Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato otto dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo dalla Brezzi perché martedì ci sarà il voto significativo della Camera dei comuni sull'accordo raggiunto tra Theresa May e l'Unione Europea accordò che non piace la maggioranza dei parlamentari rischia di essere bocciato
Noi come avevamo promesso ieri leggeremo editoriale dell'Economist il modo migliore per uscire dal caos baby-sitter e quello di un secondo referendum secondo il settimanale britannico su cui resteremo per parlare di Francia oggi i Parigi rischia di essere nuovamente in fiamme l'incubo di macro e il titolo di un altro editoriale dell'Economist
Macro e umano i suoi problemi non riguardano solo la presentazione delle sue scelte politiche ma secondo l'Economist marron può ancora salvare la sua presidenza leggeremo come parleremo anche di Germania con andrete crampo carrelli Bauer che ha vinto alla competizione per succedere ad Angela Merkel la alla testa della sedevo vedremo un'analisi di Tony Barber dal fanno show Times sull'inizio dell'era post Merkel parleremo di Ungheria con il Paese su un editoriale molto critico di Viktor Orban una due questioni la Central European University di Soros costretta a traslocare a Vienna ma non solo anche la creazione di una fondazione che ha acquisito centinaia di migliaia di proprietà di imprenditori vicino a Orban
In gioco ci sono i principi fondamentali dell'Unione europea assaltati da Orban scrive tra l'altro El Pais se avremo tempo parleremo anche di Huawei il colosso delle telecomunicazioni cinesi
L'arresto della figlia del fondatore in Canada su richiesta degli Stati Uniti wall street journal ha una lettura interessante in un editoriale dal titolo educare Huawei il gigante paga un prezzo quello degli abusi da parte della Cina delle norme commerciali
Ruba alimenti usura il consueto aggiornamento sull'Italia la manovra oggi vi proporremo nel mondo un'analisi di matrice del perché la Banca centrale europea non salverà l'Italia fondamentalmente perché il sostegno dalla BCE resta condizionato al rispetto delle regole del gioco
Comunitario regole che il governo minaccia di far saltare per aria
Cominciamo però dalla Breaks site e dall'editoriale dell'Economist dal titolo il modo migliore per uscire dal caos le quali sono le ragioni per un secondo referendum in Parlamento non è in grado di mettersi d'accordo su quale tipo di Brecht esiti vogliono i cittadini
Invece di continuare a cercare di immaginarsi lo dovrebbe chiederlo loro scrive l'Economist a Theresa May è servito un anno e mezzo per arrivare a un accordo con l'Unione europea
E ora sembra chiaro che al Parlamento britannico basterà a meno di un mese per cestinare questo accordo
Il voto imminente sull'accordo Breguet Seat del primo ministro martedì sembra destinato alla sconfitta e con ampio margine
Le difficoltà del governo nel far passare questo accordo in Parlamento
Mostrano la frattura che la Breguet zitta creato al cuore della democrazia britannica gran parte dei parlamentari ritengono ha ragione che il compromesso imperfetto di May sia peggio dello status quo
Come rappresentanti eletti dal popolo i parlamentari hanno ogni diritto di bloccarlo ma al contempo c'è il referendum del due mila e sedici che ha dato loro un mandato chiaro sull'uscita dall'Unione Europea
Anche se il referendum non era vincolante dal punto di vista legale ha una forza morale che non ha pari la paralisi di oggi è risultato dell'incapacità del Regno Unito di riconciliare la sua tradizione di democrazia rappresentativa con gli esperimenti più recenti di democrazia diretta molti sostengono che i parlamentari dovrebbero chiudere gli occhi e votare per quello che ritengono i parlamentari essere un accordo dannoso e questo per rispettare il referendum del due mila sedici ma si sbagliano secondo l'Economist
L'argomento si fonda su un assunto errato e cioè che la maggioranza che aveva votato lesa nel due mila e sedici
Voglia un'uscita qualsiasi costo che questa sia la volontà del popolo
Ed è lungi dall'essere chiaro se l'accordo veniva presenti davvero a volontà del popolo primo quest'accordo viola molte delle linee rosse negoziali che la stessa May si era prefissata
