Tra gli argomenti discussi: Carcere, Costituzione, Cuneo, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Legge, Penale, Procedura, Rebibbia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 46 minuti.
9:07 - SENATO
9:32 - CAMERA
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
9:30 - Camera dei Deputati
13:00 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Senato della Repubblica
ex detenuto al 41 bis
Adesso
Hanno anche il tema della affrontate armonizzate magia in particolare qualcosa
A
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondi no secondino nasce fatica superiore
Analogo a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Al popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile mille novecento
Bentrovati bentrovati all'ascolto di Radio Carcere da parti di Riccardo Arena oggi entreremo dove pochi sono entrati ovvero nel famigerato quarantuno bis
Anzi oggi entreremo in due sezioni del quarantuno bis quella del carcere vide di Roma e quella del carcere di Cuneo e lo faremo grazie a testimonianza
Di Carmelo perché quelle celle conosce bene perché vi è rimasto chiuso in misura cautelare pensato un po'per
Quattro anni e otto mesi insomma insomma grazie agli o chi di Carmelo cercheremo di guardare quelle celle segrete del quarantuno bis celle che pochi hanno visto e cercheremo di capire anche come vengono trattate le persone
Detenute ristretta appunto nel carcere duro vi ricordo incidentalmente che oggi in Italia il detenuti ristretti al quarantuno bis sono circa settecentotrenta persone tra cui quattro donne la maggior altri loro circa duecentottanta sono persone in attesa di un primo giudizio poi molti altri sono appellanti o ricorrenti mentre poco più di cento sono quelli condannati invia
Definitiva comunque sia questa è la voce di Carmelo questa sua esperienza passata nelle sezioni del quarantuno bis il carcere Rebibbia di Roma ed il carcere di Cuneo
Signor Carmelo lei quanti ANIA cinquanta a due lei è sotto procedimento penale da ben sei anni è vero che
Sì per una questione ancora non
Non definita del tutto e ecco ancora non è la sua posizione ancora non è passata in giudicato quindi le e in attesa di giudizio da sei anni
E in questi e in questi sei anni
Lei è stato detenuto
Al quarantuno bis è vero che trattato detenuto al quarantuno bis da tempi che indagato il misura cautelare ed è stato in a
Quarantuno bis anzi lei è stato in due carceri in due sezioni del quarantuno bis inizialmente quando l'hanno arrestata l'hanno portata
Nella sezione del quarantuno bis del carcere di Rebibbia di Roma giusto scientifiche ho notato all'altezza Tione G tredici del del carcere di dire di Terni la mia prima esperienza al mio qui
Contrari diciamo con il quarantuno bis spettatori proprio a Roma ecco quanto tempo è rimasto detenuto dalla sezioni del quarantuno bis del carcere Rebibbia di Roma a Rebibbia sono rimasto all'incirca
Quante veneti quindi le rimane nella sezione quarantuno bis il carcere di Rebibbia di Roma circa sette mesi richiedere permessi sette mesi
In misura cautelare in attesa di un primo giudizio e in atto e per il primo giudizio in attesa che si pronunciasse anche già la Cassazione nulla
Sulla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ecco signor Carmelo come l'ha fatta questa cella
Della Sezione del quarantuno bis del carcere Rebibbia di Roma diciamo che era è un'attenzione in un solo piano piano terra la cella era piccoli i ma meno dei tre metri credo che che
Sono o il parametro minimo stabilito anche
Era la Corte europea dei diritti dell'uomo ecco meno di tre metri quadri questa cioè il quarantuno bis il carcere media di Roma qui dentro che c'era una
Andai un lavandino un piccolo bagno eccetera la branda il lavandino e una box doccia ricavato
C'era una turca che faceva sia dati atto per la doccia Etiopia da da bagno
è come era una cella pulita questa della sezione quarantuno bis carcere Bibli Croma oppure era sporca bene e diciamo che era Pogliani più che altro quindi
Sì va be'pulita nel nel canto perché ovviamente io riuscivo a pulirla ogni giorno per passare del tempo le ore
Insomma ci arrivo però diciamo che è la struttura non è che fosse che fosse nuova sette ma ma c'era almeno una finestra in questa cella nota ed è la fine trarre delle in particolare
E non c'è una finestra che era in alto e la piccolissima non lasciava filtrare nella luce neanche l'aria quindi mi faccia capire questa scelta della sezione del quarantuno bis del carcere Bibbia di Roma
Non solo e piccola tre metri quadri ma è anche priva di finestra diciamo che praticamente alla fine fra qualche non esiste perché oltre a mettere piccole le dicevo che proprio in alto quindi non è
E uno può guardare può affacciarsi fuori per vedere per avere una rituale
Era anche coperta da questa rete che non lasciava filtrare nella luce nell'aria quindi sostanzialmente nella cella nella sezione quarantuno bis il carcere di vie di Roma
Lì i detenuti sono murati vivi a nella versione in cui mi trovavo io di sicuro perché toccare di via ci sono due elezioni duna e diverte a questa diciamo che era una questione considerata un po'forte e punitiva
