro studi conservatore che ha prodotto nei giorni scorsi una pay per
Un'analisi lunga approfondita per quanto riguarda uno la minaccia che di che rappresenta Lisi spie le rispose a mettere in campo
Il titolo eh una strategia per sconfiggere allo Stato islamico tra gli autori di questo Pepper cenacolo dei più noti analisti neocon degli Stati Uniti fra i tre Kagan
Lo Stato islamico e la promessa Pepe pone una grave minaccia di statunitense alleati Medioriente nel mondo
Notizie che non sono in preparazione attacchi terroristici sul suolo americano sono di scarsa consolazione
La posizione le risorse che controlla la capacità e la determinazione dei suoi leader se combattenti ne fanno una realtà letale tre gruppi simile dal carica
E capacità degli Sisti offrire asilo e sostegni e pianificatore di attacchi terroristici contro di noi sono oltre ogni minaccia mai conosciuta
Le migliaia di cittadini americani ed europei che combattono al fianco dei miliziani dell'ISI se costituisco una minaccia senza precedenti alla nostra sicurezza dunque lo Stato islamico di sistema essere sconfitto
Sviluppare una strategia per farlo è immane riconoscono di odori la situazione oggi negativa e il momento è assolutamente nella direzione contrarie
è difficile attivare un percorso verso la soluzione definitiva in Iraq e Silvia il disinteresse dell'America nei confronti del deterioramento della situazione nei due Paesi
Ci ha privato della comprensione e dei fatti base l'intelligenza necessari ad articolare una strategia
Dobbiamo quindi perseguire un approccio iter attivo così definito che significa di assunzione di fatti basici sviluppando comprendendo costruendo alleanze sul terreno in particolare con le forze arabo sunnite in Iraq
Che saranno essenziali per definire le condizioni per le operazioni che seguiranno
Il cuore della sfida conclude il riassunto del pay per della
American trattarsi in situ il cuore della sfida che gli Stati Uniti devono affrontare in Iraq Siria sta nella capacità aiutare gli arabi sunniti
Da Baghdad a Damasco in Turchia Giordania di sconfiggere h e dei suoi affiliati
Penso che queste comunità ad aderire alla rifondazione dissi racket di Siria e Iraq è la sfida maggiore impeto intitolato una strategia per sconfiggere lo Stato islamico a cura dell'America Enterprise Institute
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L'annuncio del Presidente Obama di espansione della Campania militare controlli SIS risponde a casa segna una reazione appropriata di confronto ed una minaccia crescente degli Stati Uniti e dei suoi interessi
Ma l'obiettivo dichiarato il Presidente Obama di distruggere Lisi sta è irrealistico e la sua enfasi sulla volare con l'opposizione siriana è discutibile
Per costruire una forza per sconfiggere Lisi disse sia in Iraq e che in Siria spiegare adesso
L'Amministrazione Obama avrà bisogno dei Paesi arabi sunniti Arabia Saudita cantare eccetera così come dire in Russia che possono giocare un ruolo importante nell'influenzare il regime del Presidente siriano Hassan
In particolare aggiunge il presidente del carciofo nelle scelte sono stato sorpreso dall'est dall'enfasi posta dal Presidente Obama nella costruzione dell'opposizione siriana
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Se le quattro componenti enunciate dal Presidente sono la strategia antisì sia dell'Amministrazione spiega Croff mai allora questa strategia era già pronta da settimane c'è poco di quello che ha detto il Presidente che la sua amministrazione non aveva già dichiarato nei giorni scorsi
Quello che mi colpisce in particolare e che
Per molti versi euro versamento delle politiche per il Medio Oriente per gli ultimi sei anni in cui il nostro Paese ha voltato le spalle alla ragione
E il Presidente non si sente in dovere di prendere più tempo per spiegare agli americani la reale natura della minaccia che lì si sapone agli Stati Uniti e i suoi interessi e il perché questo nuovo approccio con tutti i costi e rischi correlati e necessario
Ciò detto secondo me il Presidente nel suo intervento definito l'obiettivo di guerra che testuale degradare distruggere lì insiste ma non obiettivo strategico per le politiche degli Stati Uniti cosetta Malacco Hoffman della Brookings Institution
Sito internet per chi volesse approfondire Brookings punto dunque
E vediamo quanto scrive allora Stifani Walter per il Belfe Center for Science International Affairs presso la alla Val Schenardi School
Titolare anche di un blog sul sito dalla rivista forme policy
La decisione del Presidente Obama scrive il professor Walter di escalation per le azioni militari degli Stati Uniti controlli SISS è un azzardo mal consigliato
E suggerisce che gli Stati Uniti hanno imparato poco dei precedenti fallimenti in Iraq e Libia
Lì insiste un brutale movimento estremista ma non una minaccia vitale agli interessi americani isoletta Chieri non sono sufficienti incerto l'unica efficace soluzioni di lungo termine e l'affermazione di governance effettiva nella regione dove lì sì sì agisce
