"Dopo Rio, Nord-Sud: i problemi della cooperazione e dello sviluppo"

Poi quando arriva la Bandoli interverrà
Puntando su come si dice dalle nostre parti
Allora prima di passare alla presentazione dei relatori io vorrei dire qualche parola per spiegare il tema del dibattito di questa sera nel senso che il titolo che abbiamo dato per avere voluto dire molte cose rischia di essere non molto chiaro cioè dopo Rio nord-sud i problemi della cooperazione e dello sviluppo
Innanzitutto il tema che vogliamo affrontare quello del rapporto tra nord e sud del mondo delle politiche della cooperazione e dello sviluppo
Non è un tema nuovo è un tema discusso da molto tempo
Su queste cose molte sottraete molte cose su questo tema e comunque permane di piena attualità
Di solito questa problematica torna al centro dell'interesse dell'attenzione della stampa eccetera in occasione delle grandi tragedie ricorrenti nei Paesi del Sud del mondo in particolare le tragedie della Fannie l'ultima quella tuttora in atto che occupa molto spazio è quella che riguarda la Somalia la situazione della Somalia
Questa vicenda quella della Somalia interessa poi particolarmente l'Italia perché verso la Somalia si sono indirizzati molti degli interventi governativi italiani non chiamiamo gli aiuti perché visti i fatti sarebbe un po'un insulto a quelle popolazioni definirli definirli aiuti
Comunque visti i i fatti
E non solo quello di riferiti alla Somalia e visto che anche negli ultimi anni il divario tra il Nord e il Sud del mondo dal punto di vista delle condizioni di vita dal punto di vista dei riti dello sviluppo eccetera eccetera si è accresciuto
Anche negli anni in cui è venuta meno la contrapposizione
Tra Est e Ovest
Lei la contrada è venuto meno il il confronto che ha caratterizzato gli anni del secondo dopoguerra del del secondo dopoguerra
Sono finiti diciamo almeno in Europa è finita l'esperienza dei Paesi del socialismo reale bene comunque questa situazione rispetto al rapporto tra nord sud del mondo si è aggravata quindi non è che questi il venir meno del confronto e dello scontro tra Est e Ovest Ovest abbia permesso di indirizzare più risorse verso i Paesi del sud del mondo quindi il problema c'è per intero anche se si discute come sappiamo da tempo ed è importante crediamo che se ne discuta all'interno anche della sinistra
Anche se questi temi possono apparire più lontani e la sinistra anche nei paesi diciamo che il nord del mondo di problemi ne ha tanti e problemi che possono sembrare più vicini pensiamo tutte le vicende economiche
E sociale del nostro Paese di questi mesi possono sembrare più vicini in realtà non lo sono anche questa stessa serata in questa stessa serata nella festa dell'Unità abbiamo un altro dibattito che si svolge a qualche decina di metri di qui sulla questione della mafia
E e la al l'attenzione del pubblico è rivolta prevalentemente a quello incomprensibile che questo accada ed è comprensibile anche che ci sia interesse ed è giusto ovviamente che ci sia interesse su questo la mafia poteri criminali con dei protagonisti sono di questa della vicenda che ben conosciamo nel nostro Paese però portate questo
Riteniamo che questi temi invece che deve rapporto nord-sud del tematiche della cooperazione dello sviluppo debbano sempre di più di più diventare oggetto dell'interesse dell'internet della sinistra per quel che può fare
Superando l'idea che questi siano più lontani e possano essere affrontati dopo non c'è un prima indù
Nel novantadue voi quest'anno nel giugno scorso si è svolto il si è svolta la conferenza sull'ambiente delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro come sappiamo e in questa conferenza almeno sul piano dei principi i principi è stato acquisito un punto importante e cioè che le tematiche dello sviluppo
Debbono essere affrontate in stretta relazione con le tematiche ambientali e cioè la tutela dell'ambiente è da associarsi ai temi dello sviluppo e l'equità dello sviluppo non può essere rivista distaccata dalla sua sostenibilità
Quindi il problema è unico e non separabile questa diciamo è stata l'acquisizione teorica
Che è stata alla base della Conferenza di Rio de Janeiro sappiamo anche però e qui poi evidentemente la discussione potrà dovrà svilupparsi che i risultati di questa conferenza sono stati deludenti i movimenti ambientalisti hanno in genere giudicato negativamente gli esiti della Conferenza
Comunque rimane rimane l'acquisizione e rimane la necessità di associare sempre di più i problemi della equità dello sviluppo con i problemi della sostenibilità dello sviluppo
Ecco io ho ho cercato in questo modo di di di puntualizzare il il il l'oggetto della discussione che vogliamo nel fare questa sera c'è questo punto non essendo presente Valentino Parlato
Giornalista del Manifesto ben noto per ragioni disposto maggiore
Io dopo averli presentati do la parola per un primo intervento ai nostri ospiti dopodiché apriremo la discussione con domande del pubblico o con un sviluppando la discussione
Tra di loro quindi passo la presentazione
Gli ospiti presenti Giovanna Melandri della segreteria nazionale della lega ambiente che ha partecipato alla Conferenza di Rio indirettamente Massimo Micucci che è responsabile per il Partito democratico della sinistra dell'ufficio per la cooperazione e lo sviluppo e Massimo Scalia che un parlamentare del gruppo Verde e noto direi storico ambientalista italiano
Storico senza riferimento ovviamente eterna
Quindi a questo punto può e quando sarà quando arriverà chiudevano l'integrale Vadrucci bisogni presentarla penso rappresentate supergruppo
Fa parte la segreteria nazionale del PDS ed era responsabile della settore diciamo ambiente ecco direi di partire con gli interventi e darei la parola per primo Giovanna Melandri
Sì io partirei dalla conferenza di Río e dalla e dall'esito di quella conferenza
Noi siamo andati a Rio de Janeiro con una carico di aspettative notevoli e abbiamo dovuto registrare una direi parziale non totale
Così fallimento di quel vertice se ne è parlato sui giornali penso che la stampa e l'Italia non abbia dato
Sufficientemente rilievo anche alle papà contenuti degli accordi che sono stati
Niente insigni
Ratificati a Rio de Janeiro e quindi vorrei così molto sinteticamente molto brevemente prima di entrare diciamo nel
Nel merito della discussione di questa sera quindi il rapporto tra gli esiti di quella conferenza e le prospettive di una cooperazione
Internazionale che tenga presente anche delle delle compatibilità ambientali delle esigenze l'ambiente vorrei raccontarvi molto sinteticamente quello che è successo al rio a nostro giudizio
Innanzitutto credo che vada segnalato segnalata anzi la l'approvazione di quello che forse si può definire in qualche modo la la Magna Charta della dello sviluppo sostenibile quindi dello sviluppo
Sostenibile dal punto di vista ambientale che ha questa Agenda ventuno che sta per Agenda del ventunesimo secolo una sorta di Elenco di interventi e di comportamenti sia privati che pubblici quindi sia dei cittadini che dei governi che dovrebbero informare una uno sviluppo sulle ecologicamente sostenibile nel nord come nel sud del mondo e quindi questa sì questa Magna Charta appunto dello sviluppo sostenibile
Dovrebbe do contiene in qualche modo le linee guida anche di una forma di una ipotesi di cooperazione internazionale
Che tenga presente delle delle esigenze di tutela ambientale
E se vorrei subito come dire sostanziare questa questo risultato di Río
Sottolineando e
Il fatto che l'applicazione di questa agenda ventuno quindi questo librone di ottocento pagine che è stato approvato a Rio de Janeiro da centosessanta Paesi di tutto il mondo è ovviamente una un'applicazione che costa parecchi quattrini e a Rio de Janeiro è stata anche come dire contabilizzato il costo di questa di questo di questo tipo di intervento
Che naturalmente prevede tantissime cose adesso qui non abbiamo né il tempo né la possibilità di entrare nel dettaglio ma che per fare qualche esempio contiene delle indicazioni che vanno dalla politica energetica la politica agricola alla in trasporti all'industria
Al al allo smaltimento dei rifiuti alla alle questioni demografiche insomma i capitoli sono moltissimi
Applicare questa Magna Carta del ventunesimo secolo per lo sviluppo sostenibile nel sud del mondo costa secondo i Capi di Stato o i ministri degli esteri che hanno sottoscritto quell'impegno a Rio de Janeiro circa seicento miliardi di dollari all'anno per i Paesi del Terzo Mondo naturalmente questo non non contabilizzate anche il costo dell'applicazione di questo medesimo di questa medesima Agenda ventuno per i Paesi del Nord del mondo
Cosa significa questo e questo lo volevo raccontare in premessa per entrare poi come dire
Nella sostanza del problema della cooperazione internazionale questo significa che si apre un enorme capitolo di cooperazione tecnica
E
Ambientale proprio a partire dagli esiti di quella conferenza
Quella conferenza sarà anche posta un obiettivo cioè si era detto se applicare queste direttive per una per uno sviluppo sostenibile nei Paesi del Terzo Mondo uno sviluppo che permettesse ai Paesi del Terzo Mondo di non arrivare a delle situazioni di bancarotta ecologica in quei Paesi
Se questo costa seicento miliardi di dollari
Per i Paesi del Terzo Mondo quale sarebbe stato l'impegno dei paesi ricchi e industrializzati del nord del mondo che potesse in qualche modo ridurre l'onere dei Paesi del Terzo mondo in questa direzione
E la conferenza di rio si apriva con una ipotesi di impegno da parte del dei Paesi OCSE dei paesi del Nord del mondo di circa centoventi miliardi di dollari all'anno
Quindi quindi centoventi miliardi su seicento miliardi scusate la rozzezza di come dire di un discorso centrato su delle cifre ma credo che sia utile interessante per capire poi anche perché il giudizio che noi abbiamo dato della conferenza di Río era così negativo
Bene la conferenza si è aperta con queste ipotesi quindi con un'ipotesi di cooperazione internazionale che assumesse almeno centoventi di questi seicento miliardi
Dollari all'anno da parte dei Paesi del Nord del mondo per una cooperazione ambientale la conferenza si è chiusa con una reale disponibilità
Di risorse aggiuntive per questa forma di cooperazione ambientale di due miliardi di dollari all'anno
Praticamente come dire al di là delle enunciazioni di di principio al di là delle enunciazioni degli interventi di settore necessario poi per quello che riguarda assumersi i costi e e e l'onere dell'applicazione di queste politiche in qualche modo si diceva al Sud del mondo arrangiatevi
Ora io penso che in una in un pianeta in cui ancora oggi
Il problema della disuguaglianza diciamo così nell'uso delle risorse anche delle risorse ambientali anche delle risorse naturali è così evidente ancora oggi il venticinque per cento delle risorse
Del pianeta e consumato cioè scusate l'ottanta per cento delle risorse del pianeta e consumato da circa il venticinque per cento la popolazione mondiale
E oggi più che mai siamo di fronte a un problema di pressione demografica su quelle risorse sapete che le proiezioni di crescita demografica del dell'ONU
Sono allarmanti si prevede una crescita demografica che dovrebbe stabilizzare la popolazione mondiale
Tra gli undici e i venti miliardi di persone secondo delle stime a seconda anche delle proiezioni e delle e delle e delle statistiche ora è chiaro che al rio si era posto questo problema sostanziale cioè di come tenere assieme
L'esigenza degli equilibri ambientali e delle e delle dei sistemi biologici che sorreggono
La vita sul pianeta e di questa pressione demografica sulle risorse a fronte di un problema di sottosviluppo di povertà in molti paesi del sud del mondo ormai a intollerabile
Ecco io prima citavo questi dati diciamo finanziari grezzi e anche un po'un po'così Rozzi diciamo per sottolineare quello che a nostro giudizio è stato il fallimento di quella conferenza
In altre parole anche Paesi industrializzati e tra cui alcuni Paesi europei è intenso la Germania fino a qualche tempo fa penso alla Francia penso ai Paesi scandinavi penso l'Australia che lei
Negli ambiti nell'ambito delle dei negoziati multilaterali sulle questioni ambientali avevano svolto una funzione di l'importante è una funzione di avanzata quando si è trattato di mettere mano al portafoglio a Rio de Janeiro c'è stata una come dire chiusura generale credo che da questo punto di vista un altro punto che vada sottolineata qui è un punto come dire di di incrocio tra le questioni dell'ambiente le questioni dello sviluppo che non qui oggi questa sera vogliamo discutere è quello del famoso obiettivo dello zero sette per cento del PIL
Del prodotto interno lordo destinati agli aiuti allo sviluppo e anche da questo punto di vista la Conferenza dei Dio è stato una vera drammatica delusione
Non si è riusciti a Rio de Janeiro a riconfermare in sostanza un impegno che i Paesi industrializzati avevano già assunto venti anni fa a Stoccolma
Alla conferenza che peraltro diede vita
Al Programma delle Nazioni Unite sull'ambiente in cui i Paesi industrializzati si impegnarono a destinare almeno lo zero sette per cento del proprio prodotto interno lordo agli aiuti allo sviluppo
Ora qui si trattava naturalmente di riqualificare questo zero sette per cento non solo appunto di destinarli ad aiuti allo sviluppo ma di destinarli a un politica di cooperazione di aiuto che fosse che tenesse presente delle delle compatibilità ambientali bene anche su questo fronte a Rio de Janeiro sia dovuto registrare una uno scacco cioè la Germania fosse anche a causa delle questioni drammatiche anche interne del mercato un del del del dell'unificazione tedesca insomma di problemi economici propri comunque anche la Germania che era stata storicamente uno dei paesi più come dire avanzati su questo terreno
Si è dovuta ritrarre da questo obiettivo
Io vorrei finire qui questo primo giro di tavolo semplicemente aggiungendo una considerazione noi oggi abbiamo letto sull'Unità in prima pagina questa notizia
Degli aiuti tra virgolette aiuti che l'Italia avrebbe
Offerto alla Somalia proprio nei giorni più drammatici della crisi somala che consistevano in me rifiuti tossici altamente nocivi che secondo il segretario dell'UNEP appunto del Programma ambientale delle Nazioni Unite
Venivano scaricati in quel Paese e e così e mollati a in quel Paese io credo che oggi dietro le questioni della della tutela ambientale del commercio
Illecito di rifiuti che solamente un pezzo di questa questione ci siano degli interessi straordinariamente straordinariamente