è una cosa che ho scoperto a posteriori
Diciamo come prevedono un colpevole va beh che in
E quante ore rimanevate chiusi in queste celle a sezione quarantuno bis il carcere Roma sono ventidue ore al giorno che rimane chiusa ventidue ore al giorno tre ore al giorno incartamenti attenta nessuno
Senza nessuna possibilità di di poter
Avere contatti umani e relazioni ma
C'era anche il blindo chiuso c'è la porta di metallo la porta in metallo veniva veniva chiusa durante le ore notturne mentre durante il giorno poteva rimanere aperti diciamo così
I non non più rimaneva aperto soltanto il cancello fatto aggravata insomma e chi rimaneva soltanto acciaio senta signor Carmelo ma abbiamo visto che nella sezione quarantuno bis del carcere Bibi di Roma i detenuti rimangono chiusi inc
Nelle cellette per ventidue ore al giorno ecomafia lei come occupava il tempo per ventidue euro al giorno cosa faceva per tutto il giorno mai
Niente guardi le dico assolutamente il isolamento
Assoluto io da solo può in cella insomma detti Chicchi rimaneva soli in cella
Quindi io e io sinceramente sono riuscito a sopravvivere a quell'esperienza iniziale
Scrivendo perché la mia passione scrivere
E leggendo qua andrebbe ma anche devo dire e in quel quella prima esperienza occupandomi col soprattutto
Nella mia vicenda Pacis
Su quale e di collaborare con il mio difensore per fare emergere la verità etere ma senta signor Carmelo della sezione quarantuno bis del Cal
Se Rebibbia di Roma e consentito alle persone detenute comunicare tra celle cella no no no assolutamente c'è il divieto assoluto di comunicare
Anche perché
Il quarantuno bis che prevede
Anche il divieto di comunicazione tra detenuti quindi silenzio tra celle cella inquirente parcelle cella
Solo il la possibilità di incontrare i compagni dello stesso gruppo nell'ora di socialità che sarebbe un'ora di parcheggio
O un'ora di diciamo di
Chiarita in una saletta ecco vi facevano fare solo un'ora dare al giorno al quarantuno bis del carcere BBDO Roma vero soltanto un'ora al gioco ma col viaria di luce soltanto un giorno uno ragione il cortile per fare questa ora dati al giorno quant'era grande mai il cortile io sinceramente l'ho contato perché ho imparato a memoria
E banchieri sono quindici pattini lunghetta era nuove poco più in diciamo in larghezza
Vince con cortiletto che era un cortile abbastanza piccolo o ma non è che e anche questo copertura rete metallica era quindi tutto
In cemento armato e comprare che il metallo quindi insomma nella sezione quarantuno bis del carcere il bivio di Roma anche il cielo di è negato e anche il cielo
Senta
Ma ci dicono che quando si fanno i colloqui tra detenuto ed è quella di propri familiari
C'è un vetro divisorio al quarantuno bis è vero e sia assolutamente rigorosi rigorosamente separati da dal
Da qualche in contatto fissi
Co con con i familiari pur essendo presunto non colpevoli misura cautelare e
Perché ecco è una realtà pesante anche questa del vetro di divisorio o no
Sì che vi è una è una realtà perché credo che sia una di quelle che più difficile Dada gettare da superare
Per il sì vivere rientra il quarantuno bis anche perché
L'esperienza del quarantuno bis non è un'esperienza diciamo transitoria di pochi anni perché c'è gente che arriva
Nel quarantuno bis e Dada dieci quindici anni ho conosciuto gente che dalla manica al quarantuno bis e non conosce più il contatto umano con un familiare c'è da impazzire
Che sì assolutamente perché infatti chi li ha vissuto questa esperienza dopo dopo tanti anni
E dimostra dei segni insomma di di cedimento CND di una conferenza che si manifesta in diversi modi comunque una trasparenza che
Al allungo lascia dei segni duramente
E mi ha profondamente la vita delle persino Carmelo poi la Cassazione e dopo sette mesi ha annullato quella misura cautelare in carcere quindi lei dopo sette mesi esce dal quarantuno bis
Titolo stato scarcerato per assoluta mancanza di gravi indizi di colpevolezza la Cassazione ha stabilito dopo sette menti
Che non vi erano assolutamente motivi
Gravi che per per soltanto anche per l'indizione della custodia cautelare però insomma da intanto se fatto sette mesi quarantuno bis unicamente al quarantuno bis non è mica la passeggiata voglio dire
No assolutamente no
Ecco però dopo viene fatto non nuova richiesta di misura cautelare giusto che che Cattadori arrestato per gli stessi motivi per l'apertura
Vicenda soci quale il dove la portano
Sono state arredi arrestato dopo undici mesi che inizialmente sono stato arrestato a Rebibbia nell'accezione normale ma
Subito dopo il tempo che il dal Ministero venisse applicato di nuovo un nuovo decreto di applicazione del quarantuno bis e sono stato portato nella carcere di Julio nei casi di Cuneo sempre ai sensi del quarantuno bis per prevenzione quarantuno bis e trenta in una situazione di in
Da ragazzo assolutamente agli presunto non colpevole presunto non colpevole signor Carmelo quanto rimarrà nella sezione quarantuno bis del carcere di Cuneo alcuni io sono rimasto in quattro anni quattro anni quattro anni