Secondo non rispetta le promesse fatte da ebrei Sisters prima del referendum del resto il governo ha smesso di dire che questo accordo è un bene per il Paese si limita a insistere che quello che la democrazia richiede eppure nessuno può dire di sapere con certezza cosa voglia davvero il popolo l'unico modo per saperlo eh chiederglielo
L'accordo me non è in fondo quel disastro che descrivono i falchi del campo Liebman anche del Campo de'Freeman la nozione secondo cui Brecht si interessò per germi Corbin potrebbero essere in grado di salire su un treno per Bruxelles e negoziare un miglior accordo semplicemente falsa
Il primo ministro aveva una priorità porre fine alla libera circolazione delle persone una pessima idea ma popolare questo significa uscire dal mercato interno subire pesanti perdite
Al contempo però mai è riuscito a mantenere
Una relazione economica al più stretta possibile con l'Unione europea in parte grazie al cosiddetto back stop il sistema per evitare il ritorno di una frontiera fisica in Irlanda
Detto questo è chiaro raccordo May è peggio della relazione che oggi al Regno Unito con l'Unione europea
Relazione che gli permette di godere dei pieni benefìci la membership ma anche di restare fuori dalla moneta unica ed a Schengen ed io di di avere un ampio sconto al bilancio comunitario nuove barriere al commercio danneggerà hanno la dinamica industria dei servizi la catena del valore verrà danneggiata
Sempre dal verbale in realtà commercio
E dunque con un impatto sull'industria
Che produce merci
Secondo l'accordo irlandese il Regno Unito dovrà subire le regole dell'unione europea senza avere nulla
Da dire il che è una negazione di sovranità le conseguenze potrebbero essere altri danni costituzionali e territoriali inclusa la rottura dell'unione con gli ha mandato il nord della Scozia
La domanda per l'Economist se il quattro per cento che aveva era stato decisivo per andarsene dall'Unione Europea due anni fa
Si trasformi automaticamente in una maggioranza per approvare questo compromesso indigesto non è impossibile
Alcuni nemmeno adesso per realismo dicono che il disastro economico di un uscita senza accordo giustificherebbe di votare a favore per l'accordo May
Beha ha trascorso gli ultimi quindici giorni a fare una sorta di campagna referendaria virtuale cercando di convincere l'opinione pubblica dei meriti del suo accordo dunque
Di convincere i parlamentari che l'accordo il sostegno dell'opinione pubblica si parla anche di un dibattito televisivo ma questo tour del paese del primo ministro è una pantomima di democrazia
Certo May ha ragione a dire che la Camera dei Comuni dovrebbe prendere in conto quel che il pubblico pensa
Ma anche lei dovrebbe farlo non presumendo ciò che vogliono i cittadini ma convocando lì alle urne il percorso verso un secondo referendum sarebbe pieno di ostacoli ricorda l'Economist il Parlamento faticherebbe a mettersi d'accordo su un quesito una pesante sconfitta di May martedì potrebbe portare a elezioni generali nelle quali entrambi i partiti
Presenterebbero piani brillanti ma impossibili di Brecht crisi
Tanto per tirare avanti il rigetto dell'accordo mai solleverebbe rischio di uscire senza un accordo
Un disastro per il Regno Unito fortunatamente una Brecht senza accordo una Brindisi senza accordo accidentale è diventato meno probabile questa settimana quando i parlamentari hanno deciso che saranno loro dire l'ultima parola
E una maggioranza dei parlamentari considera un uscita senza accordo come una catastrofe
Anche se gli ostacoli fossero superati poi rimarrebbe l'obiezione più forte un secondo referendum cioè sa che sarebbe un inganno nei confronti di chi ha votato nel primo l'Unione europea un'ignobile tradizione di far votare la gente una seconda volta quando i cittadini scelgono la risposta sbagliata
Se il voto per uscire era una ribellione contro l'establishment un secondo referendum verrebbe presentato come una contro rivoluzione questo rischio è reale
Un secondo referendum provocherebbero profondo risentimento alimenterebbe i partiti populisti che prosperano su tutte sulle teorie del complotto del tradimento popolare
Ma escludere un secondo referendum su queste basi significherebbe dimenticare una cosa
E cioè che anche una Brezzi molle verrà denunciata come un tradimento i falchi Brezzi interesse già oggi descrivono il Piano man come vassallaggio umiliazione nazionale truffa nei confronti di chi ha votato per uscire dall'Unione Europea
