Rassegna stampa estera

Buongiorno a lei ascoltatori di Radio Radicale venerdì cinque febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi ma ci soffermeremo soprattutto su due questioni
Leggendo a profili di talmente due articoli la prima la crisi dei rifugiati che sta attraversando l'Unione europea a cui l'Economist dedica la copertina e il suo editoriale un piano per i rifugiati in Europa
Come gestire la crisi dei migranti un problema europeo richiede una politica comune dell'Unione europea coerente
Il settimanale britannico però va oltre quelle che sono state due proposte finora avanzate e vedremo perché
In sostanza propone un grande programma di reinsediamento di rifugiati siriani presenti in
Turchia in Libano e in Giordania e il
Respingimento rimpatrio di chi arriva
In Europa l'altro tema che approfondiremo labbra exit altra minaccia esistenziale per l'Unione
Europea vedremo un commento di Philip Stephens Alfano Sean Times può essere difficile per alcuni ammetterlo ma l'Europa ha bisogno del Regno Unito così la vedo il columnist del quotidiano della City che da
Una prospettiva molto britannica e Philip Stephens è un europeista non un
Nazionalista a proposito di nazionalismi populismi vedremo da liberarsi o anche un editoriale sull'Europa
Minacciata dalle derive populiste dell'ex blocco dell'Est in particolare i Governi in Polonia e in Ungheria
Chiuderemo con la Spagna dove continua la crisi politica non è ha affidato al leader del Partito Socialista Sanchez
Il mandato di for cercare di formare un Governo malgrado nessun partito abbia la maggioranza in Parlamento
Uno stallo politico che la Spagna non può permettersi il titolo
Di un editoriale di ieri del Financial Times cominciamo però dalla crisi dei rifugiati e dall'economista che dedica il suo principale editoriale
A un piano per i rifugiati in Europa questo il titolo come gestire la crisi dei migranti un problema europeo richiede una politica comune dell'Unione europea coerente
Facciamo entrare i rifugiati ma regoliamo il flusso e come andiamo a leggere i rifugiati sono persone ragionevoli in circostanze disperate
La vita era diventato intollerabile per molti del migliore di richiedenti asilo che sono fuggiti dalla Siria dall'Iraq all'Afghanistan ed altri Paesi in guerra per arrivare in Europa nel corso
Dello scorso anno l'Europa e in pace e ricca e accessibile gran parte dei richiedenti asilo non avrebbero mai abbandonato le loro case e ricominciare tutto daccapo in mezzo degli stranieri ma quando l'ATER l'alternativa è la minaccia di morte
Via bombe a grappolo o via decapitazione da parte di alcuni fanatici i rifugiati fanno l'unica scelta razionale che c'è
Il flusso sarebbe stato gestibile se i Paesi dell'Unione Europea avessero lavorato insieme come ha sempre chiesto la cancelliera tedesca Angela Merkel
Invece Germania Svezia sono state lasciate sole e oggi da loro volontà di aiutare i rifugiati si sta esaurendo
A meno che l'Europa non riesca a restaurare in fretta un po'di ordine la pressione politica costringerà Merkel a fare marcia indietro in modo unilaterale innescando un ondata di chiusure di frontiere
Cosa più preoccupante la crisi dei migranti sta alimentando la xenofobia il populismo politico l'estrema destra nazionalista ha già il potere in alcune parti dell'est europeo se xenofobia populismo contagio danno Germania Francia Italia all'Unione europea
Potrebbe implodere la situazione oggi è un caos secondo l'Economist i rifugiati sono liberi di attraversare il Mediterraneo registrarsi incamminarsi verso il Paese che a loro sembra più accogliente
Molti migranti economici che non hanno diritto all'asilo hanno trovato un posto in questa marea umana semplicemente mentendo sulla loro origine
Questo sistema del liberi tutti per l'Economist deve essere sostituito da un sistema in cui le richieste di asilo siano
Valutate alla frontiera dell'Europa o ancora meglio prima che i rifugiati attraversino il Mediterraneo
Quelli che non sono eleggibili per l'asilo devono essere rimandati indietro senza ritardi quelli che hanno la possibilità di ottenerlo devono essere inviati nei Paesi che sono pronti ad accettarle
Per creare un sistema di questo tipo ben regolato servono tre misure la prima eliminare alcuni push factor si fattori che spingono la gente a rischiare la traversata
Per fare questo occorre aumentare gli aiuti rifugiati in particolare le vittime delle guerre civili in Siria e Iraq nei paesi vicini come la Turchia la Giordania Libano