E con con lei è stato quattro anni al quarantuno bis come lo
Come
Persona presunto non colpevoli misura cautelare Tinebra col grazie alle sedute almeno come era fatta questa cella nella sezione quarantuno bis il carcere Cuneo belle vuol dire che rispetto alla cella del carcere di
Di Rebibbia era più grande anche perché c'era una bagno separate quindi dava un foro di c'era maggiore spazio
Però sempre quarantuno bis pretendere
Che occhiello spazio della cella poi quello che
Lo spazio dell'anima
E lo spazio dell'anima dell'umanità quello che è diverso da quello che manca soprattutto firma ecco
Incubo in comune sia tra tra Rebibbia l'esperienza diretta e concreta riscontri senta signor Carmelo ma anch'che nella sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo c'era il divieto ai detenuti di parlare darcela cella o assolutamente soprattutto per e tra detenuti che non facessero parte dello stesso dello stesso gruppo
Qualora e qualora ciò fosse accaduto subito la gente che insomma che si trovava infezione avrebbe fatto il cosiddetto rapporto disciplinare
Che costava quindici giorni molto spesso di isolamento alle celle che significava sarebbe una quarantuno nel quarantuno mamma amiamo anche perché in quel caso il in Parlamento sarà prontamente totale poi dal gruppo
Quindi diciamo che era una situazione che si andava ulteriormente ad aggravare qui insomma tutti voi eravate terrorizzati minuti che identifichi vigeva al la regola del silenzio intorno ai consensi
Senta quanto rimanevate chiusi in queste celle della sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo guardi che il regolamento che che vale
Povertà vale per tutti i quarantuno bis e quindi sono soltanto due ore fuori a il da dalla cella un'ora Daria diciamo di luce
Evitiamo lo chiamo un'ora di luce al giorno
E l'altra ora chi poteva trascorre in una delle varietà letto e che quindi
Come a Rebibbia
Che qui come a Rebibbia
Ma sempre rigorosamente o comunque che potevano avere contatti gruppi limitati in massimo di quattro persone da due a quattro persone quindi i compagni dell'esperienza
Sentiva di potevano essere da due quindi a due persone a quattro non superiore a quattro persone qui sempre controllati Bava novanta entro il trenta controllati c'era sempre un agente tra di voi
Chi beh cui nel momento in cui si è che era al passeggio nel momento in cui si era in faccia l'Italia che era controllati
E visivamente la vada dalle controllo con il videocamere ovviamente
E monitorati e gli agenti anche che partano dalle terno del parcheggio comunque controllavano sia i passeggeri dall'esterno senta signor Carmelo ma anche chi è detenuto la sezione quarantuno bis del
Carceri Cuneo non può fare nulla per tutto il giorno insomma anche lì vige la regola della noia forzata che questo perché questo credo che sia a un fattore comune ricca tutto il giorno non fare niente
E critica prontamente o ventidue ore al giorno edifici prima menzogna casa unico contatto potrebbe dire con la realtà tra virgolette e quella della televisione che
Quindi
Chi rimane lì con il telecomando in mano laddove dove capita quando eccetera
Ci può essere per girare canali farebbe aprirà un canale all'altro basta giusto per potevate vedere tutti i canali televisivi o sono no no no no c'è una limitazione che potevano vedere soltanto i canali televisivi della RAI
Media diciamo in quelli nazionali di
Posso anche dieci canali in tutto e e anche sui giornali al quarantuno bis cioè censura la censura che i giornali di ingresso cui i giornali locali
Quelli diciamo che sono del del luogo del detenuto quindi i giornali nazionali si potevano acquistare quelli locali non si possono non si possono acquistare ma soprattutto una delle cose sinceramente che che io trovo ho trovato sempre assurde e che credo che sia davvero
Un po'fuori dal dei principi di civiltà e quella che non si possono ricevere dall'esterno nei giornali che per il Ministero per i ma neanche i libri
E quindi l'isolamento c'è questo divieto questo divieto di ricevere la lettera di poter ricevere dei libri di poter ricevere
Delle riviste che possono che costruiscono coi un momento di conformazione molti detenuti è un limite oltre
Io vorrei che aggrava lì più nell'ombra quella condizione sette signor Carmelo ma è vero che nella sezione quarantuno bis recarci Cuneo il detenuto
Non ha più un nome ma si deve fare identificare dalla gentili turno con il numero della cella Bicocca diciamo che più che è una una regola critica diventa quasi una prassi comune diciamo
è una prassi che viene istintiva nel senso che il detenuto nel momento in cui de ha bisogno di richiamare la gente per farti sentire per qualsiasi motivo
Più che dire il proprio nome identificata con il numero per la propria cella e quindi alla fine
C'è una personalizzazione diciamo la parte detenuto spetta per sintetica con il numero della cella e e quindi tante volte per rispondere chiama la gente dice
Agenti del cella numero io al detenuto faccio riferimento alla cella numero della cella in cui mi trovavo io
Che alla numero ventuno piuttosto che dire il il mio nome si perde l'identità al quarantuno bis serve identità alla fine una quarta che una cosa che viene diciamo così da e naturale
Diventa una prassi più che una regola scritta diciamo
Senta ma lei mi diceva primizia questa intervista che mentre era detenuto dette nella sezione quarantuno bis il carcere di Cuneo dove voglio ricordarlo è rimasto per quattro anni in attesa di sentenza definitiva
Si è ucciso una persona ma altre persone zero che i era di fronte alla mia cella e quindi diciamo diviene perché ha di fronte il il ci crea un un traffico un rapporto con
Con il compagno di gruppo che che di fronte alla propria cella ancora più stretto a questo punto fatto soltanto di sguardi giusto significhi soprattutto riguardi soprattutto riguardi
Ma perché quelle ventidue ore diciamo che che che che sono e che che qui trascorrono di in cella
Essendo la cella di fronte dovendo mettere il il blindato aperto nelle ore quantomeno di urne perché la gente deve poter controllare
Alla fine ci si impara a conoscere perché chi vede di fronte all'altra persone quindi come essere
In una situazione speculare ce n'è uno non non crede nello specchio però guardando nell'altra Chiarella e come mere perfetto vere un'altra persona ecco e questo suo compagno di detti in si vuole nella sezione quarantuno bis del carcere Cuneo a un certo punto si è suicidato che e che purtroppo si come si è ucciso
Che impiccato
Così ha usato per replicare credo che abbia urtato i lacci delle scarpe sì i lacci delle scarpe probabilmente deve essere stato un momento terribile immagino il momento è stato terribile sicuramente un'esperienza
Terribile che avrà vissuto lui un momento di disperazione maggiore rispetto agli altri nella disperazione possiamo dire
Ma anche per per il i tre questa esperienza l'ha visto tra spunta fuori soltanto
Però scusi signor Carmelo mi faccia capire siamo all'interno di una sezione quarantuno bis nello specifico del carcere di Cuneo
Dove le persone detenute sono iper sorvegliate telecamere agenti che sorvegliano è un detenuto già tutto il tempo per impiccarsi quei lacci del
Scarpa addirittura guardi io vorrei dire una cosa su questa che è un un'affermazione che spesso ci fa quando accadono di quel servizio episodi
Che c'è sempre posto
E vide che chiari uscito
Ad attrici dati oppure è possibile che avete i lacci per poterlo fare cosa risponde io rispondo quel testo che innanzitutto bisognerebbe preoccuparsi del perché accade e non
Sul come e o sull'evitarlo togliendo i lacci togliendo
E quella possibilità materiale perché sono le condizioni che inducono al suicidio
E non è l'opportunità cioè costituita
Dalla dallo strumento che poi porta al diciamo alla realizzazione del cielo però dico al quarantuno bis
Se nessun per controllati con le telecamere Bezzon Bardi che bastano pochissimi minuti bastano baccano però degli attivi
Se le dico di più perché successo tutto in un pochissimo frangente di pochi minuti ma anche in pieno giorno forse in un momento
Per il movimento
Nel momento in cui citi accorti di di di dell'acqua trenta e quindi è passato un controllo
Non c'è stato nulla da fare anche se non vi sono stati al ad onor della verità ci sono stati subito gli interventi Valmelaina inserimento
Del Neri converrà Mario guardi ormai era tardi signor Carmelo concludendo lei lo dicevamo prima e ancora in attesa di una sentenza
Definitive pure ha trascorso otto mesi di misura cautelare alla sezione quarantuno bis il carcere deve di Roma e poi quattro anni passati al quarantuno bis del carcere di Cuneo ecco quando è uscito dal carcere di Cuneo dal sesso il quarantuno bis
Cosa ha pensato guardi innanzitutto la privatizzazione più avuto quando quando sono uscito era quella di quattro anni sul tanti principio sono tanti di tutto quello soprattutto che la che in quei quanto o anni offerto che non sono quattro anni io non penso soltanto i quattro anni del quarantuno bis ma io penso ai tre anni del procedimento io penso a tutto quello che ho pensato a tutto quello che mi è stato tolto
E che non è soltanto la libertà significare o le la condizione della detenzione che alla fine mi effettuata di più
Ma pecca e durante il il il procedimento durante la detenzione la custodia cautelare
E peccato a me personalmente il furbo dico della verità
Il punto della verità che ci sono stati in questi sei anni di procedimento
E che ancora purtroppo dopo sei anni non non nonché ancora risolto perché sono attenta
Di di un di un'ulteriore giudizio da parte della Cassazione sono stato tenuto al quarantuno bis
E la vicenda processuale ancora nonché risolta prima ma mi
Disumano del Co dopo quattro anni passati al quarantuno bis da presunto non colpevole c'è veramente da impazzire no che i io e quello che possa dire che effettivamente
Non si toglie soltanto la la libertà con gli anche la ragione molto spesso
Bene questa dunque la testimonianza il racconto che c'era
Offerto Carmelo sulla sua detenzione trascorsa in ben due sezioni del quarantuno bis è quella di Rebibbia quella di Cuneo innestato di custodia cautelare qui in attesa di giudizio il che il che non è poco bene comunque sia adesso entriamo in tante altre carceri italiane perché è arrivato il momento di leggere proprio le lettere scritte dalle persone
Detenute benvenuti
Benvenuti nelle patrie galere
E allora iniziamo subito dalla lettera che ci scrivono Alfredo Luigi Filippo sarà Sammichele Luigi dalla Sezione di alta sicurezza del carcere Pagliarelli
Di Palermo persone detenute che spiegano appunto in questa lettera le ragioni per cui hanno iniziato questo lungo sciopero della fame infatti affermano circa ora radio carcere abbiamo deciso di iscriverti per fargli sapere che come accade anche della sezione per i detenuti comuni anche nel reparto di alta sicurezza
Del carcere Pagliarelli di Palermo la situazione sta diventando davvero insopportabile e anche se si potrebbero migliorare le nostre condizioni con dei piccoli semplici accorgimenti nessuno
Nessuno fa nulla per noi e così ad esempio ci consentono di fare la doccia solo poche volte a settimana mentre nelle celle siamo sprovvisti di acqua calda e siamo costretti a usare un piccolo lavandino sia per lavarci il vino o i denti sia per lavare i vestiti o le pentole inoltre qui termosifoni non funzionano tanto che in queste celle fa un freddo cane che non riesce a riscaldarsi nemmeno se esista bisticci ora
Per carità è vero che in Sicilia fa meno freddo rispetto ad altre regioni ma è anche vero che all'interno del carcere ci sono otto-dieci gradi di meno rispetto all'esterno e a questo proposito scrivono ancora queste persone detenute
Nel carcere Pagliarelli di Palermo e a questo proposito detti facciamole sente che abbiamo già più volte chiesto alla direzione del carcere di potere indossare dei cappelli di lana
Una richiesta semplice che però come le altre è stata del tutto ignorata tra l'altro noi detenuti del reparto di alta sicurezza siamo costretti a vivere in celle piccolissime occupate da due persone
Celle dove ci lasciano chiusi per venti ore al giorno e dove non abbiamo letteralmente lo spazio per poterci muovere in quanto
Ci sono i letti i tavoli e gli armadietti che occupano gran parte di queste cellette ebbene bene abbiamo anche presentato reclamo al magistrato sorveglianza indicandogli anche tutti gli altri aspetti che rendono la nostra detenzione disumano e degradante ma ma come forse immagine RAI le nostre istanze sono state puntualmente rigettate segno evidente segno evidente che secondo loro
Vivere al freddo in una celletta sovraffollate del carcere Pagliarelli Palermo non è un trattamento disumano e degradante inoltre scrivono ancora queste persone detenute ristrette
Nella sezione di alta sicurezza del carcere
Pagliarelli Palermo inoltre ci tenevamo ad informarti che qui il medico c'è solo una volta ogni quindici giorni e di conseguenza non soltanto ci dobbiamo arrangiare se qualcuno di noi sta male mentre il medico non c'è
Ma soprattutto se uno di noi deve fare degli accertamenti specialistici i tempi di attesa si allungano diventando Mesic mesi e mezzi
Infine infine i colloqui con i nostri familiari col infine infine i colloqui con i nostri familiari colloqui che
Ci fanno fare in una specie di prefabbricato un prefabbricato che è senza riscaldamento e dove si gela nel vero senso
Della parola comunque sia sappi che ci siamo organizzati ci siamo mobilitati e per ottenere risposte
Dalla direzione abbiamo intrapreso uno sciopero della fame uno sciopero della fame che andrà avanti ad oltranza finché non avremmo ricevuto risposte concrete ora ti salutiamo e ti ringraziamo per ciò che fai la lettera appunto è firmato da Alfredo Luigi fili posa Sammichele Luigi dalla Sezione di alta sicurezza del carcere
Pagliarelli Palermo considerate
Lo dico a chi ci sta ascoltando fuori dal carcere Pagliarelli Palermo che sono più di trecentocinquanta le persone detenute ora in sciopero della fame del carcere
Pagliarelli di Palermo una lotta non violenta sacrosanta che ha come obiettivo solo quello di rendere meno indecente
La detenzione delle persone lì detenute si tratta infatti di una lotta non violenta di uno sciopero e la fame ca che ha che ha come obiettivo non certo quello di chiedere
La luna
Ma di chiedere soltanto di avere un po'di acqua calda nelle celle di fare una doccia in più di fare i colloqui non in uno stanzone gelido di poter indossare
Dei cappelli di lana per proteggersi dal freddo ecco non mi sembra che questi siano delle richieste
Scandalose da parte delle persone detenute con questi ragazzi bravi che avete intrapreso questa lotta non violenta e chiaramente tener dice aggiornati perché
Noi di radio carcere di voteremo i progressi di questa lotta non violenta e cercheremo di fare di tutto anche per darvi
Una mano ma rimaniamo sempre nel carcere Pagliarelli Palermo perché ci scrive Giusi che una donna detenuta nella sezione fin mille nel carcere Pagliarelli Palermo sezione femminile dove la situazione non sembra di certo essere migliore rispetto alla Sezione
Maschile infatti scrive Giusi che è detenuto appunto
Nel carcere Pagliarelli Palermo carissimo Arena anche nella sezione femminile del carcere di Pagliarelli Palermo la situazione è davvero drammatica e ti dico questo perché qui noi donne detenute non
Abbiamo l'acqua calda per poterci lavare mentre le celle dove viviamo sono piene di infiltrazioni morale morale viviamo in celle che sono fredde d'inverno e umide d'estate
Tanto che quando ci svegliamo la mattina ci ritroviamo con lenzuola bagnate proprio a causa dell'umidità umidità che tra l'altro ci crea non poche difficoltà per lavare i nostri vestiti qui infatti non c'è una lavanderia
E dopo che abbiamo lavato i nostri indumenti nelle celle dobbiamo aspettare i giorni e giorni prima che se su vino ma non solo scrive ancora Giusi
Dal carcere di Palermo ma non solo le celle dove siamo rinchiuse sono anche buie e di fatto ci ha impedito sia di vedere il cielo che è un pezzo di terra e questo perché
All'esterno delle finestre delle celle ci sono delle lastre di metallo ovvero le cosiddette
Bocche di lupo che ci impediscono anche di vedere un piccolo Raggio di Sole quanto poi al personale della polizia evidenziare
Ti dico solo che quando citiamo non loro ci dobbiamo far trovare sull'attenti davanti alla porta della cella mentre quando siamo noi detenuti
A chiamare la gente di turno ci dobbiamo scolare prima che si scomodi dalla sedia il che non ci sembra giusto quanto ancora alle nostre condizioni di vita scrive ancora Giusi che donna detenuta
Nel carcere paia di Palermo quanto ancora ai nostri condizioni di vita ti dico solo che ormai più di una settimana che io nella cella o il lavandino Turato
E lo scarico del bagno che perde acqua il bene ebbene ogni volta che chiedo di farli riparare mi rispondono sempre che adesso provvedono
Ma di fatto ma di fatto non fanno nulla ora considera che in queste condizioni di detenzione ci sono anche donne che devono scontare anni e anni di galera e allora ci domandiamo è giusto trattare così delle donne detenute sia chiaro
Noi non chiediamo chissà che ma chiediamo solo di essere trattate come persone e non come degli animali sappi comunque che non ci arrendiamo e che insieme le mie compagne detenute abbiamo creato anche noi il Comitato Pella Messia e per la riforma della giustizia commetti salutare ho anche Giuseppina Vincenza Daniela Loredana Irene Rosa Maria Giovanna Sabina e tante altre donne detenute la lettera a punto e firmato da Giusi donna detenute in carcere
Pagliara di Palermo beh insomma
Sarebbe bello che anche voi donne detenute di un ministero allo sciopero la fame che stavo facendo gli uomini nel reparto del maschile del carcere Palermo anche perché mi sembra che
Le problematiche che denunciano i detenuti del carcere
Del Pagliarelli siano assai simili a quelle che subite voi donde detenute sempre del carcere
Pagliarelli di Palermo e allora e allora vi domando perché in segno di solidarietà anche voi donne detenute nelle carceri Pagliarelli
Non iniziato uno sciopero della fame insieme I detenuti proprio ristretti nel carcere
Paia di Palermo comunque sia queste solo suggerimento e mi raccomando mi raccomando voi donne detenute anche il carcere Pagliarelli Palermo tenne decise in pre aggiornati mi raccomando poi ci scrive
Mario che persona detenuta nel carcere di Trani Mario che afferma caro Riccardo ti scrivo anche a nome dei miei compagni di detenzione per diritti che qui siamo costretti a vivere una di tensione
Davvero davvero indegna infatti il Carcina alani non solo il vecchio ma è anche sovraffollato tanto che noi siamo costretti a vivere in cinque o in sei detenuti all'interno di piccole celle e
Di fatto è di fatto stiamo stretti come sardine inoltre e come se non bastasse
Restiamo chiusi in questa eccellente per quasi tutto il giorno e ti assicuro che qui c'è davvero c'è davvero
Da impazzire non a caso dentro a queste celle non abbiamo niente da fare e ci manca addirittura un vide tanto che per lavarci le parti intime usiamo usiamo delle bottiglie
Poi si va ancora a Mario dal carcere di Trani poi quando ci permettono di farci la doccia è un vero calvario e questo perché l'acqua che esce puzza da fare schifo e non sono pochi non sono poc'i detenuti dedicarci Trani che si devono mettere delle pomate perché sulla pelle
Gli solo spuntate strane bolle morale morale nel carcere di Trani e come se fossimo non persone
Ma oggetti
Da dimenticare
E così
Non solo non ci consentono di fare nulla per tutto il giorno ma l'unico svago che ci concedo di fare è uscire da queste eccellente due volte al giorno e per due ore
Tempo che trascorre diamo a passeggiare in un cortile che è piccolissimo proprio perché è pensato ai detenuti
Degli anni di piombo
Ma noi che siamo detenuti comuni perché dobbiamo partire
Il trattamento riservato I terroristica bella domanda infine sentiamo un velo pietoso sul magistrato di sorveglianza magistrato che è come se noi non esistesse Simo sulla faccia della terra visto che
Non risponde alle nostre istanze e non viene mai a trovarci per vedere con i suoi occhi come siamo costretti a vivere
Con i miei compagni ti saluto con stime sappi che ti ascoltiamo sempre la lettera appunto è firmato da Mario persona
