Questo monologo è il suo contributo contro sovranismi e nazionalismi.
Descrive un’Europa sotto triplice attacco: esterno («Putin e Trump») e interno («i populisti detestano ciò che questa Europa incarna, libertà di pensiero e umanesimo»).
Considera, poi, non meno grave «lo scoraggiamento dei cittadini, vittime di «una pigrizia ideologica che uccide la speranza».
Ma poiché «sono gli uomini a fare la Storia, dobbiamo impedire che il treno … dell’Europa deragli.
Siamo ancora in tempo».
In 90 minuti di conferenza-spettacolo, supportato da musiche, immagini e con un ospite illustre (a Milano Stefano Boeri) il filosofo ripercorrerà il passato dell’Europa giungendo al presente, con riferimenti specifici per ogni Paese.
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