La seconda cosa da fare e di valutare le domande d'asilo quando i rifugiati sono ancora nei campi del Medioriente o al massimo negli hot spot in Grecia e Italia al loro arrivo nell'Unione europea
Il terzo elemento è insistere che i richiedenti asilo rimangano negli hot spot fino a quando la loro
Richiesta sarà valutata invece di saltare su un treno verso la Germania tutte queste misure
Sull'ordine di difficoltà pensati innanzitutto il push factor la prospettiva di porre fine alla guerra civile si deve più remota che mai i colloqui di pace a Ginevra questa settimana sono stati sospesi per la mancanza di progressi
Ma l'Unione europea può fare molto di più per aiutare i rifugiati Paesi che li ospitano la cosa scandalosa che l'aiuto per i siriani è stato tagliato nel due mila quindici anche se la guerra
è diventata più sanguinaria necessario molto di più dei nove miliardi per il due mila sedici promessa di dalla conferenza dei donatori sulla Siria a Londra
Ed è necessario molto di più per molti anni il denaro europeo dovrebbe essere usato non solo per dare cibo e alloggi rifugiati ma anche per costringere i Paesi ospitanti
A permettere loro di lavorare per i primi quattro anni del conflitto si diano i siriani sono stati negati permessi di lavoro in Turchia Giordania Libano il contante europeo può anche contribuire a dare una scolarità e quattrocento mila
Bambini rifugiati in Turchia che non hanno classi scuole dove andare il passo successivo secondo l'economista e di
Richiedere ai richiedenti asilo di registrarsi e di vedere valutata la loro domanda il più vicino possibile a casa loro
Cioè in Turchia Libano Giordania idealmente quelli che poi arrivano in Europa in barca dovrebbero essere rispediti in un campo in uno di questi tre paesi
Per dimostrare rifugiati che hanno solo perso tempo e soldi preziosi pagando dei trafficanti di esseri umani per compiere un pericoloso e un e inutile viaggio
Questo incontrerebbe obiezioni legali e politiche cioè il il rimpatrio immediato dei richiedenti asilo
Non ultimo visto il bilancio della Turchia in termini di diritti umani così secondo l'Economist devono anche esserci campi per processare le richieste di asilo
Nei Paesi di primo ingresso Grecia Italia i costi di tutto questo dovrebbero ricadere sull'intera unione europea visto che l'obiettivo di riprendere il controllo delle frontiere esterne
C'è spazio anche per compromessi politici in cambio dell'accoglienza dei rifugiati non spot sul suo territorio la Grecia potrebbe ottenere non aiuto sul suo debito pubblico
I rifugiati tuttavia secondo l'economista accetteranno questo schema invece di entrare illegalmente nell'Unione europea solo se avranno la certezza che le loro richieste saranno valutato in in un tempo ragionevole di conseguenza
L'Unione europea deve spendere ciò che è necessario affinché le richieste d'asilo vengano valutate rapidamente e gli Stati membri devono essere pronti ad accettare un numero sostanziale di richiedenti asilo insomma
Serve e qui sta il punto un programma di reinsediamento molto più ampio di quello attualmente gestito dall'Agenzia ONU per i rifugiati che prevede solo
Centoventi centosessanta mila posti parliamo lo precisiamo dirle insediamento non di
Ricollocazione nel programma lanciato dall'Unione
Europea
Anche i paesi fuori dall'Unione Europea inclusi gli Stati del Golfo possono giocare un ruolo la la priorità deve essere data i rifugiati che chiedono asilo quando sono ancora in Turchia Giordania o Libano
Per ridurre gli incentivi a imbarcarsi verso la Grecia
Emigranti poiché
Non hanno diritto all'asilo deve essere rifiutato l'ingresso oppure devono essere rimpatriati
Certo in alcuni casi legalmente difficile ma se si vuole che il sistema non venga travolto che non sia visto come ingiusto illegittimo da i cittadini europei
La selezione deve essere efficiente ed efficace
I Governi europei devono firmare rapidamente accordi di riammissione per rimpatriare i i migranti in Marocco Algeria se questi accordi sono impossibili la prospettiva di aspettare il definitivamente in Grecia
Spingerà i migranti economici che vogliono raggiungere la Germania a pensarci due volte prima di imbarcarsi
Una volta che queste misure saranno
Attuate diventerà poi possibile adottare altre misure più controverse fermare per esempio il flusso incontrollato attraverso la frontiera nord la Grecia con la Macedonia
