Incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma nella ricorrenza del 74° Anniversario della LiberazioneAnniversario della Liberazione

Fa ingresso il Presidente della Repubblica
Ha inizio l'incontro del presidente della Repubblica con gli esponenti delle associazioni combattentistiche Dharma nella ricorrenza del settantaquattresimo anniversario della Liberazione
Prende la parola il generale di corpo d'armata Mario Buscemi presidente nazionale del Consiglio nazionale permanente delle associazioni Dharma
Il venticinque aprile è una data importante nella nostra storia perché espressione non solo della figlia di un disastroso conflitto che aveva portato tra dieci danni tanto materiale quanto Moro avevano formazione ma soprattutto è l'inizio di un'era nuova quella che ancora abbiamo la fortuna di vivere con il ritorno alla democrazia
Allo stato di diritto al rispetto per la persona
Ed alla luce di tali principi che vogliamo ricordare questa data al di là dello strazio che la guerra che ha portato con sé
E proprio in questo spirito le associazioni d'arma sono profondamente grati a lei
Signor presidente per averci dato loro via sono ancora una volta presente in questa sede
Per ricordare i soldati che lontani dalle fazioni dall'odio valeva appresso agli e dalle vendette dalle atrocità della guerra civile seppero mantenere un comportamento esemplare assicurando la continuità dello Stato
L'equilibrio delle sue componenti e la saldezza stessa dell'istituzione
In questi momenti tormentati le forze armate consentito li assicurare con la forza dello stesso natura e della loro vocazione la salvaguardia di quei principi che il vento del dopoguerra sembrava talvolta aver posto in discussione
E contribuire così a darvi appeal Paci riappacificazione quale condizione essenziale per la grande ripresa della vita di tutto il Paese negli anni che seguirono
L'altro significato nel modo di essere dei militari ispirati al rispetto dei valori fondamentali che sostengono il senso unitario di una nazione trovi sentirlo episodio solo apparentemente irrilevante che vogliamo ricordare
Per le sue impatti degno di nota quanto riportato in una recente raccolta di testimonianze gli ultimi giorni del momento storico che oggi vogliamo comunque rare a Venezia
Un gruppo di marinai del Reggimento San Marco si arrende ad un reparto inglese
E lo scrittore racconta la sorpresa grande è stata veder scendere nella Poleschi assieme agli inglesi un reparto di marinai dello stesso reggimento che erano rimasti con le forze armate del sub
Ci siamo riconosciuti ieri
Lo devo anche dire ci siamo abbracciati come fratelli
Si trattava di uomini che nei primi anni del conflitto avevano condiviso l'impari lotta occorrono stati chiamati suscitando l'ammirazione dello stesso avversario
Commilitoni che le alterne vicende della guerra avevano poi portata a combattere su fronti contrapposti ma pur sempre sorretti dallo stesso senso dell'onore militare
E da una mordi patria fortemente sentito anche se diversamente interpretato nel dramma degli eventi vissuti da ciascuno
Il loro comportamento può infatti essere considerato come il simbolo del ritorno all'unità di tutti gli italiani che ha guidato il corso della storia negli anni che seguirono ed al quale anche oggi dobbiamo ispirarci i momenti più difficili del nostro vivere quotidiano
Il riferimento è solo dagli allora che vogliamo ricordare con orgoglio quale espressione genuina del nostro popolo non può distogliere cita rivolgere un pensiero di apprezzamento di convinta solidarietà questo dato il presente che quali varie del passato sono anteporre il senso del dovere alle pretese di sempre nuovi diritti
E il culto delle tradizioni al compiacimento per ardite evoluzioni culturali che talvolta emergono su tali che tengono alti nome d'Italia sulle nostre strade in terre lontane a salvaguardia della sicurezza dell'interesse nazionale e dei valori della civiltà occidentale pagando anche col sacrificio della vita la loro dedizione al servizio alla pazzia
E di merito vogliamo ricordare rivolgere un deferente pensiero al maresciallo dei carabinieri Vincenzo Di Gennaro
Caduto l'adempimento del dovere solo pochi giorni fa ai nostri soldati in questo venticinque aprile revocato gli eventi trascorsi vanno dimenticati vogliamo indicare con un caloroso saluto la celebrazione della giornata odierna con la certezza di esprimere i sentimenti concordi di quanti hanno a cuore i valori autentici delle nostre forze armate grazie signor preside
