Festa Nazionale de L'Unità - Gli ultimi saranno i primi. Da Don Milani ad oggi, la strada per la lotta alle diseguaglianze e l'istruzione

Buonasera cominciamo il dibattito sul ruolo della scuola sul ruolo dell'educazione con un dibattito dà un titolo decisamente emblematico gli ultimi saranno i primi quindi se la scuola possa avere un un compito rispetto alla alla disuguaglianza sociale e già che il titolo dell'iniziativa viene citato don Milani don Milani mille novecentosessantasette e da lì da lì partiamo
Vede solo la mamma di Gianni lei non sa leggere in cuore un ragazzo bocciato e la pazienza di mettere gli occhi alle statistiche
Ma che la scuola dell'obbligo finge di non vedere le bocciature che fanno strage di poveri la scuola che perde la strada per strada una montagna di alunni e non torna cercarli
La scuola strumento di differenziazione sempre più irrimediabile
La poca scuola che propone centottantacinque giorni di vacanze centottanta direzioni
Danneggiando fatalmente che trova meno assistenza e meno cultura a casa
La scuola fine a se stessa
La scuola che rivendica la scelta di non guardare in faccia nessuno e di premiare unicamente e i pro criticamente il merito
E per chiudere la professoressa più accanita protestava che non aveva mai cercato mai avuto notizie sulle famiglie dei ragazzi se un compito da quattro io gli do quattro e non capiva poveretta che proprio di queste era accusata
Perché
Non c'è nulla di più ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali
Partiamo da qui partiamo da da una lettera che sicuramente fece enorme scalpore che che propose un metodo
Ma partiamo soprattutto da qui per provare ad aprire un ragionamento su quanto la scuola possa se possa
Oppure se davvero sia quello che abbiamo ritrovato in queste in queste righe essere il luogo il presidio
Della trasformazione di una società del cambio di una società e anche della possibilità di un di un bambino a partire dalla dall'inizio della sua vita fino ad un percorso che per certi versi dovrebbe non finire mai di
Riscattarsi socialmente
Inter insieme a a me che sono sono Elena piastra responsabile del Dipartimento Scuola del partito democratico qui questa sera c'è Mila spicco ora segreteria nazionale
Con una una scelta importante che quella delle povertà educative che direi che in modo emblematico raccontare a conta questa serata
Lorenzo campioni al quale lascerò la parola subito dopo proprio PRI raccontò del ruolo del bambino
Fini e della scuola fin dall'inizio della vita quindi in quelli che vengono definiti i primi mille giorni in particolare quanto possano incidere
E lì da troppo
Abbiamo pensato fosse fondamentale in questo in questo dibattito avere i genitori e la rappresentanza dei genitori perché
E anche nella famiglia come come lei mi ha insegnato anche ancora poco fa
Che si ravvisano alcune difficoltà a superare
Per certi versi a perpetrare a mantenere delle differenze sociali che si trovano fuori che si trovano nella nella società e che a volte la scuola non riesce a a superare e poi sulla mia destra Andrea Bonsignori ruolo
Importante lo racconterò un po'meglio dopo però parto dal definirlo dal dirigente scolastico della scuola Cottolengo di Torino il fianco a me Secchia Ramon sedotti
Lei racconta l'altra parte dell'esperienza in particolare l'esperienza di chi insegna ha insegnato in una scuola professionale anche tra l'altro una scuola professionale con con alcune alcune difficoltà
La scuola professionale per certi versi nel nostro Paese in modo molto diverso peraltro da regione a regione
Sì in testa un un ruolo importante perché molto spesso ci sentiamo dire ecco insegni agli ultimi e questo tema dell'ultimo questa sera tornerà più volte partirei proprio con con Mila
Alla quale chiederei di dare la un se se possibile un taglio proprio sulla su che cosa non ci aspettiamo dalla scuola cosa ci aspettiamo come come partito se davvero la scuola non abbia la possibilità di essere il luogo del cambiamento sociale grazie
E allora grazie
Elena e allora la scuola è un tema della sinistra è un tema storicamente del dei partiti diciamo Pupo grande partito il popolare di sinistra soprattutto è stato un grande tema del del partito democratico in maniera variamente diciamo felice però sicuramente è
Rimane in cima agli interessi del del nostro partito perché perché sicuramente è il luogo
Viene considerato da sempre il luogo della dell'emancipazione del singolo però del singolo all'interno di una comunità di una comunità democratica di una comunità inclusiva di una comunità che deve dare pari opportunità a tutti
In realtà no ai ancora oggi anche quarant'anni cinquant'anni scusate dalla cinquant'anni tra l'altro io sono nata l'anno prima della lettera don Milani e neocon ne conservo una primissima una prima copia una prima edizione che era di mia mamma
Comprata in quell'anno
Ancora oggi noi non dico che possiamo ripetere pari pari quello che agli appena letto però sicuramente siamo un paese di divari
Siamo un Paese di di vari per quel che riguarda la scuola di divari di rendimento noi com'è che ha detto com'è che leggiamo i divari nella scuola leader leggiamo attraverso i rendimenti attraverso le bocciature dei ragazzi
Abbiamo dei divario nord-sud abbiamo dei divari centro-periferia abbiamo dei divari per tipi di scuola
Ciascuno di questi divari ha delle ragioni è generalmente coincidono con le origini con il le condizioni socio economico
Familiari della famiglia culturali della famiglia
Quindi è come se quel mandato che noi abbiamo dato la scuola della democrazia cioè di emancipare singole la libertà personale in realtà è svolto a metà
La scuola italiana ha avuto un grande compito negli anni cioè ha colto tutti a scuola
Fino agli anni sessanta settanta i tassi dispersione erano altissimi oggi sono un terzo rispetto ad allora però ci sono in alcuni luoghi e sono anche alti e permangono
Ha colto tutti ora l'altra sfida è tenere tutti i bambini tutti i ragazzi a scuola portarli tutti fino al diploma ma non basta cioè e Mancini fazione significa che tutti raggiunto raggiungono i gli stessi livelli quanto meno di sufficiente rendimento di successo scolastico
Abbiamo una scuola diseguale anche di Offerta quindi noi studiamo i divari della scuola da almeno cento anni non solo da don Milani il primo che parla di al rapporto tra condizioni economiche o condizionamento sociale e scuola
Alla fine dell'ottocento il
Il filosofo che per un grande pedagogista pure
Di UI
Poi ci sarà Visalberghi poi c'è la grande tradizione della pedagogia italiana cioè la stessa Montessori don Milani quindi si inserisce in un contesto gli anni sessanta sono anche mille novecentosessantadue è l'anno della scuola media unica che risponde proprio a questo obiettivo di unire le classi sociali e di non diciamo disegnare del destino del singolo a secondo dell'origine di provenienza ma dare pari opportunità a tutti i bambini
In realtà non è ancora oggi abbiamo un'offerta diseguale comincia da zero anni e mai fin da da dove nasce un bambino già se capiamo quali su qual è la sua condizione familiare qual è l'offerta educativa che c'è intorno a quel bambino
A meno che non accade qualcosa sicuramente a un destino segnato un bambino che nasce in una famiglia disagiata in contesto marginale che non frequenta l'asilo che non hanno asilo-nido
Arriva alla prima elementare già con delle fragilità all'ingresso poi ne parlerà Meglio campioni però sicuramente da zero a tre anni eletta in cui si agisce per annullare le possibili fragilità e per formare quella che è la base il terreno fertile per tutto quello che accade dopo
La scuola elementare
In qualche parte tampona la noi abbiamo una buona scuola primaria
Era migliora quando c'erano i moduli perché era orientata proprio alla collaborazione alla compresenza per cui gli ultimi venivano subito recuperati un maestro avevano una maestra aveva la possibilità anche i luoghi marginali di recuperare gli ultimi però queste fragilità che in parte rimangono contenute alla scuola elementare poi esplodono alla scuola media
Di nuovo perché è un si dice essere l'anello debole ma in realtà non è così il problema è che
Si parcellizza di nuovo la figura dell'educatore per cui il bambino fragile che già delle fragilità che anche delle difficoltà caratteriali in quel contesto lì
I docenti tutti insieme cioè tutti sparsi magari non riescono a recuperare e poi c'è la grande forca caudina del dell'orientamento chi è bravo c'è ancora oggi
Gli orientamenti in Italia non sono fatti per l'attitudine in base all'attitudine del bambino ma sui rendimenti questa è una grande ingiustizia che non è data da nessuna condizione da nessuna riforma
Ma da una scarsa sensibilizzazione formazione ancora
Per cui i bambini bravi ragazzini bravi vengono rientrati al liceo generalmente ragazzini bravi
Sono quelli di una famiglia di contesto
E medio alto oppure magari sono bravini per una condizione particolare se sono in un contesto marginale qualche insegnante più sensibile però generalmente il bambino invece che a fragilità meno rientrato per sé il tecnico o il professionale
Sei ha accumulato una bocciatura
Sì
Al sessanta cinquanta per cento
Dopo il professionale abbandono cioè al quindic'anni lascia la scuola quindi noi a ritroso cioè se io mi vedo arrivare a quindici anni un ragazzo che so di che contesto viene che so che ha accumulato una bocciatura so già che quel ragazzo enti ai fini diciamo del successo scolastico che poi è anche successo sociale che poi anche le merci porzione della persona che poi è tutto quello
Che la sostanza della Costituzione in realtà ce lo siamo perso quindi la scuola è la radice della disuguaglianza si è motore di uguaglianza accerto è motore di opportunità ha voglia se lo è
A maggior ragione in certi luoghi
A maggior ragione oggi cioè noi a un ritardo di sistema poi medio di una scuola italiana che ancora è abbastanza indietro per quel che riguarda l'innovazione metodologica
Per quel che riguarda l'integrazione anche con tutto quello che accade fuori né c'abbiamo tentato rompere questo muro
Però è un muro che ancora tanta strada per essere rotto cioè è necessario che i docenti la prendano in mano in prima persona questa
Questa intenzione
Siamo ancora più indietro perché diciamo tutta questa è l'innovazione in i programmi
L'innovazione metodologica ma anche la l'idea della separazione tra scuole di seria scuole di serie B perché oggi più che mai in realtà le scuole tecnico professionali avrebbero bisogno di un rilancio
Immenso perché sicuramente sono il futuro del lavoro il futuro anche di un nuovo sistema produttivo economico per cui anche aggiornare le idee dei docenti a riguardo questo dei genitori
Non parliamo più di ascensore sociale in educazione o anche diciamo nella nel sistema economico ormai si parla di mobilità sociale però in realtà all'idea che la laurea sia un percorso di serie A è l'India Rizzo tecnico-professionale sia un percorso di serie B