Negli ultimi cinque mesi infatti è diventato chiaro che l'Europa non è in grado di controllare i numeri con la natura dei migranti che arrivano se in guardia frontiera spingono i richiedenti asilo verso nord augurando loro buon viaggio
Dall'inizio della crisi dei rifugiati abbiamo sostenuto che l'Europa deve accogliere la gente perseguitata e gestire con attenzione il loro ingresso
Il il loro ingresso nella
Società europea la loro integrazione il nostro punto di vista non è cambiato precisa l'economista i Paesi hanno un dovere morale e legale di fornire protezione quelle che fungono da un grave pericolo
Questo approccio dirompente nel breve periodo ma nel medio termine se si permette loro di lavorare rifugiati si assimilano e danno un contributo importante all'economia
Per contro il caos degli ultimi mesi dimostra ciò che accade quando i politici non sono in grado di adottare un approccio paneuropeo ciò che è chiaramente un problema paneuropeo
Il piano che abbiamo delineato richiede molto contante molti i negoziati ma è nell'interesse di ciascun Paese dare un contributo perché tutti starebbero peggio se l'Unione europea dovesse cadere in una spirale xenofoba
Per l'Economist c'è un precedente incoraggiante quando più di un milione di boat people lasciavo il Vietnam dopo la presa del potere dei comunisti nel mille novecentosettantacinque i rifugiati inizialmente andarono nei campi
A un combinato i paesi dell'Asia prima di essere mandati in America Europa Australia
Arrivarono in quale in quei Paesi con nulla ma si adattarono in modo rapidissimo il reddito mediano di una famiglia americano vietnamita oggi è sopra la media nazionale
Nessuno in America oggi si lamenta che i boat people non fanno parte dell'America così
L'economista con questo piano che presenta diversi aspetti interessanti il punto centrale un grande programma di re insediamento si va si vanno a prendere i rifugiati in Turchia Giordania e Libano e
Questo l'elemento più innovativo chi in qualche modo supera la coda o cerca di superarla passando via mare attraverso
Leggero beh viene rispedito in qualche modo in fondo alla coda così l'Economist l'altra minaccia esistenziale sull'Unione europea la Blacks sì tra l'uscita del Regno Unito dall'Unione
Almeno minaccia esistenziale la considera Philip Stephens columnist del Financial Times europeista
Può essere difficile per alcuni ammetterlo ma l'Europa ha bisogno del Regno Unito così Stephens spiega le importanti concessioni fatte avevi Cameron
Scrivendo ci sono molti sospiri per non dire peggio nelle capitali europee di fronte all'ultimo tentativo di cementare l'appartenenza del Regno Unito all'Europa
I partner europei di debiti Cameron hanno vissuto per quarant'anni con l'eccezionali ISMU le eccezioni britanniche hanno concesso accordi speciali opta Haute caveat di ogni tipo per
Tenere dentro per tenere a bordo il Regno Unito non ci sono che garanzie che le ultime concessioni permetteranno una volta per tutte di risolvere le cose
Anche nel caso in cui il primo ministro dovesse vincere voi
Il referendum che ha previsto per giugno da un punto di vista britannico l'accordo offerto a Cameron dal Presidente del Consiglio europeo da Malthus che al contempo privo di sostanza
E politicamente fondamentale chi vuole uscire dall'Unione europea si sbaglia su quasi tutto ma ha ragione nel dire che il pacchetto proposto
Da Tuscania un'altra in modo fondamentale la relazione del Regno Unito con Bruxelles ma questo cambiamento fondamentale non è mai stato in agenda il meglio che si possa dire e che alcune delle riforme sono utili altrove
Non faranno danni il pacchetto permette in sostanza il Regno Unito di vivere ancor di più semi distaccato dall'Unione europea ma senza
Offendere i principi guida che reggono l'Unione europea
Per quanto l'accordo possa essere l'ISO ciò che conta per Camera onore alla politica interna e questo accordo secondo Philip Stephens
Fornisce a una serie di parlamentari conservatori che hanno istinti euroscettici la scusa per dimostrarsi leali al Primo Ministro
Al di là in qualche modo della loro propensione a uscire dall'unione europea insomma finora la tattica è sembrata funzionare
Qual è la prospettiva europea una decina d'anni fa prima della crisi finanziaria globale del collasso del sistema statuale in gran parte del Medioriente alcune delle controparti di Cameron
Dentro l'Unione europea probabilmente avrebbe detto lasciamolo andare un paio di loro avrebbero aggiunto meglio così
