Il rovescio del diritto - La pillola

Lo scorso due febbraio il fatto quotidiano ha scelto di sferrare un attacco frontale ed esplicito
Alla recente riforma delle norme sulla custodia cautelare una delle poche riforme del processo penale se non l'unica da molti anni a questa parte
Degna di questo nome come abbiamo avuto modo di ribadire più volte in questa piccola rubrica
Se fossero mai residuati tutti sul fatto che quella riforma fosse idonea raggiungere almeno in parte l'obiettivo di limitare la uso dello strumento custodiale nel processo penale italiano
Questo mio lentissima attacco del quotidiano diretto da Marco Travaglio vale da solo atti Solter lì
Spacciatori alla luce del sole vietato arrestarli per legge
Questo è il titolo di apertura della prima pagina
Il dato il fondo firmato da Travaglio con il titolo per la verità più sincero e coerente che li abbiamo mai visto scrivere elogio delle manette
Il succo della inchiesta giornalistica chiamiamola generosamente così è questo
Il spacciatori che impediscano le città italiane grazie a quella riforma hanno guadagnato l'impunità
Non è più possibile arrestarli dopo due giorni dicono con sconforto anonimi poliziotti ci ritroviamo di nuovo in piazza e ci fanno Mara Meo
Questo perché qui si dà la parola ad un pubblico ministero di Torino la categoria degli avvocati con gli esperti di diritto è sconosciuta ai giornali atto
Nel due mila quattordici dice il Pubblico Ministero la pena massima per l'ipotesi di reti spaccio è scesa a quattro anni ma la custodia cautelare in carcere prevista solo per reati che prevedono una pena massima
Di almeno cinque anni il giornalista giornalista costernato domanda nessuna alternativa
E il pm si possono disporre che arresti domiciliari ma la maggioranza gli spacciatori strada non in mora
Segue un rosario di flash terrificante sulle piazze di spaccio di alcune città italiane Costaccia Torre di ogni razza sesso ed età
Fine del servizio lanciato a tutta prima pagina
Dunque ricapitoliamo la diffusione capillare dello spaccio non dipende dalle impotenza suicida della politica proibizionista
Non dipende dalla strepitosa remuneratività per traffico strada facendo
Non dipende dalla piaga della tossicodipendenza che consente di arruolare all'attività di spaccio al minuto un mero pressoché infinito e non argina Pivetti soldati pronti a tutto per procurarsi la propria dose di giornaliera no
Dipende dal fatto che dopo la riforma non puoi arrestare a raffica e trattenere in carcere dobbiamo immaginare fino a sentenza definitiva
Quegli sventurati micro spacciatori che apprendiamo sono tutti senza fissa dimora e dunque non possono essere mandati agli arresti domiciliari come pure la immonda riforma consentirebbe
Si tratta di un'affermazione di una tale imprudente ipocrisia che nemmeno meriterebbe di essere confutata addebitare alla riforma della custodia cautelare la endemica diffusività dell'unico lo spaccio
E l'assoluta inefficacia di qualsivoglia attività di repressione del fenomeno come se si trattasse di una novità di queste ore figlia della scellerata riforma è qualcosa che non saprei dire se più ridicola grottesca o più vergognosa
Le vere ragioni di questa
Per curiosa iniziativa giornalistica le possiamo d'altro canto leggere nel fondo del direttore travalicano che accompagna la campagna lanciata dal titolo di apertura
E riguardano la riforma in sé
Colpevole di aver seppure per inteso ancora blandamente
Espresso la necessità di ricondurre l'uso del carcere preventivo alla dimensione eccezionale cosiddetta ultima ratio inutilmente imposta sia dalla legge ordinaria che da quella costituzionale
E perciò colpevole di avere posto alcuni argini alla prassi delle ordinanze del G.I.P. fotocopiate dalla richiesta del pm
Per le motivazioni stereotipi che partano l'esigenza cautelare sulla sulla postura azione la gravità del reato
Per la costante attitudine a non rispettare il criterio di gradualità della misura cautelare che pure la legge impone
Tutto ciò sta determinando un effettivo inedito contenimento dello strapotere delle procure nella fase delle indagini ed una messa in discussione della subalternità del giudice e la fase cautelare
Ed ecco allora questo attacco furibondo scatenato attraverso la sollecitazione di scoppia collettive diffuse qui alimentati attraverso una vera e propria mistificazione della realtà
Ed altre analoghe campagne di stampa si scateneranno statene certi
Al prossimo scarcerato che investirà qualcuno con la sua auto al prossimo sporca sfuggito al controllo custodiale si scatenerà all'inferno
L'elogio delle manette e come scrive imprudentemente Travaglio sarà la bandiera di questa spregiudicata Vandea giustizialista
Buona giornata a tutti