Prende la parola il professor Claudio Betti presidente della Confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane
Buongiorno a tutti
Signor presidente desidero innanzitutto rivolgermi il mio profondo ringraziamento per quello di tutta la Confederazione italiana fra le associazioni partigiane e l'incontro odierno che ci permette di onorare la storia il ruolo del popolo italiano
Viviamo in una repubblica in una democrazia giovane anche il nostro Paese malgrado una storia di millenni ha raggiunto la propria unità politica in tempi recenti se confrontati con quelli di molti altri Stati
Se partiamo da questa considerazione diviene più chiaro il valore simbolico di decretate della nostra storia nazionale
Il diciassette marzo il venticinque aprile e il due giugno
Date che raccontano il percorso comune di un popolo date che segnano unità lotta per la libertà il raggiungimento della democrazia
Nel mille ottocentosessantuno quattro giorni prima dell'inizio della primavera l'Italia ha ritrovato l'unità dopo secoli di divisione il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque il paese è tornato libero
Libero dalla dittatura e dall'occupazione nazifascista
Una data che segna la rinascita dell'Italia il giorno in cui l'Italia concludendo una sorta di secondo Risorgimento ha intrapreso un breve cammino verso l'istituzione della Repubblica
Un'istituzione che con il voto popolare del due giugno mille novecentoquarantasei ha portato il Paese alla democrazia
Sono queste se date che marcano gli eventi maggiori della storia unitaria del Paese date che hanno formato il Paese e che devono essere vissute per il loro valore unificante tra queste date il venticinque aprile ad essere centrale per calendario il ruolo in quel giorno l'Italia ha chiuso il periodo di divisioni e conflitti da quel giorno si afferma che il confronto democratico come mezzo di di risoluzione del conflitto
E dei conflitti
Quel venticinque aprile mille novecentoquarantacinque tutto il popolo italiano dopo venti lunghi e drammatici messi lottò con un'unica forza per il ritorno della libertà nel nostro Paese
Erano donne e uomini giovani sacerdoti militari che si unirono ai partigiani per cacciare l'oppressore
Credendo fermamente nei valori di libertà di democrazia di giustizia sociale che qualche anno dopo portato dalla nascita della Costituzione italiana
E che ha voluto come da lei signor Presidente più volte ricordato bandire contrastare in modo consapevole segnando un discrimine tra l'umanità e la barbarie
Con il riconoscimento di uguali diritti e dignità di ogni persona
Ricordare la liberazione non è soltanto una ricorrenza ma è un invito costante stringente all'impegno e alla vigilanza
E il venticinque aprile non non solo recuperare una tradizione ma affermare quelle che sono le nostre origini
E al tempo stesso tramandare la memoria della nostra storia per ricordare il forte attaccamento e la fedeltà agli ideali di democrazia e libertà
Per i quali tantissimi uomini e donne hanno combattuto fino al sacrificio della propria vita
Celebrando il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque significa per tutti noi ribadire il valore storico politico e civile di una data che nel nome della libertà segno per l'Italia l'avvio di un'epoca nuova e va sempre ricordato
Che non può esistere Democrazia e libertà autentica nei paesi in cui ancora si continua a negare pienezza di diritti e pari opportunità per ogni donna
Il nostro Paese uscito distrutto dal ventennio fascista e da una guerra terribile quel venticinque aprile iniziava un percorso di riconciliazione e di ricomposizione dell'unità nazionale
Che ancora oggi a distanza di settantaquattro anni costituisce un insegnamento prezioso
Finalmente l'Italia era libera
E dopo qualche anno lo con la promulgazione del della nostra carta costituzionale il Paese trovava finalmente nel dettato costituzionale quei valori quei principi che sarebbero stati il fulcro della nostra democrazia
Oggi gli evochiamo commossi il no dei seicento mila soldati deportati in radio e dei quali seicento sessanta mila non torneranno