è sicuramente uno dei blocchi ideologici che ne dobbiamo superare ne dobbiamo fare in modo non solo che il figlio dell'operaio diventi medico che era un po'diciamo la lettera di don Milani ma che il figlio del medico voglio fare l'operaio perché oggi fare l'operaio deve diventare una professione così importante così qualificata
Così diciamo qualificata anche come percorso di studi per cui la scelta del bambino del ragazzo sa Assault di possa diventare assolutamente libera
Abbiamo ancora diseguaglianze perché poi questi ragazzi diventano quelli che abbandonano la scuola e non riescono sicuramente a trovare un una collocazione sociale economica
Ma né indossare la grande fasciate netta dell'Italia soprattutto le il sud la macro regione europea con il più alto numero di netto ma dipende esattamente da questo l'italiane il Paese con la più grande dispersione universitaria e siamo sempre lì magari orientamento sbagliato i ragazzi che magari arrivano dal tecnico dal professionale con orientamenti sbagliati
Non trovano la loro modalità diciamo dentro l'università sbagliano università
L'altra
Diciamo ma in mancanza dell'Italia che però si è tentata di e di coprire e di colmare comunque andrebbe implementata perché noi abbiamo fatto la legge sulla riforma degli ITS
E anche su la riqualificazione dei tecnici professionali e il fatto che non abbiamo
Una grossa diciamo Offerta
Per quel che riguarda la formazione terziaria dopo le scuole superiori sempre della filiera tecnico-professionale hanno e non mancano tanto o solo i laureati ci mancano anche quelli che diciamo sono formati in formazione terziaria nell'ambito tecnico-professionale quindi ripeto non siamo messi male rispetto a come eravamo la scuola italiana comunque fa tanti passi in avanti
Nella passata legislatura poi il grandissimo lo dirà meglio campioni
Il grandissimo passo in avanti è stato quello della riforma della fascia zero sei che vi ho appena detto Carella segmento più importante
L'aver spostato quella fascia lì dalla Offerta alla dal servizio alla famiglia
A e primo segmento del percorso educativo del bambino
Si sono fatti i primi passi in ogni in ciascuna di queste diciamo di questi piccoli pezzi che non vanno però il timore è che adesso si torna indietro che adesso si torni indietro e queste cose si smonti no non s'implementino
è qua non è una questione di parti politica non è una questione di siccome l'ha fatta il Pd la smontiamo perché queste sono posizioni ormai che ci intanto che sono dell'India Rizzi europei sono anche raccomandazioni europee sono degli obiettivi che noi abbiamo accolto in
Che sono diventati indirizzi legislativi ma sono anche diciamo il portato di quello che accade nei sistemi educativi del mondo quindi per concludere sicuramente noi dobbiamo tornare o otto oggi diciamo diventare di più un sistema organizzato anche in maniera strutturale anche in maniera flessibile anche con nuove modalità con altre diciamo altari e cambiamenti però che si assumano la il coinvolgimento dei docenti un sistema che regola gli ultimi perché recuperando gli ultimi vanno avanti anche anche i primi no cioè non sono gli vantano primi gli ultimi ma è la media che si
Che si migliora
Se invece ne torniamo indietro rischiamo che gli ultimi diventano sempre più ultimi che di nuovo si torni indietro rispetto anche alla all'educazione prescolare perché io ho sentito il vicepremier Di Maio che parlava di bonus alle famiglie per aiutare l'occupazione femminile ma se questa è si è una conseguenza una è un come dire una conseguenza positiva ma noi facciamo l'educazione prescolare perché dobbiamo formare la persona e si forma soprattutto lì quindi io chiudo
Lascio la parola Lorenzo campioni che cominciata dove l'asso io
Bene grazie buona sera
Mila già ne ha annunciato un po'tutti i temi importanti ecco che riguardano l'educazione infantile io sono di di parte lo lo dico subito centrarono io intervento proprio solo ed esclusivamente sullo zero sei ma diciamo che intanto una prima considerazione
Che noi abbiamo molti più strumenti e rispetto al passato di conoscenza dell'infanzia
Cosa che non avevano ad esempio i nostri amministratori cinquanta sessanta anni fa oggi grazie anche recente tipo neuroscienze ma anche le scienze economiche eccetera eccetera abbiamo riscoperto la importanza della educazione infantile fosse finché lo dicevamo noi come pedagogisti o di psicologi
Forse non facevamo breccia così tanto come invece hanno fatto in questi ultimi decenni gli economisti nei neuroscienziati
Però questo ci pone di fronte a nuove responsabilità maggiori rispetto al passato perché oggi conosciamo l'importanza dei primi anni di vita
Ecco per diciamo perché sono gli anni poi che grosso modo se segneranno la vita di ognuno di noi l'altro questa estate si è parlato molto dove in molti articoli sul discorso dalla povertà educativa
Quindi povertà materiale TV cattiva e ultimamente ho visto vari articoli proprio sul discorso della insufficienza dei servizi educativi cioè solo due bambini su dieci possono avere la possibilità di accedere a questi servizi
Per quanto riguarda la povertà
Educativa e materiale ecco che colpisce nella la povertà assoluta circo milione di Valentini zero diciotto di bambini e ragazzi e ben due milioni di bambini e ragazzi
Della della povertà
Diciamo relativa in questo mi ha ricordato un po'la situazione che i primi sindaci socialisti di fine Ottocento e inizio Novecento dovettero affrontare questi sindaci avevano molto ben chiaro l'idea di che l'obiettivo era quello di cambiare la società quindi rendere una società più e qua più giusta
E io ne ricordo uno per tutti Zanardi a Bologna famoso questo sindaco diversamente dagli attuali politici promise in campagna elettorale nel due del mille novecentoquattordici
Di costruire cinquanta all'ora venivano chiamati asili scuola insomma ebbene alla fine del suo mandato nel mille novecentodiciotto quindi anni terribili
Lui aveva costruito cinquanta quattro scuole dell'infanzia cinquantaquattro ASI questo vuol dire essere veramente un politico serio va bene e ed è famoso Zanardi
Perché aveva un motto
Pane e alfabeto
Tanto è vero che lui fece che cosa contro la lobby dei panificatori fece la fabbrica famoso del pane che oggi e poi la sede del museo d'arte moderna di Bologna il mambo
La fabbrica del pane quindi
Vendendo il pane apprezzi stracciati rispetto ai privati cioè le beta tante denunce eccetera eccetera Non stop arriva e alfabeto
Questa importante quindi pane nello stadio per cui per vincere la povertà materiale diciamo educativa era importante chiaramente valorizzare fare e valorizzare tutto il discorso
Educativo già dai bambini prescolare
Ma direi che in questo momento una grande mano per quanto riguarda proprio l'infanzia ci viene dalla Comunità europea la tanta vituperata Commissione europea
Perché certamente la Commissione europea in questo momento di Rai dal due mila undici credo che abbia emanato sia la comunicazione sessantasei sia la raccomandazione centododici il quale chiese Framework e lo scorso anno i diritti sociale c'è tutta una serie di casa di documenti estremamente importanti proprio per quanto riguarda l'educazione infantile
Mi permetto di leggere un'unica frase
Visto che comunque tutti voi certamente conoscete meglio di me questi documenti in cui si dice che l'educazione e la cura della prima infanzia costituiscono la base essenziale per il buon esito dell'apprendimento permanente dell'integrazione sociale dello sviluppo personale e della successiva occupabilità cioè questo per dire l'importanza della dei dei primi anni di vita e dei dei service educative delle scuole dell'infanzia
Così pure
Si dice che mi limito alla scuola dell'infanzia di qualità però ecco la comunità europea continuamente dice che questi servizi servono solo sono sì se sono di alta qualità altrimenti possono essere anche pericolosi
Ebbene è in grado di offrire ai bambini la possibilità di affacciarsi al mondo di domani in maniera positiva
E per quello che mi interessa e di interrompere il circolo vizioso di condizione di svantaggio che si tramanda da una generazione all'altra quindi questi servizi come nuovi
Veramente in cui c'è la possibilità di recuperare quello che si diceva prima cioè tutti Gatto sociali relazionali e di apprendimento
In particolare io credo che
Lo lo zero sei sia stato preso in considerazione in questi ultimi anni dalla politica
Non per nulla la centosette
A un una lettera di un commando lettera dal comma centottantuno che riguarda proprio l'istituzione del sistema integrato zero sei anni è questo io la considero
La vera novità di quella norma purtroppo
Quella norma è stata estremamente contestata e quindi è stato contestato anche questa parte che invece forse andava salvaguardata purtroppo si fece la la Scelta
Di non mandare avanti un disegno di legge che era il mille due sessanta sull'istituzione
Del sistema integrato
Che era una legge veramente completa di quattordici articoli questi quattordici articoli sono stati sintetizzati in una lettera di un comma questa è stata un'operazione un po'un killeraggio però venne fatto questa scelta politica quindi noi ci troviamo di fronte a un testo estremamente sintetico con perdita di testi importanti anche se poi il decreto legislativo che a attuato la legge centosette recupera in un certo senso i quattordici articoli della proposta pugliesi
Va bene e quindi in un certo senso c'è un riequilibrio c'è stato per cui oggi noi in Italia finalmente abbiamo una norma che supera sia la quattrocentoquarantaquattro che era la legge istitutiva delle scuole dell'infanzia del sessantotto sia alla mille quarantaquattro che era la legge istitutiva degli asili nido non per nulla
Il nuovo testo non parla solo di asili nido ma parla di servizi educativi che sono molto più complesse
Rispetto al solo mito anche se il nido rimane comunque sempre il cuore il centro pulsante di tutta l'educazione zero tre anni
Quello che noi desideriamo è chiaramente creare un sistema che sia appena rotto solidale
Che sia inclusivo e che tenga presente l'arco zero sei anni dato che l'arco zero sei anni a un periodo particolare
Che ha delle proprie caratteristiche negli apprendimenti che nelle relazioni per cui è bene tenere insieme questo arco
Purtroppo il decreto sessantacinque è ovvio tiene ancora presente sia inedita una parte che le scuole
Dell'infanzia dall'altra ma io credo che un domani dobbiamo guardare al superamento dello zero trenta il tre sei per andare verso un unico sistema educativo come ormai sono quasi tutte le nazioni del Nord Europa
Lorenzo la interrompo sono un attimo ma in realtà per farle un un'ulteriore domanda
Nel senso che noi ci troviamo in una regione estremamente attenta rispetto al panorama nazionale
Proprio ai primi mille giorni del bambino proprio alla alla dinamica dei servizi educativi in particolare appunto al tema altre mani di prima mila diceva
