Sono stati discussi i seguenti argomenti: Armenia, Azerbaigian, Guerra, Nagorno Karabak, Onu, Rifugiati.
La registrazione audio ha una durata di 19 minuti.
18:00
15:31
9:07 - SENATO
9:32 - CAMERA
8:30 - Parlamento
8:30 - Parlamento
9:30 - Camera dei Deputati
13:00 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Senato della Repubblica
Radio radicale Arthur J.
Non molto lontano dalla ex Jugoslavia dei Balcani in generale si sta consumando un conflitto pressappoco analogo tra la ex Repubblica sovietica di Azerbaijan era ex repubblica sovietica di Armenia
La vera per l'enclave armena arriva Corno Karabakh Angelo Valjean dura ormai da cinque anni ha causato la morte di più di tre mila persone e creato decine di migliaia di rifugiati
Secondo l'agenzia andrà Kronos anche se le forze azere non abbiano mai invaso il territorio armeno per circa due anni hanno bombardato da Rimini a e con i missili e le richieste almeno al Consiglio di Sicurezza operazioni protettive a favore dei civili sono sempre state respinte
A secondo delle informazioni che a Radio Radicale provengono dall'Alto commissariato
Delle nazioni unite per i rifugiati ammontano in decine e decine di migliaia gli azeri che lasciano di dietro tutto oltrepassando le montagne piene di neve
Cercando di trovare riparo dargli nuovi intensi scontri nella parte cocci tentare di Azerbaijan però sono in tanti coloro che non potranno raggiungere Galloro oasi di pace e di tranquillità perché le difficoltà estreme climatiche ed economiche stanno quasi decimando la popolazione in questa fuga disperata
Si stimano in ventisette mila civili sono quelli che hanno dovuto svuotare più di trenta mila gi nella regione di che il bagarre che si trova nella parte occidentale della martoriata enclave di Nagorno Karabakh dove e come abbiamo già accennato si è schierata una nuova offensiva militare in quest'ultima settimana
Sono tra i sessanta mila settantacinque mila le persone in imminente pericolo di essere completamente espulsi espropriati dal resto di Azerbaijan poco tempo fa si stimavano in diciotto mila gli azeri che hanno subito le pesanti conseguenze del conflitto
Scampando verso il nord del Paese dove l'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati
E da altri importanti organismi internazionali sono già intervenuti per dare i primi aiuti d'emergenza e viveri vestiti medicinali ed altri tipi di assistenza per i vecchi ed i nuovi arrivati
La situazione è molto tragica si sottolinea in questa comunicazione dell'Alto commissariato per le Nazioni Unite Fuggetti si incontrano un po'dappertutto dei grandi gruppi di gente
Che scappano dalla guerra e dalla morte andando incontro ad un altro pericolo di morte per fame per freddo o malattie che colpiscono duramente sopra di tutto le donne e i bambini
I nuovi arrivati sono sempre di più e sempre in condizioni più pesanti i loro arrivo nera vale di Tashkent Zanon diventa sempre più drammatico
Secondo i sopravvissuti che arrivano in questi centri di accoglienza ogni giorno muoiono più di centocinquanta persone tra i rifugiati in fuga soprattutto dal freddo
Però questa informazione commenta l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati non è possibile verificarli si suppone che le vittime possono essere ancora di più
Per esempio la metà dell'ultimo gruppo dire venti persone arrivate nell'ospedale di tasche Esan in quest'ultimo giorno avevano i piedi Cannizzaro purtroppo l'ospedalità scherzando che l'unico della Regione ha delle grandi carenze materiali eredi tutto sprovvisto di medicinali
Una operazione di emergenza per l'Armenia de Azerbaijan con il colosso che sei virgola quattro milioni di dollari ha potuto offrire un aiuto solo per centoquarantacinque mila persone da lì settecentonovanta mila rifugiati che hanno subito senza protezione questo inverno vale entrambe due repubbliche in conflitto ecco questo sarebbe diciamo questa riassunto di questa comunicazione
