Festival Internazionale del Giornalismo - Conversazione con Marco Damilano, autore del libro "Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia" (Feltrinelli)

Radio radicale bentornati ancora qui dal teste all'integrazione del giornalismo di Perugia come sempre Massimiliano Coccia Massimo Bordin Meana regia Barbara Brocchi
Ed ospite oggi qui nel nostro spazio Marco Damilano direttore Espresso benvenuto a radio radicale grazie grazie allora diciamo questa la strada conversazione partendo da la tuo ultimo libro un atomo di verità Aldo Moro e la fine della politica in Italia edito da Feltrinelli
Una lettura sicuramente interessante perché pone diciamo una problematica centrale ovvero la fine della politica dei partiti con l'uccisione dei leader democristiano fine
Della vita dei partiti che poi ovviamente a un riflesso incondizionato sull'attualità sulla contemporaneità che viviamo allora la prima domanda diciamo tra faccio da da scrittori ed autori come è stato per te in qualche modo ricondurre dei pezzi importanti della storia il nostro Paese cercando di innanzitutto pulirli dalla retorica perché l'operazione un'operazione assolutamente antiretorica
E cercare di agganciarli e aggiornarli rispetto a a quella che poi è la fase politica che viviamo l'occhio del presidente che tu hai ovviamente
Allora prima di tutto forti motivazioni di carattere personale a raccontare questa storia di di Aldo Moro che mi hanno anche spinto a scrivere un libro in prima persona quindi con la chiave non esclusivamente saggistica
Scrivendo lavorando in questi mesi inevitabilmente si intrecciano il presente
Che che poi è il mio lavoro quotidiano il giornalista politico adesso anche di direttore dell'Espresso
E io credo che in quella metà degli anni settanta ci sono delle chiavi importanti per capire interpretare quello che è successo e non a caso
Dedico un capitolo credo che qui interessante parlarne a tre figure molto lontane tra di loro ma chi sono intrecciate uno è Aldo Moro il Presidente del Consiglio democristiano cattolico uomo di governo uomo di potere
Un altro e Pier Paolo Pasolini lo scrittore corsaro comunista anche se negli anni Cinquanta espulso per indegnità morale dal partito è un altro Leonardo Sciascia
Scrittore laico illuminista Voltaire Riario sono tre figure che nel cuore degli anni settanta si intrecciano per una e Tim enigmatica correlazione come scrive
Pasolini e Sciascia lo coraggio scrive aggiungerà una tragica enigmatica correlazione perché quando Sciascia scrive nel frattempo Pasolini e Moro sono stati uccisi
Perché dico gli anni Settanta perché in quel cuore gli anni settanta settantaquattro l'anno del referendum sul divorzio il settantacinque settantasei quando c'è l'avanzata della sinistra
Nelle grandi città e poi alle elezioni politiche
Un Pasolini scrive i suoi articoli più più noti sulla scomparsa delle lucciole sulla mutazione antropologica sul vuoto di potere e Moro che pure emblema e simbolo di quel di quel sistema politico
Di quel regime come veniva chiamato all'epoca intuisce che Ellul dice in un discorso mille duecentosettantacinque vede in quei fenomeni lui cita esattamente
La condizione giovanile e la condizione femminile
Ed è la richiesta della società civile quindi non non città fenomeni a caso dice sprigionano un voto indipendente
Della società che se i partiti non sapranno interpretare finirà per travolgere i per travolgerlo di tutti sinistra compresa lo dice proprio in quel momento sembra chiaramente l'autodifesa di un politico del suo partito assediato ma vista un quaranta anni stanza un'intuizione molto lucida perché il moto della società
Spazza via tutti compresa quella sinistra col Partito comunista per essere più chiari che in quella metà degli anni Settanta sembrava guadagnare posizioni sulla
Sulla novità su sui mutamenti di di quell'epoca e questo ci porta al appunto anche ai fenomeni dei decenni successivi
In cui la politica a sempre più perso secondo me la capacità di interpretare di dare una lettura della società che mutava che si arricchiva i cambiava
Macché sempre più considerava la politica un residuo e una politica che sempre più va considerato un rapporto con i fenomeni di una società come qualcosa di molto lontano preferendo seguire dinamiche di consenso dinamiche di apparente grandezza c'è una lettera di Moro dal dal con le BR che parla di uno spettacolo di apparente grandezza riferito al potere
E
Invece non è riuscita la politica a dare delle risposte seminato grandi grandi aspettative e anche i grandi frustrazioni e forse questo ci porta anche alla situazione di oggi
Benissimo cerco di giudici tensioni in questa introduzione che gli ascoltatori avranno colto sicuramente soprattutto gli ascoltatori diciamo così abituali più entity di radio radicale
E libro ha il pregio appunto di parlare di politiche di cronache nere o di improbabili piste quant'altri questo già è un grande passo avanti
Certo gli anni settanta e allora io volevo chiede Tim prodotti questi documenti
Perché nel suo ultimo discorso da uomo libero Moro quando parla ai gruppi per convincerli a dare l'appoggio a un governo programmatico con il pc
Dice una cosa e emblematica indica anche un po'lusinghiera per i radicali anche se forse non è questa l'intenzione di nuovo
Dici quartetti viviamo parlai parlamentari viviamo in una situazione complicata perché cambiato tutto dei rapporti Toni
E sapete quand'è che abbia tutto nel settantaquattro col referendum per il divorzio e quindi c'è questo passaggio importante
Viene da chiedersi Cetto la tragica correlazione
La morte di Moro ecco fisica e psichica dei bistrot io non sono d'accordo venne mio vizio
Su chi dice che la morte di Moro ha cambiato scenario politico italiano perché almeno sul tempo breve chiaramente falso perché vuol proprio in quel discorso che ho citato
Dice per convincermi il devo pensare che cosa sarebbe successo dei mesi successivi eccome sarebbe celebri come sarebbe stato il PC a rimetterci è nulla dici e succede esattamente quello prego su una cosa posso convenire noi non sappiamo dopo nel settantanove ottanta in quel decennio che forse loro buona salute ripercorre attraverso ecco
Cosa avrebbe fatto un uomo che in quella innegabili intelligenza e capacità in questo e storie un groviglio d'accordo ma insomma non lo possiamo dire
L'aggancio un po'acrobatico con l'attualità il seguente
Però oggi Boldon ha lasciato il tesoretto di la tradizione politica in porta demolizione sia il fatto che oggi alcuni livelli sia una personalità politica e cultura intellettuali che sicuramente della incentivi all'attenzione del Moro tenta si chiamava che cosa ci può far pensare
Allora sono sono d'accordo allora sulla questione delle delle delle piste delle dietrologie devo dirti che che anche quando quando ho presentato il libro che poi è un libro che tutti per chi lo legge uno chilo restrizione di leggerlo in futuro si vede e si vedrà che
è un viaggio quindi a un libro difficile da presentare prima di fare il viaggio insomma quindi ma ho subito detto non è un libro sul caso Moro anzi è un libro che ha la finalità di liberare Moro dal caso Moro
Lo Stato quei partitini
I fedelissimi delle ore diede come li chiama lui
Sciascia poi scrive gli oscene ore diete del potere
Non sono riusciti a liberarlo credo che
Il giornalismo la cultura la storia e la politica
Avrebbero il dovere di liberarlo da cinquantacinque giorni cioè dal caso Moro per restituire loro una storia nella sua grandezza politica che che c'è stata e nelle sue contraddizioni è quella che tu dici
Il discorso il ventotto febbraio mille novecentosettantotto che è il suo ultimo discorso da uomo libero ma probabilmente anche il più importante il più costruito perché appunto sta cercando di convincere un partito fare una svolta storica cioè a entrare nella maggioranza col Partito comunista
è con lui in quel discorso è un discorso che ex riletto oggi un discorso contro il compromesso storico
Quindi quando si dice se Moro fosse stato vivo ci sarebbe stato il compromesso storico si dice una falsità e io ho anche da questo punto di vista contestato perfino il monumento e lo ricorda Maglie dove Louisiana sottobraccio un unità che è un assurdo storico ed è un altro esempio di rimozione della memoria anche se invece il fine di un monumento sarebbe quello di ricordare un personaggio lui non era arco era contro il compromesso storico e pensava che nella versione del Partito comunista di Berlinguer e pensava invece a qualcosa di molto più laico di una laica trovata della politica qui si dà un anno di tempo dice vediamo cosa succede in questo anno