Rispetto a qualunque altro servizio che si può pensare per la vita di una donna in realtà più che qualunque Bonuso incentivo l'investire sui servizi rinvestire sui servizi all'infanzia e sull'Idem particolare diventa un un'attività fondamentale
In realtà
Anch'io condivido quello che diceva poco fa cioè che nella centosette c'è un aspetto fortemente innovativo di riforma che proprio quello che riguarda lo lo zero sei però c'è un ci sono alcuni temi che secondo secondo ma forse anche rispetto a quello che spiegava poco fa non non siamo riusciti a a a raccontare a sufficienza neppure agli enti locali nel senso che già la norma prevede anche alcune risorse importanti almeno per i primi tre anni in modo strutturale che cosa cambia c'è che cosa cambia per un ente locale al di là della Regione Emilia Romagna che che sceglie di investire in nel nido noi sappiamo che in generale poi questo succede spesso anche rispetto all'infanzia ma rispetto al nido per l'ente locale la scelta di investire nell'asilo nido è una una scelta importante una scelta anche e rispetto alle risorse molto impattante che cosa si è scelto di fare di così si se mi passate la prova rivoluzionario in quella in quella legge che permette anche all'ente locale di ragionare in modo diverso rispetto a quel servizio
Ma direi che il decreto sessantacinque a un grandissimo cioè ha molti meriti e andrebbe fatto conoscere di più anche i nostri amministratori
E non solo ai tecnici di settore alle insegnanti alle educatrici ma soprattutto a chi deve decidere sulla vita delle comunità
Allora in questo caso io direi lancia una frecciatina contro lanci
Lanci ha lavorato molto per questo decreto il rappresentante dell'ANCI
Però una volta ottenuto questo decreto una volta ottenuto i fondi non ho più visto un interesse
Eppure per fare sì che tutti gli amministratori si rendono conto delle responsabilità che la legge da loro
Il decreto sessantacinque estremamente importante perché è la prima volta in Italia
Che c'è una chiara
Identificazione delle funzioni e dei ruoli sia dello Stato sia delle Regioni sia dei Comuni prima queste cose erano solo nelle leggi regionali
Oggi invece abbiamo una responsabilità molto ben dettagliata
In questo decreto quindi il cittadino oggi sa a chi si deve rivolgere in modo particolare chiaramente una grande responsabilità
E grava sulle amministrazioni comunali soprattutto per quanto riguarda l'autorizzazione l'accreditamento e la formazione
Però il decreto sessantacinque dato che si parla di sistema integrato non riguarda solo i servizi
Ma riguarda anche gli eventi che debbono promuovere il sistema integrato cioè vuol dire che noi dobbiamo cambiare mentalità vuol dire che noi dobbiamo sederci attorno allo stesso tavolo Stato regioni e comuni
In modo particolare direi grava sui Comuni quindi il sistema non viene calato dall'alto il sistema si crea dal basso
Ecco perché la responsabilità maggiore di questa creatura nuova creatura nuova visione ce l'hanno soprattutto gli amministratori locali
Grazie
Passo passo la parola adesso al tornando al tema iniziale dal quale abbiamo cominciato cioè come la scuola possa essere la possibilità degli ultimi
Raccontando una un'esperienza che che perché piemontese ha un significato è norma
Ed è la scuola Cottolengo Pechino allora è forse spero che andrà mi mi perdoni un passaggio ma secondo me è utile per spiegare quanto quanto si ha sia entrato nella dinamica del del del piemontese del torinese in particolare
La scuola Cottolengo è la scuola che storicamente a Torino raccogliendo gli ultimi davvero gli ultimi tanto che nel nel mondo il dialetto nel dialetto torinese
Quando quando si si vuol dire ma non non hai capito sei sei insomma
Non non non riesce a cogliere quello che sto dicendo non capisci niente si dice proprio se Cottolengo certe Cottolengo
Per avere e e siccome la lingua è sempre veicolo no di quello che noi andiamo a raccontare a significare vi dà un po'l'idea di quanto questa scuola sia così tanto radicata nella storia di non solo di una città ma di un'intera regione in particolare nel ruolo dell'accoglienza di chi è proprio ultimo e quindi Andrea un ruolo particolare dono andrà a loro la particolare questa sera perché laddove la scuola si occupa di disuguaglianza Luís entra sicuramente raccontando la storia degli ultimi a partire da una storia anche non solo della scuola ma quindi di un territorio che è abituato a raccogliere gli ultimi ma con un percorso molto molto importante messi in piedi in modo particolare Daloui che di riscatto
Importantissimo fondamentale e l'ultimo che che riesce ad inserirsi nella società e ci riesce per davvero
Io chiederei ad Andrea di di raccontare che cosa che cosa è riuscito a mettere insieme nella scuola che cosa sta capitando e poi se possibile visto che è per noi questo è anche un ponti partito più più politico
Aprire anche un ragionamento rispetto a a quell'oppure lanciare un po'un ragionamento rispetto a quello che è il ruolo della scuola paritaria nel nel nostro sistema
Nel sistema Paese in generale e i quelle scuole in particolare perché come lui dice dice spesso
Certo è che se il pubblico fosse in grado davvero di accogliere tutti anche gli ultimi degli ultimi degli ultimi forse le scuole come la mia non avrebbero neanche necessita di esistere
E partire tratte dagli grazie io partirei dalla giungervi che anche a Roma sede del Cottolengo qualcuno Stevie vittime presidente abbastanza interregionali
Ma io sentendo anche le delibere interventi che che mi hanno preceduto credo sia importante una cosa no partire da un concetto cioè di smetterla perdonatemi e si ricorre di parlare di inclusione
Smetterla di parlare di una società che deve essere inclusiva perché se andiamo dietro una società che deve essere inclusiva diamo già al fianco a coloro che vedono nel diverso un qualche cosa che non c'entra con noi e allora in qualche modo o possibilmente faccio una piccola e velata polemica o possibilmente no
Vediamo di tenerlo fuori
E allora questo è quello che ci ha spinto cioè provare a fare che cosa rendere una scuola normale cosa significa normale che non ci sono programmi inclusivi
Ma il concetto è se va bene per chi va un po'più piano
Andava bene sicuramente per tutti scoprendo che cosa assalto dalla prima
Elementare alla terza media che con una scuola con il cinquanta per cento di fasce deboli per fasce deboli intendo o senza famiglia o con genitori in carcere o sotto protezione
Eccetera eccetera la quale si aggiunge il tredici per cento di disabilità
Nella scuola pubblica siamo intorno al tre virgola otto nella paritaria l'uno abbiamo ripreso a fare che cosa latino
Ma non perché siamo al Cottolengo perché probabilmente come dice il mio amico Giuseppe che è un ragazzo autistico lo il venerdì non ti dice mai oggi è venerdì ti dice oggi è il giorno in cui Andrea dice ci vediamo lunedì
E la stessa cosa è arrivato in modo differente allora partendo da quello che dicevi tu
La scuola ha bisogno nuovamente di appropriarsi di questa sua caratteristica cioè non di perder sì probabilmente lo dico con rispetto ma dietro ammennicoli a problematiche orari e tempistiche motoristiche eccetera eccetera ma necessita di riscoprire che cosa di riscoprire il valore importante di quel punto di partenza che ho sentito prima dire che ha un punto di partenza uguale per tutti
E nella società di oggi purtroppo quell'uguale per tutti passa pochissime volte nell'esistenza dell'essere umano
E sempre di più la linea è quella di categorizzare cinque
E allora questo punto di partenza diventa questa chiamiamolo così questo luogo sperimentale importantissimo di comunità scolastica
E la comunità scolastica deve tornare a essere quello deve nel titolo di questo incontro si parla di don Mila ni beh dobbiamo tornare a ribadire il fatto che non era follia e non è oggi follia direi ai ragazzi vi porto a Londra rinasce nel centro di Londra e arrangiatevi
Non vi ho volato in territorio nemico
Questa capacità di aprirsi a che cosa l'uguaglianza all'uguaglianza tra i pochi all'uguaglianza tra i ragazzi invece nasciamo e rischiamo da e parlo da docente prima di tutto
Poi da dirigente ma prima veloce di iniziare subito noia a categorizzare che cosa il nostro lavoro
Passando un messaggio che poi si riflette nei primi anni ai genitori e poi ai ragazzi e quindi lasciando passare se mi dice qualcosa di un pochino più importante che non sia di ragazzi
Ma prima ci sono altri diritti no prima ci sono loro
E su di loro si costruisce il sistema scuola e permettetemi fino a che i ragazzi erano realmente il centro raramente si è sentito parlare di problemi di cui oggi si ascoltano
Le tematiche
Allora ponendo al centro e ponendo al centro i più deboli che cosa è successo nella mia esperienza io rispondo ma a pezzi
Cosa è successo che il collegio docenti viene fatto dagli insegnanti di sostegno i quali delibera una programmazione e a loro volta questa programmazione vale anche per gli altri
Non è più una società che provai includere ma è una società di tutti e quindi tutti insieme ceniamo scoprendo che cosa scopre delle realtà meravigliose che non non non sono realtà da film
Sono le realtà che probabilmente sì all'inizio a prendermi cura del mio compagno e che ha qualche difficoltà
Ed è sviluppo delle facoltà delle capacità che sono cento volte più importanti di quelle che avrei sviluppato semplicemente stando sul banco accorgendomi che quel ragazzo lì e aiutato da qualcuno
C'è già una regola torniamo ad applicarla
Torniamo a far tornare i ragazzi scusate il gioco di parole al centro e allora questo percorso col sostegno con gli insegnanti che cosa ha portato beh ha portato ad aprire le classi sistema che ci siamo potuti permettere noi come scuola paritaria e quello delle classi aperte siamo in un quartiere a Torino che il quartiere
Più multiculturale
Che ci sia Carpasio quartiere da mercato e quindi di tutto di più e allora c'è il ragazzo che entra italiano uno perché è arrivato in Italia da quindici giorni ma è matematica tre
Che cosa suscita questo suscita lo scoprire che anche lì disabilità e anche di disabilità più gravi hanno delle qualità
Stimola quella cultura che noi e lo dico qui e son contento di dirlo qui e questo a noi ha un senso che noi ci siamo dimenticato essere nostra cioè la cultura che tutti insieme possiamo portare qualche cosa di diverso alla società
E allora diventa una battaglia sapete su che cosa né su quello per cui oggi ci scontriamo e non capiamo il perché diventa far comprendere al genitore che non è un'offesa
Che tuo figlio abbia preso un voto in meno del soggetto disabile o straniero in italiano e che non tutti possono essere professori qualcuno sarà un grande operaio
Quando io feci la scuola Cottolengo
Ormai purtroppo a trentacinque anni fa
Uscì da quella scuola come si consiglia un pronto inserimento nel lavoro il muratore sarebbe l'ideale