Per sinora Angela Merkel che l'indispensabile alleata del premier britannico nei negoziati lamenta la mancanza di leadership di Cameron più di una volta la cancelliera tedesca suggerito al premier britannico dimostrare un po'
Di coraggio perché mai l'Europa dovrebbe salvare un Primo Ministro che sembra pronto accederei nazionalisti del suo stesso partito e l'interrogativo
E la risposta per quanto possa infastidire qualcuno e che i tempi sono cambiati i dieci anni fa la zona euro sembrava ancora un paradiso di stabilità
La Polonia in Ungheria che ora stanno facendo una marcia indietro illiberale avevano appena sottoscritto l'obbligo della democrazia liberale previsto dall'appartenenza all'Unione europea
L'immigrazione anche se faceva già notizia era considerata una questione che aveva
Più a che fare con la necessità di trovare nuove reclute giovani per una forza di là lavoro che invecchia ora invece l'Unione europea non può
Permettersi di subire un altro colpo
La crisi della zona euro è stata contenuta ma non risolta l'onda di rifugiati che attraversano leggevo il Mediterraneo diviso i Paesi tra Nord e Sud Est e Ovest i Governi i partiti tradizionali sono sotto assedio a causa del populismo rampante
Insomma questo non è il momento per l'Unione europea di perdere il Regno Unito per quanto membro difficile capriccioso
Malgrado tutte le sue abitudini di cenare alla Carta il Regno Unito appeso economico e politico risorse militari e capacità diplomatiche tutti elementi che saranno essenziali all'Unione europea nei prossimi anni
Certo e Regno Unito non può aiutare la zona euro ma può essere un attore vitale nello sforzo di stabilizzare il vicinato dell'Europa perché questa è la sfida
Chiave secondo Philip Stephens quel che attende l'Europa
E
è chiaro dalla crisi dei rifugiati
In provenienza dalla Siria e dall'afflusso di migranti dal nord-Africa la compiacenza post guerra fredda secondo la quale l'Europa all'Europa bastava fissare l'esempio per il resto del mondo
Non è più di attualità nel medio periodo il caos violento sul fianco sud che sul fianco est
Costituiva una minaccia esistenziale all'integrazione europea di fronte a questo serve un cambio di mentalità cioè la consapevolezza che non ci sono facili soluzioni come un po'di aiuti quindi un intervento militare lì
Basta con le toppe serve un progetto che duri un decennio o più per promuovere Sicurezza e prosperità
I politici devono iniziare a spiegare i termini della sfida la gente deve sapere che ci sarà un prezzo da pagare ma la gente anche pronta a capire che l'ideazione e più costosa dell'azione
Ingredienti essenziali di questo progetto sono aiuti economici preferenze commerciali aiuti in termini di sicurezza governasse a volte
Sostegno militare
è difficile immaginare uno sforzo di questo tipo senza il Regno Unito in Europa perché
Tutto il peso in qualche modo ricadrebbe sulla Francia l'unico Paese che ha capacità militari
Solide se Cameron vincerà il suo referendum e su questo che avrà una chance per trovare posto nei libri di storia così
Philip Stephens sul farò sciolta INPS di di oggi presenta presente in qualche modo
Il punto di vista britannico
E
Il perché gli europei hanno fatto così tante concessioni aderiscano e non
A proposito di populismo i nazionalismi vi segnaliamo editoriale ieri di Libération su l'Europa minacciata dalle derive dell'ex blocco dell'est ciò che accade in Polonia in Ungheria deve essere preso molto sul serio questa altra Europa anticipa
Fenomeni che poi si estendono arresto del continente il processo di frammentazione minaccia oggi anche la Spagna il Regno Unito o il Belgio scrive
Tra l'altro Libia Fassino e a proposito della Spagna la frammentazione politica indubbio non c'è maggioranza non si riesce a formare un Governo il falso Times ieri dedicava proprio a quanto sta accadendo Madrid uno degli editoriali uno stallo politico che la Spagna non può permettersi
Con una crisi in vista sulla Catalogna secessionisti i principali partiti devono raggiungere un accordo
Io ve lo ricordiamo ha dato l'incarico al leader socialista Sanchez di cercare di formare un Governo dopo che impopolare Roy non c'è riuscito ma sembra un accordo impossibile quello di di Sanchez con potere mosso in particolare i nazionalisti come i catalani per il falso Times l'esito migliore sarebbe una grande coalizione tra socialisti e popolari o almeno un'intesa tra questi due partiti su come affrontare questa
Crisi politica spagnola ci fa il
Ci fermiamo qui però oggi e per alcuni giorni poco più di una settimana da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale