Rassegna della stampa e della blogsfera cinese

Buongiorno buongiorno agli ascoltatori da Pechino Francesco Radicioni per un nuovo appuntamento con la rassegna della stampa e della blogosfera cinese di Radio Radicale
Topografici sincero siamo nei quali senza un controllato Franco certo abbia
Sindaco di giudice giochiamo a Terni conoscerci accorgimenti
E così nella serata di mercoledì la televisione di Stato di Pechino la CCTV
Dava conto del telegramma di congratulazioni inviato dalla presidente cinese sigillo Pink al neo eletto Presidente degli Stati Uniti
Donal Trump
Ma cosa scriveva si Giuntini Atlanta sul futuro delle relazioni sino americane e riprendiamo per iniziare la cronaca della si insinua
Confido ha detto sì che si possa lavorare insieme per espandere la cooperazione tra Cina e Stati Uniti in tutti i campi io a tutti i livelli bilaterale regionale e globale
Basandoci sempre sui principi dell'assenza di conflitto del rispetto reciproco e della cooperazione vantaggiosa per tutti
E che le differenze possono essere controllate in modo costruttivo
Così da spingere le relazioni Cino americane verso un nuovo punto di partenza
In modo che ne possano beneficiare entrambi i nostri popoli e quelli degli altri Paesi e questo il conto in
Punto del messaggio di sigilli Pini reso noto nelle ore successive alla vittoria elettorale di don altro rampa
Ma al di là delle dichiarazioni ufficiali come sono stati letti da Pechino i risultati delle elezioni presidenziali americane
E non c'è alcun dubbio che qui nella Repubblica popolare a prevalere sia stata quell'insoddisfazione che aveva già caratterizzato i commenti apparsi
Le sui giornali cinesi nel corso dell'intera campagna elettorale
Infatti i media di stato di Pechino non erano stati pene di nei confronti di entrambi i candidati
Si è Hillary Clinton che Donal Trump sono stati fatti percepiti sebbene per motivi diversi e come estremamente critici nei confronti della Cina
Nel corso della campagna elettorale infatti il Presidente eletto Trump aveva più volte accusato la Repubblica popolare di contribuire alla perdita di posti di lavoro negli Stati Uniti
E di manipolare la propria valuta arrivando a promettere misure protezioniste e dazi del quarantacinque per cento sui prodotti importati dalla Cina
E insomma a Pechino si teme stando almeno alle previsti alle promesse della campagna elettorale
Che si possa arrivare sostanzialmente
A una guerra commerciale tra la prima e la seconda economia del mondo e che l'Amministrazione entrante possa far rallentare il percorso della globalizzazione
E a queste preoccupazioni dare infatti voce l'editoriale firmato da comunque già e apparso sulle pagine di con menti della concia Febbraro
L'opposizione di Trump sulla globalizzazione probabilmente l'indicatore più chiaro di quali saranno le sue proposte di politica economica
è probabile quindi che il prossimo presidente possa innalzare barriere commerciali alle importazioni che potrebbero rendere le aziende cinesi presenti più quelle che operano nel settore dell'acciaio
Vittime di indagini e di un quinto dei dazi
Certo la Cina potrà ricorrere alle regole del da vecchio per proteggere i propri interessi
Tuttavia se Washington dovesse prendere l'iniziativa il rompere le regole esistenti arrivando addirittura provocare una guerra commerciale
La Cina non esiterà allora ad adottare contromisure e ad innalzare barriere commerciali sulle importazioni americane
Visto anche che ormai la Repubblica popolare è un mercato estero fondamentale per le aziende degli Stati Uniti come per esempio la Apple
Inoltre aggiunge il poncho sabaudo per via dei cinesi che operano negli Stati Uniti impiegano circa ottanta mila lavoratori americani
E tutto questo dovrebbe essere tenuto in considerazione il settanta attenta di convincere le aziende americane che producono in Cina a tornare negli Stati Uniti
Senza dubbio la Cina molte cartucce da sparare nel contrattare con Washington
Però quello che ora applichino deve capire e come arrivare a patti con questo nuovo arrivato della politica se il Presidente eletto dovesse decidere di allontanarsi dal percorso consolidato delle relazioni commerciali
Ma la Repubblica popolare deve anche sviluppare piani di emergenza per prepararsi allo scenario peggiore e cioè che gli Stati Uniti decidano di provocare una guerra commerciale
Però concludeva comunque già nel frattempo è più probabile che Pechino cerchi di mettesse il dialogo con Taranta
Per tentare di garantirsi una transizione senza problemi nel percorso delle relazioni sino americane e così il acconcia osservavo provava ad interpretare
Al punto l'incertezza sul
Nord-sud furono i rapporti economici e commerciali tra attitudine Washington all'indomani del vittoria elettorale e di Donald Trump
Esistono però anche una serie di dossi su cui alla Repubblica popolare potrebbe ottenere dei vantaggi da questa nuova amministrazione americana
Descriveva l'analista noi siamo qui sulla pagina dei commenti del saluto Ceravolo imposto
Non c'è dubbio che un'Amministrazione guidata da Hillary Clinton avrebbe proseguito nella politica di pivot Tunisia della presidenza di Barack Obama e rafforzato le critiche alla Cina sulla questione dei diritti umani
Invece nonostante che Donald Trump ammanchi di esperienza in politica estera e di una chiara visione del mondo le affermazioni del Presidente eletto nel corso della campagna elettorale
Suggeriscono che potrebbero esserci consistenti cambiamenti nella politica estera degli Stati Uniti
Uno scenario questo che potrebbe portare alla Cina sia rischi che opportunità
Infatti da un punto di vista strategico e geopolitico la vittoria di tratta praticamente uccisi multipli qui
L'accordo di partenariato tra sfasci fico a guida americana il pilastro economico della politica del privato Tunisia e quello che è stato ampiamente visto come lo strumento per contenere l'ascesa della Cina
Ma insieme all'archiviazione del ti PP è probabile che sarà la più complessiva politica del pivot Tunisia almeno nella forma attuale ad essere sostanzialmente modificata
Infatti se è probabile che le relazioni con i tradizionali alleati di Washington innanzitutto Giappone e Corea del Sud
Possano
Subire cambiamenti di poco conto e il tentativo di accerchiare la Cina che rischia di perdere slancio
Riducendo così la pressione geopolitica su Pechino con il certa accantonamento del tipi P. proseguiva il quotidiano di concordia
La Cina potrebbe cogliere i vantaggi che derivano dall'opportunità di accelerare la firma di accordi di libero scambio sia bilaterali che regionali
Inoltre mentre gli Stati Uniti si preparano ad avviarsi sulla strada del protezionismo
Non c'è momento migliore per la Cina che accelerare la propria politica di apertura e per esercitare ulteriormente la propria leadership economica nel mondo
Abbracciando la globalizzazione e difendendo il commercio internazionale e gli investimenti
E così il convinto di un buon inizio a cui
Un'analisi cui sta per certi versi condivisa anche dall'appoggio Febbraro
L'attenzione di Donald Trump alla Regione dell'Asia Pacifico è inferiore rispetto a quella di Barack Obama e di chi la ritiri torna dice alla giornale di Pechino jeans Sandro docente alla Scuola di studi internazionali dell'università Ramin
La Cina si troverà pertanto a dover affrontare una pressione strategica inferiore
Certo nei mesi che hanno preceduto il voto ricorda il concerto Albaro stramba anche attaccato più volte la Repubblica popolare
Chiedendo una tassazione del quarantacinque per cento sui prodotti cinesi e Piero secondo jeans a Roma
La maggior parte di questi commenti rappresentano solo retoriche elettorale e non potranno vivere alcuna attuabilità e insomma questo il
Commento tutto sommato abbastanza ottimista della con ciò affondavo
Sulla prossima amministrazione degli e Stati Uniti
è in realtà però a questo punto per Pechino si pone anche un altro interrogativo geostrategico e cioè l'annuncio del disimpegno di Washington in Asia potrebbe portare il Giappone e la Corea del Sud
Verso una corsa al riarmo e insomma sono davvero molte le incognite sia in economia che in politica estera che
E avvolgono la vittoria elettorale di tra ANTA e che rischiano di minare quindi uno dei pilastri della visione del mondo di Pechino e cioè la difesa della stabilita
Noi ovviamente da questi microfoni e ci torneremo intanto però anche per oggi ci dobbiamo fermare qui non prima di aver ricordato che ci trovate anche sul Twitter chiocciola F Radicioni
Oppure che potete scrivere a Radio Radicale all'indirizzò più ascolto chiocciola Radio Radicale punto it
Un saluto da Francesco Radicioni e con la rassegna dalla stampa e della blogosfera cinese citerei sentiamo lunedì prossimo