Oggi ricordiamo le migliaia di connazionali che hanno combattuto ed affidabili nelle file della Resistenza di ebrei deportati e sterminati nei campi di concentramento di cui autorevoli testimoni racconto la tragedia primo Larry
Le donne e gli uomini di ogni ceto ed estrazione le famiglie che le loro case protessero pagando spesso con la propria vita i nuclei antifascisti e custodita resistenza
In questa ricorrenza in cui vogliamo riaffermare una nuova coscienza di popolo non dobbiamo mai dimenticare coloro che resero possibile che tutto ciò accadesse penso alla coraggiosa di costruzione dell'esercito italiano Mignano di Montelungo
All'eroismo di Cefalonia alle Fosse Ardeatine agli eccidi di Sant'Anna di Stazzema di Marzabotto al nord degli internati militari nell'aria nazisti e quindi nostro dovere ricordare questi drammatici di esaltanti momenti soprattutto nella giornata di oggi perché grazie al loro sacrificio che oggi possiamo vivere da uomini e donne liberi
Ci tengo in questa occasione ha sottolineato il cammino comune che unisce tutte le associazioni appartenenti alla Confederazione
Un impegno appassionato vero forte che ci esorta soprattutto in questo non facile momento storico ad andare avanti e a far conoscere in particolare ai giovani
Il tragico passato con i suoi lutti e distruzioni e la dura lotta della Resistenza decisiva per le sorti del Paese e dell'intera Europa
E nella memoria che ci viene restituito il significato profondo di rispetto e del senso di appartenenza le istituzioni democratiche
Che i nostri valorosi combattenti nelle file della resistenza hanno amato e difeso perché potessimo costruire una società capace di garantire la convivenza civile la pace la libertà
Non lo dimentichiamo mai
Prendiamo il nostro omaggio più sincero oggi a tutti i protagonisti dell'esistenza di persone comuni barbaramente assassinate per aver difeso il diritto alla libertà
Fu anche grazie a loro scelta di coerenza e consapevoli sacrificio che fu possibile il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque
Davanti alla minaccia della nostra libertà e della nostra democrazia l'Europa tutta deve recuperare un'autentica solidarietà di coesione
E così come fece l'allora tante formazioni partigiane che a fianco delle truppe alleate non esitarono a mettere a repentaglio la propria vita per liberare i territori dall'oppressione nazifascista
Innoviamo quindi davanti a lei signor presidente
Il nostro impegno ad operare per la difesa della libertà dolosamente conquistata
E rivolgiamo il nostro appello alle nuove generazioni affinché difenda una Costituzione nata settantatré anni orsono dal sacrificio della lotta di liberazione e dal sangue di coloro che morirono per la libertà di tutti
Rivolgiamo infine il nostro pensiero riconoscente alle forze armate per il ruolo fondamentale che continuano a svolgere sia in missioni di pace sia in varie parti del mondo
Sia per l'incessante impegno che consente a tutti noi di vivere nella libertà nel progresso e nella pace
La Confederazione delle associazioni combattentistiche e partigiane proseguiranno il proprio impegno
Per la memoria degli eventi che hanno segnato l'Europa attraverso tutto il secolo scorso e per la difesa dei valori affermati sia al termine del secondo conflitto mondiale
Quei valori su cui si basa il nostro dettato costituzionale su cui riteniamo si debba poggiare il compito di tutta la confederazione soprattutto per formare le coscienze dei giovani per umanizzati
Come ricordava un preside in origine ebraiche in un liceo americano che ogni anno fasce di una sua circolare ma la faceva giungere ai propri insegnanti dicendo
Caro professore
Su un profilo sopravvissuto in un campo di concentramento
I miei occhi hanno visto ciò che nessun altro essere umano dovrebbe mai vedere
Camera Grassi costruiti costruite da ingegneristici istruiti
Bambini uccisi con veleno da medici formati lattanti uccisi da infermiere provette donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori università
Diffido quindi dall'educazione la mia richiesta e aiutati i vostri allievi a diventare esseri umani viva la resistenza viva la Repubblica Vidal Italia grazie
Prende la parola la dottoressa Elisabetta trenta Ministro della Difesa
Signor presidente
Nel rivolgerle rispettoso saluto delle forze armate e mio personale