E poi con soddisfazione ne divenne il preside andai nell'archivio e scrissi ora alla sua terza laurea direttore di questa scuola
E cosa facciamo abolisco e questo sistema veramente malato del dire a quei finito la scuola be'tu vai a fare il liceo classico tu vai a fa ricominciamo a dire tu hai finito la scuola con sette è piaciuto di più
Che cosa ti ha scaldato di più il cuore e poi ci domandiamo perché oggi siamo in una società dove bastano due feriti mio uso dove basta qualcuno che parla alla pancia perché abbiamo dimenticato di parlare al cuore
E allora succede quello che succede
Ce lo dice come è stato un pochino il percorso di questi anni come abbiamo formato il futuro
Allora questo sistema che cosa ci ha portato classi aperte a fare una riflessione importante
Non può essere la scuola un compartimento stagno
Chi mi ha preceduto come dirigente scolastico mi disse va be noi già se riteniamo otto anni e
Ogni
Se ne occuperà qualcuna dov'è che ricordatevi che purtroppo lì l'iconografia cattolica portano il poverello magari in ginocchio e sorridente sotto la statua del padre fondatore
I il povero e disagiato e arrabbiato e non dobbiamo vergognarci di urlare questa sua rabbia
Perché altrimenti è vengono a fare i padroni a casa nostra
No vengono dove hanno visto che non ho non avevano da mangiare e qua c'è nera e probabilmente ce n'è anche troppo perché l'abbiamo portato via
E allora questa diventa una rabbia che bisogna anche comprendere che in qualche modo ci impone a condividere alla scuola vi dicevo paritaria che non riceve quindi dei finanziamenti dal pubblico ma non apro questa questa discussione
Arriviamo in terza media decidiamo di fare che cosa di aprire delle aziende
Perché eravamo stufi di andare implorare
Il lavoro per i soggetti disabili perché lavoro per i soggetti disabili almeno in Piemonte è un favore che ti fanno non è un diritto che eserciti e per favore
Fai anche un lavoro giuro non mi invento niente male anche Walt Disney drogato sarebbe più fantasioso
Quindi il ragazzino non udente andrà a fare il telefonista
Andrà a fare il telefonista alla Telecom
Va bene e e viene potrei raccontare davvero finché finché si può
No prendiamo quello che hanno imparato negli otto anni ecco perché insieme alla scuola dell'infanzia e così importante questo periodo la scuola media che è sempre così bistrattata
No gli insegniamo questo concetto ognuno può essere qualche cosa di speciale
Cosa abbiamo fatto chiudo con una sintesi proprio mi han preso le macchinette del vending avete presente perché vi buttano giù nell'acqua la la la le patatine che trovata la stazione in questi posti qua dopodiché ci siamo chiesti
Ma chi è il miglior caricatore in termine tecnico il caricatore quello che lo vedete arrivare alla stazione sempre tira fuori 'sti Cassetti emette tutte le fette biscottate in ordine tutti Kinder ma i nostri ragazzi autistici
Chi meglio di loro può fare questo lavoro
Chi meglio di loro può imparare la pari dignità perché io vorrei capire perché è il mio lo psichiatra di turno se il ragazzino dei secoli fai fare questo lavoro dice Emma lei utilizzi aumentarle sulle stereotipi e
Certo invece ragazzino che ho nel suo banco a fianco che tutto il giorno anche se facciamo italiano francese latino ebbero Lara disegni motorini motorini motorino al collegio docenti tutti dire nuove ma lui deve fare il meccanico perché non pensa ad altro che ai motorini
Melato non pensa ad altro che mettere in ordine
è una sua passione questo che cosa ha portato e chiudo a fare questo gesto di creare dei sistemi insieme alla scuola pubblica insieme alla scuola superiore nel quale portiamo oggi si dice il nostro know how nella scuola insegniamo ai docenti che hanno anche a volte la grande difficoltà e su questo non apro il tema altrimenti non ne usciamo più di aver fatto per dodici anni greco e poi trovarsi un autistico a passo funzionamento
Al quale posso dire che è un po'di difficoltà passargli Greco potrebbero averla non lo so ma credo
Un programma che sia specifico
Che parta dall'esperienza del ragazzo che aiuti i docenti a condividere questa esperienza e a fargli prendere una maturità
Vera cercando in questa verità di far collimare quella che lo dicevamo prima non è più un'offerta che collima perché oggi la scuola è diventata un bacino per i genitori dove il ragazzo deve stare più ore possibile perché non so dove metterlo
Deve fare il più possibile perché non so ma dall'altra parte una scuola che non ha il coraggio di comprendere che come tu devi essere abilitato e stabilita per avere mille qualifiche per insegnare qualunque materia bene forse anche sul sostegno bisognerebbe puntare un po'di più su una qualità nessuna qualifica importante non solo vocazionale potremmo dire perché si parla della pelle dei nostri ragazzi dell'integrazione
Questo è un tema che potrebbe sembrare marginale
è importante
è importante nel passaggio culturale che si instaura tra le famiglie la scuola e gli stessi alunni perché ricordiamoci e qui concludo per rispondere all'ultima parte della professione che la storia non ce l'ha ancora insegnato
Ma si parte da chi arriva lontano da chi arriva lontano
Attraverso chi ha un colore diverso
Per chi poi è diverso fino arrivare a chi mi dà fastidio
E il bimbo da un fino a che a tredici quattordici anni è simpatico quando le ha quindici e inizia giustamente per le sue posizioni avvicinarsi a una ragazzina diventa antipatico e quando le avventure è un problema
E se continuiamo fin dalla scuola partire con questa idea
La storia non c'è ancora insegnato ma ce l'ha fatto vedere troppe volte dove siamo finiti alla nostra esperienza ci dice che non è che si potrebbe fare si riesce vi ho citato una delle tante aziende si chiama chicco cotto
Ad oggi dopo tre anni di vita sono quaranta negozi in tutto il Nord Italia molti all'interno delle scuole dove abbiamo scoperto di poter avere una buona torio che fa guadagnare la scuola che integra i ragazzi e volendo fa anche educazione alimentare perché poi nelle macchinette decide di fare quello che vuoi
Che ha formato i dipendenti
Di realtà che sembrano così lontane per noi vicine perché viviamo da Torino e feci a e feci ha messo a disposizione dentro la nostra scuola un'officina abbiamo fatto piccoli cambiamenti perché le diverse disabilità possano imparare
A lavorare all'interno di un'azienda Efc a e buonanima di di Marchionne al di là di tutte le altre discussioni che cosa abbiamo realizzato dalla scuola
Mille posti mille posti di lavoro per soggetti disabili che fanno la più bella formazioni umana nei luoghi più impensabili questo cosa significa che oggi ancora la scuola e vita
Gli ultimi ci ricordano nuovamente che cos'è davvero della nostra categoria
E non possiamo perderci ancora in discussioni di che cos'è di destra di che cos'è di sinistra di che cosa il nostro di che cos'era il nostro
Io dico che l'unica cosa che ci deve far riflettere e che è una scuola inclusiva nasce fin dall'inizio e finisce nel ribellarci a quello che leggiamo
E ed è veramente unico mi insultavano società civile a quello che abbiamo letto sulla stampa due giorni fa del genitore che si alza prende un fucile spara i due figli disabili perché non sa più che cosa fare
Questo è un problema che ci sembra lontano ma nasce dalla scuola dal coraggio di avere un insegnante avere insegnanti preparati un sistema accogliente non inclusivo ma un sistema accogliente per formare che cosa
Beh la comunità che tutti sogniamo ma la comunità nasce nei primi potremmo dire cinque anni
Non dopo il diciottesimo anno di età grazie
Grazie grazie mille Andrea
Abbiamo parlato varie volte lo ha citato varie volte il tema della categoria del far parte delle categorie
Nel tentativo di evitare no di superare tutta la categoria le lesse inserito in un in un sistema dal quale alle volte molto molto complicato uscire io lasciando la parola anche alla mafia edotti tornerei proprio su questo aspetto cioè tornare sul sul fatto che in particolare nei professionali nelle scuole professionali noi troviamo tantissimi ragazzi che arrivano dalle categorie arrivano in gran parte ragazzi bocciati quindi ragazzi allontanati da altre scuole
Per riprendere quello che diceva
Nell'intervento iniziale mila anche noi abbiamo delle categorie di scuola in testa per le quali c'è la scuola che prepara un percorso elitario e le scuole che invece lasciano nel percorre lungo il loro percorso scolastico
I ragazzi
E quindi alle volte il professionale al professionale arrivano i ragazzi lasciati che hanno tentato altri percorsi
Che hanno in qualche modo portano sulle loro spalle il fallimento di un percorso diverso che pagano quella sensazione di fallimento e che ritroviamo nei professionali
Ma le scuole professionali sono anche le scuole nelle quali non abbiamo una a proposito di categoria una gran parte una maggioranza di ragazzi non a caso di nuovo di seconda generazione se non stranieri e quindi è un è uno di quei luoghi dove
Il mestiere dell'insegnante il mestiere del docente soprattutto quando o tenta di di recuperare di riprendere quelle quel dovere creano del Ténéré insieme mestiere visione come dice Franco Lorenzoni e che soprattutto quello di rimuovere gli ostacoli come ci chiede la costituzione
Si trova ad avere a che fare con il bisogno di passare delle delle conoscenze delle competenze dell'abilità e anche il bisogno di scardinare quelle quei pregiudizi che i nostri ragazzi portano con con sei proprio quando iniziano quel percorso scolastico
Ti chiederei di di di partire proprio proprio da lì e se se vuoi se puoi se no interveniamo poi poi dopo siccome e di oggi la notizia
Della scelta di intervenire in modo importante sulla sull'alternanza scuola-lavoro
Proponendo di non renderla obbligatoria dopo dopo tre anni nel prossimo esame di maturità se se voi anche dare una una tua interpretazione di questa scelta grazie
Buona sera io parlo parto da un da un aneddoto della diciamo il mio primo giorno di scuola in un in un professionale di Mondovì della provincia di Cuneo
Sono entrata in un quella che sarebbe stata la mia una prima che a me avevo per tutto l'anno
Dopo insomma mezz'ora di presentazione discussione libri quaderni eccetera eccetera
Uno studente alza la mano e miti e mi dice professoressa ma lo sa che qui dentro c'era circa ventiquattro ragazzi lo sa che qui dentro est se ha mosso sono soltanto in quattro quelli nati nel novantotto il senso era solo quattro studenti avevano quattordici anni e tutti gli altri ne avevano quindici sedici diciassette uno scoperti e poi più tardi ne aveva addirittura diciotto
E si trattava di si trattava in buona parte di studenti che erano usciti dalle scuole o è all'in alcuni casi erano usciti