Washington non può svolgere questo ruolo il successo dunque dipenderà dagli attori locali che però in passato si sono dimostrati inaffidabili
In buona sostanza gli Stati Uniti hanno appena avviato un altro impegno militare senza termine ma senza una chiara strategia con alleati non affidabili e mancanza di una logica convincente
Questo è il giudizio molto netto e molto critico del professore Stefano volto del bar fare sente alla università di araba poter ritrovare anche questo sito internet attraverso la parola chiave beffe Center
Passiamo a un think thank molto vicino alla amministrazione Cobham comunque ai democratici il Centre for America in progress Capra
Nero quanto scrive essa Brown nel discorso di Obama c'è un passaggio che dovrebbe causare tutti molta preoccupazione
Nel sostenere che la lotta contro Lisi se sarebbe differente dell'operazione militare grande scala di decenni in Iraq in Afghanistan il presente a escluso l'impegno dei nostri militari sul terreno
Piuttosto ha detto Obama gli Stati Uniti dipenderanno dalla potenza militare e dal sostegno alle milizie locali che combattono lì si sta questa strategia di contenitori sì che ci minacciano a dichiarato testualmente Presidente assieme al sostegno di nostri partners impegnati in prima linea e quella che ci sta dando i risultati migliori successo inerme e somale
Chiuse le virgolette fine della citazione di Obama prosegue perché io sbranato
Questo passaggio è la cosa meno incoraggiante più Obama poteva dire gli emesso mare sono stati bersaglio di centinaia gli attacchi militari degli Stati Uniti condotti soprattutto con Broni ma anche con l'operazione delle forze speciali e missili lanciati le navi circostanti
Dopo tredici anni circa che è stata impiegata autorità garantita allora a George certo bus Peter scompenso logge Al Qaeda
Da partire dal due mila uno gli Stati Uniti sono ancora incapaci di prevenire la diffusione del terrore in questi Paesi gli elementi somale tra gli altri sostenendo che la guerra Colli si sarà breve poco intensa
Se io me ne sommaria sono storie di successo la lotta ad Al Qaeda la guerra Lisi disse sarà una faticaccia molto più di quanto si vorrebbe far credere
Molto molto critico ma anche Ispra una che scrive per conto del Center for America in progress che pure un centro studi molto vicino democratici e molto vicino all'Amministrazione di Barack Obama
Il sito internet se volete approfondire il tema American progresso punto Olbia
Infine in chiusura cosa ne pensa gli americani secondo lesse tutto demoscopica o Gallup il sessantun percento gli americani oggi sostiene ancora la decisione di Obama di ritirare le truppe americane dall'Iraq del due mila undici
Erano il settantacinque per cento tre anni fa quindi vuol dire che
Quattordici per cento dei cani hanno cambiato opinione rispetto a tre anni fa che forse evidentemente il ritiro unilaterale delle truppe testato prematuro
Altro dato interessante che Gallo presenta e vale la pena di segnalarlo oggi in meno americane ritengono che l'Iran sia la minaccia numero uno loro Paese nel due mila sei erano il trentatré per cento e oggi sono solo tra virgolette il sedici
Per cento e questo è un dato che comunque fa riflette un periodo in cui c'è un con
Negoziato per quanto riguarda il dossier del nucleare iraniano che potrebbe sulla grande opportunità anche infine altro sondaggio questo condotto dal più coulisse Lecce Center
Che analizza la questione della crescita dei timori nei confronti del terrorismo estremista e la questione relativa alla rispetto tutte rette diritti civili minacciate dalle politiche di sicurezza
Negli Stati Uniti
Il sessantatré per cento degli americani considera Lisi Scoma grave minacce al proprio Paese contestualmente
Il cinquanta per cento gli americani ritiene che il Governo non abbia messo in campo di quadri politiche di sicurezza invece un trentacinque per cento di americani
Ritiene che si sia andati troppo in là con la restrizione delle libertà civili nel Paese a causa proprio delle politiche di sicurezza un anno fa I tempi dello scandalo sta votando erano il quarantasette per cento gli americani che denunciavano
Una limitazione delle libertà civili nel Paese per garantire la la sicurezza nazionale e oggi questa percentuale è scesa al trentacinque per cento
Segno anche dei tempi con questa segnalazione dalla istituto più esserci Center degli Stati Uniti si chiude la puntata di oggi le aziende geopolitica delicata reazioni e commenti
Dopo il piano annunciato il pediatra in stato di Barack Obama per lanciare tra un salto di qualità per quanto riguarda la lotta all'insiste in Iraq e in Siria
Con questa relazione si vede dunque la puntata di oggi la rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo rende ci sentiamo domani mattina alle ore sette in chiusura riguardano sempre indirizzo di posta elettronica per i vostri commenti suggerimenti crediti eccetera per quanto riguarda le trasmissioni che ascoltate
Da parte nostra emittente l'ingresso io ascolto Giorgio Radio Radicale punto it