I Radicali e la comunicazione. Intervista a Luigi Crespi

Radio radicale con Luigi Crespi che non ha certo bisogno di presentazioni venga sia agli ascoltatori ma grande esperto
Tra le altre cose di comunicazione parliamo proprio di questo perché nel corso dell'ultima riunione della Presidenza e poi anche la prima dopo il congresso del Partito Radicale è intervenuto per dire quello che a suo giudizio
I radicali devono fare in tema di comunicazione Luigi
Ma i radicali sono stati dei grandi innovatori nella comunicazione hanno portato avanti
Nella storia battaglie che erano impopolari e in alcuni casi
Hanno avuto successi incredibili e in altri casi compite clamorose
Una seria e attenta analisi della comunicazione politica e sociale
Ci porterà sicuramente a prepararci dagli strumenti ed evidenti
Che di fatto diventano quasi sempre manipolazione delle mappe manipolazione diciamo della volontà popolare il tema è
Creare il desiderio di civiltà Si ride partita ce
Esattamente come si usa la semplicità
La comunicazione dell'informazione per creare desiderio verso i prodotti
Voi ammetta tre quarti delle cose che compriamo tutti i giorni i sono cose che
Noi vorremmo fare benissimo a meno
O io credo che questa competenza
Scusami se uso questo termine a conoscenza debba essere utilizzata per creare il desiderio verso la pace testo
Certo una civiltà altri umana ai le cose che
I radicali ma non solo loro
Hanno diciamo
Maturato nel tempo nella loro storia deve per fare questo o evidente e naturale che bisogna conoscere bene la grammatica dalla comunicazione e cambiarla
Perché bisogna cambiare discorso
Perché la grammatica e passa di parole di lettere di numeri in che costruiscono un discorso che produce un senso
Io credo che la maggior parte delle cose che stiamo quotidiano distrutto negli ultimi anni con la centralità della comunicazione IPA conosca più producendo senso latte producendo costantemente entropia
E io credo che i radicali
Nella memoria di Marco Pannella debbano riportare nella politica il sorriso la gioia la porta di stare insieme la gioia di stare insieme
Cambiare la grammatica significa non accettare più le regole di ingaggio per il quale e qui debba valutare prima ciò che è giusto che vagliato ciò che è bello ciò che è brutto cosa significa non urlare raffinare perseguisse la massa
Fa ma avere un rapporto con la massa di tipo individuale
Capire che ogni singola persona
Può acquisire una coscienza di che perché oggi probabilmente viene confusa nella paura dell'angoscia nell'ampia
Chi sono gli strumenti con i quali più di ogni altro di vengono condizionati le Mitidieri delle
Elena delle
Delle comunità dei popoli
Nelle città delle persone
Logico ricordi anche in quell'intervento quanto con Pannella
Ci fosse una dialettica tra voi due per
Sulla brevità o meno della del
Modo suo di comunicazione innanzitutto e quindi anche
D'Italia edito perciò sto uno attuando un ripensamento sulla base di quello che mi diceva Marco
Ma dopo la revisione più che l'unica perché Carlo lavora io ora
Passato anni a discutere e con Marco proprio
Della comunicazione su alcune cose eravamo d'accordo poche devo dire su molte finiva sempre con il punto no qualcuno non hai capito niente
E
Devo dire che
Che su alcune cose Marco aveva ragione non era un problema di lunghezza io
Ho fatto l'esempio tempi questo vento origine dobbiamo seguire la grammatica della comunicazione dobbiamo o cominciare a comunicare al attraverso le cose che vanno di più
Parlavo di questi sano che si voti pesto e sono questi pochi secondi che si ripetono in maniera automatizzata Amantia calati tirati indietro o che io trovo agli impianti
Io ho immaginato come il pensiero radicale ma il pensiero
Un anno possa essere contenute in una chiede di chissà non è una sfida che voglio correre che voglio voglio fare io voglio dire che larghi sua non la voglio utilizzare
E voglio selezionare le persone interessate che hanno la voglia di approfondire di comprendere con l'obiettivo ovviamente di essere più o meno affascinante ma ciò Scino non è determinato da ranghi fra
Organo applique
Ho o d'archivio laiche ma è determinato da quello che dice dalla capacità che quello che merci
Entra in relazione con la vita di ognuno di noi allora mai che mai la responsabilità e che in molte imprese voci per far capire che
Alla battaglia per la la fame nel mondo che oggi così attuale
Che la battaglia per una giustizia giusta che la battaglia per i del diritto alla conoscenza
Fossero così importanti per la vita di ognuno di noi così decisivi preliminari per la vita di ognuno di noi ma di ognuno di noi come persone
Prima ancora che come popolo come comunità come individui allora questa roba qui è stata avvilita da un sistema di gerarchia ieri che non ha nulla a che fare con la comunicazione che è una nulla a che fare
Che ha a che fare diciamo con meccanismi che sono gerarchiche legate alla propaganda
E a l'informazione informazione che molto spesso non n completa
Io non credo che l'informazione in cui imparziale non è uso un termine leale non è non è completa e non è reale mai parziale ideale
Finita semplicemente a rappresentare il minore dei critici scrive mai gli interessi dei creditori o gli interessi chi scrive allora io non trovo ignobile che ci sia un editore
Che navi per manifestare i propri interessi ma vorrei saperlo e in questo che reale
Vorrei saperlo e questa cosa invece non è
Non è rappresentato oltre che
Capire che
Negli al ciclo della paura
E antipatica antitetico al principio di libertà