Desidero esprimerle il mio ringraziamento per aver voluto anche quest'anno quale rappresentante dell'unità nazionale e comandante supremo delle forze armate l'incontro odierno con le associazioni combattentistiche e d'arma in occasione delle imminenti celebrazioni per il venticinque Aprile
Saluto inoltre con particolare affetto i presidenti e tutti i rappresentanti delle associazioni combattenti combattentistiche e d'arma
Cui va il nostro apprezzamento più sincero per il loro straordinario impegno nel custodire le memorie le tradizioni e i valori che costituiscono il fondamento per la nostra collettività
L'incontro odierno ci porta anche quest'anno a riflettere sul senso e sul valore simbolico dell'associazionismo stesso e ciò accade non a caso in concomitanza con l'imminente celebrazione per la ricorrenza del venticinque aprile
Anniversario del giorno in cui si è concluso uno dei periodi più difficili per il nostro Paese che per quasi due anni vide Popolo e territorio lacerati moralmente e fisicamente
La liberazione del paese ebbe purtroppo un costo elevato di vittime militari e civili quantificabili in oltre duecento mila morti italiani
Noi oggi non possiamo e non dobbiamo dimenticare l'altissimo sacrificio di tutti gli italiani e di tutti i nostri militari che pagarono con la vita il prezzo dell'indipendenza e dell'unificazione di una Italia ancora giovane
Settantaquattro anni fa si concluse quindi con una vittoria la lotta contro il nazifascismo iniziata in clandestinità ancor prima del settembre del quarantatré
Nella quale forze armate seppur provate da lunghi anni di guerra e formazioni partigiane si unirono per la stessa causa per ideali comuni nella consapevolezza di avere un dovere da compiere per l'Italia intera
Le forze armate fin dall'Unità della nostra patria hanno sempre rivestito un ruolo di primo piano accompagnando l'Italia nel cammino che l'ha portata ad essere una grande nazione dal Risorgimento alla Grande Guerra dal secondo conflitto mondiale alle operazioni di pace passando per i numerosi interventi effettuati sul territorio nazionale al verificarsi di gravi calamità naturali e non i nostri militari non hanno mai fatto mancare il loro contributo
Un contributo fatto di spirito di sacrificio di incondizionata disponibilità di attaccamento alle istituzioni ma anche di dedizione e affetto per il Paese
Sentimenti e valori che sono le basi della nostra società che continuano ad essere patrimonio delle nostre forze armate e che vengono custoditi compassione piena adesione dalle associazioni combattentistiche e d'arma e di categoria
Ed è proprio in questo contesto che si collocano le associazioni qui rappresentate le quali in virtù del loro retaggio di tradizioni
E grazie alla presenza diffusa su tutto il territorio nazionale si confermano quale irrinunciabile punto di riferimento per tutti noi
Le associazioni militari infatti mantengono e tramandano la memoria dei valori e delle gesta di coloro che ci hanno preceduto i quali con o senza uniforme hanno dedicato la propria esistenza riscatto dell'Italia
Associazioni militari che svolgono da sempre un ruolo fondamentale fungendo da cerniera il raccordo tra la società civile il mondo militare
Anche attraverso lo svolgimento di numerose iniziative sociali al fine di promuovere la conoscenza della cultura della difesa
Proprio in questa ottica mi sento di confermare e rinnovare anche in questa sede
La piena vicinanza del dicastero al mondo dell'associazionismo militare se pur nel quadro di quei grandi cambiamenti che ormai da anni stanno interessando il mondo della difesa
E che ci hanno orientato verso scelte difficili ma indispensabili per consentire alle forze armate di continuare a svolgere i propri compiti con efficacia e credibilità in patria e all'estero
Scelte coraggiose ma improcrastinabili che hanno richiesto un'assunzione di responsabilità da parte di tutto il mondo della difesa e degli ambiti ad essa collegati
Oggi siamo tutti chiamati a fare la nostra parte in favore delle forze armate che mentre lavorano quotidianamente per il bene comune al servizio del Paese
Sono impegnate in un processo di trasformazione e adattamento per rispondere alle nuove sfide e alle nuove minacce
Sono pienamente convinta
Che anche il mondo dell'associazionismo militare continuerà a sostenere questo processo rimanendo ancora quel filo conduttore tra la difesa del passato e quella del futuro e specchio dell'identità delle donne e degli uomini con le stellette
Ritengo che le associazioni abbiano tutte le potenzialità per confermarsi quale importante strumento di coesione sociale
Scuola attiva di solidarietà motore efficiente del volontariato moderno e della protezione civile centri privilegiati per l'educazione alla giustizia
Signor presidente domani venticinque aprile celebreremo la liberazione del nostro Paese dal regime fascista e dall'occupazione nazista
Ricorderemo il momento dell'insurrezione delle città dell'Alta Italia e insieme a questa pagina finale vittoriosa anche i lunghi e i difficili mesi dell'occupazione le violenze indiscriminate contro civili le rappresaglie le stragi
Ci apprestiamo quindi a celebrare il settantaquattresimo anniversario della Liberazione con tutta l'attenzione che questa ricorrenza impone con l'ammirazione per quanti si sacrificarono in prima persona con il Rispetto per coloro i quali vissero un drammatico travaglio interiore e con grande riguardo per il significato quanto mai attuale dei valori politici e sociali conquistati all'ora e che abbiamo il dovere di consegnare intatti ai nostri figli
Signor presidente desidero concludere ringraziandolo ancora una volta per l'attenzione l'affetto e la vicinanza che ha voluto dimostrare anche oggi nei confronti delle forze armate e del mondo dell'associazionismo in generale grazie
Prende la parola
Il Presidente della Repubblica
Signora ministra per vero vero piacere
Incontrare lei e tutti i presenti in quest'occasione
Incontrare tale Buscemi
Il professor Betti
Tutti presenti capo e sono già dalla difesa dei capi delle forze armate e la guardia di finanza e si accorge dalla della difesa
E rivolge un saluto così
Ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma
E della confederazione tra le associazioni combattentistiche partigiane
In questa occasione così importante così già tende sottolineata
Dal ministro della difesa dal giornale Buscemi da Polo sorbetti
Vorrei anzitutto esprimervi la riconoscenza de la Repubblica per la vostra azione
Che volta a perpetuare onorare il ricordo di quanti hanno perso la vita hanno subito immani sofferenze nelle vicende belliche che hanno accompagnato il farsi dell'Italia unita nella conquista della libertà e della democrazia
Ne tragici mesi di lotta che portava il nostro Paese a riscattare
La propria dignità
Penso alle tante vittime innocenti della furia nazista e dell'oppressione fascista
La data del venticinque aprile riveste questo significato
Un popolo capace di riscattarsi
Di riconquistare il proprio destino sulle macerie materiali e morali di un regime nemico dei suoi stessi concittadini
La vostra testimonianza è riflesso dell'Italia repubblicana
E costituisce un importante argine di verità
è un monito permanente controinteressate riscritture della storia e degli avvenimenti
Particolarmente in una fase di profonda trasformazione del rapporto tra informazione e pubblica opinione
E al futuro dell'Italia che dobbiamo guardare
E dunque l'attenzione va diretta soprattutto i giovani affinché sappiano farà propri i valori costituzionali che hanno permesso tra l'osso soggetta
Di riprendere il proprio posto nell'ambito della comunità internazionale
E di conoscere traguardi sociali
Allora inimmaginabili
Le associazioni che voi rappresentate
I vostri scritti sono un patrimonio di valori e di conoscenza
Custodi di valori fondanti per la nostra comunità nazionale
La festa del venticinque aprile
Decretata dal governo De Gasperi nel quarantasei
è sanzionata con legge del parlamento del quarantanove ci stimola a riflettere su come il nostro Paese risorse dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale
Furono i giorni del ritrovamento della dignità dell'intera nazione
Davvero un nuovo Risorgimento per il nostro popolo
Stremato da anni Pete dittatura di guerra di ingiustizie
Un Paese materialmente distrutto gettato nello scompiglio più totale dal dissolvimento del regime fascista e di quello monarchico ma che ha saputo resistere
Una resistenza contro le continue violenze e soprattutto una resistenza morale
L'armistizio dell'otto settembre vide tantissimi atti di terrorismo compiuti da militari e civili
Mossi d'amore verso la patria
E per riaffermare l'onore nazionale
Molti uomini delle forze armate morirono per la libertà e per l'indipendenza del Paese