In quell'anno sappiamo tutti c'erano le elezioni del Presidente della Repubblica e poi furono anticipate perché Giovanni leone si dimise
Ma comunque nel dicembre mille Noceto settantotto sarebbe scaduto il mandato di Giovanni leone
Indubbiamente lui faceva riferimento a quell'appuntamento istituzionale che neanche nominava dice ci sono importanti scadenze istituzionali
Alludendo al fatto che lui sarebbe stato eletto presidente della Repubblica e a quel punto sarebbe diventato lui dal Quirinale il garante di un passaggio di fase però questo ci dice che se non è vero che lui era per il compromesso storico quindi il sedici marzo settantotto non ha interrotto il compromesso storico
Però interrotto comunque un progetto molto ambizioso politicamente
E qui invece è stato anche un dibattito aperto da un articolo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere la sera cioè mi diceva Galli Della Loggia scrive ma era già tutto finito quindi la morte di Moro non ha cambiato niente
Io credo che nessuno come lui avesse la consapevolezza quel sistema la finito e credo che però ha messo in campo l'estremo tentativo di salvarlo subito dopo la morte di Moro
Infatti quel tentativo fallisce sia nella sua versione messianica berlingueriana sia nella sua versione più laica più modesta più politica Moro tema
E comincia il grande dibattito sulle riforme l'anno dopo si mille duecentosettantanove cominciano legislatura Bettino Craxi scrive l'articolo ottava legislatura dove lancia il tema per la grande riforma cioè comincia quelli lungo percorso ci ha portati prete fino al quattro dicembre due mila e sedici fino al referendum Renzi il referendum istituzionale
In cui di la politica scaricato sulle istituzioni la responsabilità della sua difficoltà cioè non riuscire non riescono più affari politica non riescono più a rappresentare quello che emerge di nuovo nella società
Parlando della legge elettorale della riforma le istituzioni tutti temi molto importanti su cui anche noi anch'io ci siamo impegnati
Più volte cogliendo un punto vero e che la modernità la modernizzazione di istituzioni
Ma tutto è stato scaricato su quel punto e nulla sulla riforma dei partiti della politica e de e su un rapporto nuovo con la società per questo Moro
Dice il referendum sul divorzio è cambiato tutto perché ne fanno sì che la sua è stata una rivelazione
Tranne i Radicali tutti gli altri partiti erano convinti che avrebbero vinto i sì
Compreso il Pci di Berlinguer che viene trascinato referendum come un animale destinato al macello con con la certezza assoluta lardo battaglia residue a fare perché a quel punto si locale ma che il fronte del del no all'abrogazione della legge sul di non so sarebbe stato trionfante ed era quello che aveva in comune con Fanfani con i democristiani
Quel voto la rivelazione la Società mutata che però poi la politica non riesce a interpretare Mattarella e Mattarella certo l'ultimo dei dei Morante indubbiamente il fratello di Sergio Piersanti Mattarella
è ora un muro che ho tutti i difetti se non fosse stato ucciso anche lui il sei gennaio mille duecentottanta forse sarebbe stato diventato un leader nazionale un leader politico non non come Sergio che che che è stato tutti gli effetti un giurista prestato alla politica non l'ha mai avuto infatti i ruoli di partito mentre ha avuto una lunga carriera nelle istituzioni ministro
E giudice della Corte Costituzionale fino ad arrivare al Quirinale cosa c'è di Moro Teo nell'azione di Mattarella e c'è la parola chiave della politica inclusione cioè se qualcosa esiste nella società se qualcosa si muove va incluso anche nelle istituzioni anche nel sistema politico
Un altro muro Teo vera leopoldo Elia addirittura l'inventore di una formula politiche uno giuridica cioè la conventio ad excludendum nei confronti del partito comunista ma io direi non solo nei confronti del Partito comunista nei confronti di chi è fuori di chi era fuori dall'arco costituzionale mille novecentoquarantasei quarantasette cioè l'idea ecco il muro tema isolano quella quel gruppo politico minoritario atti questo va detto ed è un'azione sempre di minoranza
Che ritiene che quello che c'è nella società vada portato anche nelle istituzioni nella politica nella sfera della politica
E credo che in queste settimane si stia vedendo questo questo modo di di concepire la politica perché
Finora almeno nessuno ha potuto accusare il presidente La Repubblica di voler escludere qualcuno al gioco mentre questa questa critica era stata ampiamente fatta al predecessore di Mattarella Giorgio Napolitano che condivide con il Moro dai una storia politica di minoranza del suo partito ma con una cultura politica direi diametralmente opposta c'è una cultura politica invece presenta presuppone la Curia come rapporto il vertice una tradizione annerendo la
E così via
Ecco
Proprio sul su questo è innegabile che si si collocano anche due agganci come diceva Massimo prima sulla situazione attuale
La provenienza politica del capo dello Stato che in queste ore ovviamente
Investito di un ruolo
Assai spinoso insomma forse diciamo quella poltrona scotta molto forse gli italiani vorrebbero trovarsi in tutte le situazioni in tre anni in quella di Mattarella in questo momento storico
E l'altro punto è il segnale che tu racconti molto bene all'interno del libro perché un'altra caratteristica di questo volume che riesce in qualche modo a tenere dentro due registri di registro pubblico e politico e registro personale la scelta di punto della prima persona non è solamente una scelta giornalistica o stilistica ma si ravvede che è una scelta anche di inclusione nei confronti del lettore e l'analisi che viene fatto insomma che come abbiamo detto quell'assassinio forse a determinato nella coscienza pubblica una ferita
Che determina l'idea che tutto
Rimane così come è in Italia tutto diciamo rimane non votabile la stessa identica cosa che accadrà anni dopo con Falcone e Borsellino il sentimento pubblico
Della popolazione era quello dice tanto alla fine in questo Paese chi vorrà far del bene cimelio un piombo bombe e quindi e questo tu lo racconti a che partendo dalle dalle tue sensazioni l'altra parte che guardando oggi le consultazioni hai già anticipato l'idea di inclusività rispetto al dibattito pubblico vien da pensare che diciamo questa situazione così
Ingarbugliata così frammentata così inedita diverso nella storia repubblicana sia in qualche modo diciamo stata già normalizzata da Sergio Mattarella maggio insomma che nella comunicazione Esterne e Comunicazione pubblica l'idea di sedersi intorno a un divario di vedere un presidente Repubblica comunque sorridente e disteso già questo in qualche modo a evitato diciamocelo francamente un diciamo un infuriare di di di retroscena o di insicurezza e di paura e soprattutto nei confronti dei mercati perché ovviamente diciamo non è solamente un ragionamento intellettuale quello della formazione di un governo e quindi
Diciamo Mattarella in questa fase sta interpretando forse un ruolo
Politico ancora più importante di quello che che vediamo ma per esempio ieri ovviamente seguivo le consultazioni
Mi ha molto colpito il quando ma di mai uscito dal Quirinale l'ultimo essere consultato c'è stata la seconda parte del suo del suo della sua dichiarazione
Che era tutta relativa alla crisi ed è stata quella più ripresa questa mattina sui giornali cioè quando lui ha detto non capisco perché salvifico viene conventio ad avere anche un po'ingenuo dirla dirla proprio in questi termini
Ma la prima parte della dichiarazione quella sulla Siria sembrava che Di Maio parlasse ma riportasse esattamente il pensiero di Mattarella quando diceva noi dobbiamo essere fedeli agli alleati
Le armi chimiche vanno condannate ma la diplomazia il
Lo strumento con cui si risolvono le crisi e bisogna scellerate sulla soluzione della crisi di governo quindi sulla crisi internazionale quella politica italiana perché la situazione non non non può più tollerare uno stato di vuoto
Io le sentivo queste parole in bocca anti Maio cioè capo politico come si dice informalmente di un movimento di un partito che appena pochi anni fa voleva a scardinare le istituzioni dal famoso apriscatole con la scatoletta di con una scatoletta di tonno
E pensavo come un'azione
Paziente trenta invisibile niente
Ma chiaramente ispirata dal dal Quirinale di Sergio Mattarella portasse Dimaio
A dire delle parole