E quindi io non avere paura cioè Nardacchione che viene fatta
Nei confronti nostri della costante paura che abbiamo di terrorismo dei leader
Porta volontariamente a ridurre i nostri spazi di libertà allora attenzione
Quindi conoscere le regole della della comunicazione ci porta in maniera consequenziale a cambiare la grammatica e le regole di ingaggio quindi
A porci in maniera differente pur mantenendo gli stessi argomenti abbiamo fatto l'esempio ora facciamo clamoroso solo dispetti contrattempi no
Noi ma Sergio D'Elia a Zamparutti arietta ad ambulatorio ricattatorio in via di quel film abbiamo trattato un tema quello dell'ergastolo ostativo
Che voglio dire che richiamo ragionamento riceve ora facciamo una cosa che produce consideri popolare popolare che tutti capiscono le
L'ergastolo stati
Tu dimmi che cosa che di sepoltura e con pubblicità l'incipit Barber lasciar perdere meno se non lo è meglio meno se ne parla meglio è e questa è la prima reazione che perché abbiamo avuto quando Sergio pone il tema dell'ergastolo ostativo
Dopodiché a partire da quel lavoro o a partire da quella sfida ma abbiamo capito che in realtà non è così
Perché quel quel tema ha avuto o decine di persone che hanno partecipato al festival di dei media quel film ha avuto un grande successo sei minuti di applausi
Il ministro o stanti costoro decide di
Magistrati la polizia giudiziaria Polizia penitenziaria anarchia creato quel film
Uno stato d'animo una percezione molto
Senza dimenticare rispecchia il Castorani però avuto la possibilità di rappresentare in maniera il coerente di raccontarsi cioè un valore quel film straordinario
Straordinario decine di articoli che replichi sul TG uno
Sul TG uno
Abbiamo visto servizi sul TG uno
Quindi non si dice esposti
è possibile non perché io non c'è una teoria e possibile perché e l'abbiamo fatto e lo possiamo rifare
Però se magari tu parli con qualche amico radicali ricettiva che ho capito ma quale utilità dopo quello nei conti quell'uno strumento per parlare con le persone può essere il film può essere un libro può essere
Come può essere qualsiasi cosa ogni espressione dell'arte
Della comunicazione della relazione umana
Carico di questi valori cioè quando viene presentato con tutta l'umanità con tutta una verità intrinseca che che che ad esempio quelli parlare possiamo citarne altre
Di cose voglio dire però questa è l'ultima
Quel firmato l'atto viene presentato giovedì operi dato che quello che il
Quel film quel film
Dove dove Ambrogio Crespi che mio fratello con il quale ho lavorato cose come città cerchia
Muttolino nelle qual è l'elemento di fondo
Tu vedi settanta minuti
Settanta minuti
Dei ergastolani ostativi ci si raccontano
Inter una cella
Insieme
I propri richiama la polizia penitenziaria e in questi settanta minuti Tundo anche a noi
Perché la trama narrativa la drammaturgia degli atti con legge piene
Perché risponde alla grammatica e della cinematografia
Perché abbiamo già fatto un lavoro straordinario come regista perché se abbia fatto un lavoro straordinario perché lavora un totale stato lavoro straordinario
Quindi una cosa eccellente dal punto di vista artistico che all'interno e quindi risponde alle logiche di quella drammatica di quella relazione il ponte con dei contenuti che sono conterà gli al marketing e all'orientamento
Del del bene pubblico atto diventa
I soprusi vivo
E lo lo presenteranno il ventidue autografa fa Mazzacurati garantisco che questo film andrà avanti
Andrà avanti continuerà entra in tutti i carceri in tutti i tribunali lo vedremo in televisione magari lo vedremo che siamo bravi nelle sale cinematografiche allora ecco che abbiamo trovato una modalità
Abbiamo trovato il film ma troviamo una nuova grammatica per rappresentare le posizioni della politica dell'interesse comune a meno che questo qualche agli arresti contenente
è quello di non presentarsi alle elezioni perché io credo che queste noi abbiamo il dovere di aprire grandi battaglie dove creare grandi adesivo
Grandissima partecipazione ma su quella battaglia senza che la derisione per quella battaglia che una scelta di partito è una scelta assoluta
Non chiediamo che sul carcere ostativo su sulla sulla condizione dei carceri chi è con noi continuità tutte le condizioni dei radicali manco io le condivido tutte le battaglie radicali
Noi concediamo chieda che la gente sia con noi in quella battaglia
O in quell'altra battaglia quindi caro il tratto della battaglia e chiaro il fatto che la visione una sezione
In libertà
Non totalizzante certo si accetta il rafforzarsi e tu ottieni la capacità di andare a parlare
Con le persone con tutti gli strumenti necessari e non la permuta
Avremo un cantastorie
Che ci racconta ce lo racconta con le canzoni o avremo un poeta come avremo un perché un conduttore televisivo o che colpirà addentro altri mondi porterà a questi contenuti ma finché in tutte le visioni di riavere
Il culto del pianto voi la rappresentazione della cosa che fa più male che fa colore
è chiaro ed evidente che ciò che produci nella nostra società e che entra in copia
Perché ovunque
Non
Che loro rappresentata la parte impropri Cariboni dentro la parte straordinaria che è rappresentata da quelle cinquecento persone e ha notato l'acqua clinica
In data
E topi codardi andare in un carcere a dibattere di politiche conclude questo Paese parere unanime espresso un'incredibile
Secca
Luigi io ti ringrazio molto e come dire chi volesse seguire poi il tuo intervento sentirlo e sul sito di Radio Radicale davvero grazie a Luigi Crespi buona contro tutti con la cautela buona comunicazione