Significativi credo che quindi qui non si tratta solamente di discutere su quale forma e la cooperazione tradizionale diciamo così dovrà assumere nei prossimi anni ma si tratta anche di capire quale forme di cooperazione negativa
So che è stata realizzata nel corso di tanti anni anche attraverso queste forme perverse diciamo pure di come dire di con di di scambio di scambio commerciale
Che si è svolto in questi anni
Si sono realizzate credo che questa Agenda ventuno di Rio de Janeiro pure essendo come dire deludente dal punto di vista poiché la sua traduzione operativa dell'altro suo traduzione economica come dicevo prima può comunque e non ci auguriamo che lo faccia porre il primo passo per un processo di revisione a livello multilaterale delle forme della cooperazione internazionale
Massimo Micucci
Volevo
Prendere un attimo diciamo il secondo corno un problema a cui ha fatto riferimento adesso Giovanna Melandri cioè quello proprio della cooperazione allo sviluppo
Dicendo sulla questione che qui è stata sollevata i risultati di rilievo solo una cosa a me pare che quella conferenza così importante
Abbia dato lo stesso segnale di molti altri purtroppo avvenimenti di portata internazionale che si sono succeduti in questa nuova epoca aperti da dal crollo dei regimi dell'Est
E che hanno messo allo scoperto una contraddizione una difficoltà gravissima abbastanza evidente
E cioè nel momento in cui crolla da una parte l'alibi e dall'altra comunque certamente la catena la l'elemento di costrizione che rappresentava la divisione del mondo in blocchi
Nel momento in cui questo offre anche una grande occasione con la fine della minaccia nucleare almeno dello sterminio nucleare tradurre blocchi offre una grande occasione
Di cooperazione nello stesso momento in cui emerge una fortissima esigenza oltre che occasione di cooperazione perché tutti si scoprono tutti ribadiscono che i problemi non sono certo esauriti con il crollo dei regimi stellette
Ci troviamo di fronte ad una re comunità internazionale
In generale assolutamente disorientata rispetto al tipo di indirizzo da assumere al tipo di scelte da fare e senza nessuno strumento che configuri un vero nuovo sistema di relazioni internazionali fondato sia pure gradualmente sulla collaborazione sia sul piano della sicurezza che sul piano evidentemente relazioni economiche quindi sul piano della correzione quanto meno delle disuguaglianze
Insomma ci troviamo invece che di fronte alla cooperazione di cui c'è crescente esigenza per i problemi che esistono di fronte una crescente confusione anche sui temi della cooperazione un crescente egoismo tra virgolette non è un fatto morale evidentemente forti tendenze competitive alla chiusura
Proprio all'interno di quella parte del mondo che dovrebbe fare
Di più intermediate potrebbe fare di più i termini cooperazione mi riferisco anche agli indirizzi che sta assumendo il profilo interno internazionale Della Nova Europa unita che tra l'altro non è indifferente per quello che saranno i Paesi il suo rapporto con i Paesi in via di sviluppo
Ora
Tornando quindi a bomba sulla cooperazione
Un esempio di assoluta no disinteresse o di assoluta lontananza nel quadro della delle delle responsabilità dei Paesi industrializzati e penso anche dalla pubblica opinione
E quanto sta avvenendo nell'Africa subsahariana cioè l'Africa al di sotto del Sahara l'Africa non araba in tutti questi ultimi anni
è scomparsa dalle pagine dei giornali di compare soltanto per alcune tragedie peraltro largamente annunciate come quella della Somalia sembra che appunto i milioni di morti per fame che venivano denunciati all'inizio degli anni ottanta per esempio nella zona del Sahel
Non esistono più forse qualcuno potrà addirittura pensare che la non si muore più di fame o che nel Sahel
Si è cominciato a coltivare a produrre a mangiare eccetera visto che nessuno più cita quella tragedia sulla quale furono costruite non solo marce da parte chi si preoccupava ma anche giganteschi programmi di investimento da parte del governo poi rapidamente abbandonati in generale sull'abbia subsahariana c'è
Una assoluta assoluto Silenzi
Beh ecco questo io lo prendo come esempio che a me sembrano seduto Amoroso in fondo almeno il fatto che si sia svolto il vertice del rio tornato a far parlare delle foreste tropicali apre qui
I compagni e amici ambientalisti eccetera diranno che se ne parla o troppo poco e male ma del la per esempio della tragedia la desertificazione
In Africa e di tutto quello che comporta in termini relazioni sociali e che produceva Podestà relazioni sociali sulla sull'ecosistema i fenomeni appunto delle di antropizzazione che hanno a che vedere con la con la crescita della desertificazione bene hanno probabilmente un'influenza sui sistemi ecologici ancora più radicale e profonda di quanto avviene in America latina anche se non è più immediata e diretta di quanto avvenga con per quello che riguarda le foreste tropicali perché non se ne parla molto semplice verità anche un po'compresso ma insomma
Una ragione fondamentale che ne parliamo spesso interdipendenza ma in verità tra l'Africa subsahariana dei paesi industrializzati non c'è più alcuna interdipendenza c'è solo una dipendenza a senso unico
Qualcuno ha detto in modo molto provocatorio e paradossale che si sprofonda se domani l'Africa subsahariana le conseguenze sul sistema economico non ecologico in questo caso internazionale non sarebbero devastanti
Mentre prima c'era in sostanza è un qualche cosa che sia pure in termini di ingiustizia di relazioni economiche legava l'Africa nera materie prime alcuni materiali minerali eccetera eccetera alla e anche in parte con alcuni Asperti altri altri vivo di produzione legava questa alla ai Paesi industrializzati oggi le cose vanno in un modo tale che neanche più questo è un elemento di legame ammesso che sia stato particolarmente forte
Come per nel passato spesso purtroppo questo fa sì che il rischio del destino di quell'intero continente destinato presto a raggiungere superare la soglia del mezzo miliardo di persone poi del miliardo di persone rivestire questo continente sia la deriva più totale l'abbandono e l'abbandono più totale
Io credo che in questa abbandono
Che però delle conseguenze evidentemente come dicevo prima di legame ecologico eccetera c'è la tenderebbero anche qualche altra cosa ci siano responsabilità anche del tipo di cooperazione che è stata fatta
E in particolare per quello che riguarda l'Italia ora il ministro De Michelis quando noi abbiamo sollevato il problema prima che ci fosse questa guerra la caccia e SIAD Barre
Il problema della Somalia c'ha sempre risposto che non esisteva un caso Somalia
Oggi possiamo dire che la cosa è vera nel senso che l'Italia indistinto anche fino a mille miliardi l'anno quando c'era di attività Torre SIAD Barre insomma si stava male
Malissimo e c'era anche una dittatura feroce che si appropriava di gran parte di quella fetta e gli aiuti di cui non si appropriavano società e impresa del nostro Paese
Oggi si sta peggio ma l'Italia non riesce neanche a stanziare a spendere diciotto miliardi per portare aiuti umanitari ad una situazione disastrosa e terribile come quella Somalia
E non riesce a svolgere per quello che ha fatto nel passato
Il governo italiano nella vicenda del Corno d'Africa un minimo di ruolo per poter rimettere insieme le fazioni attualmente lotta quindi l'aiuto umanitario né aiuto politico
Se non esiste più un caso Somalia perché la Somalia rischia di essere cancellata dalla faccia del continente africano grazie anche è grazie anche a quello che purtroppo il tipo di cooperazione italiana in Africa affatto
Di cui sono testimonianza numerose cose che gli stessi responsabili di governo hanno detto nel corso di questi anni ora io però risparmierò ma ho qua
Una specie di Autobiografia di Francesco Forte che si intitola abbiamo l'Africa che Francesco Forte che è stato commissario per il fondo aiuti italiani
Nel dello fino all'ottantasette per capirci
E che si vanta in queste pochissime pagine che io ho fotocopiato ma che sta in un libro e costerà che a stampare probabilmente costato una decina
Di milioni sicuramente un micro Progetto di cooperazione nel Terzo Mondo vanta di aver speso in poco tempo mille novecento miliardi ai Paesi del Terzo Mondo ed in particolare vanta dice di farlo mentre si sta riposando tra le nevi di sé Moritz ma vanta di avere speso bene quei soldi italiani soprattutto in Somalia e di aver voluto insistere
Perché ci fosse al centro di ogni iniziativa di cooperazione la costruzione di una strada
Tant'è vero che in Somalia di mille mille novecento miliardi credo che in un anno trecentocinquanta si siano spesi per costruire una strada che è servita solo a trasportare carrarmati di SIAD Barre avanti e indietro certo non a portare alimenti alle popolazioni colpite eppure forte traeva conforto per così dire a questa sua scelta
Leggo testualmente perché anche per arrivare a Bormio
Bisogna avvelenare in interminabili code di veicoli e quindi costruire strade per risolvere situazioni congestionate è molto importante
Quanto diverso eppure simile al problema africano è il problema di Bormio dico ha scritto luglio non è che uno che ha gestito mille novecento miliardi degli aiuti italiani per la cooperazione e Paesi in via di sviluppo
Vanta i risultati in Somalia e tra gli altri anche di aver costruito un macello per legarmi che non ha mai funzionato questo non lo dice lui ma ve lo dico io i tecnici che ci hanno ho dovuto combattere un istituto farmaceutico idolo somalo e se funzionasse probabilmente produrrebbe almeno dei cerotti almeno delle soluzioni biologiche almeno un minimo di antibiotici per la gente che sta morendo in questi giorni in quei veri e propri
Campi di concentramento che sono anche il risultato del tipo di cooperazione che è stata fatta in questi anni
La cooperazione italiana scusate questa digressione
A seguito negli anni Ottanta quello che io definisco un modello Irpinia
Cioè in sostanza e intervenire in zone poverissime anche non soltanto ma anche pur di favorire un determinato comparto dell'economia italiana in crisi quello che le costruzioni e non di tutte
I le imprese di costruzioni ma di quelle legate a determinati carri potere in particolare ai partiti anche se non solo in particolare I care al al ai partiti di governo
Ora questo tipo di modello tant'è vero che in quegli anni lì ci sono le cifre insomma le attività all'estero del settore edilizio sono state finanziata quaranta per cento dei fondi di cooperazione quindi nessuno faceva nessuno sforzo per internazionalizzare anche l'industria e solidi Vizioli impiantistica da parte italiana ma semplicemente venivano aiutati quelli che erano collegati alla direzione generale cooperazione lo sviluppo
Ora questo modello il pin up ha lasciato sul campo
Le strade o le fabbriche l'idea in Somalia che non hanno mai preso a funzionare non ha avuto niente a che fare con i reali problemi dello sviluppo anche inciso assai negativamente vi sono altri fenomeni drammatici in Etiopia senza delega l'altrove per quello che riguarda l'equilibrio tra insediamenti umani questioni dello sviluppo e realtà ambientali in diverse realtà dell'Africa ma non soltanto nell'atrio potrei citare metropolitane costruite l'America Latina le dighe costruite in Salvador cacciando via
Intere comunità e senza che poi riuscissero a funzionare e così via
Questo modello fino a un certo punto si è venuto un po'esaurendo se erano salite alcune condizioni i soldi
Che allora qualche modo erano disponibili perché era il momento per così dire alto delle performances economiche italiane la cooperazione serviva da vetrina si è potuto andare più avanti fino a un certo punto
Cambiano tutto insabbiato anche il ministro degli Esteri privato il ministro De Michelis
Però
Questo va detto riconosciuto che c'erano tante cose da cambiare
Grandi sparare con grandi anche idee arrivato alla Farnesina
All'inizio ho detto cose assolutamente inaccettabili poi in un'ultima conferenza ottobre ha riconosciuto
Che
C'era da cambiare anche per quello che riguardava i criteri della cooperazione sui dividendi c'è stata anche una convergenza Michele stati conosciuta la questione per esempio
Dei diritti umani dei processi democratizzazione di sostenibilità ambientale che lo sviluppo non era più fatto solo di crescita economica ma era una serie di fattori di cui quello umano ed è importante tante belle parole tante belle promesse
La coppia quella conferenza da quelle dichiarazioni è passato quasi un anno le cose nella cooperazione italiana sono andate nello stesso modo se non peggio
E io qui chiudo andando sul sordo dicendo anche cose che anche con il gruppo Verde ci hanno visto diciamo così in forte collaborazione anche l'attività parlamentare non soltanto l'abbiamo chiesto dalle cose molto precise al governo e a De Michelis da Udine su tutto quello che abbiamo chiesto praticamente ci è stato detto di sì a tutto non è stato dato niente
E la prima la più scandalosa in queste situazioni e proprio la questione a cui faceva riferimento Giovanna Melandri prima cioè quella delle quantità
Nel suo discorso di investitura di questo governo Amato ha avuto la sfrontatezza dico affrontati
Di confermare l'obiettivo dello zero virgola sette per cento del prodotto interno lordo da destinare agli aiuti dico la sfrontatezza perché egli sa benissimo che noi l'anno scorso siamo riusciti a spendere abbiamo destinato siamo riusciti a spendere lo zero virgola ventisei per cento
Neanche quindi la metà di quella cifra
Perché con la stangata che si prepara e con l'aria che tira probabilmente non sarà disponibile neanche quella quantità per quel riguarda la cooperazione e sviluppo
Ma poi a me non interessa tanto la quantità generale anche se problema evidentemente esiste sarebbe paradossale siccome le cose non vanno male grazie nostra cattiva amministrazione diciamo aiuti al Terzo Mondo e poi non sono una cifra così grande in sostanza sul bilancio
Dello stato
Comunque non vorrei che succedesse come probabilmente accadrà che vengono decurtati quegli aiuti per ragioni diciamo di Bilancio interno e quindi decurtata anche la possibilità materiale di solidarizzare con questi Paesi
E che al tempo steso si continua però utilizzare quello che rimane nel modo pessimo di prima così avremo della cooperazione per così dire ha buttato il bambino ha tenuto semplicemente l'acqua sporca il peggio che si possa immaginare
Per questo noi abbiamo chiesto di al governo di mantenere quegli impegni e di verificare se vengono mantenuti nell'ultima finanziaria abbiamo chiesto due cose badare che sono fondamentali
Una che riguarda la trasparenza e ce ne abbiamo chiesto quando ancora non era aperta nera Di Pietro per così dire poi abbiamo visto spendere trenta mila miliardi nella cooperazione allo sviluppo e siccome la cooperazione allo sviluppo non è mai mai è stata fatta una gara
Bari
Nonostante che la legge o preveda obbligatoriamente
Abbiamo chiesto di inserire una clausola la Finanziaria così diceva impossibile erogare se non si indicono pericolo come regole europee se non si indicono per i progetti al di sopra di due miliardi gare pubbliche secondo le regole previste la comunità europea
Una condizionale di trasparenza per così dire che naturalmente il ministero degli esteri si guardò bene dall'applicare per poter dire alla prossima Finanziaria che inapplicabile e quindi tornare come prima da affidare a trattativa privata
Magari altre cinque o sei mila miliardi ecco questo è il primo punto la trasparenza è possibile ottenerla è possibile far funzionare questo punto
Seconda cosa che è essenziale valutazioni di impatto ambientale per tutti i progetti nel Terzo Mondo questo non risolverà i problemi ambientali
Ma quantomeno farà sì che si sappia se si va a fare danno con una diga o con un progetto ossessiva fare almeno qualcosa di potenzialmente utile e quindi la prima questione quella di filtrare legata anche la questione di dare coerenze minime al tipo di attività che si fanno e infine abbiamo a queste due condizionalità
Sottomessa a un ulteriore blocco c'abbiamo detto che il cinquanta per cento ha votato tutto il Parlamento questo sulla Finanziaria che il cinquanta per cento dei finanziamenti per la cooperazione allo sviluppo potranno essere erogati soltanto se verranno applicate queste condizioni cioè di oggi vi dico che attualmente metà di quei fondi sono bloccati e sono bloccati anche perché non li abbiamo voluti bloccare
Perché però è la verità perché il governo è assolutamente inadempiente non c'è
Un solo programma paese cioè non si sa come e dove i soldi verranno spesi e fino a che questo non avverrà
Ebbene che si pensi fino in fondo a come funziona la cooperazione e si dia una svolta a questo modo di funzionare che sono avuto scendere
Termina gruppo polemici sul modo che l'Italia ha avuto di fare cooperazione perché anche da questo dipende capacità che avrà l'Italia e Parlamento italiano
Queste speriamo il prossimo governo migliore di questo di collocarsi anche dei negoziati internazionali sulle grandi questioni nord-sud con una posizione che non sia come è stato fino adesso influenzata da una logica esclusivamente mercantile
Anche su altri temi su cui tornerò la seconda tornata ma sia influenzata da una logica di cooperazione che non è su più io dico larici deraglia parla così solidarietà Esterna dei Paesi industrializzati
Ma interesse nostro interesse comune perché tutti i problemi che l'Europa oggi si trova di fronte a quelli del razzismo a quelli ecologici eccetera sono in fondo collegati
Il fili vari alcuni si vedono altri meno al tema dell'apertura la stessa Europa delle sue economie allo sviluppo dei Paesi in via di sviluppo al Sud quindi è uno sforzo di cooperazione particolarmente forte
Massimo Scalia
Ma mi sembra che la scelta del tema del dibattito stia mostrando anche degli interventi questo legame profondo che c'è tra nord-sud cooperazione internazionale
Strategie produttive
Politiche ambientali
Chiaramente nel tempo che dall'unione di cui ognuno sceglie un taglio particolare
Massimo Micucci adesso ricordava anche una unità d'azione che c'è stata non soltanto tra del del PDS ma vale la pena ricordare le associazioni non governative che si sono interessate della questione su questo scandalo che è stata la cooperazione italiana con trentuno mila miliardi in dieci anni
In cui la versione che lui adesso in modo schematico forniva cioè copertura di apolitica mercantile tutto sommato ancora ottimistica rispetto a quello che ci dicevamo e cioè che se è andata bene era una politica di operazione che serviva qualche volta di sostegno alcuni settori imprenditoriali del nostro paese ma nella larga massa dei casi che abbiamo esaminato in realtà ci siamo trovati di fronte a sperperi che servivano evidentemente a dare soldi a gruppi imprenditoriali o progettisti italiani per impresa che poi non si facevano mai quindi per iniziative che e proprio non l'avevano neanche corso quindi sostanzialmente la cooperazione è stata in moltissimi casi un
Come dire un pre Milano una roba da Tangentopoli era dare soldi agli amici detto ancora più brutalmente schematicamente di come vittima stava facendo Massimo lei però ritornare un momento sul rio
E su alcune osservazioni del credo valga la pena trarre in un dibattito come questo
Io è stata un fallimento è stata una cosa da buttare via eccetera
In qualche modo probabilmente è sempre facile dire che questi grandi impegni internazionali sono la kermesse e tutto sommato noi abbiamo anche apprezzato la posizione dell'ancora allora non ministro per l'Ambiente Ripa di Meana che se rifiutato di andare avvio proprio perché valutava questa assise mondiale come un qualche cosa in cui essendo molto chiare le posizioni di alcuni di coloro che partecipavano poi non avrebbe portato a risultati efficaci
Vale sempre la pena però di affermare che tutto sommato voi queste cose è meglio che ci siano che non che non ci siano perché l'unicità di un'assise in cui centosettanta capi di stato di governo tutto il mondo si confrontano si incontrano si scontrano escono fuori se non altro dei principi
Cui purtroppo non fanno seguito intendi e quantificazioni è pur sempre un'occasione da non perdere perché segna un altro timido passo e peraltro voi ci insegna anche delle cose
Che come dire forse oggi come oggi non sono molto attuali in questo Paese
Oppresso come da questa grande emergenza della questione morale da un lato della marcia dall'altro ma che se noi riusciamo a sollevare un momento lo sguardo di quello al di là di quella che l'appunto questa cappa di piombo in cui ci troviamo a vivere bene forse cominciava a capire che stiamo di fronte per davvero a quella che molte volte è stata definita una transizione epocale e arriva questa cosa ce l'ha fatta capire molto bene proprio Bush Mancino cioè presidente dei segreti del premier la Gran Bretagna quando con estrema durezza hanno fatto capire lavoro totale indisponibilità a politiche ambientali a strategia produttiva di consumo che andassero a ledere in modo significativo quelli che sono gli interessi economici riconosciute consolidati di questi Paesi
Allora qui come diretto chiamò il fondo del barile perché a chiunque ha pensato in questi anni alla vicenda ambientale
Come a un qualcosa in qualche modo di opzionale di punto di vista separato di tematica singola un po'come avevi paraocchi beh ecco già pensato a questo si è sbagliato e la risposta ricevuta appunto a Rio de Janeiro perché le abbiamo
Misurato viene palpato Cormano quella che mi si consenta la ridondanza
Spesso il mondo ambientalista chiamato la rotta di collisione tra economia ecologia vale a dire
Vede decenni passati ancor più nei prossimi decenni il come si affrontano esattamente questi problemi il riorientamento dell'economia e della organizzazione delle società forti
E il nodo da rendere questo crinale difficilissimo sostenibile famosa Kerry incapace di no
Da parte della biosfera le attività di produzione e consumo dall'uovo questa è la grande sfida che scienza tecnica
Grandi sistemi governi Intelligence l'uomo ha di fronte badate consentitemi di essere un po'schematico e integralista io non è che veneta troppe altre che abbiano questo stesso livello di drammaticità
Come e poi allora e facile
Sul piano emotivo e figuriamoci misurare quando vediamo gli scheletri dei bambini affamati quando in questo mostruoso processo di rimozione ci ricordiamo che solo pochi anni fa del seno appunto
Si parlava ne parlano tutti i giornali quando continuiamo a vedere
Che qui senza voler fare il lavoro opposto di quel gruppo di scienziati che proprio in corrispondenza Dio ha lanciato un appello molto come dire scientificità industrialista
In cui sostanzialmente si riproponeva la visione che questi gravissimi drammatici problemi umanità
Scienza e tecnica
Sapranno sempre risolvere con la buona volontà degli uomini no purtroppo non è non è affatto così siamo di fronte a impegni drammatici a sfide colossali e la variabile ambiente intesa nel suo sempre più a nel suo senso più ampio è sicuramente quella cosa che se viene presa in considerazione ci può suggerire politica di cooperazione ma più in generale strategia produttiva di consumo e di riorganizzazione insisto del nostro modo di vivere dalla stessa società
E che o avranno luogo dei prossimi decenni o nasceranno non so se undici venti miliardi di abitanti di la terra
Problemi di insolubili da pressoché totale se non puoi un deterioramento generale delle condizioni di vita di tutto quanto il pianeta io negli ultimissimi minuti che mi restano vorrei però dire anche che cosa fare perché poi Darío non è che ci vede solo questo quadro drammatico
La durezza consentitemi la durezza fondamentale di questo scontro che andrà avanti in tutti i prossimi anni forse decenni appunto
Lei siluro giretti andranno applicate semper davvero vogliamo pensare di trovare un livello di equilibrio tra attività opere dell'uomo e equilibri delicatissimi dei cicli naturali
Qualche disposta di prospettiva qualche punto su cui difeso credo ci sia e vada detto li butto lì proprio per il nostro dibattito e dico innanzitutto tutti lo ricordiamo se ne riparla anche in questi giorni Guerra del Golfo
Molti frettolosamente aveva cominciato a parlare di un nuovo ordine mondiale e di un nuovo governo del mondo
Io ho sempre pensato lo disse fin d'allora che e questi sono pericolosi utopismo mi pensare a un governo mondiale a un nuovo governo dalla un nuovo ordine mondiale in senso politico generale
Mettere come dire il carro troppo avanti e buoni
Credo che in realtà non ci dovremo accontentare di qualche cosa di meno ma Dias assai importante che parte proprio dalla questione ambientale
Credo per dirne una che un punto su cui cimentare ad esempio l'unità europea
Ad esempio la stagione del novantatré esattamente il ruolo dell'Europa quale essa può svolgere all'interno delle Nazioni Unite
C'è un buco se ne parlò ai tempi la guerra del Golfo vecchio problema rimasto superato c'è un problema di riforma dell'ONU
E non è soltanto chi ha diritto a dire la sua nel Consiglio di sicurezza che sicuramente non possono essere più i famosi cinque Paesi ma c'è un problema generale riforma dell'ONU io credo che un
Questo cominciare a vedere se non sia possibile non tanto il nuovo ordine mondiale il Governo giovani del pianeta quanto un governo delle questioni le politiche ambientali per capirci penso molto esplicitamente una cosa simile a quello che consente alla Shoah divagare la CEE Comunità europea di emanare delle direttive che abbiano un qualche potere
Nei confronti di tutti i paesi che aderiscono in questo caso no cioè io credo che una battaglia che si possa si debba fare è pensare una riforma dall'ONU nel senso di dare all'ONU dei poteri
Di direttiva in ordine alle questioni ambientali esattamente come accade in sua vece sia per quello che riguarda le strategie brutti
Sia per quello che riguarda le questioni dell'inquinamento e dei consumi credo che sia ancorché difficile possibile muoversi su questa strada che non vagheggiare
Nuovi ordini molto più complessi
Assai più difficili da perseguire dal punto di vista dei singoli stati nazionali e concludo io credo che c'è qui come dire materia per tutti nel senso che poi sarà mia visione di persone che per tanti anni si è mossa all'interno di movimento
Io non credo che certe cose possono andare avanti senza la partecipazione attiva dei cittadini i quali oggi sono chiamati alle come dire una partecipazione sul terreno del rapporto con le istituzioni a modifiche cambiamenti ma farebbero assai male a dimenticare che tra queste modifiche cambiamenti vanno poi inseriti dei contenuti fondamentali senza del quale noi andremo a muoverci su una buccia
Che lascia impregiudicato poi il contenuto del frutto a me ogni tanto anzi sempre piace parlare del frutto allora da questo punto di vista l'impegno che possiamo assumere come forze politiche ma insisto come cittadini capaci di mobilitarsi di costituire comitati di essere presenti l'associazionismo è quello di imporre che il nostro governo assuma degli impegni unilaterali
Esattamente quelli che ricordava l'inizio dell'Agenda ventuno Giovanna Melandri
Esattamente quelli che vedevo ricorda che adesso da Massimo Micucci cioè negli impegni molto chiari e precisi al nostro governo può assumere al di là del fatto che poi altri Paesi lo facciano parlate questa è la strada che in qualche modo veniva ricordato Roggiano Melandri abbattuto ad esempio all'inizio la Germania
Ha avuto qualche rallentamento perché la questione dell'unificazione pone grossi problemi economici e la Germania ne vediamo poi fare esattamente in questi giorni però vale la pena ricordare che la Germania ad esempio assunto unilateralmente l'obiettivo della riduzione
Del venti per cento rispetto a livello Manta della famosa C o due entro il due mila cinque
Farà sorridere
Ma opportuno che lo sappiate che il governo italiano ricordo la mozione parlamentare del marzo davanti assunto l'impegno del tutto analogo questo Paese con popoli sempre per le campane dei problemi perché gli indirizzi che il Parlamento dal Governo tranquillamente vengono come dire messi da parte tra questa è materia su cui fare battaglie allora significa politica energetica politica dei trasporti significherà anche poi politica l'accoglienza e della solidarietà ecco come vedete c'è tutto un terreno in cui come dire l'articolarsi della momento politico istituzionale della capacità di mobilitazione di presenza di interesse di partecipazione viva dei cittadini in quanto tali è quello che forse ci può consentire di cominciare a dare le prime risposte che non siano quelle di aspettare la catastrofe possibile futura io credo che appunto ma poi lo so nei vostri interventi buono anche sentire cosa ne pensate io credo che questa dialettica di incrocio tra momento politico istituzionale e capacità improprio dei cittadini
E di saper affrontare di saper dare il loro contributo sia fondamentale perché non credo onestamente a un'azione che sia esclusione formale nel senso appunto del palazzo delle istituzioni pure della politica pura quindi il mio invito forse sarà un po'desueto per quello come sempre di rimboccarci le maniche ognuno per quello che può fare ovviamente come responsabilità e possibilità diverse però dare un contributo a questa battaglia che ha davanti a sé i decenni
Fulvia Bandoli
Chiedo
Comincerei da
Comincia Tosca Liam per non ripetere dei numeri che sono davanti
E perché vorrei forse mentre al centro oltre alle cose molto interessanti che inizia a
Sì anche alcuni concetti che stanno alla base del fatto che oggi ci troviamo non so se siamo d'accordo a dovere verifica
Accanto questo concetto di cooperazione po'
Non puoi disegnarlo anche alla luce di quello che è capitato nel mondo
Diceva Scalia si è parlato molto e anche anche secondo me molto a sproposito
Del nuovo ordine mondiale
Mentre invece più si parlava di questa esigenza più si enunciava la necessità di un ordine mondiale più si manifestavano spinte nazionaliste
Addirittura interetniche
Sicuramente è un appannamento forte dell'orizzonte internazionale della politica di tutti gli stati nazione
Un dato eclatante di fronte a noi
Non soltanto non guardiamo solo a quella del governo italiano quel tempo Vernon per esempio che manca di politica almeno nei suoi primi anti
Va be'mastri però sono verso questo fa parte di un altro stiano parlando di altre cose
Ma la cosa più sorprendente
Quant'è caduto
In disuso uno dei principi forti
Era stato introdotto dopo la caduta del muro di Berlino ed era il concetto dell'interdipendenza mi pare che ne parlasse Micucci
Interdipendenza che vuol dire la consapevolezza che ogni atto che si contino uno stato ha delle ripercussioni per tutti gli altri istanti
Interdipendenza che vuole dire un nuovo concetto di solidarietà internazionale e anche un senso forte di responsabilità verso le generazioni future quindi un valore direi un valore forte
Stando
Dentro una categoria che non so se può valere per tutti ma per me vale per la sinistra italiana europea questo concetto secondo me è un concetto chiave
Non mi sentirei di metterlo fuori dalla porta soprattutto in questo momento guardando al mondo come si presenza tutti i conflitti che ci sono tutte le guerre
Ecco la caduta di questo principio di interdipendenza assegnato fortemente questa ultima fase sia per quel che riguarda le tematiche ambientali
E secondo me una delle ragioni del fallimento di rilievo è sta qui sta qui in questa diciamo questo non volersi fare carico
In fondo era stato Gorbaciov che aveva introdotto con grande con una spinta forte questo concetto
Parlando di collaborazione perché poi adesso noi abbiamo parlato soprattutto al Nord Sud ma bisognerebbe discutere anche esporre perché anche lì c'è un problema molto serio anche se con dimensioni e caratteristiche dei era stato Corbaccio pagine ad introdurre fortemente questo concetto e sembra quasi con lui sia caduta anche quell'esigenza perché mi pare che non se ne faccia più carico nessuna sede internazionale che la cosa sorprendente
Badate bene è che nella fase attuale che è una fase di crisi economica durissima anche nei Paesi ricchi nei principali Paesi capitalistici nessun economista
Classico
Nessun economista chiamo in causa i grandi nodi dello sviluppo che sono stati discussi in quella conferenza di Río anche se le convenzioni non sono state firmate però in quella sede
Tutti i governi del mondo hanno messo in fila alcuni Problemi
Che però finita la conferenza sono usciti dall'agenda di ogni Stato nazionale
Come se oggi si potesse discutere di uscita dalla recessione a prescindere dalla questione la fame nel mondo del debito del Terzo Mondo
Del problema energetico della questione dell'Est europeo cioè come se tutti questi quattro punti che sono tre temi enorme non facessero parte
Del del tema che abbiamo di fronte c'è eccome per ridisegnare un modello di sviluppo sostenibile
Che
Per per forza di cose non può essere circoscritto all'interno di un solo Paese mutuando un concetto molto vecchio non può esistere
Lo sviluppo sostenibile in un Paese solo il benessere in un Paese solo queste sono concessioni che verranno spazzate via dal problema demografico dalle migrazioni da tutto quello che la vediamo
Un altro elemento importante sempre prestare ai grandi temi mi pare la perdita di ruolo e di poteri delle sedi internazionali più importanti
C'è una data che forse segna questa perdita di ruolo ma adesso non voglio riprendere la discussione sulla guerra del Golfo ma di fatto Long il Parlamento europeo Lazzi esse insieme l'Internazionale socialista la FAO per citare solo alcune delle sedi dove si ritrovano
Nesta Limena Fioroni tutte questi organismi sono in una crisi enorme nessuna di queste organizzazioni riesce a fare da mediazione su nessuno dei conflitti in atto
Parlamento europeo non riesce a produrre una soluzione per la Jugoslavia l'ONU e la FAO non riescono a produrre una politica di aiuti seri per i Paesi che soffrono la fame la carestia e si potrebbe Internazionale socialista
Una sede importante per la sinistra europea è muta
Silenziosa dalla guerra del Golfo
E da quella data non riesce a dire niente su questo terreno questo è un altro punto
Secondo me perché io credo che sia necessario invece che ci siano sedi internazionali autorevoli perché è un primo problema non so se mi cuce raccordo con quello che sto dicendo un primo problema è che a gestire gli aiuti che i Paesi decidono di dare ai paesi in via di sviluppo io ho qualche dubbio che debbano essere i Paesi esteri
Credo piuttosto anche perché in questo modo come dire si salta qualsiasi principio di programmazione quante volte abbiamo detto che un intervento fatto da Alitalia in Somalia poi magari si scontrava con un intervento uguale o contrario a quello fatto da un altro Paese chi decide la programmazione all'interno di questi paesi che non hanno strumenti di programmazione quindi credo che ci voglia un ente altro cioè negli stati contribuiscono a definire un fondo che dovrebbe essere quella cifra
Che ormai aspettiamo di definire la vent'anni e però a dirigerla a gestirla secondo me deve essere un'altra sede
Per concludere alcuni atti che si possono fare e concludo parla di questi due concetti perché per me sono quelli più importanti al di là dei dati concreti se non si ripristina una forte cultura dell'interdipendenza e anche alla battaglia seria per ridare Poteri alle sedi internazionali di mediazione dei conflitti io la vedo molto complicata
Tutta la vicenda
Alcuni alti forti che si potrebbero fare va be'sul Rio de Janeiro bar sono notato un giudizio io distinguerei un po'direi che ne parlavamo anche ieri sera al pesto novità di Milano con altre persone ma il tema sostanzialmente era querceto abbiamo concordato su una definizione a Rio de Janeiro sicuramente hanno fallito gli stati gli Stati nazionali un po'meno le organizzazioni non governative direi che da questo punto di vista alcuni segnali
Di interessanti sono venute sono venuti più che altro dalle organizzazioni non governative gli Stati nazionali hanno segnato il passo perché nel momento in cui il Presidente degli Stati Uniti d'America e quello inglese ma soprattutto Boucher ha dichiarato prima ancora che si aprisse la conferenza le parole testuali non posso e non voglio mutare il modello di vita e di consumi degli americani dunque mi serve
La quantità di energia che sto consumando e forse anche di più questo è un mattone
Irremovibile sulla strada dello sviluppo sostenibile nel senso che presuppone che non si possa discutere di crescita di sviluppo senza crescita non si può discutere il rallentamento di austerità di contenimento e di diverso modello di di consumi e tutto quello che doveva produrre quella conferenza si è scontrato su questo muro duro durissimo che gli Stati Uniti d'America hanno posto sulla strada della conferenza atti forti
O comunque impegni unilaterali immediati che noi possiamo cercare di anche al con l'iniziativa parlamentare di movimento di mettere sul nostro percorso intanto se stasera fosse stato qui il ministro come doveva essere
Ripa di Meana io la prima domanda che gli avrei chiesto è bene lo zero settanta il prodotto interno lordo l'Italia loro rispetterà rispetterà questa percentuale oppure no
Non nella finanziaria né a finanziare che state presentando tra venti giorni un mese
E anche di più su quali progetti
Dieci mila miliardi sono una cifra diciamo per fare un paragone l'aumento dei ticket sulle medicine fatto sei mesi fa quel piccola diciamo l'aumento del non vero da della metà
Che è stato fatto sui ticket sulle medicine ha portato allo stato sette mila miliardi quindi i soldi che l'Italia data la cooperazione sono dieci mila miliardi dalla dimensione dovrebbero essere se sono lo zero settanta dovrebbero essere dieci mila miliardi stiamo ragionando di una cifra piccola
All'Inter una quali poi ci sono tutti i problemi di gestione e destinazione uso che diceva Micucci io non intervengo perché ritengo molto efficace le cose che ha detto lui
E ritengo che mettano anche molto a lungo il fatto che oggi ne possiamo dire veramente che la cooperazione allo sviluppo non c'è non esiste o esiste un apparato operazione fatta prevalentemente dal Governo attraverso dell'impresa e ti fanno un certo tipo di opere pubbliche poi ci sarebbe da discutere su tutto dalla parte tecnologie
Nuove tecnologie ricerca scientifica che quello è proprio un buco nero un vuoto
Che non
Che non c'è
Ecco la prima cosa riguarda questo l'impegno dell'Italia e su quali progetti ed gestito da chi
Il secondo elemento per me importante è la diminuzione delle spese militari
La diminuzione delle spese militari nel bilancio dello Stato italiano quindi nella finanziaria
Ma anche in quello di altri stati del mondo perché questo è un altro ostacolo ad Arad a raggiungere quell'obiettivo che per venti anni ci siamo dati non siamo mai riusciti a raggiungere
E credo che l'Italia invece abbia in mente almeno stando alle cose che si leggono sui giornali di incrementarne le spese militari di pensare a un nuovo modello di difesa che guardi soprattutto
Alla difesa dal sud del mondo quando invece io credo che il concetto
Che noi dovremmo esprimere è che il Sud non può essere vissuto come una minaccia
E in tanta parte così è vissuto minaccia di migrazioni minaccia per il nostro tipo di sviluppo per il nostro tenore di vita il Sud
Può essere vissuto come soltanto come un mondo col quale vanno trovati canali di Alleanza nuovi dal punto di vista di culture politiche delle religioni della
Diciamo che lo scambio di esperienze umane o è così oppure è indifendibile e indifendibile il nostro modello di sviluppo se dobbiamo difenderlo con le aree mentre diventa veramente una contraddizione ingestibile
Quindi secondo elemento la questione delle la diminuzione di spese militari
Ma poi c'è il grande problema dell'Energia sul quale forse Giovanna Melandri può dire le cose più precise di quelle che posso dire io perché è un campo sul quale lei ha lavorato molto a livello anche internazionale e un altro impegno concreto riguarda le emissioni di CO due nell'atmosfera questo è qualcosa che si può fare ci sono impegni unilaterali come diceva Scalia molto molto
Molto possibile
L'ultima cosa che voglio dire eque stante la butto lì come
Come un elemento di provocazione
E lo faccio in questo momento dove c'è una discussione anche l'interno alla sinistra molto pesante
L'accordo sindacale non è per tirare fuori un tema che non c'entra e per far capire che cosa intendo dire quando parlo di austerità adoperando con molta convinzione questo termine
Che Berlinguer introdusse
Dodici anni or sono non soltanto a proposito alla politica ma soprattutto ha proposto il modello di sviluppo e di consumi a questo lo leggo quando parlo di austerità
E fu deriso diciamo da tutti i politici italiani che gli venissero va be'ma Berlinguer vuole mandare italiani con i sandali ai piedi tornare all'età della pietra invece oggi ci troviamo di nuovo a sbattere
Su quest'esigenza ecco vorrei porre un problema dicevo quasi una provocazione oggi si discute molto
In Italia e non solo in Italia in tutti i Paesi industrializzati di deindustrializzazione di crisi occupazionale
E in effetti c'è una crisi occupazionale una forte diminuzione dell'occupazione ora
Le strade possono essere due
Quella classica che si sta imboccando in Italia era anche in altri paesi di una forte diminuzione del salario reale della della
Del restringimento dalla base produttiva per salvaguardare diciamo un certo livello di profitti
Oppure
Sempre nell'ottica che dicevo io di un diverso modello di sviluppo di un'austerità
Oppure può essere quello di affrontare però il sindacato pare proprio non avere le forze per farlo di affrontare nuovamente il tema della diminuzione dell'orario di lavoro
E cioè vogliamo ragionare solo a difesa che poi non riusciamo a difenderlo del lavoro che è stato finora creato oppure vogliamo ragionare anche di dividere il lavoro che c'è in un altro modo
Cioè in un modo più esteso questo non è un problema piccolo parate bene perché nel prossimo autunno saranno espulsi dalle fabbriche molti lavoratori
Cassa integrazione prepensionamenti ma anche licenziamenti io non non concepisco queste cose scollegate tra loro citato dei temi Manuli concepisco scollegati tra loro io credo che
Il problema che sta di fronte all'economia nazionale come in quello internazionale sia anche questo o si pensa no delle forti innovazioni questa dell'orario secondo me è una forte innovazione oppure come dire si stringe sempre la cinghia attorno e senta gli stessi soggetti
è stato sviluppato in modo ampio
A questo punto verifichiamo se ci sono interventi o domande da parte di qualcuno
Chi intende intervenire
Dovrebbe essere a disposizione un microfono
è pregato di dire il nome per potere poi rispondere sì chiamò Marco Zanzi io ho alcune considerazione da fare a voce alta si sente
Riflessioni che che che metto pochini comune sono parzialmente d'accordo su alcuni alcune cose che sono state
Dette questa sera
In particolare questa
Su questo sparare
Alzo zero sulla cooperazione
Italiana
Se voi avete girato appena appena un pochino i paesi in via di sviluppo avete visto che la qualità di molti progetti
Di cooperazione italiani e ben lunga superiore a a quella di altri Paesi no che questa c'è una grandissima soddisfazione però
Mi fa mi fa ben sperare che non siamo nemmeno nemmeno gli ultimi ecco soprattutto soprattutto perché bisogna dirlo
Verso riallacciandomi in pochi no quello che sono i problemi che stiamo vivendo di una recessione economica molto pesante
La gente
Probabilmente sarà indotta a
Ad accettare i dettagli
Favorevole della cooperazione allo sviluppo perché quando quando c'è crisi sempre Ferrara dirottare quel quel poche risorse sull'occupazione in Italia sui problemi italiani e quant'altro
Cosa scusa abbiamo alle spalle cioè il settore cooperazione che esercito alle spalle un esercito di di di di pochi soldati scalcinati la pressione
Popolare
Opinione
Questo funziona quindi può continuare di qua
Ecco mi sembra che non ci sia una grossa pressione popolare a sorreggere l'impegno italiano
L'impegno del governo italiano alla cooperazione l'esercito che abbiamo le spalle insomma sembra piuttosto esiguo ecco quindi da molti anni sento parlare della due scorrettezze della poca
Qualificazione l'intervento italiano ma si c'è senz'altro mi dispiace doverlo ammettere che molte in molti interventi come qualcuno diceva cioè stati fatti sullo per
Accontentare impresa società italiano ma non tutti anzi
In alcuni Paesi e che dovevo piovuto mobiliari e quelle che sono io nostri protetti la cooperazione italiane e apprezzato moltissimo ma
Per la capacità di
Donare deve sintonizzarsi con le esigenze della popolazione per esempio
Che è una un approccio molto strano alla cooperazione di paesi del nord Paesi scandinavi gli Stati Uniti Canada sono molto lontani non non riescono ad Ambra ad avvicinarsi al al
Così è la mentalità da tutti della di lei popolazioni locali ecco quindi vorrei che anche da parte di quelle del big politici della stampa delle di chili ma pure questo sito non ci fosse sempre una
Così un atteggiamento di lagnanza d'insoddisfazione tutto va male l'unico sentiamo parla di cooperazione soltanto quando introduce un appaiono giusto come diceva qualcuno
Questi questi l'immagine qualche bambino scheletrico ma
Salvo poi dopo
Tu brani di retorica quando siamo sotto Natale allora ci sentiamo tutti più buoni e siamo contenti di aver dato l'otto per mille alla Chiesa che si impegna anche la cooperazione sappiamo benissimo che invece la l'impegno
Praticamente
Insicuro e l'intensissimo
Vorrei che si desse più spazio quello che mise sul risultato e cooperazione a metà
Mi fa venir più voglia di impegnarmi documentare l'impegno quando vedo che con questi progetti sono stati occupa creati posti lavoro sono stati creati
L'impresa son state create
Meccanismi commerciali in cui anche i Paesi di
I Paesi riceventi riescono a Lina a interrare perché altrimenti siete recati veramente in una una nuova utopia quella che dà più soddisfazione del donatore che quella che che al ricevente
Per quello che riguarda lo zero sette per cento zero sette
Per cento si sono sono estremamente preoccupato e non credo che nel breve periodo sia si arriverà a questo a questo obiettivo
Io penso che il single civili possono fare ben poco
Campagna incappa nell'ultima campagna elettorale
Per fare un esempio mi sono ho voluto cerca di appoggiare un candidato che sosteneva
Che si impegna moltissimo in questa in questo settore o proporre aveva detto che promette aveva promesso di impegnarsi moltissimo
In questo in questo settore qui abbiamo una prima finanziaria che si aspetta io penso che anche a seconda del suo impegno del del
Come vorrà mantenere le promesse fatte
Provvedono a ritirare la mia fiducia o da quell'acqua accordare della ancora il caso che ci sia una certa coerenza con quello con quello che grava
Che poteva essere fatto quindi in conclusione abbiamo ospiti umana
Il proprio sui prima sul tavolo proprio quella di una cooperazione e lo sviluppo sostenibile non tanto col prossimo sviluppo ambientale perché sappiamo benissimo che non ci sono mentre i sogni e società interessate in larga misura a buttarsi nell'ambiente non ci sono neanche Hong
Con capacità impegnarsi nell'ambiente non si sa quali possono essere Progetti
Al tema ambientale data da sostenere
In Italia abbiamo una una pletora di governative nessuna di queste sarebbe in grado di gestire un progetto ambientale perché chi è impegnato una salita che impegnato tessuto sociale che in agricoltura ma credo che nessuno saprebbe gestire un progetto so di cooperazione per
No per far decollare un parco o meno non credo che ci siano queste capacità quindi anche quelli del cinquanta per cento del dei fondi della Cooperazione destinate all'ambiente o quant'altro mi fanno mi fa pensare che ci sia che tipi sono premature meglio pensare a un aiuto alla ad una cooperazione sostenibile e meno pensare a introdurre criteri di valutazione dei progetti che perché ne tengano conto è meglio pensare anzi mi auspico che si smette parlarmi ma si arrivi a un qualcosa di di più concreto
Che
Non voglio più libri bianchi non vuole sentire parlare sempre ha ai tavoli oratore che dicono mai ci sono son vent'anni che l'operazione italiana non serve niente
Ci sono stati scambi se c'è stata corruzione
Ma mettete sì ma no sito in Parlamento metteteci mano e come stanno facendo acqua che parte nel Norditalia tirate fuori nomi e cognomi vecchi sia avvantaggiati questa situazione resto e demagogia è
Sono cose che si ripetono all'infinito e penso che alla fin fine abbiano detrimento che che
Che utilità
Uno intravede stat stanza polemico o frutto un pochino
Anche
Offrire un un procedimento al dibattito grazie
Verifichiamo un attimo se qualcun altro vuole intervenire oppure ai un'altra persona
Quella parte non ha funzionato per qualcuno
Abitiamo Walter cercherò di essere un po'più breve di quello ragazzo che mi ha preceduto faccio i complimenti a Giovanna Melandri perché è molto carina e nel mondo ambientalista
Ogni tanto anche l'immagine di sé che mi scusi sono sempre la stanza serio per stanze tristi insomma anche un'immagine diciamo così ben presentabile ha sempre un suo non so quanta gente
Venendo invece alla diciamo così alla richiesta di così alcuni chiarimenti intelligenti che avete fatto su nove assenza sono condivisibili credo da parte di tutti
Credo però che ci e già questo è un problema che ci si trascina dietro da parecchio tempo all'interno del mondo ambientalista
Cioè praticamente efficiente elaborazione teorica e anche di proposte
Alla base con lui di una serie di problemi che sono ormai come dire un po'sono stati assorbiti digeriti e anche rifiutati da parte del mondo politico generale da parte del mondo economico istituzionale soprattutto anche da parte della gente
Ci siamo ancora a così al al al allo slogan e poco di più di concetti come o o DVD parole
Standard che buttiamo mescoliamo in quel Sensi minestra dello sviluppo sostenibile
Di e tutto quello che ne consegue comunque all'interno di questa di di di questo concetto liberi stili di vita del del debitore della stessa diversi modelli di di cooperazione però lire concretamente cerco di metti d'ambiente ristretto nei panni Dominioni mentre l'istituzione di un imprenditore industriale di comunque di quello politico la pensa
Non è certo in sintonia con quello che viene
Fuori come programmi da parte del mondo ambientalista
Ma qualcosa di concreto qualcosa di che vada al diavolo dalla dalla così di questa di questa bella scatterà con questo bel nome e poi sotto sotto se andiamo a verificare almeno da quello che si legge ma anche dalle riviste diciamo così più così di di di discussione di riflessione azioni che annuncia un granché ecco credo che questo concludo subito sia il compito così urgente urgentissimo da parte così del mondo ambientalista e soprattutto anche più in generale della sinistra oltre a una buona Ona buone diciamo così analisi critica di quello che il contesto politico ambientale locale e più in generale planetario anche vuol dire
Proviamo a lamentarci meno a nasconderci a nascondere il mio il nostro deficit teorico dietro appunto questi slogan a proporre a discutere di più anche con più tempo però che con delle proposte concrete che probabilmente era diciamo così avrebbero un maggior avere un maggior peso contrattuale l'idea di a livello istituzionale probabilmente anche da parte della gente un maggiore una maggior fiducia un maggior seguito e sempre e comunque con cercando anche di qui si usano anche un po'di di sorriso di fantasia presso Napoli d'immagine così degli ambientalisti è sempre quella voglio dire di di di di disperati di Dini
Di dei grossi problemi esistenziali di sua moglie prima ma essere anche ogni tanto un po'più così alleghi letto forse atterrebbe non poté di persone poi abbastanza triste vedere
Al festival nazionale dell'Unità
Appare in questo è l'unico consulenze sulle tematiche l'ambiente e lo sviluppo saranno venticinque trenta persone basta con questo già il termometro di quello che è un po'due per il generale la sensibilità ambientale o comunque così dalla gente sull'ambiente e non a torto unico lo stock dovrebbe essere un buon segnale per il mondo niente liste per quel che dicevo prima quello dei benefici teorico di proposte
Concrete nessun magari volare più basso per un quasi più
In tutto ingenti per legge lena
Vediamo se c'era un altro intervento
Ben due cerchiamo di essere brevi perché il problema è che ci sono alcuni dei nostri ospiti che hanno anche problemi di vita meno quindi vi prego di sintetizzare la domanda nel modo
Più stringato possibile
Poi finalmente in caso
Secondo me il in tema di stasera
A potrebbe vere
Risvolto positivo solo nella misura in cui
Il modo di produzione occidentale
Si dà una rivisitata nel suo interno e si programma
Però un nuovo modo di sviluppo è spendibile in tutto il pianeta
Vale a dire io penso questo che finché il nostro modo di produzione
è ormai un modo di produzione a Castello
Dove lo difendiamo e non è spendibile al resto del pianeta
Questo modo di produzione sarà sempre in conflitto sia con la cooperazione quindi lo sviluppo da altri Paesi che con l'ecosistema
Questo è il nodo centrale sia a mio avviso e la popolazione tra i Paesi ricchi paesi poveri e quindi il rapporto coi con tutto il sistema ecologico l'ecosistema la visibilità non può essere dipendente a render dipendente a un puro volontarismo soggettivo presto il vero limite perché a mio avviso questo è quello che senti patto e il modo di produzione capitalistico il modello di sviluppo occidentale
Ed è entrato in crisi poco questo tipo di modello
Vale a dire che sta ristabilendo talmente delle contromisure profonde
Che si esprime noi in questo modo in questo periodo quando una crisi in tutti i settori di
Sopra produzioni si manifesti un testo intriso funzioni che può quindi elemento centrale quello che citava anche un vecchio passo marxista
Senza il parco aperto il veterano che
Si è accumulato troppo
Cioè
Il cosiddetto lavoro morto chiesto abbiamo sotto forma di scienza e tecnologia una massa di lavoro morto accumulato nei secoli che il ritmo produttivo si trasferisce sui prodotti e produciamo una quantità esagerata di consumi
Che queste aziende per reggere dovremmo consumare sempre di più nell'area del mercato e non è spendibile all'aria del fabbisogno
Perché il nostro sistema distribuisse e alla eroga i prodotti solo laddove c'è l'acquisto dove c'è il processo di metamorfosi in caso contrario distrugge questo è il problema centrale noi abbiamo miliardi milioni di chili di tonnellate di cereali invenduti invenduti ballate degni invenduti e lo ripeto dai data alcuna volti che siccome che io mi sento sempre mi mi mi sento imbarazzato di a ripeterlo no
Raul Gardini propone per risolvere questa crisi in agricoltura di trasformato in trasformare questi cereali invenduti metanolo roba da ardere e la ma caso mai lo fa passare coprono portone verde
Secondo me è un crimine solo pensare che c'è un
Sì ho milioni di persone che muoiono di fame
E badate bene che non non non solo parla se la ripulitura per non parlare in chi altri settori nonostante questo il meccanismo perverso in agricoltura e si continua abrogare la terra con pesticidi e veleni e punture alle per lo sviluppo la produttività perché è proprio la crisi porta ad aumentarla concorrenza tra aziende
Questo è la carne e la e la follia
Del del perdono scomodi sistemi quindi a belliniano distruggiamo noi siamo in grado di Sofri problemi proprio perché si riunisce rivolgono notti sì e mi ha rivolto solo al luogo del mercato quindi vedo io vedo un meccanismo oggi a questo punto ore
Ci mettiamo da bravi Araldi dentro il castello a difendere questa area come sta facendo con i governanti sta preparando a e si armano perché pesce uno I nuovi barbari no
Oppure si paghiamo per e sviluppare un uomo di produzione
è un uomo arrivi quindi ho rapporti nuovi rapporti coi quel paesi terzi e e delle politiche ben precise
Ed è creare una situazione estendibile vivibile perduti pianeta piace non voglio farle estremiste di recapito aspettare che crolli tutto io penso credo il discorso che faceva la banda di riproporli propone in questo momento non Rizzo l'orario di lavoro
Perché potrebbe badate bene con mio disoccupati anche dal punto di vista economico occidentale non risolve la crisi addirittura siccome che se sappiamo proprio che la crisi di sovrapproduzione di tutti i settori
E abbiamo pronto il piano in cinquant'anni che l'unità in miliardi di anni abbiam Prodi tutti gli ultimi Cervia che dà prova di questo momento parte alla recessione resta il vero nodo però nodo io dico che riguarda siccome che abbiamo quello accumulato questo lavoro morto sotto forma di scienze e tecnologie di sapere cominciamo a liberarli nuovo dall'ultimo vincolo della natura che il lavoro
Ed è cominciamo a ridurre l'orario di lavoro
Perché anche il mio al mio anche il migliore disoccupati
Anche il milione di disoccupati che è e dentro la massa dei salari che sono poi la la famosa domanda
Metterebbero in crisi per credo non caro Miglio di salari quindi altre aziende non si non venderebbero i loro prodotti in un meccanismo perverso che si risolve semplicemente in in in assassini guerrieri militarismi se non si dico se non si interviene a fare una politica di modifica del nuovo modo di produrre che si estendibile a tutto il pianeta perché il nostro sistema non è estendibile tu il pianeta parte quindi non va bene se non estendibili alto penetra
Se noi prendiamo diamo in petrodollari ai ai agli arabi
E a insetti a sua volte citiamo Protti toglierli vengono i destini all'OPA e non gli diciamo apertamente di investire nella sua non c'è non dobbiamo cui scandalizzati seri da qua il il comunitari finalmente hanno storpiato e non doveva più scandalizzato per l'odierna udite ambigua il decreto Valore mai investito da casa vostra
Perché qui e non da lì poi le armi in cambio tra l'altro e allora dico il nostro modo di produzione va messo in discussione e deve sul molo repulsione che si estendibile il pianeta e in realtà e in armonia con l'ecosistema
Se facciamo questo risolvere ma cose ma se pensiamo che sia semplicemente stati calcolare semplicemente che lo sviluppo può dipende dal tre per cento
Dall'erogazione personale
Da un da un da un indumento che ho io non l'armadio con un uso che stava qua
Mi va anche bene mi va anche bene dalla pastiglia quello che gli fa male a testa come come metodo curativo o il sacco di farina quello che voi di fama però quanto maglia con la farina continua Murri di fare il mio problema non è a colori quindi diamoci una mossa
Signora
C'erano due le persone che intendevano intervenire ancora
Non più
Uno solo
Io penso che invece
Gli ambientalisti hanno ottenuto in questi ultimi anni un grande successo hanno coinvolto una discussione mondiale che mai c'è stata in tutto periodi storici che abbiamo passato
E abbiamo da assistere che tutte le persone
Che si accingono a fare dei discorsi o dei progetti o delle pubblicità adesso sono costretti a mettere la parola ecologia eccoti qua eccoti la e contano appena dei quota Petra
Bisogna sempre mettere queste è diventato una moto come a mettere un pochino di formaggio soprattutto le minestre c'è attenzione o cosa vuol dire questo vuol dire che la cultura di questo tipo è un'esigenza che sta prendendo piede
Il discorso indubbiamente prendere piede bisogna poi pensare che in tutti i periodi storici che si sono susseguiti c'è sempre stato delle evoluzioni positive quando la cultura è riuscita a progredire in tal modo da fare delle tra mutazioni delle e dei cambiamenti ora che ce la scolarizzazione di massa
Bisogna richiamare la le giovani generazioni a gestire il mondo il suo che dovrà essere il suo e dovrà essere un mondo gestibile quindi io penso che abbiamo davanti e di fronte una delle generazioni che si dovranno prendere carico di questi
Io molte volte
Sono corretto da Betty chiude
E edizioni del passato dicevo e lo continuano a sostenere che la battaglia le battaglie per la pace
Che tante ne abbiamo fatto non sono più la battaglia importante Vattani più importante adesso è un equilibrio economico mondiale
Se no senza questo pacifiste più non può anche sì quindi e questo dipende anche da questo cultura altra domanda risposta è che si parla tanto
Di queste cose e le persone più importanti governi i grossi personaggi non si impegna questo questo fatto prendiamo le chiese la chiesa e le chiese addirittura sul discorso della demografia cioè del del problema dei grande processo si continua ancora fa a penalizzare le volontari produttive o meno delle donne
Ma questi personaggi così e c'è il sì qualche cosa penso no ma che cosa fanno accorsi faccio un esempio limitatissimo per esempio la mortalità infantile del terzo mondo
è stata risolta perché si fa presto gli scienziati fanno presto a fanno presto si mettono grande servizio a fine faccino però quando il vaccino è è è messo a punto una fabbrica che produce fintanto che ci vuole quindi quando questo una quantità un camion di questa roba nel Terzo Mondo e possono salvare e centinaia di migliaia di individui che potrebbero morire nella tenera età appena nati eccetera eccetera li portano a degli stenti inumani fino a quattordici quindici anni per morire in quel tempo la così star male
I genitori e può anche i figli per morire tutti insieme in uno sfinimento dei terribile accollato programmare le cose indubbiamente con un certo criterio e sembra un paradosso questo ma sono verità
Allora indubbiamente ci sono ai parlava di del Castello quel signore di prima no
Noi abbiamo nel nostro anche nostra
Realtà sei fatto un giro dei castelli medievali
Mi viene su questo castello medievale era fatto dei poveri per i ricchi
Poi dopo ci abitavano i ricchi e però adesso non potremmo più tutte le famiglie del nostro Paese fare un castello modi medievale per qualcuno per tutti per tutte le famiglie non impossibile quindi il castello medievale che rinnova
I
Solo la Francia l'Inghilterra l'Italia questi sono i castelli medievali che sono impossibile esportabili fabbricato in tutto il mondo
Ecco di sogno riuscire a forti ragionamenti semplici e coinvolgere secondo me le persone che contano le potenzialità economiche contorno
E
Il discorso progetto diverso penetravano secondo me non si può accusa ride avvertì i risultati ecologia quando si continua ancora a programmare la guerra distruzione di massa e queste cose qua il alcune domande alcuno risposto
Bene a questo punto
Possiamo
La parola ai relatori prima di passare vorrei momento dire una cosa il intervento poco dell'intervento di Walter il quale invitava gli ecologisti o gli ambientalisti a versare più intelligenti e meno cupi
A questo proposito vorrei ricordare che quest'estate dell'estate scorsa i circoli della Legambiente delle province di Reggio di Parma hanno organizzato una festa ambiente Sica si chiamano Festambiente quelle a Legambiente
Che è stata in chiamata allegramente l'ambiente e il cui simbolo da quello del Trigno è stato trasformato in quello di un'anitra con un fiasco in mano si può vedere presso il banchetto della Legambiente che c'è qui nella libreria rimasta qualcuno che prova a essere meno cupo cioè più intelligente saranno gli altri evidentemente a giudicarlo Giovanna Melandri
Ma sono stati toccati moltissimi premier avrei voglia di parlare procura quindi non circa la destra molto sintetica
Massimo Micucci parlava della fine di una
Come dire di una cultura dell'interdipendenza
Beh io sempre più parlando così quasi per slogan
Mi viene da dire che in effetti arrivo e non solo avvio insomma tutto quello che la la tematica della crisi ecologica planetaria ci pone di fronte e non solo naturalmente le questioni
Demografiche e del dei flussi migratori e l'altro grande tema però ci pone di fronte a un'altra forma di interdipendenza
Ed è è di fronte a questa nuova forma di interdipendenza di ritorno mi verrebbe da dire penso per esempio al tema specifico di cui mi sono occupata
Più di altri temi che quello del del surriscaldamento per riscaldamento globale dell'effetto serra
Elio è stata sottoscritta una convenzione contro l'effetto serra
Questa convenzione è stata firmata anche dal presidente Bush grazie al fatto che quel patto
Veniva come dire annacquato
Il cui il CUN il contenuto di quel patto era estremamente vago
Ma al cuore della questione del riscaldamento globale c'è un modello di produzione e di consumo di distribuzione dell'energia
Che definisce la nuova forma di interdipendenza
Ecco io penso che questi siano poi diceva il ragazzo della di non nasconderci dietro un deficit di
Di elaborazione
Io francamente come dire un'accusa che non così che non accetto nel senso che
Ebbe cioè accetto il fatto che spesso questi temi sono talmente
Interconnessi tra loro talmente ampi che è difficile come dire acchiappare il bando dalla matassa
Ma se per esempio pigliamo un tema specifico come questo qua del Camp cambiamento globale quello dei modelli di produzione di energia
Quello del le modalità di consumo e di e di distribuzione dell'energia io penso che non esiste oggi la possibilità che dire che in Italia ma anche nel mondo gli ambientalisti abbiano un deficit di elaborazione
Purtroppo dico purtroppo perché se fosse solo quello il problema staremo a cavallo cioè basterebbe come dire mettere insomma darci da fare ha purtroppo il problema è che applicare in Italia e altrove
Delle riforme serie di trasformazione della del modello energetico per esempio implica degli atti politici molto forte forti implica è una
Una politica ad alto contenuto amministrativo regolativo e quindi come dire è un
Una questione di strategia politica consistenti stima
Da questo punto di vista alla richiamo all'austerità che così a questo concetto che tante volte è stato
Dice direbbe rubricato nella cultura politica anche di questo Paese
Penso che sia invece fondamentale sempre pensando a questo settore specifico se oggi pensiamo che ci ha un paese al mondo che sono gli Stati Uniti
Che e mette in atmosfera il venticinque per cento delle di questa vita dell'anidride carbonica di questo gas che che punto
è responsabile prioritariamente dell'effetto serra beh io credo che ci sia una specifica però per parlare in termini concreti come dire per tradurre poi il principio politico in operatività
Credo che ci sia un problema di austerità cioè un sistema un modello energetico che consuma
Tanto combustibile fossile da essere l'origine di questo livello di emissioni di anidride carbonica che rischia di alterare i cicli climatici del pianeta
In maniera irreversibile è un problema di austerità
Saltando un altro a un altro tema che sollevava la Fulvia Bandoli
Quello del della concentrazione
Degli aiuti in qualche forma se capivo bene fonda quello che dicevi di agenzia coordinata a livello multilaterale in qualche modo proprio per
Porre una una un argine a questa forma anche scriteriata di
Mi dissipazione di risorse poi è vero che la cooperazione italiana ha fatto anche delle cose buone qui non non lo nega nessuno
Non sono d'accordo permettimi questa piccola parentesi su quello che tu dicevi rispetta la cooperazione ambientale certo se per cooperazione ambientale si intende solamente
La costituzione di un olio di un parco è chiaro che come dire il campo si restringe
Ma se per cooperazione ambientale si intende anche come si concepisce un Progetto
Di sviluppo agricolo in un paese del Sud del mondo beh capisci beh o o di trasporti o di infrastrutture o DR o di sviluppo anche industriale di alcuni Paesi energetico al insomma la politica ambientale non è
Un pezzo è un
Un un criterio che deve attraversare politiche di settore chiusa parentesi
Fulvia diceva prima concentrare gli aiuti in una forma di di struttura multilaterale
Benissimo stiamo attenti però perché io vedo oggi a livello delle Nazioni Unite a livello comunque delle istituzioni finanziarie internazionali dei processi estremamente pericolosi
Innanzitutto una mancanza di coordinamento anche questo è una così una esperire un una osservazione che ho ricavato anche dalla davvero l'aver visto nel processo di preparazione
Della conferenza di rischio gli organismi internazionali che lavorano nella cooperazione per per gli aiuti allo sviluppo Lou UNDP in maniera specifica e il Programma ambientale delle Nazioni Unite
Oggi assistiamo a livello anche sovranazionale anche a livello di una del sistema Nazioni Unite ad un'assenza di coordinamento tra le agenzie che fanno cooperazione allo sviluppo da una parte e difesa e tutela ambientale dall'altra e questa mancanza di coordinamento che c'è a livello nazionale sicuramente l'Italia esiste anche a livello delle Nazioni Unite per non parlare di quello che del danno che è stato prodotto a livello internazionale dalla da quel da quel soggetto che già esiste di aiuti multilaterali che la Banca mondiale
Noi oggi siamo di fronte a delle forme di finanziamenti della Banca mondiale che sono veramente
Insomma
Di distruttive dell'ambiente più di altre di altre forme di aiuti
Voglio concludere con un'altra osservazione sulla
Sui sui temi che sono stati in realtà espulsi dalla Conferenza di Rio perché credo che il giudizio
Che complessivamente negativo ma poi assolutamente positivo sul processo che avviato la conferenza di Río che non abbiamo formulato
Deve essere tiene conto anche di questo c'è tiene conto del fatto che oggi parlare di invertire
Invertire una
Come dire a un un
Un meccanismo per cui di fatto oggi ogni anno il flusso netto di risorse che passa dal sud al nord del mondo questo è un è un dato che come dire se volete Amparo
Demagogico però a me fa sempre riflettere se noi oggi siamo in una situazione in cui e il sud che ha che che offre al nord del mondo un flusso netto di rito di risorse che si aggira attorno ai duecento miliardi di dollari all'anno
Ora questo significa questo perché per molti motivi innanzitutto la crisi del debito
La crisi del debito a cui si sono e spoglio esposizione debitoria di molti Paesi del Terzo Mondo tra l'altro causa anche di distruzione ambientale perché molti Paesi del Terzo Mondo per poter
Ripagare il debito contractor dovuto svendere molte risorse naturali
Questo grazie alla grazie o a causa del delle ragioni di scambio e delle gli accordi commerciali oggi siamo per esempio di fronte alla rinegoziazione dell'Uruguay grande del Gatti
Ecco il fatto che questi temi non avessero non fossero stati come dire
Non non fossero entrati in relazione anche con le decisioni prese a Rio de Janeiro
Definiva nostro giudizio come dire l'alimentare la limitatezza della dell'intervento previsto previsto Ario
Io chiuderei qui
Micucci
Nel Pd rapidissimo anche perché parlato un po'di più prima prova Flash e sotto sulle questioni cooperazioni a stare qui risollevata vari interventi
Io condivido molto alcune sollecitazioni che sono venute che faceva nel suo intervento Fulvia Bandoli penso che per assumere appieno la responsabilità di non come dicevo buttare il bambini dal tre l'acqua sporca
Chiedere conto al governo del mantenimento quanto meno dello Bettino dello zero virgola sette per cento sia necessario e per essere responsabili bisogna però riuscire anche a dire da dove si prendono queste risorse
Io mi accontenterei che si mantenesse almeno senza ridurre il livello d'impegno che c'è stato almeno fino a quest'anno e per dire dove le risorse vanno presi a me sembra che bisogna stabilire che la cooperazione fatta in modo diverso può essere uno strumento per la garanzia di nuove sfide che vengono alla sicurezza
Nell'insieme delle aree del mondo e che quindi per esempio se vogliamo che insieme nord e sud del Mediterraneo
Si proteggano dalla instabilità che può derivare tanto la situazione interna dei Paesi Pezzuto Mediterraneo quanto dalla situazione dei flussi
Migratorio altro l'unica scelte prospettiva è quella di fare scelte complementari in termini economici consunti da quei Paesi svilupparsi fare una cooperazione fondata centrata sulle risorse umane se questa è una sfida nuova
Della sicurezza vuol dire che possiamo anzi è che è un dovere sottrarre risorse alla difesa anche ristrutturando difesa vanno nel senso che intende nostro governo in senso io ritengo assai più radicale
Affidando pallonaro
Diciamo così iniziativa multilaterale europea e delle Nazioni Unite le i nuovi problemi di sicurezza in difesa anche militari che esistono e invece impiegando in più in termini di investimenti nella cooperazione
Far funzionare il dividendo di pace lo si deve fare ancora di più in una situazione di recessione di crisi economica che non prima Secondo
Quale Europa e decisivo lo scontro che viviamo in queste settimane sul tipo di applicazione i mastri ufficio insomma sul tipo durava e verrà fuori sull'esigenza in qualche modo di condizionare lo strapotere tedesco si sta manifestando uno sport scontro che prelude anche Ada