Detenuta nel carcere
Di Trani Mario grazie per la tua lettera anche perché ci offrono uno spaccato del carcere di Trani che c'è assai più utile carceri Trani che non è un grande carcere
Come Poggioreale Rebibbia o il Pagliara di Palermo è un carcere di piccola media grandezza eppure e proprio in questi carceri che sono la maggior parte di recarci italiane
Dove si nasconde il degrado della detenzione del nostro Paese è proprio in queste piccole carceri dove poi scopriamo
Che cinque sei persone vivono in piccole celle Celli dovere sono sempre chiusi e dove di fatto vivono una detenzione non solo senza legge ma anche
E senza giustizia abisso che a quanto ci dite
Non avete mai incontrato il magistrato di sorveglianza magistrati di sorveglianza che a tra i suoi compiti anche quello di verificare le condizioni detentive presenti nel carcere
Di propria e competenza attività che svolgono pochissimi
Magistrati
In Italia comunque sia Mario grazie
E ricambi saluti a tutti i due compagni di tutti i calci Trani
E mi raccomando scrivete CE scrive e dice ancora perché abbiamo bisogno delle vostre lettere per capire come la situazione anche nel calcio di Trani
E anzi se per caso qualcuno esce dal carcere di Trani chiamate qui a Radio Radicale per raccontare la vostra vicenda carceraria a Radio Carcere il numero lo conoscete zero sei quattro otto otto sette
Otto uno un invito questo che chiaramente vale per tutte le persone detenute
All'ascolto Magis possiamo adesso nella bella Sardegna perché si scrive Salvatore che persona detenuta nel carcere massima di Oristano Salvatore che persona
Condannata all'ergastolo ostativo ovvero davvero fine pena mai Salvatore
Che ci segue da tempo e che afferma cara radio carcere ormai mi trovo in carcere
Da denti tre anni consecutivi e se le cose non cambiano non uscirò non uscirò mai vivo da qui dentro e ti dico questo perché sono uno di quei detenuti condannati all'ergastolo ostativo vero
Fine pena mai ora ti scrivo perché quando sono iniziati i cosiddetti Stati generali sulle carceri si credeva che qualcosa potesse cambiare
Visto che si è parlato di riforma dell'ordinamento evidenziarlo ma anche di quarantuno bis belga solo ostativo e dell'affettività tra detenuto e i propri familiari
Ebbene bene scrive sabato dal carcere di Oristano e bene sono passati diversi mesi sono state pronunciate tante belle parole
Tutti sembravano d'accordo ma ora quella riforma sull'ordinamento penitenziario nata proprio dagli stati generali sulle carceri
Sembra essere bloccata in Senato ora io mi chiedo cos'è che ostacola una riforma così condivisa come quella sull'ordinamento
Per il pensiero domanda Salvatore
Dal carcere di Oristano onestamente e dopo ventitré anni ininterrotti che sono in galera ho sentito più volte parlare di riforma ma poi ogni volta che se ne parla si fa un passo indietro e di fatto si impedisce un miglioramento delle condizioni di vita delle carceri e c'era ragione io temo ma spero di sbagliare stima ancora sabato del carcere
Di Oristano che inesistenti nessuno voglia migliorare le carceri ed anzi credo che ci sia una volontà ben precisa di lasciare le cose come stanno adesso
Ti lascio con la speranza che chi sta al potere capisca
L'importanza del cambiamento l'importanza del cambiamento per una democrazia e questo ovviamente non vale solo per il carcere Chavez grazie la lettera a punto è firmata da Salvatore persona detenuta nel carcere
Massa ma di Oristano condannata all'ergastolo ostativo fine pena mai hai ragione e inizio dalla fine della tua lettera caro Salvatore ragione a sottolineare
L'importanza del cambiamento per una democrazia e già perché una democrazia più si evolve più ha bisogno che le leggi si evolvano con la Società questo mi sembra
Evidente anzi le leggi dovrebbero addirittura anticipare
La crescita e il miglioramento di una Società purtroppo così da noi non è e sono d'accordo con te anche per quanto riguarda i famosi Stati generali su cui io ho da sempre manifestato un netto scetticismo e sulla riforma dell'ordinamento penitenziario
Riforma dell'ordinamento evidenziato che come sai è ferma al Senato e proprio per sbloccare e per fare approvare questa riforma sono dietro penitenziario Rita Bernardini
Da giorni giorni giorni e giorni sta portando avanti un lungo
Sciopero della fame uno sciopero della fame proprio per chiedere approvate subito il disegno di legge
Sull'ordinamento penitenziario e stralciate mettere da parte quella sul processo penale che lascia
Maggiormente e discute vedere vedremo quello che succederà comunque sia grazie Salvatore e mi raccomando tieni ci aggiornati su quello che accade nel carcere
Massa ma di Oristano che insomma
Un nuovo carcere dai vecchi problema ero poi si scrive Giuseppe dal carcere di Chiavari Giuseppe che afferma carissimo Arena devi sapere che fino a poco tempo fa ero detenuto nel carcere Marassi di Genova carcere dove
Ho letto potata fatica avevo finalmente intrapreso un bel percorso rieducativo tanto che ero stato ammesso al lavoro esterno insomma insomma era un ormai tre anni che erano articolo ventuno
Godevo di regolari permessi e lavoravo come muratore specializzato
Poiché scrive ancora Giuseppe dal carcere di Chiavari poi d'improvviso e senza alcuna giustificazione quel mio sogno di reinserimento è stato spezzato infatti mentre lavoravo sono stato prelevato e sono stato portato dal carcere di Genova al carcere di Alessandria e infine sono stato portato qui recarci di Chiavari dove mi trovo ora considera anche che pur essendo passato un bel po'di tempo nessuno nessuno mi ha ancora detto il motivo
Di questo mio trasferimento e ti assicuro che mi sta crollando il mondo addosso pensa coscritto al Provveditorato al Garante regionale alla direzione del carcere di Genova eppure nessuno e dico nessuno mi ha mai risposto
Ora io siccome ha la coscienza a posto perché so che non ho fatto nulla di male sono sicuro che uscirò pulito da questa storia ma d'domando perché hanno interrotto il mio percorso rieducativo perché nessuno mi indica il motivo in modo che io mi possa
Difendere esatto
Vi ringrazio per quello che fate perché senza radio carcere nuovi detenuti non avremo voce e vi saluto come amicizia la lettera a punto per firmarla Giuseppe persona ora detenuta
Nel carcere di Chiavari è evidente che se una persona detenuta
Accede finalmente all'articolo ventuno quindi può lavorare all'esterno di giorno e rientrare la sera in carcere e svolge questa attività da tre anni e poi all'improvviso quella persona lì sbatto in una cella
è ovvio che quanto meno gli si deve dire qual è l'accusa che ha determinato quella che è a tutti gli aspetti
Una punizione mi sembra mi sembra evidente anche per consentire alla persona che si vede revocato un piccolo beneficio per consentire a quelle persona di difendersi ecco cosa che evidentemente è stata negata a Giuseppe che per tre anni
Lavorava come muratore specializzato e poi all'improvviso l'hanno rinchiuso in una cella e poi hanno fatto girare prima il carcere di Alessandria
E adesso il carcere
Dichiari insomma non mi sembra proprio un'operazione che si può definire
Trasparente Giuseppe tieni duro e facci sapere poi saluto oltre sessanta donne detenute del carcere sui cioè di Firenze che faranno la battitura delle sbarre per accompagnare lo sciopero della fame intrapreso
Da Rita Bernardini per chiedere
L'approvazione del disegno di legge
Sull'ordinamento penitenziario grazie e brave brave brave saluto siringhe dal casi sarà seri che ci chiede i bollettini per iscriversi al partito radicale saluto Carmine in sé la ventinove persone detenute del secondo reparto del Casini Frosinone che ci informava di aver costituito il Comitato per l'amnistia e per la riforma della giustizia saluto la persona detenuta nel carcere di Vibo Valentia
Che chiede l'anonimato e che si informa che lidi tenuti vivono in tre persone all'interno dice le piccolissime ce ne dovere sono chiusi per circa venti ore al giorno saluto Deni dal carcere di Secondigliano che ci racconta la sua complessa
Vicenda processuale saluto poi Francesco dal blocco R uno del carcere di Lecce Lucio insieme i suoi compagni di detenzione nei casi di Biella e Marco dal secondo reparto del carcere opera di Milano
E allora come sempre ecco i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di Radio Radicale ovvero zero sei quattro o sto otto sette otto o lo ripeto zero sei quattro otto otto sette o otto uno chiamateci se da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra
Esperienza detentiva chiamateci se siete stati vittime di dolore giudiziario ovvero se prima siete stati arresta ATI e poi si è stati assolti e chiamate decise come vittime del reato non siete riusciti ad a vere
Giustizia mi raccomando mi raccomando zero sei quattro otto otto sette otto uno e il numero da fare per parlare con radio carcere poi vi ricordo che siamo presenti sia su Facebook che su Twitter basse infatti cercare
Radio carcere o Riccardo Rena e ti spunterà fuori
Sia su Facebook su Twitter il simbolo di radio carcerati vi ricordo il nostro indirizzo e-mail ovvero radio
Carcere chiocciola radio radicale
Punto eletti e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno questo è l'indirizzo per scrivere dalle carceri a Radio Carcere ovvero
Radio radicale
Rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite tutte
Tutte le ingiustizie rimandando protette
Dal silenzio e da quelle maledette quattro mura scrivete radio carcere denunciate le vostre condizioni
Detentive bene io ringrazio Claudio Palumbo per l'assistenza in regia e poi grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa dalla macchina da un camion o dalla c'era sporca sovraffollate della CISL Maradi per ascoltare una piccola voce
La voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso
Hanno anche il tema della abilitate altrove maggior in particolare qualcosa
Alcuni
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi secondino secondino nasce fatica superiore
Analogo a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale
Al popolo italiano la Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
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