Anteponendo l'onore alla sopravvivenza la difesa dell'identità nazionale alla sicurezza personale
Da Porto San Paolo i fronti di guerra
Nei campi di concentramento dove gli internati militari
Vendono negati i più elementari diritti umani riservati ai prigionieri di guerra
Molte
E le vittime tra il popolo
Tutti conosciamo le gesta dei partigiani
Nelle montagne nelle città
E le molteplici forme di solidarietà popolare
Che si sono concretizzate anche nell'appoggio ai giovani che si rifiutavano di subire la coscrizione imposto dal nuovo regime fascista de la Repubblica di Salò
Così come nell'appoggio ai perseguitati e discriminati
Agli ebrei ai sinti che cercavano di sfuggire a un destino di morte
E anche molti militari alleati fuggitive campi di prigionia
Che spesso si univano all'età dei combattenti per la libertà
Ufficiali e soldati si unirono i partigiani rafforzando le capacità di resistere
Altri si raccolsero nel Corpo italiano di liberazione operante insieme alle forze alleate
Conosce la tragedia
Che l'Italia attraverso in quel periodo
E il cui ricordo è ancora vivo nelle popolazioni e nei territori del nostro Paese
Ci aiuta a comprendere e tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa e che coinvolgono paesi e popoli a noi amici oltre che vicini
Si avviava allora concussione il più immane conflitto bellico che lo merita avesse conosciuto
Si concludeva una guerra che aveva diviso e lacerato profondamente l'Italia
Che seppe tuttavia rialzarsi in nome della libertà
Domani
E moltissime località da nord a sud della penisola in tanti luoghi che conobbero Rory atrocità
Vanno ricordati
Le donne e gli uomini i civili i militari i sacerdoti che in Italia all'estero contribuirono al doloroso ma decisivo percorso verso la libertà e riscatto del nostro Paese
La società democratica edificata in questi decenni
Di Repubblica
La libertà di cui beneficiamo non sono traguardi conseguiti per sempre vanno difesi e sviluppati
Oggi possiamo confrontarci con un'Europa saldamente unita e non contiamo nemici alle nostre frontiere bensì i popoli insieme quale stiamo costruendo il futuro comune in un'autentica condivisione dei valori
Il mondo purtroppo continua a essere diviso la disparità e di vari
E confini le distanze tra le aree di prosperità e le zone di guerra di sofferenza sono sempre più esigui dobbiamo essere consapevoli che valore di pace sviluppo libertà non posso essere patrimonio soltanto di alcuni popoli ma riguardano l'intera umanità
Per celebrare questo settantaquattresimo anniversario della Liberazione
Dall'occupazione nazifascista nel nostro Paese
Domani
Dopo l'omaggio all'Altare della Patria mi recherò a Vittorio Veneto
Città simbolo della vittoria al termine del primo conflitto mondiale
Vittorio Veneto è stata decorata con Medaglia d'Oro al Valor militare presso i meriti nella guerra di liberazione
Lo slancio morale
E la compattezza nella rivolta dei vittorie sì
Che venti mesi di combattimenti se però sconfiggere la ferocia degli oppressori
Muove la sua forza e la sua motivazione dal sogno risorgimentale Rizzato appieno proprio in quei luoghi soltanto ventisette anni prima
Era passata soltanto una generazione
Con Vittorio Veneto rendere omaggio al contributo la causa della liberazione che se può dare tutte le città e tutte le contrade dell'intero Veneto
Quel giorno i settantaquattro anni fa
Fu un momento fondante del nuovo Stato italiano e ha posto le basi della nostra democrazia
Un forte sentimento di pietà e di rispetto deve saperci accomunare tutti
Di fronte a un conflitto così doloroso neri conoscerci insieme nella Costituzione base solida di moti di rinnovata unità nazionale
è un patrimonio che appartiene al popolo intero e che richiede un impegno civile costante
Anch'io mi impegno di carattere culturale e politico che deve continuare a rinnovarsi grazie all'apporto essenziale delle nuove generazioni
Con questo spiccio celebriamo oggi unitamente ad associazioni partigiane combattentistiche e d'arma la giornata della libertà
Giornate in cui l'Italia esprime ancora una volta lo so forte coesione e la sua identità il popolo italiano sa riconoscersi nell'espirazione comune che oggi ci consente di vivere lo società aperta e giusta
Dinamica e pienamente inserita nel grande quadro dello storico processo di costruzione dell'Europa unita
Viva la liberazione dicono le pubblica