Ritenere che una volta approvato l'accordo il Paese essi unirà significa dimenticare che dopo il giorno della Breaks zitti Regno Unito dovrà trascorrerà forse un decennio negoziare un accordo commerciale con l'Unione europea
E questo richiederà altre concessioni dolorose scelte difficili tra prosperità e sovranità è vero che un secondo referendum causerebbe rabbia e minerebbe la fiducia del nella politica ma la stessa cosa vale per un accordo fatto in nome del popolo quando ci sono proprio del fatto che il popolo non è convinto di questo accordo
La prego esiti viene spesso definita come un divorzio in realtà i due anni che sono trascorsi del referendum sono sembrati più come un fidanzamento gli elettori erano stati ingannati dalle promesse del campo dell'IVA
E oggi scoprono che la relazione futura con l'Unione europea non sarà come se l'erano immaginata cancellare la Blacksmith sarebbe sì mortificante mandare avanti con la Breguet Seat potrebbe essere un errore grave e permanente
Se i britannici sono detenute nominati a fare questo salto allora tutto è loro diritto ma ora che sanno cosa significa davvero labbra exit meritano di dire se la vogliono ancora così l'Economist in questo editoriale il settimanale britannico un altro editoriale che vale la pena leggere
Riguarda la stretta attualità il gilet gialli in Francia che oggi minacciano nuovamente Parigi l'incubo di maccheroni titolo
Dell'Economist dopotutto macro e umano i suoi problemi non riguardano solo il modo in cui presenta la sua politica ma Macron può ancora salvare la sua presidenza comincia così l'economista è difficile scendere dal monte Olimpo
Lo scorso anno avranno Akron conquistò il potere con un forte mandato per riformare la Francia e questa settimana la Francia appare di nuovo il riformabile le strade di Parigi sabato scorso erano piene di macchine incendiate di Vestri vetrine spaccate
Parte della paese è paralizzato con vigile gialli che bloccano strade depositi di carburante
Le marce indietro stanno facendo apparire quelle del Governo stanno facendo apparire macro come debole
Tanto debole quanto i suoi predecessori che avevano cercato di cambiare questa nazione più testarda di altre l'uomo che aveva promesso di governare come Giove oggi appare decisamente mortale
L'elezione di Macrone nel maggio due mila e diciassette ricorda l'economista aveva portato un nuovo ottimismo sulla Francia all'Europa al mondo giovane intelligente e pieno di idee su come rendere la frangia più aperta dinamica
E fiscalmente sobria matrone riuscì riuscito a fermare l'ondata Brezzi Donal Trump delle autocrazie dell'Europa dell'Est la speranza di un più ampio rinnovamento di quello che l'Economist chiama il centro radicale
Pesava tutta sulle sue spalle quando sul nuovo partito
Ottenne una maggioranza schiacciante alle elezioni parlamentari la rivoluzione Macron sembrava inarrestabile
Il presidente ha fatto approvare rapidamente
Riforme per rendere più flessibile il mercato del lavoro per offrire più scuole nelle aree più poveri per riportare il deficit sotto il tre per cento per la prima volta dal due mila e diciassette
Ma macro anche dimenticato che il presidente francese non è né Dio né un monarca ma semplicemente un politico in una democrazia che richiede un costante esercizio per di volto a forgiare il consenso il suo carattere apportato una serie di piccoli errori piccoli se presi uno per uno ma errori distruttivi quando dissi guarda in modo cumulativo
Ha rimproverato un ragazzino che lo aveva chiamato Manu ha dato una lezione al Parlamento convocando la Versailles
Ha parlato di gente che non vale nulla Macron sembra aver dimenticato che al primo turno delle presidenziali il quarantotto per cento degli elettori era così scontento davvero ambo votato per degli estremisti Marine le Pen l'estrema destra giorni come non so all'estrema sinistra e una mezza dozzina di altri estremisti meno carismatici
Non è stato saggio da parte di un Achrome dimenticarsi di chi è rimasto indietro una delle sue prime fosse stata di tagliare le tasse sul sulla ricchezza sul patrimonio senza accompagnarle con altri provvedimenti precari il Tarì più deboli risultato a questo ex banchiere stato addosso attaccata addosso l'etichetta di presidente dei ricchi
E molti francesi la pensano così tanto è vero che il settantacinque per cento dice di sostenere i gilet gialli
Come la campagna elettorale di macro la protesta organizzata attraverso i social media a differenza di un altro non c'è un leader un'agenda coerente dunque praticamente impossibile negoziare con loro
Gli scontri appaiono già come i peggiori dagli eventi del sessantotto ma CRO ora probabilmente scommette che la sua decisione di cancellare l'aumento delle tasse sui carburanti per il due mila diciannove per permetterà
Di uscire dal conflitto ma improbabile anzi la reazione potrebbe essere opposta
La marcia indietro del governo potrebbe essere controproducente non basta questa decisione accontentare i manifestanti semmai dimostra che manca un può essere messo alle strette dalle proteste di strada
E dunque questo incoraggerà altre proteste di questo tipo tutto ciò significa che il populismo di chi vuole tutto senza dare niente deve trionfare sui riformatori
Beh sarebbe deprimente e facile concludere che così Trump ha conquistato il sostegno della sua base offrendo gli americani tagli alle tasse che l'America non può permettersi
In Italia la coalizione populista promette di abbassare l'età pensionabile tagliare le tasse perfino Putin non ha il coraggio di affrontare i pensionati russi
Ma non è tutto perduto per macro che può aiutare se stesso in diversi modi primo dovrebbe dimostrare quali sono le sue priorità sarà costoso ma un reddito minimo per i bassi salari sarebbe una buona idea
Secondo lui e il suo governo devono fare di più per promuovere spiegare le cose buone che hanno già fatto come la riforma delle pensioni che ha permesso di abbassare la disoccupazione la riforma che chiedo scusa del del mercato del lavoro
Terzo macro stesso deve cambiare la sua mozione secondo cui i francesi vogliono che nel suo poiché il loro presidente sia distaccato stile Giove è sbagliata
Il presidente più popolare dell'epoca recente è stato il meno lontano dei presidenti Jaques Chirac e gran bevitore di birra fumatore sempre pronto a mescolarsi alla gente in un'era in cui populisti fanno e dicono
Qualunque cosa la qualunque un politico che non riesce a racconta con mentre la gente normale
E lui
La capisce e che vuole aiutarla faticherà a fare qualsiasi cosa
Non servono super poteri per riformare la Francia solo i poteri molto tu umani della pazienza della persuasione e dell'umiltà così tra l'altro l'Economist operò va detto che Jacques Chirac alla fine del suo mandato
Il primo fu sette anni quindi un po'diverso
Pongo è un po'più Giove perché c'era un governo e tra l'altro c'è stata anche una coabitazione
Secondo malato invece cinque anni alla fine del secondo mandato Chirac
Fu altrettanto impopolare di macro adesso tanto è vero che venne sconfitto nel referendum del due mila e cinque sulla costituzione europea insomma
Gran bevitore di birra si fumatore si sempre pronto mescolare se la gente sì ma il più popolare dell'epoca recente forse è un po'troppo
L'Economist ha forse dimenticato una parte di storia rapidamente la Germania vi segnaliamo Tony Barber sul Financial Times
Con la vittoria di a K K che hanno in Grete crampo Carramba UE inizia l'era post Merkel e secondo Barber la neo eletta leader della servitù
Cercherà di dare una sua d'impronta un'impronta personale al partito non vorrà essere diciamo la continuità di Merkel vi segnaliamo un editoriale sull'Ungheria quello di El Pais ieri la libertà in gioco due e venti la Central Europe pieni universi di di Soros costretta a traslocare a Vienna ma non solo anche una fondazione creata Fondazione più o meno pubblica che raggruppa centinaia di media di proprietà di oligarchi imprenditori vicino a Orban se Orban vincerà la partita dei diritti fondamentali saranno a rischio i principi fondatori dell'Europa unita
Che sono quelli che hanno garantito la libertà la pace del continente durante gli ultimi decenni somma l'unione europea deve reagire in Ungheria
L'ultima segnalazione
L'Italia rapida rapidamente le mondo oggi pubblica un commento analisi di Marie Sciara el sul perché la banca centrale europeo non salverà l'Italia il sostegno della bici resta condizionato al rispetto delle regole del gioco comunitario
Quelle regole che per l'appunto il governo italiano minaccia di far saltare per aria ci fermiamo per oggi a David Carretta una buona giornata Corradi radicale