Un modello un altro di relazioni europee la dominanza tedesca come viene definita definisce Europa comunque carattere
Conviene star detto agli e Sperti asimmetrico che quindi avrà sicuramente con i suoi vicini e con i Paesi del sud del mondo un rapporto più competitivo e conflittuale
Sa a destra un rapporto selettivo per così dire parte invasivo in parte comunque di competizione sarà assunto rapporto di totale chiusura nei confronti per esempio le produzioni dei paesi del Sud allora hai voglia a cooperare se lo non consentiremo di produrre fiero consentiremo a questi Paesi di far decollare in modo equilibrato le loro economie
Se la cooperazione italiana sia stata positiva o negativa credo che testimonino i fatti francamente io credo anch'io grande rispetto per quella che io definisco la gente della cooperazione e cioè tutti quanti quelli dai volontari anche i tecnici anche gli Esperti neanche
Anche imprese che hanno lavorato bene questo io non non nascondo affatto anche EP non sono episodi ma fatti di vero di disponibilità a maggio dal trasferimento di know how in realtà dei Paesi del terzo mondo e così via però attenzione
La realtà è fatta va vista per quello che le grandi scelte la cooperazione italiana i Grandi Progetti dice le centinaia di miliardi sono andati per lo più a cose inutili
Allora Somalia è possibile in un Paese in cui noi diamo fino ad un'ora presentiamo con gli aiuti allo sviluppo
Fino al sessanta per cento del prodotto nazionale lordo
E negli ultimi anni siamo stati i principali donatori presenti Golem presi no con un'altra cosa con la nostra presenza infrastrutture cose inutili sia stato il paese in cui le Vasile assoluto sono andate peggio
Io ma di carico in questi mesi non vi siano responsabilità locale locali Dio me ne guardi ma sapevamo che c'erano denuncia su quello che era il regime da un lato sul di dati certi progetti all'altro
In Somalia quei miliardi sospesi per fare la strana che Bosaso quattrocentocinquanta miliardi assolutamente inutile denunciata più volte il nome e cognome l'ho fatto con le frange Sco forte tanto per dirne una parte posso fare anche quelli son venuti prima
Lui dal sottosegretario Palleschi prima e quelli esso Andreotti e così via ce ne sono tantissimi insomma responsabilità sono precise
Del resto non lo devo fare io li fa lume dice le leggo tutte le imprese che hanno lavorato su questo e le cose sono andate male
Si è costruita una fabbrica di urea che non è mai stata lenti approvvigionata quindi luterano e basta prodotta ed è costata cento miliardi e su questo è stato un processo indie Italia di quest'anno è sotto accusa
Il giornalista che aveva denunciato questo sulla base di una denuncia da parte del dittatore somalo il giornalista è stato scagionato non è possibile perseguirlo mito della Somalia anzi si parla addirittura di dargli asilo politico ad uno scappa dalla Somalia
In Spagna è stata costruita ancora un matta dando con decine di miliardi che non ha mai funzionato ingaggiare è stato fatto un progetto che si chiama dalla Belles che assorbito su mille miliardi a delle donne quattrocentocinquanta miliardi
Che è stato un progetto di deportazione ottanta mila persone da un'area in cui c'era siccità ad un'area in cui ci sarebbe dovuta essere la possibilità ad alimentarsi è stato affidato ad un'impresa di un grande imprenditore romano si chiama si compia Rosalind ideare andreottiana quindi nomi cognomi stanno tutte interpellanze
Di questo mondo nell'alle la gente che hanno trasferito hanno per esalare arida hanno portato in un'area quasi paludoso senza il fattore sullo studio e valutazione sulla situazione della malaria gente invece volete fare a cui Ciampoli di malaria
Quando io sono andato a visitare quella realtà ho trovato che la piscina per quelli che dovevano lavorare lì era costruita all'ospedale era fatto ancora con il fango fine Colin Carlo Giada io curo stanco delle lagnanze per fortuna c'è qualcuno non si è stufato di lagnarsi almeno abbinarlo a Tangentopoli è venuta fuori speriamo che verrà fuori anche sulla cooperazione italiana perché secondo me indispensabile fermo qui lei in coma pertanto per per offrirebbero un altro al film abbiamo speso duecento miliardi per costruire una metropolitana
Di cui lo stai costruite Tronconi che non è mai partita per fare il documentario inaugurale abbiamo sì con cui si fanno vedere tronco della metropolitana e poi si è trasmessa la metropolitana di Roma per far vedere che era stata costruita c'è una placca di ringraziamento Haddon Julio Andreotti ad ogni a Susanna Agnelli per aver realizzato la metropolitana ci sono solo ripeto solo i violini che poi i costi sono aumentati come sempre avviene
E la metropolitana lì ma non si farà note son fatti quasi nessun programma per esempio sulla produzione
Di droga programma alternativo e così via
E sapere le le osterie di Lima
Cantare una canzone che dice e il treno italiano che vanta rapido che non si vede va talmente veloce che neanche si vede perché non esiste non è mai arrivato ora sarà anche una rottura lamentarsi a parte l'opposizione va abilmente deve fare
Queste farlo fino in fondo e questo non toglie nulla tutti quegli energica hanno lavorato bene
A tutte quelle attività che sono state fatte bene la cooperazione però lo dobbiamo sapere che tanto più perché portiamo queste responsabilità dobbiamo tutti impegnarci su una cosa vedo pienamente ragione
L'esercito di chi si occupa di questa cosa è piccolo
Da per tutto
è un esercito anche ed è la parte che mi dà più fiducia le organizzazioni non governative in una società civile è molto forte molto agguerrito
Però riesce a farti sentire parla della stampa parlo anche parti politici anche della sinistra sono temi che vengono fuori solo quando esplodono alcune cose
Purtroppo la stampa pure se ne occupa solo se patronale di farina carica di vermi nonostante sia stato detto verso il per uno Stato che è salito un mese prima solo quando la scaricano ormai insomma più fare niente mi ha rinunciato quella farina una farina
Orgoglio ora io
Quello che io penso si debba fare concretamente ho detto delle cose che forse vanno fatte al piano notista parlamentare per costringere poi il Governo a rispettare alcune cose credo che a livello popolare sia indispensabile
Queste attività di cui parlava prima Scalia come piccoli progetti buona perché risolvono i problemi ma creare una cultura del coinvolgimento alla corresponsabilità della solidarietà e dell'interdipendenza che domani potrà essere molto valida
Proposta che leghino tra loro i problemi e io per esempio penso a quanto inascoltata rimasta proposta abbiamo fatto insieme voi Verdi
Proposta alla discussione
Sulla questione della restituzione
Agli immigrati che la parte di pensione che gliene praticamente scippata quando tornano nel loro Paese perché qua gli immigrati che sono regolarizzati e parola pensione se non fanno quindici anni di contributi e torno al loro Paese lasciano l'Italia ora siccome nel Progetto
Migratorio di gran parte delle famiglie vida dice spesso il rientro no perché qualcuno vuol fare rientrare ma perché si stessi penso di rientrare
Immaginate che la restituzione di quello che hanno pagato per questo per il loro contributo è stato pagato regolarmente quindi potrebbe diverse dar vita piccoli progetti di cooperazione allo sviluppo nei paesi di dietro
Piccolissima proposta composta la civetta contribuente se non ai deficit evidentemente degli istituti pensionistico previdenziali questo sì capisco un problema sono soldi dei lavoratori in sostanza e che potrebbe aiutare molto concretamente queste dove sono cose che si possono fare anca a partire a partire da subito e possono creare condizioni diverso insomma perché la cooperazione italiana se non rovesci radicalmente senza almeno Nunzia un disastro e un'ultima cosa e questa dico a titolo personale
Anche se so che largamente condivisa compagnie se ne occupano
Io penso che la cooperazione e lo sviluppo che noi abbiamo voluto in una legge sulla carta buona
Perché il ministero degli Esteri ha costituito un centro di potere e una macchina di spesa di cui ci sono appropriati alcuni partiti i partiti di governo attraverso la mediazione la diplomazia
Forse meglio ora sta per ministero degli Esteri
Io credo che l'idea naturalmente con tutte le controlli e trasparenze necessarie l'idea di arrivare al lato ad un'authority un osservatorio su cui abbiamo discusso anche con me le forze venerdì che controlli che se l'ispirazione parlamentare sociale dall'altra parte
Ad un'agenzia che abbia caratteristiche risponda in modo diretto del Pala operato sia fondata sul capo competenza tecnica nota sulla spartizione politica sarà un altro passo su cui almeno dovevo cominciare a riflettere
Ma io capisco che in questi dibattiti per gli intimi viene fuori che le persone che fanno le persone hanno spesso punti di vista
Così vicini che per andare a trovare differenze bisognerebbe andare al secondo ordine per cui voi in onda troppi quanti sono ventiquattro che ci servono via terra dopo le più saranno quarantotto
Alla fine dice Bernard Tapie vivacizzano le fanno bene
Però appunto al tema cooperazione internazionale le cose che dice adesso Massimo Micucci ce le siamo come dire ripetute
Rimpallata è io non casualmente non per demagogia ha fatto già nel mio primo intervento riferimento a Tangentopoli
Mi risulta un po'difficile trovare come dire un giudizio complessivo che non sia la inviante
Io sono molto restii a me dà molto fastidio l'opposizione parolaia che ogni volta che il governo viene battuto su un emendamento insignificante diciate lavora veramente un accidente
Però appunto
Tra le iniziative che avevamo e con un dossier UE e la richiesta di una commissione d'indagine parlamentare su come sono stati spesi trenta mila miliardi
Non voglio negare che qualche decina forse qualche città verdi sarà anche stato speso decentemente ma sarebbe come se uno a Di Pietro andasse a dire ma perché ti stai muovendo il sindaco che tutto sommato la Lombardia è cresciuta d'affari si sono fatti la gente ha avuto le case Ligresti ha fatto quelle milionate dei metri cubi da cemento insomma tutto sommato le cose sono andate ecco la situazione della cooperazione eh ancor peggio perché
Diciamo io ci vedo testualmente
E troppo discreto che è uscito cioè tu me devi dov'è che le cose sono libere che sta quattro Pizzi detto alla romana
E il grosso è roba da scandalo d'accordo allora non non è una questione lagnarsi verso l'opposizione è una versione che grida vendetta al cospetto di dica derivabili ecco tutto qui
Allora mi ricollego perché giustamente i toni poi dice va be'questi si lamentano sempre arriva l'altro amico che ci dice
Mi pare la tua fosse un po'la tematica della non la sfida verde ma la sfiga verde cioè questi ambientalisti
Stava sempre lì a piagnucolare la catastrofe prossima ventura mamma mia cella di più c'hanno anche poca il canile proprio spessore e lo elaborativa avuto allora questa bella cosa che un po'forse anche come dire per le quasi per motivazione personale un po'mi prudente e dirò due con cose molto brevi perché poi già Giovanna anche lei appunto il spingeva l'addebito qui non è che si può oscillare teniamo conto che l'ambientalismo esso senza andare a vedere la sua espressione politica autonomia di ma l'ambientalismo poi insomma già dire tanto venticinque anni o meno
Se vogliamo biliare primavere silenziose il libro che la Carlson dedico a nostro vecchio come si chiama Barry Commoner
Nel sessantasette e quindi non è che sia comparso da tanto tempo sulla terra questo problema in una questa ventina d'anni addirittura siamo stati accusati parlava degli ambientalisti d'essere addirittura degli integralisti di avere un'ideologia afferra
Perché da all'ipotesi di Gaia a a ai discorsi sull'inquinamento e discorsi sulla regia ai vari Lecce cioè tutto ciò è stato attribuito appunto come gli ultimi portatori vetero desueti di un integralismo verde adesso tra questo è fatto disdire che non abbiamo proposta forse ci corre
Perché ce l'abbiamo sicuramente al livello culturale generale un livello come dire di dibattito generale quante de ambientaliste hanno poi permeato
La cultura di tutti quanti certo questo è un Paese badate molto sordo adesso poi due parole dirò anche voi dico però
Creso a mio figlio estroverso in Germania la Germania come dominante tutti abbiamo la preoccupazione di sapere come fare a tenerla perché pensiamo la terza guerra mondiale però in Germania quando metti la roba del Serchio sbagliato perché fanno la raccolta differenziata
C'è il cittadino che noi vediamo in giro perché c'è e perché non si fa i fatti suoi che ti diceva sta mettendo del secchio sbagliato ce ne stanno facendo la raccolta differenziata
E per di più c'è un costume civico per cui la gente si interessa anche dei fatti tuoi ti sprona a essere come dire ad avere senso civico no
Ora
Bene poi si sono affermati perché la raccolta differenziata questo nome che in Italia ancora troppo spesso è solo un nome ed è venuta fuori dalle vendette de Giustiniano o da le proposte ambientaliste quindi diciamo a me sembra le strade scusa se tu mi dici questo a Berio ciò adesso do fuori tutte le medaglie guardare come il generale di Brescia e su ciò diciamo alla battaglia antinucleare l'unica grande battaglia ambientalista l'unica grande
Per fortuna ci sono quei parecchie altre di rilievo maggiori l'unica abbiamo vinto in Italia contro il nucleare si può essere in disaccordo e già dall'abbiamo vinta d'accordo di più abbiamo prima giovane un po'pessimista
Oltre alla pars dancefloor se c'è stata la pars construens nel senso che noi abbiamo a dire poco tre leggi di attuazione per ragioni o nazionale che attuano il risparmio energetico la promozione delle fonti rinnovabili è una serie di altre cose di grande rilievo va bene
Cento devo dire che avendolo fatto la grande battaglia perché ad esempio i piani di uso efficiente del Gia e di promozione delle fonti rinnovabili avessero un ruolo propositivo delle Regioni e dei Comuni con solo cinquanta mila abitanti ben sto valorosi dico lo stiamo ancora aspettando io a maggio come dire a unica forza che stava professata per molti anni in questo paese di allargamento della partecipazione
Di far giocare a tutti i soggetti istituzionali un ruolo importante devo dire che da questo punto di vista il ruolo delle regioni è stato di una delusione pressoché totale però noi abbiamo oltre che stoppato il nucleare stoppato in larghissima misura il carbone
Non facciamo finta di dimentica ce l'ho proposto anche in termini di moderno energetico Trápaga diventata legge di questo Paese adesso prima di dire che abbiamo il deficit di proposta ma perché
Su cui rifiuti
Sui parchi è insomma ragazzine adesso andiamoci piano perché siamo dicono cose che sono state macinate
Perché uno potrebbe dire a me di ghiaia divani Lecce di Barry Commoner e giù giù fino arrivando a noi più modeste non ce ne frega niente B
Cioè le chiacchiere la roba che tu lamentarmi di inquadramento teorico culturale non ci interessa sarebbe una posizione sbagliata
Far nulla dice la vita è diciamo però
Però non mi dica che non c'era lo sta perché santo cielo diciamo di stanno facendo degli esempi che vanno da punto una legge sui parchi a all'alba per genetica ma al blocco ad avere spese scusate
Se tra i tanti Brocchi
Previsti dal governo USA un blocco sulle spese ciclico ancora praticamente che riguardano del settore grandi opere pubbliche
Questa proliferazione di strade autostrade che servono solo a impermeabilizzare solo italiana farfalle sono da qualcuno che anche questo sarà un portato di una cultura ambientalista che in qualche modo si sta diffondendo
Quando si parla di operazione internazionale di Progetti ieri coltura
O quando si parla di Gardini oramai anche uno che si autodefinisce vetero vetrinista
E dice no noi dobbiamo andare moderni umano culturale non dobbiamo andare a un'agricoltura che e tutta impregnata di chimica e che crea poi un meccanismo perverso d'eccellenza a livello comunitario ecco
Io concludo dicendo di invece ne abbiamo avute onestamente parecchie di proposte che abbiamo avanzato e tante qualcuno è anche riuscita a permeare
In generale nel Mondiale e qualche volta anche nel nostro Paese io voi amo sempre essere impopolare dire
Sì sì governo ladro però insomma io mi sono anche stufato
Di quei cittadini che rappresentano benissimo la famosa vignetta di Altan quella del tizio che c'ha la maschera antigas perché la RAI non si riesce a respirare più e dice però se misurato e frodi nel filtro all'ora è la volta che mi incalzano
Eh no ragazzine qui forse caso pochi quanti saremo ma voi di fronte a certe scadenze concrete riusciamo anche essere di più di saperci additare e organizzarci un pochino più spesso questo discorso continua a farlo perché appunto non ritengo tutto risolto
Nel palazzo o dell'elaborazione teorica
Ultimissima cosa poi passo la parola Fulvia e Fulvia rilancia il discorso
Della riduzione del lavoro devo dire che fu vecchio discorso peraltro che furono i discorsi su cui nacquero tra parentesi verdi io mi consente insomma vorrei che fossimo un pochino più cauti qui ricordando con a proposito di citazioni marxiste il fatto che proporre la riduzione del lavoro in un sistema capitalistico e come proporre l'abolizione di schiavitù in un sistema schiavista che una antica frase del beneamato Carlo Marx va bene allora
Siccome il problema che si poteva avessimo avuto schematico c'è io vorrei globale avevamo tentato di farlo in una breve intervento solida in una questione un po'più ampia che poi ci ha detto anche questo che al problema
Sollevato della produttività
Cioè io direi cominciava disaccoppiare
Il discorso della produttività dal discorso della produzione di quantitativi di merci perché se no avremmo sempre quella crescita esponenziale che tu lamentarmi cominciamo a ricordare che la tecnologia che significa poi in termini economici aumento de la produttività l'innovazione tecnologica può avere
Il
Voi dovremmo può volere questo può valere una sua autonomia nel senso appunto
Di essere piegata ad onde a soddisfare consumi che crescono esponenzialmente ma affrontare una serie di drammatici e colossali problemi dell'uomo ha di fronte senza avere delusioni alleggerita di chi crede tout-court delle equazioni
Progresso scientifico uguale progresso tecnologico uguale progresso sociale però una buona battaglia
Culturale politica sul fronte del disaccoppiamento tra produttività innovazione ecologica mi sembra un primo passo da porre e io come dire sceglierei forse anche in termini di slogan più un discorso che si fonda su questa parola produttività come limitarla
E allora c'è anche dentro la questione d'occupazione e lavoro ma ce ne sono anche tante altre che non puntare direttamente
Sulla questione riduciamo del lavoro perché come dire tutti quanti noi forse abbiamo ancora sulla spalla però molti di noi un ricordo un troppo lontano dell'ottantaquattro sulla scala mobile ora scegliere come dire
Parole d'ordine che poi diventerà estremamente semplificate e ci fanno sbattere la capoccia contro i muri si dice a Roma può non essere piacevole ha sicuramente il problema che tu poni appunto ricordo anche un come problema nostro forse dobbiamo trovare qui si proposte
A la Peppa una che mica siamo una fucina a Che tempo fa cede ispida Elsa siamo tornati a per adesso
Dalle ragazze no sta scherzando cioè i problemi che si pongono sono colossali e dobbiamo trovare le forme per cercare anche di capire come una società complessa articolata in cui c'è anche un sacco di gente che attiva forse va ricordato con sono sono quelli cattivi che disegnavano i fumetti tra anche il cittadino medio italiano non sempre buono spesso è proprio cattivo Bellora valutare conto di tutto questo scusate
Il modo famiglia al colloquiale ma appunto siamo di una cerchia ristretta a furia
Io direi che bisogna fare giustizia anche un po'rispetta questa festa perché si il dibattito di stasera non è andato bene avevamo una competizione tremenda con quelli che erano tutti pieni la nel tendone abbiamo perso
Però ecco voglio dire intanto alcune sere fa c'è stato un altro dibattito qui su un tema ambientare anche questo
Riguardava l'assetto del Territorio e Urbanistica legato anche a Tangentopoli ed è stato un dibattito molto partecipato
Che c'ha portato a discutere temi simili anche quelli che abbiamo discusso stasera
Questo per la diciamo per la cronaca di questa festa che su questi punti mi pare che un po'più di impegno abbia cercato di metter cielo
Io non ho molto da aggiungere alle cose che diceva adesso Scalia su quest'ultimo punto in effetti accetto la critica avevo semplificato per limiti di tempo l'avevo tenuto in fondo questo problema ma mi pare che l'orizzonte nel quale va collocato sia
Quello che dicevi tu
Io vorrei dire pochissime cose e brevissime
Brevissimamente intanto anch'io non credo che non sia giusto
Vivere il movimento ambientalista la coscienza ambientalista
In questo modo un po'remissivo noi non non mi pare che abbiamo dato quest'immagine fosse venuta fuori di più dal dibattito i numeri dicono questo e lo dico pur rappresentando di un partito
I numeri dicono per esempio che in Italia ad assistere ambientaliste continua a crescere molto di scritti di partecipanti di questo dicono i numeri
Le associazioni un altro dato non quantitativo ma politico anche all'interno dei partiti tradizionali pur con grande fatica la tematica dell'ambiente sta entrando con più prepotenza questo lo posso dire perché vivo in un partito la sinistra il PDS che negli ultimi due anni si sta ponendo in modo più ravvicinato alcuni temi siamo ancora ad un livello di totale insufficienza però quindi io non segnerebbe i punti in in negativo ecco tenuto conto di tutto quello che diceva Scalia dei tempi Brad Pitt
Direi che oggi possiamo dire che la coscienza ambientalista è molto cresciuta nel nostro Paese che sono cresciute anche le leggi a tutela possiamo dire che queste leggi sono pochissimo applicate questo sì perché da quella sui rifiuti a quella sul risparmio energetico e questa però è materia di di di battaglia politica insomma non solo parlamentare
Io poi vorrei aggiungere un altro punto questo qui è anche questo un po'teorico però per me è importante
Io anzi ritengo cioè non abbasso il tiro ma lo alzo ho cercato di alzarlo moltissimo anche l'intervento precedente io sostengo che oggi la crisi economica mondiale
Chiama in campo l'ecologia molto di più di quanto non la chiamassero i dieci anni precedenti che erano dieci anni di sviluppo diciamo tra virgolette
Positivo di crescita
Io ritengo che l'ecologia sia un formidabile strumento misuratore e anche il regolatore di un modello di sviluppo e più equilibrato di quello che abbiamo di fronte proprio per le caratteristiche delle proposte che mette in campo
Qua quando mi esprimo dicendo oggi l'ecologia entra prepotentemente nell'economia vuole dire che il disegno è talmente ambizioso e non di uno sproposito
Da mettere in crisi l'economia classica sulla quale si sono misurate finora
Diciamo i la comuni principi di accumulazione il modo di produzione tutti i principi che fa se voi leggete e e lo consiglio la lettura perché almeno a me è risultato di un qualche interesse l'ultimo libro di Carla Ravaioli che mi pare si chiami
Pianeta degli economisti e sono interviste Carla Ravaioli una giornalista fatta tutti i più grandi economisti mondiali italiani e stranieri
Su questi temi insomma sulle questioni dell'ecologia e di quanto l'ecologia diciamo si incroci con l'economia beh insomma ci sono alcune risposte che lasciano veramente inquieti
Non tristi ma inquieti che grandi economisti nazionali ed internazionali Modigliani spaventa
A una domanda con semplice come quella ma lei ritiene che ci sia una crisi ambientale a livello mondiale nazionale spesso la risposta è la seguente vede io sono economista non mi occupo di ecologia
Questa è la risposta del ho riferito quella di Modigliani per dire la più ecco quella più che mi ha lasciato ma anche altri che rifiutano continua a rifiutare questo tipo di
L'incrocio pensando che il mercato regoli un regolerà mercato e tecnologia e scienza regoleranno
Gli squilibri che attualmente abbiamo di fronte io invece credo di no io credo che oggi chi pensa o comunque chi ragiona attorno alle questioni dell'ecologia debba proporsi una sfida più grande per questa ragione
Adesso questa sera non era il tema ma se avessimo discusso di questo fossile Scalia su alcuni punti non saremmo stati d'accordo
Io sono perché il movimento ecologista e anche i partiti che hanno questo tra che vogliono caratterizzarsi con un tratto più accentuatamente ecologista non possono più limitarsi a Piccoli segni a contestare piccoli segmenti del modello di sviluppo ma debbano cominciare a ragionare un po'più in grande
Un po'più in grande su il modello di sviluppo non non dico questo per dividere destra sinistra non voglio arrivare a diciamo alla politica politica quella dei giornali di tutti i giorni voglio arrivare a dire che forse per l'ambientalismo italiano è arrivato il momento di una verifica
Di quel molto che ha fatto io non dico che poco di quel molto che ha fatto ma di quel moltissimo che li sta ancora di fronte
E qui come dire c'è l'applicazione delle leggi ci sono tante cose ma mi pare che non si possa anch'io questa critica non l'accetterei non si può dire che
Sono mancate delle proposte non questa sera discutevamo di un'altra cosa
Ma se avessimo dovuto discutere di tutte le idee che sono venute fuori negli ultimi dieci anni dal mondo ambientalista io direi che rispetto all'abbassamento di tono e di livello
Che c'è stato diciamo nelle politiche programmatorie italiane su questo punto direi che non c'è stata proprio la miseria ma anche idee molto molto positive ad altana in aggiunta per concludere ad alcune delle proposte che venivano fatte dagli altri oratori io voglio dire voglio fare alcuni esempi per dimostrare questo incrocio
Chi è che comincia a parlare per per primo
E in un modo direi largamente sì che si incrocia largamente con una delle riforme fondamentali dell'Italia che che comincia a parlare per primo di tasse ecologiche anche questo tema non l'abbiamo toccato però è un tema che all'interno della riforma del fisco che è una delle riforme più radicali e secondo me più necessarie più che riguarda la la economia nazionale beh insomma il fatto che molte molti problemi possono essere risolti o riequilibrati anche attraverso un sistema di tassazione ecologica preciso su certi prodotti sui rifiuti su certe produzioni il bilancio ambientale delle aziende e questo è un altro tema del quale sarebbe molto
Affascinante discutere cioè che un'azienda non debba presentare alla fine del suo anno produttivo solo il bilancio economico ma anche il suo bilancio ambientale quante risorse adoperato quanti rifiuti ha prodotto
Quanto ha speso per smaltire mi dove Aspen queste sono tutte questioni
Che
Sono sul tavolo oggi della discussione poi con la forza che non è moltissima che il movimento ambientalista ha finora avuto certo se cresce
Anche la sponda politica i principali partiti della sinistra secondo me questo è positivo perché io non ritengo
E su questo concludo che la questione ecologica Ospol oggi possa fare capo o possa essere messi sulle spalle solo
Degli ecologisti delle organizzazioni ambientaliste o del partito verde perché questo mi parrebbe veramente una voleri limitare una potenzialità che io
Riconosco la funzione di stimolo e di proposizione senza la quale non saremmo a questo punto però ritengo che ci sia bisogno un salto di qualità sostanziale ecco penso che nel ridisegnare
Lo sviluppo perché questo è il tipo di problema che abbiamo di fronte a livello nazionale e internazionale
La sinistra italiana ed europea se non fa i conti veramente con tutte le tematiche ambientali forse non troverà la risposta che cerca o che dice di cercare perché è abbastanza è abbastanza essenziali ultimo ultimissimo punto che abbiamo tutto dimenticato lo citava Giovanna Melandri noi
Praticamente per tornare al tema di origine me praticamente siamo in una situazione di debito cioè parliamo di cooperazione quei Paesi del Sud del mondo ma continuiamo ad esse nella sezione di di debito noi ci appropriamo di risorse di materie prime a depressi inconsistenti
Parlo una per tutti il petrolio questo è uno dei punti se ne è discusso anche a Río c'è stato una proposta
Del del del dell'ex ministro Ruffolo insomma il presso il petrolio continua ad essere un presso insostenibile
Sia per i Paesi produttori secondo me a questo punto se vogliamo discutere di modello di sviluppo soprattutto in questione energetica anche per i Paesi produttori e questa è una leva formidabile per cominciare a ragionare anche di cooperazione internazionale e il fatto che noi come dire
Praticamente tra gli interessi sul debito e quello che prendiamo dal Terzo Mondo le stime sono cinquecento mila miliardi di dollari
Ogni anno diciamo che noi prendiamo restituiamo cinquanta mila miliardi cioè prendiamo dieci vestiti
Ma che abbiamo cercato di discutere questa sera
Grazie chiudiamo il dibattito arrivederci al prossimo occasioni