Probabilmente inaspettati infine insospettabili in in un capo politico che che viene da quella storia storia recente non non che viene da lontano viene da vicino cioè sono parole che rappresentano uno strappo per certi versi molto forte rispetto acqua a ai comportamenti al modo di parlare
Ha la questione delle alleanze internazionali fino fino a pochi mesi fa cioè che il Movimento cinque Stelle sosteneva fino a pochi mesi fa forse sino a poche settimane fa
Quindi la strategia dell'inclusione si ritrova con me
Se strategia della moral suasion come si dice si ecco lo vende il cui stia credo inevitabile questo
L'altro sull'altra faccia ma sia una mora massimo una moral suasion però che a differenza dei predecessori non viene ostentata anche sul piano comunicativo gli uomini di comunicazione inquinare stanno sempre molto attenti ne hanno fatta aprire questo questo passaggio si irritano guasti ripetuti da quindi questo è stato Mattarella che gli era attento quindi una convinti
Sita si ritraggono subito da questa per richiedere la regala grazie l'invisibilità
La descrizione discrezione questa esigenza scelgo in italiana nella tradizione no e la dedizione beni dedizione vivo i piccoli Vassiliev
Questo senz'altro però ecco di quello che nell'ordine il nello scenario politico italiano credo oggi una strategia del genere potrebbe essere qualche segnale dieci ci sta
Potrebbe essere critica da chi Appia accusa il Presidente della Repubblica e di condiscendenza sicuro utilizza nei confronti cinque stelle questore
è un problema squadernati delle attrezzato sedute secondo messi anche questa una ricorrenza perché Moro veniva accusato di essere cedevole nei confronti dei cinici negli anni settanta
Direi perfino dagli anni sessanta quando invece l'apertura la stava sui socialisti
Questa idea che che loro chiamavano all'epoca l'allargamento delle basi democratiche dello Stato un altro modo per capire quello che che stiamo ripetendo cioè
Includere forze politiche esco miseria invece crudele irresponsabilità progressive di governo veniva considerata negli anni Sessanta dalla dalla destra vaticana dalla destra economica
Un cedimento marxismo anche se poi è una dedica speculare a quella che invece veniva fatta a sinistra si quando si diceva ma qui non c'è nessuna riforma qui non è successo niente va il Governo Moro ha fatto nulla i socialisti si sono accaparrati le poltrone fiato le riforme
Quindi è sempre un terreno molto molto sottile in cui viene sottoposto a una doppia critica da un lato un cedimento a all'avversario dall'altra
La paralisi che si può essere pure che siano due modi di leggere questa crisi di governo quindi io penso che che Mattarella sia sia attrezzato ma il punto interessante che l'inclusione non è gratis non è che si include qualcuno e e questo qualcuno questa forza politica non deve pagare un prezzo cioè c'è un biglietto d'ingresso
Il biglietto d'ingresso per il partito comunista negli anni Settanta significava accettare il sistema di alleanze internazionali
Intervista i Berlinguer a Giampaolo Pansa sull'ombrello protettivo della NATO
La mozione sulla politica estera del mille duecentosettantasette che precede la svolta verso del mille duecentosettantotto in cui il partito comunista riconosce
Il sistema delle alleanze interne e interessante che ieri di Mario Verdone Berlinguer e non avere e una dichiarazione non è una mozione parlamentare
Però interessante che una svolta del genere avvenga sul terreno internazionale anche in questo caso sempre di svolta si tratti ma una volta che tu hai pagato questo biglietto d'ingresso poi non puoi più uscire cioè se tu accetti le regole del gioco dell'inclusione
Non non può cedere che dopo poche settimane pochi mesi o pochi anni nei nei tempi biblici che aveva comunque la politica italiana negli anni settanta
Fai di nuovo il passo fuori per dire agli euro centoventi col sistema non c'entra niente con quelli lì
Perché a quel punto sono gli elettori che non ti credono più e infatti
Il testacoda di Berlinguer negli anni fine anni settanta inizio anni ottanta con lui passa bruscamente al compromesso storico all'alternativa democratica cioè a dire non governeremmo mai con la DC
E è è un prezzo politico molto pesante anche in termini elettorali
Traduciamo se Mattarella pensa che il Movimento cinque Stelle se non altro per il dettaglio