Che Alto Commissariato delle nazioni unite per i rifugiati CIA mandato via fax però per fare un po'più chiaro di che si tratti da dove da da quando viene ereditato questo conflitto però entrava di Magoni Karabakh diamo lettura ad un interessantissimo articoletto pubblicato oggi sul giornale da Eugenio Melani che appunto parla su un po'sulla storia di questo vecchio nuovo conflitto di una cornice Karabakh
Questo articolo viene intitolato dalle Generali
Il frutto degli eroi di Stalin
C'è il rischio scrive Melani purtroppo fondato che un uovo incendio di vaste proporzioni possa divampare del Caucaso ex sovietico alla Turchia coinvolgendo l'Iran
Stanno infatti allontanandosi le prospettive di una soluzione pacifica del conflitto tra armeni e azeri nel Nagorno Karabakh che mesi fa si erano di Linate a Roma durante gli incontri promossi della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa CSCE
E ciò a causa dell'offensiva scatenata dagli armeni da qualche giorno in quella piccola regione una entrare di cristiani circondata dai musulmani del Azerbaijan serpeggiante ottantasei mila chilometri quadrati e abitato da sette milioni di persone di cui il settantotto per cento musulmani
Ex repubbliche dell'Unione Sovietica dichiarò l'indipendenza da Mosca il ventisette agosto del mille novecentonovantuno
Ma lealmente Nagorno Karabakh quattro mila quattrocento chilometri quadrati centottanta mila abitanti non accetteranno tale decisione ed a loro volta proclamarono indipendente l'enclave
Contro il parere dei ad dei azeri il diciotto gennaio dell'anno scorso
Incominciato a gennaio dell'anno scorso da allora con alti e bassi ma con continuità da guerriglie tra Rimini aggiri per il controllo di Nagorno Karabakh e del piccolo territorio di Nakhichevan
Le due isole etniche il Cuna e rispettivamente in Azerbaijan e in Armenia ha provocato migliaia di morti
Una riprova in più del fallimento della ingegneria politica di Stalin che delineando la mappa del Cours in Cuneo in una repubblica a larga maggioranza musulmana scita una minoranza cristiana in una repubblica abitata prevalentemente da cristiani una piccola minoranza musulmana
Gli armeni sono un antico popolo indoeuropeo sottoposto da secoli a sopraffazioni la lingua armena venne scritta per la prima volta secondo quando si afferma tradurre i Vangeli
Alla fine del secolo scorso e successivamente tra il mille novecentoquindici e il mille novecentodiciassette i turchi mentre l'Impero ottomano stava per dissolversi
Deportarono uccisero quasi un milione e mezzo di almeno altrettanti riuscirono a lì parare
A riparare all'estero tra il mille novecento diciotto e il mille novecentoventi uno rare pubblica di Armenia visse una breve stagione di indipendenza poi venne inglobata nell'URSS
Contro gli armeni che stanno puntando alla conquista del Corridori a zero che unisce il Nagorno con la la loro Repubblica e che si oppongono all'evacuazione di almeno di sessanta mila civili musulmani
Si sono schierati vivande e la Turchia
Ad Ankara è stata mossa l'accusa agli occidentali e dei russi
Di rifornire d'Armenia di materiale bellico il presidente Turgut usare il ha minacciato apertamente un intervento militare turco contro gli armeni dicendo di essere disponibile a mostrare i denti ed usare la forza
Non meno duri solo gli iraniani atterrava si parla di un futuro oscuro per l'intera regione caucasica
Due prese di posizioni che l'Europa gli Stati Uniti stanno valutando con attenzione età anche con non cerata per occupazione
Schierarsi con gli armeni non troverebbe rispondenza nella rete pur nella pubblica opinione ma nello stesso tempo le spingere nettamente l'argomentazione dell'Azerbaijan
Metterebbe in serie difficoltà la Turchia importante partner della NATO
A ed avvantaggerebbe i fondamentalismi fondamentalisti iraniani i quali potrebbero atteggiarsi ad esclusivi protettori e sostenitori delle popolazioni musulmane all'interno e fuori del mondo islamico
Con possibili devastanti conseguenze e conclude Eugenio Melani
Vediamo adesso come viveri specchiata questa situazione molto difficile alla golden Karabakh negli ultimi dispacci d'agenzia che già sono arrivati in cui di ultima ora
Secondo l'appello dei polli di posizione di Ankara la la cosiddetta denuncia turca si dice gli armeni sorpresi dal sogno della grande Erminia è questo che mi spinge il presidente turco Turgut Zhalia esclude che il conflitto almeno a zero
Se ha dovuto solo alla disputa sulla collocherà Bach ma accusa di eterni nemici armeni di mire espansionistiche che non si fermeranno a rincarare in Azerbaijan
Il volo da Tashkent a Bishkek che per una serie di visite ufficiali o gialle ha sottolineato che non è da escludere o l'intervento militare turco avvalorando le dichiarazioni del suo ambasciatore del a loro Mustapha a Xin
Il politica internazionale spiega la stampa usarle ogni iniziativa implica un rischio secondo il presidente turco l'enclave della corno e già praticamente accorpata al territorio almeno e quindi non ci sarebbe un motivo plausibile
Per un attacco come quello di questi giorni osare ha mandato in avvertimento agli armeni
Ha mandato un avvertimento agli armeni e dicendo che sa sappiano che noi tutti siamo qui nel caso loro avessero mire
Ambiziosi da quello che si vede la situazione rischia di coinvolgere non solo l'Armenia e Azerbaijan le stesse ma anche altri Paesi come abbiamo già detto come Turchia e Iran e crebbe così un un conflitto
Di alto rischio e di piani
Da probabilità di espandersi oltre oltre Nagorno Karabakh diamo lettura adesso dichiarazione che l'ambasciatore turco alle Nazioni Unite Mustafà cinque ha dichiarato oggi
Il quale hai dichiarato oggi che in caso di inattività dell'ONU la Turchia interverrà per fermare l'offensiva armena in Azerbaijan
Se si renderà necessaria un'azione ha detto a CIN presumo che un'azione avrà luogo il Consiglio di sicurezza deve intervenire come responsabile dell'integrità dei membri del onde
In caso contrario la Turchia farà tutto il necessario tra virgolette
Per fermare gli armeni Caccin ha peraltro dichiarato di non sapere se gli aziende abbiano chiesto meno un aiuto militare al suo governo ma so perfettamente che se una nazione viene attaccata la Carta delle Nazioni Unite permette l'autodifesa singola o collettiva conclude
La sua minaccia il suo monito Mustafà a Cascina
Intanto viene anche una severa condanna dagli Stati Uniti gli Stati Uniti hanno reagito con profonda irritazione le notizie dell'offensiva armena in Azerbaijan
Il segretario di Stato vedi stato uguale Cristoforo ha detto che gli attacchi delle forze armene nella provincia del che il bazaar hanno solo creato sofferenze ulteriori a civili innocenti
Senza aggiungere o togliere nulla alla disputa sulla Gorno Karabakh il Governo degli Stati Uniti condanna l'offensiva ha detto Christopher egli intende esprimere il merito una più profonda preoccupazione
A ai più alti livelli del governo armeno ed alle rappresentanze armeni del Nagorno Karabakh
Viene anche una condanna dalle Nazioni Unite il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha duramente condannato l'escalation della guerra tra Armenia ed Azerbaijan sui territori
Del Nagorno Karabakh e soprattutto l'invasione almeno a del distretto di che da giardino in Azerbaijan chiediamo l'immediata cessazione di tutte le ostilità
E li tiro delle truppe ha dichiarato il Consiglio di sicurezza riconfermando il suo appoggio al progetto di pace della CSC conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
E chiedendo libero accesso agli aiuti umanitari nella zona di guerra
Riuscito offensiva armena fatto sì che la Turchia alleato a zero chiedesse la convocazione del Consiglio di sicurezza che ha incaricato al segretario generale dell'ONU Boutros Boutros Ghali
Di preparare un rapporto sulla situazione conclude
Il comunicato delle Nazioni Unite però per aggiungere qualcos'altro anche dei di interessante ed importante riproponiamo anche una sintesi di un intervento fatto nella seconda sessione del congresso del Partito Radicale transnazionale tra spartiti dico dal professor Mario Raffaelli già sottosegretario agli Esteri
Del governo italiano socialista intanto membro per assemblea dei parlamentari del Partito Radicale
Transnazionale e presidente intanto della conferenza di pace per il Nagorno Karabakh su mandato della ci esserci e lunedì nel suo intervento tra l'altro ha detto l'attenzione dedicata dalla stampa internazionale al conflitto della colloca la bacche non è adeguata alla sua portata si tratta infatti di un conflitto importante non solo il carico di sofferenze indicibili ma per il coinvolgimento delle popolazioni su un piano di ostilità verso l'appartenenza etnica della controparte
Si tratta di un conflitto che ha provocato una forte disarticolazione di rapporti commerciali dei Paesi più direttamente interessati della Armenia ed Azerbaijan si tratta di un conflitto dunque che contiene in sé il pericolo di una destabilizzazione
Dell'intera area caucasica e del coinvolgimento in un escalation che sarebbe terribile
Di Paesi che hanno direttamente o indirettamente interessi in quell'aria in particolare la Turchia e l'Iran ma anche la Russia da quando esiste la CSCE dice e scrive il professor Mario Raffaelli
Si trovi ci troviamo di fronte al primo tentativo di misurare questo strumento con la gestione diretta delle crisi e la loro prevenzione con la fine del bipolarismo aggiunge Sio professor Mario Raffaelli e del linguaggio che apparteneva a questa logica è finita anche una certa capacità sia pure basata sull'equilibrio in iniquo
Di tenere sotto controllo i conflitti o comunque di gestirli quando esplodevano
Dalla nuova situazione di disordine bisogna uscire con una situazione basata sull'equilibrio consensuali e partecipato da parte delle popolazioni e non solo dei governi le aree in cui si manifestano maggiormente le crisi sono quelle dove oltre ai problemi che i Nas nascono dal passaggio dei regimi consolidati ad altri
Si arriva anche a problemi di rapporto fra nazionalità ed etnie diverse è questo in un quadro dove in linea generale vi è una nuova politica e azione
Del appartenenza etnica quasi come rifugio primordiali come ricerca della propria radice in un modo in un mondo disordinato in un mondo che cambia
Questa esigenza non può essere demonizzata va invece gestita creando situazione politica situazioni politiche ma prima ancora culturali nelle quali la differenza sia una ricchezza sia un elemento da utilizzare non un elemento di scontro con chi è diverso da noi
Realizzare questo comporta cultura dialogo tolleranza e la creazione di strumenti nazionali ed internazionali per poter gestire situazioni di questo tipo
La lunga vicenda del conflitto del Nagorno Karabakh vede coinvolti i Paesi europei molto spesso in maniera negativa con promesse tradite con il privilegio di troppi interessi nei confronti di questi popoli più deboli
E se è importante che lo sforzo compiuto all'interno degli strumenti internazionali si è accompagnato da un'attenzione politica culturale ed ideali quale quella che solo un lavoro paziente continua può costruire
Per questa ragione occasioni come quella del congresso tra nazionale del Partito Radicale sono fondamentali concludeva il suo intervento il professore Raffaele con con questo dentro questa sintesi del del suo intervento nella seconda sezione del trentaseiesimo congresso del Partito Radicale transnazionale che già a dedicato un ampio spazio ai problemi molto acuti e molto veramente di alto rischio che hanno a che fare con la con la Coni Karabakh e questo conflitto che è attualmente in corso tra Armenia e Azerbaijan e che sta provocando un coinvolgimento della Turchia dell'Iran e forse anche da Russia stessa destabilizzando quest'area e aumentando i rischi e la totale destabilizzazione anche dell'Europa stessa
Concludiamo nostro servizio un affettuoso saluto da Arthur J.
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0