Dalle scuole medie con grandi ambizioni grandi aspettative questa mano scontrati con delle scuole in cui non erano riusciti a inserirsi in cui comunque o forse non scuole che non li avevano accolti come appunto veniva veniva detto prima e quindi è iniziata la lenta discesa lungo la catena quella che io chiamo la catena alimentare delle scuole superiori c'è da liceo si scende a una scuola un tipo di scuola che viene considerato più semplice può essere un istituto tecnico un tecnico commerciale poi si prestino ad arrivare al professionale a quel punto diciamo nelle condizioni
Io in mente caso particolare di una di un mio studente ci si trova davanti uno un ragazzo che non è più assolutamente motivato che è convinto di non avere più nessuna possibilità di non essere in grado di fare assolutamente nulla e che sta lì perché i genitori ce lo mandano io una volta uno studente ho detto ma se se proprio non cinque stare qui dentro perché ci tieni indispone perché mi ci mandano perché ci devo venire e non posso fare diversamente
Questo
Questo poi porta
Al tentativo di diciamo da da docente tentare di tenere insieme da una parte gli studenti che comunque arrivano professionale perché comunque hanno comunque una motivazione vogliono raggiungere un risultato prenda una professione eccetera eccetera
E quelli che tenere insieme quelli su cui si deve fare un un lavoro di di recupero
Un lavoro di recupero che esso uno studente che anche sulla famiglia e convinzione lo studente che ha delle possibilità e convincere anche i genitori che che non tutto è perduto
Ed è un lavoro che non che non dura mai
Per mia esperienza difficile che duri un anno non si risolve chi ha in mente
Penso ad esempio del
Dei film statunitense che sono usciti negli anni anche parecchi anni infatti si immagina che le cose si risolvano nel giro di arriva il docente né che nel giro di sei metri scardina tutto quanto no se va bene ci vanno due anni due anni di lavoro lento
In cui bisogna tenere insieme
Sia il lo sforzo per il recupero ma contemporaneamente mantenere mantenere la barra dritta quindi non diventare tra virgolette i buonisti che non hanno che chiudono un occhio perché comunque visti a mantenere determinate regole
E cercare contemporaneamente di tenere insieme tutto quanto
Da questo punto di vista
Lei è di diciamo le difficoltà sono al di là del al di là delle disponibilità economiche del delle scuole che non sempre sono non sempre sono elevatissime è una disponibilità secondo me anche di tempo proprio ci vorrebbero proprio più ore anche se sembra sembra strano dirlo
Più ore per poter lavorare meglio per poter diversificare le attività questa sarebbe una cosa
Dopodiché forse non in contesti un pochino più raffazzonati un po'meno diciamo
Un po'meno codifica un po'meno diciamo accoglienti forse della scuola Cottolengo di cui si racconta la prima comunque alla fine
Qualcosa si riesce si riesce a fare in sintesi
E bisogna almeno per la quella che è stata la mia esperienza ho dovuto abbandonare si abbandona l'idea di avere che è il il il focus sul programma ma il focus sul io entro in classe cerco di spiegare agli studenti come si sta al mondo cerco di dargli delle regole se poi
In mezzo riesco anche insegnare qualcosa di chimica Jansen da
è tutto grasso che cola poi se non ci riesco va bene lo stesso
Da questo punto di vista secondo me e qui mi riallaccio alla seconda domanda
Che mi faceva Elena
La scelta di ho l'indirizzo che si sta prendendo di rendere non obbligatoria l'attività di alternanza scuola lavoro con tutte con tutte le criticità che a questo tipo di attività con tutte le cose negative che sono state dette
The con tutti i discorsi sul sullo sfruttamento bieco del degli studenti minorenni eccetera eccetera
Secondo me è un secondo me rischia di essere un drammatico passo indietro perché una delle
Una delle necessità che hanno gli studenti e non parlo solo per il professionale
Per studenti che hanno come che escono
Che a volte cercano di uscire da contesti un po'complicati a volte invece bisogna proprio cercare di tirarli fuori perché non hanno nessuna intenzione di uscire da da questi contesti
Per diciamo gli studenti in cui mi con cui ha a che fare adesso che sono studenti dell'istituto tecnico
Una delle un una notevole esperienza per loro è riuscire a capire che quello che in quello che imparano a scuola al di là del fatto di saper risolvere un'equazione secondo grado saper bilanciare un'equazione chimica e via discorrendo
E comunque le cose che imparano poi il loro che possono a rimettere insieme in modo completamente diverso in un contesto completamente diverso come può essere quella di una farmacia di uno studio veterinario
A oppure di un di proprio di un laboratorio chimico
Capire che quello che fanno a scuola non è completamente scollegato dal mondo che a me intorno ma che è un qualcosa che a loro voi che loro poi potranno dei loro poteri utilizzeranno anche nella vita reale
Un esempio banale alcuni studenti mi chiedono ma che senso ha anche se non so se non so fare le proporzioni va bene lo stesso
Poi nel momento in cui bisogna dare leggo OCSE banalmente bisogna calcolare quante gocce di medicinale dare un dare a un cagnolino dal veterinario oppure immagino in un momento in un futuro al proprio figlio che che sta male a quel punto forse qualche nozione di base in matematica può tornare utile
Quindi
Dal diciamo dal mio punto di vista la scelta diciamo di limitare molto sostanzialmente l'attività di alternanza scuola-lavoro comunque un un brutto passo indietro perché togliendo togliere l'obbligatorietà significa sostanzialmente che per diciamo per l'esperienza che io ma non soltanto io rimarranno a farla soltanto i docenti motivati e soltanto gli studenti che sono veramente interessati per tutti gli altri sarà soltanto un una grana in meno da risolvere sulla strada per il diploma
E questo purtroppo non non va benissimo della mia idea
Grazie grazie mille chiara
Passiamo a Elisa trovò cioè passiamo al arruolò della famiglia ruolo dei genitori ne abbiamo soprattutto negli ultimi anni molte molte volte
Cercato una relazione può poco fa si parlava di continuità educativa con tutto ciò che è che implica
In realtà
C'è un è un aspetto sul quale non ci soffermiamo spesso poco quando ragioniamo di scuola ed è
Quello che succede quando ragazzo esce da scuola all'interno della scuola il il tema del tentare di garantire le stesse condizioni il modo molto diverso da come abbiamo detto fino ad adesso questa sera
E molto è molto difficile certo ma è molto molto sentito cioè il tema dell'accoglienza per usare la parola accusato prima Andrea è un tema molto chiaro comunque molto molto forte all'interno delle nostre delle nostre Aule
Esiste però il momento nel quale il nostro allievo esce la scuola
E torna in famiglia torna nel proprio contesto e ci sono due situazioni diverse la prima è quella di un contesto già
Diciamo inizialmente Complesso quello dal quale il nostro allievo entra la l'anno nella nostra classe sarà probabilmente l'allievo che aiuteremo con i libri di testo sarà probabilmente l'allievo per il quale ci inventeremo la soluzione per garantire che riesca a venire in gita comunque indipendentemente dalla situazione economica ci sarà sarà quella situazione iniziale che noi andiamo a considerare fin dal principio
Però ci sono tutta un'altra serie di diseguaglianze alle volte più tacita e alle volte più continuative penso anche solo alla possibilità cito un esempio che che citava proprio Elisa
Poco fa la possibilità di mandare mio figlio all'estero a studiare inglese rispetto a chi non ha la possibilità di farlo
Oppure situazioni ben più semplici anche solo la ripetizione insomma pomeridiana pratica che che almeno da docente mi sento di continuare a contestare perché ogni volta che che che sento una una mamma dire ma mio figlio ha bisogno di fare petizioni io sento l'onta del fallimento del di ruolo del docente nelle ore del del mattino del pomeriggio passate con con lui o con lei
Però è vero che esiste una una difficoltà a cancellare del tutto alcune forme di diseguaglianza che forse la famiglia
Diverso offre e e per certi versi contribuisce a a mantenere in una difficoltà generale del contesto scolastico non s'è un po'l'altra parte l'altra parte della giornata del nostro allievo
Lasciare la parola dell'Isa proprio per questa chiave che secondo me è una prospettiva fondamentale rispetto al al ruolo della scuola
Buonasera a tutti
Sì io parlo per esperienza di genitore nel senso che ho quattro figli è che adesso il PD la più grande a a ventisei anni ho vissuto un po'tutte le le riforme mi sono ho passato
La da genitori impegnata negli articoli collegiali un po'da dalla riforma Berlinguer in avanti tutto quello che proprio per passare da Moratti servili e quindi è quella centosette sono alle viste un po'di tutti i colori
Mi viene da da fare alcune considerazioni in particolare
E su quello che che è stato detto fino ad adesso
Io credo che la scuola in qualche modo in cui allora intanto che di serie difficilissimo fare un giro un discorso generale perché gli ordini di scuola sono diversi e gli atteggiamenti sono molto DiVersi e allora quando tu mi dici la scuola riesce ancora ad accogliere includere io dico
Forse sì qualche volta in alcuni casi
Dico anche e tra l'altro sono con accorgimenti molto subdoli e carta alcune volte anche come come genitori non ce ne rendiamo tanto conto di cosa succede no prima si parlava di di di di vari che ci sono che vengono espressi dalle dalle test Invalsi da tutte le ricerche
Tra Nord e Sud centro-periferia ci sono differenze anche all'interno dello stesso territorio tra una scuola e l'altra tra una sezione e l'altra della stessa scuola perché quali sono le dinamiche che vengono messe in campo
Ci salviamo alla materna e alle elementari per usare la vecchia terminologia ma già alle medie non funziona più tanto per tenere i gemiti le famiglie dei genitori quelli dei cani figli bravi che contano che a di avere un bel successo scolastico derivare fu un a un altro percorso all'università e non farli andare via in territori magari un pochino complicati io gli faccio la sezione per loro
Ci mette i professori migliori mettono di ragazzi migliori quelli che hanno le famiglie che si fanno le domande dovette ma con l'insegnante insegna bene quell'altro no ecco e quindi si creano delle disuguaglianze anche laddove apparentemente le disuguaglianze non ci sono perché poi l'offerta formativa alla fine uguale per tutti
Ma i risultati non sono uguali per tutte le possibilità non sono uguali per tutti e anche solo ragionare sui criteri di formazione delle classi in prima media secondo me sarebbe una gran bella una gran bella cosa
Così come è chiaramente voglio dire nella misura in cui sappiamo benissimo che anche gli insegnanti tendenzialmente magari sano contenti di finire in scuole non particolarmente disagiate visto che non hanno nessuna incentivo di nessun genere a finire scuole sì in territori pizza giacché i anche lì
Bisognerebbe forse ragionare sul fatto che guarda caso di solito i gli organici quelli che hanno pochi precari stanno tutti in alcune scuole
E e e non in altre nelle periferie di solito c'è il più grosso turn over di insegnanti che in altre situazioni no queste sono tutte alcune situazioni in cui forse qualcosina si potrebbe fare anche a un po'a costo zero ma su cui si riflette sempre troppo poco
Io credo che siamo troppo parlami del tempo fuori dalla scuola
Il problema che il tempo fuori dalla scuola in questi anni è assolutamente e tristemente aumentato in tutti gli ordini di scuola io ho presente offrono frequenta io andai viveva in un quartiere molto popolare di Torino facevo il liceo e al pomeriggio alcuni pomeriggi la settimana e dedicavo
Al doposcuola chiamiamo il doposcuola di don Milani io son cresciuta a pane don Milani
è IVA andavamo a chiederle si facevano segnalare alla scuola i ragazzini che piovevano difficoltà e tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì per due ore noi si faceva quello che la scuola allora non faceva più questa esperienza nel grazie a Dio poi son finite perché il poi il Piemonte in questo senso ha fatto scuola prima il tempo pieno le elementari poi il tempo prolungato alle medie la scuola si era fatta carico del tempo fuori dalla scuola del fatto che forse non tutti a casa hanno le stesse opportunità
Adesso tutto ciò si è stato assolutamente smontato si va a scuola solo chi al mattino magari fino alle due del pomeriggio con lo stress assurdo di questi bambini costretti fino alle due del pomeriggio senza mangiare a a a a seguire lezioni teoriche frontali senza più le compresenze cioè e tutto un mondo per di fatto cosa sta succedendo infatti dopo scuola stanno rinascendo
Perché non ce la si fa più altre menti io credo che questo sia un indicatore assolutamente chiaro della della situazione che si che si sta creando e rispetto al quale bisognerebbe fare
Fare più attenzione evidentemente la l'ordine di scuola in cui secondo me per la mia esperienza emergono di più le differenze le disuguaglianze la scuola superiore questo veniva già detto prima perché ci sono le scuole di serie A dieci
Ma addirittura li stesso dall'interno del dell'Est dei Licei ci sono licei di serie A B e C perché andare al liceo classico non è uguale avverrà liceo delle scienze umane al liceo artistico ci sono tutta una serie di graduatorie assurda che contenga abbiano i ragazzi a fare percorsi che magari non sono i loro magari ce la fanno anche ma non saranno mai per adulti felici e fanno magari mestieri che non erano quelli per cui erano nati ma comunque differenze ci sono perché la scuole hanno dei costi che ha non solo tu questo siamo inizia l'anno scolastico il caro libri ed è un ma realtà vera poi ci sono una serie di interventi che insomma danno supporto alle famiglie
I i indenne le situazioni economiche più gravi ma quello è la punta dell'iceberg dei costi che le famiglie devono sostenere per mandare i figli a scuola
E rispetto a questo chiaramente poi accennavi tu prima lo dicevamo parlando prima c'era è evidente che ormai l'offerta formativa delle scuole con la riduzione delle del del del numero degli insegnanti e discussa c'è un un percorso Estra curricolare al pomeriggio
Che comunque appagamento tanto o poco che sia che il scuole offrono è che qualcuno ha qualcuno accede a cui qualcuno non accede
Perché è vero che segnali il trio inglese a scuola la mattina ma poi sappiamo che tre ore d'inglese sono poche faccio il corso il pomeriggio che però è a pagamento almeno in parte
E poi insomma e quindi c'è quella spesa lì ci sono le ripetizioni nell'ambiente almeno quello dei Licei le ripetizioni sono ormai nella stragrande maggioranza dei casi la normalità
Perché il sognante ci al suo programma quello deve fare adesso al private
Pare miracoloso quando trovi insegnanti che sanno che i programmi non esistono più però però poi se tu non ce la fai mi dispiace ma ha ridotto le ore pazienza e quindi tu devi arrangiarti olio fare il mio programma e come si fa si fa si paga si paga qualcuno ti può chi non può
E infatti sarebbe interessante vedere le statistiche di quanti dopo la prima superiore scambiano scuola perché non ce la fanno e allora scendono ma non è la nella graduatoria delle scuole andarlo a cercare percorsi meno i impegnativi perché
Questa cosa qui c'è poi anche in uscita s'oggi pomeriggio si parlava del questione dell'accesso all'università di quanto poco i nostri giovani si laurei no ma qui di nuovo c'è un problema di accessibili c'è un problema di orientamento
Che non s'che nelle scuole non si sa fare né alla scuola media mediamente ma neanche alle scuole superiori per cui si va a caso estiva e c'è un problema dei test d'ingresso
Per accedere all'università
Sì Sensei sceglie la facoltà ad accesso chiuso e tu devi fare gli Alpha Test e magari farti fare il corso pagamento per cercare di non perdere un anno
Perché poi se non passa il test e se lo può permettere insisteva un'altra facoltà magari così si prepara intanto al test dell'anno dopo e gli altri rinunciano gli altri smettono
Cioè e quindi anche qua c'è un problema di di reale di accessibilità che la crisi economica chiaramente aumentato le famiglie hanno fatti si vedono sono diminuite l'iscrizione all'università
In un contesto in cui ci stiamo dicendo dovrebbero aumentare perché sono dei costi che le famiglie non sentono più di poter sostenere non avendo manco la garanzia che la laurea triennale poi di acquista con l'accesso a a chissà quale professioni no perché poi c'è anche la questa cosa qua che si dà Allo studio allora all'università e il ventunenne situazione soprattutto di Bergamo o mi serve per trovar lavoro oppure oppure no
E quindi questo è certamente un problema
Ci sono poi altre povertà
Diverse ma anche su cui ci stiamo stiamo prende una strada secondo me errata
Non è forse così in tutte le regioni in Piemonte è stato negli anni passati il problema del panino
Le mense scolastiche si le mense scolastiche no il panino da casa perché la mensa costa troppo ma perché io voglio scegliere cosa mio figlio può mangiare anche lì
Ad almeno una volta a scuola si mangiava tutti uguali almeno quel pasto lì magari appare poi alla sera cena no c'era per qualcuno solo il caffelatte per qualcuno qualcos'altro ma almeno a scuola si mangiano tutti uguali
Anche questo adesso Assistance doganali dopo va bene così ognuno mangi quello che può che vuole
Come se rispetto a questo la scuola non avesse più nulla da dire io credo che anche su e viene passato questo comma una libertà di scelta delle famiglie
Io trovo che questo sia un po'raccapricciante che era la dica lunga su quali sono le tendenze no in questi refettorio in cui qualcuno viene a tirare una linea immaginaria più o meno di qua quelli che possono mangiare perché possono permettersi la mensa
E di là quelli che no piuttosto che quelli che hanno o si porta la bresaola e quelli che si portava mortadella è no cioè questa roba qui secondo me
è veramente un'altra fonte grossa di di di disuguaglianza
Io credo che che queste siano poi le cose con cui le famiglie si scontrano tutti i giorni credo anche che adesso stiamo andando verso un periodo in cui le prove
Tristemente spero di sbagliarmi però non sono destinate a migliorare perché in un sistema di ma che che non grasse ma molto male come quelle di adesso
Andando accentuando sì anche alcune tendenze che già si sono viste si parlava prima degli insegnanti di sostegno
E e non ce ne sono sono pochi e non bastano
A l'inclusione degli editori e dei portatori di handicap nelle nostre scuole è stata sempre portata no e esaltate giustamente dappertutto ma adesso si inizia a far fatica a tenerle in classe perché senza le compresenze con tutte le fatiche che ci sono anche le altre famiglie iniziano a dire è però insomma
E lo stesso si dica per gli stranieri che arrivano che non sanno l'italiano e allora questo atteggiamento poi che abbiamo alla parte di chi ci governa di dire
Eh no adesso i nostri figli prima di tutti gli altri latenza sensazione più io
è che ci sarà sempre di più una difficoltà a anche da parte degli insegnanti e dei delle scuole che credono nell'accoglienza e nell'inclusione di potere riuscirà a farlo in un clima sereno
Era già ne vuole io credo che questo sia una cosa con cui tutti quanti dovremmo dovremmo fare un po'i conti e che in questo caso sarà sempre più importante ricostruire un'alleanza scuola famiglia attraverso gli organi collegiali ma non solo
E ci consenta a reggere l'urto di quello che secondo allora a cui stiamo stiamo andando incontro l'ultima battuta che volevo farlo volevo fare riferito al discorso e la formazione degli insegnanti
Se io posso permettermi di sopperire alle carenze della scuola Anton insegnante incapace non formato e non fa troppi danni perché quello che non fa scuola mio figlio glielo faccio fare a casa
In una situazione di un insegnante inadeguato invece chi non può permettersi di di tamponare la situazione a casa
Perde veramente delle grosse occasioni per cui la formazione degli insegnanti io credo sia una nodo cruciale rispetto al concetto dell'uguaglianza a scuola e rispetto a questa cosa qua io credo mentre avevamo molto apprezzate nella centosette ci fosse la formazione obbligatoria degli insegnanti la delusione del vedere che nel contratto che finalmente è stato firmato questa roba se è scomparsa del tutto è stata veramente grande e credo che sia stato un grosso passo indietro
Grazie Elisa condividiamo condivido sicuramente tra l'altro anche come come docente nel senso che l'obbligatorietà della formazione così come se posso aggiungere anche l'obbligatorietà di concorsi selettivi che prepari no in un certo modo i docenti era uno dei dei principi cardine che garantiscono non tanto e non solo perché noi siamo poi uno degli strumenti
Nelle mani del del futuro insomma nelle mani dei dei nostri e dei nostri ragazzi ma soprattutto la qualità dell'insegnamento per i nostri ragazzi passa attraverso necessariamente quei due livelli cioè i docenti che entrano devono essere selezionati devono essere selezionati secondo concorsi
E qui corretti adeguati ma devono essere selezionati coloro che che insegnano devono essere formati necessariamente
Lascerei la parola se se ne ha voglia perché abbiamo qui con noi l'assessore all'istruzione del del comune di Ravenna che Ewe dette sei avesse voglia di un intervento che lascio volentieri
Il microfono e forse anche la sega guarda così no non si può fare no ma sto sono telegrafica perché insomma avete lanciato tantissime tematiche tantissimi
Argomenti Lu l'ultimo intervento ha ha poi tracciato un po'anche diciamo quelle quel filo USA che tiene insieme anche il Comune della città dove si vive e tutto il sistema scolastico statale e e la relazione che c'è e ci deve essere ovviamente tra questo
Tra queste due istituzioni e ovviamente le famiglie che sono nel centro nord quindi spesso anche la la l'abitudine a volte buona parte cattiva di di andare dal Comune perché a scuola non ce la risposta desolante tutte dinamiche che che conosciamo
Però volevo dire due cose perché avete aperto e ovviamente l'incontro a diciamo ispirato a a don Milani
Sottolineare una cosa che succede in questo anno scolastico nel senso che l'anno scolastico diciotto diciannove
Sì nel nell'anno scolastico trentotto trentanove è stato il primo anno scolastico dove entrarono in vigore le leggi razziali
E quindi questo un po'anche perché ci siamo detti tante cose sulle disuguaglianze sulle su come trovare attenere le scuole aperti ma non nel senso di dilatare il tempo della scuola all'infinito ma trovare a a fare in modo che ritorni a scuola ad essere quel luogo di pensiero di di emancipazione di autodeterminazione delle persone delle comunità un po'anche dato che siamo in una festa di partito
Come contraltare come risposta no se abbiamo last ad porti chiusi troviamo a lanciare noi l'asta scuole aperte ma scuole aperte in questo senso il luogo apertura Ugo giusto luogo
Perché le dinamiche culturali che ci sono sono aberranti perché questa cosa del panino che sta passando in maniera un po'sotterranea che per noi comuni vuol dire ovviamente rivoluzionare una una parte di servizio che afferente a quello che dobbiamo fare noi come come competenze degli enti locali ma è una fonte interminabile di ingiustizia proprio a Suma nelle mense scolastiche nacquero no per sul sul pieni e sulle ragioni della povertà e sono e e tutti abbiamo resistito perché a queste le mense migliorassero perché diventassero luoghi di di educazione alimentare abbiamo ci siamo inventati qualsiasi cosa sul tema tariffario per fare in modo che ognuno pagasse quanto quanto poteva bere gli esonerati anche nel sistema di ristorazione contro spesso le opposizioni detesta che dicevano no io non voglio pagare per per il mio compagno più boh più povero quindi proviamo a difenderla 'sta roba proviamo a tenere fermi questi principi culturali di identità anche qui sono sono da sottolineare altre sofferenze no non parlerò sullo zero sei perché abbiamo abbiamo come enti locali
Il dovere e stiamo applicando quel quel decreto stiamo investendo le risorse in un Comune pensate come Ravenna centosessanta mila abitanti sono arrivati
Più di settecentocinquanta mila euro quindi sono risorse importanti da applicare su un anno scolastico quindi abbiamo sicuramente pensato alle tariffe pensato anche Accornero aggiornare sui poli d'infanzia insomma ci sono tantissimi ragionamenti
Ragionamenti in campo però siamo un presidio territoriale quindi siamo anche quello
Il nostro lavoro nel mio lavoro in assessorato insomma la la grande squadra dice
Di pedagogista e di di di di chi lavora all'interno di un ente locale a provare a tenere il territorio insieme tenere le scuole non sappiamo quali sono i ile le famiglie fragili provare ad accompagnarle quando le accogliamo negli asili nido per noi è una vittoria perché sappiamo che li possiamo accompagnare un percorso zero diciotto quindi
è qualcosa che
Cita ecco dal ci fa toccare il fatto di essere un ente locale che appunto accompagna i nuclei familiari abbiamo un tema importantissimo
Rispetto al sostegno scolastico anche noi perché noi come ovviamente previsti dalla centoquattro diamo gli educatori noi abbiamo una spesa in questo senso un investimento non speso esplosa
Perché abbiamo un'esplosione delle certificazioni e questo è un tema che va affrontato anche qui come sistema come sistema sanitario regionale come riflessione nazionale perché ha rispetto insomma avere anche aumenti del trenta quaranta per cento
In pochissimi anni vuol dire che c'è qualcosa che no o non sta funzionando o o sta funzionando meglio nel senso che sicuramente ci sono certificazioni precoci eccetera eccetera però per noi vuol dire investire cinquecento mila euro in più tutti gli anni quindi anche qui noi teniamo fino a un certo punto spesso sostituiamo
Lo Stato che l'insegnante di sostegno non la mettono la mente il primo giorno e quindi noi proviamo ad aumentare le ore di educatori insomma cose che che conoscete bene e quindi noi come presidio territoriale proviamo attenere a tenere in tutte queste complessità che viviamo quotidianamente data dai servizi che forniamo a quello che succede all'interno delle classi
Tutto il tema che sta esplodendo perché appunto tutto dove non c'è
Dove si disgrega il il il tessuto anche di sostegno rispetto alle famiglie più deboli abbiamo un'esplosione rispetto ai cosiddetti comportamenti problema quindi
Classi e anche delegazioni di famiglie che arrivano in Comune fatte sparire quel bambino quella bambina quindi eccessi anche da una parte e dall'altra quindi atto abbiamo bisogno insomma tutti quanti in in ottica di sistema quindi dal territorio al sistema socio sanitario somma di un attimo provare a coordinarci su su tante tematiche perché ha la scuola catalizza attrice al terminale di tantissime complessità che stanno aumentando in questi in questi tempi
Grazie nel momento quello proprio canonico
Ci sono domande
Dico dico così perché nel momento in cui tu mi aspetta sentenzia
Si dà
Non ci sono domande
Molto volentieri ben venga qui
Però se se ha voglia venga Michele lasciamo al microfono
Grazie
E giusto
Allora sono docente però un problemino sono anche libero professionista
Nella scuola
Capelli bianchi ho imparato una cosa dove si ha voglia dimettersi di mettersi lì così la vediamo di sedersi proprio al posto di Andrea
Ho ascoltato con attenzione il parere di tutti alcune puntualità voglio fare a i docenti son capace in sono incappati
Li valutiamo in base a che cosa ancora carta farmi con Corsini con carta carta carta carta carta carta su carta mi trovo il più bravo che tonale in fasi non all'empatia qui ragazzi non annulla
Che fa il compitino due più due fa quattro la forma circa tre C H due tutta questa cosa qui no io non l'ho fatto io ho insegnato e spero di aver insidiato beni Vita e lavoro
Non scuola vita e lavoro ho insegnato vita e lavoro la mia esperienza professionale mi ha aiutato a trasmettere ai ragazzi che cosa ciò che seguo venne la Società di tutti i giorni
So che la scuola manca io vorrei che un docente fosse formato conta cinque anni di lavoro professionale e poi vai a fa il docente
Voi questo scusate ma mi piacerebbe posso
Vi spiego la mia esperienza non faccio il nome dell'istituto perché non me ne vogliate non si può
Ero innamorato sono ancora innamorato per istituto che è il mio istituto dove ha insegnato al dirigente gli faccio una bella proposta
Il sottoscritto
Professionista laureato in biologia molecolare in Farmacologia insiste dall'intuizione a a un laboratorio proprio di analisi a biochimica cosa fa
Propone al dirigente di istituire nel suo istituto Aspesi invidie Miglietta SPISAL del nostro laboratorio della mia azienda con partita Iva registrata Camera di Commercio di cui non faccio il nome a spese del mio laboratorio tutto di fari un centro biotecnologico d'avanguardia per quell'istituto perché ne avevo visto la capacità dei ragazzi ma anche dei docenti
Per avviare un processo di integrazione futura per il lavoro
Quindi praticamente un attività lavorativa all'interno dalla scuola mi sarei accollato l'onere economico direzionale ecco no e anche di responsabilità assicurativa e tutto quello che concerne il problema qual è
Il problema è che non ho trovato dall'altra parte dei miei colleghi e la disponibilità manco perché s'erano in gambissima qual è il problema il tempo il denaro
Vengo a a lei signora che rappresenta mi sembra i genitori vero la famiglia
Prima ho fatto il segno quando lei parlava ho detto così il problema è un problema economico perché per quanto riguarda il suo presi io ho sempre fatto supplenze gratuite ai ragazzi al pomeriggio dicevo chi vuol venire viene inseriamo un po'di chimico un po'di ideologia ve lo faccio gratuito un'ora adulti pur venire viene e vivono tranquillamente così anche i miei colleghi di matematica di fisica sto parlando di senza il problema è un problema economico importante dove non permette dia allargare di dare un attimo al docente la possibilità di dire va bene c'è un programma o un progetto che mi interessa vado dal dirigente dico guarda a me
La il programma e ciò che vuole fare il proprio x y mi interessa molto vogliamo portarlo avanti e purtroppo il dirigente di dice a non ci sono i soldi a non ci sono i soldi a non ci sono i soldi
Il problema secondo il mio parere è il mio punto di vista di esperienza è quello veramente di un è un problema economico poi la formazione la troviamo la facciamo però è un problema secondo me prettamente economico
Io non ho trovato dei colleghi disponibili probabilmente perché perché in quel progetto se ci fosse stata ci forzato il dirigente che avesse detto va be facciamo che chi aderisce al posato del Prof XY avrà cinquecento euro in più al mese faccio un esempio
Sarebbero tutti arrivati a dire vengo vengo vengo vengo vengo ventuno
Il problema della scuola è un problema economico un problema strutturale dove non vi è una l'alternanza scuola lavoro è vero potrebbe penalizzare vero mai vera alternanza scuola lavoro inviare un ragazzo giusto per fare la presenza scusi eh
E al a volte si inviano dei ragazzi per fare presenza perché le stesse aziende non si accollano l'onere di formare devotamente un razzo perché dicono
Ho necessità di impiegare un tecnico o personale apposito per quel ragazzo che poi un domani non rientra nella mia azienda
Cioè è un problema veramente compresso è un problema complesso parte dall'economico e parte dall'interazione fra scuola e lavoro
Un'idea ma obbligare fra virgolette le aziende interessate obbligarle ad ad acquisire dei ragazzi in un determinato periodo dall'anno scolastico
E fa liberamente un percorso di formazione ma obbligarle non andare allo musi navi azienda per azienda dire tu mi prendi tu non mi prendi prendi tu non mi prendi obbligare aziende e vedere anche una collaborazione come poi un futuro incentivo per l'attività lavorativa
Scusate se vi ho un po'
Risulta anzi grazie perché anche quando quando ci sono dal delle criticità male si dice con quella passione agli io credo che la scorsa migliori comunque già è già un buon passaggio avere la possibilità di confrontarci e di di provare a trovare una quadra sicuramente faccio passaggio veloce poi lascio la parola mila in particolare su tutto il tema dell'alternanza su quale ha lavorato tantissimo non non solo negli ultimi anni ma davvero nell'ultimo decennio almeno dire
Allora lei ha toccato alcuni aspetti che sono non solo criticità ma sono alcune delle delle dei dei temi sui quali noi dobbiamo necessariamente rifondare ripensare la scuola nei prossimi anni insieme chiaramente
Il tema dell'alternanza scuola-lavoro
Ci tenevo a fare un passaggio perché per quanto sicuramente erano previste sono previste delle criticità in un con un percorso come quello la scelta di di non renderlo obbligatorio rispetto all'esame di maturità per chi lavora nella scuola sa bene che cosa significherà cioè che nessuno se non qualche insegnante particolarmente attento particolarmente anche legato al proprio territorio quindi con qualche contatto particolare con le impresa eccetera altrimenti quei ragazzi li perderanno qualunque possibilità di avere quell'esperienza poi certo
Ciò non significa che tutto funzionasse significa però che forse il più scegliere di eliminarla un po'per dire ma come spesso facciamo nove no l'ha fatto gli altri allora nell'eliminiamo del tutto probabilmente non fa comunque bene alla scuola rispetto ad altri ad altri temi lei ha toccato diversi aspetti il tema del tempo scuola
E venuto fuori più volte oggi
Qual è il qual è la qualità del tempo scuola che noi diamo ai nostri ragazzi e così corretto che il docente venga al pomeriggio fare supplenza gratuita
Oppure viceversa è così corretto che il docente venga solo se su incentivo economico quindi qui inseriamo l'altro grande tema nel quale avremmo sul quale dovremmo parlare e necessariamente ad esempio il governo su quale governo si doveva attuale si dovrà confrontare voi sapete che il l'attuale situazione in particolare legata al perequativo si concluderà al trentun dicembre per cui necessariamente il governo dovrà prendere delle decisioni
Sì in generale sul contratto dei docenti c'era un lungo dibattito devo dire anche interno al corpo docente
Non come può immaginare più che mai con il sindacato
Sicuramente il tema dell'incrociare il il contratto docenti un adeguamento legato alla anche allo stipendio un adeguamento legato al tempo scuola che è cambiato
Anche rispetto al tempo scuola estivo che è cambiato perché
Ne abbiamo da risponde a esigenze molto diverso da e lo dico come docente prima ancora che come militante del partito democratico quante volte non ci sentiamo dire dai genitori la scuola che chiude l'otto di giugno e mi lascia senza copertura tutto il mese di giugno al mese di luglio il mese di settembre
Ammettere enormi problemi familiari e quindi ricadiamo di nuovo nella situazione di prima
E quindi ha ragione anche lei quando dice dobbiamo tentare di incrociare un tema sicuramente adeguamento economico
Ma anche un tema di revisione profonda del del della funzione del docente alla società che sicuramente ha perso in autorevolezza come abbiamo detto ancora oggi pomeriggio in un incontro con con Luigi Berlinguer ma che sicuramente perde di autorevolezza anche perché in questo momento non abbiam bisogno di ripartire da quella funzione lì per ripensare un'intera società che nel frattempo è cambiata
Io lascerei la parola mila per le conclusioni
E grazie
E allora intanto grazie perché mi è sembrata degli eroi il PdL undici e trenta di s'era circolazione siete rimasti con noi ad ascoltare
Parole sulla scuola sugli insegnanti sui nostri figli sui vostri figli io non ero per cui per Miami Alumix come se fossero i miei figli
E soprattutto
Il tema che era importante nocciole comma la scuola può superare le diseguaglianze io
All'inizio ho fatto una un'introduzione diciamo un po'scientifica no come dire Cassetti che ha però perché mi occupo di queste cose io insegno in una scuola il rischio nella periferia di Palermo per adesso no perché sono comandata però diciamo la mia esperienza il mio
Diciamo alla mia attenzione per l'epoca letto aperta perché poi insegnare in una scuola rischia significa che non ti occupi di povertà educativa ti occupi delle povertà tutta
E io mi ricordo quando in tilt
Diciamo prime settimane che entrai in una di quelle classi
Ovviamente non ero mai entrata in classe
Primo punto della formazione docenti mai più un docente che arriva in cattedra senza essere stato formato
Per SR in cattedra noi c'abbiamo tentato abbiamo fatto una riforma della selezione e formazione dei docenti però pare che già la siano smantellando
Però vi dicevo non mi ricordo se la prima settimana comunque Roma terza media terrificante
Poi piano piano decimo cipressi la mano a quelle prima tre settimane per me furono veramente un prendere il contatto con la vita perché prima non l'avevo vista l'ho vinta
è un giorno dissi va be'ragazzi prendete il diario compiti a casa allora uno dei più scalmanati sadici professore se non li faccio i compiti a casa in siciliano detto dico va be'sia editi e scriveva e io non ce l'ho nel caso quindi compiti
Lei lo disse come una battuta però io mi sono flagellata perché era vero non avevamo una casa erano sfollati stavano in una in un campo tipo quello dei rom che il Comune aveva allestito stavano lì da circa due anni per quelli cominciò pure il mio impegno politico perché disse non è possibile
Che io ragazzino in classe che mi dicono io non faccio i compiti perché non ho i compiti a casa figuriamoci i libri figuriamoci la cancelleria figuriamoci i genitori che li aiutano figuriamoci il il docente privato le lezioni private una delle più grandi diseguaglianze che noi abbiamo io lo vedono le mescola è proprio che la scuola italiana
Per il sessanta per cento degli alunni
Con il docente privato cioè quello che dicevi tu c'è un sistema che da solo non riesce a formare a esaurire il suo mandato ma ha bisogno di delegare ad altri no quello che non riesce a fare sui gli ultimi o su Bucchi ha delle difficoltà è un sistema malato questa è una delle più grandi diciamo cartina al tornasole su cui c'è un silenzio tombale tombale
Il tempo scuola voi siete fortunati perché siete quasi tutti in Piemonte e comunque questa è l'Emilia Romagna
Sì ci Torino mi pare che all'ottantacinque per cento di classico l'ottanta per cento di classi di tempo pieno Palermo ha il quattro per cento aveva però c'ha un tempo prolungato comunque abbastanza Palermo al quattro per cento
Mi ricordo quando ci fu tutta la questione delle mense del panino che io già ero al MIUR quindi sono venuta
Per tentare di capire dal MIUR che cosa dovevamo fare con tutta questa polemica me non dico mi veniva arriverà mai piangere perché a Palermo la mensa non ci sono per cui io dissi ma veramente cioè voi vi lamentate che avete la mensa
E questo è veramente l'Italia spaccata in due d'Italia spaccata in due anche come esigenze come sensibilità come come pressione sociale
Compito di un partito è anche unire l'Italia cioè diciamo raccontarci incontrarci da diverse parti
Per tentare di a ricreare una coesione sociale e questi sono tempi importanti per crearla perché invece abbiamo un governo che ha in ogni angolo in ogni argomento in ogni diciamo punto di vista mira a dividere e allora questo è un compito culturale importante anche per la scuola io ho
Noi abbiamo fatto degli errori ovviamente mentre eravamo al governo soprattutto
Non hanno capito alcuni di noi tentavano di dirlo che
Quello degli insegnanti e l'esercito più importante che abbiamo in Italia basta poco per coinvolgerlo basta poco per dare un po'di protagonismo
Dando un po'di protagonismo ai docenti
Ci dimentichiamo pure il lato economico perché tutte le grandi sperimentazioni sono state fatte gratis mia mamma era maestra mio papà pure dai docenti
Sperimentazione significa coinvolgimento monitoraggio protagonismo
Eh ma che capire come impatta quella cosa perché anche la cosa più bella più importante più interessante
Chiama l'alternanza scuola-lavoro chiama la valutazione chiamarlo tutto quello che vogliamo prima devi capire come impatta in un sistema e nel momento in cui la vai a sperimentare capisci quali sono i punti deboli
Sono gli stessi operatori del sistema che ti dicono questa cosa lo aggiustiamo così o colli il rifiuto deriva quando viene diciamo quando arriva comunque presteranno ma penso sia anche comprensibile per cui la prima cosa che noi vogliamo fare intanto riannodare un dialogo
Riannodare un dialogo
E è anche prendere
Al volo la palla al volo perché in questo momento in tante scuole o in alcune scuole comunque
Da più parti in Italia cominciano a sorgere delle lettere delle dichiarazioni delle prese di posizione
No specificatamente partitiche di partito no però sicuramente politica perché
Gli atteggiamenti di divisione di xenofobia di intolleranza
E anche di chiamiamola maleducazione civile maleducazione civile alla scuola non le sa vivere
Non le sta vivendo le sta cominciando a rifiutare questo è importante perché se ottant'anni fa ci furono le leggi razziali e iniziarono proprio con l'espulsione dei docenti e dei bambini ebrei dalle scuole
Allora la scuola rimase silente tranne pochissimi
Noi ovviamente non siamo in quella situazione però la scuola già sta manifestando anticorpi manifestanti corti nel dire che
Noi siamo quelli della tolleranza noi siamo quelli dell'accoglienza me siamo quelli dall'asse di via rete della solidarietà
E questo un partito come il nostro può esserci
Può tornare a esserci non perché deve guadagnare consenso ma perché deve costruire una comunità che è diverso cioè non siamo alla ricerca del consenso siamo alla ricerca della costruzione di una comunità
Di cui farci nuovamente interpreti rappresentanti perché questo si è perso
Negli ultimi forse dieci quindici vent'anni un grande partito popolare non deve avere paura
Di capire il popolo anche se il popolo è un'astrazione di capire le sue categorie le parti sociali e la scuola è sicuramente nel macrocosmo sociale e il microcosmo più grande cioè rappresenta tutte le parti del Paese quindi ovviamente con parole nuove con discorsi nuovi l'alternanza alla scuola Peart aprirci le nuove tecnologie ma come diceva don Andrea
Purché accentro ci sia la persona la piccola persona che cresce e tutti noi intorno questo ce lo dobbiamo diciamo ripetere come docenti come operatori come politici l'obiettivo non è nella politica
Né il genitore né il docente nella scuola l'obiettivo è crescere bambini che diventano ragazzi
Felici
Felici diceva Rodari
Tutto si può imparare però una cosa si può imparare ridendo o piangendo che non c'è questo cosa della scuola serve era dura una cosa è essere severa una cosa essere rigorosa quindi ne vogliamo un partito posso usare la parola felice quanto meno avverto sorridente perché mi pare che negli ultimi tempi siamo tutti in Carniti abbiamo bisogno di sorridere abbiamo bisogno di riprendere la nostra comunità
E abbiamo bisogno di riprendere un cammino educativo alto perché adesso c'è bisogno di fare una discussione alta sull'organizzazione scolastica
Qui è avvenuto più volte fuori cioè la classe chiusa e il quadro orario i quarant'anni in classe da soli i docenti pensano che sia un privilegio in realtà diventata una gabbia una prigione
Non può essere un sindacato non può essere un partito però il sindacato e il partito possono essere il luogo che favorisce una discussione su questa cosa con la ricerca educativa con tutto quello che vogliamo
Quindi io chiudo noi chiudiamo qui
Via ringraziamo soprattutto per la tarda ora ritessere statica minori e questo è diciamo all'inizio perché questo è un forum scuola per quei vi coinvolgeremo anche in altri incontri grazie