Non trascurabile in democrazia di questi di questo trentadue per cento di questo di questa rappresentanza presso che totale della della delle regioni meridionali
Debba essere coinvolto prima sulle istituzioni quindi Presidenza della Camera ad esempio a Roberto Fico
E poi forse con qualche responsabilità di governo o nella maggioranza di governo e il Movimento cinque Stelle accetta di fare e di compiere questo passaggio poi il momento cinque sterline non può ritornare non potrà ritornare penso subito dopo sulla linea dell'opposizione a tutto a sistema alla scatoletta di tonno perché a quel punto se è stato coinvolto e e nel coinvolgimento
E c'è anche c'è anche lo scioglimento delle contraddizioni o l'apertura di nuove contraddizioni ma in ogni caso contraddizioni che si aprono perché non d'inclusione una strada senza ritorno
Tris voi conclude vale solo solamente una un'annotazione finale
Diciamo abbiamo parlato abbia fatto questa voglia passare alla storia voglio parla così pare proprio quell'anno anche villaggio rurale violato in relazione al rialzo che era fra
Diciamo che non è mai sano chiedere del futuro come diceva il gioielliere professor sentire frasi o di quello che succedeva però e ovviamente si parla sono indiscrezioni su un incarico all'attuale presidente del Senato
E questo diciamo che forse sembrerebbe così stando le carte conosciamo tutti forse l'ipotesi più
In qualche modo più più pratica più immediata e tra l'altro anche quella che eviterebbe comunque di bruciare un candidato eventualmente in pectore alla alla presidenza del Consiglio ecco che futuro prossimo intravidi rispetto a a queste mosse alle mosse che ci saranno nei prossimi giorni secondo
Ma la giornata di ieri con segni al di là del della strepitosa del formarsi di Berlusconi che è la prima dichiarazione mimica che dato
Che è avvenuta
Avvenuta lì dalla loro all'osso dall'uscita dalla vetrata al Quirinale della devo dire lodevoli e lo Stregatto il visto molte volte gli atti senza sorriso ma mai un sorriso senza Gatto ha scritto Francesco Costantino ha veramente te
Bellissimo ecco al di là di verso la giornata di ieri ha ha messo in campo di nuovo
Infiniti e una certa paralisi un centrodestra che si presenta unito ma con le crepe che si sono subito allargato è bastato un punto un una battuta di Berlusconi a a a ricreare una crepa un momento cinque stelle che
Che non non top non può tollerare la presenza di Berlusconi e Partito Democratico che fatto un impercettibile passettino
Fuori dalla posizione del quattro marzo cioè l'opposizione perché nel cambio della parola da opposizione minoranza
C'è un impercettibile segnale io penso che
Ci sarà un incarico bisogna vedere se un incarico esplorativo incarico esplorativo a una donna fu dato da Francesco Cossiga Nilde Iotti
Finora l'unica volta che una donna è stata incaricata sia pure in termini esplorativi e non per formare il governo li far decantare la situazione dice altra parola molto molto da Prima Repubblica la decantazione
E quindi può essere che ci sia un incarico che s'di questo tipo oppure a un esponente leghista come Giorgetti che che la personalità indicata dalla lega di cui ha parlato ieri si argini nella dichiarazione comune
Che anche se dovesse fallire comunque non brucerebbe immediatamente il leader Salvini
E per Giorgetti rappresenterebbe comunque non s'è una salita di di peso di posizione che non gli precluderebbe incerto posizioni
Di di già protagonista in futuri governi
Nell'uno e nell'altro caso non credo che questo sia ancora il passaggio finale pago saggio decisivo a meno che a meno che la situazione internazionale non precipiti davvero
Nel qual caso tutte le nostre discussioni assomiglierebbe lo veramente all'orchestrina sul Titanic
E costringerebbero tutti a fare i conti con la situazione di emergenza che ha che aprirebbe a quel punto la strada un governo del presidente c'è un Governo creato
Punto per non lasciare l'Italia in un vuoto in una situazione internazionale è precipitata
Bene allora grazie a Marco Damilano direttore dell'Espresso ricordiamo un atomo di verità edito da Feltrinelli grazie ancora per essere poi grazie grazie a Barbara Brocchi ha curato la parte tecnica e voi che ci avete ascoltato sino a questo momento rimanere come perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale